Salonicco [Grecia]: Attacco incendiario contro compagnia di telecomunicazioni (04/05/2017) [it]

Stiamo affrontando la tecnologia come strumento nelle mani dei padroni e del capitalismo, che ci toglie le nostre capacità, pratiche o meno. Il loro obiettivo è stabilire qualunque tipo di tecnologia come qualcosa di indispensabile per ognuno di noi, per sottomettere ogni mente e ogni corpo a questo o quello strumento tecnologico, che a prima vista rende le nostre vite più facili e più piacevoli.
La conseguenza reale dall’altra parte è la distruzione di relazioni sociali e umane, della terra e della natura. Tutto questo per lo sviluppo di un’efficace controllo sociale e per realizzare profitti.
Una parte interna del complesso tecnologico è rappresentata dalle telecomunicazioni, che causano alle persone molti sintomi nocivi.
Le telecomunicazioni fanno parte del piano totalitario di controllo, dove le comunicazioni registrate alimentano le banche dati degli Stati per motivi di sicurezza interna. Le compagnie nazionali e multinazionali, che detengono il monopolio su questi strumenti, collaborano con lo Stato raccogliendo dati e partecipando attivamente al sistema repressivo.
Inoltre, le telecomunicazioni odierne, con
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Montreal [Canada]: Incendio di due auto di lusso a Saint-Henri (13/07/2017) [it]

Nella notte del 13 luglio, ispirati/e dagli scontri di Amburgo, abbiamo bruciato due macchine di lusso, giusto a fianco di un palazzo in comproprietà [per ricchi; NdT] a Saint-Henri. In un quartiere in cui la gente deve scegliere fra comprare del cibo oppure pagare l’affitto, non siate sorpresi del fatto che diamo fuoco alle vostre sfrontate esibizioni di privilegio.
Abbiamo utilizzato un metodo abbastanza semplice: dei bastoncini accendi-fuoco che abbiamo ricoperto per metà con della pasta accendi-fuoco. Tutto il materiale necessario è stato trovato in un negozio di attrezzatura per campeggio. Abbiamo acceso l’estremità del bastoncino ricoperta con la pasta e poi lo abbiamo piazzato in un angolo della griglia della macchina, quella che si trova fra i fari. Abbiamo utilizzato due bastoncini per macchina. Il fuoco comincia ad essere visibile solo quando la plastica o l’olio del motore cominciano a bruciare, cosa che lascia abbastanza tempo per andarsene senza farsi notare. Bisogna fare attenzione: il fuoco può facilmente estendersi alle auto parcheggiate a fianco dell’obiettivo.
La polizia, che partecipa con
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Bagnolet (Seine-Saint-Denis) [Francia]: Incendio solidale (09/2017) [it]

Questa notte è stato incendiato un veicolo della Orange [compagnia di telecomunicazioni, ndt.] sul parcheggio delle Poste in via Sadi Carnot a Bagnolet. Macchine, cavi e fibra ottica bruciano benissimo... non è poi così difficile!
Un saluto agli incendiari di trasmettitori, a tutti a coloro che si mettono in gioco. Morte alla rassegnazione, morte alla politica!
Un pensiero solidale a Kara e Krème – e per gli anarchici italiani colpiti dalla repressione per il caso di Firenze e Scripta Manent.
Fuoco e fiamme contro questo mondo!

Distruggere l’Argentina [it]

Questo ci ha donato un sorriso di complicità con i nostri compagni che lottano nel territorio dominato dallo Stato argentino. Questo testo rivendica alcune azioni nel mese di agitazioni per Santiago Maldonado. C’è anche una dichiarazione su alcune menzogne lanciate contro di loro dalle masse. Ad esempio, alla manifestazione di 1° agosto sono stati accusati di essere degli “infiltrati” solo perché avevano deciso di spezzare la normalità, invece di comportarsi in modo pacifico. Questo è quello che succede quando lo Stato ci attacca. Restituiamo il colpo con tutta la nostra forza!!!
VOGLIAMO IL NOSTRO COMPAGNO INDIETRO, ADESSO!!!

Queste non sono solo parole: abbiamo raggiunto il “livello” di azione diretta e loro raccontano menzogne su di noi perché ci temono. Non tutto quello che succede colpisce i giornali del sistema! E neanche i nostri! E tutto avviene molto velocemente, compagni. Vertigine rivoluzionaria, che scuote il cuore: è ciò che volevamo, e infine lo abbiamo ottenuto. Non lusinghiamoci. Come i nostri meravigliosi compagni di Portogallo ci avvertirono, siate intelligenti: né “anarchismo libraio” né “punk auto-distruttivo”, va bene? Noi non ci inventiamo nulla. Abbiamo conosciuto el Lechu, ed è meglio che ci ascoltino bene quelli che oggi lo rivendicano come una figura pubblica... Lui è, sottolineiamo, uno di noi: ANARCHICO! Nemico dello Stato, del capitale e della merdosa “pace sociale” di coloro (... e che il fulmine possa cadere sulle teste di quelli che lo chiamano “tossico ayahuasca” [bevanda psicoattiva, ndt]) che adesso frignano per la sua scomparsa facendo politica con i nostri ideali. Noi non siamo degli “infiltrati”, come quei complici dello spettacolo che starnazzano ogni volta quando si infiamma la passione della rivolta anarchica.
Il 31 agosto è stato bruciato l’edificio di GEOF... l’edificio del Gruppo Speciale di Operazioni Speciali della Polizia Federale “anti-terrorismo” nel mezzo del quartiere borghese di Palermo... pieno centro di Buenos Aires, e i media merdosi non ne hanno parlato; hanno fatto la stessa cosa con tanti attacchi che
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Salonicco [Grecia]: Spazio occupato 111 – Solidarietà con i compagni detenuti in Italia [it]

Il 3 agosto 2017 gli sbirri hanno perquisito diverse case e spazi occupati a Firenze (sgombero della Riottosa), Roma e Lecce, con l’obiettivo di arrestare 8 compagni di Firenze. Questa operazione riguarda 2 attacchi. Il primo concerne il collocamento di un ordigno esplosivo in una libreria fascista legata a Casapound, il 1° gennaio 2017, che comportò il ferimento di un artificiere di polizia (che perse una mano e un occhio). Il secondo attacco era con molotov contro la caserma di carabinieri, il 4 aprile 2016. I due attacchi hanno avuto luogo a Firenze. Gli sbirri affermano di aver identificato le persone tramite intercettazioni e identificazioni delle tracce di DNA.
Le accuse sono: “tentato omicidio” per i 5 compagni nel primo caso, e “fabbricazione, detenzione e trasporto di ordigni esplosivi in spazio pubblico” per tutti i compagni, tutto questo nel contesto di “costituzione di un’organizzazione criminale”. Alcuni giorni dopo, 6 compagni vengono rilasciati, sebbene le accuse rimangono, e 2 compagni vengono imprigionati per l’attacco alla libreria fascista. A uno dei due compagni è stata imposta la censura sulla corrispondenza.
Nell’estate 2017 è stata messa in scena un’altra opera teatrale, con lo Stato italiano, la società e i mass media come registi. I protagonisti illustri erano lo sbirro “buono”, la vittima che eroicamente perse un occhio e una mano, la polizia e i fascisti, attaccati da protagonisti “cattivi”, gli anarchici. Il messaggio che questa opera cerca di promuovere è la punizione dei “cattivi”, utilizzandoli come esempio per ...

Basilea [Svizzera]: Due notti consecutive di incendio contro il mondo di autorità (03/09/2017) [it]

[Nel corso di due notti consecutive a Basilea, le fiamme hanno incendiato i veicoli di questo mondo di controllo e autorità. Nella notta tra sabato e domenica di 3 settembre, una macchina di sbirri in borghese è stata incendiata nella via General Guisan. L’attacco è stato rivendicato su Barrikade.info. Poi, nella notte tra domenica e lunedì 4 settembre nella via Johanniter, un veicolo dell’azienda, probabilmente della società Swisscom, è andato in fumo. Questo secondo incendio, per adesso, non è stato rivendicato].

Incendiata autocivetta della polizia Basilese
Questo incendio è legato anche alla lotta contro l’ingrandimento [del carcere] di Bässlergut. Secondo noi, il ruolo di polizia precede quello delle grosse aziende di costruzione: è questa che, con controlli razziali, dà la caccia alle persone per strade e riempie le carceri.
Niente più sbirri! Niente più controlli di polizia!
Pur un autunno caldo!

Messico: Due lettere del detenuto anarchico Fernando Bárcenas (31/08/2017) [it]

31/Agosto/2017
Ai compagni ribelli e a coloro che non capiscono il mondo che li circonda.
Ancora una volta mi ritrovo a scrivere in questo spazio di riflessione che mi permette a conoscermi un po’ di più e a comprendere che nonostante tutto sono libero.
E’ vero che per molti mesi mi ero imposto il silenzio, dato che il mio umore cambia come tutto nella vita, e ogni tanto mi piace la solitudine...
Però adesso che sento il bisogno di scrivere lo voglio fare soprattutto per due cose: primo per ribadire la mia posizione di guerra quotidiana, dato che certe volte alcune persone fanno finta di essersi scordate che viviamo in guerra. Secondo per chiarire alcune cose e questioni su come noi “dentro” percepiamo la solidarietà dei compagni “fuori”.
Comunque, per quelli che non conoscono molto questa questione, sarò breve e spigherò che sono prigioniero da 13 dicembre per aver osato attaccare e mettere in questione il modo di vita che ci viene imposto. Per questo la posizone
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Cévennes [Francia]: Audaci, si voleva incendiare il cielo (19/08/2017) [it]

qualche morso contro l’addomesticamento delle montagne (attorno al 19 agosto)

Se amiamo gli spazi di montagna, è per la loro vastità. Le loro forme caotiche, la loro potenza che rivela le forze differenti che le hanno forgiate. Le montagne rappresentano l’immaginario di selvaggio e di intensità, una sensazione rara e preziosa di sfuggire per un breve istante ad un mondo soffocante, artificiale, sotto controllo.
Le montagne ci arricchiscono per la sfida che rappresentano, per l’ostilità delle loro pendici ripide, per l’inaccessibilità originaria delle loro cime. Perché non offrono conforto, tracce, cammini tracciati, e perché obbligano chi vuole percorrerle a deviazioni, a mettersi in discussione, obbligano alla volontà, a rischiare, ma anche all’umiltà e alla pazienza.
Perché esiste un piccolo assaggio di imprevedibile, perché non esiste una linea dritta, una logica di profitto. Perché sono ancora un rifugio per molte specie viventi, perché non si adattano ad un mondo iper-veloce, di produttività, profitto e controllo. Ci piace che esse siano, se non un ostacolo, allora almeno un freno alla marcia di questo mondo. Che gli architetti non sappiano costruirvi città, che i loro rilievi blocchino le onde, qui i loro crepacci intrappolino gli escursionisti troppo abituati all’affidabilità dell’asfalto.
Quindi, chiaro, ci sono strade e tunnel. Le seggiovie e le piste attrezzate. Ci sono la segnaletica, sentieri ben tenuti, i rifugi confortevoli, i dati GPS. Antenne, piloni, cavi di alta tensione, pascoli riservati al bestiame, cave e miniere, foreste disboscate, l’agricoltura che arriva sempre più in alto. Evidentemente, la volontà di controllo e di profitto della specie umana non si ferma alle pianure e alle colline. E’ da molto tempo che queste montagne sono state studiate, mappate, colonizzate, rese sicure e redditizie. Che vi si gioca con gli esseri viventi come
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Francia: Viaggio a Nantes rivoltante (28/08/2017) [it]

azione diretta e lotta di classe
Nella notte dal 27 al 28 agosto, passeggiavo nel centro di Nantes, dove molte strade portano ancora i nomo di famosi commercianti di schiavi.
Deciso a fottere la borghesia, ho trovato un grosso fuoristrada di borghesi, in quartiere di borghesi, e l’ho incendiato con gioia. Il 99% di gentili cittadini contro l’1% di cattivi speculatori, il popolo
unito, sono tutte stronzate. Tutta la borghesia, la grande, la media, la piccola, e quelle e quelli che vogliono assomigliarle, devono essere attaccati.
Un pensiero per i sudanesi espulsi in questi ultimi giorni e per tutti gli altri.

(tradotto da guerresociale)

Orbeil (Puy-de-Dôme) [Francia]: L’estate, barbecue di ripetitori (22/08/2017) [it]

Quando arrivi sulla cima del pendio, c’è l’Orsa maggiore dritto sopra la tua testa. E poi, in basso, vedi le luci di Issoire, che fanno la guerra alle stelle del cielo. E soprattutto, soprattutto, accanto a te c’è il ripetitore che ti ricorda che non sei venuto/a per recitare delle poesie. Accendi il fuoco…
Nelle prime ore del 22 agosto, abbiamo appiccato il fuoco, lassù sulla collina. A Moidias, due ripetitori che servono la rete telefonica da Issore a Brioude, oltre che la diffusione di numerose frequenze radio, sono bruciati. Non potendo spegnere le luci della città, abbiamo almeno staccato gli smartphone.
Perché questo mondo è troppo stretto, perché esso mira alla normalizzazione, al controllo, alla sterilizzazione e alla digitalizzazione di ogni individualità. Perché avevamo voglia di offrirci un respiro, di sentirci vivi/e piuttosto che di soffocare. È vero che questo desiderio di distruzione avrebbe potuto saziarsi con l‘attacco di un locale della Croce Rossa, di un allevamento o di un CPT. Attacchiamo per non essere più un/a architetto/a in più delle strutture del potere. Attaccare per il piacere immediato e non per degli ipotetici futuri radiosi.
Come hanno già sottolineato altre rivendicazioni, la tecnologia – che ci tiene al laccio e colonizza i nostri immaginari – è uno dei pilastri di questa civilizzazione. Se siamo d’accordo con questa constatazione, non ci soddisfiamo di una semplice condivisione di idee. Abbiamo allora cercato dei punti sensibili sui quali agire. Bruciando dei ripetitori, non miriamo soltanto ad infliggere il massimo danno ai promotori di protesi tecnologiche. È una maniera di comunicare, di interagire, di civilizzarsi quella che vogliamo sabotare. Per fare uscire dal seminato la routine degli
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Radiofragmata
Grecia: Dichiarazione per la Settimana internazionale di Solidarietà con i prigionieri anarchici (23/08/2017) [it]

Sulla settimana internazionale di solidarietà per i detenuti anarchici, 23-30 agostoRadiofragmata

Ormai da anni le varie agenzie statali di repressione ordinano nuove indagini basate sul solo criterio delle posizioni politiche dei sospetti. E questo sono le posizioni degli anarchici, soprattutto quelli che trasformano le proprie idee in azioni, quelli che armano i propri desideri e attaccano l’autorità statale. Perciò, ogni indagine è legata ad un possibile procedimento giudiziario contro i compagni, secondo le leggi della loro “democrazia”. Il procedimento di polizia che inizia con i testi per poi estendersi a tutte le possibili azioni, non un fatto nuovo negli ambienti anarchici. Al contrario, come dimostra il passato ci sono già stati simili procedimenti in paesi come Italia, Cile ecc, là dove esiste una forte presenza dei compagni, che promuovono l’azione diretta e l’intervento.
L’obiettivo comune dell’odierna polizia internazionale è la prevenzione della propaganda anarchica, dell’azione diretta e della diffusione di idee. Per questo motivo, in molti casi nemmeno esitano a lasciar da parte l’affinata maschera di “democrazia” che in teoria consente “libertà di parola e idee”. E così, ogni illusione che qualcuno magari poteva ancora serbare viene disciolta. Le cose diventano chiare: “l’azione anarchica o la parola è o illegale o assolutamente nulla!”. La nuova forma di repressione viene attualmente esercitata contro molti dei nostri detenuti che si trovano in carcere con accuse basate sulla loro identità politica e avendo rivendicato politicamente le proprie azioni e le proprie organizzazioni. E’ indubbio che nel futuro questa strategia di repressione preventiva, di processi con massimo della pena, e rapidi, come gli sforzi di isolare e mettere a tacere saranno implementati ovunque, o almeno ci sarà il tentativo – oltre i nostri detenuti essa cercherà di raggiungere gli spazi anarchici e i luoghi auto-organizzati che difendono e diffondono i valori anarchici.
Assieme con le pesanti, devastanti sentenze contro i
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Basilea / Zurigo [Svizzera]: Sabotaggi incendiari contro i collaborazionisti del futuro maxi-carcere di Bässlergut (08/2017) [it]

Zurigo: I macchinari sul cantiere dell’azienda Implenia sono stati incendiati all’alba di giovedì 17 agosto 2017. Poco prima delle 5, le fiamme sono divampate nel cantiere di “Greencity” a Leimbach, Zurigo. Due escavatori di questa azioneda che collabora alla ristrutturazione del carcere di Bässlergut sono stati completamente distrutti dalla fiamme, mentre un altro macchinario è stato danneggiato. Gli sbirri e la stampa locale sono formali: “i macchinari non hanno preso fuoco a causa di un guasto tecnico, l’incendio è di natura dolosa”. I danni materiali ammontano già a diverse centinaia di migliaia di franchi svizzeri. Marco Cortesi, il portavoce della polizia di Zurigo, ricorda tra l’altro gli incendi avvenuti in estate e in primavera sempre a Zurigo (l’incendio di un macchinario Implenia all’inizio agosto, e quello di un furgone dello stesso costruttore in giugno). Ma al fine di trovare gli autori di questi incendi recenti, gli investigatori dicono che stanno esaminando altre piste e rammentano anche altri sabotaggi incendiari che hanno colpito le infrastrutture nella regione, come ad esempio il cantiere del futuro centro di giustizia e di polizia all’inizio luglio 2017, e un ripetitore, utlizzato come
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Germania: Azioni di solidarietà con i prigionieri di G20 (07-08/2017) [it]

Amburgo: Nella notte di 3 agosto 2017 una macchina della POWER (Personen-Objekt-Werkschutz GmbH) è stata data alle fiamme. Solidarietà con i prigioneri di G20!

Flensburg: Nelle notti tra il 1° e il 2 agosto, e l’8 eil 9 agosto, i commissariati di Flensburg e di Tarp (nei dintorni di Flensburg) sono stati presi di mira in solidarietà con tutti i prigionieri di G20. In questi due attacchi è stata gettata della pittura sulla facciata e lasciata la scritta “Welcome to Hell”. Infine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto un commissariato di Handewittt è anche stato preso di mira (lasciata pittura e scritte sulla facciata in relazione al vertice G20).

Münster: Alle prime ore di 6 agosto, nei dintorni di
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Svizzera: Sabotata azienda OGM “Agroscope” (05/2017) [it]

Una notte siamo entrati ne vigneto sperimentale di Agroscope a Gudo (comune di Bellinzona) e tagliato quasi tutte le piante sul campo, distruggendo anni di ricerche. Questa azione di sabotaggio è stata fatta perché Agroscope è un’istituzione che promuove gli OGM in Svizzera. Agroscope è la proprietaria di un sito protetto a Reckenholz (Zurigo), dove vengono crescono geneticamente modificate patate, mele, grano (ecc.). Ma hanno anche uffici e campi che possono essere attaccati, dove non si coltivano le piante OGM.
Attacca Agroscope e coloro che traggono profitto dalla distruzione del pianeta!

Per la terra,
Gufi notturni

Parigi [Francia]: Furgone di Eiffage a fuoco (08/2017) [it]

Parigi, rue Compans. Questa notte abbiamo incediato un furgone di Eiffage, costruttore di prigioni. Scommettiamo che stanno già mirando al lucroso mercato delle trentatré nuove prigioni [che lo Stato francese prevede di costruire nei prossimi anni; NdT]. Siamo impazienti. Delle masse ce ne freghiamo. Le classi... mai piaciuta la scuola. All’illusoria Grande sera [della Rivoluzione; NdT] preferiamo le ore piccole – incendiarie.
Vogliamo mandare un sorriso complice agli incendiari di Bar-le-Duc, di Tolosa, della Drôme e di ogni luogo.
Un pensiero per Kara e Krem, per i compagni recentemente imprigionati in Italia (e quelli e quelle in prigione per l’Operazione Scripta manent), per Riccardo...

Libertà per tutte e tutti!
Viva l’anarchia!

(tradotto da guerresociale)

Bar-le-Duc [Francia]: Molta rabbia e qualche fiamma a Enedis (17/08/2017) [it]

A Bar-le-Duc, nella notte fra il 16 e il 17 agosto abiamo bruciato diverse macchine sul parcheggio della ditta ENEDIS [branca di Electricité de France che è proprietaria e gestisce la reta di distribuzione elettrica; NdT]. In particolare per il legame che questa ditta ha con il progetto CIGEO [progetto di una mega-discarica nucleare sottoterra, in un piccolo paesino dell’Esta della Francia, Bure; NdT], dato che l’interramento delle scorie radioattive a Bure è una tappa necessaria per una produzione sempre maggiore di energia nuceare. Ma anche per tutta la merda che essa rappresenta, come i contatori elettrici Linky, i tagli dell’elettricità contro quelli e quelle che non possono pagare le bollette, la corsa al profitto etc.
In questi ultimi mesi, sono stati rivendicati diversi attacchi contro ENEDIS, ci hanno fatto piacere e abbiamo voluto farvi eco, il nostro è
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Besançon [Francia]: Libertà per tutti i prigionieri di G20 ad Amburgo (08/2017) [it]

All’inizio di settimana scorsa, nel cuore di questa tetra città, sono stati inviati alcuni messaggi di solidarietà alle numerose persone detenute per aver partecipato alla rivolta di Amburgo in occasione del vertice di G20. All’entrata del centro città, il gigantesco murale della Banca Agricola, simbolo dell’arroganza dei ricchi e del potere del denaro sulle nostre vite, è stato bersaglio di vernice. Inoltre, diverse scritte hanno ribadito la nostra solidarietà incondizionata con coloro che sono insorti all’inizio del mese di luglio contro il loro mondo di sfruttamento e dominio. Infine, diversi parchimetri sono stati sabotati con la vernice, e Parkéon è rimasto nel buio per più di 24 ore come minimo.
Un pensiero particolare a Riccardo, la cui lettera abbiamo apprezzato.

Libertà per i prigionieri di G20! Libertà per tutti!

Parigi [Francia]: Attaccata ambasciata tedesca in solidarietà con gli accusati di anti-G20 (17/07/2017) [it]

Nella notte tra 16 e 17 luglio ambiamo realizzato una simbolica azione diretta contro l’ambasciata tedesca a Parigi, in supporto agli accusati di Amburgo, denunciando anche la repressione subita durante le proteste anti-G20.
Quella notte in via marbeau si sentiva “pshiit, bam, boum”. Neanche il tempo di accendere la miccia, che già la facciata era stata ridecorata con “Welcome 2 hell”, i vetri spaccati a colpi di martello e l’entrata principale incendiata con bottiglie molotov.
Con questo gesto abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà con la quarantina di persone ancora detenute ad Amburgo, a seguito a disordini che hanno accolto il G20 dal 5 al 9 luglio scorso; e anche far notare alle autorità tedesche la nostra determinazione a continuare dappertutto la lotta contro il capitalismo e il suo contesto di sicurezza.
Malgrado lo stato d’assedio imposto agli abitanti di Amburgo durante il G20, e le 20.000 forze dell’ordine, i cannoni ad acqua e i veicoli blindati dispiegati per lo spettacolo, gli anarchici arrivati da
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Tolosa [Francia]: Fiamme solidali (06/08/2017) [it]

Nella notte tra 5 e 6 agosto abbiamo incendiato a Tolosa un camion della SPIE, azienda che tra altri mali costruisce anche carceri.
Con questo modesto atto vogliamo inviare un messaggio di solidarietà a dei compagni anarchici.
In primo luogo agli 8 compagni arrestati in Italia questo 3 agosto, nell’inchiesta su due attacchi (uno contro una libreria di Casapound dove uno sbirro perse mano e occhio nel tentativo di disinnescare l’ordigno, e l’altro contro una caserma di carabinieri), e a molti altri nelle altre inchieste antiterrorismo.
Ai due compagni ancora in custodia cautelare per il caso del quai Valmy, col crescente isolamento (soprattutto a causa del blocco della posta).
Nonostante il tono seccante della sua dichiarazione, vogliamo ugualmente esprimere il nostro sostegno a Damien, il quale uscito da galera continua ad essere bersaglio della repressione.
Libertà per tutti

Arson Lupin

Grecia: Bruciata macchina del giornalista SKAI (18/04/2017) [it]

“Man mano che la necessità si trova socialmente sognata, il sogno diventa necessario. Lo spettacolo è il brutto sogno della società moderna incatenata, che infine non esprime che il suo desiderio di dormire. Lo spettacolo è il custode di questo sonno.” Guy Debord

Rivendichiamo la collocazione di un ordigno incendiario in macchina di G. Papahristos, davanti a casa sua in agios dimitrios, all’alba del 18/4.
G.Papahristos è un pezzo di merda umana dell’ambiente giornalistico. La sua carriera è simile alle altre della sua specie. Un tuttofare politico che in ogni momento viene chiamato ad offrire i propri servizi agli interessi delle autorità rilevanti, siano essi politici o economici, come le sue avventure, dal “verde” DOL [gruppo editoriale greco, ndt.] al neoliberale SKAI, dimostrano.

Ma qual è il ruolo istituzionale dei giornalisti?
Per noi i giornalisti rappresentano una parte cruciale del meccanismo ideologico dell’inganno mediatico, chiamati a servire gli interessi dello Stato e del capitale. Il loro principale servizio agli interessi menzionati è dato attraverso la coltivazione della paura e l’abbellimento di certe situazioni, e questo lo raggiungono con informazioni fuorvianti allo scopo di creare il proprio concetto di realtà. Nella “democrazia” greca, dove la libertà di parola ipoteticamente predomina, come per magia il “pluralismo di opinioni” sembra dirigersi verso quelle di una élite politica ed economica. Come risultato, “l’opinione pubblica” viene dettata da notizie e informazioni che i portatori dei circoli mediatici diffondono, sempre con lo scopo di assicurare il sicuro letargo al potere statale, aiutandolo ad espandere il suo regime di
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Italy: To The International Anarchist Movement [it]

Update Croce Nera Anarchica: This morning 5th August there was the judicial hearing validation of the detained anarchist comrades. Six of the eight people arrested on 3 August morning were released today. The comrade Salvatore Vespertino is still in the prison of Solliciano in Florence. Also the comrade Pierloreto Fallanca remain inprisoned in Lecce. Updates will follow.
Salvatore Vespertino – c.c. Sollicciano – via Minervini 2r – 50142 Firenze – Italy
Pierloreto Fallanca – via Paolo Perrone 4 – 73100 Lecce – Italy

TO THE INTERNATIONAL ANARCHIST MOVEMENT
Florence, April 21, 2016: someone attacked the carabinieri barracks in Rovezzano, the Florentine suburbs, with a molotov.
Florence, January 1, 2017 an explosive device placed outside the bookshop “Il Bargello” near Casa Pound explodes in the hands of a policeman who is severely injured.
Following these two anonymous attacks, on the morning of August 3, 2017, eight comrades are imprisoned.
The anarchists: Marina Porcu, Micol Marino, Pierloreto Fallanca (Pasca), Giovanni Ghezzi, Roberto Cropo, Salvatore Vespertino, Sandro Carovac, Nicola Almerigogna.
These comrades have been notified of accusations of attempted murder because of the wounding of the bomb disposal engineer Mario Vece, fabrication, detention and transportation of explosive devices, aggravated damage for the throwing of incendiary bottles against the Carabinieri barracks.
The names of the main inquisitors to have coordinated the investigations
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Italia: Al movimento anarchico internazionale [Comunicato sugli arresti di Firenze] [it]

Aggiornamento CNA: Questa mattina 5 agosto c’è stata l’udienza di convalida degli arresti. Sei dei compagni anarchici arrestati la mattina del 3 agosto sono stati scarcerati quest’oggi. Resta carcere di Firenze il compagno anarchico Salvatore Vespertino, e nel carcere di Lecce il compagno anarchico Pierloreto Fallanca. Seguiranno aggiornamenti.
Salvatore Vespertino – c.c. Sollicciano via Minervini 2r – 50142 Firenze
Pierloreto Fallanca – Via Paolo Perrone 4 – 73100 Lecce

AL MOVIMENTO ANARCHICO INTERNAZIONALE
Firenze, il 21 aprile 2016 qualcuno attacca con molotov la caserma dei carabinieri sita a Rovezzano, periferia fiorentina.
Firenze, 1 gennaio 2017 un ordigno esplosivo collocato all’esterno della libreria vicina a Casa Pound denominata “Il Bargello”, esplode tra le mani di un artificiere della polizia di stato, il quale resta gravemente ferito.
A seguito di questi due attacchi non rivendicati, la mattina del 3 agosto 2017 vengono imprigionati otto compagni.
Gli anarchici: Marina Porcu, Micol Marino, Pierloreto Fallanca (Pasca), Giovanni Ghezzi, Roberto Cropo, Salvatore Vespertino, Sandro Carovac, Nicola Almerigogna.
A questi nostri compagni vengono contestati i reati di tentato omicidio a causa del ferimento dell’ artificiere Mario Vece, di fabricazione, detenzione e trasporto di ordigni esplosivi, danneggiamento agravato per il lancio delle bottiglie incendiarie contro la caserma dei CC.
Nomi e cognomi dei principali inquisitori che hanno coordinato le
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Cile: Progetto Nemesi – Attacco esplosivo-incendiario contro la Confederazione nazionale dei proprietari di camion (25/07/2017) [it]

Progetto Nemesi ATTO V
Nella notte di 25 luglio abbiamo attaccato con un ordigno esplosivo/incendiario l’edificio appartenente alla Confederazione Nazionale dei Proprietari di Camion, situato in via Almirante Barroso nel centro di Santiago.
La Confederazione Nazionale dei Proprietari di Camion del Cile rappresenta un anello strutturale nella catena di dominio e sfruttamento, svolgendo una parte attiva nel trasporto merci e nel saccheggio ambientale sul territorio cileno e in Wallmapu. Sono uno dei maggiori beneficiari del progetto IIRSA, che tra suoi obiettivi include anche il “miglioramento” delle infrastrutture stradali per trasporto merci nei paesi del Sud latinoamericano, e in prima linea nella collaborazione con lo Stato cileno nel tentativo di intensificare la repressione e il numero degli sbirri nel territorio Mapuche, e di fermare, senza successo, l’incendio dei camion, parte della sovversione autonoma Mapuche nella difesa del proprio territorio ancestrale.
Il nostro dispositivo ha funzionato perfettamente, danneggiando l’entrata dell’edificio. Anche se non è stato riportato dalla stampa, loro sanno che un attacco ha colpito l’entrata del loro covo, mentre noi sappiamo che la pericolosità dell’attacco anarchico non può essere misurata né dalla copertura mediatica né dai flash della stampa.
Speriamo che
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Berlino [Germania]: Camion di STRABAG incendiato in solidarietà con i detenuti G-20 (26/07/207) [it]

Prima del vertice e dopo il vertice, solidarietà con i detenuti – attacco a STRABAG.
Grazie, ringraziamo per gli insulti provenienti da tutti i canali e da tutte le parti, ci rafforzano e ci rammentano del fatto che ad Amburgo abbiamo agito in maniera adeguata. Sì, siamo Caotici, e non vogliamo solo dare fuoco alle vostre notti, ma anche alle vostre vite quotidiane. Il vostro ruttare soddisfatto al tavolo di colazione mentre leggete i resoconti delle barbarie capitaliste quotidiane, ci disgusta.
Grazie per esservi distanziati da noi, così alcuni traditori si sono nuovamente esposti, come ad esempio Andreas Beuth [attivista di Sinistra e rappresentante legale dello squat amburghese Rote Flora, ndt.]
I nostri amici ripetono gli stessi rituali di auto-purificazione come durante
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Bristol [UK]: Sabotaggio macchine (07/2017) [it]

Ehilà Walker, recentemente abbiamo dato una bella occhiata alla tua casa dal ponte pedonale, nelle prime ore del mattino...
... una macchina e un furgone di proprietà del candidato di UKIP [UK Independence Party, ndt.] ed ex sindaco (2012) di Bradley Stoke (Bristol, UK), Ben Walker, sono stati vandalizzati con colore e le gomme tagliate sul vialetto d’accesso verso casa sua: 136 Ferndene, Bradley Stoke, Bristol.
Recentemente anche...
... alle macchine al Bath Audi e Mercedes autosalone di Peasedown, Bath (UK) è stata rigata la carrozzeria con dei vetri rotti (circa 25 veicoli). Questa opzione di sabotaggio è prevalsa su quella più rumorosa, perché non volevamo
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