Montreuil [Francia]: Sul caso della macchina di polizia incendiata 18 maggio 2016 [it]

In seguito all’arresto di un compagno a Montreuil, indagato per il caso della macchina degli sbirri incendiata il 18 maggio 2016, sul quai de Valmy, aperitivo “porta quello che vuoi per condividerlo” in Condos, via Stalingrad 43 a Montreuil, giovedì 23 febbraio alle ore 18.

In questi ultimi giorni, dopo che quattro bastardi hanno picchiato e violentato Théo, abbiamo visto sulle strade esplodere l’odio verso la polizia nelle parole e negli atti. Parallelamente, martedì 7 febbraio, gli sbirri della polizia investigativa hanno arrestato un compagno in uno squat a Montreuil. Lo hanno rinchiuso nel carcere di Fleury-Mérogis, dove è in attesa di essere processato per “tentato omicidio di un pubblico ufficiale” e per “violenza e devastazione in gruppo organizzato”. E’ accusato di aver partecipato all’attacco alla macchina di polizia incendiata sul quai de Valmy lo scorso anno.
Quel giorno, 18 maggio 2016, in pieno movimento sociale contro il lavoro e la legge, gli sbirri manifestavano sulla Piazza della Repubblica, blindata dai robocop antisommossa. La contro-manifestazione organizzata è rapidamente diventata selvaggia, incrociando per strada una macchina di polizia. In mezzo agli esulti della folla e di “tutti odiano la polizia!”, è stata attaccata e incendiata. Ci ricorderemo a lungo dei nostri sorrisi alla vista di questo falò. Purtroppo, dei manifestanti e giornalisti hanno filmato e diffuso il video di persone mascherate che hanno attaccato la macchina, ed è soprattutto a causa di queste immagini che sempre più persone vengono incarcerate. Infatti, sette altre persone sono indagate nel contesto di questa indagine: Antonin, Kara e Nicolas si trovano in carcere già da diversi mesi, mentre Angel, Brian, Léandro e Thomas sono sotto controllo giudiziario.
Noi non chiediamo giustizia, proprio come non parliamo di “innocenti “ o “colpevoli”, dato che odiamo la giustizia tanto quanto gli sbirri e l’ordine che difendono. Diffondiamo, piuttosto, il disordine e il fuoco ovunque questa sozzura avvelena le nostre vite!

Per discutere di tutto questo, proponiamo un aperitivo giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 18 in Condos, in via Stalingrad 43, a Montreuil (metro Croix de Chavaux o Mairie de Montreuil). Il momento informativo e la discussione sul compagno incarcerato e sul caso della macchina degli sbirri incendiata, saranno seguiti da un momento di convivialità. Saranno offerti come minimo bevande, pane, hummus e dolci vegani. Tutto a offerta libera per sostenere l’ultimo incarcerato e Kaliméro, cassa di solidarietà che invia in particolare i vaglia a due persone in carcere per questa storia.

E alla prima, e alla seconda, e alla terza macchina bruciata, amiamo tutti/e le grigliate di guardie!

(tradotto da anarhija.info & guerresociale)



MONTREUIL [FRANCUSKA]: O SLUČAJU ZAPALJENOG VOZILA 18. MAJA 2016.
Povodom hapšenja jednog druga u Montreuilu, pod istragom u slučaju zapaljenog pandurskog vozila 18. maja 2016., na quai de Valmy aperitiv “donesi što želiš da bi podijelio” u Condosu, ulica Stalingrad 43 u Montreuilu, u četvrtak 23. februara u 18 sati.

Ovih posljednjih dana, nakon što je četvorica kopiladi pretukla i silovala Thea, prisustovali smo eksploziji mržnje, na ulicama, prema policiji kroz riječi i djela. Paralelno, u utorak 7. februara, panduri istražne policije uhapsili su jednog druga u
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Santiago [Cile]: Sabotaggio dell’autostrada (02/2017) [it]

In Sud America e Cile, l’IIRSA (Iniziativa per l’integrazione delle infrastrutture regionali sudamericane) sta avanzando, e noi come individualità in guerra con la civilizzazione e il potere non staremo a braccia incrociate.
Nella città di Santiago uno dei suoi punti di intervento è la mega-struttura di cemento “Acceso Sur”, che dà inizio all’autostrada che facilita il trasporto delle merci dal centro fino al sud del paese. Questa costruzione interviene violentemente sui paesaggi quotidiani della popolazione circostante.
Nella settimana di agitazione contro l’IIRSA abbiamo illuminato la notte con fuoco insorto incendiando il quadro elettrico di questa disgustosa autostrada, dimostrando che il potere e i suoi mega-progetti rimangono vulnerabili.
Noi materializziamo l’odio che sotto il cemento delle strade e dietro i muri delle prigioni continua ad opporre resistenza al potere statale e attaccarlo. Per questo salutiamo Nataly Casanova, Juan Flores, Enrique Guzmán, i compagni del “Caso PDI”, le compagne Tato e Sol, i compagni del “Caso Security”, Mónica, Francisco, il compagno Joaquín García e tutti i compagni nelle carceri in Grecia, Spagna, Italia e nel mondo.
Né capitalismo verde né Stati ecologici.
Per la moltiplicazione degli atti di autonomia e di attacco diretto contro il potere e i suoi progetti che distruggono la Terra e cercano di dominare le nostre vite.

Sabotatori del quotidiano per l’anarchia.


Santiago [Čile]: Sabotiran autoput (02/2017)
U Južnoj Americi i Čileu, IIRSA (Inicijativa za integraciju regionalne infrastrukture Južne Amerike) napreduje, a mi kao pojedinci u ratu s civilizacijom i moći ne možemo sjediti skrštenih ruku.
U Santiagu jednu od njenih točaka intervencije predstavlja mega-struktura od
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Marsiglia [Francia]: Incendiato bancomat in segno di solidarietà (02/2017) [it]

Il bancomat della posta situato in via Lacédémone (6) a Marsiglia è stato incendiato lo scorso fine settimana.
Un saluto pieno di calore a tutte le persone che sono scese in strada nelle ultime settimane (e prima!) per attaccare la polizia, la giustizia e tutto quello che ci avvelena la vita in generale.
E tra questi, agli anarchici incarcerati a Parigi e altrove... Un pensiero particolare a Krem e a Kara, posti in custodia cautelare (accusati entrambi per l’incendio di una macchina degli sbirri lo scorso maggio).
Libertà per tutte e tutte

Per scrivere a Kara Wild:
(David Brault) Kara W.
428682
MAH de Fleury, 7 Ave des Peupliers,
91705 Sainte-Geneviève-des-Bois Cédex
France


Marseille [Francuska]: Zapaljen bankomat u znak solidarnosti (02.2017.)
Bankomat pošte u ulici Lacédémone (6) u Marseillu zapaljen krajem prošlog tjedna.
Pozdrav pun topline svim osobama koje su sišle na ulice posljednjih tjeddana (i prije!) da bi napale policiju, pravdu i sve što općenito truje naše živote.
I između njih, zatvorenim anarhistima u Parizu i drugdje... Posebni pozdrav Kremu i Karu, u istražnom zatvoru (obojica optuženi za paljenje policijskog vozila prošlog maja).
Sloboda za sve

Barcellona [Spagna]: Attacco incendiario in solidarietà con le anarchiche accusate di rapina in banca ad Aquisgrana (28/01/2017) [it]

Nella notte del 28 gennaio abbiamo incendiato due veicoli dell’azienda Prosegur [multinazionale di sistemi di sicurezza, n.d.t.], vicino alla loro sede nel quartiere di Bellvitge, Hospitalet. Non pensiamo sia necessario giustificare un tale attacco contro i cani da guardia.
Per eseguire quest’azione abbiamo ricorso ad un vecchio metodo utilizzato dagli anarchici. Il dispositivo consiste in una piccola bottiglia riempita di benzina con stoppino e fiammiferi attorno.
Con questo piccolo gesto vogliamo inviare tutto il nostro amore e la nostra forza alle anarchiche accusate di aver espropriato una banca ad Aquisgrana, che stanno affrontando il processo da 23 gennaio.
Viva l’anarchia!


Barcelon [Španjolska]: Solidarni napad požarom s anarhisticama optuženima za pljačku banke u Aachenu (28.01.2017.)
U noći 28. januara zapalili smo dva vozila kompanije Presegur [multinacionalka sigurnosnih sistema, nap.prev.], pokraj njihovog sjedišta u četvrti Bellvitge, Hospitalet. Smatramo da nije potrebno opravdavati ovaj napad na pse čuvare.
Za izvođenje ovog djela pribjegli smo jednoj staroj metodi koju koriste anarhisti. Sastoji se od jedna male boce ispunjene benzinom, od fitilja i šibica.
Ovom malom gestom željeli smo poslati svu našu ljubav i našu snagu anarhisticama optuženima za eksproprijaciju jedne banke u Aachenu, kojima se sudi od 23. januara.
Živjela anarhija!

Francia: Complicità attiva con i rivoltosi di Aulnay ed altrove (02/2017) [it]

Ci tenevo a condividere qualche gesto di complicità con i rivoltosi di qui e di altrove, che si tratti di chi ha spaccato il naso di un controllore a Clairs-Soleil (Besançon), i ribelli di Aulnay-sous-Bois e del dipartimento della Seine-Saint-Denis, che in queste ultime notti distruggono un po’ di ciò che li rende deboli e li opprime: Autolib’, ristoranti KFC, commissariati, edifici istituzionali, mobilio urbano di JCDecaux...
Ho un pensiero particolare per Damien ed il compagno arrestato il 7 febbraio scorso in una casa occupata di Montreuil e che, da quel momento, è rinchiuso fra quattro mura. Tra l’altro, se oggi lui è in galera è per la sua presunta partecipazione al grande fuoco di gioia di quai de Valmy [Parigi; NdT] il 18 maggio scorso, quando dei ribelli hanno dato fuoco a una macchina di sbirri. Un gesto per il quale molte persone pagano oggi, ma che non ha finito di scaldarci il cuore. Come ogni volta che i porci in uniforme (guardie giurate, controllori, sbirri, militari) si fanno attaccare e distruggere i loro strumenti di lavoro.
La rabbia dentro mi ha quindi spinto ad agire :
- una decina di bicilette in libero servizio di JCDeacaux, un pullmino di trasporti del Dipartimento del Doubs, una macchina dell’agenzia di noleggio di macchine di cantiere LOXAM e un 4x4 di un grosso borghese hanno avuto gli pneumatici bucati.
- i vetri di un veicolo del Dipartimento sono stati sfondati
- sul fondo bianco di una pubblicità JCDecaux il cui vetro è stato sfondato (hurrà per i casseur che si rimettono al lavoro di questi tempi) è stata fatta una grossa scritta “Fotti la polizia”.
Un po’ dovunque sono state fatte delle scritte sui muri: “Sbirri, porci, assassini” e la variante “Sbirri razzisit/stupratori, assassini” e un “14/02: fate la sommossa, non gli acquisti per i regali”.
Contro gli sbirri ed il mondo che proteggono, continuiamo a propagare le fiamme della rivolta!

(tradotto da guerresociale)


Francuska: Aktivno sučesništvo s pobunjenicima u Aulneyu i drugdje (02/2017)
Želio sam podijeliti nekoliko gesti suučesništva s pobunjenicima ovdje i drugdje, radilo se o onima koji su razbili nos jednom kontroloru u Clairs-Soleilu (Besançon), o pobunjenicima u Aulney-sous-Boisu i u departmanu Seine-Saint-Denis, koji posljednjih noći uništavaju nešto od onog što ih oslabljuje i guši: Autolib, restorani KFC, policijske stanice, zgrade institucija, urbani namještaj JCDecaux...
Poseban pozdrav za Damiena i druga uhapšenog 7. februara u jednoj okupiranoj kući u Montreuilu, koji se od tada nalazi zatvoren među četiri zida. Između ostalog, ako je on danas u zatvoru to je zbog njegovog navodnog sudjelovanja u velikom požaru radosti u quai de Valmy [Pariz, nap.prev. na tal.] 18. maja prošle godine, kada su pobunjenici zapalili jedno pandursko vozilo. Gesta zbog koje mnoge osobe danas ispaštaju, ali koja nam i dalje grije srce. Kao svaki put kada se svinje u uniformi (zaštitari, kontrolori, panduri, vojnici) napadnu i
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Tolosa [Francia]: Bruciati veicoli in solidarietà con il prigioniero anarchico Damien e con l’anarchico arrestato a Montreuil (11/02/2017) [it]

Una macchina dell’agenzia immobiliare e una scavatrice Eiffage sono state bruciate nella notte tra il 10 e l’11 febbraio. Qualche diavolina e della motivazioni sono stati sufficienti.
Abbiamo preso di mira il veicolo della Eifagge perché costruisce carceri, e un’agenzia immobiliare a caso perché ci avvelenano la vita, quotidianamente.
Ma anche delle altre ragioni ci hanno spinto ad agire. L’ultima lettera di Damien che abbiamo letto ci ha restituito un po’ di coraggio. E’ un piacere constatare che gli atti solidarietà riescono ad entrare dentro, e raggiungere il proprio scopo quando “colorano il grigiore dei muri”.
Quanto questa lettera ci incoraggia, tanto l’incarcerazione del compagno di Montreuil, mercoledì scorso, ci incazza e profondamente ci spinge a reagire. Conoscendoli o meno, in Francia come ovunque, noi esprimiamo la solidarietà con gli atti e le emozioni quando la repressione tocca coloro con i quali condividiamo la sete di libertà e la determinazione contro tutte le forme di potere, sia che essi firmano le loro azioni o scelgono l’anonimato.
Agli anarchici d’azione, ovunque nel mondo, vi inviamo un po’ di calore.


Toulouse [Francuska]: Zapaljena vozila u znak solidarnosti s Damienon i anarhistom uhapšenim u Montreuilu (11.02.2017.)
Vozilo agencije za nekretnine i jedan bager Eiffage zapaljeni su u noći između 10. i 11. februara. Nekoliko kocki za potpalu i motivacija bile su dovoljne.
Nanišanili smo poduzeće Eiffage zato što gradi zatvore, i jednu agenciju za nekretnine nasumice, zato što zagađuje živote, svakodnevno.
Ali i drugi razlozi su nas natjerali da
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Francia: Lettera dell’anarchico Damien dalla prigione di Fléury (07/02/2017) [it]

Vi ringrazio tutti/e per le vostre lettere e i vostri atti di complicità. Ogni stella scavata in un vetro spaccato accompagna le mie notti e ogni fiamma di auto incendiata scalda l’inverno e colora il grigiore dei muri.
Se non ho risposto direttamente a tutte le vostre lettere è perché la situazione attuale in cella non me lo permette. E poi, ho solo 10 mesi da fare, non 10 anni; sarò quindi presto fuori e sarebbe stupido dare loro fin da ora le basi delle future complicità che immagino possibili.
Se sono restato libero per 8 mesi [gli 8 mesi trascorsi fra l’inzio delle ricerche degli sbirri, in aprile-maggio, e la data del suo arresto, a dicembre; NdT] e tanto che non sono uscito dalla clandestinità, è perché non sapevano dove cercare. A questo proposito, visto che il processo è finito, avrò accesso al dossier dell’inchiesta ed esso sarà reso pubblico appena possibile.
Qua dentro, tutta va bene, ci sono dei compagni di galera che conosco da anni, sono quindi stato ben accolto al mio arrivo.
Alcuni giornali anarchici circolano discretamente in tutta la sezione e le notizie entrano ed escono in diverse maniere.
Per quanto riguarda le relazioni con l’Amministrazione Penitenziaria, tutti i colloqui ed i contatti telefonici mi sono stati rifiutati. Ho subito 4 perquisizioni della cella in un mese, di cui 3 consecutive nei 3 giorni scorsi. Non posso fare alcuna attività, resto quindi in cella 22 ore su 24.
Ciononostante, il rapporto di forza instaurato dagli attacchi all’esterno mi permette di essre «ascoltato» quando esigo un servizio da un secondino.
Un saluti fraterno alla cellula Rémi Fraisse della F.A.I. e a tutti gli individui che agiscono sul reale con i mezzi che sembrano loro necessari.
Solidarietà con Pola Rupa, arrestata pochi giorni fa per degli atti che parlano a tutti.
Complicità con gli anarchici rinchiusi a Koridallos e con tutti quelli prigionieri/e, in fuga o che agiscono attraverso il mondo.
«Non un millimetro indietro, 9 mm nella testa dei giudici».

Damien,
prigione di Fléury-Mérogis, 07/02/2017

(tradotto da Attaque)


Francuska: Pismo anarhista Damiena iz zatvora Fléury (07.02.2017.)
Zahvaljujem svima na vašim pismima i na vašim djelima suučesništva. Svaka ocrtana zvijezda na razbijenom staklu prati moje noći i svaki plamen zapaljenog vozila grije zimu i boji sivilo zidova.
Ako nisam izravno odgovorio na sva vaša pisma, to je zato jer mi trenutno stanje u ćeliji ne dozvoljava. A, k tome, trebam odraditi samo 10 mjeseci, ne 10 godina; bit ću, dakle, brzo vani i bilo bi glupo pružiti im već od sada temelje budućih suučesništva koje smatram mogućima.
Ako sam ostao na slobodi 8 mjeseci
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Bruxelles [Belgio]: Attacco incendiario in solidarietà con l’anarchico detenuto Damien (11/02/2017) [it]

Nuovo attacco incendiario a Bruxelles e suoi dintorni, nella notte dell’11 febbraio 2017
Incendiato un veicolo degli sbirri locali e federali in solidarietà con Damien e con tutti i detenuti.
Contro questo (vecchio) mondo di autorità e rassegnazione...
per la primavera, la libertà, la luce, la notte e l’uguaglianza
viva l’Anarchia.


Bruxelles [Belgija]: Zapaljivi napad u znak solidarnosti sa zatvorenim anarhistom Damienom (11.02.2017.)
Novi zapaljivi napad u Bruxellesu i njegovoj okolici, u noći 11. februara 2017.
Zapaljeno vozilo područnih i federalnih pandura u znak solidarnosti s Damienom i svim zatvorencima.
Protiv ovog (starog) svijeta autoriteta i ravnodušnosti...
za proljeće, slobodu, svjetlost, noć i jednakost
živjela Anarhija.

Montreuil [Francia]: Bruciato veicolo della GEPSA (11/02/2017) [it]

Sabato 11, a seguito della bellissima rivolta a Bobigny, ne volevamo ancora...
... e abbiamo bruciato un veicolo della COFELY davanti al Fort de Noisy [sede di Service Action, braccio armato del servizio di intelligence esterno, ndt]. COFELY-ENGIE è la proprietaria della GEPSA, primario partner privato nella gestione delle carceri [e dei CIE in Italia, ndt].
Un pensiero ai ribelli di Montreuil, ai rivoltosi nelle carceri, come a Valence, al bel incendio della macchina degli sbirri lo scorso 18 maggio. Un saluto complice e solidale agli anarchici in carcere, in Francia e ovunque.
Propaghiamo la rivolta!


Montreuil [Francuska]: Zapaljeno vozilo GEPSA-e (11.02.2017.)
Subota 11., nakon prekrasnih nemira u Bobignyju, željeli smo još...
... i zapalili smo vozilo COFELY-ja ispred Fort de Noisyja [sjedište Service Action-a, oružanih snaga sigurnosno-obavještajne agencije, nap.prev.]. COFELY-ENGIE je vlasnica GEPSA-e, primarnog privatnog partnera u upravljanju zatvorima.
Pozdrav pobunjenicima u Montreuilu, u zatvorima, kao u Valenci, lijepom požaru pandurskog vozila 18. maja. Suučesnički i solidarni pozdrav anarhistima u zatvoru, u Francuskoj i svugdje.
Širimo nemire!

Drôme [Francia]: Bruciate due macchine dei fasci in segno di solidarietà (10/02/2017) [it]

Quella notte di giovedì 10 febbraio tra Livron e Allex sono state bruciate 2 macchine di Fronte Nazionale e lasciata la scritta “lurido fascio” sulla facciata.
Solidarietà con gli insorti di Aulnay-sous-Bois
e con il compagno Krem incarcerato a Fleury per il caso della macchina degli sbirri incendiata.
Complici senza dubbio alcuno
e solidarietà incendiaria.
A presto

Topi di campagna


Drôme [Francuska]: Zapaljena dva vozila fašista u znak solidarnosti (10.02.2017.)
Te noći, četvrtka 10. februara, između Livrona i Allexa zapaljena su dva vozila Nacionalnog Fronta i ostavljen natpis “prljavi fašisti” na fasadi.
Solidarnost s pobunjenicima u Aulnay-sous-Bois
e i s drugom Kremom zatvorenim u Fleuryju zbog slučaja zapaljenog pandurskog vozila.
Suučesnici bez sumnji
i zapaljiva solidarnost.
Vidimo se

Poljski miševi

Città del Messico: Attacco esplosivo-incendiario in solidarietà con le prigioniere anarchiche ad Aquisgrana (02/02/2017) [it]

Motivi per lottare ne abbiamo tanti. Abbiamo preso in considerazione la necessità di agire direttamente contro il Capitale, e troviamo sempre più motivi per continuare la lotta. Alcune settimane fa, ad esempio, alcune compagne sono state accusate di rapina in banca ad Aquisgrana, Germania; e comprendendo l’iter burocratico della “giustizia legittima” della borghesia, sono state private della libertà. Non dobbiamo dimenticare, come è già stato menzionato in questi spazi di diffusione, che l’espropriazione è un’azione giusta, diretta e parte della storia di ogni movimento rivoluzionario. Sottolineando lo slogan: “Che crimine è espropriare o incendiare una banca in confronto a fondarla?”
La rabbia e l’ira ci hanno rafforzato. Non possiamo più permetterci il lusso di rimanere nella passività e nella comodità condizionata che ci imprigionano in una “realtà” imposta da un gruppo di assassini.
All’alba del 2 febbraio di quest’anno, abbiamo concentrato il nostro dissenso in un contenitore con 8 litri di materiale altamente infiammabile, combinato con materiale esplosivo ed un semplice detonatore. Lo abbiamo collocato proprio in mezzo tra i due bancomat della filiale CitiBanamex, situata sull’incrocio tra la Eje 10 e la Xocoyoacán, causando un danno totale ad entrambi i bancomat e ai loro soldi, adesso carbonizzati. La succursale, a quanto pare, è rimasta chiusa per alcune settimane.<brr>Citigroup è il maggior rappresentante del disgustoso imperialismo. Le banche, i santuari del Capitale. E noi, le conseguenze del suo sistema disgustoso. Ogni giorni più consapevoli e affini alla lotta per la libertà.
Per quanto ci concerne, noi rimaniamo solidali con le compagne imprigionate in Germania, e con i compagni Luis Fernando Sotelo e Fernando Bársenas.
Né colpevoli né innocenti!
Prigionieri di guerra, sulle strade!
Che brucino i muri delle carceri!
Contro lo Stato, il Capitale e tutte le forme di autorità.

Cellula Incendiaria Gatti Notturni & Streghe Cattive – F.A.I./F.R.I


Mexico City: Eksplozivno-zapaljivi napad u znak soldiarnosti s anarhističkim zatvorenicama u Aachenu (02.02.2017.)
Imamo mnogo razloga za borbu. Mi smo uzeli u obzir potrebu za izravnim djelovanjem protiv Kapitala, i neprestano nalazimo sve više razloga da nastavimo borbu. Prije nekoliko tjedana, na primjer, par je drugarica optuženo za pljačku banke u

Tolosa [Francia] : Crepi il reinserimento e la solidarietà offensiva [it]

Nella notte fra giovedi e martedi (sic!), in solidarietà con dei/le compagni/e che resistono di fronte alla repressione, abbiamo bruciato un camion della JCDecaux con della diavolina e attaccato a colpi di martello la vetrina di una “missione locale” [struttura pubblica di aiuto all’inserzione lavorativa dei giovani; NdT].
Quello che è bello, in questo mondo di merda, è che é facile giustificare i propri bersagli.
JCDecaux, nessun bisogno di presentarli, ci martellano tutti i giorni con le loro pubblicità da vomitare, si arricchiscono con la manodopera gratuita facendo fare dei lavori di interesse generale [da qualche anno, le persone trovate a degradare le bici in libero servizio di JCDecaux possono fare dei lavori di interesse generale presso JCDecaux invece di ricevere delle multe o della prigione con condizionale; NdT]. Ci siamo incaricati di ringraziarli dei loro numersi anni passati al servizio della normalizzazione e del reinserimento.
Cammin facendo, ci siamo detti che era il momento di fare i conti con la missione locale, perché non ci hanno mai proposto delle formazioni in battaglie di cuscini, di corritrici sui tetti dei palazzi o di strategia di carta-sasso-forbici e di tutte le piccole cose che rendono le nostre vite improduttive e un po’ più palpitanti. Invece di tutto ciò, ci propongono dei giochi noiosi dai quali usciamo sempre perdenti, delle formazioni accellerate per gettarci nelle arene del mondo del lavoro.
Questo mondo di denaro, di alienazione, di immagine, di competizione, di rassegnazione e di servitudine, non lo amiamo molto. Vogliamo qualcos’altro, vogliamo coltivare un’impertinenza gioiosa.
In questi momenti duri, abbiamo voglia di stringerci fra di noi e di esprimere la nostra solidarietà verso altri/e impertinenti.
Pensiamo a quelli/e che sono toccati/e dalla repressione a Firenze e a Montreuil. Vogliamo portare il nostro sostegno all’amico incarecerato per il caso della macchina di sbirri bruciata. Pensiamo anche a Kara Wild, detenuta da mesi per la stessa ragione. E a quelli/e di cui non conosciamo le storie.
A Damien, la cui attitudine di fronte alla giustizia ci da coraggio.
A Gabriel Pombo da SIlva ed Elisa Di Bernardo, recentemente perquisiti a casa loro e le cui rivolte non sono mai state soffocate dal sistema carcerario.
E tutti/e quelli/e che non pagano le loro multe a JCDecaux.
E a Jean-Claude Decaux in persona [il fondatore e padrone dell’azienda; NdT], recentemente scomparso, riposa in pace, non preoccuparti: ci prendiamo cura dei tuoi interessi.

Dei colpevoli innocenti.

(tradotto da guerresociale)


Toulouse [Francuska]: Zapaljivi napad u znak solidarnosti
U noći između četvrtka i utorka (sic!), u znak solidarnosti s drugovima koji opstaju naspram represije, zapalili smo kamion poduzeća JCDecaux zapaljivim kockama i napali udarcem čekića izlog jednog "lokalnog misionarstva" [javna struktura koja pruža pomoć mladima pri uključivanju u posao, nap.prev. na tal.].
Barem je nešto lijepo u ovom usranom svijetu, a to je da se lako pronađe opravdanje za vlastite mete.
JCDecaux, nema potrebe za predstavljanjem, nas svakodnevno bombardira svojim odvratnim reklamama, bogate se besplatnom radnom snagom kroz poslove općeg dobra
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Carceri cilene: Parole di solidarietà dei compagni prigionieri con le anarchiche detenute Tamara Sol, Tato e Claudia (01/2017) [it]

Nota: Il seguente testo dei compagni detenuti Fabián Durán, Enrique Guzmán, Nicolás Rojas e Joaquín García è stato scritto come risposta all’attacco vigliacco dei secondini contro le compagne detenute, Tamara Sol, Tato e Claudia, avvenuto 11 e 12 gennaio. Come risposta a questi attacchi brutali e codardi, gli amici e i famigliari delle compagne si sono velocemente mobilitati, organizzando una protesta davanti al carcere il 13 gennaio. Durante la protesta sono stati esposti striscioni davanti al carcere, urlati slogan e fatte le scritte sui muri del carcere. La polizia antisommossa ha attacco i manifestanti con gli idranti e arrestato 5 compagni. Anche se la protesta è stata repressa, ha comunque inviato un chiaro messaggio alle autorità carcerarie, che agli attacchi contro i compagni rivoluzionari detenuti si risponderà immediatamente.

Dai moduli della sezione di massima sicurezza salutiamo ognuna della compagne sequestrate dallo Stato, le quali giorno dopo giorno, con dignità e orgoglio, affrontano la realtà carceraria nelle sue forme ed espressioni.
Alcuni giorni fa abbiamo saputo, in forma più o meno parziale, del attacco codardo dei secondini contro le compagne Tamara Sol, Tato e Claudia. Siamo pienamente coscienti quanto questi atti siano diventati ripetitivi, sia come punizione, isolamento o come un eterno pacchetto, ma la ripetizione ostacola la normalizzazione, e questo dona più forza a noi e alle nostre convinzioni. Ogni giorno diventiamo sempre più impazienti di vendicarci della società carceraria e di coloro che la difendono.
Conosciamo le motivazioni personali di molti secondini, e la verità è che non ci preoccupano, perché sappiamo cosa provano verso i prigionieri politici, mentre noi sappiamo che ogni attacco codardo è causato dai loro tentativi frustrati di sconfiggerci, quindi loro per noi non rappresentano altro che dei motivi per sentirci fieri.
Salutiamo ognuna delle compagne e i loro famigliari che con la propria solidarietà e con l’atteggiamento intransigente si sono radunati davanti al carcere in sostegno delle compagne.
Concludiamo queste parole inviando tanto amore e forza alle compagne.
Seguiamo le loro decisioni e non esiteremo ad unirci a qualunque azione ritenuta necessaria.
Fabián Durán – Enrique Guzmán – Nicolás Rojas – Joaquín García

Nota di anarhija.info: Negli ultimi giorni di gennaio 2017 il compagno Nicolás Rojas, accusato di attacco molotov contro la porta della chiesa di San Francesco avvenuto nell’ottobre 2015, ha ottenuto gli arresti domiciliari, dopo aver trascorso tutto questo tempo in custodia cautelare. Per la liberazione dei prigonieri della lotta di strada! Né Dio Né Padroni!


Čileanski zatvori: Riječi solidarnosti s Tamarom Sol, Tatom i Claudijom (01.2017.)
Napomena: Slijedeći tekst zatvorenih drugova Fabián Durána, Enrique Guzmána, Nicolás Rojasa i Joaquín Garcíe napisan je kao odgovor na kukavički napad zatvorskih stražara na zatvorene drugarice, Tamaru Sol, Tato i Claudiju, koji se odvio 11. i 12. januara. Kao odgovor na te brutalne i kukavičke napade prijatelji i članovi obitelji drugarica su se brzo mobilizirali, organizirajući prosvjed ispred zatvora 13. januara. Tokom prosvjeda izloženi su trasparenti ispred zatvora, uzvikivani su slogani i ispisane parole na zidovima zatvora. Intervnentna policija napala je prosvjednike šmrkovima i uhapsila 5 drugova. Mada je prosvjed ugušen, ipak je poslao jasnu poruku zatvorskim vlastima da će se odmah odgovoriti na napade protiv
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Rennes [Francia] : Contro la delazione e le tecnologie che favoriscono le solidarietà offensive (30/01/2017) [it]

Nella notte fra domenica e lunedì [29 e 30 gennaio; NdT], abbiamo attaccato un’agenzia della Posta spaccandone i vetri ed il bancomat.
Un martello, un percorso discreto, qualche amico ed un po’ di determinazione sono gli ingredienti essenziali per rompere la monotonia e rendere più piacevoli le nostre serate.
C’è sempre una buona ragione per prendersela con la Posta. Che sia per la sua collaborazione con l’espulsione delle persone sans papiers o che sia, più di recente, per i nuovi servizi che prodiga ai Comuni, al fine di identificare i piccoli reati e le degradazioni (discarica selvaggia, scritte sui muri, degradazioni del mobilio urbano...). Attraverso i loro smartphones direttamente connessi alle polizie municipali e ai servizi dei Comuni, i/le postini/e possono rilevare e denunciare tali “infrazioni ed inciviltà”. Dietro la volontà di fare della città un posto sempre più ascettico, vi è anche un modo per rendere gli atti di delazione sempre più accettabili e di fare di ciascuno un possibile sbirro. Una volta ancora, gli smartphones non sono soltanto un semplice oggetto di abbruttimento, ma sono, evidentemente, dei nuovi mezzi di controllo, che sia in manifestazione, nelle procedure giudiziarie o nella vita sociale o sentimentale (geolocalizzazione, social-media).
Che siano blu, gialli [il colore delle divise dei postini francesi; NdT], vicini vigilanti [forma di cittadini-delatori in contatto diretto e costante con la polizia, che si diffonde sempre più in Francia; NdT] o semplici cittadini che cercano di rendersi utili partecipando alle logiche securitarie, sono tutti/e dei/le secondini/e in questa città-prigione.
Morte alle guardie, con o senza uniforme.
Morte alla società tecnologica.
Evviva il vandalismo!
Per Damien, incarcerato l’8 dicembre a Parigi (10 mesi di gabbia e 14000 euro di danni per dei danneggiamenti avvenuti durante la manifestazione spontanea del 14 aprile) e per tutti/e quelli/e che non hanno più voglia di aspettare.
Abbiamo tutti/ un bersaglio a nostra portata...

dei/le casseurs cronici/he

(tradotto da guerresociale)


Rennes [Francuska]: Protiv cinkanja i tehnologija koje potiču neprijateljsku solidarnost (30.01.2017.)
U noći između nedjelje i ponedjeljka [29. i 30. januara, nap.prev. na tal.] napali smo poštanski ured razbijajući stakla i bankomat. Jedan čekić, jedan diskretan put, par prijatelja i malo odlučnosti su osnovni sastojci u razbijanju monotonije i stvaranju zanimljivijih noći.
Uvijek postoji neki dobar razlog za napasti Poštu. Kako zbog njene suradnje u izbacivanju osoba san papiers ili zbog, nedavnih, novih usluga kojima ospkrbljuje Općine da bi se identificirali prekršaji i nanošenje šteta (divlja odlagališta otpada, grafiti, uništavanje uličnog namještaja...). Putem smarthponea direktno povezanih s općinskom policijom i Općinom, poštari mogu utvrditi i prijaviti takve "prekršaje i vandalizme". Iza namjere da pretvore grad u sve sterilnije mjesto, stoji i način da činovi cinkanja postanu sve prihvatljiviji i da
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Londra [UK]: Concerto benefit di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione “Scripta Manent” – 11/2/2017 [it]

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SOLIDARIETA’ CON GLI ANARCHICI ARRESTATI IN SEGUITO ALL’ULTIMA OPERAZIONE DI POLIZIA IN ITALIA
Nelle prime ore del 6 settembre 2016 un’operazione coordinata dalla Digos (polizia politica) di Torino ha portato alla perquisizione di 30 abitazioni in varie regioni italiane (Piemonte, Liguria, Lazio, Umbria, Lombardia, Abruzzo, Campania, Sardegna ed Emilia Romagna), e all’arresto di cinque compagni anarchici accusati di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Inoltre, due anarchici che si trovano in carcere da settembre 2012 ricevono la notifica in prigione.
L’operazione di polizia nominata “Scripta Manent” (dal detto latino “le parole volano, gli scritti rimangono”) è solo l’ultima di una serie di altre simili portate avanti attraverso gli ultimi decenni, con lo scopo di allontanare gli anarchici dalle strade e imprigionarli. Perché? Perché le idee e le pratiche anarchiche sono pericolose per il potere. Queste idee e pratiche, teoria ed azione, hanno un solo ed unico inequivocabile obiettivo: la liberazione totale e la distruzione di tutte le forme di repressione, a prescindere se viviamo in tempi di “crisi” o meno. Ma, durante un periodo di “crisi” le persone spesso cessano di essere recipienti passivi di decisioni imposte dall’alto. Gli anarchici, in questo senso, possono rappresentare un esempio in termini di attacco, dell’azione diretta e dell’auto-organizzazione di lotta. Questo è il motivo che sta dietro molte operazioni da nomi fantasiosi (Cervantes, Nottetempo, Ardire ecc.), che sono costate a numerosi compagni tempo in carcere e infiniti processi giudiziari.
Il pubblico ministero in Italia non ha bisogno neanche di una prova del “crimine” per ordinare perquisizioni e arresti contro i compagni. Quindi, se sei una anarchico in Italia puoi aspettarti che la tua casa venga invasa da una dozzina di sbirri armati in ogni momento, e che finisci in carcere per mesi, in attesa del processo per qualche indagine di polizia spesso basata su prove inconsistenti.
“Scripta Manent”, in particolare, è focalizzata su una serie di azioni dirette rivendicate da vari gruppi della FAI, Federazione Anarchica Informale, tra il 2004 e 2012. Gli attacchi inseriti in questa indagine includono
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Bruxelles [Belgio]: Incendio di solidarietà (30/01/2017) [it]

Bruxelles, notte del 30 gennaio.
Abbiamo incendiato un veicolo di una ditta di sicurezza per inviare forza e coraggio a Damien e a tutti/e i/le detenuti/e che non rinunciano...
Né attese, né speranze.
Viva l’attacco.


Bruxelles [Belgija]: Požar solidarnosti (30.01.2017.)
Bruxelles, noć 30. januara.
Zapalili smo jedno vozilo zaštitarske tvrtke da bi poslali snage i hrabrosti Damienu i svim zatvorenicima/ama koji/e ne odustaju.
Ni očekivanja, ni nade.
Živio napad.

Montreuil [Francia]: Tre “autolib” incendiate in solidarietà con gli anarchici detenuti (22/01/2017) [it]

Volevamo esprimere con degli atti la nostra solidarietà con Damien, condannato giovedì 19 a 10 mesi di carcere. Eravamo in molti a quella manifestazione selvaggia del 14 aprile e non permetteremo che la paghi da solo – noi non dimentichiamo.
Domenica sera del 22 abbiamo trovato tre Autolib [servizio pubblico di car-sharing, con automobili elettriche, n.d.t.] in via Galilée a Montreuil, e le abbiamo incendiate.
Ci propinano le Autolib come soluzione per una città più pulita, più ecologica, più “smart”. Noi sputtiamo sulla loro propaganda.
Per Damien, quindi, e anche per i/le compagni/e incarcerati/e in Italia per l’operazione Scripta Manent.
Libertà per tutti e per tutte!

Gli amici di Jules Bonnot e della primavera 2016

P.S. Vogliamo inviare un abbraccio complice ai compagni che avevano incendiato a Bruxelles delle macchine dei collaborazionisti nella notte di capodanno. Leggere che le notti brussellesi si illuminano di vostri attacchi (e degli altri) ci spinge ancora di più ad agire (è a questo che servono le rivendicazioni, giusto?). Tuttavia, noi pensiamo che distribuire volantini e attaccar manifesti sia importante, e che non si tratta di “arruolare” o di “sedurre”, ma di condividere le idee sovversive.
Ma siamo sicuri che ci avete già pensato. Saluti.


Montreuil [Francuska]: Tri “autolib” zapaljene u znak solidarnosti s anarhistima u zatvoru (22.01.2017.)
Željeli smo izraziti djelima našu solidarnost s Damienom, osuđenim u četvrtak 19. na 10 mjeseci zatvora. Bilo nas je mnogo da tom divljem prosvjedu 14. aprila i nećemo dozvoliti da on sam plati – mi ne zaboravljamo.
U nedjelju večer, 22., naišli smo na tri Autoliba [javna usluga car-sharinga, s električnim automobilima, nap.prev.] u ulici Galilée u Montreuilu, te smo ih zapalili.
Prikazuju nam Autolib kao rješenje za čisti, ekološki i “smart” grad. Mi bljujemo na
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Solidarietà con gli anarchici colpiti dalla repressione ad Aquisgrana – Germania [manifesto] [it]

I due compagni di Barcellona sono stati arrestati in occasioni differenti, nella primavera del 2016, per essere poi estradiati e messi in custodia cautelare. La procura di Aquisgrana li accusa di aver commesso una rapina nella Pax Bank di Aquisgrana. Il processo contro di loro inizierà il 23 gennaio 2017, e si svolgerà attraverso un periodo di 5 mesi.
Un’altra compagna, di Amsterdam, ha affrontato il processo per un’altra rapina, svoltasi in luglio 2013 nella banca di Aquisgrana. Nel dicembre è stata prosciolta. Da allora lo Stato ha fatto ricorso.
Se questi compagni sono mai entrati in queste banche come dei clienti insoliti o meno, non ci interessa, perché non abbiamo nulla da rimproverare a chiunque scelga di entrare in banca armato. La nostra solidarietà sta nelle lotte e nelle idee di queste individualità, che nonostante la repressione non hanno compromesso la propria dignità o l’etica, la propria libertà o il disprezzo per tutte le autorità.
La polizia scientifica dice di aver trovato tracce del DNA intorno alla banche, su oggetti mobili, che sembra siano compattibili con il DNA degli anarchici accusati. Questa prova è stata presentata come un indizio imparziale e infallibile della loro presenza in quelle giornate specifiche in quelle istituzioni finanziarie. Però, noi lasciamo ai tribunali e agli avvocati la discussione sulle fallacie tecniche di questo metodo investigativo, questo crescente archivio internazionale, ottenuto con tutti i mezzi necessari, diventato un problema che riguarda tutti. Queste prove scientifiche presentate come una verità assoluta sono di fatti un altro esempio di scienza al servizio di controllo sociale e dello Stato. Questa “neutralità” razionale nel nome della neutralizzazione di persone ribelli e indesiderate è in conformità usuale con i valori democratici: nel nome della sicurezza sta cercando di trasformarci tutti in partecipanti volontari della codificazione delle nostre vite.
Come in quasi tutti casi giuridici questa prova tecnologica corrisponde al profilo criminale di ogni persona che lo Stato considera indesiderata e improduttiva (dal punto di vista sociale, economico, etnico o etico). Queste caratteristiche vengono amplificate dai media ufficiali, che aiutano a legittimare la repressione. Complici nella costruzione di queste figure “pericolose” e nella creazione del consenso per rimuoverle dalla società “civile”.
Sta in coloro che non accettano e che non sono accettati da questo mondo, a combattere e organizzarsi contro lo sfruttamento, l’alienazione e la sterilizzazione della nostra immaginazione, per autodeterminazione. Sta ad ognuno di noi attaccare queste logiche basate sull’accumulazione e l’autorità, sulla schiavitù salariale e sottomissione, sulle guerre tra i poveri e guerre tra gli Stati, sulla distruzione industriale e colonizzazione tecnologica.
Combattere per una vita dignitosa, autonoma e libera.
Finché tutti saremo liberi...
Per la rivolta!


Solidarnost s anarhistima pod represijom u Aachenu – Njemačka (plakat)
Dvoje drugova iz Barcelone uhapšeno je u dva različita slučaja, u proljeće 2016., da bi poslije bili izručeni i zatvoreni u istražni zatvor. Tužilaštvo iz Aachena ih optužuje da su počinili pljačku u Pax Banci u Aachenu. Suđenje protiv njih započet će 23. januara 2017. i trajat će oko pet mjeseci.
Još jednoj drugarici, iz Amsterdama, suđeno je za jednu drugu pljačku, koja se odvila u julu 2013. u aachenskoj banci. U decembru je odriješena. Od tada je država uložila žalbu.
Da li su ti drugovi ikada ušli u te banke kao neuobičajeni klijeniti ili nisu, ne zanima nas, zato što nemamo što da prigovorimo bilo kome tko odabere da uđe u banku naoružan. Naša solidarnost leži u borbama i idejama tih pojedinaca, koji unatoč represiji nisu doveli u pitanje vlastito dostojanstvo ili prezir prema svim autoritetima.
Forenzičari kažu da su pronašli tragove DNK oko banaka, na pokretnim predmetima, koji izgleda odgovaraju uzorcima DNK optuženih anarhista. Taj je dokaz predstavljen kao neosporiv i
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Tolosa [Francia]: Veicoli della “Toulouse Métropole” incendiati in solidarietà con l’anarchico detenuto Damien (22/01/2017) [it]

Nella notte tra 21 e 22 gennaio 4 veicoli della “Toulouse métropole” sono andati in fumo.
Dopo che siamo discretamente entrati al parcheggio di quest’azienda, abbiamo incendiato i veicoli parcheggiati.
Un piccolo contributo alla critica della metropoli, e al modo in cui imputridisce le nostre vite.
Solidarietà con Damien, incarcerato a Fleury.

Toulouse [Francuska]: Vozila poduzeća “Toulouse Métropole” zapaljena u znak solidarnosti sa zatvorenim anarhistom Damienom (22.01.2017.)
U noći između 21. i 22. januara 4 vozila poduzeća “Toulouse métropole” otišla su u dim.
Nakon što smo diskretno ušli na parking tog poduzeća, zapalili smo vozila tamo parkirana.
Mali doprinos kritici metropole i načinu na koji truje naše živote.
Solidarno s Damienom, zatvorenom u Fleuryju.

L’Aia [Paesi Bassi]: Bancomat distrutti in solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana (01/2017) [it]

La notte scorsa abbiamo distrutto 9 bancomat nella città dell’Aia, Paesi Bassi, in solidarietà con gli anarchici accusati di rapine in banca ad Aquisgrana, Germania. L’inizio del processo è stato fissato per il 23 gennaio 2017, e si svolgerà in cerca 26 giorni, attraverso più di 5 mesi.
Non ci interessa sapere se i compagni sono in verità responsabili o meno di rapine in banca. L’espropriazione è una pratica eticamente giusta e politicamente legittima, un metodo di lotto che fa parte della storia di tutti i movimenti rivoluzionari.
Li vogliamo liberi! Amore, rabbia e solidarietà!
Distruggere tutte le banche! Fuoco alle carceri!

Den Haag [Nizozemska]: Uništeno 9 bankomata u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu (01.2017.)
Sinoć smo uništili 9 bankomata u Haagu, Nizozemska, u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu, Njemačka. Suđenje je zakazano za 23. januar 2017. i odvit će se kroz oko 26 dana, kroz više od 5 mjeseci.
Ne zanima nas da li su drugovi zaista odgovorni ili nisu za pljačke banke. Eksproprijacija je etički ispravno i politički legitimno djelovanje, metoda borbe koja je dio povijesti svih revolucionarnih pokreta.
Želimo ih slobodne! Ljubav, bijes i solidarnost!
Uništimo sve banke! Zapalimo zatvore!

Atene [Grecia]: Bancomat incendiato contro la società carceraria (12/01/2017) [it]

Nella notte di giovedì 12 gennaio 2017 abbiamo distrutto e incendiato un bancomat della Banca del Pireo sulla piazza Canningos. Anche quest’anno il nostro dono allo status quo martellate e fiamme. Noi non dimentichiamo coloro che sono in carcere.
Gioventù caotica

Atena [Grčka]: Bankomat zapaljen protiv društva-zatvora (12.01.2017.)
U noći četvrtak 12. januara 2017. uništili smo i zapalili bankomat Pirejske Banke na trgu Canningos. I ove godine naš poklon statusu quo su udarci čekićem i vatra. Mi ne zaboravljamo one koji se nalaze u zatvorskim ćelijama.
Kaotična mladost

Parigi [Francia]: L’anarchico detenuto Damien Camelio condannato a 10 mesi (19/01/2017) [it]

Resoconto del processo di Damien

Giovedì 19 gennaio 2017, Damien, incarcerato dall’8 dicembre e accusato di danni commessi durante la manifestazione spontanea e distruttiva del 14 aprile, affrontava il proceso a Parigi.
C’erano una quarantina di persone solidali. Contesto di procesi per direttissima, essenzialmente dei casi di delinquenza per sopravvivenza e di piccola economia parallela. Una giovane Procuratrice dal vocabolario indigesto che chiede la prigione a tutto spiano con la banalità con cui io salto i tornelli della metro, la nozione di ostacolo in meno. Un giudice paternalista che, in più delle sentenze, si permette di distribuire senza alcun problema delle diagnosi psicologiche [si tratta della stessa procuratrice e dello stesso giudice del processo per direttissima che Damen ha rifiutato l’8 dicembre ; NdT].
Brutta aria. Ciò dicendo non voglio dire che ce ne siano di migliori, a fare quei mestieri di cani.
Al momento della lettura delle accuse contro Damien, ci si agita in sala. Si tratta di vetri sfondati: l’Ufficio di collocamento, la Camera di Commercio, una concessionaria Jaguar, un supermecato Franprix. Ogni bersaglio dell’elenco viene seguito da uan scarica di applausi. Il togato in capo chiede a Damien se riconosce i fatti. Quest’ultimo si esprime chiaramente, dichiara che non riconosce né le categorie di innocente o colpevole, né la legittimità del giudice, né la giustizia in generale. La sala scandisce dei cori «abbasso lo Stato, gli sbirri ed i padroni», con l’aggiunta di «e i giudici», «e i procuratori», «abbasso la polizia in borghese». In risposta, lui grida «fotti la giustizia!», i perturbatori dell’udienza si fanno butare fuori, Damien compreso.
Alla fine viene riportato alla sbarra, il processo si farà a porte chiuse. La procuratrice chiede 8 mesi di galera, ne prenderà 10, resta in detenzione, e 14000 euro di rimborso dei danni. Si potrà ricordare, di passaggio, la confusione dei rappresentanti dell’Ufficio di collocamento che esprimono la speranza che Damien trovi un lavoro quando uscirà (è risaputo, se i loro locali si fanno attaccare in tutta la Francia è di certo con la speranza di vederli più efficaci) e la disperzione contenuta di quelli della Jaguar di fronte al rifiuto di un rimborso supplementare per danni morali, che stimavano a 2000 euri.
Dopo lettura della sentenza, di nuovo, si gridano parole gentili. «Viva l’anarchia», grida il compagno prima di essere portato via. «Libertà», «abbasso lo Stato, i giudici e i secondini», si può sentire dalla sala.

Non lasciamo lo Stato e i suoi sgherri fare i loro sporchi affari tranquilli.
Fotti la giustizia, viva la rivolta!

(tradotto da guerresociale)


Pariz [Francuska]: Anarhist Damien Camelio osuđen na 10 mjeseci zatvora (19.01.2017.)
Sažetak suđenja
U četvrtak 19. januara 2017. u Parizu se sudilo Damienu, u zatvoru od 8. prosinca i optuženom za nanošenje štete tokom spontanog i destruktivnog prosvjeda 14. aprila.
Bilo je prisutno oko četrdesetak solidarnih osoba. Kontekst suđenja po brzom postupku u slučajevima kriminala zbog preživljavanja i sitne paralelne ekonomije. Jedna mlada tužiteljica, neprobavljivog vokabulara, koja svom silom zahtjeva zatvor, istom banalnošću kojom ja preskačem okretne rampe u podzemnoj željeznici, pojam jedne prepreke manje. Jedan paternalistički sudac koji, osim donošenja presuda, usuđuje se i bez ikakvog problema donositi i psihološke dijagnoze [radi se o istoj tužiteljici i sucu
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Parigi [Francia] : Viva il carburo di tungsteno (18/01/2017) [it]

In solidarietà con Damien, che passa domani in tribunale a Parigi. L’occasione di condividere la notevole efficacia di un piccolo compagno di tasca.
Mi giravano le palle di brutto, stasera. Pensavo a Damien che passa in processo, alla grandiosa manifestazione del 14 aprile, quando ci eravamo divertiti a spaccare tutto, a tutti quegli stronzi che ci rovinano la vita, alle nostre maschere subacquee e alle maschere a gas che si annoiano, da quando non spacchiamo più tutto, tutti i giovedì [durante i quattro mesi di movimento contro la Loi travail, le manifestazioni erano spesso il giovedì – qualche volta pure il martedì; NdT].
Intorno alla Porte des Lilas [nord-est di Parigi; NdT], ho sfondato gli schermi di 7 bancomat, 4 pannelli pubblicitari JCDecaux ed i vetri di una macchina della RATP [i trasporti pubblici di Parigi; NdT] e di una della SPIE (costruttori di carceri).
Tutto ciò con una discrezione (relativa: fa un piccolo “ploc”, soprattutto sui vetri delle macchine) molto apprezzabile, grazie ad una piccola rondella che serve per tagliare le piastrelle, di 22 mm di diametro, in carburo di tungsteno, montata su un laccio abbastanza robusto da sopportare i graffi del vetro rotto. Per gli sbirri è una collana fantasia carina, ma è la bestia nera dei vetri. Si trova in tutti buoni negozi di bricolage.

Bob aggiustatutto

(tradotto da guerresociale)


Pariz [Francuska]: Živio volframov karbid (18.01.2017.)
U znak solidarnosti s Damienom, koji će sutra biti na sudu u Parizu. Prilika da podijelimo značajnu učinkovitost jednog malog džepnog druga.
Baš sam bio užasno bijesan, noćas. Mislio sam na Damiena koji mora pred sud, na sjajni prosvjed 14. aprila, kada smo se zabavili sve uništavajući, svim onim govnima koji nam uništavaju živote, na naše podvodne i gas maske koje se dosađuju otkad više ne uništavamo sve, svakog četvrtka [tokom četiri mjeseca pokreta protiv Zakona o radu prosvjedi su često bili četvrtkom – ponekad i utorkom; nap.prev. na tal.].
U okolici Porte des Lilas [sjevero-istok Pariza; nap.prev. na tal.] razbio sam 7 ekrana bankomata, 4 reklame JCDecaux te stakla jednog vozila RATP-a [pariški javni prijevoz; nap.prev. na tal.] i jednog SPIE-a (graditelja zatvora).
I sve to uz znatnu diskreciju (relativnu: čuje se mali “plok”, nadasve na staklima vozila), zahvaljujući jednom malom kotačiću koji se koristi za rezanje pločica, od 22 mm promjera, od volframovog kabrida, svezanog za prilično čvrstu vrpcu kako bi podnio ogrebotine razbijenog stakla. Za pandure će to biti samo jedna maštovita dražesna ogrlica, ali to je crna zvijer za stakla. Naći ćete ga u svim boljim dućanima za uređenje doma i vrta.

Bob samsvojmastor

Foresta di Hambach [Germania]: Attacco incendiario contro la multinazionale dell’energia RWE (25/11/2016) [it]

Nelle tarde ore del 25/11/2016 abbiamo eseguito un attacco incendiario coordianto contro la multinazionale tedesca dell’energie RWE, nelle prossimità della miniera a cielo aperto di lignite a Hambach. Abbiamo rimandato questa rivendicazione fino ad oggi (11/01/2017) per motivi strategici.
Dopo aver perlustrato la zona ci siamo divisi e abbiamo dato fuoco a sei stazioni di pompaggio, a due trasformatori elettrici, ad un escavatore e ad una sottostazione elettrica.
Le stazioni di pompaggio sono i punti chiave della infrastruttura mineraria, perché utilizzate per abbassare il livello freatico e per prevenire l’allagamento della miniera. Di solito si presentano come una sezione di tubo esposto con un quadro elettrico, circondati da una struttura di recinzione. Abbiamo aperto il quadro elettrico con un piede di porco e collocato un semplice ordigno incendiario a tempo e un fascio di camere d’aria di bici per assicurarci che il fuoco prenda bene.
Gli ordigni incendiari erano composti da una candela legata ad un cubetto di accendifuoco con un forte elastico. Le candele bruciando lentamente innescavano gli accendifuoco una volta che noi eravamo ormai al sicuro, lontano dalla zona. Dopo aver distrutto un finestrino per poter accedere, abbiamo utilizzato gli stessi ordigni per bruciare la cabina di un escavatore.
Per i trasformatori e la sottostazione abbiamo bruciato dei pneumatici imbottiti di stracci inzuppati di benzina. Li abbiamo collocati sotto i cablaggi esposti della sottostazione e all’interno dei trasformatori. In pochi minuti queste mete erano avvolte dalle fiamme, e dopo che ci siamo allontanati la sottostazione è esplosa, mandando scintille elettriche e fiamme purpuree dieci metri in alto nel cielo notturno. Nonostante questo abbia causato anche un blackout nel raggio di due chilometri, la feccia dei media locali non ha menzionato da nessuna parte, riducendo il tutto all’incendio dei soli due trasformatori.
Dato che la mega-macchina tecno-industriale ogni giorno stritola, distruggendo e inquinando tutto ciò che è ancora bellissimo e selvaggio su questo mondo, sentiamo che azioni come queste rappresentino una misura necessaria per rimanere mentalmente sani e per ricordarci che siamo ancora vivi in mezzo a tutta questa distruzione e miseria della società moderna.
Dopotutto, l’unico modo in cui poter godersi il paesaggio industriale è strisciando in mezzo alle ortiche e l’erba alta, trovando un buon punto panoramico da cui osservare i pilastri di fumo nero innalzarsi dal macchinario rovente e dall’infrastruttura della civiltà.

Vogliamo inviare un segnale di complicità agli anarchici detenuti accusati di rapine in banca ad Aquisgrana, e al prigioniero di guerra cileno Kevin Garrido, detenuto per gli attacchi esplosivi nella città di Santiago.

Per la moltiplicazione degli attacchi contro la RWE!
Per l’anarchia e la natura selvaggia!
Morte alla civiltà!

- Delinquenti nella Notte


Šuma Hambach [Njemačka]: Napad požarom na energetsku multinacionalku RWE (25.11.2016.)
U kasnim satima 25.11.2016. izveli smo koordinirani napad požarom na njemačku multinacionalnu energetsku kompaniju RWE u blizini otvorenog rudnika lignita u Hambachu. Odgodili smo ovu izjavu o preuzimanju odgovornosti do danas (11.01.2017.) iz strateških razloga.
Nakon što smo izvidili područje, razišli smo se i zapalili šest crpnih stanica, dva električna trasformatora, jedan rovokopač i jednu trafostanicu.
Crpne stanice su ključne točke infrastrukture rudnika, pošto se koriste za
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