Prigionieri anarchici Italiano
Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: Dichiarazione del prigioniero anarchico Panagiotis Z. [it]
Ho letto da qualche parte che in tutto il mondo, in mezzo a tutti quei milioni, non esistono due ragazzi o due ragazze identiche come due gocce d’acqua. La stessa cosa succede con i rivoluzionari. Ognuno di loro partecipa con i propri sogni, con i propri amori. Con il proprio “sé”, il proprio “Io posso”. Ahimè, se fosse l’incontrario. Sarebbero o macchine o amebe. E la storia la puttana, è così come la scrivono, sia i borghesi che i comunisti: orizzontale, piatta. Loro parlano di popolo, parlano di masse. Nessuno di loro potrà mai sentire l’intensità, la passione, il culmine e la caduta di mondi interi, in sole ventiquattro ore di vita di un rivoluzionario.” Chronis Missios
Tutto ebbe inizio nel 2012 durante una manifestazione contro il memorandum, alla quale partecipai anch’io, come tutte le persone. Alla fine della manifestazione alcuni se ne tornarono a casa, altri andarono nei bar, e altri ancora in piazza Exarchia. Io ho continuato a piedi verso casa mia. Questo ha ben poca importanza per lo Stato e i suoi lacchè, dato che non mi hanno permesso di difendermi prima dell’arresto.
Nella sera di martedì 25/07/2017, mentre uscivo dalla casa di un amico – ho detto che quello non era casa mia – sono stato circondato da 25 porci della Sicurezza di Stato, che mi hanno ammanettato e portato in questura annunciandomi che è stato emesso un mandato d’arresto contro di me tre mesi fa, su cui non sono mai stato informato. Dopo circa trenta minuti, il capo mi ha chiamato nel suo ufficio ed entrando mi ha offerto la mano. Di riflesso, ho riso, dicendogli di tenersela, e mi sono seduto ad ascoltare. Ha detto che sa che io sono un bravo ragazzo, ma che sospetta il mio coinvolgimento nelle proteste. Non ho né negato né affermato nulla. Non ho risposto. Poi, ha menzionato alcuni nomi senza chiedermi nulla di particolare. E allora, recitando il ruolo di sbirro “buono”, mi disse che non andranno in casa mia “perché la mia mamma è anziana, e non vogliono che le succeda qualcosa”. Tutto ciò è durato cinque minuti. Sono tornato nel corridoio del sesto piano, e dopo un’ora mi hanno portato al settimo, nelle celle, dove rinchiudono i corpi degli umani. Il giorno dopo è seguita la tipica procedura, mi hanno fotografato e portato al tribunale di Evelpidon-Loukareos, dove mi hanno informato della custodia cautelare in Korydallos, con il pretesto di residenza sconosciuta, senza
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Tutto ebbe inizio nel 2012 durante una manifestazione contro il memorandum, alla quale partecipai anch’io, come tutte le persone. Alla fine della manifestazione alcuni se ne tornarono a casa, altri andarono nei bar, e altri ancora in piazza Exarchia. Io ho continuato a piedi verso casa mia. Questo ha ben poca importanza per lo Stato e i suoi lacchè, dato che non mi hanno permesso di difendermi prima dell’arresto.
Nella sera di martedì 25/07/2017, mentre uscivo dalla casa di un amico – ho detto che quello non era casa mia – sono stato circondato da 25 porci della Sicurezza di Stato, che mi hanno ammanettato e portato in questura annunciandomi che è stato emesso un mandato d’arresto contro di me tre mesi fa, su cui non sono mai stato informato. Dopo circa trenta minuti, il capo mi ha chiamato nel suo ufficio ed entrando mi ha offerto la mano. Di riflesso, ho riso, dicendogli di tenersela, e mi sono seduto ad ascoltare. Ha detto che sa che io sono un bravo ragazzo, ma che sospetta il mio coinvolgimento nelle proteste. Non ho né negato né affermato nulla. Non ho risposto. Poi, ha menzionato alcuni nomi senza chiedermi nulla di particolare. E allora, recitando il ruolo di sbirro “buono”, mi disse che non andranno in casa mia “perché la mia mamma è anziana, e non vogliono che le succeda qualcosa”. Tutto ciò è durato cinque minuti. Sono tornato nel corridoio del sesto piano, e dopo un’ora mi hanno portato al settimo, nelle celle, dove rinchiudono i corpi degli umani. Il giorno dopo è seguita la tipica procedura, mi hanno fotografato e portato al tribunale di Evelpidon-Loukareos, dove mi hanno informato della custodia cautelare in Korydallos, con il pretesto di residenza sconosciuta, senza
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15 set 2017 Leggi il testo completo...
Italia / Germania: Aggiornamenti sul processo contro il prigioniero anarchico Riccardo (05/10/2017) [it]
E’ stata fissata la data dell’udienza che vede imputato Riccardo di reati inerenti alle giornate di rivolta contro il G20 d’ Amburgo di luglio. Si terrà il 5 ottobre presso il Tribunale di Amburgo.
Invitiamo tutti/e a partecipare alla presenza solidale in aula (Riccardo sarà presente) e presso il Tribunale organizzata per quella data così come alle iniziative che verranno promosse a Genova in quei giorni di cui seguiranno aggiornamenti.
Incontro per discutere iniziative di solidarietà e aggiornamenti
MARTEDì 19 SETTEMBRE presso Il Mainasso,
Piazza Santa Maria in Passione 6, Genova
Invitiamo tutti/e a partecipare alla presenza solidale in aula (Riccardo sarà presente) e presso il Tribunale organizzata per quella data così come alle iniziative che verranno promosse a Genova in quei giorni di cui seguiranno aggiornamenti.
Incontro per discutere iniziative di solidarietà e aggiornamenti
MARTEDì 19 SETTEMBRE presso Il Mainasso,
Piazza Santa Maria in Passione 6, Genova
14 set 2017 Leggi il testo completo...
Berna [Svizzera]: Attacco di solidarietà contro l’ambasciata tedesca (29/08/2017) [it]
La notte scorsa [tra 28 e 29 agosto], abbiamo attaccato con la pittura l’ambasciata tedesca di Berna. Questa azione è stata eseguita in solidarietà con tutti le persone ferite, incarcerate, condannate e ribelli nelle manifestazioni contro il vertice di G20 ad Amburgo, e anche con quelle che si oppongono alla criminalizzazione e al divieto della piattaforma di Linksunten.indymedia. Le persone che non si lasciano pacificare con le condizioni esistenti vengono perseguite e punite con più grande fermezza.
Più di trenta persone si trovano ancora oggi in carcere, in parte per motivi inattendibili. Altri soffrono ancora oggi le conseguenze della repressione. Chi fisicamente per colpi di manganello, fratture, chi psicologicamente per l’atteggiamento barbarico degli sbirri. L’aggressione bestiale contro la manifestazione Welcome to Hell o le multiple lesioni gravi a Rodenbarg (in occasione del blocco di venerdì 7/07) sono solo qualche esempio.
Ieri una persona di 21 anni è stata condannata a 2 anni e 7 mesi di carcere, e ci saranno altri processi nei
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Più di trenta persone si trovano ancora oggi in carcere, in parte per motivi inattendibili. Altri soffrono ancora oggi le conseguenze della repressione. Chi fisicamente per colpi di manganello, fratture, chi psicologicamente per l’atteggiamento barbarico degli sbirri. L’aggressione bestiale contro la manifestazione Welcome to Hell o le multiple lesioni gravi a Rodenbarg (in occasione del blocco di venerdì 7/07) sono solo qualche esempio.
Ieri una persona di 21 anni è stata condannata a 2 anni e 7 mesi di carcere, e ci saranno altri processi nei
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6 set 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Due lettere del detenuto anarchico Fernando Bárcenas (31/08/2017) [it]
31/Agosto/2017
Ai compagni ribelli e a coloro che non capiscono il mondo che li circonda.
Ancora una volta mi ritrovo a scrivere in questo spazio di riflessione che mi permette a conoscermi un po’ di più e a comprendere che nonostante tutto sono libero.
E’ vero che per molti mesi mi ero imposto il silenzio, dato che il mio umore cambia come tutto nella vita, e ogni tanto mi piace la solitudine...
Però adesso che sento il bisogno di scrivere lo voglio fare soprattutto per due cose: primo per ribadire la mia posizione di guerra quotidiana, dato che certe volte alcune persone fanno finta di essersi scordate che viviamo in guerra. Secondo per chiarire alcune cose e questioni su come noi “dentro” percepiamo la solidarietà dei compagni “fuori”.
Comunque, per quelli che non conoscono molto questa questione, sarò breve e spigherò che sono prigioniero da 13 dicembre per aver osato attaccare e mettere in questione il modo di vita che ci viene imposto. Per questo la posizone
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Ai compagni ribelli e a coloro che non capiscono il mondo che li circonda.
Ancora una volta mi ritrovo a scrivere in questo spazio di riflessione che mi permette a conoscermi un po’ di più e a comprendere che nonostante tutto sono libero.
E’ vero che per molti mesi mi ero imposto il silenzio, dato che il mio umore cambia come tutto nella vita, e ogni tanto mi piace la solitudine...
Però adesso che sento il bisogno di scrivere lo voglio fare soprattutto per due cose: primo per ribadire la mia posizione di guerra quotidiana, dato che certe volte alcune persone fanno finta di essersi scordate che viviamo in guerra. Secondo per chiarire alcune cose e questioni su come noi “dentro” percepiamo la solidarietà dei compagni “fuori”.
Comunque, per quelli che non conoscono molto questa questione, sarò breve e spigherò che sono prigioniero da 13 dicembre per aver osato attaccare e mettere in questione il modo di vita che ci viene imposto. Per questo la posizone
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4 set 2017 Leggi il testo completo...
Grecia – Per i 13 anni di carcere a Irianna (14/06/2017) [it]
Comunicato di Konstantinos Papadopoulos, partner di Irianna B.L.:
14 marzo 2011. Squadre anti-terrorismo perquisiscono la casa che avevo affittato nel quartiere di Cholargos ad Atene, e mi arrestano come membro dell’organizzazione rivoluzionaria “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”. Quella notte Irianna ha avuto la sfortuna di dormire da me. E’ stata portata in questura e interrogata, le sono state prelevate le impronte e il campione di DNA. Fu rilasciata lo stesso giorno.
Io sono stato rilasciato su cauzione tre giorni dopo.
10 novembre 2011. Secondo la ricostruzione di un “testimone”, che non fu mai più visto, neanche al processo, sono state trovate delle armi, mai usate, al Politecnico di Zografou ad Atene.
11 gennaio 2013. Irianna viene arrestata come membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e per il trasporto illegale di armi, in base ad una minuscola traccia di DNA trovata in un magazzino, parte di
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14 marzo 2011. Squadre anti-terrorismo perquisiscono la casa che avevo affittato nel quartiere di Cholargos ad Atene, e mi arrestano come membro dell’organizzazione rivoluzionaria “Cospirazione delle Cellule di Fuoco”. Quella notte Irianna ha avuto la sfortuna di dormire da me. E’ stata portata in questura e interrogata, le sono state prelevate le impronte e il campione di DNA. Fu rilasciata lo stesso giorno.
Io sono stato rilasciato su cauzione tre giorni dopo.
10 novembre 2011. Secondo la ricostruzione di un “testimone”, che non fu mai più visto, neanche al processo, sono state trovate delle armi, mai usate, al Politecnico di Zografou ad Atene.
11 gennaio 2013. Irianna viene arrestata come membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e per il trasporto illegale di armi, in base ad una minuscola traccia di DNA trovata in un magazzino, parte di
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29 ago 2017 Leggi il testo completo...
Italia: Aggiornamento sugli arresti di Torino (18/08/2017) [it]
Da poche ore si è conclusa l’udienza davanti al tribunale del riesame per Kam, Fran, Antonio, Beppe e Lorenzo. In quella sede si è discussa l’imputazione che ha fatto catalpultare tra quattro mura i cinque compagni e messo al bando dalla città Monica e Michela, per valutare se modificare le misure affibiate loro in attesa del processo.
Nonostante l’udienza fosse a porte chiuse si è venuto a sapere che all’interno dell’aula si è incontrato un vasto assortimento di sbirraglia: i poliziotti in borghese del commissariato di Porta Palazzo, la Digos, i secondini, le guardie del corpo di Padalino e Rinaudo e un banco di carabinieri. Sono giunti a sottolineare con la loro presenza la potenza che detengono all’interno di un’aula tribunalizia. Una potenza traslitterata nelle carte giudiziarie e nella ricostruzione della storia di quella sera, come le storie di tante altre sere, giorni o momenti, vissute negli anfratti di qualche commissariato o lungo le strade durante un controllo. Il prima, il dopo, la causa e l’effetto sono mescolati per creare un racconto che renda di più sulle carte, nella valutazione del reato e nella misura della condanna.
Niente di cui stupirsi, alla violenza del controllo sbirresco in strada consegue quella della lingua di legno delle carte tribunalizie e della reclusione e della limitazione della libertà. Non ci dilungheremo nel mettere in ordine logico e
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Nonostante l’udienza fosse a porte chiuse si è venuto a sapere che all’interno dell’aula si è incontrato un vasto assortimento di sbirraglia: i poliziotti in borghese del commissariato di Porta Palazzo, la Digos, i secondini, le guardie del corpo di Padalino e Rinaudo e un banco di carabinieri. Sono giunti a sottolineare con la loro presenza la potenza che detengono all’interno di un’aula tribunalizia. Una potenza traslitterata nelle carte giudiziarie e nella ricostruzione della storia di quella sera, come le storie di tante altre sere, giorni o momenti, vissute negli anfratti di qualche commissariato o lungo le strade durante un controllo. Il prima, il dopo, la causa e l’effetto sono mescolati per creare un racconto che renda di più sulle carte, nella valutazione del reato e nella misura della condanna.
Niente di cui stupirsi, alla violenza del controllo sbirresco in strada consegue quella della lingua di legno delle carte tribunalizie e della reclusione e della limitazione della libertà. Non ci dilungheremo nel mettere in ordine logico e
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28 ago 2017 Leggi il testo completo...
Radiofragmata
Grecia: Dichiarazione per la Settimana internazionale di Solidarietà con i prigionieri anarchici (23/08/2017)
[it]
Sulla settimana internazionale di solidarietà per i detenuti anarchici, 23-30 agosto – Radiofragmata
Ormai da anni le varie agenzie statali di repressione ordinano nuove indagini basate sul solo criterio delle posizioni politiche dei sospetti. E questo sono le posizioni degli anarchici, soprattutto quelli che trasformano le proprie idee in azioni, quelli che armano i propri desideri e attaccano l’autorità statale. Perciò, ogni indagine è legata ad un possibile procedimento giudiziario contro i compagni, secondo le leggi della loro “democrazia”. Il procedimento di polizia che inizia con i testi per poi estendersi a tutte le possibili azioni, non un fatto nuovo negli ambienti anarchici. Al contrario, come dimostra il passato ci sono già stati simili procedimenti in paesi come Italia, Cile ecc, là dove esiste una forte presenza dei compagni, che promuovono l’azione diretta e l’intervento.
L’obiettivo comune dell’odierna polizia internazionale è la prevenzione della propaganda anarchica, dell’azione diretta e della diffusione di idee. Per questo motivo, in molti casi nemmeno esitano a lasciar da parte l’affinata maschera di “democrazia” che in teoria consente “libertà di parola e idee”. E così, ogni illusione che qualcuno magari poteva ancora serbare viene disciolta. Le cose diventano chiare: “l’azione anarchica o la parola è o illegale o assolutamente nulla!”. La nuova forma di repressione viene attualmente esercitata contro molti dei nostri detenuti che si trovano in carcere con accuse basate sulla loro identità politica e avendo rivendicato politicamente le proprie azioni e le proprie organizzazioni. E’ indubbio che nel futuro questa strategia di repressione preventiva, di processi con massimo della pena, e rapidi, come gli sforzi di isolare e mettere a tacere saranno implementati ovunque, o almeno ci sarà il tentativo – oltre i nostri detenuti essa cercherà di raggiungere gli spazi anarchici e i luoghi auto-organizzati che difendono e diffondono i valori anarchici.
Assieme con le pesanti, devastanti sentenze contro i
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Ormai da anni le varie agenzie statali di repressione ordinano nuove indagini basate sul solo criterio delle posizioni politiche dei sospetti. E questo sono le posizioni degli anarchici, soprattutto quelli che trasformano le proprie idee in azioni, quelli che armano i propri desideri e attaccano l’autorità statale. Perciò, ogni indagine è legata ad un possibile procedimento giudiziario contro i compagni, secondo le leggi della loro “democrazia”. Il procedimento di polizia che inizia con i testi per poi estendersi a tutte le possibili azioni, non un fatto nuovo negli ambienti anarchici. Al contrario, come dimostra il passato ci sono già stati simili procedimenti in paesi come Italia, Cile ecc, là dove esiste una forte presenza dei compagni, che promuovono l’azione diretta e l’intervento.
L’obiettivo comune dell’odierna polizia internazionale è la prevenzione della propaganda anarchica, dell’azione diretta e della diffusione di idee. Per questo motivo, in molti casi nemmeno esitano a lasciar da parte l’affinata maschera di “democrazia” che in teoria consente “libertà di parola e idee”. E così, ogni illusione che qualcuno magari poteva ancora serbare viene disciolta. Le cose diventano chiare: “l’azione anarchica o la parola è o illegale o assolutamente nulla!”. La nuova forma di repressione viene attualmente esercitata contro molti dei nostri detenuti che si trovano in carcere con accuse basate sulla loro identità politica e avendo rivendicato politicamente le proprie azioni e le proprie organizzazioni. E’ indubbio che nel futuro questa strategia di repressione preventiva, di processi con massimo della pena, e rapidi, come gli sforzi di isolare e mettere a tacere saranno implementati ovunque, o almeno ci sarà il tentativo – oltre i nostri detenuti essa cercherà di raggiungere gli spazi anarchici e i luoghi auto-organizzati che difendono e diffondono i valori anarchici.
Assieme con le pesanti, devastanti sentenze contro i
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24 ago 2017 Leggi il testo completo...
Germania: Amburgo, estate 2017 – Ci sono, ci resto! (14/08/2017) [it]
Lettera di un detenuto del G20 del giorno 14.08.2017, dal carcere di Billwerder ad Amburgo.
È passato quasi un mese e mezzo da quando sono stato arrestato durante il dodicesimo vertice del G20, ad Amburgo, in una città assediata e presa in ostaggio dalle forze dell’ordine, ma che ha anche visto nascere per l’occasione una contestazione locale e popolare molto importante.
Decine di migliaia di persone, se non di più, affluendo da tutta l’Europa, se non da più lontano, si sono incontrate, organizzate e si sono trovate insieme a discutere, sfilare per più giorni in un grande slancio di solidarietà e coscienti di poter subire in ogni momento la violenza e la repressione della polizia. Per l’occasione è stato costruito, addirittura, un immenso tribunale di polizia, in un prefabbricato, allo scopo di sanzionare nel più breve tempo possibile ogni tipo di contestazione contro questo vertice internazionale.
Il mio arresto, come quello di molti/e compagni/e, si basa solo sulla sacrosanta parola della polizia, quella di una brigata addestrata per infiltrarsi, osservare e pedinare «le sue prede» (quarantacinque minuti nel mio caso, per un presupposto lancio di oggetti..), finché una volta isolate, trovano la possibilità di arrestarle mandando colleghi che intervengono velocemente, violentemente, senza lasciare nessuna scappatoia.
Eccomi quindi rinchiuso in questo luogo primordiale per il buon funzionamento di un ordine sociale globale, utilizzato come strumento di controllo e di gestione della miseria, essenziale per il mantenimento della loro «pace sociale». Il carcere agisce come spada di Damocle al di sopra di ogni individuo cosicché sia pietrificato davanti all’idea di trasgredire le regole e al diktat di
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È passato quasi un mese e mezzo da quando sono stato arrestato durante il dodicesimo vertice del G20, ad Amburgo, in una città assediata e presa in ostaggio dalle forze dell’ordine, ma che ha anche visto nascere per l’occasione una contestazione locale e popolare molto importante.
Decine di migliaia di persone, se non di più, affluendo da tutta l’Europa, se non da più lontano, si sono incontrate, organizzate e si sono trovate insieme a discutere, sfilare per più giorni in un grande slancio di solidarietà e coscienti di poter subire in ogni momento la violenza e la repressione della polizia. Per l’occasione è stato costruito, addirittura, un immenso tribunale di polizia, in un prefabbricato, allo scopo di sanzionare nel più breve tempo possibile ogni tipo di contestazione contro questo vertice internazionale.
Il mio arresto, come quello di molti/e compagni/e, si basa solo sulla sacrosanta parola della polizia, quella di una brigata addestrata per infiltrarsi, osservare e pedinare «le sue prede» (quarantacinque minuti nel mio caso, per un presupposto lancio di oggetti..), finché una volta isolate, trovano la possibilità di arrestarle mandando colleghi che intervengono velocemente, violentemente, senza lasciare nessuna scappatoia.
Eccomi quindi rinchiuso in questo luogo primordiale per il buon funzionamento di un ordine sociale globale, utilizzato come strumento di controllo e di gestione della miseria, essenziale per il mantenimento della loro «pace sociale». Il carcere agisce come spada di Damocle al di sopra di ogni individuo cosicché sia pietrificato davanti all’idea di trasgredire le regole e al diktat di
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24 ago 2017 Leggi il testo completo...
Germania: Azioni di solidarietà con i prigionieri di G20 (07-08/2017) [it]
Amburgo: Nella notte di 3 agosto 2017 una macchina della POWER (Personen-Objekt-Werkschutz GmbH) è stata data alle fiamme. Solidarietà con i prigioneri di G20!
Flensburg: Nelle notti tra il 1° e il 2 agosto, e l’8 eil 9 agosto, i commissariati di Flensburg e di Tarp (nei dintorni di Flensburg) sono stati presi di mira in solidarietà con tutti i prigionieri di G20. In questi due attacchi è stata gettata della pittura sulla facciata e lasciata la scritta “Welcome to Hell”. Infine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto un commissariato di Handewittt è anche stato preso di mira (lasciata pittura e scritte sulla facciata in relazione al vertice G20).
Münster: Alle prime ore di 6 agosto, nei dintorni di
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Flensburg: Nelle notti tra il 1° e il 2 agosto, e l’8 eil 9 agosto, i commissariati di Flensburg e di Tarp (nei dintorni di Flensburg) sono stati presi di mira in solidarietà con tutti i prigionieri di G20. In questi due attacchi è stata gettata della pittura sulla facciata e lasciata la scritta “Welcome to Hell”. Infine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto un commissariato di Handewittt è anche stato preso di mira (lasciata pittura e scritte sulla facciata in relazione al vertice G20).
Münster: Alle prime ore di 6 agosto, nei dintorni di
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22 ago 2017 Leggi il testo completo...
Francia: “Bello come una macchina degli sbirri che brucia” – Manifesti di solidarietà con detenuti anarchici Kara e Krème (08/2017) [it]
BELLO COME UNA MACCHINA DEGLI SBIRRI CHE BRUCIA
Primavera 2016: la rabbia nelle strade scuote questo Paese rassegnato, come non succedeva da una decina di anni. L’ennesima legge che riduce ancora un po’ una delle nostre numerose catene – la schiavitù salariale – è la goccia che che fa tracimare una vaso pieno di sfruttamento, di Stato d’emergenza, di strapotere poliziesco, di paranoia, di vita virtuale e di futuri promessi che assomigliano troppo a questo presente cupo. Le città di Francia sono attraversate da manifestazioni distruttive, piccoli momenti di vita si costruscono sulla distruzione di ciò che ci opprime ogni giorno.
Il 18 maggio, a Parigi, una manifestazione spontanea risponde come necessario a un presidio di sbirri che si lamentano del fatto che tutti odiano la polizia.
Una macchina delle guardie viene attaccata, i vetri spaccati, uno dei due sbirri si prende qualche colpo, poi la macchina brucia.
Subito dopo, e durante l’anno seguente, nove persone vengono accusate per questo fuoco di gioia. Alcune di loro hanno passato molto tempo in prigione, mentre un’altra resta irreperibile per la Giustizia. Passeranno tutte a processo a Parigi dal 19 al 22 settembre.
Due anarchici, Kara e Krème, sono ancora in prigione, in questo
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17 ago 2017 Leggi il testo completo...
Panagiotis Argyrou (CCF)
Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: Messaggio in risposta alla Chiamata di solidarietà con i detenuti G-20
[it]
Durante l’esilio di prigionia poche sono le cose che possono farti sorridere, offrire una calorosa riflessione e una sensazione piacevole. Tuttavia, posso dire, con una certa sicurezza che questi giorni di luglio, quando Amburgo si è arresa al caos dei disordini durante il vertice G20, con gli scontri con la polizia, le barricate in fiamme, il saccheggio dei negozi, il vandalismo e l’incendio delle mete di sovranità, i miei pensieri sono stati rafforzati, una sacco di “grazie” come anche di vivide emozioni mi hanno travolto, ed un sorriso ha illuminato il mio viso.
Ma, sarò sincero. Anche se già dalla fase iniziale una larga parte di anarchismo insurrezionale ha cercato di fissare un obiettivo alto, cosa già chiara dalla stessa chiamata per una campagna militante di organizzazione informale mesi prima del vertice; e nonostante ci fosse un gran numero di testi pubblici e rivendicazioni che rispondevano a questa chiamata (alcuni compagni sono stati così gentili da menzionare addirittura l’eredità del Dicembre Nero), io comunque non ero così sicuro che le giornate in questione avrebbero comportato un tale immenso slancio. E questo a causa del fatto che le difficoltà connesse non mi erano strane – le avversità e le sfide che avrebbero dovuto affrontare le persone che avrebbero organizzato e realizzato un simile piano ambizioso di sommossa.
Lo stato d’emergenza dichiarato in molti paesi a causa della minaccia jihadista asimmetrica, l’inasprimento di controlli transfrontalieri a seguito di enormi flussi di rifugiati, l’annuncio della militarizzazione di Amburgo e la costruzione di carceri speciali per i ribelli, il terrorismo dei media per
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Ma, sarò sincero. Anche se già dalla fase iniziale una larga parte di anarchismo insurrezionale ha cercato di fissare un obiettivo alto, cosa già chiara dalla stessa chiamata per una campagna militante di organizzazione informale mesi prima del vertice; e nonostante ci fosse un gran numero di testi pubblici e rivendicazioni che rispondevano a questa chiamata (alcuni compagni sono stati così gentili da menzionare addirittura l’eredità del Dicembre Nero), io comunque non ero così sicuro che le giornate in questione avrebbero comportato un tale immenso slancio. E questo a causa del fatto che le difficoltà connesse non mi erano strane – le avversità e le sfide che avrebbero dovuto affrontare le persone che avrebbero organizzato e realizzato un simile piano ambizioso di sommossa.
Lo stato d’emergenza dichiarato in molti paesi a causa della minaccia jihadista asimmetrica, l’inasprimento di controlli transfrontalieri a seguito di enormi flussi di rifugiati, l’annuncio della militarizzazione di Amburgo e la costruzione di carceri speciali per i ribelli, il terrorismo dei media per
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3 ago 2017 Leggi il testo completo...
Cile: Aggiornamento sul processo contro i prigionieri anarchici Nataly, Juan ed Enrique (07/2017) [it]
Il processo contro i compagni è iniziato il 24 marzo. Ci si aspettava che il processo sarebbe stato lungo ed estenuante, come lo è stato, dato che l’accusa aveva annunciato la presenza di 186 testimoni, 87 esperti, 231 documenti e 648 prove.
Come precedentemente riportato all’inizio del processo, le accuse e le condanne chieste dall’accusa sono le seguenti:
- Enrique Guzman: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro; questa accusa è stata formulata secondo la legge anti-terrorismo, e l’accusa sta chiedendo 10 anni di carcere.
- Nataly Casanova: accusata di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos, e di possessione di materiale per la preparazione di esplosivi; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo 20 anni di carcere.
- Juan Flores: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos e di collocamento dell’ordigno esplosivo al Subcentro; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo carcere a vita.
Attualmente i compagni stanno
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Come precedentemente riportato all’inizio del processo, le accuse e le condanne chieste dall’accusa sono le seguenti:
- Enrique Guzman: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro; questa accusa è stata formulata secondo la legge anti-terrorismo, e l’accusa sta chiedendo 10 anni di carcere.
- Nataly Casanova: accusata di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos, e di possessione di materiale per la preparazione di esplosivi; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo 20 anni di carcere.
- Juan Flores: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos e di collocamento dell’ordigno esplosivo al Subcentro; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo carcere a vita.
Attualmente i compagni stanno
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2 ago 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Scarcerato l’anarchico Abraham Cortés (07/2017) [it]
Questo pomeriggio abbiamo ricevuto una chiamata telefonica dal compagno Abraham Cortés, in cui ci informa che dopo più di tre anni di carcere è finalmente uscito, dopo che gli è stata concessa la scarcerazione anticipata.
Ci fa molto piacere a condividere questa notizia, dato che Abraham è stato un detenuto ribelle durante tutto il periodo trascorso in carcere, un compagno che ha sempre mantenuto una posizione combattiva di fronte all’imprigionamento.
Ma ci sono ancora compagni che rimangono dietro le mura carcerarie... la lotta continua finché tutti non saranno liberi.
Croce Nera Anarchica – Messico
Ci fa molto piacere a condividere questa notizia, dato che Abraham è stato un detenuto ribelle durante tutto il periodo trascorso in carcere, un compagno che ha sempre mantenuto una posizione combattiva di fronte all’imprigionamento.
Ma ci sono ancora compagni che rimangono dietro le mura carcerarie... la lotta continua finché tutti non saranno liberi.
Croce Nera Anarchica – Messico
2 ago 2017 Leggi il testo completo...
Berlino [Germania]: Camion di STRABAG incendiato in solidarietà con i detenuti G-20 (26/07/207) [it]
Prima del vertice e dopo il vertice, solidarietà con i detenuti – attacco a STRABAG.
Grazie, ringraziamo per gli insulti provenienti da tutti i canali e da tutte le parti, ci rafforzano e ci rammentano del fatto che ad Amburgo abbiamo agito in maniera adeguata. Sì, siamo Caotici, e non vogliamo solo dare fuoco alle vostre notti, ma anche alle vostre vite quotidiane. Il vostro ruttare soddisfatto al tavolo di colazione mentre leggete i resoconti delle barbarie capitaliste quotidiane, ci disgusta.
Grazie per esservi distanziati da noi, così alcuni traditori si sono nuovamente esposti, come ad esempio Andreas Beuth [attivista di Sinistra e rappresentante legale dello squat amburghese Rote Flora, ndt.]
I nostri amici ripetono gli stessi rituali di auto-purificazione come durante
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Grazie, ringraziamo per gli insulti provenienti da tutti i canali e da tutte le parti, ci rafforzano e ci rammentano del fatto che ad Amburgo abbiamo agito in maniera adeguata. Sì, siamo Caotici, e non vogliamo solo dare fuoco alle vostre notti, ma anche alle vostre vite quotidiane. Il vostro ruttare soddisfatto al tavolo di colazione mentre leggete i resoconti delle barbarie capitaliste quotidiane, ci disgusta.
Grazie per esservi distanziati da noi, così alcuni traditori si sono nuovamente esposti, come ad esempio Andreas Beuth [attivista di Sinistra e rappresentante legale dello squat amburghese Rote Flora, ndt.]
I nostri amici ripetono gli stessi rituali di auto-purificazione come durante
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1 ago 2017 Leggi il testo completo...
Germania: Lettera di Lisa, anarchica condannata per rapina in banca (06/2017) [it]
Cari compagni,
voglio nuovamente ringraziarvi per la vostra solidarietà e il vostro sostegno, espressi in modi differenti sin dall’inizio e soprattutto durante il processo, sia nell’aula che a distanza.
Questi gesti mi hanno riempito di energia e passione in numerosi momenti, e notevolmente aumentato la mia convinzione che la lotta continuerà sempre, in qualsiasi condizione e nonostante gli ostacoli che incontra per strada.
E proprio perché so esattamente come la giustizia funziona, come la mania persecutoria dello Stato, e dato che in questo processo il tribunale, l’accusa, gli sbirri e la stampa avevano bisogno dei colpevoli, ho sentito molta rabbia. Rabbia contro un mondo miserabile e totalmente ineguale, in cui ci viene imposta la legge dei potenti. Rabbia contro il sistema di punizioni, repressione e isolamento contro tutti coloro che non si adeguano. Rabbia contro la manipolazione, la farsa e le menzogne che alimentano l’opinione pubblica... e ovviamente, altra rabbia per tante altre cose.
Questa volta ha colpito me, ma le altre volte colpirà altri, e forse ognuno di noi, soprattutto coloro che seguono il proprio sentiero con dignità e
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voglio nuovamente ringraziarvi per la vostra solidarietà e il vostro sostegno, espressi in modi differenti sin dall’inizio e soprattutto durante il processo, sia nell’aula che a distanza.
Questi gesti mi hanno riempito di energia e passione in numerosi momenti, e notevolmente aumentato la mia convinzione che la lotta continuerà sempre, in qualsiasi condizione e nonostante gli ostacoli che incontra per strada.
E proprio perché so esattamente come la giustizia funziona, come la mania persecutoria dello Stato, e dato che in questo processo il tribunale, l’accusa, gli sbirri e la stampa avevano bisogno dei colpevoli, ho sentito molta rabbia. Rabbia contro un mondo miserabile e totalmente ineguale, in cui ci viene imposta la legge dei potenti. Rabbia contro il sistema di punizioni, repressione e isolamento contro tutti coloro che non si adeguano. Rabbia contro la manipolazione, la farsa e le menzogne che alimentano l’opinione pubblica... e ovviamente, altra rabbia per tante altre cose.
Questa volta ha colpito me, ma le altre volte colpirà altri, e forse ognuno di noi, soprattutto coloro che seguono il proprio sentiero con dignità e
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1 ago 2017 Leggi il testo completo...
Carcere di Augusta [Sardegna]: Compagno anarchico Davide Delogu in sciopero della fame (26/07/2017) [it]
Il compagno anarchico sardo Davide Delogu inizia oggi, 26 luglio 2017, uno sciopero della fame contro l’isolamento e soprattutto perché non gli consegnano le fotografie di Donatello.
Rimane a testa alta.
Rifiuta il ruolo della vittima.
Grida “Rompere l’isolamento!”
Sempre Ainnantis
Davide Delogu – Contrada Piana Ippolito 1 – 96011 Augusta (SR)
Rimane a testa alta.
Rifiuta il ruolo della vittima.
Grida “Rompere l’isolamento!”
Sempre Ainnantis
Davide Delogu – Contrada Piana Ippolito 1 – 96011 Augusta (SR)
27 lug 2017 Leggi il testo completo...
Parigi [Francia]: Il caso della macchina di sbirri bruciata 18/05/2016 – Kara e Kréme restano in carcere (17/07/2017) [it]
Lunedì 17 luglio, si è svolta l’udienza tecnica per il caso della macchina bruciata sul Quai de Valmy. Il tribunale doveva confermare le date del processo e decidere sulle misure coercitive su nove accuse nei confronti di nove accusati. Per quelli sotto controllo giudiziario la difesa non ha formulato nessuna domanda. Per quanto riguarda gli ultimi tre detenuti, a uno di loro, arrestato nelle settimane seguenti agli eventi, lo scorso anno, è stata accettata lo scorso fine settimana la richiesta di libertà, col braccialetto elettronico. Quindi, non aveva richieste per questa udienza. Per quel che invece concerne gli altri due, solo il compagno detenuto da febbraio di quest’anno ha chiesto la scarcerazione, ma gli è stata rifiutata con il pretesto che le garanzie di ripresentarsi non sono abbastanza solide, e per il fatto che non si vuole esprimere sui fatti. L’avvocato di uno degli indagati ha insistito sulla necessità di sbloccare la posta, bloccata o filtrata in modo molto più drastico da quando se ne occupa il P.M., cioè dalla fine delle indagini.
Era presente una quarantina di persone, gli accusati si sono ritrovati insieme
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Era presente una quarantina di persone, gli accusati si sono ritrovati insieme
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25 lug 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Aggiornamento sulla situazione del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas (20/07/2017) [it]
Dopo che sono stato rinchiuso nella mia cella nella Zona 7 di C.O.C. (Centro di Osservazione e Classificazione), mercoledì 19 luglio 2017 sono stato all’udienza del Concilio Tecnico Interdisciplinare. Questo ha deciso che non posso tornare tra i detenuti comuni a causa del conflitto avvenuto la scorsa settimana, per il quale sono stato portato all’Unità di Massima Sicurezza (M.M.S.), dove mi trovo attualmente segregato nell’Area Esagonale per motivi di sicurezza.
Inoltre, quando i secondini stavano perquisendo le mie cose all’entrata del M.M.S., hanno trovato fogli contenti miei testi e lettere personali, che includevano anche la stesura generale del foglio “El Canero” [foglio con testi scritti da detenuti, fondato da Fernando, ndt. in inglese]. Dopo aver confiscato questo, hanno iniziato a comportarsi in modo violento, controllando la mia corrispondenza personale, concludendo con una minaccia diretta a me, dicendo, “Possono ucciderti per quello che dici” e “Finiscila una buona volta con il tuo foglio”, facendo mi capire che scrivendo ed esprimendo le mie idee ho violato le sicurezza dell’istituzione, e che perciò
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Inoltre, quando i secondini stavano perquisendo le mie cose all’entrata del M.M.S., hanno trovato fogli contenti miei testi e lettere personali, che includevano anche la stesura generale del foglio “El Canero” [foglio con testi scritti da detenuti, fondato da Fernando, ndt. in inglese]. Dopo aver confiscato questo, hanno iniziato a comportarsi in modo violento, controllando la mia corrispondenza personale, concludendo con una minaccia diretta a me, dicendo, “Possono ucciderti per quello che dici” e “Finiscila una buona volta con il tuo foglio”, facendo mi capire che scrivendo ed esprimendo le mie idee ho violato le sicurezza dell’istituzione, e che perciò
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25 lug 2017 Leggi il testo completo...
Italia – Germania: Aggiornamenti su Riccardo, compagno anarchico detenuto, arrestato per il G20 (22/07/2017) [it]
Riccardo ci fa sapere che sta bene e voleva avvisare che per il momento i libri non passano perché devono essere timbrati. Passano solo quelli provenienti da una libreria autorizzata di Amburgo. Riceve opuscoli e stampe. Quindi richiede materiale controinformativo e stampe di notizie.
Saluta tutti e ringrazia per le lettere.
Solidarietà con il compagno detenuto!
L’indirizzo è seguente (completo di nome cognome data di nascita):
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY
Saluta tutti e ringrazia per le lettere.
Solidarietà con il compagno detenuto!
L’indirizzo è seguente (completo di nome cognome data di nascita):
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY
22 lug 2017 Leggi il testo completo...
Italia – Germania: Lettera del detenuto anarchico Riccardo, arrestato durante il G20 (20/07/2017) [it]
Informiamo dell’arresto di un compagno genovese, Riccardo, nella data di venerdì 07 luglio ad Amburgo durante la rivolta contro il G20.
Riccardo ha già incontrato i legali, sta bene ed il suo morale è alto.
Il 18/07 si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Riccardo, così come per gli altri arrestati. Entro 15 giorni da oggi si terrà un’ udienza di appello rispetto a quella del 18 dove si ridiscuterà la permanenza o meno in carcere, in attesa di giudizio. Le imputazioni non sono ancora state stabilite.
Rinnoviamo la nostra solidarietà a tutti/e gli arrestati/e ad Amburgo.
Libertà per tutti/e!
Per chi volesse scrivergli o inviare letture l’indirizzo completo (nome cognome data di nascita ed indirizzo del penitenziario dove è detenuto) è:
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY
LETTERA DEL COMPAGNO RICCARDO DAL CARCERE DI BILLWERDER, AMBURGO
“La guardia Gohlosh personifica la cattiveria più detestabile: la cattiveria messa al servizio deigrandi della Terra. Una cattiveria monetizzabile. Essa non gli apparteneva più. L’aveva venduta ad individui più competenti che ne facevano uso per asservire e mortificare tutto un popolo miserabile. Non era più padrone della propria cattiveria. Doveva guidarla e dirigerla secondo certi regolamenti la cui atrocità non variava granché.” – (Albert Cossery – Gli Uomini dimenticati da Dio – 1994)
In questo momento mi trovo detenuto nel carcere Billwerder di Amburgo. Sono stato arrestato venerdì 7 Luglio alle ore 19.30 nei pressi del Rote Flora.
Sono accusato di oltraggio allo Stato, di aver messo in pericolo la pubblica sicurezza, di aver svolto un ruolo attivo all’interno di un gruppo di quindici persone che ha fronteggiato la polizia, in particolare di aver tentato di ferire un poliziotto della Sezione Speciale di Bloomberg adibita ad effettuare arresti e recuperare reperti.
Non riconosco il dualismo “colpevole – innocente” proposto dagli apparati giuridici dello Stato.
Ciò che voglio dire a riguardo è di essere orgoglioso e felice di essere stato presente
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Riccardo ha già incontrato i legali, sta bene ed il suo morale è alto.
Il 18/07 si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Riccardo, così come per gli altri arrestati. Entro 15 giorni da oggi si terrà un’ udienza di appello rispetto a quella del 18 dove si ridiscuterà la permanenza o meno in carcere, in attesa di giudizio. Le imputazioni non sono ancora state stabilite.
Rinnoviamo la nostra solidarietà a tutti/e gli arrestati/e ad Amburgo.
Libertà per tutti/e!
Per chi volesse scrivergli o inviare letture l’indirizzo completo (nome cognome data di nascita ed indirizzo del penitenziario dove è detenuto) è:
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY
LETTERA DEL COMPAGNO RICCARDO DAL CARCERE DI BILLWERDER, AMBURGO
“La guardia Gohlosh personifica la cattiveria più detestabile: la cattiveria messa al servizio deigrandi della Terra. Una cattiveria monetizzabile. Essa non gli apparteneva più. L’aveva venduta ad individui più competenti che ne facevano uso per asservire e mortificare tutto un popolo miserabile. Non era più padrone della propria cattiveria. Doveva guidarla e dirigerla secondo certi regolamenti la cui atrocità non variava granché.” – (Albert Cossery – Gli Uomini dimenticati da Dio – 1994)
In questo momento mi trovo detenuto nel carcere Billwerder di Amburgo. Sono stato arrestato venerdì 7 Luglio alle ore 19.30 nei pressi del Rote Flora.
Sono accusato di oltraggio allo Stato, di aver messo in pericolo la pubblica sicurezza, di aver svolto un ruolo attivo all’interno di un gruppo di quindici persone che ha fronteggiato la polizia, in particolare di aver tentato di ferire un poliziotto della Sezione Speciale di Bloomberg adibita ad effettuare arresti e recuperare reperti.
Non riconosco il dualismo “colpevole – innocente” proposto dagli apparati giuridici dello Stato.
Ciò che voglio dire a riguardo è di essere orgoglioso e felice di essere stato presente
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21 lug 2017 Leggi il testo completo...
Italia: Appello alla solidarietà diffusa contro l’isolamento punitivo di Davide (07/2017) [it]
Il 18 Luglio si è svolta un’udienza per un reclamo presso il Tribunale di Sorveglianza di Cagliari fatto da Davide contro le condizioni cui è sottoposto al carcere di Augusta.
Attraverso la descrizione riportata nel reclamo abbiamo scoperto che Davide, già sottoposto al regime 14 bis, sta subendo una pesantissima tortura: è stato “condannato” a sei mesi di isolamento punitivo.
Un isolamento totale, in una cella sotterranea, liscia, senza tv e radio, senza socialità e senza mai vedere il sole. A questo si aggiunge l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza. Le uniche persone che incontra sono il suo avvocato e le guardie.
Purtroppo scopriamo solo
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Attraverso la descrizione riportata nel reclamo abbiamo scoperto che Davide, già sottoposto al regime 14 bis, sta subendo una pesantissima tortura: è stato “condannato” a sei mesi di isolamento punitivo.
Un isolamento totale, in una cella sotterranea, liscia, senza tv e radio, senza socialità e senza mai vedere il sole. A questo si aggiunge l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza. Le uniche persone che incontra sono il suo avvocato e le guardie.
Purtroppo scopriamo solo
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20 lug 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Prigioniero anarchico Fernando Bárcenas in isolamento (07/2017) [it]
Fernando è un compagno anarchico, detenuto dal 2013 nel Carcere Nord a Città del Messico, e fin dalla detenzione sempre attivo in vari progetti. La maggior parte del tempo della sua prigionia l’ha trascorso in isolamento. Dall’ultimo sciopero della fame a cui ha partecipato con altri tre compagni (Miguel Peralta, Abraham Cortés e Luis Fernando Sotelo) come parte di una lotta partita da varie prigioni in settembre 2016, Fernando Barcenas è stato trasferito nell’unità di isolamento dello stesso carcere, dove è stato detenuto per più di nove mesi come punizione per il suo comportamento ribelle, e per essere un compagno che continua a sostenere la lotta per la liberazione totale con proposte e azioni.
L’area in cui Fernando è detenuto è piena di costanti conflitti e tensioni di isolamento, e nel suo caso ancora peggio dato che non perdono un’occasione per maltrattarlo. Tutto questo ha causato problemi di salute al nostro compagno, mettendo ad un rischio sempre crescente la sua salute emotiva e fisica. La situazione è peggiorata nelle ultime settimane, ed è per questo che inviamo un appello urgente e diffuso per
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L’area in cui Fernando è detenuto è piena di costanti conflitti e tensioni di isolamento, e nel suo caso ancora peggio dato che non perdono un’occasione per maltrattarlo. Tutto questo ha causato problemi di salute al nostro compagno, mettendo ad un rischio sempre crescente la sua salute emotiva e fisica. La situazione è peggiorata nelle ultime settimane, ed è per questo che inviamo un appello urgente e diffuso per
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20 lug 2017 Leggi il testo completo...
Germania: Solidarietà con l’anarchica Lisa condannata per rapina in banca ad Aquisgrana [it]
[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2013]
Nel dicembre del 2016 un’anarchica di Amsterdam viene prosciolta dall’accusa di espropriazione di una banca, avvenuta ad Aquisgrana, Germania, nel 2013.
[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2014]
Dall’inizio del 2017 due compagni di Barcellona vengono processati per l’espropriazione della Pax Bank, avvenuta ad Aquisgrana nel 2014:
07 giugno 2017, la compagna anarchica Lisa è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di carcere, mentre l’altro compagno è stato prosciolto.
Dopo la condanna e il trasferimento nel carcere di Colonia, la compagna ha deciso di rendere pubblico
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Nel dicembre del 2016 un’anarchica di Amsterdam viene prosciolta dall’accusa di espropriazione di una banca, avvenuta ad Aquisgrana, Germania, nel 2013.
[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2014]
Dall’inizio del 2017 due compagni di Barcellona vengono processati per l’espropriazione della Pax Bank, avvenuta ad Aquisgrana nel 2014:
07 giugno 2017, la compagna anarchica Lisa è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di carcere, mentre l’altro compagno è stato prosciolto.
Dopo la condanna e il trasferimento nel carcere di Colonia, la compagna ha deciso di rendere pubblico
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13 lug 2017 Leggi il testo completo...
Le Pré-Saint-Gervais [Francia]: Passeggiata notturna (03/07/2017) [it]
Nella notte tra 2 e 3 luglio un furgoncino di Stanley Security [grande impresa internazionale di sicurezza privata; NdT] è bruciato, in rue Danton 22, al Pré-Saint-Gervais [prima periferia di Parigi; NdT].
Un piccolo pensiero per i/le nostri/e compagni/e anarchici Kara e Krème, la prima imprigionata da più di un anno, il secondo da 5 mesi.
Tutti odiano la polizia – ed anche i suoi sostituti. Tutti possono agire.
Per un giugno pericoloso. La solidarietà è l’attacco.
(tradotto da guerresociale)
Un piccolo pensiero per i/le nostri/e compagni/e anarchici Kara e Krème, la prima imprigionata da più di un anno, il secondo da 5 mesi.
Tutti odiano la polizia – ed anche i suoi sostituti. Tutti possono agire.
Per un giugno pericoloso. La solidarietà è l’attacco.
(tradotto da guerresociale)
10 lug 2017 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: Dichiarazione dell’anarco-comunista Tasos Theofilou (06/2017) [it]
Inizierò la mia dichiarazione chiarendo ancora una volta che nego le accuse di cui sono accusato.
Esistono due tipi di realtà. Quella vera, e quella presentata come tale al processo di primo grado. La realtà vera e la storia del dipartimento anti-terrorismo, che ha selezionato alcuni fatti reali per poi ridefinirli in base ai pregiudizi, alle loro ossessioni o ai risultati che volevano ottenere, combinandoli non solo arbitrariamente, ma anche con avvenimenti immaginari.
L’anti-terrorismo ha creato una favola talmente completa, che hanno incluso anche un Drago nella forma di magistrato d’appello (nota: il nome del magistrato era Drakos, che in greco vuol dire drago). C’è dell’ironia in tutto questo. Una contraddizione nell’accusa. Un filo comico e uno tragico che collegano le azioni attribuitemi. L’aspetto comico riguarda la mia partecipazione nelle CCF, mentre quello tragico si riferisce al mio coinvolgimento in un omicidio. Uccidere una persona per il mio codice ideologico è una cosa che non ha valore, come lo ha per il codice penale (tranne quando parliamo di esecuzioni politiche, che in questo caso non sono valutate in un contesto morale, ma in quello storico-politico). Al contrario, non penso che essere accusati di partecipazione in un’organizzazione anarchica sia una cosa senza valore, lo trovo comico solo dal punto di vista delle discrepanze nelle vostre analisi.
La dottrina di Legge e Ordine in Grecia riflette la sfera politica nel campo di repressione criminale, dove le responsabilità e le conseguenze della crisi economica sono passate dal capitale al lavoro e dai ricchi ai poveri, che vengono eventualmente accusati di avidità e di essere responsabili della crisi perché “hanno vissuto sopra le propria possibilità” per tanti anni.
Il discorso del potere non rappresenta la crisi come risultato di ristrutturazione e inerente al capitalismo, che causa sovra-accumulazione, ma come risultato di avidità e di pigrizia della classe lavorativa, e forse di qualche fallimento del personale politico, portato ad un malgoverno “populista” per soddisfare l’avidità dei lavoratori. Abbiamo sentito addirittura dare la colpa alle proteste politiche per il collasso dell’economia. Recentemente siamo stati testimoni delle critiche di
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Esistono due tipi di realtà. Quella vera, e quella presentata come tale al processo di primo grado. La realtà vera e la storia del dipartimento anti-terrorismo, che ha selezionato alcuni fatti reali per poi ridefinirli in base ai pregiudizi, alle loro ossessioni o ai risultati che volevano ottenere, combinandoli non solo arbitrariamente, ma anche con avvenimenti immaginari.
L’anti-terrorismo ha creato una favola talmente completa, che hanno incluso anche un Drago nella forma di magistrato d’appello (nota: il nome del magistrato era Drakos, che in greco vuol dire drago). C’è dell’ironia in tutto questo. Una contraddizione nell’accusa. Un filo comico e uno tragico che collegano le azioni attribuitemi. L’aspetto comico riguarda la mia partecipazione nelle CCF, mentre quello tragico si riferisce al mio coinvolgimento in un omicidio. Uccidere una persona per il mio codice ideologico è una cosa che non ha valore, come lo ha per il codice penale (tranne quando parliamo di esecuzioni politiche, che in questo caso non sono valutate in un contesto morale, ma in quello storico-politico). Al contrario, non penso che essere accusati di partecipazione in un’organizzazione anarchica sia una cosa senza valore, lo trovo comico solo dal punto di vista delle discrepanze nelle vostre analisi.
La dottrina di Legge e Ordine in Grecia riflette la sfera politica nel campo di repressione criminale, dove le responsabilità e le conseguenze della crisi economica sono passate dal capitale al lavoro e dai ricchi ai poveri, che vengono eventualmente accusati di avidità e di essere responsabili della crisi perché “hanno vissuto sopra le propria possibilità” per tanti anni.
Il discorso del potere non rappresenta la crisi come risultato di ristrutturazione e inerente al capitalismo, che causa sovra-accumulazione, ma come risultato di avidità e di pigrizia della classe lavorativa, e forse di qualche fallimento del personale politico, portato ad un malgoverno “populista” per soddisfare l’avidità dei lavoratori. Abbiamo sentito addirittura dare la colpa alle proteste politiche per il collasso dell’economia. Recentemente siamo stati testimoni delle critiche di
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3 lug 2017 Leggi il testo completo...
Rivendicazioni/Claims
Prigionieri anarchici/Anarchist prisoners
Riflessioni/Reflections
Pubblicazioni/Publications
325
Act for freedom now
Ad Nihilo
Agitasi
Anarchist Black Cross - Greece
Anarchist Libraries
Anarchist Worldwide
Anarhistička Biblioteka Makedonija
Anarquia.info
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Černorudá Příručka [Czech]
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Congegno Individualista – L'incendiario
ContraMadriz
Contra Toda Nocividad
Croce Nera Anarchica
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Informazione Anarchica
Insuscettibile di Ravvedimento
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Kronika odporu [Czech]
La Rebelión de las Palabras
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