Germania: Amburgo, estate 2017 – Ci sono, ci resto! (14/08/2017) [it]

Lettera di un detenuto del G20 del giorno 14.08.2017, dal carcere di Billwerder ad Amburgo.

È passato quasi un mese e mezzo da quando sono stato arrestato durante il dodicesimo vertice del G20, ad Amburgo, in una città assediata e presa in ostaggio dalle forze dell’ordine, ma che ha anche visto nascere per l’occasione una contestazione locale e popolare molto importante.
Decine di migliaia di persone, se non di più, affluendo da tutta l’Europa, se non da più lontano, si sono incontrate, organizzate e si sono trovate insieme a discutere, sfilare per più giorni in un grande slancio di solidarietà e coscienti di poter subire in ogni momento la violenza e la repressione della polizia. Per l’occasione è stato costruito, addirittura, un immenso tribunale di polizia, in un prefabbricato, allo scopo di sanzionare nel più breve tempo possibile ogni tipo di contestazione contro questo vertice internazionale.
Il mio arresto, come quello di molti/e compagni/e, si basa solo sulla sacrosanta parola della polizia, quella di una brigata addestrata per infiltrarsi, osservare e pedinare «le sue prede» (quarantacinque minuti nel mio caso, per un presupposto lancio di oggetti..), finché una volta isolate, trovano la possibilità di arrestarle mandando colleghi che intervengono velocemente, violentemente, senza lasciare nessuna scappatoia.
Eccomi quindi rinchiuso in questo luogo primordiale per il buon funzionamento di un ordine sociale globale, utilizzato come strumento di controllo e di gestione della miseria, essenziale per il mantenimento della loro «pace sociale». Il carcere agisce come spada di Damocle al di sopra di ogni individuo cosicché sia pietrificato davanti all’idea di trasgredire le regole e al diktat di
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Germania: Azioni di solidarietà con i prigionieri di G20 (07-08/2017) [it]

Amburgo: Nella notte di 3 agosto 2017 una macchina della POWER (Personen-Objekt-Werkschutz GmbH) è stata data alle fiamme. Solidarietà con i prigioneri di G20!

Flensburg: Nelle notti tra il 1° e il 2 agosto, e l’8 eil 9 agosto, i commissariati di Flensburg e di Tarp (nei dintorni di Flensburg) sono stati presi di mira in solidarietà con tutti i prigionieri di G20. In questi due attacchi è stata gettata della pittura sulla facciata e lasciata la scritta “Welcome to Hell”. Infine, nella notte tra il 14 e il 15 agosto un commissariato di Handewittt è anche stato preso di mira (lasciata pittura e scritte sulla facciata in relazione al vertice G20).

Münster: Alle prime ore di 6 agosto, nei dintorni di
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Francia: “Bello come una macchina degli sbirri che brucia” – Manifesti di solidarietà con detenuti anarchici Kara e Krème (08/2017) [it]

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(traduzione del manifesto)
BELLO COME UNA MACCHINA DEGLI SBIRRI CHE BRUCIA
Primavera 2016: la rabbia nelle strade scuote questo Paese rassegnato, come non succedeva da una decina di anni. L’ennesima legge che riduce ancora un po’ una delle nostre numerose catene – la schiavitù salariale – è la goccia che che fa tracimare una vaso pieno di sfruttamento, di Stato d’emergenza, di strapotere poliziesco, di paranoia, di vita virtuale e di futuri promessi che assomigliano troppo a questo presente cupo. Le città di Francia sono attraversate da manifestazioni distruttive, piccoli momenti di vita si costruscono sulla distruzione di ciò che ci opprime ogni giorno.
Il 18 maggio, a Parigi, una manifestazione spontanea risponde come necessario a un presidio di sbirri che si lamentano del fatto che tutti odiano la polizia.
Una macchina delle guardie viene attaccata, i vetri spaccati, uno dei due sbirri si prende qualche colpo, poi la macchina brucia.
Subito dopo, e durante l’anno seguente, nove persone vengono accusate per questo fuoco di gioia. Alcune di loro hanno passato molto tempo in prigione, mentre un’altra resta irreperibile per la Giustizia. Passeranno tutte a processo a Parigi dal 19 al 22 settembre.
Due anarchici, Kara e Krème, sono ancora in prigione, in questo
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Prison of Augusta — Sardinia [Italy]: Update on anarchist comrade Davide Delogu (10/08/2017) [en]

Sardinian anarchist comrade Davide Delogu, after three months of solitary confinement, started his daily two-hours of yard time today, he can only see prison laborers.
The Article 41-bis [hard prison regime], to which he is subjected, will continue until September.

CNA [Anarchist Black Cross]

(Davide has finally received the requested comrade’s photos, and ended his hunger strike)

Italy: Update on Florence case (08/08/2017) [en]

We update the addressees of comrades with validation of the arrest after the operation carried out in Florence, Rome and Lecce on August 3d.
(we correct in particular the address of comrade arrested in Lecce)

SALVATORE VESPERTINO - c.c. Sollicciano via Minervini 2r — 50142 Firenze — Italy
PIERLORETO FALLANCA (PASCA) - Borgo San Nicola 4 — 73100 Lecce — Italy

CNA [Anarchist Black Cross]

Genoa [Italy]: Solidarity gathering with the arrested for G20 in Hamburg (06/08/2017) [en]

On Sunday, 6 of August, a solidarity gathering will take place in Hamburg, in front of prison of Billwereder, where some of the arrested during the G20 day are imprisoned. At the same time, in Genoa, we call on a solidarity gathering with the arrested to show them our closeness and support.

SUNDAY, 6 AUGUST, 6 P.M. — SAN LORENZO SQUARE — GENOA
Freedom for all!

A CONTRIBUTION TO THE EVENT
</strong>“For the plague-stricken their peace of mind is more important than a human life. Decent folks must be allowed to sleep easy o’ nights, mustn’t they? Really it would be shockingly bad taste to linger on such details, that’s common knowledge. The bad taste remained in my mouth and I’ve kept lingering on the details, brooding over them.” Albert Camus, The Plague
On July 7th, 2017, begun the G20, another international summit, as many are held during the year, when a handful of world leaders meets to sit around a table, to pleas each other, sipping fine wines, talking about how to split the pillage of the lifeless planet that we live on. So, it happens that an Europe-wide neoliberal, Macron, shakes the hand with the genocidal dictator Erdogan in a well-furnished lounge while they shell agree on the strategies of suppression and violent repression of migratory transit routes from Turkey to west Europe; it happens that a nice conservative, Merkel, laughs at jokes of a racial rapist, Trump, while they decide how to devastate the ecosystem and poison the atmosphere beyond the point of no return; it happen that an authoritarian nationalist oligarch, Putin, receives a pat on the shoulder from the puppet Gentiloni while the first one gives few cubic meter more of methane in exchange of silence on the occasion of a next
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Panagiotis Argyrou (CCF)
Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: Messaggio in risposta alla Chiamata di solidarietà con i detenuti G-20 [it]

Durante l’esilio di prigionia poche sono le cose che possono farti sorridere, offrire una calorosa riflessione e una sensazione piacevole. Tuttavia, posso dire, con una certa sicurezza che questi giorni di luglio, quando Amburgo si è arresa al caos dei disordini durante il vertice G20, con gli scontri con la polizia, le barricate in fiamme, il saccheggio dei negozi, il vandalismo e l’incendio delle mete di sovranità, i miei pensieri sono stati rafforzati, una sacco di “grazie” come anche di vivide emozioni mi hanno travolto, ed un sorriso ha illuminato il mio viso.
Ma, sarò sincero. Anche se già dalla fase iniziale una larga parte di anarchismo insurrezionale ha cercato di fissare un obiettivo alto, cosa già chiara dalla stessa chiamata per una campagna militante di organizzazione informale mesi prima del vertice; e nonostante ci fosse un gran numero di testi pubblici e rivendicazioni che rispondevano a questa chiamata (alcuni compagni sono stati così gentili da menzionare addirittura l’eredità del Dicembre Nero), io comunque non ero così sicuro che le giornate in questione avrebbero comportato un tale immenso slancio. E questo a causa del fatto che le difficoltà connesse non mi erano strane – le avversità e le sfide che avrebbero dovuto affrontare le persone che avrebbero organizzato e realizzato un simile piano ambizioso di sommossa.
Lo stato d’emergenza dichiarato in molti paesi a causa della minaccia jihadista asimmetrica, l’inasprimento di controlli transfrontalieri a seguito di enormi flussi di rifugiati, l’annuncio della militarizzazione di Amburgo e la costruzione di carceri speciali per i ribelli, il terrorismo dei media per
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Cile: Aggiornamento sul processo contro i prigionieri anarchici Nataly, Juan ed Enrique (07/2017) [it]

Il processo contro i compagni è iniziato il 24 marzo. Ci si aspettava che il processo sarebbe stato lungo ed estenuante, come lo è stato, dato che l’accusa aveva annunciato la presenza di 186 testimoni, 87 esperti, 231 documenti e 648 prove.
Come precedentemente riportato all’inizio del processo, le accuse e le condanne chieste dall’accusa sono le seguenti:

- Enrique Guzman: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro; questa accusa è stata formulata secondo la legge anti-terrorismo, e l’accusa sta chiedendo 10 anni di carcere.
- Nataly Casanova: accusata di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos, e di possessione di materiale per la preparazione di esplosivi; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo 20 anni di carcere.
- Juan Flores: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos e di collocamento dell’ordigno esplosivo al Subcentro; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo carcere a vita.

Attualmente i compagni stanno
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Messico: Scarcerato l’anarchico Abraham Cortés (07/2017) [it]

Questo pomeriggio abbiamo ricevuto una chiamata telefonica dal compagno Abraham Cortés, in cui ci informa che dopo più di tre anni di carcere è finalmente uscito, dopo che gli è stata concessa la scarcerazione anticipata.
Ci fa molto piacere a condividere questa notizia, dato che Abraham è stato un detenuto ribelle durante tutto il periodo trascorso in carcere, un compagno che ha sempre mantenuto una posizione combattiva di fronte all’imprigionamento.
Ma ci sono ancora compagni che rimangono dietro le mura carcerarie... la lotta continua finché tutti non saranno liberi.

Croce Nera Anarchica – Messico

Berlino [Germania]: Camion di STRABAG incendiato in solidarietà con i detenuti G-20 (26/07/207) [it]

Prima del vertice e dopo il vertice, solidarietà con i detenuti – attacco a STRABAG.
Grazie, ringraziamo per gli insulti provenienti da tutti i canali e da tutte le parti, ci rafforzano e ci rammentano del fatto che ad Amburgo abbiamo agito in maniera adeguata. Sì, siamo Caotici, e non vogliamo solo dare fuoco alle vostre notti, ma anche alle vostre vite quotidiane. Il vostro ruttare soddisfatto al tavolo di colazione mentre leggete i resoconti delle barbarie capitaliste quotidiane, ci disgusta.
Grazie per esservi distanziati da noi, così alcuni traditori si sono nuovamente esposti, come ad esempio Andreas Beuth [attivista di Sinistra e rappresentante legale dello squat amburghese Rote Flora, ndt.]
I nostri amici ripetono gli stessi rituali di auto-purificazione come durante
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Germania: Lettera di Lisa, anarchica condannata per rapina in banca (06/2017) [it]

Cari compagni,
voglio nuovamente ringraziarvi per la vostra solidarietà e il vostro sostegno, espressi in modi differenti sin dall’inizio e soprattutto durante il processo, sia nell’aula che a distanza.
Questi gesti mi hanno riempito di energia e passione in numerosi momenti, e notevolmente aumentato la mia convinzione che la lotta continuerà sempre, in qualsiasi condizione e nonostante gli ostacoli che incontra per strada.
E proprio perché so esattamente come la giustizia funziona, come la mania persecutoria dello Stato, e dato che in questo processo il tribunale, l’accusa, gli sbirri e la stampa avevano bisogno dei colpevoli, ho sentito molta rabbia. Rabbia contro un mondo miserabile e totalmente ineguale, in cui ci viene imposta la legge dei potenti. Rabbia contro il sistema di punizioni, repressione e isolamento contro tutti coloro che non si adeguano. Rabbia contro la manipolazione, la farsa e le menzogne che alimentano l’opinione pubblica... e ovviamente, altra rabbia per tante altre cose.
Questa volta ha colpito me, ma le altre volte colpirà altri, e forse ognuno di noi, soprattutto coloro che seguono il proprio sentiero con dignità e
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Prison of Augusta — Sardinia [Italy]: Anarchist comrade Davide Delogu on hunger strike (26/07/2017) [en]

Sardinian anarchist comrade Davide Delogu starts today, 26 July, a hunger strike against the solitary confinement, and primarily because they don’t want to give him the photos of Donatello.
He remains with head held high.
He shouts out “Break the isolation!!

Sempre Ainnantis [“always forward” in Sardinian]

Davide Delogu — Contrada Piana Ippolito 1 — 96011 Augusta (SR) — Italy

Sardinian anarchist comrade Donatello Dedoni died on 20 march 2017, falling off the roof of an abandoned plant in the industrial area of Elmas in Sardinia. In a tragic moment the roof caved in and the comrade felt down. Who met Donatello knew how much he was precious as friend and as comrade, always ready to take a challenge with courage and enthusiasm. He paid his inclination to action with several imprisonment, and he always came out with head held high and with no regrets.

Carcere di Augusta [Sardegna]: Compagno anarchico Davide Delogu in sciopero della fame (26/07/2017) [it]

Il compagno anarchico sardo Davide Delogu inizia oggi, 26 luglio 2017, uno sciopero della fame contro l’isolamento e soprattutto perché non gli consegnano le fotografie di Donatello.
Rimane a testa alta.
Rifiuta il ruolo della vittima.
Grida “Rompere l’isolamento!”

Sempre Ainnantis

Davide Delogu – Contrada Piana Ippolito 1 – 96011 Augusta (SR)

Parigi [Francia]: Il caso della macchina di sbirri bruciata 18/05/2016 – Kara e Kréme restano in carcere (17/07/2017) [it]

Lunedì 17 luglio, si è svolta l’udienza tecnica per il caso della macchina bruciata sul Quai de Valmy. Il tribunale doveva confermare le date del processo e decidere sulle misure coercitive su nove accuse nei confronti di nove accusati. Per quelli sotto controllo giudiziario la difesa non ha formulato nessuna domanda. Per quanto riguarda gli ultimi tre detenuti, a uno di loro, arrestato nelle settimane seguenti agli eventi, lo scorso anno, è stata accettata lo scorso fine settimana la richiesta di libertà, col braccialetto elettronico. Quindi, non aveva richieste per questa udienza. Per quel che invece concerne gli altri due, solo il compagno detenuto da febbraio di quest’anno ha chiesto la scarcerazione, ma gli è stata rifiutata con il pretesto che le garanzie di ripresentarsi non sono abbastanza solide, e per il fatto che non si vuole esprimere sui fatti. L’avvocato di uno degli indagati ha insistito sulla necessità di sbloccare la posta, bloccata o filtrata in modo molto più drastico da quando se ne occupa il P.M., cioè dalla fine delle indagini.
Era presente una quarantina di persone, gli accusati si sono ritrovati insieme
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Messico: Aggiornamento sulla situazione del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas (20/07/2017) [it]

Dopo che sono stato rinchiuso nella mia cella nella Zona 7 di C.O.C. (Centro di Osservazione e Classificazione), mercoledì 19 luglio 2017 sono stato all’udienza del Concilio Tecnico Interdisciplinare. Questo ha deciso che non posso tornare tra i detenuti comuni a causa del conflitto avvenuto la scorsa settimana, per il quale sono stato portato all’Unità di Massima Sicurezza (M.M.S.), dove mi trovo attualmente segregato nell’Area Esagonale per motivi di sicurezza.
Inoltre, quando i secondini stavano perquisendo le mie cose all’entrata del M.M.S., hanno trovato fogli contenti miei testi e lettere personali, che includevano anche la stesura generale del foglio “El Canero” [foglio con testi scritti da detenuti, fondato da Fernando, ndt. in inglese]. Dopo aver confiscato questo, hanno iniziato a comportarsi in modo violento, controllando la mia corrispondenza personale, concludendo con una minaccia diretta a me, dicendo, “Possono ucciderti per quello che dici” e “Finiscila una buona volta con il tuo foglio”, facendo mi capire che scrivendo ed esprimendo le mie idee ho violato le sicurezza dell’istituzione, e che perciò
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Italy — Germany: A letter from anarchist prisoner Riccardo, arrested during the G20 (20/07/2017) [en]

We are spreading news of the arrest of a comrade from Genoa, Riccardo, on Friday 7th July in Hamburg during the revolt against the G20.
Riccardo has seen his lawyers, is doing well and his spirits are high.
On18/07 a hearing confirmed that Riccardo and all those arrested be remanded in custody. In 15 days an appeal trial will be held to decide if imprisonment is to be continued until the trial. The charges haven’t been formulated yet.
We reconfirm our solidarity with all those arrested in Hamburg.
Freedom for all!

If you want to write to Riccardo or send him reading material, his address (name, surname, date of birth and address of the prison where is being held) is:
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY

Letter of the comrade Riccardo from the prison of Billwerder, Hamburg
‘Guard Gohlosh impersonated the most hideous wickedness: the wickedness at the service of the powerful of the Earth. A wickedness that could be converted to money. It didn’t belong to him any longer. He had sold it to more competent individuals who used it to enslave and mortify an entire miserable people. He was no longer master of his own wickedness. He had to guide it and direct it according to certain rules whose atrocity hadn’t changed much.’ (Albert Cossery – Men God Forgot – 1994)

At the moment I am being detained in the prison of Billwerder in Hamburg. I was arrested on Friday 7th July at 7:30pm near Rote Flora.
I am accused of insulting the State, endangering public security, of having played an active part in a group of fifteen people who challenged the police, in particular attempting to harm a policeman of the Special Unit of Bloomberg intent on carrying out arrests and finding evidence.
I don’t recognize the dichotomy ‘guilty-not guilty’ proposed by the State’s judicial apparatus.
What I want to say is that
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Italia – Germania: Aggiornamenti su Riccardo, compagno anarchico detenuto, arrestato per il G20 (22/07/2017) [it]

Riccardo ci fa sapere che sta bene e voleva avvisare che per il momento i libri non passano perché devono essere timbrati. Passano solo quelli provenienti da una libreria autorizzata di Amburgo. Riceve opuscoli e stampe. Quindi richiede materiale controinformativo e stampe di notizie.
Saluta tutti e ringrazia per le lettere.
Solidarietà con il compagno detenuto!

L’indirizzo è seguente (completo di nome cognome data di nascita):
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY

Italia – Germania: Lettera del detenuto anarchico Riccardo, arrestato durante il G20 (20/07/2017) [it]

Informiamo dell’arresto di un compagno genovese, Riccardo, nella data di venerdì 07 luglio ad Amburgo durante la rivolta contro il G20.
Riccardo ha già incontrato i legali, sta bene ed il suo morale è alto.
Il 18/07 si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto che ha confermato la custodia cautelare in carcere per Riccardo, così come per gli altri arrestati. Entro 15 giorni da oggi si terrà un’ udienza di appello rispetto a quella del 18 dove si ridiscuterà la permanenza o meno in carcere, in attesa di giudizio. Le imputazioni non sono ancora state stabilite.

Rinnoviamo la nostra solidarietà a tutti/e gli arrestati/e ad Amburgo.
Libertà per tutti/e!

Per chi volesse scrivergli o inviare letture l’indirizzo completo (nome cognome data di nascita ed indirizzo del penitenziario dove è detenuto) è:
RICCARDO LUPANO
09/06/1985
JVA BILLWERDER
DWEERLANDWEG 100
22113 HAMBURG – GERMANY

LETTERA DEL COMPAGNO RICCARDO DAL CARCERE DI BILLWERDER, AMBURGO
“La guardia Gohlosh personifica la cattiveria più detestabile: la cattiveria messa al servizio deigrandi della Terra. Una cattiveria monetizzabile. Essa non gli apparteneva più. L’aveva venduta ad individui più competenti che ne facevano uso per asservire e mortificare tutto un popolo miserabile. Non era più padrone della propria cattiveria. Doveva guidarla e dirigerla secondo certi regolamenti la cui atrocità non variava granché.” – (Albert Cossery – Gli Uomini dimenticati da Dio – 1994)
In questo momento mi trovo detenuto nel carcere Billwerder di Amburgo. Sono stato arrestato venerdì 7 Luglio alle ore 19.30 nei pressi del Rote Flora.
Sono accusato di oltraggio allo Stato, di aver messo in pericolo la pubblica sicurezza, di aver svolto un ruolo attivo all’interno di un gruppo di quindici persone che ha fronteggiato la polizia, in particolare di aver tentato di ferire un poliziotto della Sezione Speciale di Bloomberg adibita ad effettuare arresti e recuperare reperti.
Non riconosco il dualismo “colpevole – innocente” proposto dagli apparati giuridici dello Stato.
Ciò che voglio dire a riguardo è di essere orgoglioso e felice di essere stato presente
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Italy: Appeal for solidarity against the punitive isolation of anarchist prisoner Davide Delogu (07/2017) [en]

On July 18, a hearing was held at the Cagliari Court of Appeal for a complaint made by Davide against the conditions that he is being subjected to at the prison of Augusta.
Via the details of the complaint we learned that Davide, who is already subjected to the Article 41-bis prison regime, is undergoing a very extreme torture, he was ‘sentenced’ to six months of punitive isolation.
Complete isolation, in an underground cell, no TV or radio, no contact with other prisoners and without ever seeing the sun. In addition to this his correspondence is subject to censorship. The only people he ever sees are the guards and his lawyer.
Unfortunately we have only just
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Italia: Appello alla solidarietà diffusa contro l’isolamento punitivo di Davide (07/2017) [it]

Il 18 Luglio si è svolta un’udienza per un reclamo presso il Tribunale di Sorveglianza di Cagliari fatto da Davide contro le condizioni cui è sottoposto al carcere di Augusta.
Attraverso la descrizione riportata nel reclamo abbiamo scoperto che Davide, già sottoposto al regime 14 bis, sta subendo una pesantissima tortura: è stato “condannato” a sei mesi di isolamento punitivo.
Un isolamento totale, in una cella sotterranea, liscia, senza tv e radio, senza socialità e senza mai vedere il sole. A questo si aggiunge l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza. Le uniche persone che incontra sono il suo avvocato e le guardie.
Purtroppo scopriamo solo
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Messico: Prigioniero anarchico Fernando Bárcenas in isolamento (07/2017) [it]

Fernando è un compagno anarchico, detenuto dal 2013 nel Carcere Nord a Città del Messico, e fin dalla detenzione sempre attivo in vari progetti. La maggior parte del tempo della sua prigionia l’ha trascorso in isolamento. Dall’ultimo sciopero della fame a cui ha partecipato con altri tre compagni (Miguel Peralta, Abraham Cortés e Luis Fernando Sotelo) come parte di una lotta partita da varie prigioni in settembre 2016, Fernando Barcenas è stato trasferito nell’unità di isolamento dello stesso carcere, dove è stato detenuto per più di nove mesi come punizione per il suo comportamento ribelle, e per essere un compagno che continua a sostenere la lotta per la liberazione totale con proposte e azioni.
L’area in cui Fernando è detenuto è piena di costanti conflitti e tensioni di isolamento, e nel suo caso ancora peggio dato che non perdono un’occasione per maltrattarlo. Tutto questo ha causato problemi di salute al nostro compagno, mettendo ad un rischio sempre crescente la sua salute emotiva e fisica. La situazione è peggiorata nelle ultime settimane, ed è per questo che inviamo un appello urgente e diffuso per
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Germania: Solidarietà con l’anarchica Lisa condannata per rapina in banca ad Aquisgrana [it]

[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2013]
Nel dicembre del 2016 un’anarchica di Amsterdam viene prosciolta dall’accusa di espropriazione di una banca, avvenuta ad Aquisgrana, Germania, nel 2013.

[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2014]
Dall’inizio del 2017 due compagni di Barcellona vengono processati per l’espropriazione della Pax Bank, avvenuta ad Aquisgrana nel 2014:
07 giugno 2017, la compagna anarchica Lisa è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di carcere, mentre l’altro compagno è stato prosciolto.

Dopo la condanna e il trasferimento nel carcere di Colonia, la compagna ha deciso di rendere pubblico
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Le Pré-Saint-Gervais [Francia]: Passeggiata notturna (03/07/2017) [it]

Nella notte tra 2 e 3 luglio un furgoncino di Stanley Security [grande impresa internazionale di sicurezza privata; NdT] è bruciato, in rue Danton 22, al Pré-Saint-Gervais [prima periferia di Parigi; NdT].
Un piccolo pensiero per i/le nostri/e compagni/e anarchici Kara e Krème, la prima imprigionata da più di un anno, il secondo da 5 mesi.
Tutti odiano la polizia – ed anche i suoi sostituti. Tutti possono agire.

Per un giugno pericoloso. La solidarietà è l’attacco.

(tradotto da guerresociale)

Atene [Grecia]: Dichiarazione dell’anarco-comunista Tasos Theofilou (06/2017) [it]

Inizierò la mia dichiarazione chiarendo ancora una volta che nego le accuse di cui sono accusato.
Esistono due tipi di realtà. Quella vera, e quella presentata come tale al processo di primo grado. La realtà vera e la storia del dipartimento anti-terrorismo, che ha selezionato alcuni fatti reali per poi ridefinirli in base ai pregiudizi, alle loro ossessioni o ai risultati che volevano ottenere, combinandoli non solo arbitrariamente, ma anche con avvenimenti immaginari.
L’anti-terrorismo ha creato una favola talmente completa, che hanno incluso anche un Drago nella forma di magistrato d’appello (nota: il nome del magistrato era Drakos, che in greco vuol dire drago). C’è dell’ironia in tutto questo. Una contraddizione nell’accusa. Un filo comico e uno tragico che collegano le azioni attribuitemi. L’aspetto comico riguarda la mia partecipazione nelle CCF, mentre quello tragico si riferisce al mio coinvolgimento in un omicidio. Uccidere una persona per il mio codice ideologico è una cosa che non ha valore, come lo ha per il codice penale (tranne quando parliamo di esecuzioni politiche, che in questo caso non sono valutate in un contesto morale, ma in quello storico-politico). Al contrario, non penso che essere accusati di partecipazione in un’organizzazione anarchica sia una cosa senza valore, lo trovo comico solo dal punto di vista delle discrepanze nelle vostre analisi.
La dottrina di Legge e Ordine in Grecia riflette la sfera politica nel campo di repressione criminale, dove le responsabilità e le conseguenze della crisi economica sono passate dal capitale al lavoro e dai ricchi ai poveri, che vengono eventualmente accusati di avidità e di essere responsabili della crisi perché “hanno vissuto sopra le propria possibilità” per tanti anni.
Il discorso del potere non rappresenta la crisi come risultato di ristrutturazione e inerente al capitalismo, che causa sovra-accumulazione, ma come risultato di avidità e di pigrizia della classe lavorativa, e forse di qualche fallimento del personale politico, portato ad un malgoverno “populista” per soddisfare l’avidità dei lavoratori. Abbiamo sentito addirittura dare la colpa alle proteste politiche per il collasso dell’economia. Recentemente siamo stati testimoni delle critiche di
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Salonicco [Grecia]: Attacco incendiario in solidarietà con i prigionieri anarchici (11/06/2017) [it]

Consideriamo gli spazi anarchici e antiautoritari come strutture nelle quali organizziamo lotte e viviamo momenti collettivi fuori dai rapporti autoritari, che lo Stato e il capitalismo vorrebbero imporci quotidianamente.
Nell’ultimo periodo lo Stato ha effettuato vari attacchi contro gli squat e i ritrovi ad Atene, Salonicco, Agrinio e Larissa.
Come risposta a questi attacchi, nella notte tra 11 e 12 giugno 2017, abbiamo collocato un ordigno incendiario in un furgone appartenente all’azienda AKTOR, nella via Makedonikis Amynis a Salonicco.
Sappiamo che questa azienda costruisce le strutture del nemico, come la miniera di Skouries sulla penisola di Halkidiki, che distrugge la tera a vantaggio dei capitalisti, o come la metropolitana di Salonicco, destinata a
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