Cile: Solidarietà insurrezionale in vista dell’inizio processo contro Joaquin e Kevin [it]

Benché la solidarietà risulta sempre essere importante – sotto tutti gli aspetti – non possiamo condividere molte azioni che vengono sollevate in sostegno ai nostri affini, anche se sono sempre necessarie. Riteniamo che una parte importante di riconoscersi come rivoluzionari risiede nell’essere disposti – come lo sono – ad attaccare l’apparato statale e il capitale. In questo modo crediamo che la solidarietà deve trascendere le parole, forgiarsi nell’attacco e così trasformarsi in azione costante contro l’ordine. Perché il riconoscimento di affinità va accompagnato dalle complicità ed esperienze, che creano un legame indissolubile tra anonimi.” – Cospirazione Internazionale per la vendetta / Cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos

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Italia: Aggiornamenti circa i prigionieri del caso “Scripta manent” (03/2018) [it]

Tutti gli imputati che hanno la possibilità di partecipare alle udienze hanno espresso il piacere a vedere un’eventuale presenza solidale in aula.

Marco ha presenziato a qualcuna delle ultime udienze, ma non sa se continuerà visto che ultimamente sta presenziando da solo.

Anna ha ricevuto i permessi per assistere alle udienze del 7 e 8, per cui INVITIAMO AD UNA PRESENZA SOLIDALE IN AULA per dargli un segnale di vicinanza e di sostegno.

Da quello che sappiamo Danilo, Alfredo e Anna ricevono la corrispondenza regolarmente.

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Grecia: Il prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou termina lo sciopero della fame e sete dopo aver ottenuto il trasferimento (02/03/2018) [it]

Il compagno Konstantinos Giagtzoglou ha interrotto lo sciopero della fame e sete venerdì 02/03. I Comitato centrale per trasferimento prigionieri si è riunito in tardo pomeriggio e la sua decisione ha soddisfatto la domanda del compagno. Ntinos sarà definitivamente trasferito nel carcere di Korydallos il 10 aprile.


Un gruppo di compagni di Ntinos

Cile: La prigioniera anarchica Tamara Sol di nuovo trasferita al centro di sterminio di Valdivia (28/02/2018) [it]

Il 28 febbraio 2018, l’amministrazione penitenziaria decide di trasferire Tamara Sol dalla sezione di massima sicurezza, dove è rimasta ostaggio dal 25 gennaio.

Questa volta, i carcerieri decidono di trasferire la compagna Sol, nonostante siano in attesa di esami nell’ospedale penale di Santiago, nel centro di sterminio di Llancahue, situato a Valdivia, nel sud del Cile.

Il centro di sterminio di Llancahue è una prigione privata e negli ultimi anni si è resa nota per la particolare durezza del suo regime interno, insieme alle percosse e alle torture dei suoi carcerieri, molti dei quali sono stati trasmessi alla televisione e denunciati pubblicamente.

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Carcere di Rebibbia-Roma [Italia]: “Così è… se vi pare” – Scritto della compagna anarchica Anna Beniamino (01/2018) [it]

Riflessioni ed aggiornamenti su di un processo

Non ci sono grosse riflessioni da fare su di un episodio repressivo, in fondo si tratta del semplice e ciclico presentarsi di azione e reazione – e neppure su quanto giochi sporco la repressione – altro fatto ben noto, al limite qualche nota a margine sullo svilupparsi delle sue tecniche e strategie.

Questo cercherò di fare, a più di un anno dagli arresti, a processo iniziato, aperta una breccia nella campana di vetro censoria e scoperte le carte giudiziarie, nella complessità della loro miseria, dopo lo scarno resoconto sullo scorso numero di Croce Nera e gli ulteriori sviluppi a cavallo della chiusura delle indagini e dell’udienza preliminare.

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Grecia: Aggiornamenti sul prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou, in sciopero della fame e sete (28/02/2018) [it]

Il compagno Konstantinos Giagtzoglou è stato oggi trasferito in ospedale dopo un grave episodio di svenimento avvenuto mentre riposava nella sua cella. I funzionari del Ministero della Giustizia hanno informato l’avvocato del compagno che il consiglio chiamato a decidere se Ntinos otterrà o meno il trasferimento permanente in carcere di Korydallos, si riunirà venerdì, quattro giorni dopo il giorno promesso (che era lunedì). Ntinos sarà fino ad allora, venerdì, al 9° giorno dello sciopero della fame e al 5° della sete.

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Grecia: Aggiornamenti su prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou in sciopero della fame e sete (26/02/2018) [it]

Il compagno Konstantinos Giagtzoglou si trova adesso al 5° giorno dello sciopero della fame e al 2° giorno dello sciopero della sete. Oggi è stato portato in infermeria del carcere dopo essersi sentito molto male. Il suo peso attuale è di 55 chili (all’inizio pesava 61 kg). Nonostante le loro promesse, fino ad oggi (lunedì) non sono giunte notizie dal Ministero della Giustizia riguardo alla sua richiesta di trasferimento definitivo nel carcere di Korydallos.

Per quanto riguarda le azioni di solidarietà, alcune decine di anarchici hanno occupato l’edificio centrale dell’Università Nazionale di Atene, situata nel pieno centro della città.

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Grecia: Lettera del detenuto anarchico in sciopero della fame, Ntinos Giagtzoglou (25/02/2018) [it]

Come risultato della massiccia mobilitazione in prigioni di Korydallos, Malandrino e Chania, un rappresentante del Ministero di Giustizia ha incontrato i rappresentanti dei detenuti del carcere di Korydallos (l’intera prigione è stata occupata dai prigionieri per ben 5 ore), che ha promesso che lunedì si svolgerà un’altra riunione per esaminare la domanda del nostro compagno. I prigionieri hanno concluso l’occupazione avvertendolo che reagiranno nuovamente se la richiesta del compagno non sarà soddisfatta.
Ntinos si trova adesso in carcere di Larissa e ha annunciato che intensificherà il suo sciopero della fame con lo sciopero della sete da domenica 25/02/2018. Ha pubblicato anche una lettera sulla sua lotta.
La lettera del compagno:

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Grecia: Aggiornamenti sul prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou in sciopero della fame (24/02/2018) [it]

Oggi, 24/02, di prima mattina un gruppo di forze speciali della polizia (EKAM) è entrato nel carcere di Korydallos sequestrando il compagno Konstantinos Giagtzoglou (in sciopero della fame da 21/02, esigendo il trasferimento permanente nel carcere di Korydallos, situato ad Atene), per trasferirlo nel carcere di Larissa. Il compagno ha opposto resistenza, ed è perciò stato ferito dai maiali. Non gli è stato permesso di prendere alcuna delle sue cose, neanche le medicine.

Come risposta immediata il resto dei detenuti si è ribellato occupando tutte le sezioni del carcere, esigendo un’incontro il rappresentante del Ministero della Giustizia, per chiedere l’immediato ritorno di Konstantinos nel carcere di Korydallos.

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Grecia: Il prigioniero anarchico Konstantinos Yiagtzoglou in sciopero della fame (21/02/2018) [it]

Ieri, 21.02.18, il prigioniero anarchico Konstantinos Yiagtzoglou ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere il suo trasferimento dal carcere di Larissa alla prigione di Korydallos a seguito del rigetto della sua richiesta da parte del Comitato Centrale per i Trasferimenti. Attualmente si trova nella prigione di Korydallos, dove è stato portato ieri per un processo in corso.
Un testo del compagno uscirà nei prossimi giorni.

Lanciamo un’assemblea aperta di emergenza per pianificare le azioni di solidarietà con lo sciopero della fame del compagno e condividere informazioni sul caso giovedì, 22 febbraio alle 19:00 al Politecnico (edificio Gini).

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Willich [Germania]: La compagna Lisa è stata trasferita (20/02/2018) [it]

Martedí 20 febbraio è stata tarsferita la compagna Lisa dalla carcere di Colonia a quella per condanne definitive di Willich. Ricordiamo che la compagna dovrá scontare sette anni e mezzo di carcere perché ritenuta colpevole di una rapina ad un banca di Aachen. A breve dovrebbe essere estraditata in spagna dove ha chiesto di stare, piú vicina alle sue persone care e compagne.

Per scriverle al nuovo indirizzo: Lisa Dorfer – JVA Willich II – Gartenstrasse 2 – 47877 Willich – Germany

Carcere di Colonia [Germania]: Lettera dell’anarchica Lisa per le giornate anti-carcerarie di Berlino (10/2017) [it]

(Lettera della compagna incarcerata a Colonia per la rapina di una banca ad Aquisgrana, come contributo alle discussioni anti-carcerarie tenutesi a Berlino da 6 a 8 ottobre 2017)

Non esiste sicuramente alcun altro luogo come il carcere dove l’ingiustizia, lo sfruttamento e l’oppressione sono così accentuati. Anche se vien detto che certe cose nelle carceri sono apparentemente migliorate o rese più flessibili in confronto al decennio precedente, questo non si avverte assolutamente nel regime di detenzione classica. Spesso le condizioni nelle numerosi prigioni sono addirittura ben peggiori rispetto a dieci anni fa, ad esempio. Di solito c’è solo un’ora di aria al giorno, con un po’ o anche nulla di lavoro, possibilità incredibilmente limitate di comunicare con il mondo esteriore (soprattutto in custodia cautelare), un’assistenza medica disastrosa, una negligenza verso i detenuti che soffrono di malattie psichiche e mentali, enormi difficoltà per gli stranieri, per le persone che non parlano tedesco o che sono analfabete, cioè la maggior parte di persone detenute. Inoltre, non ci sono praticamente possibilità di apprendimento, di formazione continua o di attività, e sempre più sbarre e “misure di sicurezza”.

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Cile: L’anarchica Tamara Sol trasferita nella sezione di Massima Sicurezza di Santiago (25/01/2017) [it]

Il 25 gennaio 2018 la compagna Tamara Sol è stata nuovamente trasferita, questa volta dal carcere di Rancagua alla Sezione di Massima Sicurezza a Santiago, il motivo dei trasferimenti è dovuto al tentativo di fuga dal carcere di Valparaiso.

La sezione di massima sicurezza si trova all’interno dell’Unità Speciale di Alta Sicurezza, una sezione di punizione all’interno di un carcere maschile, con un severo regime disciplinare. Questa sezione è stata inaugurata per le donne con l’incarceramento di Marcela Mardones, legata al FPMR [Fronte Patriotico Manuel Rodriguez, ndt.] e all’omicidio di Jaime Guzmán, nel giugno 2017 [politico cileno legato a Pinochet, ndt].

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Cile: L’anarchica Tamara Sol Vergara ferita durante il tentativo di fuga dal carcere (12/01/2018) [it]

Il 12 gennaio 2018 la compagna Tamara Sol ha tentato di fuggire dal centro di sterminio di Valparaíso, azione ostacolata dai secondini che hanno impedito alla compagna di riconquistare l’uscita in strada con le proprie forze.

La compagna ha riportato ferite provocate sia da filo spinato che si trova lungo i muri perimetrali del carcere, che dai secondini.

Malgrado le ferite, la compagna non si trova in pericolo di vita e dopo essere stata messa in isolamento, è stata trasferita (per punizione) nel carcere di Rancagua, conosciuto per le dure condizioni di reclusione.

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Cile: “Caso Bombas II” – Juan Flores, primo compagno condannato per legge antiterrorismo; Nataly ed Enrique prosciolti (21/12/2017) [it]

Ieri i giudici, autodefinisti rappresentanti del potere, del bene sulla terra, e protetti da leggi e codici penali, hanno colpito con le loro sentenze coloro che hanno sfidato l’ordine stabilito. E’ così che le ghigliottine si abbassano, così le scariche elettriche vengono rilasciate e i cappi si stringono attorno agli irriducibili dopo i grandi processi inquisitori.

Oggi i tribunali di giustizia vogliono schiacciare con gli anni i compagni in carcere, per distruggere con l’apparente pulizia e in modo asettico le vite di coloro che sollevano la propria testa contro questo ordine.

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Chile: Verdict of “Case bombs II” – Juan Flores, first comrade condemned by the antiterrorist law, Nataly and Enrique absolved (21/12/2018) [it]

Yesterday the judges self-defined themselves as representatives of power, of goodness in the world and guarded by laws and penal codes, attacked with their sentences those who defied the established order. Just as the guillotines were lowered, the electric discharges were unleashed, the forces squeezed on irreducible loops after great inquisitorial processes.

Today the courts of justice intend to smash in years the comrades in prison, to destroy with apparent cleanliness and in an unpleasant way the lives of those who raise their heads against this order.

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Cile: “Caso Bombas 2” – 21 dicembre, il verdetto [it]

Solidarietà assoluta con i compagni Nataly, Juan, Enrique e con tutti i prigionieri rivoluzionari.
Abbasso l’indifferenza!
La solidarietà non è una parola vuota, è l’azione per spezzare le catene!

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Il tribunale ha fissato per giovedì 21 dicembre 2017, alle ore 09:00, la lettura del verdetto contro i compagni Juan, Nataly ed Enrique nel cosiddetto “Caso Bombas II”.
Sempre sull’attenti: Solidarietà con Juan, Nataly ed Enrique!!!


publicacionrefractario.wordpress.com / turbanegra.blackblogs.org


Santiago [Chile]: Rally outside court and date of verdict against compas (21/12/2017) [it]

Absolute solidarity with the compas Nataly, Juan, Enrique and all the revolutionary prisoners.
Down with indifference!
Solidarity is not an empty word, it is the actions to break the chains!

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The court set for Thursday, December 21, 2017 at 9:00 am, reading the verdict against the companheirxs Juan, Nataly and Enrique in the so-called “Case Bombs II”.
Always attentive: Solidarity with Juan, Nataly and Enrique!!!

publicacionrefractario.wordpress.com / turbanegra.blackblogs.org


Cile: Aggiornamento sui compagni Nataly, Enrique e Juan [it]

Lunedì 11 dicembre è iniziato il processo di “replicas” del caso Bombas 2, che consiste nel discutere i più “solidi” argomenti dell’accusa contro i compagni, dove saranno messe a confronto le accuse e le rispettive difese.

E’ previsto che il processo duri la settimana tra l’11 fino e il 15 dicembre.

Una volta finiti i scossoni, i giudici hanno un massimo di 48 ore (giornate lavorative) per esporre il verdetto finale: di dichiarare colpevole o innocente (in termini di potere).

Viene lanciata una chiamata di fare attenzione alla data del verdetto, che dovrebbe essere tra lunedì, 18 dicembre, e martedì, 19 dicembre

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Giornata di solidarietà con l’anarchica Lisa, detenuta nel carcere di Colonia in Germania (21/12/2017) [it]

Al 21 dicembre, invitiamo a lasciar correre la fantasia ed esprimere la solidarietà nelle sue molteplici forme. Ancora una volta dimostreremo che i nostri compagni detenuti non sono soli, bensì presenti e con noi sulle strade.

Vogliono innalzare muri ancora più alti, non solo di cemento e ferro, ma anche di solitudine e isolamento. Ed è questi muri che vogliamo abbattere, con amore, affetto, rabbia e solidarietà con la nostra compagna Lisa.

Potete inviare immagini e audiovisivi a solidaritatrebel@riseup.net

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Cile: Parole di Juan e Nataly prima della conclusione del processo per il csd. “Caso Bombas 2” [it]

Un nuovo avvicinamento agli individui in conflitto permanente con il potere e ai compagni solidali ovunque nel mondo.

A più di 3 anni della nostra prigionia e a più di 8 mesi del processo per il cosiddetto “caso bombas”.


Il tempo trascorso in carcere rimarca in ogni momento il significato della vita che abbiamo scelto in maniera consapevole, perché sentiamo il bisogno di combattere questa realtà di sterminio e devastazione con le sue relazioni di potere e sottomissione, per vivere veramente, ci stiamo avvicinando inevitabilmente ad una fine...

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Sardinia [Italy]: Anarchist prisoner Davide Delogu still on hunger strike (23/11/2017) [it]

From Davide’s weekly phone call with his relatives, we learn that:

Davide will continue the long-term hunger strike, started on November 4, until his total solitary confinement, by article 14bis, is revoked.

Our comrade calls on everyone for direct solidarity.

He strengths his closeness to comrades in AS2 [high-security prison sections].

He has repeatedly stressed the need for a revolutionary solidarity.

He is in high spirits, but he has already lost 13 kilos [28 lb].

CNA [croce nera anarchica]

Prigione di Fleury-Mérogis [Francia]: Krèm in isolamento (18/11/2017) [it]

Nel caso dell’incendio della volante di Quai de Valmy, andato a sentenza lo scorso settembre, due persone sono rimaste in detenzione. Una di questi, Kara è stata rilasciata martedì 14 novembre. L’altro, ancora in custodia, è stato messo da sabato in Sezione Disciplinare (il buco) di Fleury-Mérogis.

Sabato 18 novembre al mattino, i secondini entrarono nella sua cella. Gli chiesero di fare i bagagli per cambiare piano, in un momento in cui andava d’accordo con il suo co-detenuto, aveva appena avuto accesso allo sport e aveva finito solo allora di pulire la disgustosa cella in cui era arrivato alcuni giorni prima. Lo spostamento avrebbe significato ricominciare tutto da capo. Per questo rifiutò. Venne quindi portato con la forza da diversi secondini al buco. Questo lunedì è stato presentato alla commissione disciplinare. Accusato di “violenza fisica contro un membro del personale”, “ha rifiutato di sottomettersi a una misura di sicurezza”, è stato condannato a 20 giorni di buco, di cui 6 sospesi.

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Grecia: Manifesto per il prigioniero anarchico Dino Yiagtzoglou (11/2017) [it]

Il 28/10 gli assassini armati di E.K.A.M. [unità antiterrorismo, ndt.] hanno arrestato Konstantinos (Dinos) ad Atene. E’ accusato di aver inviato un pacco-bomba al’ex premier tecnocrate Loukas Papademos, rimasto ferito in macchina durante l’attacco. Le altre accuse si riferiscono al pacco esplosivo trovato contemporaneamente all’attacco, e al repressivo articolo 187A [attività terrorista, ndt.], alla partecipazione ad un'organizzazione criminale, alla presunta appartenenza alla Cospirazione delle Cellule di Fuoco, gruppo che ha rivendicato uno dei pacchi-bomba.

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