Italy: To The International Anarchist Movement [it]

Update Croce Nera Anarchica: This morning 5th August there was the judicial hearing validation of the detained anarchist comrades. Six of the eight people arrested on 3 August morning were released today. The comrade Salvatore Vespertino is still in the prison of Solliciano in Florence. Also the comrade Pierloreto Fallanca remain inprisoned in Lecce. Updates will follow.
Salvatore Vespertino – c.c. Sollicciano – via Minervini 2r – 50142 Firenze – Italy
Pierloreto Fallanca – via Paolo Perrone 4 – 73100 Lecce – Italy

TO THE INTERNATIONAL ANARCHIST MOVEMENT
Florence, April 21, 2016: someone attacked the carabinieri barracks in Rovezzano, the Florentine suburbs, with a molotov.
Florence, January 1, 2017 an explosive device placed outside the bookshop “Il Bargello” near Casa Pound explodes in the hands of a policeman who is severely injured.
Following these two anonymous attacks, on the morning of August 3, 2017, eight comrades are imprisoned.
The anarchists: Marina Porcu, Micol Marino, Pierloreto Fallanca (Pasca), Giovanni Ghezzi, Roberto Cropo, Salvatore Vespertino, Sandro Carovac, Nicola Almerigogna.
These comrades have been notified of accusations of attempted murder because of the wounding of the bomb disposal engineer Mario Vece, fabrication, detention and transportation of explosive devices, aggravated damage for the throwing of incendiary bottles against the Carabinieri barracks.
The names of the main inquisitors to have coordinated the investigations
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Italia: Al movimento anarchico internazionale [Comunicato sugli arresti di Firenze] [it]

Aggiornamento CNA: Questa mattina 5 agosto c’è stata l’udienza di convalida degli arresti. Sei dei compagni anarchici arrestati la mattina del 3 agosto sono stati scarcerati quest’oggi. Resta carcere di Firenze il compagno anarchico Salvatore Vespertino, e nel carcere di Lecce il compagno anarchico Pierloreto Fallanca. Seguiranno aggiornamenti.
Salvatore Vespertino – c.c. Sollicciano via Minervini 2r – 50142 Firenze
Pierloreto Fallanca – Via Paolo Perrone 4 – 73100 Lecce

AL MOVIMENTO ANARCHICO INTERNAZIONALE
Firenze, il 21 aprile 2016 qualcuno attacca con molotov la caserma dei carabinieri sita a Rovezzano, periferia fiorentina.
Firenze, 1 gennaio 2017 un ordigno esplosivo collocato all’esterno della libreria vicina a Casa Pound denominata “Il Bargello”, esplode tra le mani di un artificiere della polizia di stato, il quale resta gravemente ferito.
A seguito di questi due attacchi non rivendicati, la mattina del 3 agosto 2017 vengono imprigionati otto compagni.
Gli anarchici: Marina Porcu, Micol Marino, Pierloreto Fallanca (Pasca), Giovanni Ghezzi, Roberto Cropo, Salvatore Vespertino, Sandro Carovac, Nicola Almerigogna.
A questi nostri compagni vengono contestati i reati di tentato omicidio a causa del ferimento dell’ artificiere Mario Vece, di fabricazione, detenzione e trasporto di ordigni esplosivi, danneggiamento agravato per il lancio delle bottiglie incendiarie contro la caserma dei CC.
Nomi e cognomi dei principali inquisitori che hanno coordinato le
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Riottosa Squat — Florence [Italy]: Eviction and arrests (03/08/2017) [en]

Update C.N.A.: The 8 arrested anarchist comrades in a new operation of Prosecutor’s Office of Florence, coordinated by police and carabinieri, are: Micol Marino, Giovanni Ghezzi, Salvatore Vespertino (Ghespe), Pierloreto Fallanca (Pasca), Roberto Cropo, Nicola Almerigogna, Marina Porcu, Sandro Carovac. Five of them are arrested for the bomb placed on 1st of January 2017 in the bookstore “il bargello”, a place of “casa pound” Florence milieu [fascist organization]. That morning the bomb exploded in hand of an e.o.d. tech who lost his hand and an eye. They are accused for: attempted murder, aggravated damage, manufacturing and transport of explosive devices. The other three comrades are accused for attack with molotovs on the barracks of carabinieri in Ravezzano (suburb of Florence) in April 2016. Updates and addresses of prisons where the comrade are held will follow.

This Thursday morning, 3th of August, started the eviction operation of squat Riottosa del Galluzzo [neighbourhood of Florence]; it seems that 8 comrades have been arrested, and the accuse is supposed to be very serious: attempted murder concerning the molotov threw by persons unknown against a barracks of Carabinieri. At the moment we don’t know anything more.

I feel to express, for what is worth, all the possible solidarity to evicted comrades and those held captive in police station, a hug and long live Anarchy!

As soon as I have news I will update...
lincendiario.noblogs.org

Firenze [Italia]: Sgombero ed arrresti alla Riottosa (03/08/2017) [it]

Aggiornamento C.N.A.: Gli 8 compagni anarchici tratti in arresto in una nuova operazione della procura di Firenze, cordinata da polizia e carabinieri, sono: Micol Marino, Giovanni Ghezzi, Salvatore Vespertino (Ghespe), Pierloreto Fallanca (Pasca), Roberto Cropo, Nicola Almerigogna, Marina Porcu, Sandro Carovac. Cinque di loro sono stati arrestati per la bomba collocata il 1 gennaio 2017 fuori dalla libreria “il bargello”, spazio del giro casa pound Firenze. Quella mattina la bomba esplose tra le mani di un artificiere che perse la mano e un occhio. Le accuse sono: tentato omicidio, danneggiamento agravato, fabricazione e trasporto di ordigni esplosivi. Mentre altri tre sono accusati di aver attaccato con delle molotov la caserma dei carabinieri di Rovezzano (periferia di Firenze) nell’aprile 2016. Seguiranno aggiornamenti e indirizzi delle carceri dove sono stati rinchiusi i compagni.

Stamani giovedì 3 agosto sono partite le operazioni di sgombero della Riottosa del Galluzzo; 8 compagni pare siano in stato di arresto e l’ accusa dovrebbe essere piuttosto pesante: tentato omicidio in relazione alla molotov lanciata da ignoti contro una caserma dei Carabinieri. Per ora non si sa di più.

Sento di esprimere, per quel che conta, tutta la solidarietà possibile ai compagni sgomberati ed a quelli sequestrati in questura, un abbraccio e viva l’Anarchia!

Appena avrò news aggiornerò...

lincendiario.noblogs.org

Italy — Germany: A letter from anarchist prisoner Riccardo, arrested during the G20 (20/07/2017) [en]

We are spreading news of the arrest of a comrade from Genoa, Riccardo, on Friday 7th July in Hamburg during the revolt against the G20.
Riccardo has seen his lawyers, is doing well and his spirits are high.
On18/07 a hearing confirmed that Riccardo and all those arrested be remanded in custody. In 15 days an appeal trial will be held to decide if imprisonment is to be continued until the trial. The charges haven’t been formulated yet.
We reconfirm our solidarity with all those arrested in Hamburg.
Freedom for all!

If you want to write to Riccardo or send him reading material, his address (name, surname, date of birth and address of the prison where is being held) is:
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY

Letter of the comrade Riccardo from the prison of Billwerder, Hamburg
‘Guard Gohlosh impersonated the most hideous wickedness: the wickedness at the service of the powerful of the Earth. A wickedness that could be converted to money. It didn’t belong to him any longer. He had sold it to more competent individuals who used it to enslave and mortify an entire miserable people. He was no longer master of his own wickedness. He had to guide it and direct it according to certain rules whose atrocity hadn’t changed much.’ (Albert Cossery – Men God Forgot – 1994)

At the moment I am being detained in the prison of Billwerder in Hamburg. I was arrested on Friday 7th July at 7:30pm near Rote Flora.
I am accused of insulting the State, endangering public security, of having played an active part in a group of fifteen people who challenged the police, in particular attempting to harm a policeman of the Special Unit of Bloomberg intent on carrying out arrests and finding evidence.
I don’t recognize the dichotomy ‘guilty-not guilty’ proposed by the State’s judicial apparatus.
What I want to say is that
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Italia – Germania: Aggiornamenti su Riccardo, compagno anarchico detenuto, arrestato per il G20 (22/07/2017) [it]

Riccardo ci fa sapere che sta bene e voleva avvisare che per il momento i libri non passano perché devono essere timbrati. Passano solo quelli provenienti da una libreria autorizzata di Amburgo. Riceve opuscoli e stampe. Quindi richiede materiale controinformativo e stampe di notizie.
Saluta tutti e ringrazia per le lettere.
Solidarietà con il compagno detenuto!

L’indirizzo è seguente (completo di nome cognome data di nascita):
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY

Italia – Germania: Lettera del detenuto anarchico Riccardo, arrestato durante il G20 (20/07/2017) [it]

Informiamo dell’arresto di un compagno genovese, Riccardo, nella data di venerdì 07 luglio ad Amburgo durante la rivolta contro il G20.
Riccardo ha già incontrato i legali, sta bene ed il suo morale è alto.
Il 18/07 si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Riccardo, così come per gli altri arrestati. Entro 15 giorni da oggi si terrà un’ udienza di appello rispetto a quella del 18 dove si ridiscuterà la permanenza o meno in carcere, in attesa di giudizio. Le imputazioni non sono ancora state stabilite.

Rinnoviamo la nostra solidarietà a tutti/e gli arrestati/e ad Amburgo.
Libertà per tutti/e!

Per chi volesse scrivergli o inviare letture l’indirizzo completo (nome cognome data di nascita ed indirizzo del penitenziario dove è detenuto) è:
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY

LETTERA DEL COMPAGNO RICCARDO DAL CARCERE DI BILLWERDER, AMBURGO
“La guardia Gohlosh personifica la cattiveria più detestabile: la cattiveria messa al servizio deigrandi della Terra. Una cattiveria monetizzabile. Essa non gli apparteneva più. L’aveva venduta ad individui più competenti che ne facevano uso per asservire e mortificare tutto un popolo miserabile. Non era più padrone della propria cattiveria. Doveva guidarla e dirigerla secondo certi regolamenti la cui atrocità non variava granché.” – (Albert Cossery – Gli Uomini dimenticati da Dio – 1994)
In questo momento mi trovo detenuto nel carcere Billwerder di Amburgo. Sono stato arrestato venerdì 7 Luglio alle ore 19.30 nei pressi del Rote Flora.
Sono accusato di oltraggio allo Stato, di aver messo in pericolo la pubblica sicurezza, di aver svolto un ruolo attivo all’interno di un gruppo di quindici persone che ha fronteggiato la polizia, in particolare di aver tentato di ferire un poliziotto della Sezione Speciale di Bloomberg adibita ad effettuare arresti e recuperare reperti.
Non riconosco il dualismo “colpevole – innocente” proposto dagli apparati giuridici dello Stato.
Ciò che voglio dire a riguardo è di essere orgoglioso e felice di essere stato presente
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Besançon [Francia]: Di fronte alla repressione, non abbassiamo la testa! [it]

Due persone sono state arrestate dalla polizia in borghese, dopo la dispersione della manifestazione antielettorale del 7 maggio, sera del secondo turno delle presidenziali. Sono accusati di aver fatto delle scritte sulle vetrine di alcune banche. Due giorni dopo, durante il blocco di una scuola superiore, tocca ad una giovane studente di quell’istituto di farsi portare via, per aver resistito accanitamente contro i porci antisommossa che le sono saltati addosso in gran numero per arrestarla. Ci ha fatto piacere sapere che si era liberata delle manette ed aveva cercato di scappare. Senza riuscirci, purtroppo, ma, come si dice, la bellezza è nel gesto e nell’intenzione!
Quindi, tutto cio’ ci ha fatto incazzare e dato abbastanza rabbia per azzannare i pneumatici del dominio: due camion di JCDecaux [grande impresa di pubblicità e mobilio urbano; NdT] ne hanno fatto le spese. Davanti al liceo Pasteur, per due sere di fila sono apparse delle scritte : “Solidaiertà con Louna – ACAB – Nessuna ambizione in questo mondo a parte quella di distruggerlo ! (A)” “EN M(A)RGE” [gioco di parole fra “En marche” – in marcia, nome del “movimento” del neopresidente E. Macron e “Marge”, margine; NdT]. Sulla chiesa Saint-Joseph, delle scritte sono venute a decorare quelle mura grige: “Né pastori né greggi” e “Abbasso la carità – Viva la solidarietà”.

Tutti e tre passeranno a processo mercoledì 31 maggio. Nell’attesa, facciamo un gran casino!

(tradotto da guerresociale)

Cile: Parole del prigioniero anarchico Joaquin Garcia (01/2017) [it]

Sono tascorsi cinque mesi da quando sono tornato ad abitare le celle della Sezione di Massima Sicurezza del C.A.S. e penso sia necessario fare un riferimento sia al personale che allo scenario carcerario. I motivi per cui non ho scrtto prima sono, ovviamente, personali; ma sono soprattutto dovuti alla convinzione – nonostante sia convinto che condividere esperienze crea legami inesauribili – che la piattaforma virtuale e suoi mezzi di comunicazione sono molto distaccati dalla realtà e rendano un’idea astratta del quotidiano carcerario e individuale. Irriducibile? Sì, l’esistenza o meno di un’altalena emotiva, né la convinzione né la mente che vacilla, però questa ripugnante idea del martire d’acciaio dietro le sbarre deve cadere. Con il suicidio dell’immagine e del feticcio, con la reale complicità distruttiva.

“Il pessimismo è l’oppio degli intellettuali, l’ottimismo appartiene agli imbecilli. Un realismo fanatico e sognatore, la consapevolezza che non siamo adatti a questo mondo, i valori che difenderemo in ogni momento, più il calore complice di coloro che amiamo e stimiamo.”

CINQUE MESI FA, UN PO’ SULLA DETENZIONE:
Il 7 settembre, verso le cinque di pomeriggio e dopo poco più di due mesi dalla violazione degli arresti domiciliari totali imposti dall’apparato giudiziario, sono stato arrestato mentre salivo su un autobus rurale in direzione di qualche luogo. Salgo, saluto il conducente, avanzo, un metro, una mano sul mio petto, “scendi”, “mani dietro la testa”, a terra, faccia contro il suolo; guardo a sinistra, il mare, la sua brezza, l’odore della terra e della vegetazione, un momento fugace, ma completamente consapevole di quello che sta succedendo, adesso sarà sostituito dall’odore di candeggina e cloro, dal giubbino giallo e dal sottile ma irritante odore di saliva del carcere. A parte il significato personale, l’arresto non aveva niente di spettacolare e non ne avrei scritto se non avessi voluto chiarire un punto; l’idea propagandista della stampa su un presunto “controllo preventivo”, come se fosse stato casuale! L’ossessione malata per la sorveglianza e il controllo deve riaffermarsi costantemente nel cittadino paranoico, e quale miglior momento della cattura di un “terrorista latitante”.
Ne è valsa la pena? Impossibile rispondere con un semplice “sì”, a volte così secco, vuoto e auto-compiacente, ci sono molte più cose da mettere sulla bilancia. Però, è innegabile che ne vale la pena di ogni esperienza in cerca di libertà; prendersi la responsabilità della vita con tutte le sue vittorie, le sue sconfitte, le sue allegrie e i suoi dolori, sono tutte esperienze che l’assoggettato non potrà mai conoscere. Non si tratta di chiedersi se ne è valsa la pena tentare, pensarlo in questo modo mi condannerebbe ad essere un eterno perdente, si tratta del primo passo verso qualsiasi azione di valore e che – forse più spiritualmente che materialmente – rappresenterà un guadagno.

“La penna e la pistola sono fatte di stesso metallo. La nuova guerriglia urbana dipende molto meno dai mezzi operativi e molto più dalla nostra decisione di attaccare il potere.”

ECO-ESTREMISMO E ANARCHIA
Condivido le parole espresse dei compagni della Cellula Rivoluzionaria Paulino Scarfò/FAI-FRI, l’attacco possiede morale e questo corrisponde, ovviamente, al codice dei valori e agli obiettivi che si pone ogni cellula rivoluzionaria, ai suoi motivi e al contributo nello sviluppo delle teorie e pratiche antagoniste. Da questo punto di vista io penso che la critica di altre correnti
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Montreuil [Francia]: In custodia cautelare l’anarchico arrestato il 7 febbraio (08/02/2017) [it]

A seguito della perquisizione, avvenuta ieri mattina martedì 7 febbraio, di una casa occupata a Montreuil, il compagno arrestato è comparso questo pomeriggio davanti al giudice istruttore del tribunale distrettuale di Parigi, che ha ordinato la custodia cautelare nel contesto del caso della macchina degli sbirri bruciata il 18 maggio a Parigi.
Quel giorno, nel pieno del movimento contro la legge sul “lavoro”, aveva incrociato il percorso di una manifestazione selvaggia in risposta ad un raduno degli sbirri venuti a lamentarsi di essere l’oggetto dell’odio.
A quanto ne sappiamo, altre sette persone sono indagate in relazione a questo caso, tra le quali tre si trovano in carcere, e altre due o tre sono sotto sorveglianza giudiziaria lontano dalla regione parigina. Nove mesi più tardi, gli sbirri continuano quindi a rastrellare...
Ci pare necessario rimanere all’erta e continuare a far uscire le notizie.
Esprimiamo la nostra solidarietà con coloro che sono accusati di un atto che ci ha donato molta gioia. In questo periodo di onnipotenza poliziesca (stato di emergenza, omicidi, stupro...), ogni colpo contro i servi dello Stato fa arretrare la paura e la rassegnazione.
Siano essi colpevoli o innocenti, non lasciamo gli indagati da soli davanti alla repressione, e continuiamo a lottare contro questo mondo che ci soffoca.

Perquisizione e arresto del 7 febbraio: Martedì mattina 7 febbraio, verso le ore nove, gli sbirri della seconda Divisione della polizia investigativa, Gruppo Anticrimine n°2 di via Louis Blanc 26, 10° arrondissement, sono venuti a perquisire una casa occupata in viale del Presidente Salvador Allende 193, a Montreuil, in cerca di uno dei residenti, che hanno arrestato. Hanno inoltre confiscato un computer, un disco rigido, tutti i cellulari e senz’altro diversi altri oggetti. Le altre persone trovate sul luogo sono state sottoposte al controllo d’identità orale. Per il momento non abbiamo altre informazioni sul tipo di procedura e sulle accuse, eccetto il termine di “assembramento armato” udito in una discussione tra gli sbirri, senza esserne certi se si tratti di un capo d’accusa. Vi terremo aggiornati affinché questo nuovo attacco repressivo non passi senza risposta.


Montreuil [Francuska]: U pritvoru anarhist uhapšen 7. februara (08.02.2017.)
Povodom pretresa koji se odvio jučer ujutro 7. februara, u jednoj okupiranoj kući u Montreuilu, uhapšeni drug se danas popodne pojavio pred istražnim sucem okružnog suda Pariza, koji je naložio istražni zatvor, u okviru slučaja zapaljenog pandurskog vozila 18. maja u Parizu.
Tog se dana, u punom jeku pokreta protiv zakona o “radu”, susreo s divljim prosvjedom, kao odgovor na skup pandura
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Porto Alegre [Brasile]: Sulla protesta contro la PEC 241/55 (25/11 & 13/12/2016) [it]

Ci vogliono svegli alle prime ore del giorno per lavorare ogni giorno, e possibilmente tutta la vita fino agli ultimi anni delle nostre forze... Per cosa? Già lo sappiamo, e non lo accetteremo.
La distruzione della terra e del tutto il vivente, e la loro trasformazione in denaro è legge. L’insieme di leggi, che formano la costituzione, la bibbia dello Stato, della democrazia, sono un ammasso di accordi e di imposizioni dei politici, proprietari, dei ricchi, capitalisti e dei falsi critici. Tutto quello che proviene da esse è nocivo alla libertà. Il parlamento è menzognero e da esso emergerà sempre la volontà di mettere il giogo alla collettività umana che vive sul territorio controllato dallo Stato brasiliano. Nello scontro a fuoco che il governo mantiene contro la popolazione, il nuovo progetto di emendamento costituzionale PEC 241/55 rappresenta un mortaio. E’ la più cruda espressione di potere: noi comandiamo, voi obbedite, lavorate! Ed è c’è da attendersi altro ancora, il nuovo governo rimane un nemico come tutti i suoi predecessori, ha solo aggiornato il suo attacco rapace contro la popolazione e le terre, contro tutto.
Quando siamo arrivati noi la guerra era già stata dichiarata, abbiamo semplicemente rifiutato l’obbedienza e il placido comportamento cittadino. Noi non ci orientiamo in base ai valori dettati dalla scuola, dalla propaganda televisiva, dalla Chiesa, dal partito e dalle aziende... non ci interessa la bella immagine di questa società malata e suicida.
Bella immagine? Fiumi contaminati da fango tossico e da tutti i rifiuti urbano-industriali, loro sponde e burroni trasformati in cemento, scavi fino all’esaurimento delle miniere trasformate in discariche, terre dei popoli originari sistematicamente saccheggiate, spianate, agroindustria, massiccio avvelenamento con pesticidi, centrali idroelettriche, industrie di cemento, vite trasformate in fosse comuni per uno “sviluppo sostenibile”.
Non esiste modo per sostenere questo tipo di vita, e noi non lo sosteremo. Voi dite che esageriamo con la violenza sulle strade durante le proteste, ma vi chiediamo: noi? Armati di desiderio, pietre, petardi, molotov a di tutto ciò che la strada ci può offrire, cosa possiamo fare noi? O le leggi che garantiscono questo disastro, la loro banda di assassini armati, le loro scavatrici, i blindati, i notiziari, i loro aerei irroratori e i loro giudici?
Noi valorizziamo il momento di
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Polonia: Lettere dei 2 anarchici arrestati a Varsavia (05/11/2016) [it]

#1
Sulla solidarietà, o Grazie!

Nella cella “N” (di massima sicurezza) non c’è molto contatto con l’esterno. E’ facile farsi trasportare dalla paranoia e dalle delusioni. Puoi accendere la radio, con i programmi scelti dall’amministrazione. Ma, per noi che agiamo per motivi politici, i programmi su eska o vox non sono proprio piacevoli, e nel mio caso eska solamente intensificava lo stato di depressione. Non so se è appropriato iniziare con una nota spiritosa, ma quando sono uscito dal carcere era come tornare da un altro pianeta. Dove rimani bloccato non si sa per quanto, in mezzo ad un ambiente e a dei fenomeni sui quali non hai nessun controllo.
In un tale isolamento, come la cella “N”, uno può contare solo sulla fiducia e speranza. E’ un tormento per chi cerca di vedere il mondo in maniera razionale. Questi termini non appartengono al mondo scientifico. La fiducia e la speranza non richiedono un pensiero critico, al contrario, sono ostili ad esso. Colui che ha fiducia, non dubita. La fiducia può giustificare tutto, ogni crimine, ogni falsità. Ma ci sono situazioni quando ti rimane solo la fiducia. Per me era la fiducia nella solidarietà. La tenevo stretta per combattere un senso di solitudine disperata.

Ci sarà tempo per discutere di tutti gli eventi in maniera più approfondita. Infatti, la situazione non riguarda (al contrario di quanto in molti suppongono) solo noi tre e il tentativo di incendiare una o due macchine di polizia. La sorveglianza effettuata dalla polizia e dai servizi segreti si estende su una scala molto più larga, come minimo sul territorio nazionale, e non è da escludere neanche la collaborazione con i servizi degli altri paesi. Questo è la prima cosa che vorrei farvi notare. La repressione spesso non ha bisogno di toccarci direttamente, può colpire le persone a noi care. Al momento, sembra che non abbiamo altro modo eccetto la solidarietà per costruire strutture capaci di dare una risposta rapida ed effettiva alle rappresaglie in
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Parigi [Francia] : Un compagno in detenzione preventiva nel contesto della mobilitazione contro la legge sul lavoro (07/12/2016) [it]

Il compagno anarchico arrestato mercoledì 7 in Bretagna è passato in tribunale [NdT: in una forma di procedimento comparabile al “giudizio immediato” dell’ordinamento giudiziario italiano] l’indomani, nella 23esima aula del Palazzo di giustizia di Parigi.
È accusato di danneggiamento a un Ufficio di collocamento, una struttura della Camera di Commercio e dell’Industria, un supermercato Franprix e un concessionario della Jaguar durante una manifestazione spontanea che si è svolta la sera del 14 aprile fra il decimo e il diciannovesimo arrondissement di Parigi.
Gli sbirri hanno identificato il compagno solo durante l’estate e hanno avuto delle difficoltà a trovarlo, anche se lui non si nascondeva affatto. Per un mandato di arresto spiccato nel mese di agosto, ci è voluta una ricerca sul Registro dei conti in banca [Fichier des comptes bancaires – Ficoba], che elenca tutti i conti bancari aperti in Francia (per poter per esempio localizzare gli ultimi prelievi) e delle ricerche sulla localizzazione del suo cellulare.
Il compagno ha rifiutato di essere giudicato in “giudizio immediato” e la Procuratrice ha quindi chiesto, col pretesto della sua fedina penale e di una possibile recidiva, che venisse messo in carcerazione preventiva. Il giudice ha accettato questa richiesta ed il compagno è attualmente alla prigione di Fleury-Mérogis [NdT: nella regione di Parigi].
Tra l’altro, questo tribunale ha ben mostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il volto della giustizia. Tutti gli imputati erano dei poveri, i cui espedienti per uscire dalla miseria e/o la dipendenza da diverse sostanze venivano sistematicamente considerati dalla Procuratrice e dal giudice come prove a carico. Anche i pochi tentativi di inchinarsi non hanno portato alla clemenza.
Il compagno era in forma, ha avuto un atteggiamento degno di fronte a questi servi del potere e ha fatto sapere che si esprimerà presto. Una piccola perla del discorso della Procuratrice a proposito del compagno : “Il signore si dice anarchico, ciascuno ha diritto ad avere un’opinione, le idee anarchiche sono quello che sono, ma non giustificano per niente i fatti che gli sono contestati”.
Il processo si terrà il 19 gennaio alle 13.30 nell’aula 23 del Palazzo di giustizia di Parigi.
Eravamo in tanti nelle strade durante le manifestazioni di questa primavera. Quei vetri rotti (quelli della Jaguar in particolare!) ci hanno rallegrato per parecchi giorni, come un piccolo raggio di sole in questo grigiume.
Che ogni giorno di detenzione del nostro compagno e di ogni altro prigioniero porti con sé degli atti di rivolta contro questo mondo!
La solidarietà è l’attacco!

Alcuni/e anarchici/e


Pariz [Francuska]: Anarhist pritvoren zbog prosvjeda protiv zakona o radu (07.12.2016.)
Anarhistički drug, uhapšen u srijedu 7. u Bretanji, odveden je na sud dan kasnije, u 23. sudnicu pariške palače pravde.
Optužen je za nanošenje štete Zavodu za zapošljavanje, jednoj zgradi Gospodarske i Industrijske komore, jednom marketu Franprix i jednom koncesionaru Jaguara, tokom spontanog prosvjeda uvečer 14. aprila, između 10. i 19. pariškog okruga.
Panduri su identificirali druga tek tokom ljeta i imali su poteškoća pri pronalasku, mada se on nije uopće skrivao. Za izvršenje naloga za hapšenje izdatog u augustu, bilo je potrebno pretražiti Registar bankovnih računa [Fichier des comptes bancaires – Ficoba], to jest popis svih tekućih računa u Francuskoj (kako bi se na primjer lokaliziralo posljednje podizanje novca), i lokalizirati njegov mobitel.
Drug je odbio
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Bologna [Italy]: Anarchist from France arrested for the attack on Carabinieri barracks (10/11/2016) [hr]

Awaiting more information, we learn that an anarchist comrade from France has been arrested in Bologna for the attack on carabineri barracks, November 27th.
According to the press the investigation, started in Rome, is trying to attribute his involvement in preparation of the device; the ROS of Carabinieri [special operations group of Italian gendarmerie] arrested him on a train Rome-Bologna on Saturday night. The pretrial detention in prison is justified by lack of domicile and by a possibility of leaving the Italian territory.
The prison where he is detained has not been spread at the moment; the updates will follow.

source


Anarhist iz Francuske uhapšen zbog napada na kasarnu karabinjera (10.11.2016.)
U očekivanju detaljnijih informacija, doznajemo da je uhapšen u Bolonji jedan anarhistički drug iz Francuske zbog napada na kasarnu karabinjera, 27. novembra.
Po riječima štampe, istraga koja je krenula iz Rima, pokušava mu pripisati upletenost u primpremanju naprave; uhapsili su ga karabinjeri ROS-a [specijalne jedinice, nap.prev.] u subotu noć na vlaku Rim-Bologna,
opravdavajući zatvorski pritvor nedostatkom prebivališta i mogućnosti da napusti talijanski teritorij.
Trenutno nije objavljeno u kojem se zatvoru nalazi, uslijedit će vijesti.

Germania: Due anarchici spagnoli arrestati nella Foresta di Hambach e detenuti a Colonia (30/11/2016) [it]

Ieri, 30 novembre, otto persone sono state arrestate nella Forestadi Hambach. Tra di loro ci sono 2 compagni dalla Spagna. Tutti sono stati rilasciati la notte scorsa, eccetto i due compagni, oggi trasferiti a Colonia per custodia cautelare. I nomi sotto cui erano conosciuti nella foresta erano Siao e Hodey, anche se in Spagna li conosciamo sotto altri nomi.
Negli ultimi giorni c’è stata un’acutizzazione di tensioni nella Foresta di Hambach. Il 17 novembre ha avuto luogo un blocco stradale eseguito con barricate incendiate, pietre sono state buttate negli scontri con la ditta di sicurezza, mentre “l’installazione” di un falso ordigno esplosivo ha ritardato per diverse ore lo smantellamento della barricata e l’abbattimento degli alberi. Da allora, per diversi giorni, le macchine di polizia e dei dipendenti sono state prese a sassate all’inizio e alla fine della giornata lavorativa. Due giorni fa alcune persone lanciavano pietre contro una decina di sbirri e operai della foresta nell’area di Trappola-Mortale, per poi iniziare a costruire la barricata sulla strada. Quando ciò è successo due sbirri hanno lasciato il furgone per disperdere le persone, mentre uno è entrato in foresta inseguendo i compagni, inciampando e cadendo, e ricevendo diversi colpi prima di fuggire spaventato in cerca di rinforzi. Dopo di questo c’è stato un lungo periodo di tensione con un forte numero di sbirri chiamati alla fine della giornata. L’ultimo convoglio che quella giornata ha lasciato la miniera è stato anche attaccato con pietre da alcune persone là presenti. E infine, ieri, c’è stato un altro attacco in strada contro una macchina di sicurezza, che ha fatto perdere il controllo al conducente, provocando un incidente. Poco dopo sono arrivati numerosi furgoni di sbirri, circondando il campo e la foresta per impedire alle persone di abbandonare il luogo. A questo punto è iniziata la caccia in cui sono state arrestate 5 persone. Un’altra persona è stata arrestata in una delle case nella foresta, e altre due nella casa sugli alberi. Questi ultimi due si trovano adesso in custodia cautelare.
Siao e Hodey sono accusati di attacco alla polizia e utilizzo di esplosivi, e per questo motivo sono tenuti ostaggi nel carcere di Colonia. Trasmetteremo tutte le nuove informazioni che avremo e gli indirizzi per scriverli, appena li riceviamo.
Solidarietà e lotta!


Njemačka: Dva anarhista iz Španjolske uhapšena u Šumi Hambach i pritvorena u Koelnu (30.11.2016.)
Jučer, 30. novembra, osam osoba je uhapšeno u Šumi Hambach. Među njima i 2 druga iz Španjolske. Svi su sinoć otpušteni, osim dva druga koja su premještena danas u Koeln zbog pritvora. Imena pod kojima su poznati u šumi su Siao i Hodey, mada ih u Španjolskoj znamo pod drugim imenima.
Posljednjih nekoliko dana u Šumi Hambach došlo je do eksakalacije napetosti. 17. novembra blokirana je ulica zapaljenim barikadama, bacano je kamenje tokom sukoba sa zaštitarskom tvrtkom, a “instalacija” lažnog eksplozivnog uređaja
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Croce Nera Anarchica
Naprijed... ovdje smo [hr]

*** Licem u lice s neprijateljem

U zoru 6. septembra pokrenuta je operacija „Scripta Manent”.
32 anarhistička druga, u raznim talijanskim gradovima, probudila je D.I.G.O.S [politička policija, nap.prev.] i pandurija s nalogom za pretres. Od njih 32, 15 su pod istragom, a za 7 njih, Marca, Sandronea, Valentinu, Alfreda, Nicolu, Annu i Danila izdani su nalozi za hapšenje, da bi zatim bilo izvršeno još jedno hapšenje (izvan okvira te istrage), Danielea, urednika C.N.A. [Anarhističkog Crnog Križa, nap.prev.] kao ishod pretresa (pronađeno je par baterija i jedan priručnika za električara).
Naručitelj navedene represivne operacije je, želimo ponoviti, javni tužitelj torinskog tužiteljstva, Roberto Maria Sparagna.
Optužbe protiv naših drugova smrde na stari papir, izvučen iz prašnjavih ladica, ništa novo pod suncem, a i nemaštoviti dokazi istražitelja, koji ne znajući za što da se uhvate kako bi opravdali svoje bijedno postojanje sabiru stare istrage, ista imena i već poznate novine/teorije.
Istraga se temelji na napadima za koje je odgovornost preuzela NEFORMALNA ANARHISTIČKA ORGANIZACIJA između 2003. i 2007.
Točnije, napadi uključeni u ovu istragu za koje su osumnjičeni, odnose na pisma-bombe poslane u maju 2005. direktoru CPT-a [sabirni centar za migrante, nap.prev.] u Modeni, kasarni prometne policije u torinskoj četvrti San Salvario i načelniku policije grada Lecce, za koje je odgovornost preuzela FAI/Narodnaja Volja, na eksplozivnu napravu u kasarni RIS-a [forenzičarska jedinica karabinjera, nap.prev.] u Parmi 24.10.2005., za koju je odgovornost preuzela FAI/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare) [obrtnička zadruga požar i slično, po potrebi spektakularna, nap.prev.], na naprave u kasarni kadeta karabinjera u Fossanu, 02.06.2006., za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda) [anonimna i strašna pobuna, nap.prev.], na pakete-bombe poslane u Torinu jula 2006. poduzeću Coema Edilità (uključenom u obnovu sabirnih centara za migrante), gradonačelniku Sergiu Chiamparinu i direktoru dnevnih novina „Torino Cronaca”, za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda), na naprave postavljene u torinskoj četvrti Crocetta, 07.03.2016. za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT; osim i na druga djela odnose se i na ranjavanje izvršnog direktora poduzeća Ansaldo Nucleare, R. Adinolfija, 07.05.2012., za koje su dva anarhistička druga, Alfredo i Nicola, već osuđeni i za koje su javno preuzeli odgovornost.
Ukratko, vraća se ustaljeno kazneno djelo udruživanja po članku 270bis [udruživanje u svrhu terorizma ili rušenja demokratskog poretka, nap.prev.] , plus po različitim 280bis [teroristička djela, nap.prev.] i jednom 285 [atentat na sigurnost države, nap.prev.].
S pravne razine toliko, u očekivanju
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Repubblica Ceca: Arrestato l’anarchico latitante Lukáš Borl (04/09/2016) [it]

Domenica 4 settembre la polizia ha catturato il nostro compagno Lukáš Borl. Lukáš è un anarchico che per quasi un anno ha vissuto nella latitanza a causa di un’intensa sorveglianza precedente. Lunedì 5 settembre il tribunale ha ordinato la custodia preventiva. La PM Naďa Voláková ha commentato così il caso per l’agenzia stampa ceca: “Confermo la cattura di un uomo accusato di aver fondato, sostenuto e promosso un movimento finalizzato a sopprimere i diritti umani e le libertà, accusato di ricatto e atti illeciti dannosi...”
Non conosciamo ancora le accuse specifiche. Continueremo a fornire aggiornamenti. Potete esprimere il vostro sostegno inviando lettere o attraverso delle manifestazioni spontanee.
Lukáš si trova nel carcere preventivo di Litomerice. Questo l’indirizzo:
Lukáš Borl 1.3.1982
Vazební věznice Litoměřice
Veitova 1
412 81 Litoměřice

Češka: Uhapšen anarhist bjegunac Lukáš Borl (04.09.2016.)
U nedjelju 4. septembra policija je uhapsila našeg druga Lukáša Borla. Lukáš Borl je anarhist koji je oko godinu dana živio u ilegali zbog prethodnog intenzivnog nadzora. U ponedjeljak 5. septembra sud je donio odluku o preventivnom zatvaranju. Državna tužiteljica, Nadija Volakova, komentirala je na ovaj način slučaj za češku novinsku agenciju: “Potvrđujem hapšenje čovjeka optuženog za osnivanje, podršku i promicanje pokreta namijenjenog gušenju ljudskih prava i sloboda, za ucjenu i nanošenje djela kaznene štete...”
Još ne znamo točno za što je Lukaš
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Italija: Hapšenja i pretresi u okviru nove policijske represivne operacije „Scripta Manent” (06.09.2016.) [hr]

U zoru 06.09. pokrenuta je nova represivna policijska operacija „Scripta Manent” [od latinske izreke „Riječi lete, zapisano ostaje”] tokom koje su širom zemlje pretreseni domovi brojnih drugova i izvršena hapšenja, nakon istrage pokrenute 2012., odnosno „slučaja Adinolfi”. Po riječima službene štampe radi se o „pripadnicima FAI” [Neformalne Anarhističke Organizacije] koji se terete za „udruživanje u svrhu počinjanja nasilnih djela s ciljem terorizma i rušenja poretka”. Sudac koji je potpisao nalog tvrdi da se „ne radi o izoliranim pojedincima, nego o jednoj organiziranoj grupi sposobnoj da isplanira i sprovede u djelo atenate”.
Osumnjičeni se, osim za terorističko i subverzivno udruživanje, terete i za, uvijek po riječima službene štampe, „eksplozije tri bombe u kontejnerima za smeće, 2007., koje su trebale pogoditi policiju” i „eksploziju dviju naprava u kasarni kadeta karabinjera 2006.”, kada je navodno pokrenuta istraga, koja se između ostalog temelji i na „čitanju brojnih dokumenata koje su predstavanici anarhije širili internetom kako bi poticali da djelovanje”.
Kao sredstvo komunikacije FAI navode se već inkrimirani anarhistički časopisi „Pagine in rivolta” i „KNO3” te današnji časopis talijanskog Anarhističkog Crnog Križa „Croce Nera”.
Uslijedit će vijesti.

Švicarska: Dezartikulirati svijet autoriteta [hr]

Proteklo je mjesec dana od požara na anteni u Zurichu-Waidbergu, mjesec dana sumnjive tišine medija i vlasti.
Tek su se prošle sedmice počeli pojavljivati prvi detalji. Iz medija doznajemo da je navedena antena čak rezervni radio-sistema ciriške policije koja se treba uključiti u slučaju da uobičajeni radio-sistem zakaže. Kablovi u temeljima te antene su zapaljeni, što je nanijelo štetu od stotina tisuća franaka i isključilo je na „nekoliko dana”, dok je izdan međunarodni nalog za hapšenje osumnjičenog anarhista[1] (Dissonanz, br.32).
Naspram ovih novih činjenica ne iznenađuje nas da je uslijedila tišina nakon navedene sabotaže. Tim je napadom dodirnut otvoreni živac koji je posramio sve policijske snage grada Zuricha i istaknuo njihovu ranjivost.
Što bi se bilo desilo da je u tom trenutku, iz nekog razloga, došlo do kvara na radio-sistemu policije?
Vjerojatno, onemogućena da koristi radio za komuniciranje i prenošenje naredbi te informacija, ciriška bi policija bila ozbiljno ograničena da koordinira i reagira, što bi stvorilo pogodnu situaciju za svakoga tko želi riješiti
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Grčka: Mario Seisidis i Kostas Sakkas – Prva izjava nakon hapšenja (08.2016.) [hr]

4. augusta, zbog nasumične policijske kontrole kraj Sparte, okončao se put slobode.
Dva različita puta su došla do kraja, dok su dva različita započela, no ipak imaju jedan zajednički cilj. Slobodu. Sloboda koja nam nije data i nije zajamčena čak ni na tren. Naprotiv, svako se od nas, na vlastiti način i s vlastitim obilježjima, vrlo oštro borio za nešto što se podrazumijeva.
Borili smo se za svaki slobodni pogled u nebo, za svako slobodno rukovanje, svaki slobodni zagrljaj, svaki slobodni udisaj.
Potvrdili smo ono što nam svaki kazneni mehanizam oduzima, naše jedine oružje naša beskrajna želja za slobodom, ali i hrabrost koju izvlačimo iz pomisli da se borimo i za one koji više nisu s nama.

S druge strane, nasuprot slobodi i samog života, susreli smo se s uniformiranim državnim ubojicama, poslušnim psima, lakejima buržoazije i njenog kapitala. S onima koji nisu oklijevali da nam pucaju u leđa, koji su nas mučili jer smo instinktivno poduzeli najočitije, pokušali pobjeći iz njihovih ruku. No, i da su meci pogodili metu bili bi ubili nas, ali ne naše ideje. Zato što, vrlo jednostavno, ustrajnost slobode ostaje nedodirnuta kroz sva vremena unatoč svim sojevima tužitelja i njihovog oružja. Zato što se naši vidici neće nikada prilagoditi šupljim glavama vlasti. I na taj način, čak i ako ubiju nas neće nikada izbrisati viziju revolucije, koja će i dalje
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Gaillac [Francuska]: Sabotirani bankomati u znak solidarnosti s optuženima za pljačke banke u Njemačkoj (16./17.08.2016.) [hr]

U noći između 16. i 17. augusta sabotirana su četiri bankomata.
Taj napad predstavlja gestu solidarnosti s osobama optuženima pljačke u Aachenu.

(O temi pljačke banaka u Aachenu može poslužiti brošura na francuskom jeziku Allonger la main)

Španjolska – Njemačka: Još jedan anarhist uhapšen za pljačku banke u Aachenu i izručen (21.06.2016.) [hr]

U zoru utorka 21. juna jedinice Mossos d’Esquadra [katalonska policija, nap.prev.] provalile su kroz vrata doma anarhističkog druga u Barceloni, gdje je živio sa svojom partnericom i drugim sustanarima. Svi su se probudili s oružjem uperenim u njih te satima zadržani u lisicama dok je policija pretresala i devastirala stan, u četvrti Eixample. Na kraju je drug uhapšen i odveden u Madrid, gdje je Nacionalni Sud odlučio pritvaranje na osnovu Europskog naloga za uhićenje, koji je izdalo tužilaštvo iz Aachena, optužujući ga za sudjelovanje u eksproprijacije podružnice banke Pax u novembru 2014.
Iz istog se razloga drugarica uhapšena 13. aprila u Carmelu nalazi još u
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Zurich [Švicarska]: Represija i njen kontekst [hr]

Represija je nešto što osobe koje se bore za urušavanje društva gotovo i ne mogu izbjeći. Kada se borimo za našu slobodu ubrzo se suočimo s državom i njenim raznim represivnim organima: od pandura na ulicama do sudova, a čak i zatvora. Završiti jednog dana u zatvoru predstavlja jednu sumornu mogućnost koju, kao revolucionari, trebamo uzeti u obzir. Kada represija pogodi najprije neke određene drugove ne smijemo zaborativiti da je istovremeno njen cilj ne samo zatvoriti ili „kazniti” osobe koje su prešle neke granice, već i zaustaviti ili usporiti dinamike, borbe i projekte. Ovdje želim govoriti o tim manje očitim aspektima.

*** Represija nije osobna stvar
Kada represija pogodi uobičajena reakcija je zatvoriti se u same sebe. Sklonimo se, ne suočavamo se javno s problemima, iako se raspravlja o tome što desilo, ali u grupicama i to ne javno, kao da je represija nešto što ne bi trebali svi vidjeti (ne samo anarhisti, nego „društvo” općenito). Ja osobno smatram da je to ozbiljna pogreška i kada se nešto slično desi mislim da bi trebali napraviti baš suprotno. Besmisleno je sakrivati nešto što je prethodno bilo sasvim vidljivo. Represija se, u suštini, ne tiče samo jedne osobe ili „fiktivnog” anarhističkog pokreta, nego čitavog društva zato što istodobno cilja na zastrašivanje potencijalnih pobunjenika. Kada dođe do hapšenja nekog druga trebali bi srušiti tabu šutnje, tko zna, možda ako objasnimo drugima ljudima „izvana” što se desilo onda bi i oni mogli suosjećati s
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Hag [Nizozemska]: Zabrana kretanja kvartom u širem kontekstu represije [hr]

3. augusta je nekoliko anarhista iz Haga, Nizozemska, i jedan izvan grada, dobilo pismo gradonačelnika Van Aartsena u namjeri da nametne dvomjesečnu zabranu pristupa Schilderswijku, radničkoj i imigrantskoj četvrti u središtu grada. Gradonačelnik želi iskoristit takozvani „Nogometni zakon” koji je sada po prvi puta upotrijebljen protiv političkih aktivista. U posljednje vrijeme su anarhisti u Hagu suočeni s mnogo represije, od koje većina dolazi iz gradonačelnikovog ureda.

*** 50.000 eura štete zatraženo za deložaciju De Vloeka
9. septembra 2015, tokom deložacije društvenog centra De Vloek, skvotiranog prije 13 godina, uhapšeno je 10 osoba. Petero njih je zadržano u dvotjednom pritvoru nakon što su optuženi da su počinili nasilje nad policijom. Nekoliko mjeseci nakon otpuštanja tih desetoro tada uhapšenih osoba dobilo je pismo od gradonačelnika Haga u kojem se traži 50.000 eura za štetu. Nakon dubljeg ispitivanja tog speficičnog zatraženog iznosa bilo je očito da se uveliko temelji na troškovima koji nemaju nikakve veze s deložacijom: otklanjanje kontejnera ispunjenih šljunkom koji su navodno upotrijebljeni kao barikade, čuvanje terena nakon deložacije (De Vloek je srušen odmah nakon
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Lukáš Borl
Izbjeći nadzor države [hr]

Anarhist sam, pobunjenik, a to za mene mnogo znači. Između ostalog, da mi prijete isti oni protiv kojih se borim. Među svim drugim pobunjenicama, s nama, anarhistima, stvar je složenija. Uvijek nam prijeti opasnost, bez obzira u koje vrijeme ili na kojem mjestu mi živjeli – kao borci protiv svih država anarhisti se uvijek nalaze pod prijetnjom represije i nasilja. U monarhiji, teokraciji, u fašističkoj ili boljševičkoj diktaturi, isto kao i u vrijeme liberalne demokracije. Svi bi anarhisti trebali živjeti sa spoznajom da se svaki dan može pojaviti pesnica državne represije.

No, premda sam oduvijek osjećao tu prijetnju, kroz godine moje anarhističke aktivnosti taj sam osjećao prilično umrtvio. Nije me previše emocionalno dodirnulo kada su se pojavili neki od učestalo ponavljanih oblika represije. Postali su rutina. U svakom trenutku panduri nasilnički napadaju anarhističke prosvjede ili deložiraju skvotove. Svako toliko nekog uhapse, da bi ga nakon nekog vremena otpustili uz novčanu kaznu ili na uvjetnu slobodu. Ništa posebno u anarhističkoj sredini. Ne moramo zbog toga pasti u očaj, trebamo se samo znati nositi s takvim situacijama. Ja sam se počeo neminovno susretati s tim uzastopnim problemima zbog anarhističkih aktivnosti. Trebamo to samo držati na umu, da ako se netko bori protiv države onda će mu ta ista država i uzvratiti
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