Atene [Grecia]: CCF – Attacco bomba contro la casa della P.M. Tsatani (10/2016) [it]

PROGETTO NEMESI

ATTO PRIMO

Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco alla casa della P.M. Tsatani Georgia nella via Hippocrates in centro città, accanto alla stazione di polizia di Exarchia.
Sapevamo che la Tsatani era scortata dalla polizia e che costituiva una meta sorvegliata, ma questo non ha rappresentato un ostacolo per il nostro attacco. Abbiamo scelto un atto simbolico mirante solo ai danni materiali, ma nel futuro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco non si limiterà a questo...
La scelta è caduta su questa particolare P.M. per due motivi principali.
Il primo motivo è rappresentato dal fatto che la G. Tsatani è membro di circoli para-giudiziari impegnati a far “scomparire” i fascicoli dei casi che toccano gli interessi della mafia affaristica e politica (considerando il profitto, ovviamente). Lei rappresenta l’avanguardia giudiziale dei suoi capi.
L’apice della sua sporca carriera è il caso di Vgenopoulos, che la Tsatani ha messo agli atti, aiutandolo a salvarsi da una condanna sicura. La tangente che ha ricevuto dall’imprenditore Vgenopoulos ha gonfiato ancora di più il suo invisibile conto para-giudiziario. Sono queste nascoste nobili sponsorizzazioni d’affari che costruiscono le case lussuose dei giudici in cambio della loro “giustizia”.
Un altro esempio di stile della P.M. Tsatani, attentamente tenuto nascosto dai media, è il caso di Meimarakis. E’ stata lei a prendere il fascicolo del caso sugli armamenti e sulle tangenti dell’allora ministro della Difesa Nazionale, Vangelis Meimarakis, e a “dimenticarsi” di spedirlo al Parlamento, per proteggerlo. In compenso per questo accordo la figlia e il marito della Tsatani sono diventati candidati parlamentari della N.D. [Nea Demokratia, partito di destra, n.d.t.] sotto la presidenza di Meimarakis. La Tsatani era coinvolta anche nel caso dei Vatopedi, confermando ancora una volta il cartello mafioso di Chiesa-Giustizia, come in molti casi conosciuti sui quali “lavorava” per nascondere le loro attività e proteggere gli interessi dell’autorità.
Il secondo motivo per cui abbiamo scelto di colpire la P.M. Tsatani è la sua partecipazione nel sequestro giudiziario dei famigliari dei nostri compagni.
E’ stata lei a giudicare come inaccettabile una delle richieste di cauzione di Evi Statiri, moglie di Gerasimos Tsakalos, membro delle CCF. Contribuendo in questo modo anche alla campagna giudiziaria anti-guerriglia e e ad uno dei ricatti più immorali contro i rivoluzionari anarchici.
La furia vendicativa dei magistrati contro le famiglie dei nostri compagni è una scelta che dovranno pagare a caro prezzo, tutti i magistrati coinvolti e i loro famigliari.
Possediamo memoria e soprattutto pazienza, persistenza e coerenza...
Dedichiamo questa azione ai membri detenuti delle CCF, Gerasimo Tsakalos, Christos Tsakalos, George Polydoros e Olga Economidou.
Inviamo la nostra solidarietà alla compagna anarchica Angeliki Spyropoulou, a tutti i detenuti politici impenitenti che si trovano nelle celle della Democrazia Greca, e ai compagni italiani, Alfredo Cospito, Nicola Gai e agli anarchici accusati in Italia per la FAI nell’operazione “scripta manent”.

Presto seguirà il proclama completo come anche la nostra proposta per il progetto “Nemesi”.
Torneremo...

Cospirazione delle Cellule di Fuoco / F.A.I.

(nota del sito Antisocial Evolution: pubblichiamo questo comunicato per nostra scelta e non per dovere. Non condividiamo le percezioni comuni e il contesto teorico, ma condividiamo abbastanza referenze assiologiche comuni. Consideriamo i P.M. e i giudici nostri nemici non perché quello che loro chiamano “giustizia” è ingiusto, che fa esattamente quello per cosa è stata fatta, ma perché rappresentano la forma più alta di moralità istituzionalizzata, il sommo campo di depersonalizzazione che protegge la società. Perché rappresentano i dei sulla sfera terrestre. Per questi motivi sosteniamo pienamente questa azione e la promessa di attacco ad oggetti animati.)


Atena [Grčka]: Bombaški napad na dom javni tužiteljice Tsatani (10.2016.)
PROJEK NEMEZA
ČIN PRVI
Preuzimamo odgovornost za napad na dom javni tužiteljice Tsatani Georgije u ulici Hippocrates u središtu grada, pokraj policijske stanice u Egzarhiji.
Znali smo da Tsatani ima policijsku pratnju i da je meta pod nadzorom, ali to nije predstavljalo prepreku za naš napad. Odabrali smo simbolični čin usmjeren samo na materijalnu štetu, ali u budućnosti se Zavjera Vatrenih Ćelija neće ograničiti samo na to...
Odabrali smo baš ovu javnu tužiteljicu iz dva glavna razloga.
Prvi razlog proizlazi iz činjenice da je G. Tsatani dio para-pravosudnih sredina koje se bave “nestankom” spisa slučajeva koji se tiču interesa poslovne i političke mafije (uzimajući u obzir profit, naravno). Ona predstavlja pravosudnu gardu svojih šefova. Vrhunac njene prljave karijere je slučaj Vgenopoulos, kojeg je Tsatani arhivirala, pomažući da izbjegne sigurnu kaznu. Mito koji joj je poduzetnik Vgenopoulos dao još je više napuhao njen nevidljiv para-pravosudni račun. Takvim sakrivenim plemenitim poslovnim sponzorstvima grade se luksuzne kuće sudaca u zamjenu za “pravdu”.
Još jedan primjer stila tužiteljice Tsatani, pažljivo sakriven od medija, je slučaj Meimarakisa. Upravo je ona uzela spis slučaja o naoružanju i o mitu tadašnjeg ministra Nacionalne Obrane, Vangelisa Meimarakisa, i “zaboravila” ga poslati parlamentu, kako bi ga zaštitila. U zauzvrat, za taj dogovor, njena kći i muž postali parlamentarni kandidati N.D. [Nea Demokratia, stranka desnice, nap.prev.] pod
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Messico: Manifesto di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione Scripta Manent (10/2016) [it]

Solidarietà rivoluzionaria
con i compagni
anarchici arrestati
nell’operazione Scripta Manent

Distruggi quello che ti distrugge

Rispondere alla repressione significa passare
all’attacco, solo così possiamo
aiutare i nostri compagni detenuti



Revolucionarna solidarnost
s anarhističkim
drugovima uhapšenima
u operaciji Scripta Manent

Uništi ono
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Bruxelles [Belgio]: Solidarietà incendiaria con gli anarchici incarcerati ad Aquisgrana (28/09/2016) [it]

28/9, Haren
Un’antenna di telefonia mobile (Base, Proximus, Mobistar) è stata incendiata.
Solidarietà con gli anarchici detenuti ad Aquisgrana
Libertà per tutti e tutte


Bruxelles [Belgija]: Plamena solidarnost s anarhistima zatvorenima u Aachenu (28.09.2016.)
Zapaljena je antena mobilne telefonije (Base, Proximus, Mobistar).
Solidarnost s anarhistima zatvorenima u Aachenu
Sloboda za sve

Messico: Riflessioni dell’anarchico Fernando Bárcenas nel foglio anti-carcerario “El Canero” (06/2016) [it]

Fernando Bárcenas Castillo è un giovane anarchico, musicista e studente della Facoltà di Lettere Vallejo di Città del Messico. Ha vent’anni ed è arrestato il 13 dicembre 2012 durante una protesta contro l’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana. Viene accusato di aver bruciato l’albero natalizio della Coca-Cola, e da allora si trova nel Carcere Nord in Messico. Nel dicembre 2014 è condannato a cinque anni e nove mesi per attacco all’ordine pubblico e per criminalità organizzata. Ha fatto appello e adesso sta aspettando la decisione. In carcere Fernando ha organizzato alcuni progetti informativi come riviste e il foglio anti-carcerario “El Canero”.

Riflessioni Fernando Bárcenas sul foglio “El Canero”, Carcere Nord, Città del Messico, giugno 2016
Il progetto “El Canero” nasce da ore di noia, da discussioni condivise e da riflessioni nelle celle d’isolamento in zona 3 nell’area d’ingresso, osservando la routine e comprendendo che dobbiamo sempre ricominciare; in questo modo è nato il bisogno di ridare qualche significato.
Qual era il significato della vera lotta contro il dominio e lo Stato?
Significa ancora qualcosa per continuare ciecamente a credere nelle mie idee?
La mia testa si era riempita di domande ed allora ho capito che avevo bisogno di trovare un modo per non soccombere all’angoscia e alla disperazione...
All’inizio ho cominciato a scrivere per iniziare un dialogo con me stesso, poi quando ho concepito il modo in cui materializzare la mia libertà interiore l’ho utilizzata come luogo di introspezione, partendo dal punto quando mi sono trovato con i miei carcerieri, le mie carceri soggettive, i miei comportamenti autoritari e remissivi, un luogo che ha acquistato significato solo ritrovando me stesso, e questo è di fatto diventato uno strumento per riconquistare fiducia nella mia individualità unica e libera.
Poi, sono arrivate le domande.
Ha senso scrivere a sé stessi?
Di cosa avevo bisogno per spezzare le sbarre dell’isolamento?
Le domande infinite mi hanno portato ad una ed unica risposta: “Scrivere!”
Se la libertà è indispensabile e apprezzata come la vita stessa, fino al punto che preferiamo sacrificare la nostra vita che sottometterla alla schiavitù e alle catene, allora perché non lottare per diffondere la libertà e renderla possibile agli altri, per provare la sensazione di libertà e di pienezza che ci dà, scorrendo attraverso il nostro corpo ogni volta che usciamo dai confini legali, dalle norme sociali, qui ed adesso?
Noi siamo i protagonisti della rivolta, e in ogni atto decisivo guardiamo a noi stessi come a degli esseri capaci di autodeterminazione, capaci di riprendersi le vite e di andare avanti in modo coerente verso la sperimentazione e la creazione di nuove forme di relazioni, senza trasformasi in istituzioni sociali strada facendo. Per questo motivo dobbiamo, sia fuori che dentro le mura del carcere materiale, riflettere e chiederci: siamo contenti di vivere sottomettendoci a tali condizioni? Vogliamo distruggere la realtà o la vogliamo solo trasformarla? Ma soprattutto dobbiamo sapere se abbiamo davvero fatto questa scelta, se è davvero nostra.
Fernando Bárcenas
Carcere Nord, Città del Messico


Meksiko: Razmatranja anarhističkog zatvorenika Fernanda Barcenasa u anti-zatvorskom listu “El Canero” (06.2016.)
Fernando Bárcenas Castillo je jedan mladi anarhist, glazbenik i student Filozofskog fakulteta Vallejo u Mexico Cityju. Ima dvadeset godina i uhapšen je 13.12.2012. tokom jednog prosvjeda protiv poskupljenja karte podzemne željeznice. Optužen je za paljenje božićnog drvca Coca-Cole i od tada se nalazi u Sjevernom zatvoru Meksika. U decembru 2014. osuđen je na pet godina i devet mjeseci pod optužbom za napad na javni red i za organizirani kriminal. Uložio je žalbu i sada čeka odluku. U zatvoru je Fernando
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Pantin – Parigi [Francia]: Sabotaggio in solidarietà con i compagni arrestati in Italia nell’Operazione “Scripta Manent” (03/10/2016) [it]

SCRIPTA MANENT? ACTA NON VERBA!
Di fronte alla repressione che ha colpito i/le compagni/e anarchici/che in Italia (Operazione Scripta Manent), di fronte ai nostri nemici, che sono lo Stato e il capitale, noi pensiamo che adesso e sempre la migliore solidarietà è l’attacco. Loro stanno pagando per delle azioni che appartengono a tutti gli anarchici del mondo. Vogliamo inviarli un segno della nostra vicinanza alle azioni. Al contrario degli altri che qui ed altrove si accontentano con un po’ di retorica sui loro siti internet.
Nella notte tra il 3 e 4 di ottobre, nella via Candale Prolongée a Pantin abbiamo bruciato un veicolo della Engine, azienda che collabora con lo Stato nelle detenzioni (gestione di carceri e centri di detenzione).
Fuoco alle carceri!
La solidarietà è l’attacco!

Alcuni altri anarchici solidali di Parigi


Pantin – Pariz [Francuska]: Solidarna sabotaža s uhapšenim drugovima u Italiji u Operaciji “Scripta Manent” (03.10.2016.)
SCRIPTA MANENT? ACTA NON VERBA!
Naspram represije koja je pogodila drugove/arice anarhiste/ice u Italiji (Operacija Scripta Manent), naspram naših neprijatelja, države i kapitala, mi smatramo da je sada i uvijek najbolja solidarnost napad. Oni plaćaju za djela koja pripadaju svim anarhistima diljem svijeta. Želimo im poslati znak naše bliskosti s djelima. Za razliku od onih koji ovdje kao i drugdje se zadovolje s malo retorike na svojim internet site-ovima.
U noći između 3. i 4. oktobra, u ulici Candale Prolongée u Pantinu zapalili smo jedno vozilo Enginea, poduzeća koje surađuju s državom
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Buenos Aires [Argentina]: Azione di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” (25/09/2016) [it]

Come risposta alla repressione sofferta dai compagni anarchici che abitano nella regione dominata dallo Stato italiano, condotta dalla DIGOS nell’Operazione “Scripta Manent”, abbiamo incendiato un furgone della Presidenza della Nazione argentina nel giorno del 25 settembre, all’una di notte, sull’incrocio tra la Marco Paz e Pedro Lozano, nel quartiere di Villa Devoto a Buenos Aires.
Anna, Marco, Sandrone, Daniele, Danilo e Valentina: dovete sapere che non siete soli, e che noi da quest’altra parte dei muri continueremo ad attaccare l’autorità e ad incendiare le città di tutto il mondo.

Libertà o morte (Federazione Anarchica Informale)


Buenos Aires [Argentina]: Solidarno djelo s anarhistima uhapšenim u operaciji “Scripta Manent” (25.09.2016.)
Kao odgovor na represiju koji trpe drugovi nastanjeni u regiji kojom vlada talijanska država, vođenu DIGOS-om [politička policija, nap.prev.], zapalili smo jedan terenac predsjedništva argentinske nacije na dan 25. septembra, u jedan u noći, na križanju između
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Santiago [Cile]: Barricate in solidarietà con i prigionieri di guerra (04/10/2016) [it]

Gli incappucciati hanno eretto le barricate davanti all’UMCE [università, n.d.t.] in solidarietà con i prigionieri di guerra e si sono scontrati con gli sbirri delle forze speciali di polizia.
E’ stato appeso uno striscione con scritto “Nulla è finito, tutto continua”, mentre tuonavano le grida “Per la continuazione della lotta contro le carceri, la solidarietà deve essere costante ed attiva!”.
Sono stati lasciati volantini in sostegno a Tamara Sol Farías Vegara, Andrés Aravena (Chico), Jean Gutiérrez (Legua) e ai compagni del “Caso PDI”.
La giornata si è conclusa senza detenzioni.

Il compagno Andres Aravena (Chico) è stato rilasciato dal carcere Santiago 1, dopo l’udienza del 09 agosto 2016 è stato trasferito dalla detenzione preventiva agli arresti domiciliari notturni.


Santiago [Čile]: Barikade solidarnost s ratnim zatvorenicima (04.10.2016.)
Zamaskirani su podigli barikade ispred UCME-a [univerzitet, nap.prev.] u znak solidarnosti s ratnim zatvorenicima te se sukobili s pandurima iz specijalnih policijskih snaga.
Obješen je jedan transparent s natpisom
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Repubblica Ceca: Rilascito l’anarchico Martin Ignačak (10/2016) [it]

La corte suprema ha respinto il documento confidenziale scritto dall’ex capo della polizia criminale riguardo a sua sorella come organizzatrice anarchica ed elemento criminale, per cui Martin in attesa del giudizio non doveva essere rilasciato dalla custodia cautelare. Quindi, la corte ha deciso di “liberare” Martin. Ma la lotta non è affatto finita. Al contrario, è appena agli inizi, e i Fenix 5 (persone accusate di cospirazione per preparare un attacco terroristico contro un treno con carico militare – preparato da due agenti segreti/infiltrati) affronteranno un’altra serie di udienze dal 3 al 6 di ottobre.
Solidarietà attiva!

antifenix.cz
anarchistblackcross.cz


Češka: Otpušten anarhist Martin Ignačak (10.2016.)
Vrhovni sud je odbacio povjerljiv spis koji je bivši šef kriminalne policije napisao o njegovoj sestri kao anarhističkoj organizatorici i kriminalnom elementu, zbog koje Martin nije smio biti otpušten iz pritvora u očekivanju presude. Dakle, sud je odlučio da “oslobodi” Martina. No, borba nije time uopće okončana. Naprotiv, tek je na početku, Fenix 5 (osobe optužene za urotu pri pripremanju terorističkog napada na vojni teretni vlak – koji su pripremili dva tajna/infiltrirana državna agenta) bit će
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Amsterdam [Paesi Bassi]: Estradizione dell’anarchica accusata di rapina in banca ad Aachen (21/09/2016) [it]

Gli avvocati ci informano che l’estradizione in Germania della compagna arrestata il 15 settembre, sulla richiesta della procura di Aquisgrana (Aachen), sarà effettuata oggi.
Domani comparirà davanti al giudice che le confermerà la detenzione preventiva (Uhaft).
Solidarietà attraverso la lotta!

Nella mattina del 15 settembre la corte ha deciso di arrestare e incarcerare la nostra compagna fino all’estradizione.
Nella sera del 15 settembre circa trenta persone si sono radunate e manifestato nel centro di Amsterdam per interrompere e turbare la normalità dell’apatia di queste vie di consumismo, vene del Capitale. Il sequestro della nostra compagna non passerà sotto silenzio e nella compiacenza.
Nella sera del 16 si è svolta una breve ma rumorosa manifestazione davanti al carcere dove è rinchiusa la nostra compagna, per rompere l’isolamento che questi muri di cemento e filo spinato cercano di imporre. I fuochi d’artificio e le voci sono arrivati dall’altra parte del muro, con molti detenuti che rispondevano.
Siamo ancora arrabbiati...
solidariteit.noblogs.org


Amsterdam [Njemačka]: Izručenje anarhistice optužene za pljačku banke u Aachenu (21.09.2016.)
Advokati nas informiraju da će se izručenje Njemačkoj naše drugarice uhapšene 15. septembra, na zahtjev tužiteljstva iz Aachena, obaviti danas.
Sutra će se pojaviti pred sucem koji će joj potvrditi istražni zatvor (Uhaft).
Solidarnost kroz
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Atene [Grecia]: Gesto solidale per 6 anarchici arrestati in Italia e Lukáš Borl in Repubblica Ceca (10/2016) [it]

Come gesto di solidarietà con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca abbiamo appeso uno striscione ad Atene, con scritto:
Attacco armato fino alla totale distruzione dell’autorità.
Per tutti i fratelli anarchici arrestati, per i nostri momenti rubati.
Solidarietà e complicità con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca.
Unione degli individui anarchici Uroborus


Atena [Grčka]: Solidarna gesta s 6 anarhista uhapšenih u Italiji i s Lukašom Borlom u Češkoj (10/2016)
Kao gestu solidarnosti s nedavno uhapšenih drugovima u Italiji i Češkoj objesili smo trasparent u Ateni, s natpisom:
Oružani napad sve do potpunog uništenja autoriteta.
Za svu uhapšenu anarhističku braću, za naše
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Atene [Grecia]: Dal processo d’appello agli anarchici Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis (27/09/2016) [it]

Durante l’udienza del 27 settembre sono stati interrogati i testimoni d’accusa che hanno riconosciuto il compagno. Non hanno riconosciuto la voce dell’anarchico G. Sarafoudis, né le sue caratteristiche. Quello che hanno testimoniato non si differenziava molto da quello che hanno detto durante il primo processo.
Al primo processo sono stati condannati a 16 anni ognuno.
I compagni G. Sarafoudis e G. Naxakis sono stati arrestati il 30 aprile 2013 sul territorio di Nea Filadelfia, assieme ad allora i compagni ricercati A. Dalios e F. Harisis.
Grigoris è stato condannato ad ulteriori 8 anni anche per la rapina di una banca a Filota.
La prossima udienza si svolgerà 11/10 e testimonierà il capo delle forze antiterroristiche.
Solidarietà effettiva ai nostri compagni.
Forza!

Act for freedom now!


Atena [Grčka]: Sa žalbenog suđenja anarhistima Giannisu Naxakisu i Grigorisu Sarafoudisu (27.09.2016.)
Tokom ročišta 27.09., ispitani su svjedoci tužiteljstva koji su prepoznali druga. Nisu prepoznali glas anarhista G. Sarafoudisa, niti njegova obilježja. Ono što su posvjedočili nije se mnogo razlikovalo od onog što su rekli na prvom suđenju.
Na prvom suđenju osuđeni su na 16 godina svaki.
Drugovi G. Sarafoudis i G. Naxakis uhapšeni su
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Valsavignone – Toscana [Italia]: Bruciati due ripetitori della Wind/Ericson in solidarietà con i compagni arrestati (13/09/2016) [it]

Ma che caldo fa!

Il 13 settembre, in località Valsavignone, abbiamo burciato due antenne ripetitrici della Wind/Ericsson.
Una risposta minima alla recente incarcerazione dei/lle nostri/e compagni/e Anna, Vale, Alfredo, Nicola, Danilo, Daniele, Divo, Marco e Sandro.
Che ogni colpo inferto dal nemico sia un ritorno di fiamma inflitto al nemico: il suo volto è ovunque... beh, noi anche!
Che le nostre quotidianità, con o senza repressione, siano (anche) distruttive!
Che la solidarietà, una volta di più quando la repressione colpisce, sia (anche) attacco!!
Giuriam giuriam vendette, o Libertà o morte!


Valsavignone – Toskana [Italija]: Zapaljene dvije antene mobilne telefonije u znak solidarnosti s uhapšenim drugovima (13.09.2016.)
Kako je vruće!
13. septembra, na području Valsavignonea, zapalili smo dvije antene mobilne telefonije Wind/Ericsson.
Minimalni odgovor na nedavno hapšenje naših drugova/arica, Anne, Vale, Alfreda, Nicola, Danila, Danielea, Diva, Marca i Sandra.
Neka svaki udarac koji
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Tolosa [Francia]: Sabotaggio di solidarietà con gli anarchici coinvolti nell’operazione “Scripta Manent” (12/09/2016) [it]

Ad un veicolo di Eiffage, uno di Bouygues [aziende costruttrici di carceri], 2 di Orange [azienda di telecomunicazioni] e ad una macchina privata sono state tagliate le gomme durante il fine settimana.
Queste aziende sono attivamente coinvolte nella costruzioni delle carceri, nello sfruttamento dei detenuti o assistono gli sbirri.
Pensiamo ai nostri compagni coinvolti nella presente operazione repressiva in Italia.
Baci

Toulouse [Francuska]: Solidarna sabotaža s anarhistima pogođenim represivnom operacijom “Scripta Manent” u Italiji (12.09.2016.)
Jednom vozilu poduzeća Eiffage, jednom Bouygues [poduzeća koja grade zatvore], dvoma Orangea [poduzeće za telekomunikacije] i jednom privatnom automobilu prerezali smo gume tokom vikenda. Ova su poduzeća aktivno uključena u izgradnju zatvora, izrabljivanje zatvorenika ili su pomoćnici pandura.
Mislimo na naše drugove pogođene sadašnjom
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Montreuil [Francia]: La solidarietà è l’azione diretta (06/09/2016) [it]

Nelle prime ore della mattina di 6 settembre abbiamo dato fuoco a 5 autolib [servizio di auto elettriche a noleggio automatico] a nella via Beausse e nella via Sergent Godefroy a Montreuil.
Queste macchine sono il segno dell’imborghesimento della città. I loro cosiddetti veicoli “puliti” non sono che un altro passo in avanti verso lo sfruttamento della natura e degli umani, come l’energia nucleare.
Un mondo che noi combattiamo.
Solidarietà con i detenuti a seguito del movimento contro la Legge sul lavoro e il suo mondo, almeno con coloro che hanno mantenuto la testa alta di fronte alla repressione. Lo solidarietà non si dovrebbe limitare alle dichiarazioni. Non si esprime solo attraverso il sostegno legale, nelle assemblee utilizzate come trampolino di lancio politico per gli specialisti della “difesa”. La solidarietà è l’azione diretta.
Libertà per tutti e tutte!
La piccola fiammiferaia e le sue compagne

Montreuil [Francuska]: Solidarnost je direktna akcija (06.09.2016.)
Rano ujutro 6. septembra zapalili smo 5 autoliba [električni automobili za naizmjenično automatsko iznajmljivanje], u ulici Victor Beausse i u ulici Sergent Godefroy u Montreuilu.
Ona su znak džentrifikacije grada. Ta navodno “čista” vozila su samo još jedan korak dalje u izrabljivanju prirode i čovjeka, kao što je nuklearna energija.
Svijet protiv kojeg se mi borimo.
Solidarnost sa zatvorenicima uslijed pokreta protiv zakona o Radu i
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Amsterdam [Paesi Bassi]: Approvata l’estradizione in Germania dell’anarchica accusata di rapina in banca (15/09/206) [it]

Il tribunale di Amsterdam ha deciso oggi, 15 settembre 2016, di soddisfare la richiesta dello Stato tedesco per estradare la nostra compagna che affronterà il processo ad Aachen (Aquisgrana), accusata di rapina in banca.
Il verdetto è stato pronunciato intorno alle 12:30 ed è stata immediatamente portata via.
Il tribunale era pieno di amici e compagni in solidarietà e sostegno con la compagna che affronta la repressione.
Solidarietà nella lotta
solidariteit.noblogs.org

Amsterdam [Nizozemska]: Odobreno izručenje anarhistice optužene za pljačku banke u Njemačkoj (15.09.2016.)
Sud u Amsterdamu je danas 15.09.2016. odlučio da udovolji zahtjevu njemačke države o izručenju naše drugarice kojoj će biti suđeno u Aachenu, optuženoj za pljačku banke.
Odluka je donešena oko 12:30 i smjesata je odvedena.
Sud je bio ispunjen prijateljima i drugovima u solidarnosti i podršci drugarici suočenoj s
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Repubblica Ceca: Arrestato l’anarchico latitante Lukáš Borl (04/09/2016) [it]

Domenica 4 settembre la polizia ha catturato il nostro compagno Lukáš Borl. Lukáš è un anarchico che per quasi un anno ha vissuto nella latitanza a causa di un’intensa sorveglianza precedente. Lunedì 5 settembre il tribunale ha ordinato la custodia preventiva. La PM Naďa Voláková ha commentato così il caso per l’agenzia stampa ceca: “Confermo la cattura di un uomo accusato di aver fondato, sostenuto e promosso un movimento finalizzato a sopprimere i diritti umani e le libertà, accusato di ricatto e atti illeciti dannosi...”
Non conosciamo ancora le accuse specifiche. Continueremo a fornire aggiornamenti. Potete esprimere il vostro sostegno inviando lettere o attraverso delle manifestazioni spontanee.
Lukáš si trova nel carcere preventivo di Litomerice. Questo l’indirizzo:
Lukáš Borl 1.3.1982
Vazební věznice Litoměřice
Veitova 1
412 81 Litoměřice

Češka: Uhapšen anarhist bjegunac Lukáš Borl (04.09.2016.)
U nedjelju 4. septembra policija je uhapsila našeg druga Lukáša Borla. Lukáš Borl je anarhist koji je oko godinu dana živio u ilegali zbog prethodnog intenzivnog nadzora. U ponedjeljak 5. septembra sud je donio odluku o preventivnom zatvaranju. Državna tužiteljica, Nadija Volakova, komentirala je na ovaj način slučaj za češku novinsku agenciju: “Potvrđujem hapšenje čovjeka optuženog za osnivanje, podršku i promicanje pokreta namijenjenog gušenju ljudskih prava i sloboda, za ucjenu i nanošenje djela kaznene štete...”
Još ne znamo točno za što je Lukaš
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Varsavia [Polonia]: Appello urgente per il sostegno ai 3 anarchici detenuti (14/09/206) [it]

Aggiornamento del 21/09: Siamo felici di annunciare che il primo dei tre detenuti è stato liberato! Gli altri due saranno liberati al principio della prossima settimana. Insieme siamo riusciti a raccogliere tutta la cauzione (60.000 PLN, 13.800 Euro) in tempo! La maggior parte del denaro è stato prestato e lo dovremo restituire, il che vuol dire che continuiamo a raccogliere fondi per restituire il credito e per future spese degli avvocati. Un grande ringraziamento va a ogni persona o gruppo che ha supportato i detenuti, facendo possibile la loro liberazione. Avete ancora una volta confermato che la meravigliosa potenza della solidarietà può migliorare veramente la situazione dei detenuti. La liberazione dei 3 anarchici dimostra quanto sono importanti le campagne di solidarietà. Però non dobbiamo dimenticare che, anche se sono fuori dalla prigione, non è finita qui. L’investigazione contro i nostri compagni continua. Fino a che non finisca il processo, staranno sottoposti a un regime di massima vigilanza da parte della polizia. Le condizioni della liberazione sotto cauzione sono molto rigorose – gli accusati non possono comunicare fra di loro o con i testimoni del processo, devono firmare tutti i giorni della settimana e non possono andarsene da casa o viaggiare. In questa nuova situazione, di particolare importanza sono le norme di comportamento sicuro, che abbiamo menzionato anteriormente – non spettegolare, speculare o ripetere informazioni non verificate sulla loro vicenda. Ancora una volta, un ringraziamento va rivolto a tutte le persone che hanno supportato la campagna di solidarietà! Questa mobilizzazione e la solidarietà meritano una grande ammirazione. Ogni piccolo aiuto è di inestimabile importanza. La solidarietà porta alla libertà! (informa-azione.info)

I 3 di Varsavia sono stati arrestati in maggio e da allora si trovano rinchiusi nel carcere di alta sorveglianza. I loro contatti con l’esterno sono estremamente limitati e rischiano pesanti condanne secondo le nuove leggi antiterrorismo e antianarchiche. Sono ancora in attesa del processo.
Oggi, durante l’udienza che ha esaminato l’appello contro la detenzione prolungata dei 3 anarchici, il tribunale ha deciso di rilasciarli su cauzione. La somma stabilita è di 20 mila PLN (4600 euro) per ognuno. Se il denaro sarà trasferito nell’arco di una settimana (7 giorni da oggi 14/9, fino al 21 settembre) gli arrestati saranno rilasciati e tenuti sotto sorveglianza.
60 mila PLN (13800) euro è una fortuna per le famiglie e gli amici degli arrestati. Raccogliere questi fondi in solo una settimana sembra poco probabile. Se puoi – esprimi il tuo sostegno, o finanziario o inoltrando questo appello per la raccolta fondi. Ogni euro è passo avanti per tirarli fuori.
Il rilascio per questi anarchici arrestati significherebbe la fine delle torture quotidiane inflitte dopo più di 3 mesi nell’isolamento. Non possiamo farci sfuggire dalle mani questa opportunità!

Per il sostegno:
Account Holder: VpKK e.V.
IBAN: DE 4085 0205 0000 0361 5700
BIC: BFSWDE33DRE
Bank für Sozialwirtschaft
Note: Donation ABC Warsaw \ ACK Warszawa IMPORTANTE: Non dimenticare la nota „Donazione ABC Varsavia” o „ACK Warszawa”. Senza questo nessuno saprà che la tua donazione è destinata proprio ai tre anarchici di Varsavia.
Maggiori informazioni su: www.wawa3.noblogs.org


Ažurirano 21.09.: S radošću objavljujemo da je prvi od trojice zatvorenika oslobođen! Ostala dvojica bit će oslobođeni početkom idućeg tjedna. Zajedno smo uspjeli sakupiti čitavu kauciju (60.000 PLN, 13.800 Euro) na vrijeme! Veći dio novca je posuđen i morat ćemo ga vratiti, što znači da ga nastavljamo sakupljati kako bi vratili i za buduće troškove advokata. Veliko hvala svakoj osobi ili grupi koja je podržala zatvorenike i za sve što je učinila za njihovo oslobođenje. Još ste jednom potvrdili da predivna snaga solidarnosti može zaista poboljšati situaciju zatvorenika. Oslobođenje 3 anarhista dokazuje koliko su bitne kampanje solidarnosti. No, ne smijemo zaboraviti da mada su izašli iz zatvora, stvar se ne završava ovdje. Istraga koja se vodi protiv naših drugova se nastavlja. Sve do okončanja procesa bit će podvrgnuti režimu maksimalnog policijskog nadzora. Uvjeti otpuštanja uz kauciju su vrlo strogi – optuženii ne smiju komunicirati međusobno ili sa svjedocima procesa, moraju svakodnevno se javljati na policiju i ne mogu napustiti dom ili putovati. U ovoj novoj situaciji veoma su bitna pravila sigurnog ponašanja, koje smo prije naveli – ne ogovarati, špekulirati ili ponavljati neprovjerene informacije o njihovoj priči. Još jednom upućujemo
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