Riproducibilità, diffusione dell’attacco e l’organizzazione informale [it]

“Negación” #8, settembre 2016 [tradotto dal messicano e pubblicato in inglese da “Avalanche” #8, settembre 2016], “Riproducibilità, diffusione dell’attacco contro il potere e alcuni punti correlati”

“Avalanche” #9, dicembre 2016, “La riproducibilità dell’attacco e l’organizzazione informale”


“L’immagine mediatica del “terrorista” lavora assieme alla polizia per difendere la pace sociale. Il cittadino applaude o si impaurisce, ma rimane sempre un cittadino, cioè uno spettatore. “La lotta armata” si presenta come una forma superiore di scontro sociale. Colui che è militarmente più caratteristico – secondo l’effetto spettacolare delle azioni – rappresenta l’autentico partito armato. Lo Stato, da parte sua, ha tutto l’interesse di ridurre la minaccia rivoluzionaria ad alcune organizzazioni armate per trasformare la sovversione in una battaglia campale tra due eserciti. Quello che il dominio teme è la rivolta generalizzata e anonima [...]”
“Una cosa è che gli anarchici possiedono armi, l’altra, molto differente, è essere un gruppo armato. [...]”

11 marzo 2009, un video intitolato “19 secondi di guerra sociale” è stato caricato on-line da qualche anonimo. Nel video tre combattenti anonimi, a viso coperto, mostrano con quale semplicità ed efficacia è possibile attaccare coloro che distruggono le nostre vite. Per attaccare una banca in un paio di secondi, bastano due martelli, una bomboletta e determinazione. Forse al momento l’aspetto più rilevante del video era l’approvazione riscossa su YouTube, bastava vedere i commenti per farsi un’idea. Ma dal punto di vista odierno la cosa più rilevante era, secondo noi, l’ondata di sabotaggi effettuati nella capitale messicana (e sicuramente anche nelle altre regioni) dopo la diffusione di questo video. La diffusione del sabotaggio non era casuale, era dovuta alla semplicità con cui questo simbolo di dominio veniva attaccato, e alla facilità con cui certi mezzi possono essere ottenuti; questo significa: riproducibilità.
Per un lungo periodo la maggioranza dei sabotaggi, che informalmente e anonimamente – o alcuni rivendicati – inondarono la Città del Messico e altre regioni del paese, condivideva una caratteristica che andava oltre ogni rivendicazione. Questa caratteristica consisteva nel fatto che gli attacchi erano realizzati con mezzi facilmente riproducibili, quindi accessibili ad ogni compagno o ad ognuno che sente il bisogno di attaccare quello che ci opprime e ci sfrutta. Anche oggi molti attacchi vengono realizzati in questo modo, potenziando la loro diffusione.
In un progetto di lotta insurrezionale e informale che intende diffondersi a, diciamo, livello sociale, ma anche tra i compagni, un elemento necessario e indispensabile è la riproducibilità. Concretamente, riproducibilità significa che gli atti di sabotaggio vengono realizzati con mezzi (ordigni incendiari, armi esplosive o altri strumenti) che possono essere facilmente costruiti e utilizzati, quindi facilmente ottenibili per ognuno. L’intento, oltre a questo, è che il sabotaggio possa essere a disposizione di tutti, che ogni persona possa accedere all’attacco contro quello che la reprime, e che non deva andare in cerca di gruppi già formati (e talvolta spettacolari) per imparare a fare delle cose. La riproducibilità si riferisce all’individuo che trova i mezzi per agire, incontrando compagni affini con i quali condividerà il sapere, discutendo cose prima e dopo l’azione.
Quando parliamo di informalità non parliamo solo di un metodo organizzativo di lotta anarchica, ma parliamo anche di uno strumento con cui l’individuo acquisisce un’autonomia assoluta, e perciò non è obbligato ad assoggettarsi all’ideologia del gruppo – gruppi che spesso presentano tinte autoritarie, ma ben camuffate da “libertarie” o “autonome”, inseriti nella necessità di passare all’attacco, subentrando nei progetti anarchici o individuali, per poi dopo sommergerli in una logica di sottomissione ad un apparato centrale. Ma è precisamente attraverso la discussione, la riflessione e la critica che l’individuo incontra il bisogno di convergere con altre individualità uniche, o con
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Messico: Incendiata stazione di servizio (01/2017) [it]

Ieri abbiamo attaccato un distributore nel viale Canl Prados a Tultitlán, Stato del Messico, con bombe incendiarie e molotov, provocando un incendio delle pompe di carburante, che non potevamo smettere di apprezzare o calcolare i danni.
Nostri motivi? Vendetta per i nostri compagni arrestati dalle forze dello Stato durante la protesta contro il “mega gasolinazo” [aumento di 20% ordinato dallo Stato, n.d.t.] che affama la nostra gente per beneficiare i ricchi e i potenti. Ma questo non era il nostro unico motivo, vogliamo anche condannare e attaccare il progresso, lo sviluppo e la totalità del progetto civilizzatore che calpesta e distrugge la madre terra.
FINCHE’ TUTTI I MURI DI TUTTE LE CARCERI NON SARANNO DISTRUTTI!
INCENDIAMO QUELLO CHE DEVE ESSERE INCENDIATO!
IN DIFESA DI MADRE TERRA CON TUTTI I MEZZI NECESSARI!

Cordialmente: “Punky Mauri” Cellula d’Azione Informale – FAI/IRF


Meksiko: Zapaljena benzinska postaja (01.2017.)
Jučer smo napali jednu benzinsku postaju u aleji Canl Prados u Tultitlánu, Država Meksiko, zapaljivim bombama i molotovima, te prouzročili požar na pumpama goriva, kojem se nismo mogli prestati diviti ili izračunati nanijetu štetu.
Naši razlozi? Osveta za naše drugove koje su uhapsile državne snage na prosvjedu protiv “mega gasolinazo” [državna odredba o povećanju cijena goriva za 20%, nap.prev.], koja iscrpljuje naš narod da bi bogati i moćnici imali koristi. Ali to nije bio naš jedini razlog, želimo također osuditi i napasti napredak, razvoj i sav projekt civilizacije koji gazi i uništava majku zemlju.
SVE DOK SVI ZIDOVI ZATVORA NE BUDU UNIŠTENI!
SPALIMO ŠTO TREBA BITI SPALJENO!
ZAŠTITIMO MAJKU ZEMLJU SVIM RASPOLOŽIVIM SREDSTVIMA!

Srdačno: “Punky Mauri” Ćelija Neformalne Akcije – FAI/IRF

Bruxelles [Belgio]: Attacco solidale con l'anarchico Damien, in custodia cautelare a Fleury (12/2016) [it]

E bam!

attacco di solidarietà con il compagno Damien

bruxelles la glaciale:
la scorsa notte mentre passeggiavo innocentemente con la sciarpa fino agliocchi e con il rompivetro in tasca ho incontrato questa vettura di guardie giurate che stazionava solitaria. dopo aver mostrato il dito medio alla telecamera sopra di me, ho spaccato i vetri della macchina.
troppe guardie, troppi sbirri, troppi secondini.
un piccolo pensiero per te quando si spacca Damien

HIT and RUN

P.S. dato che mi ero già scaldato, sulla via di ritorno ho sfondato dei pannelli pubblicitari in vetro che se la tiravano un po’ troppo (del tipo ricchezza di Natale, sapete).

distruzione dedicata a tutti/e quelli/e che non aspettano


Bruxelles [Belgija]: Solidarni napad s Damienom, u pritvoru u Fleuryju (12.2016)

I bum!

solidarni napad s drugom Damienom

bruxelles ledena:
prošle noći, dok sam nedužno šetao pokriveno šalom do očiju i razbijačem stakla u džepu, sreo sam to vozilo zaštitara koje je usamljeno stajalo. nakon što sam pokazao srednji prst telekameri iznad mene, razbio sam stakla automobila.
previše zaštitara, previše pandura, previše stražara.
mali znak pažnje za tebe kada se razbija Damien

HIT and RUN

P.S. pošto sam se već bio zagrijao, dok sam se vraćao razbio sam staklene reklamne panele koji su se previše folirali (tipa božićne raskoši, znate već).

uništenje posvećeno svima koji ne čekaju

Bruxelles [Belgio]: Bruciate macchine dei collaborazionisti in segno di solidarietà (31/12/2016) [it]

La nostra visione della festa

piccoli piaceri quotidiani

Ecco: è festa.
Si beve, si fuma, ci si sfonda per dimenticare che quest’anno somiglierà a tutti gli altri. O sarà ancora peggio.
La nostra idea della festa era un po’ diversa.
Stufi della falsa intensità dei soliti apputamenti del movimento, benpensanti e alcolici, abbiamo deciso di andare fare festa come piace a noi.
Esageriamo rapidamente. Dobbiamo ammettere che non sappiamo trattenerci.
Falsh di un istante, riapro gli occhi e respiro forte sotto il mio passamontagna, mi sforzo di inspirare col naso ed espirare con la bocca. Sono totalmente nell’attimo presente e null’altro sembra avere importanza.
Gestire il proprio stress. Verifico per la quattordicesima volta di avere l’accendino. Un lampeggiante passa poco lontano, contatto fisico con gli amici. Come una voglia di battersi contro tutta questa rassegnazione.
Dai, si va, a testa bassa. Nella mia testa ci sono dei canti di delinquente che risuonano.
Si posa della diavolina sotto le ruote, si guarda bene tutt’intorno, si accende, si corre, brucia già bene, non si ride ancora, troppa tensione.
Più tardi, ci si distende un po’, si ride, ci si accarezza. Veloci. Furtivi. Sono momenti rubati.
Momenti di vita. Certo che bruciamo della macchine. E a dirvela tutta, nonsolo a San Silvestro.
Certo che lo facciamo senza rivendicazione.
Certo che abbiamo l’indecenza di essere ancora vivi.
Sono cose che ripetiamo senza sosta, ma non aspettiamo nulla.
Non crediamo che andrà meglio e che la gente si rivolterà, o che possiamo rivoluzionare questa società.
Non abbiamo tempo di distribuire dei volantini del cazzo, dei manifesti, di persuadere, di invitare, di convincere, di arruolarsi, di sedurre.
Abbiamo l’impazienza avvitata al corpo e rifiutiamo questo gioco.
Noi troviamo la nostra libertà nell’attacco, non nell’attesa di futuri migliori o di ipotetiche condizioni riunite o di prospettive e progettualità insurezzionali.
In una totale assenza di freni, abbiamo incendiato una macchina di guardie giurate, una appartenente alla ditta Vinci [grande impresa francese di lavori pubblici, che costruisce, fra altre porcherie, prigioni; NdT] e una della società Bam (e bam! suona come un invito, no?), costruttori di prigioni in Belgio.
Oltre la gioia che ci ha procurato, volevamo mandare un piccolo messaggio ai compa incarcerati/e.
Sia ai compa dell’internazionale nera, agli impazienti, agi arrabbiati, a quelli/e che non aspettano che scoppi il casino per lanciarsi, a tutti/e quelli/e che cospirano, che al compagno Damien, arrestato di recente per devastazione (viva il van, viva il van, viva il vandalismo).
Ci rivediamo presto.

Scandalosamente vostri
Delle teste bruciate

[tradotto in italiano da guerresociale]


Bruxelles [Belgio]: Zapaljena vozila kolaboracionista u znak solidarnosti (31.12.2016)
Naše pojam zabave
mali svakodnevni užitci
Evo: zabava je.
Pije se, puši, ubijamo se da bi zaboravili kako će i ova godina naličiti svakoj drugoj. Ili će pak biti još gore.
Naš pojam zabave je nešto drugačiji.
Umorni od lažnog intenziteta uobičajenih druženja pokreta, dobronamjernih i alkoholnih, odlučili smo da se zabavimo onako kako se nama sviđa.
Brzo pretjerujemo. Moramo priznati da se ne znamo ustezati.
Bljesak trenutka, ponovno otvaram oči i snažno dišem ispod fantomke, trudim se da udišem kroz nos i izdišem na usta. Potpuno sam u sadašnjem trenutku i čini se da ništa drugo nije bitno.
Upravljati vlastitim stresom. Po četrnaesti put provjeravam da li imam upaljač. U blizini prolazi patrolno vozilo, fizički kontakt s prijateljima. Kao želja za borbom protiv sve ove rezignacije.
Daj, idemo, spuštene glave. U mojoj glavi odjekuju pjesme razbojnika.
Stavljamo kocke za potpalu ispod kotača, dobro se osvrnemo oko sebe, zapalimo, trčimo, dobro gori, još se
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Salonicco [Grecia]: Incendiata chiesa in solidarietà con Monica e Francisco (08/12/2016) [it]

Nelle prime ore dell’8 dicembre 2016 abbiamo deciso di attaccare la chiesa del profeta Elia nella via Olympiados a Salonicco, incendiando la porta d’entrata e gli interni. Questo era un atto di solidarietà con i detenuti anarchici Monica Caballero e Francisco Solar, accusati di attacco esplosivo contro la basilica del Pilar di Saragozza avvenuto il 2 ottobre 2013. In realtà, durante questo periodo la Chiesa cattolica in Spagna fu colpita da una serie di attacchi a causa del suo desiderio di limitare l’accesso all’aborto.
Ogni religione è nostra nemica. Essa sostiene lo status quo, pacifica la società con norme che più tardi diventano leggi. Fonda il suo potere sulla speranza dei fedeli in una futura vita nell’aldilà, soffocando ogni desiderio di ribellione nel presente, qui ed adesso. Giustifica la guerra basata su differenze culturali, che la religione stessa ha creato.
Questo è anche il ruolo della Chiesa nell’odierna realtà greca, e altrove. Il suo onnipotente ruolo politico viene esercitato attraverso la retorica fascista, patriottica e xenofoba, sempre assieme e in diretto rapporto con politici, giudici, sbirri e giornalisti.
Allo stesso tempo, è ben risaputo che la Chiesa costantemente cerca di espandere la sua egemonia economica e le sue incommensurabili ricchezze, che giacciono sul possesso di enormi terre, edifici ecc. Con il fine di ottenere profitto attraverso le speculazioni allestisce una facciata caritatevole che non ha nulla a che fare con la realtà.
Infine, ha una notevole influenza sociale e culturale, essendo un pilastro del sistema patriarcale. Promuove (sia di dentro che all’esterno) l’eteronormatività, l’omofobia e la cultura di stupro nel suo complesso. La sua posizione sulle donne, sulla sessualità o sull’aborto indica la sua linea su molte altre questioni.
Solidarietà con gli anarchici detenuti nelle carceri!

Anarchici


Solun [Grčka]: Zapaljena crkva u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom (08.12.2016.)
U prvim jutarnjim satima 8. decembra 2016. odlučili smo napasti crkvu proroka Ilije u ulici Olympiados u Solunu, te zapalili ulazna vrata i unutrašnjost. Bio je to čin solidarnosti s Monicom Caballerom i Franciscom Solarom, optuženima za eksplozivni napad na baziliku Pilar u Saragozi 02.10.2013. U biti, tokom tog perioda katolička Crkva u Španjolskoj bila je meta niza napada zbog svoje volje da ograniči pristup abortusu.
Svaka religija je naš neprijatelj. Ona podržava status quo, pomiruje društvo pravilima koja kasnije postaju zakoni. Temelji svoju moć na nadi vjernika u budući zagrobni život, guši svaku želju za pobunom u današnjici, sada i ovdje. Opravdava rat zasnovan na kulturološkim razlikama koje sama religija stvara.
To je i uloga Crkve u današnjem grčkom društvu, i šire. Svoju svemoćnu političku ulogu vrši kroz fašističku, patriotsku i ksenofobnu retoriku, uvijek zajedno i u neposrednim odnosima s političarima, sucima, pandurima i novinarima.
A istovremeno, sasvim je dobro poznato da Crkva nastoji stalno proširiti svoju ekonomsku hegemoniju i svoja neizmjerna bogatstva, koja počivaju na vlasništvu nad ogromnim zemljištima, zgradama itd. Kako bi se dočepala profita kroz spekulaciju gradi fasadu dobrotvorstva koja nema veze s realnošću.
Na koncu, posjeduje značajni društveni i kulturni utjecaj, pošto predstavlja jedan od pilastara patrijarhalnog sistema. Potiče (kako unutra tako izvana) heteronormativu, homofobiju i kulturu silovanja općenito. Njen stav o ženama, seksualnosti ili abortusu ukazuje na njenu poziciju prema brojnim drugim pitanjima.
Solidarni s anarhistima zatvorenima u zatvorima!

Anarhisti

Parigi [Francia]: Invece di accendere le candeline... (26/12/2016) [it]

Saluti Damien,

Abbiamo saputo della tua incarcerazione e ci siamo incazzati.
Siamo andati nei pressi di Passy di mattina presto del 26, giorno del tuo compleanno.
Abbiamo pensato che per festeggiare, invece di accendere le candeline sarebbe stato meglio incendiare una Jaguar. Ne abbiamo trovato una nella via Francisque Sarcey, così adesso c’è un borghese che va a piedi.
Un piccolo frammento di guerra sociale davanti alle porte dei ricchi, un piccolo segno di solidarietà per te e per tutti gli altri detenuti ribelli.
Libertà per tutti!
Fuoco a questo mondo!

alcuni di coloro che cospirano nell’oscurità


Pariz [Francuska]: Umjesto paljenja svjeća... (26.12.2016.)
Pozdravi Damien,
Doznali smo da su te zatvorili i jebeno smo se razbjesnili.
Otišli smo do Passyja rano ujutro 26., na dan tvog rođendana.
Pomislili smo da bi za slavlje umjesto paljenja svjeća bilo mnogo bolje zapaliti jedan Jaguar. I našli smo jedan u ulici Francisque Sarcey, i tako sada jedan buržujac mora ići pješke.
Mali dio društvenog rata pred vratima bogatih, mali znak solidarnosti za tebe i sve druge buntovne zatvorenike.
Sloboda za sve!
Zapalimo osvaj svijet!

neki od onih koji kuju zavjeru u sjeni

Tolosa [Francia]: Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici (12/2016) [it]

La nostra etica anarchica è caotica, instabile, in movimento, portandoci più dubbi che certezze, eppure è essa che guida la nostra mano quando accendiamo un dispositivo incendiario davanti alle vostre porte. E allora sogniamo di vedervi bruciare dentro. Moschea, tempio, chiesa o sinagoga, non facciamo alcuna differenza. Come non facciamo differenze tra il prete e lo sbirro. Uno agisce tramite la manipolazione e l’indottrinamento, l’altro a colpi di manganello. Ma il risultato è medesimo.

Lo scorso mese abbiamo attaccato due chiese a Tolosa...

Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici, siano essi radicali, tolleranti, pro-laici o la Sinistra ben pensante anti-islamofoba.
Può essere che vi unisca la ricerca di una causa a cui essere devoti, perché l’inquietudine di una vita fatta di avventure e di incognite coniugata al presente vi è insopportabile. Può essere che voi veramente pensate di combattere il razzismo accogliendo tra le vostre file le peggior carogne reazionarie, ma non vi crediamo così sciocchi. Voi condividete con le persone pie un amore per il senso di colpa.
Perché loro continuano a mantenere e a legittimare la morale religiosa.
Perché sono loro gli artefici di strutture che ci opprimono. Per noi la religione è uno strumento di pacificazione che promuove la docilità e il sacrificio, nella speranza di un’ipotetica salvezza, e della repressione che vuole sottomettere gli individui alle loro norme di famiglia ed eteropatriarcali.
Perché noi vogliamo vivere secondo le nostre scelte, secondo i nostri desideri, avendo come unico limite la nostra etica. Non saremo mai veramente liberi finché esisteranno i dogmi.
Perché vogliamo vivere la vita a pieni polmoni, senza attendere, con passione e determinazione. Ci batteremo contro tutti gli ostacoli che si ergeranno sul nostro cammino.
Perché in certi paesi la religione e lo Stato cercano di schiacciare le rivolte e imporre un ordine economico e sociale con violenza.
Perché la morale giudeo-cristiana, cittadina e umanitaria continua a rappresentare un freno a nostri desideri di distruggere tutto.
Perché anche se in francia non bruciano più le persone sui roghi, la caccia alle streghe è tuttora ben presente, e sempre reazionaria.
Perché gli inquisitori della manif pour tous [organizzazione omofoba, n.d.t.] e i fasci nelle sottane vogliono impossessarsi degli spazi in cui viviamo, allora noi attacchiamo i loro luoghi di culto.
Perché le religioni servono sempre a giustificare il fascismo, il patriottismo e l’unità nazionale, allora noi vogliamo esprimere la nostra volontà di ribellione.
A tutti coloro che lottano per la libertà e contro le religioni in tutto il mondo.
A Monica e a Francisco, in quelle notti eravate nei nostri pensieri.
Né per il bene né per il male, con l’amore e senza pietà.

Ps: Piccolo gioco, sostituisci la religione con la rivoluzione, vedrai che funziona bene anche così.


Toulouse [Francuska]: Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji (12.2016.)
Naša anarhistička etika je kaotična, nestabilna, u pokretu, donosi nam više sumnji nego izvjesnosti, no unatoč tome upravo ona vodi našu ruku kada trebamo zapaliti zapaljivu napravu pred vašim vratima. I tada sanjamo da vas vidimo kado gorite unutra. Džamije, hramovi, crkve ili sinagoge, mi ne pravimo razlike. Kao što ne pravimo razlike između popa i pandura. Jedan koristi manipulaciju i indoktrinaciju, a drugi udarce pendreka. No, ishod je isti.
Prošli mjesec napali smo dvije crkve u Toulouseu.
Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji, bili oni radikali, tolerantni, pro-laici, dobronamjerni ljevičari anti-islamofobi.
Možda se udružujete u potrazi za jednim smislom kojem ćete biti odani, pošto su vam tjeskobe života sastavljenog od avantura i nepoznatog u sadašnjosti nepodnošljive. Možda vi zaista mislite da se borite protiv rasizma prihvačajući
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Atene [Grecia]: Incendiati 3 filobus in centro-città (19/12/2016) [it]

Nella notte di lunedì 19 dicembre 2016, un gruppo di compagni ha deciso di scaldare un po’ l’inverno cittadino dando fuoco all’apatia e alla pace sociale.
Con solo 5 litri di materiale infiammabile e disprezzo infinito verso tutto il Potere siamo scesi in via Patission, fermato i filobus di passaggio, e dopo aver fatto scendere tutti i passeggeri e i conducenti abbiamo incendiato i mezzi.
Tre filobus bruciati, uno per ogni custodia cautelare imposta agli arrestati durante gli scontri del 6 dicembre 2016 ad Atene.
Forza al detenuto anarchico (membro CCF) Panagiotis Argirou, recentemente condannato dallo Stato ad altri 7 anni di carcere, questa volta per tentato incendio di un autobus nel 2009.
Fuoco alle macchine e alla civiltà!


Atena [Grčka]: Zapaljena 3 trolejbusa u središtu grada (19.12.2016.)
U ponedjeljak noć 19. decembra 2016. jedna grupa drugova odlučila je da malo zagrije gradsku zimu zapalivši društveni mir i apatiju.
Uz samo 5 litara zapaljivog materijala i beskrajni prezir prema čitavoj Moći sišli smo u ulicu Patission, zaustavili trolejbuse u prolazu i, nakon što smo natjerali putnike i šofere da siđu zapalili prijevoz.
Tri zapaljena trolejbusa, po jedan za svaki pritvor koji je nametnut uhapšenima u noći sukoba 6. decembra 2016. u Ateni.
Snage anarhističkom zatvoreniku (članu ZVĆ) Panagiotisu Argirou, kojeg je nedavno Država osudila na dodatnih 7 godina zatvora, ovaj put za pokušaj paljenja autobusa 2009.
Zapalimo strojeve i civilizaciju!

Atene [Grecia]: Distrutto bancomat della Banca del Pireo (16/12/2016) [it]

Nella sera di venerdì 16 dicembre, poco prima delle 20:00, abbiamo deciso di visitare una succursale della Banca del Pireo situata sulla piazza Canningos. Dopo aver distrutto con un martello lo schermo del bancomat e i vetri adiacenti, abbiamo versato della benzina sullo sportello automatico e gli abbiamo dato fuoco. Prima di andarcene abbiamo anche buttato na molotov sull’ex Ministero del commercio, di fronte alla banca.
Questa azione è dedicata alla memoria dell’anarchico nichilista Sebastian Oversluij, assassinato da una guardia di sicurezza mentre cercava di espropriare una succursale del BancoEstado a Santiago, Cile, 11 dicembre 2013.
E’ anche un atto di complicità in solidarietà con l’anarchica Tamara Sol Farias Vergara, detenuta nelle galere cilene per aver vendicato la perdita di Sebastian aprendo fuoco contro un’altra guardia privata di sicurezza della stessa banca, il 21 gennaio 2014.
RICORDIAMOCI I COMPAGNI CADUTI E DETENUTI, E COMBATTIAMO PER LORO!
COORDINAZIONE INFORMALE E ATTACCO CON TUTTI I MEZZI!


Atena [Grčka]: Uništen bankomat Pirejske Banke (16.12.2016.)
U petak navečer 16. decembra, nešto prije 20:00 sati, odlučili smo posjetiti podružnicu Pirejske Banke na trgu Canningos. Nakon što smo čekićem razbili ekran bankomata i obližnje prozore, izlili smo benzin na aparat i zapalili ga. Prije nego što smo otišli, bacili smo i jedna molotov na bivše Ministarstvo gospodarstva naspram banke.
Ovo je djelo posvećeno sjećanju na anarho-nihilista Sebastiana Oversluija, kojeg je ubio zaštitar dok je pokušavao izvršiti eksproprijaciju jedne podružnice banke Estado u Santiagu, Čile, 11. decembra 2013.
To je i čin suučesništva u znak solidarnosti s anarhisticom Tamarom Sol Farias Vergarom, koja je zatočena u čileanskim tamnicama zato što je osvetila gubitak Sebastiana pucajući na drugog privatnog zaštitara iste banke, 21. januara 2014.
SJEĆAJMO SE PALIH I ZATVORENIH DRUGOVA, I BORIMO SE ZA NJIH!
NEFORMALNA KOORDINACIJA I NAPADA SVIM SREDSTVIMA!

Santiago [Cile]: Barricate di fuoco – Sebastián Oversluij Seguel presente! [it]

Ci riappropriamo del tempo, cioè lo recuperiamo, lo rubiamo. Solamente in questo modo possiamo unirci ad altre individualità per far sorgere un coordinamento operativo, con lo scopo di mettere in questione e colpire l’ordine costituito. Convinti di questo, abbiamo invaso con barricate diverse vie e viali di Santiao, agendo contro l’ordine costituito con il quale i potenti ci vogliono dominare.
Questa azione di propaganda che abbiamo realizzato per le vie della città era carica di memoria vendicativa, dato che ormai sono trascorsi sei anni di assoluta impunità da quando lo Stato cileno aveva massacrato 81 detenuti. Infatti, era l’alba del 8 dicembre 2010, nella sezione nord e sud del quarto piano della Torre 5, del carcere di San Miguel, quando la macchina statale svelò la sua vera faccia, e questa volta senza dissimulare o occultare la tortura e la morte, che tragicamente invase i corpi inceneriti di 81 persone.
Come anarchici/antiautoritari non leggiamo tra le righe di questi fatti, come qualcosa di accidentale, la nostra posizione è chiara, e dalle strade abbiamo fatto una esplicita chiamata al conflitto aperto contro tutti quelli che fanno parte delle strutture carcerarie, indipendentemente dal loro livello di responsabilità.
Il miglior atto di memoria è tener sempre presente la loro morte e pianificare la nostra vendetta contro lo Stato, le sue istituzioni e i suoi complici funzionari – in questo caso la sinistra istituzione della Gendarmeria.
Consolidando la memoria illegalista, ci ricordiamo del compagno Sebastian Oversluij caduto in combattimento durante l’espropriazione di una banca statale a Pudahuel. Tre anni dopo la sua morte riaffermiamo e rivendichiamo la sua azione come una delle molte pratiche che
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Marsiglia [Francia]: Distrutti 2 bancomat in solidarietà con l’anarchico detenuto a Fleury (14/12/2016) [it]

Paf, paf, paf

Nella notte tra il 13 e il 14 dicembre sono stati distrutti due bancomat della Cassa di Risparmio, situati in via Bonnardel (terza circosrizione).
Un grande saluto solidale con il compagno arrestato in Bretagna e detenuto da più di una settimana a Fleury, accusato di devastazione durante una manifestazione selvaggia nell’aprile scorso.


Marseille [Francuska]: Uništena 2 bankomata u znak solidarnosti s anarhistom zatvorenim u Fleuryju (14.12.2016.)
Paf, paf, paf
U noći između 13. i 14. decembra uništena su dva bankomata Štedionice u ulici Bonnardel (treći okrug).
Veliki solidarni pozdrav s uhapšenim drugom u Bretanji i zatvorenim više od tjedan dana u Fleuryju, optužen za nanošenje štete tokom jednog divljeg prosvjeda u aprilu.

Messico: Rivendicazione delle cellule incendiarie “Lobxs Negrxs” e “Mario Buda” – FAI/FRI (07/12/2016) [it]

All’alba del 7 dicembre abbiamo collocato e attivato un ordigno incendiario su uno dei molti bankomat nella putrida città di Tijuana.
L’ordigno era composto da 250 grammi di polvere nera e 250 di Salaz [nitrato di potassio e zucchero, n.d.t.], il pacchetto è stato attaccato ad una tanica di 8 litri di benzina e ad una miccia fatta in casa per l’attivazione.
La violenza si attacca con violenza, attacchiamo l’oppressore che ci istruisce fin dall’infanzia, ammazzando la nostra libertà.
La lotta e le idee anarchiche una volta radicate sono come semi che crescono, e non si torna mai più allo stato primario, perciò non ci fermeranno, compagni, qui ed ora il nostro cuore è nero e questo non cambierà mai, continueremo ad intraprendere azioni di notte, all’alba, in qualsiasi giorno, questo non è l’inizio, e tanto meno la fine.
La nostra arma più potente sono le idee accompagnate da azioni, che riaffermano ogni parola pronunciata, ogni pensiero.
La nostra posizione in confronto all’articolo pubblicato dalla rivista “indipendente” e “alternativa”, Contralínea, ci chiarisce ancora di più che sono sempre devoti a partecipare ai giochi di Stato, identificando gli anarchici d’azione e molti altri progetti significativi. Ma, ci dimostra anche che ad alcuni anarco-moralisti ed anarco-attori piace essere sotto i riflettori dello Stato e dei media, concedendo interviste. A noi, però, non interessa questa specie di anarchici di “professione” e “solidali”. Noi sappiamo che sono dei rossi travestiti di nero, mentre certi altri vestono la tonaca con la morale cristiane nella mente. Per questo, ripetiamo che non sono né nostri compagni né complici, sono attori che vendono democrazia sociale.

Solidarietà d’azione con i compagni anarchici del Cile: Natalia Collado, Javier Pino, Freddy, Marcelo and Juan.
Solidarietà con Fernando Bárcenas, rimasto fermo nelle sue idee, non cercando sostegno nelle leggi.
Solidarietà con i compagni sequestrati nell’operazione Scripta Manent.

Fuoco e Dinamite alle carceri con i secondini dentro
Pietre, bombe, coltelli e scritti contro l’autorità
Morte alle piattaforme
Notti di sovversione e fuoco con i nostri complici; forza ai compagni fuggitivi

Celula Incendiaria “Lobxs Negrxs”- FAI/FRI
Celula Incendiaria “Mario Buda”- FAI/FRI


Meksiko: Izjava o preuzimanju odgovornosti zapaljivih ćelija “Crni Vukovi” i “Mario Buda” – FAI/FRI (07.12.2016.)
U zoru 7. decembra postavili smo i aktivirali jednu zapaljivu napravu na jedan od mnogih bankomata u ovom trulom gradu Tijuani.
Naprava je bila sastavljena od 250 grama baruta i 250 Salaza [nitrata i šećera, nap.prev.], paket je priljepljen na taniku od 8 litara benzina i fitilj kućne izrade za aktivaciju.
Nasilje se napada nasiljem, napadnimo ugnjetavača koji nas odgaja od djetinjstva, ubijajući našu slobodu.
Anarhistička borbe i ideje kada se jednom zasade, kao sjeme rastu i nema više povratka na izvorno stanja, zato neće nas zaustaviti, drugovi, sada i ovdje naše srce je crno i ništa se neće izmijeniti. Nastavit ćemo djelovati noću, u zoru, bilo kojeg dana, to nije početak, a još manje kraj.
Naše najmoćnije oružje su naše ideje popraćene djelima koja potvrđuju sve što kažemo, što mislimo.
Naš stav prema jednom članku objavljenom u “neovisnom” i “alternativnom” časopisu Contralinea samo nam naglašava
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Lipsia [Germania]: Incendiati 3 veicoli di polizia (06/12/2016) [it]

Nelle tarde ore serali del 06/12 abbiamo incendiato tre veicoli a Lipsia. Ci sono molti motivi per questo, per noi l’occasione era l’anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos in dicembre 2008, assassinato da uno sbirro greco ad Atene. Nulla è stato perdonato – nessuno è stato dimenticato.
Ci fa piacere apprendere che nella stessa notte a Berlino alcune persone abbiano dato fuoco all’entrata della stazione di polizia.
Ottimo anche, una paio di settimane fa, l’incendio di una macchina degli sbirri di fronte alla stazione di Connewitz, che proprio ne aveva bisogno.
Attendiamo impazienti la dilettevole mobilitazione contro il G20.
Abbasso tutti gli Stati – morte alla Germania!


Leipzig [Njemačka]: Zapaljena 3 policijska vozila (06.12.2016.)
U kasnim večernjim satima 06.12. zapalili smo tri vozila u Leipzigu. Postoji mnogo razloga za to, za nas je povod bila godišnjica smrti Alexisa Grigolopoulosa, kojeg je u decembru 2008. ubio grčki pandur u Ateni. Ništa nije oprošteno – nitko nije zaboravljen.
Drago nam je saznanje da je iste noći u Berlinu nekoliko osoba navodno zapalilo ulaz u policijsku stanicu.
Odličan i prije par tjedan palež pandurskog auta ispred stanice u Connewitzu – zaista je bio potreban.
U iščekivanju radosne mobilizacije protiv G20.
Dole države – smrt Njemačkoj!

Besançon [Francia]: Distrutti bancomat in solidarietà con gli anarchici detenuti (14/12/2016) [it]

Alcuni colpi ben piazzati!
In solidarietà con compagno arrestato qualche giorno fa in Bretagna e incarcerato a Fleury per presunta partecipazione ad una serata liberatoria a Parigi nell’aprile del 2016.
Nella notte del 14 dicembre quattro bancomat sono stati distrutti con colpi di martello nella via de Belfort a Besançon. Le istituzioni prese di mira sono: LCL, La Poste, CIC e Crédit Agricole.
Questi sabotaggi sono stati realizzati anche in solidarietà con gli anarchici colpiti nell’operazione scripta manent, e con quelli attualmente sotto processo per le rapine ad Aquisgrana in Germania.
Né colpevoli, né innocenti.
Solidarietà combattiva!


Besançon [Francuska]: Sabotirani bankomati u znak solidarnosti sa zatvorenim anarhistima (14.12.2016.)
Nekoliko dobro nanijetih udaraca!
U znak solidarnosti s drugom uhapšenim prije nekoliko dana u Bretanji i zatvorenog u Fleuryju zbog navodnog sudjelovanja u jednoj oslobađajućoj noći aprila 2016.
U noći 14. decembra četiri bankomata su uništena udarcima čekića u ulici de Belfort u Besançonu. Institucije na nišanu bile su: LCL, La Poste, CIC et le Crédit Agricole.
Tih nekoliko sabotaža je izvedeno i u znak solidarnosti s anarhistima napadnutima u operaciji scripta manent, kao i s onima trenutno pod sudskim procesom za pljačke u Aachenu, Njemačka.
Ni krivi, ni nevini.
Napadačka solidarnost!

Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo contro Banca Santander e PRODECON (11/12/2016) [it]

Il giorno 11 dicembre 2013 il compagno anarchico Sebastián Oversluij è stato assassinato da una guardia di sicurezza, mentre cercava di rapinare una banca in Cile.
Oggi abbiamo deciso di attaccare con ordigni esplosivi una succursale della Banca Santander e un ufficio di PRODECON* (del Ministero delle Finanze) ad Oaxaca.
Ricordando i tre anni da questo episodio non per trasformarlo in un martire né per vittimizzare la sua morte, ma nel nome di tutte le azioni illegali e clandestine che sorgono, sono sorte e sorgeranno in questa guerra.
Sottolineiamo che noi (BAIBF/Brigata di Azione Informale Bruno Filippi) non abbiamo nulla a che fare con gli pseudo-anarchici di sinistra che si trovano in balìa e difendono gli interessi delle organizzazioni sociali e sindacali, dato che noi abbiamo optato per affinità individuali antagoniste e informali, e per la distruzione totale di questa società carceraria e di tutte le sue strutture.
Ci assumiamo piena complicità con nostri compagni in fuga e con tutti coloro che cospirano e attaccano in clandestinità. Questa azione è anche un abbraccio fraterno a tutti i prigionieri detenuti nelle istituzioni di tutti gli Stati di merda.

Brigata di Azione Informale Bruno Filippi

*n.d.t. in inglese: Ufficio del Procuratore per la Difesa dei Contribuenti


Oaxaca [Meksiko]: Eksplozivni napad na Banku Santander i PRODECON
11. decembra 2013. anarhističkog druga Sebastiana Oversluija ubio je zaštitar, dok je pokušavao opljačkati podružnicu jedne banke u Čileu.
Danas smo odlučili napasti eksplozivnim napravama jednu podružnicu Banke Santander i jedan ured PRODECON-a (od Ministarstva financija) u Oaxaci.
U sjećanje na tri godine od tog događaja ne da bi ga pretvorili u mučenika ili njegovu smrt u žrtvu, nego u ime svih nezakonitih i tajnih djela koja se pojavljuju, pojavila se i pojavljivat će se u ovom ratu.
Naglašavamo da mi (BAIBF/Brigada Neformalne Akcije Bruno Filippi) nemamo veze s ljevičarskim pseudo-anarhistima koji
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Zografou – Atene [Grecia]: Attaccata ditta di sicurezza (30/11/2016) [it]

Nella mattina del 30 novembre abbiamo attaccato con martelli e fiamme l’ufficio della ditta di sicurezza S.C.S., situata nel quartiere di Zografou ad Atene.
Le aziende di sicurezza private giocano un ruolo di para-polizia, facendo profitto vendendo paura e promuovendo delazione e collaborazione con la polizia.
Per queste ragioni, e non solo, non ci è stato difficile sceglierli come meta. Con questa azione abbiamo dimostrato anche che questa ditta è inutile e che i suoi servizi sono solo un’illusione, dato che non sono capaci di proteggere neanche sé stessi. Nessun loro strumento umano o meccanico di controllo può fermare coloro che desiderano attaccare l’esistente.
Con questa azione vogliamo esprimere il sostegno alla chiamata contro il Summit G-20, che si svolgerà ad Amburgo tra il 7 e 8 luglio 2017. Ma anche il 7 e 8 luglio, come i mesi precedenti, possono rappresentare un punto d’incontro tra i compagni, ovunque nel mondo, e nello stesso momento un punto di partenza per una campagna in cui si possono affilare le tensioni e creare nuovi punti di rottura, senza limiti di tempo o frontiere. Scegliamo noi come, quando e dove, senza aspettare qualcuno o qualcosa. Perciò, pensiamo che si tratti di una buona occasione per esprimere, attraverso le rotture, le nostre pratiche e discorsi, sormontando la Sinistra e gli onesti cittadini, che cercheranno nuovamente di allestire il proprio carnevale, trasformando la mobilitazione in una festa democratica e pacifica.
Vogliamo essere chiari, non sosterremo questa chiamata perché vogliamo un “mondo migliore” né un governo più giusto, leggi più umane o uno Stato migliore. Tutti questi valori riformisti e cristiano-filantropici se ne possono andare al diavolo!
Sosteniamo questa chiamata perché crediamo che attraverso lo scambio di sensazioni, momenti ed esperienze tra compagni provenienti da luoghi differenti e con diverse conoscenze, possiamo costruire condizioni che non ci faranno attendere i summit.
La nostra non è e non sarà una posizione di difesa!
Guerra con tutti i mezzi!
Siamo in guerra con il VOSTRO esistente!

piromani antisociali


Zografou – Atena [Grčka]: Napadnuta zaštitarska tvrtka (30.11.2016.)
Ujutro 30. novembra napali smo čekićima i vatrom ured zaštitarske tvrtke S.C.S. u četvrti Zografou, Atena.
Privatne zaštitarske trvtke igraju ulogu parapolicije, stvarajući profit prodajom straha, promičući doušništvo i suradnju s policijom.
Iz tih razloga, i ne samo, nije nam bilo teško izabrati ih kao metu. K tome, ovim našim djelom dokazali smo da je ta tvrtka beskorisna i njene usluge sasvim iluzorne pošto nisu sposobni čak ni da sami sebe zaštite. Nijedno njihovo ljudsko ili mehaničko sredstvo nadzora ne može zaustaviti one koji posjeduju želju da napadnu postojeće.
Ovim djelom želimo podržati poziv protiv samita G-20 koji će se
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Berlino [Germania]: Attacco incendiario contro stazione di polizia [it]

Un regalo di Natale per gli sbirri
In ricordo di Alexis, assassinato dagli sbirri otto anni fa ad Atene, abbiamo fatto una visita agli amici degli assassini, vicino ad Alexanderplatz, lasciando 10 litri di benzina davanti all’entrata come regalo.
La solidarietà di questa azione va anche ai nostri detenuti rinchiusi in carcere a causa dell’espropriazione di una banca, e in attesa di essere condannati dai carnefici.
Saluti solidali anche a Tuna, Balu, Cem e Ali.
Abbiamo notato con gioia che l’altra notte a Lipsia altre persone hanno deciso di attaccare lo Stato e i suoi servi.
Istituzioni di governo! Ci vediamo ad Amburgo!
Per la libertà!


Berlin [Njemačka]: Napad požarom na policijsku stanicu
Božićni poklon za pandure
U sjećanje na Alexisa, kojeg su panduri ubili u Ateni prije osam godina, posjetili smo prijatelje ubojica, pokraj Alexanderplatza i ostavili 10 litara benzina na ulazu kao poklon.
Solidarnost ovog djela odnosi se i na naše zatvorenike koji sjede u zatvoru zbog eksproprijacije banke, u očekivanju da ih krvnici osude.
Još solidarnih pozdrava Tuni, Balu, Cemu i Aliju.
S radošću smo primjetili da su prošle noći u Leipzigu neke osobe odlučile priječi u napad protiv države i njenih lakeja.
Institucije vlade! Vidimo se u Hamburgu!
Za slobodu!

Bagnolet (Francia) : Tutti odiano le guardie giurate (28/11/2016) [it]

La notte del 28 novembre, abbiamo incendiato una macchina di una ditta di vigilanza privata (Stanley), in rue Thérèse a Bagnolet [nella prima cintura di Parigi;NdT].
Questi scarti della sbirraglia dello Stato sono sempre più presenti nelle nostre vite. Che ricevano un po’ di quello che meritano.
Solidariteà con gli anarchici imprigionati in Italia a causa dell’operazione Scripta manent.
La solidarietà è l’attacco: acta non verba.

attaque.noblogs.org


Bagnolet [Francuska]: Svi mrze zaštitare (28.11.2016.)
U noći 28. novembra zapalili smo vozilo jednog privatnog zaštitarskog poduzeća (Stanley), u ulici Thérèse, u Bagnoletu [u prvom okrugu Pariza, nap.prev. na tal.].
Ti otpaci državne pandurije stalno su prisutni na našim ulicama.
Neka dobiju malo od onog što zaslužuju.
Solidarnost s anarhistima zatvorenim u Italiji zbog operacije Scripta manent.
Solidarnost je napad: acta non verba.

Le Mans [Francia] : Fughe d’aira dappertutto (28/11/2016) [it]

Avevamo visto su internet che con dei piccoli cacciaviti si possono bucare i pneumtici della normalità, abbiamo avuto voglia di provare.
Abbiamo quindi bucato una quindicina di pneumatici: macchine di borghesi, di un’agenzia immobliare, di Heulin costruzioni (filiale del gruppo Vinci) e di un’agenzia matrimoniale, perché sputiamo sulle coppie.
Ci sarebbe piaciuto fare di più, ma se il cacciavite è efficace, lo è finché non perde la punta, e i pneumatici delle macchine grosse sono resistenti… Ricominceremo meglio equipaggiati.
Abbiamo pensato agli anarchici sotto repressione per le rapine ad Aachen e per Scripta Manent in Italia. E a quelle e quelli che corrono ancora…

Alcuni fuggitivi notturni


Le Mans [Francuska]: Rupe na sve strane! (28.11.2016.)
Vidjeli smo na internetu da se malim odvijačima mogu izbušiti gume normalnosti, i poželjeli smo isprobati.
Tako smo izbušili petnaestak guma: buružujskih vozila, jedne agencije za nekretnine, građevinskog poduzeća Heulin (filijala grupe Vinci) i jedne agencije za vjenčanja, zato što pljujemo na parove.
Rado bi bili učinili više, ali mada je odvijač učinkovit, takav je dok se ne otupi, a gume velikih vozila su čvrste... Krenut ćemo iz početka uz bolju opremu.
Mislili smo na anarhiste pod represijom zbog pljački u Aachenu i zbog Scripta Manent u Italiji. I na one koji još trče...

Par noćnih bjegunaca

Pantin (Seine-Saint-Denis / Parigi) [Francia] : Né legge né lavoro – Né prigione né reinserimento (17/11/2016) [it]

Pantin. Notte di giovedì 17 novembre.
Abbiamo incendiato entrata agenzia interinale Adecco. Cassonetti, scatola di diavolina, bottiglie benzina/olio. Un successo. Tentativo di incendio edificio SPIP (Services pénitentiaires inertion et probation [Servizio statale che « segue » gli ex detenuti ed i detenuti in fine pena, per il loro reinserimento nel mondo del lavoro e nella società; NdT]). Sfiga. Non riuscito.
Attesa di giornate di mobilitazione. Attesa di un « movimento sociale ». No. Identificare il nemico, prendere l’iniziativa, creare le occasioni, mordere. Ovunque, sempre. Vivere la lotta tutti i giorni.
Adecco meccanismo dello sfruttamento. Schiavisti moderni. SPIP secondini, correzione prolungamento prigione.
Passati di qua, passeremo di nuovo di là.

Solidarietà compagni accusati rapina Aachen. Solidarietà compagni operazione « Scripta Manent ».

Per la libertà.


Pantin (Seine-Saint-Denis / Pariz): Ni zakon ni rad – Ni zatvor ni uključivanje (17.11.2016.)
Pantin. Četvrtak noć 17. novembra.
Zapalili smo ulaz agencije za privremeno zapošljavanje Adecco. Kontejneri, kocke za potpaljivanje, boce benzina/ulja. Uspješno. Pokušaj požara zgrade SPIP-a (Services pénitentiaires inertion et probation – Državna služba koja “prati” bivše zatvorenike i one pri kraju kazne, kako bi se ponovno uključili u posao i društvo; nap.prev. na tal.]. Baksuz. Neuspješno.
U očekivanju dana mobilizacije. U očekivanju “društvenog pokreta”. Ne. Identificirati neprijatelja, preuzeti
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Berlino [Germania]: Bruciato il furgone del produttore di armi “Thales” (11/11/2016) [it]

Sta diventando sempre più caldo, riguardo alle preparazioni per un Luglio caldo contro il Summit-G20. Nella notte tra 11 e 12 novembre è stata distrutta la proprietà dell’azienda Thales.
Thales è una tra le undici più grandi aziende di armamenti, con vendita annuale di 14 miliardi di Euro, e fa anche parte anche di alcuni progetti tecnologici, come il sistema di navigazione Galileo.
Inizialmente concepito solo ad uso civile, come gli smartphone, sistemi di navigazione ecc., il Parlamento europeo nel luglio del 2008 decide che questa tecnologia deve essere disponibile alla Politica di sicurezza e di di difesa comune (ESPD). Thales ha sviluppato anche il progetto “Watchkeeper” [vedetta]. Sulla commissione dell’esercito britannico è stato prodotto un drone a pilotaggio remoto (Thales Watchekeeper WK450). A disposizione dal 2012, fino al 2014 ha sorvolato L’Afghanistan per circa 140 volte, ed è stato coerentemente aggiornato nel 2016. Da allora può essere equipaggiato con una testata missilistica di 2 chili, un laser e un controllo GPS. Alla fine, la tecnologia di Thalese può uccidere direttamente.
Con il loro programma dei droni sono stati avvistati nella Giungla di Calais, dove loro prodotti volavano intorno. (una lista in tedesco con le aziende coinvolte nello sgombero potete trovare qui)
La nostra principale premessa era prendere le parole del filosofo greco antico, Talete [Thales]: “L’inattività è un tormento”. Per questo motivo dovevamo bruciare un furgone di questa azienda di armamenti a Berlino-Weißensee.
Quindi, ci ha fatto proprio contenti la notizia di settimana scorsa su una scavatrice bruciata nel sito di costruzione in Cuvry Brache, anche a Berlino. E vogliamo continuare con le parole dei compagni:
Ad Amburgo e sulla strada (per il G20) vogliamo raggiungere lo scambio e le discussioni proprio su queste questioni e conflitti a livello globale. Come la gentrificazione non si ferma ai confini dei paesi, così la nostra resistenza nove deve concludersi in un luogo. Dovrebbe invece scorrere in molti luoghi e conflitti. In questo modo troviamo un ritmo comune e creiamo uno “staccato” di attacchi.”
Noi siamo ovunque. Colleghiamo le lotte. Trasformiamo il Summit-G20 in disastro.
(vedi anche: invito anarchico contro il G20 ad Amburgo)
... che quindi provochi confusione tra le linee del nemico, perché si sono creati più punti caldi, ma non solo là dove il nemico se lo aspettava ed era preparato, ma in altri luoghi, imprevedibili nei piani strategici delle operazioni degli sbirri.” CCF – Internazionale Nera

autonome Gruppe


Berlin [Njemačka]: Zapaljeno vozilo proizvođača oružja Thales (11.11.2016.)


Postaje sve toplije, u vezi priprema za vrući Juli protiv Samita-G20. U noći između 11. i 12. novembra uništeno je vlasništvo poduzeća Thales. Thales je jedan od jedanaest najvećih proizvođača oružja s godišnjom prodajom od 14 milijardi Eura, a k tome sudjeluje i u tehnološkim programima, kao što je sistem satelitske navigacije, Galileo.
U početku zamišljen samo za civilnu upotrebu, kao pametni telefoni, sistemi za navigaciju itd., Europski je parlament u julu 2008. odlučio da ta tehnologija treba biti na raspolaganju Europske sigurnosne i obrambene politike (ESDP). Thales je razvio i projekt “Watchkeeper” [stražar]. Po narudžbi britanskih vojske proizvedena je bespilotna letjelica (dron Thales Watchkeeper WK450). Dovršen je 2012., a do 2014. preletio je Afganistan oko 140 puta, i dosljedno je ažuriran 2016. Od tada se može opremiti bojevom glavom od 2 kg, laserom i GPS kontrolom. Na koncu, tehnologija iz Thalesa može direktno ubiti.
Sa svojim
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CCF
Progetto Nemesi [Una proposta aperta] [it]

22/11/2016

“Chi parla di guerra, deve avere un piano...”

L’autorità più insidiosa è quella che porta la promessa di partecipazione. Per questo abbiamo fatto il passaggio dalla monarchia alla democrazia, ma non alla libertà. “Sicurezza” è una parola cara alla democrazia. Più sentiamo parlare di “sicurezza”, più le nostre vite e le libertà regrediscono. E peggio di tutto, il potere contemporaneo e la democrazia hanno raggiunto il compromesso e la sottomissione della società quasi volontariamente. La democrazia funziona come una fabbrica trasparente che produce relazioni sociali. Le persone si sottomettono all’ideologia governativa, agli standard dominanti e al comportamento disciplinato, convinte che quello che vivono oggi (la tirannia economica, estorsioni di schiavitù salariale, la dittatura dello spettacolo, la sorveglianza tecnologica) sia l’inevitabile naturale l’ordine mondiale.
Ma anche in un’autorità pervasiva, i capi, i funzionari, i dirigenti e i proprietari esisteranno sempre. Oggi, la visibilità delle persone al potere è particolarmente chiara. Politici, uomini d’affari, armatori, editori, giornalisti, giudici e agenti di polizia sono le persone che rappresentano l’autorità. Il Progetto Nemesi mira ad attaccare queste persone. Il Progetto Nemesi è il nostro turno per fare la mossa temibile nel cortile del nemico.
Invece di attaccare i simboli impersonali di giustizia, noi pensiamo che è molto importante trasferire le nostre ostilità nell’ambiente personale del nemico, nelle loro case, uffici, ritrovi e veicoli. Noi sappiamo che per l’autorità “nessuno è insostituibile”, ma sappiamo anche che un colpo personale ad uno di loro instillerà la paura in 100 altri. Creiamo un retaggio di paura per la loro specie e per chiunque diventi il loro sostituto. E’ il nostro minimo contrappeso per bilanciare il terrore controllato dal nemico. Per bilanciare il terrore che causano i capi ammazzando i propri lavoratori, gli sbirri che sparano accidentalmente, i giudici che condannano a migliaia di anni di carcere, i giornalisti con le loro menzogne, i politici con le loro leggi e i loro ordini. In tutti questi casi il nemico ha un nome e un indirizzo. Attaccandoli dimostriamo che le persone che detengono il potere non sono invincibili. E nello stesso tempo, invece di confinare l’insurrezione anarchica a incidenti di conflitti occasionali con gli sbirri, possiamo trasformare la rivoluzione in una componente permanente delle nostre vite quotidiane scoprendo coloro che si nascondono dietro ordini e decisioni che governano le nostre vite, studiando i loro spostamenti e i loro percorsi, e organizzando le nostre personali cellule d’attacco che risponderanno alle sfide dell’autorità. Non anticipiamo un cortocircuito sociale che ci porterebbe ad una mobilitazione di massa, siamo noi che diventiamo gli acceleratori della storia attraverso le nostre azioni, creando il dilemma “con l’autorità o con la libertà”. Siamo noi che creiamo spazi e periodi in cui la storia viene scritta con le nostre mani, invece di semplicemente succedere. La guerriglia urbana anarchica è un modo di guardare la vita dritto negli occhi, per formare un autentico collettivo “noi”. E’ la costruzione di un processo anarchico di liberazione col coraggio, coerenza e determinazione. Le nostre azioni non si valutano solo in relazione al colpo inflitto al nemico, ma anche alla possibilità di cambiare le nostre vite.
Il Progetto Nemesi è una proposta internazionale di creare una lista con nomi di persone al potere, per poterle attaccare là dove si sentono sicure, ai margini... nelle loro case. L’esplosione della bomba in casa della procuratrice distrettuale G. Tsatani era il primo attacco, il primo atto del Progetto Nemesi. Condividiamo questo piano con tutte le cellule FAI-FRI e con tutti gli anarchici di prassi al mondo, desiderando iniziare un dialogo sulla diffusione della lotta anarchica. E noi sappiamo che il dialogo migliore per valutare un azione non può essere altro che una nuova azione...
Attraverso il Progetto Nemesi salutiamo tutti i nostri compagni detenuti nelle celle della democrazia di tutto il mondo, che non sono più al nostro fianco. E’ specialmente dedicato ai membri delle CCF, Olga Economidou, George Polydoros, GerasimosTsakalos, Christos Tsakalos, alla nostra compagna Angeliki Spyropoulou, e ai compagni italiani della FAI, Alfredo Cospito e Nicola Gai...
A tutti coloro che non hanno seppellito l’ascia di guerra...

Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI

Torneremo presto.


Zavjera Vatrenih Ćelija – Projekt Nemeza [Otvoreni prijedlog]
“Tko govori o ratu, mora imati plan”
Najpodmuklija vlast je ona koja nosi obećanje uključivanja. Zato smo prešli s monarhije na demokraciju, ali ne i u slobodu. “Sigurnost” je omiljena riječ demokracije. Što više slušamo o “sigurnosti”, to više naš život i sloboda nazaduju. A najgore od svega, današnja moć i demokracija su dostigle kompromis i pokoravanje društva gotovo dobrovoljno. Demokracija funkcionira kao jedna prozirna tvornica koja proizvodi društvene odnose. Osobe se pokoravaju ideologiji vlade, prevladavajućim standardima i discipliniranom ponašanju te smatraju da sve ono što danas proživljavaju (tiranija ekonomije, iznuđivanje nadničarskog ropstva, diktatura spektakla, tehnološki nadzor) je neizbježni prirodni svjetski poredak.
No, čak i u jednoj sve-prožimajućoj vlasti, šefovi, dužnosnici, rukovoditelji i vlasnici će uvijek postojati. Danas je vidljivost ljudi na moći sasvim jasna. Političari, poduzetnici, brodograditelji, izdavači, novinari, suci, policija su osobe koje posjeduju vlast. Cilj Projekta Nemeza je napad na te osobe. Projekt Nemeza je naš red za
...

Tolosa [Francia]: Incendio di solidarietà (20/11/2016) [it]

A Tolosa, nella notte tra il 19 e il 20 di novembre, un furgone della eiffage [azienda costruttrice di carceri] è stato distrutto dalle fiamme.
Quando la repressione prende di mira gli anarchici, dalle accuse per le rapine ad aquisgrana fino all’operazione “scripta manent” in italia, la solidarietà è la nostra arma.
Vi inviamo un po’ di calore.


Toulouse [Francuska]: Požar solidarnosti (20.11.2016.)
U Toulouseu, u noći između 19. i 20. novembra, jedno kombi eiffagea [poduzeće koje gradi zatvore] uništio je plamen.
Kada represija nanišani anarhiste, od optužbi za pljačke u aachenu do operacije “scripta manent” u italiji, solidarnost je naše oružje.
Šaljemo vam malo topline.

South Shields – Tyneside [UK]: Incendio anarchico di un veicolo comunale (09/11/2016) [it]

Un anonimo (anarchico) incendia un veicolo comunale nella Pine Avenue, South Shields (Tyneside) nelle prime ore di mercoledì 9 novembre 2016. I media non hanno parlato di questo incendio.
L’incendio di questo veicolo è un attacco diretto contro il consiglio, le autorità locali e i consiglieri, per provocare disordine e danno economico. Una persona media di classe operaia in Regno Unito ogni mese sta diventando più povera, con sempre più difficoltà a sopravvivere, mentre nel frattempo il riccastri dei consiglieri si arricchiscono ancora di più, con i parcheggi a pagamento, multe sui rifiuti, come lasciare il cassonetto fuori nel momento sbagliato, e con altre simili infrazioni.


South Shields – Tyneside [UK]: Anarhistički palež općinskog vozila (09.11.2016.)
Jedna anonimna osoba (anarhist) zapalila je općinsko vozilo u Pine Avenue, South Shields (Tyneside) u prvim satima srijede 9. novembra 2016. Mediji nisu pokrili ovu nezgodu.
Požar ovog vozila je direktni napad na vijeće, lokalne vlasti i vjećnike, kako bi se izazvao nered i šteta. Jedna obična osoba iz radničke klase u Ujedinjenom Kraljevstvu svaki mjesec postaje sve siromašnija, i postaje joj sve teže preživljavati, dok se u međuvremenu bogatuni iz općinskog vijeća sve više bogate, s parkirnim kartama, kaznama za bacanje smeća, kao iznošenje kante u pogrešno vrijeme, i sličnim prekršajima.

RadioAzione[Italia]
Azione diretta! Le chiacchere stanno a zero Riflessioni #13 [it]

Già dai primi minuti dopo un’attacco repressivo da parte dello Stato e chi in tutela di esso, come la magistratura, denuncia, indaga e arresta chi potrebbe essere una probabile “nocività” per la salute dello Stato stesso, è usuale sentire i soliti piagnistei.
Sempre la solita minestra riscaldata, congelata, scongelata e riscaldata di nuovo.
C’è chi sente il bisogno di prendere subito le distanze da chi è stato colpito dalla repressione, e di solito lo fanno quelle persone che la magistratura forse non conosce nemmeno (o volgarmente detto “non se li incula nemmeno di striscio…”) perché il massimo in cui si spendono è la puntuale dissociazione. Come un qualunque “cittadino” fedele allo Stato questa feccia che si definisce “anarchica” crede ai giornali, ai pm e agli sbirri che disegnano schemini, creano scenari e indicano gli autori del “male”, sente immediatamente la “necessità” di precisare cosa vuol dire “anarchia” aggiungendo qualche puntino sulle “i”. C’è anche, però, chi ha lo stesso atteggiamento e non si spende nemmeno a scrivere, per avere sempre una squallida e lurida via di fuga, ma lo fa attraverso la calunnia alle spalle, l’inciucio.
C’è chi butta giù righe di lacrime evocando la caccia alle streghe e alle montature, c’è chi scrive con toni solidali e complici per poi scomparire due secondi dopo aver inviato il “telegramma di cordoglio”, c’è chi utilizza termini forti… e poi?
“Solidarietà” non significa “cordoglio”, come si dice da sempre non è una parola scritta.
Solidarietà è aprire gli occhi al mattino e pensare che nella tua vita quotidiana
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