Germania: Solidarietà con l’anarchica Lisa condannata per rapina in banca ad Aquisgrana [it]

[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2013]
Nel dicembre del 2016 un’anarchica di Amsterdam viene prosciolta dall’accusa di espropriazione di una banca, avvenuta ad Aquisgrana, Germania, nel 2013.

[caso della rapina in banca ad Aquisgrana nel 2014]
Dall’inizio del 2017 due compagni di Barcellona vengono processati per l’espropriazione della Pax Bank, avvenuta ad Aquisgrana nel 2014:
07 giugno 2017, la compagna anarchica Lisa è stata condannata a 7 anni e 6 mesi di carcere, mentre l’altro compagno è stato prosciolto.

Dopo la condanna e il trasferimento nel carcere di Colonia, la compagna ha deciso di rendere pubblico
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Germania: [Dopo G20 ad Amburgo] Chiamata di solidarietà [it]

Nel periodo di caccia ai manifestanti anti-G20, aperta da sbirri, media e dall’“opinione pubblica” (incluse le richieste di una legge linciaggio circolanti su internet), è essenziale ricordare coloro che sono stati feriti durante le proteste contro il summit G20 ad Amburgo, e decine di quelli ancora indagati e detenuti dallo Stato tedesco.
Senza considerare una larga parte di società che, assieme alle autorità pubbliche e i loro media, non solo accetta lo Stato di polizia a cui abbiamo assistito ad Amburgo, ma lo vuole anche vedere rafforzato.
Occorre ora che gruppi e individui organizzino iniziative solidali e raccolta fondi, ed esprimano ogni tipo di sostegno ai detenuti, es. scrivendo lettere appena gli indirizzi saranno conosciuti.
Agiamo in solidarietà con tutti quelli colpiti dalla
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Amburgo [Germania]: Incendiato veicolo del corpo diplomatico (08/07/2017) [it]

Durante le prime ore di sabato mattina, durante il summit, abbiamo incendiato un veicolo del corpo diplomatico (numero di targa inizia con “0”) parcheggiato nel quartiere di Dohrnweg ad Amburgo-Sternschanze. Il pulmino utilizzato per il trasporto dei membri di governo è stato completamente distrutto, un benvenuto amichevole ai disordini politici avvenuti nel quartiere.
Ci piacerebbe ricordare questa azione come una delle tante avvenute durante le giornate di rivolta ad Amburgo, che non possono essere condannate né come “insensate” né come “scelte casuali”. Siamo pienamente solidali con il saccheggio e i disordini nelle notti del summit, che alcuni stanno oggi condannando come “contra-produttivi”. La critica rivolta alle azioni individuali dovrebbe sempre essere presente – e talvolta anche pubblica. Ci dispiace, ad esempio, per le piccole macchine distrutte durante le sommosse del summit. Ma, riteniamo che la chiara dissociazione dagli eventi accaduti di notte nel quartiere di Schanze è borghese, politicamente scorretta e fatale. Questo si riferisce anche alla critica ridotta a livello di “Per favore, non nel nostro quartiere”.
Noi che propaghiamo la perdita di controllo come un’opportunità rivoluzionaria; noi che salutiamo e incoraggiamo le campagne di espropriazione con gli slogan “Tutto per Tutti”, non dovremmo discreditare la “spontaneità” di un’importante notte di lotta. Non ci vediamo nulla di sconvolgente nella spesa-libera avvenuta in Rewe e Budni (due catene di supermercati saccheggiati). Che molti in questo quartiere considerano questo una minaccia è deplorevole, ma non ci sorprende. Il saccheggio e l’incendio del supermercato del Primo maggio 1987 rappresentano per noi un positivo punto di riferimento solo perché un tale evento storico non può più rappresentare nessun pericolo?
Gli attacchi mirati contro i convogli di polizia e la distruzione mirata delle infrastrutture del summit come semplice, premeditata azione
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Le Pré-Saint-Gervais [Francia]: Passeggiata notturna (03/07/2017) [it]

Nella notte tra 2 e 3 luglio un furgoncino di Stanley Security [grande impresa internazionale di sicurezza privata; NdT] è bruciato, in rue Danton 22, al Pré-Saint-Gervais [prima periferia di Parigi; NdT].
Un piccolo pensiero per i/le nostri/e compagni/e anarchici Kara e Krème, la prima imprigionata da più di un anno, il secondo da 5 mesi.
Tutti odiano la polizia – ed anche i suoi sostituti. Tutti possono agire.

Per un giugno pericoloso. La solidarietà è l’attacco.

(tradotto da guerresociale)

Aggiornamento sull’inchiesta “Scripta Manent” e alcune riflessioni... (03/07/2017) [it]

Nei giorni 11-17-18-19 e 20 luglio si terrà l’udienza preliminare per quanto riguarda l’inchiesta “Scripta Manent”. Ricordo che dal 3 giugno scorso ai compagni già arrestati e indagati sono stati aggiunti altri 5 cinque compagni di Croce Nera Anarchica, il sottoscritto per RadioAzione, e la compagna che curava RadioAzione [Croazia] che nell’udienza del 26 giugno è stata stralciata. Dando uno sguardo agli atti, siamo venuti a conoscenza del fatto che dal 2012 era stata aperta un’indagine da parte della Procura di Napoli su di me, un vecchio compagno imputato anche nell’inchiesta Marini e altri compagni del Lazio per quanto riguarda la Federazione Anarchica Informale.
Per cinque anni abbiamo subito un controllo totale che ha portato ad aggiungere altri compagni nell’inchiesta, tra cui la compagna croata di RadioAzione.
Key logger installato nel computer, intercettazioni telefoniche e pedinamenti anche lunghi 600 km... della serie: “Se ho dimenticato dove ho messo qualcosa posso chiederlo all’Agente Elena (nome che hanno dato al Key logger)”.
Dopo cinque anni di controllo fittizio, il 10 gennaio scorso, la Procura di Napoli aveva richiesto l’arresto per me, la compagna di RadioAzione Croazia e due compagni greci (di cui uno già imprigionato per le C.C.F.).
Da quel momento in poi è passato tutto nelle mani della
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Italy: Croce Nera Anarchica – New account (25/06/2017) [it]

The new account of Croce Nera Anarchica, for money collected for the arrested comrades, is:

IBAN: IT67 To76 0101 6000 0101 5950 221
Addressed to: Omar Nioi

Salonicco [Grecia]: Attacco incendiario in solidarietà con i prigionieri anarchici (11/06/2017) [it]

Consideriamo gli spazi anarchici e antiautoritari come strutture nelle quali organizziamo lotte e viviamo momenti collettivi fuori dai rapporti autoritari, che lo Stato e il capitalismo vorrebbero imporci quotidianamente.
Nell’ultimo periodo lo Stato ha effettuato vari attacchi contro gli squat e i ritrovi ad Atene, Salonicco, Agrinio e Larissa.
Come risposta a questi attacchi, nella notte tra 11 e 12 giugno 2017, abbiamo collocato un ordigno incendiario in un furgone appartenente all’azienda AKTOR, nella via Makedonikis Amynis a Salonicco.
Sappiamo che questa azienda costruisce le strutture del nemico, come la miniera di Skouries sulla penisola di Halkidiki, che distrugge la tera a vantaggio dei capitalisti, o come la metropolitana di Salonicco, destinata a
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Komotini [Grecia]: Manifesto di solidarietà con gli accusati in “Scripta Manent” (06/2017) [it]

Solidarietà
Con i compagni accusati
In Operazione
Scripta Manent
L’Anarchia non può essere messa a tacere
10, 100, 1000
Cellule di FAI/IRF

Squat Anarchico Utopia A.D.
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Repubblica Ceca: Nuove accuse – Operazione “Fenix 2” (12/06/2017) [it]

Era alquanto chiaro che il rilascio di Lukáš Borl dal carcere non significava la fine di un’altra continua operazione Fenix. Precisamente, Fenix 2 (il caso di Lukáš Borl). Una delle accuse contro Lukáš era istituzione, supporto e diffusione di un movimento indirizzato a sopprimere diritti umani e le libertà. Ma la polizia difficilmente sarebbe riuscita a dimostrare l’esistenza di un gruppo, con una persona sola. Anche per terrorismo c’è bisogno di minimo tre persone, lo sa ogni pivello all’accademia di polizia. E i membri delle unità di polizia non si contano come parte di un gruppo! E così è nata l’idea geniale, ed era chiaro che almeno il secondo episodio di Fenix necessitava di una reputazione migliore. Dopo il giudice “imparziale” di Fenix 1 (il caso-trappola in cui cinque anarchici sono accusati di aver preparato un “attacco terrorista” contro un treno di materiale militare), che per 13 anni ha lavorato per ÚOOZ (la stessa unità che prima si era infiltrata nel gruppo e poi eseguito gli arresti), che vorrebbe sparare ai rifugiati, che odia i Rom e molto probabilmente anche le donne, e dopo le imbarazzanti scuse del ministro dell’ingiustizia a Igor dopo che è stato dichiarato “innocente” dalla corte suprema due settimane fa (che non significa molto, dato che rischia ancora la procedura di deportazione), i poliziotti sembrerebbero dei completi perdenti se continuassero ad affermare che Borl sostiene un movimento di cui fa parte solo lui.
Così, la polizia ha cambiato marcia, e ha ideato un piano. In Fenix 2 sono state aggiunte altre 4 persone. 9 giugno la polizia ha avviato un altro procedimento, contro 3 anarchici e un ambientalista radicale, tutti accusati di 16 reati in totale. Queste 68 pagine di accuse suonano quasi come una stupida barzelletta se consideriamo che le accuse si basano su chi ha potuto scrivere cosa su internet anni fa, che tipo di letteratura avevano in casa o cosa chi pensa. Ma purtroppo, sappiamo che
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Zurigo [Svizzera]: Attacco incendiario contro un noto collaboratore del futuro maxi-carcere di Bässlergut (20/06/2017) [it]

Nella notte di 20 giugno è stato collocato un ordigno incendiario sotto un furgone dell’azienda IMPLENIA. IMPLENIA è coinvolta nel cantiere per l’ingrandimento del carcere Bässlergut di Basilea. Tutte le aziende, istituzioni e individui che pianificano, costruiscono e gestiscono campi e prigioni sono corresponsabili nel mantenimento di strutture repressive.
Questo incendio è anche in solidarietà con la compagna anarchica condannata per rapina di una banca ad Aquisgrana e con tutti compagni colpiti nell’operazione “Scripta Manent” in Italia.

Per altri splendidi incendi notturni!
Per la distruzione della società carceraria!

Trentino [Italy]: TV, radio and mobile phone masts sabotaged (07/06/2017) [en]

Trentino — We learn from local media that on the night between 6th and 7th of June, several masts located on the mount Finonchio were set on fire. Radio and tv (Rai; national public broadcasting company) installation, mobile telephony providers (Telecom, Vodafone and Wind) and few transmitters used for the armed forces communications torched. The damage is considerable, they talk about more than one million euro, and the TV of State didn’t transmit in the entire area for several hours. On the site were found the tags “No more censorship against the comrades in AS2 [high security prison section]. With Fran and with the comrades of Aachen” and “Today we censure you (A)”.

Parigi [Francia]: Caso della macchina di polizia incendiata nel maggio 2016 – Domanda di scarcerazione respinta (16/06/2017) [it]

Venerdì 16 giugno 2017 si è tenuta l’udienza per la richiesta di scarcerazione del compagno imprigionato nel febbraio scorso per la macchina della polizia incendiata nel maggio 2016 sul quai Valmy, a Parigi.
Senza sorpresa, il giudice ha rifiutato la scarcerazione. Gli argomenti della procura si limitano alla sua presenza a manifestazione successive ai fatti che gli sono contestati e alla sua possibile fuga prima del processo; il giudice ha seguito senza battere ciglio, argomentando che il nostro amico non si è mai espresso sul fondo del caso e che c’è il rischio che non si presenti al processo. Tutto ciò giustificherebbe il suo mantenimento a disposizione della Giustizia, cioè in prigione.
Durante uno dei monologhi del giudice, abbiamo saputo che il 27 giugno ci sarà un’udienza che fisserà la data del processo, cosa che, secondo lui, lascia supporre un processo che durerà diversi giorni, alla fine dell’estate.
Quando è stato pronunciato il verdetto, e quando il giudice voleva
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Atene [Grecia]: Solidarietà con gli indagati nell’operazione “Scripta Manent” (19/06/2017) [it]

Come minimo segno di complicità e solidarietà abbiamo esposto uno striscione al Politecnico in via Patision [una delle principali vie della città] nella notte di 19 giugno.

I compagni in Italia, nello specifico 7 compagni, di Croce Nera Anarchica, RadioAzione e Anarhija.info, con la nuova operazione iniziata il 2/6/17, sono accusati di art. 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), in concorso con i compagni anarchici indagati nel primo troncone dell’Op. Scripta Manent per gli stessi fatti, e di 414 c.p. (istigazione a delinquere, sempre con finalità di terrorismo). Questo è la continuazione della prima operazione “Scripta Manent”, organizzata dal bastardo Roberto Maria Sparagna, con l’obiettivo di reprimere i compagni che diffondono le parole e mantengono viva la fiamma della
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Gaillac – Tarn [Francia]: Alcune fiamme di solidarietà (19/06/2017) [it]

Nella notte tra 18 e 19 giugno, con l’aiuto di qualche accendi-fuoco, abbiamo dato alle fiamme due veicoli appartenenti al municipio di Gaillac.
Questo atto non ha nulla a che fare con le elezioni legislative, che non ci interessano affatto.
Il bersaglio non era questo municipio in particolare.
Ogni giorno è appropriato per attaccare il potere, qualunque esso sia.
Detto questo, ci si sente comunque un po’ minacciati da future istallazioni di telecamere di sorveglianza da parte di Gausserand, sindaco di Gaillac; non permetteremo di essere controllati, soffocati, senza reagire. E’ già stato detto molto sulla videosorveglianza, noi ci limiteremo ad affermare che si tratta solo di uno tra gli innumerevoli modi per limitare i movimenti di coloro che non abbassano la propria testa davanti all’autorità. E talvolta partecipano a mandarli in carcere.
Grossi baci (se consentite) a coloro che mantengono la testa alta nei momenti difficili.
A Kara e Krem, accusati di aver bruciato l’anno scorso una macchina degli sbirri.
A Damien, le cui lettere ci rendono sempre felici.
Alla compagna spagnola, uscita dal aula del tribunale col pugno alzato quando le fu inflitta la sentenza di 7 anni e mezzo.
Agli anarchici italiani, che nonostante la violenza della repressione continuano a lottare.
Nella speranza che quelli in fuga continueranno a fuggire a lungo.
Per un giugno pericoloso.

Francia: Lettera di Damien dalla prigione di Fleury-Mérogis (18/05/2017) [it]

Siamo al 18 maggio, data della mia liberazione condizionale, ma sono sempre dentro, e ci resterò.
Il magistrato di sorveglianza, Catherine Ardaillon, sindacalista di sinistra, militante al tribunale di Evry e alla prigione di Fleury-Mérogis per la generalizzazione delle pene alternative, ha infatti decretato che, comunque, per dei casi come il mio, per fortuna che ci sono le prigioni e che quindi non se ne parla di una pena alternativa per me.
A differenza dell’ultima pena che ho scontato [per tre attacchi incendiari/esplosivi avvenuti nel sud della Francia fra fine 2013 e inizio 2014, rivendicati come GADI (Groupe d’action directe international – Gruppo d’azione diretta internazionale); NdT] , non sono sottoposto alla legislazione antiterrorista, ma nei fatti questa mi viene applicata.
Ecco perché la domanda di uscita per un giorno, per poter andare a un colloquio di lavoro (cosa che, a priori, non può essere rifiutata a fine pena), che ho dato alla mia consigliera del Servizio penitenziario d’inserzione e di prova, la signora Jean-Baptiste, si è miracolosamente trasformato in una semplice domanda di “permesso per mantenere i legami familiari”, in modo che potesse essere rigettata dal Magistrato di sorveglianza Catherine Ardaillon.
Da qualche settimana, mi toccano numerose perquisizioni, perquise della cella, perquise della persona, etc. Non hanno trovato nulla fino a che un informatore (che mi era per forza molto vicino, per dare un’informazione così precisa) ha detto loro dove nascondevo le mie carte telefoniche SIM. Qualche giorno fa hanno quindi trovato 3 SIM nascoste all’interno di un pacchetto di cartine per tabacco nuovo. Le SIM erano intercalate fra le cartine al fondo del pacchetto. Durante la mia perquisizione, la guardia ha avuto un riflesso che ha tradito il fatto che hanno un informatore: subito prima della perquisa, quando svuotavo le tasche prima di svestirmi, ha immediatamente preso i miei due pacchetti di cartine per metterli da parte, mentre sembrava disinteressarsi del resto. Sapevo che ero fritto e, infatti, alla fine della perquisa, mi ha detto : “e là non c’è nulla?” poi ha tirato fuori tutte le cartine una ad una fino a trovare le SIM.
I giorni successivi, alcuni detenuti con cui sono in contatto hanno subito delle perquise dello stesso tipo.
Ieri sera, il 17 maggio, un gruppo d’intervento degli ERIS ha fatto irruzione nella mia cella intorno alle 20. Per quelli/e che non conoscono gli ERIS, sono dei gruppi di intervento [dell’Amministrazione penitenziaria; NdT] che hanno seguito la stessa formazione dei GIGN, del GIPNe del RAID [forze speciali della Gendarmerie, il primo, e della polizia, gli altri due; NdT], super-allenati e super-equipaggiati con diverse protezioni simili a quelle dei CRS [la Celere francese; NdT], giubbotti antiproiettile, scudi antiproiettile e passamontagna sotto il caso per non essere riconosciuti, guanti rinforzati, proteggi-tibia, etc. Sono di solito armati di manganello e flasball, con il quale tirano a distanza ravvicinata, evidentemente, visto che una cella non misura più di 9 m².
Bon, quindi ci hanno presi e buttati nel corridoio, messi faccia al muro con le mani sulla testa, poi messo le manette. Siamo poi stati tirati, il mio codetenuto ed io, ognuno in una diversa stanza di perquisizioni. Per la continuazione, conosciamo la musica: perquisizione integrale ben dura, con la particolarità, questa volta, che uno di loro
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Crest – Drôme [Francia]: A proposito di dialogo, solidarietà e attacco (06/2017) [it]

Come individualisti, è difficile parlare di solidarietà, perché non vogliamo esprimerla ad un gruppo, ma a delle individualità, che sentiamo sufficientemente vicini per voler stabilire un dialogo.
Ci sentiamo solidali con coloro che attraverso i propri atti e discorsi ci trasmettono una volontà di combattere qui ed ora il potere in tutte le sue forme.
Per noi il modo più sincero di sostenere degli individui in rivolta è di rivoltarci noi stessi e attaccare. Il fatto che delle persone che si considerano come potenziali complici, si trasmettono della forza, può permettere che siano la nostra etica e le nostre passioni a guidare le nostre azioni, e non invece la paura e la rassegnazione derivanti dalla repressione.
Attraverso l’attacco, vogliamo rompere l’isolamento ed esprimere la nostra rabbia e le nostre tristezze. Nei momenti in cui non si contano più le prese di distanza, noi riaffermiamo posizioni offensive e irrecuperabili.
Noi pensiamo che se vogliamo affilare la pratica e la critica, potrebbe allora essere interessante condividerle, confrontarsi con altri. Non ci interessa l’idea di produrre idee etichettate come “anarchiche”, che tutti possono accettare e adattare al proprio discorso o contesto locale. Ci piace il dissenso e il conflitto che ci permettono di prendere posizione. Siamo tanto disgustati dall’apatia onnipresente, quanto profondamente toccati dalla bellezza di coloro che si rivoltano senza attendere né le condizioni oggettive, né il terreno sociale favorevole, né il momento strategico. Le nostre scelte non saranno mai opportune, perché sempre altrove. Non abbiamo nessuno da convincere, né da aspettare, abbiamo soltanto un migliaio di piani, il desiderio di incontrare altri complici nell’impazienza e l’irrefrenabile bisogno di entrare in azione.
L’attacco può acquisire molte forme, e per noi il dominio interpersonale deve essere attaccato nella stessa misura come questo esistente che ci soffoca. Non vogliamo fare preferenze. Rifiutiamo questa logica e vogliamo rendere visibile ogni aspetto della nostra insubordinazione. In sostegno, quindi, di coloro che si mettono in gioco dinanzi alla repressione, con i loro
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Besançon [Francia]: Un po’ di rabbia contro la macchina di espulsioni e reclusioni (06/2017) [it]

Queste notti di caldo inteso, la voglia di muoversi e la rabbia provocata dalla condanna inflitta alla compagna ad Aquisgrana e dal rifiuto di libertà condizionata per Damien, ancora detenuto a Fleury, ci hanno indotto a perlustrare le vie in cerca di mete appropriate.
Stavamo pensando anche a coloro che affronteranno il processo per aver attaccato la macchina di espulsioni e i suoi responsabili.
È quindi del tutto naturale che due macchine della Securitas (che assicura la sicurezza nei campi) si sono ritrovate con le gomme a terra. Questo dimostra che in realtà non sono poi così verisure ^^
Il nostro secondo attacco era diretto contro una macchina del municipio, sempre pronto a rendere la città pulita, ascetica, accordando sempre più spazio al consumo, all’abbrutimento delle masse. Ultimamente si è manifestato
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Madrid [Spagna]: Attaccata succursale di Bankia in solidarietà con l’anarchica condannata per rapina in Germania (07/06/2017) [it]

Nella notte di 7 giugno un ordigno espslosivo-incendiario è stato collocato in una succursale di Bankia, situata nel quartiere di Mirasierra di Madrid, disturbando la quiete della classe medio-alta che ci risiede. Quest’area urbana è piena di ville e palazzi video-sorvegliati e dotata di una pattuglie di sicurezza privata, lontano dalla miseria che cementa il livello di vita dei suoi abitanti.
Questa azione è stata realizzata dopo aver sentito la sentenza emessa contro la contra compagna, condannata per un esproprio in Germania, alla quale inviamo tutto il calore del nostro incendio.
Inseriamo la nostra azione anche nel contesto di chiamata contro il summit finanziario G20 ad Amburgo.
Stanotte la nostra rabbia e il nostro disgusto sono esplosi anche davanti dell’impotenza del quotidiano, con il tentativo di sfuggire alla passività e di restituire un po’ di violenza che viviamo. Siamo stufi del comfort di una vita programmata e stufi dell’attività politica, anch’essa programmata. Con questo atto vogliamo abbracciare tutti quelli che sono caduti durante un’azione e che hanno lottato fino alla morte contro tutto quello che ci mantiene in passività.

Che la solidarietà tra gli anarchici non sia solo una parola scritta! Per anarchia!

Francia: Chiusura delle indagini per il caso della macchina della polizia incendiata a Parigi nel maggio 2016 (07/06/2017) [it]

Un anno dopo l’incendio ben meritato di una macchina della polizia, in quai Valmy, durante una manifestazione spontanea in reazione al presidio degli sbirri che si teneva nello stesso momento su place de la République, la Giudice per le indagini preliminari ha chiuso l’inchiesta. La giustizia ha tradotto con le sue parole fredde la sua visione di questa storia e spedisce nove persone davanti al tribunale. Le giudici Lucie Berthezene e Aline Batoz hanno seguito le requisitorie del Procuratore, che vuole vendicare le parti civili, Kévin Philipy, Allison Barthélémy [i due sbirri presenti nella macchina durante i fatti ; NdT] et Alliance [sindacato dei polziotti ; NdT], i cui avvocati rispettivi sono Michèle Lauynay, Sonia De Magalhaes e Delphine des Villettes, per la distruzione del loro attrezzo di lavoro.
Tutti/e sono accusati/e di aver “partecipato volontariamente a un attruppamento, anche se formato in maniera temporanea, avente lo scopo di preparare uno o più fatti materiali di violenza volontaria contro delle persone o la distruzione o il danneggiamento di beni, in riunione, nel caso specifico partecipando ad una manifestazione vietata, i cui partecipanti hanno dissimulato i loro visi con dei passamontagna, sciarpe o cappucci e si sono dotati di armi per destinazione, come bottiglie di vetro, pali metallici e sbarre di ferro, con lo scopo di procedere a diversi danneggiamenti, o a delle violenze contro le forze dell’ordine”.
In sei sono accusati/e di avere “volontariamente commesso degli atti di violenza che hanno portato a una prognosi di più di 8 giorni, nello specifico 10 giorni per Kevin Philipy e 30 giorni per Allison Barthelemy, con le circostanze [aggravanti; NdT] che i fatti sono stati commessi su persone depositarie dell’autorità pubblica nell’esercizio delle loro funzioni, in riunione e con l’utilizzo di un’arma per destinazione, da persone che dissimulavano volontariamente, in tutto o in parte, il loro viso, per non essere identificate; con premeditazione, nello specifico prendendo attivamente parte all’attacco di due funzionari di polizia da parte di un gruppo di individui”. Le stesse persone sono accusate di aver “distrutto per mezzo di incendio, o di ogni altro mezzo di natura a creare un pericolo per le persone, un veicolo di polizia”.
Infine, uno/a di loro è accusato/a di essersi “rifiutato/a di sottomettersi ad un prelievo biologico destinato a
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Parigi [Francia]: Bye Bye Spie Batignolle (11/06/2017) [it]

Incendio di un furgone della Spie Batignolle [grande impresa di costruzioni ; NdT] in solidarietà agli/le anarchici/che imprigionati/e.

Ai primi bagliori dell’alba di questa domenica, i festaioli che tirano fino a tardi hanno potuto notare degli altri bagliori: un furgone della Spie Batignolle bruciava in boulevard Chanzy, fra Montreuil e Bagnolet [periferia est di Parigi; NdT] (sì, sì, è possibile anche su un viale: basta scegliere il momento buono!)
Spie Batignolle costruisce delle prigioni. Abbiamo incendiato il loro furgone pensando a Damien, a Kara e a Krème.
Ai/le compagni/e imprigionati/e in Italia per l’operazione Scripta manent.
A tutti/e gli/le altri/e.
Libertà per tutti/e!
Solidarietà anarchica, per un giugno pericoloso!

(tradotto da guerresociale)

Barcellona [Spagna]: Manifestazione di solidarietà con l’anarchica condannata per rapina ad Aquisgrana (07/06/2017) [it]

Nella notte del verdetto che ha visto condannare una compagna anarchica a 7,5 anni per rapina in banca ad Aquisgrana, alcuni nemici del dominio e del capitale hanno preso le strade di Barcellona per esprimere la propria rabbia e solidarietà.
Negozi, banche e infrastrutture pubbliche sono state danneggiate e distrutte durante una manifestazione attraverso il quartiere gentrificato di Gracia.

Italy: New temporary account “Anarchist Black Cross Solidarity Fund” (08/06/2017) [en]

This is the new temporary account of “Cassa Croce Nera Anarchica” [anarchist black cross fund] for those who want transfer some money.
The old one doesn’t exist anymore.

New account details:
Number of the card (Bancoposta): 5354764384194207
Addressed to: OMAR NIOI

Aquisgrana [Germania]: Anarchica condannata a 7,5 anni di carcere per rapina in banca (07/06/2017) – Azioni di solidarietà [it]

Oggi, 7 giugno, il giudice ha pronunciato la sentenza per il caso contro i due compagni anarchici accusati di aver rapinato la Pax Bank ad Aquisgrana nel 2014. Mentre il compagno è stato assolto, la nostra sorella e compagna è stata condannata a sette anni e mezzo di detenzione.
Quello che questa sentenza chiaramente dimostra è che non solo i fatti sono stati processati, ma anche le nostre idee, idee anarchiche, nostri legami di solidarietà e il rifiuto di collaborare con il potere.
Nonostante la loro intenzione di schiacciare e reprimere le nostre idee e pratiche anarchiche, da parte nostra noi rimaniamo e rimarremo fieri e convinti di ciò che siamo e del perché lottiamo.
E questo è stato dimostrato nell’aula del tribunale con le nostre urla di rabbia e solidarietà, come risposta alla dignità che la nostra compagna ha mantenuto, salutandoci a testa alta e pugno chiuso mentre veniva scortata fuori dall’aula. Abbiamo espresso tutto il nostro disprezzo verso la corte per ciò che rappresenta. Speriamo che questa tempesta di rabbia i odio, e amore verso la nostra compagna, scoppi e si diffonda attraverso questo maledetto mondo.

Libertà per i nostri compagni, guerra ai nostri nemici

Alcuni anarchici solidali

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Barcellona: Barricate in solidarietà con gli anarchici accusati per il caso di Aquisgrana
Nelle prime ore di 7 giugno è stata effettuato un
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Italy: Update on the 2nd part of Op. “Scripta Manent” (06/06/2017) [en]

FIRE... TO MAKE

On 2 June 2017, the DIGOS [politica police], by order of the Turin Prosecutor’s Office puppet, Roberto M. Sparagna, has launched the notifications against me and against six other anarchist comrades of mine, concerning a new inquiry.
Shortly, it’s about the closing of investigations of a further inquiry parallel to the one named “Scripta Manent”, focusing its attentions on anarchist web-sites RadioAzione, Anarhija.info and Croce Nera Anarchica.

Regarding Croce Nera Anarchica, the paper journal is also targeted, its printing and its distribution, some of its particular texts, and who organized its presentations in Italy.
The charges are for everyone: 270bis (subversive association with purposes of terrorism) in conjunction with the anarchist comrades under investigation in the first part of the OP. Scripta Manent for the same things, and 414 of penal code (criminal solicitation, always with purposes of terrorism), clandestine press, translations of texts, preparation, incitement, defending of criminal acts, conception and spreading through the web-sites and journals of ideological “insurrectionist-armed struggle” propaganda, money rising to support the imprisoned comrades. Furthermore, two of us are charged under the article 280 (attack with purposes of terrorism) for the attack against the courthouse of Civitavecchia, on 12 January 2016 signed by “Pyrotechnical committee for an extraordinary year F.A.I.-F.R.I.”.
In addition, on June 5th, during the preliminary hearing for OP. “Scripta Manent”, the miserable Sparagna has requested that the two lines of inquiry be merged, producing
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Italy: About the investigations against RadioAzione, Anarhija.info and Croce Nera Anarchica [en]

Yesterday, June 2nd, the DIGOS [political police] knocked on the doors of my house and of six other comrades’ to notify us of the closure of preliminary inquiries for a further investigation by the Public prosecutor of Turin and the prosecutor Roberto Sparagna [in charge of Scripta Manent], parallel to the investigation called “Scripta manent”, focusing on the anarchist web-sites of counter-information RadioAzione, Anarhija.info and Croce Nera Anarchica.

Concerning Croce Nera Anarchica, the paper journal is also targeted, as well as its distribution and who organized the presentation of the same journal in Italy.
The articles in question are: 270bis (subversive association with the purposes of terrorism) and 414 (criminal solicitation). A further article, 280 (attack with the purposes of terrorism), is referring to two of the comrades.
Translation of texts, predisposition, solicitation, defending of criminal acts, conception and dissemination through the web-sites and journals of ideological “insurrectionist-armed struggle” propaganda, money raising to support the imprisoned comrades, and the attack against a substation of Enel [manufacturer and distributor of electricity and gas] in Civitavecchia, January 12th, 2016, signed by “Pyrotechnical committee for an extraordinary year F.A.I.-F.R.I.”.
This is the human misery produced by
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