Besançon [Francia] : Bancomat sfasciati in solidarietà (29-30/04/2017) [it]

I bancomati di due banche (LCL, Crédit Agricole) sono stati spaccati con un martello, in due quartieri diversi (Chaprais e Fontaine Ecu). Lo schermo di un bancomat della Caisse d’Epargne nel settore di Charpais, è stato ricoperto di vernice.

Forza e solidarietà con i/le compagni/e accusati/e di rapina in banca a Aachen in Germania.

(tradotto da guerresociale)

Prison of Ferrara [Italy]: Anarchist comrade Alfredo Cospito on hunger strike (03/05/2017) [en]

Today anarchist prisoner Alfredo Cospito begins a ten-days hunger strike against the censorship imposed to him by prosecutor Sparagna [in charge of op. “Scripta Manent”], which blocks almost the whole incoming and outgoing correspondence.

Alfredo asks all comrades outside to send books, magazines, letters and printed materials in general, in protest and in support of his strike.

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” [en]

A couple of week ago the investigations concerning the op. Scripta Manent were closed, so now the preliminary hearing is awaited, when the judge will decide whether to put on trial the suspected comrades.

Prison of Latina [Italy] – A letter from anarchist comrade Anna Beniamino [en]

SCRIPTA MANENT

The prosecution in Turin have decided to put an entire anarchist tendency on trial: anti-organisation Anarchism. This isn’t a sensationalist and defensive overstatement, it’s what Turin’s investigating judge, Anna Ricci, enacted with the arrest warrants issued in July 2016, and enforced in September, probably to avoid disrupting the summer holidays of some pubic official.
The inquisitors’ choice is clear from the ridiculous framework that appeared in the arrest warrant papers, a product of the deleterious encounter between the mind of some cop and the rushed reading of a wikipedia summary. The framework gives shape to a repressive-Manichean vision of a ‘social anarchy’, a good and harmless one, and an (anti-social and anti-classist) ‘individual anarchy’, violent and palatable to repression, whose method is the ‘anti-organization model’.
By making the necessary distinctions, this framework aims to define a specific camp, to create a cage, so that from a generic ‘insurrectionism’, (a sub-product of the anti-organization model), always violent and liable to punishment to varying degrees, sub-species can be pulled out to form different strands of the investigation[1] for Italian cops: ‘classic insurrectionism’, ‘social insurrectionism’, ‘eco insurrectionism’ and the ‘informal anarchist federation’.
That different tensions and tendencies exist within Anarchism is a fact, but it’s also true that this type of rigid categorisation is an inherent feature of the mindset and requirements of the inquisitors, who are set on delineating a specific area in order to make their manoeuvres as best they can: it is within this space that the following operation lies.
Historically, solidarity with revolutionary prisoners has been a focal point of interest for anarchists and a way to come together and build a rebellious sensibility: revolutionary solidarity not solidarity with revolutionaries.
Devised by Turin’s Digos and prosecutors back in 2012, in the wake of 20 years of recurring and failed repressive attempts, operation Scripta Manent led to the arrest of
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Basilea [Svizzera]: Incendiato bancomat (04/2017) [it]

Durante la settimana di azione per gli anarchici che attualmente affrontano il processo, accusati di rapina in banca ad Aquisgrana, un altro bancomat è stato incendiato a Basilea.

Merda di giustizia
Merda di denaro

Patrasso [Grecia]: Attaccati bancomat, uffici del DAP e del PatrasEvents (03/2017) [it]

La ben costruita favola che spinge a migliaia di consumatori sottomessi nell’indifferenza e nell’illusione, nelle nostre menti corrisponde al mostro di estetica dominante, all’assalto di ipocrisia e di cultura di sottomissione.
Alcuni giorni di mania consumista bastano a sostituire la misera vita quotidiana con l’illusione di libertà istantanea che accompagna lo svago standardizzato.
Tutta questa massa eterogenea, di classi differenti, che si “diverte con spirito” al carnevale, entrando ed uscendo da ogni sorta di negozi con musica orecchiabile, consumando ettolitri di alcool per arrivare allo “stile” necessario, non sono altro che utili idioti su cui spalle viene costruita l’industria dello svago vuoto. Padroni grandi e piccoli, fronti di studenti universitari, spacciatori, buttafuori, ci guadagnano tutti a proprio modo costruendo una scena adatta a tutti: tendenze e alternative, alla moda e non, giovani e persone di famiglia, studenti di ogni tipo, patrioti, ultrà. Tutti con una cosa in comune. L’errare della loro miseria mascherata e dello stordimento.
Da parte nostra, abbiamo colto l’opportunità dell’anonimato generalizzato offerto dal mascheramento di massa per compiere i nostri attacchi contro le banche e gli uffici di DAP [partito di destra, ndt.], e dopo il carnevale abbiamo attaccato gli uffici del PatrasEvents.
Nello specifico:
Nelle prime ore di venerdì 3/3 abbiamo attaccato gli uffici del sito di “notizie” PatrasEvents, distruggendo tutta la facciata in via Al. Ipsilantou, qualche metro dalla questura.
Questo sito specifico detiene una posizione speciale tra la spazzatura dei media locali. Nel nucleo delle sue “notizie” possiamo trovare glamour e promozione di tutte queste personalità che completano la scena mondana, e rappresentano i ruoli-modelli di moda e comportamento per la cultura di massa. Sulle pagine di PatrasEvents possiamo chiaramente vedere questo rapporto di influenza dello spettacolo sulle masse, attraverso la descrizione dei suoi momenti “baccanali” in questi locali di merda. Falsi sorrisi, orrenda mascolinità palestrata, il vuoto coperto con il trucco... Uniformità illustrata sulle foto scattate dai spacciatori di miseria, donando un po’ di popolarità alla vanità di ognuno. E se la foto non è buona, o se qualcuno non è abbastanza glamour, allora arriva, per fortuna, Photoshop. In questo modo, accanto agli articoli che spiegano cosa fa ogni persona, sfilano le foto per ogni consumatore anonimo. Dietro a questo schifo li troviamo tutti uniti, editori di siti, padroni di locali e buttafuori, affari pubblicitari e di promozione, e soldi.
Però, quello che troviamo principalmente ripugnante è il modo di dar senso all’interazione umana, la configurazione di un mondo di uniformità totale, di cultura di massa, dove la dignità e l’autonomia vengono vendute, dove le persone vengono comprate e vendute per delle false e mutue relazioni di consumo, dipendendo dal proprio involucro. Più compatibile è l’involucro con il ruolo-modello che cerca di eguagliare, più alto è il suo valore.
Speriamo che il nostro attacco abbia disturbato almeno un po’ il lavoro febbrile del sito, nel momento quando
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Rennes [Francia]: Contro tutte le religioni ed il patriarcato, solidarietà (04/2017) [it]

abbiamo attaccato due chiese a colpi di martello.
sputiamo sulla loro visione della famiglia, della coppia e della sessualità.
attacchiamo anche in solidarietà con Kara ed il compagno incarcerato e Fléury per la macchina [di polizia; NdT] incendiata e che ha sempre rifiutato di collaborare con gli sbirri e la giustizia.
solidarietà rabbiosa anche con quelli/e accusati/e della rapina di Aachen.

coraggio!

dei nottambuli

(tradotto da guerresociale)

Germania: Aggiornamento sul processo contro gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana (24/04/2017) [it]

La sessione del 24 aprile è durata circa tre ore, iniziata con il tentativo di “coordinare” l’ordine del giorno, in modo che l’esperto biometrico possa testimoniare. La sua testimonianza era prevista per il 25 aprile, ma in questa data non poteva essere presente, e poiché l’accusa ha insistito sull’importanza di questo testimone le date del processo sono state cambiate. Sembra che questo esperto testimonierà il 12 maggio (anche se la data deve ancora essere confermata). La sessione di domani è invece cancellata, e per adesso ci sono tre nuove sessioni: il 31 maggio, il 7 e il 13 giugno.
Durante questa sessione è stata letta una parte del fascicolo, riguardo i cellulari sequestrati nelle perquisizioni: i numeri dei contatti nei vari telefoni sono stati confrontati, senza poter leggere le conclusioni di polizia, dato che gli avvocati hanno impedito ciò (con una legge tedesca). È stato letto anche il tabulato telefonico di uno degli accusati; c’erano anche dei messaggi non presenti nel tabulato, e il P.M. ha ipotizzato che si tratta di messaggi in roaming, benché gli avvocati hanno suggerito che poteva trattarsi di messaggi pubblicitari (i quali pure non appaiono nei tabulati). Inoltre, secondo la politica di Vodafone, le informazioni devono essere distrutte dopo un anno, e ciò significa che i dati di questo tabulato (forniti dalla polizia spagnola) non possono essere utilizzati, e che sono stati ottenuti illegalmente. A causa di tutto questo, l’accusa e il giudice hanno richiesto la testimonianza di un esperto di polizia, per spiegare da una parte come hanno ottenuto queste informazioni, e dall’altra se i messaggi menzionati erano in roaming o meno. Questo averà nella prossima sessione di 28 aprile.
Infine è stata letta una lettera, inviata da
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Amburgo [Germania]: Attaccata la Postbank (18/04/2017) [it]

Nella notte di 18 aprile alcuni sconosciuti hanno distrutto tutti i vetri della Postbank in via Volksdorfer ad Amburgo.
“CONTRO LA BANCA CONTRO LO STATO! SOLIDARIETÀ (A)” è stato scritto sul muro.
Questo è stato eseguito in relazione alla settimana di solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana.

Vienna [Austria]: Vandalizzata una banca (04/2017) [it]

Lo scorso fine settimana è stata attaccata la succursale della Bawag-PSK Bank in Kuefsteingasse 37, 1140 Vienna, con del puzzolente liquido nero appiccicoso.
Le banche sono una componente importante di tutto il sistema capitalista di sfruttamento. Dietro ogni storia che ci raccontano, sul perché dovremmo depositare i nostri soldi da loro, scopriremo che l’unico obiettivo è il profitto. Sono inoltre profondamente collegati con gli affari di Stato. Dipendono uni dagli altri come i fiori dal sole. Se le banche falliscono lo Stato le deve salvare, come anche il contrario.
Qui purtroppo non c’è spazio per un’analisi profonda dell’intero fottuto sistema.
L’attacco contro le banche è anche un attacco indiretto contro lo Stato!
Solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana, Germania!
Solidarietà con lo spazio occupato in Kienmayergasse 15, il quale è stato sgomberato ieri!
Che cos’è rapinare una banca in confronto a fondarla?

Bruxelles [Belgio]: Perché? Perché no? (23/04/2017) [it]

“E’ il ballo degli anar
che inzozzan qua e là
i furgoni delle guardie
poi accendon la benzina”
(sur ritmo del Ballo del qua qua – liberamente tradotto)

Domenica 23 aprile 2017

Anderlecht [quartiere popolare di Bruxelles; NdT], la notte. C’é del vapore di respirazione che esce dal passamontagna. Tagli un buco per topi in una rete, non una a caso. Quella che protegge un parcheggio schifoso sul quale sono parcheggiati 4 furgoni della polizia. Apri la tua tanica, puzza forte. Glu glu, sulle ruote dietro. Ti chini e accendi. Il tempo di apprezzare la vista dei furgoni presi dalle fiamme, e riparti. Il cuore che batte più veloce. Sudi alle ascelle, ma nella testa prendi il volo.
Lo hai fatto perché é vietato. Lo hai fatto perché fa paura. Lo hai fatto perché fa pure ridere. Lo hai fatto perché non hai voglia di restare seduto a guardare sfilare tutta quella merda. Lo hai fatto perché potevi farlo. Lo hai fatto perché “non serve a niente”. Ma lo hai fatto perché vuoi scegliere la tua vita. E nella tua testa non ci sono più reti né furgoni. Nella tua testa ci sono solo incendi e sorrisi.

In solidarietà con i/le compagni/e accusati/e di rapina a Aachen.
E, per forza, hai anche un pensiero infiammato per Krèm e Kara, accusati/e dell’incendio di una macchina di sbirri, a Parigi nel 2016. E un bacio per Damien.

Viva il fuoco.
Viva i folli.

cappuccio e tenerezza

(tradotto da guerresociale)

Città del Messico: Attacco bomba contro una banca (20/04/2017) [it]

Rispondendo alla chiamata internazionale per azioni di solidarietà con i compagni accusati di rapina ad Aquisgrana, Germania, abbiamo collocato un ordigno esplosivo, contente poco più di un chilo di polvere nera, nella succursale della Citibanamex, situata in Eje 10, alle 2:30 di 20 aprile.
Abbiamo ripetuto l’azione eseguita un paio di mesi fa dai compagni della Cellula Incendiaria Gatti Neri e Streghe Cattive. Dopo aver visto che hanno ristrutturato la succursale dopo l’attacco dei compagni, abbiamo deciso di aiutarli a decorarla.
C’è bisogno di spiegare perché abbiamo attaccato una banca? Queste merde lasciano le persone senza tetto, finanziano le industrie militari, industrie che distruggono l’ambiente, che sfruttano, incatenano con debiti e false promesse...
Sono terroristi, utilizzano la paura con avvisi di pagamento, debiti, minacciano con sfratti o di lasciarti con niente. E ancora si permettono di dire che siamo noi i criminali, senz’anima, assassini...
Alla polizia: buon lavoro nella difesa degli interessi dei vostri padroni, continuate pure...
Ai banchieri: Adesso sono le vostre banche, presto saranno le vostre case.

Ai compagni insurrezionali, specialmente agli accusati di Aquisgrana: inviamo saluti e un abbraccio, noi continuiamo a opporci, continuiamo a disturbare.

Nessuna vile ritirata
Fuoco e dinamite contro lo sfruttatore assassino!

Cellula Incendiaria Alcuni Ma Pazzi FAI-FRI

Bristol [UK]: Vandalizzata la casa di un’informatrice e la polizia (18/04/2017) [it]

18 aprile: abbiamo pensato a lungo che “Julie”, un’informatrice di polizia di Yatton, presso Bristol, dovrebbe ricevere una visita, ricordandola che non dimentichiamo, che non perdoniamo. Badger era rimasto, su suo invito, a casa sua quando era in fuga. Badger è ricercato per aver distrutto l’ufficio del quotidiano Bristol Post nel 2011, e per l’incendio di un trasmettitore. Come minimo gesto di solidarietà con l’anarchico ricercato Badger, le abbiamo lasciato la scritta “infame”, e sabotato la sua macchina. Speriamo abbia un incidente e rimanga paralizzata. Julie vive in via Barberry Farm 3, assieme al suo partner e figlio. Una vecchia slavata attivista pacifista, diventata una disgustosa traditrice che ha abusato della fiducia riposta in lei. Julie ha pensato che poteva proteggersi dall’attenzione della polizia fornendo informazioni, ma ha scoperto che i maiali volevano di più. Così ha fornito informazioni anche su altre persone che venivano in casa sua a trovare Badger, e la polizia si è assicurata di mandare la scientifica a prelevare il DNA. Infame, sarai ricordata come un’altra reazionaria che merita di vivere nello squallore. Speriamo che il tumore dentro il tuo corpo ti ammazzi e trasformi i tuoi ultimi giorni in più infelici che ci siano. E che muori sapendo che sei odiata. Altri attivisti (che però non abbiamo dimenticato) hanno protetto questa infame nel periodo della sua attività di informatrice, impedendo ai ricercati di sapere che Julie aveva tradito Badger e suoi amici. Milioni di vostre patetiche vite da attivisti non valgono un cazzo paragonate all’indomabile spirito di Badger.
Non molto lontano dalla casa di Julie c’è Davis Lane, Clevedon, dove si trova la polizia a cavallo con l’ippodromo, e vicino a questo un centro operativo di polizia speciale. Abbiamo bucato le gomme di quattro veicoli per trasporto di cavalli, e lasciato la scritta “A terra, AH AH!”. Alla faccia della sicurezza!

Rimani libero, Badger – Fanculo la Polizia
Solidarietà ai detenuti anarchici e quelli in fuga.

Vandali eco-anarchici – FAI/FRI

Italia: Chiuse le indagini per l’operazione “Scripta Manent” (04/2017) [it]

Sono state chiuse, un paio di settimane fa, le indagini per l’op. “Scripta Manent”, e quindi si è in attesa dell’udienza preliminare, in cui il giudice deciderà se rinviare a processo gli indagati.

Liegi [Belgio]: Bello come un commissariato che brucia (18/04/2017) [it]

La felicità sta nelle cose semplici

Non siamo dei soldati.
Siamo dei criminali.
Non abbiamo una patria, nessuna causa superiore, alcun ordine da ricevere da nessun altro che noi stessi.

Pero’ combattiamo.
Per ritrovare le nostre vite, cercare le nostre libertà.

Combattiamo la miseria delle nostre esistenze, l’oppressione delle morali e le sbarre che ci rinchiudono.

Nella notte del 18 aprile abbiamo incendiato un commissariato a Liegi (Belgio), è stato completamente distrutto, devastato dalle fiamme.

Dedichiamo questo attacco alle compagne di Aachen accusate in un caso di rapina.
Determinazione e coraggio!

Pensiamo anche al compagno di Montreuil e a Damien, sempre rinchiusi a Fleury.
Tenete duro!

Una dedica a tutti/e quelli/e che cospirano.
Con gioia, Amore e Violenza.
Sempre in guerra.

“hai un accendino?” e soci

(tradotto da guerresociale)

Besançon [Francia]: Azioni coordinate contro il circo elettorale (03/04/2017) [it]

Per noi che tendiamo verso la rivolta e la libertà totale, è inconcepibile che questo periodo (pre-)elettorale, utilizzato dallo Stato per legittimare i fondamenti di questa società e rafforzare la propria autorità, possa svolgersi senza problemi: i diversi candidati ed i loro partiti, chiamati a decidere delle nostre vite, che siano “piccoli” o “grandi”, restano dei nemici della libertà e dell’emancipazione individuale. Che siano borghesi (banchieri, viventi di rendite immobiliari, padroni...) o “del popolo” (professori od operai), rappresentano tutti un limite per i nostri desideri di una vita libera dall’autorità e dallo sfruttamento.
Lunedi’ 3 aprile, inizio delle ostilità: davanti ad ogni ufficio elettorale vengono installati i pannelli per i manifesti. Dato che i diversi pariti non potevano utilizzarli prima dell’inizio della settimana successiva, abbiamo colto l’occasione durante la settimana in corso per incollarvi diversi manifesti anti-elettorali, sia nel centro della città che in quartieri periferici come Palente e Orchamps. Questi attacchinaggi sono continuati nei giorni successivi, ricoprendo i manifesti di tutti i partiti senza eccezioni. Tra l’altro, i muri hanno preso la parola per esprimere il loro rifiuto delle elezioni e di tutti quei pagliacci che vi si presentano: sulle rive del fiume Doubs, dal ponte Battant, si poteva leggere “Non votata mai”. Altri slogan, come “Elezioni, trappola per idioti”, “Abbasso tutti i poteri”, “Abbasso il circo elettorale”, “Il voto è la rassegnazione, viva l’insurrezione”, “Le elezioni passano, lo sfruttamento resta”, “Il voto è la sottomissione”, “Gli eletti a fuoco, le urne in mezzo”, “Votare è legittimare le nostre catene”, “Né sinistra, né destra, nitroglicerina (A)”, o ancora “Abbasso tutti i capi – Fuoco alle urne”, sono stati tracciati un po’ dappertutto durante il lungo weekend di Pasqua. Fuori dal centro, la propaganda di numerosi pannelli è stata sabotata strappando i manifesti e con delle scritte: delle (A) e dei “All Elus [eletti] Are Bastards”, “Né Dio, né presidente”, “I padroni non si eleggono, si eliminano”...
Al campus universitario di La Bouloie, un’esposizione intitolata “Elysée-moi” [gioco di parole fra il nome di Elysée Reclus e la frase “Elisez-mi”, “eleggetemi”; NdT] è cominciata il 10 aprile alla Biblioteca Universitaria Proudhon. Pur pretendendo ridicolizzare i politici chiamati a governarci, questa esposizione resta comunque un invito a tutti affinché assolvano il proprio dovere di cittadini, cioè
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Bruxelles [Belgio]: Solidarietà nella sommossa (17/04/2017) [it]

Incendio solidale con la rapina di Aachen

Ieri sera [lunedi 17 aprile, NdT] a Bruxelles abbiamo incendiato un camion della BAM (ditta che costruisce delle prigioni).
Delle fiamme solidali per le compagne accusate di rapina a Aachen.

Solidarietà nella sommossa.

(tradotto da guerresociale)

Santiago [Cile]: Fissata data d’inizio processo contro l’anarchico Fabian Duran (24/04/2017) [it]

Il processo giudiziar-inquisitorio contro Fabian Duran ha fatto nuovi passi, l’accusa ha chiesto 5 anni di carcere per il porto e lancio di bomba molotov contro la polizia l’11 settembre 2015.
Altrettanto, la macchina amministrativa ha fissato per il 24 aprile 2017 l’inizio del processo a suo carico.
Solidarietà con i detenuti e i processati per la lotta di strada!

Santiago [Cile]: Riconfermata detenzione cautelare per anarchici Joaquin e Kevin (11/04/2017) [it]

11 aprile 2017 il potere giudiziario ha riesaminato la detenzione cautelare di Juaquin e Kevin, che da più di un anno si trovano in carcere accusati di vari attentati esplosivi.
Alla fine il tribunale penale ha deciso di riconfermare la detenzione cautelare. Joaquin sequestrato nella sezione di massima sicurezza e Kevin nel carcere Santiago 1.
Solidarietà con i detenuti di guerra sociale!

Brema [Germania]: Attacco incendiario contro il Centro per l’impiego (18/04/2017) [it]

18/04/2017: Per coloro che devono regolarmente presentarsi al Centro per l’impiego la domanda non è perché abbiamo attaccato, ma piuttosto: Perché solo adesso? La primavera e gli imminenti disordini contro il G20 ad Amburgo ci hanno motivati.
Vorremo dare una breve spiegazione a coloro che non sono familiari con l’esperienza del Centro per l’impiego:
Il Centro per l’impiego è un luogo di umiliazione, isolamento e vergogna. Qui vengono gestite la povertà e la miseria di questa società. Inutile dire che tutti coloro che si recano in questo luogo vengono incolpati per la propria miseria. La quota di ALG II [sussidio di disoccupazione, n.d.t.] viene mantenuta giusto al livello di sopravvivenza, e spesso anche sotto. Sempre più persone vengono spinte verso il settore del mercato di lavoro a basso costo. Forzate a contratti di lavoro temporaneo, spinte nel lavoro autonomo, trasformate in lavoratori a giornata. In sostanza, il guadagno è quasi identico alla disoccupazione. Nella coda di sfruttati, l’ufficio è fastidioso e spinge ovunque sia possibile. Appuntamenti a scadenze brevi con i responsabili del caso, assurde offerte di mediazione, costrizione a rispondere agli annunci di lavoro, ecc. ecc. Le inadempienze vengono punite con sanzioni.
Quelli che non possono essere direttamente piazzati sul mercato di lavoro saranno ricompensati con
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Atene [Grecia]: Aggiornamento sul processo contro l’anarchico Marios Seisidis (04/2017) [it]

Il compagno Marios Seisidis è stato assolto da sei rapine per le quali era accusato, però è stato dichiarato colpevole per la rapina della banca in via Solonos, e per tre consecutivi “tentati omicidi” (di guardia giurata della banca e di due poliziotti).
È stato condannato a 36 anni di carcere in totale. La corte non ha accettato la richiesta del suo avvocato per ottenere una sospensione della pena fino al processo del secondo grado, e non ha accettato nessuna circostanza attenuante per Marios Seisidis. Ancora una volta, le tattiche vendicative del sistema giudiziario contro il nostro compagno sono state più che evidenti.
È stata incoraggiante la massiccia presenza dei compagni in tribunale, dove hanno protestato contro la decisione con gli slogan contro i giudici.

Che cos’è rapinare una banca, in confronto al fondarla? – Bertolt Brecht

LE BANCHE SONO ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA, COLORO CHE LE FANNO FUNZIONARE SONO TERRORISTI IN VERO SENSO DELLA PAROLA
PER IL SABOTAGGIO DELL’ESISTENTE DA PARTE DI TUTTI QUELLI CHE NON HANNO PAURA DI RIFIUTARE IL DESTINO DI SICUREZZA PER AVVENTURARSI NELL’IGNOTO

anarchici a londra

Repubblica Ceca: Rilasciato l’anarchico Lukaš Borl (04/2017) [it]


Lukaš B., anarchico in custodia cautelare da settembre 2016, oggi è stato rilasciato su cauzione. Questo significa che attenderà il processo fuori dalle mura carcerarie. È la prima volta dall’inizio dell’operazione Fenix che nessun anarchico in cosiddetta Repubblica Ceca si trova in prigione.

Atene [Grecia]: Attaccate casa e macchina del direttore dell’azienda di trasporto pubblico [it]

“Il simpatico sig. Tasos” è stato per anni con il movimento. Con il “da basso”. Con le assemblee popolari. Con il movimento “Non pagherò”.
Il sig. Tasos è un combattente. Il sig. Tasos è con SYRIZA.
I nostri occhi hanno visto abbastanza in questi due anni. Abbiamo visto i membri del PASOK [partito socialdemocratico, n.d.t.] ri-battezzarsi in forma SYRIZA e riprendere l’amministrazione dal punto dove l’avevano lasciata. Niente di cui stupirsi.
Seguendo questa tendenza, l’intera casta del “simpatico sig. Tasos” ha saltato sul carro del vincitore. Ammaliata dalla poltrona dirigente. Diventando il personale politico dell’attacco più sfrenato che il governo più spudorato dell’ultimo decennio ha messo in scena. Un attacco contro la classe di coloro che, giorno dopo giorno sempre di più, non hanno più nulla da perdere.
Tasos Tastanis detiene un ruolo primario in questi affari (come direttore dell’azienda di trasporto pubblico). Perché anche spostarsi all’interno della metropoli deve essere sotto controllo totale. Perché le telecamere devono essere installate anche fuori dai vagoni della metro, ed è la T.T. che le installa. Perché devono fare rapporto su ogni nostro movimento con le tessere elettroniche e e gli ingressi controllati, e la T.T. è quella che organizza tutto. Perché tutte le persone che si rifiutano di pagare il trasporto, o per necessità o per scelta, devono essere represse, sotto il generale trasferimento di lavoro salariato e consumismo. La T.T. è quella che sguinzaglia l’unità mista di sbirri e controllori di biglietti, multando e maltrattando i passeggeri.
Il nostro personale “perché” è che dobbiamo opporre
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Barcellona [Spagna]: Attaccati uffici di Lufthansa (28/03/2017) [it]

Nella mattina di 28 marzo abbiamo deciso di frantumare i vetri degli uffici di Lufhansa (gli unici in città), situati in via Ballén a Barcellona.
Si tratta di una compagnia aerea che effettua espulsioni ed estradizioni, come quella dei nostri compagni anarchici arrestati l’anno scorso in Spagna e attualmente incarcerati in Germania. In questo momento si sta svolgendo il processo in cui sono accusati di aver rapinato una succursale della Pax-Bank nella città di Aquisgrana.

Per la diffusione della solidarietà e dell’azione diretta!
Fuoco a tutte le prigioni!
Per l’anarchia!

Germania: Aggiornamento sul processo contro gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana (07/04/2017) [it]

Durante la sessione di 4 aprila ha testimoniato lo sbirro responsabile delle indagini sulla rapina di Pax-Bank. In quel periodo apparteneva al LKA [polizia criminale degli Stati, n.d.t.], mentre adesso lavora per la BKA [polizia criminale federale, n.d.t]. (Era presente anche durante le varie visite dei compagni.) Prima che iniziasse a testimoniare gli avvocati hanno obiettato che ci sono parti del fascicolo relativo alla testimonianza di quel giorno a cui hanno avuto accesso appena questa mattina, perciò il giudice non ha permesso allo sbirro di parlare di questa parte (riguardante una perizia biometrica, un messaggio intercettato di whatsapp, tra altre cose...). Inoltre, nel 2004 questo sbirro era responsabile delle indagine sulla rapina dei “Quattro di Aquisgrana”.
Ha spiegato che i suoi colleghi lo avevano chiamato dopo la rapina, e che si è quindi recato in banca. Quando è arrivato, sia gli oggetti trovati in banca che la borsa trovata fuori (contente una parrucca, una giacca, degli occhiali da sole, una pistola ecc.), si trovavano già sul tavolo come prova. Ha dichiarato che la polizia tedesca ha seguito la nostra compagna mentre era in visita alla sua famiglia in Germania e quando è andata a Berlino, nonostante non ci fosse nulla di rilevante per le indagini. Ha detto che progettavano ad arrestarla sul territorio tedesco, ma si è deciso di non farlo, dato che l’operazione necessaria non poteva essere completata in 24 ore. L’hanno seguita all’aeroporto, dove hanno prelevato i campioni del DNA dal suo bagaglio.
Per quanto riguarda la parte spagnola, ha detto che una volta scoperta la coincidenza del DNA, lui e i vari colleghi sono andati a Barcellona per incontrarsi con i mossos d’esquadra, dato che, secondo lui, la polizia catalana era molto interessata. Durante questo incontro hanno condiviso teorie sul finanziamento di una presunta organizzazione terrorista anarchica (GAC), sulla connessione tra gli anarchici di vari paesi ecc. Alle domande degli avvocati ha risposto che non hanno, in nessun momento, preso in considerazione se esisteva o meno un ordine giudiziario per il prelievo dei nuovi campioni di DNA dei
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Salonicco [Grecia]: Incendiato parcheggio della compagnia di telecomunicazioni (07/03/2017) [it]

Martedì 7/3

I giorni quando i nostri compagni caddero in mani nemiche, torturati, isolati.
I giorni quando i rivoluzionari sanguinarono e diedero la propria vita per la libertà, sono fortemente impressi nella nostra memoria.
I nostri giorni imprimeranno ferite profonde al corpo di potere.
I contenitori di benzina sul parcheggio dell’OTE, all’alba di martedì, in via K. Karamanlis a Salonicco, sono dedicati come:
- Un minimo omaggio al membro rivoluzionario di L.R., Lambros Foundas
- Un minimo atto di solidarietà con gli anarchici sotto processo per il caso di espropriazione a Velvento.

Formazione Anarchica di Contrattacco

Amburgo [Germania]: Incendiata macchina della ditta di sicurezza [it]

Dato che disprezziamo ogni tipo di autorità, la scorsa notte abbiamo incendiato una macchina appartenente alla ditta di sicurezza “Securitas”. Le condizioni in cui ci troviamo ci fanno capire giorno dopo giorno che politici, giudici e magistrati, le autorità, gli insegnanti di merda, controllori, e anche gli sbirri con i loro cagnolini dei servizi di sicurezza, ci sovrastano e controllano le nostre vite. Questa situazione è completamente inaccettabile. Noi siamo capaci di badare a noi stessi, e capiamo che sono loro ad ostacolare una vita emancipata. Perché loro esistono per proteggere la libertà dei padroni. Non la libertà di essere liberi dal dominio.
La nostra forma di libertà, che consiste in solidarietà e rispetto del nostro ambiente, all’infuori del pensiero capitalista, sarebbe la loro rovina. Un mondo anarchico rappresenterebbe la perdita del loro potere e la morte del loro mondo. Tra qualche mese si svolgerà il vertice delle autorità ad Amburgo. C’è tanto da fare.
Abbiate cura di voi. Ci vediamo per le strade.

Fuoco al potere dominante, Fuoco a G20 e al suo sistema.

Carcere di Fleury-Mérogis [Francia]: L’aggiornamento sulla situazione dell’anarchico Damien (05/04/2017) [it]

Il compagno anarchico Damien, detenuto a Fleury-Mérogis, ci informa che gli sono state notificate due indagini interne. Una relativa a dei manifesti anti-elettorali (“Non andremo a votare” e “Per farla finita con l’illusione della democrazia”, vedi qui) affissi sul muro del cortile carcerario, e l’altra riguardante un sabotaggio effettuato su una catena di produzione nelle officine del carcere (dove, attraverso i fornitori come Iccub, vengano confezionati i prodotti di varie marche come Hachette, Bourjois Parfums, Yves Rocher, Post-it...). Altri tre detenuti sono stati accusati di questo sabotaggio.
In solidarietà con loro sono apparse delle scritte sui muri del cortile carcerario: “Fuoco alle carceri” e “Secondino suicidato mezzo perdonato”.
Il compagno e gli altri presunti sabotatori sono al momento in attesa di eventuali procedimenti penali.
Il compagno ci fa anche sapere che i manifesti hanno suscitato un grande interesse tra i detenuti, che condividono l’approccio sovversivo.
Già da parecchio tempo la posta a Damien arriva con grande ritardo. Le lettere gli arrivano a ondate, tutte assieme, con minimo tre settimane dopo essere state inviate. Allo stesso modo, le lettere da lui scritte subiscono settimane di ritardo. Quindi, nessun
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Bristol [UK]: Sabotato ripetitore Vodafone (09/03/2017) [it]

Ripetitore Vodafone sabotato il 9 marzo a Bristol.

Circa tre settimane fa un ripetitore della Vodafone è stato sabotato con a Barton Hill, Bristol. Questo attacco contro il sempre più invasivo ramo dell’infrastruttura capitalista è stato ispirato dalle recenti simili azioni in Italia. In tutta l’Europa la Vodafone ha “fieramente” firmato un’ampia varietà di contratti a lungo termine con un numero di differenti forze di polizia.
Questo ripetitore, sulla strada di Regina Anna, è/era situato davanti all’edificio di Kenneth Steele, notevole unità anticrimine della polizia di Bristol, vicino alla stazione dei treni Temple Meads a Bristol. Quindi, non è stata colpita solo la compagnia, ma anche l’onore degli sbirri e la loro facciata di controllo. Un “caloroso” saluto a loro.
Oltre a ciò, è stata sabotata anche una macchina G4S solo una settimana fa, a St. George, Bristol.
G4S è una massiccia azienda globale di sicurezza privata, che gestisce un numero di carceri private, incluse le prigioni giovanili e centri di migrazione. Dove uno

Besancon [Francia]: Sabotato veicolo della ditta di sicurezza (01/04/2017) [it]

Non scherziamo mai quando si tratta dei collaboratori della macchina di espulsioni.
Besançon, 1° aprile 2017. Bucati quattro pneumatici di un veicolo della SECURITAS (Verisure). Ditta che fornisce sicurezza ai ricchi e ai loro beni. Ma partecipa anche al rafforzamento dell’ordine statale e dei suoi confini: in molti paesi è responsabile di sicurezza nei centri di detenzione e di espulsioni degli immigrati ai quali viene respinta la richiesta d’asilo (come ad esempio in Svizzera).
Saluti ai compagni incarcerati a Fleury.

Madrid [Spagna]: Incendiato veicolo della ditta di sicurezza (27/03/2017) [it]

All’alba di lunedì scorso [27 marzo 2017, n.d.t. in francese] un veicolo è morto carbonizzato nel quartiere universitario della città di Madrid. Cinque litri di benzina sono stati più che sufficienti per porre fine alla sua vita. Poi, speriamo solamente che il calore abbia raggiunto i compagni sequestrati nelle carceri dello Stato tedesco per donar loro forza, e che molti altri veicoli delle forze repressive, sia pubbliche che private, seguano la stessa strada.
Disprezziamo questo esistente, come anche tutte le sue strutture e le persone che lo proteggono, e ci piacerebbe che questo attacco venga compreso come un piccolo riscaldamento e un avvertimento. Uno tra i numerosi altri attacchi che si sono verificati e si verificheranno in vista del G20 quest’estate ad Amburgo.

Cellula insorta per il collasso

Lipsia [Germania]: Attacco incendiario contro la gentrificazione (5/17-03-2017) [it]

Incendiati cantiere ed escavatrici

Nella notte tra il 4 e 5 marzo 2017 abbiamo bruciato due escavatrici riservate alla costruzione di un parcheggio sul luogo di un piccolo parco nella via Karl Heine. Nella notte tra il 16 e 17 marzo abbiamo provocato un incendio più grande in uno degli edifici in costruzione nel quartiere di Lindenauer Hafen.
Sentiamo spesso che la gentrificazione è un processo complesso sul quale possiamo influire poco. Noi non riteniamo questa una giustificazione per rimanere fuori di questo processo. Ad ogni modo, poco importa il motivo che ci spinge ad agire, visto che facciamo quello che ci provoca più piacere, cioè distruggere la proprietà di persone che fanno affari d’oro con la rivalorizzazione dei quartieri.
Il capitale si diverte assai con il mercato immobiliare di Lipsia, e la festa non sembra arrivare ancora alla fine. In futuro esiste anche
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Atene [Grecia]: Bruciate due moto di polizia (24/25-03-2017) [it]

L’odio parla di nuovo.

- Una moto di polizia in fiamme il 24 marzo, in via Palamidi, nella zona di Glyfada.
- Una moto di polizia in fiamme in via Vas. Amalias, nella zona di Brahami, il 25 marzo.

LAMBROS VIVE NELLE FIAMME

Atene [Grecia]: Attacco incendiario dei Branchi di Fuoco-FAI/FRI (10/03/2017) [it]

RIVENDICAZIONE DELL’ATTACCO INCENDIARIO NEL QUARTIERE DI DAFNI

Taglia i tuoi fili di marionetta
Rivendichiamo l’attacco incendiario avvenuto all’alba del 10 marzo in casa del sindaco e nell’ufficio postale del quartiere di Dafni.
In questa zona, la stessa sera di sette anni fa, gli sbirri assassinarono l’anarchico Lambros Foundas. Dopo sette anni, noi non dimentichiamo il nostro compagno ucciso che ha dato la vita per la libertà e per la dignità.
Nei tempi della repressione passiamo attraverso la recinzione lacerata che lo Stato innalza e riempie con macerie di paura e repressione contro ogni forma di azione che si annida per le strade. Davanti ai bersagli i nostri dispositivi hanno suonato la sinfonia di distruzione, prima di esplodere qualche metro dalla stazione di pattuglia, gli sbirri maiali statali di stazione della metro di Dafni che sorvegliano la vita sottomessa alla legge, delle marionette di città: lavoro, casa, bar, vita notturna. Ogni giorno la routine cittadina sotto controllo completo, divisa in piccole occupazioni.
Tuttavia, la storia viene scritta quando la massa silenziosa è abbandonata e gli oppositori del silenzio agiscono. Ed è qui che noi trasformiamo la nostra rabbia in fuoco e alimentiamo il nostro fuoco con benzina. Noi siamo quelli che non si
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Atene [Grecia]: Attacco esplosivo delle CCF-FAI/FRI (15/03/2017) [it]

Rivendicazione dell’attacco alla libreria di Adonis Georgiades, politico del partito Nuova Democrazia

Il 15 marzo abbiamo collocato e detonato un ordigno esplosivo ad orologeria nella libreria di Adonis Georgiades, nel viale Kifissias, 263.
Adonis Georgiadis è ben conosciuto a tutti... una pittoresca, satura e nello stesso tempo ridicola figura politica, che attraverso gli anni si muove negli ambienti di (estrema) destra, secondo i proprio interessi. Adesso, come deputato di Nuova Democrazia (il principale partito di destra), non perde l’opportunità di propagare le idee neoliberali, sia in parlamento che in qualche trasmissione televisiva, essendo un fanatico della televisione come personaggio TV. Quando non vende le sue assurdità nazionaliste (come i libri di Kostas Plevris – figura nazional-socialista), “regala” 65 milioni di euro alle compagnie farmaceutiche che fanno affari con vite umane. Nello specifico, Georgiades, come ministro della Salute nel 2014, cambiò i prezzi delle medicine in favore delle industrie farmaceutiche, favorendo particolarmente la compagnia Novartis. Congiunto al fatto che il nome di sua moglie appare sulla lista di Lagarde, è dimostrato che il libraio TV non si limita solo a vendere libri.
La sua retorica converge sempre con le idee del partito a cui appartiene, e spesso ruota intorno alla questione della repressione degli anarchici. Incoraggia e apre la strada all’intesificazione di misure repressive in tutti i campi, dai diffusi disordini combattivi insurrezionali di strada fino ad una maggiore militarizzazione delle minacce indirizzate ai nostri compagni detenuti (reintroduzione di celle di alta sicurezza – Tipo C, privare i detenuti dei loro permessi ecc.). Questa feccia sa – come lo sappiamo anche noi – che gli anarchici d’azione sono suoi nemici. Lui sa, come ha detto, di temere coloro che furiosamente combattono per la libertà e dignità, coloro che distruggono, con fuoco come alleato, tutto ciò che lui rappresenta. Lui sa che gli anarchici d’azione non scendono a patti con la propria coscienza, non concludono la pace con il cosiddetto governo di sinistra di SYRIZA, come inizialmente fece una parte dell’ambiente anti-autoritario. Noi invece continuiamo per il sentiero di
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Ferrara Prison [Italy]: Update on censorship / Anarchist comrade Nicola Gai in isolation (31/03/2017) [en]

We learn from the correspondence with anarchist comrades in the AS2 [high security] of Ferrara prison, that with the renewal of censorship [March 6th] for another three months, the grip on their correspondence started again, and many letters are seized.
In addition, they tell us that comrade Nicola Gai could be in isolation. We are waiting to get all the facts, as soon as the prison visits will be done.

Grecia: Manifesto di solidarietà con gli anarchici condannati per doppia rapina di Velvento [it]

Solidarietà con coloro che affrontano il processo per le rapine a Velvento.
Nel 2013 sei anarchici sono stati arrestati per una doppia rapina nell’abitato di Kozani, a Velvento. Un anno più tardi sono stati condannati da 11 a 16 anni di carcere. All’inizio di marzo 2017 è iniziato il processo d’appello nel carcere di Korydallos, dove si trovano incarcerati dal momento del loro arresto.
Il motivo per cui sono stati perseguitati, picchiati, arrestati e condannati a molti anni di carcere non si trova nella somma di denaro che le banche avrebbero perso se la rapina fosse andata a buon fine. Il vero motivo sta nel pericolo, per l’autorità, che queste pratiche si diffondano nella società, nella scelta di uscire e fare il possibile per combattere l’oppressione quotidiana, di trovare i mezzi necessari per creare dei progetti di lotta, di lottare contro questo mondo di ricchi e potenti in modo diretto e autonomo. Non parliamo di rapine in banca come tali, che possono rappresentare un modo alternativo per ottenere soldi secondo la stessa logica capitalista, che cerca di ipnotizzarci ovunque ci troviamo. Noi parliamo della scelta di agire, di approfondire un’avventura di rivolta sempre in evoluzione, armati con idee di libertà e coraggio.
In fin dei conti, si tratta di una questione di
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Germania: Aggiornamento sul processo contro i compagni accusati di rapina in banca ad Aquisgrana (27/28/31-03-2017) [it]

La sessione di lunedì 27 marzo è iniziata con la deposizione di uno dei dipendenti della Pax-Bank, presente durante la rapina. Ha parlato della sua esperienza durante la rapina; si ricordava della presenza di due persone, ma comunque i suoi ricordi erano in generale alquanto vaghi. Si ricordava che l’atmosfera tutto il tempo era rilassata, che i rapinatori si sono comportati bene con lui e con alti dipendenti, e che è stato portato in una stanza della banca dove è stato legato. Ha detto che i rapinatori, prima di andarsene, avevano lasciato ai dipendenti i mezzi necessari per slegarsi. Aveva notato che le mensole vicino alla cassaforte erano state spostate in un altro luogo, in ordine differente. Come gli altri testimoni, non ha riconosciuto nessuno degli accusati in aula, rispondendo negativamente alle domande del giudice, dichiarando di non aver sofferto nessun danno psichico dopo l’evento.
Il secondo testimone era il marito della dipendente di banca, che aveva testimoniato il 23 marzo. Si trattava di un nuovo testimone, chiamato esplicitamente per testimoniare dopo che sua moglie aveva dichiarato di aver riconosciuto uno dei rapinatori sulle foto (di un uomo e di due donne) mandatele da un collega su WhatsApp. L’uomo ha descritto la situazione quando sua moglie ha ricevuto le foto; i due erano seduti sul divano e lei ha avuto una reazione nervosa. Ha spiegato, come sua moglie aveva già esposto, che i rapinatori le avevano tolto gli occhiali nel primo momento, e ha sottolineato che ha la diottria
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Grecia: Inizio del processo per le manifestazioni del 12 febbraio 2012 [it]

Le proteste del 12 febbraio 2012, il giorno del voto per il secondo memorandum di schiavizzazione e di annientamento, sono state le proteste più massicce e dinamiche degli anni recenti. Persone coordinate e dinamiche di Atene e del Pireo sulle strade. Durante le proteste gli sbirri presero numerosi manifestanti, in conclsuione 79 arresti, di cui 4 – incluso il compagno anarchico Vaggelis Kailoglou – furono trattenuti per sei mesi in custodia cautelare, fino all’agosto 2012.
L’arresto di Vaggelis è stato uno dei 79 (di un totale di 170 persone fermate) effettuati quella notte. Però, tutto il peso è ricaduto su lui e gli altri tre, accusati di reati. Vaggelis K. e gli altri tre arrestati domenica 12/2/2012 sono stati tenuti nelle pesanti condizioni al G.A.D.A. (comando di polizia) fino a giovedì 16/2, quando sono stati mandati davanti al magistrato.
Improvvisamente nuove accuse vennero aggiunte al caso, causando la loro detenzione cautelare. Non, naturalmente, a causa di prove pesanti, ma piuttosto di ordini dall’alto e per dare un esempio. Sono stati usati come capri espiatori per la violenta escalation della protesta di domenica 12/2.
Durante il periodo di detenzione si verificò una grande ondata di solidarietà con i quattro.
Cinque anni più tardi, il processo contro i 4 accusati inizia mercoledì 29/3/2017 alle ore 9.00, al tribunale di secondo grado.
Se i giudici decideranno che il processo deve essere rinviato e trasferito all’alta corte in una data successiva, è ancora da decidere.

Atene [Grecia]: Attaccati centri francesi di cultura (27/02/2017) [it]

Rivendichiamo gli attacchi incendiari realizzati il 27 febbraio 2017 contro le istituzioni francesi ad Atene, situate sull’incrocio della vie Didotou e Sina. Un gruppo di compagni ha invaso il complesso e dato fuoco ai tre edifici e ai due veicoli dell’Istituto francese e della l’École française [istituto che si occupa di ricerca storica, archeologica e di scienze sociali, n.d.t.] di Atene. Non possiamo rimanere in silenzio mentre i nostri fratelli e sorelle oppressi a Parigi insorgono contro il terrorismo di Stato.
Gli Stati europei seminano xenofobia e disprezzo. Insistendo sull’islamofobia fomentano un’atmosfera di guerra. Intensificano la militarizzazione e la diffondono per tutto il globo, in ogni angolo delle metropoli capitaliste. Tutto questo costantemente degrada la vita della popolazione emarginata, sia materialmente che nella sostanza.
I sobborghi di Parigi, dove la popolazione più povera vive in uno stato di isolamento, si sono trasformati in zone di guerra. Proprio come le frontiere dell’Europa e dell’America settentrionale. Una guerra totalitaria che si inasprisce ogni secondo che passa. Da una parte gli Stati, le loro istituzioni, i loro dirigenti privilegiati e i loro servi fedeli, che diffondono la separazione e impongono la segregazione nel tentativo di conservare il potere e il profitto. Dall’altra parte, tutti noi, la cui vita e libertà non si adattano alla macchina del profitto. Ci troviamo realmente in un perpetuo stato di emergenza. Lo Stato che vuole assicurarsi la continuità deve esercitare una violenza sistematica e svincolata. L’insurrezione, come quella
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Atene [Grecia]: Inizio del processo contro gli anarchici di Villa Amalias (28/03/2017) [it]

Il 9 gennaio 2013, 93 anarchici lottavano contro gli sbirri antisommossa e rioccupavano la Villa Amalias, dopo che è stata sgomberata il 20 dicembre 2012. Dopo più di 4 anni il processo contro i 93 anarchici inizierà il 28 marzo.
Nel dicembre 2012, nel contesto del delirio di estrema destra, lo Stato aveva preso di mira gli spazi occupati, procedendo agli sgomberi di alcuni di essi in Grecia. Il 20 dicembre 2012 lo Stato aveva sgomberato uno dei storici e più vecchi spazi occupati di Atene (dal 1991), chiamato Villa Amalias. Nella mattina del 9 gennaio 2013, 93 compagni, muovendosi insieme e risoluti, iniziano una lotta contro i poliziotti antisommossa, che continuavano a sorvegliare l’edificio, e riescono a riconquistare lo spazio, inviando un messaggio di resistenza e solidarietà, contro l’assalto dello Stato e il barbarismo capitalista. Dopo alcune ore le unità speciali di polizia invadono l’edificio e arrestano 93 attivisti.
Dopo più di 4 anni (una tattica statale e giuridica usuale per mantenere le vite degli attivisti “imprigionate” in un’attesa perpetua), il 28 marzo 2017 inizierà il processo contro i 93 per la rioccupazione di Villa Amalias, perché si sono azzardati a disturbare la “pace” durante la guerra di regime e perché sono rimasti ribelli contro lo stato d’emergenza imposto e contro le regole autoritarie, mentre dichiarano che per il crimine di lottare per un mondo di uguaglianza, solidarietà e libertà rimangono consapevolmente “colpevoli”.
Solidarietà con i 93 attivisti che rioccuparono gli spazi di Villa Amalias Squat.

Francia: Grenoble, metropoli pacificata – Bruciati 7 veicoli comunali (27/03/2017) [it]

Semplicemente un altro incendio nella pacificazione

Siamo nella metropoli, zona di deposito e di sfruttamento della risorsa umana.
Ci ammassano, ci parcheggiano, ci sottomettono, ci rinchiudono, ci sorvegliano, ci incatenano.
Per il nostro bene, con gentilezza, con benevolenza, con un capitalismo verde, innovativo, e con degli ecocittadini responsabili.
Siamo chiari.
Alla metropoli dal viso umano, gli spacchiamo la faccia.
Non ci lasceremo fregare dai nuovi marchi del dominio civilizzato, il capitalismo 2.0, le città intelligenti, attraenti, lisce e ascettiche.
Non ci scomoderemo nemmeno con una liturgia di richieste già obsoleta, richiedere è capitolare.
Non chiediamo nulla. Non vogliamo abitare la metropoli, vogliamo semplicemente distruggerla.
Non succederà con calma. Nel bel mezzo della necropoli, non si sovverte un
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Italy: Updates on operation ”Scripta Manent” (03/2017) [en]

From the comrades imprisoned for operation Scripta Manent we learn that on March 6 censorship of their correspondence has been extended for another 3 months.
As concerns news, magazines, pamphlets, etc., these are not delivered to the comrades, who are not even notified that they have been blocked.
Paper material from “Croce Nera Anarchica” has also been permanently seized by the magistrate.

Croce Nera Anarchica

(translated by act for freedom now! )

Italy: The latest paper issue of the a-periodical “Croce Nera Anarchica” no.3 [en]

To anyone who wants copies for themselves, archives or distribution, the latest paper issue of the a-periodical “Croce Nera Anarchica” no.3 is still available.
For info and copies write to: croceneranarchica (at) autistici.org
(You can download the PDF in the download section or directly from this link )
The post address has changed as follows:
OMAR NIOI
C.P. 104
CAP 80133 NAPOLI — ITALIA

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We want to point out that the anarchist prisoners’ fund needs money. The fund is for all anarchist prisoners, so the money raised is used in this way:
- Sent to the comrades in prison every 15 days
- Used for legal expenses and experts’ reports
- If visiting relatives or comrades need it, their journeys are paid for, given that visits are essential.
- The money is also used for info material (news, updates, destructive actions, communiques, etc.), which is sent to the prisoners every 15 days so that they can keep up to date on what is happening outside.
- It is also used also for telegrams in case of urgent communication such as transfers, reports, disciplinary sanctions, etc.
Anyone who wants to know details about the destination of the money sent to the fund can write to us and specify it.
CROCE NERA ANARCHICA SOLIDARITY FUND:
Account name OMAR NIOI
Postepay card number 4023600919342891

Croce Nera Anarchica

(translated by act for freedom now!)

Germania: Tutti ad Amburgo odiano la polizia / Tutto il mondo odia la polizia (26/03/2017) [it]

Quest’estate siamo rimasti senza parole, infatti, facevamo fatica a prendere fiato. Per un lunghissimo periodo questa domanda ci ha attanagliato: Quale idiota ha deciso di organizzare un vertice dei più grandi Stati industriali nel Hamburg Messe Hall [centro congressi della Fiera, n.d.t.], nel cuore del quartiere alternativo di Sinistra? Il “mistero” è stato svelato in dicembre. Olaf Scholz [sindaco, n.d.t.] lo ha personalmente promesso alla Cancelliera. Il motivo è ovvio: Amburgo, la porta del mondo, deve essere capace di gestire un simile vertice. Dopo il flop della candidatura per le Olimpiadi [respinta al referendum cittadino, n.d.t.], adesso è il momento per il summit.
Come Amburgo resisterà, lo sapremo tra circa tre mesi. (Storia dei vertici: Genova, Praga, Seattle, Gothenburg, Heiligendamm...) Non volevamo aspettare fino alle calde giornate prima del vertice. Per questo motivo abbiamo attaccato, il 26 marzo, la stazione di polizia di Amburgo, in via Grund, nelle prime ore del mattino, bruciando i veicoli parcheggiati nel cortile.
La nostra meta è stata scelta con cura, il meccanismo repressivo sta lavorando a piena velocità sulla criminalizzazione della resistenza. Per coloro che vogliono esprimere il proprio dissenso verso il vertice, le prigioni sono già state preparate: il carcere preventivo di Holstenglacis e il Centro di Giustizia di Billwerder forniranno celle per gli arrestati. Nel quartiere di Harburg, in via Schlachthof, un ex supermercato sarà trasformato nel punto di raccolta degli arrestati, con un ufficio giudiziario, a anche in Hahnoefersand saranno messi a disposizione 100 spazi per portarci i dimostranti presi in strada.
Siamo costantemente coscienti di cosa vuol dire vivere sotto lo stato d’assedio. Come nel periodo quando
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Besançon [Francia]: Attaccati gli uffici della Croce Rossa (03/2017) [it]

Per la serie “non tutti gli sbirri vestono di blu”...

... Certi indossano sulla propria uniforme una croce rossa, e il loro compito è fornire mezzi logistici e materiali agli sbirri durante le loro irruzioni, smistare e rinchiudere gli indesiderabili nei campi di detenzione in Italia, Spagna...
Questo fine settimana abbiamo attaccato gli uffici della Croce Rossa nella via Rivotte a Besançon. Per precisare i motivi della nostra visita delle parole (“carogne”, “espulsori”) hanno accompagno gli attacchi sui due più grandi vetri di questo buco di collaborazionisti.
Questi avvoltoi umanitari che traggono profitto da questo mondo di frontiere e prigioni sono presenti ovunque, sicuramente in qualche via vicino a te. Scovarli e attaccarli, ma anche portare alla luce quelle innumerevoli organizzazioni che si arricchiscono con questo sistema razzista.

P.S.: Nelle vicinanze dei pannelli pubblicitari di JC-Decaux e le finestre di un ristorante borghese hanno anche preso qualche colpo. Sarebbe stato stupido interrompere la buona direzione presa...

Grenoble [Francia]: Bruciati tre veicoli dei servizi sociali (03/2017) [it]

Fiamme sotto le nubi

Bruciati veicoli dei collaborazionisti

Mercoledì sera non eravamo stanchi e allora siamo andati a caccia di collaborazionisti. Volevamo affinare la nostra critica e non volevamo più accontentarci dell’evidente. Così, quando ci siamo improvvisamente imbattuti in 3 veicoli del C.C.A.S. [servizi sociali, n.d.t.] – avvoltoi dell’umanità, li abbiamo dato fuoco.
Il C.C.A.S. co-gestisce la miseria, fornisce anche la garanzia morale alla democrazia.
Riteniamo la polizia sociale ancora più pericolosa dei colpi di manganello dei loro colleghi in uniforme.
Non tutti gli sbirri vestono in blu.
Eppure, ovunque li incrociamo, gli sbirri sono nostri nemici.
Non c’è bisogno di fissare loro degli appuntamenti, possiamo darli fuoco in un angolo di strada, in un angolo morto della telecamera, in pieno giorno o di notte, da soli o in gruppo, insomma ovunque ci appare più adatto.
Il reinserimento è una forma di incarcerazione.

A presto.

Alcuni refrattari alla reclusione.

Porto Alegre [Brasile]: Nuovo spazio occupato per la Biblioteca Kaos (12/03/2017) [it]

Occupiamo di nuovo!

La Biblioteca Kaos ha uno nuovo spazio!

Domenica 12 marzo siamo entrati nella casa sulla via Coronel João Manoel 641, vicino all’inizio del colle. La casa è stata abbandonata tre anni fa, e si trova in mezzo del centro storico di Porto Alegre, rappresenta una parte di eredità delle due più borghesi famiglie e proprietari della città per secoli: Chaves Barcellos e Wallig.
Siamo assolutamente certi che stiamo irritando i potenti, che si sono già presentati a minacciarci, invitandoci, comicamente, a far parte dei loro progetti capitalisti alternativi. La nostra risposta è unanime: siamo anarchici e squatter, e non discuteremo affatto con i borghesi.
Con nostra sorpresa e gioia, il vicinato ha sostenuto appieno l’occupazione, perché hanno potuto vedere che poche persone sono riuscite a sistemare un posto inutilizzato per anni. L’interazione con loro ha avuto un chiaro atteggiamento di solidarietà e iniziativa, non solo a parole, ma soprattutto in pratica. Hanno partecipato, po’ alla volta, nella pulizia dello spazio e sostenendoci con la loro presenza durante alcune visite dei proprietari. Dopo le minacce dei proprietari che ci avrebbero buttato fuori con i loro scagnozzi e pitbull, sono arrivati gli altri squatter della città per esprimere la propria solidarietà e sostegno.
Per adesso stiamo ancora combattendo per lo spazio, ma la nostra decisione dall’inizio è di non trattare con i proprietari, né per via legale né verbale. L’occupazione è una pratica sovversiva, che non può essere inghiottita dalle norme immobiliari. Si tratta di una risposta effettiva all’assurda accumulazione di terra nelle mani di pochi privilegiati. La nostra determinazione di fronte a ciò è chiara: case abbandonate, case occupate.
Inviamo i nostri saluti a Solidalia, che tra qualche giorno affronterà lo sfratto, compagni – uno sfratto, un’altra occupazione! Ai compagni di Nadir e delle CCF in Grecia, compagni vi stiamo seguendo! Alle biblioteche Flecha Negra in Brasile, Sacco e Vanzetti e Sebastian Oversluij in Cile, e a tutti gli spazi auto-gestiti in cerca di anarchia.
Nel nuovo spazio continueremo da là dove siamo sempre stati: in cerca di libertà e contro tutte le forme di autorità!

Biblioteca Anárquica Kaos

Germania: Aggiornamento sul processo per rapina in banca ad Aquisgrana (13/20/23-03-2017) [it]

Durante la sessione di 13 marzo un “mosso d’esquadra” (l’ispettore dell’unità investigativa dei mossos d’esquadra, polizia catalana, di Sabadell) doveva testimoniare sulla parte dell’indagine condotta nello Stato spagnolo. Cioè, da una parte sull’ottenimento del DNA dei nostri compagni, e dall’altra parte su tutto ciò che riguarda le “teorie” politiche sul finanziamento di un’organizzazione terrorista.All’inizio della testimonianza il giudice gli ha chiesto nome e cognome (come agli altri testimoni). Il “mosso” ha voluto dare solo il suo pseudonimo, Astor, perché tutto ciò che ha fatto legato al caso lo ha fatto come sbirro e non come persona, e che perciò può fornire solo la sua identità “professionale”. L’avvocato della difesa ha chiesto di dare, secondo la legge tedesca, il nome completo. Il mosso ha rifiutato, sostenuto dal P.M., dicendo che non si può minacciare l’ospite. Nell’acceso diverbio tra la difesa e l’accusa è intervenuto il giudice, dichiarando che l’unico caso in cui il testimone non è obbligato a identificarsi è quando esiste la minaccia di integrità fisica, ma questo deve essere dimostrato con documenti, la quale cosa è stata fin dall’inizio scartata dal giudice, il quale ha di conseguenza richiesto una pausa per discutere la questione con la corte. Dopo circa venti minuti tutti sono tornati nell’aula; il giudice ha deciso che per poter testimoniare il mosso doveva identificarsi (dato che la legge tedesca prevale su quella spagnola). Il giudice ha poi chiesto al testimone di chiamare il suo superiore per vedere se lo poteva autorizzare a identificarsi. Dopo un’altra pausa, il mosso ha dichiarato che non era autorizzato a fare ciò, e infine il giudice ha detto che non potrà testimoniare e che inoltre, non avendo fornito i propri dati, sarà difficile che la corte firmi il rimborso del biglietto aereo. Il mosso ha quindi
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Cile: Solidarietà offensiva con Juan, Nataly ed Enrique [it]

All’alba del 18 settembre 2014 una vasta operazione di polizia si conclude con il fermo dei comagn* Nataly e Juan Flores, a entrambi viene formalizzata l’accusa, sotto la legge antiterrorismo, di aver collocato e fatto esplodere degli ordigni esplosivi in una stazione di metro, il Subcentro della stazione Escuela Militar, e in due commissariati.
Mesi dopo viene arrestato Enrique Guzman, indicato dalla miserabile Procura Sud come colui che collocò l’esplosivo contro la Primera Comisaria. Con questo arresto il Potere vuole attaccare la solidarietà e i legami di complicità che da questa sorgono, cercando di isolare i/le compagn* in prigione.
I/le compagn* fin dall’inizio hanno mostrato il loro atteggiamento di sfida contro il Potere, la stampa e i poliziotti, e in prigione sono rimaste intatte le loro convinzioni anarchiche, facendo del carcere uno spazio di combattimento, e annientando i suoi muri per mezzo di scritti, gesti di scontro ed uno sciopero della fame di piu di cinquanta giorni.
I/le compagn* sono stati espsti e diffamati da tutti gli apparati del Potere, osteggiati e messi in isolamento da parte della Gendarmeria e per mezzo della stampa sono stati condannati fin dall’inizio. Nonostante ciò mantengono acceso un fermo spirito anarchico che non concepisce pause né rinunce.
Oggi Nataly, Juan ed Enrique rischiano pesanti condanne da parte delle mafie inquisitrici, tuttavia persistono nello scontro anitautoritario dalle sezioni di isolamento.
CONTRO LO STATO DI POLIZIA
CONFRONTO ANARCHICO

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Francia/Grecia: Lettera-bomba esplosa negli uffici parigini del FMI, altri 8 ordigni sospetti inviati dalla Grecia [it]

Dopo che il Ministero delle Finanze tedesche ha ricevuto un pacco-bomba pienamente funzionante dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI, indirizzato al ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, anche gli uffici parigini del Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno ricevuto un simile congengo esplosivo, non rilevato dalla sicurezza. Questo è esploso nel momento dell’apertura, ferendo una dipendente, che ha riportato ustioni sul viso e braccia. Le lesioni, comunque, non sono gravi.
L’incidente ha causato un’ondata di reazioni, dato che l’agguerrito Stato francese ha messo in moto i protocolli di pubblica sicurezza, bloccando l’area con unità antiterrorismo armate e scatenando un’ampia, adesso transfrontaliera, indagine, con coinvolgimento greco. L’attuale presidente francese ha fatto una dichiarazione sull’attacco, poi ripresa dai mass media, propagando ulteriormente l’idea-virus di violenza insurrezionale indirizzata contro i responsabili della distruzione del pianeta e dello sfruttamento economico di miliardi di persone, che provocano innumerevoli morti, suicidi e vite di miseria. Lo Stato francese già si trova in uno stato d’emergenza dichiarato, con l’esercito che pattuglia le strade durante le elezioni presidenziali in corso e affrontando rivolte contro la brutalità e la corruzione della polizia.
La traccia del francobollo greco sui resti del congegno e il fatto che come mittente era segnato un indirizzo greco, sono diventati parte dell’indagine ufficiale, dato che anche il ministro dell’Ordine Pubblico greco, Nikos Toskas, ha confermato che la lettera-bomba è stata inviata dalla Grecia. La bomba era indirizzata al rappresentante europeo del FMI, Jeffrey Franks, che lavora per il Fondo già da 24 anni, e da marzo 2015 ne è il direttore dell’ufficio europeo. I responsabili non hanno ancora rivendicato l’attacco, ma i funzionari dell’intelligence greca credono si tratti dell’opera di Cospirazione delle Cellule di Fuoco.
Ambasciate, istituzioni finanziarie, gli uffici postali grechi e tutti i ministeri europei sono stati messi in stato d’allerta. La polizia greca sta emettendo ordini di controlli severi sulla posta, sia in uscita dalla Grecia che in entrata, dato che non è accertato che il prossimo obiettivo non sarà greco. Secondo la polizia greca, i plichi inviati contenevano una piccola quantità di esplosivo, e ciò li ha resi inintercettabili ai dispositivi a raggi X all’aeroporto di Atene. I plichi avevano peso, volume e misura ridotta, con un reale nome e indirizzo del mittente, per aggiungere all’inganno. Secondo le loro ricerche nei registri postali e dei filmati di sicurezza, gli agenti dell’intelligence greca pensano che fino a otto simili bombe funzionali possano essere state spedite dagli uffici postali di Atene e che stanno per raggiungere le loro mete in tutta l’Europa.

Viva CCF/FAI-FRI
Viva l’Anarchia


FRANCUSKA/GRČKA: PISMO-BOMBA EKSPLODIRALO U PARIŠKOM URDU MMF-a, I JOŠ 8 SUMNJIVIH NAPRAVA POSLANO IZ GRČKE

Dan nakon što je njemačko Ministarstvo Finacija dobilo potpuno aktivnu paket-bombu Zavjere Vatrenih Ćelija, adresiran na ministra Financija Wolfganga Schäublea, i pariški ured Međunarodnog Monetarnog Fonda (MMF) također je dobio sličnu eksplozivnu napravu, koju zaštitari nisu otkrili. Eksplodirala je pri otvaranju i ranila zaposlenicu opeklinama na licu i rukama. Njene rane nisu od životne opasnosti.
Slučaj je izazvao val reakcija, pošto je ratoborna francuska država aktivirala protokole javne sigurnosti, blokirajući područje naoružanim anti-terorističkim jedinicama i potičući široku, sada transnacionalnu, istragu s grčkom uključenošću. Trenutni francuski predsjednik dao je izjavu o napadu koju su prenijeli mediji, šireći još više virus-ideju o ustaničkom nasilju, usmjerenog na odgovorne za uništenje planeta i ekonomsko izrabljivanje milijardi ljudi, čiji su ishodi bezbrojne smrti, samoubojstva i život u bijedi. Francuska država se već nalazi u objavljenom izvanrednom stanju s vojskom koja patrolira ulice tokom trenutnih predsjedničkih izbora, suočena s nemirima protiv policijske brutalnosti i
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Amburgo [Germania]: Fuoco e fiamme per la polizia (17/03/2017) [it]

Ad Amburgo diciamo “tschüss” – anche alle macchine degli sbirri.

Il 17 marzo abbiamo bruciato due macchine di polizia ad Amburgo. Vicino alla casa del sindaco Olaf Sholze, in via Schmarje, abbiamo bruciato la macchina delle sue guardie. In via Hindenburg, davanti all’ufficio del sindacato di polizia (GdP) e direttamente davanti alla polizia, è stato bruciato un veicolo del GdP.
Il sindacato di polizia e il suo presidente nazionale, Kirsch, hanno minacciato dopo gli scontri ad Amburgo del 21/12/2013, “La prossima volta utilizzeremo proiettili veri!”. Un allarme di escalation ad Amburgo, con riferimenti agli scontri di Genova e all’assassinio di Carlo Giuliani, è stato lanciato alla stessa maniera dagli agenti investigativi del sindacato federale tedesco. E’ alquanto chiaro che in caso della perdita di controllo durante il vertice di G20 non è da escludere la morte dei manifestanti. Le vittime quotidiane degli sbirri sono viste come perdite collaterali necessarie a questo sistema.
Il sindacato di polizia assieme al sindacato federale di Polizia rappresentano il braccio politico degli sbirri. Essi insistono sull’inasprimento delle pene, ad esempio per gli attacchi “quotidiani” alla polizia. Così, il disegno di legge 114 prevede che tali attacchi siano più severamente puniti, e in maniera più veloce, e in ogni caso con detenzioni. E non ci sarebbe nemmeno bisogno di lesioni fisiche. E se l’assalitore portasse un’arma, anche senza usarla o con l’intenzione di usarla, la pena aumenterebbe. Questa legge è già stato inasprita nel 2011. Ma, a differenza dei dati presentati al pubblico, gli attacchi contro gli agenti di polizia sono diminuiti negli ultimi anni. Addirittura gli avvocati penalisti hanno dichiarato che le lesioni gravi dei poliziotti, che porterebbero ad un’inabilità prolungata, in Germania sono estremamente rare. Purtroppo! Perciò, è alquanto ovvio per chi son fatte le loro leggi.
Il sindacato di polizia adesso ha un veicolo in meno per per portare il caffè agli sbirri durante il vertice. E c’è anche un veicolo in meno da incontrare per strada o che sorveglia i nostri quartieri. Questo può anche sembrare poco, ma può essere ripetuto in ogni momento da chiunque decida di farlo. Distruggiamo quello che ci reprime. Non c’è nulla da attendere!
Ricordiamo Ian Tomlinson, morto da un arresto cardiaco durante il vertice G20 di Londra nel 2009, dopo che gli sbirri lo hanno sbattuto ripetutamente a terra, picchiato, senza nessun tentativo di rianimarlo. Ricordiamo Carlo Giuliani, ucciso dagli sbirri durante il vertice G7 a Genova nel 2001. E tutti coloro i cui nomi sono sconosciuti, uccisi dagli sbirri nel conflitto quotidiano.
Prima del vertice, durante il vertice e dopo il vertice: Contro lo Stato, il capitalismo e tutte le forme di autorità!


HAMBURG [NJEMAČKA]: VATRA I PLAMEN ZA POLICIJU! (17.03.2017.)
U Hamburgu kažemo “tschüss” – i pandurskim vozilima!
17. marta zapalili smo dva policijska vozila u Hamburgu. Kraj kuće gradonačelnika Olafa Scholzea zapalili smo vozilo njegovih stražara u ulici Schmarje. U ulici Hindenburg, ispred ureda policijskog sindikata (GdP), i neposredno ispred policije, zapalili smo vozilo GdP-a.
Sindikat policije i njihov nacionalni predsjednik, Kirsch, zaprijetili su
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Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Progetto Nemesi – Atto 2° – Attacco con pacco-bomba contro il ministro delle Finanze tedesco (15/03/2017) [it]

Nove Anni dopo la prima apparizione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, in gennaio del 2008.
Dopo più di 300 attacchi contro gli obiettivi di dominio, che hanno provocato decine di milioni di euro di danni e il trasferimento della paura sul campo di potere.
Dopo più di 60 arresti di compagni e altre individualità attraverso questi anni, accusati di essere nostri membri, e migliaia di anni di carcere inflitti.
Dopo che i ministri e i capi di polizia hanno così tante volte dichiarato ai media che ci avevano “smantellati” e che le “CCF sono finite”.
Dopo che il Dipartimento di Stato degli USA e l’Europol in UE hanno incluso le CCF nella lista di organizzazioni “terroriste”.
... noi continuiamo ancora più rumorosi.
Con la creazione di una rete di cospirazione internazionale della FAI e delle cellule di CCF in decine di paesi, che hanno eseguito e continuano ad eseguire gli attacchi di guerriglia.
Con passione e tenacia ancora più grandi, non solo per attaccare le infrastrutture del sistema, ma anche le persone al potere.
Sempre contro l’apatia sociale.
Sempre contro gli oppressori delle nostre vite.
Ancora non riescono a capire che CCF è un’idea, e che l’idea non può essere imprigionata, perché è come l’Idra. Per ogni compagno incarcerato, nuovi compagni sono pronti a prendere il loro posto e continuare per il sentiero dell’attacco.
Possediamo ancora la rabbia...
Abbiamo inviato una trappola esplosiva, un pacco-bomba al ministro tedesco delle Finanze, nel contesto della campagna del secondo atto del Progetto Nemesi.
Il comunicato seguirà nei prossimi mesi.
Saluti ai compagni dei gruppi FAI di azione diretta in Cile e in Grecia, per il loro contributo al Progetto Nemesi.
Saluti ribelli ai compagni della FAI in Italia e ai membri detenuti delle CCF in Grecia, che rimangono irriducibili.
Avanti per l’Internazionale Nera degli Anarchici d’Azione.
Nulla è finito, tutto continua.
VIVA L’ANARCHIA

Cospirazione delle Cellule di Fuoco/FAI



ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA – PROJEKT NEMEZA – ČIN 2. NAPAD PAKET-BOMBOM NA NJEMAČKOG MINISTRA FINANCIJA (15.03.2017.)
Devet Godina od prvog pojavljivanja Zajvere Vatrenih Ćelija u januaru 2008.
Nako više od 300 napada na mete dominacije, koji su uzrokovali desetine milijuna eura štete i prijenos straha na polje Moći.
Nakon više od 60 uhapšenih drugova i drugih pojedinaca, kroz sve ove godine, pod otpužbom da su naši članovi, i tisuća godina zatvora nametnutih im.
Nakon što su toliko mnogo puta ministri i šefovi policije izjavili medijima da su nas uspjeli “raspršiti” i da je “ZVĆ gotova”.
Nakon što su Državno Tajništvo SAD-a i Europol u EU uvrstili ZVĆ na popis “terorističkih” organizacija.
... nastavljamo čak
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Cile: In Marzo e tutto l’anno – memoria, solidarietà e agitazione anarchica contro il potere [it]

Marzo è un mese particolarmente pieno di ricorrenze, che ci invitano con intensità particolare a riprenderci le strade e diffondere l’agitazione anarchica, con memoria e solidarietà come mezzi insurrezionali di azione.
Tra queste ricorrenze c’è anche la csd. “Giornata delle Donne” (8 marzo), una giornata come tante altre assimilata dal riformismo e dal mercato, offrendoci la possibilità di diffondere idee anti-patriarcali e collegarle alle critiche anti-statali e anti-autoritarie, sottolineando le nostre differenze con il femminismo social-democratico, di Sinistra e/o autoritario.
Un altro evento importante che ricorre in marzo è il “Massacro di Pampa Irigoin” (conosciuto anche come il Massacro di Puerto Montt), che ricorda il 9 marzo 1969, quando sotto il governo di Edurado Frei Montalva, su ordine del ministro degli Interni, Edmundo Pérez Zujovic, gli agenti di polizia assassinarono nove contadini che avevano illegalmente occupato un pezzo di terra per viverci assieme alle proprie famiglie, fuori dalla città. Per vendicare l’accaduto, Pérez Zujovic è stato ucciso nel giugno del 1971 dai membri del gruppo armato di Sinistra, Vanguardia Organizada del Pueblo (VOP).
Sempre in questo mese, il 10 marzo segna il sesto anniversario dell’assassinio del compagno Lambros Foundas, ucciso in Grecia durante una sparatoria con la polizia, dopo il tentativo
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Bloomington [Indiana/USA]: Sabotaggio in ricordo di Lambros Foundas (03/2017) [it]

Alcune sere fa abbiamo sabotato circa 50 parchimetri inserendo della colla nelle serrature, nelle fessure per monete e nei lettori di schede. Si è trattato di un atto semplice che non richiedeva nessuna capacità particolare. Trova un po’ di colla, copriti la faccia, aguzza la vista sugli sbirri o cittadini fedeli e agisci.
Questi parchimetri sono stati presi di mira perché finanziano il Dipartimento di Polizia di Bloomington, e perché costringono le persone a pagare per stare in centro città. Odiamo la polizia, e odiamo la gentrificazione e la società classista, perciò abbiamo scelto di attaccarli.
Abbiamo agito come un gesto di memoria combattiva per Lambros Foundas, anarchico di Lotta Rivoluzionaria ucciso dalle forze dello Stato greco il 10 marzo 2010. Il nostro ricordo non è un lutto passivo o martirio, ma una lotta attiva contro lo Stato, il capitale e il dominio in tutte le sue forme. Le fiamme della vita di Lambros ci scaldavano mentre camminavamo attraverso la notte invernale, e porteremo questa fiamma con noi, in tutti i momenti delle nostre vite, vissute in guerra con questa società di schiavi e padroni.
Inviamo forza a tutti i combattenti anarchici detenuti nelle galere dello Stato greco.
Inviamo solidarietà a tutti coloro che stanno affrontando gli ultimi attacchi contro gli squatter, contro gli anarchici e i rifugiati: ci ispira il vostro rifiuto di non rimanere paralizzati.

Per Lambros
Viva l’anarchia


BLOOMINGTON [INDIANA/SAD]: SABOTAŽA U SJEĆANJE NA LAMBROSA FOUNDASA (03.2017.)
Prije par noći sabotirali smo oko 50 parkirnih automata, tako što smo zaljepili brave, otvore za kovanice i čitače kartica. Radi se o jednom jednostavnom djelu koje ne zahtjeva posebne vještine. Nabaviš malo ljepila, pokriješ si lice, izoštriš pogled na pandure ili poslušne građane, i djeluješ.
Odabrali smo te parkirne automate kao mete zato što financiraju Policijsku upravu Bloomingtona, i zato što
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Spagna: Nahuel in “libertà provvisoria” (08/03/20/) [it]

L’8 marzo del 2017 il potere giudiziario ha decretato la “libertà provvisoria” per Nahuel, con l’obbligo di firma settimanale al tribunale, il divieto di lasciare lo Stato spagnolo e con altre misure restrittive.
L’uscita di Nahuel non rappresenta il crollo dell’operazione repressiva “Ice”, perciò il processo contro di lui viene mantenuto.
Per la distruzione di tutti gli ingranaggi giudiziari!


ŠPANJOLSKA: NAHUEL NA “PRIVREMENOJ SLOBODI” (08.03.2017.)
8. marta 2017. pravosudna moć donijela je odluku o “privremenoj slobodi” Nahuela, uz obavezu tjednog javljanja na sud, zabranu napuštanja španjolske države i druge mjere ograničenja.
Izlazak Nahuela ne predstavlja krah represivne operacije “Ice”, zato je zadržan sudski postupak protiv njega.
Za uništenje svih pravosudnih mehanizama!

Grenoble [Francia]: Vetrine spaccate in solidarietà (03/2017) [it]

Diario di un selvaggio

caro diario,
questo venerdì sera sono uscito, triste a forza di contare i giorni che passano, e le cose che non cambiano abbastanza.
Visto che era arrabbiato
ho sfondato una prima banca con 12 colpi di martello.
(mentre mi davo da fare sono stato acclamato da un tipo ubriaco che gridava “Dai, spacca tutto”)

Ero ancora arrabiatissimo
Quindi ho sfondato una seconda banca poco lontano
11 colpi di martello
(questa volta un tipo mi ha chiesto cosa cazzo facevo, mi sono girato e gli ho detto “vuoi morire, cretino?” – è partito di corsa)
odio tutti questi spettatori e cittadini.
Dopo, me ne sono andato ridendo (succede ancora).

Sfasciando delle robe ho pensato al compa K. di Montreuil ed anche al compa Damien.
Anche se so che qualche colpo di martello in una banca è derisorio.
A proposito di banche, ho avuto un pensiero anche per quelli/e che hanno il coraggio di rapinarle.
Mando loro un bacio forte.

(tradotto da guerresociale)


GRENOBLE [FRANCUSKA]: RAZBIJENA STAKLA U ZNAK SOLIDARNOSTI (03.2017.)
Dnevnik jednog divljaka
dragi dnevnik,
ovog petka navečer sam izašao, umoran od brojanja dana koji prolaze i stvari koje se ne mijenjaju
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Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas sul trasferimento carcerario (02/2017) [it]

Ancora una volta l’istituzione carceraria cerca di scoraggiare e smorzare le mie convinzioni ribelli, organizzando il mio trasferimento al Centro per l’Esecuzione di Sanzioni Penali. Questo viene effettuato in accordo con il 43° Tribunale penale, che ha inviato la decisione, ordinando il mio allontanamento dal Carcere Nord, dopo essere stato condannato. L’amministrazione precedente, con il direttore Rafael Oñate Farfán al commando, aveva numerosi motivi, dato che i loro interessi erano minacciati da continue agitazioni e proteste nel carcere, ma comunque sapevano che nel luogo in cui mi stavano mandando avrei trovato costanti conflitti e violazioni di regole, perché in qualunque luogo mi trasferiscono ci sarà sempre un tentativo di insurrezione.
Questo si è verificato nella zona 3 del modulo di entrata, e nelle zone 7 e 5 di “segregazione e sicurezza istituzionale” del modulo C.O.C [centro di osservazione e classificazione, ndt.].
Ogni volta quando mi ribellavo cercavano di raggirarmi, tentando di farmi credere che erano miei amici, finché non ho fatto capire le mie posizioni davanti alla situazione, e aggredire le guardie diventò una necessità per poter sopravvivere qui dentro, una necessità costante per evidenziare la ribellione consapevole dentro queste mura.
Così, dopo due anni di segregazione negli spazi di Sicurezza Istituzionale mi presentano una punizione camuffata da “privilegio”: il mio trasferimento al

In ricordo del compagno Lambros Foundas (10/03/2017) [it]

Non esiteremo a parlare di Lambros Foundas, nonostante la stretta asfissiante che la repressione statale cerca di creare.
E’ difficile accettare che non vedremo mai più il compagno Lambros Foundas.
Le vibrazioni della sua attività sociale e individuale, la costante coerenza e la continuità di coscienza, il modo di vita, la solidarietà sociale, le lotte collettive e l’azione multiforme lo rendevano sempre pericoloso per ogni autorità e lo Stato. Un nemico pericoloso dello Stato e di ogni meccanismo dominatore, un individuo con passione per la libertà, che pervadeva il pensiero di ognuno vicino a lui, un amico di cuore per coloro che lottavano insieme a lui. Dissolveva con la profondità di pensiero e di approccio le illusioni e le auto-delusioni. Camminare insieme al compagno e amico Lambros rappresentava un processo di anarchia e libertà, un processo di profondo sapere umano e di libertà.
Perché non sono mai riusciti a “colpirlo nella mente”. La sua sensibilità per ogni persona che necessitava la solidarietà assumeva una dimensione di atteggiamento quotidiano, di modo di vita, di rivolta, di un attacco dinamico contro lo Stato, contro le relazioni imposte e le relazioni di sfruttamento tra persone.
Esistono persone
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Swiss: Marco Camenisch free! (10/03/2017) [en]

March 10th, 2017 — We learn from the Red Aid that — finally — Marco Camenisch has completed the process of “gradual release”.
The comrade Marco Camenisch is free!


ŠVICARSKA: MARCO CAMENISCH SLOBODAN! (10.03.2017.)
10. mart 2017. — Doznajemo od Crvene Pomoći da je — napokon — Marco Camenisch okončao proces “postupnog oslobođenja”.
Drug Marco Camenisch je slobodan!

Monaco [Germania]: Vandalizzata la Stadtsparkasse (09/03/2017) [it]

Nella notte di giovedì 09/03/2017 la succursale della banca di Stadtsparkasse è stata vandalizzata con alcune pietre e vernice.
Amore e forza agli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana!


MUENCHEN [NJEMAČKA]: VANDALIZIRANA STADTSPARKASSE (09.03.2017.)
U četvrtak noć 09.03.2017. podružnica banke Stadtsparkasse vandalizirana je kamenjem i bojom.
Ljubavi i snage anarhistima optuženima za pljačku banke Aachenu!

“ Affinità e Solidarietà contro il vittimismo e l’autorità” – Comunicato degli anarchici Mónica Cabellero e Francisco Solar (02/02/2017) [it]

Queste parole arrivano con ritardo a causa di restrizioni sulle comunicazioni nei centri di sterminio spagnoli. 7 marzo 2017 Mónica e Francisco sono stati finalmente rilasciati, in Cile, dove sono stati accolti da un grande spettacolo dei media e da minacce repressive. Oggi, finalmente, sono tornati in strada con la propria dignità intatta.

Nella lotta per rompere con il sistema cerchiamo e creiamo forme di relazioni che sono l’incontrario di imposizione e autorità. Forme che ci fanno sentire confortevoli, per poterle sviluppare autonomamente nelle nostre proposte e nei nostri atti di confronto quotidiano. Con questo sensazione comprendiamo che l’affinità rappresenta la maniera più adatta alle relazioni anarchiche, e che non si tratta di un prodotto di slogan vuoti ripetuti fino a nausea, ma del risultato di pratiche e visioni condivise, che hanno aiutato a generare legami duraturi di fratellanza e di compagni, che oltrepassano i semplici legami di amicizia.
La fiducia e l’interesse che provengono dal sentire e dal sapere che si condividono idee di ribellione permanente rappresentano la sostanza e la forza dell’affinità, che aiuta a costruire e sviluppare le pratiche anti-autoritarie. Queste idee, invece, sono inseparabili dalla nostra scelta di vita, l’opzione che rafforza ciò che pensiamo e riafferma ciò che facciamo. E’ attraverso queste relazioni che cresciamo individualmente e possediamo l’innegabile possibilità di agire senza vincoli, che impediscono lo sviluppo di atteggiamenti burocratici e autoritari, eliminando la concentrazione di potere.
Le critiche indirizzate a queste posizioni hanno rimarcato che con questa forma è impossibile influenzare la “realtà sociale”, e che questo trasforma l’anarchismo in un ghetto. La nostra risposta è che noi non concepiamo l’anarchismo come un partito politico che utilizza tutte le proprie strategie per incrementare i numeri per poter raggiungere l’egemonia. Noi pensiamo che i mezzi devono essere coerenti con i fini, altrimenti sarebbe contraddittorio pretendere la liberazione totale. Per noi, l’anarchismo è soprattutto una tensione dove l’iniziativa individuale gioca un ruolo centrale, e non una realizzazione.
Dato che questa esperienza di detenzione si sta avvicinando alla fine, possiamo dire che abbiamo vissuto la nascita, il consolidamento e il rafforzamento dei rapporti di affinità. I nostri compagni hanno dato un significato alla parola “solidarietà”, riempiendoci di forza e orgoglio. Superando molte difficoltà, siamo stati capaci di
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Aquisgrana [Germania]: Aggiornamento sul processo contro gli anarchici accusati di rapina in banca (02/06/09-03-2017) [it]

2 marzo: In questa sessione il primo testimone era l’addetto alla manutenzione dell’edificio in cui si trova la banca, mentre la sua officina è situata sul 1° piano del parcheggio privato di questo edificio. Quella mattina ha sentito suoni di porte e di persone, ma senza poter dire di quale porta si trattava, dato che ci sono varie porte che collegano il parcheggio alle scale dell’appartamento e della banca. Per tutte queste è necessaria solo una chiave per entrare, ma nessuna per uscire. In quell’occasione aveva trovato un cappello nero sul pavimento, che aveva consegnato alla polizia quando aveva compreso che c’era stata una rapina.
Poi ha testimoniato una coppia di anziani che vive nell’edificio. Quella mattina si trovavano al parcheggio, e mentre accendevano la macchina hanno visto nello specchietto retrovisore quattro giovani di 20-25 anni, vestiti di nero, come se fossero usciti dalla notte, che si dirigevano verso la strada. Più tardi, per strada, pensano di aver visto una coppia fare qualcosa per terra, con una borsa vicino ad una macchina parcheggiata sul posto per i disabili. In quel momento non ci avevano fatto caso, ma al ritorno, alla vista della polizia, hanno raccontato agli sbirri ciò che avevano visto.
L’ultima testimone ha lo studio oftalmologico nell’edificio; quando andava al lavoro ha incontrato per le scale quattro persone che si toglievano i vestiti, ma sotto ne portavano degli altri. Ha notato soprattutto la persona che non portava né la parrucca, né gli occhiali, né la maschera, ma ha detto che questa persona non era presente in aula. Inoltre, aveva visto per strada qualcuno
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Italy: Anarchist comrades Anna Beniamino and Valentina Speziale transferred to another prison (09/03/2017) [en]

Anna and Valentina [arrested in op. “Scripta Manent”] have been transferred today to Rebibbia prison, along with all other comrades of the section.

The new address:
Anna Beniamino
Valentina Speziale
Via Bartolo Longo, 92
00156 Rome — Italy


ITALIJA: ANARHISTIČKE DRUGARICE ANNA BENIAMINO I VALENTINA SPEZIALE PREMJEŠTENE U DRUGI ZATVOR (09.03.2017.)
Anna i Valentina [uhapšene u op. “Scripta Manent”]su danas premještene u zatvor Rebibbia, zajedno sa svim ostalim drugaricama s odjela.

Cile: Mónica Caballero Francisco Solar finalmente liberi! (08/03/2017) [it]

Santiago: Gli anarchici cileni Mónica Caballero e Francisco Solar sono arrivati questa mattina all’Aeroporto Internazionale di Santiago, dopo esser stati espulsi dalla custodia spagnola e deportati indietro al loro paese natale.
Mónica e Francisco sono stati accusati, secondo la legge spagnola anti-terrorismo, di aver collocato una bomba nella Basilica del Pilar a Saragozza, il 2 ottobre 2013, e arrestati un mese dopo l’incidente. La procura spagnola all’inizio chiedeva 44 anni di carcere, ma hanno invece ricevuto 12 anni ciascuno nel 2014. La difesa ha portato il caso di Mónica e Francisco alla Corte Suprema spagnola, dove la sentenza è stata ulteriormente ridotta a 4 anni e mezzo in dicembre, essendo caduta una delle accuse iniziali. In quel periodo la Corte Suprema spagnola aveva riconosciuto che l’intento della bomba era di causare danni strutturali ad un simbolo religioso, e perciò furono accusati di perdite e danni.
Come ultimo ricorso la difesa aveva presentato una richiesta in base alla legge del codice penale spagnolo n° 89, la quale dichiara che gli stranieri possono essere deportati nel loro paese d’origine dopo aver scontato un anno in carcere. La richiesta è stata venne accetta dalla corte con il risultato di espulsione di Mónica e Francisco indietro nel Cile, dove sarebbero stati rimessi in libertà, se non
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Germania: Lettera della prigioniera anarchica accusata di rapina in banca ad Aquisgrana (01/2017) [it]

Distruggere il patriarcato
Sui problemi sociali, razziali e patriarcali delle donne in carcere

E’ ben risaputo che nella società tedesca le diseguaglianze sono diffuse. La classi superiori sono sicure e assistite, non hanno problemi esistenziali e, nonostante i problemi più vasti presenti nel mondo, sono in grado di offrire ai propri figli un futuro promettente, non disponibile alle classe inferiori. Mentre una piccola minoranza di persone è in grado di arricchirsi, la maggioranza viene lasciata a vivere con il minimo indispensabile, lavorando per un merdoso basso salario e costantemente spinta verso un consumo insensato, in modo che il sistema determinato dal profitto in cui viviamo possa continuare a funzionare. Mentre alcuni si abbronzano sui propri smodati yacht di lusso nel Mediterraneo, o volano intorno al mondo nei jet privati, molti non si possono permettere neanche una vacanza nella vita, o di pagare l’affitto o la bolletta della luce o di comprarsi un paio di denti nuovi. Mentre i super-ricchi difendono il proprio abbondante patrimonio dalle tasse, mettendolo al sicuro nei paradisi fiscali, società off-shore e di comodo, e perciò non dovranno mai affrontare nessun serio procedimento giudiziario, i poveri scontano mesi o anni di prigione per contravvenzioni e reati minori – per somme di denaro che i ricchi spendono quotidianamente in qualche minuto.
Lo Stato e i media promuovono l’idea che ogni bambino nasce in un mondo di opportunità uguali, ma ogni bambino sa che chi è ricco e potente non finisce in carcere, perché può permettersi un buon avvocato costoso. Coloro che si ritrovano con un cattivo avvocato o vengono percepiti, per motivi sociali o razziali, come i “soliti sospetti”, saranno sfortunati. Coloro che non conoscono la lingua tedesca, o non sanno leggere o scrivere, non hanno praticamente nessuna possibilità di essere difesi e costantemente dipendono dall’aiuto di altri, che spesso non è disponibile. Alla società non importa nulla di tutto ciò. Come al solito, l’immagine del nemico viene creata intorno all’idea dello straniero delinquente, il terrorista arabo o nord-africano e il pericoloso profugo, i quali dovrebbero tutti essere o rinchiusi o deportati prima possibile. Alla Germania piace promuoversi come paese aperto al mondo, che accoglie i profughi, ma questo succede solo quando efficacemente si integrano nel sistema del lavoro, quindi quando può trarre profitto da loro, o quando permettono di essere etichettati come vittime. Quando, tuttavia, arrivano in Germania come
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Njemačka: Pismo anarhističke zatvorenice optužene za pljačku banke u Aachenu (01.2017.) [hr]

Srušimo patrijarhat
O socijalnim, rasističkim i patrijarhalnim problemima žena u zatvoru

Općenito je sasvim dobro poznato da je njemačko društvo ispunjeno nejednakostima. Više klase su osigurane i zbrinute, one nemaju egzistencijalnih briga i unatoč širim svjetskim problemima mogu djeci ponuditi obečavajuću budućnost, koja nije na raspolaganju nižim klasama. Dok se jedna mala manjina osoba može obogatiti, većina je ostavljena da živi na minimumu, radeći za usrano nisku plaću i neprestano gurana u besmislenu potrošnju kako bi sistem vođen profitom, u kojem živimo, mogao i dalje funkcionirati. Dok se neki sunčaju na svojim apsurdno skupim jahtama na Mediteranu, ili lete oko svijeta u svojim privatnim avionima, mnogi si ne mogu priuštiti nijedan izlet u životu, il da plate stanarinu ili struju, ili kupe par novih zuba. Dok super-bogati štite svoja obilna bogatstva od poreza osiguravajućih ih u poreznim rajevima, off-shore kompanijama i fiktivnim trgovačkim društvima, zbog kojih se neće nikada suočiti sa sudskim progonima, siromašni odrađuju mjesece ili godine u zavoru zbog prekršaja ili sitnog kriminala, zbog suma koje bogati potroše dnevno u nekoliko minuta.
Država i mediji promiču ideju po kojoj se svako dijete na ovom svijetu rađa s istim mogućnostima, ali svako dijete zna da oni koju su bogati i moćni neće završiti u zatvoru jer si mogu priuštiti skupe, dobre advokate. Oni koji imaju lošeg advokata ili su, zbog društvenih ili rasnih razloga, smatrani „uobičajenim sumnjivcima”, jednostavno neće imati sreće. Oni koji ne poznaju njemački ili ne znaju pisati ili čitati u biti nemaju nikakvih šansi da budu obranjeni, i neprekidno ovise o pomoći drugih, koja često nije dostupna. Društvo ne briga ništa od toga. Kao obično stvorena je slika neprijatelja oko ideje stranca-kriminalca, arapski i sjeverno-afrički terorist i opasni izbjeglica, koje bi sve trebalo pozatvarati ili deportirati što prije moguće. Njemačka se voli reklamirati kao zemlja otvorena svijetu, koja prima izbjeglice, ali to je slučaj samo kada se ili uspješno integriraju u sistem posla, kako bi mogli iz njih izvući profit, ili kada si dozvoljavaju da budu etiketirani kao žrtve. Kada, ipak, stignu u Njemačku kao

Santiago [Cile]: Attacco esplosivo contro un ristorante dell’estrema destra (27/02/2017) [it]

“Vi avvisiamo: state attenti. In ogni luogo che frequentate potrebbe esserci una bomba; nelle vostre case, nei vostri supermercati, palestre, negozi e ristoranti. In breve, i vostri giorni di quiete sono finiti. I vostri quartieri saranno trasformati in campi di battaglia, quindi state attenti di ogni passo che fate, perché potreste incontrare un ordigno esplosivo.”Caravanas Iconoclastas por el Libre Albedrío

Proprio come abbiamo fatto un paio di anni fa nel territorio dominato dallo Stato argentino con le bombe alle sue banche sacrificali (Palermo e Nación), alle succursali di due maggiori compagnie aree (American Airlines e Alitalia) e al Circolo degli Agenti ritirati di Polizia Federale, oggi abbiamo di nuovo attaccato gli interessi capitalisti. Questa volta toccava alla mafia politico-affarista del Cile, che si ostina a credere che i posti come questo visitato la notte scorse sono sicuri.
Il ristorante Cap Ducal, situato nel viale Suecia 281 nel comune borghese di Providencia, non era un obiettivo casuale. Qui si incontrano i più diversi gruppi fascisti. Personaggi loschi come gli ex-DINA (polizia segreta dell’epoca Pinochet), l’ex colonnello Cristian Labbe, attualmente indagato per vari crimini contro l’umanità, o la candidata presidenziale e figlia dell’ex comandate delle forza aeree e membro della Giunta Militare Fernando Matthei, Evelyn Matthei, la quale, come suo padre, svolse un ruolo importante durante la dittatura militare, essendo stata a capo dell’AFP (Amministrazione dei Fondi Pensione), tutti loro sono clienti abituali di questo posto. E’ da segnalare che il disastroso modello pensionistico, sul quale ha lavorato questa stronza, ancora oggi tormenta milioni di cileni. Come potete vedere, il frutto non cade mai lontano dall’albero, e in questo caso la sua piccola e spregevole figlia non è un’eccezione.
Ma non è indispensabile cercare i responsabili tra le pagine di storia dittatoriale di questo lercio paese per capire che questo posto ospita canaglie e sanguisughe di ogni specie. A tal proposito si potrebbero menzionare alcune delle innumerevoli provocazioni realizzate da qualcuno di questi personaggi funesti, ad esempio:
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Carcere di Fléury-Mérogis [Francia]: Lettera dell’anarchico Damien (02/2017) [it]

Ci sono giorni in carcere quando la rabbia e l’odio, mischiati ad un senso di d’impotenza, raggiungono l’apice. Gli sbirri hanno arrestato il compagno XXXX, che si trova attualmente detenuto qui a Fléury, ma in un altro edificio, che ci impedisce qualsiasi contatto.
Il compagno è in custodia cautelare nell’edificio D2, accusato nel caso del barbecue con salsa di divise.
Non conosco l’esatto contenuto delle accuse, ma sappiamo che sono pesanti. Quindi, ci sono possibilità che sia accusato di tentato omicidio di due rappresentanti dell’ordine.
Queste accuse, come sappiamo, sono assurde, e pure la giustizia ne è consapevole, che la volontà in questo bellissimo atto di insubordinazione non era purtroppo di bruciare gli sbirri presenti nella macchina incendiata. Oppure, solo un po’, cioè giusto per ammorbidire la carne. In ogni caso, non mi interessa se il compagno è colpevole o innocente per i fatti contestati. A me basta sapere che è anarchico per sentirmi solidale, mi basta condividere i fatti per sentirmi complice.
Abbiamo tutti condiviso con il compagno momenti di rivolta complice e gioiosa, momenti da compagni e di amicizia meravigliosa con un compagno sempre in prima fila quando c’era da contrastare. Come quel giorno del 24 marzo 2016, quando il compagno fu arrestato mentre energicamente lottavamo contro la BAC e il servizio d’ordine della CGT, che non riuscivano più a contenere la rivolta, uniti per reprimere a gran colpi di manganello e gas.
Oggi, dopo le dimostrazioni di forza degli sbirri nelle proteste e lo stupro che hanno commesso in nome della sicurezza, mentre furiosi riprendono sporadicamente il controllo sulle strade durante qualche rivolta, e la repressione si abbatte sui ribelli di ogni tipo, alimentiamo il fuoco della violenza Anarchica.
Agli idioti utili al potere, dal rapper Fianso al collettivo “verità e giustizia”, che invitano alla calma implorando i loro padroni, sbirri e giudici di svolgere i loro lavoro repressivo con più clemenza, rammentiamo una semplice cosa:
Uno sbirro buono è uno sbirro morto!
Solidarietà e complicità offensiva con il compagno! Un pensiero anche per Kara, dignitosa, coerente e detenuta per le medesime accuse.
Dato che ho sempre considerato l’intervento anarchico in maniera internazionale, approfitto di questa lettera per esprimere, nello stesso tempo, la mi solidarietà con i presunti rapinatori di banca del caso di Aquisgrana in Germania, con i detenuti per l’operazione Scripta Manent in Italia e con i due compagni indagati per l’attacco alla scuola di polizia a Brescia.

fine febbraio 2017
un amico di Jules Bonnot
carcere di Fleury-Mérogis, qualche parte del mondo

(tradotto da anarhija.info & guerresociale)

Quale verità, quale giustizia? [it]

Gli “abusi” della polizia… gli sbirri che taglieggiano, insultano, picchiano, mutilano, stuprano, assassinano… I servitori dello Stato ne parlano come se si trattasse di episodi rari ed isolati, conseguenze di circostanze sfortunate o, nel peggiore dei casi, dovuti a qualche “mela marcia”. Ciò significa dire che, nel loro insieme, le forze dell’ordine sarebbero dei prodi cavalieri al servizio del bene. E ad ogni modo, il loro lavoro sarebbe indispensabile per la società… Eppure, basta aprire un po’ gli occhi per accorgersi che la violenza è l’essenza stessa del potere. Una violenza spesso nascosta o considerata “normale”, come se sfruttare, aggredire, rinchiudere, assassinare qualcuno possa essere normale.
Troppo spesso, di fronte alle violenze degli sbirri, le vittime e/o i loro cari condannano il comportamento poliziesco soltanto per quanto riguarda il caso specifico che li vede coinvolti. L’esistenza dell’istituzione poliziesca e del potere che essa serve non sono quasi mai rimessi in questione. La polizia ha ammazzato Tizio? I suoi cari sporgono denuncia, fanno delle marce silenziose, soffocano la propria collera e cercano di calmare la rabbia di quelli e quelle che gridano vendetta. Denunciano le derive razziste, fasciste, antidemocratiche di alcune parti delle forze dell’ordine. Fanno appello alla legge, quella legge che esiste proprio per difendere il dominio e lo sfruttamento.
Quante volte sentiamo chiedere “verità e giustizia”? Verità: che il comportamento “criminale” di qualche sbirro venga riconosciuto (e quindi il comportamento “corretto” ristabilito). Giustizia: che i responsabili vengano puniti (in modo che il sistema resti lo stesso). E a chi vengono chieste? Alla Giustizia, quella dei tribunali, ma sicuro! Quella Giustizia per la quale gli sbirri lavorano e che non esisterebbe senza polizia. Quale verità e quale giustizia, quindi? Quelle che la Giustizia, strumento del potere politico, economico e morale, vorrà accordarci. Tutto ciò significa avallare il potere ed i suoi servitori. Si tratta di un circolo vizioso da cui non si ha più la possibilità di uscire.
Il potere può a volte trovare utile
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Salonicco [Grecia]: Bruciati due escavatori (15/02/2017) [it]

Dopo la chiamata da Sud America contro i nuovi piani distruttivi dell’I.I.R.S.A., la cui preoccupazione primaria è lo sviluppo e l’apertura del commercio tra strade, telecomunicazioni, mare e rete aerea sviluppata, abbiamo deciso di passare all’azione. Mercoledì 15/02, alle 2 di notte, abbiamo bruciato due escavatori nel centro di Salonicco.
Il nuovo piano di profitto porterà a una distruzione di massa dell’Amazzonia, il quale include la deforestazione, l’eliminazione della fauna e della flora, e le persecuzioni delle popolazioni indigene, come pure l’inquinamento delle acque, allo scopo di crescita economica del complesso industriale. Un complesso che è intrecciato in modo inestricabile con l’autorità e il dominio, mentre simultaneamente viene diffuso nella società, che in cambio lo nutre, soprattutto di propria volontà. Una società che riproduce gli standard sociali imposti, che perpetuano il regime della schiavitù salariata. Una totalità annebbiata dalla propaganda, formata per seguire i percorsi dettati dalla sottomissione.
Contro i percorsi miserabili, noi proponiamo l’azione anarchica rivoluzionaria. La diffusione del discorso e dell’azione, e la destabilizzazione della pace sociale, dell’ordine e della sicurezza. Proprio come il dominio, queste mete materiali sono ovunque. Il complesso autoritario si compone di istituzioni diverse ma interconnesse. La posta in gioco per noi è l’attacco qui e adesso, contro ogni aspetto di autorità, e la massimizzazione dell’azione diretta, affinché i nostri colpi possano essere sia caotici ed effettivi, che possibili.

Contro i progetti di sviluppo e strutture del complesso tecno-scientifico – Per la distruzione della civiltà
Forza agli anarchici prigionieri di guerra – Un segnale incendiario a tutti i compagni che lottano contro l’autorità con tutti i mezzi
Fuoco alle macchine.
LUNGA VITA ALL’ANARCHIA

ELF – cellula di agitazione anti-civilizzatrice

Cile: Parole del prigioniero anarchico Joaquin Garcia (01/2017) [it]

Sono tascorsi cinque mesi da quando sono tornato ad abitare le celle della Sezione di Massima Sicurezza del C.A.S. e penso sia necessario fare un riferimento sia al personale che allo scenario carcerario. I motivi per cui non ho scrtto prima sono, ovviamente, personali; ma sono soprattutto dovuti alla convinzione – nonostante sia convinto che condividere esperienze crea legami inesauribili – che la piattaforma virtuale e suoi mezzi di comunicazione sono molto distaccati dalla realtà e rendano un’idea astratta del quotidiano carcerario e individuale. Irriducibile? Sì, l’esistenza o meno di un’altalena emotiva, né la convinzione né la mente che vacilla, però questa ripugnante idea del martire d’acciaio dietro le sbarre deve cadere. Con il suicidio dell’immagine e del feticcio, con la reale complicità distruttiva.

“Il pessimismo è l’oppio degli intellettuali, l’ottimismo appartiene agli imbecilli. Un realismo fanatico e sognatore, la consapevolezza che non siamo adatti a questo mondo, i valori che difenderemo in ogni momento, più il calore complice di coloro che amiamo e stimiamo.”

CINQUE MESI FA, UN PO’ SULLA DETENZIONE:
Il 7 settembre, verso le cinque di pomeriggio e dopo poco più di due mesi dalla violazione degli arresti domiciliari totali imposti dall’apparato giudiziario, sono stato arrestato mentre salivo su un autobus rurale in direzione di qualche luogo. Salgo, saluto il conducente, avanzo, un metro, una mano sul mio petto, “scendi”, “mani dietro la testa”, a terra, faccia contro il suolo; guardo a sinistra, il mare, la sua brezza, l’odore della terra e della vegetazione, un momento fugace, ma completamente consapevole di quello che sta succedendo, adesso sarà sostituito dall’odore di candeggina e cloro, dal giubbino giallo e dal sottile ma irritante odore di saliva del carcere. A parte il significato personale, l’arresto non aveva niente di spettacolare e non ne avrei scritto se non avessi voluto chiarire un punto; l’idea propagandista della stampa su un presunto “controllo preventivo”, come se fosse stato casuale! L’ossessione malata per la sorveglianza e il controllo deve riaffermarsi costantemente nel cittadino paranoico, e quale miglior momento della cattura di un “terrorista latitante”.
Ne è valsa la pena? Impossibile rispondere con un semplice “sì”, a volte così secco, vuoto e auto-compiacente, ci sono molte più cose da mettere sulla bilancia. Però, è innegabile che ne vale la pena di ogni esperienza in cerca di libertà; prendersi la responsabilità della vita con tutte le sue vittorie, le sue sconfitte, le sue allegrie e i suoi dolori, sono tutte esperienze che l’assoggettato non potrà mai conoscere. Non si tratta di chiedersi se ne è valsa la pena tentare, pensarlo in questo modo mi condannerebbe ad essere un eterno perdente, si tratta del primo passo verso qualsiasi azione di valore e che – forse più spiritualmente che materialmente – rappresenterà un guadagno.

“La penna e la pistola sono fatte di stesso metallo. La nuova guerriglia urbana dipende molto meno dai mezzi operativi e molto più dalla nostra decisione di attaccare il potere.”

ECO-ESTREMISMO E ANARCHIA
Condivido le parole espresse dei compagni della Cellula Rivoluzionaria Paulino Scarfò/FAI-FRI, l’attacco possiede morale e questo corrisponde, ovviamente, al codice dei valori e agli obiettivi che si pone ogni cellula rivoluzionaria, ai suoi motivi e al contributo nello sviluppo delle teorie e pratiche antagoniste. Da questo punto di vista io penso che la critica di altre correnti
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Pantin [Francia]: Incendiato veicolo dell’azienda di telecomunicazioni “Orange” (02/2017) [it]

All’inizio di questa settimana, in via Chevreuil a Pantin, è stato incendiato un veicolo dell’azienda Orange, uno di quelli utilizzati per l’installazione di fibra ottica (con i finestrini posteriori opachi perché non ci sono posti, ma materiale elettrico).
La fibra ottica è una tecnologica che sta conquistando tutti gli spazi, fa parte del sistema nervoso del Capitale e dello Stato che permette una crescita esponenziale del controllo, e a colonizzare il nostro immaginario e ad alienarci.
(inoltre, la Orange è una di quelle aziende che sfrutta il lavoro dei detenuti)
Un occhio attento incrocerà questi installatori un po’ ovunque. Loro stanno tessendo la loro tela, attacchiamoli.


PANTIN [FRANCUSKA]: ZAPALJENO VOZILO PODUZEĆA ZA TELEKOMUNIKACIJE “ORANGE” (02.2017.)
Početkom ovog tjedna, u ulici Chevreuil u Pantinu, zapaljeno je vozilo poduzeća Orange, jedno od onih koji se koriste za instaliranje optičkih kablova (sa zamračenim stražnjim staklima pošto nema sjedišta, nego samo električni materijal).
Optički kablovi su tehnologija koja osvaja sve prostote, oni su dio nervnog sistema Kapitala i Države koji omogućavaju eksponentnu rast kontrole i kolonizaciju naše mašte te otuđenje.
(k tome, Orange pripada onim poduzećim koji izrabljuju rad zatvorenika)
Pažljivo oko susrest će te instalatore skoro svugdje. Oni pletu svoju mreže, napadnimo ih.

Atene [Grecia]: Manifestazione di solidarietà con l’anarchico Marios Seisidis accusato di rapine in banca (03/03/2017) [it]

Il compagno Marios Seisidis si trova sotto processo per la rapina alla Banca Nazionale della Grecia in via Solonos nel gennaio del 2006, come anche per la partecipazione in 6 altre rapine in banca. Lo sviluppo di questa storia da allora è contrasegnato da lunghe detenzioni, persecuzioni, repressione e da vergognose taglie sulla testa dei compagni. Una caccia spietata dello Stato contro i compagni accusati di aver partecipato al caso dei rapinatori in nero, come anche contro l’ambiente anarchico/anti-autoritario.
M. Seisidis ha evitato l’arresto per 11 anni, in un viaggio pericoloso in difesa della propria libertà.
Nell’ultimo tentativo di incriminare Marios, dato che neanche una minima prova della partecipazione del compagno nelle accuse a lui attribuite è venuta alla luce durante l’udienza preliminare, e data la fabbricazione giornalistica del gruppo dei “rapinatori in nero”, il manganello è passato alle forze di (anti)terrorismo che collaborano strettamente con gli interrogatori speciali d’appello, con l’unica prova un presunto campione del DNA.
Noi, con la solidarietà come nostra arma, ci ergiamo come una diga davanti a queste montature dello Stato, e non lasceremo il nostro compagno alla mercé delle mani predatrici della repressione.
Moto-protesta – mercoledì 1° marzo – piazza Exarchia ore 18
Raduno di solidarietà – venerdì 3 marzo – Corte d’Appello (via Loukareos) ore 9

Assemblea di solidarietà per M. Seisidis


ATENA [GRČKA]: PROSVJED SOLIDARNOSTI S ANARHISTOM MARIOSOM SEISIDISOM OPTUŽENIM ZA PLJAČKE BANKE (03.03.2017.)
Drugu Mariosu Seisidisu sudi se za pljačku Nacionalne Banke Grčke u ulici Solonos, januara 2006., kao i za sudjelovanje u drugih 6 pljački banaka. Razvoj priče od tog trenutka označen je dugim periodima zatvora, progonima, represijom i sramotnim nagradama na glave drugova. Nemilosrdni lov države na drugove optužene za sudjelovanje u slučaju pljačkaša u crnom, kao i
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Cile: Emesse le condanne contro i compagni accusati per il Caso PDI (24/02/2017) [it]

Il 24 febbraio 2017, il terzo tribunale orale della sezione penale ha emesso la sentenza contro i compagni Felipe, Manuel e Amaru, condannati per attacco incendiario contro la Squadra Omicidi della PDI [polizia investigativa, ndt.] nel novembre del 2014.
Infine i compagni sono stati condannati a 5 anni di libertà vigilata intensa affidata agli agenti di gendarmeria, per il reato di tentao incendio in luogo abitato.
Manuel, Felipe e Amaru sono usciti alcune ore più tardi dal carcere Santiago 1, dove sono stati accolti da famigliari e compagni tra abbracci e saluti.
Si prevede che una delle parti ricorrerà in appello contro la sentenza, cercando di invertire il giudizio.
La caccia repressiva iniziata dopo l’attacco incendiario contro la squadra omicidi, l’utilizzo martellante del DNA in questo caso, l’ordine cronologico della repressione nel tentativo di individuare i responsabili ed i loro legami, oggi si è concluso con l’assoluzione delle due compagne e la condanna contro i di 3 compas (condanna infine, anche se possono accedere alla “libertà vigilata” e uscire dal carcere). Se comprendiamo questa prospettiva, diventa importante valutare, riflettere, considerare e conoscere la repressione e i suoi risultati.
Siamo contenti che Manuel, Amaru, Felipe, Natalia e Maria Paz sono per le strade. Ma non dimentichiamo tutti i detenuti rivoluzionari che si trovano in carcere, condannati o in attesa di giudizio: la lotta continua fino alla distruzione di tutte le gabbie.
In sintesi, i compagni sono:
Natalia Alvarado: Assolta da tutte le accuse
Maria Paz Vera: Assolta da tutte le accuse
Manuel Espinoza: 5 anni di libertà vigilata per il reato di tentato incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.
Victor Zuñiga (Amaru): 5 anni di libertà vigilata per il reato di tentato incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.
Felipe Roman: 5 anni di libertà vigilata per il reato di tentato incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario, di tentato omicidio e di traffico di piccole dosi.


ČILE: IZREČENA KAZNA PROTIV DRUGOVA IZ SLUČAJA PDI (24.02.2017.)
24. februara 2017. treći kazneni usmeni sud iznio je presudu protiv drugova Felipea, Manuela i Amara, osuđenih za atentat požarom na Odjel za ubojstva PDI-ja [istražna policija, nap.prev.] u novembru 2014.
Na koncu su drugovi osuđeni na 5 godina uvjetne slobode pod kontrolom službenika žandarmerije, za

Montreuil [Francia]: Sul caso della macchina di polizia incendiata 18 maggio 2016 [it]

In seguito all’arresto di un compagno a Montreuil, indagato per il caso della macchina degli sbirri incendiata il 18 maggio 2016, sul quai de Valmy, aperitivo “porta quello che vuoi per condividerlo” in Condos, via Stalingrad 43 a Montreuil, giovedì 23 febbraio alle ore 18.

In questi ultimi giorni, dopo che quattro bastardi hanno picchiato e violentato Théo, abbiamo visto sulle strade esplodere l’odio verso la polizia nelle parole e negli atti. Parallelamente, martedì 7 febbraio, gli sbirri della polizia investigativa hanno arrestato un compagno in uno squat a Montreuil. Lo hanno rinchiuso nel carcere di Fleury-Mérogis, dove è in attesa di essere processato per “tentato omicidio di un pubblico ufficiale” e per “violenza e devastazione in gruppo organizzato”. E’ accusato di aver partecipato all’attacco alla macchina di polizia incendiata sul quai de Valmy lo scorso anno.
Quel giorno, 18 maggio 2016, in pieno movimento sociale contro il lavoro e la legge, gli sbirri manifestavano sulla Piazza della Repubblica, blindata dai robocop antisommossa. La contro-manifestazione organizzata è rapidamente diventata selvaggia, incrociando per strada una macchina di polizia. In mezzo agli esulti della folla e di “tutti odiano la polizia!”, è stata attaccata e incendiata. Ci ricorderemo a lungo dei nostri sorrisi alla vista di questo falò. Purtroppo, dei manifestanti e giornalisti hanno filmato e diffuso il video di persone mascherate che hanno attaccato la macchina, ed è soprattutto a causa di queste immagini che sempre più persone vengono incarcerate. Infatti, sette altre persone sono indagate nel contesto di questa indagine: Antonin, Kara e Nicolas si trovano in carcere già da diversi mesi, mentre Angel, Brian, Léandro e Thomas sono sotto controllo giudiziario.
Noi non chiediamo giustizia, proprio come non parliamo di “innocenti “ o “colpevoli”, dato che odiamo la giustizia tanto quanto gli sbirri e l’ordine che difendono. Diffondiamo, piuttosto, il disordine e il fuoco ovunque questa sozzura avvelena le nostre vite!

Per discutere di tutto questo, proponiamo un aperitivo giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 18 in Condos, in via Stalingrad 43, a Montreuil (metro Croix de Chavaux o Mairie de Montreuil). Il momento informativo e la discussione sul compagno incarcerato e sul caso della macchina degli sbirri incendiata, saranno seguiti da un momento di convivialità. Saranno offerti come minimo bevande, pane, hummus e dolci vegani. Tutto a offerta libera per sostenere l’ultimo incarcerato e Kaliméro, cassa di solidarietà che invia in particolare i vaglia a due persone in carcere per questa storia.

E alla prima, e alla seconda, e alla terza macchina bruciata, amiamo tutti/e le grigliate di guardie!

(tradotto da anarhija.info & guerresociale)



MONTREUIL [FRANCUSKA]: O SLUČAJU ZAPALJENOG VOZILA 18. MAJA 2016.
Povodom hapšenja jednog druga u Montreuilu, pod istragom u slučaju zapaljenog pandurskog vozila 18. maja 2016., na quai de Valmy aperitiv “donesi što želiš da bi podijelio” u Condosu, ulica Stalingrad 43 u Montreuilu, u četvrtak 23. februara u 18 sati.

Ovih posljednjih dana, nakon što je četvorica kopiladi pretukla i silovala Thea, prisustovali smo eksploziji mržnje, na ulicama, prema policiji kroz riječi i djela. Paralelno, u utorak 7. februara, panduri istražne policije uhapsili su jednog druga u
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Genova [Italy]: Sabotaged mobile phone mast (02/2017) [en]

“GENOVA: Mobile phone mast sabotaged in Staglieno area. Against this existing which kills, physically and psychologically, our lives, the only way to stop it is violent action, direct action. SOLIDARITY TO ANARCHIST PRISONERS IN THE WORLD. ANARCHY MEANS ATTACK.”


Genova [Italija]: Sabotirana antena mobilne telefonije (02.2017.)
“GENOVA: Sabotirana antena mobilne telefonije na području Stagliena. Protiv ovog postojećeg koje ubija, fizički i pshičiki, naše živote, jedini način da se to okonča je nasilno djelo, direktna akcija. SOLIDARNOST ANARHISTIČKIM ZATVORENICIMA U SVIJETU. ANARHIJA ZNAČI NAPAD.”

Grecia: Il carcere è buono solo per coloro che lo costruiscono – 4 anni dalla doppia rapina a Velvedo [it]

Questo febbraio saranno 4 anni da quando sono stati incarcerati. Dobbiamo ricordarci dei nostri compagni, ed esserne fieri.
Non esistono né opzioni né illusioni, le scelte sono solo due: o si è spettatori sui sofà di una vita castrata, o si è autori di incidenti che formano lo sviluppo della storia. L’idea di libertà non basta, perché può essere sì un fiore, ma la libertà di per sé è un seme. Perciò, quando vuoi attaccare lo Stato, tutto nella tua mente diventa un martello. Tutto quello che devi fare è usarlo.
E questo è esattamente ciò che i nostri amici e compagni di Velvedo hanno fatto, e che adesso si trovano detenuti nelle prigioni dello Stato, in febbraio saranno 4 anni.
Siamo in guerra oggi e dobbiamo scegliere da che parte stare. Nessun può rimanere in disparte. Le illusioni sono scomparse, le maschere si sono logorate. Gli autoritari ammettono che per ragioni di emergenza, ancora una volta, le idee devono essere perseguitate.
Nulla è finito, tutto continua, rifiuto, insurrezione e solidarietà.
LUNGA VITA ALLE CANAGLIE ANARCHICHE!


Grčka: Zatvor je dobar samo za one koji ga grade – 4 godine o dvostruke pljačke u Velvedu
Ovog će februara biti 4 godine otkad su zatvoreni. Moramo se sjećati naših drugova i biti ponosni na njih.
Ne postoje opcije ni iluzije, samo su dva izbora: ili gledatelji na kaučevima kastriranog života ili počinitelji nezgoda koje oblikuju razvoj povijesti. Misao o slobodi nije dovoljna, zato jer ona može biti
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Poland: “Free The Warsaw Three” — January 2017 [en]

Download: PDF

Recently we updated english version of a fanzine ¨Free the Warsaw Three¨, inside you can find new articles about polish law and more info about another political prisoners. Right now we are working on translations, soon the fanzine will be available in spanish, french, german and italian.

wawa3.noblogs.org

Santiago [Cile]: Sabotaggio dell’autostrada (02/2017) [it]

In Sud America e Cile, l’IIRSA (Iniziativa per l’integrazione delle infrastrutture regionali sudamericane) sta avanzando, e noi come individualità in guerra con la civilizzazione e il potere non staremo a braccia incrociate.
Nella città di Santiago uno dei suoi punti di intervento è la mega-struttura di cemento “Acceso Sur”, che dà inizio all’autostrada che facilita il trasporto delle merci dal centro fino al sud del paese. Questa costruzione interviene violentemente sui paesaggi quotidiani della popolazione circostante.
Nella settimana di agitazione contro l’IIRSA abbiamo illuminato la notte con fuoco insorto incendiando il quadro elettrico di questa disgustosa autostrada, dimostrando che il potere e i suoi mega-progetti rimangono vulnerabili.
Noi materializziamo l’odio che sotto il cemento delle strade e dietro i muri delle prigioni continua ad opporre resistenza al potere statale e attaccarlo. Per questo salutiamo Nataly Casanova, Juan Flores, Enrique Guzmán, i compagni del “Caso PDI”, le compagne Tato e Sol, i compagni del “Caso Security”, Mónica, Francisco, il compagno Joaquín García e tutti i compagni nelle carceri in Grecia, Spagna, Italia e nel mondo.
Né capitalismo verde né Stati ecologici.
Per la moltiplicazione degli atti di autonomia e di attacco diretto contro il potere e i suoi progetti che distruggono la Terra e cercano di dominare le nostre vite.

Sabotatori del quotidiano per l’anarchia.


Santiago [Čile]: Sabotiran autoput (02/2017)
U Južnoj Americi i Čileu, IIRSA (Inicijativa za integraciju regionalne infrastrukture Južne Amerike) napreduje, a mi kao pojedinci u ratu s civilizacijom i moći ne možemo sjediti skrštenih ruku.
U Santiagu jednu od njenih točaka intervencije predstavlja mega-struktura od
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Marsiglia [Francia]: Incendiato bancomat in segno di solidarietà (02/2017) [it]

Il bancomat della posta situato in via Lacédémone (6) a Marsiglia è stato incendiato lo scorso fine settimana.
Un saluto pieno di calore a tutte le persone che sono scese in strada nelle ultime settimane (e prima!) per attaccare la polizia, la giustizia e tutto quello che ci avvelena la vita in generale.
E tra questi, agli anarchici incarcerati a Parigi e altrove... Un pensiero particolare a Krem e a Kara, posti in custodia cautelare (accusati entrambi per l’incendio di una macchina degli sbirri lo scorso maggio).
Libertà per tutte e tutte

Per scrivere a Kara Wild:
(David Brault) Kara W.
428682
MAH de Fleury, 7 Ave des Peupliers,
91705 Sainte-Geneviève-des-Bois Cédex
France


Marseille [Francuska]: Zapaljen bankomat u znak solidarnosti (02.2017.)
Bankomat pošte u ulici Lacédémone (6) u Marseillu zapaljen krajem prošlog tjedna.
Pozdrav pun topline svim osobama koje su sišle na ulice posljednjih tjeddana (i prije!) da bi napale policiju, pravdu i sve što općenito truje naše živote.
I između njih, zatvorenim anarhistima u Parizu i drugdje... Posebni pozdrav Kremu i Karu, u istražnom zatvoru (obojica optuženi za paljenje policijskog vozila prošlog maja).
Sloboda za sve

Aquisgrana [Germania]: Aggiornamento sul processo contro le anarchiche accusate di rapina in banca (16/02/2017) [it]

Durante l’odierna udienza hanno testimoniato due spazzini che nel giorno della rapina avevano trovato una borsa nelle vicinanze della banca. Uno di loro non aveva neanche visto cosa conteneva, e ha testimoniato ben poco. L’altro, svuotandola nel suo contenitore, ha visto che dentro c’era una pistola ed ha allarmato la polizia. Non era certo se si trattava di una borsa sportiva con dentro una borsa di plastica o se c’erano due borse.
Hanno testimoniato anche i due sbirri che hanno risposto alla chiamata degli spazzini e che hanno chiuso la zona intorno la banca dopo la rapina. Hanno detto che loro non hanno toccato la borsa, mentre lo ha fatto uno degli spazzini (con i guanti da lavoro).
Oltre a questo, il giudice ha letto vari rapporti della scientifica riguardo al materiale trovato in banca (strumenti, fascette reggicavi, taglierino con un’impronta ecc.) e un rapporto per determinare se le tracce trovate sulla cassaforte e sulla porta d’entrata dell’appartamento (davanti alla banca e all’entrata dei dipendenti) coincidono con gli strumenti trovati in banca. Questo ultimo rapporto non è definitivo.
La prossima udienza si svolgerà il 2 marzo alle ore 09:00.


Aachen [Njemačka]: Vijesti sa suđenja protiv anarhistica optuženih za pljačku banke (16.02.2017.)
Na današnjem su ročištu svjedočila dva ulična čistača koji su na dan pljačke pronašli torbu u blizini banke. Jedan od njih nije ni vidio što torba sadrži tako da je jedva i svjedočio. Drugi, kad ju je ispraznio u svoju kantu, vidio je da je sadržavala pištolj i obavijestio policiju. Nije bio siguran da li se radilo o jednoj sportskoj torbi s plastičnom vrećicom unutra ili
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L’Aia [Paesi Bassi]: Anarchico in isolamento a causa dello scanner (18/02/2017) [it]

Il compagno arrestato lo scorso sabato dopo la manifestazione spontanea nel quartiere di Schilderswijk, all’Aia (Paesi Bassi), si trova ancora nelle mani delle autorità. Stanno facendo pressione, aggravando la sua già difficile situazione. Momentaneamente si trova rinchiuso in cella di isolamento in un carcere ad Alphen aan den Rijn.
Lo scorso sabato venti persone manifestavano nel quartiere di Schilderswijk contro la violenza di polizia e la repressione. Si trattava di una manifestazione non autorizzata, soffocata dopo circa quindici minuti a causa della crescente presenza di polizia. Dopo che la polizia ha perquisito il quartiere, 7 persone sono state arrestate, di cui 6 sono state rilasciate dopo un paio di ore. L’ultima persona si trova ancora dentro, accusato di un semplice reato minore; disturbo di ordine pubblico. Un’infrazione che di solito si conclude con 6-12 ore di detenzione e comporta la pena massima di una multa. Ma il nostro compagno non è stato ancora rilasciato.
Si trova ancora in custodia perché il P.M. sostiene che non ha collaborato con lo scanner di impronte digitali. Questo è falso. Alla stazione di polizia lui ha collaborato con lo scanner, ma questo non ha potuto leggere le sue impronte perché erano coperte di colla. L’incapacità di effettuare la scansione a causa di motivi pratici è un fatto completamente diverso. Tuttavia, il nostro compagno è stato portato davanti al G.I.P. Il giudice ha deciso di trattenerlo in custodia cautelare fino al processo, il 1° marzo.
Dopo la decisione del giudice è stato trasferito nel carcere di Alphen aan den Rijnm, dove è stato posto in isolamento, senza ricevere il numero di registrazione, perciò non può ricevere posta.
Tutte queste misure repressive sembrano essere la vendetta per un’azione contro la violenza di polizia, un’azione che era mirata nello specifico contro la repressione sulle persone che lottano contro la violenza di polizia. Il sistema giudiziario dice che i sospetti non sono obbligati a collaborare con il procedimento. Adesso è chiaro che il sistema interpreta la legge come gli comoda.
Chiediamo a tutti di diffondere questo messaggio quanto più possibile, e di essere presenti al processo, il 1° marzo, che inizierà alle ore 13:30, e si svolgerà nel Palazzo di Giustizia in via Prins Clauslaan 60, all’Aia. Ci ritroveremo alle ore 12:45 all’entrata. Ovvio, ci sono tanti altri modi per esprimere la propria rabbia e solidarietà.
Solidarietà con il nostro compagno imprigionato! Siamo maledettamente incazzati e lo vogliamo libero!


Hag [Nizozemska]: Anarhist u izolaciji zbog skanera (18.02.2017.)
Drug koji je uhapšen u subotu nakon spontanog prosvjeda u četvrti Schilderswijk, Hag (Nizozemska), još se nalazi u rukama vlasti. Vrše pritisak na njega i pogoršavaju već ionako tešku situaciju. Trenutno se nalazi zatvoren u izolacijskoj ćeliji, u jednom zatvoru u Alphen aan den Rijn.
Prošle je subote dvadeset osoba prosvjedovalo u Schilderswijku protiv policijskog nasilja i represije. Prosvjed nije bio najavljen vlastima i raspršen je nakon petnaest minuta zbog sve većeg prisustva policije. Nakon što je policija pretresla četvrt, 7 osoba je uhapšeno, ali je njih šestero otpušteno već nakon par sati. Posljednja osoba se još nalazi u pritvoru. Optužen je za
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Elephant Ed. : Juan José Garfia — Adiós Prisión. The story of the most spectacular escapes [en]

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Original title: ADIÓS PRISIÓN. El relato de las fugas mas espectaculares, First Spanish edition: Txalaparta ed., Tafalla, October 1995
Italian Edition: ADIÓS PRISIÓN. Il racconto delle fughe più spettacolari Biblioteca Dell’Evasione, August 2008
Translated by Barbara Stefanelli and Jean Weir in collaboration with Antonia and other accomplices

Introduction to the English edition
As soon as I finished reading Adiós Prisión in the Italian edition published in August 2008 I felt the urge to translate it. It is one of those books that you do not want to finish. You cannot get it out of your head, you want to delve deeper and deeper into it.
This book talks about freedom, the urgent need for freedom and the impossibility of living without it. This book says that freedom must be taken back at all costs and that is exactly what the protagonists of Adiós Prisión, Spanish prisoners under the infamous FIES regime, did: they took back their freedom using all means necessary, challenging the impossible, ready to kill for it if necessary. There is no room for political correctness or abstract morals concerning human life here: if the screws keep you locked up and your life, even in its most banal and insignificant aspects, is at the mercy of their caprice, violence and stupidity, your only choice is to eliminate them if they put themselves between you and your freedom.
The protagonists of this book are not passive subjects of the prison system, on the contrary they are well aware of the fact that prison is the absolute negation of human dignity. As FIES prisoners they are experiencing directly how human beings will never adapt to life in prison, and their most impelling need is to escape in order to put an end to a situation that is unendurable.
The FIES, Ficheros de Internos de Especial Seguimento (record of prisoners under special observation) was inaugurated by the Spanish prison system in 1991 in order to further punish and control prisoners who had been carrying out revolts in the Spanish jails over the previous decades. Two amnesties were granted following the dictator Franco’s death, one in 1976 and one in 1977, but they were systematically denied to a large number of prisoners, the ‘social’ prisoners, whereas many of those declared or considered ‘political’ were released. It was then that revolts started breaking out continuously, not only for the amnesty to be extended to all prisoners but also against the unbearable conditions inside the jails (torture, beatings, overcrowding, rotten food, no medical attention for prisoners affected by medical conditions, and so on). Prison infrastructures were smashed and destroyed as a result of the frequent riots that occurred in most Spanish prisons in the years following Franco’s death. The FIES was created with the precise aim of keeping a record of the most rebellious prisoners of those years. However, it was not just an archive for gathering information about hot-headed prisoners: along with its inauguration special wings were being built inside prisons all over Spain to hold those considered particularly dangerous by the prison system. In the special wings the cells were tiny, the walls were completely bare, the toilet was a hole in the floor, the bed was made of iron, and it was impossible to see out through the barred window. Prisoners spent days, months, years locked up in these dungeons and were allowed to keep nothing with them as their personal possessions were seized on entry to the wing. The screws were always ready to provoke, search and beat prisoners, knowing that they could count on total impunity and the
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Berlino [Germania]: Attaccata stazione di polizia contro la Conferenza di Polizia e il Summit G20 (18/02/2017) [it]

18/02/2017: Il 21 e il 22 febbraio si svolgerà a Berlino per la ventesima volta la Conferenza di Polizia Europea. In questa occasione al Centro Congressi di Berlino (BCC) si incontreranno i mercanti di guerra, i cacciatori di umani e i fanatici di sicurezza per propagare le loro spregevoli macchinazioni.
Oltre Thomas de Maizière, ministro federale degli interni, e Hans-Georg Maaßen, presidente dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, agenti e guardie di ogni sorte saranno rappresentati dall’Europol, Frontex, BKA [polizia federale tedesca, n.d.t.], LKA [polizia criminale degli Stati tedeschi, n.d.t.] e da molte altre autorità. Saranno presenti anche lobbisti, imprenditori e ministri di guerra, come Heckler & Koch, Taser, Rheinmetall [produttori di armi, n.d.t.], e sviluppatori di sofware di sorveglianza e di tecnologie delle telecomunicazioni, come SAP, IBM e Vodafone.
Sotto lo slogan – Europa illimitata? Libertà, mobilità, sicurezza – nell’imminente campagna sarà discussa la posizione dell’autorità, mentre le tecnologie e armi appropriate saranno portate in campo. Parole come illimitato, libertà e mobilità sono soprattutto cooperazione transnazionale degli enti europei repressivi, scambio di dati e informazioni e militarizzazione dell’Europa e dei suoi confini esterni.
Noi troviamo che un simile incontro sia un oltraggio, e pensiamo: “Questi porci, questo non ci deve essere... NO!”. Proprio come è oltraggioso il summit dei G20 che si svolgerà quest’estate ad Amburgo. I difensori dell’esistente e i responsabili della miseria prevalente non si sono guadagnati il palco. Per questo noi cospiriamo contro il sistema di frontiere e controlli, e attacchiamo l’edificio della Kriminalpolizei, nel 6° Distretto, con due ordigni incendiari e un pneumatico.
Per tutti coloro che sono
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Aquisgrana [Germania]: Aggiornamento sul processo contro le anarchiche accusate di rapina in banca (02/2017) [it]

Breve riassunto della terza e quarta udienza del processo contro le compagne anarchiche di Barcellona accusate di aver espropriato una succursale della Pax Bank, di Chiesa cattolica, ad Aquisgrana.
La terza udienza del processo era incentrata sull’affermazione (molto tecnica) dell’esperto di DNA del LKA [polizia criminale, n.d.t.], che ha analizzato le tracce trovate su alcuni pezzi di abbigliamento e strumenti, e i metodi utilizzati per determinare la loro corrispondenza con i campioni prelevati (in modo illegale, come ha sostenuto l’avvocato di difesa) dalle compagne accusate durante un falso alcoltest e da una latina di birra. Il giudice e gli avvocati hanno posto all’esperto varie domande, il quale ha “ammesso” che attualmente non è possibile determinare per quanto tempo una traccia di DNA si trovava su un oggetto, e che la “qualità” delle tracce varia dal tipo di materiale (metallo liscio o ruvido, tessuti, materiale poroso ecc.) o dalle circostanze igieniche, tra le altre cose. Sono stati mostrati anche i filmati di tre telecamere nel piano sotterraneo (dove si trova la cassaforte), ma senza ulteriori commenti.
La quarta udienza ha ascoltato le testimonianze dei due dipendenti della banca che avevano le chiavi e sono andati, assieme ai rapinatori, nel piano sotterraneo. Il primo di loro si ricordava di una donna con la parrucca argentea, e di altre tre persone, tutte tra i 20 e i 30 anni. Non ha riconosciuto gli oggetti sulle foto che il giudice gli ha mostrato. In quel periodo, a questo testimone la polizia ha chiesto di fare l’identikit della persona, e ha confermato che si tratta dell’immagine mentale dal lui ricordata della persona con quale è sceso nella cassaforte. Ha anche ammesso che ha visto le fotografie delle nostre compagne pubblicate allora sulla stampa locale. Non ha riconosciuto nessuna delle persone presenti nell’aula come autori della rapina.
Il secondo testimone (vicedirettore della succursale) ricordava tre o quattro persone. Una donna con lunga parrucca nera o castana, e con la pistola. Per quanto riguarda le fotografie mostrategli dal giudice, ha suggerito che la borsa e la parrucca potrebbero corrispondere agli oggetti da lui ricordati. La polizia non gli ha chiesto di fare l’identikit né gli ha mostrato alcun filmato. Non ha riconosciuto nessuno dei presenti in aula. Dopo ogni testimonianza sono stati proiettati i tre filmati, per vedere se ognuno dei testimoni si avrebbe ricordato di qualcos’altro, ma senza successo.
Ancora una volta le accusate hanno potuto contare sul sostegno dei compagni presenti in aula per esprimere loro la propria solidarietà. La prossima udienza si svolgerà giovedì 16 febbraio alle ore 9:00.


Aachen [Njemačka]: Vijesti sa suđenja protiv anarhistica optuženih za pljačku banke (02.2016.)
Kratki rezime trećeg i četvrtog ročišta sudskog procesa protiv anarhističkih drugarica iz Barcelone optuženih za eksproprijaciju jedne podružnice Pax Banke, katoličke crkve, u Aachenu.
Treće ročište procesa usredotočilo se na (vrlo tehničku) izjavu jednog stručnjaka DNK iz LKA [kriminalna policija, nap.prev.], koji je analizirao uzorke pronađene na nekoliko primjeraka odjeće i alata, te metode korištene pri određivanju njihovog podudaranja s uzorcima uzetim (protuzakonito, kao što je advokat obrane naglasio) od anarhističkih drugarica tokom jednog lažnog alko-testa i s jedne limenke piva. Sudac i advokati postavili su stručnjaku razna pitanja, te je “priznao”
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Barcellona [Spagna]: Attacco incendiario in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina in banca ad Aquisgrana (28/01/2017) [it]

Nella notte del 28 gennaio abbiamo incendiato due veicoli dell’azienda Prosegur [multinazionale di sistemi di sicurezza, n.d.t.], vicino alla loro sede nel quartiere di Bellvitge, Hospitalet. Non pensiamo sia necessario giustificare un tale attacco contro i cani da guardia.
Per eseguire quest’azione abbiamo ricorso ad un vecchio metodo utilizzato dagli anarchici. Il dispositivo consiste in una piccola bottiglia riempita di benzina con stoppino e fiammiferi attorno.
Con questo piccolo gesto vogliamo inviare tutto il nostro amore e la nostra forza alle anarchiche accusate di aver espropriato una banca ad Aquisgrana, che stanno affrontando il processo da 23 gennaio.
Viva l’anarchia!


Barcelon [Španjolska]: Solidarni napad požarom s anarhisticama optuženima za pljačku banke u Aachenu (28.01.2017.)
U noći 28. januara zapalili smo dva vozila kompanije Presegur [multinacionalka sigurnosnih sistema, nap.prev.], pokraj njihovog sjedišta u četvrti Bellvitge, Hospitalet. Smatramo da nije potrebno opravdavati ovaj napad na pse čuvare.
Za izvođenje ovog djela pribjegli smo jednoj staroj metodi koju koriste anarhisti. Sastoji se od jedna male boce ispunjene benzinom, od fitilja i šibica.
Ovom malom gestom željeli smo poslati svu našu ljubav i našu snagu anarhisticama optuženima za eksproprijaciju jedne banke u Aachenu, kojima se sudi od 23. januara.
Živjela anarhija!

Spagna: Attesa l’espulsione e rilascio dei prigionieri anarchici Mónica Caballero e Francisco Solar (02/2017) [it]

Secondo la stampa ufficiale spagnola e cilena, l’Audiencia Nacional (Corte Nazionale) di Spagna ha deciso, il 30 gennaio, di commutare il resto della sentenza di Mónica e Francisco in espulsione. Si suppone che gli avvocati dei compagni si sono appellati all’articolo 89 del Codice penale spagnolo, che permette ai cittadini stranieri condannati che stanno servendo più di un anno di carcere di sostituire la condanna con l’espulsione dallo Stato spagnolo. La sentenza iniziale di 12 anni è stata ridotta in appello, lo scorso dicembre, a 4 anni e 6 mesi, ciò significa che i compagni fino ad oggi hanno scontato più di un terzo della loro sentenza.
Si prevede che dopo il procedimenti burocratici della polizia, i compagni saranno scortati dalla polizia spagnola in Cile, dove saranno consegnati alla polizia cilena, per essere poi rilasciati, di nuovo in strada.
Ulteriori notizie appena disponibili.


Španjolska: Očekuje se udaljavanje iz zemlje i oslobođenje anarhističkih zatvorenika Monike Caballero i Francisca Solara (02.2017.)
Po riječima španjolske i čileanske službene štampe, Audienca Nacionale (Nacionalni Sud) Španjolske je odlučio, 30. januara, da zamjeni ostatak kazne Monike i Franciska udaljavanjem iz zemlje. Pretpostavlja se da su se advokati drugova pozvali na članak 89 španjolskog Kaznenog zankona, koji dozvoljava stranim građanima na odsluživanju kazne duže od godinu dana, da se ista zamijeni udaljavanjem iz španjolske države. Drugovima je izvorna kazna od 12 godina smanjena putem žalbe na 4 godine i 6 mjeseci, prethodnog decembra, što znači da su do sada odslužili više od trećine kazne.
Očekuje se da će nakon budućih policijskih procedura drugovi odletjeti sa španjolskom policijom u Čile, gdje će ih predati čilanskoj policiji, da bi bili otpušteni, ponovno na ulice.
Više vijesti čim budu dostupne.

Cile: Caso Bombas II – 24/03/2017 inizio del processo contro gli anarchici Juan, Nataly ed Enrique [it]

Dopo anni di indagini e arresti per agli attacchi alle stazioni di polizia e all’infrastruttura Santiago Metro nel 2014, la nauseante procura del Sud ha deciso di fissare la data per iniziare il processo secondo la legge antiterrorismo.
L’accusa avrà 186 testimoni, 87 esperti, 231 documento e 648 prove da presentare sull’altare dell’inquisizione democratica dal 24 marzo 2017, quando inizierà il processo contro i compagni.
Come gli altri mega-processi, è previsto che anche questi duri alcuni mesi.
C’è un bisogno urgente di costruire una solidarietà rivoluzionaria per affrontare la macchina giudiziaria che sta cercando di divorare le vite di Juan, Nataly ed Enrique.


Čile: Slučaj Bombas II – 24.03.2017. početak suđenja protiv anarhista Juana, Nataly i Enriquea
Nakon godina istrage i hapšenja za napade na policijske stanice i na infrastrukturu Santiago Metro 2014., odvratno južno tužilaštvo odlučio je odrediti datum početka suđenja po antiterorističkom zakonu.
Optužba će imati 186 svjedoka, 87 stručnjaka i 648 dokaza da iznese na oltar demokratske inkvizicije od 24. marta 2017., kada će započeti suđenje protiv drugova.
Kao i druga mega-suđenja, očekuje se da će i ovo trajati nekoliko mjeseci.
Nužno je odmah izgraditi revolucionarnu solidarnost da bi se suprotstavili pravosudnom aparatu koji pokušava progutati živote Juana, Nataly i Enrique.

Aquisgrana [Germania]: Secondo giorno del processo contro le anarchiche accusate di rapina in banca [it]

Oggi si è svolta la seconda udienza del processo contro le compagne accusate di aver rapinato, nel 2014, una succursale della Pax-Bank ad Aquisgrana (Germania). L’accusa ha chiamato 3 testimoni: due addette alle pulizie e una passante, che pare abbia visto delle persone in atteggiamento sospetto e abbia allertato la polizia.
In generale le versioni dei fatti descritte dalle due dipendenti, riguardo al primo momento, erano alquanto differenti, e certe volte anche contraddittorie. Si ricordavano di un numero diverso di persone coinvolte nella rapina: la prima asseriva che c’era una donna con parrucca rossa (anche se non ha riconosciuto la parrucca sulle foto che il giudice le ha mostrato) e che erano presenti altre 3 o 4 persone; mentre la seconda testimone ha dichiarato di aver visto un gruppo di 6 persone in totale, e che non riusciva a ricordarsi se c’erano 1 o 2 donne. La prima testimone ha detto che la donna le ha semplicemente mostrato la pistola, senza mai puntarla direttamente; mentre la seconda che la pistola era puntata alla sua testa, però si è mostrata titubante quando il giudice le ha chiesto se ha urlato quando è stata minacciata di morte.
La terza testimone ha dichiarato di aver visto un gruppo di 5 o 6 persone, incluse le due donne, una con lunghi capelli neri e l’altra bionda. Ha aggiunto anche che, secondo lei, una delle 6 persone aveva l’aspetto asiatico e che tutti assomigliavano a studenti.
L’accusa e il giudice hanno chiesto a tutte le testimoni se riconoscevano tra le persone presenti qualcuno dei partecipanti alla rapina, e tutte hanno dato una risposta negativa.
Tra il pubblico era presente un poliziotto in borghese, facente parte dell’indagine, che prendeva appunti e osservava tutti sia all’infuori che dentro l’aula. Quando l’avvocato gli ha rivolto la domanda, è stato costretto ad ammettere che è un poliziotto della LKA (Ufficio di Investigazione Statale). L’accusa ha giustificato questo dicendo che l’indagine è ancora aperta.
E’ stato confermato che la prossima udienza si svolgerà lunedì 13 febbraio alle ore 9.


Aachen [Njemačka]: Drugi dan suđenja protiv anarhistica optuženih za pljačku banke
Danas je održano drugo ročište sudskog procesa protiv drugarica optuženih za pljačku podružnice Pax-Banke u Aachenu (Njemačka), 2014. Tužiteljstvo je pozvalo tri svjedoka: dvije čistačice i jednu prolaznicu, koja je navodno vidjela osobne sumnjivog ponašanja i alarmirala policiju.
Općenito verzije činjenica koje su dvije zaposlenice opisale, u vezi prvog trenutka, bile su prilično različite, a ponekad i
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Francia: Complicità attiva con i rivoltosi di Aulnay ed altrove (02/2017) [it]

Ci tenevo a condividere qualche gesto di complicità con i rivoltosi di qui e di altrove, che si tratti di chi ha spaccato il naso di un controllore a Clairs-Soleil (Besançon), i ribelli di Aulnay-sous-Bois e del dipartimento della Seine-Saint-Denis, che in queste ultime notti distruggono un po’ di ciò che li rende deboli e li opprime: Autolib’, ristoranti KFC, commissariati, edifici istituzionali, mobilio urbano di JCDecaux...
Ho un pensiero particolare per Damien ed il compagno arrestato il 7 febbraio scorso in una casa occupata di Montreuil e che, da quel momento, è rinchiuso fra quattro mura. Tra l’altro, se oggi lui è in galera è per la sua presunta partecipazione al grande fuoco di gioia di quai de Valmy [Parigi; NdT] il 18 maggio scorso, quando dei ribelli hanno dato fuoco a una macchina di sbirri. Un gesto per il quale molte persone pagano oggi, ma che non ha finito di scaldarci il cuore. Come ogni volta che i porci in uniforme (guardie giurate, controllori, sbirri, militari) si fanno attaccare e distruggere i loro strumenti di lavoro.
La rabbia dentro mi ha quindi spinto ad agire :
- una decina di bicilette in libero servizio di JCDeacaux, un pullmino di trasporti del Dipartimento del Doubs, una macchina dell’agenzia di noleggio di macchine di cantiere LOXAM e un 4x4 di un grosso borghese hanno avuto gli pneumatici bucati.
- i vetri di un veicolo del Dipartimento sono stati sfondati
- sul fondo bianco di una pubblicità JCDecaux il cui vetro è stato sfondato (hurrà per i casseur che si rimettono al lavoro di questi tempi) è stata fatta una grossa scritta “Fotti la polizia”.
Un po’ dovunque sono state fatte delle scritte sui muri: “Sbirri, porci, assassini” e la variante “Sbirri razzisit/stupratori, assassini” e un “14/02: fate la sommossa, non gli acquisti per i regali”.
Contro gli sbirri ed il mondo che proteggono, continuiamo a propagare le fiamme della rivolta!

(tradotto da guerresociale)


Francuska: Aktivno sučesništvo s pobunjenicima u Aulneyu i drugdje (02/2017)
Želio sam podijeliti nekoliko gesti suučesništva s pobunjenicima ovdje i drugdje, radilo se o onima koji su razbili nos jednom kontroloru u Clairs-Soleilu (Besançon), o pobunjenicima u Aulney-sous-Boisu i u departmanu Seine-Saint-Denis, koji posljednjih noći uništavaju nešto od onog što ih oslabljuje i guši: Autolib, restorani KFC, policijske stanice, zgrade institucija, urbani namještaj JCDecaux...
Poseban pozdrav za Damiena i druga uhapšenog 7. februara u jednoj okupiranoj kući u Montreuilu, koji se od tada nalazi zatvoren među četiri zida. Između ostalog, ako je on danas u zatvoru to je zbog njegovog navodnog sudjelovanja u velikom požaru radosti u quai de Valmy [Pariz, nap.prev. na tal.] 18. maja prošle godine, kada su pobunjenici zapalili jedno pandursko vozilo. Gesta zbog koje mnoge osobe danas ispaštaju, ali koja nam i dalje grije srce. Kao svaki put kada se svinje u uniformi (zaštitari, kontrolori, panduri, vojnici) napadnu i
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Tolosa [Francia]: Bruciati veicoli in solidarietà con il prigioniero anarchico Damien e con l’anarchico arrestato a Montreuil (11/02/2017) [it]

Una macchina dell’agenzia immobiliare e una scavatrice Eiffage sono state bruciate nella notte tra il 10 e l’11 febbraio. Qualche diavolina e della motivazioni sono stati sufficienti.
Abbiamo preso di mira il veicolo della Eifagge perché costruisce carceri, e un’agenzia immobiliare a caso perché ci avvelenano la vita, quotidianamente.
Ma anche delle altre ragioni ci hanno spinto ad agire. L’ultima lettera di Damien che abbiamo letto ci ha restituito un po’ di coraggio. E’ un piacere constatare che gli atti solidarietà riescono ad entrare dentro, e raggiungere il proprio scopo quando “colorano il grigiore dei muri”.
Quanto questa lettera ci incoraggia, tanto l’incarcerazione del compagno di Montreuil, mercoledì scorso, ci incazza e profondamente ci spinge a reagire. Conoscendoli o meno, in Francia come ovunque, noi esprimiamo la solidarietà con gli atti e le emozioni quando la repressione tocca coloro con i quali condividiamo la sete di libertà e la determinazione contro tutte le forme di potere, sia che essi firmano le loro azioni o scelgono l’anonimato.
Agli anarchici d’azione, ovunque nel mondo, vi inviamo un po’ di calore.


Toulouse [Francuska]: Zapaljena vozila u znak solidarnosti s Damienon i anarhistom uhapšenim u Montreuilu (11.02.2017.)
Vozilo agencije za nekretnine i jedan bager Eiffage zapaljeni su u noći između 10. i 11. februara. Nekoliko kocki za potpalu i motivacija bile su dovoljne.
Nanišanili smo poduzeće Eiffage zato što gradi zatvore, i jednu agenciju za nekretnine nasumice, zato što zagađuje živote, svakodnevno.
Ali i drugi razlozi su nas natjerali da
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Francia: Lettera dell’anarchico Damien dalla prigione di Fléury (07/02/2017) [it]

Vi ringrazio tutti/e per le vostre lettere e i vostri atti di complicità. Ogni stella scavata in un vetro spaccato accompagna le mie notti e ogni fiamma di auto incendiata scalda l’inverno e colora il grigiore dei muri.
Se non ho risposto direttamente a tutte le vostre lettere è perché la situazione attuale in cella non me lo permette. E poi, ho solo 10 mesi da fare, non 10 anni; sarò quindi presto fuori e sarebbe stupido dare loro fin da ora le basi delle future complicità che immagino possibili.
Se sono restato libero per 8 mesi [gli 8 mesi trascorsi fra l’inzio delle ricerche degli sbirri, in aprile-maggio, e la data del suo arresto, a dicembre; NdT] e tanto che non sono uscito dalla clandestinità, è perché non sapevano dove cercare. A questo proposito, visto che il processo è finito, avrò accesso al dossier dell’inchiesta ed esso sarà reso pubblico appena possibile.
Qua dentro, tutta va bene, ci sono dei compagni di galera che conosco da anni, sono quindi stato ben accolto al mio arrivo.
Alcuni giornali anarchici circolano discretamente in tutta la sezione e le notizie entrano ed escono in diverse maniere.
Per quanto riguarda le relazioni con l’Amministrazione Penitenziaria, tutti i colloqui ed i contatti telefonici mi sono stati rifiutati. Ho subito 4 perquisizioni della cella in un mese, di cui 3 consecutive nei 3 giorni scorsi. Non posso fare alcuna attività, resto quindi in cella 22 ore su 24.
Ciononostante, il rapporto di forza instaurato dagli attacchi all’esterno mi permette di essre «ascoltato» quando esigo un servizio da un secondino.
Un saluti fraterno alla cellula Rémi Fraisse della F.A.I. e a tutti gli individui che agiscono sul reale con i mezzi che sembrano loro necessari.
Solidarietà con Pola Rupa, arrestata pochi giorni fa per degli atti che parlano a tutti.
Complicità con gli anarchici rinchiusi a Koridallos e con tutti quelli prigionieri/e, in fuga o che agiscono attraverso il mondo.
«Non un millimetro indietro, 9 mm nella testa dei giudici».

Damien,
prigione di Fléury-Mérogis, 07/02/2017

(tradotto da Attaque)


Francuska: Pismo anarhista Damiena iz zatvora Fléury (07.02.2017.)
Zahvaljujem svima na vašim pismima i na vašim djelima suučesništva. Svaka ocrtana zvijezda na razbijenom staklu prati moje noći i svaki plamen zapaljenog vozila grije zimu i boji sivilo zidova.
Ako nisam izravno odgovorio na sva vaša pisma, to je zato jer mi trenutno stanje u ćeliji ne dozvoljava. A, k tome, trebam odraditi samo 10 mjeseci, ne 10 godina; bit ću, dakle, brzo vani i bilo bi glupo pružiti im već od sada temelje budućih suučesništva koje smatram mogućima.
Ako sam ostao na slobodi 8 mjeseci
...

Bruxelles [Belgio]: Attacco incendiario in solidarietà con l’anarchico detenuto Damien (11/02/2017) [it]

Nuovo attacco incendiario a Bruxelles e suoi dintorni, nella notte dell’11 febbraio 2017
Incendiato un veicolo degli sbirri locali e federali in solidarietà con Damien e con tutti i detenuti.
Contro questo (vecchio) mondo di autorità e rassegnazione...
per la primavera, la libertà, la luce, la notte e l’uguaglianza
viva l’Anarchia.


Bruxelles [Belgija]: Zapaljivi napad u znak solidarnosti sa zatvorenim anarhistom Damienom (11.02.2017.)
Novi zapaljivi napad u Bruxellesu i njegovoj okolici, u noći 11. februara 2017.
Zapaljeno vozilo područnih i federalnih pandura u znak solidarnosti s Damienom i svim zatvorencima.
Protiv ovog (starog) svijeta autoriteta i ravnodušnosti...
za proljeće, slobodu, svjetlost, noć i jednakost
živjela Anarhija.

Montreuil [Francia]: Bruciato veicolo della GEPSA (11/02/2017) [it]

Sabato 11, a seguito della bellissima rivolta a Bobigny, ne volevamo ancora...
... e abbiamo bruciato un veicolo della COFELY davanti al Fort de Noisy [sede di Service Action, braccio armato del servizio di intelligence esterno, ndt]. COFELY-ENGIE è la proprietaria della GEPSA, primario partner privato nella gestione delle carceri [e dei CIE in Italia, ndt].
Un pensiero ai ribelli di Montreuil, ai rivoltosi nelle carceri, come a Valence, al bel incendio della macchina degli sbirri lo scorso 18 maggio. Un saluto complice e solidale agli anarchici in carcere, in Francia e ovunque.
Propaghiamo la rivolta!


Montreuil [Francuska]: Zapaljeno vozilo GEPSA-e (11.02.2017.)
Subota 11., nakon prekrasnih nemira u Bobignyju, željeli smo još...
... i zapalili smo vozilo COFELY-ja ispred Fort de Noisyja [sjedište Service Action-a, oružanih snaga sigurnosno-obavještajne agencije, nap.prev.]. COFELY-ENGIE je vlasnica GEPSA-e, primarnog privatnog partnera u upravljanju zatvorima.
Pozdrav pobunjenicima u Montreuilu, u zatvorima, kao u Valenci, lijepom požaru pandurskog vozila 18. maja. Suučesnički i solidarni pozdrav anarhistima u zatvoru, u Francuskoj i svugdje.
Širimo nemire!

Drôme [Francia]: Bruciate due macchine dei fasci in segno di solidarietà (10/02/2017) [it]

Quella notte di giovedì 10 febbraio tra Livron e Allex sono state bruciate 2 macchine di Fronte Nazionale e lasciata la scritta “lurido fascio” sulla facciata.
Solidarietà con gli insorti di Aulnay-sous-Bois
e con il compagno Krem incarcerato a Fleury per il caso della macchina degli sbirri incendiata.
Complici senza dubbio alcuno
e solidarietà incendiaria.
A presto

Topi di campagna


Drôme [Francuska]: Zapaljena dva vozila fašista u znak solidarnosti (10.02.2017.)
Te noći, četvrtka 10. februara, između Livrona i Allexa zapaljena su dva vozila Nacionalnog Fronta i ostavljen natpis “prljavi fašisti” na fasadi.
Solidarnost s pobunjenicima u Aulnay-sous-Bois
e i s drugom Kremom zatvorenim u Fleuryju zbog slučaja zapaljenog pandurskog vozila.
Suučesnici bez sumnji
i zapaljiva solidarnost.
Vidimo se

Poljski miševi

Montreuil [Francia]: In custodia cautelare l’anarchico arrestato il 7 febbraio (08/02/2017) [it]

A seguito della perquisizione, avvenuta ieri mattina martedì 7 febbraio, di una casa occupata a Montreuil, il compagno arrestato è comparso questo pomeriggio davanti al giudice istruttore del tribunale distrettuale di Parigi, che ha ordinato la custodia cautelare nel contesto del caso della macchina degli sbirri bruciata il 18 maggio a Parigi.
Quel giorno, nel pieno del movimento contro la legge sul “lavoro”, aveva incrociato il percorso di una manifestazione selvaggia in risposta ad un raduno degli sbirri venuti a lamentarsi di essere l’oggetto dell’odio.
A quanto ne sappiamo, altre sette persone sono indagate in relazione a questo caso, tra le quali tre si trovano in carcere, e altre due o tre sono sotto sorveglianza giudiziaria lontano dalla regione parigina. Nove mesi più tardi, gli sbirri continuano quindi a rastrellare...
Ci pare necessario rimanere all’erta e continuare a far uscire le notizie.
Esprimiamo la nostra solidarietà con coloro che sono accusati di un atto che ci ha donato molta gioia. In questo periodo di onnipotenza poliziesca (stato di emergenza, omicidi, stupro...), ogni colpo contro i servi dello Stato fa arretrare la paura e la rassegnazione.
Siano essi colpevoli o innocenti, non lasciamo gli indagati da soli davanti alla repressione, e continuiamo a lottare contro questo mondo che ci soffoca.

Perquisizione e arresto del 7 febbraio: Martedì mattina 7 febbraio, verso le ore nove, gli sbirri della seconda Divisione della polizia investigativa, Gruppo Anticrimine n°2 di via Louis Blanc 26, 10° arrondissement, sono venuti a perquisire una casa occupata in viale del Presidente Salvador Allende 193, a Montreuil, in cerca di uno dei residenti, che hanno arrestato. Hanno inoltre confiscato un computer, un disco rigido, tutti i cellulari e senz’altro diversi altri oggetti. Le altre persone trovate sul luogo sono state sottoposte al controllo d’identità orale. Per il momento non abbiamo altre informazioni sul tipo di procedura e sulle accuse, eccetto il termine di “assembramento armato” udito in una discussione tra gli sbirri, senza esserne certi se si tratti di un capo d’accusa. Vi terremo aggiornati affinché questo nuovo attacco repressivo non passi senza risposta.


Montreuil [Francuska]: U pritvoru anarhist uhapšen 7. februara (08.02.2017.)
Povodom pretresa koji se odvio jučer ujutro 7. februara, u jednoj okupiranoj kući u Montreuilu, uhapšeni drug se danas popodne pojavio pred istražnim sucem okružnog suda Pariza, koji je naložio istražni zatvor, u okviru slučaja zapaljenog pandurskog vozila 18. maja u Parizu.
Tog se dana, u punom jeku pokreta protiv zakona o “radu”, susreo s divljim prosvjedom, kao odgovor na skup pandura
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Città del Messico: Attacco esplosivo-incendiario in solidarietà con le prigioniere anarchiche ad Aquisgrana (02/02/2017) [it]

Motivi per lottare ne abbiamo tanti. Abbiamo preso in considerazione la necessità di agire direttamente contro il Capitale, e troviamo sempre più motivi per continuare la lotta. Alcune settimane fa, ad esempio, alcune compagne sono state accusate di rapina in banca ad Aquisgrana, Germania; e comprendendo l’iter burocratico della “giustizia legittima” della borghesia, sono state private della libertà. Non dobbiamo dimenticare, come è già stato menzionato in questi spazi di diffusione, che l’espropriazione è un’azione giusta, diretta e parte della storia di ogni movimento rivoluzionario. Sottolineando lo slogan: “Che crimine è espropriare o incendiare una banca in confronto a fondarla?”
La rabbia e l’ira ci hanno rafforzato. Non possiamo più permetterci il lusso di rimanere nella passività e nella comodità condizionata che ci imprigionano in una “realtà” imposta da un gruppo di assassini.
All’alba del 2 febbraio di quest’anno, abbiamo concentrato il nostro dissenso in un contenitore con 8 litri di materiale altamente infiammabile, combinato con materiale esplosivo ed un semplice detonatore. Lo abbiamo collocato proprio in mezzo tra i due bancomat della filiale CitiBanamex, situata sull’incrocio tra la Eje 10 e la Xocoyoacán, causando un danno totale ad entrambi i bancomat e ai loro soldi, adesso carbonizzati. La succursale, a quanto pare, è rimasta chiusa per alcune settimane.<brr>Citigroup è il maggior rappresentante del disgustoso imperialismo. Le banche, i santuari del Capitale. E noi, le conseguenze del suo sistema disgustoso. Ogni giorni più consapevoli e affini alla lotta per la libertà.
Per quanto ci concerne, noi rimaniamo solidali con le compagne imprigionate in Germania, e con i compagni Luis Fernando Sotelo e Fernando Bársenas.
Né colpevoli né innocenti!
Prigionieri di guerra, sulle strade!
Che brucino i muri delle carceri!
Contro lo Stato, il Capitale e tutte le forme di autorità.

Cellula Incendiaria Gatti Notturni & Streghe Cattive – F.A.I./F.R.I


Mexico City: Eksplozivno-zapaljivi napad u znak soldiarnosti s anarhističkim zatvorenicama u Aachenu (02.02.2017.)
Imamo mnogo razloga za borbu. Mi smo uzeli u obzir potrebu za izravnim djelovanjem protiv Kapitala, i neprestano nalazimo sve više razloga da nastavimo borbu. Prije nekoliko tjedana, na primjer, par je drugarica optuženo za pljačku banke u

Brema [Germania]: Bruciato veicolo della Bundeswehr (08/02/2017) [it]

G20: Ad Amburgo dicono addio... Anche noi a Brema!

“Ovunque – Soldati sono assassini
In tutto il mondo – Uniformi sono assassine
Armi tedesche – Soldati sono assassini
Soldi tedeschi – Uniformi sono assassine
Tecnologia tedesca – Soldati sono assassini...” (Tod un Mordschlag – “Soldaten sind Mörder”)

Con questa canzone nelle nostre orecchie e una porzione di rabbia nel nostro stomaco ci siamo intrufolati di notte attraverso la siepe con un ordigno incendiario sotto il braccio, per raggiungere l’ufficio di consulenza per la carriera nella Bundeswehr (forze armate tedesche). Ci siamo arrampicati sulla recinzione ed entrando nel parcheggio abbiamo trovato un veicolo della Bundeswehr. Abbiamo velocemente acceso l’ordigno, collocandolo sotto il veicolo. Poi, fischiettando, con il sorriso sulle labbra, siamo tornati nella notte...
Sosteniamo anche Appello anarchico contro il summit G20 ad Amburgo ed estendiamo la selezione delle mete.
“Vogliamo distruggere, fino al luglio 2017 (anche se solo simbolicamente...) il dominio del patriarcato sulle donne, il dominio degli Stati sulle frontiere e centri urbani, il dominio del lavoro sul nostro tempo, il dominio del denaro sul nostro comportamento sociale, il dominio dei beni sulle nostre vite, il dominio degli sbirri sulla paura della repressione nelle nostre menti.”

Gruppo d’Azione In Bundeswehr-Veicoli ardentemente interesssati
Brema, 08/02/2017


Bremen [Njemačka]: Zapaljeno vozilo Bundeswehra (08.02.2017.)
G20: U Hamburgu kažete zbogom... Mi u Bremenu također!
“Svugdje – Vojnici su ubojice
Diljem svijeta – Uniforme su ubojice
Njemačko oružje – Vojnici su ubojice
Njemački novac – Uniforme su ubojice
Njamčka tehnologija – Vojnici su ubojice (Tod un Mordschlag – ““Soldaten sind Mörder”)
Uz ovu pjesmu u našim ušima i porciju bijesa u našem stomaku ušuljali smo se noću kroz živicu sa zapaljivom napravom u naručju, kako bi
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Tolosa [Francia] : Crepi il reinserimento e la solidarietà offensiva [it]

Nella notte fra giovedi e martedi (sic!), in solidarietà con dei/le compagni/e che resistono di fronte alla repressione, abbiamo bruciato un camion della JCDecaux con della diavolina e attaccato a colpi di martello la vetrina di una “missione locale” [struttura pubblica di aiuto all’inserzione lavorativa dei giovani; NdT].
Quello che è bello, in questo mondo di merda, è che é facile giustificare i propri bersagli.
JCDecaux, nessun bisogno di presentarli, ci martellano tutti i giorni con le loro pubblicità da vomitare, si arricchiscono con la manodopera gratuita facendo fare dei lavori di interesse generale [da qualche anno, le persone trovate a degradare le bici in libero servizio di JCDecaux possono fare dei lavori di interesse generale presso JCDecaux invece di ricevere delle multe o della prigione con condizionale; NdT]. Ci siamo incaricati di ringraziarli dei loro numersi anni passati al servizio della normalizzazione e del reinserimento.
Cammin facendo, ci siamo detti che era il momento di fare i conti con la missione locale, perché non ci hanno mai proposto delle formazioni in battaglie di cuscini, di corritrici sui tetti dei palazzi o di strategia di carta-sasso-forbici e di tutte le piccole cose che rendono le nostre vite improduttive e un po’ più palpitanti. Invece di tutto ciò, ci propongono dei giochi noiosi dai quali usciamo sempre perdenti, delle formazioni accellerate per gettarci nelle arene del mondo del lavoro.
Questo mondo di denaro, di alienazione, di immagine, di competizione, di rassegnazione e di servitudine, non lo amiamo molto. Vogliamo qualcos’altro, vogliamo coltivare un’impertinenza gioiosa.
In questi momenti duri, abbiamo voglia di stringerci fra di noi e di esprimere la nostra solidarietà verso altri/e impertinenti.
Pensiamo a quelli/e che sono toccati/e dalla repressione a Firenze e a Montreuil. Vogliamo portare il nostro sostegno all’amico incarecerato per il caso della macchina di sbirri bruciata. Pensiamo anche a Kara Wild, detenuta da mesi per la stessa ragione. E a quelli/e di cui non conosciamo le storie.
A Damien, la cui attitudine di fronte alla giustizia ci da coraggio.
A Gabriel Pombo da SIlva ed Elisa Di Bernardo, recentemente perquisiti a casa loro e le cui rivolte non sono mai state soffocate dal sistema carcerario.
E tutti/e quelli/e che non pagano le loro multe a JCDecaux.
E a Jean-Claude Decaux in persona [il fondatore e padrone dell’azienda; NdT], recentemente scomparso, riposa in pace, non preoccuparti: ci prendiamo cura dei tuoi interessi.

Dei colpevoli innocenti.

(tradotto da guerresociale)


Toulouse [Francuska]: Zapaljivi napad u znak solidarnosti
U noći između četvrtka i utorka (sic!), u znak solidarnosti s drugovima koji opstaju naspram represije, zapalili smo kamion poduzeća JCDecaux zapaljivim kockama i napali udarcem čekića izlog jednog "lokalnog misionarstva" [javna struktura koja pruža pomoć mladima pri uključivanju u posao, nap.prev. na tal.].
Barem je nešto lijepo u ovom usranom svijetu, a to je da se lako pronađe opravdanje za vlastite mete.
JCDecaux, nema potrebe za predstavljanjem, nas svakodnevno bombardira svojim odvratnim reklamama, bogate se besplatnom radnom snagom kroz poslove općeg dobra
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Italy: Anarchist Black Cross — Document read out during the meeting in Turin (21/01/2017) [en]

As happens any time that power tries to block the path of the revolt that creeps like weeds, opening up cracks and disconnecting the straight secure roads of exploitation and oppression, it is necessary for those who still care about the life pulsating in those weeds to look each other in the eye.
Following the operation denominated ‘Scripta Manent’ we, some anarchists, decided to do a number of meetings. Those held in Pisa and Rome have produced various problematics. But obviously, happening in a context of ‘emergency’, i.e. in response to the arrest of eight anarchist comrades, it was difficult to find the space to go into them. Not for that should we lose the opportunity to find this space and create moments for deeper analysis.
The last phrase of the text calling for this series of meetings that started from Pisa read: ‘We believe that those who see the responsibility to claim the anarchist idea, its tensions and practices as their own need to meet up and discuss.’ Let’s ask ourselves a question: why do we consider this responsibility ours at the present time?
Our answer is clear. These past years in particular have been strongly characterised by a progressive shallowness that in time has led to victimization, dissociation, silence in regard to the latter, specific divisions between good boys and bad anarchists, etc. etc.
So, today more than ever, we think it is fundamental to firmly take our responsibilities as individuals who do not submit to resignation, expressing our will to re-establish what the anarchist struggle is.
Among the many things, remaining shoulder to shoulder with our comrades also means collectively taking on everything that they are charged with as part of our own struggle/life.
That’s why we are convinced that occasions such as this encounter and the previous ones, where, as anarchists, we talk to prepare an event but also look beyond the cycle of repressive operations, should be supported and promoted.
The trajectory that the State wants to put on trial by holding Marco, Danilo, Anna, Valentina, Sandro, Alfredo, Daniele and Nicola hostages is our own. We therefore call for a proud presence at the trial, always knowing that the struggle, the real one, the living one, is carried out at other levels.
We think that solidarity is a word that has been abused and now even causes confusion; what we have at heart is to continue to do what we’ve done in the past and create the occasion to carry on in the future. Free from any sense of devotion, let’s get rid of the logic of having to do solidarity; we don’t think that there is anything particular about staying close to comrades who are temporarily held in a phase that one consciously risks by living anarchy, and we are sure that any well-delivered blow creates a crack in the walls that dominion erects to keep us down inside and outside its cages.

Croce Nera Anarchica

(translated by Act For Freedom Now!

Spain: Operation Buyo – Update from Gabriel and Elisa on the role of a collaborator of justice (06/02/2017) [en]

“Operación Buyo” is not as dark as you think
After being informed today of the closing of “Reporting Restrictions”, we are notifying anyone interested that Maria Otero, the woman mistakenly considered to be an anarchist comrade and who has given the name of Gabriel Pombo da Silva, accusing him of possessing a cache of weapons, did not “limit” herself to lying… she is currently an official collaborator of Justice. A role that she has assumed given the impossibility of finding any glimmer of freedom by other means.
As anarchists as we are not interested in the investigative details in our possession until now (which of course we will not spread); precisely these details, however, give us confirmation of how this informer, in all the many and heavy cases of repression that have involved her personally, has always struck deals with “justice”, not doing even one day in prison (she lied when she told us that she had been inside for a few months).
The well known strategy of leaving her free movement has allowed the repression to open investigations and / or incarcerate other people in recent years. In the present case, she was fully aware of being under investigation but was moving freely even in some “places of struggle”: which allows the usual “competent authorities” to consider her, as well as linked to the two of us, “close to anarchist circles”. In our view, although she is imprisoned, she continues to be a dangerous loose cannon.
Investigations are still open and Gabriel, although free, is accused of being the “leader of an anarchist cell preparing to attack.”
All this does nothing but give us the sad dimension of how it is always easier to be surrounded by people like Maria in question: neither the first nor the last of those who have sold out in this not at all new liberticidal world.

6 Febuary 2017
Gabriel and Elisa


(translated by Act For Freedom Now!)


Španjolska: Operacija Buyo - Gabriel i Elisa o ulozi doušnice pravosuđa (06.02.2017.)
"Operacija Buyo" nije tako mračna kao što izgleda
Nakon što su nas baš danas informirali o zatvaranju "Secreto del Sumario", želimo obavijestiti, tko želi čuti, da se Maria Otero, greškom smatrana anarhističkom drugaricom, žena koja je odala ime Gabriela Pomba da Silve, nije "ograničila" samo na laganje... trenutno je suradnica službene pravde. Ulogu koju je preuzela kada je uvidjela da ne može pronaći izlaz na slobodu drugim metodama.
Kao anarhiste ne zanimaju nas detalji istrage, koje do sada
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Carceri cilene: Parole di solidarietà dei compagni prigionieri con le anarchiche detenute Tamara Sol, Tato e Claudia (01/2017) [it]

Nota: Il seguente testo dei compagni detenuti Fabián Durán, Enrique Guzmán, Nicolás Rojas e Joaquín García è stato scritto come risposta all’attacco vigliacco dei secondini contro le compagne detenute, Tamara Sol, Tato e Claudia, avvenuto 11 e 12 gennaio. Come risposta a questi attacchi brutali e codardi, gli amici e i famigliari delle compagne si sono velocemente mobilitati, organizzando una protesta davanti al carcere il 13 gennaio. Durante la protesta sono stati esposti striscioni davanti al carcere, urlati slogan e fatte le scritte sui muri del carcere. La polizia antisommossa ha attacco i manifestanti con gli idranti e arrestato 5 compagni. Anche se la protesta è stata repressa, ha comunque inviato un chiaro messaggio alle autorità carcerarie, che agli attacchi contro i compagni rivoluzionari detenuti si risponderà immediatamente.

Dai moduli della sezione di massima sicurezza salutiamo ognuna della compagne sequestrate dallo Stato, le quali giorno dopo giorno, con dignità e orgoglio, affrontano la realtà carceraria nelle sue forme ed espressioni.
Alcuni giorni fa abbiamo saputo, in forma più o meno parziale, del attacco codardo dei secondini contro le compagne Tamara Sol, Tato e Claudia. Siamo pienamente coscienti quanto questi atti siano diventati ripetitivi, sia come punizione, isolamento o come un eterno pacchetto, ma la ripetizione ostacola la normalizzazione, e questo dona più forza a noi e alle nostre convinzioni. Ogni giorno diventiamo sempre più impazienti di vendicarci della società carceraria e di coloro che la difendono.
Conosciamo le motivazioni personali di molti secondini, e la verità è che non ci preoccupano, perché sappiamo cosa provano verso i prigionieri politici, mentre noi sappiamo che ogni attacco codardo è causato dai loro tentativi frustrati di sconfiggerci, quindi loro per noi non rappresentano altro che dei motivi per sentirci fieri.
Salutiamo ognuna delle compagne e i loro famigliari che con la propria solidarietà e con l’atteggiamento intransigente si sono radunati davanti al carcere in sostegno delle compagne.
Concludiamo queste parole inviando tanto amore e forza alle compagne.
Seguiamo le loro decisioni e non esiteremo ad unirci a qualunque azione ritenuta necessaria.
Fabián Durán – Enrique Guzmán – Nicolás Rojas – Joaquín García

Nota di anarhija.info: Negli ultimi giorni di gennaio 2017 il compagno Nicolás Rojas, accusato di attacco molotov contro la porta della chiesa di San Francesco avvenuto nell’ottobre 2015, ha ottenuto gli arresti domiciliari, dopo aver trascorso tutto questo tempo in custodia cautelare. Per la liberazione dei prigonieri della lotta di strada! Né Dio Né Padroni!


Čileanski zatvori: Riječi solidarnosti s Tamarom Sol, Tatom i Claudijom (01.2017.)
Napomena: Slijedeći tekst zatvorenih drugova Fabián Durána, Enrique Guzmána, Nicolás Rojasa i Joaquín Garcíe napisan je kao odgovor na kukavički napad zatvorskih stražara na zatvorene drugarice, Tamaru Sol, Tato i Claudiju, koji se odvio 11. i 12. januara. Kao odgovor na te brutalne i kukavičke napade prijatelji i članovi obitelji drugarica su se brzo mobilizirali, organizirajući prosvjed ispred zatvora 13. januara. Tokom prosvjeda izloženi su trasparenti ispred zatvora, uzvikivani su slogani i ispisane parole na zidovima zatvora. Intervnentna policija napala je prosvjednike šmrkovima i uhapsila 5 drugova. Mada je prosvjed ugušen, ipak je poslao jasnu poruku zatvorskim vlastima da će se odmah odgovoriti na napade protiv
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Prison of Alessandria [Italy]: One week of isolation for anarchist comrade Marco Bisesti (26/01/2017) [en]

We learn from a letter of January 26th that the anarchist comrade has been subjected to a week of isolation, as punishment for having destroyed some opacifying panels and the windowpanes in prison guard office of the unit.


Zatvor u Alessandriji [Italija]: Tjedan dana izolacije za anrhističkog druga Marca Bisestija (26.01.2017.)
Doznajemo iz pisma od 26. januara, da je anarhistički drug podvrgnut sedam dana izolacije, kao kazne za uništavanje nekoliko neprovidnog stakla i prozorskih stakala u uredu stražara odjela.

Italy: Update on Op. Scripta Manent - Anarchist comrade Daniele released from prison (07/02/2017) [en]

Today, February 7th, the anarchist comrade Daniele has been released from prison of Terni.
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Danas, 7. februara, anarhistički drug Daniele otpušten je iz zatvora u Terniju.

Milano [Italy]: Phone masts burned in solidarity with anarchist comrades arrested for Op. Scripta Manent (26/01/2017) [en]

“January 26th. Milano hinterland. Two phone masts burned, one in Paderno Dugnano and the other one in Bollate. Attack the Power now, and its increasingly widespread technological and telecommunicational control. Active solidarity with the anarchists in slammer for op. Scripta Manent.”


Milano [Italija]: Zapaljene antene mobilne telefonije u znak solidarnosti s anarhističkim drugovima uhapšenima u Op. Scripta Manent (26.01.2017.)
“26. januar. Periferija Milana. Spaljene dvije antene mobilne telefonije, jedna u naselju Paderno Dugnano i druga u naselju Bollate. Napasti Moć sada, i njenu sve kapilarniju tehnološku i telekomunikacijsku kontrolu. Aktivna solidarnost s anarhistima u ćuzi zbog op. Scripta Manent.”

From Ferrara Prison to Alessandria Prison [Italy]: Communique of comrade Alfredo Cospito in solidarity with the comrade Marco Bisesti (05/02/2017) [en]

I have received fragmentary information that in prison of Alessandria Marco has opposed the installation of bocche di lupo [special windows that let air and light in the cell but prevent prisoners from seeing outside] destroying some furniture in cops’ offices.
The inquisitor Sparagna [the prosecutor in charge of op. Scripta Manent] get us already used to his trolling the sludge, it’s been 5 months now, under the pretext that Marco is now the life partner of my ex-partner, in the attempt to divide us, that he keeps in fact Marco in “isolation” from me and his other comrades, because of absurd and spurious fear of my hypothetical retaliation.
Aware that shoot in the legs of a powerful is not enough to become an anarchist in the true sense of the word, a person free from sexism and machismo of any sort. Unfortunately, I am still a long way from become this thing.
I reaffirm my friendship for Marco, who was and remains my comrade.
To him all my revolutionary solidarity in the hope I be able to hug him as soon as possible.
Strength, comrade!
Always for Anarchy!

Alfredo Cospito


Iz zatvora Ferrara zatvoru Alessandria [Italija]: Izjava solidarnosti druga Alfreda Cospita s drugom Marcom Bisestijem (05.02.2017.)
Dobio sam djelomične informacije da se u alessandrijskom zatvoru Marco usprotivio instalaciji bocche di lupo [posebni prozori/rešetke koji dozvoljavaju ulaz zraka i svjetlosti u ćeliju, ali onemogućavaju zatvoreniku da gleda vani] uništavajući nešto od namještaja u uredima pandura.
Inkvizitor Sparagna [tužitelj na čelu op. Scripta Manent] nas je već naviknuo na svoje pecanje u blatu, već je prošlo pet mjeseci, pod izlikom da je Marco danas životni partner moje bivše partnerice, u pokušaju da nas razdvoji, otkad drži de facto Marca u "izolaciji" od mene i njegovih drugih drugova, zbog apsurdnog i patvorenog straha od
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Prison of Alessandria [Italy]: Text of anarchist comrade Marco Bisesti (01/01/2017) [en]

Note of Croce Nera Anarchica: We receive and publish this text of anarchist comrade Marco Bisesti, even though a considerable delay (the letter was written on January 1st) due to the censorship imposed to comrade

Irremediably on the unexplored and iconoclastic path of a free life, on Friday December 30th I put together joy and rage, which I will continue to treasure, and I threw them at the windows of prison guards office of the unit.
Never satisfy, once I was inside the cell I destroyed the gelosie [opacified panels placed over windows bars to prevent the view at the outside] installed a month ago, regaining a piece of sky.
No underlying cause, no straw that broke the camel’s back full of frustration. Pure conscience.
Act of resistance if it is read trough a restrictive dynamic guard/prisoner, but in reality yet another contribution of panorama of anarchist attack which continues to appear outside and inside the prisons.
Nothing to ask.
Everything to take.

Marco


Zatvor Alessandria [Italija]: Tekst anarhističkog druga Marca Bisestija (01.01.2017.)
Napomena Croce Nera Anarchica: Dobili smo i objavljujemo ovaj tekst anarhističkog druga Marca Bisestija, mada uz značajno kašnjenje (pismo je napisano 1. januara) zbog cenzure nametnute drugu.

Nepopravljivo na neistraženim i ikonoklastičnim putem jednog slobodnog života, u petak 30. decembra, sakupio sam radost i bijes, koje ću nastaviti čuvati kao blago, i bacio ih u prozor ureda zatvorskih stražara odjela.
Nikad zadovoljen, jednom kad sam se našao u ćeliji uništio sam gelosie [zamagljeni paneli stavljeni na rešetke prozora kako bi spriječili gledanje vani] ugrađene prije
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Italy: Updates for imprisoned anarchist comrade Daniele (01/02/2017) [en]

On January 31 the preliminary hearing for Daniele was postponed.
The next will be held in the morning of February 7, also in Rome.

(translated by Act For Freedom Now)


Italija: Vijesti o zatvorenom anarhističkom drugu Danieleu (01.02.2017.)
31. januara odgođeno je pripremno ročište za Danielea.
Iduće će biti održano ujutro 7. februara, također u Rimu.

Cile: Ultima ora – Emesso il verdetto contro i compagni per il Caso PDI (31/01/2017) [it]

Oggi 31 gennaio del 2017 la nauseabonda autorità ha emesso mediante il terzo tribunale orale nella sezione penale il verdetto contro i 5 compagni accusati dell’attacco incendiario al covo degli inquisitori nel novembre 2014.
Con la morale e legalità borghese al suo favore, i giudici hanno deciso così sulle vite dei compagni:

Natalia Alvarado: Assolta da tutte le accuse
Maria Paz Vera: Assolta da tutte le accuse
Manuel Espinoza: Colpevole del reato di incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.
Víctor Zuñiga (Amaru): Colpevole del reato di incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.
Felipe Roman: Colpevole del reato di incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.

Il persecutore del caso ha calcolato le pene contro i compagni condannati sperando di ottenere 15 anni di carcere contro ognuno.
L’udienza della sentenza, dove verranno emesse la quantità di anni di prigione, si realizzerà il 24 di febbraio 2017.
Ricordiamo che dopo questa udienza esiste la possibilità che entrambe le parti, difesa/accusa, possono fare ricorso alla sentenza.

Con l’allegria che le compagne Maria Paz e Natalia ritornano ad essere libere: Solidarietà insorta ed incendiaria con Manuel, Amaru e Felipe!
Nulla in cui sperare né credere nei tribunali, la sua giustizia, i suoi giudici ed il mondo che li perpetua!

(traduzione: Io,me e me stesso)


Čile: Donešena odluka protiv drugova u Slučaju PDI (31.01.2017.)
Danas, 31. januara 2017., odvratna vlast donijela putem trećeg usmenog suda kaznenog odjela odluku protiv petero drugova optuženih za napad požarom na gnijezdo inkvizitora u novembru 2014.
Uz moral i buržoasku opravdanost na svojoj strani, suci su ovako odlučili o životima drugova:
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Rennes [Francia] : Contro la delazione e le tecnologie che favoriscono le solidarietà offensive (30/01/2017) [it]

Nella notte fra domenica e lunedì [29 e 30 gennaio; NdT], abbiamo attaccato un’agenzia della Posta spaccandone i vetri ed il bancomat.
Un martello, un percorso discreto, qualche amico ed un po’ di determinazione sono gli ingredienti essenziali per rompere la monotonia e rendere più piacevoli le nostre serate.
C’è sempre una buona ragione per prendersela con la Posta. Che sia per la sua collaborazione con l’espulsione delle persone sans papiers o che sia, più di recente, per i nuovi servizi che prodiga ai Comuni, al fine di identificare i piccoli reati e le degradazioni (discarica selvaggia, scritte sui muri, degradazioni del mobilio urbano...). Attraverso i loro smartphones direttamente connessi alle polizie municipali e ai servizi dei Comuni, i/le postini/e possono rilevare e denunciare tali “infrazioni ed inciviltà”. Dietro la volontà di fare della città un posto sempre più ascettico, vi è anche un modo per rendere gli atti di delazione sempre più accettabili e di fare di ciascuno un possibile sbirro. Una volta ancora, gli smartphones non sono soltanto un semplice oggetto di abbruttimento, ma sono, evidentemente, dei nuovi mezzi di controllo, che sia in manifestazione, nelle procedure giudiziarie o nella vita sociale o sentimentale (geolocalizzazione, social-media).
Che siano blu, gialli [il colore delle divise dei postini francesi; NdT], vicini vigilanti [forma di cittadini-delatori in contatto diretto e costante con la polizia, che si diffonde sempre più in Francia; NdT] o semplici cittadini che cercano di rendersi utili partecipando alle logiche securitarie, sono tutti/e dei/le secondini/e in questa città-prigione.
Morte alle guardie, con o senza uniforme.
Morte alla società tecnologica.
Evviva il vandalismo!
Per Damien, incarcerato l’8 dicembre a Parigi (10 mesi di gabbia e 14000 euro di danni per dei danneggiamenti avvenuti durante la manifestazione spontanea del 14 aprile) e per tutti/e quelli/e che non hanno più voglia di aspettare.
Abbiamo tutti/ un bersaglio a nostra portata...

dei/le casseurs cronici/he

(tradotto da guerresociale)


Rennes [Francuska]: Protiv cinkanja i tehnologija koje potiču neprijateljsku solidarnost (30.01.2017.)
U noći između nedjelje i ponedjeljka [29. i 30. januara, nap.prev. na tal.] napali smo poštanski ured razbijajući stakla i bankomat. Jedan čekić, jedan diskretan put, par prijatelja i malo odlučnosti su osnovni sastojci u razbijanju monotonije i stvaranju zanimljivijih noći.
Uvijek postoji neki dobar razlog za napasti Poštu. Kako zbog njene suradnje u izbacivanju osoba san papiers ili zbog, nedavnih, novih usluga kojima ospkrbljuje Općine da bi se identificirali prekršaji i nanošenje šteta (divlja odlagališta otpada, grafiti, uništavanje uličnog namještaja...). Putem smarthponea direktno povezanih s općinskom policijom i Općinom, poštari mogu utvrditi i prijaviti takve "prekršaje i vandalizme". Iza namjere da pretvore grad u sve sterilnije mjesto, stoji i način da činovi cinkanja postanu sve prihvatljiviji i da
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Londra [UK]: Concerto benefit di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione “Scripta Manent” – 11/2/2017 [it]

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SOLIDARIETA’ CON GLI ANARCHICI ARRESTATI IN SEGUITO ALL’ULTIMA OPERAZIONE DI POLIZIA IN ITALIA
Nelle prime ore del 6 settembre 2016 un’operazione coordinata dalla Digos (polizia politica) di Torino ha portato alla perquisizione di 30 abitazioni in varie regioni italiane (Piemonte, Liguria, Lazio, Umbria, Lombardia, Abruzzo, Campania, Sardegna ed Emilia Romagna), e all’arresto di cinque compagni anarchici accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Inoltre, due anarchici che si trovano in carcere da settembre 2012 ricevono la notifica in prigione.
L’operazione di polizia nominata “Scripta Manent” (dal detto latino “le parole volano, gli scritti rimangono”) è solo l’ultima di una serie di altre simili portate avanti attraverso gli ultimi decenni, con lo scopo di allontanare gli anarchici dalle strade e imprigionarli. Perché? Perché le idee e le pratiche anarchiche sono pericolose per il potere. Queste idee e pratiche, teoria ed azione, hanno un solo ed unico inequivocabile obiettivo: la liberazione totale e la distruzione di tutte le forme di repressione, a prescindere se viviamo in tempi di “crisi” o meno. Ma, durante un periodo di “crisi” le persone spesso cessano di essere recipienti passivi di decisioni imposte dall’alto. Gli anarchici, in questo senso, possono rappresentare un esempio in termini di attacco, dell’azione diretta e dell’auto-organizzazione di lotta. Questo è il motivo che sta dietro molte operazioni da nomi fantasiosi (Cervantes, Nottetempo, Ardire ecc.), che sono costate a numerosi compagni tempo in carcere e infiniti processi giudiziari.
Il pubblico ministero in Italia non ha bisogno neanche di una prova del “crimine” per ordinare perquisizioni e arresti contro i compagni. Quindi, se sei una anarchico in Italia puoi aspettarti che la tua casa venga invasa da una dozzina di sbirri armati in ogni momento, e che finisci in carcere per mesi, in attesa del processo per qualche indagine di polizia spesso basata su prove inconsistenti.
“Scripta Manent”, in particolare, è focalizzata su una serie di azioni dirette rivendicate da vari gruppi della FAI, Federazione Anarchica Informale, tra il 2004 e 2012. Gli attacchi inseriti in questa indagine includono
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Nuovo archivio delle edizioni in lingua inglese “Elephant Editions” (Lavori in corso) [it]

archive.elephanteditions.net

Quando le parole si mescolano con la passione di approfondire la nostra comprensione della realtà, diventano armi indispensabili per l’auto-organizzazione della lotta contro tutto quello che ci opprime. Non rimangono solo sulla carta – o sullo schermo – ma penetrano nei cuori e spiriti ribelli, donando coraggio e risolutezza – se molti di noi non reagiscono contro ciò che viola la nostra dignità spesso non è per mancanza di coraggio, ma perché semplicemente non sappiamo da dove iniziare.
Dobbiamo liberare la realtà dalla dimensione fittizia creata dai media, per renderla tangibile ed esposta all’attacco. Per poter raggiungere questo abbiamo bisogno di conoscere il nemico in tutte le sue forme, incluse quelle che giacciono nascoste dentro di noi, accovacciate, aspettando di balzare per spingerci indietro nell’ovile del consenso o dissenso governabile. Leggere certi testi diventa un incontro, le tensioni che sentiamo bruciare dentro diventano più chiare, e diviene più facile assimilarle per passare all’attacco.
Abbiamo bisogno anche di analisi – dell’economia, delle “nuove” tecnologie. Senza le nostre, proprie idee, analisi e progettualità non siamo nulla, mere astrazioni che costruiscono castelli in aria.
Attacco e teoria dell’attacco, che è la stessa cosa per gli anarchici, rappresentano gli elementi essenziali di lotta, senza i quali esisterebbe solo di nome. Perciò, abbiamo bisogno anche della critica dei metodi anarchici: delle fisse organizzazioni anarchiche di sintesi, del sindacalismo o delle federazioni che poggiano sui numeri, dato che sono limitative e anacronistiche in termini di attacco. Nello stesso tempo, abbiamo bisogno di una critica delle organizzazioni clandestine fisse e dell’“attacco al cuore dello Stato”, prevalenti negli anni Settanta, e di valorizzare i piccoli gruppi basati sull’affinità, sull’agire diretto, per trasformare la realtà senza nessun senso di sacrificio, ma per la propria gioia e libertà immediata, nel contesto della libertà per tutti.
L’anarchismo non è un concetto storico o una teoria politica, è un modo di concepire la vita, “una scommessa che dobbiamo giocare giorno dopo giorno”, e non consideriamo la storia come fondamento – o “fare la storia” l’obiettivo – della nostra azione. Tuttavia, gli anarchici possiedono un ricco e passionale passato, o meglio lascito, che diventa nostro solo quando lo incontriamo attraverso il proprio confronto con l’autorità e il dominio. Lontano dai tediosi tomi scolastici, le vite dei compagni del passato, le loro idee, i loro metodi e le loro azioni, le loro lotte e le conseguenze (spesso il carcere o addirittura la morte) vivono e possiedono per noi un significato oggi, mentre cerchiamo di lottare contro le condizioni del capitale post-industriale. Per questo motivo abbiamo pubblicato, e continueremo, anche testi dei o sugli anarchici e ribelli del passato, che hanno ancora oggi molto da dire quando si incontrano attraverso una dimensione di scambio di idee ed esperienze tra chi legge e chi scrive.
Quindi, Elephant Editions è semplicemente una collezione di testi, un contributo nel grande calderone di sogni, idee e sperimentazioni per coloro che hanno deciso di trasformare i loro desideri in realtà, adesso, senza rimandare.


Novi arhiv izdanja na engleskom jeziku “Elephant Editions” (Radovi u toku)
Kada se riječi pomiješaju sa strašću za produbljivanjem našeg shvaćanja realnosti, one postaju neophodno oružje za samo-organizaciju borbe protiv svega što nas ugnjetava. Ne ostaju na papiru – ili na ekranu – već prodru u pobunjenička srca i duhove, pružajući hrabrost i odlučnost – jer ako mnogi od nas ne djeluju protiv onoga što vrijeđa naše dostojanstvo često nije zato što im nedostaje hrabrosti, nego jednostavno jer ne znamo odakle početi.
Trebamo osloboditi realnost od fiktivne dimenzije koju su stvorili mediji, kako bi postala opipljiva i izložena napadu. Da bi to postigli trebamo upoznati neprijatelja u svim njegovim oblicima, uključujući i one koji leže sakriveni unutar nas, šćućureni, čekajući da iskoče i povuku nas nazad u tor suglasja ili podatnog otpora. Čitanje određenih tekstova postaje susret, tenzije koje osjećamo da gore u nama postaju jasnije, čime ih lakše asimiliramo kako bi prešli u napad.
Trebamo i analize – ekonomije, “novih” tehnologija. Bez naših vlastitih ideja, analiza i projekata mi smo ništa, puke
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Galicia [Spain]: New operation against Gabriel Pombo da Silva and Elisa di Bernardo (24/01/2017) [en]

Careful who you call comrade!

Tuesday, 24 January, on the outskirts of Vigo (Mos), a deployment of about 60 armed men between the Guardia Civil and secret agents, searched (and almost destroyed) the house where Gabriel Pombo da Silva had lived for a few months with his partner Elisa Bernardo. At dawn the two were violently awakened, handcuffed and separated… aim: to find firearms and explosives! The search lasted about eight hours and in spite of the means employed (dogs and high technology radar tools), gave no results… among the things seized there is the usual “interesting” anarchist material, cameras, maps of various cities, some cable and old malfunctioning cell phones. While Elisa, despite the repeated threat of being placed under arrest unless she revealed the much desired hiding place, remained free, Gabriel was arrested on charges of “illegal possession and trafficking of weapons and explosives and armed group”. During the 24 hours’ detention (the release of the comrade happened, in fact, the next day) the facts were bitterly reconstructed.
About three months ago the couple got to know a self-proclaimed anarchist comrade who, during the few opportunities to meet, “confesses” her problems with drugs and a conditional sentence she is doing because of an arrest suffered in 2013 on charges of being the author of an attack with Molotov cocktails on an institution in Vigo. Heart in hand, Gabriel and Elisa, respond to the request for help from the “comrade”, accepting her for a week (at the beginning of the year) in the aforementioned house to accompany her in the worst phase of a path of detoxification. After this brief period, the girl returns to her own home… reappearing as informer (of false information) the day prior to the present named “Operación Buyo”. If we had not received certain news that during her previous arrest she had defamed other people, we would have limited ourselves to considering her a “victim of the system”, but that is not so. Maria, this is her name, is currently in jail on the same charges as Gabriel, probably hoping that being the daughter of a military leader can help her to avoid the worst since an arsenal of firearms was found at her home. In 2013, in fact, despite the charges of terrorism, one saw the sentence being reduced significantly (from 11 to 2 years !!!), then converted to parole, with her remaining imprisoned not more than a few months. With all the hatred toward the repressive system, prison and the judicial system, it is inevitable to wonder since when do those who claim themselves as anarchists receive such treatment. Each to their own conclusions.
Gabriel, for now on bail and under investigation… comments on this latest repressive operation thus:

“Inside as outside” one palpates this reactionary arrogance against who never resign themselves. You see that the pigs of every race and condition need “additives and dyes” to sweeten the whole “reality” that is inconvenient to them. “Journalists” more concerned to sell their printed shit than verifying the veracity of what they publish. “Police” more interested in organizing speculations to prove their hypotheses. What is really “surprising” (or who knows not), is that since they let me go (not to mention all that this tremendous affair contains) there was more “protection” in “Judicial Power” than within the so-called “libertarian movement”. Since 2012 there are already 3 “Operations” (Ardire, Scripta Manent and “our local” Operation Buyo) against me. In Italian ” buio ” means” dark… and yes… ”dark” is this whole operation in which a “girl” (with a dark past) approached with the question of being a “comrade” to then want me stoned alive. Those requesting information on this “girl” can read the following links and answer for themselves. I am neither a judge nor a prosecutor. In relation to the shit about the “training ground”, the “terrorist cell”, the “possession of weapons” and trafficking of the same… well… I think the facts belie all. However I understand that in this alienated society and this corrupt system it is preferred to speak / to lie about the underlying causes of poverty than watch one’s own navel. I’m still standing. I continue with my anarchist path despite all and everything. They will never be able to stop the Agustin Rueda University, that I am going to inaugurate in my parents’ house in the country there in Mos, with this kind of maneuver. In my house were seized: 5 winter cabbages, anarchist books and magazines. It is obvious that if they had found even one nail clipper in my possession, Gabriel Pombo would be writing “communiques” from a cell and not in freedom.
To those who continue to support me and show me their unconditional love: I’m here!
To those who continue to want to assassinate: I’m here!
Never Defeated!
Never repentant!!
For Anarchy and the end of domination!

Gabriel Pombo da Silva
29 January 2017


Galicija [Španjolska]: Nova represivna operacija protiv anarhista Gabriela Pombo da Silve i Elise di Bernardo (24.01.2017.)
Pazite koga nazivate drugom!
U utorak 24. januara, na periferiji naselja Vigo (Mos), masa od oko 60 naoružanih osoba iz Guardia Civil i tajnih agenata pretresla je (i skoro uništila) kuću u kojoj živi već nekoliko mjeseci Gabriel Pombo da Silva sa svojom partnericom Elisom di Bernardo. U zoru su nasilno probuđeni, stavljeni u lisice i odvojeni... cilj: pronaći vatreno oružje i eksploziv! Potraga je trajala oko 8 sati i unatoč korištenim sredstvima (psi i radari najnovije tehnologije) nije dala nikakav rezultat... između zaplijenjenim stvarima nalazi se uobičajeni “zanimljivi” anarhistički materijal, fotografski aparati, planovi raznih gradova, par kablova i stari pokvareni mobiteli. Dok je Elisa, unatoč ponovljenim prijetnjama zatvorom ako ne otkrije toliko traženo skrovište, ostala na slobodi, Gabriel je uhapšen pod optužbom za “nelegalno posjedovanje i šverc oružja i eksploziva, te za oružanu bandu”. Tokom 24 sata pritvora (drug je otpušten dan kasnije) gorko su spojene činjenice.
Prije oko tri mjeseca par je upoznao jednu navodnu anarhističku drugaricu koja,
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Bruxelles [Belgio]: Incendio di solidarietà (30/01/2017) [it]

Bruxelles, notte del 30 gennaio.
Abbiamo incendiato un veicolo di una ditta di sicurezza per inviare forza e coraggio a Damien e a tutti/e i/le detenuti/e che non rinunciano...
Né attese, né speranze.
Viva l’attacco.


Bruxelles [Belgija]: Požar solidarnosti (30.01.2017.)
Bruxelles, noć 30. januara.
Zapalili smo jedno vozilo zaštitarske tvrtke da bi poslali snage i hrabrosti Damienu i svim zatvorenicima/ama koji/e ne odustaju.
Ni očekivanja, ni nade.
Živio napad.

Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: Lettera dell’anarchico Giorgos Karagiannidis sullo sciopero della fame (12/2015) [it]

Lo sciopero della fame cela la sua importanza. L’importanza che proviene dalla combinazione dell’indebolimento fisico e debilitazione degli scioperanti, e dalle azioni/reazioni che si creano. Questi due fattori sono di solito (ma non per forza sempre) connessi.
L’incisività nascosta nell’atto di sciopero della fame crea delle sezioni sia nel nostro ambiente, che tra i detentori dell’autorità statale. Il principale obiettivo dei ogni sciopero è la creazione di flussi nel terreno sociale. Fino ad oggi, in Grecia, la gestione statale degli scioperi della fame è stata relativamente “indolore” (in confronto agli esempi che hanno scritto la storia degli scioperi della fame). Gli scioperanti hanno raramente raggiunto dei veri limiti critici, anche se questo, ovviamente, non rappresenta nessun tipo di garanzia per i futuri scioperi. Questo prevenire di situazioni estreme non proviene da qualche tratto morale dei funzionari istituzionali. La moralità non è una condizione indipendente, è determinata dai rapporti di potere sul campo di guerra, che stiamo conducendo. Se il concetto del costo politico non esistesse, nessun Stato, neanche quello greco, avrebbe dei problemi a lasciar morire gli scioperanti. Ma il costo politico viene bilanciato anche in rapporto al risultato di una parziale soddisfazione delle richieste degli scioperanti.
Inoltre, anche se di rado, specialmente negli ultimi anni a seguito della grande ondata di arresti degli anarchici, le richieste degli scioperi della fame sono state accettate completamente. Questo dimostra che nel conflitto caratterizzato dallo sciopero della fame, quello che viene richiesto da entrambe le parti è l’equilibrio, solido ma nello stesso tempo fragile. La fragilità di questo equilibrio dipende dal livello di competizione che ogni volta si sviluppa, cioè dall’organizzazione, determinazione e perseveranza che ogni parte dimostra per difendere le proprie posizioni. Si potrebbero dire molte cose sul modo in cui lo Stato (parlando specificamente della Grecia), a prescindere da chi gestisce il potere, affronta gli scioperi della fame, e soprattutto quelli che mostrano caratteristiche politiche, portando al conflitto politico e all’agitazione sociale. Ma ho pensato che una cosa del genere mi avrebbe portato solo ad un vagare fino a stancarmi, dato che in tutti gli scioperi della fame, sia durante il loro processo che anche (e soprattutto) alla conclusione, questo tema è stato discusso a sufficienza. Quello che io considero più importante è invece osservare con la calma i modi in cui noi percepiamo, caratterizziamo e analizziamo gli scioperi della fame. Uno sguardo sui nostri punti deboli, più visibili dopo uno sciopero della fame, a causa della polarità che li ha preceduti.
Come ogni nostra azione anche lo sciopero della fame presenta una duplice natura. Non risponde solo alle domande croniche o emergenti, ma contemporaneamente mette in moto questioni sul chi siamo, in che modo ci organizziamo, come lottiamo, che tipo di relazioni creiamo nei momenti di un periodo di intenso conflitto con lo Stato. Ed ognuna di queste domande, e tutte le altre che emergono, non possiedono solo una risposta, dato che ogni individuo o soggetto collettivo le concepisce in modi diversi. Ogni sciopero della fame inizia con una decisione che possiede una profonda dimensione esistenziale. La continua lotta che si svolge tra il corpo e la mente, tra la volontà di resistere e gli istinti di sopravvivenza, è una condizione molto particolare che logora lo scioperante, non solo fisicamente, ma anche dal punto di vista spirituale/emotivo. Il nostro organismo, come un’insieme indivisibile, viene influenzato in quanto tale dal procedimento dello sciopero. La possibilità di morire è qualcosa che ogni persona dedita alla prospettiva rivoluzionaria ha sempre in mente. Però, lo sciopero della fame possiede la peculiarità che la morte non sembra più essere un momento distaccato, casuale o imprevedibile, ma una fine con un corso predeterminato, con possibilità che in effetti aumentano ogni giorno che passa. Questo mezzo possiede anche un’altra peculiarità. Di per sé non può in nessun modo colpire il regime.
Anche se può suonare eretico, io penso che lo sciopero della fame è un mezzo di lotta introverso, auto-distruttivo e riformista, a prescindere dal livello di combattività e determinazione con cui viene portato avanti, anche se raggiunge la morte dello scioperante/degli scioperanti. La natura riformista dello sciopero della fame innanzitutto proviene dal suo inizio, dato che punta a rafforzare la nostra posizione in una negoziazione, ricattando gli agenti statali. E dal momento che stiamo parlando della negoziazione, ci si aspetta che ci saranno anche degli accordi, compromessi e addirittura riduzioni delle nostre richieste originarie. Dal momento che ci stiamo rivolgendo, anche con ricatto, agli agenti statali, chiedendo di soddisfare delle nostre richieste, noi riconosciamo all’autorità istituzionalizzata il potere di fornire delle soluzioni. Inoltre, ogni sciopero cerca di soddisfare alcune richieste nel dato contesto, senza la capacità di distruggere
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Montreuil [Francia]: Tre “autolib” incendiate in solidarietà con gli anarchici detenuti (22/01/2017) [it]

Volevamo esprimere con degli atti la nostra solidarietà con Damien, condannato giovedì 19 a 10 mesi di carcere. Eravamo in molti a quella manifestazione selvaggia del 14 aprile e non permetteremo che la paghi da solo – noi non dimentichiamo.
Domenica sera del 22 abbiamo trovato tre Autolib [servizio pubblico di car-sharing, con automobili elettriche, n.d.t.] in via Galilée a Montreuil, e le abbiamo incendiate.
Ci propinano le Autolib come soluzione per una città più pulita, più ecologica, più “smart”. Noi sputtiamo sulla loro propaganda.
Per Damien, quindi, e anche per i/le compagni/e incarcerati/e in Italia per l’operazione Scripta Manent.
Libertà per tutti e per tutte!

Gli amici di Jules Bonnot e della primavera 2016

P.S. Vogliamo inviare un abbraccio complice ai compagni che avevano incendiato a Bruxelles delle macchine dei collaborazionisti nella notte di capodanno. Leggere che le notti brussellesi si illuminano di vostri attacchi (e degli altri) ci spinge ancora di più ad agire (è a questo che servono le rivendicazioni, giusto?). Tuttavia, noi pensiamo che distribuire volantini e attaccar manifesti sia importante, e che non si tratta di “arruolare” o di “sedurre”, ma di condividere le idee sovversive.
Ma siamo sicuri che ci avete già pensato. Saluti.


Montreuil [Francuska]: Tri “autolib” zapaljene u znak solidarnosti s anarhistima u zatvoru (22.01.2017.)
Željeli smo izraziti djelima našu solidarnost s Damienom, osuđenim u četvrtak 19. na 10 mjeseci zatvora. Bilo nas je mnogo da tom divljem prosvjedu 14. aprila i nećemo dozvoliti da on sam plati – mi ne zaboravljamo.
U nedjelju večer, 22., naišli smo na tri Autoliba [javna usluga car-sharinga, s električnim automobilima, nap.prev.] u ulici Galilée u Montreuilu, te smo ih zapalili.
Prikazuju nam Autolib kao rješenje za čisti, ekološki i “smart” grad. Mi bljujemo na
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Aquisgrana [Germania]: Primo giorno del processo per rapina in banca (23/01/2017) [it]

Oggi, 23 gennaio 2017, si è svolta la prima udienza del processo contro i nostri compagni anarchici accusati di aver rapinato una succursale della Pax Bank nel novembre del 2014, ad Aquisgrana.
Nell’aula erano presenti il rappresentante della Procura, il giudice, gli imputati con i rispettivi avvocati, una “giuria popolare” (che non porta decisioni), i giornalisti, ai quali non era permesso di filmare all’interno dell’aula, in accordo con la richiesta degli avvocati di difesa (anche se le loro telecamere stavano registrando fuori dall’aula), e il pubblico composto da famgliari, amici e compagni degli imputati, che avevano occupato i 30-40 posti a disposizione.
Dopo le formalità procedurali e dopo che il P.M. ha letto le accuse (rapina a mano armata e porto illegale di armi), uno degli avvocati di difesa ha chiesto il rinvio del processo di tre settimane per il fatto di non aver avuto accesso ad una parte del fascicolo d’indagine, dato che l’accusa non l’ha ancora messo a disposizione. Gli avvocati hanno sostenuto che questo ostacola loro capacità di offrire una completa e imparziale difesa ai loro clienti.
Dopo aver sentito le argomentazioni sia della difesa che dell’accusa, il giudice ha ordinato al pubblico di abbandonare l’aula per deliberare in privato con entrambe le parti, per respingere dopo la richiesta di rinvio. Tra i propri argomenti l’accusa ha sostenuto che questi documenti non sono rilevanti per il processo. Solo alla fine ha ammesso l’esistenza di un’altra parte del fascicolo legato all’indagine in corso, che comunque non avrebbero svelato.
Addirittura il giudice ha ammesso di non aver visto gran parte dei documenti che la difesa ha richiesto, ma ha continuato rimarcando che questo è usuale in molti processi. Tuttavia, gli avvocati hanno insistito sul fatto che dovrebbero essere la difesa e non l’accusa a decidere se questi documenti sono rilevanti o meno.
Infine, il giudice ha respinto il rinvio di tre settimane, però ha sospeso l’udienza fino a giovedì 26 gennaio, per concedere tempo alla difesa di leggere la parte del fascicolo d’indagine, a cui è stato garantito l’accesso (ma non a tutto).
La prossima udienza si svolgerà il 9 febbraio, e in principio il programma di questa data ha già incluso l’esposizione di alcuni testimoni, compreso un agente di polizia dello Stato spagnolo.
Numerosi sostenitori da diversi paesi erano presenti per esmprimere il proprio supporto durante le 4 ore ore e mezza dell’udienza. I nostri compagni hanno ricevuto il nostro calore nella fredda Germania, mentre uno scambio di sguardi e di gesti complici ha continuato a ripetersi tutta la mattinata, trasmettendo forza e dimostrando ancora una volta che di fronte alla repressione e alla detenzione la solidarietà tra coloro in lotta sfida i muri e le frontiere.


Aachen [Njemačka]: Prvi dan suđenja za pljačku banke (23.01.2017.)
Danas 23.01.2017. održano je prvo ročište suđenja protiv naših anarhističkih drugova optuženih za pljačku podružnice Pax Banke u Aachenu, novembra 2014.
U sudnici su bili prisutni predstavnik tužilaštva, sudac, okrivljenici sa svojim advokatima, “narodna porota” (koja ne donosi odluke), novinari, kojima nije bilo dozvoljeno snimanje unutar sudnice, u dogovoru sa zahtjevom advokata obrane (mada su njihove telekamere bile upaljene izvan sudnice), i publika sastavljena od članova obitelji, prijatelja i drugova okrivljenika, koji su zaposjeli 30-40 mjesta na raspolaganju.
Nakon proceduralnih formalnosti i nakon što je tužitelj pročitao optužnicu (oružana pljačka i ilegalno posjedovanje oružja), jedan od advokata obrane zatražio je odgodu suđenja na tri tjedna zato što nije imao pristup jednom dijelu dokumenata istrage, pošto ih tužilaštvo nije stavilo na raspolaganje. Advokati su naglasili da to onemogućava potpunu i nepristranu obranu njihovih
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Solidarietà con gli anarchici colpiti dalla repressione ad Aquisgrana – Germania [manifesto] [it]

I due compagni di Barcellona sono stati arrestati in occasioni differenti, nella primavera del 2016, per essere poi estradiati e messi in custodia cautelare. La procura di Aquisgrana li accusa di aver commesso una rapina nella Pax Bank di Aquisgrana. Il processo contro di loro inizierà il 23 gennaio 2017, e si svolgerà attraverso un periodo di 5 mesi.
Un’altra compagna, di Amsterdam, ha affrontato il processo per un’altra rapina, svoltasi in luglio 2013 nella banca di Aquisgrana. Nel dicembre è stata prosciolta. Da allora lo Stato ha fatto ricorso.
Se questi compagni sono mai entrati in queste banche come dei clienti insoliti o meno, non ci interessa, perché non abbiamo nulla da rimproverare a chiunque scelga di entrare in banca armato. La nostra solidarietà sta nelle lotte e nelle idee di queste individualità, che nonostante la repressione non hanno compromesso la propria dignità o l’etica, la propria libertà o il disprezzo per tutte le autorità.
La polizia scientifica dice di aver trovato tracce del DNA intorno alla banche, su oggetti mobili, che sembra siano compattibili con il DNA degli anarchici accusati. Questa prova è stata presentata come un indizio imparziale e infallibile della loro presenza in quelle giornate specifiche in quelle istituzioni finanziarie. Però, noi lasciamo ai tribunali e agli avvocati la discussione sulle fallacie tecniche di questo metodo investigativo, questo crescente archivio internazionale, ottenuto con tutti i mezzi necessari, diventato un problema che riguarda tutti. Queste prove scientifiche presentate come una verità assoluta sono di fatti un altro esempio di scienza al servizio di controllo sociale e dello Stato. Questa “neutralità” razionale nel nome della neutralizzazione di persone ribelli e indesiderate è in conformità usuale con i valori democratici: nel nome della sicurezza sta cercando di trasformarci tutti in partecipanti volontari della codificazione delle nostre vite.
Come in quasi tutti casi giuridici questa prova tecnologica corrisponde al profilo criminale di ogni persona che lo Stato considera indesiderata e improduttiva (dal punto di vista sociale, economico, etnico o etico). Queste caratteristiche vengono amplificate dai media ufficiali, che aiutano a legittimare la repressione. Complici nella costruzione di queste figure “pericolose” e nella creazione del consenso per rimuoverle dalla società “civile”.
Sta in coloro che non accettano e che non sono accettati da questo mondo, a combattere e organizzarsi contro lo sfruttamento, l’alienazione e la sterilizzazione della nostra immaginazione, per autodeterminazione. Sta ad ognuno di noi attaccare queste logiche basate sull’accumulazione e l’autorità, sulla schiavitù salariale e sottomissione, sulle guerre tra i poveri e guerre tra gli Stati, sulla distruzione industriale e colonizzazione tecnologica.
Combattere per una vita dignitosa, autonoma e libera.
Finché tutti saremo liberi...
Per la rivolta!


Solidarnost s anarhistima pod represijom u Aachenu – Njemačka (plakat)
Dvoje drugova iz Barcelone uhapšeno je u dva različita slučaja, u proljeće 2016., da bi poslije bili izručeni i zatvoreni u istražni zatvor. Tužilaštvo iz Aachena ih optužuje da su počinili pljačku u Pax Banci u Aachenu. Suđenje protiv njih započet će 23. januara 2017. i trajat će oko pet mjeseci.
Još jednoj drugarici, iz Amsterdama, suđeno je za jednu drugu pljačku, koja se odvila u julu 2013. u aachenskoj banci. U decembru je odriješena. Od tada je država uložila žalbu.
Da li su ti drugovi ikada ušli u te banke kao neuobičajeni klijeniti ili nisu, ne zanima nas, zato što nemamo što da prigovorimo bilo kome tko odabere da uđe u banku naoružan. Naša solidarnost leži u borbama i idejama tih pojedinaca, koji unatoč represiji nisu doveli u pitanje vlastito dostojanstvo ili prezir prema svim autoritetima.
Forenzičari kažu da su pronašli tragove DNK oko banaka, na pokretnim predmetima, koji izgleda odgovaraju uzorcima DNK optuženih anarhista. Taj je dokaz predstavljen kao neosporiv i
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Udine [Italia]: Condannata un’anarchica per l’oltraggio (21/12/2016) [it]

Condannata, ieri mattina, dal Tribunale di Udine, un’anarchica di Udine a 20 giorni con sospensione condizionale per oltraggio a pubblico ufficiale per azione di contrasto al corteo di CasaPound per le foibe del febbraio 2015.

Udine [Italija]: Anarhistica osuđena zbog napada (21.12.2016.)
Osuđena, jučer ujutro, na sudu u Udinama, jedna drugarica iz istog grada, na 20 dana uvjetne, zbog napada na policijskog službenika tokom suprotstavljanja manifestaciji fašističke udruge CasaPound u sjećanje na fojbe, u februaru 2015.

Tolosa [Francia]: Veicoli della “Toulouse Métropole” incendiati in solidarietà con l’anarchico detenuto Damien (22/01/2017) [it]

Nella notte tra 21 e 22 gennaio 4 veicoli della “Toulouse métropole” sono andati in fumo.
Dopo che siamo discretamente entrati al parcheggio di quest’azienda, abbiamo incendiato i veicoli parcheggiati.
Un piccolo contributo alla critica della metropoli, e al modo in cui imputridisce le nostre vite.
Solidarietà con Damien, incarcerato a Fleury.

Toulouse [Francuska]: Vozila poduzeća “Toulouse Métropole” zapaljena u znak solidarnosti sa zatvorenim anarhistom Damienom (22.01.2017.)
U noći između 21. i 22. januara 4 vozila poduzeća “Toulouse métropole” otišla su u dim.
Nakon što smo diskretno ušli na parking tog poduzeća, zapalili smo vozila tamo parkirana.
Mali doprinos kritici metropole i načinu na koji truje naše živote.
Solidarno s Damienom, zatvorenom u Fleuryju.

Cile: Trasferita l’anarchica detenuta Tamara Sol (01/2017) [it]

Dopo la punizione imposta alla compagna Sola per aver aggredito una miserabile guardia carceraria, la gendarmeria la mette in isolamento.
In seguito ad un malore la compagna viene portata all’ospedale e dopo, nonostante fosse ancora sotto gli effetti delle medicine, la gendarmeria la trasporta inaspettatamente nella prigione di Valparaiso.
Arrivata al Valparaiso viene portata nel Modulo B col resto della popolazione penale.
Secondo amici e familiari la compagna sta bene e si è ripresa dalla punizione, le botte e il sorprendente trasferimento.
Nessun rispetto con le carceriere!

(tradotto da RadioAzione)


Čile: Kazneni premještaj zatvorene anarhistice Tamare Sol (01.2017.)
Nakon što je drugarici Sol nametnuta kazna zbog napada na jednu bijednu zatvorsku stražarku, žandarmerija ju je stavila u izolaciju.
Nakon što joj je pozlilo, drugarica je odvedena u bolnicu, nakon čega ju je, bez obzira što se još nalazila pod lijekovima, žandarmerija neočekivano odvezla u zatvor Valparaiso.
Po dolasku u Valparaiso, smještena je na odjel B, uz ostale obične zatvorenike. Po riječim prijatelja i članova obitelji drugarici je dobro i oporavila se od kazne, batina i od neočekivanog premještaja.
Bez poštovanja prema tamničarkama!

L’Aia [Paesi Bassi]: Bancomat distrutti in solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana (01/2017) [it]

La notte scorsa abbiamo distrutto 9 bancomat nella città dell’Aia, Paesi Bassi, in solidarietà con gli anarchici accusati di rapine in banca ad Aquisgrana, Germania. L’inizio del processo è stato fissato per il 23 gennaio 2017, e si svolgerà in cerca 26 giorni, attraverso più di 5 mesi.
Non ci interessa sapere se i compagni sono in verità responsabili o meno di rapine in banca. L’espropriazione è una pratica eticamente giusta e politicamente legittima, un metodo di lotto che fa parte della storia di tutti i movimenti rivoluzionari.
Li vogliamo liberi! Amore, rabbia e solidarietà!
Distruggere tutte le banche! Fuoco alle carceri!

Den Haag [Nizozemska]: Uništeno 9 bankomata u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu (01.2017.)
Sinoć smo uništili 9 bankomata u Haagu, Nizozemska, u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu, Njemačka. Suđenje je zakazano za 23. januar 2017. i odvit će se kroz oko 26 dana, kroz više od 5 mjeseci.
Ne zanima nas da li su drugovi zaista odgovorni ili nisu za pljačke banke. Eksproprijacija je etički ispravno i politički legitimno djelovanje, metoda borbe koja je dio povijesti svih revolucionarnih pokreta.
Želimo ih slobodne! Ljubav, bijes i solidarnost!
Uništimo sve banke! Zapalimo zatvore!

Atene [Grecia]: Bancomat incendiato contro la società carceraria (12/01/2017) [it]

Nella notte di giovedì 12 gennaio 2017 abbiamo distrutto e incendiato un bancomat della Banca del Pireo sulla piazza Canningos. Anche quest’anno il nostro dono allo status quo martellate e fiamme. Noi non dimentichiamo coloro che sono in carcere.
Gioventù caotica

Atena [Grčka]: Bankomat zapaljen protiv društva-zatvora (12.01.2017.)
U noći četvrtak 12. januara 2017. uništili smo i zapalili bankomat Pirejske Banke na trgu Canningos. I ove godine naš poklon statusu quo su udarci čekićem i vatra. Mi ne zaboravljamo one koji se nalaze u zatvorskim ćelijama.
Kaotična mladost

Parigi [Francia]: L’anarchico detenuto Damien Camelio condannato a 10 mesi (19/01/2017) [it]

Resoconto del processo di Damien

Giovedì 19 gennaio 2017, Damien, incarcerato dall’8 dicembre e accusato di danni commessi durante la manifestazione spontanea e distruttiva del 14 aprile, affrontava il proceso a Parigi.
C’erano una quarantina di persone solidali. Contesto di procesi per direttissima, essenzialmente dei casi di delinquenza per sopravvivenza e di piccola economia parallela. Una giovane Procuratrice dal vocabolario indigesto che chiede la prigione a tutto spiano con la banalità con cui io salto i tornelli della metro, la nozione di ostacolo in meno. Un giudice paternalista che, in più delle sentenze, si permette di distribuire senza alcun problema delle diagnosi psicologiche [si tratta della stessa procuratrice e dello stesso giudice del processo per direttissima che Damen ha rifiutato l’8 dicembre ; NdT].
Brutta aria. Ciò dicendo non voglio dire che ce ne siano di migliori, a fare quei mestieri di cani.
Al momento della lettura delle accuse contro Damien, ci si agita in sala. Si tratta di vetri sfondati: l’Ufficio di collocamento, la Camera di Commercio, una concessionaria Jaguar, un supermecato Franprix. Ogni bersaglio dell’elenco viene seguito da uan scarica di applausi. Il togato in capo chiede a Damien se riconosce i fatti. Quest’ultimo si esprime chiaramente, dichiara che non riconosce né le categorie di innocente o colpevole, né la legittimità del giudice, né la giustizia in generale. La sala scandisce dei cori «abbasso lo Stato, gli sbirri ed i padroni», con l’aggiunta di «e i giudici», «e i procuratori», «abbasso la polizia in borghese». In risposta, lui grida «fotti la giustizia!», i perturbatori dell’udienza si fanno butare fuori, Damien compreso.
Alla fine viene riportato alla sbarra, il processo si farà a porte chiuse. La procuratrice chiede 8 mesi di galera, ne prenderà 10, resta in detenzione, e 14000 euro di rimborso dei danni. Si potrà ricordare, di passaggio, la confusione dei rappresentanti dell’Ufficio di collocamento che esprimono la speranza che Damien trovi un lavoro quando uscirà (è risaputo, se i loro locali si fanno attaccare in tutta la Francia è di certo con la speranza di vederli più efficaci) e la disperzione contenuta di quelli della Jaguar di fronte al rifiuto di un rimborso supplementare per danni morali, che stimavano a 2000 euri.
Dopo lettura della sentenza, di nuovo, si gridano parole gentili. «Viva l’anarchia», grida il compagno prima di essere portato via. «Libertà», «abbasso lo Stato, i giudici e i secondini», si può sentire dalla sala.

Non lasciamo lo Stato e i suoi sgherri fare i loro sporchi affari tranquilli.
Fotti la giustizia, viva la rivolta!

(tradotto da guerresociale)


Pariz [Francuska]: Anarhist Damien Camelio osuđen na 10 mjeseci zatvora (19.01.2017.)
Sažetak suđenja
U četvrtak 19. januara 2017. u Parizu se sudilo Damienu, u zatvoru od 8. prosinca i optuženom za nanošenje štete tokom spontanog i destruktivnog prosvjeda 14. aprila.
Bilo je prisutno oko četrdesetak solidarnih osoba. Kontekst suđenja po brzom postupku u slučajevima kriminala zbog preživljavanja i sitne paralelne ekonomije. Jedna mlada tužiteljica, neprobavljivog vokabulara, koja svom silom zahtjeva zatvor, istom banalnošću kojom ja preskačem okretne rampe u podzemnoj željeznici, pojam jedne prepreke manje. Jedan paternalistički sudac koji, osim donošenja presuda, usuđuje se i bez ikakvog problema donositi i psihološke dijagnoze [radi se o istoj tužiteljici i sucu
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Parigi [Francia] : Viva il carburo di tungsteno (18/01/2017) [it]

In solidarietà con Damien, che passa domani in tribunale a Parigi. L’occasione di condividere la notevole efficacia di un piccolo compagno di tasca.
Mi giravano le palle di brutto, stasera. Pensavo a Damien che passa in processo, alla grandiosa manifestazione del 14 aprile, quando ci eravamo divertiti a spaccare tutto, a tutti quegli stronzi che ci rovinano la vita, alle nostre maschere subacquee e alle maschere a gas che si annoiano, da quando non spacchiamo più tutto, tutti i giovedì [durante i quattro mesi di movimento contro la Loi travail, le manifestazioni erano spesso il giovedì – qualche volta pure il martedì; NdT].
Intorno alla Porte des Lilas [nord-est di Parigi; NdT], ho sfondato gli schermi di 7 bancomat, 4 pannelli pubblicitari JCDecaux ed i vetri di una macchina della RATP [i trasporti pubblici di Parigi; NdT] e di una della SPIE (costruttori di carceri).
Tutto ciò con una discrezione (relativa: fa un piccolo “ploc”, soprattutto sui vetri delle macchine) molto apprezzabile, grazie ad una piccola rondella che serve per tagliare le piastrelle, di 22 mm di diametro, in carburo di tungsteno, montata su un laccio abbastanza robusto da sopportare i graffi del vetro rotto. Per gli sbirri è una collana fantasia carina, ma è la bestia nera dei vetri. Si trova in tutti buoni negozi di bricolage.

Bob aggiustatutto

(tradotto da guerresociale)


Pariz [Francuska]: Živio volframov karbid (18.01.2017.)
U znak solidarnosti s Damienom, koji će sutra biti na sudu u Parizu. Prilika da podijelimo značajnu učinkovitost jednog malog džepnog druga.
Baš sam bio užasno bijesan, noćas. Mislio sam na Damiena koji mora pred sud, na sjajni prosvjed 14. aprila, kada smo se zabavili sve uništavajući, svim onim govnima koji nam uništavaju živote, na naše podvodne i gas maske koje se dosađuju otkad više ne uništavamo sve, svakog četvrtka [tokom četiri mjeseca pokreta protiv Zakona o radu prosvjedi su često bili četvrtkom – ponekad i utorkom; nap.prev. na tal.].
U okolici Porte des Lilas [sjevero-istok Pariza; nap.prev. na tal.] razbio sam 7 ekrana bankomata, 4 reklame JCDecaux te stakla jednog vozila RATP-a [pariški javni prijevoz; nap.prev. na tal.] i jednog SPIE-a (graditelja zatvora).
I sve to uz znatnu diskreciju (relativnu: čuje se mali “plok”, nadasve na staklima vozila), zahvaljujući jednom malom kotačiću koji se koristi za rezanje pločica, od 22 mm promjera, od volframovog kabrida, svezanog za prilično čvrstu vrpcu kako bi podnio ogrebotine razbijenog stakla. Za pandure će to biti samo jedna maštovita dražesna ogrlica, ali to je crna zvijer za stakla. Naći ćete ga u svim boljim dućanima za uređenje doma i vrta.

Bob samsvojmastor

Foresta di Hambach [Germania]: Attacco incendiario contro la multinazionale dell’energia RWE (25/11/2016) [it]

Nelle tarde ore del 25/11/2016 abbiamo eseguito un attacco incendiario coordianto contro la multinazionale tedesca dell’energie RWE, nelle prossimità della miniera a cielo aperto di lignite a Hambach. Abbiamo rimandato questa rivendicazione fino ad oggi (11/01/2017) per motivi strategici.
Dopo aver perlustrato la zona ci siamo divisi e abbiamo dato fuoco a sei stazioni di pompaggio, a due trasformatori elettrici, ad un escavatore e ad una sottostazione elettrica.
Le stazioni di pompaggio sono i punti chiave della infrastruttura mineraria, perché utilizzate per abbassare il livello freatico e per prevenire l’allagamento della miniera. Di solito si presentano come una sezione di tubo esposto con un quadro elettrico, circondati da una struttura di recinzione. Abbiamo aperto il quadro elettrico con un piede di porco e collocato un semplice ordigno incendiario a tempo e un fascio di camere d’aria di bici per assicurarci che il fuoco prenda bene.
Gli ordigni incendiari erano composti da una candela legata ad un cubetto di accendifuoco con un forte elastico. Le candele bruciando lentamente innescavano gli accendifuoco una volta che noi eravamo ormai al sicuro, lontano dalla zona. Dopo aver distrutto un finestrino per poter accedere, abbiamo utilizzato gli stessi ordigni per bruciare la cabina di un escavatore.
Per i trasformatori e la sottostazione abbiamo bruciato dei pneumatici imbottiti di stracci inzuppati di benzina. Li abbiamo collocati sotto i cablaggi esposti della sottostazione e all’interno dei trasformatori. In pochi minuti queste mete erano avvolte dalle fiamme, e dopo che ci siamo allontanati la sottostazione è esplosa, mandando scintille elettriche e fiamme purpuree dieci metri in alto nel cielo notturno. Nonostante questo abbia causato anche un blackout nel raggio di due chilometri, la feccia dei media locali non ha menzionato da nessuna parte, riducendo il tutto all’incendio dei soli due trasformatori.
Dato che la mega-macchina tecno-industriale ogni giorno stritola, distruggendo e inquinando tutto ciò che è ancora bellissimo e selvaggio su questo mondo, sentiamo che azioni come queste rappresentino una misura necessaria per rimanere mentalmente sani e per ricordarci che siamo ancora vivi in mezzo a tutta questa distruzione e miseria della società moderna.
Dopotutto, l’unico modo in cui poter godersi il paesaggio industriale è strisciando in mezzo alle ortiche e l’erba alta, trovando un buon punto panoramico da cui osservare i pilastri di fumo nero innalzarsi dal macchinario rovente e dall’infrastruttura della civiltà.

Vogliamo inviare un segnale di complicità agli anarchici detenuti accusati di rapine in banca ad Aquisgrana, e al prigioniero di guerra cileno Kevin Garrido, detenuto per gli attacchi esplosivi nella città di Santiago.

Per la moltiplicazione degli attacchi contro la RWE!
Per l’anarchia e la natura selvaggia!
Morte alla civiltà!

- Delinquenti nella Notte


Šuma Hambach [Njemačka]: Napad požarom na energetsku multinacionalku RWE (25.11.2016.)
U kasnim satima 25.11.2016. izveli smo koordinirani napad požarom na njemačku multinacionalnu energetsku kompaniju RWE u blizini otvorenog rudnika lignita u Hambachu. Odgodili smo ovu izjavu o preuzimanju odgovornosti do danas (11.01.2017.) iz strateških razloga.
Nakon što smo izvidili područje, razišli smo se i zapalili šest crpnih stanica, dva električna trasformatora, jedan rovokopač i jednu trafostanicu.
Crpne stanice su ključne točke infrastrukture rudnika, pošto se koriste za
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Parigi [Francia]: 19 gennaio – Processo contro l’anarchico detenuto Damien [it]

Il processo contro Damien, che lo vede accusato della distruzione di finestre di un Franprix [catena supermercati, n.d.t.], della Camera di Commercio e dell’Industria, di un centro per l’impiego e di un concessionario della Jaguar, durante la manifestazione selvaggia del 14 aprile, avrà luogo
giovedì 19 gennaio alle ore 13:30, nell’aula 23 del Palazzo di Giustizia di Parigi.
Questo giorno, come tutti gli altri, facciamogli sentire la nostra solidarietà.
Complici e solidali!


Pariz [Francuska]: 19. januar – Suđenje protiv anarhističkog zatvorenika Damiena
Suđenje protiv Damiena, optuženog za uništenje prozora jednog Franprixa [lanac supermarketa, nap.prev.], Gospodarske i Industrijske Komore, jedne burze rada i jednog koncesionara Jaguara, tokom divljeg prosvjeda 14. aprila, održat će se
u četvrtak 19. januara u 13:30 sati, u sudnici 23 Palače Pravde u Parizu.
Taj dan, kao i svaki drugi, neka osjeti našu solidarnost.
Suučesnici i solidarni!

Parigi [Francia]: Vandalizzato centro per l’impiego in solidarietà con l’anarchico detenuto Damien (16/01/2017) [it]

Contro il lavoro

Nella notte tra il 15 e il 16 di gennaio abbiamo distrutto alcune finestre del centro per l’impiego in via des Nanettes, nel 11° arrondissement.
Noi odiamo il lavoro e il suo mondo. Per noi la sepoltura del movimento sociale non significa la fine delle ostilità.
Vogliamo inoltre inviare un messaggio di solidarietà a Damien, che affronterà il processo giovedì.
Libertà per tutti, da entrambi i lati dei muri.
La solidarietà è l’attacco


Pariz [Francuska]: Vandalizirana burza rada u znak solidarnosti s anarhističkim zatvorenikom Damienom (16.01.2017.)
Protiv posla
U noći između 15. i 16. januara razbili smo nekoliko prozora burze rada u ulici des Nanettes, u 11. arrondissementu.
Mi mrzimo posao i njegov svijet. Za nas pokop društvenog pokreta ne znači prekid neprijateljstva.
Želimo osim toga poslati i jednu solidarnu poruku Damienu, koji će se u četvrtak naći pred sudom.
Sloboda za sve, s obije strane zidova.
Solidarnost je napad

Florence/Brescia [Italy]: Update on repression against the anarchists (01/2017) [en]

FLORENCE: Raids carried out following the explosion of a device at “Il Bargello” [neo-nazi] bookshop. 1st January 2017 at around midday the Digos of Florence turned up at three flats in the city and a house in the province of Prato. They searched the homes and cars of those who were there, looking for weapons and explosives. They found nothing apart from one instance, where they seized electrical material (cables, switches, bulbs) and various items (computers, ‘bormioli’ glass jar lids, beeswax…).
Five people were taken to the forensic unit in Florence where they were photographed and fingerprinted; after several hours in the police station they were requested to do a swab test on their hands to detect traces of explosive material. Four people agreed to it, whereas one of them refused so the police decided to seize the jacket they were wearing. At 8pm all five were released with investigation reports showing negative results.
The search of the house in the province of Prato also went on for a long time, followed by a clumsy attempt by the forensic police (who went there after the Digos of Prato and Florence) to do swab tests to look for traces of gunpowder on the hands of those being investigated. The cops wanted to do the test in the middle of a wood using cotton wool from an envelope that had already been opened. At their refusal to submit to the test, the four people were taken to Prato police station where – besides the material already seized – their coats were also taken. Charges being considered by the investigators are attempted murder, serious bodily harm and fabrication and transport of an explosive device. So far no one is known to have been declared under investigation.

BRESCIA: From the media of the regime we learn that after a year of investigation prosecutors from Brescia have put two anarchist comrades under investigation. They have been charged with attack with intents of terrorism and possession and fabrication of explosives, article 280, following an attack on the Polgai police training centre in Brescia, which took place in the night between 17th and 18th December 2015 with a bomb made with eight kilograms of gunpowder. The device caused damage to the door of the building. The attack was claimed by the anarchist comrades of Cellula anarchica acca (C.A.A) in affinity with the black international, and was in response to
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Grecia: Lettera dell’anarchico detenuto Giannis Naxakis – Sullo sciopero della fame (09/2015) [it]

Alla conclusione del processo d'appello per la rapina della banca di Pirgetos, Giannis Naxakis è stato rilasciato dal carcere di Domokos. Il compagno ha scontato 1/3 della sentenza iniziale ed è stato rilasciato il 16 gennaio 2017 con misure restrittive.
GIANNIS, BEN TORNATO IN STRADA!
FORZA A TUTTI GLI ANARCHICI COMBATTENTI IMPRIGIONATI

Act For Freedom Now!

Per poter iniziare a parlare dello sciopero della fame devo innanzitutto trovare i motivi che hanno dato vita ad un tale metodo come strumento di protesta/pressione, per poterlo meglio comprendere e, di conseguenza, interpretarlo nel presente. Le posizioni sullo sciopero della fame potranno essere comprese solo seguendo questo.
Tornando, quindi, indietro nel tempo, posso semplicemente immaginarmi una situazione in cui una persona (o persone) non aveva nessun’altra opzione per esprimere la propria rabbia contro la repressione subita, perché tutti gli altri mezzi erano stato esclusi in un modo o in un altro, e quindi scelse di procedere per questa via. Posso immaginare una persona che avendo esaurito tutti i mezzi attivi a sua disposizione le era ormai praticamente impossibile intraprendere un’altra via che rifiutare il cibo. Ovviamente, questa persona sarà stata in una condizione di isolamento o di restrizione, dato che non aveva semplicemente lasciato il luogo di repressione. Infatti, immagino che questa prima persona non aveva neanche la capacità di muoversi liberamente, forse perché era stata picchiata o isolata, e allora aveva escogitato questo estremo modo di reagire, un modo di autodistruzione passiva, scommettendo sul ricatto degli oppressori. Non sono in grado di valutare se questo ricatto era di natura emotiva o puramente pratica, dato che non so a quale periodo mi sto riferendo, ma sono propenso al secondo. Sono quasi certo che la prima persona che sperimentò questo sia morta. Posso solo presumere che una morte simile, ad un certo punto, non andava più bene agli oppressori, suppongo per motivi pratici (forse volevano utilizzare questa persona per lavoro/schiavitù), che corrisponderebbe alla logica di un’epoca remota.
Questa insoddisfazione dell’allora potere dominante probabilmente divenne ben nota e si diffuse come l’incidente che segnò l’inizio di riproduzione sporadica del fenomeno “sciopero della fame”. Per giunta, con la graduale democratizzazione di alcune società, una morte simile non era più conveniente, ma non per motivi pratici (per i quali avrebbero probabilmente fino ad allora già preso dei provvedimenti), bensì per ragioni umanitarie, mettendo in gioco addirittura la retorica del regime, cioè la democrazia, e quindi la posizione dei suoi funzionari.
Assieme alla democrazia prematura e i suoi “diritti”, lentamente emerse anche la questione dei diritti del nemico. Si tratta di una contraddizione logica che emerge quando un sistema di potere, e perciò di ineguaglianza, fonda la sua posizione sulle teorie di eguaglianza.
Così, arrivando ai giorni nostri, alle condizioni del territorio greco negli ultimi anni, percepisco quantomeno una degenerazione in relazione all’“estremo”, che partorì questo mezzo passivo. Naturalmente, il vero significato dell’“estremo” può
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Bruxelles [Belgio]: Incendiato veicolo del corpo diplomatico [it]

L’altra sera, non avendo voglia di rientrare dopo aver bevuto uno succo o guardato un film, o di scaldarci sotto la trapunta (anche se a volte è assai piacevole), eravamo in cerca di una sventatezza, che ci avrebbe permesso di digerire un po’ la collera del quotidiano, di donare gioia al ventre e appagarci per qualche istante.
Allora l’attacco...
Conoscendo un quartiere con veicoli dei corpi diplomatici, e avendo qualche accendifuoco sempre a portata di mano (sembra che siano pure dei/lle delinquenti/esse che si fanno dei nascondigli di materiale in città per essere sempre pronti), abbiamo deciso di andare a fare un giro.
Le vie erano calme e silenziose. E abbiamo approfittato di questo fatto per scivolare nella notte (come dei ninja poco credibili) e incendiare questa lussuosa macchina sportiva, la cui targa (numero e l’ordine dei numeri e lettere sono differenti dalle targhe usuali) chiaramente indicava l’appartenenza ad un’eurocrate diplomatico (impiccati con la propria cravatta!).
Quando il pneumatico ha preso fuoco per bene, ci siamo ritirati.
Facendo ciò, abbiamo pensato alla chiamata espressa dai compagni (delle CCF/in Grecia), sotto il nome del progetto Nemesi, per attaccare direttamente gli individui, e non solo edifici/istituzioni. Vogliamo dire che concordiamo con questa chiamata, e che condividiamo i loro desideri.
Kalinikta malaka!


Bruxelles [Belgija]: Zapaljeno diplomatsko vozilo
Jučer navečer, pošto nam se nije dalo vratiti nakon ispijanja soka ili gledanja filma, ili utopliti se pod jorganom (premda je ponekad vrlo ugodno), tražili smo da počinimo neku glupost, koja bi nam dozvolila da probavimo nešto svakodnevnog bijesa, da priuštimo radosti stomaku i da nas zadovolji na trenutak.
Onda, u napad...
Poznavajući jedan kvart s diplomatskim vozilima, i uz par kocki za potpalu uvijek pri ruci (izgleda da
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Carcere di Fleury-Mérogis [Francia]: Lettera dell’anarchico Damien Camelio – “Contributo per un dibattito sulla giustizia” (01/2017) [it]

Avendo appreso che il 9 gennaio si svolgerà a Parigi un dibattito sulla giustizia, vorrei provare a parteciparvi per lettera, anche se non ho alcuna informazione sul tenore del dibattito visto che mi sono stati rifiutati sia i permessi di visita che i contatti telefonici.
Il tema della giustizia pone una moltitudine di questioni, quella sulla repressione, quella dell’autorità, della reclusione, del mantenimento della classe dominante e dell’ordine, della sottomissione e della ribellione, evidentemente legato a quello della difesa e dell’attacco, della rassegnazione o della dignità, dell’inazione o della vendetta.
Questa scelta personale appartiene ben inteso ad ogni individuo ed io non mi voglio certo presentare come colui che impartisce lezioni a qualcuno, né come martire o eroe che certo non sono. Non parlerò che della mia propria scelta che non è motivata da un dovere rivoluzionario fantasma, ma dalla volontà, dalla necessità che mi è propria di sentirmi più libero, più degno, più vivo di quanto non vorrebbero i miei carcerieri.
Il mio bagaglio intellettuale e teorico è relativamente limitato, ma la mia vita rassomiglia piuttosto a quella di una canaglia che a quella di un universitario, misuro a gran passi i corridoi dei tribunali dall’età di tredici anni e quelli delle prigioni dall’età di 17.
Queste osservazioni sono dunque il frutto più della mia esperienza personale, molto soggettiva, che quelle di uno che ha una certa postura ideologica prestabilita. Anche se oggi mi riconosco nell’anarchia non ne avevo la minima conoscenza quando, ancora bambino, ho conosciuto la mia prima detenzione con un fermo di polizia.
Fin da giovane, sono sempre stato contro le ingiustizie, contro coloro che le permettono e possiedono tutto, e contro coloro che li proteggono, ed è così che ho appreso a spogliare i primi e ad attaccare i secondi. Tra noi canaglie abbiamo un proverbio: 9 volte per te e una volta per gli sbirri. (?) È inevitabile, nella guerra sociale, asimmetrica per definizione, il minimo choc frontale ci sarà fatale perché loro sono
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Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (16/01/2017) [en]

The Court of Cassation decided to commit Daniele for trial, concerning the decision of Court of Liberty [provincial appeals court]. Additionally, on January 10th the judge for the preliminary investigations rejected the house arrest.

We have been informed, after the prison visits, that Marco Bisesti has had the disciplinary council on January 13th, but he did not know its outcome yet, following the fact that he smashed with a coatrack several objects in prison office. This gesture was triggered by the installation of opaque windows which actually made impossible to look outside the building.


Italija: Vijesti o Operaciji “Scripta Manent” (16.01.2017.)
Kasacijski sud je odlučio pokrenuti sudski postupak protiv Danielea, u vezi odluke Suda Slobode [regionalni žalbeni sud]. K tome, 10. januara mu je istražni sudac odbio kućni pritvor.

Doznajemo, nakon zatvorskih posjeta, da je Marco Bisesti imao disciplinarno vijeće 13. januara, ali još nije upoznat s ishodom, zbog činjenice da je vješalicom razbio nekoliko predmeta u zatvorskom uredu. Gestu je potaknula instalacija neprovidnih prozora koji zaista onemogućuju pogled izvan zgrade.

Cile: Breve riassunto e aggiornamenti sui compagni in prigione – 2016 [it]

Terminato l’anno 2016, facciamo un resoconto di quali sono gli aggiornamenti attuali dei processi contro i compagni rivoluzionari in prigione.
È a volte il ritmo frenetico della controinformazione, con aggiornamenti costanti o la ripetizione di notizie quello che ci fa perdere la capacità analitica e critica che in quanto ribelli ed antiautoritari ci dovrebbe caratterizzare. Nella nostra continuità della controinformazione, cerchiamo di fare un breve un riassunto sulla realtà dei processi giudiziari contro i nostri prigionieri rivoluzionari.
Felici per la liberazione di Gabriel, Marco Camenish (in semi libertà) e di Albert Woodfox.
Con la memoria salda per i compagni caduti nella lotta, ricordiamo che la prigione, come neppure gendarmi ed amministratori della società carceraria, non hanno tempi morti, vacanze, né pause… come neppure la nostra di rivolta e di liberazione. – Refractario 2016

I compagni Francisco Solar e Mónica Caballero, detenuti in Spagna dal novembre 2013 e accusati dell’attentato esplosivo contro la Basilica del Pilar, da allora affrontano un duro regime penitenziario di isolamento; hanno finalmente affrontato il processo a marzo il 2016 dove sono stati condannati a 12 anni di prigione. Ad ottobre hanno ottenuto una diminuzione sostanziale della pena, a 4 anni e mezzo con la possibilità di essere estradati in Cile.

Hans Niemeyer, arrestato il 30 novembre 2011 e condannato a 5 anni + 300 giorni per l’attacco esplosivo contro la banca BCI, è ancora detenuto nella Cárcel de Alta Seguridad con degli impedimenti burocratici di gendarmeria per accedere a benefici nel carcere.

Kevin Garrido e Joaquin Cortez detenuti dal novembre 2015 e imputati per diversi attacchi esplosivi. Entrambe sono accusati per la legge di possesso delle armi. Joaquin accusato dell’attentato contro il 12simo commissariato di San Miguel e di porto illegale d’arma per essere stato catturato dopo mesi di clandestinità per l’evasione dagli arresti domiciliari in possesso di un’arma. Kevin da parte sua è accusato di possesso di arma bianca e polvere nera e per gli attacchi contro la scuola di gendarmeria e contro chilectra (ottobre 2015) . Le indagini contro i compagni sono ancora aperte.
La situazione carceraria:
Kevin Garrido: detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1
Joaquín Cortez: Prigioniero nella sezione di massima sicurezza

Tamara Sol Farias Vergara, arrestata a gennaio del 2014 accusata per aver sparato ad una guardia di sicurezza del Banco Estado in vendetta per la morte dell’anarchico Sebastian Oversluij sta scontando una pena di 7 anni per tentato omicidio. Tamara è detenuta attualmente nella sezione speciale di alta sicurezza della prigione di San Joaquin.

Caso bombas II
I compagni Juan Flores, Enrique Guzman e Nataly Casanova sono accusati dall’attentato alle metropolitane e diversi commissariati durante l’anno 2014; azioni rivendicate dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cile e dalla Cospirazione Internazionale per la Vendetta, i compagni continuano ad essere in prigione preventiva.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria, il pubblico ministero ha chiesto che i compagni vengano processati in base alla legge antiterrorismo che prevede pene dai 10 anni all’ergastolo. Le indagini sono ancora aperte e quindi ancora non si conosce una data per l’udienza preliminare. La situazione carceraria dei compagni è:
Enrique Guzmán: E’ detenuto nella sezione di massima sicurezza
Juan Flores: Prigioniero nel modulo C della Ex Penitenciaria.
Nataly Casanova: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica nella prigione di San Miguel.

Caso PDI
Alla fine del 2014 la brigata antiomicidi del PDI è attaccata da incappucciati con bombe incendiarie. Per questo motivo Victor Amaru Zuñiga, Felipe Roman, Manuel Espinoza, Maria Paz Vera e Natalia Alvarado sono arrestati e processati.
Dopo la fine delle indagini e aver affrontato l’udienza preliminare, si trovano sotto processo dal 28 novembre il 2016; il pubblico ministero ha chiesto circa 20 anni ciascuno.
La situazione carceraria dei compagni è:
Victor Amaru Zuñiga Felipe Roman e Manuel Espinoza: Prigionieri nei vari moduli della càrcel/empresa Santiago 1
Maria Paz Vera: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica della prigione di San Miguel.
Natalia Alvarado: Agli arresti domiciliari totali

Caso Security
Dopo essere stati condannati nel 2014 per gli assalti a banche e la morte di uno sbirro, i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega e Freddy Fuentevilla stanno scontando la pena nella Carcèl de Alta Seguridad.
Marcelo Villarroel: Condannato a 14 anni + 40 anni (condanna precedente).
Freddy Fuentevilla: Condannato a 15 anni di prigione, durante il 2016 con una riforma alla legge riesce a ridurre a 14 anni e 4 mesi la pena.
Juan Aliste Vega: Condannato a 42 anni di prigione.

Condanne
Il compagno Ignacio Muñoz, è accusato di aver portato un ordigno esplosivo nell’agosto del 2015 nel comune di Lo Prado con volantini in solidarietà con i prigionieri del caso PDI. È stato condannato a 3 anni ed un giorno per la legge sul possesso d’armi. Attualmente è detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1.
Natalia Collado (Tato) e Javier Pino sono stati condannati a 3 anni ed un giorno per l’attacco incendiario contro un autobus della Transantiago ad aprile il 2015. Tato è detenuta nella prigione di San Joaquin nella sezione speciale di alta sicurezza, mentre Javier Pino nel carcere di Colina II

Lotta di strada
Il compagnoNicolás Rojas, accusato per l’attacco incendiario contro la chiesa di San Francisco ad ottobre del 2015 continua ad essere detenuto nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Fabián Duran detenuto ed accusato di porto di bottiglie molotov durante l’11 settembre il 2015 rimane ancora prigioniero nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.

Per la distruzione del carcere, dei carcerieri e della società che li sostiene!
Per la liberazione dei compagni rivoluzionari detenuti!

(tradotto da RadioAzione)



Čile: Kratki rezime i vijesti o drugovima u zatvoru – 2016.
Na kraju 2016. napravili smo rezime o trenutnoj situaciji revolucionarnih drugova u zatvoru i o suđenjima.
Ponekad baš zbog ubrzanog ritma kontrainformacije, s neprekidnim ažuriranjima ili ponavljanjem vijesti, gubimo analitičku i kritičku sposobnost, koja bi nas kao pobunjenika i antiautoritarne trebala karakterizirati. U našem kontinuitetu kontrainformacije pokušat ćemo napraviti jedan rezime pravosudnih postupaka protiv naših revolucionarnih zatvorenika.
Sretni zbog oslobođenja Gabriela, Marca Camenischa (na polu-slobodi) i Alberta Woodfoxa.
S čvrstim sjećanjem na drugove pale u borbi, podsjećamo da zatvor, kao ni žandari i upravitelji zatvorskog društva, ne poznaju stanke, praznike ni odmor... kao ni naša pobuna i borba za oslobođenjem. – Refractario 2016

Drugovi Francisco Solar i Monica Caballero, u zatvoru u Španjolskoj od novembra 2013., okrivljeni za eksplozivni napad na katedralu Pilar, nalaze se od tada u
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Foresta di Hambach [Germania]: Attacco incendiario contro la miniera di lignite della RWE (05/01/2017) [it]

Nella notte del 5 gennaio sono andato a trovare la miniera a cielo aperta di lignite in Hambach, vicino ad Aquisgrana [Aachen]. Il mio obiettivo era distruggere i binari della ferrovia con una carica di termite, che avevo rubato ad un’altra impresa industriale.
La termite brucia intorno a 2.500 gradi, mentre il ferro dei binari si scioglie intorno ai 1.500 gradi, quindi la termite provoca un sacco di danni quando viene incendiata correttamente.
Avevo scelto il luogo dovre avrebbe fatto maggior danno, la parte dove il treno può cambiare binario, essendo questa la più particolare e avrebbero dovuto farne una nuova. Quando sono arrivato là ho preparato tutto dopo aver controllato la meta e la mia via di fuga. Avevo messo la termite in 2 vasi da fiori con il buco sul fondo, per portare la miscela incandescente al punto giusto. Il composto facilmente prende fuoco con delle stelline pirotecniche, che si trovano ovunque nel periodo di capodanno, ma per essere sicuro che tutto funzioni a dovere ne ho messe una ventina in ogni punto. Ho posizionato gli ordigni e ho iniziato ad accenderli. Proprio nel momento quando accendevo il secondo ho visto i fanali di un treno arrivare verso di me. Avevo un sacco di tempo per fare un po’ di spazio tra mee la miscela incandescente, per poi guardare il treno arrivare su uno dei vasi. I binari e la ruota anteriore erano coperti da termite in fiamme, facendo un rumore ripetitivo di ruote che colpiscono il punto danneggiato.
Dopo un l’ultimo sguardo a questo spettacolo ho portato il mio culo lontano da lì.

Saluti,
Piromane contro la RWE

[RWE: compagnia elettrica tedesca, che distribuisce anche gas e acqua, presente sia in vari paesi europei che in Nord America, n.d.t.]



Šuma Hambach [Njemačka]: Napad požarom na rudnik lignita poduzeća RWE (05.01.2017.)
U noći 5. januara posjetio sam otvoreni rudnik lignita u Hambachu, pokraj Aachena. Moj je cilj bio uništiti željezničku prugu termitom koji sam bio ukrao jednoj drugoj industrijskoj kompaniji.
Termit dostiže temperaturu do oko 2.500 stupnjeva celzijusa, dok se željezo pruge topi na oko 1.500 stupnjava, tako da termit uzrokuje veliku štetu kada je valjano zapaljen.
Izabrao sam mjesto gdje bi moglo najviše štete nanijeti, dio gdje vlak može prijeći na drugu tračnicu, pošto je taj dio poseban i trebat će zato napraviti novi. Kada sam stigao tamo sve sam namjestio nakon što sam provjerio metu i moj put bijega. Termit sam stavio u dvije vaze za cvijeće s rupom na dnu, kako bih doveo užarenu smjesu na pravo mjesto. Nju je lako zapaliti prskalicama koje se lako mogu svugdje nabaviti oko Nove Godine, ali da budem siguran kako će sve funkcionirati stavio sam ih oko dvadeset na svako mjesto. Postavio sam naprave i zapalio ih, i baš u trenutku kada sam palio drugu vidio sam svjetla vlaka koja dolaze prema meni. Imao sam brdo vremena da dobijem na prostoru između mene i užarene smjese, te da gledam vlak kako vozi u jednu od vaza. Pruge i prednji kotač bili su pokriveni gorućim termitom, stvarajući ponavljajući zvuk kotača koji udaraju oštećeno mjesto.
Nakon posljednja pogleda na taj spektakl odnio sam moje dupe daleko.

Pozdravi,
Piroman protiv RWE

Foresta di Hambach [Germania]: Sabotaggi nella miniera di lignite della RWE (01/01/2017) [it]

Questa notte di capodanno mentre tutti stavano celebrando, noi abbiamo fatto una nostra festa speciale, visitando la miniera a cielo aperto di Hambach, facendo dei bei fuochi d’artificio per la RWE e rompendo alcuni vetri per un felice terrore nuovo.
Dopo aver gironzolato lungo i binari ferroviari che trasportano la lignite dalla miniera alla vicina centrale elettrica, abbiamo incontrato due centraline e una massa di cavi, e quindi pensato che erano delle mete perfettamente adatte alle nostre perfide intenzioni.
Abbiamo aperto le centraline con uno scalpello largo e collocato dentro 10 centimetri di camera d’aria imbottita con stracci imbevuti di benzina, e poi spalmato del gel infiammabile nell’interno delle centraline per assicurarci che tutto avrebbe bruciato a dovere.
Pensavamo che la festa era finita, ma sulla via di ritorno abbiamo visto delle luci accoglienti in un container uso ufficio dentro un campo recintato. Vicino al container erano parcheggiati due escavatori in un urgente bisogno di manutenzione. Dopo aver controllato rompendo i vetri se il container era vuoto, abbiamo tagliato la recinzione e immediatamente migliorato l’aria condizionata degli escavatori rompendone i vetri. Poi abbiamo anche tagliato tutto il sistema idraulico, aggiunto alcune buchi in più nei radiatori, versato un po’ di terra mista a vetro spezzato nei serbatoi e utilizzando un tronchese tagliato le valvole delle gomme.
Duecento metri più avanti ci siamo imbattuti in un bulldozer, servendogli lo stesso trattamento e svuotando nel serbatoio l’estintore trovato in cabina.
Secondo le notizie della stampa tutto questo ha causato un danno di “decine di migliaia” di euro, trasformandolo nella nostra più costosa festa di capodanno.
Vogliamo inviare i nostri ringraziamenti a tutte le persone che ci hanno fornito un’ottima copertura sonora sprecando enormi quantità di esplosivo, terrorizzando gli animali selvatici in un stupido rituale capitalista.

- Festa dei Meccanici Criminali

[RWE: compagnia elettrica tedesca, che distribuisce anche gas e acqua, presente sia in vari paesi europei che in Nord America, n.d.t.]



Šuma Hambach [Njemačka]: Sabotaže u rudniku lignita poduzeća RWE (01.01.2017.)
Ove nogodišnje noći, dok su svi slavili, priredili smo vlastitu posebnu proslavu, posjetom otvorenom rudniku lignita u Hambachu, priređujući zgodan vatromet za RWE te razbijajući nešto stakla za sretnu novu strahotu.
Nakon lutanja duž tračnica koje prenose lignit iz rudnika u obližnju termocentralu, susreli smo dvije kutije signalizacije i hrpu kablova, te pomislili kako savršeno odgovaraju metama naših zločestih namjera.
Otvorili smo kutije širokim dlijetom i stavili unutra 10 cm dugačke zračnice ispunjene krpama namoćenim u benzin, te zatim premazali unutrašnjost zapaljivim gelom kako bi zajamčili da

Berlino [Germania]: Incendiato l’ufficio di polizia in solidarietà con l’anarchico detenuto Damien Camelio (25/12/2016) [it]

Il 25 dicembre 2016 abbiamo incendiato il container della Ordnungsamt [polizia municipale, n.d.t.] nel quartiere di Steglitz a Berlino. A causa dei lavori in corso nell’istituzione gli ausiliari della polizia in quel periodo erano alloggiati nei container che servivano da uffici. Pe questo metodo siamo stati ispirati dall’attacco incendiario contro gli sbirri nel quartiere di Rissen ad Amburgo.
Che il nuovo pagliaccio in carica degli Interni faccia passare questo attacco sotto silenzio, a differenza del suo predecessore che denunciava ogni traccia d’incendio come attacco, a noi non interessa minimamente.
Se il monopolio d’informazione possa avere degli effetti sul dibattito intorno allo scenario di lotta radicale, ci sembra alquanto dubbio, relativo al basso livello di formazione teorica anarchica nella zona di lingua tedesca.
Tuttavia, vorremo dire qualcosa sulle nostre motivazioni di questo attacco.
Gli “spazi senza-legge” voluti da alcuni nel quartiere di Friedrichshain dovrebbero o corrispondere ad una necessità reale, almeno di una parte degli abitanti, oppure ad un’embrione di perdita del potere da parte dell’organo statale. Attualmente, entrambi gli scenari sono visibili ovunque a Berlino. Ovviamente, esistono quartieri dove la gioia suscitata da attacchi contro gli sbirri è più notevole che altrove. Eppure, la partecipazione a tali attacchi non è abbastanza forte. Questo difetto emerge da anni d’isolamento, dal rincorrere obiettivi incoerenti e da nuove tematiche apparse nella società. Ma uno dei fattori principali è indubbiamente il vuoto di contenuti, che galleggia come un tappeto d’alghe nel mare, talvolta in superficie, e talvolta in basso.
Contemporaneamente, nessun gruppo di sinistra radicale o antifascista è ormai disposto a creare delle priorità in materia di lotta. Né i quartieri vengono costantemente ripuliti dai nazi, né le strutture di clandestinità per le persone che ne hanno bisogno vengono diffuse con metodi pratici e di propaganda.
Per questo ci è apparso ragionevole attaccare il nemico nel suo punto debole. Mentre i gorilla pattugliano la città rincorrendo l’ordine, terrorizzando i gruppi marginali ed esigendo soldi per ogni chewing-gum incollato sul marciapiede, noi siamo andati a casa loro.
Nel quartiere di Steglitz la maggior parte di persone non avrà problemi con la Ordnungsamt, ma anche qui ci sono “gruppi e zone problematici” che hanno fatto, almeno, un piccolo sorriso per il nostro piccolo incendio. In caso contrario, vi abbiamo fatto un regalo per la vostra festa di ipocrisia.
I nostri atti d’agitazione non si adattano alle priorità locali, neanche dopo la situazione attuale, ma sono in funzione dei nostri obiettivi politici. L’ordine in vigore è presente ovunque, e conduce la gente all’obbedienza e alla servitù, quindi l’ordine sociale ci è avverso.
Con questo attacco sosteniamo gli obiettivi formulati in certi testi di chiamata per il contro-summit di G20 ad Amburgo, i quali non vogliono rimanere solo una chiamata temporanea, ma bensì creare un’esplosione di rabbia diffusa e continua contro l’ordine esistente oltre i confini tematici e nazionali.
Ma soprattutto un aumento di confronto diretto in strada con le forze del regime è di fatto necessario per aumentare gli atti di sabotaggio. Il cammino verso l’Amburgo in luglio necessita di più rivolte di quelle che accadono oggi.

Per questo salutiamo in particolare i detenuti per gli scontri dell’anno scorso a Thunfisch, incarcerati nella prigione di Lichtenberg, e Damien nella prigione di Fleury.

Gruppi autonomi


Berlin [Njemačka]: Zapaljen ured policije u znak solidarnosti s anarhističkim zatvorenikom Damienom Cameliom (25.01.2016.)
25. decembra 2016. podmetnuli smo požar u kontejner Ordnungsamta [općinska policija, nap.prev.] u berlinskoj četvrti Steglitz. Zbog radova u toku na zgradi institucije pomoćnici policije su bili trenutno smješteni u kontejnerima koji su služili kao uredi. Nadahnuće za tu metodu pronašli smo u napadu požarom na pandure u hamburškoj četvrti Rissen.
Da li će novi klaun na poziciji senatora unutrašnjih poslova prešutjeti navedeni napad, za razliku od svog prethodnika koji je svaki trag požarao smatrao napadom, to nas uopće

Riproducibilità, diffusione dell’attacco e l’organizzazione informale [it]

“Negación” #8, settembre 2016 [tradotto dal messicano e pubblicato in inglese da “Avalanche” #8, settembre 2016], “Riproducibilità, diffusione dell’attacco contro il potere e alcuni punti correlati”

“Avalanche” #9, dicembre 2016, “La riproducibilità dell’attacco e l’organizzazione informale”


“L’immagine mediatica del “terrorista” lavora assieme alla polizia per difendere la pace sociale. Il cittadino applaude o si impaurisce, ma rimane sempre un cittadino, cioè uno spettatore. “La lotta armata” si presenta come una forma superiore di scontro sociale. Colui che è militarmente più caratteristico – secondo l’effetto spettacolare delle azioni – rappresenta l’autentico partito armato. Lo Stato, da parte sua, ha tutto l’interesse di ridurre la minaccia rivoluzionaria ad alcune organizzazioni armate per trasformare la sovversione in una battaglia campale tra due eserciti. Quello che il dominio teme è la rivolta generalizzata e anonima [...]”
“Una cosa è che gli anarchici possiedono armi, l’altra, molto differente, è essere un gruppo armato. [...]”

11 marzo 2009, un video intitolato “19 secondi di guerra sociale” è stato caricato on-line da qualche anonimo. Nel video tre combattenti anonimi, a viso coperto, mostrano con quale semplicità ed efficacia è possibile attaccare coloro che distruggono le nostre vite. Per attaccare una banca in un paio di secondi, bastano due martelli, una bomboletta e determinazione. Forse al momento l’aspetto più rilevante del video era l’approvazione riscossa su YouTube, bastava vedere i commenti per farsi un’idea. Ma dal punto di vista odierno la cosa più rilevante era, secondo noi, l’ondata di sabotaggi effettuati nella capitale messicana (e sicuramente anche nelle altre regioni) dopo la diffusione di questo video. La diffusione del sabotaggio non era casuale, era dovuta alla semplicità con cui questo simbolo di dominio veniva attaccato, e alla facilità con cui certi mezzi possono essere ottenuti; questo significa: riproducibilità.
Per un lungo periodo la maggioranza dei sabotaggi, che informalmente e anonimamente – o alcuni rivendicati – inondarono la Città del Messico e altre regioni del paese, condivideva una caratteristica che andava oltre ogni rivendicazione. Questa caratteristica consisteva nel fatto che gli attacchi erano realizzati con mezzi facilmente riproducibili, quindi accessibili ad ogni compagno o ad ognuno che sente il bisogno di attaccare quello che ci opprime e ci sfrutta. Anche oggi molti attacchi vengono realizzati in questo modo, potenziando la loro diffusione.
In un progetto di lotta insurrezionale e informale che intende diffondersi a, diciamo, livello sociale, ma anche tra i compagni, un elemento necessario e indispensabile è la riproducibilità. Concretamente, riproducibilità significa che gli atti di sabotaggio vengono realizzati con mezzi (ordigni incendiari, armi esplosive o altri strumenti) che possono essere facilmente costruiti e utilizzati, quindi facilmente ottenibili per ognuno. L’intento, oltre a questo, è che il sabotaggio possa essere a disposizione di tutti, che ogni persona possa accedere all’attacco contro quello che la reprime, e che non deva andare in cerca di gruppi già formati (e talvolta spettacolari) per imparare a fare delle cose. La riproducibilità si riferisce all’individuo che trova i mezzi per agire, incontrando compagni affini con i quali condividerà il sapere, discutendo cose prima e dopo l’azione.
Quando parliamo di informalità non parliamo solo di un metodo organizzativo di lotta anarchica, ma parliamo anche di uno strumento con cui l’individuo acquisisce un’autonomia assoluta, e perciò non è obbligato ad assoggettarsi all’ideologia del gruppo – gruppi che spesso presentano tinte autoritarie, ma ben camuffate da “libertarie” o “autonome”, inseriti nella necessità di passare all’attacco, subentrando nei progetti anarchici o individuali, per poi dopo sommergerli in una logica di sottomissione ad un apparato centrale. Ma è precisamente attraverso la discussione, la riflessione e la critica che l’individuo incontra il bisogno di convergere con altre individualità uniche, o con
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Santiago [Cile]: Attaccata chiesa dei mormoni (01/01/2017) [it]

Nella notte del 1 gennaio abbiamo attaccato una chiesa mormone con vernice, olio e potente pirotecnica come gesto di solidarietà con i perseguiti e i detenuti della Guerra Sociale in Cile, e in memoria con il guerriero anarchico Sebastián Oversluij.
Inviamo la nostra forza al compagno che a testa alta, urlando e sputando, non si è piegato davanti alle vessazioni giornalistiche, poliziesche e giudiziarie nel caso del saccheggio della Chiesa di Gratitudine Nazionale.

Circolo Vandalico Sebastian Oversluij

Si riferisce ai cinque giovani compagni arrestati nell’agosto 2016 per l’attacco alla Chiesa di Gratitudine Nazionale il 19 giugno 2016, che rappresentò il culmine degli scontri con la polizia durante una protesta studentesca a Santiago; uno dei compagni arrestati sputò e urlò alla feccia giornalistica che filmava il suo arresto [n.d.t. in ingl.].


Santiago [Čile]: Napadnuta mormonska crkva (01.01.2017.)
U noći 1. januara napali smo jednu mormonsku crkvu bojom, uljem i snažnom pirotehnikom, kao znak solidarnosti sa zatvorenicima i progonjenima Društvenog Rata u Čileu, i u znak sjećanja na anarhističkog ratnika Sebastiana Oversluija.
Šaljemo našu snagu drugu koji visoko uzdignute glave, vičući i pljujući, nije pokleknuo pred policijskim, novinarskim i sudskim šikaniranjem u slučaju haračenja ckrve Nacionalne Zahvalnosti.

Kružok Vandala Sebastian Oversluij

Odnosi se na petoricu mladih anarhista uhapšenih u augustu 2016. zbog napada na crkvu Nacionalne Zahvalnosti 19. juna 2016., koji je predstavio vrhunac uličnih sukoba s policijom tokom jednog studentskog prosvjeda u Santiagu; jedan od uhapšenih drugova pljunuo je i urlikao na novinarsko smeće koje je snimalo njegovo hapšenje.

Messico: Incendiata stazione di servizio (01/2017) [it]

Ieri abbiamo attaccato un distributore nel viale Canl Prados a Tultitlán, Stato del Messico, con bombe incendiarie e molotov, provocando un incendio delle pompe di carburante, che non potevamo smettere di apprezzare o calcolare i danni.
Nostri motivi? Vendetta per i nostri compagni arrestati dalle forze dello Stato durante la protesta contro il “mega gasolinazo” [aumento di 20% ordinato dallo Stato, n.d.t.] che affama la nostra gente per beneficiare i ricchi e i potenti. Ma questo non era il nostro unico motivo, vogliamo anche condannare e attaccare il progresso, lo sviluppo e la totalità del progetto civilizzatore che calpesta e distrugge la madre terra.
FINCHE’ TUTTI I MURI DI TUTTE LE CARCERI NON SARANNO DISTRUTTI!
INCENDIAMO QUELLO CHE DEVE ESSERE INCENDIATO!
IN DIFESA DI MADRE TERRA CON TUTTI I MEZZI NECESSARI!

Cordialmente: “Punky Mauri” Cellula d’Azione Informale – FAI/IRF


Meksiko: Zapaljena benzinska postaja (01.2017.)
Jučer smo napali jednu benzinsku postaju u aleji Canl Prados u Tultitlánu, Država Meksiko, zapaljivim bombama i molotovima, te prouzročili požar na pumpama goriva, kojem se nismo mogli prestati diviti ili izračunati nanijetu štetu.
Naši razlozi? Osveta za naše drugove koje su uhapsile državne snage na prosvjedu protiv “mega gasolinazo” [državna odredba o povećanju cijena goriva za 20%, nap.prev.], koja iscrpljuje naš narod da bi bogati i moćnici imali koristi. Ali to nije bio naš jedini razlog, želimo također osuditi i napasti napredak, razvoj i sav projekt civilizacije koji gazi i uništava majku zemlju.
SVE DOK SVI ZIDOVI ZATVORA NE BUDU UNIŠTENI!
SPALIMO ŠTO TREBA BITI SPALJENO!
ZAŠTITIMO MAJKU ZEMLJU SVIM RASPOLOŽIVIM SREDSTVIMA!

Srdačno: “Punky Mauri” Ćelija Neformalne Akcije – FAI/IRF

Čile: Anarhist Ignacio Muñoz osuđen na 3 godine i jedan dan zatvora [hr]

U augustu 2015. uhapšen je Ignacio Muñoz pod optužbom da je prenosio eksplozivnu napravu sastavljenu od aparata za gašenje požara ispunjenog barutom kojem je dodan fitilj za aktivaciju, te letke solidarnosti sa zatvorenicima slučaja PDI.
Nakon što je zaustavljen na bicikli, kraj općine Lo Prado, drug je zadržan u pritvoru zatvora Santiago 1 pod pogubnim zakonom o kontroli oružja.
I sada ga je, nakon suđenja, sud osudio na tri godine i jedan dan zatvora, zbog izmjena navedenog zakona po kojem osuđeni moraju izdržavati kaznu u zatvoru.
Protiv njihovih presuda: Ni zakon o kontroli oružja ni antiteroristički zakon
Za oslobođenje drugova u zatvorima


Cile: Ignazio Muñoz condannato a 3 anni e un giorno
Nell’agosto dell’anno 2015 viene arrestato il compagno Ignacio Muñoz, accusato di trasportare un ordigno esplosivo composto da polvere nera compressa all’interno di un estintore attivato da una miccia, insieme a volantini in solidarietà per i prigionieri del caso PDI.
Dopo essere stato fermato in bicicletta, nei pressi del comune di Lo Prado il compagno è in prigione preventiva sotto la nefasta legge del controllo sulle armi nel carcere di Santiago1.
È ora, dopo aver affrontato il processo, il tribunale lo condanna a 3 anni ed un giorno di prigione effettiva. Ciò è dovuto alle modifiche della suddetta legge per la quale gli accusati devono espiare una pena effettiva.
Contro le loro sentenze: Né legge di controllo sulle armi né legge antiterrorismo.
Per la liberazione dei compagni in prigione.

[tradotto da RadioAzione]

Prison of Latina [Italy]: The Censorship confiscated the texts by anarchist comrade Anna Beniamino (03/01/2016) [en]

The anarchist comrade Anna [arrested in Op. “Scripta Manent] write us that for the first time her outgoing mail has been blocked.
It’s about two texts for the 4th issue of publishing project “Croce Nera Anarchica” [Anarchist Black Cross magazine].
The texts concerned has been sent to me and to comrade Alfredo Cospito.

The Plague Upon You!

Omar Nioi/C.N.A.



Zatvor Latina [Italija]: Anarhističkoj drugarici Anni Beniamino cenzura zaplijenila tekstove (03.01.2017.)
Anarhistička drugarica Anna [uhapšena u Op. “Scripta Manent”] piše nam da joj je po prvi put blokirana izlazna pošta.
Radi se o dva tekta za 4. broj izdavačkog projekta “Croce Nera Anarchica” [časopis Anarhističkog Crnog Križa].
Navedeni tekstovi poslani su kako meni tako i drugu Alfredu Cospitu.

Neka vas kuga pogodi!

Omar Nioi/C.N.A.

Bruxelles [Belgio]: Attacco solidale con l'anarchico Damien, in custodia cautelare a Fleury (12/2016) [it]

E bam!

attacco di solidarietà con il compagno Damien

bruxelles la glaciale:
la scorsa notte mentre passeggiavo innocentemente con la sciarpa fino agliocchi e con il rompivetro in tasca ho incontrato questa vettura di guardie giurate che stazionava solitaria. dopo aver mostrato il dito medio alla telecamera sopra di me, ho spaccato i vetri della macchina.
troppe guardie, troppi sbirri, troppi secondini.
un piccolo pensiero per te quando si spacca Damien

HIT and RUN

P.S. dato che mi ero già scaldato, sulla via di ritorno ho sfondato dei pannelli pubblicitari in vetro che se la tiravano un po’ troppo (del tipo ricchezza di Natale, sapete).

distruzione dedicata a tutti/e quelli/e che non aspettano


Bruxelles [Belgija]: Solidarni napad s Damienom, u pritvoru u Fleuryju (12.2016)

I bum!

solidarni napad s drugom Damienom

bruxelles ledena:
prošle noći, dok sam nedužno šetao pokriveno šalom do očiju i razbijačem stakla u džepu, sreo sam to vozilo zaštitara koje je usamljeno stajalo. nakon što sam pokazao srednji prst telekameri iznad mene, razbio sam stakla automobila.
previše zaštitara, previše pandura, previše stražara.
mali znak pažnje za tebe kada se razbija Damien

HIT and RUN

P.S. pošto sam se već bio zagrijao, dok sam se vraćao razbio sam staklene reklamne panele koji su se previše folirali (tipa božićne raskoši, znate već).

uništenje posvećeno svima koji ne čekaju

Bruxelles [Belgio]: Bruciate macchine dei collaborazionisti in segno di solidarietà (31/12/2016) [it]

La nostra visione della festa

piccoli piaceri quotidiani

Ecco: è festa.
Si beve, si fuma, ci si sfonda per dimenticare che quest’anno somiglierà a tutti gli altri. O sarà ancora peggio.
La nostra idea della festa era un po’ diversa.
Stufi della falsa intensità dei soliti apputamenti del movimento, benpensanti e alcolici, abbiamo deciso di andare fare festa come piace a noi.
Esageriamo rapidamente. Dobbiamo ammettere che non sappiamo trattenerci.
Falsh di un istante, riapro gli occhi e respiro forte sotto il mio passamontagna, mi sforzo di inspirare col naso ed espirare con la bocca. Sono totalmente nell’attimo presente e null’altro sembra avere importanza.
Gestire il proprio stress. Verifico per la quattordicesima volta di avere l’accendino. Un lampeggiante passa poco lontano, contatto fisico con gli amici. Come una voglia di battersi contro tutta questa rassegnazione.
Dai, si va, a testa bassa. Nella mia testa ci sono dei canti di delinquente che risuonano.
Si posa della diavolina sotto le ruote, si guarda bene tutt’intorno, si accende, si corre, brucia già bene, non si ride ancora, troppa tensione.
Più tardi, ci si distende un po’, si ride, ci si accarezza. Veloci. Furtivi. Sono momenti rubati.
Momenti di vita. Certo che bruciamo della macchine. E a dirvela tutta, nonsolo a San Silvestro.
Certo che lo facciamo senza rivendicazione.
Certo che abbiamo l’indecenza di essere ancora vivi.
Sono cose che ripetiamo senza sosta, ma non aspettiamo nulla.
Non crediamo che andrà meglio e che la gente si rivolterà, o che possiamo rivoluzionare questa società.
Non abbiamo tempo di distribuire dei volantini del cazzo, dei manifesti, di persuadere, di invitare, di convincere, di arruolarsi, di sedurre.
Abbiamo l’impazienza avvitata al corpo e rifiutiamo questo gioco.
Noi troviamo la nostra libertà nell’attacco, non nell’attesa di futuri migliori o di ipotetiche condizioni riunite o di prospettive e progettualità insurezzionali.
In una totale assenza di freni, abbiamo incendiato una macchina di guardie giurate, una appartenente alla ditta Vinci [grande impresa francese di lavori pubblici, che costruisce, fra altre porcherie, prigioni; NdT] e una della società Bam (e bam! suona come un invito, no?), costruttori di prigioni in Belgio.
Oltre la gioia che ci ha procurato, volevamo mandare un piccolo messaggio ai compa incarcerati/e.
Sia ai compa dell’internazionale nera, agli impazienti, agi arrabbiati, a quelli/e che non aspettano che scoppi il casino per lanciarsi, a tutti/e quelli/e che cospirano, che al compagno Damien, arrestato di recente per devastazione (viva il van, viva il van, viva il vandalismo).
Ci rivediamo presto.

Scandalosamente vostri
Delle teste bruciate

[tradotto in italiano da guerresociale]


Bruxelles [Belgio]: Zapaljena vozila kolaboracionista u znak solidarnosti (31.12.2016)
Naše pojam zabave
mali svakodnevni užitci
Evo: zabava je.
Pije se, puši, ubijamo se da bi zaboravili kako će i ova godina naličiti svakoj drugoj. Ili će pak biti još gore.
Naš pojam zabave je nešto drugačiji.
Umorni od lažnog intenziteta uobičajenih druženja pokreta, dobronamjernih i alkoholnih, odlučili smo da se zabavimo onako kako se nama sviđa.
Brzo pretjerujemo. Moramo priznati da se ne znamo ustezati.
Bljesak trenutka, ponovno otvaram oči i snažno dišem ispod fantomke, trudim se da udišem kroz nos i izdišem na usta. Potpuno sam u sadašnjem trenutku i čini se da ništa drugo nije bitno.
Upravljati vlastitim stresom. Po četrnaesti put provjeravam da li imam upaljač. U blizini prolazi patrolno vozilo, fizički kontakt s prijateljima. Kao želja za borbom protiv sve ove rezignacije.
Daj, idemo, spuštene glave. U mojoj glavi odjekuju pjesme razbojnika.
Stavljamo kocke za potpalu ispod kotača, dobro se osvrnemo oko sebe, zapalimo, trčimo, dobro gori, još se
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Chiamata di solidarietà con gli anarchici detenuti in Germania per rapina in banca [it]

I compagni anarchici accusati di aver partecipato all’esproprio di una banca ad Aquisgrana nel novembre 2014 sono ancora detenuti in Germania, nell’attesa del processo che inizierà il 23 gennaio 2017. La compagna olandese, anche lei sotto processo per l’esproprio di una banca sullo stesso territorio, è per adesso in libertà, anche se il P.M. ha fatto l’appello contro la sentenza di proscioglimento.
Come Solidaritat Rebel vogliamo che sentano la solidarietà attraversare le frontiere, le sbarre e i muri, e inviarli tutta la nostra forza e complicità!
Vogliamo smascherare e segnalare i tre importanti protagonisti responsabili del sequestro dei nostri compagni.

1) Gli accusatori: la Pax Bank e i suoi partner
Le succursali che sono state oggetto di espropriazioni appartengono alla Pax Bank e alla Aachener Bank [di Aquisgrana, n.d.t.]. La Pax Bank è un’istituzione legata, da quando è stata fondata dai sacerdoti a Colonia durante la Prima guerra mondiale, alla Chiesa cattolica e recentemente coinvolta anche nel traffico d’armi. Mentre predicano l’umiltà, l’etica e la moralità, si riempono le tasche vendendo armi alle guerre per le quali dopo chiedono preghiere. Un’altra prova dell’indissolubile alleanza tra Chiesa e Capitale.

2) I complici e i servi dello Stato: la collaborazione tra gli Stati e le loro forze dell’ordine
L’Ufficio federale della polizia criminale e dall’Agenzia di polizia criminale regionale (LKA) di Germania hanno richiesto alle polizie di altri Stati di raccogliere le informazioni: ad esempio, sono stati i Mossos d’Esquadra [polizia regionale catalana, n.d.t.] a raccogliere i dati necessari per identificare e localizzare i nostri amici. Inoltre, è stata l’Europol ad emettere il mandato d’arresto che si è concluso con l’estradizione dei nostri nemici (da Bulgaria e Barcellona) in carceri tedesche. Le frontiere, ancora una volta, valgono solo per i poveri, i ribelli, gli immigrati...; mai per i ricchi, le forze repressive o per il capitale.

3) Le tecnologie di controllo sociale e di repressione: nuove (e non così nuove) tecniche
Una delle prove fondamentali dell’accusa finora sono stati i campioni del DNA raccolti dai Mossos d’Esquadra all’insaputa degli accusati. Un’altra prova importante sono le analisi biometriche estratte dalle immagini registrate da telecamere di sorveglianza delle banche e dei dintorni: forme della testa e della mandibola, modo di camminare ecc. Tutte queste informazioni sono state estratte da registrazioni accumulate giorno dopo giorno quando passavamo per le nostre vie videosorvegliate.

Senza dimenticare il nostro rifiuto e il nostro disprezzo verso le carceri come centri di punizione per i dissidenti, vogliamo esprimere il nostro odio verso i media di comunicazione come generatori di una realtà in collaborazione con il Potere. Potere personificato in partiti politici, banche, mass media, Chiesa e in altri alleati dello Stato e del Capitale. Continuare la lotta è il miglior modo per non permetterli di schiacciare le nostre idee e le nostre pratiche ribelli, nonostante e contro i loro attacchi repressivi.
Non ci interessano i loro giochi di colpevole o innocente. Non sono vittime, sono combattenti, e nei giorni come il prossimo 23 gennaio, quando inizia il processo, noi ci riaffermiamo ancora una volta, rifiutando le loro categorie e forgiando i legami di solidarietà e ribellione. Perciò, vi invitiamo tutti a solidarizzare con loro sabato 21 gennaio sulle strade della vostra città, abitato o quartiere, per dare visibilità al caso dei nostri compagni detenuti.
Manterremo il blog aggiornato con le informazione che raccoglieremo sui nemici dei nostri compagni, che sono anche i nostri.
GLI ANARCHICI DETENUTI IN GERMANIA NON SONO SOLI.
LI VOGLIAMO LIBERI.
LI VOGLIAMO VICINI.


Poziv na solidarnost s anarhistima zatvorenima u Njemačkoj zbog pljačke banke
Drugovi anarhisti optuženi za sudjelovanje u eksproprijaciji podružnice jedne banke u Aachenu, novembra 2014., još se i dalje nalaze u njemačkim zatvorima, u očekivanju suđenja, koje će započeti 23. januara 2017. Drugarica iz Nizozemske, kojoj je također suđeno za eksproprijaciju podružnice jedne banke na istom području, trenutno je slobodna, mada je tužilaštvo uložilo žalbu na sudsku odluku razrješavanja optužbi.
Kao Solidaritat Rebel želimo da osjete kako solidarnost prolazi preko granica, kroz rešetke i zidove, i da im pošaljemo našu snagu i suučesništvo.
Želimo razmaskirati i prikazati tri važna protagonista otmice naših drugova.

1) Tužitelji: Pax Bank i njeni partneri
Podružnice banaka u kojima su izvršene eksproprijacije pripadaju institucijama Pax Banke i Aachener Banke. Pax Bank je banka povezana, otkad su je svećenici osnovali u Koelnu tokom Prvog svjetskog rata, s Katoličkom Crkvom, a nedavno upletena i u trgovinu oružjem. Dok propovjedaju poniznost, etiku i moral, pune svoje džepove prodajući oružje u ratovima za koje kasnije traže molitve. Još jedan dokaz neraskidivog savezništva između Crkve i Kapitala.

2) Suučesnici i lakeji države: suradnja između država i njihovih snaga reda
Federalna kriminalna policija i Ured lokalne kriminalne policije (LKA) iz Njemačke izdale su zahtjev za
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Messico: Testo di Fernando Barcenas per C.N.A. Marsiglia (01/12/2016) [it]

Dal Carcere Nord di Città del Messico, 1 dicembre 2016

Nelle carceri di Città del Messico l’isolamento viene utilizzato come una misura disciplinare di massa per estorcere ed estirpare dai detenuti ogni singolo centesimo.
“All’interno” di queste città con più di 50.000 detenuti maschi e femmine, il capitalismo è quello che è, non è camuffato, non porta la maschera democratica. E oggi annuncia la sua legge elementare in modo chiaro: noi, gli emarginati, saremo sterminati. Ma non prima di offrire anche l’ultima goccia del nostro lavoro da schiavi, il nostro mal pagato sudore amaro, amaro perché sappiamo che è contro la nostra volontà.
Nel frattempo dettano le condizioni di partecipazione nel loro scambio: “Entra nel furgone o ti abbatte.” Chiedono cinicamente che molti codardi entrino nelle file della mafia perché sanno che non avranno il coraggio di abbandonare le proprie comodità.
Però, il carcere non è sempre stato così...
La valanga di droghe che si rovescia su di esso lo ha trasformato in un’immensa casa di pazzi, dove i bisogni dei detenuti vengono soddisfatti per meglio derubarli, spingendoli in una vita di automi agli ordini del commercio...
Per questo motivo è così importante non smettere di immaginare ed essere sensibili. Nonostante loro cercano di trasformarci in macchine da guerra.
Adesso rimangono solo azione e solidarietà, sapendo che il carcere non è nient’altro che la società in cui viviamo.
In guerra fino alla liberazione totale.

Fernando Barcenas

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (01/01/2017) [en]

Dates set for the hearings of appeal in Court of Cassation against the order of Court of Liberty [provincial appeals court] that confirmed the pre-trial detentions ordered by the judge for preliminary investigations.
Daniele (not under investigation in operation “Scripta Manent” but arrested following the search carried out for it): January 13th, 2017.
Instead, for Marco Bisesti, Anna Beniamino, Alessandro Mercogliano, Valentina Speziale and Danilo Cremonese: 21st February, 2017.


Italija: Vijesti o Operaciji “Scripta Manent” (01.01.2017.)
Određeni datumi žalbenih ročišta na Kasacijskom sudu protiv odluke Suda Slobode [područni žalbeni sud] koji je potvrdio pritvor određen odlukom istražnog suca.
Daniele (nije pod istragom u operaciji “Scripta Manent”, već je uhapšen uslijed pretraga izvedenih zbog iste): 13. januar 2017.
Marco Bisesti, Anna Beniamino, Alessandro Mercogliano, Valentina Speziale and Danilo Cremonese: 21. februar 2017.

Salonicco [Grecia]: Incendiata chiesa in solidarietà con Monica e Francisco (08/12/2016) [it]

Nelle prime ore dell’8 dicembre 2016 abbiamo deciso di attaccare la chiesa del profeta Elia nella via Olympiados a Salonicco, incendiando la porta d’entrata e gli interni. Questo era un atto di solidarietà con i detenuti anarchici Monica Caballero e Francisco Solar, accusati di attacco esplosivo contro la basilica del Pilar di Saragozza avvenuto il 2 ottobre 2013. In realtà, durante questo periodo la Chiesa cattolica in Spagna fu colpita da una serie di attacchi a causa del suo desiderio di limitare l’accesso all’aborto.
Ogni religione è nostra nemica. Essa sostiene lo status quo, pacifica la società con norme che più tardi diventano leggi. Fonda il suo potere sulla speranza dei fedeli in una futura vita nell’aldilà, soffocando ogni desiderio di ribellione nel presente, qui ed adesso. Giustifica la guerra basata su differenze culturali, che la religione stessa ha creato.
Questo è anche il ruolo della Chiesa nell’odierna realtà greca, e altrove. Il suo onnipotente ruolo politico viene esercitato attraverso la retorica fascista, patriottica e xenofoba, sempre assieme e in diretto rapporto con politici, giudici, sbirri e giornalisti.
Allo stesso tempo, è ben risaputo che la Chiesa costantemente cerca di espandere la sua egemonia economica e le sue incommensurabili ricchezze, che giacciono sul possesso di enormi terre, edifici ecc. Con il fine di ottenere profitto attraverso le speculazioni allestisce una facciata caritatevole che non ha nulla a che fare con la realtà.
Infine, ha una notevole influenza sociale e culturale, essendo un pilastro del sistema patriarcale. Promuove (sia di dentro che all’esterno) l’eteronormatività, l’omofobia e la cultura di stupro nel suo complesso. La sua posizione sulle donne, sulla sessualità o sull’aborto indica la sua linea su molte altre questioni.
Solidarietà con gli anarchici detenuti nelle carceri!

Anarchici


Solun [Grčka]: Zapaljena crkva u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom (08.12.2016.)
U prvim jutarnjim satima 8. decembra 2016. odlučili smo napasti crkvu proroka Ilije u ulici Olympiados u Solunu, te zapalili ulazna vrata i unutrašnjost. Bio je to čin solidarnosti s Monicom Caballerom i Franciscom Solarom, optuženima za eksplozivni napad na baziliku Pilar u Saragozi 02.10.2013. U biti, tokom tog perioda katolička Crkva u Španjolskoj bila je meta niza napada zbog svoje volje da ograniči pristup abortusu.
Svaka religija je naš neprijatelj. Ona podržava status quo, pomiruje društvo pravilima koja kasnije postaju zakoni. Temelji svoju moć na nadi vjernika u budući zagrobni život, guši svaku želju za pobunom u današnjici, sada i ovdje. Opravdava rat zasnovan na kulturološkim razlikama koje sama religija stvara.
To je i uloga Crkve u današnjem grčkom društvu, i šire. Svoju svemoćnu političku ulogu vrši kroz fašističku, patriotsku i ksenofobnu retoriku, uvijek zajedno i u neposrednim odnosima s političarima, sucima, pandurima i novinarima.
A istovremeno, sasvim je dobro poznato da Crkva nastoji stalno proširiti svoju ekonomsku hegemoniju i svoja neizmjerna bogatstva, koja počivaju na vlasništvu nad ogromnim zemljištima, zgradama itd. Kako bi se dočepala profita kroz spekulaciju gradi fasadu dobrotvorstva koja nema veze s realnošću.
Na koncu, posjeduje značajni društveni i kulturni utjecaj, pošto predstavlja jedan od pilastara patrijarhalnog sistema. Potiče (kako unutra tako izvana) heteronormativu, homofobiju i kulturu silovanja općenito. Njen stav o ženama, seksualnosti ili abortusu ukazuje na njenu poziciju prema brojnim drugim pitanjima.
Solidarni s anarhistima zatvorenima u zatvorima!

Anarhisti

Parigi [Francia]: Fanculo la giustizia. Rifiutata la scarcerazione di Damien (28/12/2016) [it]

Oggi, mercoledì 28 dicembre si è svolta l’udienza per la scarcerazione di Damien, detenuto dall’8 dicembre nel carcere di Fleury con l’accusa di aver attivamente partecipato alla manifestazione gioiosa, notturna e selvaggia del 14 aprile 2016.
Il compagno appariva contento di vedere che qualcuno era venuto per sostenerlo. Va notato che molti dei presenti hanno ricevuto l’informazione quello stesso giorno, mentre gli altri, nel caso migliore, il giorno precedente.
In sostanza, la sua domanda è stata, senza grandi sorprese, respinta e quindi rimane a Fleury, almeno fino al processo, il 19 gennaio.
I pochi minuti di parola che gli sono stati concessi, hanno permesso a Damien di ricordare la morte di un detenuto a Fleury, avvenuta due settimane fa per motivi di salute, mentre il suo compagno di cella continuava per ore a battere sulla porta, ma era troppo tardi quando la persona aveva finalmente ricevuto l’assistenza medica.
Dal canto suo, ha rimarcato che odia la legge, gridando “fanculo la giustizia” alla fine dell’udienza. Nell’aula si sono levate alcune grida, “libertà”, “solidarietà”, prima di uscire con la rabbia nel cuore.
Solidarietà attiva con Damien
Abbasso lo Stato, la giustizia e i loro sostenitori!
Libertà per tutti!

i presenti all’udienza

per scrivere:
Damien Camélio
n° d’écrou 432888
MAH de Fleury-Mérogis (Bâtiment D5)
7, avenue des Peupliers
91705 – Sainte-Génevieve-des-Bois



Pariz [Francuska]: Odjebi pravdu. Damienu odbijeno otpuštanje iz zatvora (28.12.2016.)
Danas, u srijedu 28. decembra, održalo se ročište za otpuštanje Damiena, zatvorenog od 8. decembra u Fleuryju, pod optužbom za aktivno sudjelovanje na radosnom, noćnom i divljem prosvjedu 14. aprila 2016.
Drug je izgledao zadovoljan što vidi nekoga tko ga je dođao podržati. Treba napomenuti da
...

Parigi [Francia]: Invece di accendere le candeline... (26/12/2016) [it]

Saluti Damien,

Abbiamo saputo della tua incarcerazione e ci siamo incazzati.
Siamo andati nei pressi di Passy di mattina presto del 26, giorno del tuo compleanno.
Abbiamo pensato che per festeggiare, invece di accendere le candeline sarebbe stato meglio incendiare una Jaguar. Ne abbiamo trovato una nella via Francisque Sarcey, così adesso c’è un borghese che va a piedi.
Un piccolo frammento di guerra sociale davanti alle porte dei ricchi, un piccolo segno di solidarietà per te e per tutti gli altri detenuti ribelli.
Libertà per tutti!
Fuoco a questo mondo!

alcuni di coloro che cospirano nell’oscurità


Pariz [Francuska]: Umjesto paljenja svjeća... (26.12.2016.)
Pozdravi Damien,
Doznali smo da su te zatvorili i jebeno smo se razbjesnili.
Otišli smo do Passyja rano ujutro 26., na dan tvog rođendana.
Pomislili smo da bi za slavlje umjesto paljenja svjeća bilo mnogo bolje zapaliti jedan Jaguar. I našli smo jedan u ulici Francisque Sarcey, i tako sada jedan buržujac mora ići pješke.
Mali dio društvenog rata pred vratima bogatih, mali znak solidarnosti za tebe i sve druge buntovne zatvorenike.
Sloboda za sve!
Zapalimo osvaj svijet!

neki od onih koji kuju zavjeru u sjeni

La Paz [Bolivia]: Manifesto contro la devastazione e scritte per i compagni in Italia (12/2016) [it]

I muri della città sono uno degli spazi per gridar anarchia. Così, mentre il consumo vive le sue feste più importanti... quando le persone comprano fino all’esaurimento, dimenticandosi addirittura la carenza d’acqua... abbiamo deciso di invadere i muri della città. Quei muri che parlano solo di governo e del suo “lavoro”, dei partiti e della propaganda alienante. Muri che sembrano aver perso la loro ribellione.
Nello stesso tempo vogliamo mandare un abbraccio, anche se deve attraversare i muri, ai compagni in Italia repressi nell’operazione Scripta Manent.
Mandiamo anche u saluto di complicità a tutti coloro che non smettono di agire! L’anarchia splende di più con voi!
Forza compagni!
Alcuni incorreggibili

TESTO DEL MANIFESTO:
La civiltà (di destra o di sinistra) è la continuazione della colonizzazione. Inondano le terre per dare luce alle loro città, estraggono gas per alimentare macchine ed edifici mentre uccidono la terra, propongono otto ore di schiavitù sotto il pretesto di sviluppo. Contaminatori di acque liberi e cristalline. Incendiari di boschi misteriosi. Assassini di uccelli e di tutto ciò che canta. Stupratori e distruttori di luoghi selvaggi. Nemici della vita e della bellezza. Davanti al tanto genocidio non possiamo rimanere inermi.
La nostra sete di acqua e anche la sete di rabbia!
Sopravvivi solo con la ribellione!
Per la terra, per l’acqua, per coloro che lottano!
ATTACCA, BRUCIA E COSPIRA CONTRO LO STATO CIVILIZZATORE!

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La Paz [Bolivija]: Plakat protiv devastacije i grafiti za drugove u Italiji (29.12.2016.)
Zidovi grada su jedan od prostora za urlikanje anarhije. Tako, dok potrošnja proživljava svoje najvažnije blagdane... kada osobe kupuju do iznemoglosti, zaboravljajući čak nedostatak vode... odlučili smo da zauzmemo zidove grada. Te zidove koji govore samo o vladi i njenom “radu”, o strankama i o otuđujućujoj propagandi. Zidovi koji izgledaju kao da su izgubili svoj bunt.
Istovremeno želimo

Porto Alegre [Brasile]: Sulla protesta contro la PEC 241/55 (25/11 & 13/12/2016) [it]

Ci vogliono svegli alle prime ore del giorno per lavorare ogni giorno, e possibilmente tutta la vita fino agli ultimi anni delle nostre forze... Per cosa? Già lo sappiamo, e non lo accetteremo.
La distruzione della terra e del tutto il vivente, e la loro trasformazione in denaro è legge. L’insieme di leggi, che formano la costituzione, la bibbia dello Stato, della democrazia, sono un ammasso di accordi e di imposizioni dei politici, proprietari, dei ricchi, capitalisti e dei falsi critici. Tutto quello che proviene da esse è nocivo alla libertà. Il parlamento è menzognero e da esso emergerà sempre la volontà di mettere il giogo alla collettività umana che vive sul territorio controllato dallo Stato brasiliano. Nello scontro a fuoco che il governo mantiene contro la popolazione, il nuovo progetto di emendamento costituzionale PEC 241/55 rappresenta un mortaio. E’ la più cruda espressione di potere: noi comandiamo, voi obbedite, lavorate! Ed è c’è da attendersi altro ancora, il nuovo governo rimane un nemico come tutti i suoi predecessori, ha solo aggiornato il suo attacco rapace contro la popolazione e le terre, contro tutto.
Quando siamo arrivati noi la guerra era già stata dichiarata, abbiamo semplicemente rifiutato l’obbedienza e il placido comportamento cittadino. Noi non ci orientiamo in base ai valori dettati dalla scuola, dalla propaganda televisiva, dalla Chiesa, dal partito e dalle aziende... non ci interessa la bella immagine di questa società malata e suicida.
Bella immagine? Fiumi contaminati da fango tossico e da tutti i rifiuti urbano-industriali, loro sponde e burroni trasformati in cemento, scavi fino all’esaurimento delle miniere trasformate in discariche, terre dei popoli originari sistematicamente saccheggiate, spianate, agroindustria, massiccio avvelenamento con pesticidi, centrali idroelettriche, industrie di cemento, vite trasformate in fosse comuni per uno “sviluppo sostenibile”.
Non esiste modo per sostenere questo tipo di vita, e noi non lo sosteremo. Voi dite che esageriamo con la violenza sulle strade durante le proteste, ma vi chiediamo: noi? Armati di desiderio, pietre, petardi, molotov a di tutto ciò che la strada ci può offrire, cosa possiamo fare noi? O le leggi che garantiscono questo disastro, la loro banda di assassini armati, le loro scavatrici, i blindati, i notiziari, i loro aerei irroratori e i loro giudici?
Noi valorizziamo il momento di
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Francia: “Di nuovo al gabbio … “ – Lettera di Damien dalla prigione di Fleury-Meregis (14/12/2016) [it]

Vi scrivo da Fleury dove sono incarcerato in detenzione preventiva. I capi di imputazione secondo una loro abitudine si assommano e sono denudati di qualsiasi fantasia, io preferisco che i compagni e le compagne abbiano una visione giusta e realistica dei fatti che mi sono contestati, propongo quindi la rilettura di un resoconto di quella bella notte di primavera di rivolta scritta dai o dalle amanti del disordine: “resoconto del 14 aprile: cercando di contenere in maniera eccessiva la rabbia questa finisce per esplodere bene e come si deve.”
Non ho alcuna intenzione di lamentarmi, non vi racconterò nei dettagli il mio arresto identico a tutti quelli che hanno luogo qui come altrove in tutto il mondo.
Mi sembra tuttavia necessario esprimermi su alcuni punti precisi.
Al momento della perquisizione gli sbirri hanno trovato del materiale di propaganda anarchica, nella fattispecie giornali, opuscoli, manifesti, volantini e qualche testo in corso di traduzione. Ho rifiutato di firmare i fogli della perquisizione così come quello della mia detenzione preventiva.
Una volta trasferito a Parigi nel 19esimo arrondissement il mio avvocato non era raggiungibile.
Ho rifiutato di essere rappresentato da un altro avvocato e quindi sono stato interrogato senza la presenza di avvocato. Ho fatto questa scelta perché la mia dichiarazione alla sbirraglia si basa su una sola riga: “non sono né innocente né colpevole, sono anarchico, non ho niente altro da aggiungere”.
A causa della mia mancata dichiarazione non posso sapere, attualmente, cosa ci sia nel mio dossier di istruzione.
I tirapiedi del potere mi hanno solo notificato che hanno 8 prelievi di DNA che corrispondono al mio profilo genetico ed io so, per averlo visto, che il dossier d’istruzione è un mattone di 6 o 7 cm di spessore.
Aspetto che il mio avvocato possa avervi accesso e che venga anche a farmi visita per aver maggiori informazioni. A prescindere da ciò che avverrà ho già
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Tolosa [Francia]: Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici (12/2016) [it]

La nostra etica anarchica è caotica, instabile, in movimento, portandoci più dubbi che certezze, eppure è essa che guida la nostra mano quando accendiamo un dispositivo incendiario davanti alle vostre porte. E allora sogniamo di vedervi bruciare dentro. Moschea, tempio, chiesa o sinagoga, non facciamo alcuna differenza. Come non facciamo differenze tra il prete e lo sbirro. Uno agisce tramite la manipolazione e l’indottrinamento, l’altro a colpi di manganello. Ma il risultato è medesimo.

Lo scorso mese abbiamo attaccato due chiese a Tolosa...

Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici, siano essi radicali, tolleranti, pro-laici o la Sinistra ben pensante anti-islamofoba.
Può essere che vi unisca la ricerca di una causa a cui essere devoti, perché l’inquietudine di una vita fatta di avventure e di incognite coniugata al presente vi è insopportabile. Può essere che voi veramente pensate di combattere il razzismo accogliendo tra le vostre file le peggior carogne reazionarie, ma non vi crediamo così sciocchi. Voi condividete con le persone pie un amore per il senso di colpa.
Perché loro continuano a mantenere e a legittimare la morale religiosa.
Perché sono loro gli artefici di strutture che ci opprimono. Per noi la religione è uno strumento di pacificazione che promuove la docilità e il sacrificio, nella speranza di un’ipotetica salvezza, e della repressione che vuole sottomettere gli individui alle loro norme di famiglia ed eteropatriarcali.
Perché noi vogliamo vivere secondo le nostre scelte, secondo i nostri desideri, avendo come unico limite la nostra etica. Non saremo mai veramente liberi finché esisteranno i dogmi.
Perché vogliamo vivere la vita a pieni polmoni, senza attendere, con passione e determinazione. Ci batteremo contro tutti gli ostacoli che si ergeranno sul nostro cammino.
Perché in certi paesi la religione e lo Stato cercano di schiacciare le rivolte e imporre un ordine economico e sociale con violenza.
Perché la morale giudeo-cristiana, cittadina e umanitaria continua a rappresentare un freno a nostri desideri di distruggere tutto.
Perché anche se in francia non bruciano più le persone sui roghi, la caccia alle streghe è tuttora ben presente, e sempre reazionaria.
Perché gli inquisitori della manif pour tous [organizzazione omofoba, n.d.t.] e i fasci nelle sottane vogliono impossessarsi degli spazi in cui viviamo, allora noi attacchiamo i loro luoghi di culto.
Perché le religioni servono sempre a giustificare il fascismo, il patriottismo e l’unità nazionale, allora noi vogliamo esprimere la nostra volontà di ribellione.
A tutti coloro che lottano per la libertà e contro le religioni in tutto il mondo.
A Monica e a Francisco, in quelle notti eravate nei nostri pensieri.
Né per il bene né per il male, con l’amore e senza pietà.

Ps: Piccolo gioco, sostituisci la religione con la rivoluzione, vedrai che funziona bene anche così.


Toulouse [Francuska]: Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji (12.2016.)
Naša anarhistička etika je kaotična, nestabilna, u pokretu, donosi nam više sumnji nego izvjesnosti, no unatoč tome upravo ona vodi našu ruku kada trebamo zapaliti zapaljivu napravu pred vašim vratima. I tada sanjamo da vas vidimo kado gorite unutra. Džamije, hramovi, crkve ili sinagoge, mi ne pravimo razlike. Kao što ne pravimo razlike između popa i pandura. Jedan koristi manipulaciju i indoktrinaciju, a drugi udarce pendreka. No, ishod je isti.
Prošli mjesec napali smo dvije crkve u Toulouseu.
Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji, bili oni radikali, tolerantni, pro-laici, dobronamjerni ljevičari anti-islamofobi.
Možda se udružujete u potrazi za jednim smislom kojem ćete biti odani, pošto su vam tjeskobe života sastavljenog od avantura i nepoznatog u sadašnjosti nepodnošljive. Možda vi zaista mislite da se borite protiv rasizma prihvačajući
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Atene [Grecia]: Incendiati 3 filobus in centro-città (19/12/2016) [it]

Nella notte di lunedì 19 dicembre 2016, un gruppo di compagni ha deciso di scaldare un po’ l’inverno cittadino dando fuoco all’apatia e alla pace sociale.
Con solo 5 litri di materiale infiammabile e disprezzo infinito verso tutto il Potere siamo scesi in via Patission, fermato i filobus di passaggio, e dopo aver fatto scendere tutti i passeggeri e i conducenti abbiamo incendiato i mezzi.
Tre filobus bruciati, uno per ogni custodia cautelare imposta agli arrestati durante gli scontri del 6 dicembre 2016 ad Atene.
Forza al detenuto anarchico (membro CCF) Panagiotis Argirou, recentemente condannato dallo Stato ad altri 7 anni di carcere, questa volta per tentato incendio di un autobus nel 2009.
Fuoco alle macchine e alla civiltà!


Atena [Grčka]: Zapaljena 3 trolejbusa u središtu grada (19.12.2016.)
U ponedjeljak noć 19. decembra 2016. jedna grupa drugova odlučila je da malo zagrije gradsku zimu zapalivši društveni mir i apatiju.
Uz samo 5 litara zapaljivog materijala i beskrajni prezir prema čitavoj Moći sišli smo u ulicu Patission, zaustavili trolejbuse u prolazu i, nakon što smo natjerali putnike i šofere da siđu zapalili prijevoz.
Tri zapaljena trolejbusa, po jedan za svaki pritvor koji je nametnut uhapšenima u noći sukoba 6. decembra 2016. u Ateni.
Snage anarhističkom zatvoreniku (članu ZVĆ) Panagiotisu Argirou, kojeg je nedavno Država osudila na dodatnih 7 godina zatvora, ovaj put za pokušaj paljenja autobusa 2009.
Zapalimo strojeve i civilizaciju!

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (23/12/2016) [en]

The anarchist comrade Alessandro Mercogliano informed us by letter that upon his arrival in Ferrara prison, November 19th, he refused to gave his fingerprints and to took pictures of him. A few days later the prison authorities reported him with a penalty of 15 days to be served in solitary confinement.

MERCOGLIANO ALESSANDRO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara — Italy


Italija: Vijesti o Operaciji “Scripta Manent” (23.12.2016.)
Anarhistički drug Alessandro Mercogliano nas putem pisma informira da je dolaskom u zatvor u Ferrari, 19. novembra, odbio dati svoje otiske i fotografirati se. Nekoliko dana kasnije zatvorska uprava ga je prijavila kaznom od 15 dana za odslužiti u izolaciji.

Atene [Grecia]: Distrutto bancomat della Banca del Pireo (16/12/2016) [it]

Nella sera di venerdì 16 dicembre, poco prima delle 20:00, abbiamo deciso di visitare una succursale della Banca del Pireo situata sulla piazza Canningos. Dopo aver distrutto con un martello lo schermo del bancomat e i vetri adiacenti, abbiamo versato della benzina sullo sportello automatico e gli abbiamo dato fuoco. Prima di andarcene abbiamo anche buttato na molotov sull’ex Ministero del commercio, di fronte alla banca.
Questa azione è dedicata alla memoria dell’anarchico nichilista Sebastian Oversluij, assassinato da una guardia di sicurezza mentre cercava di espropriare una succursale del BancoEstado a Santiago, Cile, 11 dicembre 2013.
E’ anche un atto di complicità in solidarietà con l’anarchica Tamara Sol Farias Vergara, detenuta nelle galere cilene per aver vendicato la perdita di Sebastian aprendo fuoco contro un’altra guardia privata di sicurezza della stessa banca, il 21 gennaio 2014.
RICORDIAMOCI I COMPAGNI CADUTI E DETENUTI, E COMBATTIAMO PER LORO!
COORDINAZIONE INFORMALE E ATTACCO CON TUTTI I MEZZI!


Atena [Grčka]: Uništen bankomat Pirejske Banke (16.12.2016.)
U petak navečer 16. decembra, nešto prije 20:00 sati, odlučili smo posjetiti podružnicu Pirejske Banke na trgu Canningos. Nakon što smo čekićem razbili ekran bankomata i obližnje prozore, izlili smo benzin na aparat i zapalili ga. Prije nego što smo otišli, bacili smo i jedna molotov na bivše Ministarstvo gospodarstva naspram banke.
Ovo je djelo posvećeno sjećanju na anarho-nihilista Sebastiana Oversluija, kojeg je ubio zaštitar dok je pokušavao izvršiti eksproprijaciju jedne podružnice banke Estado u Santiagu, Čile, 11. decembra 2013.
To je i čin suučesništva u znak solidarnosti s anarhisticom Tamarom Sol Farias Vergarom, koja je zatočena u čileanskim tamnicama zato što je osvetila gubitak Sebastiana pucajući na drugog privatnog zaštitara iste banke, 21. januara 2014.
SJEĆAJMO SE PALIH I ZATVORENIH DRUGOVA, I BORIMO SE ZA NJIH!
NEFORMALNA KOORDINACIJA I NAPADA SVIM SREDSTVIMA!

Germania: Rilasciate le tre anarchiche arrestate nella Foresta di Hambach (21/12/2016) [it]

Nel pomeriggio di mercoledì 21 dicembre 2016 le tre detentue della foresta di Hambach sono state rilasciate.
Hodel e Siao sono state arrestate tre settimane fa con l’accusa di ave provocato un attacco esplosivo e di aver tentato di ferire gravemente degli agenti, e sono state detenute nel carcere di Ossendorf per motivi del pericolo di fuga [sono entrambe di nazionalità spagnola, n.d.t. in francese].
Oggi, l’accusa ha deciso di ritirare il mandato d’arresto incondizionato contro le due compagne. Sembra che non ci siano prove sufficienti contro di loro. Le due sono state immediatamente rilasciate, e accolte calorosamente dalle persone davanti al carcere.
Maya invece doveva presentarsi oggi alle 14.00 a Düren per il riesame di validità della sua detenzione. Lei ha continuato a rifiutarsi di fornire le proprie generalità, ma ha detto la sua età.
Di conseguenza, il tribunale l’ha riqualificata come una persona di giovane età ed ha sospeso la sua detenzione, con l’obbligo di presentarsi dagli sbirri tutte le settimane, fino al processo.
Dopo la sua apparizione a Düren anche lei è stata rilasciata.
Finché tutti non saranno liberi, non lo sarà nessuno!


Njemačka: Otpuštene tri anarhistice uhapšene u Šumi Hambach (21.12.2016.)
U srijedu popodne 21. decembra 2016. tri zatvorenice iz šume Hambach otpuštene su iz zatvora.
Prije tri tjedna Hodei i Siao uhapšene su pod optužbom za izazivanje eksplozije i pokušaj nanošenja teških rana policajcima, te su zadržane u zatvoru Ossendorf zbog opasnosti bijega [obije su španjolske nacionalnosti, nap.prev. na fr.].
Danas je tužilaštvo odlučilo povući bezuvjetni nalog za hapšenje protiv dvije drugarice. Izgleda da nemaju dovoljno dokaza protiv njih. Dvije su odmah otpuštene iz zatvora, gdje su ih ispred toplo dočekale osobe.
Maja se danas u 14 sati pojavila u Dürenu zbog preispitivanja valjanosti njenog zadržavanja u zatvoru. Ona je i dalje nastavila odbijati da iznese svoj identitet, ali
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Cremona [Italy]: Sabotage of cell phone mast (11/2016) [en]

“On a November night a cell phone mast was sabotaged near Cremona.
From city centre to suburbs, in solidarity to all anarchists hit by repression and imprisoned.
We like the Latin ‘Omnia sunt Communia’.”


Cremona [Italija]: Sabotaža antene mobilne telefonije (11.2016.)
“Jedne novembarske noći sabotirana je antena mobilne telefonije pokraj Cremone.
Iz središta grada do periferija, u znak solidarnosti sa svim anarhistima pogođenim represijom i u zatvorima.
Sviđa nam se latinska ‘Omnia sunt Communia’”.

Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: CCF – La reminiscenza dell’Anarchia (20/12/2016) [it]

[Testo in occasione dell’iniziativa in memoria di Sebastian Oversluij, svoltasi in uno squat anarchico in Cile]

La persona non è veramente persa finché l’oblio non l’avvolge nelle sue braccia.
Sono ormai trascorsi tre anni da quando il compagno Sebastian Oversluij non cammina più per in sentieri in cerca di selvaggia bellezza dell’azione anarchica. Sono ormai trascorsi tre anni da quando alcuni dei nostri fratelli e sorelle là in Cile sentono la sua assenza, mentre il loro cuore si contrae. Tre anni da quando i proiettili di un’infame guardia di sicurezza del “Banco Estado” presero la sua vita, estinguendo la fiamma dello spirito anarchico che bruciava dentro di lui.
Ma noi, da parte nostra, come anche molti altri, non permetteremo che il nostro compagno scompaia nelle nebbie dell’oblio. Noi ammiriamo il nostro fratello, come ammiriamo la sua scelta di passare all’azione, attaccando una banca – un tempio di denaro, svuotando il portafoglio del nemico, espropriando il minimo che possiamo ottenere in confronto a quello che l’autorità espropria dalle nostre vite. La rapina in banca eseguita da un anarchico porta sempre dentro di sé il seme del rifiuto. Il rifiuto di sottomettersi ad un mondo in cui vieni vincolato a vendere la propria anima alle spietate leggi del libero mercato, per poi vivere per lavorare, e lavorare per consumare e consumare per riempire i tuoi vuoti esistenziali con mucchi di oggetti inutili.
Sappiamo che ci troviamo molto lontano e che le nostre parole devono attraversare un intero oceano per raggiungervi. Ma, speriamo che riuscirete a sentire l’affinità che tutti sentiamo con coloro che scoprono i modi per mantenere i nostri fratelli vicini a noi nelle iniziative, discussioni, nelle nostre menti, ma soprattutto nella continua diffusione della costante rivolta anarchica.

Membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/FRI
Mihalis Nikolopoulos
Giorgos Nikolopoulos
Haris Hatzimihelakis
Theofilos Mavropoulos
Panagiotis Argirou
Damiano Bolano


Zatvor Koridalos – Atena [Grčka]: ZVĆ – Anarhija posjeduje uspomene (20.12.2016.)

[Tekst povodom susreta u sjećanje na Sebastiana Oversluija održanog u jednom anarhističkom skvotu u Čileu]

Osoba ne može biti nikada zaista izgubljena sve dok je zaborav ne prigrli.
Prošle su već tri godine otkad drug Sebastian Oversluij ne kroči više putevima traganja za divljom ljepotom anarhističkog djela. Prošle su već tri godine otkad neki od naše braća i sestara tamo u Čileu osjećaju njegovu odsutnost, uz stezanje srca. Tri godine otkad su meci jednog doušnika-zaštitara banke Estado oduzeli njegov život, gašeći plamen anarhističkog duha koji je gorio unutar njega.
Ali mi, s naše strane, kao i mnogi drugi, ne želimo dozvoliti da naš drug nestane u magli zaborava. Mi poštujemo našeg brata baš kao što poštujemo njegov izbor da prijeđe na djela, napadom na banku – hram novca, prazneći novčanik neprijatelja, eksproprijacijom minimalnog što možemo postići u odnosu na eksproprijaciju koju vlast vrši nad našim životima. Pljačka banke koju počini anarhist uvijek nosi u sebi sjeme odbijanja. Odbijanje pokoravanja jednom svijetu u kojem si ograničen da prodaješ svoju dušu okrutnim zakonima slobodnog tržišta, kako bi mogao živjeti da radiš i raditi da bi trošio i trošio kako bi popunio egzistencijalne pukotine hrpom beskorisnih predmeta.
Znamo da se nalazimo vrlo
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Santiago [Cile]: Barricate di fuoco – Sebastián Oversluij Seguel presente! [it]

Ci riappropriamo del tempo, cioè lo recuperiamo, lo rubiamo. Solamente in questo modo possiamo unirci ad altre individualità per far sorgere un coordinamento operativo, con lo scopo di mettere in questione e colpire l’ordine costituito. Convinti di questo, abbiamo invaso con barricate diverse vie e viali di Santiao, agendo contro l’ordine costituito con il quale i potenti ci vogliono dominare.
Questa azione di propaganda che abbiamo realizzato per le vie della città era carica di memoria vendicativa, dato che ormai sono trascorsi sei anni di assoluta impunità da quando lo Stato cileno aveva massacrato 81 detenuti. Infatti, era l’alba del 8 dicembre 2010, nella sezione nord e sud del quarto piano della Torre 5, del carcere di San Miguel, quando la macchina statale svelò la sua vera faccia, e questa volta senza dissimulare o occultare la tortura e la morte, che tragicamente invase i corpi inceneriti di 81 persone.
Come anarchici/antiautoritari non leggiamo tra le righe di questi fatti, come qualcosa di accidentale, la nostra posizione è chiara, e dalle strade abbiamo fatto una esplicita chiamata al conflitto aperto contro tutti quelli che fanno parte delle strutture carcerarie, indipendentemente dal loro livello di responsabilità.
Il miglior atto di memoria è tener sempre presente la loro morte e pianificare la nostra vendetta contro lo Stato, le sue istituzioni e i suoi complici funzionari – in questo caso la sinistra istituzione della Gendarmeria.
Consolidando la memoria illegalista, ci ricordiamo del compagno Sebastian Oversluij caduto in combattimento durante l’espropriazione di una banca statale a Pudahuel. Tre anni dopo la sua morte riaffermiamo e rivendichiamo la sua azione come una delle molte pratiche che
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Basilea [Svizzera]: Liberato l’ultimo detenuto della manifestazione di 24 giugno (14/12/2016) [it]

Ieri, mercoledì 14 dicembre 2016, l’ultimo detenuto del 24 giugno è stato rilasciato a Basilea. Il rischio di fuga non era più giustificabile per motivi della sentenza pendente.
Dopo quasi sei mesi di detenzione preventiva, d’ora in poi dovrà affronta il divieto di entrare in territorio svizzero per un periodo di quattro anni. Il divieto è valido da oggi e la sua violazione è punibile con pena detentiva. Questa misura dimostra molto chiaramente come le autorità repressive stanno prendendo sul serio questa faccenda e come sarebbe illusorio credere che il peggio è ormai dietro di noi.
Durante il processo, che potrebbe svolgersi in estate o addirittura in autunno 2017, è probabile che l’accusa richieda pene detentive per alcune delle venti persone accusate.
Fino ad oggi, in questo caso un minore è già stato condannato dal tribunale minorile a dieci giorni di carcere, e un anno di libertà vigilata. Ha fatto ricorso alla sentenza.
Nulla è finito! Esprimiamo la nostra solidarietà in futuro e il sostegno alle persone accusate!


Basel [Švicarska]: Oslobođen i posljednji zatvorenik prosvjeda 24. juna (14.12.2016.)
Danas, u srijedu 14. decembra 2016., i posljednji zatvorenik 24. juna oslobođen je u Baselu. Rizik bijega nije više bio opravdan zbog kazne u tijeku.
Nakon više od šest mjeseci u kućnom pritvoru, sada će se morati suočiti sa zabranom ulaska na švicarski teritorij u trajanju od četiri godine. Zabrana je na snazi od danas i njeno kršenje je kažnjivo zatvorom. Navedena mjera vrlo jasno dokazuje kako represivne vlasti uzimaju ovu stvar ozbiljno i kako ne smijemo pasti u zabludu da je najgore već iza nas.
Moguće je da tokom suđenja, koje će se vjerojatno održati na ljeto ili možda čak na jesen 2017., tužilaštvo zatraži zatvorske kazne za neke od dvadeset optuženih osoba.
Do danas je u tom slučaju jedan maloljetnik već osuđen na sudu za maloljetnike na deset dana zatvora, popraćenih godinom dana uvjetne. Uložio je žalbu na presudu.
Ništa nije gotovo! Izrazimo solidarnost u buduće i podržimo optužene osobe!

Polonia: Lettere dei 2 anarchici arrestati a Varsavia (05/11/2016) [it]

#1
Sulla solidarietà, o Grazie!

Nella cella “N” (di massima sicurezza) non c’è molto contatto con l’esterno. E’ facile farsi trasportare dalla paranoia e dalle delusioni. Puoi accendere la radio, con i programmi scelti dall’amministrazione. Ma, per noi che agiamo per motivi politici, i programmi su eska o vox non sono proprio piacevoli, e nel mio caso eska solamente intensificava lo stato di depressione. Non so se è appropriato iniziare con una nota spiritosa, ma quando sono uscito dal carcere era come tornare da un altro pianeta. Dove rimani bloccato non si sa per quanto, in mezzo ad un ambiente e a dei fenomeni sui quali non hai nessun controllo.
In un tale isolamento, come la cella “N”, uno può contare solo sulla fiducia e speranza. E’ un tormento per chi cerca di vedere il mondo in maniera razionale. Questi termini non appartengono al mondo scientifico. La fiducia e la speranza non richiedono un pensiero critico, al contrario, sono ostili ad esso. Colui che ha fiducia, non dubita. La fiducia può giustificare tutto, ogni crimine, ogni falsità. Ma ci sono situazioni quando ti rimane solo la fiducia. Per me era la fiducia nella solidarietà. La tenevo stretta per combattere un senso di solitudine disperata.

Ci sarà tempo per discutere di tutti gli eventi in maniera più approfondita. Infatti, la situazione non riguarda (al contrario di quanto in molti suppongono) solo noi tre e il tentativo di incendiare una o due macchine di polizia. La sorveglianza effettuata dalla polizia e dai servizi segreti si estende su una scala molto più larga, come minimo sul territorio nazionale, e non è da escludere neanche la collaborazione con i servizi degli altri paesi. Questo è la prima cosa che vorrei farvi notare. La repressione spesso non ha bisogno di toccarci direttamente, può colpire le persone a noi care. Al momento, sembra che non abbiamo altro modo eccetto la solidarietà per costruire strutture capaci di dare una risposta rapida ed effettiva alle rappresaglie in
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Italy: Operation “Scripta Manent” — Solidarity poster (12/2016) [en]

How many beings have gone through life without ever wake up!
And how many others have realized that they have lived
only for the monotonous tick-tock of the clocks.

It is a great joy
to see blow up
barracks, courthouses and
agents of Power.

The system and its structures are not abstract, they are clearly visible;
the perpetrators have names and surnames
and they can be easily identified.
To each his own choice.

Since 2003 various cells of Informal Anarchist Federation have carried out dozens of direct actions across Italy. On September 6th with operation “Scripta Manent” the State have imprisoned 8 anarchist comrades, accusing them of some of these actions. We don’t need to know who carried out these actions and if there are any connections with the arrested comrades. Our heart will continue to beat with everyone who choose a path of non submission and of attack on Power.

Solidarity with Valentina, Danilo, Anna, Marco, Sandro, Daniele, Nicola, Alfredo and with all anarchist imprisoned everywhere.

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Italija: Operacija “Scripta Manent” — Solidarni plakat
Koliko je bića prošlo kroz život, a da se nikada nije probudilo!
I koliko drugih je shvatilo da su živjeli samo za monotoni tik-tak satova.

Velika je radost
gledati eksplozije
kasarni, sudova
i predstavnika moći.

Sistem i njegove strukture nisu apstraktni, sasvim su jasno vidljivi;
odgovnorni posjeduju imena i prezimena
i mogu se lako pronaći.
Svakome njegov izbor

Od 2003. razne ćelije Neformalne Anarhističke Federacije izvele su na desetine direktnih akcija diljem Italije. 6. Septembra operacijom “Scripta Manent” država je zatvorila 8 anarhističkih drugova i drugarica, optužujući ih za neka od tih djela. Ne zanima nas da znamo tko je izveo ta djela i da li postoje ikakve veze s uhapšenim drugovima. Naše srca nastavit će kucati uz svakoga tko odabere put ne pokoravanja i napada na Moć.

Solidarnost s Valentinom, Danilom, Annom, Marcom, Sandrom, Danieleom, Nicolom, Alfredom i sa svim zatvorenim anarhistima bilo gdje.

Marsiglia [Francia]: Distrutti 2 bancomat in solidarietà con l’anarchico detenuto a Fleury (14/12/2016) [it]

Paf, paf, paf

Nella notte tra il 13 e il 14 dicembre sono stati distrutti due bancomat della Cassa di Risparmio, situati in via Bonnardel (terza circosrizione).
Un grande saluto solidale con il compagno arrestato in Bretagna e detenuto da più di una settimana a Fleury, accusato di devastazione durante una manifestazione selvaggia nell’aprile scorso.


Marseille [Francuska]: Uništena 2 bankomata u znak solidarnosti s anarhistom zatvorenim u Fleuryju (14.12.2016.)
Paf, paf, paf
U noći između 13. i 14. decembra uništena su dva bankomata Štedionice u ulici Bonnardel (treći okrug).
Veliki solidarni pozdrav s uhapšenim drugom u Bretanji i zatvorenim više od tjedan dana u Fleuryju, optužen za nanošenje štete tokom jednog divljeg prosvjeda u aprilu.

Messico: Rivendicazione delle cellule incendiarie “Lobxs Negrxs” e “Mario Buda” – FAI/FRI (07/12/2016) [it]

All’alba del 7 dicembre abbiamo collocato e attivato un ordigno incendiario su uno dei molti bankomat nella putrida città di Tijuana.
L’ordigno era composto da 250 grammi di polvere nera e 250 di Salaz [nitrato di potassio e zucchero, n.d.t.], il pacchetto è stato attaccato ad una tanica di 8 litri di benzina e ad una miccia fatta in casa per l’attivazione.
La violenza si attacca con violenza, attacchiamo l’oppressore che ci istruisce fin dall’infanzia, ammazzando la nostra libertà.
La lotta e le idee anarchiche una volta radicate sono come semi che crescono, e non si torna mai più allo stato primario, perciò non ci fermeranno, compagni, qui ed ora il nostro cuore è nero e questo non cambierà mai, continueremo ad intraprendere azioni di notte, all’alba, in qualsiasi giorno, questo non è l’inizio, e tanto meno la fine.
La nostra arma più potente sono le idee accompagnate da azioni, che riaffermano ogni parola pronunciata, ogni pensiero.
La nostra posizione in confronto all’articolo pubblicato dalla rivista “indipendente” e “alternativa”, Contralínea, ci chiarisce ancora di più che sono sempre devoti a partecipare ai giochi di Stato, identificando gli anarchici d’azione e molti altri progetti significativi. Ma, ci dimostra anche che ad alcuni anarco-moralisti ed anarco-attori piace essere sotto i riflettori dello Stato e dei media, concedendo interviste. A noi, però, non interessa questa specie di anarchici di “professione” e “solidali”. Noi sappiamo che sono dei rossi travestiti di nero, mentre certi altri vestono la tonaca con la morale cristiane nella mente. Per questo, ripetiamo che non sono né nostri compagni né complici, sono attori che vendono democrazia sociale.

Solidarietà d’azione con i compagni anarchici del Cile: Natalia Collado, Javier Pino, Freddy, Marcelo and Juan.
Solidarietà con Fernando Bárcenas, rimasto fermo nelle sue idee, non cercando sostegno nelle leggi.
Solidarietà con i compagni sequestrati nell’operazione Scripta Manent.

Fuoco e Dinamite alle carceri con i secondini dentro
Pietre, bombe, coltelli e scritti contro l’autorità
Morte alle piattaforme
Notti di sovversione e fuoco con i nostri complici; forza ai compagni fuggitivi

Celula Incendiaria “Lobxs Negrxs”- FAI/FRI
Celula Incendiaria “Mario Buda”- FAI/FRI


Meksiko: Izjava o preuzimanju odgovornosti zapaljivih ćelija “Crni Vukovi” i “Mario Buda” – FAI/FRI (07.12.2016.)
U zoru 7. decembra postavili smo i aktivirali jednu zapaljivu napravu na jedan od mnogih bankomata u ovom trulom gradu Tijuani.
Naprava je bila sastavljena od 250 grama baruta i 250 Salaza [nitrata i šećera, nap.prev.], paket je priljepljen na taniku od 8 litara benzina i fitilj kućne izrade za aktivaciju.
Nasilje se napada nasiljem, napadnimo ugnjetavača koji nas odgaja od djetinjstva, ubijajući našu slobodu.
Anarhistička borbe i ideje kada se jednom zasade, kao sjeme rastu i nema više povratka na izvorno stanja, zato neće nas zaustaviti, drugovi, sada i ovdje naše srce je crno i ništa se neće izmijeniti. Nastavit ćemo djelovati noću, u zoru, bilo kojeg dana, to nije početak, a još manje kraj.
Naše najmoćnije oružje su naše ideje popraćene djelima koja potvrđuju sve što kažemo, što mislimo.
Naš stav prema jednom članku objavljenom u “neovisnom” i “alternativnom” časopisu Contralinea samo nam naglašava
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Lipsia [Germania]: Incendiati 3 veicoli di polizia (06/12/2016) [it]

Nelle tarde ore serali del 06/12 abbiamo incendiato tre veicoli a Lipsia. Ci sono molti motivi per questo, per noi l’occasione era l’anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos in dicembre 2008, assassinato da uno sbirro greco ad Atene. Nulla è stato perdonato – nessuno è stato dimenticato.
Ci fa piacere apprendere che nella stessa notte a Berlino alcune persone abbiano dato fuoco all’entrata della stazione di polizia.
Ottimo anche, una paio di settimane fa, l’incendio di una macchina degli sbirri di fronte alla stazione di Connewitz, che proprio ne aveva bisogno.
Attendiamo impazienti la dilettevole mobilitazione contro il G20.
Abbasso tutti gli Stati – morte alla Germania!


Leipzig [Njemačka]: Zapaljena 3 policijska vozila (06.12.2016.)
U kasnim večernjim satima 06.12. zapalili smo tri vozila u Leipzigu. Postoji mnogo razloga za to, za nas je povod bila godišnjica smrti Alexisa Grigolopoulosa, kojeg je u decembru 2008. ubio grčki pandur u Ateni. Ništa nije oprošteno – nitko nije zaboravljen.
Drago nam je saznanje da je iste noći u Berlinu nekoliko osoba navodno zapalilo ulaz u policijsku stanicu.
Odličan i prije par tjedan palež pandurskog auta ispred stanice u Connewitzu – zaista je bio potreban.
U iščekivanju radosne mobilizacije protiv G20.
Dole države – smrt Njemačkoj!

Spagna: Corte Suprema reduce la sentenza contro gli anarchici Monica Caballero e Francisco Solar (16/12/2016) [it]

Il 16 dicembre la Corte Suprema ha ridotto la sentenza ai compagni Monica Caballero e Francisco Solar, accusati di aver collocato una bomba nella basilica-cattedrale Nostra Signora del Pilar a Saragozza nell’ottobre 2013, riducendo a 4 anni e 6 mesi la sentenza iniziale di 12 anni emessa dalla Corte Nazionale.
Questa decisione fu portata dopo che il ricorso presentato dalla difesa del compagno Francisco Solar è stato parzialmente accolto. Il ricorso sosteneva che i compagni non dovevano essere condannati per i crimini di danni terroristici e lesioni, dato che erano risultato di due azioni differenti, come è successo inizialmente alla Corte Nazionale. Inoltre, la difesa ha sottolineato che i compagni hanno fatto attenzione quando hanno collocato un piccolo artefatto per attaccare il simbolo religioso del potere stabilito, e che non avevano intenzione di causare lesioni a nessuna persona. Per rafforzare questa difesa è stato precisato che nel momento dell’attacco la basilica era chiusa al pubblico, e che in più l’ordigno non conteneva schegge e avevano anche avvisato prima di detonare l’ordigno.
Oltre la riduzione della sentenza, la corte ha anche abbassato i costi da 182.601 a 143.317 euro, per i danni causati alla basilica, dato che non c’erano prove per dimostrare che le parti danneggiate erano di valore storico o culturale.
La Corte Nazionale ha preso in considerazione anche il fatto che entrambi i compagni hanno agito “in maniera autonoma”, dato che non facevano parte né dell’organizzazione informale FAI/FRI né della piattaforma Gruppi Anarchici Coordinati (GAC).
Davanti a questa notizia non possiamo contenere la nostra immensa gioia per questa nuova situazione dei nostri compagni, anche se potrebbero affrontare degli altri scenari, come l’espulsione essendo degli “stranieri”, dato che la sentenza è inferiore a 6 anni. Ma, per adesso preferiamo aspettare la prossima mossa dei nostri nemici, prima di vederli nuovamente sulle strade.
MORTE ALLO STATO E LUNGA VITA ALL’ANARCHIA


Španjolska: Vrhovni Sud smanjio presudu protiv anarhista Monike Caballero i Francisca Solara (16.12.2016.)
16. decembra Vrhovni Sud je smanjio kaznu drugovima Moniki Caballero i Franciscu Solaru, okrivljenima za postavljanje bombe u katedralu-baziliku Naša Gospa od Pilara u Zaragozi oktobra 2013., spuštajući 12 godina zatvora koje je izrekao Nacionalni Sud na 4 godine i 6 mjeseci.
Ta je odluka donijeta nakon što je djelomično prihvaćena žalba obrane druga Francisca Solara, koja je zatražila da ne mogu biti osuđeni za kaznena djela terorističke štete i ranjavanja pošto su bila rezultat dvaju različitih djela, kao što je to početno bio odredio Nacionalni Sud. K tome, obrana je naglasila da su se drugovi pobrinuli kada su postavili malu napravu kućne radinosti za napad na vjerski simbol uspostavljene moći, i da nisu imali namjere nanijeti rane nijednoj osobi. Kako bi osnažili obranu, primjetili su da je u vrijeme napada bazilika bila zatvorena za javnost, i da k tome naprava nije sadržavala šrapnele te da su upozorili prije
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Grecia: L’ultimo aggiornamento sul processo d’appello per rapina a Pirgetos, con anarchici G.Sarafoudis e G.Naxakis (12/2016) [it]

Il processo d’appello per la rapina a Pirgetos, Larissa, con compagni anarchici G. Sarafoudis e G. Naxakis. I compagni sono stati inizialmente condannati sia per rapina che per partecipazione nelle CCF. Per quanto riguarda l’accusa di partecipazione, essa era completamente vaga e confusa dato che non c’erano prove.
In quanto all’accusa di rapina, i testimoni d’accusa, cioè i dipendenti della banca, non hanno riconosciuto il compagno Sarafoudis (il compagno Naxakis si è rifiutato di essere presente al processo), e la il filmato delle telecamere di sorveglianza della banca è misteriosamente scomparso dopo essere stato consegnata alle autorità.
Sostanzialmente, l’unica prova era il controverso campione del DNA prelevato dagli auricolari trovati sulla scena, che apparterebbe al compagno Sarafoudis.
Il P.M. ha proposto che entrambi vengano prosciolti dall’accusa di partecipazione nelle CCF, e proclamati colpevoli per rapina, con reato aggravante di travisamento (avevano il viso coperto), colpevoli per possesso d’armi e colpevoli per associazione a delinquere, dato che due o più persone si sono associate per commettere il reato. Alla fine sono stati assolti dall’accusa di CCF e proclamati colpevoli per rapina e furto semplice.
Il giudice ha emesso una sentenza più pesante da quella richiesta dall’accusa, condannando il compagno Sarafoudis a 9 anni e 9 mesi, e il compagno Naxakis a 11 anni, più 1.000 euro di multa per entrambi.

Dalla parte di tutti i compagni detenuti!
Fuoco a tutte le celle dell prigioni!


Grčka: Posljednje vijesti sa žalbenog suda za pljačku u Pirgetosu, s anarhistima G.Sarafoudisom i G.Naxakisom (12.2016.)
Žalbeno suđenje za pljačku u Pirgetosu, Larisi, s anarhističkim drugovima G. Sarafoudisom i G. Naxakisom. Drugovi su početno osuđeni za pljačku i sudjelovanje u ZVĆ. Što se tiče optužbe za sudjelovanje, bila je potpuno neodređena i nejasna pošto nije bilo dokaza.
U vezi optužbe za pljačku, svjedoci tužilaštva, to jest zaposlenici banke, nisu prepoznali druga Sarafoudisa (drug Naxakis odbio je prisustvovati suđenju), a snimka nadzornih kamera banke začudo je nestala nakon što je predana vlastima.
U suštini, jedini dokaz bio je kontroverzni uzorak DNK sa slušalica pronađenih na mjestu pljačke, koji navodno

Atena [Grčka]: Zapaljen buldožer tvrtke električne energije (02.12.2016.) [hr]

U prvim satima 02. decembra 2016., na uglu između ulica Akadimias i Themistokleous, buldožer u službi tvrtke električne energije DEI se umorio i odlučio okončati svoju automatiziranu rutinu. Priča se da je prije samoništenja jadno vozilo reklo:
„Solidarnost s drugaricama Siao, Hodey i Mayom, nedavno uhapšenima u Njemačkoj zato što su branile šumu Hambach! Snage anarhistici Nataliji Collado, zatvorenoj u Čileu zato što je vatrom oslobodila jedan autobus Transantiaga!”


Atene [Grecia]: Bulldozer della compagnia elettrica incendiato a Exarchia (02.12.2016.)
Nelle prime ore del 2 dicembre 2016, all’angolo tra le vie Akadimias e Themistokleous, un bulldozer al servizio della compagnia elettrica DEI ne ha avuto abbastanza e ha deciso di porre fine alla propria routine automatizzata. A quanto si dice prima di auto-immolarsi la povera macchina avrebbe detto:
“Solidarietà con le compagne Siao, Hodey e Maya, recentemente arrestate in Germania per aver difeso la foresta di Hambach! Forza all’anarchica Natalia Collado, detenuta in Cile per aver liberato col fuoco un bus Transantiago!”

Zatvor Ferrara [Italija]: Vijesti o anarhističkom zatvoreniku Divine Umoru (12.2016.) [hr]

Nekoliko vijesti o situaciji Divinea Umorua, anarhističkom zatvoreniku na odjelu visoke sigurnosti u Ferrari, optuženog za posjedovanje mogućeg eksplozivnog materijala.
Suci ponovno odbijaju Divineu kućni pritvor, ovaj put u domu majke u Bologni (već su mu odbili u domu jedne drugarice). Kao izlika koriste se nedostatkom elektronske narukvice i njegovo subverzivno društvo u Bologni.
Čini nam se kako se na obzoru pojavljuje namjera da se Divineu organizira direktan put, u jednom smjeru, za Nigeriju. Nigeriju koju je napustio kao dijete, kada je došao u Italiju s obitelji.
Ako je to ono što žele, moramo učiniti da se to ne dogodi, bit će odgovornost svakog pojedinog Anarhista da djeluje u tom smjeru.
Idućih će se dana održati žalba protiv odbijanja kućnog pritvora.
Trenutno mnogo je Anarhista završilo u zatvorima italije države, ali pozivamo sve da ne ostave Divinea izoliranog, kao i mnoge druge anarhiste, čineći sve što je moguće kako bi se održao kontakt između unutra i vani...
Uslijedit će druge vijesti.

Adresa: Divine Umoru – via Arginone n. 327 – 44122 Ferrara – Italia


Carcere di Ferrara [Italia]: Aggiornamenti su Divine Umoru, anarchico prigioniero (12/2016)
Qualche aggiornamento sulla situazione di Divine Umoru, anarchico prigioniero nell’AS2 di Ferrara con l’accusa di detenzione di materiale potenzialmente esplosivo.
I giudici rifiutano di nuovo i domiciliari a Divine, questa volta a casa della madre a Bologna (già li rifiutarono a casa di una compagna). Come pretesti il fatto di non avere a disposizione il braccialetto elettronico e le sue frequentazioni sovversive a Bologna.
L’ intenzione che sembra esserci all’orizzonte per Divine è quella di organizzargli un viaggio diretto per la Nigeria, solo andata.
Nigeria che lui ha lasciato
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Paroxysm of Chaos
Dissacrazione della universalità e il significato teatrale della rappresentazione di civiltà Prologo [it]

Nell’area geografica dove mi trovo (e non solo) vi è una necessità di sfida verso una totale morte mentale e pratica, che ci circonda sull’isola-carcere, distruggendo l’idolo socialmente costruito e penetrando in una battaglia che dal punto di vista materiale di sicuro non può essere vinta. Scambiando esperienze e strumenti, e sfruttandoli appieno in qualsiasi modo possibile, non fermandosi neanche quando si è in ginocchio dalla disperazione, creando rotture interne ed esterne nella realtà. Una realtà che ha consolidato la fiducia negli sbirri e nella Legge, l’auto-repressione fondata sulla logica sociale dell’“uguaglianza”, i delatori e i cittadini “cani da guardia” chiamati ronda di quartiere, le telecamere anche su luogo più stupido che si possa immaginare, il multiculturalismo con la morale dell’umanità e la “gioia” di essere un cittadino libero, il sacrificio dei desideri dell’individuo sull’altare del consumo (mentale e materiale), l’estremo addomesticamento di animali non-umani che possono essere commercializzati e il genocidio di coloro che rappresentavano una minaccia all’umanità civilizzata, quindi trasformando qualsiasi terreno rimasto in un paesaggio quasi sterile. Creando anche riserve naturali, carceri per l’ambiente terrestre, ma anche per individualità non umane, che funzionano come l’ideologizzazione totale del controllo Umano su tutto. La logica della carcerazione ideologizzata è impiantata ovunque intorno a noi. Ma anche la logica del vittimismo.
Un anarchico flusso della vita, da un punto di vista nichilista egoista, può essere creato anche da una persona sola. Da individualità che si muovono da ombra in ombra, impegnate nella parola e nell’azione, cercando di attuare la propria evoluzione decivilizzata, all’interno di un errare nello sconosciuto senza un’obiettivo finale. Il ruolo primario è solamente la soddisfazione del sé, il tentativo di autentiche relazioni con altri animali, umani e non-umani, ma anche con i magnifici ambienti dei campi terrestri all’infuori dell’interpretazione sociale, la coerenza di non costruire al di là di essere sé stessi e il piacere dell’auto-realizzazione con tutti i mezzi a propria disposizione, portando ogni sensazione e ogni momento agli estremi. Contro ogni civiltà e cultura, riconoscendo naturalmente che i propri elementi sono stati creati da qualche parte, ma cercando comunque la soddisfazione nell’attacco ad ogni costrutto antropocentrico, che in epoca odierna governa ogni essere umano, e perciò emergono anche solo per un attimo dalla palude di ogni civiltà umana.
Io penso ed agisco a mio modo personale, e non secondo i modi dei retorici di propaganda. Il mio nemico non è qualunque cosa rappresenti “l’autorità”, questo spettro della maggior parte di anarchici, in un sterile modo materialista o come un “ripulire” da comportamenti “cattivi”, ma è tutto ciò che rappresenta il carcere e un governo per la mia individualità. Quello che incorona il “dovere” e la Verità. L’autorità è interna, non esterna dagli umani, quando le idee creano le astrazioni che ci richiedono qualcosa, manifestandosi in questo modo nel mondo reale. L’autorità è lo standard interiorizzato. Non è quel mondo “malvagio” che deve essere “esorcizzato” per salvare la “purezza” universale. Il “mondo” non mi interessa, non mi ha mai interessato. La crociata contro “l’autorità” appartiene ai soldati di qualunque ideologia. Non parlo il linguaggio “antiautoritario”! Non parlo di eguaglianza tra ideologie anarchiche, ma della completa distruzione di ideologia fino alle sue radici, che non può essere raggiunta su scala mondiale, ovviamente. Ero caduto in trappola credendo che qualcuno non pensava politicamente, come me, ma mi ero sbagliato. Però, non importa, le conclusioni sbagliate ci rafforzano se non ci abbandoniamo alla mercé della delusione.
La civiltà capitalista è l’evoluzione della vita per coloro che capiscono cos’è la massa e come realizzare l’ascesa del proprio potere. Sono contro di loro non perché un’anarchica morale cristiana mi dice di eliminare “l’autorità” dalla faccia della terra, ma perché dentro questa realtà di controllo e di dominio del sistema, la mia individualità annaspa. Ognuno vuole creare gli zeloti. Addirittura gli anarchici, ma quando vedono il veleno
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Besançon [Francia]: Distrutti bancomat in solidarietà con gli anarchici detenuti (14/12/2016) [it]

Alcuni colpi ben piazzati!
In solidarietà con compagno arrestato qualche giorno fa in Bretagna e incarcerato a Fleury per presunta partecipazione ad una serata liberatoria a Parigi nell’aprile del 2016.
Nella notte del 14 dicembre quattro bancomat sono stati distrutti con colpi di martello nella via de Belfort a Besançon. Le istituzioni prese di mira sono: LCL, La Poste, CIC e Crédit Agricole.
Questi sabotaggi sono stati realizzati anche in solidarietà con gli anarchici colpiti nell’operazione scripta manent, e con quelli attualmente sotto processo per le rapine ad Aquisgrana in Germania.
Né colpevoli, né innocenti.
Solidarietà combattiva!


Besançon [Francuska]: Sabotirani bankomati u znak solidarnosti sa zatvorenim anarhistima (14.12.2016.)
Nekoliko dobro nanijetih udaraca!
U znak solidarnosti s drugom uhapšenim prije nekoliko dana u Bretanji i zatvorenog u Fleuryju zbog navodnog sudjelovanja u jednoj oslobađajućoj noći aprila 2016.
U noći 14. decembra četiri bankomata su uništena udarcima čekića u ulici de Belfort u Besançonu. Institucije na nišanu bile su: LCL, La Poste, CIC et le Crédit Agricole.
Tih nekoliko sabotaža je izvedeno i u znak solidarnosti s anarhistima napadnutima u operaciji scripta manent, kao i s onima trenutno pod sudskim procesom za pljačke u Aachenu, Njemačka.
Ni krivi, ni nevini.
Napadačka solidarnost!

Florence [Italy]: ATM torched in solidarity with anarchist comrades (21/11/2016) [en]

Since the previous claim has not been received, we repeat: Florence 21/11 fire to the Italian Post ATM on Cento Celle Street. Against expulsions, cages, control and censorship. Solidarity to the arrested and to those under investigation Op Scripta Manent, Rome, Turin, to Divine, Carlo, Cedric and to everyone who fight, inside as outside, against authority.


Firenca [Italija]: Zapaljen bankomat u znak solidarnosti s anarhističkim drugovima (21.11.2016.)
Pošto prethodna izjava nije stigla, ponavljamo: Firenca 21.11 zapaljen bankomat Talijanske pošte u ulici Cento Stelle. Protiv deportacija, kaveza, kontrole i cenzure. Soliarnost s uhapšenima i pod istragom Op Scritpa Manent, Rim, Torino, Divineu, Carlu, Cedricu i svima koji se, kako unutra tako i vani, bore protiv autoriteta.

Prison of Ferrara [Italy]: The Censorship confiscated a text by anarchist comrade Alfredo Cospito (09/12/2016) [en]

The comrade Alfredo Cospito, imprisoned in AS2 [high security wing] in Ferrara for kneecapping of Adinolfi and who recently received a new arrest warrant for the operation named “Scripta Manent” — an operation which has led, on request of the Turin Prosecutor’s office, to a new wave of prison guards censorship on the prisoner’s correspondence — writes to us that his texts are being systematically confiscated.
In particular, Alfredo has sent a long contribution for a new publishing project, a new anarchist magazine of agitation and of theoretical analysis, which should be published at the beginning of next year. Alfredo wasn’t aware that his letter has been confiscated until 10 days after he sent it, when he did not receive any answer from the addressees who, unaware, actually urged him to send them the welcome contribution. In other words, the head of the wing, whose sad and infamous job is to photocopy every incoming and outgoing letter for prisoners subjected to the censorship and to send a copy to the prosecutor Sparagna [in charge of the Op.“Scripta Manent”], decided that in this case the spying was not sufficient; that the comrade’s text was not to come out at all.
A decision that at least has the merit of shedding light to the repressive hypocrisy of the democratic regime. The Power is not interested only in repression over those actions which answer with righteous violence to the immeasurably greater violence that the State and the Capital perpetrate every day in order to preserve their domination. The Power, from the Turin anti-mafia magistrates to the miserable jailers in Ferrara, doesn’t even tolerate for the prisoner comrades to continue to write, to agitate, to provoke, collaborating with, maybe even confronting, the reflections of other individuals who are not willing to be subjugated anymore.

You will never be able to isolate imprisoned comrades.
We would have preferred to publicly announce the publication of our magazine at the moment when it would actually be ready.
We will go forward with our publication, all the more proud knowing that it is already making the bureaucrats of repression nervous. Convinced that our complicity with Alfredo and with other imprisoned comrades it could not certainly be expressed in its whole joyful sincerity merely on the pages of a periodical.

Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo contro Banca Santander e PRODECON (11/12/2016) [it]

Il giorno 11 dicembre 2013 il compagno anarchico Sebastián Oversluij è stato assassinato da una guardia di sicurezza, mentre cercava di rapinare una banca in Cile.
Oggi abbiamo deciso di attaccare con ordigni esplosivi una succursale della Banca Santander e un ufficio di PRODECON* (del Ministero delle Finanze) ad Oaxaca.
Ricordando i tre anni da questo episodio non per trasformarlo in un martire né per vittimizzare la sua morte, ma nel nome di tutte le azioni illegali e clandestine che sorgono, sono sorte e sorgeranno in questa guerra.
Sottolineiamo che noi (BAIBF/Brigata di Azione Informale Bruno Filippi) non abbiamo nulla a che fare con gli pseudo-anarchici di sinistra che si trovano in balìa e difendono gli interessi delle organizzazioni sociali e sindacali, dato che noi abbiamo optato per affinità individuali antagoniste e informali, e per la distruzione totale di questa società carceraria e di tutte le sue strutture.
Ci assumiamo piena complicità con nostri compagni in fuga e con tutti coloro che cospirano e attaccano in clandestinità. Questa azione è anche un abbraccio fraterno a tutti i prigionieri detenuti nelle istituzioni di tutti gli Stati di merda.

Brigata di Azione Informale Bruno Filippi

*n.d.t. in inglese: Ufficio del Procuratore per la Difesa dei Contribuenti


Oaxaca [Meksiko]: Eksplozivni napad na Banku Santander i PRODECON
11. decembra 2013. anarhističkog druga Sebastiana Oversluija ubio je zaštitar, dok je pokušavao opljačkati podružnicu jedne banke u Čileu.
Danas smo odlučili napasti eksplozivnim napravama jednu podružnicu Banke Santander i jedan ured PRODECON-a (od Ministarstva financija) u Oaxaci.
U sjećanje na tri godine od tog događaja ne da bi ga pretvorili u mučenika ili njegovu smrt u žrtvu, nego u ime svih nezakonitih i tajnih djela koja se pojavljuju, pojavila se i pojavljivat će se u ovom ratu.
Naglašavamo da mi (BAIBF/Brigada Neformalne Akcije Bruno Filippi) nemamo veze s ljevičarskim pseudo-anarhistima koji
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Zografou – Atene [Grecia]: Attaccata ditta di sicurezza (30/11/2016) [it]

Nella mattina del 30 novembre abbiamo attaccato con martelli e fiamme l’ufficio della ditta di sicurezza S.C.S., situata nel quartiere di Zografou ad Atene.
Le aziende di sicurezza private giocano un ruolo di para-polizia, facendo profitto vendendo paura e promuovendo delazione e collaborazione con la polizia.
Per queste ragioni, e non solo, non ci è stato difficile sceglierli come meta. Con questa azione abbiamo dimostrato anche che questa ditta è inutile e che i suoi servizi sono solo un’illusione, dato che non sono capaci di proteggere neanche sé stessi. Nessun loro strumento umano o meccanico di controllo può fermare coloro che desiderano attaccare l’esistente.
Con questa azione vogliamo esprimere il sostegno alla chiamata contro il Summit G-20, che si svolgerà ad Amburgo tra il 7 e 8 luglio 2017. Ma anche il 7 e 8 luglio, come i mesi precedenti, possono rappresentare un punto d’incontro tra i compagni, ovunque nel mondo, e nello stesso momento un punto di partenza per una campagna in cui si possono affilare le tensioni e creare nuovi punti di rottura, senza limiti di tempo o frontiere. Scegliamo noi come, quando e dove, senza aspettare qualcuno o qualcosa. Perciò, pensiamo che si tratti di una buona occasione per esprimere, attraverso le rotture, le nostre pratiche e discorsi, sormontando la Sinistra e gli onesti cittadini, che cercheranno nuovamente di allestire il proprio carnevale, trasformando la mobilitazione in una festa democratica e pacifica.
Vogliamo essere chiari, non sosterremo questa chiamata perché vogliamo un “mondo migliore” né un governo più giusto, leggi più umane o uno Stato migliore. Tutti questi valori riformisti e cristiano-filantropici se ne possono andare al diavolo!
Sosteniamo questa chiamata perché crediamo che attraverso lo scambio di sensazioni, momenti ed esperienze tra compagni provenienti da luoghi differenti e con diverse conoscenze, possiamo costruire condizioni che non ci faranno attendere i summit.
La nostra non è e non sarà una posizione di difesa!
Guerra con tutti i mezzi!
Siamo in guerra con il VOSTRO esistente!

piromani antisociali


Zografou – Atena [Grčka]: Napadnuta zaštitarska tvrtka (30.11.2016.)
Ujutro 30. novembra napali smo čekićima i vatrom ured zaštitarske tvrtke S.C.S. u četvrti Zografou, Atena.
Privatne zaštitarske trvtke igraju ulogu parapolicije, stvarajući profit prodajom straha, promičući doušništvo i suradnju s policijom.
Iz tih razloga, i ne samo, nije nam bilo teško izabrati ih kao metu. K tome, ovim našim djelom dokazali smo da je ta tvrtka beskorisna i njene usluge sasvim iluzorne pošto nisu sposobni čak ni da sami sebe zaštite. Nijedno njihovo ljudsko ili mehaničko sredstvo nadzora ne može zaustaviti one koji posjeduju želju da napadnu postojeće.
Ovim djelom želimo podržati poziv protiv samita G-20 koji će se
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Parigi [Francia] : Un compagno in detenzione preventiva nel contesto della mobilitazione contro la legge sul lavoro (07/12/2016) [it]

Il compagno anarchico arrestato mercoledì 7 in Bretagna è passato in tribunale [NdT: in una forma di procedimento comparabile al “giudizio immediato” dell’ordinamento giudiziario italiano] l’indomani, nella 23esima aula del Palazzo di giustizia di Parigi.
È accusato di danneggiamento a un Ufficio di collocamento, una struttura della Camera di Commercio e dell’Industria, un supermercato Franprix e un concessionario della Jaguar durante una manifestazione spontanea che si è svolta la sera del 14 aprile fra il decimo e il diciannovesimo arrondissement di Parigi.
Gli sbirri hanno identificato il compagno solo durante l’estate e hanno avuto delle difficoltà a trovarlo, anche se lui non si nascondeva affatto. Per un mandato di arresto spiccato nel mese di agosto, ci è voluta una ricerca sul Registro dei conti in banca [Fichier des comptes bancaires – Ficoba], che elenca tutti i conti bancari aperti in Francia (per poter per esempio localizzare gli ultimi prelievi) e delle ricerche sulla localizzazione del suo cellulare.
Il compagno ha rifiutato di essere giudicato in “giudizio immediato” e la Procuratrice ha quindi chiesto, col pretesto della sua fedina penale e di una possibile recidiva, che venisse messo in carcerazione preventiva. Il giudice ha accettato questa richiesta ed il compagno è attualmente alla prigione di Fleury-Mérogis [NdT: nella regione di Parigi].
Tra l’altro, questo tribunale ha ben mostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il volto della giustizia. Tutti gli imputati erano dei poveri, i cui espedienti per uscire dalla miseria e/o la dipendenza da diverse sostanze venivano sistematicamente considerati dalla Procuratrice e dal giudice come prove a carico. Anche i pochi tentativi di inchinarsi non hanno portato alla clemenza.
Il compagno era in forma, ha avuto un atteggiamento degno di fronte a questi servi del potere e ha fatto sapere che si esprimerà presto. Una piccola perla del discorso della Procuratrice a proposito del compagno : “Il signore si dice anarchico, ciascuno ha diritto ad avere un’opinione, le idee anarchiche sono quello che sono, ma non giustificano per niente i fatti che gli sono contestati”.
Il processo si terrà il 19 gennaio alle 13.30 nell’aula 23 del Palazzo di giustizia di Parigi.
Eravamo in tanti nelle strade durante le manifestazioni di questa primavera. Quei vetri rotti (quelli della Jaguar in particolare!) ci hanno rallegrato per parecchi giorni, come un piccolo raggio di sole in questo grigiume.
Che ogni giorno di detenzione del nostro compagno e di ogni altro prigioniero porti con sé degli atti di rivolta contro questo mondo!
La solidarietà è l’attacco!

Alcuni/e anarchici/e


Pariz [Francuska]: Anarhist pritvoren zbog prosvjeda protiv zakona o radu (07.12.2016.)
Anarhistički drug, uhapšen u srijedu 7. u Bretanji, odveden je na sud dan kasnije, u 23. sudnicu pariške palače pravde.
Optužen je za nanošenje štete Zavodu za zapošljavanje, jednoj zgradi Gospodarske i Industrijske komore, jednom marketu Franprix i jednom koncesionaru Jaguara, tokom spontanog prosvjeda uvečer 14. aprila, između 10. i 19. pariškog okruga.
Panduri su identificirali druga tek tokom ljeta i imali su poteškoća pri pronalasku, mada se on nije uopće skrivao. Za izvršenje naloga za hapšenje izdatog u augustu, bilo je potrebno pretražiti Registar bankovnih računa [Fichier des comptes bancaires – Ficoba], to jest popis svih tekućih računa u Francuskoj (kako bi se na primjer lokaliziralo posljednje podizanje novca), i lokalizirati njegov mobitel.
Drug je odbio
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Bologna [Italy]: Anarchist from France arrested for the attack on Carabinieri barracks (10/11/2016) [hr]

Awaiting more information, we learn that an anarchist comrade from France has been arrested in Bologna for the attack on carabineri barracks, November 27th.
According to the press the investigation, started in Rome, is trying to attribute his involvement in preparation of the device; the ROS of Carabinieri [special operations group of Italian gendarmerie] arrested him on a train Rome-Bologna on Saturday night. The pretrial detention in prison is justified by lack of domicile and by a possibility of leaving the Italian territory.
The prison where he is detained has not been spread at the moment; the updates will follow.

source


Anarhist iz Francuske uhapšen zbog napada na kasarnu karabinjera (10.11.2016.)
U očekivanju detaljnijih informacija, doznajemo da je uhapšen u Bolonji jedan anarhistički drug iz Francuske zbog napada na kasarnu karabinjera, 27. novembra.
Po riječima štampe, istraga koja je krenula iz Rima, pokušava mu pripisati upletenost u primpremanju naprave; uhapsili su ga karabinjeri ROS-a [specijalne jedinice, nap.prev.] u subotu noć na vlaku Rim-Bologna,
opravdavajući zatvorski pritvor nedostatkom prebivališta i mogućnosti da napusti talijanski teritorij.
Trenutno nije objavljeno u kojem se zatvoru nalazi, uslijedit će vijesti.

Aquisgrana [Germania]: Assolta l’anarchica di Amsterdam accusata di rapina in banca (08/12/2016) [it]

La compagna di Amsterdam, accusata di rapina in banca ad Aquisgrana accaduta nel 2013, è stata assolta l’8 dicembre.
Più di sessanta persone erano presenti in aula per esprimere il proprio sostegno. Il giudice ha rifiutato le indicazioni approssimative esposte dall’accusa, che miravano a provare la presenza in banca della compagna quella mattina di più di tre anni fa.
Però, l’accusa ha già annunciato il ricorso al tribunale di riesame. Questo significa che un giudice adesso riesaminerà tutto il processo per vedere se ci sono stati degli errori procedurali o delle incoerenze nella decisione dei giudici. In caso questo tribunale trovasse degli errori, il processo dovrà essere ripetuto al tribunale di Aquisgrana, ma da un giudice diverso. Se invece il ricorso fallisce, le accuse e le procedure giuridiche saranno chiuse.
Comunque, ci sono ancora due compagni in detenzione preventiva, accusati di una rapina accaduta nel 2014. Il processo inizierà alla fine di gennaio.
Inviamo forza e coraggio ai compagni detenuti, che possano sentire la nostra solidarietà attraverso i muri di cemento e le sbarre di ferro.


Aachen [Njemačka]: Anarhistica iz Amsterdama optužena za pljačku banke odriješena optužbi (08.12.2016.)
Sud je drugaricu iz Amsterdama, optuženu za pljačku banke u Aachenu 2013., odriješio optužbi.
Više od šezdeset osoba bilo je prisutno u sudnici kako bi izrazile svoju podršku. Sudac je odbio neodređene primjedbe tužilaštva koje su željele dokazati prisustvo drugarice u banci toga jutra prije tri godine.
No, tužilaštvo je već najavilo žalbu
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Berlino [Germania]: Attacco incendiario contro stazione di polizia [it]

Un regalo di Natale per gli sbirri
In ricordo di Alexis, assassinato dagli sbirri otto anni fa ad Atene, abbiamo fatto una visita agli amici degli assassini, vicino ad Alexanderplatz, lasciando 10 litri di benzina davanti all’entrata come regalo.
La solidarietà di questa azione va anche ai nostri detenuti rinchiusi in carcere a causa dell’espropriazione di una banca, e in attesa di essere condannati dai carnefici.
Saluti solidali anche a Tuna, Balu, Cem e Ali.
Abbiamo notato con gioia che l’altra notte a Lipsia altre persone hanno deciso di attaccare lo Stato e i suoi servi.
Istituzioni di governo! Ci vediamo ad Amburgo!
Per la libertà!


Berlin [Njemačka]: Napad požarom na policijsku stanicu
Božićni poklon za pandure
U sjećanje na Alexisa, kojeg su panduri ubili u Ateni prije osam godina, posjetili smo prijatelje ubojica, pokraj Alexanderplatza i ostavili 10 litara benzina na ulazu kao poklon.
Solidarnost ovog djela odnosi se i na naše zatvorenike koji sjede u zatvoru zbog eksproprijacije banke, u očekivanju da ih krvnici osude.
Još solidarnih pozdrava Tuni, Balu, Cemu i Aliju.
S radošću smo primjetili da su prošle noći u Leipzigu neke osobe odlučile priječi u napad protiv države i njenih lakeja.
Institucije vlade! Vidimo se u Hamburgu!
Za slobodu!

South Shields – Tyneside [UK]: Spaccati i vetri ad una macchina di polizia (10/12/2016) [it]

Un anarchico di South Shields ha spaccato il parabrezza ad una macchina di polizia nella notte del 10 dicembre 2016, alle ore 20:45.
Questo è accaduto in Newmarket walk, South Shields, Tyneside.


South Shields – Tyneside [UK]: Razbijena stakla na policijskom vozilu (10.12.2016.)
Jedan anarhist iz South Shieldsa razbio je vjetrobransko staklo na jednom policijskom vozilu u noći 10.12.2016., u 20:45 sati.
To se zbilo u Newmarket walk, South Shields, Tyneside.

Carcere di Ferrara [Italia]: Censura sequestra testo di Alfredo Cospito (09/12/2016) [it]

Il compagno Alfredo Cospito, prigioniero in AS2 a Ferrara per la gambizzazione di Adinolfi e di recente destinatario di un nuovo mandato di arresto per l’operazione denominata “Scripta Manent” – operazione che ha comportato, su richiesta della procura di Torino, ad un nuovo periodo di censura della posta da parte dei secondini – ci scrive che i suoi articoli vengono sistematicamente sequestrati.
In particolare Alfredo ha inviato un lungo contributo per una nuova iniziativa editoriale, una nuova rivista anarchica di agitazione ed approfondimento teorico che dovrebbe uscire agli inizi del prossimo anno. Solo dopo 10 giorni dall’invio del suo articolo, senza ricevere risposta da parte dei destinatari che anzi lo sollecitavano ignari ad inviare il gradito contributo, Alfredo ha potuto apprendere che la lettera era stata sequestrata. In altre parole il responsabile di sezione il cui triste e infame lavoro consiste nel fotocopiare ogni lettera, in uscita o in entrata, per i prigionieri sottoposti a censura, inviandone copia al pm Sparagna, ha deciso che in questo caso lo spionaggio non bastava; che l’articolo del compagno non doveva uscire affatto. Decisione che quanto meno ha il merito di fare chiarezza sulle ipocrisie repressive del regime democratico. Al potere non interessa soltanto la repressione di quelle azioni che rispondono con la giusta violenza alla violenza infinitamente maggiore che lo Stato e il Capitale ogni giorno compiono per tenere in piedi il loro dominio. Il potere, dai togati dell’antimafia di Torino fino al misero secondino ferrarese, non tollera nemmeno che i compagni prigionieri possano continuare a scrivere, ad agitare, a provocare, collaborando, magari anche scontrandosi, con la riflessione di altri individui che non ci stanno a continuare a subire.
Non riuscirete ad isolare i compagni e le compagne prigioniere.
Avremmo preferito annunciare pubblicamente l’uscita della nostra rivista solo quando questa fosse stata effettivamente pronta. Andremo avanti nella nostra pubblicazione, con maggiore orgoglio nel sapere che questa sta già innervosendo i burocrati della repressione. Certi che la nostra complicità con Alfredo e le altre compagne prigioniere non si può certo esprimere in tutta la sua gioiosa sincerità solo sulle pagine di un giornale.


Zatvor u Ferari [Italija]: Cenzura zaplijenila tekst anarhističkog druga Alfreda Cospita (09.12.2016.)
Drug Alfredo Cospito, zatvorenik na AS2 [odjel visokog nadzora] u Ferrari zbog ranjavanja Adinolfija i nedavno primatelj jednog novog naloga za hapšenje zbog operacije nazvane “Scripta Manent” – operacija koja je dovela, po zahtjevu torinskog tužilaštva, do jednog novog perioda cenzure nad poštom od strane zatvorskih stražara – piše nam da se njegovi članci sustavno zaplijenjuju.
Posebno, Alfredo je poslao jedan dugački doprinos za novi izdavački projekt, novi anarhistički časopis agitacije i teorijske analize, koji bi trebao izaći početkom iduće godine. Alfredo je uspio doznati da je njegovo pismo zaplijenjeno tek 10 nakon što ga je poslao, kada nije dobio odgovor od primatelja, koji su ga naprotiv, u neznanju, požurivali da pošalje dobrodošao doprinos. Drugim riječima, odgovorni je na odjelu, čije se tužni i sramotni posao sastoji od fotokopiranja svakog ulaznog i izlaznog pisma drugova podvrgnutih cenzuri, te od slanja jednog primjerka tužitelju
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Germania: Due anarchici spagnoli arrestati nella Foresta di Hambach e detenuti a Colonia (30/11/2016) [it]

Ieri, 30 novembre, otto persone sono state arrestate nella Forestadi Hambach. Tra di loro ci sono 2 compagni dalla Spagna. Tutti sono stati rilasciati la notte scorsa, eccetto i due compagni, oggi trasferiti a Colonia per custodia cautelare. I nomi sotto cui erano conosciuti nella foresta erano Siao e Hodey, anche se in Spagna li conosciamo sotto altri nomi.
Negli ultimi giorni c’è stata un’acutizzazione di tensioni nella Foresta di Hambach. Il 17 novembre ha avuto luogo un blocco stradale eseguito con barricate incendiate, pietre sono state buttate negli scontri con la ditta di sicurezza, mentre “l’installazione” di un falso ordigno esplosivo ha ritardato per diverse ore lo smantellamento della barricata e l’abbattimento degli alberi. Da allora, per diversi giorni, le macchine di polizia e dei dipendenti sono state prese a sassate all’inizio e alla fine della giornata lavorativa. Due giorni fa alcune persone lanciavano pietre contro una decina di sbirri e operai della foresta nell’area di Trappola-Mortale, per poi iniziare a costruire la barricata sulla strada. Quando ciò è successo due sbirri hanno lasciato il furgone per disperdere le persone, mentre uno è entrato in foresta inseguendo i compagni, inciampando e cadendo, e ricevendo diversi colpi prima di fuggire spaventato in cerca di rinforzi. Dopo di questo c’è stato un lungo periodo di tensione con un forte numero di sbirri chiamati alla fine della giornata. L’ultimo convoglio che quella giornata ha lasciato la miniera è stato anche attaccato con pietre da alcune persone là presenti. E infine, ieri, c’è stato un altro attacco in strada contro una macchina di sicurezza, che ha fatto perdere il controllo al conducente, provocando un incidente. Poco dopo sono arrivati numerosi furgoni di sbirri, circondando il campo e la foresta per impedire alle persone di abbandonare il luogo. A questo punto è iniziata la caccia in cui sono state arrestate 5 persone. Un’altra persona è stata arrestata in una delle case nella foresta, e altre due nella casa sugli alberi. Questi ultimi due si trovano adesso in custodia cautelare.
Siao e Hodey sono accusati di attacco alla polizia e utilizzo di esplosivi, e per questo motivo sono tenuti ostaggi nel carcere di Colonia. Trasmetteremo tutte le nuove informazioni che avremo e gli indirizzi per scriverli, appena li riceviamo.
Solidarietà e lotta!


Njemačka: Dva anarhista iz Španjolske uhapšena u Šumi Hambach i pritvorena u Koelnu (30.11.2016.)
Jučer, 30. novembra, osam osoba je uhapšeno u Šumi Hambach. Među njima i 2 druga iz Španjolske. Svi su sinoć otpušteni, osim dva druga koja su premještena danas u Koeln zbog pritvora. Imena pod kojima su poznati u šumi su Siao i Hodey, mada ih u Španjolskoj znamo pod drugim imenima.
Posljednjih nekoliko dana u Šumi Hambach došlo je do eksakalacije napetosti. 17. novembra blokirana je ulica zapaljenim barikadama, bacano je kamenje tokom sukoba sa zaštitarskom tvrtkom, a “instalacija” lažnog eksplozivnog uređaja
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Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (05/12/2016) [en]

Update December 8th: According to RadioAzione and the Anarchist Black Cross in Italy, comrade Valentina Speziale had their request for house arrest rejected. Solidarity with the detained comrades.

In his letter the anarchist comrade Daniele informs us about the transfer of another comrade, Danilo Cremonese, to Ferrara prison, on November 23th. Furthermore, he updates us on his situation. Practically, for his case the investigations have been closed, and the date of cassation for re-examination has been set for January 13th, 2017.
Complicity and Solidarity with Danilo, Daniele, Anna, Valentina, Alfredo, Nicola, Marco and Sandrone!
RadioAzione

Updated addresses:
BISESTI MARCO: Casa Circondariale San Michele – Strada Casale, 50/A – 15121 Alessandria (AL)
MERCOGLIANO ALESSANDRO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
BENIAMINO ANNA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
CREMONESE DANILO EMILIANO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
SPEZIALE VALENTINA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
ALFREDO COSPITO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
NICOLA GAI: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
DANIELE: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR


Italija: Vijesti o Operaciji “Scripta Manent” (05.12.2016.)
Ažurirano 8.decembra: Po riječima RadioAzione i Anarhističkog Crnog Križa u Italiji, drugarici Valenitini Speziale odbačen je zahtjev za kućni pritvor. Solidarnost sa zatvorenim drugovima.

U svojem pismu anarhistički drug Daniele nas informira o premještaju drugog druga, Danila Cremonesea, u zatvor u Ferrari, 23. novembra. K tome, ažurira nas i o svojoj situaciji. U biti, za njegov slučaj istraga je zatvorena i datum kasacije za preispitivanje određen je za 13. januar 2017.
Suučesništvo i Solidarnost s Danilom, Danieleom, Annom, Valentinom, Alfredom, Nicolom, Marcom i Sandroneom!
RadioAzione

Aquisgrana [Germania]: Fissate le date del processo contro gli anarchici di Barcellona accusati di rapina in banca [it]

Il tribunale di Aquisgrana ha fissato le date per l’inizio del processo contro i due compagni di Barcellona accusati di esproprio di una filiale della Pax-Bank ad Aquisgrana nel novembre del 2014. Il processo inizierà il 23 gennaio, e le date delle 25 udienze sono state fissate.
I due compagni sono stati arrestati rispettivamente il 13 aprile e il 21 giugno in un’operazione repressiva condotta dai Mossos d’Esquadra e dalla polizia tedesca, contro il centro sociale Blokes Fantasmas e numerose abitazioni private. Da allora i due compagni di Barcellona sono tenuti in custodia cautelare nelle carceri di Aquisgrana e Colonia. Non dimentichiamo che c’è anche una terza compagna che attualmente sta affrontando un processo indipendente, ma che fa parte della stessa repressiva caccia alle streghe che, partita dalle rapine in banche tedesche, si è propagata attraverso l’Europa.
Da Barcellona rinnoviamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno incondizionato a questi compagni, e invitiamo tutte le individualità e i collettivi di ravvicinarsi e prepararsi a ogni nuova informazione o risposta all’aggressione dello Stato contro coloro che si ribellano al suo ordine e alla sua miseria.
GLI ANARCHICI DETENUTI IN GERMANI NON SONO SOLI
LI VOGLIAMO LIBERI
LI VOGLIAMO TRA DI NOI

queste le date nello specifico:
23 e 26 gennaio
9,13,14 e 16 febbraio
2,6,9,10,13,20,23,27,28 e 31 marzo
3,7,24,25,28 aprile
5, 12, 18 e 22 maggio


Aachen [Njemačka]: Određeni datumi suđenja protiv anarhista iz Barcelone optužene za pljačku banke
Sud u Aachenu je odredio datume početka suđenja protiv dvoje anarhista iz Barcelone optužene za eksproprijaciju podružnice Pax Banke u Aachenu, novembra 2014. Suđenje će započeti 23. januara, a datumi sveukupno 25 ročišta su već određeni.
Ovo dvoje drugova je uhapšeno 13. aprila, odnsono 21. juna, tokom jedne represivne operacije koju su sproveli Mossos d’Esquadra i njemačka policija, protiv
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Anarhija.info
Rosso e/o Nero – Black and/or Red [it]

Se qualche “compagno” si attende la traduzione in italiano della rivendicazione firmata dalla Colonna Insurrezionale FAI-FRI di Cile, intitolata “Progetto Nemesi”, sarà un’attesa infinita, dato che la redattrice/traduttrice di questo sito disprezza il comunismo (come già spiegato nel testo Aut Aut) quanto il capitalismo e la democrazia, quindi ne ha piene le ovaie di continuare a leggere nei testi anarchici (o “anarhcici”) delle “citazioni rosse”, come ad esempio delle RAF, Gramsci, esercito di Rojava, MIR, FPMR e di tutte le altre organizzazioni e personaggi che si battevano per realizzare quella stessa idea che ha trucidato gli anarchici in varie parti del mondo, essendo un’idea autoritaria.


If some “comrade” is waiting for translation in Italian of the claim signed by Insurrectional Column FAI-FRI from Chile, entitled “Project Nemesis”, it will be an endless wait, since the editor/translator of this site despises communism (as explained in the text Aut Aut) as much as capitalism and democracy, therefore these anarchist (or “anarchist”) texts with “red references” really broke my ovaries, as to RAF, Gramsci, army of Rojava, MIR, FPMR, and to all other organizations and figures, who fought to achieve the same idea that slaughtered the anarchists in different parts on the world, because it is an authoritarian idea.

Bagnolet (Francia) : Tutti odiano le guardie giurate (28/11/2016) [it]

La notte del 28 novembre, abbiamo incendiato una macchina di una ditta di vigilanza privata (Stanley), in rue Thérèse a Bagnolet [nella prima cintura di Parigi;NdT].
Questi scarti della sbirraglia dello Stato sono sempre più presenti nelle nostre vite. Che ricevano un po’ di quello che meritano.
Solidariteà con gli anarchici imprigionati in Italia a causa dell’operazione Scripta manent.
La solidarietà è l’attacco: acta non verba.

attaque.noblogs.org


Bagnolet [Francuska]: Svi mrze zaštitare (28.11.2016.)
U noći 28. novembra zapalili smo vozilo jednog privatnog zaštitarskog poduzeća (Stanley), u ulici Thérèse, u Bagnoletu [u prvom okrugu Pariza, nap.prev. na tal.].
Ti otpaci državne pandurije stalno su prisutni na našim ulicama.
Neka dobiju malo od onog što zaslužuju.
Solidarnost s anarhistima zatvorenim u Italiji zbog operacije Scripta manent.
Solidarnost je napad: acta non verba.

Tolosa [Francia] : Viva la vendetta! (01.12.2016.) [it]

In ottobre, dei locali vuoti appartenenti alla società Casino [una catena di supermercati; NdT] sono stati occupati. Sono bastati tre sbirri ben arrabbiati per sgomberare illegalmente gli/le abitanti, troppo poco numerosi/e in quel momento.
In rappresaglia, nella notte dal 30 novembre al 1 dicembre, ci siamo divertiti a scrivere sul muro un grosso « VENDETTA » e a lanciare delle grosse pietre sulle vetrine del negozio, vetri che dovranno cambiare.
Ci vendicheremo ad ogni sgombero!

attaque.noblogs.org


Toulouse [Francuska]: Živjela osveta! (01.12.2016.)
U oktobru su okupirani prazni prostori u vlasništvu poduzeća Casino [lanac supermarketa, nap.prev. na tal.]. Bila su dovoljna tri bijesna pandura da deložiraju ilegalne stanare/ke, kojih je u tom trenutku bilo premalo.
Kao odgovor u noći s 30. novembra na 1. decembar zabavili smo se ispisujući na zid jedno veliko “OSVETA” i bacajući veliko kamenje na izloge dućana, stakla koja će morati zamjeniti.
Osvetit ćemo se za svaku deložaciju!

Germania: Aggiornamento sul processo contro l’anarchica di Amsterdam accusata di rapina in banca (01/12/2016) [it]

Aggiornamento del 05/12/2016: Il verdetto al processo contro la compagna di Amsterdam, che si è svolto nel mese precedente, sarà pronunciato giovedì 8 dicembre, alle ore 11:30, nel Justizzenzentrum [palazzo di giustizia] di Aquisgrana, Adalbertsteinweg 92. Oggi, 5 dicembre, la corte ha ascoltato le argomentazioni di richieste della difesa e dell’accusa, che ha chiesto per “rapina in banca a mano armata, illegittima privazione della libertà personale e possesso illegale di armi”, 6 anni e mezzo. Venite ad esprimere il sostegno in aula o la solidarietà per le strade.

Oggi, 1/12, è stato l’ultimo giorno per presentare le prove a favore e contro la compagna di Amsterdam accusata dalla procura di Aquisgrana (Aachen) di rapina banca, svoltasi in luglio 2013 nella stessa città.
Ciò significa che alla prossima udienza (5/12) sia la difesa che l’accusa argomenteranno le proprie richieste, segnando la fine del processo. Oggi il giudice ha detto che il verdetto potrebbe essere pronunciato già lunedì 5 dicembre, ma ha anche menzionato la possibilità che i due giudici e i due giurati potrebbero necessitare di più tempo per deliberare, e quindi il verdetto sis sposterebbe a giovedì 8 dicembre. Per entrambe le udienze l’inizio è stato fissato alle ore 9:30, quindi ognuno che vuole essere presente si ricordi che la coda e i controlli extra potrebbero richiedere fino a 45 minuti. (Siate là massimo alle 8:45!!)
Dall’ultimo aggiornamento un altro carosello di esperti e agenti di polizia ha orgogliosamente svolto la propria diligente collaborazione con questo ripugnante circo giudiziario.
Lunedì 28, mattina presto, abbiamo avuto il piacere di ascoltare una sbirra scrupolosa che ha seguito il caso fin dall’inizio, prelevando la compagna in Bulgaria nel luglio 2015, e presenziando a tutte le visite che la compagna ha avuto in carcere. Durante le indagini questa sbirra ha interrogato i secondini chiedendo loro se la compagna in realtà parlava il tedesco. Questi hanno risposto affermativamente, ma affermando chiaramente che parlava con forte accento olandese e con frequenti errori grammaticali. Cercando di farsi passare come esperta linguistica, la sbirra ha vergognosamente suggerito che la nostra compagna in realtà stava recitando un ruolo in cui tutto il tempo fingeva di non conoscere il tedesco alla perfezione. Se l’affermazione della sbirra fosse vera, coinciderebbe con l’affermazione di uno dei due dipendenti della banca, che la donna mascherata parlava un buon tedesco.
Dopo di questo è arrivato l’esperto di DNA, che in realtà poteva solamente dichiarare di essere sicuro che il DNA appartiene alla compagna, ma che non può in nessun modo determinare quando, come o perché questa traccia è apparsa sulla pistola.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il giudice ha preso in considerazione e letto a voce una lettera che l’accusa ha presentato come il testo della compagna. Questa lettera “With midnight in one’s heart” [Con mezzanotte nel cuore] apparve per la prima volta nella rivista anarchica Avalanche del dicembre 2015. La lettera è stata pubblicata anonima.
L’accusa ha presentato un altro documento inviato dai loro amici di Catalogna, i Mossos d’esquadra, che parla delle loro indagini antiterroristiche contro gli anarchici di Barcellona legati ai GAC (Gruppi anarchici coordinati). Il punto principiale di questo documento era l’allusione che i Mossos dovevano trovare un modo per spiegare come l’organizzazione da loro costruita si finanziava. Un tentativo ansioso di costruire un movente, il quale addirittura il giudice ha commentato con il “non possiamo verificare nulla di tutto ciò.”
Giovedì, 1/12, la corte ha concesso (molto) tempo ad una professoressa di un istituto di biologia forense. Questa professoressa di controllo e viscidume appare in tribunale circa 110 volte all’anno per dare la sua preziosa opinione se una data immagine di telecamera è compatibile e paragonabile con i lineamenti dell’individuo sospettato. Questa professoressa di perversione della vita, dopo aver trasformato il corpo umano in un algoritmo biometrico lo passa attraverso un calcolo matematico, per classificarlo su una scala da 0 a 4 di verosimiglianza. Tuttavia, in questo caso, dato la cattiva qualità dell’immagine di telecamera e il buon mascheramento dei clienti mattinieri, non ha potuto dire molto. Così, dopo aver scrutato le piccole sezioni del corpo più o meno visibili delle immagini, è arrivata all’inestimabile esperta conclusione che non ci sono somiglianze distintive tra le immagini della telecamera in banca e la compagna.
Nel pomeriggio la corte ha esaminato alcune insignificanti transazioni bancarie, realizzate nell’estate del 2013.
Dall’altra parte ci ha fatto piacere vedere che il tribunale era già impegnato in decorazioni natalizie. Nel corso delle ultime settimane alcuni piccoli elfi della notte hanno decorato con dei graziosi colori verde e rosso la facciata del palazzo...

solidarietà e rabbia


Njemačka: Vijesti sa suđenja protiv anarhistice iz Amsterdama optužene za pljačku banke (01.12.2016)
Vijesti 05.12.2016.: Presuda suđenja protiv drugarice iz Amsterdama, koje se odvilo protekli mjesec, bit će izrečena u četvrtak 8. decembra, u 11:30, u Justizzenzentrum [palača pravde] u Aachenu, Adalbertsteinweg 92. Danas, 5. decembra, sud je slušao argumentacije zahtjeva obrane i tužilaštva, koje je zatražilo za “oružanu pljačku banke, protuzakonito oduzimanje osobne slobode i protuzakonito posjedovanje oružja” šest i po godina. Dođite izraziti podršku u sudnici ili solidarnost na ulicama.

Danas, 1.12., bio je zadnji dan suđenja za podnošenje dokaza u korist i protiv drugarice iz Amsterdama, koju je tužilaštvo iz Aachena optužilo za pljačku počinjenu jula 2013. u istom gradu.
To znači da će na idućem ročištu (05.12.) i obrana i optužba argumentirati svoje zahtjeve te time označiti kraj suđenja. Danas je sudac rekao da će presuda biti donijeta možda već 5. decembra, ali je i naveo mogućnost da će dvojici sudaca i dvojici porotnika trebati nešto više vremena za raspravu, te bi presuda bila donijeta u četvrtak 8. Početak oba ročišta je zakazan za 9:30, zato svakoga tko želi biti prisutan podsjećamo da red i izvanredne kontrole
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Atene [Grecia]: Sugli scontri del 17 Novembre al Politecnico [it]

Ci assumiamo la responsabilità per la partecipazione negli scontri del 17 novembre 2016 al Politecnico di Atene. Siamo compiaciuti del risultato, e dei sei sbirri in ospedale. Siamo contenti di essere stati parte attiva di un atto anarchico insurrezionale, che ha mostrato una forza sufficiente per le misure e possibilità che può offrire.
Non siamo stati parte dello scontro per “celebrare l’anniversario” del 17 Novembre. Non siamo stati parte dello scontro per fare delle circoscrizioni sociali. Non siamo stati parte dello scontro nella speranza di arrecare qualche serio danno alla proprietà. E nemmeno siamo stati parte dello scontro per dimostrare che il cosiddetto ambiente anarchico possiede una dinamica compatta e una presenza combattiva, creando l’illusione di una massa “che irrompe” e “semina caos” negli incontri prestabiliti con notevoli forze operative.

CONTRO L’INDOLENZA
Siamo stati parte dello scontro per creare momenti di attacco e di dimestichezza con la violenza anarchica immediata, per testare i nostri riflessi e coesistere con delle individualità che apprezziamo al livello teorico e pratico, e infine per sfuggire all’inazione e all’inerzia. Siamo stati parte di un momento insurrezionale, con qualche effetto elementare (in termini di costi materiali per i portatori del potere).

CONTRO LA DEMOCRAZIA E LE SUE FIESTE
Siamo stati parte dello scontro come una farsa sacrilega contro il pellegrinaggio, le marce celebrative, il revival dei “Bei tempi che furono” nei bar, lo spirito democratico conciliante del “popolo in lotta”, la santificazione e la simbolizzazione delle lotte – con lo scopo di giustificare l’obbedienza alla nostra inclinazione al quieto vivere e alla sicurezza – elevandole a qualcosa di irraggiungibile che solo nel futuro può accadere nuovamente, e ovviamente agli altri. Abbiamo affrontato gli sbirri della democrazia combattendo la democrazia stessa e
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Le Mans [Francia] : Fughe d’aira dappertutto (28/11/2016) [it]

Avevamo visto su internet che con dei piccoli cacciaviti si possono bucare i pneumtici della normalità, abbiamo avuto voglia di provare.
Abbiamo quindi bucato una quindicina di pneumatici: macchine di borghesi, di un’agenzia immobliare, di Heulin costruzioni (filiale del gruppo Vinci) e di un’agenzia matrimoniale, perché sputiamo sulle coppie.
Ci sarebbe piaciuto fare di più, ma se il cacciavite è efficace, lo è finché non perde la punta, e i pneumatici delle macchine grosse sono resistenti… Ricominceremo meglio equipaggiati.
Abbiamo pensato agli anarchici sotto repressione per le rapine ad Aachen e per Scripta Manent in Italia. E a quelle e quelli che corrono ancora…

Alcuni fuggitivi notturni


Le Mans [Francuska]: Rupe na sve strane! (28.11.2016.)
Vidjeli smo na internetu da se malim odvijačima mogu izbušiti gume normalnosti, i poželjeli smo isprobati.
Tako smo izbušili petnaestak guma: buružujskih vozila, jedne agencije za nekretnine, građevinskog poduzeća Heulin (filijala grupe Vinci) i jedne agencije za vjenčanja, zato što pljujemo na parove.
Rado bi bili učinili više, ali mada je odvijač učinkovit, takav je dok se ne otupi, a gume velikih vozila su čvrste... Krenut ćemo iz početka uz bolju opremu.
Mislili smo na anarhiste pod represijom zbog pljački u Aachenu i zbog Scripta Manent u Italiji. I na one koji još trče...

Par noćnih bjegunaca

Italy: Against biotech + No peace for those who live on war [en]

Communique 1:
In connection of the International Week of Biotechnology, in October 2016, on the occasion of the Two Day Meeting of scientist and students some molecules, tired of lethal experiments in laboratory and of devastating projects, have aggregated in the courtyard of CNR in Segrate [Institute of bio-medical technologies near Milan], under the message AGAINST BIO-TECHNOLOGIES AND THE WORLD THAT PRODUCES THEM YOU WON’T STOP US.
For an animal and Earth liberation.
Solidarity with the prisoners around the world, animal and human.

Communique 2:
On a rainy night, (almost) at the same time of anti-militarist march in Sardinia, 23 November 2016, in the district of Milan the entries of Logic were hindered with glue and liquid steel.
This company is involved in aerospace and surveillance technologies, and its customers include national services, US army and NATO, to name but a few.
Message: No peace for those who live on war.
Solidarity to all imprisoned and exploited beings due to their ideas and/or their species identity.
For an animal and Earth liberation!


Italija: Protiv biotehnologije + Nema mira za ratne profitere
Izjava 1:
Uz Međunarodni tjedan biotehnologija u oktobru 2016., povodom Dvodnevnog susreta znanstvenika i studenata, nekoliko se molekula umornih od kobnih laboratorijskih eksperimenata i od razornih projekata, sakupilo u dvorištu CNR-a u Segrateu [Institut za biomedicinske tehnologije kraj Milana] pod porukom PROTIV BIOTEHNOLOGIJA I SVIJETA KOJI IH PROIZVODI NEĆETE NAS ZAUSTAVITI.
Za oslobođenje životinja i Zemlje.
Solidarnost sa zatvorenicima i zatvorenicama čitavog svijeta, životinjskim i ljudskim.

Izjava 2:
Jedne kišne noći, (gotovo) istovremeno s antimilitarističkim maršom na Sardiniji, 23. novembra 2016., u provinciji Milano spriječeni su ulazi u Logic ljepilom i tekućim čelikom.
Poduzeće se bavi zrakoplovnim i nadzornim tehnologijama, a među njegovim klijenitima su državne službe, vojska SAD-a i NATO, i mnoge druge.
Poruka: Nema mira za ratne profitere
Solidarnost svi zatvorenim i izrabljivanim bići zbog vlastitih ideja i/ili pripadanja vrsti.
Za oslobođenje životinja i Zemlje!

Aquisgrana [Germania]: Aggiornamento sul processo contro l’anarchica di Amsterdam accusata per rapina in banca (22/11/2016) [it]

l processo contro la compagna di Amsterdam si svolge al Landensgericht [tribunale regionale, NdT] di Aquisgrana [Aachen], nei giorni preannunciati.
Fino ad oggi la corte ha ascoltato le testimonianze dei due dipendenti presenti in banca quella mattina del luglio 2013. I due hanno descritto la rapina che si è svolta prima dell’orario d’apertura per i clienti, quando tre persone sono entrate nella banca di Aquisgrana (che tra l’altro oggi è chiusa) con l’arrivo del primo dipendente. Avrebbero poi atteso circa 5 minuti fino all’arrivo del secondo dipendente, in quanto per l’apertura della cassaforte devono essere presenti entrambi. I tre intrusi avrebbero preso 42.000 euro. I due dipendenti hanno poi descritto come sono stati spinti nell’ufficio della banca e poi legati con fascette stringicavo dietro la schiena. Nessuno dei due è sicuro di aver visto estrarre un’arma o rivolta contro di essi in quei momenti, nonostante fossero stati forzati a collaborare con la minaccia che avrebbero sparato. Dopo essere stati legati i due non hanno più rivisto i tre insoliti clienti. Non ci sono testimoni che avrebbero visto queste tre persone allontanarsi. I dipendenti legati sono stati liberati da una terza, arrivata alcuni minuti dopo che i clienti mattinieri se ne erano già andati. La quale ha prima suonato l’allarme e poi slegato i colleghi.
La banca è rimasta chiusa per una settimana dopo la rapina, per permettere alla Scientifica di setacciare il luogo. La settimana dopo la banca è tornata a lavorare. Quel venerdì, precisamente 11 giorni dopo la rapina, un altro dipendente, mentre cercava alcune ricevute nell’armadio, si trovò con una pistola a salve in mano, notandone anche un’altra. Il lavoratore diligente immediatamente chiamò la polizia, la quale collegò le armi alla rapina. Su una delle due pistole fu trovato il DNA della compagna di Amsterdam. Il DNA fu abbinato a lei più di un’anno dopo, dalla polizia di Manchester che ne aveva prelevato un campione nel 2009, dopo l’arresto della compagna per un reato minore.
Nessuno dei testimoni è riuscito a dare una minima indicazione sul riconoscimento della compagna, né ha menzionato alcun dettaglio che porterebbe a lei. Hanno inoltre dichiarato che non sarebbero capaci di riconoscere nessuno di quell’incontro.
Oltre a queste testimonianze, la corte ha ascoltato anche quelle di vari poliziotti, arrivati sul luogo alcuni minuti dopo che la dipendente aveva dato l’allarme. Anche da parte loro non c’è stata alcuna dichiarazione significante.
Poi ha preso la parola il signor Kessel, agente di polizia a capo delle indagini, che ha svelato i vari passi delle indagini, nascondendosi dietro alcuni paragrafi di legge per non parlare dei dettagli che rivelerebbero i metodi di polizia o l’indagine in corso contro gli altri sospetti. Poi ha continuato, spronato dal P.M., parlando di vaghi e casuali legami con altri anarchici.
Questa era l’aggiornamento sul processo fino al 22 novembre 2016. Seguiranno altri.
Con il primo di dicembre tutte le prove saranno presentate in aula.
Il 5 ci saranno le dichiarazioni sia dell’accusa che della difesa.
Il giorno della sentenza dovrebbe essere annunciato il 5.

Solidarietà con la compagna sotto processo


Aachen [Njemačka]: Vijesti sa suđenja protiv anarhistice iz Amsterdama optužene za pljačku banke (22.11.2016.)
Suđenje protiv drugarice iz Amsterdama održava se na Landensgerichtu [županijskom sudu, nap.prev.] u Aachenu, u već najavljenim danima.
Do danas sud je odslušao svjedočenja dvoje zaposlenika prisutnih u banci tog jutra jula 2013. Oboje su opisali pljačku koja se odvila prije nego što banka otvara za klijente, kada su tri osobe ušle u aachensku banku (koja je između ostalog danas zatvorena) dolaskom prvog zaposlenika. Nakon čega su čekali oko 5 minuta, do dolaska drugog zaposlenika, pošto su za otvaranje sefa potrebni oboje. Troje lopova odnijelo je 42.000 euro. Dvoje zaposlenika je zatim opisalo kako su gurnuti u ured banke te zatim svezani kabelskim vezicama iza leđa. Nijedan nije siguran da li je vidio izvlačenje pištolja ili da je bio isti uperen protiv njih, mada su im zaprijetili da će pucati ako ne budu surađivali. Nakon što su svezani, dvoje zaposlenika nije više vidjelo troje neuobičajenih klijenata. Nema svjedoka koji su vidjeli udaljavanje triju osoba. Svezani zaposlenici su oslobođeni dolaskom treće, koja je stigla nekoliko minuta nakon što su ranojutarnji klijenti već bili otišli. Koja je najprije upalila alarm, a zatim
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Pantin (Seine-Saint-Denis / Parigi) [Francia] : Né legge né lavoro – Né prigione né reinserimento (17/11/2016) [it]

Pantin. Notte di giovedì 17 novembre.
Abbiamo incendiato entrata agenzia interinale Adecco. Cassonetti, scatola di diavolina, bottiglie benzina/olio. Un successo. Tentativo di incendio edificio SPIP (Services pénitentiaires inertion et probation [Servizio statale che « segue » gli ex detenuti ed i detenuti in fine pena, per il loro reinserimento nel mondo del lavoro e nella società; NdT]). Sfiga. Non riuscito.
Attesa di giornate di mobilitazione. Attesa di un « movimento sociale ». No. Identificare il nemico, prendere l’iniziativa, creare le occasioni, mordere. Ovunque, sempre. Vivere la lotta tutti i giorni.
Adecco meccanismo dello sfruttamento. Schiavisti moderni. SPIP secondini, correzione prolungamento prigione.
Passati di qua, passeremo di nuovo di là.

Solidarietà compagni accusati rapina Aachen. Solidarietà compagni operazione « Scripta Manent ».

Per la libertà.


Pantin (Seine-Saint-Denis / Pariz): Ni zakon ni rad – Ni zatvor ni uključivanje (17.11.2016.)
Pantin. Četvrtak noć 17. novembra.
Zapalili smo ulaz agencije za privremeno zapošljavanje Adecco. Kontejneri, kocke za potpaljivanje, boce benzina/ulja. Uspješno. Pokušaj požara zgrade SPIP-a (Services pénitentiaires inertion et probation – Državna služba koja “prati” bivše zatvorenike i one pri kraju kazne, kako bi se ponovno uključili u posao i društvo; nap.prev. na tal.]. Baksuz. Neuspješno.
U očekivanju dana mobilizacije. U očekivanju “društvenog pokreta”. Ne. Identificirati neprijatelja, preuzeti
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Genoa [Italy]: Incendiary attack in solidarity with anarchist comrades arrested in Op. “Scripta Manent” (17/11/2016) [en]

GENOA: 17/11 VEHICLE OF ENI* TORCHED — Solidarity with arrested in Op. Scripta Manent. FOR ANARCHY

*oil and gas company


Genova [Italija]: Požar u znak solidarnosti s anarhistima uhapšenim u “Scripta Manent”
GENOVA: 17.11. ZAPALJENO VOZILO ENI — Solidarnost sa svim zatvorenicima/cama Op. Scripta Manent. ZA ANARHIJU

*naftno-plinska kompanija

Berlino [Germania]: Bruciato il furgone del produttore di armi “Thales” (11/11/2016) [it]

Sta diventando sempre più caldo, riguardo alle preparazioni per un Luglio caldo contro il Summit-G20. Nella notte tra 11 e 12 novembre è stata distrutta la proprietà dell’azienda Thales.
Thales è una tra le undici più grandi aziende di armamenti, con vendita annuale di 14 miliardi di Euro, e fa anche parte anche di alcuni progetti tecnologici, come il sistema di navigazione Galileo.
Inizialmente concepito solo ad uso civile, come gli smartphone, sistemi di navigazione ecc., il Parlamento europeo nel luglio del 2008 decide che questa tecnologia deve essere disponibile alla Politica di sicurezza e di di difesa comune (ESPD). Thales ha sviluppato anche il progetto “Watchkeeper” [vedetta]. Sulla commissione dell’esercito britannico è stato prodotto un drone a pilotaggio remoto (Thales Watchekeeper WK450). A disposizione dal 2012, fino al 2014 ha sorvolato L’Afghanistan per circa 140 volte, ed è stato coerentemente aggiornato nel 2016. Da allora può essere equipaggiato con una testata missilistica di 2 chili, un laser e un controllo GPS. Alla fine, la tecnologia di Thalese può uccidere direttamente.
Con il loro programma dei droni sono stati avvistati nella Giungla di Calais, dove loro prodotti volavano intorno. (una lista in tedesco con le aziende coinvolte nello sgombero potete trovare qui)
La nostra principale premessa era prendere le parole del filosofo greco antico, Talete [Thales]: “L’inattività è un tormento”. Per questo motivo dovevamo bruciare un furgone di questa azienda di armamenti a Berlino-Weißensee.
Quindi, ci ha fatto proprio contenti la notizia di settimana scorsa su una scavatrice bruciata nel sito di costruzione in Cuvry Brache, anche a Berlino. E vogliamo continuare con le parole dei compagni:
Ad Amburgo e sulla strada (per il G20) vogliamo raggiungere lo scambio e le discussioni proprio su queste questioni e conflitti a livello globale. Come la gentrificazione non si ferma ai confini dei paesi, così la nostra resistenza nove deve concludersi in un luogo. Dovrebbe invece scorrere in molti luoghi e conflitti. In questo modo troviamo un ritmo comune e creiamo uno “staccato” di attacchi.”
Noi siamo ovunque. Colleghiamo le lotte. Trasformiamo il Summit-G20 in disastro.
(vedi anche: invito anarchico contro il G20 ad Amburgo)
... che quindi provochi confusione tra le linee del nemico, perché si sono creati più punti caldi, ma non solo là dove il nemico se lo aspettava ed era preparato, ma in altri luoghi, imprevedibili nei piani strategici delle operazioni degli sbirri.” CCF – Internazionale Nera

autonome Gruppe


Berlin [Njemačka]: Zapaljeno vozilo proizvođača oružja Thales (11.11.2016.)


Postaje sve toplije, u vezi priprema za vrući Juli protiv Samita-G20. U noći između 11. i 12. novembra uništeno je vlasništvo poduzeća Thales. Thales je jedan od jedanaest najvećih proizvođača oružja s godišnjom prodajom od 14 milijardi Eura, a k tome sudjeluje i u tehnološkim programima, kao što je sistem satelitske navigacije, Galileo.
U početku zamišljen samo za civilnu upotrebu, kao pametni telefoni, sistemi za navigaciju itd., Europski je parlament u julu 2008. odlučio da ta tehnologija treba biti na raspolaganju Europske sigurnosne i obrambene politike (ESDP). Thales je razvio i projekt “Watchkeeper” [stražar]. Po narudžbi britanskih vojske proizvedena je bespilotna letjelica (dron Thales Watchkeeper WK450). Dovršen je 2012., a do 2014. preletio je Afganistan oko 140 puta, i dosljedno je ažuriran 2016. Od tada se može opremiti bojevom glavom od 2 kg, laserom i GPS kontrolom. Na koncu, tehnologija iz Thalesa može direktno ubiti.
Sa svojim
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Vienna [Austria]: Solidarietà con gli anarchici accusati di rapine in banca ad Aquisgrana (Germania) [it]

Nelle settimane scorse sono stati fatti alcuni sforzi per esprimere la solidarietà e la rabbia che sentiamo verso i casi di repressione contro gli anarchici accusati di rapine in banca in Germania.
Più di dieci mila volantini sono stati distribuiti in città, scritti gli slogan sui muri e alcune delle nostre banche favorite sono state visitate per sfogarci un po’ contro di loro.
Il processo contro i nostri compagni è iniziato recentemente ad Aquisgrana e vogliamo dimostrare ai responsabili che non accettiamo che i nostri compagni vengano processati in silenzio.
Siano essi “innocenti” o “colpevoli”, nel senso dell’accusa, non ci interessa – questo sono categorie dello Stato e del capitale, non nostre. Salutiamo ogni danno alla banca, ogni manifesto, ogni rapina in banca!
Solidarietà, e attacco contro un mondo di banche e carceri!


Beč [Austrija]: Solidarnost s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu (Njemačka)
U prethodnim je tjednima učinjeno nekoliko pokušaja iskazivanja solidarnosti i bijesa koje osjećamo prema slučajevima represije protiv anarhista optuženih za pljačke banke u Njemačkoj.
Više od deset tisuća letaka podijeljeno je širom grada, ispisani slogani na zidovima i izvršene posjete nekim naših najdražim bankama kako bi se malo iskalili protiv njih.
Suđenje protiv naših drugova je nedavno započelo u Aachenu te želimo dokazati odgovornima kako ne prihvaćamo da se našim drugovima sudi u tišini.
Bili oni “nevini” ili “krivi”, u smislu optužbe, ne zanima nas – to su kategorije države i kapitala, a ne naše. Pozdravljamo svaku štetu nanesenu banci, svaki plakat, svaku pljačku banke!
Solidarnost, i napad na svijet banaka i zatvora!

Grecia: Prima udienza del processo d’appello contro l’anarco-comunista Tassos Theofilou (11/2016) [it]

La Corte d’Appello Penale si è riunita oggi per il processo contro l’anarco-comunista Tassos Theofilou. Il compagno è stato scortato in aula da membri di polizia antiterrorismo, con indosso i passamontagna e fucili spianati durante tutta l’udienza. Nonostante il tentativo di alimentare un clima di terrorismo, come in questo così anche in altri processi contro gli anarchici, comunque più visibile è stata la presenza di persone solidali. Da questa espressione di solidarietà e supporto a Theofilou il giudice ha tratto il suo commento sull’aula affollata.
Subito all’inizio del processo gli avvocati del compagno, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, hanno presentato le obiezioni sull’inaccettabile contro-appello del p.m. (in base al quale le assoluzioni del primo processo sono state invalidate, il che significa che il processo d’appello adesso diventerà una ripetizione del processo di primo grado), come anche sul fatto che questa corte non ha la giurisdizione sul processo, e hanno condannato l’articolo 187 (antiterrorismo) come anticostituzionale, creato solo per danneggiare l’ambiente anarchico. Le obiezioni degli avvocati sono state respinte dalla corte, che ha fissato la prossima udienza per il 20 dicembre 2016.
Invitiamo tutte le persone attive nel movimento di sostenere Tassos Theofilou e dimostrare che questa lotta fa parte di una lotta più ampia, contro le manipolazioni dei media, contro la polizia, il potere giudiziario e contro ogni aspetto di repressione e sfruttamento.
Guerra allo Stato e al Capitale
Per anarco-comunismo

Iniziativa dell’Assemblea di Solidarietà con Tassos Theofilou


Grčka: Prvo ročište žalbenog suda protiv anarho-komunista Thassosa Theofiloua (11.2016.)
Kriminalni žalbeni sud se sastao danas za suđenje anarho-komunistu Tassosu Theofilou. Drug je u sudnicu dopraćen članovima iz antiterorističke policije, koji su nosili fantomke i tokom čitavog suđenja držali visoko oružje. No, unatoč pokušaju stvaranja ozračja terorizma, kao na ovom tako i na drugim suđenjima protiv anarhista, ipak je upečatljivija bila prisutnost solidarnih osoba. Iz ovog izraza solidarnosti i podrške Theofilou, glavni sudac je iznio svoju opasku o ispunjenosti sudnice.
Odmah na početku suđenja advokati druga, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, iznijeli su prigovore o neprihvatljivosti
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Italy: Direct Actions in solidarity with anarchists arrested in Operation “Scripta Manent” (11/2016) [en]

Trento: In the night between 7th and 8th, 9 cars of Italian postal service were torched. Stop deportation. For the arrested in Scripta Manent. Ignis Ardens.

Bologna: In a night of boredom in Bologna, a supermarket was sanctioned and its invasive eyes were blinded. Immediately after this act, the flames of a roadblock broke the city quietness, screaming our complicity whit those hit by repression. You can act everywhere and in every moment. No one has to give us the green light, or impose the how on us.
Tired of those who imprison us.
Tired of those who are watching and spying us.
As reply fire and action!
Solidarity for the arrested in scripta manent and for everyone behind bars.

Some skeevygenic timewasters


Italija: Direktne akcije solidarnosti s anarhistima uhapšenima u operaciji “Scripta Manent” (11.2016.)
Trento
: U noći između 7. i 8., spaljeno je 9 vozila Talijanske pošte. Prekinimo deportacije. Za uhapšene u Scripta Manent. Ignis Ardens.

Bologona: U jednoj noći bolonjske dosade, jedan supermarket je kažnjen, a njegove invazivne oči osljepljene. Odmah nakon toga, plamen jedne blokovne točke prekinuo je gradski mir, urličući naše suučesništvo s onima koje je pogodila represija. Možeš djelovati svugdje i u svakom trenutku. Nitko nam ne treba dati zeleno svjetlo, ili nametnuti nam kako.
Umorni od onih koji nas zatvaraju.
Umorni od onih koji nas gledaju i nadgledaju.
Kao odgovor vatra i djelo!
Solidarnost za uhapšene u scripta manent i za svakoga u zatvoru.

Nekoliko odvratnogeničnih zgubidana

CCF
Progetto Nemesi [Una proposta aperta] [it]

22/11/2016

“Chi parla di guerra, deve avere un piano...”

L’autorità più insidiosa è quella che porta la promessa di partecipazione. Per questo abbiamo fatto il passaggio dalla monarchia alla democrazia, ma non alla libertà. “Sicurezza” è una parola cara alla democrazia. Più sentiamo parlare di “sicurezza”, più le nostre vite e le libertà regrediscono. E peggio di tutto, il potere contemporaneo e la democrazia hanno raggiunto il compromesso e la sottomissione della società quasi volontariamente. La democrazia funziona come una fabbrica trasparente che produce relazioni sociali. Le persone si sottomettono all’ideologia governativa, agli standard dominanti e al comportamento disciplinato, convinte che quello che vivono oggi (la tirannia economica, estorsioni di schiavitù salariale, la dittatura dello spettacolo, la sorveglianza tecnologica) sia l’inevitabile naturale l’ordine mondiale.
Ma anche in un’autorità pervasiva, i capi, i funzionari, i dirigenti e i proprietari esisteranno sempre. Oggi, la visibilità delle persone al potere è particolarmente chiara. Politici, uomini d’affari, armatori, editori, giornalisti, giudici e agenti di polizia sono le persone che rappresentano l’autorità. Il Progetto Nemesi mira ad attaccare queste persone. Il Progetto Nemesi è il nostro turno per fare la mossa temibile nel cortile del nemico.
Invece di attaccare i simboli impersonali di giustizia, noi pensiamo che è molto importante trasferire le nostre ostilità nell’ambiente personale del nemico, nelle loro case, uffici, ritrovi e veicoli. Noi sappiamo che per l’autorità “nessuno è insostituibile”, ma sappiamo anche che un colpo personale ad uno di loro instillerà la paura in 100 altri. Creiamo un retaggio di paura per la loro specie e per chiunque diventi il loro sostituto. E’ il nostro minimo contrappeso per bilanciare il terrore controllato dal nemico. Per bilanciare il terrore che causano i capi ammazzando i propri lavoratori, gli sbirri che sparano accidentalmente, i giudici che condannano a migliaia di anni di carcere, i giornalisti con le loro menzogne, i politici con le loro leggi e i loro ordini. In tutti questi casi il nemico ha un nome e un indirizzo. Attaccandoli dimostriamo che le persone che detengono il potere non sono invincibili. E nello stesso tempo, invece di confinare l’insurrezione anarchica a incidenti di conflitti occasionali con gli sbirri, possiamo trasformare la rivoluzione in una componente permanente delle nostre vite quotidiane scoprendo coloro che si nascondono dietro ordini e decisioni che governano le nostre vite, studiando i loro spostamenti e i loro percorsi, e organizzando le nostre personali cellule d’attacco che risponderanno alle sfide dell’autorità. Non anticipiamo un cortocircuito sociale che ci porterebbe ad una mobilitazione di massa, siamo noi che diventiamo gli acceleratori della storia attraverso le nostre azioni, creando il dilemma “con l’autorità o con la libertà”. Siamo noi che creiamo spazi e periodi in cui la storia viene scritta con le nostre mani, invece di semplicemente succedere. La guerriglia urbana anarchica è un modo di guardare la vita dritto negli occhi, per formare un autentico collettivo “noi”. E’ la costruzione di un processo anarchico di liberazione col coraggio, coerenza e determinazione. Le nostre azioni non si valutano solo in relazione al colpo inflitto al nemico, ma anche alla possibilità di cambiare le nostre vite.
Il Progetto Nemesi è una proposta internazionale di creare una lista con nomi di persone al potere, per poterle attaccare là dove si sentono sicure, ai margini... nelle loro case. L’esplosione della bomba in casa della procuratrice distrettuale G. Tsatani era il primo attacco, il primo atto del Progetto Nemesi. Condividiamo questo piano con tutte le cellule FAI-FRI e con tutti gli anarchici di prassi al mondo, desiderando iniziare un dialogo sulla diffusione della lotta anarchica. E noi sappiamo che il dialogo migliore per valutare un azione non può essere altro che una nuova azione...
Attraverso il Progetto Nemesi salutiamo tutti i nostri compagni detenuti nelle celle della democrazia di tutto il mondo, che non sono più al nostro fianco. E’ specialmente dedicato ai membri delle CCF, Olga Economidou, George Polydoros, GerasimosTsakalos, Christos Tsakalos, alla nostra compagna Angeliki Spyropoulou, e ai compagni italiani della FAI, Alfredo Cospito e Nicola Gai...
A tutti coloro che non hanno seppellito l’ascia di guerra...

Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI

Torneremo presto.


Zavjera Vatrenih Ćelija – Projekt Nemeza [Otvoreni prijedlog]
“Tko govori o ratu, mora imati plan”
Najpodmuklija vlast je ona koja nosi obećanje uključivanja. Zato smo prešli s monarhije na demokraciju, ali ne i u slobodu. “Sigurnost” je omiljena riječ demokracije. Što više slušamo o “sigurnosti”, to više naš život i sloboda nazaduju. A najgore od svega, današnja moć i demokracija su dostigle kompromis i pokoravanje društva gotovo dobrovoljno. Demokracija funkcionira kao jedna prozirna tvornica koja proizvodi društvene odnose. Osobe se pokoravaju ideologiji vlade, prevladavajućim standardima i discipliniranom ponašanju te smatraju da sve ono što danas proživljavaju (tiranija ekonomije, iznuđivanje nadničarskog ropstva, diktatura spektakla, tehnološki nadzor) je neizbježni prirodni svjetski poredak.
No, čak i u jednoj sve-prožimajućoj vlasti, šefovi, dužnosnici, rukovoditelji i vlasnici će uvijek postojati. Danas je vidljivost ljudi na moći sasvim jasna. Političari, poduzetnici, brodograditelji, izdavači, novinari, suci, policija su osobe koje posjeduju vlast. Cilj Projekta Nemeza je napad na te osobe. Projekt Nemeza je naš red za
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Tolosa [Francia]: Incendio di solidarietà (20/11/2016) [it]

A Tolosa, nella notte tra il 19 e il 20 di novembre, un furgone della eiffage [azienda costruttrice di carceri] è stato distrutto dalle fiamme.
Quando la repressione prende di mira gli anarchici, dalle accuse per le rapine ad aquisgrana fino all’operazione “scripta manent” in italia, la solidarietà è la nostra arma.
Vi inviamo un po’ di calore.


Toulouse [Francuska]: Požar solidarnosti (20.11.2016.)
U Toulouseu, u noći između 19. i 20. novembra, jedno kombi eiffagea [poduzeće koje gradi zatvore] uništio je plamen.
Kada represija nanišani anarhiste, od optužbi za pljačke u aachenu do operacije “scripta manent” u italiji, solidarnost je naše oružje.
Šaljemo vam malo topline.

South Shields – Tyneside [UK]: Incendio anarchico di un veicolo comunale (09/11/2016) [it]

Un anonimo (anarchico) incendia un veicolo comunale nella Pine Avenue, South Shields (Tyneside) nelle prime ore di mercoledì 9 novembre 2016. I media non hanno parlato di questo incendio.
L’incendio di questo veicolo è un attacco diretto contro il consiglio, le autorità locali e i consiglieri, per provocare disordine e danno economico. Una persona media di classe operaia in Regno Unito ogni mese sta diventando più povera, con sempre più difficoltà a sopravvivere, mentre nel frattempo il riccastri dei consiglieri si arricchiscono ancora di più, con i parcheggi a pagamento, multe sui rifiuti, come lasciare il cassonetto fuori nel momento sbagliato, e con altre simili infrazioni.


South Shields – Tyneside [UK]: Anarhistički palež općinskog vozila (09.11.2016.)
Jedna anonimna osoba (anarhist) zapalila je općinsko vozilo u Pine Avenue, South Shields (Tyneside) u prvim satima srijede 9. novembra 2016. Mediji nisu pokrili ovu nezgodu.
Požar ovog vozila je direktni napad na vijeće, lokalne vlasti i vjećnike, kako bi se izazvao nered i šteta. Jedna obična osoba iz radničke klase u Ujedinjenom Kraljevstvu svaki mjesec postaje sve siromašnija, i postaje joj sve teže preživljavati, dok se u međuvremenu bogatuni iz općinskog vijeća sve više bogate, s parkirnim kartama, kaznama za bacanje smeća, kao iznošenje kante u pogrešno vrijeme, i sličnim prekršajima.

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (21/11/2016) [en]

The transfer of comrades, arrested in operation “Scripta Manent”, from one prison to another is continuing. Yet another transfer, the comrade Alessandro Mercogliano was transferred from prison of Alessandria to prison of Ferrara, always in AS2 [high security wing], where are already held the kidnapped comrades Nicola Gai and Alfredo Cospito.
So, the sleepless and paranoiac nights of miserable prosecutor Roberto Sparagna are continuing, in order to get some clues, since he does not have even a half, he enjoys torturing the comrades with “prohibition to meet each other” (I would remind that Sandro and Marco in Alessandria, as well as Danilo and Daniele in Terni could never meet each other) and with continuous transfers.
Beyond any logic of “innocent” or “guilty”, I express my complete solidarity and my unconditional complicity to Sandrone and to every comrade arrested in operation “Scripta Manent”.

RadioAzione, 21 November 2016

Updated addresses:
BISESTI MARCO: Casa Circondariale San Michele – Strada Casale, 50/A – 15121 Alessandria (AL)
MERCOGLIANO ALESSANDRO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
BENIAMINO ANNA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
CREMONESE DANILO EMILIANO: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR
SPEZIALE VALENTINA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
ALFREDO COSPITO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
NICOLA GAI: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
DANIELE: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR


Italija: Novi premještaj u okviru operacije “Scripta Manent” (21.11.2016.)
Nastavaljaju se neprekidni premještaji iz jednog zatvora u drugi, drugova uhapšenih u operaciji “Scripta Manent”. Još jedan novi premještaj, ovaj put je drug Alessandra Mercogliano iz zatvora u Alessandriji premješten u Ferraru, na AS2, gdje se već nalaze zatočeni drugovi Nicola Gai i Alfredo Cospito.
Nastavljaju se tako
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Genoa [Italy]: “Update on trial against me for the crime 414 of C.C.” — Communique of anarchist comrade Carlo (17/11/2016) [en]

As expected, they sentenced me to 14 months in prison for text I wrote immediately after the dissociation of some ambiguous figures.
I am charged with “apology of crime”, while the aggravation for terrorism and recidivism was not taken into account, as well as the aggravation for publishing the text on Internet (although the prosecutor Manotti had requested it), since the Renzi decree [prime minister], which increased the crime, was introduced after my publication.
Therefore, the will to prosecute comrades who write texts continues, if the inquisitors consider them disturbing.
The result of this whole story is that two comrades are in prison for the Action carried out against Adinolfi, that I been sentenced because I have defended this Action, and those figures who have written the dissociation, they still hang out at the occupied spaces.
ALWAYS FORWARD!
SOLIDARITY WITH ANARCHIST PRISONERS!

Carlo


Genova [Italija]: Vijesti o suđenju protiv mene za kazneno djelo 414 k.z.
Kao očekivano, osudili su me na 14 mjeseci zatvora za tekst koji sam napisao odmah nakon što su se neki sumnjivi likovi distancirali.
Okrivljen sam za “veličanje zločina”, dok je otežavajuća okolnost terorizam i recidive odbačena, kao i otežavajuća okolnost objavljivanja na itnernetu pošto je Renzijev dekret [premijer], koji pooštrava kazneno djelo, uveden nakon moje objave.
Stoga, volja za progonom drugova koji pišu tekstove se nastavlja, ako
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Carcere di Koriydallos – Atene [Grecia]: CCF – Solidarietà: Una breccia nel tempo di prigionia (16/11/2016) [it]

Ci sono molti momenti in cui arriva l’amara consapevolezza della nostra impotenza di esprimerci come vorremmo, con la sua espressione ditirambica di un vincitore che stringe i nostri cuori. E ci ha sempre infastidito il fatto di dover limitare la nostra manifestazione di desideri, soprattutto di intrappolarli con semplice inchiostro in un pezzo di carta, trasformandoli in parole così spesso ripetute che il loro potere ha iniziato a scomparire sotto il peso di questa quasi tipica ripetibilità. Ma esistono anche alcune parole che a prescindere dal logoramento dovuto al continuo utilizzo continuano ad irradiare un bagliore, che ricevono dai compagni. Parole che donano forza, portano il sorriso sulle labbra, fanno una breccia nella solitudine detenuta. Parole come solidarietà.
Avremmo ovviamente preferito che queste parole fossero state accompagnate dalla forza vitale di un’azione, di un attacco, dall’intensità di un fuoco nella notte, dal suono di un’esplosione, dallo scivolare di un proiettile in una canna. Ma nonostante la grigia realtà di detenzione che ci depriva di simili scelte e opportunità, vogliamo almeno sperare che il calore delle nostre parole possa trasmettere un po’ di forza dei nostri sentimenti, che i nostri compagni detenuti all’estero sentano la forza della solidarietà che noi sentiamo per loro.
Così, stiamo scrivendo per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Cile, tenuti come ostaggi di giustizia, accusati per l’attacco incendiario ad un dipartimento di polizia investigativa nel novembre del 2014 – conosciuto anche come il caso PDI – il cui processo dovrebbe iniziare, dopo un altro rinvio, il 28 novembre. Maria, Natalia, Amaru e Felipe, i nostri pensieri sono con voi e vi auguriamo con tutto il nostro cuore di possedere la forza durante il vostro processo. Speriamo che i terribili giorni di detenzione molto presto saranno un passato sgradevole lasciato alle spalle.
Scriviamo anche per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Italia, arrestati e accusati nell’Operazione Scripta Manent, e soprattutto per il compagno e membro della FAI-Nucleo Olga, Alfredo, come anche per la compagna Anna, che hanno recentemente vinto la propria battaglia per porre fine alle condizioni di isolamento speciale imposte a loro. Una lotta in cui hanno utilizzato il proprio corpo come una barricata, dato che hanno rischiato le proprie vite nello sciopero della fame. Vogliamo con tutto il nostro cuore esprimere la nostra felicità per la loro vittoria, che può sembrare piccola a certe persone, ma per noi significa tutto dato che anche noi siamo passati attraverso scelte simili. Inoltre, vittorie come queste, anche se rappresentano dei piccoli punti sulla mappa di liberazione totale del detenuto, nello stesso tempo non cessano di essere “respiri di libertà” in un ambiente già soffocante.
Quindi, dalle nostre celle inviamo questo segnale di solidarietà, e contemporaneamente salutiamo tutti i compagni che resistono al tormento della prigionia in cui si trovano a causa della scelta che hanno fatto nella lotta contro il dominio. Sappiamo oggi dall’esperienza propria che quando la solidarietà è sincera e autentica, allora può fuggire da un foglio senz’anima, attraversare migliaia di chilometri, penetrando la recinzione e le sbarre, per portare calore nei cuori dei detenuti ricordandoli che non sono soli. Che qualcun altro, vicino o lontano, pensa a loro, si preoccupa per loro, percependo le azioni falsamente attribuite o le azioni che hanno fieramente rivendicato come parte della geografia complessiva di lotta anarchica contro l’autorità. Questo di per sé basta a riempire di forza un prigioniero politico, da donargli/le un sollievo mentale e a rafforzare la sua resistenza. Questo è l’unico modo in cui la solidarietà raggiunge il proprio scopo, cioè fare in un modo o nell’altro una breccia nel tempo di prigionia.

Membri della Conspirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/IRF
Michalis Nikolopoulos
Harris Chatzimichelakis
Damianos Bolano
George Nikolopoulos
Panagiotis Argyrou
Theofilos Mavropoulos

Genoa [Italy]: Sentence against the anarchist comrade Carlo (16/11/2016) [en]

The anarchist comrade from Genoa informed us that the judgment against him was given this morning. The comrade was sentenced to 14 months (but he is in liberty) on charge of “apology of crime”, while the aggravation for terrorism and recidivism was dropped.
A text by the accused comrades will follow soon.
Bearing in mind that the comrade was accused for an public answer, on an anarchist website, to the text “Puntini sulle i”; and bearing in mind also the law designed by Renzi government [prime minister] which they want use to charge with terrorism even those who write on blogs and sites, there can be just one answer: Fuck you!
At least as RadioAzione I must say that more you are trying to repress us, the higher the level of tones will be... not one step back!
With rage in the body and with blood in the eyes...
Solidarity and complicity with Carlo!

RadioAzione


Genova [Italija]: Izrečena presuda protiv anarhističkog druga Carla (16.11.2016.)
Anarhistički drug iz Genove, Carlo, javlja nam da je jutros pročitana presuda protiv njega. Drug je optužen na 14 mjeseci, ali nalazi se na slobodi, okrivljen za “veličanje”, dok su optužba za terorizam i otežavajuća okolnost ponavljanja kriminalnog djela odbačeni.
Ubrzo će uslijediti tekst optuženog druga.
Podsjećamo da je drug okrivljen za javni odgovor, na anarhističkom web-siteu, na tekst “I puntini sulle i”, a podsjećamo i zakon izašao iz Renzijeve vlade po kojem se žele za terorizam optužiti i osobe koje pištu na sajtovima i blogovima. Na sve to može postojati samo
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RadioAzione[Italia]
Direct Action! The Chatter Is To Zero Reflections #13 [en]

It is typical to hear the usual whimpers from the first moments after an attack of repression carried out by the State and by those who protect it, such as the magistrates that accuse, investigate and arrest those who could be “harmful” to health of the State itself.
It is always the same old song, singed, stopped and singed again.
There are those who feel the need to distance themselves immediately from those hit by repression, and usually this attitude belongs to those people that magistrates probably do not even know (or as the saying goes “nobody gives a shit about them ...”) because their greatest effort is the punctual dissociation. Like any other “citizen” loyal to the State, this scum who calls itself “anarchist” believes the newspapers, the prosecutors and the cops who build frameworks, create scenarios and indicate the perpetrators of “evil”, and this scum immediately feels the “need” to point out what “anarchy” means, adding some dots on the letters “i”. However, there are also those who have the same attitude but they do not even bother to write something, to have a sleazy and dirty way out in every moment, through the slanders behind the back, tittle-tattle.
There are those who write some lines of tears recalling witch hunts and fabrications, there are those who write in solidarity and complicity tone and then disappear two seconds after sending “telegram of condolences”, there are those who use strong terms… and then?
“Solidarity” does not mean “condolences”, as we always say it is not a written word.
Solidarity means, when you open your eyes in the morning and think that in your everyday life you miss something, you miss a piece, you miss some friends, brothers and sisters, and above all comrades. And you miss them, not because they are far away, but because an asshole without a job decides overnight to be on “the State payroll” and locks up them in the next-generation camps.
Solidarity means to think about imprisoned comrades every day and to get them what they need, supports, letters, stamps, benefit events for economic support in prison and for defense costs, to break the isolation that the walls of reinforced concrete, bars, armored and guard dogs are trying to impose on them every single day.
Solidarity means this and much more...
Disappear after sending a telegram, write few lines just to clear a bad conscience and then disappear, these are acts of Christian charity; it is like say a prayer for the sick person or put some coins in the collection basket.
These words of mine are not directed to any movement (which does not move), any group or “sect”, but to every individual who
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Germania: Vandalizzata la sede di Google a Monaco (07/11/2016) [it]

Nella notte tra il 6 e il 7 di novembre abbiamo attaccato la sede di Google a Monaco con lacca rossa e bitume.
(Informazione è potere, chi la possiede è potente.) I più grandi affari di Google stanno nell’utilizzo capitalista dell’informazione, che lo rende una delle più potenti aziende al mondo.
Registrando le query di ricerca e scansionando tutte le mail inviate via Gmail, già dopo pochi mesi si possono generare informazioni precise sul nostro comportamento, e anche predirlo. L’indebolimento delle capacità umane è uno degli obiettivi business di Google – dipendere dai suoi servizi.
Come in ogni azienda capitalista, la ricchezza di Google si basa sullo sfruttamento dei propri lavoratori. Ma Google è di più: il suo modello d’affari è mappare il mondo. Non si tratta solo della mappatura cartografica della terra, ma di una completa collezione dei comportamenti umani. I dati di Google oggi sono già in commercio: per le analisi di mercato, per le pubblicità su misura del cliente, manipolazioni ecc. E tutto questo rappresenta solo il primo passo. L’analisi di questi dati ha per scopo prevedere in un modo sempre maggiore il comportamento umano in tutti i campi della vita. Google sa con chi comunichiamo e vuole sapere cosa diciamo e cosa pensiamo.
Questo sapere e milioni di programmi interni aziendali di ricerca, come Google Brain, possono infine rendere possibile la creazione dell’intelligenza artificiale. Gli strateghi di Google stanno sviluppando scenari in cui le persone potrebbero essere sostituite dall’intelligenza artificiale tra qualche decennio. Quello che arriva come una promessa di vita senza lavoro e sfruttamento, in realtà significa, nelle condizioni capitaliste, che una gran parte dell’umanità non sarà più necessaria.
Non è un caso che la Singularity University si trova proprio vicino alla sede di Google nella Silicon Valley. Essendo un’università di élite, essa forma dirigenti da tutto il mondo nei campi della IA, robotica, nanotecnologia, bioinformatica, medicina e tecnologia di rete, ed è uno dei principali rappresentanti del movimento transumanista. Oltre alla leadership di Facebook, persone come Ray Kurzweil e Larry Pager (co-fondatore di Google) hanno parlato alla sua cerimonia di apertura. Lo scopo dello transumanesimo è la fusione dell’umano e della tecnologia. Secondo le loro affermazioni, il cervello umano sarà completamente mappato fino al 2030, creando la possibilità di immortalarsi in una vita post-biologica (un backup che esisterà nei sistemi informatici). I transumanisti sono convinti che la via uscita dal mondo che loro hanno definitivamente distrutto, sta nella transizione dall’umano alla macchina. I loro principali giocatori sono composti da una destra ultra-neo-liberale, il cui punto di partenza si trova nel centro di produzione della Silicon Valley.
L’idea base del pensiero efficace su corpi fallibili che diventano vecchi e malati ha già avuto un impatto concreto sui dipendenti del settore IT con l’introduzione del congelamento degli ovociti per ridurre l’infertilità nelle donne.
Assieme ai primi attacchi di successo all’autobus di Google a San Francisco, che portò grandi incertezze a Google, l’introduzione dei Google Glasses è stata già rinviata a data indefinita. Questi successi possono essere collegati sabotando Google a tutti i livelli possibili!
Smascherare e attaccare il bellissimo mondo nuovo di Google!
Per una vita al di là del controllo, potere e sfruttamento!


Njemačka: Vandalizirano sjedište Googlea u Muenchenu (07.11.2016.)
U noći između 06.11. i 07.11.2016. napali smo sjedište Googlea u Muenchenu crvenim lakom i katranom.
(Informacija je moć, tko nju posjeduje moćan je). Glavni biznis Googlea je kapitalističko korištenje informacija, što ih čini jednom od najmoćnijih korporacija na svijetu. Pohranjivanjem upita pretraga i skeniranjem svih e-mailove poslane Gmailom, već nakon par mjeseci moguće je generirati točne informacije o našem ponašanju i predvidjeti ga. Onesposobljavanje ljudskih vještina jedno je od glavnih poslovnih ciljeva Googlea – ovisnost o njegovim uslugama.
Kao svaka druga kapitalistička kompanija i Googleovo bogatstvo temelji se na izrabljivanju zaposlenika. No, Google je nešto više: njegov poslovni model je pokušaj mapiranja svijeta. Ne radi se samo o kartografskom snimanju zemlje, nego o sakupljanju svih ljudskih ponašanja. Googleove informacije danas su već na tržištu: za
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Grecia: Alcune parole di solidarietà con gli anarchici accusati per le rapine in banca ad Aquisgrana-Germania (11/2016) [it]

Manifesto e volantino diffusi ad Atene e Patrasso

Questo processo, e quelli a venire, saranno una farsa. Perché già conosciamo, come da sempre, il giudizio dello Stato su tutti coloro che attivamente si oppongono ad esso e al tipo di società che difende con così tanto ardore. Saranno chiamati criminali, o se meglio si addice ai tempi, terroristi... Ma terroristi sono lo Stato e i suoi tribunali. Terrorizzando sempre di più le persone in una realtà che sta diventando una vera e propria dittatura del denaro e del controllo. Inventando continuamente nuove leggi, promuovendo più tecnologie, raccogliendo più strumenti per reprimere ognuno che consapevolmente si ribella alla miseria quotidiana o coloro che semplicemente non rappresentano nessun valore per il sistema. Sostenuti dall’indifferenza di molti, processano nei tribunali, seppellendo vive le persone, uccidono alle frontiere o per le strade delle città coloro che tengono alla propria dignità e decidono di non essere schiavi della routine quotidiana.
Siamo solidali con con gli anarchici che affrontano i processi in Germania, e con tutti quelli che scelgono il sentiero della libertà invece della sottomissione e della noia, impostici da questo esistente, dai suoi tribunali e dai suoi sbirri, dalle sue infrastrutture di controllo, dalla sua morale e dalle sue prospettive.
Trasformiamo questa solidarietà in pratica attaccando quello fa ripetere la storia sempre da capo. Dai politici, giudici e media che mantengono il carcere in cui oggi viviamo, agli architetti che stanno progettando le carceri di domani dietro le proprie scrivanie, ai laboratori di “progresso” tecnologico in cui si sta sviluppando il controllo che supera l’immaginazione per i decenni a venire...
Solidarietà / Libertà


Grčka: Nekoliko riječi solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu-Njemačka (11.2016.)
Plakat i letak šireni Atenom i Patrasom

Ovo suđenje, kao i nadolazeća, bit će farsa. Zato što već poznajemo, kao što smo i znali, sud države prema svima koji se aktivno protive njoj i vrsti društva koju ona tako gorljivo brani. Bit će nazvani kriminalcima, ili ako više odgovara vremenima, teroristima... Ali, teroristi su država i sudovi. Teroriziraju ljude sve više i više u jednoj stvarnosti koja postaje prava diktatura novca i kontrole. Neprekidno izmišljajući nove zakone, gurajući više tehnologije, sakupljajući više sredstava za gušenje svakoga tko se svjesno buni protiv svakodnevne bijede, ili svih onih koji jednostavno ne predstavljaju nikakvu vrijednost ovom sistemu. Podržani indiferencijom mnogih, progone na sudovima, pokopavaju žive osobe, ubijaju na granicama ili
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Campania [Italy]: Three BTS burned in solidarity with the anarchist prisoners Op. Scripta Manent (10/2016) [en]


“Fire to the technological domination. Campania, three base transceiver stations burned in the course of October, in solidarity with the arrested in operation scripta manent and with all the anarchist prisoners around the world.”


Campania [Italija]: Zapaljena tri BTS-a u znak soldiarnosti s anarhističkim zatvorenicima Op. Scripta Manent (10.2016.)
“Požar tehnološkoj dominaciji. Campania, tokom mjeseca oktobra zapaljene tri bazne stanice u znak solidarnosti s uhapšenima u operaciji scripta manent i sa svim anarhističkim zatvorenicima diljem svijeta.”

How to Burn Cars [en]

The cars of the wealthy classes, the corporations and the state are the fuel of our urban barricades and the flame of our international solidarity.
Using simple, easy to reproduce methods we cause chaos, in an act of social war against the capitalist system and consumer culture.
Class insurrection against the prison society.

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“Hands Off!” — Solidarity-zine for anarchists accused of bank robberies in Aachen-Germany (11/2016) [en]

from the introduction:

These pages shine a light on three anarchists presently sequestered in the dungeons of the neo dark ages as a result of the collusion between money lenders, science laboratories, judges and their henchmen.
It all began a few years ago. Two branches of dedicated speculators in genocide, worldwide slavery and domestic misery – Aachener Bank and Pax Bank, bank of the Vatican, – were relieved of a fraction of their spoils when employees obeyed the requests of some clients arms in hand. No shots fired, a couple of news items, examples of one of the few ways for the excluded to deal with banks: put one’s life on the line and take back some of what has been stolen from us all, in anticipation of destroying the bank itself and the exploitation that goes with it. If this elementary activity has changed little over the centuries, the retaliatory instruments available to such institutions through their eager defenders have extended to the laboratories of high technology (which they finance), opening up a new repressive era for those who do not accept the logic of misery and waiting.
If once the bosses’ hounds would sniff around for ‘clues’, they now claim to extract them from inside our very bodies, to which end they have invented a whole series of tricks, some of which are denounced in the pages that follow, after turning to their cyber colleagues and the now ubiquitous practice of DNA matching. As a result, three anarchists from various European countries have been targeted, accused, imprisoned and
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Parigi [Francia]: “La rabbia tra i denti ed il sorriso sulle labbra.” (11/2016) [it]

Volantino distribuito durante il “weekend di solidarietà con i prigionieri di guerra sociale”

“Anche quando le masse subiscono i governi, vegetando nella santa e vergognosa pace della propria rassegnazione, l’individuo anarchico si erge contro la società, perché tra lui ed essa la guerra è eterna e non conosce tregua, e quando nella svolta della storia incrocia la folla in rivolta, lui issa la sua bandiera nera e, con loro, lancia la sua dinamite. L’individualista anarchico nella Rivoluzione Sociale si rivela non un demagogo, ma un elemento demolitore, non un apostolo, ma una forza viva, attiva, distruttrice...” Renzo Novatore 1919

Nella mattina del 6 settembre 2016, sull’ordine di un P.M., i cani della DIGOS di Torino hanno fatto irruzione in una trentina di case degli anarchici in varie città italiane, con il mandato d’arresto per 7 di loro. Due si trovavano già in carcere per l’attacco al dirigente della Ansaldo Nucleare, una tra le aziende principali nell’industria nucleare in Italia. Un ottavo compagno è stato arrestato in seguito alla scoperta di materiale elettrico durante la perquisizione della casa. Questa operazione, soprannominata “Scripa Manent”, non è che l’ennesima manovra di polizia contro gli anarchici in Italia dopo l’operazione Marini negli anni Novanta. Custodie cautelari, perquisizioni, pedinamenti, microspie nelle macchine e negli appartamenti e l’intercettazioni ambientali sono gli strumenti impiegati dallo Stato nelle sue operazioni anti-anarchiche. Gli accusati sono stati rinchiusi nelle diverse carceri sparse sul territorio nazionale e sottoposti al regime d’isolamento, con la censura sulla corrispondenza e il divieto d’incontro. Agli inizi dell’ottobre Alfredo Cospito e Anna Beniamino diedero inizio allo sciopero della fame in protesta contro la condizione d’isolamento, che si concluse il 22 ottobre in seguito alla soddisfazione della loro richiesta, cioè la fine dell’isolamento.
Questi compagni sono accusati di aver formato “un’associazione sovversiva con finalità di terrorismo”, la quale avrebbe eseguito diversi attacchi o tentativi di attacco, sia con armi che con esplosivi, contro gli sbirri, le caserme, i dirigenti e le strutture aziendali (un’azienda nucleare, un giornale, una società immobiliare coinvolta nella ristrutturazione di un CIE), contro uomini di Stato e un direttore di un centro di reclusione per immigrati clandestini. Questi attacchi sono avvenuti tra il 2005 e il 2012 e sono stati tutti rivendicati dalla sigla anarchica di gruppi aderenti al progetto Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI-FRI).
Accusati di aver restituito al potere un po’ della sua violenza quotidiana, esercitata costantemente su milioni di persone, che garantisce l’esistenza di un ordine basato sull’autorità e sullo sfruttamento. La violenza delle frontiere, dell’avvelenamento della terra, del lavoro, della guerra e del terrore, dei controlli di polizia, del totalitarismo tecnologico e mediatico, di tutte le forme di detenzione e di dominio. La stessa violenza che si accanisce contro chi osa alzare la testa e ribellarsi, individualmente o collettivamente, sfidando la legge e l’ordine sociale.
Innocente e colpevole sono criteri che lasciamo volentieri agli sciacalli dello Stato. Noi condividiamo con gli anarchici arrestati l’amore per la libertà e l’odio verso il potere. Condividiamo con loro l’idea che una rivolta violenta e distruttiva è necessaria di fronte alla violenza quotidiana del potere. Condividiamo con loro la convinzione che è possibile agire qui ed ora contro i responsabili dell’oppressione. Senza compromessi e senza cercare a tutti i costi il consenso delle masse cittadine.
Solidarietà con Anna, Marco, Sandro, Alfredo, Danilo, Valentina, Nicola e Daniele!


Pariz [Franucska]: “S bijesom između zuba i s osmijehom na licu” (11.2016.)
Letak povodom “vikenda solidarnost sa zatvorenicima društvenog rata”.
“Čak i kada mase trpe vlade, vegetirajući u svetom i sramotnom miru svoje rezignacije, anarhistički pojedinac uzdiže se protiv društva, zato što između potonjeg i njega rat je vječan e ne poznaje primirja, i kada ga se u preokretu prošlosti sretne s pobunjenom masom on uzdiže svoju crnu zastavu e, s njom, baca svoj dinamit. Anarhistički pojedinac u Društvenoj revoluciji ne postaje demagog, nego razarajući element, ne postaje apostol, nego jedna živa, aktivna, uništavajuća sila...” – Renzo Novatore 1919
U jutro 6. septembra 2016., po nalogu jednog tužitelja, psi DIGOSA (talijanska politička policija) upala je u domove tridesetak anarhista u različitim gradovima zemlje, s nalogom za hapšenje sedmorice njih. Dvojica su se već nalazila u zatvoru zbog napada na direktora Ansaldo Nucleare, jednog od najznačajnijih poduzeća u nuklearnoj industriji Italije. Jedan osmi drug uhapšen je zato što su tokom pretresa njegovog stana otkriveni električni materijali. Navedena operacija, nazvana “Scripta Manent”, je još jedan policijski potez u nizu protiv anarhista
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Italy: Direct actions in solidarity with the imprisoned comrades (01/07-11-2016) [en]

Pisa: “November 7, 2016 — Cell tower torched near Pisa in solidarity with the arrested in op. scripta manent and with all prisoners.”

Genoa: “VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, IGNIS ARDENS. Genoa 01/11. 2 postbank ATMs and 1 bank ATM torched. The State imprisons, Mistral Air deports, Unicredit finances Erdogan. The Post and the banks will continue to be attacked. Solidarity with Alfredo, Nicola, Sandro, Marco, Anna, Valentina, Danilo, Daniele and Divine.”


Italija: Djela solidarnosti s uhapšenim drugovima (01./07.112016.)
Pisa:
“7. novembar 2016. — Zapaljena antena mobilne telefonije pokraj Pise u znak solidarnosti s uhapšenim u op. scripta manent i sa svim zatvorenicima.”
Genova: “VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, IGNIS ARDENS. Genova, 01.11. Zapaljena 2 postamata i 1 bankomat. Država zatvara, Mistral Air deportira, Unicredit financira Erdogana. Pošte i banke će i dalje biti napadane. Solidarnost s Alfredom, Nicolom, Sandrom, Marcom, Annom, Valentinom, Danilom, Danieleom i Divineom.”

Italija: Operacija „Scripta Manent” – Vijesti 10.11.2016 [hr]

Iz pisama koje smo dobili jučer 9. oktobra neki nam anarhistički drugovi javljaju da im pošta dolazi i izlazi prilično učestalo, ali ipak su nekima zadržana pisma, brošure s vijestima i štampa, uključujući i pošiljke nekih urednika AnarhističkogCrnogKriža. Pozivamo da im nastavite nastavite učestalo slati vijesti, publikacije i štampu.

RadioAzione[Italia]
Azione diretta! Le chiacchere stanno a zero Riflessioni #13 [it]

Già dai primi minuti dopo un’attacco repressivo da parte dello Stato e chi in tutela di esso, come la magistratura, denuncia, indaga e arresta chi potrebbe essere una probabile “nocività” per la salute dello Stato stesso, è usuale sentire i soliti piagnistei.
Sempre la solita minestra riscaldata, congelata, scongelata e riscaldata di nuovo.
C’è chi sente il bisogno di prendere subito le distanze da chi è stato colpito dalla repressione, e di solito lo fanno quelle persone che la magistratura forse non conosce nemmeno (o volgarmente detto “non se li incula nemmeno di striscio…”) perché il massimo in cui si spendono è la puntuale dissociazione. Come un qualunque “cittadino” fedele allo Stato questa feccia che si definisce “anarchica” crede ai giornali, ai pm e agli sbirri che disegnano schemini, creano scenari e indicano gli autori del “male”, sente immediatamente la “necessità” di precisare cosa vuol dire “anarchia” aggiungendo qualche puntino sulle “i”. C’è anche, però, chi ha lo stesso atteggiamento e non si spende nemmeno a scrivere, per avere sempre una squallida e lurida via di fuga, ma lo fa attraverso la calunnia alle spalle, l’inciucio.
C’è chi butta giù righe di lacrime evocando la caccia alle streghe e alle montature, c’è chi scrive con toni solidali e complici per poi scomparire due secondi dopo aver inviato il “telegramma di cordoglio”, c’è chi utilizza termini forti… e poi?
“Solidarietà” non significa “cordoglio”, come si dice da sempre non è una parola scritta.
Solidarietà è aprire gli occhi al mattino e pensare che nella tua vita quotidiana
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Francia – Germania: Azioni di solidarietà con gli anarchici accusati di rapina ad Aquisgrana (4-7/11/2016) [it]

Berlino: Attaccati vari bancomat a Berlino nelle notti tra il 4 e il 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà abbiamo reso inutilizzabile vari bancomat nelle diverse notti in alcuni quartieri di Berlino.
Con questo vogliamo inviare molta forza e saluti calorosi alla compagna accusata di aver partecipato ad una rapina in banca ad Aquisgrana.
Per noi l’espropriazione della banca e la distruzione dei soldi sono simili e presentano una buona maniera per attaccare il potere repressivo.
Solidarietà, rabbia e anarchia!

Tolosa: Nella notte tra il 3 e il 4 novembre tre veicoli parcheggiati nel parcheggio dell’azienda Eiffage, costruttrice di carceri, sono stati distrutti dalle fiamme.
Inviamo tutta la nostra solidarietà ai compagni accusati di rapina ad Aquisgrana.
Questo ci ha riscaldato.


Francuska – Njemačka: Djela solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke u Aachenu (04.-07.11.2016.)
Berlin: Napadnuto nekoliko bankomata u Berlinu u noćima između 4. i 7. novembra.
Kao mali znak naše solidarnosti uništili smo nekoliko bankomata kroz par noći u različitim berlinksim kvartovima.
Ovime želimo poslati mnogo snage i toplih pozdrava drugarici optuženoj za sudjelovanje u jednoj pljački banke u Aachenu.
Za nas su eksproprijacija banke i uništenje novca slični, i predstavljaju dobar način napada na represivnu moć.
Solidarnost, bijes i anarhija!

Toulouse: U noći između 3. i 4. novembra tri vozila parkirana na parkingu tvrtke Eiffage, graditeljice zatvora, uništena su vatrom.
Šaljemo svu našu solidarnost drugovima drugaricama optuženima za pljačke u Aachenu.
To nas je ugrijalo

Dresda [Germania]: La guerra inizia qui (03/11/2016) [it]

Come riporta la stampa, giovedì 3 novembre è stato bruciato un veicolo commerciale. E siamo stati noi a farlo!
Purtroppo, l’articolo e il rapporto di polizia non rivelano di quale veicolo si tratta, e ci troviamo quindi costretti a spiegare l’incendio. Non abbiamo bruciato una macchina “normale”, ma un veicolo della “Thyssenkrupp” (un’industria delle armi).
Contro i profittatori della guerra e la Germania!
In luglio ad Amburgo, per attaccare il G20!


Dresden [Njemačka]: Rat počinje ovdje (03.11.2016.)
Kao što navodi štampa, u četvrtak 3. novembra zapaljeno je jedno poslovno vozilo. A to smo učinili mi!
Nažalost, članak i policijski izvještaj ne otkrivaju o kojem se vozilu radi te smo zato primorani objasniti palež. Nismo zapalili “obični” auto, nego vozilo “Thyssenkruppa” (vojna industrija).
Protiv profitera rata i Njemačke!
U julu u Hamburg, napasti G20!

Germania: Vandalizzate banche in solidarietà con gli anarchici accusati per le rapine (10/2016) [it]

Dresda: In solidarietà con gli anarchici arrestati abbiamo attaccato ieri notte [tra 18 e 19 ottobre] la Deutsche Bank in via Königsbrücker a Dresda. Un estintore riempito di vernice nera è stato gettato dentro l’edificio e la porta d’ingresso è stata danneggiata con un martello. I due anarchici sono accusati di aver rapinato più banche ad Aquisgrana [Aachen] tra il 2013 e il 2014. Sono stati identificati utilizzando campioni del DNA che gli sbirri di più paesi europei hanno raccolto segretamente.
Noi non lasciamo i nostri amici da soli e inviamo loro saluti di solidarietà. Per più rapine in banca! Viva l’anarchia!

Per più informazioni: solidariteit.noblogs.org

Monaco: Nella notte del 27 ottobre in piazza Max Weber a Monaco a tre istituzioni bancarie sono stati spaccati i vetri e imbrattati con la vernice, in solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca, e adesso in attesa del processo ad Aquisgrana.
Nello specifico, secondo la stampa, le tre banche prese di mira sarebbero la Hypovereinsbank, la Targobank e la Deutsche Bank. Una bottiglia di pittura ha colpito una di esse. Alle ore 2:38 è scattato l’alarme in una delle banche.
Uno striscione di solidarietà è stato appeso alla fine di ottobre sul ponte di Monaco: “Solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana! Non ce ne fregga un cazzo delle vostre categorie di colpevoli e innocenti”.


Njemačka: Vandalizirane banke u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke u Aachenu (10.2016.)
Dresden: U znak solidarnosti s uhapšenim anarhistima napali smo sinoć [između 18. i 19. oktobra] Deutsche Bank u ulici Königsbrücker u Dresdenu. Jedan antipožarni aparat ispunjenom crnom bojom bačen je u prostorije, dok su ulazna vrata razbijena maljem. Dvoje anarhista je optuženo za pljačku više banaka
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Basilea [Svizzera]: Aggiornamento sulla repressione a fine ottobre [it]

Breve riassunto: 24 giugno si è svolta a Basilea una manifestazione selvaggia. Quattordici persone sono state arrestate per presunta partecipazione, mentre sette persone sono state prese in custodia. Qualche settimana più tardi un’altra persone viene incarcerata. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno tutti vengono rilasciati – a condizione di presentarsi alla stazione di polizia una volta alla settimana.
Ma degli otto di Basilea ancora una persona si trova in carcere, anche se sono trascorsi più dei quattro mesi imposti. Qualche settimana fa il detenuto è stato trasferito dal carcere di “Liestal” alla prigione di “Waaghof” a Basilea. Dopo quattro settimane ha potuto appena la scorsa settimana ricevere la prima visita.
Invece del rilascio, come previsto da regolamento, al detenuto sono state notificate altre otto settimane di detenzione, dall’inizio della settimana scorsa. Si ha l’impressione che il magistrato incaricato del caso sta cercando di mantenerlo in carcere fino all’inizio di un eventuale processo. Questo potrebbe avvenire probabilmente anche quest’anno. Perché al P.M. sta diventando sempre più difficile giustificare i prolungamenti della detenzione.
E’ completamente chiaro che questo deve fare da esempio per dimostrare che le forme d’azione della lotta sono severamente punite dalla legge. Ma questo è qui infine secondario.
E nonostante tutto: non lasciamo i detenuti da soli – La nostra solidarietà contro la loro repressione!


Basel [Švicarska]: Vijesti o represiji s kraja oktobra
Kratak sažetak: 24. juna u Baselu se održao divlji prosvjed. Četrnaest osoba je uhapšeno zbog navodnog učestovanja u istom, dok je sedam osoba zadržano u zatvoru. Nekoliko tjedana kasnije još je jedna osoba zatvorena. Između kraja ljeta i početka jeseni svi su otpušteni – uz uvjet da se jednom tjedno javljaju u policijsku stanicu. Ali osmorice iz Basela još se jedna osoba nalazi u zatvoru, mada su protekla više
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Anarhija.info
Aut Aut [en]

When I translated and published the pamphlet Individuality and the anarchist group, signed by one of the CCF cells, Guerilla Urbana Cell, I added in a note that I didn’t do it because I agree with the content, but to make public how much this project, in my opinion, has turned away from its original form of tension to propose (or re-propose) an anarchist individualism which, in some ways, can be found in the pages of a different insurrectionist theory, but in this case approaching or even in some points leading to formal ideas, that is the formal organization.
Similar proposals (informal platform, structured and specific organization) have already been criticized, both in the writing of comrade Alfredo Cospito addressed to the Greek comrades and in the text of some comrades who made up the CARI-PGG, and recently in the last reflection, about the mentioned text, by the comrade of RadioAzione.
This following is just a collection of random thoughts which crossed my mind when I was translating the text, random pieces that do not compose a figurative mosaic, but a personal abstract image open to interpretation, because I do not possess the truth to be transmitted, certainly not to be commodify.
This pamphlet discusses various issues and many of them, from my point of view, erode the concept of individualism itself (both on theoretical and practical level). And those (at least, the authors of the text) who embraced the idea of ​​F.A.I., propagating the nihilistic version of anarchy, are now proposing to distort it, trying to redirect it in forms (structures) that are more appropriate, I dare say , to “communist insurrectionalism” than an anarchist one, perhaps more similar to the groups like 17N; trying to structuring the informal anarchy in platforms, fixed organizations, clusters, groups, sub-groups, test-groups etc. The text is an attempt to launch a proposal completely antithetical to F.A.I., but keeping the same adjective “informal”. Not because someone holds the “copyright” onto it, but because it eclipses everything informal and individualistic in this project. From my personal experience, if I think that a project does not meet my needs, I will be free create another one, without trying to convince others to adapt to my needs. In contrary, it would mean, for me, play politics.
I don’t want with these words, for the sake of anarchy, impose my ideas to someone. I just think it might be better for one who plans such a structured and fixed organization to give it, perhaps, more appropriate name. “Informal”, in document of F.A.I. in Italian language (”Open letter to the anarchist and anti-authoritarian movement”): “Furthermore, whoever takes part into the informal organization is a militant only when preparing and carrying out an action. The organization, therefore, does not affect the entire life and projects of the comrades (...) “. Then, if in some other language this concept has different meanings there were maybe some misunderstanding.
In this pamphlet individualism is corroded on several points, just to name a few, criticizing even the robberies done by anarchists for purely personal purposes, and not for the great cause. How selfish these anarchists are, those who satisfy their egos realizing their desires, simultaneously
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Atene [Grecia]: Rivendicazione per la partecipazione negli scontri (19/10/2016) [it]

Nella notte di mercoledì 19 ottobre abbiamo preso parte, con molti altri gruppi e individui, agli scontri di strada intorno al Politecnico in Exarchia, durati diverse ore con continui lanci di molotov, pietre e petardi contro le unità di polizia antisommossa.
Gli scontri di strada, in ogni loro forma, fanno parte dell’attacco anarchico multiforme contro il Potere e la normalità imposta. A causa delle loro caratteristiche si tratta di uno dei modi più efficaci per manifestare il conflitto tra l’anarchia e il mondo del Potere. Per questo motivo sosteniamo la diffusione di questa e altre forme di lotta che mirano alla destabilizzazione e all’espansione del caos, fino al collasso dell’esistente.
Ma non vogliamo limitarci ad un odio di routine contro gli sbirri; assieme all’attacco contro gli sbirri promuoviamo la pratica di attacco contro le strutture e simboli di dominio, da quelli più ovvi, come le banche e i ministeri, fino a quegli elementi urbani che servono al normale funzionamento della metropoli: segnaletica stradale, semafori, telecamere, fermate degli autobus... come anche le rappresentazioni, i simboli e gli idoli del Potere nella forma di icone, monumenti, statue...
Contemporaneamente le barricate e gli attacchi ai mezzi di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana... senza passeggeri dentro) sono forme di interruzione del normale flusso di persone e merci, e sabotaggio contro le aziende pubbliche e private che gestiscono questo flusso.
Tutti questi simboli e strutture rappresentano o assistono il funzionamento della civiltà autoritaria che noi vogliamo distruggere, quindi per noi costituiranno sempre delle mete.
Per noi la violenza anarchica non è un sacrificio o un obbligo rivoluzionario; noi, invece, la demistifichiamo, la trasformiamo nella banalità, la utilizziamo in un modo ludico, rendendola raggiungibile a tutti, senza professionismi o restrizioni.
Nessun atto di ribellione è inutile!
Disordini ovunque!
Forza ai detenuti e ai perseguiti!

- Alcuni ragazzi incappucciati


Atena [Grčka]: Izjava o preuzimanju odgovornosti za sudjelovanje u uličnim sukobima (19.10.2016.)
U srijedu noć 19. oktobra učestvovali smo, uz mnoge druge grupe i pojedince, u uličnim sukobima oko Politehničke škole u Egzarhiji, koji su potrajali nekoliko sati uz neprestane napade molotovljevima, kamenjem i petardama na policijske interventne jedinice. Ulični sukobi, u svim njihovim oblicima su dio raznovrsnog anarhističkog napada na Moć i nametnutu normalnost.
Zbog svojih obilježja radi se o jednom od najučinkovitijih načina za izražavanje sukoba između anarhije i svijeta Moći. Zato podržavamo širenje ovog i drugih oblika borbe koja cilja na destabilizaciju i širenje kaosa
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Italija: Operacija „Scripta Manent” – Vijesti, 01.11.2016. [hr]

Nakon razgovora s Alessandrovim članom obitelji doznajemo da je zabrana susreta između dvojice drugova u zatvoru u Alessandriji, odjel visoke sigurnosti AS2, još na snazi. Razlog zbog kojeg se ta mjera nastavlja je u činjenici da Marco još nije bio na ispitivanju kod javnog tužitelja Roberta Sparagne. Zato se, nakon dva mjeseca zatvora, dvojica drugova još nalaze u izolaciji, pošto se nalaze na odjelu visoke sigurnosti nije im dozvoljeno druženje s drugim zatvorenicima.

Italy: Update on comrades arrested in operation “Scripta Manent” (27/10/2016) [en]

So, to recap, the situation of imprisoned comrades for the operation “Scripta Manent” is as follows...
Alfredo and Anna stopped their hunger strike, carried out while deathly silence prevailed outside. They ended the hunger strike following the revocation of prohibition on meeting between the arrested comrades in the same prisons. Therefore, Alfredo could meet Nicola again, and Anna was able to meet Valentina.
Instead, the prohibition on meeting is still applied in prison of Alessandria, where Alessandro and Marco are detained, and in prison of Terni where Danilo and Daniele are being held, despite the latter should not be in the High Security section AS2 for the charges he is being investigated for.
The comrades receive mail almost regularly (some letters and some envelopes with hard copy of updates from Internet are blocked).
I would remind to write to comrades in order to break the isolation that the prison itself creates. I would remind as well to put in envelope everything the comrades need to write you back (envelope, paper and stamp), to save their money which they are unfortunately forced to spend on weekly shopping inside the prison.

Break the isolation!
Solidarity and complicity with Alfredo, Nicola, Anna, Danilo, Valentina, Marco, Sandrone and Daniele!

RadioAzione


Addresses:
BISESTI MARCO: Strada Alessandria, 50/A – 15121 San Michele, Alessandria (AL)
MERCOGLIANO ALESSANDRO: Strada Alessandria, 50/A – 15121 San Michele, Alessandria (AL)
BENIAMINO ANNA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
CREMONESE DANILO EMILIANO: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR
SPEZIALE VALENTINA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
ALFREDO COSPITO I NICOLA GAI are still in Ferrara prison, section of high security AS2 (via Arginone 327, 44122 Ferrara)
DANIELE: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR

The account of Croce Nera Anarchica [Anarchist Black Cross] is open for money collected for the arrested comrades:
N° Carta PostePay: 4023 6009 1934 2891
addressed to: Omar Nioi
Being an emergency the money will be used to support the comrades in prison, but also for legal costs.
For any information, here is the address of Croce Nera Anarchica: croceneranarchica (at) autistici.org

Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: “Non Serviam” – Testo dei membri detenuti delle CCF (12/09/2016) [it]

Nota di Anarhija.info: La traduzione di questo testo in lingua italiana appare solo oggi 31 ottobre perché nonostante la sua pubblicazione in versione originale, in greco, risale al 12 settembre, la traduzione inglese è stata pubblicata appena il 29 ottobre.


“Peggio della schiavitù è abituarsi ad essa...”

La vita nel mondo moderno, civilizzato comprende false rappresentazioni, falsi modelli e false formalità. Formalità che determinano la nostra crescita all’interno della famiglia, la nostra educazione, carriera professionale, i nostri rapporti, emozioni, sorrisi o lacrime. Modelli che castrano i propositi delle nostre percezioni in modo che i nostri pensieri siano rivolti verso un marciapiede mobile unidirezionale.
Rappresentazioni che travisano le funzioni e le patogenesi del sistema in modo tale di farci vedere lo svolgimento della vita solo su un palcoscenico, senza mai chiederci cosa si cela dietro le quinte. Così, migliaia di suicidi dei debitori disperati rappresentano solo un’altra statistica tra le spiacevoli conseguenze della crisi economica, l’impoverimento del cosiddetto terzo mondo è solo un fatto spiacevole le cui ferite saranno rimarginate dalle organizzazioni di beneficenza, le morti innumerevoli causate dalle crociate moderne, le vittime sfortunate dell’assurdità di guerra e gli schiavi condannati nelle carceri americane sono semplicemente degli elementi antisociali che forniscono servizi sociali alla Democrazia.
Il carcere stesso è l’esilio dalla vita; un non-luogo e un non-tempo dietro lo schermo di una società decente, per occultare la bruttura che infastidisce i rispettabili cittadini. Le carceri sono la prova di un’intelligenza perversa delle menti autoritarie. Sono costruite con muri che echeggiano urli e gemiti di migliaia di persone che hanno imparato a dormire con le angosce e disperazioni. Il carcere è il paese di prigionia, il paese dove la persona impara ad inginocchiarsi davanti il “Divieto”, una discarica per lo smaltimento dei rifiuti umani, una discarica industriale dove finiscono i rifiuti pericolosi della macchina sociale. Tuttavia, per la maggior parte delle persone, per tutti coloro che non hanno mai imparato a dubitare, a mettere in discussione, di guardare oltre l’ovvio, il carcere rappresenta un muro di sicurezza necessario per proteggere una vita pacifica e tranquilla.
E’ sicuramente ipocrita da parte di una società manifestare la propria civiltà democratica, i propri valori umani e sensibilità sociale in un modo così volgare, quando quelli ritenuti non idonei ad esistere all’interno della stessa società vengono accatastati nei magazzini delle anime. Ma è infinitamente più ipocrita, e irritante nello stesso tempo, trasformare queste esistenze incarcerate, questi morti viventi, in un valore commerciale attraverso un moderno e sofisticato commercio di schiavi.
Eppure, questo è la realtà per circa due milioni e mezzo di detenuti nelle carceri
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Prison of Ferrara [Italy]: Letter of anarchist comrade Alfredo Cospito (20/10) [en]

Note by Anarhija.info: This letter was written during the hunger strike of comrade, started 3/10 and ended 25/10 when he was released from isolation, a punishment for his solidarity act with the CCF, and now he can meet the comrade Nicola Gai again (both in high surveillance wing). The comrade Anna Beniamino ended her hunger strike too, began 10/10, and she can finally meet the comrade Valentina Speziale, in the same prisof of Latina, both arrested in operation “Scripta Manent”.
I suppose that this translation contains errors, but since no one wanted to translate it until today (it was published 20/10) I decided to do it in my bad English.


Valentina, Danilo, Anna, Marco, Sandro, Daniele, Nicola friends, brothers, sisters, comrades were arrested and rearrested.
I should narrate the same old story about another fabrication. Instead, I want to talk about the reason why they were arrested. Brothers and sisters were arrested because they attacked, they were tired of waiting, they ignored the decisions of the majority and took action.
I remain optimistic and in high spirits because the logic of “1 + 1 = 2” tells me that the comrades who struck are still free, therefore they are able to strike again.
The power does not repress randomly. Today it wants to isolate and to annihilate part of the anarchist movement, a “small” as it may be it was able to break the chains that tied it to the “old social anarchy.”
A social anarchism that in suicidal and compulsive way looks for “consensus at any costs”. Diluting continuously its aspirations.
This vision that “never goes beyond” is very convenient for power, on the contrary it fears those anarchists who refuse that “consensus” ties their hands, because they believe that only out of the action (not made of abstract theories or searching-pursuing of “people”) can the strategy be born, the path to follow.
I don’t want comment the “charges” and so-called “evidences”. The only thing I would say is that brothers and sisters of FAI-FRI have always claimed with head held high, in front of black-robed pigs, their own merits, their own actions, taking the responsibilities, spitting in the pigs’ faces, as we did in Genoa.
My main priority is not to get out of prison at all costs, but to get out with head held high without having denied anything of what I was, and I am.
I will get out by hook or by crook, it will all depends on my strength, on my abilities, on the strength of my brothers and sisters outside, but definitely I will get out with head held high.
My ideal complicity goes to brothers and sisters of the “Cooperativa Artigiana Fuoco ed Affini”-FAI, to brothers and sisters of FAI-RAT(Rivolta Anonima Tremenda) and to brothers and sisters of Narodnaja Volja – FAI, whoever they are, wherever they are.
My ideal complicity goes to anarchism of praxis, which in new forms is rising in most of the world, after a long hibernation.
Forward, without fear.
The future is ours.
Thought and Dynamite

Alfredo Cospito

Santiago [Cile]: Attacco esplosivo contro il Banco Estado (23/10/2016) [it]

Notte del 23 ottobre, comune di Macul, Santiago. Sera della farsa elettorale.
Rivendichiamo il sabotaggio del Banco Estado.
Ci sono tantissimi motivi per l’incendio e per realizzare l’attacco anarchico contro i loro Templi del Denaro.
Con questa azione estendiamo il nostro impegno nella rivolta. Massima volontà per l’intensificazione del conflitto contro lo Stato Capitale, il Potere e tutta l’Autorità.
Inviamo saluti a tutti i compagni detenuti che affronteranno i processi nelle prossime settimane.
Ignacio Muñoz
Manuel, Amaru, Felipe, Maria Paz, Natalia
Juan, Enrique, Nataly
Complicità totale con tutti voi.

Brigadas Autónomas por el Incendio.


Santiago [Čile]: Eksplozivni napad na Državnu Banku (23.10.2016.)
Noć 23. oktobra, općina Macul, Santiago. Veče izborne farse.
Preuzimamo odgovornost za sabotažu Banke Estado.
Ima brdo razloga za požar i za realizaciju anarhističkog napada na njihove Hramove Novca.
Ovim djelom proširujemo našu
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Italija: „Operacija Scripta Manent” – Rezime (27.10.2016.) [hr]

Dakle, rezimirajući situaciju drugova zatvorenih uslijed operacije „Scripta Manent”...
Alfredo i Anna okončali su štrajk glađu, vođen dok je vani vladala grobna tišina, nakon što je povučena zabrana o druženju između drugova koji se nalaze u istom zatvoru. Tako je Alfredo mogao ponovno sresti Nicolu, a Anna Valentinu. No, još je na snazi zabrana susreta između drugova u zatvoru u Alessandriji, gdje su zatvoreni Sandro i Marco, i u zatvoru u Terniju, gdje su zatvoreni Danilo i Daniele, bez obzira što ovaj posljednji drug ne bi trebao biti na odjelu visoke sigurnosti zbog optužbi za koje je pod istragom.
Drugovi skoro redovito dobijaju poštu (neka pisma i neke pošiljke sa štampanim materijalom vijesti s interneta su blokirane).
Podsjećam da pišete drugovima kako bi prekinuli izolaciju koju zatvor sam po sebi stvara. K tome, podsjećam da u kovertu s pismom stavite i sve što je potrebno kako bi vam drugovi mogli odgovoriti (kovertu, papir i markice) i kako bi olakšali im trošak kupovine, na koju su primorani jednom tjedno.
Prekinimo izolaciju!
Solidarnost i Suučesništvo s Alfredom, Nicolom, Annom, Danilom, Valentinom, Marcom, Sandroneom i Danieleom!

RadioAzione

Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas – “Non abbiamo bisogno di leggi per gestire le nostre vite” (10/2016) [it]

La legge è un dispositivo che castra le capacità umane; essa pensa, dirige e crea le nostre vite per noi, e un tale concetto implica la mutilazione della più unica e autentica parte di noi.
Perciò chi decide di prendere la vita nelle proprie mani ai margini di questa putrida macchina viene considerato “diverso”, “antisociale”, “criminale” ecc.
Non possiamo avanzare delle soluzioni all’interno della “cornice democratica”, che attraverso politiche di sterminio terrorizza i propri abitanti con detenzioni, violenze e morte.
Ho sentito delle voci su un’amnistia promossa da alcuni partiti politici e istituzioni, e considero necessario precisare qui la mia posizione che rifiuta tutte le forme di strumentalizzazione delle energie di persone con lo scopo di mantenere l’ordine. Alcuni pensano che un’amnistia può essere indirizzata agli interessi delle persone, frantumati dall’imposizione della ricchezza a costo della schiavitù economica. Non vogliamo “lasciare” un carcere per entrare in un altro. Vogliamo essere completamente liberi, fuori dalle loro realtà virtuali, e se questo implica distruggere la loro società lo faremo, convinti che qualcosa di nuovo dovrebbe nascere per seppellire eternamente questa marcia civiltà, che ci costringe ad essere automi e ingranaggi del macchinario...
Le “lotte politiche” sono inutili, le lotte devono essere parte di un conflitto permanente presente ovunque; possono imprigionarci, ma non fermeranno la rivolta. Gli abitanti infuriati escono sulle strade per rifiutare
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Germania: Inizio del processo contro l’anarchica di Amsterdam accusata di rapina in banca (04/11/2016) [it]

La compagna accusata di rapina banca, avvenuta nel 2013, apparirà davanti al tribunale per l’inizio del processo il 4 novembre.
Il processo si svolgerà in 9 udienze, attraverso più di 5 settimane.
Queste le date:
4/11, 17/11, 21/11, 22/11, 1/12, 5/12, 8/12, 13/12

Saremo in tribunale per sostenere la nostra compagna e per le strade per diffondere la solidarietà.


Njemačka: Početak suđenja protiv anarhistice iz Amsterdama optužene za pljačku banke (04.11.2016.)
Drugarica optužena za pljačku banke iz 2013. pojavit će se na sudu zbog početka suđenja, 4. novembra.
Suđenje će se odviti kroz 9 ročišta, odnosno više od 5 tjedana.
Ovo su datumi:
4.11., 17.11., 21.11., 22.11., 1.12., 5.12., 8.12., 13.12.

Bit ćemo na sudu da podržimo našu drugaricu i na ulicama da širimo solidarnost.

Španjolska: Poziv na solidarnost s anarhistima uhapšenima za pljačke u Njemačkoj (10.2016.) [hr]

Pozivamo na solidarnost s troje drugova optuženih za pljačke banke u njemačkom gradu Aachenu između 2012. i 2014., pošto se dvoje drugova nalaze u pritvoru, a treća drugarica očekuje odluku suda o izručenju iz Nizozemske u Njemačku*.
Uhapšeni u Barceloni u aprilu i junu, podvrgnuti su zatvoru i izolaciji, daleko od svojih prijatelja, drugova i obitelji, u njemačkim zatvorima u Koelnu i Aachenu, o očekivanju suđenja pod pritiskom katoličkog carstva Pax Banke i njihovih lakeja iz aachenskog tužiteljstva.
Dok njemačka policija iz LKA-NRW nema nema ništa osim labavog dokaza uzoraka DNK (koji ne mogu poslužiti kao jedini dokaz za osuditi osobu), njemačka štampa (Aachener Zeitung) ih optužuje da su počinili 3 pljačke između 2012. i 2014. u središtu Aachena, uz objavu njihovih fotografija i profila, i proizvoljno interpretira njihove privatne živote kako bi pripremila propagandu o njihovoj krivici za pljačke i zatvor.
Navedena procedura je dio strategije „lova na vještice” u državama EU protiv anarhista, nedavno ažurirane posljednjom represivnom operacijom talijanske države „Scripta Manent” kojom je uhapšeno 6 anarhističkih drugova/arica optuženih da su članovi FAI-FRI.
Naš dosljedni odgovor na ovu situaciju je uvijek isti, aktivna solidarnost s drugovima pod udarom represije i napad na autoritarni i vladajući sistem.
Nećemo ostati inertni prekriženih ruku, najbolja obrana je napad!
Sloboda za drugove optužene za pljačke u Njemačkoj!
Sloboda za anarhističke i svjesne drugove!
Borba je jedini put!
Srušimo zidove zatvorskog društva!

*15.09. sud u Amsterdamu je odlučio da izruči optuženu drugaricu u Njemačkoj, zbog čega se ista danas nalazi u zatvoru.

Zatvor Ferrara [Italija]: Anarhistički zatvorenik Alfredo Cospito prekinuo štrajk glađu (25.10.2016.) [hr]

Drug Alfredo Cospito okončao je štrajk glađu nakon što je ponovno premješten na odjel, stoga je mogao ponovno sresti druga Nicolu Gaia.

Čile: Vijesti o „Slučaju PDI”. Natalia u kućnom pritvoru (21./24.10.2016.) [hr]

U petak 21. oktobra ujutro započelo je suđenje za takozvani „Slučaj PDI”.
Prijatelji, članovi obitelji i solidarni okupili su se pokraj sramotne palače pravde, u momentu pauze njenih aktivnosti, što ionako nije spriječilo početak inkvizicije protiv naših drugova, koja je zatim odgođena, ali nećemo ulaziti u detalje. Ta odgoda, za 10. novembar, samo produžava razdoblje ove nesigurne otmice koja traje već 15 mjeseci.
Baš zato i dalje pozivamo da umnožavate solidarna djela protiv udaraca koje policijska država želi nanijeti našim drugovima!
AMARU, FELIPE, M. PAZ, MANUEL & NATALIA NA ULICE!

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U prvim jutarnjim satima 24. oktobra naši su drugovi još jednom odvedeni u sramotnu palaču pravde, na novo ročište o razmatranju pritvora. Nataliji je istražni zatvor izmijenjen u kućni zatvor. Trenuci sreće ispunili su naša tijela, ali ne zaboravljamo da još nije kraj. Ne zaboravljamo da su ostali naši drugovi zatočeni već 15 mjeseci, od 2. jula 2015., u zatvoru San Miguel.
Uslijedit će vijesti.
Solidarnost i djela za zatvorenike društvenog rata!
Manuel, Felipe, M. Paz, Amaru i Natalia slobodni!

Ćelija Propagande Moica Morada

Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: “Per Alfredo e Anna – Finché non ci incontriamo” – Cospirazione delle Cellule di Fuoco (25/10/2016) [it]

In Italia il compagno Alfredo Cospito, dal 3 ottobre, e la compagna Anna Beniamino, dal 10 ottobre, stanno conducendo lo sciopero della fame contro l’isolamento imposto a loro e agli altri anarchici detenuti per gli attacchi della FAI (Operazione “Scripta Manent”).
Sappiamo che la lotta contro l’autorità è impari... Ma nonostante questo, abbiamo scelto la guerra per la libertà, invece della pace dalla paura.
Perché sappiamo che ci sono persone “libere” più incarcerate dei detenuti, e persone viventi più morte dei nostri compagni caduti nella battaglia per la libertà.
Perché per ogni battaglia che perdiamo, una nuova ne inizia.
“Perché se io non mi brucio, se tu non ti bruci, come farà l’oscurità a diventare luce...”
Per noi la solidarietà non è semplicemente “toccante”, ma un modo di vita, di diventare persone con un sogno a nostra misura.
Sosteniamo i nostri compagni Alfredo e Anna con tutto il nostro cuore e la nostra mente, finché i nostri sogni si incontrano...

FORZA E SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI IN SCIOPERO DELLA FAME
ALFREDO COSPITO E ANNA BENIAMINO

MAI PENTITI
MAI SCONFITTI

CCF/FAI – Cellula di Guerriglia Urbana
George Polydoros
Olga Economidou
Gerasimos Tsakalos
Christos Tsakalos
Carcere di Korydallos


Zatvor Korydallos - Atena [Grčka]: "Za Alfreda i Annu - Do susreta" - Zavjera Vatrenih Ćelija (25.10.2016.)U Italiji drug Alfredo Cospito, od 3.10., i drugarica Anna Beniamino, od 10.10., vode štrajk glađ protiv izolacije koja je nametnuta njima i drugim zatvorenim anarhistima zbog napada FAI (Operacija "Scripta Manent").
Znamo da je borba protiv autoriteta nejednaka... No, unatoč tome odabrali smo rat za slobodu, umjesto mira zbog straha.
Zato što znamo da postoje "slobodne" osobe koje su više okovane od zatvorenika, i žive osobe koje su više mrtve od
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talija: Anarhističi zatvorenik Alfredo Cospito nastavlja štrajk glađu (24.10.2016.) [hr]

Putem razgovora sa zatvorenim drugovima doznajemo da je u zatvorima Terni i Alessandrija još na snazi zabrana susreta među drugovima.
Osim toga, drug Alfredo Cospito javlja nam 22.10. da nastavlja štrajk glađu.
Stoga ne treba uzimati u obzir vijest objavljenu na internetu koja tvrdi da su Alfredo i Anna okončali štrajk glađu. Očekujemo vijesti koje će smjesta biti objavljene na sajtovima RadioAzione i Croce Nera Anarchica.
Pozivam drugove koji vode sajtove, blogove, novine i druga sredstva kontrainformacije da uvijek provjere vijesti o zatvorenim drugovima kako ne bi došlo do konfuzije, što bi, u tom slučaju, još više izoliralo drugove u jednom štrajku glađu koji već i ovako prolazi gotovo nezapažen.

RadioAzione

Italija: “Uvijek Visoko Uzdignute Glave!” — Poziv na anarhistički susret (05.11..2016.) [hr]

Započnimo kratkim rezimeom događaja.
U represivnoj operaciji nazvanoj “Scripta Manent” zatraženo je 15 pritvora, od kojih je izvršeno 7, i 32 pretresa.
Jedan drug, Daniele, čije ime nije bilo na popisu zahtjeva za pritvorom, uhapšen je pod optužbom za posjedovanje materijala za izradu eksploziva.
Među optužbama ističe se, po težini, pokušaj masakra, s očitim ciljem da se dosegnu vrlo visoke zatvorske kazne, skroz do doživotne.
Nakon zahtjeva sudu potvrđen je pritvor za sve, dok su za Annu odbačene neke specifične optužbe (Parma i Cofferati).
Javni tužitelj Sparagna, iz torinskog tužiteljstva, nositelj istrage, uložio je žalbu zato što nisu izvršeni svi pritvori koji su zatraženi.
Osim toga, tužitelj je iznio namjeru da ispita uhapšene, u nadi da će se netko distancirati. U svrhu te nade i dalje drži drugove u izolaciji, a istu proceduru nameće i protiv Danielea, zatvorenog zbog kaznenog djela za koje nije predviđen visoki nadzor.
Kao odgovor na ovo stanje stvari Alfredo i Anna započeli su, 3.10. odnosno 10.10., štrajk glađu do daljnjeg.
Tužitelj je započeo ispitivanja, a drugovi su odgovorili na najbolji odgovarajući način, s još jednim odbijanjem još jedne provokacije.
Nakon ispitivanja povučena je zabrana susreta, prekinuta je izolacija i drugovi prekidaju štrajk glađu.
Sve to ne odnosi se samo na zatvorene drugove, bez obzira na stavove pojedinaca postoji namjera da se osudi i kazni 20 godina anarhističkih borbi.
Smatramo da je nužan susret između osoba koje osobno preuzimaju odgovornost za anarhističku ideju, njene tenzije i djela.
Poziv na susret dana 5.11.2016., u 14 sati, Garage Anarchico – Chiassetto Santa Ubaldesca, 44 (zona San Martino) – Pisa

Polonia: “Free the Warsaw Three” – foglio in lingua italiana sugli anarchici arrestati a Varsavia (10/2016) [it]


Download PDF: Free The Warsaw Three

23 maggio 2016
03:30 Varsavia, distretto di Włochy : la polizia arresta tre anarchici. Sono accusati di possesso di esplosivi e tentativo di usarli per incendiare un veicolo di polizia.

[...]

24 maggio 2016
Varsavia, Ufficio del Procuratore: il primo interrogatorio degli arrestati nell’ufficio del procuratore distrettuale. Segni di torture sono visibili sui loro corpi. L’avvocato è sul luogo, ma gli è negata la possibilità di una conversazione privata con gli arrestati.

25 maggio 2016
Varsavia, Corte Distrettuale: durante la sessione alla corte del distretto, il Procuratore decide di tenere gli arrestati in prigione preventiva per tre mesi.

[...]

14 giugno 2016
Varsavia, il primo interrogatorio dopo il cambio di procuratore. Da ora, il Procuratore Nazionale – Dipartimento per il crimine organizzato e la corruzione si sta occupando del caso.

[...]

18 agosto 2016
Il tribunale decide di tenere i 3 arrestati in prigione per altri 3 mesi. Tutti restano in celle individuali e trattati come “i più pericolosi criminali”.

[...]

19 settembre 2016
Tutti e tre gli anarchici sono rilasciti! Si trovano agli arresti domiciliari, non sono autorizzati a incontrarsi tra loro o con i testimoni. Devono recarsi tutti i giorni a firmare alla stazione di polizia ed è loro proibito recarsi fuori dal paese. La data del processo è ancora sconosciuta.

Atene [Grecia]: Sullo sciopero della fame di Alfredo Cospito e Anna Beniamino nelle carceri italiane (10/2016) [it]

Non analizzeremo niente e non esporremo delle sterili e squallidi fanfare. La nostra solidarietà con i compagni detenuti in Italia è un dato di fatto. In ogni caso, il complesso delle relazioni ascendenti ci è completamente avverso e siamo in guerra con tutte le sue espressioni, specialmente con le sue forme armate (repressione, correzione). Dall’autorità e dal suo gregge ci aspettiamo il peggio, e non possiamo affrontarli in un modo tattico differente se vogliamo causare anche il minimo serio danno. Dalla nostra posizione noi percepiamo lo sciopero della fame, eccetto come strumento di resistenza contro la repressione, anche come strumento di ricatto e sfruttamento della maschera umanitaria che gli Stati cercano di mostrare sul palcoscenico culturale europeo, e con tale (strumento) speriamo di ottenere effetto e causa per far retrocedere il nemico.
Forza ai nostri fratelli/sorelle
Non lasciamo i nostri compagni detenuti nelle mani della repressione
Attaccare proprio qui, proprio adesso ogni espressione del meccanismo autoritario.

Come mimino gesto di solidarietà con Alfredo ed Anna abbiamo appeso uno striscione con scritto:
“Alfredo, Anna, FORZA!
Nello sciopero della fame dentro le celle, contro l’isolamento
e la repressione che lo Stato impone NULLA E’ FINITO! LA GUERRA STA DIVAMPANDO”

Uroboros


Atena [Grčka]: O štrajku glađu Alfreda Cospita i Anne Beniamino u talijanskim zatvorima (10.2016.)
Nećemo ništa analizirati i nećemo iznositi sterilne i turobne fanfare. Naša solidarnost s našim zatvorenim drugovima je činjenica. U svakom slučaju, skup uzlaznih odnosa nam je sasvim stran i u ratu smo sa svim njegovim izrazima, nadasve s njegovim oružanim oblicima (represija, korekcija). Od autoriteta i njegovog krda očekujemo najgore, i ne možemo se prema njima postaviti na drugačiji taktički način ako želimo prouzročiti i najmanju ozbiljnu štetu. S našeg stajališta, smatramo
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Repubblica Ceca: Dichiarazione del prigioniero anarchico Lukáš Borl (11/09/2016) [it]

Domenica 4 settembre 2016 sono stato arrestato dalla polizia a Most e poi portato in custodia cautelare nel carcere di Litomerice. Purtroppo è successo quello che non volevo, ma sapevo da sempre che questo poteva accadere in ogni momento. Per fortuna mi ero mentalmente preparato ad una tale situazione, così ho potuto affrontare con calma questo tipo di realtà sgradevole, alla quale io sono esposto e, sembra, le persone a me vicine.
Sono stato catturato da coloro che difendono il dominio del capitale sulle nostre vite. Tuttavia, questo non cambia nulla nella mia volontà di proseguire lungo il sentiero che ho scelto. Continuerò a distruggere e a creare. A combattere e ad amare. Rimango anarchico con tutto ciò che appartiene a questo. Ho deciso per adesso di scrivere alcuni paragrafi sulla mia detenzione. Sicuramente presto esprimerò la mia opinione su altre questioni che ritengo importanti.

*** Prima dell’arresto
Non è un segreto che in un certo momento ho deciso di “scomparire”, allarmato che la polizia stava progettando il mio arresto. Ho espresso le mie motivazioni nel testo Disappearing the State Control, pubblicato su vari siti del movimento anarchico. La scelta che feci mi permise di vivere nascosto e abbastanza contento per mesi. Mi spostavo liberamente e mangiavo bene. Il mondo intero divenne per me la mia casa, e fui capace di trovare isole per una vita culturale e sociale. A causa del sostegno emotivo e materiale ebbi abbastanza energia per continuare a lottare per l’emancipazione. Conoscevo i rischi collegati a questo, ma non ho mai pensato di porre fine a questo e non ci penso neanche adesso. Liberarsi dalla dittatura dello Stato e del capitalismo è un obiettivo così attraente che è impossibile per me distogliere l’attenzione da esso. Anche col fatto che il potere mi sta minacciando con il dito, il bastone o il carcere... Essere anarchico per me significa comprendere tali minacce come una conseguenza inevitabile del mio desiderio espresso per la libertà. Questo è collegato alla vita quotidiana dei ribelli. Un fatto che non ho potuto evitare, ma posso sfidarlo. Quello che sto facendo e continuerò a fare.

*** Le circostanze del mio arresto
La polizia mi ha arrestato a Most, una piccola città in cui sono nato e vissuto per tanto tempo. Parte della mia famiglia e molti amici vivono là. A Most gestivo con altre persone il centro sociale “Ateneo”, dove abbiamo organizzato una lunga serie di iniziative legate al movimento anarchico. In breve, in questa città sono una persona abbastanza conosciuta, sia dagli abitanti che dalla polizia e burocrati. Per alcune persone sarà stata un’espressione di “stupidità” il fatto che avevo deciso di tornare in questa città, dove contemporaneamente ero oggetto di un mandato d’arresto europeo. Anche se le persone a me più vicine pensassero così, non li darei colpa. Perché guardano alla questione da una posizione diversa dalla mia. Quindi, capisco che alcune persone non comprendono le idee e le azioni di uno che vive in clandestinità da tempo. La vita della persona in fuga è legata alla separazione dalle persone che lui/lei ama e che in precedenza sono state in stretto e frequente contatto. Si tratta di una delle cose più difficili che una persona in una situazione del genere deve affrontare. Raccolta di fondi, cibo, rifugio o sicurezza sono in confronto compiti relativamente semplici. Esistono due modi per affrontare una tale separazione. O la si accetta passivamente, il che significa esporsi anche ad una sofferente e infinita frustrazione. O si cerca di superare la separazione attraverso contatti occasionali, i quali ovviamente aumentano di molto il rischio di essere catturati dalla polizia. Io ho scelto “istintivamente” la seconda opzione. Sapevo cosa stavo rischiando e cosa potevo perdere. Ma, sapevo anche che in isolamento potevo perdere qualcosa di molto importante per
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Italija: Pismo anarhističkog zatvorenika Alfreda Cospita (10./2016.) [hr]



Napomena RadioAzione (20.10.2016.): Slijedi tekst anarhističkog druga Alfreda Cospita o štrajkug glađu bez obustave, koju vodi i njegova partnerica Anna Beniamino, i nekoliko njegovih razmatranja o hapšenjima u operaciji „Scripta Manent”, u kojoj je, uz druga Nicola Gaia, i on ponovno uhapšen. Svakovrsna ograničanja, izolacija koja traje već gotovo dva mjeseca, šikaniranja i kroz odgađanja susreta dvoje drugova (Danila i Valentina) s njihovo dvoje male djece, razgolitila su bolesne želje jednog javnog tužitelja, Roberta Sparagne, koji misli da će se na taj način domoći jedne žrtve, jedne izdajice ili nekoga tko će za sve preuzeti odgovornost. Između ostalog, pošto su drugovi podvrgnuti „cenzuri” nad poštom nastoje im na bijedan način ograničiti izlaz pošte iz zatvora, stavljajući ljepilo na pisma zatvorenih drugova koja se u trenutku otvaranja koverte poderu. Uživaj i ti, ti jeftini bijedni stvore kojeg plaća država; uživaj i smij se tvojim prljavim torturama na štetu zatvorenih drugova, ali sjeti se da najslađe se smije tko se zadnji smije! A to će biti smijeh koji će pokopati tebe i tvoju voljenu državu!

Anarhistima-cama
Poziv na Revolucionarnu Solidarnost
Neo-inkvizitor torinskog tužiteljstva, Roberto Sparagna, želi preuzeti Laudijevo mjesto [preminuli tužitelj], igra se našim životima, koje želi uništiti. Za početk, protiv izolacije (ograničenja – torture koju nam je nametnuo Sparagna) štrajk glađu bez prekida, bez granica, sve do krajnjih posljedica, Nastavit ću odlučan do prekida izolacije.
Roberto Sparagna nas želi slomiti, prekidajući naše odnose, pogađajući nas cenzurom i izolacijom kako bi uništio svaki tračak osjećaja, svaku šansu otpora.
Idućih ću tjedana staviti svoj život na kocku.
Priznajem da je dostizanje cilja složeno, ali uzdam se u mržnju koju osjećam prema svakom obliku moći i nadmoći nad revolucionarnom solidarnošću moje anarhističke braće i sestara, nadasve u svoju volju.
Moja snaga je jedan višestrani anarhistički pokret u neprekidnom razvoju. Samo ako stavimo u igru, da za danom, život i sigurnost. Samo ako si zaprljamo ruke djelom (kakvo god ono bilo) utjecat ćemo na realnost, učinit ćemo nešto drugačije.
„Štrajk glađu” (s moje točke gledišta, nezamislive izvana) u situaciji u kojoj se nalazim ne sadrži nikakav prezir. Očaj ili podcjenjivanje mojeg vlastitog života. Predivnog i radosnog života, baš zato jer sam ga doveo u rizik, bacio u borbu bez računica i oportunizma. Stav koji ću i zadržati do posljednjeg daška.
Prekinuti ravnodušnost, političku računicu jednog anarhističkog pokreta u Italiji, prečesto nepokretnog, ledenog, koji se kreće kompaktno samo u slučaju smrti, nevine žrtve.
Prekinimo
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Edinburgh [Škotska]: Zapaljen kombi animalističkog društva SPCA (15.09.2016.) [hr]

Kapitalistička civilizacija se širi kao vatra. Guta fizičku realnost, ali i načine razmišljanja koji ideologiziraju pravila i uloge koje porobljavaju individualnost, održavajući tako svoju konsolidaciju. Pokornost se ne nalazi samo u onome što netko radi, purizam morala kao način mehanističkog razmišljanja je instinkt robova, a ne svojesnih egoista koji slijedeći svoj egzistencijalni ustanak pokušavaju interpretirati realnost izvan imaginarnog svijeta ideja, kako bi bili sposobni napasti na način koji im odgovara, odabirući ono što pripada njima, a što ne.
Pokornost pronalazimo u načinima na koji netko prihvaća i reproducira njegove vrijednosti. Mnogi pokušavaju širiti indoktrinaciju jer im njihov misticizam ili fantazije ne dozvoljavaju da predahnu, ali mi znami da je politika ta koja pokušava dokazati da se njihove vrijednosti treba slijediti, jer ako ih kreiraš iz iskustva svoje vlastite volje bit će potpuno beskorisni, ako te zanima stvaranje anarhije a ne ideologije. Nikoga se ne može uvjeriti da živit vlastiti život slijedeći modele uloga, heroje ili reificirane vrijednosti. Taj način razmišljanja pripada civiliziranom mentalitetu, a nas ne zanimaju osobe koje ne pokušavaju pronaći svoje vlastite načine za ono što im je vlastito. Mi smo mizantropi i nastojimo gledati kaos u oči. Povijest je dokazala da je ljudska civilizacija neizbježna. Mada njen današnji oblik nadilazi shvaćanje jer iz jednog polja otuđenja uskačemo u drugi, puštajući nas da plutamo u labirintu života okruženi metafizičkim napadima.
U noći 15.09. zapalili smo kombi dobrotvorne skrbi za životinje SPCA [društvo za prevenciju nasilja nad životinjama, nap.prev.]. Kombi je bio parkiran u jednom dvorištu kvarta. To je bio čin čistog zadovoljstva i nepokoravanja u zemlji pokorenih, ali i čin osvete jedne individualnosti. Kada tijelo živi, samo tada valoriziraš život, kada osjetiš tok moći, inače je duh samo maskota. Štogod činimo to je dio nas, ne predstavljamo nikoga i ništa. Skrb za životinje SPCA je još jedan zupčanik u tvornici civilizacije. Taj fosil pokoran zakonima „kontrolira dobrobit” ne-ljudskih životinja odstranjujući one „neispravne” koje bi mogle zaraziti sterilizirani kavez štovatelja Zakona. Kada je životinja ranjena (ne smrtno) u nekropoli i kada je aveti Zakona klasificiraju kao ne-domaću za avet Nacije, tada je ubiju kao znak „milosrđa” krvnika „humanosti”, imaginarnog prirođenog obilježja, koji propisuje moral povezan s fanatizmom u Zakon. Čak i kad netko želi odnijeti ranjenu životinju veterinaru na liječenje, postoji kazna za one koji liječe „ne-domaće” životinje da bi ih vratili u „divljinu” (odnosno u javne parkove grada). Glupost, pretjerano dobrovoljna poslušnost koja degradira život individualnosti na pohabani proizvod i licemjerje skrbi u ime uništavanja „životinjske dobrobiti” ili pravi osjećaj za skrb kanaliziran kroz institucionalizirano razmišljanje morala i Zakona, aktiviraju našu
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Porto Alegre [Brasile]: Attaccato una veicolo di polizia in solidarietà con i detenuti nelle gabbie dello Stato (25/09/2016) [it]

All’alba del 25 settembre abbiamo collocato una ordigno incendiario sotto un veicolo della Prima stazione di Polizia Civile nella via Canabarro.
Anche se nella città si respira un’aria repressiva per l’arrivo della Forza Nazionale, abbiamo deciso di passare all’attacco. Ma non siamo gli unici ad attaccare la polizia, in questo territorio non è un esclusiva né una professione di nessuno. Salutiamo questo atteggiamento di irriverenza e celebriamo il fuoco nella stazione di polizia nel paese di Cruzeiro. Che la rivolta e l’attacco siano permanenti!
Tutte le forme di polizia sono nemiche della libertà. Non solo la Polizia Militare è repressiva e assassina. Esiste tutta una rete che difende “l’ordine sociale”: gli agenti in borghese svolgono il lavoro dell’Intelligence per accusare e incarcerare tutti coloro che non accettano di sottomettersi al sistema, la Guardia Municipale è quella che cura la “nettezza sociale” delle strade in città, perseguitando i nullatenenti o persone che vivono in strada, venditori ambulanti ecc... mentre nelle proteste si chiede la fine della Polizia Militare dimenticando che ogni tipo di polizia cerca di eliminare la divergenza... che tutta la polizia è nostra nemica.
Assieme al nostro piacere di attaccare questa forza repressiva, i nostri nemici di sempre, ci accompagna anche il desiderio di mandare un abbraccio ai nostri compagni. Agli indomabili guerriglieri urbani della Cospirazione delle Cellule di Fuoco che continuano a lottare dentro le carceri greche (siamo con voi oggi e sempre). Ai compagni in Italia sequestrati per gli attacchi della FAI FRI. A Rafael Braga Vieira, che è stato arrestato a Rio, assurdamente condannato per detenzione di una bottiglia di solvente durante una protesta nel 2013.
Per la fine di tutte le forme di polizia e per la diffusione degli attacchi contro il dominio.

Alcuni amici della rivolta

P.S: I media, come anche la polizia, non parlano dell’accaduto, ovviamente non sarebbe molto strategico esporre i propri punti deboli, per timore che gli altri “vandali” e ribelli potrebbero ispirarsi e cercare di attaccare nuovamente le “Forze dell’ordine” in casa propria.


Porto Alegre [Brazil]: Napad na policijsko vozilo u znak solidarnosti sa zatočenima u kaveze država (25.09.2016.)
U zoru 25. septembra postavili smo zapaljivu napravu pod jednu policijsko vozilo Prve stanice Civilne Policije u ulici Canabarro.
Mada se u gradu udiše represivno ozračje zbog dolaska Nacionalne Snage, ipak smo odlučili da napadnemo. I nismo jedini, napada na policiju na ovom teritoriju ne pripada nikome niti je ikome zvanje. Pozdravljamo taj stav nepoštivanja i slavimo požar u policijskoj stanici u naselju Cruzerio. Neka pobuna i napad budu neprestani!
Svi oblici policije su neprijatelji slobode. Nije samo Vojna Policija represivna i ubojica. Postoji čitava jedna mreža koja
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Anarhija.info
Aut Aut [it]

Quando tradussi e pubblicai l’opuscolo “Individualità e il gruppo anarchico”, firmato da una delle cellule della CCF, Cellula di Guerriglia Urbana, aggiunsi in nota che non l’ho fatto perché ne condivido il contenuto, ma per rendere pubblico quanto questo progetto, secondo me, si è allontanato da quella sua forma originaria di tensione per proporre (o riproporre) un individualismo anarchico che per certi versi può essere trovato nelle pagine di una diversa teoria insurrezionalista, però, in questo caso, avvicinandosi, o addirittura in certi punti sfociando in idee formali, cioè dell’organizzazione formale. Simili proposte (piattaforma informale, organizzazione strutturata e specifica) sono già state oggetto di critica, sia nello scritto del compagno Alfredo Cospito indirizzato ai compagni greci, che nel testo di alcuni compagni che costituivano le CARI-PGG, e recentemente nell’ultima riflessione, riguardo il testo in questione, del compagno di RadioAzione.
Questo che segue è solo una raccolta di pensieri sparsi che affioravano alla mia mente mentre traducevo il testo, di tasselli che non compongono un mosaico figurativo, ma un’ astratta immagine personale libera a interpretazioni, perché non possiedo verità da trasmettere, e tanto meno da mercificare.
Questo opuscolo tocca vari argomenti, e molti di essi, secondo il mio punto di vista, vanno a sgretolare il concetto dell’individualismo in sé (sia a livello teorico che pratico). E proprio coloro (almeno gli autori del testo) che abbracciarono l’idea della F.A.I., propagando la versione nichilista dell’anarchia, adesso propongono di snaturalizzare la prima, cercando di indirizzarla nelle forme (strutture) che sono più proprie ad un, oserei dire, “insurrezionalismo comunista” che anarchico, più affine forse ai gruppi come 17N, cercando di strutturare l’anarchia informale in piattaforme, organizzazioni fisse, cluster, gruppi, sotto-gruppi, gruppi di prova ecc. Il testo sta tentando di lanciare una proposta completamente antitetica alla F.A.I., però conservando lo stesso aggettivo “informale”. Non perché qualcuno detiene su di essa i “diritti d’autore”, ma perché va ad eclissare tutto quello che c’è di informale e di individualista in questo progetto. Partendo dalla mia esperienza personale, se ritengo che un progetto non soddisfa i miei bisogno sono libera di crearmi un altro, senza cercare di convincere gli altri di adattarsi ai miei bisogni. Questo, per me, significherebbe far politica.
Non è che con queste mie parole voglio, per l’amor dell’anarchia, imporre a qualcuno le mie idee, solamente penso che chi progetta organizzazioni così strutturate e fisse, forse farebbe meglio a darsi anche un nome più appropriato. “Informale”, nel documento della F.A.I. in lingua italiana (“Chi siamo – Lettera al movimento anarchico e antiautoritario”): “Inoltre chi fa parte della F.A.I. ne è militante a tutti gli effetti solo nel momento specifico dell’azione e della sua preparazione, non investe l’intera vita e progettualità dei compagni (...)”. Poi se in qualche altra lingua questo concetto possiede significati diversi forse
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RadioAzione[Italia]
A Plague Upon You! Reflections #12 [en]

“When she got infected she ran to her brother
when he got infected he ran to his dad
the plague gradually spread within the neighborhood
causing the invasion of the city”.
(from the song “1660 Peste ti colga”)

In the next lines, with my inelegant and crude, but definitely honest way, I will try to explain my point of view on some issues which are for me fundamental ways of being an anarchist.
Some of these aspects have already been discussed in the various and past “reflections #” on this site.
The reason why I returned to certain issues arose from reading the pamphlet of Gerasimos Tsakalos, translated in Italian and published recently by the comrade of Anarhija.info.
This long document of the Greek comrade indicates how projects, abbreviations, and acronyms sometimes are embraced without understand well what you are approaching to; even worse is the denaturalization of those projects-initials-acronyms that you are embracing ...
Let me give an example. One day I decided to went on the attack tangibly against the system and I signed a document/claim “Cell X”, created in the moment by one who carries out the action, myself or with other individuals, and accompanied by an acronym “Y” which is a project of other comrades who have launched a propaganda of attack through a document that explains what they are, what they want and what they mean with their project.
If I decide to sign with the acronym of the project too, it means that I consider its basis as mine, otherwise it would be better to avoid the combination of the two signatures. Even more, if I have ideas, or visions, completely different from that project I will not denaturalize it with my reflections.
For example, if that project talk about “affinity groups” that are born and die at the moment when the action has achieved its purpose, I won’t name, with other individuals who operate with me, a “cell” always with the same name, even when the individuals are always the same. Because, in case of repeated signature I would risk to create, with the other individuals, only doubts and chaos in the minds of persons who read a document or claim.
Let’s not kid ourselves, and be honest with ourselves, always sign with the same acronym implies in the “not free” minds of many comrades creation of schemes and organizations, which don’t have anything in common with affinity groups; it leads you to think that behind any attack with that sign there are always the same individuals.
I don’t criticize the use of “the repetitive acronym” at all, because I think
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Edimburgo [Scozia]: Incendiato un furgone della società animalista SPCA (15/09/2016) [it]

La civiltà capitalista si propaga come il fuoco. Divora la realtà fisica e anche i modi di pensare, i quali ideologizzano le norme e i ruoli che assoggettano l’individualità, perpetuando così il loro consolidamento. Il servilismo non si trova in quello che una persona fa di per sé, il purismo della moralità come modo di pensare meccanicista rappresenta l’istinto degli schiavi, non degli ego consapevoli, i quali seguendo la propria insurrezione esistenziale cercano di interpretare la realtà al di fuori del mondo immaginario di idee, per essere in grado di attaccare a proprio piacimento, scegliendo ciò che appartiene a loro e cosa no. Il servilismo va cercato nei modi in cui la persona accetta e riproduce i valori. In molti cercano di diffondere l’indottrinamento, perché il loro misticismo o le fantasie non li lasciano prendere fiato, ma noi sappiamo che la politica sta cercando di indicare i valori da seguire, però se questi non vengono creati da esperienza personale, dalla propria volontà di vita, allora saranno completamente inutili, se ti interessa creare l’anarchia e non un ideologia. Nessuno dovrebbe essere convinto di vivere la propria vita seguendo i modelli di ruolo, eroi e valori reificati. Questo è un modo di pensare che appartiene alla mentalità civilizzata, e non ci interessano le persone che non cercano di trovare modi personali per ciò che è loro proprio. Noi siamo misantropi e cerchiamo di guardare il caos negli occhi. La Storia ha dimostrato che la civiltà umana è inevitabile. Sebbene la sua forma contemporanea va oltre la comprensione, dato che da un campo di alienazione salti in un altro, lasciandoti fluire nel labirinto dell’esistenza circondato da attacchi metafisici.
Nella notte del 15 settembre abbiamo incendiato un furgone dell’assistenza sociale per gli animali, SPCA [società per la prevenzione delle crudeltà sugli animali, n.d.t]. Il furgone era parcheggiato in un cortile del quartiere. Questa è stata un’azione di estrema
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Atene [Grecia]: CCF – Attacco bomba contro la casa della P.M. Tsatani (10/2016) [it]

PROGETTO NEMESI

ATTO PRIMO

Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco alla casa della P.M. Tsatani Georgia nella via Hippocrates in centro città, accanto alla stazione di polizia di Exarchia.
Sapevamo che la Tsatani era scortata dalla polizia e che costituiva una meta sorvegliata, ma questo non ha rappresentato un ostacolo per il nostro attacco. Abbiamo scelto un atto simbolico mirante solo ai danni materiali, ma nel futuro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco non si limiterà a questo...
La scelta è caduta su questa particolare P.M. per due motivi principali.
Il primo motivo è rappresentato dal fatto che la G. Tsatani è membro di circoli para-giudiziari impegnati a far “scomparire” i fascicoli dei casi che toccano gli interessi della mafia affaristica e politica (considerando il profitto, ovviamente). Lei rappresenta l’avanguardia giudiziale dei suoi capi.
L’apice della sua sporca carriera è il caso di Vgenopoulos, che la Tsatani ha messo agli atti, aiutandolo a salvarsi da una condanna sicura. La tangente che ha ricevuto dall’imprenditore Vgenopoulos ha gonfiato ancora di più il suo invisibile conto para-giudiziario. Sono queste nascoste nobili sponsorizzazioni d’affari che costruiscono le case lussuose dei giudici in cambio della loro “giustizia”.
Un altro esempio di stile della P.M. Tsatani, attentamente tenuto nascosto dai media, è il caso di Meimarakis. E’ stata lei a prendere il fascicolo del caso sugli armamenti e sulle tangenti dell’allora ministro della Difesa Nazionale, Vangelis Meimarakis, e a “dimenticarsi” di spedirlo al Parlamento, per proteggerlo. In compenso per questo accordo la figlia e il marito della Tsatani sono diventati candidati parlamentari della N.D. [Nea Demokratia, partito di destra, n.d.t.] sotto la presidenza di Meimarakis. La Tsatani era coinvolta anche nel caso dei Vatopedi, confermando ancora una volta il cartello mafioso di Chiesa-Giustizia, come in molti casi conosciuti sui quali “lavorava” per nascondere le loro attività e proteggere gli interessi dell’autorità.
Il secondo motivo per cui abbiamo scelto di colpire la P.M. Tsatani è la sua partecipazione nel sequestro giudiziario dei famigliari dei nostri compagni.
E’ stata lei a giudicare come inaccettabile una delle richieste di cauzione di Evi Statiri, moglie di Gerasimos Tsakalos, membro delle CCF. Contribuendo in questo modo anche alla campagna giudiziaria anti-guerriglia e e ad uno dei ricatti più immorali contro i rivoluzionari anarchici.
La furia vendicativa dei magistrati contro le famiglie dei nostri compagni è una scelta che dovranno pagare a caro prezzo, tutti i magistrati coinvolti e i loro famigliari.
Possediamo memoria e soprattutto pazienza, persistenza e coerenza...
Dedichiamo questa azione ai membri detenuti delle CCF, Gerasimo Tsakalos, Christos Tsakalos, George Polydoros e Olga Economidou.
Inviamo la nostra solidarietà alla compagna anarchica Angeliki Spyropoulou, a tutti i detenuti politici impenitenti che si trovano nelle celle della Democrazia Greca, e ai compagni italiani, Alfredo Cospito, Nicola Gai e agli anarchici accusati in Italia per la FAI nell’operazione “scripta manent”.

Presto seguirà il proclama completo come anche la nostra proposta per il progetto “Nemesi”.
Torneremo...

Cospirazione delle Cellule di Fuoco / F.A.I.

(nota del sito Antisocial Evolution: pubblichiamo questo comunicato per nostra scelta e non per dovere. Non condividiamo le percezioni comuni e il contesto teorico, ma condividiamo abbastanza referenze assiologiche comuni. Consideriamo i P.M. e i giudici nostri nemici non perché quello che loro chiamano “giustizia” è ingiusto, che fa esattamente quello per cosa è stata fatta, ma perché rappresentano la forma più alta di moralità istituzionalizzata, il sommo campo di depersonalizzazione che protegge la società. Perché rappresentano i dei sulla sfera terrestre. Per questi motivi sosteniamo pienamente questa azione e la promessa di attacco ad oggetti animati.)


Atena [Grčka]: Bombaški napad na dom javni tužiteljice Tsatani (10.2016.)
PROJEK NEMEZA
ČIN PRVI
Preuzimamo odgovornost za napad na dom javni tužiteljice Tsatani Georgije u ulici Hippocrates u središtu grada, pokraj policijske stanice u Egzarhiji.
Znali smo da Tsatani ima policijsku pratnju i da je meta pod nadzorom, ali to nije predstavljalo prepreku za naš napad. Odabrali smo simbolični čin usmjeren samo na materijalnu štetu, ali u budućnosti se Zavjera Vatrenih Ćelija neće ograničiti samo na to...
Odabrali smo baš ovu javnu tužiteljicu iz dva glavna razloga.
Prvi razlog proizlazi iz činjenice da je G. Tsatani dio para-pravosudnih sredina koje se bave “nestankom” spisa slučajeva koji se tiču interesa poslovne i političke mafije (uzimajući u obzir profit, naravno). Ona predstavlja pravosudnu gardu svojih šefova. Vrhunac njene prljave karijere je slučaj Vgenopoulos, kojeg je Tsatani arhivirala, pomažući da izbjegne sigurnu kaznu. Mito koji joj je poduzetnik Vgenopoulos dao još je više napuhao njen nevidljiv para-pravosudni račun. Takvim sakrivenim plemenitim poslovnim sponzorstvima grade se luksuzne kuće sudaca u zamjenu za “pravdu”.
Još jedan primjer stila tužiteljice Tsatani, pažljivo sakriven od medija, je slučaj Meimarakisa. Upravo je ona uzela spis slučaja o naoružanju i o mitu tadašnjeg ministra Nacionalne Obrane, Vangelisa Meimarakisa, i “zaboravila” ga poslati parlamentu, kako bi ga zaštitila. U zauzvrat, za taj dogovor, njena kći i muž postali parlamentarni kandidati N.D. [Nea Demokratia, stranka desnice, nap.prev.] pod
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Latina [Italija]: Izjava anarhističke zatvorenice Anne Beniamino u štrajku glađu (10.10.2016.) [hr]

Doznajemo da je anarhistički drug, Alfredo Cospito, danas (15.10.) u 12. danu štrajka glađu, izgubio 13 kg.
I nastavlja štrajk...
Snage!

Danas, u ponedjeljak 10. oktobra, odlučila sam da započnem štrajk glađu protiv izolacije kojoj sam podvrgnuta, kao i ostali drugovi koji su optuženi u istom slučaju, od dana našeg hapšenja 6. septembra, nakon što sam doznala da se ta situacija nastavlja unatoč premještaju na različite odjele AS2 [visoke sigurnosti, nap.prev.] i nakon ispitivanja na kojem je potvrđen istražni zatvor.
U znak solidarnosti s Alfredom Cospitom u štrajku glađu od 3. oktobra, u izolaciji na odjelu AS2 u Ferrari.
Svjesna sam da koristim sredstvo štrajka glađu kao minimalni znak reakcije na barbarstva urođena zatvorima i vlastima.
Nosim i dalje, kao uvijek, anarhiju u srcu i glavi, ljubavi i poštovanje prema svim nikada ukroćenim drugovima unutar i izvan zatvora, bije između zuba i osmijeh na usnama.

Anna

RadioAzione[Italia]
Che peste ti colga! Riflessioni #12 (10/2016) [it]

“Quando fu impestata lei corse dal fratel
quando fu impestato lui corse dal papà
pian piano si propagò dentro nel quartier
provocando l’invasione in città.”
(dalla canzone “1660 Peste ti colga”)

Nelle prossime righe, con il mio modo poco elegante, rozzo ma sicuramente sincero, cercherò di spiegare il mio punto di visto su alcuni aspetti, per me, fondamentali dei modi di essere anarchico.
Alcuni di questi aspetti sono già stati affrontati nelle varie e vecchie “riflessioni #” su questo sito.
Il perché riprendere certi argomenti scaturisce dopo la lettura dell’opuscolo di Gerasimos Tsakalos, tradotto e pubblicato ultimamente dalla compagna di Anarhija.info
Questo lungo documento del compagno greco lascia capire come a volte vengono abbracciati progetti, sigle o acronimi senza capire bene a cosa ci si sta approcciando; peggio ancora è la snaturalizzazione di quei progetti-sigle-acronimi che si stanno abbracciando…
Faccio un esempio. Un giorno decido di passare all’attacco contro il sistema materialmente e firmo un documento/rivendicazione firmata “Cellula X”, creata sul momento da chi fa l’azione e cioè me da solo o insieme ad altri individui, e accompagnata da un acronimo “Y” che è un progetto di altri compagni che hanno lanciato una propaganda di attacco attraverso un documento che spiega cosa sono, cosa vogliono e come intendono loro quel loro progetto.
Se io decido di firmare anche con l’acronimo quel progetto vuol dire che sento mie quelle basi, altrimenti posso anche evitare di affiancare le due firme. Ancor più se io ho delle idee, o visioni, completamente diverse dal quel progetto non vado a snaturizzarlo con le mie riflessioni.
Se, per esempio, quel progetto parla di di “gruppi di affinità” che nascono e muoiono nel momento in cui l’azione ha raggiunto il suo scopo, non chiamerò insieme ad altri individui che agiscono con me sempre con lo stesso nome una “cellula”, anche se nel caso
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Grecia: Consumimur Igni – Testo e striscioni in solidarietà con gli anarchici arrestati in Italia nell’Operazione “Scripta Manent” (12/10/2016) [it]

Nelle prime ore di mercoledì mattina abbiamo appeso due striscioni per gli arrestati in Italia, accusati di essere membri della FAI-FRI. Uno al Politecnico e l’altro ai Propilei.
Quello che segue è un testo di critica e di riflessioni in occasione degli eventi.

“Poco prima della fine”
Nelle prime ore di 6 settembre i mastini della polizia italiana, nel loro noto ruolo miserabile ma nello stesso tempo d’onore secondo il loro statuto, hanno bussato, non invitati, sulle porte di 30 case differenti sul tutto il territorio italiano, in cerca di sospetti coinvolgimenti nelle attività della FAI-IRF. L’operazione di polizia dal nome in codice “scripta manent” (le parole scritte rimangono) si concluse con cinque arresti (Αlessandro, Mario, Anna, Daniele, Danilo), oltre le accuse aggiuntive a carico di Nicola Gai e Alfredo Cospito, detenuti da settembre del 2012 per il ferimento di Roberto Adinolfi, azione rivendicata dalla cellula Olga FAI-FRI.
La posizione in cui ci troviamo verso la società e lo Stato, come mediatore e strumento di codifica delle relazioni riflesse all’interno dell’ultimo, non lascia spazio alla formazione di sensazioni di sorpresa o di stupore causate dai movimenti repressivi. Tuttavia, certe condizioni che agiscono come un terreno fertile per lo sviluppo di questa operazione non ci lasciano solamente esterrefatti di fronte alla pratiche che finora non abbiamo dovuto affrontare, nonostante la consapevolezza delle loro possibili applicazioni. Sono queste le condizioni che ogni persona insorta dovrebbe mettere sotto il microscopio della critica e analizzarle a fondo, evitando la collisione con gli aeroliti degli eventi, raggiungendo l’ovvio e quindi ben celato dalla moderna realtà spettacolo, che la ristrutturazione delle strutture del capitale porta a dei classici ma contemporaneamente arrugginiti meccanismi di stallo della sua accumulazione, che a causa del loro cronico deterioramento per le proprie operazioni richiedono sempre più carne. La loro storia, dopotutto, è capace di predisporci come prime mete che rappresenteranno la preda per il rinvio di un inevitabile collasso.
Con un rapido sguardo ai fatti notiamo che le accuse a carico degli arrestati riguardano gli attacchi avvenuti quasi 15 anni fa, dato che adesso siamo negli ultimi mesi del 2016. Attraverso uno sguardo spasmodico, superficiale e
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Buenos Aires [Argentina]: Attacco incendiario e sabotaggio del club equestre (10/10/2016) [it]

In pochi luoghi la dominazione è così visibile come nell’utilizzo dei cavalli per equitazione... prendono un animale nato per essere libero e lo/la sottomettono al controllo umano per essere umiliato, maneggiato e privato dalla sua indipendenza; il cavallo perde interamente la vita, i suoi interessi, adesso umano come il suo proprietario.
Il Club Hipico y de Pato a Buenos Aires è un chiaro esempio di questo; utilizzano i cavalli per i loro giochi spregevoli, e quindi abbiamo deciso di portare un po’ di disordine. Una notte abbiamo visitato questo posto, con un po’ di fuoco per scaldare l’aria e bruciare due rimorchi che utilizzano per trasportare i cavalli, e con un martello per inchiodare la nostra rabbia su questo posto e rompere più finestre possibile.
Questa volta abbiamo bruciato i rimorchi e distrutto molte finestre costose, la prossima volta cosa succederà?
Speriamo che questa visita sia stata costosa per loro, e che sappiano che può essere anche peggio.
Con questa azione ricordiamo con rabbia e tristezza i cavalli che abbiamo visto imprigionati, riempendoci di energia per continuare a distruggere.

(nota di antisocialevolution.blackblogs.org: pubblichiamo questa rivendicazione nonostante non corrisponde ai nostri termini di pubblicazione, ma dato che non permettiamo a noi stessi di essere soggetti all’ideologia, siamo flessibili di selezionare qualunque cosa vogliamo, prendendo in considerazione la specificità di ogni unica situazione. Non crediamo nei diritti naturali o nella esatta interpretazione dei protagonisti, ma sosteniamo in pieno questo tipo di azioni contro questo tipo di esercizi, dato che condividiamo la stessa passione e desiderio, anche se non iniziamo dallo stesso punto di partenza.)


Buenos Aires [Argentina]: Napad požarom i sabotaža jahačkog kluba (10/10/2016)
Na rijetkim je mjestima dominacija vidljiva kao u upotrebi konja za jahanje... uzmu životinju rođenu da bude slobodna i podvrgnu je/ga ljudskoj kontroli da bi je ponizili, upravljali njom i oduzeli joj samostalnost; konj izgubi čitav svoj život, svoje interese, sada čovjek kao njegov vlasnik.
Club Hipico y de Pato u Buenos Airesu je jasan primjer toga; koriste konje za svoje mrske igre, zato smo odlučili da im unesemo malo nereda. Jedne smo noći posjetili to mjesto, s malo vatre da zagrijemo vazduh i zapalili dvije prikolice koje koriste za prijevoz konja, i s čekićem da
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Messico: Manifesto di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione Scripta Manent (10/2016) [it]

Solidarietà rivoluzionaria
con i compagni
anarchici arrestati
nell’operazione Scripta Manent

Distruggi quello che ti distrugge

Rispondere alla repressione significa passare
all’attacco, solo così possiamo
aiutare i nostri compagni detenuti



Revolucionarna solidarnost
s anarhističkim
drugovima uhapšenima
u operaciji Scripta Manent

Uništi ono
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Bruxelles [Belgio]: Solidarietà incendiaria con gli anarchici incarcerati ad Aquisgrana (28/09/2016) [it]

28/9, Haren
Un’antenna di telefonia mobile (Base, Proximus, Mobistar) è stata incendiata.
Solidarietà con gli anarchici detenuti ad Aquisgrana
Libertà per tutti e tutte


Bruxelles [Belgija]: Plamena solidarnost s anarhistima zatvorenima u Aachenu (28.09.2016.)
Zapaljena je antena mobilne telefonije (Base, Proximus, Mobistar).
Solidarnost s anarhistima zatvorenima u Aachenu
Sloboda za sve

Poland: “Free the Warsaw Three” — Fanzine about the anarchists arrested in Warsaw [en]

Three anarchists were arrested by police in Warsaw, Poland, with the accusation of arson attempt on a police vehicle. They will be held in custody 6 months, waiting for trial, and they face up to 8 years of prison. The comrades denied being involved; one of them was seriously beaten by cops.
The accusations are: possession of explosives and the intention to use them by setting police car on fire. They are called terrorists by police and media, despite the fact that the arson didn’t actually take place. This accusations are quite serious — they face from 6 months to 8 years of jail. First hearings of the accused took place at District Prosecutor’s Office on 24th may. Marks of tortures were visible on their bodies. On 25th may, during prosecution session at district court, prosecution decided to hold them in custody for three months (on 18 th august that was prolonged to 6 months).
Since the beggining, each of the three is detained in isolation, they had denied the right to communicate with relatives and during the first week of detention none of them had access to a lawyer.
Mass media in the service of the state reproduce authorities propaganda. Witch-hunt begun, creating mass hysteria and the image of the country threaten by terrorism. By doing this, the authorities and their collaborators are trying to justify the implementation of the new so called anti-terrorism law. Significantly, just before the entry into force of the Act on 10th june, on 23rd may and 30th may in several Polish cities a series of false bomb alarms took place, leading to evacuation of sites such as the editorial office of the press and television, shopping mall and banks.
The wave of repression against the anarchist movement is
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Bristol [UK]: “Pub Quiz” #5 — Anarcho-nihilist flyposter zine by Dark Matter Publ. (10/2016) [en]

PDF: ‘Pub Quiz #5 – We are all on a no-fly list, are you?’ – Anarcho-nihilist flyposter zine by anti-social hooligans

As part of Dark Matter Publications and in line with the nihilist ethos of the project we present this latest zine by some anti-social hooligans in Bristol. It’s made up of cut-n-paste flyposters that have been spread around the city and the originals are collected here for the first time. These are not professional posters of the official movement, but dirty DIY amateur efforts about topics as diverse as police repression, eco-action, surveillance and consumerism. This is what happens when fevered twisted minds get hold of stationary and scissors. Being mainly flyposters, the zine contains pretty much no prolonged verbal diarrhea, long-winded sectarian tripe or boring pontifications posing as critical theory or whatever.

Anti-social hooligans

Italija: Operacija „Scripta Manent” – vijesti o anarhističkim zatvorenicima (11/06/2016) [hr]

Drug Alessandro Mercogliano premješten je u zatvor u Alessandriji, gdje se već nalazi zatvoren još jedan drug uhapšen u istoj operaciji, Marco Bisesti.
Mislim da su premještajem Sandrona okončani, za razliku od psihičkih problema inkvizitora Sparagne, premještaji.
Što se tiče Danielea, drug nam iz zatvora u Terniju javlja da ima pravo na dva sata dvorišta dnevno i na četiri sata posjeta mjesečno + dva izvanredna sata jednom mjesečno, koja drug može zatražiti zahtjevom.
Pozivam svih da drugovima u zatvoru šalju što više poštanskih markica, koverata i papira za pisanje, pošto mogu kupovati samo jednom mjesečno, te pozivam da štampate i šaljete što više informativnog materijala kako bi prekinuli izolaciju i uvijek držali drugove informiranima o svemu što se zbiva u „slobodnom” svijetu.
Suučesništvo i solidarnost s Marcom, Sandrom, Nicolom, Valentinom, Danilom, Danieleom, Annom i Alfredom!
Prekinimo izolaciju!

Nove adrese zatvorenih drugova:
BISESTI MARCO: Strada Alessandria, 50/A – 15121 San Michele, Alessandria (AL)
MERCOGLIANO ALESSANDRO: Strada Alessandria, 50/A – 15121 San Michele, Alessandria (AL)
BENIAMINO ANNA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
CREMONESE DANILO EMILIANO: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR
SPEZIALE VALENTINA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
ALFREDO COSPITO I NICOLA GAI NALAZE SE I DALJE NA ODJELU VISOKE SIGURNOSTI- AS2 (via Arginone 327, 44122 Ferrara)
DANIELE: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR

Italija: Anarhistička zatvorenica Anna Beniamino započela štrajk glađu (11/10/2016) [hr]

I drugarica Anna Beniamino započela je štrajk glađu, koji već tjedan dana vodi drug Alfredo Cospito. I Annin povod za štrajk je izolacija kojoj su, već više od mjesec dana, podvrgnuti drugovi uhapšeni u operaciji „Scripta Manent”.
Očekujemo njihove riječi kako bi mogli produbiti temu.

Suučesništvo i solidarnost s Annom i Alfredom!
Prekinimo izolaciju!

Messico: Riflessioni dell’anarchico Fernando Bárcenas nel foglio anti-carcerario “El Canero” (06/2016) [it]

Fernando Bárcenas Castillo è un giovane anarchico, musicista e studente della Facoltà di Lettere Vallejo di Città del Messico. Ha vent’anni ed è arrestato il 13 dicembre 2012 durante una protesta contro l’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana. Viene accusato di aver bruciato l’albero natalizio della Coca-Cola, e da allora si trova nel Carcere Nord in Messico. Nel dicembre 2014 è condannato a cinque anni e nove mesi per attacco all’ordine pubblico e per criminalità organizzata. Ha fatto appello e adesso sta aspettando la decisione. In carcere Fernando ha organizzato alcuni progetti informativi come riviste e il foglio anti-carcerario “El Canero”.

Riflessioni Fernando Bárcenas sul foglio “El Canero”, Carcere Nord, Città del Messico, giugno 2016
Il progetto “El Canero” nasce da ore di noia, da discussioni condivise e da riflessioni nelle celle d’isolamento in zona 3 nell’area d’ingresso, osservando la routine e comprendendo che dobbiamo sempre ricominciare; in questo modo è nato il bisogno di ridare qualche significato.
Qual era il significato della vera lotta contro il dominio e lo Stato?
Significa ancora qualcosa per continuare ciecamente a credere nelle mie idee?
La mia testa si era riempita di domande ed allora ho capito che avevo bisogno di trovare un modo per non soccombere all’angoscia e alla disperazione...
All’inizio ho cominciato a scrivere per iniziare un dialogo con me stesso, poi quando ho concepito il modo in cui materializzare la mia libertà interiore l’ho utilizzata come luogo di introspezione, partendo dal punto quando mi sono trovato con i miei carcerieri, le mie carceri soggettive, i miei comportamenti autoritari e remissivi, un luogo che ha acquistato significato solo ritrovando me stesso, e questo è di fatto diventato uno strumento per riconquistare fiducia nella mia individualità unica e libera.
Poi, sono arrivate le domande.
Ha senso scrivere a sé stessi?
Di cosa avevo bisogno per spezzare le sbarre dell’isolamento?
Le domande infinite mi hanno portato ad una ed unica risposta: “Scrivere!”
Se la libertà è indispensabile e apprezzata come la vita stessa, fino al punto che preferiamo sacrificare la nostra vita che sottometterla alla schiavitù e alle catene, allora perché non lottare per diffondere la libertà e renderla possibile agli altri, per provare la sensazione di libertà e di pienezza che ci dà, scorrendo attraverso il nostro corpo ogni volta che usciamo dai confini legali, dalle norme sociali, qui ed adesso?
Noi siamo i protagonisti della rivolta, e in ogni atto decisivo guardiamo a noi stessi come a degli esseri capaci di autodeterminazione, capaci di riprendersi le vite e di andare avanti in modo coerente verso la sperimentazione e la creazione di nuove forme di relazioni, senza trasformasi in istituzioni sociali strada facendo. Per questo motivo dobbiamo, sia fuori che dentro le mura del carcere materiale, riflettere e chiederci: siamo contenti di vivere sottomettendoci a tali condizioni? Vogliamo distruggere la realtà o la vogliamo solo trasformarla? Ma soprattutto dobbiamo sapere se abbiamo davvero fatto questa scelta, se è davvero nostra.
Fernando Bárcenas
Carcere Nord, Città del Messico


Meksiko: Razmatranja anarhističkog zatvorenika Fernanda Barcenasa u anti-zatvorskom listu “El Canero” (06.2016.)
Fernando Bárcenas Castillo je jedan mladi anarhist, glazbenik i student Filozofskog fakulteta Vallejo u Mexico Cityju. Ima dvadeset godina i uhapšen je 13.12.2012. tokom jednog prosvjeda protiv poskupljenja karte podzemne željeznice. Optužen je za paljenje božićnog drvca Coca-Cole i od tada se nalazi u Sjevernom zatvoru Meksika. U decembru 2014. osuđen je na pet godina i devet mjeseci pod optužbom za napad na javni red i za organizirani kriminal. Uložio je žalbu i sada čeka odluku. U zatvoru je Fernando
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Pantin – Parigi [Francia]: Sabotaggio in solidarietà con i compagni arrestati in Italia nell’Operazione “Scripta Manent” (03/10/2016) [it]

SCRIPTA MANENT? ACTA NON VERBA!
Di fronte alla repressione che ha colpito i/le compagni/e anarchici/che in Italia (Operazione Scripta Manent), di fronte ai nostri nemici, che sono lo Stato e il capitale, noi pensiamo che adesso e sempre la migliore solidarietà è l’attacco. Loro stanno pagando per delle azioni che appartengono a tutti gli anarchici del mondo. Vogliamo inviarli un segno della nostra vicinanza alle azioni. Al contrario degli altri che qui ed altrove si accontentano con un po’ di retorica sui loro siti internet.
Nella notte tra il 3 e 4 di ottobre, nella via Candale Prolongée a Pantin abbiamo bruciato un veicolo della Engine, azienda che collabora con lo Stato nelle detenzioni (gestione di carceri e centri di detenzione).
Fuoco alle carceri!
La solidarietà è l’attacco!

Alcuni altri anarchici solidali di Parigi


Pantin – Pariz [Francuska]: Solidarna sabotaža s uhapšenim drugovima u Italiji u Operaciji “Scripta Manent” (03.10.2016.)
SCRIPTA MANENT? ACTA NON VERBA!
Naspram represije koja je pogodila drugove/arice anarhiste/ice u Italiji (Operacija Scripta Manent), naspram naših neprijatelja, države i kapitala, mi smatramo da je sada i uvijek najbolja solidarnost napad. Oni plaćaju za djela koja pripadaju svim anarhistima diljem svijeta. Želimo im poslati znak naše bliskosti s djelima. Za razliku od onih koji ovdje kao i drugdje se zadovolje s malo retorike na svojim internet site-ovima.
U noći između 3. i 4. oktobra, u ulici Candale Prolongée u Pantinu zapalili smo jedno vozilo Enginea, poduzeća koje surađuju s državom
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Buenos Aires [Argentina]: Azione di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” (25/09/2016) [it]

Come risposta alla repressione sofferta dai compagni anarchici che abitano nella regione dominata dallo Stato italiano, condotta dalla DIGOS nell’Operazione “Scripta Manent”, abbiamo incendiato un furgone della Presidenza della Nazione argentina nel giorno del 25 settembre, all’una di notte, sull’incrocio tra la Marco Paz e Pedro Lozano, nel quartiere di Villa Devoto a Buenos Aires.
Anna, Marco, Sandrone, Daniele, Danilo e Valentina: dovete sapere che non siete soli, e che noi da quest’altra parte dei muri continueremo ad attaccare l’autorità e ad incendiare le città di tutto il mondo.

Libertà o morte (Federazione Anarchica Informale)


Buenos Aires [Argentina]: Solidarno djelo s anarhistima uhapšenim u operaciji “Scripta Manent” (25.09.2016.)
Kao odgovor na represiju koji trpe drugovi nastanjeni u regiji kojom vlada talijanska država, vođenu DIGOS-om [politička policija, nap.prev.], zapalili smo jedan terenac predsjedništva argentinske nacije na dan 25. septembra, u jedan u noći, na križanju između
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Santiago [Cile]: Barricate in solidarietà con i prigionieri di guerra (04/10/2016) [it]

Gli incappucciati hanno eretto le barricate davanti all’UMCE [università, n.d.t.] in solidarietà con i prigionieri di guerra e si sono scontrati con gli sbirri delle forze speciali di polizia.
E’ stato appeso uno striscione con scritto “Nulla è finito, tutto continua”, mentre tuonavano le grida “Per la continuazione della lotta contro le carceri, la solidarietà deve essere costante ed attiva!”.
Sono stati lasciati volantini in sostegno a Tamara Sol Farías Vegara, Andrés Aravena (Chico), Jean Gutiérrez (Legua) e ai compagni del “Caso PDI”.
La giornata si è conclusa senza detenzioni.

Il compagno Andres Aravena (Chico) è stato rilasciato dal carcere Santiago 1, dopo l’udienza del 09 agosto 2016 è stato trasferito dalla detenzione preventiva agli arresti domiciliari notturni.


Santiago [Čile]: Barikade solidarnost s ratnim zatvorenicima (04.10.2016.)
Zamaskirani su podigli barikade ispred UCME-a [univerzitet, nap.prev.] u znak solidarnosti s ratnim zatvorenicima te se sukobili s pandurima iz specijalnih policijskih snaga.
Obješen je jedan transparent s natpisom
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Paesi Bassi: Un altro divieto d’accesso per gli anarchici dell’Aia (10/2016) [it]

Ieri un antifascista e un anarchico dell’Aia hanno ricevuto un altro divieto d’accesso al quartiere, cinque giorni dopo la scadenza del precedente divieto d’accesso per diversi anarchici dell’Aia.
Questa volta il divieto d’accesso riguarda il centro di Aia e il quartiere di Haagse Hout durante le prossime manifestazioni di Pegida, accompagnato dall’obbligo di firma alla stazione di polizia.
La polizia si è presentata ieri in casa di un anarchico dell’Aia per consegnargli un altro divieto d’accesso. Questa volta nel contesto delle azioni intraprese contro il gruppo di estrema destra Pegida, che ha annunciato le sue proteste mensili ad Aia iniziando da ottobre. Il divieto d’accesso sarà in vigore durante le prossime tre manifestazioni di Pegida ad Aia e riguarda il centro città e il quartiere di Haagse Hout. Durante queste tre date, 09 ottobre, 13 novembre e 11 dicembre, l’anarchico e l’antifascista non potranno entrare in questa zona e dovranno presentarsi alla stazione di polizia due volte al giorno.
Il precedente divieto d’accesso era emesso dal sindaco ed era indirizzato contro la resistenza alla brutalità della polizia nello Schilderwijk. Questa volta è stato l’ufficio di pubblico ministero ad emettere il divieto d’accesso, con l’intenzione di soffocare la resistenza antifascista. Questo rappresenta l’ultimo passo di una serie di misure repressive contro gli anarchici e gli antifascisti dell’Aia. Alcuni anarchici dell’Aia avevano già scritto di questo nell’articolo The area-ban against anarchist in a broader context of repression in The Hague.
Il P.M., la polizia e il sindaco dell’Aia sono impegnati a schiacciare la lotta anarchica e la resistenza antifascista. Ma se loro pensano che la repressione ci farà indietreggiare, allora devono aspettarsi delle altre cose. La lotta contro il fascismo e per un mondo migliore non ha bisogno di essere legittimata dallo Stato, saturo di razzismo e discriminazione. La lotta contro il fascismo è sempre legittima; allora, adesso e nel futuro.
Fermiamo la repressione contro gli anarchici e gli antifascisti!


Nizozemska: Još jedna zabrana pristupa anarhistima iz Haga (10.2016.)
Jučer su jedan anarhist i antifašist iz Haga dobili još jednu zabranu pristupa kvartu, pet dana nakon što je istekla prethodna zabrana nekim anarhistima.
Ovaj put se zabrana pristupa odnosi na centar Haga i na kvart Haagse Hout tokom nadolazećih prosvjeda Pegide, popraćena obavezom javljanja na policijsku stanicu.
Policija se jučer pojavila u domu jednog anarhista iz Haga kako bi mu uručila još jednu zabranu pristupa. Ovaj put u kontekstu djela koja su bila poduzeta protiv grupe ekstremne desnice Pegida, koja je najavila da će prosvjedovati svaki mjesec u Hagu započevši od sada. Zabrana pristupa ostaje na snazi tokom tri prosvjeda Pegide u Hagu i odnosi se na centar grada i na kvart Haagse Hout. Tokom ta tri datuma, 09.10., 13.11., 11.12., anarhist i antifašist neće smijeti ući na to područje i morat će se javljati na policijsku stanicu dvaput dnevno.
Prethodnu zabranu pristupa bio je izdao gradonačelnik
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Repubblica Ceca: Rilascito l’anarchico Martin Ignačak (10/2016) [it]

La corte suprema ha respinto il documento confidenziale scritto dall’ex capo della polizia criminale riguardo a sua sorella come organizzatrice anarchica ed elemento criminale, per cui Martin in attesa del giudizio non doveva essere rilasciato dalla custodia cautelare. Quindi, la corte ha deciso di “liberare” Martin. Ma la lotta non è affatto finita. Al contrario, è appena agli inizi, e i Fenix 5 (persone accusate di cospirazione per preparare un attacco terroristico contro un treno con carico militare – preparato da due agenti segreti/infiltrati) affronteranno un’altra serie di udienze dal 3 al 6 di ottobre.
Solidarietà attiva!

antifenix.cz
anarchistblackcross.cz


Češka: Otpušten anarhist Martin Ignačak (10.2016.)
Vrhovni sud je odbacio povjerljiv spis koji je bivši šef kriminalne policije napisao o njegovoj sestri kao anarhističkoj organizatorici i kriminalnom elementu, zbog koje Martin nije smio biti otpušten iz pritvora u očekivanju presude. Dakle, sud je odlučio da “oslobodi” Martina. No, borba nije time uopće okončana. Naprotiv, tek je na početku, Fenix 5 (osobe optužene za urotu pri pripremanju terorističkog napada na vojni teretni vlak – koji su pripremili dva tajna/infiltrirana državna agenta) bit će
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Zatvor Ferrara [Italija]: Anarhistički zatvorenik Alfredo Cospito štrajka glađu (03.10.2016.) [hr]

Drug Alfredo Cospito započeo je štrajk glađu 03. oktobra.
Razlozi štrajka su izolacija kojoj je podvrgnut već više od mjesec dana, geste solidarnost sa ZVĆ i zbog operacije „Scripta Manent”, i zabrana susreta s drugom Nicolom Gaiom. Podsjećamo da pošto se drugovi nalaze na odjelu AS2 [visoke sigurnosti, nap.prev.] zabranjeno im je druženje s običnim zatvorenicima, te ako se nastavi zabrana i između njih dvojice naći će se u potpunoj izolaciji.
Solidarnost i suučesništvo s Alfredom!
Solidarnost i suučesništvo s Nicolom, Sandrom, Marcom, Annom, Danieleom, Danilom i Valentinom!
Prekinimo izolaciju!

RadioAzione

Italija: Novi premještaji anarhističkih zatvorenika (09.10.2016.) [hr]

Drugovi Marco Bisesti i Anna Beniamo premješteni su u zatvore u Alessandriji i Latini, dok je drug Daniele, jedan od urednika Croce Nera Anarchica [anarhistički crni križ, nap.prev.], uhapšen ujutro 06.09., premješten u zatvor u Terniju.

Nove adrese zatvorenih drugova:
BISESTI MARCO: Strada Alessandria, 50/A – 15121 San Michele, Alessandria (AL)
MERCOGLIANO ALESSANDRO: C.R. REBIBBIA via Raffaele Majetti n. 72 00156 ROMA
BENIAMINO ANNA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
CREMONESE DANILO EMILIANO: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR
SPEZIALE VALENTINA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
ALFREDO E NICOLA SE I DALJE NALAZE NA ODJELU AS2 U FERRARI
DANIELE: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR

Udine [Italija]: Anarhisti pod suđenjem zbog sukoba s policijom [hr]

Ovih je dana jedan anarhistički drug iz Udina, već osuđen na osam mjeseci kućnog pritvora (do februara 2017.) u Trstu zbog pružanja otpora i nanošenja rana policajcu, definitivno osuđen na godinu dana i četiri mjeseca zbog pljačke te na pet mjeseci zbog kršenja naloga za udaljavanje iz Udina. Uslijedit će vijesti i informacije o načinu na koji će kazne biti izvršene.
Koristimo priliku da pozdravimo drugove uhapšene i pod istragom u okviru operacije „Scripta Manent”, i tri druga (kojima je produžen obavezni boravak na još šest mjeseci) kojima će 10.10. biti suđeno u Firenci zbog sukoba s pandurima na jednom koncertu prije nekoliko mjeseci, povodom napada molotovom na jednu kasarnu karabinjera. Solidarni pozdravi svima koji pružaju otpor borbom protiv moći.
Nekoliko anarhista iz Udina

Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cellula di Guerriglia Urbana
Individualità e il gruppo anarchico [it]

Nota: Traduco e pubblico questo lungo testo di una cellula delle CCF, Guerriglia Urbana, firmato da Gerasimos Tsakalos, non perché il mio pensiero anarco-nichilista lo condivide, ma per rendere pubblico quanto questo progetto si è allontanato da questa forma di tensione per proporre (oserei dire riproporre) un individualismo anarchico che per certi versi può essere trovato nelle pagine di una diversa teoria insurrezionalista, però in questo caso avvicinandosi, o addirittura in certi punti sfociando in idee formali, cioè dell’organizzazione formale.
Buona lettura...

Prologo
Il nuovo titolo delle Black International edizioni, “Individualità e gruppo anarchico”, scritto da Gerasimos Tsakalos delle CCF – Cellula di Guerriglia Urbana, affronta una questione che riguarda molti di coloro che rappresentano la parte attiva della tensione anarchica. Non parala solo del modo in cui i compagni affrontano le strutture di organizzazione minima (cluster, reti, gruppi di affinità), informali e di attacco, del modo in cui si comportano all’interno di esse, degli effetti che producono su di loro, ma volge lo sguardo anche ai problemi che possono sorgere e alle possibili soluzioni di questi. Tutto questo può contribuire ad una nozionale mappatura “da-completare” di alcune zone di confine tra le periferie del sociale e del clandestino, per coloro che attraversano queste zone.
Scritto in base ad un’esperienza vissuta di un guerrigliero anarchico urbano armato, detenuto nell’isolamento sotterraneo del carcere di Korydallos ad Atene, Grecia, non è una fantasia surreale, ma un testo sviluppato nella fornace di teoria pratica e delle sue conseguenze. Le forme orizzontali dell’organizzazione qui descritte sono le stesse che sono state usate e
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Genova [Italija]: Odgođeno suđenje protiv anarhista Carla (05.10.2016.) [hr]

28. septembra održano je ročište suđenja po skraćenom postupku protiv Carla, druga iz Genove, optuženog za poticanje na počinanje „terorističkih djela”.
Suđenje je odgođeno za 15.11., dan kada će biti donijeta i presuda.
Javni tužitelj je zatražio 2 godine zatvora za kazneno djelo terorizma.
U slučaju novih vijesti, bit će objavljene.
Ni korak nazad!!!

Atena [Grčka]: Zapaljena vozila gradskog vijeća Zografoua (02.09.2016.) [hr]

Sistem kontrole koji se obnavlja silom, od one vidljivije (vojska, policija, zatvor...), do onih podmuklijih i interioriziranih, kao što su prihvaćanje i reproduciranje autoritarnih uloga i vrijednosti. Svakidašnja represija koja nam ne dozvoljava da nadiđemo određene granice, prisiljavajući nas na strah i na ono što nam moral nameće. Podižući zidove i rešetke oko naših strasti. To svakodnevno proživljavamo. No, neumorna strast za slobodom vodi nas ka uznemirivanju, barem na tren, bolesne normalnosti, odabiruću sukob u jednom od njegovih brojnih oblika.
Približavamo se osobama na način da ih podržavamo i da ih želimo u svakodnevnom životu, umjesto da trčimo za potrebama i ovisnostima. Na taj način gradimo iskrene odnose, i nismo ništa više i ništa manje od onog što kažemo. Otvaramo putove bez predodređeno smjera i slobodno biramo drugove za svaku fazu borbe i za svaki put, kroz individualnu, ali i kolektivnu evoluciju.
Tako, naspram moći odabiremo divlje ostvarenje naših želja. Ponekad dijelimo neka zadovoljstva, ali većina naših želja i očekivanja proizlazi iz nas samih, i zato se izlažemo riziku da ih ostvarimo.
U zoru 02.09. napali smo gradsko vijeće Zografoua, zapalivši sva vozila na parkiralištu. Ne da bi izmijenili način na kojim se upravlja stvarima, zato što ne ulazimo u dijalog s njima. Divlje izražavamo odbojnost prema tom i svim drugim oblicima moći. Divlje izražavamo ljubav prema slobodi i prema onima koji su svaki put naši drugovi.

Snage svim drugovima u zatvoru i u ilegali.
Za širenje sukoba protiv postojećeg.
Za anarhiju!

Paroxysm of Chaos #2 [en]

New issue of anarcho-nihilist magazine “Paroxysm of Chaos” (first issue).
Download: Paroxysm of Chaos #2

Contents:
-Prologue
– Desecration of universality and the theatrical significance of civilisation’s performances (pages 2–5)
-Chaotic iconoclasm and incineration of idols (Anticivilisation paroxysm part 1) (pages 6–9)
-The coronation of moralism upon the throne of the ghost of Nature (Anticivilisation paroxysm part 2) (pages 9–19)
-Breaking the windows that sell the products of civilisation (Anticivilisation paroxysm part 3) (pages 20–21)
-My misanthropism (Anticivilisation paroxysm part 4) (pages 21–23)
-Wildness in the city (pages 24–28)
-A Life (pages 28–31)
-Insurrection or revolution? (pages 32–35)
-The unique one meets the overhuman II (pages 36–37)
-Moments of war (pages 38–45)
-Poetry of the void (pages 46–49)
-Introduction to the project Antisocial Evolution (pages 50–53)
-On being lyrical (pages 54–55)

e-mail: paroxysmofexistence(at)espiv.net

Amsterdam [Paesi Bassi]: Estradizione dell’anarchica accusata di rapina in banca ad Aachen (21/09/2016) [it]

Gli avvocati ci informano che l’estradizione in Germania della compagna arrestata il 15 settembre, sulla richiesta della procura di Aquisgrana (Aachen), sarà effettuata oggi.
Domani comparirà davanti al giudice che le confermerà la detenzione preventiva (Uhaft).
Solidarietà attraverso la lotta!

Nella mattina del 15 settembre la corte ha deciso di arrestare e incarcerare la nostra compagna fino all’estradizione.
Nella sera del 15 settembre circa trenta persone si sono radunate e manifestato nel centro di Amsterdam per interrompere e turbare la normalità dell’apatia di queste vie di consumismo, vene del Capitale. Il sequestro della nostra compagna non passerà sotto silenzio e nella compiacenza.
Nella sera del 16 si è svolta una breve ma rumorosa manifestazione davanti al carcere dove è rinchiusa la nostra compagna, per rompere l’isolamento che questi muri di cemento e filo spinato cercano di imporre. I fuochi d’artificio e le voci sono arrivati dall’altra parte del muro, con molti detenuti che rispondevano.
Siamo ancora arrabbiati...
solidariteit.noblogs.org


Amsterdam [Njemačka]: Izručenje anarhistice optužene za pljačku banke u Aachenu (21.09.2016.)
Advokati nas informiraju da će se izručenje Njemačkoj naše drugarice uhapšene 15. septembra, na zahtjev tužiteljstva iz Aachena, obaviti danas.
Sutra će se pojaviti pred sucem koji će joj potvrditi istražni zatvor (Uhaft).
Solidarnost kroz
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Italija: Operacija „Scripta Manent” – Vijesti (03.10.2016.) [hr]

Jučer, 02.10., doznali smo da je drugarica Valentina Speziale premještena u zatvor u Latini još prije tri dana (krajem prethodnog tjedna). Njena nova adresa:
Valentina Speziale, Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT – Italia
Što se tiče vijesti o uvjetima drugova u zatvoru situacija je slijedeća:
Za Danila se sa sigurnošću zna da mu je blokirana neka pošta koju je trebao dobiti, između kojih i sinova. I da samoj djeci nije dozvoljeno da vide roditelje (Danila i Valentinu) tokom posjeta.
Svim uhapšenim drugovima nije dozvoljena da međusobno komuniciraju, što znači i da im je zabranjeno da se dopisuju. Iz tog je razloga propao njihov plan o stvaranju specijalnih zatvora samo za anarhiste, kao što je odjel visoke sigurnosti u Ferrari i Alessandriji. To pretpostavljamo iz činjenice da se prvi premještaji odvijaju prema drugim zatvorima.
Šikanira se drug Marco Bisesti, kojeg su zatvorili u „podrum” zatvora Rebibbia zato što je odbio da se podvrgne TBC-testu (uobičajeno u nekim zatvorima). Navedeni podzemni odjela logora je pun vlage, a drug nije dobio pokrivač da bi se pokrio barem noću. Dakle, potrebni su, tko želi poslati paket zatvorenicima, deke, džemperi i slično. No, budući da će drugovi biti premješteni savjetujem da se kontaktiraju advokati ili drugovi koji prate pobliže situaciju prije slanja paketa, uključujući i novac.
Optužbe koje su odbačene protiv drugarice Anne Beniamino su „B” i povezane s istim djelom.
Tužitelj je za napad u Parmi (optužba „B”) zatražio kazneno djelo „masakra”, ali istražni sudac je odbio navedenu optužbu jer po njemu se na ne-eksplodiranoj napravi prekidač nalazio u poziciji „off”, dakle nije bila pristuna namjera da se ubije i stoga počini masakr.
7. oktobra sud će preispitati slučaj, pošto je je novi inkvizitor torinskog tužiteljstva R. Sparagna uložio žalbu kako bi se odobrilo kazneno djelo „masakra” (čl.280 k.z.) protiv drugova, kojeg je odbio sudac, i kako bi se odobrilo hapšenje nekih
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Atene [Grecia]: Incendiate le macchine del consiglio cittadino di Zografou (02/09/2016) [it]

Un sistema di controllo che si perpetua con la forza, da quella più visibile (esercito, polizia, carcere...), a forme più insidiose e interiorizzate, come l’accettazione e la riproduzione di ruoli e di valori autoritari. Una repressione quotidiana che ci impedisce di andare al di là di certi limiti, costringendoci alla paura e a quello che la morale impone. Innalzando muri e sbarre intorno alle nostre passioni. Questo lo viviamo quotidianamente. Ma la passione instancabile per la libertà ci porta a disturbare, almeno per un momento, la morbosa normalità, selezionando il conflitto in una delle sue numerose varianti.
Ci avviciniamo ad altre persone nel modo di sostenerle e desiderarle nella vita di ogni giorno, invece di correre dietro bisogni e dipendenze. In questo modo costruiamo relazioni con sincerità, senza essere nientedi più e niente di meno di ciò che diciamo. Ci troviamo ad aprire sentieri senza una destinazione predeterminata, e liberamente scegliamo i compagni per ogni fase della battaglia e per ogni percorso, in una evoluzione individuale, ma anche collettiva.
Così, di fronte al dominio scegliamo la selvaggia realizzazione dei nostri desideri. A volte condividiamo alcuni piaceri, ma la maggior parte dei desideri e delle aspettative emana da noi stessi, e per questo rischiamo per vederli realizzati.
All’alba del 2 settembre abbiamo colpito il consiglio cittadino di Zografou, dando fuoco a tutti i veicoli nel parcheggio. Non per cambiare il modo in cui le cose vengono gestite, perché non entriamo in dialogo con loro. Selvaggiamente esprimiamo avversione per questa e tutte le altre forme di dominio.
Selvaggiamente esprimiamo amore per la libertà e per coloro che sono ogni volta nostri compagni.

Forza a tutti compagni in carcere e in clandestinità.
Per la diffusione del conflitto contro l’esistente.

Per anarchia!

Atene [Grecia]: Gesto solidale per 6 anarchici arrestati in Italia e Lukáš Borl in Repubblica Ceca (10/2016) [it]

Come gesto di solidarietà con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca abbiamo appeso uno striscione ad Atene, con scritto:
Attacco armato fino alla totale distruzione dell’autorità.
Per tutti i fratelli anarchici arrestati, per i nostri momenti rubati.
Solidarietà e complicità con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca.
Unione degli individui anarchici Uroborus


Atena [Grčka]: Solidarna gesta s 6 anarhista uhapšenih u Italiji i s Lukašom Borlom u Češkoj (10/2016)
Kao gestu solidarnosti s nedavno uhapšenih drugovima u Italiji i Češkoj objesili smo trasparent u Ateni, s natpisom:
Oružani napad sve do potpunog uništenja autoriteta.
Za svu uhapšenu anarhističku braću, za naše
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Atene [Grecia]: Dal processo d’appello agli anarchici Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis (27/09/2016) [it]

Durante l’udienza del 27 settembre sono stati interrogati i testimoni d’accusa che hanno riconosciuto il compagno. Non hanno riconosciuto la voce dell’anarchico G. Sarafoudis, né le sue caratteristiche. Quello che hanno testimoniato non si differenziava molto da quello che hanno detto durante il primo processo.
Al primo processo sono stati condannati a 16 anni ognuno.
I compagni G. Sarafoudis e G. Naxakis sono stati arrestati il 30 aprile 2013 sul territorio di Nea Filadelfia, assieme ad allora i compagni ricercati A. Dalios e F. Harisis.
Grigoris è stato condannato ad ulteriori 8 anni anche per la rapina di una banca a Filota.
La prossima udienza si svolgerà 11/10 e testimonierà il capo delle forze antiterroristiche.
Solidarietà effettiva ai nostri compagni.
Forza!

Act for freedom now!


Atena [Grčka]: Sa žalbenog suđenja anarhistima Giannisu Naxakisu i Grigorisu Sarafoudisu (27.09.2016.)
Tokom ročišta 27.09., ispitani su svjedoci tužiteljstva koji su prepoznali druga. Nisu prepoznali glas anarhista G. Sarafoudisa, niti njegova obilježja. Ono što su posvjedočili nije se mnogo razlikovalo od onog što su rekli na prvom suđenju.
Na prvom suđenju osuđeni su na 16 godina svaki.
Drugovi G. Sarafoudis i G. Naxakis uhapšeni su
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Italija: Operacija „Scripta Manent” – Vijesti (01.10.2016.) [hr]

Doznajemo da je drug Danilo Cremonese premješten iz zatvora u Pescari u zatvor u Terniju. Nova adresa:
Danilo Cremonese, Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR – Italia
Sud je 06.09. potvrdio ostanak svih drugova u talijanskim logorima u vezi operacije „Scripta Manent”, koju je je izrodio bolesni um torinskog tužitelja Roberta M. Sparagne.
Trenutno znamo samo da su drugarici Anni Beniamino odbačene neke spefične optužbe, kao npr. napad u Parmi i na Cofferatija. Idućih dana, ćim budemo bolje shvatili, objavit ćemo.
Uhapšeni drugovi nam javljaju da ova, još jedna, istraga o Neformalnoj Anarhističkoj Federaciji u Italji, ne polazi od daleke 2003., već da seže čak u Marinijevu istragu.
Za novo upisanog na „platnu liste države” sve je valjano, samo kako bi sakupio što više materijala i povećao obim sudskih spisa protiv uhapšenih drugova i onih pod istragom. Sve se više pitamo zašto ne krene od Sante Caseria i Gaetana Brescija...
Pozivam drugove da prekinu izolaciju koju države želi nametnuti nama „slobodnima” i drugovima u zatvoru.
Potrebne su poštanske markice, novine, knjige i javljaju nam da ih neprekidno informiramo o svemu što se zbiva izvan logora.

RadioAzione

Švicarska: Vijesti o anarhističkom zatvoreniku Marcu Camenischu (09.2016.) [hr]

01.09., kao po vijestima od 26.06.2016., započeo je „vanjski rad” na području Zuricha, predviđen šest mjeseci.
Nova adresa je: Marco Camenisch, c/o Kasama, Militärstrasse 87/A, CH-8004 Zürich
Kako bih zaštitio moju (izgrađujuću...) privatnu sferu i meni najbližu socio-političku sredinu neću do daljnjeg objavljivati informacije o mojoj novoj sredini života, kao npr. prebivalište, dom, radno mjesto itd., koje ne bi više ni trebali biti od „javnog interesa”. Naravno, to ne vrijedi za meni najbliže drugove/arice, kao što ću naravno i dalje informirati o mojem „oslobođenju” (a pogotovo o eventualnim „izmjenama”...).
Kao što sam već djelomično informirao solidarnu štampu pokreta, u ovoj fazi mojeg „zatvora” imam prilično „slobodan” pristup informacijama, internetu itd. Zato, nije više „pravedno” da dobivam kao do sada vaše besplatne i solidarne publikacije za zatvorenike/ce, te vas zato molim da prekinete slanje.
Za taj izraz solidarnosti i općenito za čitavu vašu snažnu, cjelovitu i neprekidnu revolucioranu solidarnost, osim tendencija protiv represije moći, želim izraziti još jednom moju najveće poštovanje i moju najdublju zahvalnost.
Naravno, svjestan činjenice da se revolucionarna solidarnost ne može prakticirati jednosmjerno, kao speficično anarhistički zatvorenik nadam se da je moj solidarni doprinos i odnos s revolucionarnom borbom bio, je i ostat će dovoljan, barem na kratko, duboko recipročnom duhu solidarnosti i revolucionarne pripadnosti.
Uvijek pružajući optor, uvijek pružajući doprinos, uvijek solidarno (i u tišini...:-))

marco camenisch, početak septembra 2016., Zurich, CH

Čile: Dvije godine od početka procedura protiv anarhista Juana, Nataly i Enriquea [hr]

Dvije godine od otmice drugova za „Slučaj Bombas 2” podsjećamo na događaje u vezi ovog slučaja.
U zoru 18. septembra devet prokletih policajaca karabinjera brutalno su upali u dom Nataly Casanova, koji je dijelila s Juanom Floresom i Guillermom Duranom. Nataly, vidjevši pandure s uperenim puškama, dala se u bijeg po krovovima obližnjih kuća, ali uzaludno pošto ju je policija uspjela uhvatiti u jednoj kući kvarta.
Troje drugova uhapsila je policija, traživši imena i adrese, pošto ih nisu znali, kako bi pretresli domove njihovih članova obitelji, zaplijeniviši telefone, kompjutere, SIM kartice i bilo kakvu odjeću crne boje, odnosno sve što bi moglo poslužiti da ih okrive.
Natalyin dom je dijelomično uništen, dok su pak njene osnovne osobne stvari potpuno uništene.
Unatoč činjenici da je istragu vodilo tužiteljstvo Juga, drugovi su odvedeni na policijsku stanicu Ñuñoa, specijalizirane u montažama, gdje su podvrgnuti nasilnom uzimanju uzorka krvi.
Idućeg je jutra započela gozba buržujske štampe, demonizirajući živote troje drugova. Pritvor drugova produžen je na pet dana, sve do utorka 23. septembra, kako bi dali dovoljno vremena za izgradnju optužnica.
Drugovi su optuženi za iduće napade:
- teroristički napad na policijsku stanicu broj 39 općine El Bosque, 11.08.2014. Ta je optužba kasnije odbačena.
- teroristički napad na vagon podzemne željeznice na stanici Los Dominicos, 14.07.2014.
- i najznačajnija optužba, eksplozija na stanici Sub-Centro Escuela Militar, 08.09.2014. (par mjeseci kasnije pojavilo se 25 žrtvi tvrdeći da su zadobile niz ozlijeda, između kojih sluha, kosti prsta ruke i otvorene prijelome; tužiteljstvo ih je bilo uvjerilo da će im biti isplaćena ošteta na kraju suđenja). Kako bi povećali zločine i godine zatvora Juanu Floresu tužiteljstvo se dalo u potragu za žrtvama, a nekoliko privatnih advokata podnijelo je tužbu protiv drugova. Tužiteljstvo i javni tužitelj radije ciljaju na šok-strategiju publike nego da iznesu inkriminirajuće dokaze.
- posjedovanje baruta najvjerojatnije zakopanog u dvorištu kuće.
U utorak 24. septembtra, nakon četiri sata
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Buenos Aires [Argentina]: “Cellula Luddista” incendia una macchina di polizia (21/09/2016) [it]

Il silenzio vuol dire disinteresse e assenza, dinanzi una società che nel suo complesso sembra ignorare tutte le cose importanti della vita su questo pianeta. Disinteresse di sapere che tutto ciò che utilizziamo possiede una fine.
E l’assenza di critica e di reazione verso la situazione attuale.
Fornire migliori valori di vita attraverso gli esempi pratici dell’azione diretta. In conflitto con la normalità imposta, del trasporto meccanizzato, sulle ramificate vie in asfalto.
All’una del 21 settembre 2016 abbiamo attaccato con un ordigno incendiario una macchina della nuova stazione di polizia, situata in Fray J. Sarmiento e Laprida, Vicente López, Buenos Aires.
La distruzione è un messaggio comprensibile di negazione del creato dagli esseri umani.
Fuoco e polvere da sparo per combattere il triste letargo di immobilità e silenzio.

Cellula Luddista


Buenos Aires [Argentina]: “Ludistička Ćelija” zapalila policijsko vozilo (21.09.2016.)
Tišina je nemar i odsutnost, naspram jednog društva koje u svojoj cjelini kao da ignorira sve bitne stvari života na ovom planetu.
Nemar prema znanju da sve što koristimo posjeduje rok.
I nedostatak kritike te reakcije na trenutnu situaciju.
Pružiti bolje vrijednosti života kroz praktične primjere direktne akcije. U sukobu s nametnutom realnosti, mehaniziranog prijevoza, na razvijenim putevima asfalta.
21. septembra 2016., u jedan sat, napali smo zapaljivom napravom patrolno vozilo
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Cile: Due anni dall’inizio dei procedimenti contro gli anarchici Juan, Nataly ed Enrique [it]

A due anni dal sequestro dei compagni per il “Caso Bombas 2” ricordiamo gli eventi accaduti durante questo caso.

All’alba del 18 settembre nove poliziotti bastardi dei carabinieri brutalmente invadono l’abitazione di Nataly Casanova, che lei condivideva con Juan Flores e Guillermo Duran. Nataly, vedendo gli sbirri con i fucili puntati, fugge sopra i tetti delle abitazioni vicine, ma in vano perché la polizia riesce a catturarla in una casa del quartiere.
I tre compagni furono arrestati dalla polizia, chiedendo nomi e indirizzi, dato che non li conoscevano, con lo scopo di perquisire le case dei loro famigliari, sequestrando telefoni, computer, schede SIM e qualsiasi capo d’abbigliamento di color nero, cioè tutto quello che poteva essere utilizzato per incriminarli.
La casa di Nataly fu parzialmente distrutta durante la perquisizione, e invece i suoi averi basilari furono completamente distrutti.
Nonostante il fatto che l’inchiesta era condotta dalla procura del sud, i compagni vennero portati alla stazione di polizia di Ñuñoa, specialisti nei montaggi, dove furono sottoposti ad un prelievo di sangue forzato. La mattina seguente iniziò il banchetto dei media borghesi, demonizzando le vite dei tre compagni. La detenzione preventiva dei compagni fu prolungata di cinque giorni, fino a martedì 23 settembre, per concedere tempo sufficiente per montare le accuse.

I compagni sono stati accusati di seguenti attacchi:
— attacco terrorista contro la stazione di polizia numero 39 nel comune di El Bosque, avvenuto 11 agosto 2014. Questo capo d’accusa è stato rigettato successivamente.
- attacco terrorista contro un vagone della metropolitana nella stazione Los Dominicos, avvenuto 14 luglio 2014.
- e l’imputazione più emblematica, l’esplosione alla stazione Sub-Centro Escuela Militar, avvenuta 8 settembre 2014 (alcuni mesi dopo sono apparse 25 vittime sostenendo di aver subito una serie di lesioni, tra cui danni all’udito, perdita di un osso del dito e fratture aperte; l’accusa li aveva convinti che sarebbero stati risarciti al termine del processo). Per aumentare i reati e gli anni di carcere a Juan Flores la procura ha cercato le vittime dell’attacco, e degli avvocati privati avevano sporto denunce contro i compagni. La procura e il PM preferiscono puntare su una strategia-shock del pubblico, piuttosto che mostrare delle prove incriminanti.
- possessione della polvere da sparo presumibilmente sepolta nel cortile di casa.

Martedì 24 settembre, dopo 4 ore di fantasie, viene ordinata la detenzione preventiva per Juan e Nataly, e gli arresti domiciliari notturni per Guillermo, trasformati
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Italija: Vijesti o anarhističkim zatvorenicima Anni Beniamino i Alfredu Cospitu (27.09.2016.) [hr]

Ovo su vijesti koje saznajemo izravno od zatvorenih drugova Anne Beniamino i Alfreda Cospita:
Što se tiče Anne, informira nas da se nalazi u izolaciji, zabranjen joj je susret s drugim zatvorenicama, a pošta joj je podvrgnuta kontroli i cenzuri. Pošta joj, kaže drugarica, stiže prilično brzo.
Alfredo, pak, koji se još nalazi u izolaciji, ne samo zbog svog solidarnog djela sa ZVĆ, o kojem se unutrašnji sud zatvora nije još izjasnio, nego i zbog nove istrage „Scripta Manent”. K tome, informira nas da pošto se nalazi u izolaciji ne posjeduje ništa u ćeliji, kao što su adrese, niti od drugova uhapšenih tokom „Scripta Manent”.
Pozivam drugove da šalju što više vijesti, novina i poštanskih markica kako bi prekinuli izolaciju koju trenutno domovinske tamnice fizički nameću.

Edinburgh [Škotska]: “Sokol Kaosa” — Sabotaža građevinskih strojeva i palež [hr]

Unutar neprekidno rastuće modernizacije u već neobuzdano razvijenoj urbanizaciji osjećam kako se moja individualnost guši. Gradska sredina je u mojim očima zatvor pod otvorenim nebom. Unutar nje ljudska bića samo postoje, kao kućni ljubimci boga zvanog Zakon, koji odvaja njihove živote od bilo kojeg oblika života i okoliša. A oni koji se ne žele odvojiti u biti ipak odvajaju sami sebe, zato što se vide kao regulatori “divljeg” života. Želje su već odavno kanalizirane u potrošačku bolest koja se odnosi na sve, od materijalnih stvari do misaone sfere, gdje su se otrovi dugih godina kapitalizma utemeljeli u kombinaciji s nemoći negacije društvenih uloga i svake kulture-zatvora, potomaka civilizacije. “Slobodan” život je “ljepota” izbora u gradskoj sredini koja utjelovljuje najviši stupanj masifikacije ideologema civilizacije. Upravo su se tu sva prava pretvorila u grobnicu života. No ipak, moje želje traže afirmaciju života kroz eksperimentiranje destruktivne dekonstrukcije teorije i djela.
Zato sam se prije zore 19.07.2016. uputio prema gradilištu s namjerom da sabotiram i uništim vlasništvo. Nema veze kojeg poduzeća, meni su ionako sva ista, kotači civilizacije i njenih procedura. Nakon što sam prerezao ogradu rasjekao sam veliku hrpu kablova dvaju bagera, a stakla jedne dizalice obojio u crno. Nihilistički simboli su također iscrtani na strojevima. Simboli koji označavaju proceduru, ne reifikaciju. Namjeravao sam nastaviti s uništenjem, no zbog razloga što sam najvjerojatnije primjećen iz kuće sa suprotne strane odlučio sam odustati. Mada i dalje ideje ostaju da se realiziraju. 12.08.2016. zapalio sam skupocjeni sportski automobil koristeći vrlo jednostavnu metodu postavljanja zapaljivih kocka za potpalu na vrh gume ispod spremnika goriva. Ovo je djelo izraz mizantropskih osjećaja, općenito ali i specifično prema onima koji koriste proizvode civilizacije kroz društvenu logiku spektakla. Za ljepotu vatre u mraku noći. Protiv društva samog i reprodukcije pravila adaptacije. Društvo je nadasve skup ideoloških sistema, čak u međusobnom sukobu, a zatim nadzor i psihosomatska represija koja se rađa iz prvih, a individualnost uvijek ostaje zatvorenica. Zato, napadi na društvo ne bi
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Valsavignone – Toscana [Italia]: Bruciati due ripetitori della Wind/Ericson in solidarietà con i compagni arrestati (13/09/2016) [it]

Ma che caldo fa!

Il 13 settembre, in località Valsavignone, abbiamo burciato due antenne ripetitrici della Wind/Ericsson.
Una risposta minima alla recente incarcerazione dei/lle nostri/e compagni/e Anna, Vale, Alfredo, Nicola, Danilo, Daniele, Divo, Marco e Sandro.
Che ogni colpo inferto dal nemico sia un ritorno di fiamma inflitto al nemico: il suo volto è ovunque... beh, noi anche!
Che le nostre quotidianità, con o senza repressione, siano (anche) distruttive!
Che la solidarietà, una volta di più quando la repressione colpisce, sia (anche) attacco!!
Giuriam giuriam vendette, o Libertà o morte!


Valsavignone – Toskana [Italija]: Zapaljene dvije antene mobilne telefonije u znak solidarnosti s uhapšenim drugovima (13.09.2016.)
Kako je vruće!
13. septembra, na području Valsavignonea, zapalili smo dvije antene mobilne telefonije Wind/Ericsson.
Minimalni odgovor na nedavno hapšenje naših drugova/arica, Anne, Vale, Alfreda, Nicola, Danila, Danielea, Diva, Marca i Sandra.
Neka svaki udarac koji
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Tolosa [Francia]: Lettera al mio consulente del Centro per l’impiego (19/09/2016) [it]

Nella notte tra il 18 e 19 settembre è stato incendiato il quadro elettrico del centro per l’impiego di Purpan. Il posto è rimasto chiuso per tre giorni.

Buongiorno,
Lei aveva preso un appuntamento con me per lunedì 19 settembre. Siccome non avevo altri giorni liberi all’infuori, purtroppo, di questa data, ho preso la decisione d’incendiare durante la notte il vostro quadro elettrico.
Devo confessare una cosa: io odio il lavoro, quasi quanto odio la legge.
Spero che durante questi tre giorni di chiusura del Centro d’impiego di Purpan La consentano di comprendere meglio le mie intenzioni, approffittando dei piaceri della disoccupazione (tecnica) retribuita.
Voglia gradire i miei saluti più incandescenti.



Toulouse [Francuska]: Pismo mojem savjetniku Zavoda za zapošljavanje (19.09.2016.)
U noći između 18. i 19. septembra zapaljena je električni ormarić zavoda za zapošljavanje u Purpanu. Zavod je ostao zatvoren tri dana.
Dobar dan,
Vi ste mi zakazali sastank za ponedjeljak 19. septembra. Budući da nažalost nisam imao drugih slobodnih dana izvan ovog datuma, odlučio sam da zapalim tokom noći vaš električni ormarić.
Moram priznati jednu stvar: ja mrzim posao, skoro koliko
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Act For Freedom Now – Manifesto di solidarietà con gli arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” [it]

Gli attacchi insurrezionalisti e la solidarietà internazionale continuano nei cuori e nelle azioni dei ribelli di tutto il mondo. La repressione non porterà ad altro che alla loro diffusione. L’attacco dello Stato solamente alimenterà l’insurrezione.
Inviamo la nostra solidarietà infuocata ai
compagni anarchici arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” in Italia, ad Alessandro, Marco, Danilo, Valentina, Anna, Alfredo, Nicola e Daniele.
Individualità di act for freedom now!
https://anarhija.info/library/a-f-act-for-freedom-now-manifesto-di-solidarieta-c-1.jpg

Tolosa [Francia]: Incendiato un veicolo della SPIE, azienda costruttrice di carceri (21/09/2016) [it]

Solidarietà è l’attacco.
Un veicolo della SPIE è stato incendiato nella notte tra il 20 e 21 settembre.
Questa azienda costruisce le prigioni.
Solidarietà con coloro che lottano, fuori e dentro le carceri.

Toulouse [Francuska]: Zapaljeno vozilo poduzeća za izgradnju zatvora (21.09.2016.)
Solidarnost je napad.
Jedno vozilo SPIE zapaljeno je u noći između 20. i 21. septembra.
To poduzeće
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Edinburgo [Scozia]: “Falco del Caos” – Sabotaggio dei macchinari da costruzione e attacco incendiario (19-07/21-08-2016) [it]

All’interno dell’incessante crescita della modernizzazione in un dilagante sviluppo urbano sento la mia identità soffocare. Nei miei occhi l’ambiente urbano è carcere a cielo aperto. Al suo interno gli umani semplicemente esistono, come animali domestici di un dio chiamato Legge, che separa le loro esistenze da ogni altra forma di vita e ambiente. E quelli che non si separano comunque si separano da sé stessi, perché si considerano dei regolatori della vita “selvaggia”. I desideri sono ormai da tempo stati canalizzati nella malattia del consumismo assetato di tutto, dalle cose materiali alla sfera del pensiero, dove i veleni dei numerosi anni di capitalismo si sono instaurati assieme all’impotenza di negare i ruoli sociali e ogni cultura-prigione, la progenie della civiltà. “La vita libera” è la “beltà” di scelte nell’ambiente urbano, che incarna le somme caratteristiche di massificazione degli ideologemi della civiltà. Ed è proprio qui dove tutti i diritti sono stati trasformati nel sepolcro di vita. Eppure i miei desideri cercano l’affermazione della vita attraverso sperimentazioni di decostruzione distruttiva della teoria e dell’azione.
Per questo motivo, un po’ prima dell’alba del 19/07/2016, mi sono diretto verso un cantiere con l’intenzione di sabotare e distruggere la proprietà. Per me tutte le aziende sono uguali, ruote della civiltà e delle sue procedure. Dopo aver tagliato la recinzione, ho spezzato una grande quantità di cavi dei due escavatori e dipinto di nero i finestrini della gru. Sono stati lasciati anche dei simboli nichilisti sui macchinari. Simboli che indicano una procedura, non una reificazione. C’era l’intento di più distruzioni, ma a causa del motivo che probabilmente sono stato visto da una casa di fronte, ho scelto di lasciar perdere. Anche se le idee restano ancora da realizzare.
Il 12 agosto 2016 ho dato fuoco ad una costosa auto sportiva utilizzando un metodo semplicissimo, collocando delle tavolette accendifuoco sulla ruota sotto il serbatoio. Questa azione è l’espressione di sentimenti misantropi in generale, ma anche nello specifico, verso coloro che utilizzano i prodotti della società attraverso la logica sociale dello spettacolo. Per la bellezza delle fiamme nel buio della notte. Contro la società stessa e la riproduzione di norme per l’adattamento. La società è innanzitutto un complesso
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Santiago [Cile]: Gruppo Anarchico degli Eretici Antipatrioti-FAI/FRI attacca la chiesa dei carabinieri con bomba assordante (19/09/2016) [it]

Mobilizzando la nostra forza antiautoritaria in azioni concrete di ostilità verso il potere, abbiamo attaccato la Chiesa Evangelica dei Carabinieri del Cile (situata nel centro di Santiago) con una bomba sonora. Per la nostra azione abbiamo scelto la notte del 19 settembre, la giornata in ci lo Stato cileno e le masse cittadine celebrano la “Festa della Patria”, rendendo onore alle Forze Armate e dell’Ordine.
La nostra azione è un segno di ripudio dell’atmosfera festiva di nazionalismo e alienazione, promossa dallo Stato e volontariamente accettata dalla maggioranza sociale funzionale al potere.
Inviamo la nostra solidarietà al compagno Juan Flores e alla compagna Nataly Casanova, a due anni dal loro arresto accusati di aver collocato degli ordigni esplosivi. Salutiamo anche i compagni Juan Aliste, Marcel Villarroel, Freddy Fuentevilla e la compagna Natalia Collado.
Che la solidarietà si trasformi in incendi e in esplosioni per i compagni Monica Caballero e Francisco Solar, per i compagni detenuti della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e la compagna Aggeliki Spyropoulou in Grecia, per i compagni Nicola Gai, Alfredo Cospito e compagni recentemente arrestati in Italia per attacchi della Federazione Anarchica Informale (FAI).
Contro la Chiesa, la Patria, la repressione e contro tutte le forme di controllo sulle nostre vite.
Il nostro rumore assordante è un urlo di libertà.

Grupo anarquico de herejes anti-patriotas (FAI/FRI)


Santiago [Čile]: Anarhistička Grupa Antipatriotskih Heretičara – FAI/FRI zvučnom bombom napala crkvu karabinjera (19.09.2016.)
Pokrečući našu antiautoritarnu snagu u konkretnim neprijateljskim djelima protiv moći, napali smo zvučnom bombom Evanđelističku crkvu Karabinjera Čilea (smještenu u središtu Santiaga). Za naše djelovanje odabrali smo noć 19. septembra, dan kada čielanska država i masa građana slave “Dan Domovine” i odaju počast Oružanim Snagama i snagama Reda.
Naše djelo je znak odbijanja slavljeničkog ozračja nacionalizma i
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Ecatepec [Messico] – Sabotaggio esplosivo-incendiario dei veicoli di polizia (13/09/2016) [it]

“Le tigri della collera sono più sagge dei cavalli dell’istruzione” W. Blake

All’alba del 13 settembre, alle ore 3:30, due ordigni esplosivo-incendiari sono stati collocati su due veicoli di polizia nella stazione di polizia del quartiere Rio de Luz ad Ecatepec de Morelos, nello Stato del Messico. Bla, bla, bla, perché lo stai leggendo se già lo sai?
Noi pensiamo che lo spettacolo del presunto “movimento anarchico in Messico” è troppo focalizzato sull’estetica, sul mettersi in posa, sul narcisismo e la simulazione, e che ben poco si dedica ad assumere un ruolo nella guerra materiale contro tutto l’esistente, molto rumore e poca azione, sappiamo che esistono modi completamente differenti per comprendere la realtà e che non esiste autorità morale per giudicarli, ma nonostante questo abbiamo un paio di cose da dire:

1. – La solenne formalità e il carattere messianico di molti discorsi “anarchici” possono provocare solo delle risate, dato che apparentamene si vantano della loro grande dedizione alla “causa”, però con poca voglia di rischiare le comodità quotidiane, che si traduce in azioni mediocri che solamente lusingano l’ego, acquistando protagonismo senza infliggere un colpo incisivo al sistema.
2. – Secondo noi la violenza può e dovrebbe essere demistificata e diventare usuale, messa a disposizione di ogni individualità, senza trasformarsi nel professionismo o nell’eroismo rivoluzionario. Noi non ci identifichiamo con la figura del guerrigliero urbano, del vendicatore anonimo ecc.
3. – Utopia e rivoluzione ci interessano ben poco. Vogliamo vendetta. Non abbiamo né un programma né un’ideologia, abbiamo solo fegato, le nostre delusioni, desideri egoistici, capricci, ire ecc.
4. – Non vogliamo contribuire alla mediocrità pensando che un semplice sabotaggio può rappresentare un duro colpo per la macchina colossale che ci uccide quotidianamente. Sappiamo che le perdite causate sono minime in confronto all’infinità di vite annientate da questa merdosa normalità in cui viviamo.
5. – Ancor meno ci interessano le energie sprecate per gli eventi, spettacoli, feste e stupidità che solamente rafforzano gli ego patetici dei partecipanti ed alleviano la colpa ai loro organizzatori. Sappiamo che molte di queste iniziative vengono fatte in buona fede con lo scopo di raccogliere fondi per questo o quel progetto, per i compagni detenuti ecc. Però, il fatto di indirizzare tutte le energie su questi argomenti, simulando ed alludendo ad una guerra fittizia contro il sistema, lasciando tutto alla teoria, alle parole, chiacchiere, canzoni e feste, ci fa girare le ovaie/coglioni. La nostra vendetta non è per “essere felici”, la nostra vendetta è materiale e relativamente immediata, non c’è nessuna speranza in tempi migliori o “più favorevoli”.
6. – Al diavolo le masse.
7. – Vogliamo incoraggiare la banda ad armarsi e a divertirsi eseguendo attacchi propri nelle loro vite quotidiane, nei loro quartieri, scuole, ovunque. Deridiamo le formalità e le solennità che solo rafforzano un ego fraudolento, ma senza causare nessun danno. Sono quindi innocui.
8. – Allora, velocemente, volevamo solo ridere per un po’, senza tanto battersi il petto “insurrezionale”, senza molta moralità e solennità libertaria, abbiamo realizzato una beffa non importante, uguale alla presunta insurrezione/guerra che i sinistroidi, rossi, anarcoidi e altri ribelli sostengono di condurre.
9. – Non c’è altro motivo all’infuori di adesso, “abbiamo” solo l’immediato.
10. – Per espandere il caos, continuare il pazzo vandalismo, più azzione e meno pararsi il culo.

Animo delinquenza!

P.S.: IHIH-OHOH

Celula Chichi

Ecatepec [Meksiko] – Eksplozivno-zapaljiva sabotaža policijskih vozila (13.09.2016.)
“Tigrovi bijesa mudriji su od konja pouke” W. Blake
U zoru 13. septembra, u 3:30, postavili smo dvije eksplozivno-zapaljive naprave u dva policijska vozila u policijskoj stanici četvrti Rio de Luz u Ecatepec de Morelosu, Meksička Država. Bla, bla, bla, zašto čitaš ako već znaš?
Mi mislimo da je spektakl navodnog “anarhističkog pokreta u Meksiku” previše usmjeren na estetiku, pozerstvo, narcizizam i simulaciju, i da se nedovoljno trudi preuzeti ulogu u materijalnom ratu protiv svega postojećeg, mnogo buke a malo djela, znamo da postoje sasvim različiti načini shvaćanja realnosti i da ne postoji moralni autoritet koji bi ih ocjenjivao, ali unatoč tome postoji nekoliko stvari koje bi željeli reći:
1. – Uzvišena formalnost i mesijanski karakter brojnih “anarhističkih” diskursa mogu izazvati samo smijeh, pošto se navodno hvališu svojom velikom posvečenošću “ideji”, ali nevoljni da izlože riziku svakodnevne komoditete, što se prevodi u osrednje djelovanje koje samo glanca ego, dobivajući na protagonizmu bez da nanesu značajan udarac sistemu.
2. – Po nama se nasilje
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Besançon [Francia]: Spaccati i vetri della CCI in segno di solidarietà (20/09/2016) [it]

La solidarietà è l’attacco!

Nella notte tra il 19 e il 20 settembre è stata attaccata la camera del commercio e dell’industria.
Più di un dozzina di vetri sono stati spaccati e delle iscrizioni sono state tracciate con la bomboletta di color rosso sulla facciata. Una di esse diceva “Né capitale né Stato”.
La repressione che si è scatenata in tutta la Francia contro i rivoltosi nella giornata del 15 settembre ci ha chiaramente spinto ad agire.
Questo attacco è un segno di solidarietà con tutti/e i/le ribelli del movimento contro la legge sul lavoro.
Né legge né lavoro!

Besançon [Francuska]: Razbijena stakla CCI u znak solidarnosti (20.09.2016.)
Solidarnost je napad!
U noći između 19. i 20. septembra napadnuta je gospodarsko-industrijska komora.
Brojna stakla su razbijena i slogani su ispisani crvenom bojom po fasadi. Jedan od njih kaže “Ni kapital ni državu”.
Represija koja je 15. septembra bijesnila diljem Francuske protiv pobunjenika očigledno nas je potaknula na djelovanje.
Ovaj je napad znak solidarnosti sa
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Genova [Italija]: Tekst anarhističkog druga Carla [hr]

Pozdrav
Nicoli, Alfredu, Anni, Danieleu, Marchettu, Sandroneu, Danilu i Valentini
Solidarnost koju izražavam uhapšenima je bezuvjetna.
Uhapsili su moju braću i moje sestre, i zato moje srce plače.
Nećete nikada biti sami!!!
Dragi/e drugovi/arice, uz vas sam!!!

Nekoliko riječi da bih objasnio situaciju o procesu na kojem sam optužen za poticanje na počinjanje terorističkih djela
Pišem ovih par redaka da bih objasnio situaciju naspram jedne procedure u kojoj sam optužen za pisanje jednog teksta (Tko se ne distancira...), koji je oštro napao one koji su se distancirali od Djela (za koje su kasnije odgovornost preuzeli Alfredo i Nicola) koje je dovelo do ranjavanja Adinolfija [izvršnog direktora nuklearnog poduzeća, nap.prev.].
Nakon brojnih odgoda i brojnih poziva drugarima/cama da prisustvuju ročištu (kao što se mnogi sjećaju), 28. septembra održat će se taj fantomski proces.
Očito je da se ti pozivi nisu dopali javnom tužitelju ili sucu, vjerojatno obojici, te su tako odlučili da ga obave iza zatvorenih vrata, budući da je po skraćenom postupku mogu to učiniti.
Izostaje stoga prisustvo drugova/arica, i nadasve izostaje moje prisustvo koje ne bi više imalo nikakvog smisla.
Zato mi je žao što neću imati šansu da vidim brojne osobe koje su mi iskazale podršku, ali razloga da se vidimo ima, pogotovo nakon posljednjih hapšenja.
Slobodarski zagrljaj svima koji su mi iskazali svoju solidarnost.

Carlo iz Genove

Croce Nera Anarchica
Naprijed... ovdje smo [hr]

*** Licem u lice s neprijateljem

U zoru 6. septembra pokrenuta je operacija „Scripta Manent”.
32 anarhistička druga, u raznim talijanskim gradovima, probudila je D.I.G.O.S [politička policija, nap.prev.] i pandurija s nalogom za pretres. Od njih 32, 15 su pod istragom, a za 7 njih, Marca, Sandronea, Valentinu, Alfreda, Nicolu, Annu i Danila izdani su nalozi za hapšenje, da bi zatim bilo izvršeno još jedno hapšenje (izvan okvira te istrage), Danielea, urednika C.N.A. [Anarhističkog Crnog Križa, nap.prev.] kao ishod pretresa (pronađeno je par baterija i jedan priručnika za električara).
Naručitelj navedene represivne operacije je, želimo ponoviti, javni tužitelj torinskog tužiteljstva, Roberto Maria Sparagna.
Optužbe protiv naših drugova smrde na stari papir, izvučen iz prašnjavih ladica, ništa novo pod suncem, a i nemaštoviti dokazi istražitelja, koji ne znajući za što da se uhvate kako bi opravdali svoje bijedno postojanje sabiru stare istrage, ista imena i već poznate novine/teorije.
Istraga se temelji na napadima za koje je odgovornost preuzela NEFORMALNA ANARHISTIČKA ORGANIZACIJA između 2003. i 2007.
Točnije, napadi uključeni u ovu istragu za koje su osumnjičeni, odnose na pisma-bombe poslane u maju 2005. direktoru CPT-a [sabirni centar za migrante, nap.prev.] u Modeni, kasarni prometne policije u torinskoj četvrti San Salvario i načelniku policije grada Lecce, za koje je odgovornost preuzela FAI/Narodnaja Volja, na eksplozivnu napravu u kasarni RIS-a [forenzičarska jedinica karabinjera, nap.prev.] u Parmi 24.10.2005., za koju je odgovornost preuzela FAI/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare) [obrtnička zadruga požar i slično, po potrebi spektakularna, nap.prev.], na naprave u kasarni kadeta karabinjera u Fossanu, 02.06.2006., za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda) [anonimna i strašna pobuna, nap.prev.], na pakete-bombe poslane u Torinu jula 2006. poduzeću Coema Edilità (uključenom u obnovu sabirnih centara za migrante), gradonačelniku Sergiu Chiamparinu i direktoru dnevnih novina „Torino Cronaca”, za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda), na naprave postavljene u torinskoj četvrti Crocetta, 07.03.2016. za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT; osim i na druga djela odnose se i na ranjavanje izvršnog direktora poduzeća Ansaldo Nucleare, R. Adinolfija, 07.05.2012., za koje su dva anarhistička druga, Alfredo i Nicola, već osuđeni i za koje su javno preuzeli odgovornost.
Ukratko, vraća se ustaljeno kazneno djelo udruživanja po članku 270bis [udruživanje u svrhu terorizma ili rušenja demokratskog poretka, nap.prev.] , plus po različitim 280bis [teroristička djela, nap.prev.] i jednom 285 [atentat na sigurnost države, nap.prev.].
S pravne razine toliko, u očekivanju
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Regina Coeli Prison – Rome [Italy]: Daniele’s communique (20-09-2016) [en]


„Between these four increasingly narrow walls
I cultivate my hatred towards the system.

If you are anarchist accept the idea, if you have not done so already, that you could end up in prison sooner or later, and there are different paths that can lead you in.
If you are anarchist, in the first place, you have to be careful what you keep in house: the common things, more or less usual, in the cops’ expertise become components of devices or explosives; a story we have seen recently, by the way, in Bologna too, with a comrade ended up in AS of Ferrara prison. Even books, pamphlets and texts, the so-called „paper documents”, become evidences of affiliation with the terrorist organizations.
And then, there are the classic crimes of association, usually the 270bis, that allow the cops to put you in prison without even bothering to provide „concrete” elements.
Basically, the paths are many, but the reason is only one: be irreducibly aligned against the power.
If I’m saying this things it is certainly not to complain about the unfairness of the democratic justice, but to point out how easily an anarchist be incarcerated, despite of his prudence. The awareness of this risk should not frighten us, just help us to be ready.
So, „Scripta Manent” comes, certainly, as no surprise, it is a repressive attack on which the only one doubt was about „when”, but not for sure „if”. An attack of democratic regime against those who, inside it, still refuses to submit to the values and to the morality of dominion, placing himself not in a conciliatory perspective of dialogue and compromise, but in the open conflict with the power. „The State is not thinkable without lordship and servitude. For the State it is indispensable that nobody have an own will; if one had, the State would have to exclude this one; if all had, they would do away with the State.”
After all, if you end up in prison or not, it is a part of the anarchist path anyway. Because it is a spectre that hangs over your head, because it took friends or the loved ones, or just because it is the foundation of this society we hate („repression is civilization”).
But the constant threat of prison is not enough to suffocate the rage we feel in front of thousands of killed and tortured animals every day, in front of entire ecosystems wiped out by the voracity of technological society, in front of million of individuals forced to alienation in their workplaces or in the infamous prisons or in the concentration camps for migrants, in front of people killed by hunger and wars.
And how could you bow your head resigned in front of the continuous interference of the State in our lives?
This society in which, like in a shopping mall, everything has its price, everything can be bought and sold, if you have money to do it, this society based on profit at any cost will have always an extreme enemy, who is not willing to trade his life and his dignity at any price. The money is the only engine of this system of death and misery. The State legitimate the money, the police protect it, the newspapers give voice to its lies. The anarchists refuse it and attack it.
Solidarity with the arrested, suspected and searched in the operation „Scripta Manent”.
Solidarity with those who in this world pay the price for opposing this system of domination.
With those who under a grey sky choose to provoke storm.
For a world build on the ruins of this.

Charges on charges, sentences on sentences,
but what matters is the moment of capitulation.

Daniele
Whatthefuck


(translated by anarhija.info)

Pariz [Francuska]: Scripta manent, volens nolens! (08.09.2016.) [hr]

Neki su navikli, možda zbog ponosa i nešto ustaljenosti, neki zbog ismijavanja, da kažu „nisu ni jedan posto a ipak postoje...”, po dobro poznatom napjevu jednog klovna. Na odjelu AS [visoke sigurnosti, nap.prev.] zatvora u Ferrari ima ih sto posto, i postoje od krvi i mesa, anarhisti... Talijanska država je stručnjakinja na tom polju, iz operacije u operaciju, od Marini do Ardire, prolazeći kroz Thor, Mangiafuoco i Cervantes, uz neku kozmetičku i poetsku varijantu pokreću jednu za drugom: veliki represivni „uspjesi” Digosa [politička policija, nap.prev.] i ROS-a [antiteroristička jedinica karabinjera, nap.prev.] protiv anarhista. No, današnji specijalitet je poetičniji no ikada. Operacija „Scripta Manent” (zapisano ostaje) obuhvatila je čitav talijanski teritorij u jutro 6. septembra 2016. po nalogu torinskog tužiteljstva, uz hapšenja i tridesetak pretresa u vezi napada za koje je odgovornost preuzela FAI [Neformalna Anarhistička Federacija, nap.prev.]. Trenutno se uhapšeni nalaze raspršeni po različitim zatvorima diljem Italije, ali možda će ubrzo muškarci biti prebačeni na odjel AS2 zatvora u Ferrari, a žene u Rebibbiju [Rim].
Mogli bi se pomiriti s ovim stanjem stvari: pri svakom koraku talijanska država ažurira svoje arhive, šikanira, zatvara, fantazira o scenarijima koji su sličniji holivudskim špijunskim filmovima, kako po komičnim metodama tako i po scenarijima zavjere (organizacije strukturirane kao poduzeća ili pra-države, s hijerarhijama, složenim financiranjem i drugim glupostima svojstvenim istražnim sucima), nego bilo kojoj sredini antagonističkog i antiorganizacionog anarhističkog pokreta.
Međutim, na koncu nas sve to i ne iznenađuje, ali niti ne umanjuje bijes koji osjetimo u želucu kada doznamo da su još jednom vrijedni drugovi, borci, ponekad prijatelji, postali predmet pažnje ili zatvorenici talijanske demokracije. Uvijek istim refrenom, uvijek istim uobičajenim medijskim vonjom, lica naših drugova otisnuta u novinama uz jezovite naslove i legende, video zapisi objavljeni za tisuće poštenih građana koji se osjećaju sigurnijima dok gledaju te zle „teroriste” koje je probudila Digos, s lisicama na rukama, pokraj kreveta, no ponosni unatoč pokušajima zastrašivanja i poniženja. Društveni mir neće noćas bolje spavati zato što neće moći nikada zaustaviti sve pobunjenike, uvijek će netko ostati vani da bi nastavio borbu dostojanstveno i hrabro, da bi napao materijalizam odnosa i dominacije, prekinuo svakodnevnicu, prenio svoja iskustva i nadasve iskustva zatvorenika, analize, teorije i prakse.
Čvrste misli drugovima zatvorenima na odjelu AS2 u Ferrari. Uvjereni smo da ako se putovi budu sreli, Nicola i Alfredo će otkriti drugove slične sebi, ispunjene odlučnošću da stražarima prepriječe oduzimanje dostojanstva.
U zemlji koja se posljednjih godina hvališe smanjenjem broja zatvorenika, što je istina ako se usporedi s rekordnim brojem zatvorenika koji se ponavlja svako ljeto već desetljećima u francuskim zatvorima, anarhiste, njih, neće nikada zaobići represija države, kakve god bile političke okolnosti vladara.
Zato, nećemo ni mi zaobići državu i njene labirinte bez ispaljenog metka: zapalimo sve zatvore, sloboda za sve!

“Scripta manent”? Volens nolens!

Nekoliko solidarnih anarhista iz Pariza,
8. septembar 2016.

Antisocial Evolution
Nuovo sito anarco- nichilista [it]

antisocialevolution.blackblogs.org

Introduzione al progetto Evoluzione Antisociale
Iniziando con l’introduzione a questo blog deve essere detto che non ci sarà alcuna mercificazione spettacolarizzata dei suoi contenuti in modo da renderli dei prodotti che si adottano e giustificano la sua esistenza. L’esistenza di questo blog si regge sui valori delle persone e non delle ideologie. All’interno dell’alienazione capitalista di mercificazione delle personalità e delle idee il discorso anarchico che vuole decostruire tutti i sistemi deve misurare le parole per non cadere nella trappola di offrire solo un altro prodotto della civiltà. Immergendoci nei più profondi pozzi del nostro essere accendiamo lampi caotici che cercano di affermare la vita davanti al controllo, davanti alle macchine della fogna tecnologica e alla comunicazione compromessa di Internet, e sfidare e profanare le astrazioni della Legge. Pensiamo che esistono molte posizioni individuali sull’anarchia e percezioni generalizzate che non sono state comunicate perché manca una certa cultura, prodotto della civiltà. Ma questo è esattamente ciò che vogliamo distruggere. Gli standard con i quali l’alienazione sfida il pensiero personale e rende l’agire impossibile, si deve mettere il piede su certi fondamenti per svelarli. Per andare aldilà di uno uso reificato del linguaggio, per distruggere e creare mediante un contenuto personale, annientando tutte le astrazioni della sistematizzazione civilizzata, le quali non sono altro che prodotti della dominazione sociale, e quindi cercare di scatenare la pluralità del caos. La cosa più importante da dire è che questo sperimento non è qui per “illuminare” qualcuno su come e perché si “dovrebbe” agire. Ci sono stati molti idealisti nel pensiero anarchico, e ognuno in cerca di speranze o di qualcosa a cui aggrapparsi per infrangere il proprio vuoto esistenziale li può leggere. Ci sono anche molti manichei che puzzano di senso del dovere per coloro che amano il senso di appartenenza. Questo sperimento non appartiene a nessuna tendenza fittizia né tenterà imperativamente di erigerne una, con il pericolo di creare un prodotto per i consumatori sterilizzati di un’epoca della massima depersonalizzazione. Cercherà invece di creare legami egoistici che non possiedono modelli di ruolo o un esito noto, legami tra gli ego individuali volontariamente lontani da immaginari legami-ruoli, che si creano all’interno di un contesto di resistenza che reagisce alla società. Questo non significa che coloro che scrivono queste righe sono una “élite” o qualche specie di specialisti in tuttologia, al contrario, provengono da qualcuno che vuole più sperimentazione nella teoria e nella pratica con liberazione totale come strumento delle persone, e mai come persone al servizio di cause idealistiche che acquisiscono la forma del significato universale. Quindi, non siamo dei proseliti dell’ideologema della “distruzione dell’esistente”, pilastro del nichilismo ideologico politico che si è sviluppato come un’inevitabile reazione alla fallita gestione degli esattamente stessi valori sacri, utilizzando un costrutto chiamato Anarchia a mo’ di castello al quale anarchico come ruolo deve dedicarsi secondo i bisogni di “questo”. Quando il tuo contenuto unico viene schiacciato sotto le forme di un sapere esplicito, tu inevitabilmente divieni ideologia.
Siamo contrari alla moralità e vediamo nell’ideologia un ostacolo fondamentale per la realizzazione dell’unicità della persona, ed entrambe consideriamo pilastri fondamentali per l’istituzionalizzazione del controllo, dei ruoli della società e dei sistemi che rafforzano e perpetuano la civiltà. Percepiamo la moralità come un sistema di valori santificati che esigono conformità, secondo un’immagine ideologica che ognuno ha costruito all’interno della propria mente e che indica la “strada giusta”. Non tutte le forme di moralità sono estremamente condannabili, mentre certe altre lo sono. La moralità può provenire da ognuno, non è connessa ad alcun -ismo, in realtà non ha a che fare con i termini. E’ sempre connessa al modo di pensare, ma soprattutto al luogo d’origine del modo di pensare e alla maniera in cui esso si rivela. Innanzitutto, se non abbiamo dei reali valori personali provenienti dalla nostra esperienza personale di vita, ma delle idee reificate come lo sono i valori, non importa se implichino universalità o meno, allora automaticamente parliamo della moralità. Ogni idea, costrutto della mente, elevata ad un livello più reale di colui che la valorizza è una coscienza ideologica, e questo non è la coscienza di una persona ma un’Idea con un contenuto predefinito, che di conseguenza porterà alla moralità perché questa idea non è mai stata vista come una scelta, bensì come una verità. Come la “strada giusta”, e certe volte come “l’unica strada”. Ed è qui che la politica si insedia. Ma noi non apparteniamo a nessuna ideologia politica. Noi apparteniamo a noi stessi. L’ideologema l’Anarchia contro l’Autorità crea solamente una nuova autorità sopra
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Antisocial Evolution — new anarcho-nihilist website [en]

antisocialevolution.blackblogs.org

Starting with the introduction to this blog it has to be said that there will be no spectacularized commodification of its contents so as to make them products for adoption and justify its existence. Its existence stands on values of persons and not of ideologies. Inside the capitalist alienation of commodification of personalities and ideas the anarchist speech that intends to deconstruct all systems needs to be carefully used in its expression as not to fall into the trap of offering yet another product of civilisation. By diving into the deepest pits of our own being we unfold chaotic flashes which seek to affirm life against control, the machines of the technological sewer and the compromised communication of the internet as well as to defy and desecrate the abstractions of the Law. We believe there are many individual positions on anarchy and generally perceptions that are not being communicated because of the lack of a certain culture, a product of civilization. But this is exactly what we want to destroy. The standards that make alienation defying personal thinking and acting to be impossible but instead it has to step on certain foundations to unfold. To go beyond a reified use of language, to destroy and create with personal content annihilating all abstractions of civilised systematization which are products of societal domination and thus seek to unchain the plurality of chaos. Most important is to say that this experimentation is not here to ”enlighten” anyone about how they ”should” act and why. There have been many idealists in anarchist thinking of which whoever wants to buy hope or something to grasp on for the breach of their existential void can read. There are also many manicheans who reek of a sense of duty for those who like a sense of belonging. This experiment belongs to no fictional tendency nor will it try imperatively to raise one with the danger of creating a product for the sterilized consumers of the epoch of utmost depersonalization but instead it will aim at creating egoistic bonds which don’t have role models or a known outcome, between individual egos voluntarily away from the imaginary bonds-roles that are created within reactive to society contexts of resistance. This doesn’t mean that the ones who write these lines are an ”elite” or some kind of specialists in anything, on the contrary this comes from someones who want to experiment more in theory and practise with total liberation as a tool of the persons and never the persons in the service of idealistic causes that acquire the form of universal significance. Therefore we are not advocates of the ideologeme of the ”destruction of the existent”, the pillar of political ideological nihilism that raised itself as an unavoidable reaction to the failed management of the exact same sacred values, using a construct named Anarchy as a castle to which the anarchist as a role has given himself according to ”its” needs. When your unique content is crushed under forms of explicit knowledge ideology becomes you unavoidably.
We are against morality and we see ideology as a basic obstacle for realizing ones uniqueness, as well as both of them as basic pillars for the institutionalization of control, roles of society and systems that strengthen and perpetuate civilisation. We see morality as systems of sanctified values that demand compliance, according to the ideological image that anyone has constructed inside their minds and show the ”right path”. Not all forms of morality are extremely condemning whereas some others are. It can come from anyone, it is not connected to certain -isms, in fact it has nothing to do with terms. It is always connected to the way of thinking but most importantly to where the way of thinking originates from and how it unfolds. First of all if we don’t have real personal values coming from how we experience life but reified ideas as values, whether they imply universality or not doesn’t matter, we automatically speak of morality. Any idea, construct of the mind which is uplifted as more real than the one who values it, is an ideological conscience and this is not the conscience of the person but of an Idea with a predefined content, which consequently will bring morality because this idea was never seen as a choice, but as a truth. As the ”right path” and sometimes the ”only path”. There is where politics enthrones itself. We do not belong to any political ideologies. We belong to ourselves. The ideologeme of Anarchy vs Authority creates only new authority over the self, a ”temporary” internalized authority until it ”permanently” destroys ”all authority”. The minds of idealists create new constructs and new roles, but anarchy for us is not this, we see reality in the physical existence as constituted by unique beings who massify themselves when consumed by ideology and moralistic causes, who most of all demand soldiers and sacrifice for the Idea. This is the major problem for everyone. Reification. By using a certain word, a certain role, which contains ”essence” in itself, the ”common cause” is created and then the person, the self sacrifices his own cause on the altar of abstractions. We see all ideologies as chains, whether it takes the name of Anarchy or something from its very nature ideological as Democracy for instance. Even nihilism, everything can become an ideology, we might share common perceptions with some whereas with others nothing, but we will never become part of any of them. Our desire is not to meet and collaborate with Humans or any other construct out of the numerous out there but insurrected persons creating anarchy free of social residues which is mental and corporeal and will never become ”perfect”. This blog has no relation to the scattered promiscuous solidarity which is a characteristic of a plethora of anarchist political circles, as it is against politics and humanistic nature imperatives of Principles for the realization of imaginary revolutionary alienations and movements. We don’t see ourselves through any human belonging and we perceive the authentic relations as
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Tolosa [Francia]: Sabotaggio di solidarietà con gli anarchici coinvolti nell’operazione “Scripta Manent” (12/09/2016) [it]

Ad un veicolo di Eiffage, uno di Bouygues [aziende costruttrici di carceri], 2 di Orange [azienda di telecomunicazioni] e ad una macchina privata sono state tagliate le gomme durante il fine settimana.
Queste aziende sono attivamente coinvolte nella costruzioni delle carceri, nello sfruttamento dei detenuti o assistono gli sbirri.
Pensiamo ai nostri compagni coinvolti nella presente operazione repressiva in Italia.
Baci

Toulouse [Francuska]: Solidarna sabotaža s anarhistima pogođenim represivnom operacijom “Scripta Manent” u Italiji (12.09.2016.)
Jednom vozilu poduzeća Eiffage, jednom Bouygues [poduzeća koja grade zatvore], dvoma Orangea [poduzeće za telekomunikacije] i jednom privatnom automobilu prerezali smo gume tokom vikenda. Ova su poduzeća aktivno uključena u izgradnju zatvora, izrabljivanje zatvorenika ili su pomoćnici pandura.
Mislimo na naše drugove pogođene sadašnjom
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Montreuil [Francia]: La solidarietà è l’azione diretta (06/09/2016) [it]

Nelle prime ore della mattina di 6 settembre abbiamo dato fuoco a 5 autolib [servizio di auto elettriche a noleggio automatico] a nella via Beausse e nella via Sergent Godefroy a Montreuil.
Queste macchine sono il segno dell’imborghesimento della città. I loro cosiddetti veicoli “puliti” non sono che un altro passo in avanti verso lo sfruttamento della natura e degli umani, come l’energia nucleare.
Un mondo che noi combattiamo.
Solidarietà con i detenuti a seguito del movimento contro la Legge sul lavoro e il suo mondo, almeno con coloro che hanno mantenuto la testa alta di fronte alla repressione. Lo solidarietà non si dovrebbe limitare alle dichiarazioni. Non si esprime solo attraverso il sostegno legale, nelle assemblee utilizzate come trampolino di lancio politico per gli specialisti della “difesa”. La solidarietà è l’azione diretta.
Libertà per tutti e tutte!
La piccola fiammiferaia e le sue compagne

Montreuil [Francuska]: Solidarnost je direktna akcija (06.09.2016.)
Rano ujutro 6. septembra zapalili smo 5 autoliba [električni automobili za naizmjenično automatsko iznajmljivanje], u ulici Victor Beausse i u ulici Sergent Godefroy u Montreuilu.
Ona su znak džentrifikacije grada. Ta navodno “čista” vozila su samo još jedan korak dalje u izrabljivanju prirode i čovjeka, kao što je nuklearna energija.
Svijet protiv kojeg se mi borimo.
Solidarnost sa zatvorenicima uslijed pokreta protiv zakona o Radu i
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Amsterdam [Paesi Bassi]: Approvata l’estradizione in Germania dell’anarchica accusata di rapina in banca (15/09/206) [it]

Il tribunale di Amsterdam ha deciso oggi, 15 settembre 2016, di soddisfare la richiesta dello Stato tedesco per estradare la nostra compagna che affronterà il processo ad Aachen (Aquisgrana), accusata di rapina in banca.
Il verdetto è stato pronunciato intorno alle 12:30 ed è stata immediatamente portata via.
Il tribunale era pieno di amici e compagni in solidarietà e sostegno con la compagna che affronta la repressione.
Solidarietà nella lotta
solidariteit.noblogs.org

Amsterdam [Nizozemska]: Odobreno izručenje anarhistice optužene za pljačku banke u Njemačkoj (15.09.2016.)
Sud u Amsterdamu je danas 15.09.2016. odlučio da udovolji zahtjevu njemačke države o izručenju naše drugarice kojoj će biti suđeno u Aachenu, optuženoj za pljačku banke.
Odluka je donešena oko 12:30 i smjesata je odvedena.
Sud je bio ispunjen prijateljima i drugovima u solidarnosti i podršci drugarici suočenoj s
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Repubblica Ceca: Arrestato l’anarchico latitante Lukáš Borl (04/09/2016) [it]

Domenica 4 settembre la polizia ha catturato il nostro compagno Lukáš Borl. Lukáš è un anarchico che per quasi un anno ha vissuto nella latitanza a causa di un’intensa sorveglianza precedente. Lunedì 5 settembre il tribunale ha ordinato la custodia preventiva. La PM Naďa Voláková ha commentato così il caso per l’agenzia stampa ceca: “Confermo la cattura di un uomo accusato di aver fondato, sostenuto e promosso un movimento finalizzato a sopprimere i diritti umani e le libertà, accusato di ricatto e atti illeciti dannosi...”
Non conosciamo ancora le accuse specifiche. Continueremo a fornire aggiornamenti. Potete esprimere il vostro sostegno inviando lettere o attraverso delle manifestazioni spontanee.
Lukáš si trova nel carcere preventivo di Litomerice. Questo l’indirizzo:
Lukáš Borl 1.3.1982
Vazební věznice Litoměřice
Veitova 1
412 81 Litoměřice

Češka: Uhapšen anarhist bjegunac Lukáš Borl (04.09.2016.)
U nedjelju 4. septembra policija je uhapsila našeg druga Lukáša Borla. Lukáš Borl je anarhist koji je oko godinu dana živio u ilegali zbog prethodnog intenzivnog nadzora. U ponedjeljak 5. septembra sud je donio odluku o preventivnom zatvaranju. Državna tužiteljica, Nadija Volakova, komentirala je na ovaj način slučaj za češku novinsku agenciju: “Potvrđujem hapšenje čovjeka optuženog za osnivanje, podršku i promicanje pokreta namijenjenog gušenju ljudskih prava i sloboda, za ucjenu i nanošenje djela kaznene štete...”
Još ne znamo točno za što je Lukaš
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Varsavia [Polonia]: Appello urgente per il sostegno ai 3 anarchici detenuti (14/09/206) [it]

Aggiornamento del 21/09: Siamo felici di annunciare che il primo dei tre detenuti è stato liberato! Gli altri due saranno liberati al principio della prossima settimana. Insieme siamo riusciti a raccogliere tutta la cauzione (60.000 PLN, 13.800 Euro) in tempo! La maggior parte del denaro è stato prestato e lo dovremo restituire, il che vuol dire che continuiamo a raccogliere fondi per restituire il credito e per future spese degli avvocati. Un grande ringraziamento va a ogni persona o gruppo che ha supportato i detenuti, facendo possibile la loro liberazione. Avete ancora una volta confermato che la meravigliosa potenza della solidarietà può migliorare veramente la situazione dei detenuti. La liberazione dei 3 anarchici dimostra quanto sono importanti le campagne di solidarietà. Però non dobbiamo dimenticare che, anche se sono fuori dalla prigione, non è finita qui. L’investigazione contro i nostri compagni continua. Fino a che non finisca il processo, staranno sottoposti a un regime di massima vigilanza da parte della polizia. Le condizioni della liberazione sotto cauzione sono molto rigorose – gli accusati non possono comunicare fra di loro o con i testimoni del processo, devono firmare tutti i giorni della settimana e non possono andarsene da casa o viaggiare. In questa nuova situazione, di particolare importanza sono le norme di comportamento sicuro, che abbiamo menzionato anteriormente – non spettegolare, speculare o ripetere informazioni non verificate sulla loro vicenda. Ancora una volta, un ringraziamento va rivolto a tutte le persone che hanno supportato la campagna di solidarietà! Questa mobilizzazione e la solidarietà meritano una grande ammirazione. Ogni piccolo aiuto è di inestimabile importanza. La solidarietà porta alla libertà! (informa-azione.info)

I 3 di Varsavia sono stati arrestati in maggio e da allora si trovano rinchiusi nel carcere di alta sorveglianza. I loro contatti con l’esterno sono estremamente limitati e rischiano pesanti condanne secondo le nuove leggi antiterrorismo e antianarchiche. Sono ancora in attesa del processo.
Oggi, durante l’udienza che ha esaminato l’appello contro la detenzione prolungata dei 3 anarchici, il tribunale ha deciso di rilasciarli su cauzione. La somma stabilita è di 20 mila PLN (4600 euro) per ognuno. Se il denaro sarà trasferito nell’arco di una settimana (7 giorni da oggi 14/9, fino al 21 settembre) gli arrestati saranno rilasciati e tenuti sotto sorveglianza.
60 mila PLN (13800) euro è una fortuna per le famiglie e gli amici degli arrestati. Raccogliere questi fondi in solo una settimana sembra poco probabile. Se puoi – esprimi il tuo sostegno, o finanziario o inoltrando questo appello per la raccolta fondi. Ogni euro è passo avanti per tirarli fuori.
Il rilascio per questi anarchici arrestati significherebbe la fine delle torture quotidiane inflitte dopo più di 3 mesi nell’isolamento. Non possiamo farci sfuggire dalle mani questa opportunità!

Per il sostegno:
Account Holder: VpKK e.V.
IBAN: DE 4085 0205 0000 0361 5700
BIC: BFSWDE33DRE
Bank für Sozialwirtschaft
Note: Donation ABC Warsaw \ ACK Warszawa IMPORTANTE: Non dimenticare la nota „Donazione ABC Varsavia” o „ACK Warszawa”. Senza questo nessuno saprà che la tua donazione è destinata proprio ai tre anarchici di Varsavia.
Maggiori informazioni su: www.wawa3.noblogs.org


Ažurirano 21.09.: S radošću objavljujemo da je prvi od trojice zatvorenika oslobođen! Ostala dvojica bit će oslobođeni početkom idućeg tjedna. Zajedno smo uspjeli sakupiti čitavu kauciju (60.000 PLN, 13.800 Euro) na vrijeme! Veći dio novca je posuđen i morat ćemo ga vratiti, što znači da ga nastavljamo sakupljati kako bi vratili i za buduće troškove advokata. Veliko hvala svakoj osobi ili grupi koja je podržala zatvorenike i za sve što je učinila za njihovo oslobođenje. Još ste jednom potvrdili da predivna snaga solidarnosti može zaista poboljšati situaciju zatvorenika. Oslobođenje 3 anarhista dokazuje koliko su bitne kampanje solidarnosti. No, ne smijemo zaboraviti da mada su izašli iz zatvora, stvar se ne završava ovdje. Istraga koja se vodi protiv naših drugova se nastavlja. Sve do okončanja procesa bit će podvrgnuti režimu maksimalnog policijskog nadzora. Uvjeti otpuštanja uz kauciju su vrlo strogi – optuženii ne smiju komunicirati međusobno ili sa svjedocima procesa, moraju svakodnevno se javljati na policiju i ne mogu napustiti dom ili putovati. U ovoj novoj situaciji veoma su bitna pravila sigurnog ponašanja, koje smo prije naveli – ne ogovarati, špekulirati ili ponavljati neprovjerene informacije o njihovoj priči. Još jednom upućujemo
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RadioAzione[Italia]
It Comes As No Surprise Operation "Scripta Manent" [en]

As I had already written in a statement a few days ago about the operation "Scripta Manent" ["written words remain"], 32 comrades across the Italy were awakened by the dogs in uniforms at dawn of September 6.
The result of this new operation, ordered by Turin Prosecutor's Office trough its inquisitor Roberto M. Sparagna, is 7 arrested and 15 under investigation.
The eight comrade, editor of Croce Nera [Anarchist Black Cross], Daniele was arrested following the search when are found the batteries and a handbook for electrician.

Apart from Alfredo and Nicola, already in Ferrara's prison for the wounding of Roberto Adinolfi, the other arrested comrades are Alessandro, Marco, Danilo, Valentina and Anna.
The articles 270bis [association for purposes of terrorism], 280 bis [attacks for terrorist or subversive purposes] and 285 [threatening to commit a terrorist crime] are the sum of the alleged offences which started as far back as 2003 and are related to a series of attacks signed by "FAI-Federazione Anarchica Informale", through the cells "“Narodnaja Volja”, “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)” [Fire and Similar Craftwork Cooperative, occasionally spectacular], “FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda)” [Anonymous and Terrible Revolt], and the cell "Olga". The comrades Alfredo and Nicola have assumed the responsibility for their participation in this cell and for the wounding of Adinolfi.
So, another investigation of Informal Anarchist Organization, another attempt to fishing in troubled waters just to ensure the salary which is going to fatten another Savonarola and his family in period between the investigation and the trial.

Am I surprised by just another operation?
Not at all!
If I swim in the ocean voluntary, I know very well that I will meet the sharks sooner or later.
But, these sharks can be sure they can't scare me in my accrossing...
I WILL NOT RETREAT!
Prosecutions, searches, investigations, prisons and trials don't touch me at all. On the contrary, the more I feel you on my back the more I feel the rage...
They will never make me take a step back, and they will never make me change my mind that, from the moment I came into this world against my will, I will do my best to live better in it...
They will never make me change my idea that the direct action is the only weapon to destroy this miserable and opulent existent.

Therefore, I am not a "poor comrade" who has suffered harassment from cops and a judge, because since I realized that I madly love my ideas, I took everything into consideration, with no exceptions.

A small example can be this temporarily reopening of the RadioAzione website which I shut down more than a year ago, and now it will try to update the comrades exclusively on this operation, publishing communiques, solidarity acts and updates on arrested comrades.
It will not be published anything else, and the reasons are the same which led me to shut down the web site in August 2015.
I hope that the non-Italian comrades won't hold it against me, I have many doubts even today about things that I don't know well and I didn't knew well in the past.

It is not a coincidence that I will update only on operation "Scripta Manent".
In this operation are involved the very few comrades, brothers and sisters, the ones I always felt very close in these last twenty years, and with someone of them even more.
Alessandro, Marco, Danilo, Valentina, Anna, Alfredo, Nicola, and Daniele too, will be everyday on my mind until the day I will see them out of the concentration camp of the State.
They will walk with me, in my thoughts, outside the prison walls, bars and special sections.
They will walk with me, in my thoughts, along the dark path which lead to anarchy.

In the end, the national press are reaffirming the same role of inquisitors and jackals, following very carefully a series of anarchist websites to transcript on their toilet paper excerpts of our reflections, accompanying them with their Lombroso-reminiscence analyses.
Especially the center-left press, like good little ships and the voice of the master, in order to hide the fact that the money for the earthquake, and for the previous one, will never be allocated (it will be used for restructuring the bank of the minister Boschi's father), it splash the anarchists and their solidarity communiques across the front page, hoping for comments of idiotic and conservative zombie mass who lives in the suburbs of the net.
But, don't worry, because in our thoughts are also you, journo hacks and jackals.
As every empire that should be destroyed, it begins with destroying the army to reach the kings and the queens.
If the "written words remains", be sure that despite the arrests and searches our ideas will survive too, until the day we will see them realized... but in that world will not be place for you.

For anarchy, for direct action.

Me, myself and I
Naples, 11 Semptember 2016

(translated by anarhija.info)

RadioAzione[Italia]
Niente di cui stupirsi Operazione „Scripta Manent” [hr]

Come avevo già scritto, in un comunicato di qualche giorno fa circa l’operazione “Scripta Manent”(“Gli scritti restano”), la mattina del 6 settembre 32 compagni in tutta Italia veniamo svegliati all’alba dai cani in divisa.
Risultato di questa nuova operazione, ordinata dalla Procura di Torino tramite il suo inquisitore Roberto M. Sparagna, è di 15 indagati e 7 arresti. Un ottavo compagno e redattore di Croce Nera Anarchica, Daniele, viene arrestato in seguito alla perquisizione in cui gli vengono ritrovate delle batterie ed un manuale da elettricista.

Oltre ad Alfredo e Nicola, già in carcere a Ferrara per il ferimento di Roberto Adinolfi, vengono arrestati i compagni Alessandro, Marco, Danilo Valentina e Anna.
Gli articoli 270 bis, 280 bis e 285 sono la somma dei fatti contestati che partono dal lontano 2003 e riguardanti tutti una serie di attacchi firmati “Federazione Anarchica Informale” attraverso le cellule “Narodnaja Volja”, “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)”, “FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda)”, e la cellula “Olga” per cui è stata rivendicata l’appartenenza, insieme al ferimento di Roberto Adinolfi, dai compagni Alfredo e Nicola.
Quindi l’ennesima inchiesta sulla Federazione Anarchica Informale, l’ennesimo tentativo di andare a pescare nel torbido pur di assicurarsi uno stipendio, che tra periodo di indagine e processo, faccia ingrassare il Savonarola di turno e la sua famiglia.

Sono meravigliato per questa ennesima operazione?
Nemmeno lontanamente!
Se volontariamente nuoto nell’oceano, so benissimo che prima o poi incontrerò gli squali.
Ma stiano sicuri i pescecani che questo non mi intimorirà nella traversata…
NON BATTERO’ RITIRATA!
Persecuzioni, perquisizioni, indagini, galere e tribunali non mi scalfiscono nemmeno di striscio, anzi più vi sento addosso e più mi sale la carogna…
Non mi faranno mai fare un passo indietro, e non mi faranno mai cambiare idea che dal momento che sono stato messo al mondo, contro la mia volontà, farò di tutto per starci meglio…
Non mi faranno mai cambiare idea che l’azione diretta è l’unica arma per distruggere questo squallido e opulento esistente.

Quindi non sono un “povero compagno”che ha subito le angherie della sbirraglia e di un magistrato, perché dal momento che ho capito di amare follemente le mie idee ho messo
...

Croce Nera Anarchica
“Operation Scripta Manent” [en]

For the moment we, the editors of Croce Nera Anarchica [Anarchist Black Cross], will wait to write about this new operation.

We remind you that the fund-raise for the comrades in prison is active.
To send solidarity contribution
PostePay Card number: 4023 6009 1934 2891
Account name: Omar Nioi

Regarding the addresses, at the moment we know that the comrades are in the following prisons:
Comrades arrested in this operation:
BISESTI MARCO: C.R. REBIBBIA via Bartolo Longo n. 72 – 00156 ROMA
MERCOGLIANO ALESSANDRO: C.R. REBIBBIA via Bartolo Longo n. 72 00156 ROMA
BENIAMINO ANNA: C.C. CIVITAVECCHIA via Aurelia nord km 79,500 n. snc 00053
CREMONESE DANILO EMILIANO: C.C. via San Donato n.2- 65129 PESCARA
SPEZIALE VALENTINA: C.C. via Ettore Ianni n.30 – 66100 CHIETI
ALFREDO AND NICOLA ARE STILL IN THE SAME PRISON IN FERRARA, AS2

Daniele, the comrade editor of CROCE NERA ANARCHICA, was arrested with another procedure, accused of possessing materials to manufacture explosive devices, following the discovery of some batteries and a handbook for electricians in his home.
DANIELE C.C. regina coeli Via della lungara n29 – 00165 roma

THE UPDATES WILL FOLLOW
HEALTH IS IN YOU...

Omar Nioi-CNA

croceneranarchica

(translated by anarhija.info)

Text by Lello (about the operation “Scripta Manent”) [en]

Comrades,
last night [06/09] the repression arrested six “free” comrades e two already imprisoned, and invaded the homes of 33 comrades.
This wave of repression struck an aerea of anarchist movement... the area has not representatives and has not mouthpieces, so each one expresses himself according to his consciousness and is responsible for his own words.
The repression, as always, wants to scare and intimidate, wants to force us to stop or to take a step back. We thank everyone who has expressed solidarity... the solidarity of comrades is always useful and precious.
For our part, we invite the comrades to express their solidarity in the only way that we consider effective.
Comrades, brothers and sisters, we must not allow repression to achieve its goal. We all must make efforts to multiply our forces to make our struggle against every form of power more sharper, efficient and destructive... Of course, each one will follow his own consciousness e will do what he considers appropriate.
Respond to repression means move forwards, only in this way we will be able to help our imprisoned comrades.

A hug to all and everyone.

Lello, “that in wheelchair”</em>

croceneranarchica.org

(translated by anarhija.info)

Il Buco – informazione e traduzione anarchica
“Scripta Manent”, but our memory is black [en]


Today [06/09] at the first light the infamous Turin Prosecutor have unleashed the investigation “Scripta Manent”, which resulted in 7 arrested anarchists, 15 under investigation and 32 searches across the Italy.
The regime newspapers publish the names of 7 arrested with their photos and old videos.
We are waiting to find out the destination of the comrades to actively express our support.
The only thing we know for certain is that Alfredo Cospito and Nicola Gai have been struck by this new investigation too. Our affinity is with them.

For the destruction of the existent

thehole.noblogs.org

(translated by anarhija.info)

Il Buco – informazione e traduzione anarchica
“Scripta Manent”, ma la nostra memoria è nera [it]

Alle prime luci di questa mattina [06/09] l’infame Procura di Torino ha dato in via all’indagine “Scripta manent”, che ha portato all’arresto di 7 anarchici e 15 indagati, in tutto 32 perquisizioni che hanno toccato tutta l’Italia.
I nomi dei 7 arrestati vengono resi noti da poco dai giornali di regime, con tanto di foto e vecchi video.

Attendiamo di sapere la destinazione dei compagni per poter dimostrare in maniera attiva la nostra vicinanza.
L’unica certezza che abbiamo è che sia Alfredo Cospito, che Nicola Gai sono stati colpiti anche da questa nuova indagine. A loro va la nostra affinità.

Per la distruzione dell’esistente

thehole.noblogs.org

L’Incendiairio – Congegno Individualista
Anarchists arrests... [en]

Today morning [06/09] news: new repressive operation designed by the Turin Prosecutor to strike the informal FAI [Federazione Anarchica Informale], ugly, dirty and evil, which has nothing to do — as many hacks write — with the Italian anarchist federation [FAI-Federazione Anarhcica Italiana], whose members will finally be happy to have obtained even in the “official” media so long desired licence of respectability; this time they will not have, at least, dissociate themselves publicly.
The operation called “Scripta Manent” led to numerous searches across Italy and arrest of seven insurgents, accused of various direct actions.
Regarding the procedural ways of the filthy spies paid by the dominion: nothing new, their intent is actually clearly unveiled, for the umpteenth time they will try to charge them with the associative crime by building structures and hierarchies on the paper, as ridiculous as predictable. But let us set aside these kind of analysis, we can postpone them for the moments when the picture will be clearer. The only urgent — important — thing in this moment is express the whole possible solidarity to the 7 insurgents, detained by dominion, though we are quite aware that they will know how to face the repression with head held high, as Alfredo and Nicola have done before, also forced actors of this new fiction of Power.

Solidarity with the insurgents of the earth, let the fire continues to burn for them too!

lincendiario.noblogs.org

(translated by anarhija.info)

L’Incendiairio – Congegno Individualista
Arresti anarchici… [it]

E’ di stamane [06/09] la notizia di una nuova operazione repressiva ordita dalla procura di Torino volta a colpire la FAI informale, brutta sporca e cattiva, che nulla ha a che vedere – come scrivono molti pennivendoli – con la fai – federazione anarchica italiana, i cui appartenenti saranno finalmente contenti di aver raggiunto anche sui media “ufficiali” la tanto sospirata patente di rispettabilita: questa volta almeno non dovranno dissociarsi pubblicamente.
L’operazione denominata “Scripta manent” ha portato a numerose perquisizioni in tutta italia ed all’arresto di 7 ribelli, accusati di svariate azioni.
Riguardo le modalità procedurali dei laidi spioni al soldo del dominio nulla di nuovo, il tentativo è già palesemente svelato, per l’ennesima volta si tenterà di affibbiare il reato associativo costruendo sulla carta strutture e gerarchie, tanto ridicole quanto scontate; ma lasciamo stare certe valutazioni e rimandiamole, nel caso, a quando il quadro sarà più chiaro, preme ora soltanto – e per quel che conta – esprimere tutta la solidarietà possibile ai 7 ribelli presi in custodia dal dominio, ben consci che sapranno affrontare a testa alta le sferzate della repressione come già hanno fatto Alfredo e Nicola, anche loro attori forzati di questa nuova sceneggiata del potere.

Solidarietà ai ribelli della terra, che il fuoco continui a bruciare, anche per loro!

lincendiario.noblogs.org

RadioAzione[Italia]
September Carrion — Operation “Scripta Manent” [en]

At about 5.00 this morning, September 6, almost like an anniversay or the tax on garbage due, a pack of guard dogs materialized outside my doors.
They were not begging for kibble, cookies or bones, but for weapons, explosives, claims, “Croce Nera Anarchica” [the magazine of Italian ABC], “Pagine in Rivolta” e “KNO3” [anarchists magazines]... With the arrogance typical of watchdogs, they pushed into the house and started rummaging, not before having delivered me the formal invitation signed, not by me of course, but by certain Roberto M. Sparagna, who works as inquisitor on behalf of the Turin Prosecutor.

A part from a few “Cobra” firecrackers and a smoke bomb, they did not find anything else “dangerous”, and gave vent their hunger on the newspapers, pamphlets and posters, especially from Greek and Mexico, the above Italian anarchist publications and others, posters with the FAI/FRI symbols as well as a good amount of correspondence even from decades ago.
After turning my romm upside dow and visiting those of my flatmates, they asked me to accompany them to the police station to list the total of their raid and receive a receipt of confiscation.

Once again, with Septembrian surgical precision, they have unleashed raids and issued notifications; but above all some comrades have been kidnapped, 8 to be precise...
This time, in order to gain a place on the State’s payroll for a few years, the prosecutor RM Sparagna had to fish in troubled waters, going back to events happened since 2003 (I wonder if the next inquisitor will accuse us and arrest us for the “Matese uprisings” ore the “Revolt of Piombino” [XIX sentury]...).
Those that the “wig” on duty is turning to and has summed under “270bis” [anti-terrorist law] are attacks carried out from 2003 onwards with the signature FAI/FRI, not knowing that back in 2004 somone from Rome had tried with “Operation Cervantes” and a couple of years later with the operation against the comrades of the then Croce Nera Anarchica [Anarchist Black Cross].
The arrest of our comrades will not succede in making us retreat, so arm yourself with “holy and inquisitorial” patience because you will have to wake up us at down for a long time... if you will find us still in our beds...

Alfredo, Nicola, Anna, Marco, Alessandro, Daniele, Danilo and Valentina will not be left alone even for a second.
Our thoughts will be with them every moment of their sequestered life, in their every breath, in each one of our steps along the paths of the dark forests.

Me, myself and I
Naples, 6 September 2016.

(translated by anarhija.info)

RadioAzione[Italia]
Carogne settembrine - L'operazione “Scripta Manent” [it]

Verso le ore 05:00 di questa mattina, 6 settembre, quasi come una scadenza annuale o la tassa sulla monnezza da pagare, si sono materializzati davanti l'uscio di casa mia un branco di cani da guardia.
Non elemosinavano crocchette, biscottini o ossa ma armi, esplosivi, rivendicazioni, Croce Nera Anarchica, Pagine in Rivolta e KNO3... Con la tipica arroganza dei cani da guardia, si infilavano dentro casa per iniziare a rovistare non prima di avermi consegnato il biglietto d'invito firmato, non da me ovviamente ma, da un certo Roberto M. Sparagna che di mestiere fa l'inquisitore per conto della Procura di Torino.

A parte qualche petardo “Cobra” e un fumogeno non trovavano null'altro di “pericoloso”, quindi sfogavano la loro fame su giornali, opuscoli e manifesti soprattutto di provenienza greca e messicana, le suddette pubblicazioni anarchiche italiane più altre, manifesti con simboli della FAI/FRI oltre ad una buona quantità di corrispondenza anche datata di decenni.
Dopo aver ribaltato per bene la mia camera, e visitato anche le camere dei miei coinquilini, mi hanno chiesto di seguirli in Questura per fare il totale sulla razzia fatta e rilasciarmi il verbale di sequestro.

Anche questa volta, con una precisione chirurgica con l'inizio settembrino, sono scattate perquise, sono spiccati gli avvisi di garanzia, ma soprattutto sono stati sequestrati alcuni compagni, 8 per la precisione... Questa volta per aggiudicarsi un posto sul libro paga dello Stato per qualche anno, il pm R. M. Sparagna ha dovuto pescare nel torbido, arrivando a fatti accaduti dal 2003 (chissà se il prossimo inquisitore non ci accusi e arresti per “moti del Matese” o la “rivolta di Piombino”...).
Quelli a cui il “parruccone” di turno si rivolge, e riassume sotto forma di “270 bis”, sono gli attacchi messi in atto dal 2003 in poi a firma FAI/FRI, senza sapere che già nel 2004 qualcuno ci aveva provato da Roma con “L'Operazione Cervantes” e dopo un paio d'anni con l'operazione contro i compagni dell'allora Croce Nera Anarchica. L'arresto dei nostri compagni non servirà a farci battere ritirata, quindi armatevi di “santa e inquisitoria” pazienza perché vi toccherà svegliarci ancora all'alba per tantissimo tempo... sempre se ci trovate ancora nei letti...

Alfredo, Nicola, Anna, Marco, Alessandro, Daniele, Danilo e Valentina non verranno lasciati soli nemmeno per un solo secondo.
I nostri pensieri saranno rivolti a loro in ogni istante di queste loro vite sequestrate, in ogni loro respiro, in ogni nostro passo lungo i sentieri delle selve oscure.

Io, me e me stesso
Napoli, 6 settembre 2016

Italy: 5 arrests and 30 serches for the attacks of Informal Anarchist Organization (FAI) [en]

In the early hours of September 6, an operation coordinated by Digos [political police] of Turin led the searches of 30 homes in various Italian regions (Piedmont, Liguria, Lazio, Umbria, Lombardy, Abruzzo, Campania, Sardinia and Emilia Romagna) and the arrest of five anarchist comrades accused of subversive association with terrorist intent: Anna, Marco, Sandrone, Danilo and Valentina; in addition, a notification in prison for Nicola and Alfredo.
The operation, called “Scripta Manent” [from Latin proverb “verba volant, scripta manent” — spoken words fly away, written words remain], tries to attribute to a single direction a series of direct actions claimed by the Informal Anarchist Organization, reproducing in this way the same repressive strategies of some previous operations, such as Servantes and Boldness (“Ardire”), and trying to impose an associative and vertical structure on the expressions of anarchist conflictuality.

In particular, the attacks inserted in this investigation include the parcel-bombs sent to the CPT’s [retention centres for immigrants] director in Modena in May 2005, to the traffic-cops barracks in Turin-San Salvario and to the chief-police of Lecce (claimed by FAI/Narodnaja Volja), the explosive device against the RIS barracks [carabinieri forensics] in Parma (October 24, 2005, claimed by FAI/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini-occasionalmente spettacolare), the parcel-bomb sent to the Mayor of Bologna Sergio Cofferati (November 2, 2005, claimed by FAI/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini-occasionalmente spettacolare), the devices against the carrabinieri cadets’ barracks in Fossano (June 2, 2006, claimed by FAI/RAT-Rivolta Anonima e Tremenda), the devices placed in the Turin neighbourhood, Crocetta (Mart 7, 2007, claimed by FAI/RAT); among the other actions also the wounding of Adinolfi (May 7, 2012), despite the fact that two comrades have already been convicted and have publicly claimed this attack, to corroborate the crime of association.
It seems that the investigators, felt the need to structure their clues, used even the linguistic and graphology experts, in addition to the electronic and computer surveillance, and tailing.

Probably, the male comrades will be transferred to the prison of AS [high surveillance] in Ferrara, and the female comrades to Rebibbia in Rome, but we prefer to await confirmation before publishing the addresses.

(translated by anarhija.info)

Italia: 5 nuovi arresti e una trentina di perquisizioni per attacchi della Federazione Anarchica Informale [it]

All’alba del 6 settembre, un’operazione cordinata dalla Digos di Torino ha portato alla perquisizione di una trentina di abitazioni in Piemonte, Liguria, Lazio, Umbria, Lombardia, Abruzzo, Campania, Sardegna ed Emilia Romagna, oltre che all’arresto di cinque compagne e compagni anarchici con l’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo: Anna, Marco, Sandrone, Danilo e Valentina, oltre alla notifica in carcere per Nicola e Alfredo.
L’operazione, denominata “Scripta Manent”, si prefigge di attribuire ad un’unica regia una serie di azioni accomunate dalla rivendicazione da parte della Federazione Anarchica Informale, ricalcando le strategie repressive
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Italija: Hapšenja i pretresi u okviru nove policijske represivne operacije „Scripta Manent” (06.09.2016.) [hr]

U zoru 06.09. pokrenuta je nova represivna policijska operacija „Scripta Manent” [od latinske izreke „Riječi lete, zapisano ostaje”] tokom koje su širom zemlje pretreseni domovi brojnih drugova i izvršena hapšenja, nakon istrage pokrenute 2012., odnosno „slučaja Adinolfi”. Po riječima službene štampe radi se o „pripadnicima FAI” [Neformalne Anarhističke Organizacije] koji se terete za „udruživanje u svrhu počinjanja nasilnih djela s ciljem terorizma i rušenja poretka”. Sudac koji je potpisao nalog tvrdi da se „ne radi o izoliranim pojedincima, nego o jednoj organiziranoj grupi sposobnoj da isplanira i sprovede u djelo atenate”.
Osumnjičeni se, osim za terorističko i subverzivno udruživanje, terete i za, uvijek po riječima službene štampe, „eksplozije tri bombe u kontejnerima za smeće, 2007., koje su trebale pogoditi policiju” i „eksploziju dviju naprava u kasarni kadeta karabinjera 2006.”, kada je navodno pokrenuta istraga, koja se između ostalog temelji i na „čitanju brojnih dokumenata koje su predstavanici anarhije širili internetom kako bi poticali da djelovanje”.
Kao sredstvo komunikacije FAI navode se već inkrimirani anarhistički časopisi „Pagine in rivolta” i „KNO3” te današnji časopis talijanskog Anarhističkog Crnog Križa „Croce Nera”.
Uslijedit će vijesti.

Zatvor Ferrara [Italija]: Solidarni tekst anarhističkog zatvorenika Alfreda Cospita s anarhističkim zatvorenicima iz grupe urbane gerile Zavjera Vatrenih Ćelija (30.08.206.) [hr]

30. augusta Alfredo je nanio štetu staklima koja razdvajaju prostor za posjete na odjelu visokog nadzora zatvora u Ferrari, u znak solidarnosti sa zatvorenicima iz ZVĆ, nedavno osuđenima na više od sto godina zatvora zbog pokušaja bijega.

Danas 30. augusta, nakon skoro četiri godine od mojeg hapšenja, želio sam proslaviti godišnjicu tako što sam si poklonio uništenje stakala prostorije za posjete. To je djelo moj doprinos revolucionarnoj solidarnosti s mojom braćom i mojom sestrom iz ZVĆ-FAI-FRI, osuđenih na još jednom suđenju na po 110 godina svaki zbog jednog neuspješnog pokušaja bijega. Anarhistički zatvorenik nije zastavica, niti treba oko njega izgraditi spomenik, ponekad je dio našeg srca, ponekad nije... no ipak nastavlja se boriti, živjeti... Nije se potrebno sjećati njega, potrebno ga je, ako želite, osvetiti, osloboditi, ali na koncu konca on može to i sam učiniti zato što njegova narav ne pripada nikakvom stadu...

Živjela Fai-Fri
Dug život ZVĆ

Anarhistička grupa urbane gerile „Zavjera Vatrenih Ćelija” [Grčka]
„Sacco i Vanzetti – Putovanje kroz vrijeme” Tekst za anarhistički skvot Biblioteka Kaos (Brazil) [hr]

Tekst nekoliko zatvorenih članova Zavjere Vatrenih Ćelija u Ateni, Grčka, napisan povodom jednog događanja u skvotiranom anarhističkom centru Biblioteka Kaos u Brazilu.

Svim drugovima, svoj anarhističkoj braći i sestrama koji su prisutni na ovom događaju organiziranom od strane anarhističke biblioteke Kaos. Neka se naše misli probiju i putuju do Brazila kako bi poslali ovih nekoliko riječi u nadi da ćete možda barem malo osjetiti naše prisustvo među vama.
Kao odgovor na predmet događanja tokom Međunarodnog Tjedna Solidarnosti s Anarhističkim Zatvorenicima i o slučaju Nicole Sacca i Bartolomea Vanzettija željeli bi dati naš osobni i povijesni doprinos. Zavjera Vatrenih Ćelija bila je od samog početka anarhistička grupa direktne akcije koja je težila razvoju anarhističke agresivne prisutnosti u Grčkoj. Zato ZVĆ nije oklijevala često kritizirati ono što je smatrala da sprječava širenje te intenzifikacije. No, kada se na kraju represija pojavila na našem pragu u potpunosti smo shvatili da nećemo odustati od naših kriterija, od obrane našeg identiteta, naših političkih gledišta i naše esencije. Inače bi bili ušli u potpuni sukob s našim prethodnim kritikama protiv drugih. Zato, sedam godina otkdao nas je represija pogodila i dalje anarhističko dostojanstvo držimo u prvom planu, barem kako ga mi poimamo. Odbili smo da se obeščastimo na ikoji način te odlučili da obranimo ono što smo vjerovali da treba braniti, a još i dalje plaćamo cijenu našeg beskompromisnog stava.

Vračajući se u prošlost, u vremena kada su dva druga, anarhisti od prakse formirani u plamenu pobune, Nicola Sacco i Bartolomeo Vanzetti uhapšena pod optužbom za oružanu eksproprijaciju i ubojstvo, suočavamo se sa izazovima koji nisu nipošto novi. Činjenica koja proizlazi iz obilnih dokaza je da su obojica, Sacco i Vanzetti, sudjelovali u neformalnim militantnim mrežama anarhističkog afiniteta, koje su sve bile povezane s publikacijama kao što su bile anarhističke novine „Cronaca Sovversiva”, čije su publikacije i sami pripomagali i koja je podržavala potrebu za propagandom djelom. Poznato je i da su te neformalne militantne mreže bile odgovorne za niz napada koji su potresli SAD od 1914. nadalje te da su bili financirani oružanim
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Češka: „Antifenix” #2 – anarhistički list na engleskom jeziku (08.2016.) Informativni anarhistički list na engleskom jeziku o posljednjom represivnom valu protiv anarhističkog pokreta u Češkoj [hr]

Novi ažurirani list o represivnoj operaciji nazvanoj „Feniks”, koja je pogodila anarhiste u Češkoj.
List sadrži vijesti o žalbi/visokom sudu protiv Igora Ševcova i o prva dva dana suđenja protiv „Feniks 5”. Osim toga, pronaći ćete i informacije o slučaju, policijskim taktikama, kako podržati okrivljenike, donirati i mnoge druge.

Molimo da štampate u formatu A2 kako slova ne bi bila premalena.

Širite ga vašim omiljenim radikalnim mjestima i ulicama.

antifenix.cz
anarchistblackcross.cz

Amsterdam [Nizozemska]: Započelo suđenje o izručenju anarhistice optužene za pljačku banke u Njemačkoj (01.09.2016.) [hr]

Jutros 01. septembra 2016. započelo je suđenje o izručenju naše prijateljice i drugarice optužene za pljačku banke u Aachenu 2013. Sudski spektakl odvio se iza zatvorenih vrata, npr. nijedan medij nije bio prisutan u sudnici (nekoliko razočaranih novinara čekalo je ipak vani, izražavajući svoje nezadovoljstvo pokušajem vrijeđanja drugova prisutnih u zgradi suda). Odluka će biti donesena u roku od dva tjedna; ako sud odluči da mora biti izručena Njemačkoj, bit će smjesta uhapšena i zatvorena u očekivanju izručenja.
Istog popodneva podijeljeno je na tisuće letaka i transparenti su obješeni širom Amsterdama u znak solidarnosti s našom drugaricom. Ostajemo solidarni s njom i druge dvije osobe koje tužiteljstvo u Aachenu optužuju za pljačku banke u istom gradu 2014.

solidariteit.noblogs.org

Aachen [Njemačka]: Pax Banka vandalizirana u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačku banke (31.08.2016.) [hr]

U noći između 31.08. i 01.09. posjetili smo podružnicu Pax Banke u Erfurtu. Razbijeno je nekoliko prozora i unutarnje prostorije su oličene smrdljivim katranom.


Kontekst navedenog dijela je represija protiv drugova optuženih za pljačke banaka u Aachenu 2013. i 2014., uključujući i Pax Banku. Tokom istrage panduri različitih europskih zemalja su vrlo tijesno surađivali, tajno sakupljali DNK uzorke i izmjenjivali informacije o DNK podacima.
Veseli nas svaka pljačka banke i osjećamo se povezani suučesništvom sa svima koji riskiraju vlastitu slobodu napadom na državu i kapital.

Sloboda svim zatvorenicima
Za Crni Septembar

Gaillac – Tarn [Francuska]: Sabotirani bankomati u znak solidarnosti s optuženima za pljačke banke u Aachenu (16.08.2016.) [hr]

4 bankomata su sabotirana u noći između 16. i 17. augusta. Navedeni napad je gesta solidarnosti s osobama optuženima za u Aachenu.

Karditsa [Grčka]: Sabotirani bankomati (02.09.2016.) [hr]

„Sloboda anarhistima diljem planeta”
Prije par dana ispisali smo slogane u središtu Karditse i blokirali bankomate kao odgovor na međunarodni poziv za tjedan solidarnosti s anarhističkim zatvorenicima.
Ne zaboravljamo naše zatvorene sestre i braću diljem svijeta!
Neka nijedan anarhistički zatvorenik ne ostane sam!
Strast za slobodom je jača od svih zatvora!
Snage drugovima u bijegu!

Anarhisti

(2. septembar 2016.)

Basel [Švicarska]: Vijesti o osmorici pritvorenih zbog divljeg prosvjeda 24. juna [hr]

Od osmorice početno pritvorenih do sada je oslobođeno sedmero osoba. U jednom slučaju istekao je rok pritvora, dok je ostalih šestero prijevremeno oslobođeno uslijed žalbe advokata obrane.
Osoba koja se još nalazi u pritvoru ne posjeduje švicarski pasoš te se njen slučaj posebno tretira. Trenutno ne možemo predvidjeti da li će biti oslobođena početkom oktobra ili će sud zatražiti produžetak pritvora.
Dug pritvor optuženih je sasvim jasno motiviran političkim stavom, između ostalih pristranošću istražnog suca koji, osim što je zauzet sprovođenjem kaznenih mjera palače pravde, istovremeno je aktivan i u stranci ekstremne desnice, UDC. Obije zgrade su bile meta
...

Toulouse [Francuska]: Direktna akcija „protiv zakona, protiv rada, protiv izvanrednog stanja” par sati prije dolaska vlade u Colomiers (28.08.2016.) [hr]

U noći između 28. i 29.08. napali smo udarcima čekića i bojom ured parlamentarca Christohpea Borgela, narodnu banku Jolimont i burzu zapošljavanja u Purpanu. Manuel Valls [premijer Francuske, nap.prev.] i njegovi saveznici nisu dobrodošli ni u Nantesu ni u Colomiersu.

Protiv zakona, protiv rada i protiv izvanrednog stanja, postati masovni pokret

Čile: Produžena istraga u vezi slučaja „Bombas 2” (08.2016.) [hr]

Zadnjih dana augusta sud je prihvatio zahtjev obrane drugova Juana Floresa, Nataly Casanove i Enriquea Guzmana koja je zatražila da se ponovno otvori istraga o optužbama po antiterorističkom zakonu protiv drugova. Namjera obrane je dobiti pristup video-zapisima za koje policija tvrdi da su ključni dokaz u njihovoj istrazi, a koje ni tužiteljstvo ni policija ne žele predati.
Period istrage produžen je na daljnjih 30 dana.
Tužiteljstvo je, vjerno svojem nepoštenju, izjavilo: „Ured tužiteljstva radio je vrlo ozbiljno i detaljno. Dokaz u istražnom spisu nalazi se u rukama svih sudionika od samog početka.

Solidarnost s Juanom, Nataly i Enriqueom!

Radiofragmata
Preventivna represija anarhističkih riječi i djela [Grčka] [hr]

Već godinama različite državne agencije za represiju vode istrage pod jedinim kriterijem: osumnjičenikov politički stav. A to je stav anarhista, nadasve onih koji pretvaraju svoje ideje u djela, koji naoružavaju svoje želje i napadaju autoritet države. Zato je svaka istraga povezana s mogućim kaznenim progonom drugova, po zakonima njihove „demokracije”. Policijski progon koji započinje tekstovima i širi se na sva moguća polja djelovanja nije ništa novo za anarhističke sredine.
Naprotiv, postoji zabilježena prošlost o takvim progonima u zemljama kao što su Italija, Čile itd., gdje postoji snažno anarhističko prisustvo koje promiče neposredno djelovanje i interveniranje. Zajednički cilj današnje međunarodne policije je sprječavanje anarhističke propagande, anarhističkog djelovanja i širenje naših ideja. Iz tog razloga u mnogim slučajevima čak ni ne oklijevaju pri skidanju ulaštene maske „demokracije” koja navodno dozvoljava „slobodu govora i mišljenja”. Zato se svaka iluzija koju netko možda još gaji, urušava. Sada su stvari jasne:
„anarhističko djelo ili riječ je ili protuzakonito ili ne postoji!”
Novi oblik represije se danas vrši nad brojnim našim zatvorenicima koji su protuzakonito lišeni slobode pod optužbom utemeljenom na njihovom političkom identitetu i zato što su preuzeli odgovornost kako za svoja djela tako i za svoju organizaciju. Sigurni smo da će se u budućnosti navedena strategija preventivne represije, progona s maksimalnim kaznama, ubrzanim suđenjima, kao i pokušaj izoliranja i ušutkivanja, primjenjivati svugdje, ili će barem to pokušati: osim naše zatvorenike, pokušat će napasti anarhistička svratišta i samoorganizirane prostore koji štite i promiču anarhističke vrijednosti. Uz nedavna suđenja radi se o generalnoj probi nove doktrine koju država želi sprovesti. Novi val represije je u biti samo ažuriranje prethodne represije koja uspostavlja preventivnu represiju nad subverzivnim riječima naših zatvorenika.
Izrada i širenje praktičnih priručnika za djelovanje ili tekstova koji promiču anarhističku urbanu gerilu bit će tretirani kao „terorističko djelovanje”, riskirajući godine zatvora. Državna moć pokušava zato procijeniti
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Zatvor Ferrara [Italija]: Anarhistički zatvorenik Alfredo Cospito vandalizirao prostoriju u znak solidarnosti s anarhistički zatvorenicima iz Zavjere Vatrenih Ćelija u Grčkoj (30.08.016.) [hr]

Alfredo Cospito, u znak solidarnosti s anarhističkim drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija, nanio je danas štetu prostoriji za posjete na odjelu Visoke sigurnosti, AS2, u Ferrari, tako što je slomio staklo između dijela za posjete i zatvorskih stražara.
Ne znamo da li je odveden u izolaciju ili je vraćen na odjel.
Uslijedit će vijesti.

Danska: Imigranti se bude nakon godina diskriminacije (08.2016.) [hr]

25.08.2016.: 3 noći je bilo paljevine automobila u Kopenhagenu, uglavnom u južnom delu grada Amager, ali i u Valbyju. Na žalost, uhapsili su jednog dečka koji ima 21 godinu, izgleda da su skupili video snimke sa okolnih kamera, kažu da je u pitanju imigrant ili Danac imigrantskog porekla, njih takođe zovu imigranti, ali svakako nemaju dokaz da je on palio iako su ga uhapsili jer se kretao u blizini dešavanja.
Tokom vikenda je zapaljeno 21 automobil u Kopenhagenu, a pre dve noći jos 3 mopeda i jedan Audi. Kažu u vestima da je od jula u Malmou zapaljeno 70 automobila.
Interesantno je da policija u Malmou koristi dron da snima teren, ali to nisu radili kad su desničari zapalili 15 kuća za izbeglice širom Švedske tokom 2015. godine.
Dobro je da se paljevine dešavaju u više gradova, ili neko putuje pa pali, ali svakako je pandurima teže da uhvate ljude kada se premeštaju iz grada u grad.
Ja to zovem nomadska gerila ili nomadske akcije, to je najbolja taktika da se zajebe policija. Ako neko dodje iz Švedske da pali u Kopenhagenu ili Madridu, ovdašnja tajna služba i policija neće dobiti informacije unapred, dakle, moraju da jurcaju dronovima, helikopterima i patrolama jer obaveštajne aktivnosti
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Berlin [Njemačka]: Naše krhotine protiv njihove represije (15.08.2016.) [hr]

To je početak našeg tjedna. I tako bi trebao započeti svaki dan profitera i odgovornih za zatvorski sistem...
Jutros, 15. augusta, posjetili smo Televizijski servis Jürgen Krüger i Björn Eggertov ured SPD-a (socijal-demokratska stranka) u Oranienstraße, u Kreuzbergu, te razbili njihove prozore.
Televizijski servis Krüger već trideset godina ima monopol nad provjerom elektronskih aparata berlinskih zatvorenika. Nijedan radio uređaj ne može proći bez njihove kontrole. To bi trebalo spriječiti ulazak zabranjene robe i izmijenjenih uređaja. Zatvorenike taj servise košta brdo para.
Navedeno poduzeće zarađuje direktno na nadzoru zatvoreniku. Osim toga, Krüger je u više navrata nanio štetu radio i TV uređajima zatvorenika. A k tome, Krüger tehnički iskorištava zaplijenjene mobitele pružajući hakirane podatke vlastima. To je poduzeće već nekoliko puta napadnuto, ali to ih nije spriječilo da nastavi crpiti korist iz represije nad zatvorenicima...
Odmah do Krügera nalazi se ured Björn Eggerta (SPD), koji se sakriva u ograncima AWO-a [Institut za radničku skrb, nap.prev.]. U Berlinu AWO vodi nekoliko prihvatilišta za izbjeglice, na primjer nedavno zatvoren kamp u Spandau. AWO igra veliku ulogu u biznisu deportacije. Njihova takozvana „podrška za povratak” je samo druga riječ za deportaciju.
SPD je trenutno u predizbornoj kampanji. Sve stranke na sve načine pokušavaju nadmašiti jedna drugu svojim antisocijalnim politikama i pričama o identitetu. Ne trebamo naglasiti
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Uloga medija u represiji slobode [hr]

U očekivanju suđenja protiv nekoliko anarhista optuženih za pljačke banaka u Aachenu 2013. i 2014., tužiteljstvo iz Aachena u Njemačkoj i njihovi poslušni glasovi, mediji, koriste svaku dostupnu priliku za unaprjeđenje svojih istraga.
Bilo to na pravosudnoj ili na suptilnoj medijskoj razini, uvijek se radi o izrazima različitih krakova istog represivnog mehanizma. Kao i obično službeni mediji pohlepno traže „dobru” priču svim potrebnim sredstvima, perverzno istražuju ljudske živote, ne obazirući se na ikakvu etiku. Zato ne oklijevaju da pomognu tužiteljstvu pri širenju svojih fantazija. Pročitali smo ih bez previše iznenađenja – to je ono što u biti novinari rade – i gledali histerični spektakl stvoren oko optužene. No, premda nismo iznenađeni ipak osjećamo potrebu da razjasnimo par stvari koje su možda postale maglovite usred neprekidne bujice pisane i televizijske bljuvotine.
Nakon što su izlučili nekoliko članaka u kojoj je optužena opisana na temelju slike koju tužiteljstvo želi proširiti, mediji su sada odlučili kako je došlo vrijeme da sami stvore svoju priču. Priča je stigla do nas kroz glasine da je neki nizozemski novinar na Indiymediji zatražio informacije o optuženoj. Očito nezadovoljan slikom koju diktira tužiteljstvo, tražio je „osobe iz skvoterskog pokreta u Amsterdamu koje bi mogle nešto reći o X”, nakon čega je izjavio da tkogod se odluči cinkati neće imati razloga za brigu pošto „neće nikome reći da se taj razgovor odvio”. Izlišno je reći da nam se sve to gadi. No, ono što treba reći je da pošto do sada optužena nije dala nikakvu izjavu ni za medije ni za pandure, ne trebaju to učiniti – oprostite što upozoravamo na nešto očito – ni drugi.
Treba biti jasno da su mediji i policija dvije strane jedne te iste medalje te da tijesno surađuju na vrlo usklađen način: mediji love priču, tužiteljstvo izbaci par pretpostavki i skicu karaktera, mediji to objave i tako pretvore u „istinu”, i eto!, tužiteljstvo je spremno da reproducira tu „istinu” i iskoristi medijski lov na optužene. Jer ako mediji tako kažu, onda to mora biti istina. Jer ako mediji izjave da su to opasni zločinci u bijegu, onda mora tako biti – itd., itd. u beskonačnost. Svim tim pokušajima zastrašivanja je jedini cilj učvrstiti optužbe države i odvesti optuženu pred optuženičku klupu, već proglašenu krivom strojem laži, kleveta i državne propagande. Navedene taktike nisu ograničene samo na taj slučaj; one se beskrajno reproduciraju kroz povijest. Mediji nisu samo u službi represije, oni su sama srž represije.
Suradnja između države i medija uvijek je predstavljala recept za varljive informacije, koje proganjaju i suzbijaju. Mediji igraju značajnu ulogu u manipulaciji javnog mnijenja, oni jamče hegemoniju podrške državi, čak i kada je natjerana da skine masku „pravde” i otvoreno pokaže svoj represivni mehanizam. Mediji opravdavaju represiju protiv svega i svakoga tko odstupa od pravila, protiv svih koji ne funkcioniraju na produktivan i suportivan način za državu i kapital. Čak, ili možda nadasve u demokratskom režimu, kao ovaj u kojem živimo, mediji su isprepleteni s državnom propagandom; oboje nam nude iluziju odabira izgradnje stava, odabira tko će nas tlačiti. No, ti „izbori” su uvijek omeđeni istim strogim parametrima totalitarnog
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Foligno – Perugia [Italija]: Sabotiran supermarket (14.08.2016.) [hr]

U noći 14. augusta vrata superkmarketa lanca Eurospin u mjestu Foligno-Sant’Eraclio oštećena su otopljenim čelikom u bravama.
Istovremeno ostavljeni su lokoti na kolicima za kupovinu. Djelo, očito isplanirano kako bi se spriječio rad u nedjelju 14. i na Veliku Gospu, samo je djelomično bilo uspješno.
Objavljujemo ga u nadi da će se sukob definitivno osloboditi lanaca zastupanja i zamki posredovanja.
Naglašavajući naše odbijanje posla svakog dana u godini.
Za direktnu akciju!

Zatvor Ferrara [Italija]: Vijesti o anarhističkom zatvoreniku Divine Umoru [hr]

Ažurirano 31.08.2016.: Divine, zatvoren na odjelu visoke sigurnosti, AS2, zatvora u Ferrari, ne nalazi se u izolaciji, ali pošta je pod cenzurom, mada može dobivati i slati pisma.

Doznajemo da je Divineu, drugu uhapšenom 2. augusta zbog posjedovanja eksplozivnog materijla, dozvoljen prvi susret s članom obitelji. Divo pozdravlja sve, osjetio je snažno i jasno ljubav, toplinu i bijes koju su u nedjelju popodne nadišli zidove zatvora u Ferrari, u kojem je zatvoren.
Nažalost, naši su glasovi jedini koje je mogao čuti u posljednja dva tjedna, javlja nam da se nalazi u izolaciji već osamnaest dana, ne prima telegrame, razglednice ni pakete.
Pozivamo sve da ispune poštu zatvora u Ferrari kako bi još jednom izrazili solidarnost s našim drugom, i kako bi upravitelj sa svojim psima čuvarima shvatio da Divine nije sam, niti tamo unutra.
Uslijedit će vijesti nakon razgovora s advokatom.

Adresa:
Umoru Divine
via dell’Arginone, 327
44122 Ferrara – Italia

Čile: Juna, Nataly i Enrique uoči suđenja za „Slučaj Bombas 2” [hr]

Napokon, nakon skoro dvije godine, tužiteljstvo je zatvorilo istragu i poslalo anarhističke drugove Juana, Enriquea i Nataly na suđenje, optužujući ih po antiterorističkom zakonu za eksplozivne napade na stanice podzemne željeznice i policijske postaje tokom 2014.
Tužiteljstvo traži 10 godina zatvora za Enriquea Guzmana, kojeg smatra suučesnikom u jednom napadu na policijsku stanicu.
Nataly Casanova se smatra odgovornom za posjedovanje baruta u vlastitom domu (tokom pretresa 18. septembra 2014.) i za sudjelovanje u napadu na podzemni vlak na stanici Los Dominicos.
Tužiteljstvo traži doživotni zatvor za Juana Floresa, optuženog za sudjelovanje u napadu na podzemni vlak na stanici Los Dominicas, u napadu na policijsku stanicu i u napadu na stanicu podzemne željeznice Subcentro at Escuela Militar.
Ubrzo će sud odrediti datum za pripremu suđenja, kada će biti iznijeti dokazi koji će se koristiti na suđenju.
Čak i ako narede da budu kažnjeni u paklu, ideje oslobođenja ne mogu zauvijek ostati zaključane.

Čile: Anarhistički zatvorenik Juan Flores optužen za pokušaj bijega (13.08.2016.) [hr]

13. augusta drug Juan Flores premješten je, tokom jedne operacije zatvorskih stražara, iz Santiago Zatvora 1 u Zatvor Visoke Sigurnosti (CAS), zajedno s Enriqueom Guzmanom. Oba druga su okrivljenici na takozvanom „Slučaju Bombas 2”.
Razlog iznenadnog premještaja je navodno otkrivanje „plana bijega” nakon što je u Juanovoj ćeliji pronađen crtež koji prikazuje napad na zatvor.
Advokati druga poduzeli su mjere te je Juan ponovno vraćen u Santiago 1. Drug Enrique ostat će na odjelu maksimalne sigurnosti CAS-a.
Strah zatvorskih stražara odaje njihovu nespretnu bespomoć pri suočavanju s nepopustljivim uvjerenjima.

Christos Tsakalos
Kronika sa suđenja za „250 kaznenih djela” [hr]

*** Posthumna presuda

Kada se nešto okonča obično nas zanima samo opći pregled.
Kalkuliramo korist i štetu.
Rijetko pogledamo unazad da bi razmislili o smjeru koji je doveo do krajnjeg ishoda. A još rjeđe gledamo ispred da bi promatrali novi obzor koji se rađa, kada danas postaje jučer...
Dva suđenja protiv Zavjere Vatrenih Ćelija okončala su se prije dva tjedna. Jedan je, u vezi 250 djela organizacije, trajao više manje 3 godine, dok je drugi, u vezi pokušaja bijega, trajao 5 dramatičnih mjeseci u neprekidnom ozračju tenzije s predsjedavajućom sutkinjom.
Svako od nas, tko je preuzeo političku odgovornost za ZVĆ i stao u obranu organizacije i njenih djela, osuđen je na 21–28 godina zatvora na prvom suđenju, a na 115 svako od nas na drugom...
Prvi zaključak je da suci vjeruju u zagrobni život, budući da jedan životni vijek nije dovoljan da se te kazne odsluže.
Drugi zaključak je da odabir urbane gerile i oružanog revolucionarnog djelovanja
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Švicarska: Dezartikulirati svijet autoriteta [hr]

Proteklo je mjesec dana od požara na anteni u Zurichu-Waidbergu, mjesec dana sumnjive tišine medija i vlasti.
Tek su se prošle sedmice počeli pojavljivati prvi detalji. Iz medija doznajemo da je navedena antena čak rezervni radio-sistema ciriške policije koja se treba uključiti u slučaju da uobičajeni radio-sistem zakaže. Kablovi u temeljima te antene su zapaljeni, što je nanijelo štetu od stotina tisuća franaka i isključilo je na „nekoliko dana”, dok je izdan međunarodni nalog za hapšenje osumnjičenog anarhista[1] (Dissonanz, br.32).
Naspram ovih novih činjenica ne iznenađuje nas da je uslijedila tišina nakon navedene sabotaže. Tim je napadom dodirnut otvoreni živac koji je posramio sve policijske snage grada Zuricha i istaknuo njihovu ranjivost.
Što bi se bilo desilo da je u tom trenutku, iz nekog razloga, došlo do kvara na radio-sistemu policije?
Vjerojatno, onemogućena da koristi radio za komuniciranje i prenošenje naredbi te informacija, ciriška bi policija bila ozbiljno ograničena da koordinira i reagira, što bi stvorilo pogodnu situaciju za svakoga tko želi riješiti
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Varšava [Poljska]: Produžen pritvor trojici anarhista (18.08.2016.) [hr]

18. augusta sud je donio odluku da zadrži tri pritvorena anarhista još 3 mjeseca u istražnom zatvoru.
Sva se trojica još nalaze u izolacijskim ćelijama („N-tipa” na poljskom) i tretirani su kao „najopasniji” zatvorenici.
Datum početka suđenja još nije poznat.

wawa3.noblogs.org

Grčka: Mario Seisidis i Kostas Sakkas – Prva izjava nakon hapšenja (08.2016.) [hr]

4. augusta, zbog nasumične policijske kontrole kraj Sparte, okončao se put slobode.
Dva različita puta su došla do kraja, dok su dva različita započela, no ipak imaju jedan zajednički cilj. Slobodu. Sloboda koja nam nije data i nije zajamčena čak ni na tren. Naprotiv, svako se od nas, na vlastiti način i s vlastitim obilježjima, vrlo oštro borio za nešto što se podrazumijeva.
Borili smo se za svaki slobodni pogled u nebo, za svako slobodno rukovanje, svaki slobodni zagrljaj, svaki slobodni udisaj.
Potvrdili smo ono što nam svaki kazneni mehanizam oduzima, naše jedine oružje naša beskrajna želja za slobodom, ali i hrabrost koju izvlačimo iz pomisli da se borimo i za one koji više nisu s nama.

S druge strane, nasuprot slobodi i samog života, susreli smo se s uniformiranim državnim ubojicama, poslušnim psima, lakejima buržoazije i njenog kapitala. S onima koji nisu oklijevali da nam pucaju u leđa, koji su nas mučili jer smo instinktivno poduzeli najočitije, pokušali pobjeći iz njihovih ruku. No, i da su meci pogodili metu bili bi ubili nas, ali ne naše ideje. Zato što, vrlo jednostavno, ustrajnost slobode ostaje nedodirnuta kroz sva vremena unatoč svim sojevima tužitelja i njihovog oružja. Zato što se naši vidici neće nikada prilagoditi šupljim glavama vlasti. I na taj način, čak i ako ubiju nas neće nikada izbrisati viziju revolucije, koja će i dalje
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Gaillac [Francuska]: Sabotirani bankomati u znak solidarnosti s optuženima za pljačke banke u Njemačkoj (16./17.08.2016.) [hr]

U noći između 16. i 17. augusta sabotirana su četiri bankomata.
Taj napad predstavlja gestu solidarnosti s osobama optuženima pljačke u Aachenu.

(O temi pljačke banaka u Aachenu može poslužiti brošura na francuskom jeziku Allonger la main)

Španjolska – Njemačka: Još jedan anarhist uhapšen za pljačku banke u Aachenu i izručen (21.06.2016.) [hr]

U zoru utorka 21. juna jedinice Mossos d’Esquadra [katalonska policija, nap.prev.] provalile su kroz vrata doma anarhističkog druga u Barceloni, gdje je živio sa svojom partnericom i drugim sustanarima. Svi su se probudili s oružjem uperenim u njih te satima zadržani u lisicama dok je policija pretresala i devastirala stan, u četvrti Eixample. Na kraju je drug uhapšen i odveden u Madrid, gdje je Nacionalni Sud odlučio pritvaranje na osnovu Europskog naloga za uhićenje, koji je izdalo tužilaštvo iz Aachena, optužujući ga za sudjelovanje u eksproprijacije podružnice banke Pax u novembru 2014.
Iz istog se razloga drugarica uhapšena 13. aprila u Carmelu nalazi još u
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Clermont-Ferrand [Francuska]: Vandalizirana policijska stanica (27./28.06.2016.) [hr]

Kuc kuc kuc! Čekić: 1 / Policija: 0

U noći između 27. i 28. juna čekićima su razbijena staklena vrata policijske stanice u Clermont-Ferrandu (pokraj gradske vijećnice, Place de la Posterne).
U toj se posebnoj zgradi nalazi uprava za kontrolu nadzornih kamera grada, kamere koji su u neprestanom porastu od njihovog uvođenja 2012. Iduće područje na meti, predviđeno za kraj 2016., je željeznička stanica. Širenje tih nadzornih uređaja dokaz je odvratne (mada logične) želje moći da osnaži svoj stisak nad ulicama, kroz zastrašivanja i represiju.
Napad na tu zgradu, u samom središtu Clermonta, predstavlja trijumfalni prijekor u lice tih govana: vaše kamere su prilično nadmašive kada se suoče s malo mašte i odlučnosti.
Istovremeno je i način da pozdravimo i podržimo veliki ovotjedni napad na policijsku upravu.
A i zagrljaj podrške svima koji, danju ili noću, pojedinačno ili kolektivno u Clermontu ili gdjegod zaoštravaju svoju pobunu i prijelaze u napad, ali ne protiv nekog zakona ili zbog posla, nego da bi barem na par trenutka mogli slobodnije disati.

Rage Ruse Révolte

Zurich [Švicarska]: Represija i njen kontekst [hr]

Represija je nešto što osobe koje se bore za urušavanje društva gotovo i ne mogu izbjeći. Kada se borimo za našu slobodu ubrzo se suočimo s državom i njenim raznim represivnim organima: od pandura na ulicama do sudova, a čak i zatvora. Završiti jednog dana u zatvoru predstavlja jednu sumornu mogućnost koju, kao revolucionari, trebamo uzeti u obzir. Kada represija pogodi najprije neke određene drugove ne smijemo zaborativiti da je istovremeno njen cilj ne samo zatvoriti ili „kazniti” osobe koje su prešle neke granice, već i zaustaviti ili usporiti dinamike, borbe i projekte. Ovdje želim govoriti o tim manje očitim aspektima.

*** Represija nije osobna stvar
Kada represija pogodi uobičajena reakcija je zatvoriti se u same sebe. Sklonimo se, ne suočavamo se javno s problemima, iako se raspravlja o tome što desilo, ali u grupicama i to ne javno, kao da je represija nešto što ne bi trebali svi vidjeti (ne samo anarhisti, nego „društvo” općenito). Ja osobno smatram da je to ozbiljna pogreška i kada se nešto slično desi mislim da bi trebali napraviti baš suprotno. Besmisleno je sakrivati nešto što je prethodno bilo sasvim vidljivo. Represija se, u suštini, ne tiče samo jedne osobe ili „fiktivnog” anarhističkog pokreta, nego čitavog društva zato što istodobno cilja na zastrašivanje potencijalnih pobunjenika. Kada dođe do hapšenja nekog druga trebali bi srušiti tabu šutnje, tko zna, možda ako objasnimo drugima ljudima „izvana” što se desilo onda bi i oni mogli suosjećati s
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Hag [Nizozemska]: Zabrana kretanja kvartom u širem kontekstu represije [hr]

3. augusta je nekoliko anarhista iz Haga, Nizozemska, i jedan izvan grada, dobilo pismo gradonačelnika Van Aartsena u namjeri da nametne dvomjesečnu zabranu pristupa Schilderswijku, radničkoj i imigrantskoj četvrti u središtu grada. Gradonačelnik želi iskoristit takozvani „Nogometni zakon” koji je sada po prvi puta upotrijebljen protiv političkih aktivista. U posljednje vrijeme su anarhisti u Hagu suočeni s mnogo represije, od koje većina dolazi iz gradonačelnikovog ureda.

*** 50.000 eura štete zatraženo za deložaciju De Vloeka
9. septembra 2015, tokom deložacije društvenog centra De Vloek, skvotiranog prije 13 godina, uhapšeno je 10 osoba. Petero njih je zadržano u dvotjednom pritvoru nakon što su optuženi da su počinili nasilje nad policijom. Nekoliko mjeseci nakon otpuštanja tih desetoro tada uhapšenih osoba dobilo je pismo od gradonačelnika Haga u kojem se traži 50.000 eura za štetu. Nakon dubljeg ispitivanja tog speficičnog zatraženog iznosa bilo je očito da se uveliko temelji na troškovima koji nemaju nikakve veze s deložacijom: otklanjanje kontejnera ispunjenih šljunkom koji su navodno upotrijebljeni kao barikade, čuvanje terena nakon deložacije (De Vloek je srušen odmah nakon
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Lukáš Borl
Izbjeći nadzor države [hr]

Anarhist sam, pobunjenik, a to za mene mnogo znači. Između ostalog, da mi prijete isti oni protiv kojih se borim. Među svim drugim pobunjenicama, s nama, anarhistima, stvar je složenija. Uvijek nam prijeti opasnost, bez obzira u koje vrijeme ili na kojem mjestu mi živjeli – kao borci protiv svih država anarhisti se uvijek nalaze pod prijetnjom represije i nasilja. U monarhiji, teokraciji, u fašističkoj ili boljševičkoj diktaturi, isto kao i u vrijeme liberalne demokracije. Svi bi anarhisti trebali živjeti sa spoznajom da se svaki dan može pojaviti pesnica državne represije.

No, premda sam oduvijek osjećao tu prijetnju, kroz godine moje anarhističke aktivnosti taj sam osjećao prilično umrtvio. Nije me previše emocionalno dodirnulo kada su se pojavili neki od učestalo ponavljanih oblika represije. Postali su rutina. U svakom trenutku panduri nasilnički napadaju anarhističke prosvjede ili deložiraju skvotove. Svako toliko nekog uhapse, da bi ga nakon nekog vremena otpustili uz novčanu kaznu ili na uvjetnu slobodu. Ništa posebno u anarhističkoj sredini. Ne moramo zbog toga pasti u očaj, trebamo se samo znati nositi s takvim situacijama. Ja sam se počeo neminovno susretati s tim uzastopnim problemima zbog anarhističkih aktivnosti. Trebamo to samo držati na umu, da ako se netko bori protiv države onda će mu ta ista država i uzvratiti
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Poland: Fanzine about the anarchists recently arrested in Warsaw [ENG] [en]

On the night of May 23rd, the police in Warsaw arrested three anarchists on charges of an alleged arson attempt of a police vehicle. The three were transferred to a remand prison where they are to be held in custody for three months, awaiting trial. They face up to 8 years in prison. Media frenzy broke out over the arrest in the past few days, with high-ranking politicians and experts on terrorism discussing the matter on TV. Photos and video reruns of the arrested walking with chains around their feet and hands are broadcast on public transportation. The text below is a translation of the statement that was sent out by various groups from the anarchist and wider social justice community in Poland, in response to
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Toulouse [Francuska]: Sabotirana vozila elektroprivrede i željeznica (10./11.08.2016.) [hr]

U noći između 10. i 11. augusta izbušili smo gume nekoliko vozila „Réseau Transport Electricité” [francuska elektroprivreda, nap.prev.] i jednog vozila SNCF [francuske željeznice, napr.prev.], koje između ostalih mana, prijevozi i nuklearni otpad.
Borba protiv nuklearne energije može se voditi bilo gdje i bilo kada.
Poduzeli smo to djelo da bi izrazili našu solidarnost s pojedincima koji se bore protiv nuklearnog otpada u Bureu.
Ovim skromni napadom želimo pozdraviti i drugarice optužene za pljačke u Aachenu i drugove iz ZVĆ, protiv kojih se nastavlja represija.

Pojedinci sada i ovdje

Basel [Švicarska]: Produžen pritvor drugovima uhapšenim na prosvjedu 24. juna [hr]

Pravosudni ishod divljeg prosvjeda 24. juna: produženje preventivnog pritvora za sedam već zatvorenih osoba i za jednu osmu strpanu u zatvor.
Slijede vijesti o situaciji sedmorice pritvorenih iz Basela uhapšenih zbog jedne šetnje 24. juna.

Od ovog tjedna, ono što je ionako bilo predvidvljivo, postalo je i sasvim jasno. Sud je produžio trajanje preventivnog zatvora, sigurno od četiri do osam tjedana, za sedmoricu pritvorenih. Administrativni pritvor [bez podizanja optužnice, nap.prev.], obična krinka za preventivni zatvor, opravdan je lažnim argumentacijama i nebuloznom pristranošću. Očigledno je da država želi taj slučaj pretvoriti u primjer za slabljenje anarhističkih i anti-autoritarnih ideja. Da li su drugovi počinili ili nisu navedena djela to se nas ne tiče.
K tome, jedna je osoba zatvorena zbog
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Bristol [UK]: Vandalizirana vozila transportera (06.08.2016.) [hr]

U ranim satima 06. augusta na prometno-uslužnom odmorištu Easton-in-Gordano, dok su šoferi odmarali u svojim kabinama, 10–15 vozila četvoro transportera vandiliziano je sprejom te time nanijela pohlepnim kompanijama, koje uništavaju zemlju, gubitke u vremenu i novcu, mnogo veće nego što smo mi utrošili na ovo prikladno nedjelo.
Solidarnost sa svim drugovima u zatvoru i u bijegu. Prema međunarodnom tjednu solidarnosti s anarhističkim zatvorenicima – 23.-30. august.

Eko-anarhistički vandali – FAI/IRF

Genova [Italija]: Zapaljena antena nacionalne televizije (08.2016.) [hr]

Genova – Sabotirana antena RAI [Talijanska radio-televezija, nap.prev.] s dva požara. Svakom je režimu potrebna vlastita propaganda uz potrebite strukture. Nužno je djelovati da bi se prekinuo lažna razlika između „regularnog građanina” i „izbjeglice/neregularnog”. Izrabljivani, isključeni, potlačeni čitavog svijeta: pravi neprijatelji Države, Kapitala i mas-medijskog otuđenja. Stisnuta šaka za Marca, Gimmyja, zatvorenike na odjelu visoke sigurnosti u Alessandriji. Pozdrav Vincenzu, Poli i Gabrielu, gdjegod bili.

Čile: Završena istraga protiv Nataly, Juana i Enriquea [hr]

Nakon gotovo dvije godine pritvora Juana Floresa, Nataly Casanove i Enrique Guzmana, tužiteljstvo je odlučilo zatvoriti istragu o ovom slučaju, približavajući se na taj način suđenju.
U teatru moderne inkvizicije, nakon završetka istrage, tužiteljstvo ima 10 dana vremena da podignu „optužnicu”, u kojoj će biti iznijeti detalji dokaza i bit će zatražene kazne koje zahtjevaju.
Drugovi su osumnjičeni za atentat iz 2014. u Subcentru, metro-stanicu popova i pandura.

Panagiotis Argyrou
Moj Put kroz Anarhiju Izjava na suđenju za pokušaj bijega iz zatvora [hr]

Pogled unazad...

Samo nam je jednom dan život, kao jedna jedina šansa. Nikada više neće postojati, barem u ovom samostalnom obliku. A što mi činimo umjesto da živimo? Što činimo? Vučemo ga od mjesta do mjesta, ubijajući ga...” – Hronis Missios

Sudovi imaju vlastitu mjernu jedinicu za mjeriti život i slobodu; mjernu jedinicu koja upotrebljava oblike i algoritme pravnog jezika da bi izrazili što je pravedno a što nepravedno, što je dobro a što loše, što je normalno a što propada. I u tom procesu gdje se životi i slobode stavljaju na vagu zakona ponekad imaš priliku da pogledaš unazad; da se osjetiš krivim ili ne. Radi se o važnom trenutku, jer štogod kažeš može oko tebe nasipati samo još više cementa, može povećati broj trenutaka u kojima se vrata otvaraju i zatvaraju, možda ti može još više naviknuti uho na zvuk okretanja ključa u bravi, toliko da ti se učini kako si oduvijek slušao taj zvuk, da nije postojalo ni jutra ni večeri kada nisi čuo taj zvuk u neko predodređeno vrijeme.
Dakle, tu smo... Već pet i po godina slušam taj ključ. Pet i po godina moje oči se sudaraju sa zidovima. Pet i po godina s dvije zatvorske kazne (37 i 19 godina) i još jedna nadolazeća. A sada, na ovom suđenju, još jedna. Ovo će biti peto suđenje u nizu gdje ja čekam „da vidim što će mi se desiti” ili „da se moj smijeh pretvori u plač”. I ponovno je došao trenutak da postavim zrcalo ispred prošlosti i mojih odabira te pogledam unazad. Zato, gledam...

Gledam i vidim se kako odrastam u razdobljima kazneno ravnodušnih miroljubivih čudovišta. Gledam i sjećam se kako su mi od djetinjstva govorili da se ne petljam u stvari koje ne razumijem. Sjećam se kako su me pokušavali naučiti da je pogrešno brinuti se oko stvari o kojima se, izgleda, nitko ne brine. Sjećam se, kao mali učenik, humanitarnog bombardiranja Kosova i raznih dobrotvornih udruga koje su dolazile u škole kako bi nas uvjerili da život jednog siročeta u Jugoslaviji vrijedi koliko jedan Unicefov rokovnik. Sjećam se noći u mojoj dnevnoj sobi gdje gledam grobare TV-emisija koji tako indiferentno broje ubijene kao da izvlače brojeve lota. Sjećam se humanitarne mode usvajanja djece takozvanog „trećeg svijeta”, koji su patili i umirali žedni i gladni negdje toliko daleko da nas ne uznemire.
Sjećam se ulica ispunjenih izbjeglicama ratnih invalida i drugih ljudi kojima su bacali novčiće kao da pljuju na njih. Sjećam se ulične djece, vozača koji su psovali imigrante dok su ovi skakutali kroz prometnu gužvu da bi oprali vjetrobrane i to... „vrati se u svoju vlastitu zemlju”. Sjećam se beskućnika na uglovima trgovačkih centara, ispred ili pokraj blještavih izloga ispunjenih beskorisnim proizvodima koje su izradili maloljetnici u tvornicama zemalja Trećeg Svijeta kako bi svaki građanin Zapada mogao uživati u njima, i prolaznika koji su ravnodušno prolazili, možda malo uznemireni njihovom prisutnošću koja je remetila tu estetiku.
Sjećam se imigranata uličnih prodavača koji su nosili svoju robu u plahtama i policajaca koji su ih ganjali, tukli i vukli ih za vrat, odvlačeći ih na ulicu pred prolaznike, koje je izgleda samo smetalo da se to odvijalo baš usred njihovog prolaza.
Sjećam se ulaska u pubertet u zoru milenija. Kada su svi slavili i radovali se samo zato jer je bila 2000., i kada je izašlo novo izdanje računalskog softwarea. Sjećam se kako većinu mojih kolega iz razreda nije zanimalo ništa osim novog izdanja neke poznate markirane odjeće, cipela, mobitela i video-igrica. Čitava jedna generacija koja je potrošila interese svoje adolescencije na skupocjeno smeće i osjećala se sretno zato što joj je pružena šansa da potroši novac na to smeće. Čitava jedna generacija koja se naučila zabavljati gledajući glupe reality-show, kao Big Brother, u kojima se ljudsko dostojanstvo dobrovoljno briše za malo reklame i nešto novaca za nagradu, dok istovremeno na Srednjom Istoku padaju čelik i smrt u ime rata protiv
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Zatvor Koridallos – Atena [Grčka]: Solidarni tekst anarhista s 4. odjela s uhapšenim anarhistima K. Sakkasom i M. Seisidisom (05.08.2016.) [hr]

Još dva hapšenja.
Još jednom se tuga i ponos izmjenjuju kroz sate.
Još dva druga u rukama policije nakon oružanog sukoba.
Još dva anarhista u zatvoru, u očekivanju brojnih godina zatvora, koji se sada nalaze u status quo, zaglavljeni u represivnim okvirima zakonskih i korekcijskih pravila.
No, tuga ne može potopiti ponos prema dvojci drugova koji su odabrali da ne budu lovina apetitima smeća specijalnih tužitelja, da prevaziđu svoj strah i nastave sami definirati svoja kretanja. Naravno, time ne mislimo da je izbor ilegale i života u tajnosti jedini snažan ili dostojan izbor osoba koje se bore protiv autoriteta. Međutim, takav izbor definitivno oduzima vlastima dio kontrole koju (želi misliti) nameće. I upravo su tu sliku svemoćne države napali Marios Seisidis i njegovi drugovi, kada je država po prvi puta raspisala novčanu nagradu za njihovo hapšenje, dokazujući na taj način svoj nesposobnost, i strah od trojice anarhista u ilegali.
Mi nismo samo naši izbori, nego i način na koji
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Atena [Grčka]: Vandalizirane crkve (02.08.2016.) [hr]

U ranim satima utorka 02.08.2016. bacili smo boju na crkvu Sv. Vasilija u ulici Bouboulinas, u Egzarhiji, te na crkvu ZoodohouPigis u ulici Akadimias. Počinili smo to djelo zbog deložacije tri skvota u Solunu te zbog rušenja Orfanotrofia po naredbi Antimosa (mitropolita Soluna), kada su 74 osobe uhapšene. Filantropska ljevičarska vlada pokušava napasti samoorganizirane strukture solidarnosti kako bi poslala imigrante u koncentracione logore, hot spots, to je predloženo riješenje vlade SYIRIZE-ANEL popraćeno brutalnom represijom, nedostatkom lijekova i smrću (SOFTEX).
Nas nazivate vandalima?
Onda što su Antimos i državni psi koji su srušili Orfanotrofio?
Trebali bi znati da ostajemo solidarni sa svakim borcem za slobodu i samoorganizaciju.
UVIJEK ĆEMO BITI PROTIV DRŽAVE I CRKVE
DOLJE RUKE SA SKVOTOVA
ZAPALIMO KONCENTRACIONE LOGORE

Anarhistička grupa „Crni Plamen”

Toulouse [Francuska]: Prerezane gume u znak solidarnost s optuženima za borbu protiv zakona o radu [hr]

Jedne noći je jedan odvijač probušio gume 4 općinska vozila, jednog vozila Vincija [građevinska tvrtka, nap.prev.], dva vozila u vlasništvu agencija za nekretnine, jednog kombija Eiffagea [građevinska tvrta, nap.prev.], dva vozila Orangea [telefonska kompanija, nap.prev.], jednog TNT vozila i nekoliko gradskih bicikala. Odvijač je bio od koristi i za bušenje guma brojnih buržujskih vozila. Kamenje pronađeno putem pomoglo nam je da razbijemo reklame na koje smo naišli. Pokušati zauvijek prekinuti rad znači i spriječiti radnu aktivnost. Mete su nam bile nadasve kompanije koje grade zatvore i aerodrome, i koje doprinose kontroli kroz tehnologiju i da gradovi postanu buržujski.
Naš bijes neće izblijediti, nadasve kada drugove pogađa represija, kada su uhapšeni, pretučeni i zatvoreni. Raste svaki put kada nas pokušavaju zastrašiti.

Solidarnost kroz napad
Podržimo optužene i zatvorene zbog borbe protiv posla

Pariz [Francuska]: Solidarni s optuženima za palež policijskog vozila [hr]

Nakon hiper-medijske pozornosti prema jednom zapaljenom vozilu policije pred očima desetaka telekamera, pet je osoba uhapšeno te večeri ili dan kasnije, i optuženo za vrstu napada do kojih ipak često dolazi, svi mrze policiju i gotovo svaki dan je napadnuta na različite načine na čitavom području, nadasve na ovaj način!
Nakon hapšenja jedna je osoba oslobođena, dok je ostalih četvero optuženo za „hotimični pokušaj ubojstva”, „hotimično nasilje u organiziranoj bandi nad službenom osobom”, „uništavanje javnog dobra u organiziranoj bandi i sudjelovanje u oružanoj grupi”. Jedan od njih se tereti i da je počinio zločin odbijanja podvrgavanju uzimanja DNK uzorka.
Troje je otpušteno iz pritvora na uvjetnu slobodu.
Ako te zvučne optužbe za koje se terete („pokušaj ubojstva”) i prijetnje (doživotni zatvor) ne budu opstale na sudu, ipak u međuvremenu jamče njihov pritvor pod blagoslovom nekog sadista u halji.
Mediji demokracije su, pokorni naredbama, dobro odigrali svoju igru, svoju revnost ravnu samo njihovom besprijekornom služenju ekstremnom i normalizirajućem nasilju, u ime socijalnog mira.
Lijepa satisfakcija za sindikate policije koji su tog dana prosvjedovali, a za ministra unutarnjih poslova i vladu, izgleda, sekundarna stvar.
Malo jačih emocija za osrednjeg građanina, malo osvete za policiju, upozorenje za pobunjene.
A kao temelj
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Zatvor Koridallos – Atena [Grčka]: Solidarni tekst zatvorenika s uhapšenim anarhistima Mariosom Seisidisom i Kostas Sakkasom [hr]

Kada čujete vijest o hapšenju dvojce drugova, Mariosa Seisidisa i Kostas Sakkasa, možete samo osjetiti tugu. Tugu jer su dva anarhistička borca pala u ruke pravosudnih vlasti, činjenica koja ih sada lišava bilo kakve slobode u kojoj su uživali kao bjegunci. Tuga koja je obuzela svakog od nas koji je proživio taj trenutak njenog nasilnog lišavanja.
Marios Seisidis, progonjen i optužen u sada već dokazano izgrađenom slučaju pljačkaša u crnom, deset je godina odabrao živjeti u ilegali, odbijajući da se preda i izruči svoju slobodu, kao posljedicu, u ruke svojih progonitelja.
Kostas Sakkas, nakon što je optužen za pripadanje ZVĆ bez ikakvog dokaza te zatvoren i kasnije, nakon štrajka glađu, otpušten je na uvjetnu slobodu, koju je prekršio odabirući da živi kako on želi, a ne uz ograničenja koja su mu nametnuta.
Pandursko osvetničko postupanje prema njima ispunjava nas bijesom i podsjeća nas da odgovor na represiju ne može biti drugi nego jačanje borbe protiv svih koji nas lišavaju slobode koju mi toliko volimo. Naše su misli uz njih i izražavamo im našu nepodijeljenu solidarnost.
Dole ruke s naših drugova!
Snage Mariosu i Kostasu

Inicijativa zatvorenika s 1. odjela zatvora Koridallos

Grčka: Uhapšeni anarhisti Marios Seisidis i Kostas Sakkas (05.08.2016.) [hr]

Vijesti o hapšenju, u ranim satima petka 05. augusta 2016., drugova M. Seisidisa i K. Sakkasa, u regiji Sparte (južni grčki Peloponez) ipak su istinite.
Drugovi su odbili da daju otiske prstiju i da budu fotografirani, zbog čega su ih panduri u uniformama napali i nanijeli im teške rane.
Mi, s naše strane, iznosimo našu nepodijeljenu solidarnost s uhapšenih drugovima i crpimo snage iz njihovog neizmijenjenog visokog raspoloženja, kako bi se nastavili boriti protiv represivnih operacija protiv njih.
Solidarno okupljanje za drugove K. Sakkasa i M. Seisidisa, danas, petak 5. augusta, sud evelpidon, 17:30, Atena
DOLE RUKE S NAŠIH DRUGOVA
SOLIDARNOST S MARIOSOM SEISIDISOM I KOSTASOM SAKKASOM
NI KORAK NAZAD

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Napomena: 16. januara 2006., nakon pljačke Nacionalne Banke Grčke u ulici Solonos, Atena, uhapšen je anarhist Yannis Dimitrakis; u ozračju teror-histerije, prouzročene medijima, odabrana su tri njegova druga i stavljeni na nišan pravosudnih vlasti kao Yannisovi suučesnici te kao članovi imaginarne bande Pljačkaša u Crnom. Optuženi su za tu pljačku, kao i za drugih šest pljački. Ne očekujući da nađu ikakav trag pravde u tom medijskom deliriju teror-požude, drugovi Simos Seisidis, Mario Seisidis i Grigoris Tsironis odabrali su težak put ilegale.
Sve što se desilo kroz iduće četiri godine samo je potvrdilo da su ispravno
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Hag [Nizozemska]: Anarhistima ograničeno kretanja gradskom četvrti (03.08.2016.) [hr]

Danas 03.08.2016. policija je posjetila nekoliko anarhista u gradu Hagu, Nizozemska, kao i drugim gradovima. Uručila im je pismo koje sadrži namjeru gradonačelnika Joziasa van Aartsena da zabrani anarhistima kretanje kvartom Schilderswijk u Hagu kroz nadolazeća dva mjeseca.
Pismo kaže da su anarhisti krivi za „strukturalne štete”. Štete se navodno odnose na neprijavljene prosvjede, ometanje mira i ometanje prosvjeda. Pismo sadrži i popis navodnih djela s kojima su osobe povezane ili za koje su uhapšene. Ta se djela razlikuju od osobe do osobe, a odnose se na skvotiranje, sudjelovanje na spontanim prosvjedima, ljepljenje plakata i uništavanje zatvorske ograde. Ono što sve anarhiste povezuje je njihova aktivnost protiv institucionaliziranog rasizma, etničkog profiliranja i rasističkih policijskih snaga iz Haga. Svi su oni preventivno uhapšeni 27. juna nakon prosvjeda u sjećanje na Mitcha Henriqueza kojeg je policija ubila
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Bologna [Italija]: Uhapšen anarhist zbog posjedovanja eksplozivnog materijala (02.08.2016.) [hr]

Ažurirano 13.08.2016.: Divine Umoru, drug uhapšena u Bologni pod optužbom za posjedovanje eksplozivnog materijala, premješten je na odjel visoke sigurnosti zatvora u Ferrari. Nova adresa: Divine Umoru - Casa Circondariale di Ferrara - Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara - Italia

Ažurirano 10.08.2016.: Istražni sudac potvrdio je istražni zatvor pod optužbom za izradu i posjedovanje eksploziva.

4. augusta pojavila se u lokalnim medijima vijest o pretresu doma jednog anarhista iz Bologne, nakon kontrole policije zbog svađe u kući i naknadne intervencije Digos-a [politička policija, nap.prev.], koju je pozvala policija tokom pretresa. Mediji su prenijeli: „U stanu je pronađen materijal za svakidašnju upotrebu, kao gnojivo, aceton, hidrogen, ali i zapaljive tvari. Tvari koje bi, ako se njima rukuje na određeni način, mogle stvoriti eksplozivnu mješavinu. No, to nije sve. Pronađeni su i dokumenti i tekstovi iz antagonističke sredine, posebno anarhističke”. U biti, nije se radilo o običnoj prijavi, kao što su to navele novine, nego o hapšenju zbog posjedovanja eksplozivnog materijala. Drug se sada nalazi zatvoren u bolonjskom zatvoru Dozza u očekivanju ročišta potvrde.

Slijedi izjava nekoliko solidarnih anarhista:

Informiramo da je navečer 2. augusta, nakon svađe u kući, naš drug Divine zatekao policiju na vratima. Ta govna su odmah upala u stan, izvršila pretres te pozvali Digos. Tokom pretresa, kao što je navela režimska štampa, pronađeni su predmeti i tvari za svakodnevnu upotrebu, koji bi ako povezani alkemijskom mudrošću mogli izroditi napravu, te različit papirnati materijal povezan s anarhističkim sredinama. Kao što je poznato, u anarhističkom domu i pokvareno varivo može postati oružje.
Divine je odveden u policijsku upravu gdje je zadržan više dana, bez ikakve komunikacije s vanjskim svijetom i s advokatima. Dan kasnije novine su govorile
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Grčka: Anarhistička grupa urbane gerile Zavjera Vatrenih Ćelija pod sumnjom za slanje druge paket-bombe državnom sucu (28.07.2016.) [hr]

Po riječima grčke štampe 28. jula policija izjavljuje da je još jedna paket-bomba poslana državnom sucu, ovaj putu prokletom P. Houzourisu, koji je dobio paket-bombu na kućnu adresu, napravljenu od čavala i žileta.
Nakon što je pronašao sumnjivi paket upakiran kao knjigu, sudac je obavijestio policiju. Nakon čega je pirotehnička jedinica detonirala napravu.
Po riječima policije ova je paket-bomba slična onoj koja je poslana sutkinji Isidori Pongi, predsjednici sudskog vijeća koje je 2015. odbilo zahtjev za otpuštanjem Evi Statiri (supruge Gerasimosa Tsakalosa, člana Zavjere Vatrenih Ćelija).
Grčka štampa i policija ponovno pokušavaju povezati naše drugove iz Zavjere Vatrenih Ćelija s tim napadima, ovaj put pokazujući prstom na druga Christosa Tsakalosa koji se u jednoj izjavio osvrnuo na najveće suđenje kojem je sudac P. Houzouris presjedao.
Navedena izjava objavljena je u Grčkoj krajem juna. U njoj je drug spomenuo suđenje kojim je presjedala sutkinja koja je dobila paket-bombu. Taj je sudski proces poznat pod imenom „Noor 1”, po imenu broda na kojem je pronađena pošiljka heroina. Drug Christos je, spominjući inkvizicijsku ulogu sudaca, rekao i: „Suočeni s drskošću sudaca i vlasti, koji se naslađuju u životu kao mali bogovi na prijestoljima svojih ureda, moramo upotrijebiti strategiju anarhističke urbane
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Čile: Pismo anarhističkih zatvorenica Tamare Sol Vergara i Natalije Collado-Tato [hr]

Drugarice Tamara Sol i Natalia Collado poslale su slijedeću izjavu povodom idućih inicijativa: Antiautoritarni dan za drugarice Tamaru Sol, Nataliju i Nataly u Slobodarskoj biblioteci Manuel Rojas, nedjelja 17. jula; 1. Antiautoritarni literarni kafe u biblioteci Suga Kanno i Denjiro Kotoku, subota 30. jula:

Drugovima, srodnima i prisutnima. S iznenađenjem primile smo vijest o navedenoj inicijativi i pripisujemo joj veliku vrijednost, znajući da se radi o inicijativi rođenoj iz osoba koje ne poznajemo ili s kojima nemamo vezu, u kojima kao pojedincima ili kao grupi se pojavila želja da se okupe kao čin solidarnosti i srodnosti, koji pak s naše strane prihvaćamo uz ljubav i snagu koje nam prenosi i koja nam daje energije da se suočimo kako bi željele sa zatvorskim kontekstom.
Prošle su tri sedmice otkad smo se srele na odjelu za visoku sigurnost zatvora, gdje za razliku od drugih zatvorenika (na drugim odjelima) ne možemo izaći s odjela osim u lisicama i uz jednog stražara koji nas nadzire. Isto tako zabranjeno nam je učestvovati u zajedničkim aktivnostima, osim par dana igrati ženski nogomet.
Gore navedeno ističe strah institucija od nas slobodara, anarhista i osoba koje su u sukobu sa sistemom i
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Santiago [Čile]: O pljačkama i vandaliziranju nekoliko „obrazovnih ustanova” (07.2016.) [hr]

Mi smo dio onoga što štampa naziva vandalizam, mi smo dio onoga što građani nazivaju kriminal, mi smo pojedinci koji kroz mala djela pokušavaju narušiti ubojitu rutinu, za koje samosažaljevanje i milosrđe ustupaju mjesto opipljivoj realnosti koja pokazuje svoje najgore lice u svakodnevnici, onoj svakodnevnici koja urliče tražeći da bude uništena kako bi ostavila mjesta strastvenom zanosu autonomije i potpune slobode.
Pljačka i vandalizam postaju urođeni u kontekstu borbe pobunjenika, buntovnika i svakog tko je protiv sistema, nesumnjivo takvo spontano djelovanje, kao i organizirano, neće nikada izostati. Dok srednjoškolci i studenti mole državu da im poboljša obrazovanje, manjine željne pobune nastavljaju ometati vlasti
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Atena [Grčka]: Vandalizirani uredi ljevičarske Syrize diljem grada (01.08.2016.) [hr]

Ujutro 27. jula takozvana ljevičarska vlada Syrize organizirala je učinkovitu operaciju deložacije svih skvotova u Solunu koji su pružili utočište izbjeglicama i imigrantima. Izgleda da odabrana Syriza savršeno funkcionira kao „posrednik” koji povezuje ekstremno desnu konzervativnu tenziju s neoliberalnom, kao što je kapitalistički Potami (socijalno-liberalna stranka). Dvije tenzije povezane su neospornom krvnom vezom, kapitalom. Čini se kao da neki misle kako su već skoro riješeni svi problemi koji muče društvo i da sada jedina stvar koja preostaje je očistiti svijet od borbi i izbjeglica rata (vojnog ili ekonomskog). Jedini zdravi dio društva je onaj koji pruža otpor, koji
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Atena [Grčka]: Molotovljevim koktelima na ured desničarske stranke ANEL (01.08.2016.) [hr]

Kao znak minimalne solidarnosti s valom represije vlade Syirize-ANEL- protiv izbjeglica/imigranata i drugova u Solunu, bacili smo nekoliko molotova na središnji ured ANEL-a u Kallitheji, u ranim satima ponedjeljka 01. augusta.

Anarhisti iz Kallitheje

Atena [Grčka]: Vandaliziran ured ljevičarske stranke Syriza (28.07.2016.) [hr]

Represivna operacija u ranim satima srijede 27. jula u Solunu, uz deložaciju 3 skvota i sveukupno 74 uhapšenih, dokazuje da država i smjer režima nastavljaju svoju totalitarnu politiku unatoč smjeni političkih upravitelja.
Kao minimalan odgovor, u noći četvrtka 28. jula, uništili smo područni ured Syrize u Ano Petralona.
DOLE RUKE SA SKVOTOVA I PROSTORIMA BORBE
SOLIDARNOST S UHAPŠENIMA
ZAJEDNIČKA BORBA DOMAĆIH I IMIGRANATA ZA SVIJET JEDNAKOSTI-SOLIDARNOSTI-SLOBODE

Atena [Grčka]: Molotovljevim koktelima na policijske interventne jedinice [hr]

Naš napad je odgovor na represivnu operaciju deložacije tri skvota u Solunu, koja uključuje hapšenja i kriminalno gonjenje.
Napad države na skvotove, domove borbe, je napad na zajedničku samoorganizaciju domaćih i imigranata, to je napad na antiautoritarni slobodarski pokret.
Buldožerima ruše bedeme prokletih zato što se plaše ponovne eksplozije bijesa.
Val koji se diže od dole neće se zaustaviti.
Protunapad svim sredstvima.
Sloboda imigrantima.
Solidarnost s progonjenim skvoterima.

INICIJATIVA ANARHISTA

Solun [Grčka]: Deložirana tri skvota i masovna hapšenja (27.07.2016.) [hr]

Od jutros (27.07.) panduri su upali u tri naseljena skvota, koji ugošćuju izbjeglice i imigrante, u Orfanotrofio, u jedan na bulevaru Nikis i u nedavno skvotirano mjesto u ulici C. Dill (Huriya). 83 osobe su zadržane i imamo informaciju o oko 75 uhapšenih pod optužbom za „remećenje javnog mira”.
Procedura za rušenje Orfanotrofija već je započela, a osobama koje su bile unutra i kojima su potrebni lijekovi nije dozvoljeno da ih uzmu. Izbjeglice i imigranti premješteni su u prihvatne centre, dok su solidarni odvučeni u policijski pritvor i pred sud. Nešto kasnije drugovi su se sukobili s pandurima ispred ulaza u urede Syrize u Soluni i okupirali ih.
Ekstremno-desna kopilad iz Syrize ide glatko ruku pod ruku s ND (Nea Demokratia, desničarska stranka na vlasti prije izbora Syrize), Anthimosom (metropolit, najviša crkvena vlast u Solunu) i sa svom drugom hrpom govana koja predstavlja produženu ruku represije. S dosada neviđenom osvetničkom operacijom protiv No Border kampa, napali su u cik zore obitelji izbjeglica u njihovim vlastitim domovima i solidarne. Moć ponovno pokazuje zube, a oni su potpuno truli, kao i bankrotirani svijet država i šefova. Mi se njih ne plašimo. Naši drugovi okupacijom ureda Syrize zahtijevaju neposredno otpuštanje svih uhapšenih domaćih i imigranata, prekid rušenja Orfanotrofija i izbacivanje pandura iz naših domova i života.

Kolektiv za Drušveni Anarhizam – Mavro & Kokkino (Crno i Crveno)

Panagiotis Argyrou
Moj Put kroz Anarhiju Izjava na suđenju za pokušaj bijega iz zatvora [hr]

Pogled unazad...

Samo nam je jednom dan život, kao jedna jedina šansa. Nikada više neće postojati, barem u ovom samostalnom obliku. A što mi činimo umjesto da živimo? Što činimo? Vučemo ga od mjesta do mjesta, ubijajući ga...” – Hronis Missios

Sudovi imaju vlastitu mjernu jedinicu za mjeriti život i slobodu; mjernu jedinicu koja upotrebljava oblike i algoritme pravnog jezika da bi izrazili što je pravedno a što nepravedno, što je dobro a što loše, što je normalno a što propada. I u tom procesu gdje se životi i slobode stavljaju na vagu zakona ponekad imaš priliku da pogledaš unazad; da se osjetiš krivim ili ne. Radi se o važnom trenutku, jer štogod kažeš može oko tebe nasipati samo još više cementa, može povećati broj trenutaka u kojima se vrata otvaraju i zatvaraju, možda ti može još više naviknuti uho na zvuk okretanja ključa u bravi, toliko da ti se učini kako si oduvijek slušao taj zvuk, da nije postojalo ni jutra ni večeri kada nisi čuo taj zvuk u neko predodređeno vrijeme.
Dakle, tu smo... Već pet i po godina slušam taj ključ. Pet i po godina moje oči se sudaraju sa zidovima. Pet i po godina s dvije zatvorske kazne (37 i 19 godina) i još jedna nadolazeća. A sada, na ovom suđenju, još jedna. Ovo će biti peto suđenje u nizu gdje ja čekam „da vidim što će mi se desiti” ili „da se moj smijeh pretvori u plač”. I ponovno je došao trenutak da postavim zrcalo ispred prošlosti i mojih odabira te pogledam unazad. Zato, gledam...

Gledam i vidim se kako odrastam u razdobljima kazneno ravnodušnih miroljubivih čudovišta. Gledam i sjećam se kako su mi od djetinjstva govorili da se ne petljam u stvari koje ne razumijem. Sjećam se kako su me pokušavali naučiti da je pogrešno brinuti se oko stvari o kojima se, izgleda, nitko ne brine. Sjećam se, kao mali učenik, humanitarnog bombardiranja Kosova i raznih dobrotvornih udruga koje su dolazile u škole kako bi nas uvjerili da život jednog siročeta u Jugoslaviji vrijedi koliko jedan Unicefov rokovnik. Sjećam se noći u mojoj dnevnoj sobi gdje gledam grobare TV-emisija koji tako indiferentno broje ubijene kao da izvlače brojeve lota. Sjećam se humanitarne mode usvajanja djece takozvanog „trećeg svijeta”, koji su patili i umirali žedni i gladni negdje toliko daleko da nas ne uznemire.
Sjećam se ulica ispunjenih izbjeglicama ratnih invalida i drugih ljudi kojima su bacali novčiće kao da pljuju na njih. Sjećam se ulične djece, vozača koji su psovali imigrante dok su ovi skakutali kroz prometnu gužvu da bi oprali vjetrobrane i to... „vrati se u svoju vlastitu zemlju”. Sjećam se beskućnika na uglovima trgovačkih centara, ispred ili pokraj blještavih izloga ispunjenih beskorisnim proizvodima koje su izradili maloljetnici u tvornicama zemalja Trećeg Svijeta kako bi svaki građanin Zapada mogao uživati u njima, i prolaznika koji su ravnodušno prolazili, možda malo uznemireni njihovom prisutnošću koja je remetila tu estetiku.
Sjećam se imigranata uličnih prodavača koji su nosili svoju robu u plahtama i policajaca koji su ih ganjali, tukli i vukli ih za vrat, odvlačeći ih na ulicu pred prolaznike, koje je izgleda samo smetalo da se to odvijalo baš usred njihovog prolaza.
Sjećam se ulaska u pubertet u zoru milenija. Kada su svi slavili i radovali se samo zato jer je bila 2000., i kada je izašlo novo izdanje računalskog softwarea. Sjećam se kako većinu mojih kolega iz razreda nije zanimalo ništa osim novog izdanja neke poznate markirane odjeće, cipela, mobitela i video-igrica. Čitava jedna generacija koja je potrošila interese svoje adolescencije na skupocjeno smeće i osjećala se sretno zato što joj je pružena šansa da potroši novac na to smeće. Čitava jedna generacija koja se naučila zabavljati gledajući glupe reality-show, kao Big Brother, u kojima se ljudsko dostojanstvo dobrovoljno briše za malo reklame i nešto novaca za nagradu, dok istovremeno na Srednjom Istoku padaju čelik i smrt u ime rata protiv
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Zatvor Korydallos – Atena [Grčka]: Izrečene presude protiv anarhista za napade „Projekta Feniks” (26.07.2016.) [hr]

U utorak 26. jula, u devet sati ujutro, u specijalnoj sudnici ženskog odijela zatvora Korydallos održano je posljednje ročište sudskog procesa za napade „Projekta Feniks” u Grčkoj. Proces, započet u junu 2014., trajao je više od dvije godine.
Okrivljenici su bili drugovi Spyros Mandilas (koji je opovrgnuo svoje sudjelovanje, ali je stao u obranu anarhističkog revolucionarnog nasilja), Andreas Tsavdaridis (koji je od samog početka preuzeo odgovornost za slanje paketa-bombe jednom šefu policije) i 10 drugova iz Zavjere Vatrenih Ćelija, koji su se svi već bili u zatvoru kada su izvršeni napadi.
U sudnici su bili prisutni solidarni u znak podrške drugovima.

Konkretne optužbe:
- Andreas Tsavdaridis:
1) Sudjelovanje u Zavjeri Vatrenih Ćelija
2) Pokušaj ubojstva komandanta antiterorističke jedinice, Dimitrisa Chorianopouloua, paket-bombom
3) Pokušaj podmetanja eksplozije (paket-bombom)
4) Posjedovanje eksploziva (za paket-bombu)

- Spyros Mandilas:
1) Sudjelovanje u Zavjeri Vatrenih Ćelija
2) Pokušaj ubojstva komandanta antiterorističke jedinice, Dimitrisa Chorianopouloua, paket-bombom
3) Pokušaj podmetanja eksplozije (paket-bombom)
4) Posjedovanje eksploziva (za paket-bombu)

- Drugovi iz Zavjere Vatrenih Ćelija
1) Poticanje na ubojstvo zbog atentata na bivšeg komandanta antiterorističke jedinice, Dimitrisa Chorianopouloua (paket-bombom)
2) Poticanje na pokušaj podmetanja eksplozije (zbog paketa-bombe)
3) Poticanje na posjedovanje eksploziva (za paket-bombu)
4) Poticanje na podmetanje eksplozije (zbog eksplozije vozila direktorice zatvora Korydallos, Marije Stefie, u junu 2013.)
5) Poticanje na posjedovanje eksploziva (za ovu posljednju eksploziju)
6) Poticanje na podmetanje eksplozije (zbog eksplozije vozile zatvorskog čuvara Argyrisa Gkelmpoura, u junu 2013.)
7) Poticanje na posjedovanje eksploziva (za ovu posljednju eksploziju)
8) Veličanje navedenih atentata

Na kraju su izrečene slijedeće presude:
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Kreta [Grčka]: Zapaljena crkva (01.08.2016.) [hr]

U prvim satima 1. augusta postavljena je zapaljiva naprava u crkvu Sveti Dimitris u Heraklionu na Kreti. Krenuli smo u to djelo kao minimalni odgovor na nedavno djeloanje crkve S.A u suradnji s tužiteljstvom i policijskim snagama u gradu Solunu, u vezi deložacije i rušenja skvotova. Ovo se djelo može smatrati doprinosom pozivu na djelovanje Crni Juli koji su pokrenuli drugovi iz Rigaer94 u Njemačkoj.

„22.05.2009. Mauricio Morales ubijen je u Čileu tokom prenošenja bombe pripremljene za školu zatvorskih stražara. Mauricio je sudjelovao u biblioteci skvotu Sacco i Vanzetti, prenoseći na djela susret s javnošću i ilegalno djelovanje. Skvoter i bombaš, nije se udaljio od smisla djelovanja i upao u zamku otoka pseudo-slobode”. (Zavjera Vatrenih Ćelija / FAI-IRF, Urbana Gerilska Ćelija)

SOLIDARNOST SA SKVOTOVIMA
SOLIDARNOST SA ZATVORENIM DRUGOVIMA DILJEM SVIJETA
PROTIV SVAKOGA TKO NAPADA SLOBODU
OVAJ SVIJET SE NE MOŽE IZMIJENITI, MOŽE SE SAMO UNIŠTITI

P.S. U četvrtak, 4., skvot „Biblioteca Kaos” u Portu Alegreu je pod prijetnjom deložacije... Drugovi neće napustiti skvot i ostat će da ga brane. Želimo im snage iz svega srca i šaljemo im drugarski zagrljaj suučesništva.

Atena [Grčka]: Zapaljeno vojno vozilo (25.06.2016.) [hr]

U subotu noć, 25.06., upali smo u zgradu nacionalne armije u Goudiju, pokraj mjesta gdje je pogubljen komunistički borac Nikos Belogiannis, u martu 1952., te zapalili vojni džip. Požar koji smo podmetnuli bio je čin otpora oružanoj vlasti i nacionalizmu grčke države. Rat protiv militarizma je klasni rat protiv samog kapitalizma. Kako bi urušili svijet ugnjetavanja i izrabljivanja moramo srušiti državu i privatne vojske, koje predstavljaju udarne snage klasne dominacije i imperijalističkog rata.
Grčka armija kao karika u imperijalitstičkom savezu NATO-a postoji kako bi služila interesima lokalnog i nad-lokalnog kapitala. Brdo biznisa grčkih kapitalista (Intracom, Grčki Sistem Obrane, Germanos itd.) i grčkih fakulteta investiralo je u rat. Grčka država sudjeluje u transnacionalnim intervencijama i uspostavila je strateško partnerstvo sa Sionističkom državom (istovremeno joj pružajući političku podršku pošto je to jedina država u svijetu koja priznaje Jeruzalem kao službeni glavni grad Izraela) i vojnom huntom Egipta.
Nova Vojna Strateška Dogma grčke države jasno govori o smjeru nacionalnog militarizma usmjerenog prema brutalnoj klasnoj represiji: „Oružane Snage pridonose u kontekstu sprovođenja zakona i unutarnje sigurnosti zemlje, po postojećim zakonskim okvirima. Neke aktivnosti tih sektora, u ekstremnim slučajevima, mogu zatražiti intervenciju Vojne Sile. U tu kategoriju su uključene operacije u vezi asimetričnih prijetnji unutar zemlje, kao što su terorizam, ilegalna migracija, sigurnost većih sportskih događaja itd.”
Državni neprijatelj je radnička klasa, koja je ranjena ratom i siromaštvom, i „terorizmom”, npr. oružanim otporom.
Nakon čega, spominjući, razvrstavajući i ocjenjujući konkretnije nacionalne opasnosti, osim „oružanog sukoba između država” i „oružane intervencije međunarodne zajednice” (koja opravdava „preventivnu” intervenciju grčke vojske u unutrašnjosti), nova Vojna Strateška Dogma smatra vojnom prijetnjom i „građanski rat, oružani separatistički pokret, asimetrične prijetnje izražene oružjem itd.”. K tome, militarsti identificiraju i „političke, ekonomske, društvene prijetnje” s „Nacionalnim Interesom Opstanka”, „jer napadom na njega, ili pak gubitkom, posljedice za postojanje zemlje bile bi ključne, te zbog toga Država i Nacija moraju biti odlučne da uđu u rat”, budući da su te prijetnje povezane s „osiguranjem slobode i političke nezavisnosti”.
„Politička sigurnost odnosi se na organizacionu stabilnost država, sisteme vladanja i na ideologije koje ga legitimiraju... Političke prijetnje uvijek ciljaju na ranjavanje organizacione stabilnosti država, odnosno političke ili nacionalne ideologije države i institucija koje je predstavljaju”. Režim koji je potpunosti ovisi o velikom bankarskom kapitalu, kojem je podjarmljen, priznaje da mu je za vlastito preživljavanje potrebno ojačati institucije i osnažiti nacionalnu ideologiju vojnim sredstvima. U čemu se razlikuje od vojne hunte? Buržoaske demokracije s ljevičarskim vladama i bez državnog udara izravno preuzimaju militarizaciju klasne dominacije.
Kapitalizam je diktatura
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Zurich / Saint Gallen [Švicarska]: Pretresi zbog navodnog podmetanja požara (10.07.2016.) [hr]

Dino Don – Država je!

U nedjelju 10. jula ponovno su izvršeni pretresi, ovaj put domova u Zurichu i Saint Gallenu. I ovaj puta tri. Od onoga što smo uspjeli doznati nalog za pretres ovlastilo je tužilaštvo iz Zuricha zbog „podmetanja požara itd.”. Pažljivijim čitanjem naloga za pretres postalo je jasno da se radi o navodnom podmetanju požara na antenu telekomunikacija u Waldebergu, 8037 Zurich, u noći iste nedjelje.
Dok su u Zurichu pretrese izvršili policajci u uniformi i civilu, kopilad u Saint Gallenu je iskoristila trenutak za uvježbavanje: razbijačem vrata, fantomkama i strojnicama na desetine „nadobudnih holivudskih pandura” krenulo u juriš na pretres, primoravši stanare da legnu na pod, kontrolirajući svaku sobu od vrha do dna. Osim, za njih, nezadovoljavajućeg ishoda – u sva tri slučaja otišli su s mjesta bez da stave lisice – još jednom su, ovim djelom, dokazali što je policija uistinu: represivna ruka države, opremljena svim sredstvima da je zaštiti i neutralizira njene potencijalne neprijatelje. A u tu kategoriju spadaju svi koji ne prihvaćaju neosporni autoritet nad vlastitim glavama, svi koji ne prihvaćaju da budu isključeni iz bogatstva društva, koji ne prihvaćaju otuđenost, izoliranost i nadzor putem tehnologije, dok se svakodnevno država razmahuje prividnim jedinstvom, srećom i neograničenim
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Basel [Švicarska]: Hapšenja i pretresi zbog prosvjeda (24.06.2016.) [hr]

U petak 24. juna 2016. odvio se mali, ali divlji prosvjed protiv rasizma, represije i đentrifikacije u Baselu (Švicarska), tokom kojeg su napadnute razne zgrade i policija. Kriminalni sud, privatna zaštitarska tvrtka, ured desničarske stranke SVP i osiguravajuće društvo neki su od meta napada. 14 osoba je nakon toga uhapšeno, optuženo za sudjelovanje. 2 osobe su ranjene tokom hapšenja.
U početku su optuženi za ometanje mira, nanošenje štete, nasilje i prijetnje predstavnicima vlasti i reda, te za napad.
Tog vikenda razni su domovi pretreseni diljem Šviarske, u kontekstu tog istog slučaja.
7 osoba je otpušteno u nedjelju 26. juna, dok je ostalih sedam osuđeno na 2 do 6 tjedana istražnog zatvora. Neki od zatvorenika bili bi već otpušteni da nisu osuđeni na duži pritvor, dok drugi mogu očekivati i duže zatočeništvo.

Izjava s prosvjeda kaže "dođimo i organizirajmo se kako bi slomili kavez i pobjegli kroz rešetke koje sadrže različite oblike prisile i represije, te otvorili
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Cagliari [Italija]: Zapaljena automehaničarska radionica zbog suradnje s policijom i vojskom (15.06.2016.) [hr]

U prvim satima 15. juna zapaljena je auto-mehaničarska radionica Automec u Senorbìju. Tvrtka ima ugovor za održavanje vozila, nadasve kombija i autobusa, policije i vojske.
Saboteri su prerezali jednu o rešetaka vanjske ograde i provalili ulazna vrata. Zatim su postavili kanistre benzina u radionicu i urede te zapalili vatru koja je uništila jedan Fiat Ducato zatvorske policije i još jedno vozilo, te nanijela značajne štete čitavoj strukturi.

Porto Alegre [Brazil]: Biblioteka Kaos pred deložacijom (04.08.2016.) Poziv na otpor [hr]

Zdravo drugovi i prijatelji.
Projekti koji su izgrađeni na poziciji sukoba i neprijateljstva putuju vodama neprekidne promjene i izmjene.
Od samog početka Biblioteke Kaos znali smo da kada okupiraš prostor odabireš i tu mogućnost.
Prije par dana došli su na naša vrata s nalogom za deložaciju zgrade u kojoj živimo i u kojoj imamo knjižnicu, prirodnu ljekarnu i brojne druge aktivnosti na kojima se susrećemo i zajedno stvaramo zavjere. Deložacija je određena za 4. august, sa sudskim nalogom koji ovlašćuje policiju za učinkovitu reintegraciju vlasništva.
Ove su godine deložirana dva skvota – Semente i Kuna, drugi su rođeni, a neki su se pak oduprli deložacijama različitim strategijama. Kontekst sve više i više guši skvotiranje, no to istovremeno znači – kao što je izjavio drug iz skvota Nadir, da skvotiranje predstavlja prijetnju prevladavajućem poretku.
Nećemo ulaziti u nikakve legalne pregovore. Za nas je skvot bio, i još je, dio političkog stava predloženog za ovaj prostor, zato ćemo taj stav i zadržati. Smatramo da je skvotiranje način djelovanja protiv kapitalizma i dominacije, stoga legaliziranje subverzivnog djelovanja neće biti naš odgovor.
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Zurich [Švicarska]: Vandalizirana policijska stanica (27.07.2016.) [hr]

U noći 27. jula napali smo bojom policijsku stanicu br. 10 u Röslistrasse, u Zurichu. Ovo je djelo bilo čin kolektivnog raskida sa stvarnošću i s tipom života koje obilježava nadzor, kontrola i represija. U tom kratkom trenutku osmijeh se pojavio na našim licima.
Bio je to srednji prst upućen stražarima ovog društva, koji svrstavaju našu seksualnost u pravila, zatvaraju osobe koje nisu prikladne za funkcioniranje nacije i izrabljivanja.
Bio je to srednji prst upućen društvu koje ubija naše vrijeme nadničarskim poslom i truje svaki trenutak naših života za logiku potrošnje.
Bio je to „Vi ste govna” upućen svim sucima, pandurima, političarima i svim osobama koje šire i ohrabruju taj zatvorski sistem.
Bio je to solidarni pozdrav svim revolucionarnim borcima.
Bio je to solidarni pozdrav skvotu „Rigaer94”.
Bio je to solidarni pozdrav svim zatvorenicima Basela [uhapšeni 24.06. tokom prosvjeda protiv rasizma, represije i izbacivanja, nap.prev.]. Želimo vam mnogo snage.
Bio je to solidarni pozdrava svim zatvorenicima koji pružaju ovom sistemu riječima i djelima.
Za život bez zatvora!
Za slobodu!
Za Anarhiju!

Hamburg [Njemačka]: Razbijeni prozori i bankomati dvaju banaka (24.07.2016.) [hr]

U noći 24. jula 2016. uništeni su prozori i bankomati dviju banaka u Hamburgu/Njemačka. Na zidovima su pronađene parole ispisane u znak solidarnosti s anarhističkim drugaricama suočenima s istragom u vezi pljački banaka u njemačkom gradu Aachenu.
Nećemo ih ostaviti same!
Sve dok svi ne budu slobodni!
Ne briga nas da li je drugarica „kriva” ili „nevina”, ostavljamo te kategorije odvratnim zaštitnicima sistema. Svaki čin eksproprijacije neprijatelja, koji nas pljačka već stotinama godina, nije samo pravedan nego i poželjan. Naša neograničeno i bezgranično suučesništvo svima koji izlažu riziku svoju slobodu zbog eksproprijacije kapitala!” (iz Jedes Herz ist eine Zeitbombe – Zur Verhaftung vom 13. April in Barcelona)
Za više informacija o sudskom procesu na solidariteit.noblogs.org

Španjolska: Arhivirana Operacija Pandora II (07.2016.) [hr]

Odbačene su optužbe protiv devetero drugova uhapšenih oktobra 2015. u Barceloni i Manresi. Bili su optuženi po zakonu o antiterorizmu za kriminalnu organizaciju. Tužitelj Audeincije Nacional potvrdio je da su se Mossos d’esquadra [katalonska policija koja je vodila istragu, nap.prev.] „ograničili na informiranje o susretima, putovanjima i posjetama zatvorenicima” te da nisu dokazali nikakvu povezanost s brojnim sabotažama koje su im policija i štampa pripisivale. No, ima još mnogo drugova koje očekuje suđenje ili su već u zatvoru, uhapšeni tokom drugih anti-anarhističkih operacija kao što su bile Pandora 1 i Piñata.

Češka: „Antifenix” – anarhistički list na engleskom jeziku (07.2015.) Informativni anarhistički list na engleskom jeziku o posljednjom represivnom valu protiv anarhističkog pokreta u Češkoj [hr]

Nedavno je, aprila 2015., policija Češke Republika započela operaciju protiv pokreta anarhista, antiauatoritaraca i za oslobođenje životinja. Ta je operacija nazvana i poznata pod imenom Operacija Fenix. U prvoj su fazi mnogi pojedinci ispitani i podvrgnuti interogatorijima, neki uhapšeni te je nekoliko domova pretreseno. Policija je zaplijenila servere, računala, USB stickove, kamere, mobilne telefone i druge digitalne ili pohranjivačke uređaje. Za sada ne znamo pravi opseg te operacije i koliko je ljudi pod nadzorom te koje su namjere policije. U brojnim je slučajevima izgradila ili namjerno prikrila važne činjenice kako bi dobila dozvolu za pretres različitih mjesta ili hapšenja.
Medijska se pak pažnja usredotočila na slučaj „ekstremno-ljevičarskog terorizma”.
Od prvotno 11 uhapšenih, trojca su zadržana u istražnom zatvoru u očekivanju suđenja. Petr i Martin su optuženi za „zavjeru planiranja terorističkog napada”, a Ales za ilegalno posjedovanje oružja. Danas znamo da je čitava „akcija” oko napada na vlak, koju policija tvrdi da je spriječila hapšenjem Petra, Martina i još dvije osobe (trenutno pod istragom na slobodi), bila pripremljena i planirana od strane (barem) dvojce infiltriranih
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Prag [Češka]: „Antifenix” – Suđenje protiv anarhista (2.-3.08.2016.) [hr]

2. i 3. augusta započinje na Općinskom sudu u Pragu „još jedna runda” slučaja FENIX. Suđenje protiv naše braće i sestara optuženih za „pripremanje terorističkog napada” i „pripremanje nasilja protiv službenih osoba” zasigurno će ubrzo dokazati o čemu se zaista radi – da li smo svjedoci nekih širik politički naredbi ili pak samo nekolicine „nadobudnih” i izraz njihovih neispunjenih karijerističkih težnji.
Mnoge stvari već ukazuju da će se žalbena rasprava protiv Igora na Višem sudu u Pragu održati 20.07. Da li će pobjediti razum i humanosti ili hladna, bezuman lojalnost pravosudnom sistemu? Idući će tjedni pokazati. No, po nome što mi vjerujemo, kao anarhisti, vjerojatno je očigledno.

Grčka: Vijesti sa žalbene rasprave za pljačku u Pirgetosu (21.07.2015.) [hr]

U četvrtak 21.07. ispitan je samo jedan svjedok tužilaštva (pandur) i suđenje je odgođeno do 27. septembra 2016.
Revolucionarni drugarski pozdravi našim drugovima Giannisu Naxakisu i Grigorisu Sarafoudisu

Anarhisti iz Act For Freedom Now!

Aggeliki Spyropoulou
Izjava pred sudom [Zatvor Korydallos – Grčka] O odabiru anarhije i anarhističkoj solidarnosti [hr]

Zatvorena anarhistica Aggeliki Spyropolou osuđena je na 28 godina zatvora zbog sudjelovanja, 2015., u pokušaju bijega Zavjere Vatrenih Ćelija iz zatvora. Drugarica će ubrzo biti premještena iz Korydallosa u zatvor Thiva, sada kad je suđenje okončano.
„Pravda je rođena kada smo izgubili kontrolu nad našim životima” Bruno Filippi
Moj politički status i moja svijest ne bi mi nikada dozvolili da stojim ovdje „izvinjavajući” se pred unaprijed određenom sudskom parodijom koja se nedavno odigrala u ovoj sudnici, tako da će se izjava koju ću iznijeti odnositi čisto na političku sferu umjesto na proceduralnu. Političko djelovanje ne započinje niti završava Kaznenim zakonikom, zato me ni u kom slučaju vi, kao pojedinci i kao institucija, ne možete suditi.
Kao anarhisti, bića protiv države, moramo se suprotstaviti zakonima koji ističu i opravdaju njeno postojanje.
No, što je zakon?
Samo jedan običan skup pravila koja određuju što je dobro a što loše, pravo i krivo, moralno i nemoralno. Ona su „vodič” za društveno ponašanje kako bi se nametnula odanost i održala moć kroz strah od kazni zbog svake devijacije od dozvoljenog, zakonskog...
„Pravilno” je, u biti, da se banke postavljaju kao globalni lihvari, ali „nepravilno” je dignuti ih u zrak s dobrom dozom eksploziva.
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Athena Tsakalou
Izjava na suđenju [Grčka] O smislu čovječanstva [hr]

Izjava, Athene Tsakalou, majke anarhističkih zatvorenika iz Zavjere Vatrenih Ćelija, Christosa i Gerasimosa Tsakalosa, koju je u sudnici zatvora Korydallos pročitao njen advokat krajem juna 2016., zato što joj je zbog pružanja skloništa tada traženoj anarhistici Aggeliki Spyropoulou (zbog sudjelovanja u pokušaju bijega njenih sinova iz zatvora), nakon što je otpuštena iz pritvora, zabranjeno napuštanje otoka Salamina, a time i prisustvovanje vlastitom suđenju te posjećivanje sinova.
Nisam odabrala šutnju, mada me i ona često izražava jer svatko interpretira šutnju kako mu odgovara. Radije sa odabrala ovu osobnu izjavu. Nazivam je osobnom zato što ne pripadam nigdje; pripadam jedino samoj sebi.
Ima trenutaka kada pogledaš unazad svoj život i shvatiš da ti je preostalo živjeti daleko manje godina od onog što si već proživio; tako to ide, ako sve ide dobrim putem. I to je čudan, ali snažan osjećaj koji traži od mene da budem iskrena. Ne na onaj jednostavan uobičajen način, nego na dublji, bitan način.
Ne volim reći: kuda ide ovaj svijet? To je nešto što mi – stariji ljudi – često kažemo, ali takva fraza sadrži neku vrstu nedužnosti koju ja ne želim prihvatiti. Radije se pitam: kako ti sam prolaziš kroz ovaj svijet?
A istina je da sve što želim je hodati uz ljude na ohrabljujući način. Vrlo je važno znati ohrabriti ljude, posebno drage ljude; znati im to reći kada prolaze kroz teške trenutke: Uz tebe sam; Uvijek te podržavam. Ništa više. To je moja jedina želja, i sretna sam kad god to mogu učiniti. Zato, kad je Aggeliki pokucala na vrata moje kuće upravo sam to učinila. I bila sam vrlo zadovoljna što sam joj uspjela pružiti sklonište, premda samo na kratko vrijeme. Zbog ovakvog svijeta, jedino mjesto na kojem ja želim živjeti je mjesto prkosa.
Uzimajući to u obzir, ljudi su kroz stoljeća željeli živjeti, možda ne život ispunjen srećom, ali barem ispunjen radošću, ali njihova nam povijest dokazuje da nisu
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Trst [Italija]: Bilješke o represiji u gradu (23.07.2016.) [hr]

Ova krakta lokalna kronika posljednjih represivnih događanja ne želi biti ni apologija ni jadikovka žrtve, već poziv na analizu i na aktivnu solidarnost.
Nakon događaja u Firenci, aprila 2016. (sukobi s policijom nakon policijskih provokacija tokom koncerta u skvotu), jedna je anarhistica primorana, nakon nekoliko dana provedenih u zatvoru, na kućni pritvor, u očekivanju donošenja presude u Trstu, da bi bila kasnije otpuštena 23. juna, s obavezom prebivališta u općini. Poditnute su optužnice (za krađu i nanošenje teške štete) protiv dva druga iz Trsta zato što su sabotirali i skinuli osam nadzornih telekamera u središtu grada. U ponedjeljak 13. juna, sud u Trstu osuđuje jednog druga iz [susjedne pokrajine, nap.prev.] Friulija na kućni pritvor (započet 18. juna u ovom gradu) od 8 osam mjeseci zbog pružanja otpora i nanošenja ozljeda policijskom službeniku u novembru 2013. (grupa pandura i žandara prepoznala je druga u povijesnoj jezgri Udina i nakon što im je ovaj uputio srednji prst uhvatili su ga i pretukli, s vatrenim oružjem u ruci,
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Anarhistička grupa urbane gerile CARI-PGG [Meksiko]
O ustaničkom anarhizmu [hr]

Ni laž ni fantazija! Nadasve anarhističko djelovanje protiv Države/Kapitala: Nekoliko riječi, pojašnjenja i stavova od nekoliko drugova koji su sastavljali CARI-PGG [Cellulas Autonomas de Revolucion Inmediata – Praxedis G. Guerrero, autonomne ćelije neposredne revolucije, nap. prev.]

„Ne imaše kraja, ne imaše i ne bješe ni pogreba. Sukob se nastavio dok se kritika razvijala. Žestoka kritika protiv sistema moći, ali nadasve protiv nas samih. Stvorismo nova razmatranja i nove perspektive rodiše se u nama, ali napad protiv moći se nastavi, i još traje...”

Ove riječi nisu upućene novinarima, bili oni državni ili alternativni. Da, novinari koji samo blate riječi revolucionara kako bi ih svrstali u „pravedne ili nepravedne razloge”, u „dobre ili loše razloge”. Niti su upućene ljevičarima koje smo, uz mnoge druge, otkad je započeo ovaj rat trebali podržavati i koji nas nisu nikada prestali glupo obilježavati kao „teroriste, ekstremne ljevičare, avanturiste, policajce, pretjerane itd.”
Ove riječi i ova razmatranja su upućena, i uvijek će biti, iskrenim drugovima, svima onima koji nisu dozvolili da ih dojmljiva propaganda zavara ili opčini; i onima koji žive u sukobu s autoritetom dan za danom, kako bi uništili svaku moć i dogmu, uključujući i farsu „moć narodu”. Farsa koja je u naše nesretne i tmurne dane uvukla u svoju mrežu brojne slobodarske pojedince i projekte, uvjerivši ih da su moć naroda i anarhija sinonimi, dok su u stvari ti pojmovi i borbe protuznačnice.
Ove riječi i ova razmatranja upućena su onima koji osobno žive sukob, oni koji pretvaraju anarhiju u djela i drugim drugovima koji će ih, po afinitetu prema praksi uništenja postojećeg, željeti čitati.
Ovo je samo jedan mali dio historije, ispričane za nas koji je živimo... kako ti je drugi ne bi mogli ispričati na svoj način.

1 – Što su bile CARI-PGG?
Autonomne Ćelije Neposredne Revolucije – Praxedis G. Guerrero, bili smo grupa anarhističkih pojedinaca koji su odlučili da posljednjih mjeseci 2008. zajedno prijeđu na djela s nekoliko požara, za koje nismo preuzeli odgovornost, bacanjem molotovljevih koktela na banke i podmetanjem zapaljavih naprava u policijska vozila.
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CARI-PGG
L’azione anarchica contro lo Stato/Capitale [it]

English version: Not a Lie or an Invention! Above all, Anarchist Action!

Né una menzogna né un’invenzione! Prima di tutto l’azione anarchica contro lo Stato/Capitale: Alcune parole, chiarimenti e posizioni da parte di alcuni compagni che costituivano le CARI-PGG

“Non ebbe alcuna fine, non ebbe né ha avuto alcun funerale. Il conflitto continuò mentre la critica si sviluppava. Una critica feroce contro il sistema di dominio, ma soprattutto, una critica contro noi stessi. Riflessioni creammo e nuove prospettive nacquero dentro di noi, ma l’attacco contro il potere continuò e continua ancora...”

Questa parole non sono dirette a nessun giornalista, che sia di Stato o alternativo. Sì, quei giornalisti che non fanno altro che infangare le parole del rivoluzionario per incasellarle in “cause giuste o cause sbagliate”, in “cause buone o malvagie”. Non sono del pari dirette ai soliti sinistroidi, quelli che fin dall’inizio di questa guerra che insieme a molti altri ci è toccato sostenere non hanno mai smesso di etichettarci con appellativi assurdi come “terroristi, ultrasinistra, avventurieri, polizia, esagerati, etc.”. Queste parole e queste riflessioni sono e saranno sempre per i compagni onesti, per quelli che non si sono lasciati ingannare né ipnotizzare da una propaganda accattivante; sono anche per quelli che vivono nel conflitto con l’autorità giorno per giorno, un conflitto per annientare ogni potere e dogma, inclusa questa farsa del potere popolare. Farsa che nei nostri disgraziati e torbidi giorni ha attratto nella propria tela innumerevoli individui e progetti libertari, facendogli credere che potere popolare ed anarchia siano sinonimi, mentre in realtà sono concetti e lotte in contrasto tra loro. Queste riflessioni e queste parole sono dirette a quelli che vivono il conflitto in prima persona, a quelli che fanno sì che l’anarchia sia molto più di parole scritte e per altri compagni che essendo affini alla prassi di distruzione dell’esistente, vorranno leggerle. Questa è solo una piccola parte della storia, raccontata per noi che la viviamo... perché altri non te la raccontino a modo loro.

Cosa furono le CARI-PGG?
Cellule Autonome di Rivoluzione Immediata – Praxedis G. Guerrero, fummo un gruppo di individualità anarchiche che decisero di passare insieme all’azione negli ultimi mesi del 2008 con alcuni attacchi incendiari non rivendicati, come lanci di molotov contro banche e artefatti incendiari contro auto della
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Španjolska: O hapšenju za pljačke u Aachenu i o korištenju DNK u represivne svrhe [hr]

Slijedi tekst o načinu hapšenja drugarice 13. aprila, sa web-sitea Solidaridat rebel. Više informacija o razvoju represivnih strategija korištenjem DNK u brošuri La toma de ADN y la base de datos genéticos, na španjolskom jeziku.

Rasvijetlimo istrage koje su dovele do hapšenja drugarice 13. aprila
Kratkom izjavom koju je za štampu dao Mossos d’Esquadra [policija autonomne Katalonije, nap.prev.], 13. aprila je opisana policijska operacija u kojoj je uhapšena, u Barceloni, drugarica trenutno zatvorena u zatvoru u Koelnu (Njemačka), optužena za eksproprijaciju banke u Aachenu. Po riječima te izjave operacija je bila odgovor na Međunarodnu sudsku zamolnicu [rogatory commission: ako svjedok živi u inostranstvu moguće ga je saslušati na osnovu sudske zamolnice drugoj državi, nap.prev.] izdatu od strane pravosudnih organa u Aachenu, koji su dva dana prije hapšenja potpisali uhidbeni nalog za anarhističku militanticu iz Barcelone. Ono što ta izjava nije objasnila i što do sada nije bilo javno poznato, je činjenica da hapšenje i pretresi koji su izvršili CME [forenzičarska jedinica, nap.prev.] u barcelonskim kvartovima Gràcia i Carmelo nisu bili samo puko izvršenje jedne međunarodne peticije, već vrhunac jedne duge i bliske suradnje između njemačke i španjolske policije/pravosuđa, uz aktivnu suradnju autonomne katalonske policije. Uključivanje Mossos d’Esquadra u slučaj započinje mnogo prije aprila i, kao što je dokazano, jako nadilazi puku pasivnu ulogu izvršitelja.
Jedno sasvim obično jutro u Aachenu
Jutro 14. novembra 2014., grupa naoružanih osoba ulazi u podružnicu Pax Banke u Aachenu, u Westfaliji, na zapadu zemlje. Nakon što su ispraznili sef i svezali
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Nizozemska: Anarhistica optužena za pljačku banke u Njemačkoj na uvjetnoj slobodi (15.07.2016.) [hr]


15. jula naša je drugarica otpuštena!
Mada to ne znači da su pravosudne procedure protiv nje odbačene. Sudac je samo odlučio da može čekati na svoje suđenje o izručenju izvan zatvora. U međuvremenu mora se podvrgnuti određenim mjerama, kao što su predaja pasoša i jednom tjedno javljanje na policijsku stanicu.
Suđenje u vezi njenog izručenja održat će se 1. septembra 2016., kada će biti odlučeno da li će Nizozemska udovoljiti predaji drugarice njemačkoj državi, gdje je optužena za eksproprijaciju banke.
Osjećamo se osnaženi i ugrijani čitavom solidarnošću i podrškom koju smo dobili tokom prethodnih tjedana. No, unatoč ovoj kratkoj pauzi potreba za diskusijama, borbom i djelovanjem i dalje je prisutna. Neka represija ne diktira naše potrebe i želje protiv ovog svijeta utemeljenog na izrabljivanju i autoritetu.
Ima ih još koji su optuženi za isti slučaj i koji se s tim optužbama nose dostojanstveno i snažno. Solidarnost sa svima optuženima za slučaj eksproprijacije u Aachenu!

Huajuapan de León – Država Oaxaca [Meksiko]: Anarho-pankeri izazvali neredi [hr]

Oko 50 anarho-pankera osvetilo je smrt svojeg prijatelja/druga Salvadora Olmosa Garcíje bijesnim haračenjem gradom. Požari na ulicama, 3 policijska „modula” spaljena, anarhistička zastava postavljena na nacionalnog heroja Benita Juareza, protiv čije se izgradnje ubijeni anarhist radio-aktivist mobilizirao zajedno uz druge stanovnike. Izgleda da su – po riječima članka – neki CNTE nastavnici, organizirani protiv neoliberalne reforme školstva, započeli dijalog s tom „omladinom” kako bi se „uspostavio red i mir”.

Meksiko: Napad eksplozivom na sjedišta gospodarskih komora (03.07.2016.) [hr]

Posljednjih je sedmica društveni rat na meksičkom teritoriju dostigao nivo zaoštravanja sukoba, uronjenog u nepopravljivo proturječje između života i kapitala. U kontekstu sveopćeg sukoba potonji si otvara put, svim svojim terorističkim arsenalom, okupirajući područja i prirodne resurse, smišljajući mjere štednje, to jest napadom na naše živote, i unatoč teritorijalnim posebnostima u svojoj srži ocrtava strategiju države-kapitala na globalnoj razini. Epizode rastućeg konflikta na Južnom Pacifiku meksičkog teritorija, Michoacán, Guerrero, Chiapas, Oaxaca, potvrđuju mogućnost prekida društvenog mira i sveopće atrofije: barikade, prosvjedi, okupacije, sabotaže, eksproprijacije, odnosno neposredni napadi na slobodno kretanje robe. Potvrđujemo da navedene borbe ne pripadaju sindikatima, strankama ili nevladinim organizacijama, one su iskren i nužan izraz bijesa i prezira prema diktaturi Kapitala,

Santiago [Čile]: Sukobi s policijom u znak solidarnosti s drugovima u zatvoru (11.07.2016.) [hr]

Ponedjeljak, 11. juli – Sukobi s policijom nakon anti-zatvorskog susreta na UAHC-u [Universidad Academia de Humanismo Cristiano, nap.prev. na talijanski] u znak solidarnosti s drugovima M. Paz, Manuelom, Felipeom, Natalijom i Amaruom, koji se već godinu dana nalaze u zatvoru pod optužbom za podmetanje požara u PDI, 2014.

Čile: Odgođeno suđenja protiv Natalije, Manuela, Felipe i Marije (24.06.2016.) [hr]

24. juna 2016., Natali, Manuel, Felipe i Maria Paz, drugovi optuženi za podmetanje požara u odjel za ubojstva PDI-ja, prisustvovali su preliminarnom ročištu za pripremu suđenja.
Tom su prilikom tužitelji odlučili podnijeti oko 700 GB dokaza, koji nisu pokazani advokatima obrane; zato je odlučeno da se obustavi priprema suđenja i odgodi za 40 dana, točnije za 8. august 2016., kada bi prvi dio suđenja protiv drugova trebao započeti.
Usprkos trikovima tužiteljima: Solidarnost i Djela!

Odbaci sve proteze i baci se u bezdan svijeta bez granica [hr]

Život je napustio bezdušni labirint ljudske svakodnevnice. Tako naizgled ekumenski, tako prividno nepostojan, ipak nije tako jeftin. Pokušaj da ga susretnu robovi demokracije, samo to ostaje. Prividni izbori u izlozima kapitala svedeni su na jedan: možeš živjeti u bari sa žabama, koprcati se u globalnoj močvari sudjelovanja i pomoći mulju da se širi sve dok čak i tvoji snovi posive. Ili pak možeš otići. Poletjeti sa skitnicama duha, dozvoliti žaru slobode da zapali tvoje strasti, rasplamsa tvoj duh, obasja tvoj um. Odbaci sve proteze i baci se u bezdan svijeta bez granica.
Gdje pobuna više nije apstraktni izbor,
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Prag [Češka]: Anarhist Igor Ševcov na Žalbenom sudu 20.07.2016. [hr]

Plakat nacrtao Igor.

Žalbeno suđenje za Igora Ševcova održat će se 20. jula na Visokom sudu u Pragu. Podržite anarhista osuđenog na dvogodišnji egzil zbog video snimanja izrade grafita. Podijeli, dođi, budi kreativan!

Solun [Grčka]: Izjava anarhista Spyrosa Mandylasa na suđenju za pretres skvota Nadir (03.06.2016.) [hr]

P.J. = presjedavajući sudac
S.M. = Spyros Mandylas

P.J.: Reci nam nešto o tvojim optužbama. Što želiš izjaviti?
S.M.: Na početku, prije nego što išta kažem, želim reći da djevojka Ks.K., uhapšena sa mnom, nema nikakve veze sa slučajem. Za moje izbore samo ću ja biti biti kriv. Sreo sam Ks. putem za Nadir i pošto su panduri željeli izvršiti pretres dok sam se ja nalazio u Nadiru, ona je uhapšena sa mnom. Da to naglasim, od početka, kako bi se uzelo u obzir. Što se pak optužbi tiče, neke prihvaćam a neke ne. No, prije nego počnem govoriti o tome, želio bih nešto reći o skvotu Nadir. Preuzimam političku odgovornost za Nadir od 2004. pa sve do danas. Političko djelovanje Nadira kroz sve te godine bilo je raznovrsno i brojno. Organizirali smo inicijative, rasprave, barove, prosvjede, ugostili smo radio stanicu radio-pobune, izvršili smo različite akcije u gradu i objavili nekoliko knjiga. Prostori skvota su bar, prostor za probe i snimanje, teretana, vrt, biblioteka sa stotinama knjiga i ogromnim arhivom, kompjuter lab, kuhinja, garaža i soba za goste. Primijetili ste da nisam doveo svjedoke da me brane. Mislim da mi to nije potrebno. Kao što nisam došao ovdje da vam pokažem diplome, potvrde o radu i vlasništvu. Pošto u moju obranu stoji moje političko djelovanje od 2004. pa sve do danas.
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Atena [Grčka]: Sukob anarhista s policijom (09.07.2016.) [hr]

U subotu 9. jula 2016., za vrijeme koncerta na atenskom Politehničkom fakultetu, u četvrti Egzarhija, grupa anarhista napala je interventnu policijsku jedinicu koja je bila okružila mjesto.
Dok se financijska kriza u Grčkoj produbljuje, uz neprekidno nametanje oštrih mjera štednja kroz posljednjih 7 godina i uz 24,1% nezaposlenih (među kojima 50,4% mladih), provale bijesa i zlovolje nisu neuobičajene, nadasve u Egzarhiji, poznatoj po svojoj dugoj subverzivnoj političkoj povijesti.
Detaljnije na: actforfree.nostate.net

Nizozemska: Vijesti o drugarici uhapšenoj za pljačku banke (07.2016.) [hr]

Naša prijateljica je sada premještena u zatvor u Utrechtu (Nieuwerslui), gjde očekuje proceduru izručivanja.
Iduće ročište koje će odlučiti da li može čekati izručivanje izvan zatvora, održat će se u petak 15. jula.
Veoma je dirnuta i osnažena čitavom solidarnošću i podrškom (može čuti buku prosvjeda).
Ako joj želite pisati otvorili smo mejl adresu na koju joj možete slati pisma ili skenirana pisma, koje ćemo štampati i osigurati se da budu objavljena.
solidariteit6juli [at] riseup [dot] net
Snažno i borbeno!
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7.7. se odvio ljutiti i odlučni prosvjed od središta Amsterdama do policijske uprave gdje se nalazila naša
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Pràexedis G. Guerrero Un anarchico d’azione nella rivoluzione messicana [it]

anarhija.info ripropone un testo edito (e tradotto) da RadioAzione su Pràexedis G. Guerrero, primo anarchico messicano che sacrificò la propria vita per Terra e Libertà quando, a soli 28 anni, fu ucciso nei primi mesi della Rivoluzione Messicana durante un attacco alla città di Janos (Cihuahua). Con Ricardo Flores Magon, Pràexedis fu uno dei più grandi animatori dei primi tentativi rivoluzionari del PLM per liberare il Messico dal suo vecchio e dittatoriale dirigente Porfirio Diaz, che per quarant’anni aveva sottomesso il popolo messicano al dispotismo ed alla schiavitù più crudele; durante l’imprigionamento di Ricardo Flores Magon, tra il 1907 e 1910, Pràexedis si assunse questo incarico rivoluzionario quasi da solo. Entrando nella Junta Organizadora del PLM nel 1907, Pràexedis non solo ne diventò il più capace e importante organizzatore militare, ma anche un lucido propagandista che contribuì molto alle idee anarchiche del PLM. Nella sua breve ma eroica vita, Pràexedis tradusse l’anarchismo teorico nell’anarchismo dell’azione diretta.
“Non stiamo cercando sotterfugi per disquisire sulla violenza che è inevitabile e necessariamente dovrà accompagnare il movimento liberatorio. Deploriamo la violenza, ci ripugna, ma confrontata alla schiavitù che continuerebbe all’infinito, con l’uso della forza scegliamo l’orrore temporaneo della lotta armata senza odio per il tiranno irresponsabile… Intraprendiamo la lotta violenta senza farne il nostro ideale, senza pensare all’esecuzione del tiranno come una suprema vittoria della giustizia. La nostra violenza non è giustizia, è semplicemente una necessità che realizza se stessa a scapito del sentimento e dell’idealismo...”
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Zatvor Korydallos – Atena [Grčka]: Članovi ZVĆ osuđeni na 115 godina zatvora (06.07.2016.) [hr]

Zatvor Korydallos – Atena [Grčka]: Članovi anarhističke grupe urbane gerila Zavjera Vatrenih Ćelija osuđeni na po 115 godina zatvora (08.07.2016.)
8. jula 2016. sud u zatvoru Korydallos – na čelu sa specijalnom sutkinjom Aisiminom Yfanti – osudio je sve članove anarhističke revolucionarne organizacije Zavjera Vatrenih Ćelija optužene za postavljanje eksplozivne naprave u poreznu upravu četvrti Koridallos, za slanje paketa bombe policijskoj upravi u Iteji (kao osveta za ubojstvo zatvorenika Ilira Karelija, koje su počinili zatvorski stražari), za slanje pisma bombe na adresu Dimitrisa Mokkasa (specijalnom žalbenom sucu za terorizam), za planiranje oružanog bijega iz zatvora Koridallos (nazvan „Gorgopotamos projekt”) i posjedovanje vatrenog oružja, eksploziva i antitenkovskih RPG-a [protuoklopni ručni raketni bacač, nap.prev.], u svrhu „remećenja društvenog, ekonomskog i političkog života zemlje”. K tome, u vezi tih optužbi, osuđeni su i za „vođenje terorističke organizacije” te za poticanje („moralno poticanje”) na četiri pokušaja ubojstva.
Tokom izricanja presude bili su prisutni brojni drugovi solidarni s anarhistima i dostojanstvenim pojedincima su-optuženima u suđenju za bijeg ZVĆ. Osim njih, bili su prisutni i brojni policajci (uključujući i interventnu jedinicu).
ZVĆ članovi:
Desetero anarhističkih zatvorenika iz ZVĆ, Gerasimos Tsakalos, Christos Tsakalos, Giorgos Polidoros, Olga Ekonomidou, Theofilos Mavropoulos, Panagiotis Argirou, Giorgos Nikolopoulos, Michalis Nikolopoulos, Damiano Bolano, Haris Hadjimihelakis osuđeni su na 115 godina zatvora svaki.
Drugarica Angeliki Spyropoulou: Anarhistička zatvorenica Angeliki Spyropolou osuđena je na 28 godina zatvora.
Članovi obitelji ZVĆ:
Athena Tsakalou (majka članova ZVĆ, Gerasimosa Tsakalosa i Christosa Tsakalosa) i Evi Statiri (partnerica
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Hag [Nizozemska]: Uništeni bankomati (06.07.2016.) [hr]

Hag [Nizozemska]: Uništeni bankomati u znak solidarnosti s drugaricom optuženom za pljačku banke (06.07.2016.)
Prošle smo noći uništili 4 bankomata u Hagu, Nizozemska, u znak solidarnost s anarhističkom drugaricom optuženom za eksproprijaciju u Aachenu, Njemačka.
Prošlog tjedna, 6. jula, drugarica je uhapšena u Amsterdamu i sada čeka izručenje Njemačkoj u zatvoru.
Tjedan ranije jedna je drugarica iz Španjolske već izručena Njemačkoj.
Pozivamo sve na solidarno djelovanje sa zatvorenim drugaricama! Jebeno smo bijesni!
Ne zanima nas da li je drugarica zaista odgovorna za pljačku banke ili pak nije. Eksproprijacija je etički pravedno i politički opravdano djelo, metoda borbe koja je sastavni dio povijesti svih revolucionarnih pokreta. U stvari, unatoč neprekidnim pokušajima Moći da svede tu metodu na razinu "uobičajenog zločina" iz pohlepe, činjenica je da je eksproprijacija prostora akumulacije kapitala stalno prisutna u našoj povijesti: od anarho-sindikalnih grupa s početka XX stoljeća koje su pljačkale banke da bi podržale štrajkaše ili pomogle obiteljima zatvorenih drugova, do različitih autonomnih grupa iz sedamdesetih i osamdesetih.
Neposredna sloboda za naše drugarice!
Zapalimo sve zatvore!
Uništimo sve banke!

Amsterdam [Nizozemska]: Anarhistica uhapšena zbog pljačke banke (06.07.2016.) [hr]

Jutros, 6. jula, našu je anarhističku drugaricu uhapsio u Amsterdamu arrestatieteam [specijalne jedinice, nap.prev.].
Hapšenje je povezano s optužnicom koju je izdalo tužiteljstvo iz Aachena (Njemačka) u vezi pljačke jedne banke u 2013.
Ostaje poziv na solidarnost. Jebeno smo bijesni.
Poveznica za ostale informacije o represivnoj situaciji: solidariteit.noblogs.org
Poveznica za ostale informacije u vezi još jedne anarhističke drugarice u zatvoru koju je iz sličnih razloga optužio isti tužiteljski ured: solidaritatrebel.noblogs.org
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Španjolska/Njemačka/Nizozemska: Izručenje iz Španjolske Njemačkoj i hapšenje u Nizozezmskoj [hr]

Španjolska/Njemačka/Nizozemska: Jedna anarhistica iz Španjolske izručena Njemačkoj, druga iz Nizozemske uhapšena, zbog iste pljačke banke u Aachenu (30.06.2016.)
30. juna Lisa je – drugarica uhapšena 13 aprila u Barceloni uz nalog za izručenje iz Španjolske Njemačkoj zbog eksproprijacije jedne podružnice Pax Banke u Aachenu 2014. – stigla u zatvor u Koelnu (Sjeverna Westfalia), gjde će ostati za vrijeme pritvora.
Po informacijama njenih advokata na njemačkom teritoriju, osjeća se dobro i dobro raspoložena. U koelnskom zatvoru je i dalje izolirana, u samici, sa samo jednim satom izlaska u dvorište (zakonskim minimalno). Komunikacija je vrlo ograničena, broj posjeta također, pretpostavlja se da će mjere ostati na snazi do kraja sudskog procesa.
Tokom njenog boravka u španjolskim zatvorima došlo je do brojnih prosvjeda, među kojima u Barceloni, Manresi i ispred zatvora Soto de Real u kojem se nalazila, te su osim toga oštećene banke i poduzeća povezana s njemačkim područjem, kao znak solidarnosti s drugaricom.

Poveznica na ostale informacije o slučaju: solidaritatrebel.noblogs.org

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Po riječima Indymedia NL nizozemska policija je uhapsila u Amsterdamu još jednu drugaricu optuženu za
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Genova [Italija]: Zapaljen bankomat Talijanskih pošta (29.06.2016.) [hr]

U srijedu 29. juna 2016. oko 6 sati ujutro zapaljen je bankomat Pošta u ulici Lagaccio 34. Odgovornost za napad je preuzeta idućih dana putem elektronske pošte. Slijedi izjava o preuzimanju odgovornosti, preuzeta sa informa-azione:
„Genova 29. juni – Talijanske pošte deportiraju ljude u logore. Zapaljen poštanski ured u ulici Lagaccio, uništen bankomat, u znak solidarnosti s pobunjenicima i bjeguncima iz centra za imigrante te s francuskim pobunjenicima. Ni država ni granica. Ni loi ni travail.” [„ni zakon ni rad”, odnosi se na novi francuski zakon o radu, nap.prev.]

Alfredo Cospito
Tekst o Neformalnoj Anarhističkoj Organizaciji (F.A.I.) upućen anarhistima u Grčkoj iz zatvora u Ferrari (Italija) [hr]

Napomena: Ovaj Alfredov tekst napisan je prije više od mjesec dana, ali do nas je stigao tek danas, uz želju da bude objavljen kako bi doprinijeo raspravi u toku, već duže vrijeme, između drugova grčkog jezika. Podsjećamo da drug, još i dalje pod režimom visoke sigurnosti AS2 u Ferrari, nije formalno podvrgnut nikakvom režimom poštanske cenzure, mada su i dalje prisutna kašnjenja i cenzure pri komunikaciji. (juni 2016.)
Jedna točka gledišta
Individualni doprinos raspravi koju su otvorili braća i sestre iz ZVĆ-Ćelija urbane gerile-Fai
S velikim sam zadovoljstvom pročitao, u prijevodu "Sin Banderas Ni Fronteras", vaš tekst u pet točaka, i gorljivo sam se poželio uključiti u raspravu. Vijesti su ovdje u zatvoru u Italiji ograničene i uz nadu da je prijevod teksta na španjolski vjerodostojan, pokušat ću u granicama mogućeg reći što mislim, uz premisu da će zbog situacije u kojoj se nalazim i zbog mojeg nedovoljnog poznavanja situacije u Grčkoj, ovaj doprinos biti ograničen.
Brzo ću proći kroz vašu zanimljivu analizu situacije grčkog anarhističkog pokreta i njegovog povijesnog razvoja kroz posljednje desetljeće, koji me veoma podsjeća (uz nužne povijesne razlike) na talijansku situaciju "povlačenja" nakon iskustva oružane borbe sedamdesetih godina (bez, na vašu sreću, odvratne baštine pokajanih i disociranih), iz kojih se, tek toliko da budemo optimistični, rodio, iz pepela "oružane borbenosti"[1], vitalniji i originalniji anarhizam.
Slažem se s vama da riječi anarhista-zatvorenika ne smiju postati svete i apsolutnom istinom, one su jednostavno teorijski doprinosi borbi. Kao što se u potpunosti slažem s vama kada smatrate da bi trebalo: "sjetiti se naših iskustava iz prošlosti, ali ne da bi ih ponovili već da bih ih nadišli". Upravo mi se zbog toga čini da bi stvaranje jednog "autonomnog anarhističkog pokreta", jedne "međunarodne anarhističke federacije", predstavljalo korak nazad.

Pariz [Francuska]: Detaljnije o napadu na sjedište sindikata CGT i o "anonimnom disociranju" [hr]

U noći između 24. i 25. juna 2016. drugovi iz jedne "ćelije između mnogih..." napali su sjedište sindikata CGT. Djelo je počinjeno zbog suradnje sindikata s policijskom upravom i u znak solidarnosti sa zatvorenim pobunjenicima u Francuskoj te s članovima ZVĆ, čiji se sudski proces za pokušaj bijega iz zatvora privodi kraju; te je naglašeno u izjavi za preuzimanje odgovornosti kako ima nekoliko teško ranjenih i u bijegu pred policijom, te u ilegali.
25. juna 2016. započelo je medijsko ludilo, predstavnik CGT-a, Martinez, razni ministri, između kojih ministar rada El Khomri, ministar unutrašnjih poslova B. Cazeneuve i premijer M. Valls, te svi predstavnici različitih sindikalnih organizacija, su redom dali javne izjave u kojima osuđuju navedeno djelo (tko bi bio rekao...), naglašavajući da će povećati broj policije kako bi zaštitili urede sindikata i sindikaliste te pronašli osobe odgovorne, i "očito sasvim dobro organizirane", za napad.
Takvu političku i represivnu uzbunu nije mogla prouzročiti razina upotrijebljenog nasilja tokom napada, koji zaista nije bio tako silovit (mada su ga mediji opisali kao nikad dosada), kao ni odabrana meta. U biti, drugovi su dokazali da je bilo moguće napasati te čak ući u zgradu sjedišta sindikalne federacije koja je pod najvećim video nadzorom u Francuskoj, najzaštićenija brojnim profesionalnim zaštitarima i povećanim brojem policajaca u ovo doba društvenih sukoba i izvanrednog stanja.
Unatoč Martinezovim riječima, drugovi su uspjeli ući u zgradu kako bi sproveli u djelo svoje destruktivne strasti, kao što dokazuju slike razbijenih vrata. Nije se radilo dakle ni o nedostatku vremena ni o navodnom sistemu koji se nije aktivirao da ih spriječi.
Istog dana, 25.06.2016., usred same političo-medijske žiže, anarhistički web-site "Bréves Du Disordre" javno uzima distancu od drugova uz izliku da takvom djelu nije potrebna izjava o preuzimanju odgovornosti i i kaže da im se perspektive u smislu solidarnosti drugovima nisu dopale.

Francuska: Napad na sjedište sindikata CGT i CFDT [hr]

Montreuil - Seine-Saint-Denis [Francuska]: Napad na sjedišta sindikata CGT i CFDT (25.06.2016.)
Sinoć su mnoge strpali u zatvore države. Na stotine njih, da budemo točni. Na stotine uhapšenih zbog prevare sindikata. Željeli bi napisati više i naglasiti naše djelo. Nažalost, nakon ovog djela, počinjenog u zgradi pod strogim nadzorom, svi smo teško ranjeni. Svi smo uspjeli pobjeći pandurima zahvaljujući suučesništvu prisutnih na ulicama koji su nas podržali i zaštitili u bijegu. Ustanička solidarnost sa 250 uhapšenih. Ustanička solidarnost s Olgom, Panagiotisom, Cristosom i svim drugovima iz ZVĆ koji su željeli pobjeći. MORAMO IM POMOĆI. K vragu pravda, k vragu država i k vragu njeni suradnici... Mi smo svoj izbor počinili... Ilegala i napad!
Jedna ćelija između mnogih

Zatvor Koridallos - Atena [Grčka]: Suđenje protiv ZVĆ [hr]

Suđenje protiv anarhističke grupe urbane gerile Zavjera Vatrenih Ćelija za pokušaj bijega iz zatvora okončat će se ovog tjedna (29.06.-01.07.2016.)
Ročište 29.06.
U srijedu je u sudnici govor održao tužitelj I. Koutra. Govor je trajao gotovo koliko i samo ročište, odnosno oko šest sati. To se kopile posvetilo kritiziranju stava anarhista i djela Zavjere Vatrenih Ćelija, braneći postojanje države, zakone, suce i policijske službenike, izjavljujući da je svijet bez sudaca i zatvora zaista nešto "dražesno", ali nemoguće.
Što se tiče optužbi kojima želi okriviti drugove iz ZVĆ, tužitelj je predložio da ih okrive za "vođenje" terorističke organizacije, pokušaj ubojstva, posjedovanje te nabavku oružja i eksploziva, eksploziva koji "izlažu riziku ljudske živote", krađu vozila i pokušaj bijega.
Tužitelj je predložio i da drugarica Angeliki Spyropoulou bude okrivljena za pripadanje terorističkoj organizaciji te za posjedovanje i nabavku oružja.
Za Athenu Tsakalou i Evi Statiri predložio je odbacivanje optužbe za sudjelovanje u "terorističkoj" organizaciji, što ih je poštedjelo kazne od 10-20 godina zatvora. Za Christosa Polydorosa je također predložio odbacivanje iste optužbe, ali je ipak predložio da drug bude okrivljen za čudnu optužbu "omogućavanja članstva u terorističkoj organizaciji" po ideji da je drug pomogao Angeliki da pristupi ZVĆ.

Hag [Nizozemska]: Vandalizirana španjolska ambasada (30.06.2016.) [hr]

Vandalizirana španjolska ambasada u znak solidarnosti s drugaricom uhapšenom za pljačku banke u Njemačkoj (30.06.2016.)
U četvrtak noć, 30. juna 2016., izvršili smo solidarna djela s našom drugaricom zatvorenoj u totalnoj izolaciji u Španjolskoj zbog optužbe da je sudjelovala u eksproprijaciji banke u Aachenu, Njemačka, prije dvije godine. Sada čeka izručenje Njemačkoj do kojeg će vjerojatno doći već idućeg tjedna.
Kao znak solidarnosti ispisali smo sprejem "Sloboda za našu španjolsku drugaricu" po zidu španjolske ambasade u Hagu, Nizozemska, te zalijepili brave. Istog jutra, u vrijeme najveće gužve, objesili smo transparent iznad autoceste, s natpisom: "Zapalimo sve zatvore! Sloboda za našu španjolsku drugaricu!".
Ne zanima nas da li je drugarica zaista odgovorna za pljačku banke ili pak nije. Eksproprijacija je etički pravedno i politički opravdano djelo, metoda borbe koja je sastavni dio povijesti svih revolucionarnih pokreta. U stvari, unatoč neprekidnim pokušajima Moći da svede tu metodu na razinu "uobičajenog zločina" iz pohlepe, činjenica je da je eksproprijacija prostora akumulacije kapitala stalno prisutna u našoj povijesti: od anarho-sindikalnih grupa s početka XX stoljeća koje su pljačkale banke da bi podržale štrajkaše ili pomogle obiteljima zatvorenih drugova, do različitih autonomnih grupa iz sedamdesetih i osamdesetih.
Pozivamo sve da poduzmu solidarna djela s drugaricom zatvorenom u Madridu! Neposredno oslobođenje drugarice!
Zapalimo sve zatvore!
Solidarni, Neki anarhisti

UK: "Feniks Projekt" 2016 #2 - Rain Cell-FAI/IRF zapalila vozila u policijskom skladištu (28.06.2016 [hr]

Preuzimamo odgovornost za požar podmetnut 28.06.2016. policijskim vozila u bristolskom skladištu, Poplar Way East, Avonmouth. Skladište je, između ostalog, ispunjeno kontrolnim preprekama, vojnim i pomoćnim vozilima.
Posvećujemo ovo djelo zatvorenim članovima Zavjere Vatrenih Ćelija i Aggeliki Spyropoulou, kao i svima uključenima u pokušaj bijega.
Ovo je djelo za zatvorene drugove u UK, Grčkoj, Čileu, Rusiji, Poljskoj, Francuskoj, Češkoj, Francuskoj, Španjolskoj, Italiji i diljem svijeta.
Rat "Pametnim Gradovima" i zatvorskom društvu.
Dug život anarhiji i divljini.
Rain Cell - FAI/FRI

Švicarska: Marco Camenisch - nove vijesti o "silasku" (26.06.2016.) [hr]

Nakon premještaja u novembru 2015. iz Bostadela u Saxerriet (Salez) na "zatvoreni prelazni" odjel, 10. decembra 2015. odvio se "sastanak za premještaj" s upravom zatvora, odgovornima iz DAP-a (Uprava za zatvorski sustav) u Zurichu i s mojim advokatom, na kojem su odlučeni a zatim naređeni idući "koraci", do sada već realizirani:
- januar 2016. unutarnji premještaj s "prelaznog" na "otvoreni odijel"- februar 2016. 2 izlaska od 5 sati u pratnji službenika institucije - mart 2016. 2 izlaska svaka od 5 sati u pratnji "jedne odgovorne osobe po vlastitom izboru koja će preuzeti odgovornost" - april 2015. 2 izlaska, jedan od sat vremena i jedan od 12 sati u pratnji "jedne odgovorne osobe po vlastitom izboru koja će preuzeti odgovornost" - maj 2016. izlasci od 12 sati u pratnji "jedne odgovorne osobe po vlastitom izboru koja će preuzeti odgovornost" - 18. maj još jedan "sastanak izvršnog odbora"

Čile: Anarhistica Tato premještena u zatvor San Joaquin [hr]

Nakon što presude drugarica Tato, Natalia Collao, premještena je iz zatvora San Miguel (u kojem se nalaze zatvorenici pod istragom) u zatovr San Joaquin, bivši COF (Centar za žensko usmjeravanje) na izdržavanje kazne na koju je osuđena 22. juna 2016. Drugarica se nalazi na odjelu SEAS (specijalni odjel visoke sigurnosti), dobro raspoložena i dobrog zdravlja. Podsjećamo da se u istom zatvoru nalazi i drugarica Tamara Sol, ali na drugom odijelu.
Srušimo sve zatvore!
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Varšava [Poljska]: Uhapšena tri anarhista (23.05.2016.) [hr]

23. maja 2016. policija je u Varšavi uhapsila tri anarhista, pod optužbom za posjedovanje eksploziva i namjere korištenja istog za podmetanje požara u policijsko vozilo. Policija i mediji su ih nazvali teroristima unatoč činjenici da do požara nije uopće došlo. Optužbe su vrlo ozbiljne: riskiraju od 6 mjeseci do 8 godina zatvora. Prvo saslušanje optuženih odvilo se Uredu okružnog tužitelja 24. maja. Na njihovim su tijelima vidljivi znakovi mučenja. 25. maja je na okružnom sudu tužilaštvo odlučilo da ih zadrži u istražnom zatvoru na tri mjeseca (koji može biti automatski produžen). Od tada se sva trojica nalaze u izolaciji te im je uskraćeno pravo na komunikaciju s obitelji, a tokom prvog tjedna pritvora nijedan od njih nije imao pristup advokatu.
Mediji, u službi države, samo reproduciraju propagandu vlasti. Započeo je lov na vještice, stvarajući masovnu histeriju i sliku zemlje pod prijetnjom terorizma. Na taj način vlasti i njihovi suradnici pokušavaju opravdati stupanje na snagu novog antiteroritičkog zakona. Značajno je da upravo prije stupanja na snagu tog zakona, 10. maja, 23. maja i 30. maja, u nekoliko poljskih gradova prijavljeno nekoliko lažnih bombi, zbog kojih su se morale evakuirati zgrade kao urednički ured štampe i televizije, trgovački centri i banke.

Alfredo Cospito
Tekst o Neformalnoj Anarhističkoj Organizaciji (F.A.I.) upućen anarhistima u Grčkoj iz zatvora u Ferrari (Italija) [hr]

PDF in italiano & hrvatski
Napomena: Ovaj Alfredov tekst napisan je prije više od mjesec dana, ali do nas je stigao tek danas, uz želju da bude objavljen kako bi doprinijeo raspravi u toku, već duže vrijeme, između drugova grčkog jezika. Podsjećamo da drug, još i dalje pod režimom visoke sigurnosti AS2 u Ferrari, nije formalno podvrgnut nikakvom režimom poštanske cenzure, mada su i dalje prisutna kašnjenja i cenzure pri komunikaciji. (juni 2016.)

Jedna točka gledišta
Individualni doprinos raspravi koju su otvorili braća i sestre iz ZVĆ-Ćelija urbane gerile-Fai

S velikim sam zadovoljstvom pročitao, u prijevodu „Sin Banderas Ni Fronteras”, vaš tekst u pet točaka, i gorljivo sam se poželio uključiti u raspravu. Vijesti su ovdje u zatvoru u Italiji ograničene i uz nadu da je prijevod teksta na španjolski vjerodostojan, pokušat ću u granicama mogućeg reći što mislim, uz premisu da će zbog situacije u kojoj se nalazim i zbog mojeg nedovoljnog poznavanja situacije u Grčkoj, ovaj doprinos biti ograničen.
Brzo ću proći kroz vašu zanimljivu analizu situacije grčkog anarhističkog pokreta i njegovog povijesnog razvoja kroz posljednje desetljeće, koji me veoma podsjeća (uz nužne povijesne razlike) na talijansku situaciju „povlačenja” nakon iskustva oružane borbe sedamdesetih godina (bez, na vašu sreću, odvratne baštine pokajanih i disociranih), iz kojih se, tek toliko da budemo optimistični, rodio, iz pepela „oružane borbenosti”[1], vitalniji i originalniji anarhizam.
Slažem se s vama da riječi anarhista-zatvorenika ne smiju postati svete i apsolutnom istinom, one su jednostavno teorijski doprinosi borbi. Kao što se u potpunosti slažem s vama kada smatrate da bi trebalo: „sjetiti se naših iskustava iz prošlosti, ali ne da bi ih ponovili već da bih ih nadišli”. Upravo mi se zbog toga čini da bi stvaranje jednog „autonomnog anarhističkog pokreta”, jedne „međunarodne anarhističke federacije”, predstavljalo korak
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Archegonos
La liberazione totale come considerazione egoista e iconoclasta [it]

[…] La liberazione totale per me non è un progetto di una lotta generale per “salvare” il tutto, e neanche un piano. Chiarisco questo prima di continuare. Non è nemmeno una propaganda né un reclutamento di nuove pedine nelle mani di un nuovo obiettivo, usando nuovi o esistenti soggetti rivoluzionari non-umani. Con essere egoista comprendi che una guerra totale si è dispiegata attorno di te, contro tutto. Con essere nichilista, non dichiarando la resa nella guerra contro ogni catena, ne sarai coinvolto, dato che ti trovi, ovviamente, a far parte dell’esistenza. Vedendo la dominazione presente (sempre esercitata dagli umani civilizzati, ma particolarmente estensiva oggi) sugli animali non-umani e sulla terra (che si riflette, quidni, sugli animali umani), ho scelto di non rimanere in disparte, perché come anarchico, e con la coscienza contro tutto l’esistente, vedo l’anarchia come una parte integrante della mia agitazione contro il mondo attraverso il caos, e non attraverso i concetti sistematizzati o qualsiasi forma di ordine o giustizia. Vedo l’anarchia come una percezione esoterica contro tutti i sistemi, e come un metodo di liberazione dell’ego, passo dopo passo, da ogni forma di catene, morali, sociali, culturali, ideologiche, e non come un movimento o una lotta di massa, o un opposizione davanti al parlamento. In poche parole, diamo alla politica ciò che le appartiene. Un enorme pietra tombale. Comunque, chiunque leggerà questo testo comprenderà che io non so esprimermi in politichese, e neanche mi interessa. Adesso, dopo aver chiarito che la coscienza e il pensiero politico non definiscono la mia affinità, i miei compagni anarchici, continuo.[…]
Tradotto dall'inglese: anarhija.info, pubblicato in Paroxysm #1

Nukleus Danaus Plexippus - FAI/IRF [Italija]
O sabotaži prehrambene industrije i anarhističkom neformalnom organiziranju [hr]

NAPAD BEZ GRANICA
"... Do sada smo protiv neprijatelja koristili njegova sredstva. Hranili smo civilizaciju otrovom koji ona proizvodi..." Ćelija Nicola i Alfredo F.A.I./F.R.I.
ODABIR NAPADA
Sigurnost je stalna tema današnjeg industrijaliziranog društva, koje se u biti ne može osjećati sigurno budući da svakodnevno dijeli i širi mržnju, nasilje i otrov na samo sebe. Određujući postepeno podnošljive granice tumora koji se razvija unutar istog pokušava nas naviknuti na njihovo postojanje. Zato se "mikročestice" mogu nakupljati u određenim granicama, tortura u zatvorima bi trebala biti ograničena samo na zabranu čitanja bilo kakvog oblika teksta na najstrožim zatvorskim odjelima, voda je pitka samo ako sadrži određenu količinu teških metala... "Sigurno" je dakle neprekidno trovanje kojem smo podvrgnuti, i samo Moć može odrediti preporučenu dnevnu dozu. Ovih smo dana odlučili naglasiti neodrživost tih granica.
Sve što bi moglo okovati anarhističko djelovanje, pretvarajući ga u puko makinalno ponavljanje nasilnih slogana i bezopasnih djela, već smo odavno nadišli, uz neprekidno predivno iskustvo otkrivanja i izuma novih metoda napada.
Granice s kojima se pak danas suočavamo su one koje određuju sigurnost jednog prehrambenog proizvoda. Ako se obični potrošač osjeća zaštićen kontrolama koje isti proizvođači štetnosti primjenjuju sami na sebi, mi ovim djelom želimo učiniti očitim neodrživost mehanizma samokontrole unutar sektora kao što su prehrambeni, kemijski, poljoprivredni, inženjerski (koji si sve više naliče), u kojima nije točno da profit stoji ispred zdravlja potrošača, nego leži upravo u njihovom zdravlju, u jednom beskrajnom začaranom krugu otrov-lijek-otrov.
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ČILE: O SITUACIJI ANARHISTIČKIH ZATVORENIKA NATALIJE COLLADO-TATO I JAVIERA PINA (06.2016.) [hr]

"Letimo kao leptiri, bodemo kao pčele: O situaciji Natalije Collado (Tato) i Javiera Pina"
Nedavno je demokratska inkvizicija čileanske države, uz svu svoju pravosudnu i birokratsku mašineriju, odlučila o bliskoj budućnosti naše braće nakon gotovo godinu dana istraga. Bili su okrivljeni za postavljanje i aktivaciju jedne zapaljive naprave; proglašeni su krivima, uz zahtjev tužilaštva za 5 godina i jedan dan Javieru te 4 godine i 1 dan Tato, koja je na kraju smanjena, nakon izjava obrane, na najmanju moguću po novom zakonu o kontroli oružja, to jest na 3 godine i jedan dan zatvora, bez ikakvim pravosudnih pogodnosti. Uzimajući u obzir vrijeme provedeno u pritvoru drugovima preostaje još 1 godina i 10 mjeseci zatvora, i trebali bi izaći između aprila i maja 2018.
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MADRID [ŠPANJOLSKA]: OSVETNIČKO KAŽNJAVANJE ZATVORENE ANARHISTICE OPTUŽENE ZA PLJAČKU BANKE (06.2016.) [hr]

Već je nekoliko dana anarhistička drugarica zatvorena u Soto de Real, od 13. aprila, na meti uprave zatvora. Pod izlikom "sigurnosnih razloga" nije joj samo zabranjeno da ostane sama sa svojim partnerom na dan vjenčanja, nego su joj i zabranjeni svi telefonski razgovori, kako s njim tako i sa svakom drugom osobom. Osim toga, zamjenik upravitelja joj je nametnuo različite disciplinske kazne jer - po njemu - huška na pobunu druge zatvorenice i zato što je noću pričala s drugim zatvorenicama. Navedene kazne možemo shvatiti kao osvetu zbog borbenog i solidarnog stava drugarice koja je, unatoč razdaljini i izolaciji, odlučno nastavila sudjelovati u borbama vani, šaljući poruku podrške pljački banke i jedan tekst u kojem je potvrdila svoja politička uvjerenja i djela borbe protiv države i kapitalističkog sistema.
S naše točke gledišta, koji smo vani, svi ti pokušaji da je ušutkaju i izoliraju mogu se pretvoriti samo u umnožavanje djela solidarnosti i širenje njenih riječi, za koje je žele dodatno kazniti. Podsjećamo i da ubrzo istječe rok njenog pritvora u Soto de Real te da se njeno izručenje Njemačkoj očekuje za 30. juni.

Nemojmo dozvoliti da uguše glas borbene zatvorenice!
Urušimo zid kojim žele izolirati našu drugaricu!
Širi vijest - Siđi na ulicu - Sudjeluj u pozivima - Djeluj!
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ŠPANJOLSKA: ARHIVIRANA PROCEDURA PROTIV ANARHISTA OPERACIJE "PANDORA 2" (06.2016.) [hr]

Podsjećamo da su i dalje pod sudskom istragom drugovi optuženi tokom Operacije Pandora 1 i Operacije Piñata.
Sa više strana stiže nam lijepa vijest da je istraga protiv drugova pogođenih drugim dijelom Operacije Pandora arhivirana. Sutkinja koja je vodila slučaj kaže: "Tokom istrage nisu pronađeni objektivni i dokazivi dokazi koji bi mogli potvrditi, niti na pravosudni način, sudjelovanje optuženih u djelima za koja su bili pod istragom". Ista smatra da je jedinica koja je vodila istragu (Área de Análisis de la Comisaría General de Información de los Mossos) "uspjela samo dokazati da su optuženi jednostavno održavali odnose s pripadnicima anarhističkog kolektiva, od kojih su neki već bili kažnjavani". Ostale informacije navedene jedinice su se "ograničavače na izvještaje sa sastanaka, putovanja i posjeta zatvorenicima", ali ona u tome nije vidjela nikakav dokaz da su počinjena kaznena djela ili za pripadanje nekoj "terorističkoj organizaciji". Više od 500 policajaca, mjeseci istrage, da bi došli do zaključka kako su uhapšeni održavali veze s osobama iz anarhističke sredine...
Još jedan aspekt sudskih spisa koji treba spomenuti je njihova definicija GAC-a kao Katalonskih Anarhističkih Grupa, što još jednom dokazuje mentalni kaos tog šljama.
Ponovno je očita strategija države na napadne na svaki način anarhističku solidarnost, kako bi je paralizirala, i borbe u kojima se susrećemo, koristeći svu svoju silu u spektakularnim operacijama koje napadaju anarhističku sredinu. Naspram toga ne preostaje nam drugo nego da se pripremimo na ono što nam budućnost može pripremiti, osnažiti naše veze solidarnosti i podržati sve koji su i dalje pod istragom; i ostati ustrajni u našoj borbi protiv države i svakog autoriteta, naglašavajući da će represija moći samo još više zapaliti naša srca.
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URUGVAJ: ZAPALJIVA ĆELIJA "HARLEY QUINN" ZAPALILA "NACIONALNO UDRUŽENJE UMIROVLJENIH POLICAJACA" (23.06.2016.) [hr]

Danas, četvrtak 23., na pet dana od 27. juna, datuma kada se sjećamo početka jednog od najmračnijih perioda ovog područja, jasno izjavljujemo da ništa nije gotovo: institucije koje su u tim okolnostima vršile teror u razdoblju 1973.-1985. su iste ove današnje, zamaskirane demokracijom, a ipak koriste i održavaju iste metode. Ali ne više protiv jednog određenog ideološkog neprijatelja, nego protiv svih koje smatraju neprijateljima potreba moći, kao što smo mogli vidjeti u požarima tokom deložacije Codicena (2015.), ubojstvom mladića Sergija Lemosa u kvartu Santa Catalina (2013.) i još jednog dečka u Marconiju u maju ove godine. Isto tako nije uopće slučajnost da su iste osobe bile protagonisti feminicida i pokretači nesigurnosti o kojoj tako puno priča režimska štampa. U takvom smo ozračju danas u zoru napali "Nacionalno Udruženja Urugvaja Umirovljenih Policajaca", koje se nalazi pokraj pravosudne zgrade, i ispljuvali našu vatru.
Vatrom i barutom na ovu kobnu stvarnost!
Vatrom i barutom na kapitalizam i patrijarhat!
Vatrom i barutom na sve diktature i demokracije!
Vatrom i barutom na desnicu i ljevicu!
Živjela ANARHIJA i čast pobunjenicima protiv svakog autoriteta.
Lokalna i međunarodna solidarnost sa svima koji se bore!
Zapaljiva ćelija Harley Quinn

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BRESCIA [ITALIJA]: SABOTIRANA ŽELJEZNIČKA PRUGA PROTIV PROIZVOĐAČA ORUŽJA "BERETTA" (18.06.2016.) [hr]

U noći između 17. i 18. juna, uoči otvaranja još jednog nakaradnog medijskog/turističkog događaja, "the floating pears", odlučili smo da pređemo na djela.
Napasti tamo gdje nam se najviše dopada, gdje su noć i šuma bili naši najdraži saveznici.
2 drvene barikade podignute na pruzi željezničke linije Brescia-Iseo-Edolo blokirale su prve vlakove, jedan čelični kabel rastegnut preko pruge nosio je transparent: "Beretta suučesnik rata i njegovog svijeta: granica i deportacija. Sabotirajmo sve!".
Beretta, proizvođač i izvoznik oružja i smrti diljem svijeta, protagonist je "umjetničkog" događaja, zato što je vlasnik čitavog otoka San Paolo, koji je ne samo okružen plutajućim mostom nego je i sjedište čitave izložbe oružja.
Ratovi ne samo da su uvijek bili primarni izvor ogromnih profita obitelji Beretta, nego su i prvi mehanizam sistema granice-deportacije, uzrok smrti, ropstva i represije.
SMRTI GOSPODARIMA RATA I NJIHOVIM LAKEJIMA!
- SABOTIRAJMO SVE! -
Neki huligani partibrejkeri
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GRČKA: VIJESTI O ZATVORENOM ANARHISTU G. TSIRONISU (29.06.2016.) [hr]

Podsjećamo da je drug, unatoč činjenici da je potpuno odriješen optužbi za jedna teški slučaj, i dalje u zatvoru optužen za nove slučajeve pljački banaka, uz S. Cristodouloua, G. Petrakakosa i M. Theofilou. K tome, sva četvorica su kroz posljednji mjesec bila podvrgnuta specijalnom istražnom sucu, u pokušaju da se povećaju njihovi već ionako ogromni sudski spisi na temelju članka 187A i njihovog sudjelovanja u grupi oružane borbe, što se još treba definirati pošto optužnica još nije dovršena te se zato konstantno odgađa procedura.
Novi datum za njihovo pojavljivanje pred istražnim sucem zakazan je za 29.-30. jun 2016.

PROTIV NOVIH OPTUŽBI ZA G.TSIRONISA, S.CRISTODOULOUA. M. THEOFILOU, G. PETRAKAKOSA
SOLIDARNOST JE NAŠE ORUŽJE
SNAGE PROGONJENOM DRUGU M.SEISIDISU I SVIM DRUGOVIMA U ILEGALI
SLOBODA ZA SVE POLITIČKE ZATVORENIKE
ZAPALIMO SVE ZATVORSKE ĆELIJE
ps: 187A je u suštini samo idiom, ažurirani članak 187 o kriminalnim organizacijama
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: IZJAVA GIORGOSA PETRAKAKOSA O NAPUŠTANJU SUDSKOG PROCESA (23.05.2016.) [hr]

15. februara 2016. započeo je drugo suđenje protiv mene, u vezi pljački za koje sam optužen još od 2002. Ovo se suđenje odvija u različitim vremenskim razmacima, ali istih dana i u istoj sudnici, i vode ga isti suci koji sude članovima ZVĆ za pokušaj bijega. Kao u slučaju ZVĆ, bilo je više pokušaja sudaca da provokativno zaobiđu štrajk DSA [grčka odvjetnička komora, nap.prev.]. Točnije, predsjednica suda, gospođa Ifanti, na početku mi je predložila da mi bude suđeno bez advokata, zato što po njenom mišljenju moj zakonski predstavnik mi ionako ništa ne može ponuditi, budući da prihvaćam optužbe i pošto sam već osuđen na 36 godina za drugi sudski slučaj. Tako da će se u svakom slučaju moja krajnja presuda svesti na 25 godina! Čime mi je dokazala zašto ona doživljava ovo suđenje kao jednu običnu matematičku jednadžbu, koja će samo dodati godine zatvorske kazne mojoj presudi, bez da čak ispita prave događaje.
Odbio sam njen prijedlog i ustrajao na mom početnom izboru da me zastupa advokat. Na idućem je ročištu gosp. Ifanti iznijela novi prijedlog i sugerirala mojem odabranom advokatu, Athanasiosu V. Stamou, da zaobiđe odluku DSA, tako da "završe s tim", što smo ja i moj advokat odbili.
Treći put je bila osvetnička, i ponovno predložila mojem advokatu da "barem malo prekrši zakon kako bi završili s tim...", što nas je iznenadilo te smo ponovno odbili. Nisam želio raspravljati o tome, temeljeći se na stavu da ignoriranje formalnosti nije važno koliko i kršenje biti.
Samo nekoliko dana ranije nositelji iste vlasti osudili su me za jednu pljačku u kojoj nisam učestvovao, kao i za još dvije te za pripadanje grupi Revolucionarna Borba, naravno bez ijednog dokaza. K tome, proživio sam nepravilnosti od strane predstavnika pravde već od samog početka mojeg sudskog slučaja, kada su zatvorili moju prijateljicu, kao i mog prijatelja iz djetinjstva, Th.A., mada nisu imali nikakve veze s tim slučajem.
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HAMBURG [NJEMAČKA]: ZAPALJEN POLICIJSKI KONTEJNER (30.05.2016.) [hr]

Izjava:
U noći između 29. i 30. maja, kao znak našeg prezira, zapalili smo policijski kontejner na raskršću (...)
Onima koji ostavljaju zatvorenike da umiru u požarima u svojim ćelijama; onima koji vladaju milijunima ljudi, koji nas kontroliraju nadzornim kamerama i telefonskim prisluškivanjima; onima koji se degradiraju najodvratnijim poslovima; onima koji se postavljaju između beskućnika i praznih zgrada, između imigranata i njihovih obitelji; onima koji dozvoljavaju da svaki dan bude isto: svima njima dokazujemo da su ranjivi. Tražimo slabe točke u sistemu i odabiremo vrijeme. Da bi vaša dominacija nestala.
Kao što znamo, panduri će uvijek biti ključni faktor u stroju deportacija, našim djelom sjećamo se Jaje Diabija, koji je umro u zatvoru Hanöversand, februara 2016, i svih bezimenih koji su izgubili svoje živote na vratima Europe.
Pripremite se za suočavanje sa samitom G20, uz nas, u Hamburgu! Za društvenu revoluciju!
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BERLIN [NJEMAČKA]: BAGER PODUZEĆA VINCI ZAPALJEN U ZNAK SOLIDARNOSTI S POBUNJENICIMA U FRANCUSKOJ (17.06.2016.) [hr]

Kao što smo mogli primijetiti građevinsko poduzeće Vinci kritizirano je u Francuskoj zbog suradnje na projektima kao što je aerodrom na području ZAD, u izgradnji nuklearnih centrala i zatvora. U više su navrata zapaljena vozila tog poduzeća.
Zato smo došli na ideju da bi jedan zapaljeni bager Vincija bio prikladan pozdrav pobunjenicima u Francuskoj, ranjenima na prosvjedima i zatvorenicima.
Smatramo da je velika stvar što se uspjeli (pa makar samo i na trenutke) preuzeti od bijednika CRS i BAC (interventne jedinice, nap.prev.) kontrolu nad ulicama, i što su banke, dućani i policijske stanice vandalizirani.
Tako smo u noći 17. juna zapalili jedan bager Eurovia Vinci u Berlinu - Licthenberg.
Anarhistički casseurs
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BERLIN [NJEMAČKA]: LUKSUZNA STANARSKA ZGRADA VANDALIZIRANA KAMENJEM, BOJOM I ZAPALJENIM BARIKADAMA (29.05.2016.) [hr]

Berlin, 29. maja 2016.
Sastali smo se u Alte Jakobstrasse da bi učinili vidljivim bojom, kamenjem i vatrom naš bijes protiv marginalizacije, izbacivanja i nadzora, te naš prezir prema gradu bogatih.
Mete naših djela bile su novoizgrađeni luksuzni "Fellini Residences", luksuzna stambena zgrada u izgradnji u vlasništvu agencije za nekretnine Patrizia, jedan ured gradilišta, jedan ured nekretnina agencije, jedan transformator Vattenfall, različita skupocjena vozila, jedan hotel i jedan supermarket. Zaštitili smo se povlačenjem uz dvije zapaljene barikade i čavlima s četiri oštrice.
Nove luksuzne zgrade predstavljaju urbani razvoj koji pogoduje bogatima te jasno pokazuje podjelu između bogatih i isključenih.
Dok jedni u svojim stanovima uživaju u "sentimentalnom scenariju kvalitete talijanskog života", puk se drži na udaljenosti nadzornim kamerama. Dok jedni nazdravljaju rastu vrijednosti, drugi se trebaju plašiti deložacija.
Tko se samostalno organizira, izvan logika izrabljivanja, i zaposjedne urbani prostor okusit će pendreke policije, kao nedavno na jednoj uličnoj kurdskoj zabavi u Kreuzbergu, ili u ponovljenim okupacijama jednog društvenog centra.
Ako čitav kvart pruži otpor, odmah se stvori "opasna zona" koju se terorizira šikaniranjem, kontrolama i nasiljem. Tko misli da može represijom ubiti glasove i djela onih koji se suprotstavljaju i štite od deportacija, griješi. Tada dolazimo mi, kada ne očekuju, i napadamo tamo gdje se odvijaju svinjarije ove politike.
Dok se zarađuje na stambenom prostoru naša inicijativa se zove sabotaža i uništenje. Svaka deložacija ima svoju cijenu!
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BJELORUSIJA: "ETNIČKI" ANARHISTI - SRUŠIMO MIT [hr]

Grupe koje kombiniraju antiautoritarne i nacionalističke ideje nisu ništa novo. No, ipak su nešto novo za Bjelorusiju, gdje su anarhisti oduvijek bili antinacionalisti i vidjeli se kao dio globalnog pokreta za slobodu. Navedene grupe ne bi bile vrijedne vaše pažnje da se nisu pokušale predstaviti kao anarhističke i uspostaviti vezu s ljevičarskim i anarhističkim pokretom na Zapadu, kako bi dobili pristup različitim sredstvima: financijskim, informacijskim itd.
Ono što slijedi je popis činjenica koje dokazuju da onaj tko vjeruje u patriotizam kao vitalni čimbenik anti-državne borbe ne može biti anarhist. Ovaj je tekst pokušaj upozorenja naših drugova od mogućih kontakata s navedenim grupama i pružanja informacija o njihovom pravom licu.
Za sada postoje dvije grupe u Bjelorusiji koje se nazivaju etničkim anarhistima: Poshug i Khaurus (http://vk.com/union8x9). Sudeći po njihovim stranicama na društvenim mrežama obije su se grupe pojavile 2013.
Izgleda da pripadnicima Poshuga korijeni sežu u patriotsko (sic!) krilo antifašističkih nogometnih holigana "Partizana", bivši MTZ-RIPO (http://vk.com/nasasprava). Njihov podloga je bio odlučujući faktor za odabir polja njihove borbe: veganizam, straight-edge, oslobođenje životinja, ekologija, anti-imperijalizam.
Khaurus je navodno plod drugih ljudi - barem jednog od njih, takozvani vođa je bivši član desničarske konzervativne organizacije "Mladi front" (https://en.wikipedia.org/wiki/Young_Front). Ova se grupa bavi nadasve prevođenjem različitih autora (uključujući anarhističke) na bjeloruski, osvrčući se na posebne datume bjeloruske povijesti, koji su po njima oslobodili bjeloruski narod od carizma ili boljševičke vlasti.
Na svojoj web-stranici (koja za sada nije aktivna) potonja grupa izjavljuje da su njeni ciljevi:
- radikalna organizacija društva na slobodarskim temeljima - jednakost, bratstvo, sloboda
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UK: "FIRE ON THE HORIZON" - NOVI KONTRA-INFO PROJEKT [hr]

fireonthehorizon.noblogs.org
Krečući se prema idućem "Požaru na horizontu"
Za početak, ne zanimaju nas dugački uvodi, protiv smo rječitih tekstova koji doprinose našoj teoriji ali ne dovoljno i djelu!
Projekt "Fire on the Horizon" govorit će sam za sebe, šireći kontrainformaciju o sukobu s otokom zatvorom. Kako bi potaknuo, otvorio oči, dopro do slobodoumnih, rasplamsao bijes suučesnika koji su voljni da se probude i djeluju po svojim vlastitim individualnim željama. Ne zanima nas traženje suglasnosti kako bi vladali masama, niti bezuvjetno prihvaćanje lažnih obećanja o utopijama, doktrinama, ideologijama koji doprinose stvaranju novih autoriteta.
Zanima nas neprekidni sukob, beskonačni ustanak, volja da se napuste kavezi, umjesto da jednostavno sjedimo na njima, kako bi divlja kaotična anarhija slobodno letjela, uzdigla se iznad noćne more tehnološke metropole sastavljene od nadzora i reda...
Krećemo se prema idućem požaru na horizontu!

"Te noći gledali smo netremice horizont i vidjeli brojne zvijezde padalice koje su ispisivale svoje kaotične putove. I brojali smo ih ponovno i ponovno, zamislili želje, izračunali vjerojatnosti. Znali smo da naša želja za slobodnim životom mora kročiti preko svega što nas guši, ubija, uništava, zato smo uronili u prazninu kao zvijezde padalice koje smo gledali. Nakon što su bezbrojne zvijezde pale, možda je vrijeme da padne i naša zvijezda, tko zna? Da smo posjedovali spreman odgovor ne bi bili postali ono što jesmo, nego sebični bijednici koji bi da uče narod kako postati glodavci koji se međusobno žderu, kao što to oni čine danas. Ipak, mi i dalje ostajemo neumoljivi i tvrdoglavi, kao ljudi našeg soja. A oni među nama koji su zatvorili oči u mukama i otputovali daleko, i dalje netremice gledaju ono noćno nebo koje smo i mi promatrali. I gledaju nas padati, predivne i sjajne zvijezde. Sada je na nama red. Sada, bez oklijevanja, mi padamo."

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SOLUN [GRČKA]: ANARHISTIČKA ĆELIJA "LES CASSEURS" ZAPALILA KONCESIONARA PEUGEOT-CITROEN (23.06.2016.) [hr]


"Da objasnimo jednom zauvijek: Moć ne može postojati bez nas. Mi možemo živjeti bez nje (čak i bolje). Moć nam oduzima našu bit; ona nam crpi život." [Iz: "Manifesto of Rebellion – Signpost to a Different Future", decembar 2008.]

Nametanje dominacije ne poznaje nacionalne granice ili državne podijele, niti se nalazi u rukama samo jedne malobrojne glavne elite u nekom određenom dijelu svijeta. Moć ispunjava svaki dio metropola svijeta, svaki ljudski odnos strukturiran po kapitalističkim standardima. Doba u kojem živimo posjeduje sva obilježja suvremenog rata; rat koji pokreće dominacija i broji žrtve - njen jedini način da nastavi postojati.
Već gotovo četiri mjeseca nemiri se nastavljaju u Parizu i drugim gradovima na francuskom teritoriju zbog prijedloga novog zakona o radu, unatoč pojačanom nadzoru i represiji kao odgovor na nedavne napade ISIS-a i u okviru europskog prvenstva. Borba se odvija na različite načine, od okupacija trgova, kazališta, tvornica, do napada na banke, dućane i sukobe širokog spektra s policijom.
Bez razočarenja, svjesni smo da je budućnost centraliziranih borbi, sa svojim zahtjevima, osuđena, i da subjekti društvenih borbi mogu biti nositelji autoritarnih logika. Međutim, realnost društvenog nemira je polje na kojem manjine mogu razviti djelotvornu solidarnost i ravnopravne odnose, na kojem mogu prevazići strah kroz sukobe s pandurima te osvijestiti da glasanje zakona nije ništa u usporedbi s postojanjem zakona, da nije ništa u usporedbi s postojanjem svakog oblika Moći.
Neka pobune na francuskom području postanu još jedna prilika za susret i organiziranje našeg djelovanja. Jedino stanje koje nam pogodi je jačanje borbenog sučeljavanja, nadilaženje straha, socijalizacija ove realnosti, i jedini način da sve to dostignemo je izmjena normalnosti u svakom dijelu naših života.
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ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: TEKST ANARHISTA GRIGORISA SARAFOUDISA UOČI SUĐENJA (22.06.2016.) [hr]

Već su prošle 3 godine i 2 mjeseca otkad se nalazim zatvoren u zatvoru. Ovdje, u ovoj vremenskoj pukotini, suočavaš se sa svime što ti je neprijateljsko. Potpuna kontrola, nametanja, autoritarno ponašanje, hijerarhija i sporazumi su svakodnevna rutina. Ponavljajuća užasna rutina koja želi najprije svakoga udaljiti od samog sebe, a zatim od okrutne realnosti.
Dakle, 3 godine i 2 mjeseca, razočaran i zgađen realnošću kako unutar i izvan zidova, ipak i dalje ostajem anarhist, neprijatelj izrabljivanja, apatije, pokoravanja i nametanja.
22. juna će se na žalbenom sudu u ulici Loukareos održati drugostupanjsko suđenje za pljačku u Pirgetosu, za koju smo ja i drug G. Naxakis osuđeni za pripadanje organizaciji ZVĆ. Još jedna imaginarna kreacija antiterorističke jedinice, koju je dovršila pravosudna vlast, ne oklijevajući da nas osudi kao članove ZVĆ, unatoč činjenici da u čitavoj optužnici kao i tokom prvostupanjskog suđenja nije ništa spomenuto u vezi našeg sudjelovanja u toj specifičnoj organizaciji. Ishod je bila kazna od 16 godina zatvora za svakoga.
Bit ću prisutan na procesu, spreman da odbacim optužbe i metode antiterorističke jedinice i sudaca, braneći moj izbor da budem anarhist.
Što se solidarnosti tiče, reći ću samo da se radi o jednoj od osnovnih vrijednosti borbe za slobodu, koja je višestrana i definitivno ne podrazumijeva identifikaciju.
Završavam ovaj tekst drugarskim pozdravom svima koji su odabrali neposluh i djelovanje protiv svega i svakog tko pokušava gospodariti našim životima.
Grigoris Sarafoudis, zatvor Koridallos.
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Olga Economidou
Izjava članice anarhističke grupe urbane gerile „Zavjera Vatrenih Ćelija” pri okončanju suđenja za pokušaj bijega iz zatvora [Grčka] [hr]

Na ročištu petka 17. juna jedno od posljednjih „izvinjenja” bilo je od zatvorenika Fabia Duska, optuženog za suradnju sa ZVĆ pri pokušaju njihovog bijega iz zatvora. Fabio je odbio da odgovara na pitanja sudaca i rekao u izjavi: „Ponosan sam na suradnju za Zavjerom Vatrenih Ćelija i ponovno bih to učinio za steći slobodu. Bijeg iz zatvora je dužnost svakog zatvorenika”.
Suđenje je obustavljeno do 29. juna. Važno je napomenuti da po grčkom zakonu istražni zatvor može trajati maksimalno 18 mjeseci. Nakon tog perioda zatvorenik treba biti otpušten u očekivanju suđenja. U slučaju drugarice Angeliki Spyropoulou i drugih okrivljenika rok zadržavanja u istražnom zatvoru okončava se 13. jula. U tom pogledu sutkinja A. Yfanti vodila je „ekspresni proces” i izjavila da će suđenje biti okončano do 10. jula s presudom za okrivljenike, nastojeći na taj način spriječiti njihov povratak na ulicu. Kako bi ubrzla proces – kao što je rečeno u prethodnom izvješću sa suđenja – sutkinja je „pročitala” na tisuće stranica pravosudnih spisa u rekordno vrijeme, pokušavajući nastaviti suđenje i bez prisustva advokata, okrivljenika ili publike, te obustaviti druga suđenja (uključujući i suđenje protiv članova fašističke organizacije Zlatna Zora) kako bi sudnica bila uvijek na raspolaganju za suđenje protiv plana bijega ZVĆ.
Neka nijedan drug ne ostane sam!

IZJAVA OLGE ECONOMIDOU NA SUĐENJU ZA POKUŠAJ BIJEGA ZAVJERE VATRENIH ĆELIJA IZ ZATVORA
Nisam danas došla u ovu sudnicu kako bih ponudila moja izvinjenja. Ne stojim ovdje i ne izvinjavam vam se zato što se ne kajem ni za što. Čak i kad bih mogla na tisuće puta vratiti vrijeme, opet bih donijela istu odluku. Želja za slobodom ne može se zatvoriti iza rešetaka, ne može joj se suditi.
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ČEŠKA: OPERACIJA FENIKS - POZIV NA SOLIDARNOST S ANARHISTIČKIM ZATVORENIKOM MARTINOM U ŠTRAJKU GLADI [hr]

Kao "Češki" Anarhistički Crni Križ i AntiFeniks Kolektiv pozivamo na međunarodnu solidarnu aktivnost protiv represije anarhista u takozvanoj Češkoj Republici. Ovaj represivni val nazvan je Operacija Feniks - 8 osoba je optuženo, neki od njih riskiraju doživotni zatvor, a mnogi druge je policija šikanirala, ispitivala, pretresla, zaplijenila uređaje.
Pozivamo na međunarodnu solidarnost sa svim optuženicima i pogođenima, ali nadasve da podržite Martina, anarhista kojeg su uhvatili u zamku i optužili za pripremanje terorističkog napada, u biti isplaniranog od strane dva državna infiltrirana agenta. Već se gotovo 14 mjeseci nalazi zatvoren u strašnim uvjetima te je kao odgovor krenuo u štrajk glađu.
Nadasve u mjestima gdje postoji češka ambasada ili konzulat možete dokazati da granice ne mogu zaustaviti anarhističku solidarnost.
Bez obzira što Martinov engleski nije baš dobar pošta će ga veoma obradovati. Ovo je adresa na koju mu možete pisati:
Martin Ignačák 10.8.1986
V.V. Praha – Pankrác
P.O.BOX – 5
Praha 4 - 140 57
Czech Republic

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SANTIAGO [ČILE]: VANDALIZIRANA DVA HRAMA VJERSKOG MORALA [hr]

Antiklerikalno nasilje snažno je buknulo kao još jedan izraz anarhističkog sukoba s moći i svim oblicima autoriteta. Impakt je bio raznovrsan, političari gromoglasno traže nametanje novih zakon i strožih kazni za svakoga tko napada red i simbole kapitala. Mediji igraju svoju ulogu klevetanja i govore o socijalnom miru, krajnje u korist vlade. Građani, ovce, kritiziraju sve bez da dovedu u pitanje svoje trule ropske živote, dok vjernici plaču i kao obično ispadaju kao pozitivci filma.
Širimo i preuzimamo odgovornost za antiklerikalno nasilje zato što smatramo Crkvu još jednim šarafom dominacije, koja je dokazana kroz njihov utjecaj na politiku društvene kontrole. Ohrabrujući moć da nametne nove kazene zakone i fašistički moral, koje potrvđuju prazne predike zaogrnute mantijom nepostojećeg boga, u kojeg ljudi vjeruju bez postavljanja pitanja zbog životne presude koja završava u nebeskom raju.
Tko može vjerovati u takvu priču? Koja hrpa sranja.
Kao izraz male antiautoritarne geste na međunarodni poziv s dugogodišnjim zatvorenicima, u noći 14. juna, kamuflirani žalosnom maglom koja pada na ovaj odvratni grad Santiago, ukaljali smo tintom dva hrama pedofilije, novca i zločina te ispisali riječi "protiv svih autoriteta, anarhija".
Sva naša snaga Kevinu Garridu i Joaquinu Garciji, i subverzivnim Marcellu Villaroelu, Freddyju Fuentevilli i Juanu Alisteu. Ne zaboravljamo ustanike.
Mauricio Morales i Sebastian Oversluij su prisutni u svakom činu vandalizma.

Neprekidni napad na vjerski moral!
Solidarnosti i snage zatvorenicima!
Čak ni Bog ne može zaustaviti društveni rat!



Sebastian Oversluij Kružok Vandala

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CIUDAD NEZAHUALCOYOTL [MEKSIKO]: SABOTAŽA 13 GOVORNICA TELMEX-A (17.06.2016.) [hr]

Želimo izjaviti da smo uništili 13 telefonskih govornica kompanije Telmex. Telmex je kompanija koja gradi federalni zatvor u Meksiku. Carlos Slim je jedan od vlasnika i drugih kompanija koje sudjeluju u izgradnji "brzog vlaka Meksiko-Toluca, što uništava šume i vode. Sabotaža je počinjena u noći 17. juna u Cuidad Nezahualcoyotl, Meksiko.
Ova je sabotaža i znak solidarnosti s pobunjenim zatvorenicima u zatvoru Barrientos. I podrška drugovima bjeguncima u Meksiku: Chivu, Tripi i "Cobi". Te za druga Gustava R. i za uništenje zatvora.
Zapalimo kompanije koje grade zatvore!
Anarhisti
Izvor: 325

ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: VIJESTI SA SUĐENJA PROTIV ANARHISTIČKE GRUPE URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" (15.-16.06.2016.) [hr]

6. i 7. ročište ticalo se 250 napada pripisanih Zavjeri Vatrenih Ćelija i pokušaju bijega 2015. Svjedoci obrane bili su prisutni samo za neke od okrivljenih.
Drugovi Christos i Gerasimos Tsakalos te Giorgos Polydoros, Olga Economidou i Angeliki Spyropolou bili su prisutni u sudnici, ali su odbili pozvati svjedoke u svoje obranu, jer kao što su izjavili već prvog dana "za nas je najbolja 'obrana' nastavak djelovanja na ulicama".
Pozvani su svjedoci obrane za tri člana obitelji ZVĆ (Christosa Polydoroas, Evi Statiri i Athenu Tsakalou).
Izjava svjedoka fokusirala se kriminalizaciji obiteljskih odnosa i pozvali su se na slučajeve iz doba diktature u Grčkoj (1967.-1974.), kada se pobunjicima i ustanicima pogamalo i sakrivalo kako ih ne bi uhapsila Vojna Hunta.
Tužitelj, I. Koutras, poznat po svojim ekstrmno desničarskim stavovima, u jednom je trenutku glasno zapitao: "ovdje nam dolaze sa svjedocima i razvijaju idelogiju po kojoj bi mogao postojati svijet bez zatvora! Ali, kako je to moguće?! Zamislite kakav bi to svijet bio bez zatvora... to je kao da kažete da možete ispeći jaje bez da ga razbijete!!".
U srijedu 15. i u četvrtak 16. juna započela su "izvinjenja" optuženih za pokušaj zatvorskog bijega Zavjere Vatrenih Ćelija, nakon završetka izjava obrane, gdje su drugovi iz ZVĆ i drugarica Angeliki Spyropolou odabrali da ne pozovu svjedoke u svoju obranu.
U pravosudnoj proceduri "izvinjenja" očekuje se od okrivljenih da se izvinu sudu, ali su drugovi iz ZVĆ i drugarica Angeliki Spyropolou iskoristili priliku da iznesu svoja političke izjave.
U srijedu su drugovi Olga Economidou, Giorgos Polydoros i Gerasimos Tsakalos iznijeli zajedničku izjavu u kojoj su govorili, između ostalog, o planu bijega, djelovanju organizacije i progonu članova njihovih obitelji optuženih za "pripadanje terorističkoj organizaciji".
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TRST [ITALIJA]: ANARHIST OSUĐEN NA 8 MJESECI KUĆNOG PRITVORA (13.06.2016.) [hr]

Sud u Trstu donio je u ponedjeljak 13. juna 2016. odluku da će Kabu, anarhist iz Udina, osuđen za pružanje otpora i nanošenje rana policijskom službeniku, morati odslužiti kaznu u kućnom pritvoru, koja će započeti za nekoliko dana, čim stigne odluka koju je donio sudac.
Govori se o istim djelima za koja jedan anarhist i jedna anarhistica 19. maja odriješeni optužbi za pružanja otpora, u središtu Udina, policijskom službeniku dok su drugi panduri i žandari hapsili i tukli druga koji će sada odslužiti u Trstu 8 mjeseci kućnog zatvora, samo zato što je pokazo srednji prst jednoj patroli, te odmah identificiran u središtu grada, u jesen 2013. U jednoj drugom procesu osuđen je zbog nošenja oružja, dok je njihov američki prijatelj odriješen optube za pružanje otpora (već izbačen iz Italije), prisutan u trenutku događaja, jer je snimao što se zbiva. Nakon tih događaja, koji su se odvili prije tri godine, došlo je do prosvjeda 23 novembra 2013., ulicama Udina sve do policijske uprave, kada je jedan drug osuđen za korištenje dimnih bombi, dok su druga dva odriješena u petak 3. juna optužbi za kršenje mjera i upotrebu dimnih bombi tokom prosvjeda.
Solidarnost za druga Kabu! Suučesnički i solidarni pozdrav i Franceski, koja se nalazi u kućnom pritvoru, također u Trstu, zbog sukoba s policijom u Firenci, aprila.
Uslijedit će vijesti.
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ČEŠKA: CRNOCRVENI PRIRUČNIK O SABOTAŽI I SIGURNOSTI "NENACHECHAT SE CHYITIT: ČERNORUDA PRIRUČKA" [hr]

Prema kulturi sigurnosti.
Unatoč činjenici da se naši drugovi nalaze iza rešetaka optuženi za konstrukcije koje nemaju nikakve veze sa požarima Mreže Revolucionarnih Ćelija, možemo ipak aplaudirati pandurima. Operacija "Feniks" je mnoge paralizira. Zapeli smo o prečku koju su nam postavili i zaplašili one kojima smo vjerovali i smatrali prijateljima.
Kako je uopće do toga došlo? Jednostavno - jednom se to moralo desiti. Anarhizam je po svojoj prirodi nelegalan. Ometati status quo, dovoditi u pitanje postojeće ili "jednostavno" preuzeti sudbinu u vlastite ruke, povezati se - sve to država ne voli. Zato, dok god bude bilo države i njenih snaga reda, dok bude zaštitnika postojećeg poretka, uvijek ćemo im biti na nišanu. Više manje. Biti anarhist, prema tome, znači biti u stalnoj opasnosti i stalno se izlagati riziku, jer ne možemo izumiti čarobni štapić ili jednostavno zanemariti. Svijet, a pogotovo vrijeme u kojem živimo, nam to ne dozvoljava.
Ali, time nije sve gotovo. Da, naši neprijatelji su nam stalno za vratom. Da, naši neprijatelji su moćni. No, to ne znači da bi mi trebali pognuti glavu! Pri operaciji Feniks naša "ljutnja" ne bi smjela ostati nijema. To je upravo ono što oni očekuju od nas. Naprotiv. Ljutiti se, ali i biti pažljivi!
Često ne znamo kako se pažljivo kretati gradom; ne znamo što nam prijeti; ne znamo kako nešto sprovesti u djelo. Obuhvaća nas strah i rizik da nas uhvate raste, ako se uopće na nešto odvažimo. No, uz dovoljno znanja možemo umanjiti strah i kontrolirati rizik. Kada znamo gdje se kamera nalazi, kako da je izbjegnemo i ne ostavimo tragove iza sebe, gotovo da smo pobijedili. Drugim riječima, što bolje poznajemo neprijatelja više snage imamo u našim rukama.
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PRAG [ČEŠKA]: VIJESTI SA SUĐENJA PROTIV ANARHISTA IGORA ŠEVCOVA (26.-27.04.2016.) [hr]


Prošlo je više od godinu otkad su stanovnici Češke upoznati s policijskom operacijom "Feniks". Više od godinu dana od prvih hapšenja, od kojih se Martin još nalazi u istražnom zatvoru, zato što mu je postavljena zamka. Osobe se još i dalje svakodnevno šikaniraju, progone i guše. 26. i 27. aprila započelo je prvo suđenje otkad je započela (koliko mi znamo) represija. Igor Ševcov optužen je za bacanje molotovljevog koktela na dom ministra obrane, Stropnickyja i za snimanje ispisivanja grafita na zatvoru. Zatraženo je 15 godina zatvora, pored 3 mjeseca koje je već odslužio u istražnom zatvoru, gdje se dio vremena nalazio pod režimom maksimalne sigurnosti (više o Igoru pročitaj na antifenix.noblogs.org)
U sudnici održan prvi javni igrokaz farse, poznate pod imenom Feniks
Suđenje se održalo u maloj prostoriji, u kojoj je moglo ući samo 18 osoba, od kojih su većina bili novinari. To nije spriječilo Igorove solidarne da se sakupe u hodniku i ispred suda.
Nakon što su pročitane optužbe, iznijeti su navodni dokazi. Od svih digitalnih i štampanih dokaza koje je policija sakupila tokom istrage, sutkinja je izvukao sliku pronađenu na Igorovom mobitelu, na kojoj je prikazana zastava SAD-a kao otirač za noge. Kada je sutkinja upitala zašto je pohranio tu sliku, Igor je odgovorio: "Smatrao sam je zabavnom". Tada je bilo jasno da će tužiteljstvo insistirati na Igorovom ruskom podrijetlu, kao razlogu za navodno bacanje molotova na Stropnickyjev dom. Da pojasnimo, Stropnickyjeva ustrajna ljubav prema Zapadu pretvorila ga je u metu za svakog Rusa! U ovom slučaju Rus se prevodi kao "pro-Putin/anti-Zapad". Igora su mediji nakon hapšenja opisali kao ludog ruskog nacionalista. Velika proturječnost je što je u Rusiji Igor progonjen zbog neovlaštenog prosvjeda protiv ruske okupacije Krima i Putinove imperijalističke vladavine. Kao što je objasnio u svom završnom govoru, biti Rus ne čiti te automatski pro-Rusom/nekom vrstom ruskog nacionalista.
Iduća "šala" u sudnici bio je interes sutkinje prema Igorovim tetovažama, pogotovo ACAB ["all cops are bastards", nap.prev.], pri čemu je čitava sudnica prasnula u smijeh. To nije bio posljednji put kada je sutkinja morala umiriti smijeh u sudnici.
Nije nas iznenadilo, ali ipak boli. Proturječje. Jedno pravilo za Igora, drugo za Stropnickyja. Kao i brojnim drugim anarhistima prije njega i Igoru je bilo zabranjeno da koristi bilo koju političku argumentaciju u svojoj obrani. Kada je Stropnicky preuzeo riječ u potpunosti je iskoristio svoju slobodu, mješavinom politike, straha i kleveta pretvorio je Igora u čudovište, tvrdeći da je od Igorovog preseljenja u Češku osjetio veliku radikalizaciju u društvu, uz povećanje mržnje prema ljevici i desnici. O navodnom napadu molotovom govorio je kao o ubojstvu (mediji su senzacionalistički koristili taj pojam), a o Igorovom prisustvu u zemlji kao doprinosu u širenju takozvanog desničarskog, ljevičarskog i fundametalističkog ekstremizma. Stropnicky je bio jedina osoba u sudnici koja je javno izjavila da zna kako se pravi molotovljev koktel, pošto je to naučio na anarhističkim web-siteovima, te je opisao zašto se boca nije dobro zapalila, a da je došlo do toga onda bi kuća u trenu bila spaljena do temelja. Zanimljivo.
Što još.
Martin Stropnicky i njegova supruga Veronika Stropnicka rekli su da je napad jasno ciljao na sobu njihove kćeri, pošto anarhisti obično napadaju djecu. Nema veze što je kolaž sa slikom njihove kćeri, čije je lice prekrivenom crnim križevima, poslano obitelji. Obitelj je iz nekog čudnog razloga smatrala da slika i napad nisu bili povezani. Policija je izjavila da oni u biti imaju neku osobu koja je iskusna u pravljenju molotovljevih koktela i koja radi u poduzeću piva Bernard (jer su molotovi napravljeni od Bernardovih boca). I da je ta osoba slala pisma Stropnickyjima. No, po njima ta osoba nije sumnjiva te je poslana u psihijatrijsku bolnicu.
Tužiteljev glavni dokaz je bilo navodno podudaranje Igorovog mirisa s molotovljevom bocom. Obrana je zatražila da svjedoči ekspert iz znanstvenog sektora za mirise, pošto ova vrsta dokaza izgleda neuvjerljiva. Međutim, sutkinja je odbacila zahtjev.

CRNOCRVENI PRIRUČNIK O SABOTAŽI I SIGURNOSTI “NENACHECHAT SE CHYITIT: ČERNORUDA PRIRUČKA” [Czech language] [hr]

Unatoč činjenici da se naši drugovi nalaze iza rešetaka optuženi za konstrukcije koje nemaju nikakve veze sa požarima Mreže Revolucionarnih Ćelija, možemo ipak aplaudirati pandurima. Operacija “Feniks” je mnoge paralizira. Zapeli smo o prečku koju su nam postavili i zaplašili one kojima smo vjerovali i smatrali prijateljima.

NJEMAČKA: POLICAJCI INFILTRIRANI U SKVOT "ROTE FLORA" (05.2016.) [hr]

Otkriven je još jedan infiltrirani policajac u Hamburgu. Infiltrirana policajka, poznata pod lažnim imenom "Astrid Schütt", se u stvari zove Astrid Oppermann. Radila je za Landeskriminalamts (LKA) u Hamburgu i bila je infiltrirana u različite autonomne sredine od kraja 2006. do aprila 2013., kada se udaljila tvrdeći da namjerava otputovati u Italiju sa svojim dečkom barem na šest mjeseci. U stvari se vratila u službu u Policijsku upravu Alterdorfa, nakon produženog godišnjeg odmora, u oktobru 2013., i po riječima drugova još i danas tamo radi.
Nakon te infiltrirane policajke otkrivene su još Iris Plate, krajem 2014., i Maria Böhmlichen, krajem augusta 2015. Slučaj Astrid Oppermana je vrlo sličan Iris Plate: bila je u središtu aktivnosti i projekata skvota "Rote Flora", što joj je dozvolilo da izgradi "aktivistički kredibilitet" kroz duži period i da godinama bude dio miljea. Njena infiltracija se odvila istodobno s infiltracijom druge policajke, Marije Bömlichen.
K tome, obije su sudjelovale na sastancima za pripremu prosvjeda protiv konferencije Ministarstva unutrašnjih poslova 2010. i antifašističkih 2012. protiv neonacističkog "Dana njemačke budućnosti". Bile su zajedno i bavile se unutarnjom organizacijom takvih "protu-prosvjeda". "Maria" i "Astrid" su čak zajedno putovale za vrijeme klimatske konferencije u Kopenhagenu 2009., a radile su i na istom projektu stanogradnje. To je dozvolilo sigurnosno-obavještajnoj agenciji da, po potrebi, povuče jednu, bez da time izgubi pristup informacijama.
Za detaljnije informacije, na njemačkom jeziku verdeckteermittlerinhh.blackblogs.org
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BENEVENTO [ITALIJA]: POLICIJA ZAUSTAVILA TRI ANARHISTA ZBOG ANTI-IZBORNIH PLAKATA (05.06.2016.) [hr]

[prijevod plakata]

JESI LI SVJESTAN SITUACIJE U KOJOJ SE NALAZIMO KADA NAJVEĆA SLOBODA KOJOJ MOŽEŠ TEŽITI JE IZBOR GOSPODARA!
NE GLASAJ,
POBUNI SE!

Uoči lokalnih izbora, 5. juna, tri anarhista su zaustavljena i odvedena na policiju jer su lijepili protuizborne plakate. Četrdesetak solidarnih se okupilo tražeći otpuštanje, do kojeg je došlo kasnije.
Izvor: informa-azione

SANTIAGO [ČILE]: UHAPŠENA DVA ANARHISTA ZBOG BACANJA MOLOTOVA NA POLICIJSKA VOZILA (09.06.2016.) [hr]

Dva druga, Jean Gutiérrez Zambrano i Andrés Aravena Sotelo, bit će zadržana 90 dana u pritvoru zbog istrage koja se vodi protiv njih, nakon što su uhapšeni, na temelju snimki i policijske kontrole, tokom studentskog prosvjeda kojeg je sazvala Confech [Confederación de Estudiantes de Chile, konfederacija studenata Čilea, nap.prev.], 9. juna u Santiagu. Tužitelj Sebastian Gana ih tereti za višestruko bacanje molotova na policijska vozila tokom prosvjeda.
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

ŠPANJOLSKA: TEKST SOLIDARNOSTI S DRUGARICOM UHAPŠENOM ZA PLJAČKU BANKE [hr]

Svako srce je jedna tempirana bomba.
13. aprila Mossos d'Esquadra [specijalne jedinice, nap.prev.], u suradnji s njemačkom policijom, izvršili su tri pretresa. Dva u privatnim domovima i jedan u skvotu Blokes Fantasma. Represivna operacija okončana je hapšenjem naše drugarice, protiv koje je izdan europski nalog za uhićenje, zato što je Njemačka podigla optužnicu za sudjelovanje u eksproprijaciji jedne njemačke banke 2014.
Od 14. aprila u izolacijskom režimu zatvora Soto de Real (Madrid), i unatoč činjenici da je izrazila želju da ne bude izručena, sutkinja Angela Murillo, iz četvrtog odijela Nacionalnog Suda, popustila je (kao i obično) volji njemačke države te je 26. maja izdala nalog za izručenje u roku od maksimalno 10 dana, nakon čega će ući u zatvor maksimalne sigurnosti.
Javna tužiteljica iz Aachena (Njemačka) je ona ista koja je prošlog 24. juna izdala europski nalog za uhićenje jedne nizozemske anarhistice, uhapšene na grčko-bugarskoj granici, gdje je bila zadržana dva mjeseca. Nakon čega je izručena u Koeln, gdje je ostala u zatvoru 4 mjeseca, i ona optužena za eksproprijaciju jedne njemačke banke 2013. Od 16. decembra nalazi se na uvjetnoj slobodi u očekivanju suđenja.
Ono što moćnici nazivaju krizom nije drugo nego kapitalističko restrukturiranje koje nas s jedne strane vodi u prekarijat, osiromašenje i u nesigurnost naših života, a s druge strane mora ugušiti i zatvoriti sve osobe koje odluče da se bore i pobune protiv ovog života bijede na koji nas žele osuditi.
Očiti primjeri su "ley mordaza" (nap.prev. na talijanski, zakon brnjica), novi kazneni zakonik, novi antiteroristički zakon...
Kako bi mogli sprovesti sve političke ekonomske mjere nužne za održavanja statusa quo moraju neprestano usavršavati svoje represivne i nadzorne organe.
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ŠPANJOLSKA: VIJESTI I PISMO ANARHISTICE UHAPŠENE ZA PLJAČKU BANKE (01.06.2016.) [hr]

Prije samo nekoliko dana mislili smo da je izručenje njemačkoj državi drugarice uhapšene 13. aprila gotova stvar, kada smo doznali da je odgođeno na mjesec dana. Odgodu je naložio Nacionalni Sud kao odgovor na zahtjev našeg advokata, pošto je već bila u toku, prije hapšenja drugarice, priprema dokumentacije za sklapanje braka.
U trenutku kada je stigla sudska odluka drugaricu su premještali u ženski zatvor u Brievi (Avila), gdje su, pretpostavljamo, pripremali let za Njemačku.
Od tamo nam je poslala ovaj tekst koji odmah objavljujemo.
Trenutno se drugarica nalazi ponovno u zatvoru Soto del Real (Madrid), u izolaciji uz dopuštenje izlaska u dvorište s drugima zatvorenicama, barem do 30. juna, dan kada se okončava odgoda koja dozvoljava sklapanje braka.
U međuvremenu pozivamo na nastavak iskazivanja solidarnosti s drugaricom na ulicama, da bi pokazali našu podršku svim zatvorenim borcima i sav naš duboki prezir prema sistemu koji ih drži u zatočeništvu kako bi zaštitio svoj bijedni poredak.

"Drugovi i drugarice, pišem iz zatvora u Brievi, Avila, u koji su me tek doveli, nakon mjesec i po dana u zatvoru Soto de Real, u Madridu, uvije pod režimom FIES i u izolaciji. Željela sam i prije pisati, ali komunikacija i informacije su vrlo spore i ograničene, zato to nisam učinila sve do danas.
Duboko cijenim sva djela i geste solidarnosti i podrške. Tako sam ih snažno osjetila da su prošli kroz zidove, rešetke i sve sisteme kontrole i sigurnosti. Koliko god se trudili neće uspjeti nikada zaustaviti ili prekinuti našu volju i odlučnost da se pobunimo protiv ovog svijeta potpune bijede u kojem nas primoravaju da živimo.
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“Return Fire” #3 (Winter 2015.-2016.) [en]

Return Fire #3 : Contents (Winter 2015-2016)
Colonisation (Glossary, Return Fire #3)
Smarter Prison A5 imposed
RF #3 Colour Cover
RF #3 B&W Cover
Just now we’ve sent out the PDF versions of our recent releases, for downloading and printing. (For past issues, see here). To summarise, there’s the full length edition of Return Fire vol.3 (Winter 2015-2016), full of news, theory, poetry and antagonism; a companion piece consisting of our ‘glossary’ entry for the issue, on Colonisation; an imposed and print-ready version of “Smartest prisons”, as a supplement to vol.3, which we received from ‘Radical Interference’ and released for December of 2015; and lastly, we’ve uploaded one of the feature texts from vol.3, “Veil Drops” to theanarchistlibrary.org as a separate file for reading and reproduction.
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PRAG [ČEŠKA]: NARUŠEN RAD 4 INSTITUCIJE, U ZNAK SOLIDARNOSTI SA ZATVORENIM ANARHISTOM U ŠTRAJKU GLAĐU, MARTINOM IGNAČKOM (01.06.2016.) [hr]

Danas popodne Ćelija Crni Juni poslala je medijima i policiji izjavu o postavljanju improvizirane eksplozivne naprave na 4 mjesta u Pragu. Konkretnije, u zgradu Visokog suda, na Kriminalistički institut češke policije, u parlament i u Češku televiziju. Do eksplozije nije došlo ili nije moglo doći. Namjera je bila evakuacijama narušiti rad tih institucija, koje koordiniraju zločin.
Sve se to zbilo u znak solidarnosti s anarhistom Martinom Ignačkom, koji je 27.05.2016. odlučio da u istražnom zatvoru Pankrac krene u štrajk glađu, zbog produženja pritvora. Martin Ignačak je optužen za pripremanje terorističkog napada. Već se više od godinu dana nalazi zatvoren u istražnom zatvoru, unatoč činjenici da je samo žrtva provokacije policijskih agenata. K tome, tužiteljstvo nije još iznijelo ni jedan dokaz kojim bi dokazali istinitost tih ozbiljnih optužbi. Čitav je proces stalno popraćen mješavinom manipulacija, laži, šikaniranjima i uskraćivanjem ljudskog dostojanstva.
Današnje djelo Ćelije Crni Juni je odgovor na navedenu situaciju. Ovim je djelom privremeno narušen rad institucija koje sudjeluju u tome. Kriminalistički institut češke policije koji je započeo progon anarhista i drugih protivnika organiziranog kriminala, odnosno kapitalizma. Parlament je pak zakonodavna moć koja organizirani kriminal stavlja u zakonske okvire. A sud igra ulogu pacifikatora opozicije, šaljući u zatvor svakoga tko se suprotstavi kapitalizmu i zastrašujući one koji to podržavaju. Svi mediji imaju u tome potpornu funkciju propagandističke manipulacije. Kada zakonodavstvo, policija i pravosuđe napadnu anarhiste zbog njihovog slobodoumnog stava, mediji ih prikažu kao krvoločne teroriste kako bi stvorili sveopće ozračje straha. Ali kada anarhist Martin Ignačak krene u štrajk glađu kako bi se domogao svojeg dostojanstva, onda mediji o tome šute. Kao što šute o terorističkim aktivnostima države, koje stalno padaju na naše glave.
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PRAG [ČEŠKA]: ZATVORENI ANARHIST MARTIN IGNAČAK ŠTRAJKA GLAĐU (09.06.2016.) [hr]


Već smo informirali o činjenici da Martin nije bio upoznat s odlukom suda. Sve do danas (9. juna) nije dobio službenu odluku, već su ga o njoj informirali obitelj i advokat koji ga je jučer posjetio. Sud je odlučio da Martin mora ostati i dalje u pritvoru. Zato danas Martin službeno započinje štrajk glađu.
Slijedi Martinova izjava:


POČETAK ŠTRAJKA GLAĐU

Štrajk glađu je moja spontana reakcija na situaciju oko policijskog pristupa slučaju Feniks.
Za mene je situacija postala nepodnošljiva zbog kleveta koje je R. Šlachta demagoški iznio na Visokom sudu. Smatram nepravednim da se moja obitelj nadzire, da njihovi životi budu u upleteni u slučaj Feniks te da se prosuđuju njihovi stavovi i osjećaji. To indirektno dokazuje da svaka kritika postaje poticaj za nadzor disidenata i za prikupljanje informacija o njihovom privatnom životu.
Smatram isto tako nepravednim da policija zadire u privatni život mojih prijatelja i moje obitelji, pozivajući njihove poslodavce i stanodavce, te pokušavajući ih na taj način zastrašiti.
K tome, istražni zatvor u Pragu - Pankrác svjesno krši moralna i ljudska prava u vezi prehrane, osim što mi dostavljaju hranu koja je potpuno nehranjiva, nemam pristup ni veganskoj prehrani. Hranu u potpunosti dostavljaju ljudi iz vana, što je vrlo teško za moju obitelj i prijatelje.
Uz to, moje zadržavanje u pritvoru poprimilo je oblik pritiska - ne samo zbog toga što mi uskraćuju vegansku prehranu, nego i zbog stalnih mjera "sigurnosti", te se tako posjete mojeg advokata odvijaju kroz rešetke ili pleksiglas, čak i kada trebam proučiti dokumente spisa. Mada sam prije mjesec dana imao pristup dokumentima bez takvih mjera.
Ovim prosvjedom želim izraziti nezadovoljstvo i pokazati da policija sramotno ide u ekstreme i da svjesno krši zakon. Daju lažne, ciljane i neistinite informacije kako bi me zadržali u pritvoru, na temelju pukih pretpostavki i konstrukcija koje su izgradili policijski službenici i istražitelji.
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GRČKA: ZAPALJENA VOZILA GRČKE POŠTE (27.05.2016.) [hr]

U vrijeme dok se ljudski zombiji prehranjuju za život društvenim pravilima i površnim pojavama vođenim legitimnošću moći, u biti legitimirajući današnji bijedni život, sukob s moći automatski označava otvaranje polja dijalektike osjećajima živih. Dosada kuca na vrata svih nas, a mi je pokušavamo pretvoriti u njenu negaciju. Mi se nalazimo upravo tamo gdje je čekanje na masovnu pobunu postalo otrcano, gdje je apetit za uništenjem trulog svijeta jednak našem zadovoljstvu.
U ranim satima 27. maja 2016. zapalili smo dva vozila Grčke Pošte (ELTA) u Aghioi Anargyroi.
Ovim djelom šaljemo mali znak snage Zavjeri Vatrenih Ćelija, kojima se sudi zbog pokušaj bijega i druge slučajeve, i svim drugim drugovima koji su uključeni u te slučajeve.
Postanimo opasniji za Moć.
Predstavnici kreativnog ništa / Komandos Mauricio Morales
Neformalna Anarhistička Federacija / Međunarodni Revolucionarni Front (FAI/FRI)

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ATENA [GRČKA]: NEFORMALNA ANARHISTIČKA FEDERACIJA PODMETNULA TRI POŽARA U SREDIŠTU GRADA (05.2016.) [hr]

Posljednjih dana maja u središtu Atene zapalili smo su dva bankomata Alpha banke te jedan bager za širenje podzemne željeznice u kvartu Egzarhija.
Smatramo da je trud države za povećanjem nadzora i mehanizma discipline način uspostavljanja potrošačke i mirne normalnosti, i napadanja prostora koji šire anarhističku teoriju i praksu - zato smo odlučili da napadnemo Moć sa svim raspoloživim sredstvima.
Počinili smo to djelo i u sjećanje na našeg druga Mauricia Moralesa, ubijenog 22. maja 2009., i u znak solidarnosti s našim drugovima u zatvoru.

NAŠI SE PALI DRUGOVI VRAĆAJU U ŽIVOT KROZ PLAMEN USTANKA
GERILSKI POZDRAVI DRUGOVIMA IZ ZVĆ
VJEŠALA ZA SUCE, METCI ZA PANDURE
BORBA PROTIV NACIJA, SKVOTIRAJMO SVIJET
Ćelija za širenje ustaničkog nasilja / FAI-IRF
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GRČKA: PISMO ANARHISTIČKOG ZATVORENIKA NIKOSA ROMANOSA POVODOM MEĐUNARODNOG DANA SOLIDARNOSTI S DUGOGODIŠNJIM ANARHISTIČKIM ZATVORENICIMA - 11.06. [hr]

Mnogo je stvari rečeno o vrijednosti solidarnosti, i sve ima svoju važnost zato što pridonosi nastojanju davanja značenja smislu koji predstavlja životni sastojak naših planova i djelovanja. Pokušat ću iznijeti na moj vlastiti način egzistencijalni aspekt solidarnosti, naravno kroz moje vlastito iskustvo.
Solidarnost znači najprije emocije. Predivne, divlje, ali nadasve iskrene emocije. Emocije koje predstavljaju vodeću snagu za rast anarhističkih dinamika, koje su oslobađajuće, kada se u gradu čuju i osjete uzvikivanje parola, gradnja barikada i bacanje zapaljivih boca koje padaju na lakeje vlasti. Solidarnost ne znači identificiranje, nego suučesništvo sa svakim koji odabere urezati oslobađajuće putove na karti anarhističkog ustanka. To je odnos i unutar tog odnosa razvila su se iskustva i stvorile zajedničke želje za uništenje ovog svijeta, ne u nekoj neodređenoj budućnosti, nego najprije u nama samima, a zatim i onog oko nas. Uništenje degeneriranih odnosa koje ovaj svijet stvara, u svojim slikama, simbolima, službenicima i lojalnim lakejima.
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: PISMO ANARHISTIČKOG ZATVORENIKA GRIGORISA TSIRONISA UOČI 11. JUNA - POZDRAV ZA MEĐUNARODNI DAN SOLIDARNOSTI I DJELA ZA ANARHISTIČKE ZATVORENIKE DILJEM SVIJETA [hr]

Međunarnodni dan kada svi zatvorenici iz svih krajeva svijeta, svi koji proživljavaju prisilno stanje zatočeništva u kaznenim zatvorskim logorima demokracije, svi kojima je oduzeto najvrednije dobro slobode, ujedinjuje svoje glasove, svoje misli i osjećaje kako bi im se poslao znak da nitko nije sam.
Unatoč stotinama kilometara koji nas razdvajaju, unatoč što se međusobno ne poznajemo, unatoč svim našim razlikama, postoji nešto što prelazi granice i briše sve razdaljine, nešto što se ne može utamničiti, nešto nadilazi zidove koji nas okružuju, nešto što nema cijene u srcima svih onih koji to osjete, izražavaju ili primaju.
To je snažan osjećaj solidarnosti koji nas ispunjava snagom, koji nam daje hrabrosti, kako se ne bi predali čak i u ovim vrlo teškim uvjetima koji svi proživljavamo, i zato se nastavljamo boriti istom strašću.
To je snažna veza između onih koji se smatraju drugovima putnicima, između onih koji pretvaraju teoriju u djelo, onih koji razvijaju višestruko djelovanje u svrhu uništenja postojećeg, onih koji se bore protiv svakog oblika nametanja i ograničenja, koji uzvraćaju udarac nepravdi i izrabljivanju, koji bijesom i sviješću slijede častan životni izbor.
To je solidarnost koja je danas, više nego ikada, postala meta vlasti, represijom i kriminalizacijom. No, ona je i naše oružje, nema veze koliko god pokušali nikada nas neće uspjeti razoružati. Zato što su "metci" solidarnosti sve male ili velike geste podrške svih onih koji nas smatraju dijelom sebe samih, i onih koji se ne mogu osjećati slobodnima dok istovremeno su drugovi zatvoreni, taoci u rukama države.
SOLIDARNOST SA SVIM ZATOČENICIMA DRUŠTVENO-KLASNOG RATA
SVE DO UNIŠTENJA I POSLJEDNJEG ZATVORA
Grigoris Tsironis
Zatvor Koridallos
11.06.2016.
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: IZJAVA ZATVORENOG ANARHISTA IZ "ZAVJERE VATRENIH ĆELIJA", CHRISTOSA TSAKALOSA, POVODOM 11. JUNA - MEĐUNARODNI DAN SOLIDARNOSTI. DAN PROTIV ZABORAVA. DAN ZA SVE ONE KOJI NISU PRISUTNI NA ULICAMA. [hr]

Za svakoga od nas koji je naučio brojati svoje korake unutar zatvorskog dvorišta i odvajati svoje dane između zaključavanja i zaključavanja.
Istovremeno 11. juni je dan rata. To je dan pobune zato što zakon i red mogu vladati, ali ne mogu gospodariti.
Postojanje anarhističkih zatvorenika podsjeća nas na postojanje anarhističkog rata. Rat koji ponekad sporo gori, a ponekad zaslijepi nebo svojim plamenom.
Svaki rat ima svoje gubitke. To su drugovi koji su izgubljeni pandurskim metkom ili bombom kojoj se "žurilo" da eksplodira...
Drugovi koji neće biti uz nas na idućem sastanku zavjere.
A zatim su tu oni koji su upali u neprijateljsku klopku. Neprijatelj koji je prekršten u demokraciju i osvećuje se zatvorima i sudovima.
Demokraciju koja voli nositi svoje zatočenike kao trofeje od zatvora do zatvora, u specijalnim uvjetima, osuđene na brdo godina kazne...
Unutar ćelije pitanje koje te često ošamari je:
- "Da li je vrijedilo?"
Kažu da ako te tvoj neprijatelj ne progoni onda činiš nešto krivo...
Premještaji, specijalne sudnice, specijalni uvjeti izolacije, štrajk glađu, zabrana posjeta, hapšenja i zatvaranja članova obitelji, nova suđenja, pokušaj bijega iz zatvora... dokazi su da se nismo predali...
Zatvor ti može oduzeti slobodu, ali i dalje nosimo rat protiv autoriteta unutar nas, u svakom zatvorskom premještaju, u svakom pretresu ćelija, u svakom zaključavanju vrata.
I ponekad, kada se učini da zidovi postaju viši i svako zaključavanje stražara odzvanja u tvojoj glavi, znaš da nisi sam.
Znaš da ti se to nije jednostavno desilo, da nisi bio loše sreće zato što su te uhvatili.
Znaš da si nastavak niti, povijesti koja započinje pobunom Spartaka, a čak i ranije...
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: PORUKA ZATVORENIH ČLANOVA ANARHISTIČKE GRUPE URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" POVODOM 11. JUNA - MEĐUNARODNI DAN SOLIDARNOSTI I DJELA ZA ANARHISTIČKE ZATVORENIKE DILJEM SVIJETA [hr]

Zatvor posjeduje tu strašnu sposobnost da ostavi svoje neizbrisive tragove na tijelima i umovima svojih prebivatelja.
Tragove tuge, frustracije, nasilja, gušenja, tjeranja. Vrata koja se nastavljaju zatvarati i otvarati svaki dan u isto vrijeme, uz isti odvratni zvuk u monotonom ritmu ubitačne rutine koja uštrcava svoj otrov nepokretnosti i oholosti polako i bolno.
Kratki opis distilacije sepse koju proizvodi zatvor je dovoljan da shvatite mržnju koju osjećamo prema zatvorima.
Zato svaki put kada plan bijega uspije, svaki put kada zatvorski službenik ima neočekivani posjet, svaki put kada zatvorski upravitelj ili policijski narednik plati cijenu svojeg prezrivog izbora, naša se srca ispune jedinstvenim osjećajem radosti i zadovoljstva. Zato što osveta za zatočeništvo može pomoći samo kada se otjelovi kroz neprekidan napad na predstavnike zatvora.
Ako danas nešto nedostaje to nije bezopasno brbljanje, nego predivni i hrabri izbori drugova kako bi se kreirale točke organiziranog napada, kako bi se odgovorilo dinamički na pepeo koji je ostao iza represije, kako bi se potvrdila anarhija naspram njenih neprijatelja. Nedostaju strastveni razgovori za potrebno djelovanje koje trebamo izgraditi, za planiranje deregulacija, danas, sutra i dok god postoji ovaj svijet autoriteta koji nas okružuje.
Ono što danas želimo, svi mi koji osjećamo da nas guši suvremeni način život, ostaje zajedničko. Koordinirati i napasti šireće krakove države, kapitala, civilizacije, društvene apatije, svakidašnjeg bijega u gradovima. Bezbrojne neprijateljske slike u neprijateljskim šablonama života kojima, da bi ih uništili, trebamo izmijeniti ritam, pokret i mrski mir.
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: VIJESTI SA SUĐENJA PROTIV ANARHISTIČKE GRUPE URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" (02.06.2016.) [hr]

Danas je predsjedavajući sudac A. Yfanti dao novo značenje pojmu brze procedure. U roku od 2 i po sata "pročitano" je na tisuće stranica dokaza. U normalnoj proceduri takvi bi dokumenti bili čitani u sudnici riječ po riječ, pošto su, navodno, dio dokaza za suđenje.
Po naredbi uprave žalbenog suda, suđenje Zlatnoj Zori [grčka stranka ekstremne desnice, nap.prev.] je obustavljeno, tako je predsjedavajući sudac A. Yfanti mogao "okončati" suđenje protiv ZVĆ, još jednom dokazujući da su presude odlučene prije nego suđenje započne.
Danas, 02.06., svi su svjedoci saslušani u rekordnom vremenu, a često uz odgovore koje su diktirale policijske uprave. Zatim, unatoč zahtjevom za prekidom kako bi se ZVĆ mogli upoznati s dokazima, sudac je nastavio proces bez rasprave.
Čitava hrpa dokumenata od stotina stranica prelazila je iz ruke u ruku sudaca, dok je predsjedavajući govorio "Pretpostavljam da ne želite sve to čitati...", dok je sam sebi odgovorio "idemo dalje".
Očekuje se da će se suđenje nastaviti u utorak i srijedu, uz ispitivanje svjedoka obrane. Drugovi iz ZVĆ i drugarica Angeliki Spyropoulou neće pozvati svjedoke u svoju obranu i pročitat će izjave sudnici.
Nije ničemu vrijedilo što tokom čitavog procesa neka od imena od 28 okrivljenih nisu uopće spomenuta, niti je njihov odnos sa ZVĆ dokazan, dok svjedoci protiv Evi Statiri, Athene Tsakalou i Chrisa Polydorosa, svi redom antiteroristički panduri, nemaju pojma o njihovim optužbama. No, svi okrivljeni su i dalje optuženi za sudjelovanje i članstvo u ZVĆ uz otežavajuću okolnost - što znači da umjesto kazne od 5-10 godina, riskiraju kaznu od 10-20 godina!
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: DISCIPLINSKE KAZNE PROTIV ČLANOVA ZAVJERE VATRENIH ĆELIJA [hr]

Prije nekoliko dana tužiteljica V. Marsioni kaznila je druga iz ZVĆ, Giorgosa Nikolopoulosa jednom godinom disciplinskih mjera nakon što su tokom pretresa u njegovoj ćeliji "pronađene" zabranjene stvari.
Ista tužiteljica kaznila je i drugove iz ZVĆ Michalisa Nikolopoulosa i Panagiotisa Argyroua.
Izvor: 325

Francisco Solar
Ništa nije gotovo O potrebi prihvaćanja naših izbora [hr]

„Anarhistički zatvorenici nisu sami” i „ako dirnu jednog od nas, dirnuli su sve nas” su parole koje su još jednom zaživjele u svakidašnjom anarhističkom djelovanju prije, tokom i nakon suđenja protiv nas. Uzvici prezira prema vlastima koji prodiru kroz policijsku kontrolu i zidove do onih kojima se sudi očito dovode do bijesa suce i pravosudne službenike, kao što je bilo vidljivo na njihovim licima, i kao što su izmamili osmijehe na naša. Prisustvo u sudnici nama dragih poznatih i nepoznatih osoba ispunilo nas je ponosom i radošću, sprečavajući da nas zaplaše optužbe i zahtjevi tužitelja.
Ne mogu nas zaustaviti. Djela solidarnosti i negacije postojećeg koja su se proširila različitim zemljama su još jedan dokaz činjenice da smo svugdje, da za nas granice ne postoje i da je solidarnost neodvojiva od naših djela. Drugovi koji su odabrali i nastavljaju odabirati sukob, koristeći priliku u nastojanju da realiziraju svoje živote, odražavaju svoje želje, instinkte i strasti, kao i da dokrajče moć u svim svojim oblicima i svugdje, koji se ne zadovoljavaju praznim i samodopadnim riječima ustraju i izlažu se kroz djela aktivne solidarnosti: moja ljubav i poštovanje svima njima. Njihov prezir i hrabrost daju mi ogromnu snagu. Pokušavajući učiniti ono što se kaže i u ono što se vjeruje, pretvarajući riječi i ideje u djela, započinje se vraćati kontrola nad vlastitim životom. Prestajemo biti gledatelji i postajemo protagonisti u želji da preuzmemo uzde naših života odlučujući autonomno o prioritetima, ritmu, vremenu i projektima. Preuzimajući inicijativu postavljamo se napadački, bez da čekamo da se stvari dogode ili pozive pokreta koji nemaju nikakve veze s nama koji se odlučujemo na našu vlastitu borbu. Imamo bogatu povijest, snažne ideje i mnogo mašte da se nastavimo obnavljati. Kada nam to postane način života, prihvatimo i zatvor i posljedice našeg izbora sukoba.
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ŠPANJOLSKA: ANARHIST GABRIEL POMBO DA SILVA NAPOKON SLOBODAN (10.06.2016.) [hr]

Doznajemo da je anarhistički drug Gabriel Pombo da Silva napokon slobodan, unatoč preprekama koje su se bile stvorile oko njegovog otpuštanja nakon što je odslužio svoju kaznu.
Uslijedit će nove vijest što prije bude moguće.

PISMO GABRIELA POMBO DA SILVE
"Anarhizam je nešto što se tiče pojedinca, ne samo u odnosu na zajednicu, nego i u odnosu na samog sebe. Anarhizam nije usmjeren na "građanina" nego na narod." - Albert Libertad
Dragi drugovi,
Napokon, nakon beskrajnih igri i šikaniranja od strane zatvorske institucije i ministra unutarnjih poslova, bili su prisiljeni da se pokore svojim vlastitim zakonima, koje oni neprekidno krše, i sada sam ovdje, napokon slobodan, dok pišem ove prve riječi zahvalnosti i ljubavi svima koji su me u ovih više od 30 godina pratili i potvrđivali moja anarhistička uvjerenja, pretvarajući u djela temeljne vrijednosti i principe anarhizma, kao što su uzajamna podrška i solidarnost, i napokon me uspjeli otrgnuti iz kandži zatvorske zvijeri protiv koje ću se i dalje boriti na ulicama, ne zaboravljajući, naravno, bitku koja se vodi vani.
Siguran sam da sam čak u svemu ovome bio vrlo privilegiran što sam imao podršku drugova, zato što ima mnogo njih koji nemaju tu mogućnost. U nadolazećim danima napisat ću podrobniji tekst o našem pokretu i mogućim strategijama koje bi trebali razviti kako bi izliječili revolucionarni anarhizam naših predaka od svih institucionaliziranja i beskorisnog blebetanja.
Da budem jasan, neću nikada zaboraviti naše slobodarske drugove zatvorene u španjolskoj državi i diljem svijeta, nadasve Monicu, Francisca, Claudija i nedavno uhapšenu drugaricu koja će ubrzo biti izručena njemačkoj državi, te mnogo drugih neimenovanih.
Ima još mnogo toga za učiniti, znam, i neće sigurno ostati neučinjeno zbog nedostatka volje, strasti i predanosti.
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ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: PISMO ZATVORENOG ANARHISTA GIANNISA NAXAKISA (06.2016.) [hr]

U zatvoru osjećaj vremena ima svoju vlastitu karakteristiku. Dok mi dani izgledaju beskrajni, istovremeno 3 godine protekle od našeg hapšenja u Nea Filadelphiji ne izgledaju ništa. Zatvorsko okruženje potiče brze promjene osjećaja i zato je u ograničenom prostoru osjećaj vremena posebno izmjenjiv zbog sažetih perioda emocionalnih raspoloženja.
Dakle, 3 godine i jedan mjesec uz intenzivan doživljaj višestranog razočarenja i gađenja. Mogao bih napisati bezbroj stvari o zatvoru, osim uobičajenih, ali sve je tako fiktivno sada, vani i unutra, da svaka šira aluzija na bilo što meni izgleda besmislena. Samo ću reći, nastavljajući iz starih pisama, da zatvorski smrad nije povlastica samo jednog odjela, nego opći fenomen zatvora i da je izmjena značenja ovdje više nego pravilo, iskazivanje postaje vrlina, a mačizam ponos.
Nakon 3 godine i nešto došlo je vrijeme i za žalbeni sud. 22. juna počinje žalbeno suđenje za pljačku u Pirgetosu za koju smo ja i G. Sarafoudis osuđeni. Naravno, ne pozivam nikoga na nikakvo okupljanje pošto je poznato da ne prisustvujem toj bijednoj proceduri. Ova najava mog novog suđenja je samo podsjetnik nekim aktivnim drugovima i samo informativna, te otvorena za interpretaciju. Također, upućena je nepoznatim anarhistima, tamo vani, koje nisu zaveli političko kemeleonstvo, oportunizam i pokroviteljstvo koji su ispunili "sredinu" posljednjih godina, koji misle i djeluju slobodno, neovisno, bez ambicija i, naravno, napadački.
Ono što slijedi je kratak opis slučaja. Nakon jedne operacije antiterorističke agencije, 30.04.2013., u kafeu i u ulici, u Nea Filadelphiji, Atena, uhapšena su nas petorica. Dvojca su tražena (A.Dalios i F.Harisis), stoga su nas trojica optužena za pružanje utočišta kriminalcu.
U GADA-i (sjedište atenske policije) su svima nama nasilno uzeli uzorke DNK, a između ostalog otkrili su da moj i Sarafoudisov DNK odgovara uzorcima na dva različita pokretna predmeta pronađena nakon pljačke u Pirgetosu, Larissa, 2011.
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ZATVOR KORIDALLOS - ATENA [GRČKA]: TEKST ANARHISTA GRIGORISA TSIRONISA O PRAVOSUDNIM METODAMA (04.2016.) [hr]

Prošlo je 10 godina otkad sam bio odlučio preći u ilegalu, odbijajući da predam moje tijelo raljama grabežljivaca policijsko-pravosudnog kompleksa, tvrdoglavo i uz odricanja borio sam se da sačuvam najviši faktor za kojeg su kroz stoljeća prolivene rijeke krvi, faktor slobode, kao što je sposobnost da se autodefiniramo u svijetu ropstva i nepravde.
Deset godina od dana kada su pravosudne vlasti, u savršenoj suradnji s lešinarima novinarstva, izradili lošu kazališnu dramu naslovljenu "pljačkaši u crnom", pokrenuvši nemilosrdan lov na mene i na dva druga, Simosa Seisidisa i Marija Seisidisa.
Konstrukcija države koje nije uspjela uvjeriti čak ni suce pošto smo ja i Simos Seisidis jednoglasno razriješeni svih pripisanih optužbi, kao i Giannis Dimitrakis koji je razriješen optužbi za 6 drugih pljački koje su mu pripisane.
Naravno, to nisam vidio da se prikazuje na glavnim vijestima niti je glavna priča bila činjenica da ako ti navodno objektivni novinari vjeruju odlukama građanske pravde, onda bi trebali javno priznati da su godinama neprestano lagali i predstavljali nas kao glavne krivce svake pljačke ili svakog djela urbane gerile od tada do danas.
Jučerašnja jednoglasna odluka sudaca, moje razrješenje od svih optužbi, je moj osobni dokaz koji opravdava moju svjesnu i dostojanstvenu odluku prijelaza u ilegalu. Opravdava moju odluku da ne prihvatim hapšenje i nepravedno zatočeništvo za djela u koja nisam bio uključen, ali naravno, niti ne očekujem da to građanska pravda prizna. S druge pak strane, ne priznajem pravosudni pojam nevinosti i krivnje.
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GRČKA: VIJESTI SA SUĐENJA PROTIV ANARHISTA GRIGORISA TSIRONISA (03.06.2016.) [hr]

Drug je jednoglasno razriješen svih optužbi. Radi se o još jednoj pobjedi anarhističkog/anti-autoritarnog pokreta, ovaj put unutar sudnice. Stav sudaca prema ovom slučaju bio je zaista umjeren i bez provokacija, dok je nedostatak dokaza doveo tužitelja do prijedloga da se druga razriješi svih ovih trulih optužbi. Ovo razriješenje ima svoje korijenje u čvrstoj mreži solidarnosti koja je deset godina podržavala, i podržava, put naših drugova, podižući zidove nemilosrdnom lovu pravosudnog mehanizma države.
Rijetko kad se mogao čuti sličan govor tužitelja koji je stavio naglasak na neodrživost ove optužnice i na sramotu ovog suđenja, te je stoga predložio razriješenje druga. Tada je Grigoris stao u obranu svojih stavova rekavši da on općenito podržava eksproprijaciju banaka, pošto je glavna optužba protiv njega bila za sudjelovanje u nesretnoj pljački Grčke Nacionalne Banke, januara 2006.
Na kraju je krenuo pljesak solidarnih prisutnih u sudnici.

SOLIDARNOST JE NAŠE ORUŽJE
SLOBODA ZA DRUGA GRIGORISA TSIRONISA
SNAGE TRAŽENOM DRUGU MARIOSU SEISIDISU
TERORISTI I LOPOVI SU DRŽAVE I KAPITALISTI
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Čopor sabotera Heriberto Salazar – FAI/FRI [Čile]
O eko-ekstremizmu i anarhiji [hr]

Zaista ne želimo stati u čvrstu obranu svake duše koja se postavi kao neprijatelj naspram države i svakom obliku vladanja (nad čovjekom, životinjama i prirodom). Smatramo da – a s time se slažu i brojni anarhistički i ostali zatvorenici – ne mogu svi biti drugovi i da se ne može sa svima razviti odnos.
Konkretnije, želimo potaknuti raspravu o grupama direktne akcije koje odbacuju anarhiju kao politički cilj i kao svakodnevnu borbu. Radi se o takozvanim eko-ekstremistima koji neumoljivo uzvikuju „smrt anarhiji”, odbacujući vlastito podrijetlo i formiranje, ideju koja ih je hranila kroz bratski odnos s borcima današnje i prošle urbane gerile, da bi kasnije prešli na naglašavanje određenih aspekata koji su uvijek bilo dio anarhističke sredine i njene borbe za oslobođenje čovjeka, naše braće životinja i zemlje.
Daleko od stalne tenzinje koju želimo održati mi koji želimo i borimo se za život anarhije, jedna određena struja koja se smatra eko-ekstremističkom baca u koš slobodarski ideal koji se očituje kroz ustaničku borbu.
Jedna mala grupa, vezana za određeni imaginarij „simboličkih” naroda te za glazbene/alternativne i sveučilišne sredine (odbacuju fakultet koji ipak pohađaju... i studiraju ono što toliko mrze), mrzi ljudsku životinju i zato svugdje vidi neprijatelja.
U toj „divljoj magli”, prouzročenoj vlastitom samodopadnošću i mesijanstvom, svrstavaju među svoje neprijatelje i posljednjeg radnika, žrtvu ovog usranog izrabljivačkog sistema. Trabunjaju o ubijanju radnika, zemljoradnika ili bilo koje druge osobe koju, budimo iskreni, rasprava naših srodnih tokom godina nije smatrala vrijednim sugovornicima. Mada smo suučesnici, neprijatelj je netko drugi, i bilo kojem anahistu, slobodaru, pankeru ili nihilistu je to sasvim jasno. No, eko-ekstremistima baš i nije, u pokušaju da budu avangarda, a čak i u trendu.
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UK: OBJAVLJEN ANARHISTIČKI ČASOPIS "RETURN FIRE" BR.3 (05.06.2015.) [hr]

Return Fire #3 : Contents (Winter 2015-2016)
Colonisation (Glossary, Return Fire #3)
Smarter Prison A5 imposed
RF #3 Colour Cover
RF #3 B&W Cover
Upravo smo objavili PDF verzije naših nedavnih štampi, za skidanje i štampanje. (Za prethodne brojeve pogledaj ovdje). Ukratko, pred vama je prošireno izdanje "Return Fire" br. 3 (zima 2015.-2016.), ispunjen vijestima, teorijom, poezijom i antagonizmom. Popraćen je tekstom iz našeg "glosarija" o kolonizaciji; prijelomom teksta za štampanje "Pametniji zatvor?", koji smo dobili od "Radical Interference i objavili u decembru 2015.; i, na kraju, prenijeli smo jedan od tekstova iz br. 3, "Veil Drops" na theanarchistlibrary.org kao odvojeni tekst za čitanje i štampu.
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GRČKA: SOLIDARNOST S ANARHISTOM GRIGORISOM TSIRONISOM OPTUŽENIM ZA PLJAČKU GRČKE NARODNE BANKE (03.06.2016.) [hr]

Download PDF [in English]: The Story of a Bank Robbery. Giannis Dimitrakis, the "Robbers in Black" and another spectacle of anarchist terror
Poziv na solidarnost s anarhistom Grigorisom Tsironisom, nakon što je odgođeno suđenje protiv druga za eksproprijaciju Grčke Narodne Banke i za drugih 6 pljački banaka zakazano za 3. juni.
Drugu će biti suđeno za 7 pljački banki počinjenih između 2002. i 2006. na temelju slabih dokaza i smiješnih policijskih nagađanja. Nažalost, unatoč činjenici da je Simos Seisidis odriješen optužbi za isti slučaj i da je G. Dimitrakis neopozivo osuđen na 12 i po godina za samo jednu od tih pljački (u kojoj je uhapšen), glupi novinarski pojam - "pljačkaši u crnom" - popraćen masivnim sudskim spisima, i dalje opasno proganjaju Grigorisa, kao i druga M. Seisidisa.
Podsjećamo da su drugovi Marios, Grigoris i Simos prešli u ilegalu još 2006., nakon izdavanja naloga za njihovo uhićenje zbog navedenih pljački. 2009. raspisana je ucjena od 600.000 eura, nakon što je ministar Zaštite građana, Michalis Chrisohoidis, postavio njihovo hapšenje na prvo mjesto. Nakon što su posljednje desetljeće bili na meti policijsko-novinarske sprege, dezinformacije još i dalje traju, pošto ih i dalje sumnjiče za napade grupa urbane gerile i za brojne neriješene pljačke banaka. Nedavni slučajevi i ishodi demoniziranja specifičnih slučajeva pojedinaca predstavljaju i pokušaj pretvaranja optužnice u osvetničko-pravosudni progon G. Tsironisa, M. Theofiloua, G. Petrakakosa i Spirosa Christodouloua.
SLOBODA ANTIAUTORITARNOM G. TSIRONISU
SNAGE PROGONJENOM DRUGU M. SEISIDISU

BANKE SU ORUŽJA MASOVNOG UNIŠTENJA, KOJIMA UPRAVLJAJU TERORISTI U PRAVOM SMISLU RIJEČI.

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ZATVOR HALIKARNAS [GRČKA]: TEKST ZATVORENOG ANARHISTA SPYROSA CHRISTODOULOUSA, ZBOG PLJAČKE BANKE, O POGINULOM DRUGU SPYROSU DRAVILASU (29.05.2016.) [hr]

29. maj 2015.: Dan je bio težak, sve se zamračilo...
Probudili smo se uz oblačno nebo, a sredinom dana, dok je sunce sijalo, sve se zamračilo...
Bilo je oko 4 kada su nas EKAM (specijalna jedinica) i antiteroristička jedinica pozvali da se predamo!
Mislio sam da je laž, mislio sam da mi se stvari pričinjavaju...
Naprotiv, EKAM je već bio opkolio kuću, helikopter je letio nad nama i pokušavali smo shvatiti što možemo učiniti u dvije-tri minute.
Moje misli su počele lutati ćelijama u koje su me htjeli vratiti.
Hodnicima kojima bih besmisleno lutao.
Sjetio sam se osoba koje bih morao ostaviti!
Odjednom Spiros, naš mali Spiros, dečko koji nije znao ništa o diplomaciji, koji se iskazao hrabrošću, cjelovitošću i strašću prema slobodi za koju se toliko borio da ju osvoji, zgrabio je kalašnjikov kada je čuo EKAM i stavio ga pod grlo da okonča svoj život!!!
Sve se izbrisalo! Soba se ispunila dimom. Pao je s osmijehom na licu!
Bio je sretan zbog svoje odluke, i mogao si to vidjeti na njegovom malom licu.
Bio je to njegov izbor, i zato je njegovo lice sjalo!
Bio sam preneražen, moje je srce snažno kucalo, mislio sam da ono što vidim nije istinito.
Ali ne, naš voljeni Spiros (mali spiros) bio je mrtav.
Bio je hrabar i smio, imao je snage da učini ono što je učinio, a ja nisam!
Njegova je odluka bila hrabra, za razliku od moje!
Bio je umoran od lutanja hodnicima zatvora i kroz besmislene godine!
Spirakos, žao mi je što se nekad nismo uspjeli složiti i žao mi je što te nisam zaustavio!
Izvini, mali brate, ako sam te ponekad uzrujao!
Uvijek si bio i uvijek ćeš biti dio mog života.
Sjećat ću se trenutaka kada smo se smijali, kada sam se uz tebe osjećao kao dijete!
Ti si naš Spirakos, dečko koji je dao sve bez da išta traži zauzvrat.
Volim te, i uvijek ćeš biti dio mog srca, a kada se ponovno budemo sreli ponovno ćeš zbijati tvoje šale!!
Slava Spirosu Dravilasu koji će zauvijek živjeti u mom srcu!...
Spiros Christodoulou
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ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: VIJESTI SA SUĐENJA PROTIV ANARHISTIČKE GRUPE URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" ZA POKUŠAJ BIJEGA (31.05.2016.) [hr]

Ročište održano 31.05. temeljilo se na predstavljanju svjedoka. Još jednom predsjednik sudskog vijeća, A. Yfanti, se koristio prljavim trikovima kako bi naškodio okrivljenicima (drugovima ZVĆ, članovima njihove obitelji i zatvoreniku Fabiu Dusku). Sudac je požurio svjedoke optužbe da ponovno pročitaju svoje izjave i da se pokušaju "sjetiti više stvari", mada izjave nisu uopće pridonijele suštini optužbi.
Sudac je pokušao i otvoriti raspravu o "koletaralnoj šteti" koju su mogle nanijeti, na primjer, eksplozije ZVĆ i napad na porezni ured.
Kao odgovor na to drug Christos Tsakalos - kojem je dozvoljeno da se vrati u sudnicu tokom suđenja - preuzeo je riječ unatoč pokušajima suca da ga ušutka te rekao kako je Zavjera Vatrena Ćelija uvijek telefonskim pozivima obavještavala o napadima da bi se izbjeglo dovođenje u opasnost života ljudi koji nisu bili meta njihovih napada.
Drug je naglasio da u slučaju eksplozivnog napada na policijsku stanicu u Iteji nije došlo do poziva upozorenja zato što su meta bili policijski službenici. Drug je izjavio: "Policijska stanica u Iteji izabrana je kao meta zato što je u njoj zatvorenik mučen prije nego je ubijen u zatvoru u Nigriti".
Drug je nastavio: "Koletaralna šteta su smrti prouzročene "humanitirnim bombardiranjem" Iraka, Afganistana i Sirije... kolateralna šteta su ljudi koji spavaju na ulicama i traže hranu u kontejnerima zbog ovog sistema kojem suci vjerno služe".
Ovaj put je pokušaj suca da ušutka drugove bio neuspješan.
Suđenje se nastavlja u četvrtak 2. juna.

Ustanička solidarnost s drugovima koji se nastavljaju boriti u zatvorima!
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ČILE: DEMOKRATSKA INKVIZICIJA OSUDILA ANARHISTICU NATALIJU COLLADO - TATO NA 3 GODINE I JEDAN DAN ZATVORA (25.05.2016.) [hr]

Kao što je bilo rečeno, u srijedu 25. maja, u podne, u "palači pravde" je bilo sve spremno za proslavu presude protiv naše drugarice Tato. Kao i obično, na kraju suđenja (pogotovo kada neprijatelj ima razloga za slavlje) tužiteljstvo i sud su prve redove u sudnici rezervirali za štampu, koja si je uzela za dužnost da pretvori ovu "egzemplarnu kaznu" u spektakl za građanstvo. Ono što svi ti bolesni sadisti nisu znali je da Tato neće pristati na njihove medijske igre i da neće prisustvovati ročištu na kojem se izrekla kazna. Vrijedi spomenuti da jedan od razloga njenog izostanka je i, osim njene želje da izbjegne spektakl, zahtjev obrane za premještaj u zatvorsku bolnicu zbog liječničkog pregleda, zato što zbog silnih premještaja i stresa uzrokovanog sudskim proces već deset dana pati od želučanih problema.
Uslijedit će vijesti o mogućoj žalbi i o njenom zdravstvenom stanju.

Umnogostručimo djela ljubavi, solidarnosti i pobune!!!
Tato na ulicu, ili gjde god želi, kada želi, sama ili s kim god želi!!!
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OAXACA [MEKSIKO]: ZAPALJENA PODRUŽNICA BANKE BANAMEX (23.05.2016.) [hr]

U noći između 22. i 23. maja, uz saučesništvo punog mjeseca, odlučili smo prijeći u napad. U gradu ispunjenim policijom i vojnicima još jednom smo se sjedinili s mrakom koji nas čini nevidljivima, obavija u anonimninost i tajnitovitost. Zapalili smo jednu podružnicu Banamexa zapaljenim automobilskim gumama, koje smo polili benzinom. Osvijetlili smo tamu i nanijeli udarac u trenu, u kojem smo uživali i zbog kojeg smo se barem na par sekundi osjećali slobodni, oslobađajući vatru koja je malo po malo progutala čitavu podružnicu i njezine bankomate. Čak smo i snimili to djelo kako bi čitav svijet vidio da su neka vrlo lako izvediva i kako bi nadahnuli i druge da krenu u djelovanje tamo gdje s nalaze.
Ne može se poreći, mi smo svugdje. Smatramo banke i njihove upravitelje izravno odgovornima za bijedu i nejednakost u društvu. Banke su hramovi iz kojih "bog" novac izlazi i ulazi, u kojima se upravlja bijedom, u kojima je taj bog iznad svakog oblika života. Napadi će se nastaviti usmjereni na svaku instituciju moći i njene strojeve. No, odmah naglašavamo da nas ne zanima fizički spas onih koje smatramo neprijateljima i suučesnicima rata u koji smo uvučeni, nećemo se ustručavati da napadnemo zatvorske stražare, policajce, vojnike, suce, bankare, manipulatore medija, političare itd., ako budemo imali mogućnosti.
Neće nas zaustaviti terorizam države. Naspram militarizacije i represije vlade odgovorit ćemo silom.
Odabiremo napad, neka se osjete ranjivim robovi i stražari poretka. Požar se širi.
Ovim se djelom sjećamo i svih palih drugova i zatvorenika. U sjećanje na Mauricia Moralesa, Sebastaiana Oversluija i na drugove zatvorene u tamnicama države. Za Fernanda Barcenasa, Tamaru Sol Vergaru, Moniku Caballero i Francisca Solara. Borbena solidarnost s drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija.
SMRT DRŽAVI!!
SMRT VLASTIMA!!
NEKA ŽIVI ANARHIJA!!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
P.S. ha ha ha
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ŠPANJOLSKA: SUTKINJA POTPISALA IZRUČENJE NJEMAČKOJ ANARHISTICE OPTUŽENE ZA PLJAČKU BANKE (05.2016.) [hr]

Angela Murilla, sutkinja Nacionalnog Suda, već poznata po sudjelovanju u izricanju 12 godina zatvorske kazne Franciscu i Moniki, i po pokušaju da ih osudi na maksimalnu kaznu, odlučila je narediti izručenje Njemačkoj drugarice uhapšene 13. aprila pod optužbom da je sudjelovala u eksproprijaciji jedne banke u Njemačkoj.
Njemačko tužiteljstvo je optužuje za niz eksproprijacija banaka. U roku od 10 dana trebali bi znati da li će ista biti izručena Njemačkoj.
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

ČILE: TUŽITELJSTVO ZATRAŽILO 20 GODINA ZATVORA ZA UHAPŠENE ZBOG PODMETANJA POŽARA U URED ISTRAŽNOG ODJELA POLICIJE - PDI (05.2016.) [hr]

Napomena prevoditelja na talijanski: 5. jula 2015. drugovi Manuel, Felipe, Natalija, Amaru i Marija Paz uhapšeni su zbog navodnog sudjelovanja u atentanu na sjedište PDI u ulici Condell, općin Providencia, koji se dogodio u novembru 2014.

Posljednjih dana maja 2016. tužiteljstvo je iznijelo optužbe protiv Manuela, Felipea, Natalije, Amaru i Marije Paz, nakon više od 10 mjeseci pritvora i istraga, osumnjičenih za podmetanje požara u sjedište PDI-ja u novembru 2014.
Danas je tužiteljstvo uložilo zahtjev za kaznom protiv svakog druga, podijelivši je na:
- 15 godina zatvora za podmetanje požara u nastanjenu zgradu
- 5 godina zatvora za posjedovanje i prijenos zapaljive naprave.
Priprema sudskog procesa zakazana je za 24. juni 2016., kada će i tužiteljstvo i obrana odlučiti koje će dokaze koristiti tokom idućih ročišta.

Srušimo demokratsku inkviziciju!

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ČEŠKA: OPERACIJA FENIKS - ZATVORENI ANARHIST MARTIN IGNAČAK ZAPOČEO ŠTRAJK GLAĐU (27.05.2016.) [hr]

U petak 27.05.2016. anarhistički zatvorenik u pritvoru, Martin Ignačák, optužen za terorizam, započeo je štrajk glađu. Odlučio se na taj korak nakon što je općinski sud u Pragu donio odluku o njegovom otpuštanju, a tužitelj se na nju žalio Vrhovnom sudu u Pragu. U petak 27.05.2016. Vrhovni sud u Pragu odlučio je da se pritvor produži. Zato je anarhist odlučio da prosvjeduje štrajkom glađu te prestao uzimati hranu i tekućinu. Taj oblik štrajka glađu postaje opasan po život štrajkaša već nakon tjedan dana.
Tokom godine dana istrage oko pripremanja navodnog terorističkog napada, zatvoreni anarhist je iskoristio sve zakonske opcije kako bi dostigao objektivnu proceduru mjerodavnih organa aktivnih u kriminalnom procesu. Nijedna nije uzeta u obzir. Zato je danas odabrao taj radikalni oblik izražavanja, kako bi skrenuo pažnju na ovaj manipulirani policijski slučaj. "Smatram da je pristup istražitelja i policije vrlo problematičan, to je prijetnja slobodi svakog ljudskog bića, prijetnja slobodi govora, prijetnja aktivizmu koji pokušava dovesti do boljeg svijeta, što ne uključuje samo anarhiste."
Martin je optužen u aprilu 2015. u okviru takozvanog slučaja Feniks, u kojem je pet osoba optuženo za pripremanje i neobavještavanje terorističkog napada na vlak. Martin je jedini ostao u pritvoru čitavo ovo vrijeme, a taj je pritvor sada produžen nakon intervencije tužitelja.
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GRČKA - BRAZIL: TEKST ANARHO-NIHILISTA SPYROSA MANDYLASA POVODOM DOGAĐAJA ODRŽANOG U "BIBLIOTECI KAOS" - PORTO ALEGRE (19.05.2016.) [hr]

Pozdrav drugovi,
bilo mi draže razgovarati s vama lice u lice, biti među vama. No, moje sigurnosne mjere ne dozvoljavaju mi da prijeđem granice grada Soluna. Sigurnosne mjere su oblik taktike koju često koristi grčka država koja nastoji zadržati anarhiste kao političke taoce.
Želim pozdraviti ovaj događaj naglašavajući važnost takvih zbivanja, u kojima sudjeluju osobe koje su poduzele oružane akcije ili koje su postale meta represivnog mehanizma države uz izliku anarhističke urbane gerile. K tome, važna je i činjenica da ovaj događaj ima međunarodni karakter, što dokazuje da granice ne mogu ograničiti solidarnost.
Želio bih spomenuti dvije teme. Prva je povezanost između "javnih" i "nezakonitih" dijelova anarhije, a druga moje osobno mišljenje o načinu na koji bi se nihilistička tendencija - takozvani "treći pol", kako je posljednjih godina nazivaju - trebala organizirati.
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ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: IZVJEŠĆE O POSLJEDNJOJ EPIZODI IZ KENGURSKE SUDNICE SUCA A.YFANTIJA (24.05.2016.) [hr]

Sudac A. Yfanti je još jedno ročište, 24. maja, započeo bez da pričeka dolazak svih okrivljenika. Drugovi George Polydoros i Angeliki Spyropolou ušli su u sudnicu nakon što je ročište već bilo započelo.
Zahtjev drugova iz ZVĆ da se smjeni predsjednik sudskog vijeća, odbacilo je isto vijeće i zadržalo istog suca.
Na ročištu je drug George Polydoros pročitao izjavu u kojoj kaže da sudac nije primjeren da vodi ovo suđenje, pozivajući se na brojne epizode u kojima je sudac prijetio optuženima i ismijavao ih, te na činjenicu da ustraje na vođenju procesa bez advokata. Drug je između ostalog rekao i: "Što učiniti s predstavnicima pravosuđa koji su osudili i strpali u zatvor mog brata, majku Christosa i Gerasimosa Tsakalosa te suprugu posljednjeg? Mi ne znamo, ali anarhistička urbana gerila pronaći će odgovor."
Preispitan je i zahtjev advokata ZVĆ da se Olgi Economidou i Gerasimosu Tsakalosu dozvoli povratak u sudnicu. Drugovi su izbačeni na neodređeno iz sudnice na prethodnom ročištu nakon što su izvrijeđali suca i bacali predmete na njega. Sudac je odbio zahtjev i drugovima nije dozvoljen ulazak u sudnicu.
Nakon svega navedenog, drugovi iz ZVĆ, Panagiotis Argyrou, Michalis Nikolopoulos i Giorgos Nikolopoulos pljunuli su na suca i bacili mu knjigu u glavu, te je zatim i njih udaljila iz sudnice interventna policija. Zatvorenik Fabio Dusco, optužen za pružanje pomoći pri pokušaju bijega, također je napustio sudnicu u znak solidarnosti s drugovima iz ZVĆ.
Solidarne osobe prisutne na ročištu koje su izvikivale parole kao "strast za slobodom je snažnija od svih kaveza" također su udaljene iz sudnice po nalogu suca, te se suočili s policijom na hodnicima.
Sudac je odlučio da nastavi suđenje iza zatvorenih vrata, bez prisutnosti optuženih i bez prisutnih solidarnih drugova, kao što je od samog početka i želio kako bi mogao osuditi optužene i članove njihovih obitelji bez ikakvih prepreka.
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PRAG [ČEŠKA]: POBJEDA "MREŽE REVOLUCIONARNIH ĆELIJA" U BORBI PROTIV RESTORANA RIZKARNA (23.05.2016.) [hr]

[via mail:]
Borba Mreže Revolucionarnih Ćelija (SRB) protiv praškog restorana Rizkarna trajala je više od godinu dana. Vlasnik restorana, Vladimir Krulec, nije želio isplatiti plaće svojim zaposlenicima. Napokon je priznao poraz. Nakon pritiska SRB-a platio je dužne plaće nekim zaposlenicima koji su tamo radili.
SRB je organizirao različite sabotaže protiv restorana od marta 2015. Četiri puta su zapaljena vozila restorana. Nekoliko puta restoran je napadnut butanskom kiselinom. Došlo je i do više prisilnih evakuacija koje su dovele do zatvaranja restorana. Sabotaže su predstavljale velike poslovne gubitke. Prijetnja od novih šteta napokon je natjerala Kruleca da prizna svoj poraz. Učino je ono što su SRB željele: da isplati dužne plaće.
Pobjeda SRB-a je ishod sprovođenja u djelo. Odredili smo cilj borbe i putem direktnih akcija natjerali smo Kruleca da ga ostvari. Nismo dali prostora ustupcima. Nije došlo do posredovanja birokracije ili političara. Ni pregovora ni ustupaka da bi se pronašao kompromis. To smo ostavili drugima. Preferiramo logiku neprekidnog konflikta koji će natjerati naše neprijatelje da učine ono što mi želimo.
Bilo je i drugih oblika djelovanja prije nego je SRB počeo sa svojima. Prosvjedi, događanja, okupljanja, okupacija restorana. Sve su to organizirale druge grupe i u drugim okolnostima mogla su biti uspješna. No, nisu vodila ka uspjehu i zato je SRB započeo sa svojim akcijama. Bile su isplanirane da vrše pritisak na Kruleca. Autonomno djelovanje i korištene metode bile su osnažene okolnostima, što ne znači da predstavljaju univerzalni model za sve situacije.
Organizirana okupljanja mogu biti dovoljna za neke druge borbe. U takvim slučajevima nije nužno paliti vozila. No, kada umjereni prosvjedi ne funkcioniraju, sabotaža može biti dobar način za pobijediti u takvim borbama. A ova predstavlja dobar primjer.
Pronađimo nadahnuće i iskoristimo prednost stečenu iskustvom. Analizirajmo i iskoristimo za buduće borbe.
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POLJSKA: 3 ANARHISTA OPTUŽENA ZA POKUŠAJ PALJENJA POLICIJSKOG VOZILA (22./23.05.2016.) [hr]

U nedjelju noć, između 22. i 23. maja, tri druga su zaustavljena pokraj parkirališta policijske stanice južne Varšave. Panduri tvrde da su pronašli eksplozivnu napravu ispod policijskog vozila. Sva trojica su zadržana u pritvoru na policijskoj stanici, dok je jedan ozbiljno pretučen. Drugovi su odbili surađivati i odbacili sve optužbe za "terorizam" i za pokušaj postavljanja bombe u policijsku stanicu. Dobili podršku anarhističke zajednice i 3 skvota iz Varšave (Przychodnia, Syrena, Radykalne Ogrody Działkowe) te im je dodijeljena pravna zaštita.
Istog je dana policija upala u skvot Radykalne Ogrody Działkowe, gdje je jedan od uhapšenih drugova stanova, i pokušala ga deložirati, u potrazi za dokazima. Po riječima web-sitea "Reclaim The Fields": "Panduri su stigli između 4 i 5 ujutro. Upali su prostor skvota nakon što su prerezali ogradu i srušili ulaz viljuškarom. Šest policajaca u civilu upalo je u sobe. Jedan se prijatelj probudio i otkrio da je okružen pandurima koji su tražili da se identificira. Nakon čega su pretresli čitav skvot."
Svi su varšavski anarhistički kolektivi objavili izjave u kojima odbacuju optužbe za terorizam koje su iznijeli službeni mediji, te solidarno podržali optužene drugove. Ponižavajuće slike 3 anarhista u lisicama i tokom alko-testa objavljene su u štampi.
Anarhistička zajednica Varšave naglasila je činjenicu da je reakcija medija na posljednje događaje samo pokušaj legitimiranja novog antiterorističkog zakona o kojem je raspravljala poljska vlada. Naglasili su i činjenicu da je oko prije dva tjedna jedan mladić imenom Igor pretučen na smrt u policijskoj stanici u Wroclawu te da pravosudni sistem štiti ubojice.
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POLJSKA: SUĐENJA PROTIV ANARHISTA (04.2016.) [hr]

Ovih se dana sudi anarhističkim drugovima za okupaciju jedne prazne zgrade u Katowicama, tokom Anti-Kongresa 2015., kada su anarhisti organizirali odgovor na Europski Ekonomski Kongres u Katowicama, gdje su se okupile brojne utjecajne korporacije i članovi vlada iz Europe i šire.
Još jedan sudski proces održat će se u Poznanu (21.04.2016.), na kojem se sudi našem drugu Kamilu jer je uvrijedio dva policajca tokom njihove patrole kraj skvota Rozbrat, u junu 2015. Panduri su ga pretukli i optužen je za odupiranje policiji. U istom gradu Poznanu sudi se još jednom drugu, Lukaszu, optuženom za napad na policijsku patrolu, zbog čega je osuđen na tri mjeseca (27.04.2016.).
Kamil je optužen za okršaj s policijom zato što su se htjeli osvetiti za njegov aktivizam i za brojne prosvjede u kojima je sudjelovao.
Lukasz je optužen za napad na dva pandura tokom lokalnog neposrednog djelovanja, blokirajući deložaciju obitelji nastanjenoj u društvenom stanu.
Solidarnost sa zatvorenim i optuženim poljskim borcima za slobodu, solidarnost s kolektivom Anti-Kongres 2015, solidarnost s Kamilom i Lukaszom.

Zapalimo zatvore, bacimo kamenje na vladu, izbacimo vladajuće na ulice!

Kolektiv Grecja w Ogniu
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CANCUN [MEKSIKO]: NAPAD U ZNAK SJEĆANJA NA POGINULOG ANARHISTA MAURICIA MORALESA [hr]

Odlučili smo napasti Nacionalni Institut za imigraciju kao znak sjećanja na druga Mauricia Moralesa, a nema boljeg načina od širenja sukoba i podsječajući da se napadi ne prekidaju ni smrću jednog druga ni zatvorom brojnih drugih koji su ostavili po strani dijalog i strah te su odlučili izravno i u potpunosti napasti sistem dominacije; preuzimamo odgovornost za ovaj napad, i kao oblik solidarnosti s drugovima Natalijom Collado i Javierom Pinom, koji iščekuju izricanje kazne.
ZATVOR NEĆE ZAUSTAVITI NAPADE
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

ČILE: ZATVORENI ANARHISTI TATO I JAVIER U IŠČEKIVANJU KAZNE (19.05.2016.) [hr]

Danas 19. maja 2016. održano je posljednje ročište sudskog procesa i izricanje presude protiv Javiera i Tato, u palači pravde.
Smatraju se krivima za: aktivaciju i postavljanje zapaljive naprave u javni prijevoz, po novom zakonu o kontroli oružja. Tužilaštvo je zatražilo kaznu od 4 godine i jedan dan za Nataliju Collado te 5 godina i jedan dan za Javiera Pina. Obrana je pak za oboje zatražila kaznu od 3 godine i jedan dan. Kazna će biti izrečena 25. maja.
Solidarnost sa zatvorenicima društvenog rata.
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: IZVJEŠĆE SA SUĐENJA PROTIV ČLANOVA ANARHISTIČKE GRUPE URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" ZA POKUŠAJ BIJEGA IZ ZATVORA (18.05.2016.) [hr]

U srijedu 18. maja, nakon odgađanja zbog štrajka advokata, nastavilo se suđenje za pokušaj bijega protiv drugova iz Zavjere Vatrenih Ćelija (neuspjeli plan bijega januara 2015.). Optuženi su i drugarica Angeliki Spyropoulou te članovi obitelji drugova.
Važno je istaknuti da je predsjednik sudskog vijeća, A. Yfanti, upotrijebio svoju odvratnu moć, u potpunosti podređenu državnoj osveti protiv drugova iz ZVĆ, pokušavajući na primjer nastaviti suđenje bez advokata, izigravajući drugove i ignorirajući zahtjeve advokata.
Na početku ročišta, u srijedu, bio je odsutan advokat jednog od drugova iz ZVĆ. U tom slučaju sudsko vijeće mora odrediti novog advokata, ali predsjednik sudskog vijeća je odlučio da će mu biti suđeno i bez prisutnosti advokata.
Drugovi iz ZVĆ, Gerasimos Tsakalos, Olga Economidou i Christos Tsakalos, prisutni u sudnici, su odmah prekinuli ročište, vičući i psujući suca zbog njegovog fašističkog stava tokom suđenja. Drugovi su počeli bacati predmete, nakon čega su intervenirali stražari, dok je predsjednik sudskog vijeća pobjegao kako bi se sakrio u uredu.
Jedan od advokata iznio je zahtjev za prekidanjem suđenja zbog stava suca.
Drug Christos Tsakalos je zatim spomenuo rizik s kojim su članovi obitelji suočeni (majka, Gerasimosova supruga te brat druga Giorgosa Polydorosa), zato što su optuženi za "pripadanje terorističkoj organizaciji", uz otežavajuću okolnost, zbog čega mogu biti osuđeni na 20 godina zatvora.
Drugovi iz ZVĆ i drugarica Angeliki Spyropoulou preuzeli su odgovornost za plan bijega, što znači da nitko od ostalih okrivljenih nije igrao nikakvu ulogu u tome. Nakon toga su napustili sudnicu izjavljujući da bi ionako sudac bio zatražio njihovo izbacivanje, što se u stvari i desilo, sudac je naredio da se troje drugova, G. Tsakalos, O. Economidou i C. Tsakalos, na neodređeno izbace iz sudnice. Advokat je uložio prigovor, ali njegovi zahtjevi nisu uzeti u obzir.
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ZATVORE KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: PREMJEŠTENI ZATVORENICI FABIO DUSCO I TONY NEBU (29.04.2016.) [hr]

Ovog popodneva su zatvorenici Fabio Dusco i Tony Nebu podmetnuli požar na izolacijskom odijelu, gdje se nalaze, u znak protesta protiv izolacije, ALI i zbog maltretiranja kojima su podvrgnuti posljednjih deset dana zbog njihovog navodnog premještaja. Dirigenti tih maltretiranja su tužiteljica V. Marsioni, koja je, osim što je priznala da se Dusco nalazi protuzakonito u izolaciji, rekla: "dobro ti je ovdje... zašto prosvjeduješ?", i narednik V. Lambrakis, koji mada je stalno obećavao da će prekinuti tu besmislenu izolaciju, na kraju dozvolio da dani jednostavno prođu..
Čim se požar razbuktao na odjelu politički zatvorenici s prizemnog odjela izašli su u dvorište i zapalili madrace u znak podrške. Dim je izazvao probleme na drugom katu, gdje se nalaze zatvorenice, koje su također izašle u dvorište. U muškom zatvoru Korydallos 1. i 4. odjel pridružili su se mobilizaciji i ostali izvan svojih ćelija.
Na koncu su panduri stigli u zatvor i premjestili dva zatvorenika u zatvor Trikala i Grevena. Obvezali su se da neće vršiti nasilje nad dvojcom zatvorenika i u 10:30 su premješteni. Istovremeno su se zatvorenici s 1., 4. i prizemnog odjela vratili u svoje ćelije.
Navedeni razvoj događaja, s ovim završetkom, može pridonijeti razmatranju o dinamikama mobilizacije, koje bi se trebale razvijati u zatvorima, daleko od ispraznih oduševljenja i defetističkih silogizama.
SVE SE NASTAVLJA
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BRUXELLES [BELGIJA]: ODGOĐENO SUĐENJE ZA TERORIZAM PROTIV 12 ANARHISTA (10.05.2016.) [hr]

Bilo je prilično kratko, sudac je postavio pitanje jezika na kojem će se suđenje odvijati. U biti, svi potencijalni krivci nisu ništa izjavili na ispitivanjima, ali većina njih i nema ništa za reći... na nizozemskom! Dok se procedura nastavila na francuskom...
Ne znajući kako riješiti taj "problem", sastanak sudskog vijeća je odgođen.
Do sada nije zakazan novi datum.
Tako su svi optuženi ušli u novu fazu "pravosudne privremenosti".
Sada je na nama da držimo na oku čitavu ovu priču - bez alarmizma ili katastrofizma - kako ne bi dozvolili pravdi da krišom odradi svoj posao bez iskazivanja solidarnosti tim drugovima.
K tome, mada se optužbe odnose na par godina unazad, svijet se nije toliko izmijenio i uvijek je vrijeme za pobunu! Da li zbog trenutnih pobuna u zatvorima, zbog sramotnog zakona poznatog pod imenom "45 sati", zbog prosvjeda u centrima za imigrante, zbog sve gorih uvjeta života ili zbog svakodnevnog ponižavanja koje nameće dobar moral...
Razloga i šansi ima napretek.
Solidarnost u borbi.
Izvor: Act For Freedom Now!
BRUXELLES [BELGIJA]: 12 ANARHISTA I ANTIAUTORITARNIH OPTUŽENO ZA TERORIZAM
U utorak 10. maja 2016. sudsko vijeće će odlučiti da li smatraju shodnim nastaviti i održati sudski proces za terorizam protiv 12 anarhista i anti-autoritarnih.
Od 2008. do 2014. belgijska država je sprovela široku istragu mnogostruke borbe, u kontekstu borbi protiv centara za imigrante, granica, zatvora i svijeta utemeljenog na vlasti i izrabljivanju.
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PARIZ [FRANCUSKA]: VANDALIZIRANA AGENCIJA ZA PRIVREMENO ZAPOŠLJAVANJE (05.05.2016.) [hr]

U četvrtak noć, 5. maja, prozori agencije za privremeno zapošljavanje u Monteruilu razbijeni su maljem . Na zidovima su ispisane parole "Moderni robovlasnici - Ni Rad Ni Zakon". Danju ili noću, u malim ili većim grupama, napadnimo strukture države i ekonomije!
Povjerenstvo za Rušenja
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

ŠPANJOLSKA: ANARHISTICA MONICA CABALLERO VRAĆENA U ZATVOR VILLABONA NAKON PRESUDE (05.2016.) [hr]

Nakon presude drugarica Monica Caballero dugo je ostala u izolaciji na privremenoj lokaciji; početkom maja vraćena je u zatvor Villabona u Asturiji, gdje je već bila i gdje može vidjeti Francisca.
Adresa drugova:
Mónica Caballero Sepúlveda
Francisco Solar Dominguez
C.P Villabona - Finca Tabladiello s/n
33422 Villabona Llanera, Asturias - Spain

Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

UKRAJINA - ANARHISTI BACILI MOLOTOVLJEVE KOKTELE NA DRŽAVNU BANKU UKRAJINE (01.05.2016.) [hr]

U večer "Međunarodnog Dana Rada" mi - anarhisti - posjetili smo Državnu Banku Ukrajine. Tri molotovljeva koktela bačena su u prozore te institucije.
Radnici su se uvijek bili podjarmljeni državi kako bi država mogla ubirati dividende i ogromne profite. Danas je situacija i dalje ista: rad stoji i dalje na raspolaganju oligarhije, umjesto da pripada samim radnicima. Različite države i banke se bogate takvim stanjem špekulacijama i lihvarenjem. Tjeraju ljude da plaćaju za svoje vlastito ropstvo, utapajući ih u sve veće dugove prema buržoaziji. Održavanjem i podržavanjem rada banaka vodeće klase nas pljačkaju. Mi smatramo da sve proizvedeno u ovoj zemlji i u čitavom svijetu treba biti društvenog karaktera, proizvod bi trebao biti na raspolaganju čitavom društvu. Sva raspoloživa materijalna sredstva trebala bi biti na raspolaganju svakoj osobi bez ikakvih posredničkih parazita.
"Ovaj oblik društva, a to je legalizirana pljačka i ubojstvo, treba biti uništen, kako bi dali prostora slobodnom društvu dobrovoljnih zajednica i međunarodnog bratstva" - August Spies

Potomci Augusta Spiesa
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HAMBURG [NJEMAČKA]: OPLJAČKAN BIO-SUPERMARKET (30.04.2016.) [hr]

Denn's Markt (lanac bio-supermarketa u Njemačkoj) u Altoni, Hamburg, opljačkan je i izgubio nekoliko vrećica s proizvodima (30.04.2016.). Mi smo protiv svijeta u kojem su ljudi podijeljeni na pobjednike i gubitnike. U kojem živi nekolicina bogatih, dok si većina ostalih jedva može priuštiti hranu.
Previše toga u našim životima ovisi o dovoljnoj količini novca i o uslugama ostalih. Nekoliko pojedinaca odlučilo je da prekine tu igru i da bez pitanja - i bez plaćanja - jednastvno uzme ono što je inače namijenjeno pobjednicima ovog društva. Uzeti bez pitanja - pljačkom i krađom robe i novca, najsvetijih stvari ovog društvenog poretka - je jedan od načina za napad na te uvjete. Ne radi se o obogaćivanju ili o želji za pravednim sistemom. Radi se o društvenoj revoluciji.
Odjebi grad bogatih.
Uzmi što želiš i vrati život u svoje ruke!
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MUNCHEN [NJEMAČKA]: VANDALIZIRAN ŠPANJOLSKI KONZULAT (30.04.2016.) [hr]

Na španjolski konzulat u Munchenu bačeno je nekoliko boca ispunjenih bojom u znak otpora protiv današnje represije španjolske države - međunarodna solidarnost i napad!
Solidarnost s Monicom, Franciscom i s nedavno uhapšenim drugom u Barceloni!
Izvor: Chronik

ČILE: PISMO ZATVORENE ANARHISTICE TAMARE SOL FARIAS VERGARE [hr]

Ljeto 2016.
Kada se nađeš iza rešetaka, izoliran od ostatka zatvorske populacije, svakodnevni život postane težak u tako malom prostoru, gdje su društvo i njegove uloge intenzivniji, a prilagođavanje postane svakodnevna borba za opstanak, kako te ne bi njegov moral izbrisao i njegova čežnja potrošila. Lopovi, šverceri drogom i ubojice interioriziraju državu, njenu moć i njen autoritet.
Pokušavam opstati bez da izdam sebe, bez obzira na izolaciju koju policija nameće. Nismo uopće tako različiti, samo što lanci koji njih svezuju ne želim da i mene odvuku, kako tenzija ne bi postala rutinska. Život se sastoji od mnogo više stvari koje riječi mogu opisati, ali kada se pretvori u određeni program buđenja, hranjenja i spavanja borba protiv ustaljenog poretka započinje apstraktnim idejama i sjećanjima. Započinje potragom za sitnim detaljima ili gestama iskrenosti, koje nisu još kontaminirane natjecanjem između siromašnih, pošto su zidovi ogromni, kao rešetke i lokoti, a nalaze se u rukama fizičkog neprijatelja. I sve više širi svoju moć, a ja strpljivo čekam pravi trenutak za oslobođenje, na taj način pronalazim teoriju i praksu u samom životu.
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TOULOUSE [FRANCUSKA]: NAPADOM MOLOTOVOM NA POLICIJSKU STANICU (26.04.2015.) [hr]

"Dosta nam je"
U utorak noć 26. aprila napali smo policijsku stanicu molotovljevim koktelima.
Nećemo vam više lagati.
Dosta nam je.
Umorni smo od slušanja da će "sutra biti bolje".
Umorni smo od građanskih pokreta.
Umorni smo od spektakla drugačijeg mišljenja, gdje se strah uvlači u stomak a rezignacija u glavu.
Umorni smo da gledamo na internetu "mjesta gdje se sukob podijelio" ili od masturbacije ispred snimaka sukoba na youtubeu.
Umorni smo od prevaljivanja 600 km da bi učestvovali u jednoj divljoj povorci.
Izgleda da je to postao novi sport. Ili još gore. Novo zanimanje.
Profesionalni pobunjenici društvenih pokreta.
Baš zgodno za životopis jednog aktivista.
Umorni smo bacanja par boca ili od izvrtanja kontejnera nasred ulice, i od policijskih suzavaca, da bi to kasnije nazivali pobjedom.
Umorni smo da izigravamo sretne osobe kada se u biti ništa ne dešava.
Umorni smo da hinimo slogu.
Umorni smo da hinimo kako nas uopće nešto briga o zakonu El-Khomri [zakon o reformi rada, kojeg je uvela Hollandeova vlada, a protiv njega ustali brojni sindikati, nap.prev. na talijanski].
Nismo čekali indignadose 2.0 da provedemo koju besanu noć.
Baš moramo to reći.
Nestrpljivi smo.
Ne shvaćamo zašto bi trebali planirati sastanak s Moći da bi se sukobili s njom, dok nas okružuje sve više uniformi i pacifista-pandura.

Učinili smo to iz zadovoljstva.
Učinili smo to da bi označili jedan rascjep.
Zato što smo sretni i bijesni istodobno.
Ne želimo više biti tamo gdje nas čekaju.

Želimo poslati jedan dvostruki borbeni zagrljaj.
Prvi Moniki i Francisku u Španjolskoj.
Drugi drugovima u Bruxellesu koji još proživljavaju represiju zbog terorizma.
Naša solidarnost je napad, naš zločin sloboda.
Do skora
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SANTIAGO [ČILE]: KEVIN GARRIDO - IZJAVA ANARHISTA U ZATVORU POVODOM ŠTRAJKA GLAĐU (01.05.2016.) [hr]

"Nećemo im ostaviti nijedno sigurno mjesto. Naše oružje je napunjeno i spremno na odgovor... ako se budu zbog argumenata znojili, zbog djela će pustiti krv." Sebastian Oversluij
Danas ti pišem iz zatvora, Mauricio Morales. Ove su riječi za tebe, nadam se da će do tebe i stići.
Koliko je godina prošlo otkad si fizički napustio ovaj odvratni moderni svijet? Da li je uopće važno? Meni nije. Vrijeme je samo vrijeme, a budućnost neizvjesna, dok je napad sada i ovdje... Postoji jedna sadašnjost koju treba zapaliti i dignuti u zrak! Ratna sadašnjost!
Ti, za mene, nisi "pao u borbi". Da, borio si se, ali nisi pao. Zar umrijeti u napadu na vlast znači popustiti? Mislim da ne, i čini mi se da mnogi krivo koriste tu ponavljanu frazu. Za mene si umro u napadu na vlast, dostojanstveno i ponosno. Umro si hrabrošću jednog ratnika, kakav i jesi, uz oduševljenje Moći i uz poštovanje svakog tko te smatra drugom. Ne idoliziram ni tebe ni ikoga, a još manjem oplakujem. Poštujem hrabrost koju si imao, što si djelovao u skladu sa svojim riječima, idejama i taktikama; ratnik na djelu.
Namjera svakog djelovanja, ideje i ciljevi su različiti. Mogu govoriti o mojim djelima i potvrditi ono što mislim i što želim, ali ni ja ni itko drugi ne može govoriti o tvojim djelima, samo ti, zato je danas to nemoguće. Suosjećam s brojnim idejama koje si zapisao na papir. Kao što suosjećam s hrabrom odlukom da kreneš vrtoglavim putem u društvu Mjeseca i uz suučesništvo tame, uz svaki dodir pedale približavajući se meti i uz hladan dodir metalnog oružja koje ti je nadraživalo kožu. Suosjećam sa stalnim šapatom "smrt", "zatvor", a u tvom srcu "uspjeti". Tog si se 22. maja suočio sa smrću, a ja tog 19. novembra i danas sa zatvorom, ali donosi mi radost saznanje da drugovi/srodni i dalje ismijavaju vlasti i uspješno djeluju. Veseli me saznanje da unatoč danonoćnoj "kontroli" ulica ovog kužnog grada, oni i dalje pale vozila odvratnih i bijednih vlasti diljem svijeta.
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ČILE: IZJAVA O PREUZIMANJU ODGOVORNOSTI ZA PODMETANJE POŽARA U DOM ZATVORSKIH STRAŽARA (27.04.2016.) [hr]

Sve po planu. Sigurno, mirno i brzim korakom približili smo se mjestu odabranom za napad. Napali smo nakon ponoći, u srijedu 27. aprila 2016. zapaljivom bombom iz kućne radinosti, sastavljene od kanistra benzina i petsto grama polistirola, uz što smo dodali i dvije boce butana/propana kako bi nanijeli više štete glavnom ulazu Doma Umirovljenih Žandara [nap.prev. na talijanski: Žandarmerija je čileanska zatvorska policija], u ulici Jose Toribio Medina 72.
Napadamo zato što smatramo da je neposredan i destruktivan napad na lakeje moći uvijek nužan i hitan. Uvjeti su uvijek pravi, iako nisu pogodni. Ne marimo za čekanja i mjere u trenutku djelovanja, one nisu dio borbenog arsenala.
Rad navedene institucije nije naivan, ne radi se izrabljivanim osobama koje se žele afirmirati nad drugima. Radi se o bijednom brlogu osoba žednih moći, zaljubljenih u položaj i uniformu, koja im dodjeljuje imunitet. Predstavljaju najniži i najomraženiji dio Društvenog Poretka, servilnog čuvara, krvnika i javnog neprijatelja Slobode, koji ne shvaća ni lanac čiji je on sam dio, ali je sposoban zatvarati ljudske živote i osjetiti se zbog toga superioran i častan. Zatvorski stražar voli svoj posao, identificira se s njim i zato zaslužuje sav naš nasilni prezir. Uvijek neprijatelji, kakav god bio njihov položaj.
Neće pronaći mir u svojim zatvorima, uredima ili umirovljeničkim klubovima.. ne zaboravljamo... nikada nećemo zaboraviti.
Pozdravljamo intenzivnim plamenom zavjere sve koji ne posustaju premda su zatvoreni, Nataly, Tato, Monicu, Francisca, Juana i sve druge zatvorenike moći.
Prihvaćamo uspješno iskustvo zatvorskih borbi drugova Juana, Marcela i Freddyja. Anarhistička djela, tako često ocrnjena kao sektaška, u krajnjoj analizi, su jedina koja nadilaze ideološko polje i usuđuju se izaći na ulicu.
Naše djelo, sa srcem u grlu, je obasjano osmijehom Mauricia Moralesa, druga koji je ostavio dubok trag u svima nama. Ovdje je, u našoj suučesničkoj krvi.
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ZURICH [ŠVICARSKA]: VANDALIZIRAN GRČKI KONZULAT U ZNAK SOLIDARNOSTI S ANARHISTIČKOM GRUPOM URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" (23.04.2016.) [hr]

U noći između 23. i 24. aprila napadnut je grčki konzulat. Na fasadu je bačena boja i zapaljen je kontejner.
Zapalimo zatvore i društvo kojem su potrebni!
Ako je sloboda zločin, budimo svi zločinci...
Solidarnost sa svim zatvorenicima
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ

BUENOS AIRES [ARGENTINA]: ANARHISTIČKA "LUDISITIČKA ĆELIJA"/FAI-FRI ZAPALILA POLICIJSKO VOZILO (11.04.2016.) [hr]

Pobuna nema nikakve veze s ovim društvom, osim što ga želi uništiti.
Policija stoji na prvoj liniji pokoravanja i igra vrlo važnu ulogu u društvu, svojim stavom odgajaju takozvane civile da ih poštuju i surađuju s njima.
Nešto smrdi u okolini* [odnosi se na Buenos Aires] i veoma je poznato koliko je truleži u Europi, protiv svih onih koji ne žele sagnuti glavu pred buržoazijskim moralom Boga, Domovine i Kralja.
U ponedjeljak 11.04.2016. zapalili smo patrolno vozilo FPA (Federalna Policija Argentine) u policijskoj stanici 47, na križanju ulica Nazca i Habana. Ovom izjavom naša ćelija preuzima odgovornost za napad.
Živjela crna internacionala anarhista na djelu.
Zapalimo policiju i lažne kritičare.

Ludistička ćelija FAI-FRI (Neformalna Anarhistička Federacija/Međunarodni Revolucionarni Front)

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BERLIN [NJEMAČKA]: ZAPALJENA TRI VOZILA TVRTKE BOSCH (15.03.2016.) [hr]

Berlin, 15. marta 2016.
Za jačanje otpora protiv europskog režima granica poželjno je barem spomenuti koordinaciju među militantnih i anarhističkih grupa. Između brojnih poziva iz ustaničke sredine prepoznali smo važnost teksta koji se, uz ostale, pojavio u Zeck 190 "Sabotirati tvrđavu Europa - sposobni smo", pošto su prijedlozi konkretniji u odnosu na druge brojne apele.
Tvrđava Europa funkcionira samo ako se okreće i najmanji od njenih kotačića. A Bosch Sigurnost je jedan od tih kotačića. Sa svojom nadzornom tehnologijom Bosch [npr. Bosch Sigurnosni sistemi Hrvatska, nap.prev.] pridonosi lovu na nepoželjne prognanike i podržava mjere koje nameće državna politika, kao što je "maksimalan broj" i zatvaranje granica.
Bosch je vrlo napredna u proizvodnji tehnika nadzora. Tehnike nadzora koje se koriste na granicama, u zatvorima, na aerodromima i na željezničkim stanicama. Uz postojeće nadzorne kamere, Boschove IP-Videokamere kontroliraju i osjetljive zone kao što su Eurotunel i Connewitzer Kreuz. Za rukovođenje kamerama koristi se Bosch Video Managment System BVMS. Uz Video Recording Manager (VRM) i Automatic Network Replenishment Technologie (ANR), BVMS jamči trenutno pohranjivanje snimki u slučaju prekida mreže i u potpunosti su na raspolaganju čim se mreža vrati u funkciju.
Da bi zadovoljili pohotu ljudoždera, navedena je tehnologija unaprijeđena i koristi se za još podmuklije stvari. Ta uvijek vidljiva tehnologija trebala bi nas zadržati u iluziji javne sigurnosti i društvenog mira. Ne samo da je posljednjih godina na svakoj granici ubijeno i pokopano na stotine osoba. To se više ne može zataškati. Bosch to može direktno pratiti, senzori pokreta na ogradama ili sofisticirane telekamere koje prenose incidente izravno odgovornima.
Mada Bosch ne proizvodi klasično oružje, ipak proizvodi sisteme nadzora, a čak i elemente za bespilotne letjelice, tenkove ili Frontexove brodove.
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GENOVA [ITALIJA]: 24. MAJ - ZAPOČINJE SUĐENJE PROTIV ANARHISTA OPTUŽENOG ZBOG JEDNOG TEKSTA [hr]

Odgođeno je za 24. maj suđenje protiv druga iz Genove, optuženog za poticanje na zločin, s otežavajućom okolnosti u svrhu terorizma (čl. 414 k.z.) zbog jednog solidarnog teksta s počiniteljima napada na izvršnog direktora poduzeća Ansaldo Nucleare, Adinolfija
Tekst plakata:
UTORAK 24. MAJA U 10.00 SATI
PRISUSTVO IZ SOLIDARNOSTI S CARLOM
NA SUDU U GENOVI


Optužen za poticanje na zločin u svrhu terorizma po članku 414 k.z. zato što je javno kritizirao osobe koje su se javno distancirale od napada na tadašnjeg izvršnog direktora poduzeća Ansaldo Nucleare, Roberta Adinolfija, kojeg su u nogu ranili anarhisti Nicola i Alfredo 7. maja 2012.
Jasna je namjera države da obeshrabi i ušutka izražavanje solidarnosti i podržavanje borbe.
Slični procesi odvijaju se duž Italije: sudac u Perugi osudio je tri anarhista zbog objavljivanja časopisa "KNO3"; jedan anarhist iz Rovereta osuđen je zbog članka protiv kapetana karabinjera, Pierpaola Sironija; protiv dvojce, tada u zatvoru, sud u Bologni bio je pokrenuo istragu zbog jedne izjave izašle iz zatvora; nedavno je protiv anarhista iz Palerma podignuta optužnica zato što su lijepili plakate protiv radara i antena MUOS-a te u znak solidarnosti s Nicolom i Alfredom; dok je u Udinama otvorena istraga za širenje plakata solidarnosti s Nicolom i Alfredom te protiv policije.
Da bi i dalje tvrdili da se tko živi od rata, kao poduzeće Finmeccanica i njene sestrinske tvrtke, neće nikada moći zaštiti od oružja kritike i od kritike izravnog napada.
Da bi naglasili da nijedan ad-hoc zakon neće moći prekinuti širenje solidarnosti s onima koji napadaju Moć i njene planove smrti i izrabljivanja.
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GRČKA: 23. APRIL, DAN SOLIDARNOSTI S 22 ANARHISTA SUOČENA SA SUĐENJEM U ZATVORU KORYDALLOS [hr]

Proces protiv Zavjere Vatrenih Ćelija - pravosudni, zakonski i represivni potezi države protiv ove anarhističke organizacije - traje već 7 godina, i još dalje se vodi.
20. aprila 2016., nakon 7 godina (od prvog hapšenja 2009.), 22 druga suočit će se s drugostupanjskim suđenjem u zatvoru Korydallos, Atena. Uz Zavjeru Vatrenih Ćelija bit će suđeno i drugim drugovima - dvostruki "ZVĆ proces" političkog-pravosudnog skupa koji će dodijeliti divovske razmjere njihovom sudskom udaru na anarhiste.
Žalbeno suđenje koje započinje 20. aprila tiče se:
1) slučaja Halandri (tri suđenja na prvostupanjskom)
2) slanje paketa bombe u novembru 2010.
3) hapšenja u Nea Smyrniji, Atena, u decembru 2010.
4) hapšenja petero članova ZVĆ u Volosu u martu 2011.
5) vatrenog okršaja s policijom u Pefkiju, Atena, u maju 2011.
6) hapšenja za dvostruku pljačku u Velventosu, Kozaniju u februaru 2013.
U još jednoj pravosudnoj inovaciji ne samo da će drugovima kojima je suđeno na prvostupanjskom sudu za navodno pripadanje organizaciji i samim članovima ZVĆ biti ponovno suđeno na žalbenom sudu, nego i šestorici optuženih za pljačku u Velventosu: Nikos Romanos, Yannis Michailidis, Dimitris Politis, Andreas-Dimitris Bourzoukos (koji je preuzeo odgovornost za dvostruku pljačku), Argyris Ntalios and Fivos Charisis (koji negira svoju upletenost). Na prvostupanjskom sudu šestorica drugova je u potpunosti odriješena krivice za navodno sudjelovanje u Zavjeri Vatrenih Ćelija, te njihov slučaj ni ne spada u sramotni "antiterositički" zakon 187A.
No, značenje ove policijske-pravosudne inovacije nije samo obično spajanje naizgled i praktički nepovezanih slučajeva. Ako pogledamo optužbe vrlo lako ćemo shvatiti što se dešava i nadasve zašto se to dešava.
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ZATVOR KORYDALLOS - ATENA [GRČKA]: TEKST ANARHISTIČKE GRUPE URBANE GERILE "ZAVJERA VATRENIH ĆELIJA" UOČI SUĐENJA (20.04.2016.) [hr]

20. aprila započinje drugostupanjsko suđenje ne samo protiv ZVĆ i njihovih djela, nego i protiv drugih anarhista optuženih za revolucionarno nasilje. Svi ti procesi spojeni su u jedno jedino suđenje, kako bi poslužili različitim i paralelnim sudskim manipulacijama protiv optuženih.
Što se nas tiče jasno izjavljujemo da smo naspram zakonskog procesa ove sudnice, kao i prema svim drugima, sasvim ravnodušni. Međutim, iako nas zakonska dimenzija ne zanima, želimo iskoristiti priliku da još jednom stanemo u obranu djela Zavjere Vatrenih Ćelija, da pretvorimo još jedno suđenje u arenu gdje anarhija stoji naspram neprijatelja slobode. Priliku da se ponovno suočimo s tehnokratskim lakejima Pravde i dokažemo im da su oni odgovorni za bijedu koju njihovo postojanje donosi.
Polazna točka državne represije, napad i upad u kuću u Halandriju 23.09.2009. te hapšenje Harisa Hadzimihelakisa - člana Zavjere te drugih povezanih sa slučajem ili ne, kao i masovni progon koji je uslijedio, predstavili su veliko iznenađenje bitnom dijelu anarhije. Činjenica je da je velika sjena straha uzrokovala jednu sveopću paralizu koja je pridonijela prekidu agresivne polimorfije, koja se bila odvila između 2008. i 2009., pošto su direktne akcije postepeno bile sve rjeđe.
Na nadolazećem suđenju unutar sudnice, jedan dio povijesti Zavjere Vatrenih Ćelija, koju država nastoji kazniti putem mrtvih slova stranica krivičnog zakona, koji predstavlja vrhunac represije protiv anarhističkih zatvorenika, ponovno će zaživjeti.
Brojni požari protiv države i kapitalističkih meta, bombe u domovima političara, nalozi za hapšenje, zatočeništvo, ilegala, eksplozivne naprave na sudovima, u zatvorima, bankama, domovima fašista i drugih neprijatelja revolucionarne ideje, naše su vlastito subverzivno iskustvo pošto proizlaze iz Zavjere, i kao takvo ćemo obraniti.
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HAG [NIZOZEMSKA]: HAPŠENJE ZBOG LIJEPLJENJA ANARHISTIČKIH PLAKATA (24.04.2016.) [hr]

Prošle nedjelju u noć (24. aprila) jedna je osoba uhapšena u Hagu zbog sumnje da je ljepila anarhističke zidne novine. Optužena je za poticanje protiv vlasti, na nasilje i za ljepljenje plakata. U četvrtak će biti izvedena pred istražnog suca koji će odlučiti da li će biti otpuštena ili premještena u pritvor.
Prethodnog tjedna anarhisti su podijelili na stotine zidnih novina u kvartovima Transvaal i Schilderswijk, te na drugim mjestima u gradu. Prvi broj zidnih novina govori u lanjskoj pobuni na području Schilderswijka, kada je na tisuće ljudi prosvjedovalo danima protiv policije i države nakon ubojstva Mitcha Henriqueza, kojeg je zadavila policija. Henriquez je još jedna žrtva policijskog rasističkog nasilja u Haagu. Mjesecima nakon pobune policija i dalje hapsi lanjske pobunjenike.
Sada kada je je još jedna osoba završila u zatvoru, a izgleda da bi ga tužilaštvo vrlo rado zadržalo što duže moguće na temelju sumnje za širenje plakata, izražavanje naše solidarnosti je jedina stvar koju možemo učiniti. Solidarnost kroz djela.
Na donjem linku možete skinuti anarhističke zidne novine. Štampajte i širite, ili izrazite solidarnost na bilo koji mogući način.
Download: Anarchist Wallpaper
Zaustavimo represiju! Solidarnost sa zatvorenicima!
Srušimo policiju i državu! Dug život anarhiji!
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OAXACA [MEKSIKO]: PODMETNUTA EKSPLOZIVNA NAPRAVA U PROSTORE CORTV (23.04.2016.) [hr]

U ranim satima 23. aprila postavili smo eksplozivnu napravu ručne izrade u prostore CORTV Oaxaca, medijskog/manipulativnog TV-kanala u službi države.
Uzimajući u obzir val represije protiv anti-autoritarnih koji se posebno usredotočio na anarhistički pokret, poduzeli smo navedenu akciju kao poziv na širenje napada protiv onih koje smatramo našim neprijateljima.
Prepoznajemo različita lica onih koji nas osuđuju na život bijede i ugnjetavanja, i njihovih suradnika.
Ovaj put je to bio medij masovne komunikacije, poznat kao sredstvo moći nad društvenim otuđenjem i neophodan dio represivnog okvira različitih nedavnih operacija protiv anarhističkog pokreta, postižući ulogu kriminaliziranja naših drugova i njihove borbe.
Naš cilj je slomiti društveni mir, zaoštravajući konflikt te šireći pobunu.
Solidarni smo s našim zatvorenim i palim drugovima, u ovom ratu, te im šaljemo bratske zagrljaje, te želimo da osjete vatru i akciju.
Za Fernanda Barcenasa, Monicu Caballero, Francisca Solara i sve anarhističke i anti-autoritarne zatvorenike.
SMRT DRŽAVI!
DUG ŽIVOT ANARHIJI!
Neformalni Anarhistički Pojedinci

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HAMBACH ŠUMA [NJEMAČKA]: NAPAD NA KABLOVE VISOKOG NAPONA (23.04.2015.) [hr]

Navečer 23. aprila grupa sabotera zapalila je kablove visokog napona u Hambachu, sprečavajući na taj način radove. Šuma Hambach je prostor duge ekološke borbe protiv poduzeća RWE, koje želi uništiti šumu rudnikom ugljena. Gradilište će sada pretrpjeti velike financijske gubitke zbog uspješnog požara.
Izvor: 325

ČEŠKA: ANARHIST IGOR ŠEVCOV NA SUĐENJU ZA PODMETANJE POŽARA U KUĆU MINISTRA OBRANE I ZA ISPISIVANJE PAROLA PO ZIDOVIMA ZATVORA (25.-26.04.2016.) [hr]

Prvo ročište od početka operacije Feniks održat će se u praškoj gradskoj sudnici češke republike 26. i 27. aprila. Sudit će se Igoru Ševcovu, anarhistu optuženom za napad na dom ministra obrane.
Tokom tog navodnog napada ništa nije oštećeno i nitko nije povrijeđen. U trenutku događaja - kojeg je ministrov sin naveo u svom prvom svjedočenju - Igor se fizički nije mogao nalaziti u blizini kuće.
Više informacija o slučaju u brošuri "Feniks se nije uzdigao iz pepela" na str. 5.
Igor je već proveo 3 mjeseca u pritvoru, a od septembra 2015. nalazi se na uvjetnoj slobodi. Dio "dogovora" je da Igor ne može napustiti Češku te da se jednom tjedno mora javljati u ured za uvjetnu slobodu.
Mogu ga osuditi na 15 godina zatvora.
Povedite prijatelje i dođite podržati druga, anarhista i velikog prijatelja Igora u sudnici!

Solidarnost je naše najjače oružje!
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