Italia: Sulle indagini contro RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica (02/06/2017) [it]

Ieri, 2 giugno 2017, la digos ha bussato alla porta di casa mia e altri sei compagni per notificarci la chiusura delle indagini per un ulteriore inchiesta da parte della Procura di Torino e il pm Roberto Sparagna, parallela a quella denominata “Scripta manent”, e che focalizza la sua attenzione sui siti anarchici di controinformazione RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica.

Per quanto riguarda Croce Nera Anarchica viene preso di mira anche il giornale cartaceo, la sua distribuzione e chi ha organizzato le presentazioni dello stesso giornale in Italia.
Gli articoli contestati sono il 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), 414 c.p. (istigazione a delinquere). A due compagni viene contestato anche l’articolo 280 (attentato con finalità di terrorismo).
Traduzioni dei testi, predisposizione, istigazione, apologia, ideazione e divulgazione sempre attraverso siti e giornali di materiale di propaganda ideologica “insurrezionalista-lottarmatista”, raccolta di denaro per sostenere i compagni detenuti e l’attacco ad una cabina dell’Enel a Civitavecchia il12 gennaio 2016 a firma “Comitato pirotecnico per un anno straordinario F.A.I.-F.R.I.”.
Questa la miseria umana prodotta dal lurido magistrato della Procura di Torino Roberto Sparagna.

Le intenzioni sono ben chiare: fare di tutto per isolare ulteriormente i compagni anarchici detenuti per l’operazione “Scripta Manent”.
Ma il becchino di turno può mettersi anche l’anima in pace perché mai ci sarà un passo indietro!
La controinformazione sui siti e sui giornali continuerà ad essere aggiornata, come lo stesso continueremo a raccogliere denaro per sostenere i compagni detenuti nei vostri lager di merda, e soprattutto non uno solo di quei compagni di cui ci avete privato la presenza fisica quotidiana rimarrà isolato.
Infine, fino all’ultimo mio respiro su questo pianeta di merda, mi auspico che ci saranno
10, 100, 1000 azioni dirette!

Somma Gioacchino (RadioAzione)

Pantin (Seine-Saint-Denis) [Francia] : Combustione VS reinserzione (29/05/2017) [it]

Nella notte tra 28 e 29 maggio abbiamo incediato due veicoli sul parcheggio della società Atout Bois (49 avenue Anatole France) e fatto le scritte “Il lavoro non rende liberi” e “Fotti la giustizia” sul muro a fianco.
Se crediamo alle sue intenzioni, questa impresa, amministrata dalla PJJ [Protezione giuridiaria della gioventù – l’ente statale che rimpiazza l’Amministrazione Penitenziaria per i minorenni; NdT] protegge e accompagna i giovani caduti nelle grinfie della Giustizia.
Obbedisci a un padrone, sottomettiti alla gerarchia, rispetta l’autorità, resta sul sentiero della legge, accetta la presa di un giudice sulla tua vita: l’avvenire radioso del salariato si apre davanti a te.
Arrangiati da solo, rifiuta le regole che non hai scelto, rifiuta di essere un anello al fondo della catena di produzione, di essere sfruttabile a volontà, ribellati e, di comune accordo, questi benevoli tutori della tua vita (giudici, educatori, padroni) ti spalancheranno le porte del penitenziario.
Il lavoro e la prigione sono due colonne essenziali del controllo sociale, necessari alla
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Italy – Call for a solidarity presence at the preliminary hearing for operation “Scripta Manent” (05/06/2017) [en]

FOR ANARCHY ALWAYS

A preliminary hearing for the trial in operation “Scripta Manent” will be held on 5th June 2017 in Turin; the hearing is to decide on various charges, including ‘creation and participation in a subversive association’, several explosive attacks on carabinieri, politicians, journalists and companies involved in the construction of prisons and migrants’ detention centres – all claimed by the Informal Anarchist Federation , as well as instigation to commit a crime and attempting to defend criminal acts following pieces published in Croce Nera Anarchica. There are 15 people on trial, 7 of whom are locked up in AS2 sections in the prisons of Ferrara, Alessandria and Rebibbia. The imprisoned comrades are subjected to constant harassment and further restrictions in the communication between one another and with the outside. In spite of this, they are continuing the struggle against the system of domination and keeping up conflictuality through acts of revolt and contributions to the debate between anarchists and the enemy in authority.

In particular:
-In January 2015, 7 anarchists held in the AS2 unit of Ferrara, following noisy protests and strong confrontations with the guards, were given 15 days’ solitary confinement each in turn.
-In August 2016 anarchist Alfredo Cospito smashed the partition glass between the visiting room and the guards’ room in solidarity with the imprisoned members of the Conspiracy of the Cells of Fire; for this reason he’s soon to get 15 days’ solitary confinement.
-In the days following operation “Scripta Manent”, anarchists Anna Beniamino and Alfredo Cospito went on hunger strike to put an end to isolation and the prohibition for those arrested to see each other.
-In September and October 2016, anarchist Marco Bisesti refused to be subjected to a tuberculosis test on his arrival in the prison, following which he spent a long time in the basement of the Rebibbia prison.
-In November 2016, anarchist Alessandro Mercogliano refused to comply with the identification procedure (photos and fingerprinting) in the prison of Ferrara; he’s just finished serving 15 days in solitary confinement.
-In December 2016, anarchist Marco Bisesti damaged the windows of the screws’ office in the AS2 unit of Ferrara, where he’s being held. Not satisfied, as soon as he was in the cell he destroyed the opaque panels installed on the air vents. He too got 7 days in solitary confinement.
-From 3rd to 13th May 2017, anarchist Alfredo Cospito was on hunger strike against censorship, which had become more pressing after the end of the investigation; as a result, practically all incoming and outgoing letters are blocked

Similarly, other comrades held hostages by the State are paying for
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Les Lilas (Seine-Saint-Denis) [Francia]: La solidarietà è l’attacco (28/05/2017) [it]

Nella notte tra il 28 e il 29, nella via di Romainville a Lilas è stata incendiata una macchina di Direzione interdipartimentale delle strade, di Île-de-France [regione comprendente Parigi, ndt.], uno dei numerosi ingranaggi periferici dello Stato.
Vogliamo inviare la solidarietà agli anarchici che affronteranno il processo il 29 (in realtà, l’udienza preliminare si svolgerà lunedì 5 giugno, nota di Attaque), a seguito dell’operazione Scripta Manent in Italia.
Solidarietà anche con Damien. La sua posizione combattiva di fronte al carcere ci fornisce la motivazione. Crediamo che la solidarietà è un rapporto di riconoscimento reciproco basato sulla conflittualità contro l’esistente. Non siamo solidali con la disgrazia, ma con la rivolta.
Un pensiero anche per Kara e Krém.

Per un mese di giugno pericoloso.
La solidarietà è l’attacco.

Montreuil [Francia] : Solidarietà (27/05/2017) [it]

Montreuil, rue Kléber, alle prime ore del mattino del 27 maggio.

Abbiamo dato alle fiamme una macchina della Provincia della Seine-Saint-Denis.
Un piccolo gesto solidale con gli/le anarchici imprigionati/e in Italia (e dappertutto), in risposta all’appello “Per un giugno pericoloso”.
Un saluto speciale a Damien.
Contro lo stato e tutti i poteri, viva l’anarchia!

dei cuori in fiamme

P.S. non é ancora giugno? Ah, davvero? Merda, non avremmo dovuto bruciare il calendario!


(tradotto da guerresociale)

Salonicco [Grecia]: “Non in memoria, ma in continuità” – Striscioni per Punky Mauri e per gli anarchici italiani (22/05/2017) [it]

Nella giornata di 22 maggio due striscioni, uno per il compagno anarchico Mauricio Morales Duarte “Punky Mauri”, e uno per gli anarchici arrestati durante l’Operazione “Scripta Manent” in Italia. Uno è stato appeso nella zona di Rotunda, e l’altro sotto l’arco in Kamara, entrambi in centro città.
Otto anni fa, a questo giorno, Mauri attaccò lo Stato nel tentativo di collocare una bomba artigianale nella scuola di Gendarmeria a Santiago, Cile. Invece di esplodere in faccia dell’autorità, l’ordigno si attivò prematuramente.
L’operazione “Scripta Manent” è un’altra operazione repressiva tra le tante che hanno già colpito i compagni che osano opporsi allo Stato italiano. Nel contesto del tentativo di trovare coloro che presero parte agli attacchi della Federazione Anarchica Informale dal 2005, ma anche nel tentativo di distruggere il conflitto insurrezionale in Italia e tagliare ogni rete solidale a coloro già in carcere, come Alfredo Cospito e Niola Gai.
Il fatto che i nostri compagni sono caduti o sono detenuti non significa che non sono con noi, né ci paralizzerà la passività e la “solidarietà filantropica”, il conflitto contro tutte le autorità continua.

- Alcuni Ribelli Individualisti

Traduzione degli striscioni:
“Armati e sii violento, meravigliosamente violento.” Non in memoria, in continuità, per il nostro compagno combattente Punky Mauri. NON DIMENTICHIAMO L’ATTACCO!”

“L’INSURREZIONE NON È UN FINALE UTOPICO. È IL CONTINUO ATTACCO DELL’INDIVIDUO CONTRO TUTTE LE AUTORITÀ. FORZA AGLI ANARCHICI ARRESTATI IN ITALIA NELL’OPERAZIONE SCRIPTA MANENT.”

Grecia: Attaccata stazione di polizia in solidarietà con il prigioniero anarchico Tasos Theofilou e con tutti i compagni detenuti (21/05/2017) [it]

21/05/2017 alle ore 5:00 circa dieci persone hanno attaccato la stazione di polizia di Nafpaktos in segno di solidarietà con Tasos Theofilou e con tutti i compagni detenuti.
Prima sono state prese a sassate le guardie all’esterno e le macchine degli sbirri, e poi sono state lanciate le molotov contro l’edificio.
Gli sbirri si sono rinchiusi dentro la stazione di polizia, mentre noi li sentivamo urlare imprecazioni.
Nessun compagno è stato fermato o accusato.

Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo-incendiario contro un concessionario (22/05/201/) [it]

Oaxaca Ingovernabile: 8 anni dopo la morte di Punky Mauri l’attacco continua. Collocazione di ordigni esplosivo-incendiari in una concessionaria di auto di lusso.
I nostri morti sono fertilizzante e seme nero di conflitto, nutrendo l’attualità della rivolta, valorizzando ogni gesto nello scontro contro l’autorità. Per espandere e propagare la forza di tali lotte e idee è indispensabile alimentare il nostro presente, per non dimenticare e per promuovere la pratica di insurrezione permanente.
Dominazione, come ideologia e pratica di potere che devasta la vita in tutte le sue sfere. La miseria del quotidiano non ci lascia indifferenti. Anche se la rassegnazione rappresenta una via d’uscita per molti, e la passività il loro rifugio più sicuro, ogni atto di rifiuto, di ostilità, di disobbedienza alla realtà imposta ci dimostra che ci sono ancora persone vive.
La nostra attività di ogni giorno, il nostro modo di rapportarsi tra di noi, la nostre passioni e i nostri ragionamenti emanano da ognuno di noi, dalle nostre individualità. Anche se ci dedichiamo alla costruzione di piaceri condivisi, la responsabilità delle nostre azioni appartiene ad ogni individuo.
Collettivamente o individualmente noi continueremo...

Prison of Ferrara [Italy]: Words of anarchist comrade Alfredo Cospito for the Sardinian anarchist Davide Delogu (23/05/2017) [en]

Due to the continuous blocking of incoming and outgoing correspondence and consequently given an unsent text of solidarity, the anarchist comrade Alfredo Cospito lets us know that he expresses unconditional solidarity to the Sardinian anarchist comrade Davide Delogu, that he supports his choices of struggle, as well as the communique written by him.

Besançon [Francia]: Di fronte alla repressione, non abbassiamo la testa! [it]

Due persone sono state arrestate dalla polizia in borghese, dopo la dispersione della manifestazione antielettorale del 7 maggio, sera del secondo turno delle presidenziali. Sono accusati di aver fatto delle scritte sulle vetrine di alcune banche. Due giorni dopo, durante il blocco di una scuola superiore, tocca ad una giovane studente di quell’istituto di farsi portare via, per aver resistito accanitamente contro i porci antisommossa che le sono saltati addosso in gran numero per arrestarla. Ci ha fatto piacere sapere che si era liberata delle manette ed aveva cercato di scappare. Senza riuscirci, purtroppo, ma, come si dice, la bellezza è nel gesto e nell’intenzione!
Quindi, tutto cio’ ci ha fatto incazzare e dato abbastanza rabbia per azzannare i pneumatici del dominio: due camion di JCDecaux [grande impresa di pubblicità e mobilio urbano; NdT] ne hanno fatto le spese. Davanti al liceo Pasteur, per due sere di fila sono apparse delle scritte : “Solidaiertà con Louna – ACAB – Nessuna ambizione in questo mondo a parte quella di distruggerlo ! (A)” “EN M(A)RGE” [gioco di parole fra “En marche” – in marcia, nome del “movimento” del neopresidente E. Macron e “Marge”, margine; NdT]. Sulla chiesa Saint-Joseph, delle scritte sono venute a decorare quelle mura grige: “Né pastori né greggi” e “Abbasso la carità – Viva la solidarietà”.

Tutti e tre passeranno a processo mercoledì 31 maggio. Nell’attesa, facciamo un gran casino!

(tradotto da guerresociale)

Rennes [Francia]: Noi festeggiamo gli anniversari a modo nostro (18/05/2017) [it]

18 maggio 2016, Parigi. Una macchina blu-bianco-rossa viene bruciata.
18 maggio 2017, Rennes. Una utilitaria blu di Enedis [maggior azienda distributrice di energia elettrica, ndt.] viene incendiata.
Abbiamo pensato che è meglio della candelina.

Era 18 maggio maggio 2017 e abbiamo pensato a Kara e Krem, detenuti a Fleury, rispettivamente da 26 maggio 2016 e da 2 febbraio 2017, per l’incendio di una macchina degli sbirri in quai de Valmy.

Cercavamo qualcosa per fare un falò nel nuovo quartiere merdoso di Courouze, che hanno cementato in tutte le direzioni, Vinci, Eiffage e compagnia.
Alla fine abbiamo trovato una vettura blu (perché quelle blu-bianco-rosso girano di notte per le strade).
E l’abbiamo incendiata con piacere!

Abbiamo pensato anche alla persona sospettata dagli sbirri di aver gettato un fumogeno, e che ancora stanno cercando. ¡Huye, hombre, huye!

Piromani nottambuli

Italy: About the struggle of comrade Davide Delogu, Sardinian anarchist prisoner of the Italian State [en]

A few days ago we published on the website of Croce Nera Anarchica news about the attempted prison escape carried out by Sardinian anarchist comrade Davide Delogu, which ended with the machine-guns of the guards pointed to his face. We learned about this news from the phone call that Davide is making weekly with his family.
Davide informs us that he is in total isolation from May 1st and, that the article 14bis will be re-applied against him (six months of constant isolation with censorship imposed on his entire correspondence).
This escape attempt — Davide explains in a personal letter to me, with a document attached — is a Direct Action, part of the campaign for self-liberation, which he decided to launch with the act of May 1st.
Unconditional support to all anarchist comrades who, without regards, fight with dignity.
Support to the hunger strike of imprisoned anarchist comrade Alfredo Cospito.
Support to the anarchist revolutionary choices of Sardinian anarchist comrade Davide Delogu.
Complicity and affinity with anarchist comrades, editors of the anarchist journal Vetriolo, who expressed their solidarity to Alfredo Cospito a few days ago.
Sempri pro s’anarchia! Sempri Ainnantis! [in Sardinian: Always for anarchy! Always Forward]

Omar Nioi, Sardinian anarchist, editor of C.N.A. [Anarchist Black Cross]
May 12th, 2017


COMMUNIQUE OF IMPRISONED ANARCHIST COMRADE DAVIDE DELOGU:

Prison and Brucoli [district of Augusta, Sardinia], April 25th 2017
Loose Cannon (... Maybe...)
We are anarchists in prison, some for years, some less, and we daily fight the war against domination, face-to-face with the enemy, inside their cages. We share the refusal and the disdain, clashing with the prison authority and its bareaucratic [play on words with bars and bureaucratic] discipline every day.
Therefore, we are cannons that are not loose (for now...), whose explosions, as the recent and the past acts teach, create disruption, material damage and the shattering of prison logic (that, as anarchist, has already been destroyed!). Sending certainly a vital stimulus of action inside a complex desolate swamp, to live your own anarchy, right here, right now, immediately!
Continuing to live like a cannon that is not loose (... maybe...) , I open with the acts a campaign (for those who want to accept it, otherwise I will do it alone, like I always did) of self-liberation, that will
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Polonia: Chiamata di solidarietà con i 3 di Varsavia (31/05/2017) [it]

Cari Amici,
abbiamo aspettato più di un anno il processo contro i 3 di Varsavia. Oggi, lanciamo questa chiamata alle azioni di solidarietà, in occasione della prima udienza del processo, 31 maggio 2017.
In questa data abbiamo pianificato anche una protesta, “SIAMO TUTTI TERRORISTI”, davanti al tribunale di Varsavia (indirizzo: Marszałkowska, 82).
Il governo polacco segue il trend internazionale che vede ovunque la minaccia terrorista. Non c’è miglior ragione della figura del nemico per alimentare l’economia di guerra, rafforzare gli strumenti di controllo e preparare il terreno all’autocrazia. Sia la minaccia esterna – migranti (inclusi bambini pronti a commettere atti di terrore), che la minaccia interna nella forma di terrorismo locale, sono ormai comunemente utilizzati in intera EU per spaventare la popolazione e ridurla all’obbedienza.
Come negli altri paesi dell’UE, gli attacchi terroristici hanno rappresentato la giustificazione per l’introdurre nuove norme di sicurezza, che garantiscono agli Stati maggiori poteri, mentre pesantemente limitano quelli delle persone. Anche le autorità polacche vogliono sfruttare la loro occasione per assicurarsi la posizione nella cavalcata sull’onda antiterrorismo europea. Sulla scia della nuova legge antiterrorismo in Polonia, i media ufficiali hanno subito iniziato a trasmettere l’ondata di falsi alarmi bomba avvenuti in tutta la Polonia, fino ad ottenere quello che aspettavano. Nella notte del 23 [maggio 2016, ndt], tre anarchici sono stati catturati su un parcheggio di polizia mentre cercavano di incendiare una macchina degli sbirri.
... Per le autorità e i loro media, l’arresto

Genova — Valbisagno [Italy]: Mobile phone mast sabotaged in solidarity with imprisoned anarchist comrade Alfredo Cospito on hunger strike (12/05/2017) [en]

Mobile phone mast sabotaged in solidarity with prisoner Alfredo Cospito on hunger strike against the censorship imposed on those arrested in op. Scripta Manent. Break the isolation

Spoleto [Italy]: Damage for anarchist prisoner comrade Alfredo Cospito, against the censorship (06/05/2017) [en]

On the night between May 5th and 6th a text was sprayed on Courthouse “Freedom for Cospito and Gai” and “Break the isolation”.
Damaged the nearby Post Office ATM.
Break the isolation

Italia: Sulla lotta del compagno Davide Delogu, anarchico sardo prigioniero dell’Italia Stato [it]

É di pochi giorni fa la notizia da noi pubblicata sul sito di Croce Nera Anarchica, del tentativo di evasione messo in atto dal compagno anarchico sardo Davide Delogu, conclusosi con i mitra delle guardie puntati sulla sua faccia. Abbiamo appreso la notizia dalla telefonata che Davide svolge settimanalmente con la sua famiglia.
Davide ci comunica che si trova in isolamento totale dal primo maggio, e che gli verrà applicato nuovamente il 14bis (sei mesi di isolamento costante con l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza).
Questo tentativo di evasione, spiega Davide in una lettera personale nei miei confronti a cui ha allegato anche un documento, è una Azione Diretta parte della campagna per l’autoliberazione che ha deciso di lanciare con i fatti il primo maggio.
Supporto incondizionato a tutti i compagni anarchici e le compagne anarchiche, che senza riguardo, si battono dignitosamente.
Supporto allo sciopero della fame del compagno anarchico prigioniero Alfredo Cospito.
Supporto alle scelte anarchiche rivoluzionarie del compagno anarchico sardo Davide Delogu.
Complicità e affinità con i compagni anarchici della redazione del giornale anarchico Vetriolo, che pochi giorni addietro si sono espressi in solidarietà ad Alfredo Cospito.
Sempri pro s’anarkia! Sempri Ainnantis!

Omar Nioi anarchico sardo – r. di C.N.A.
12/05/2017


COMUNICATO DEL DENUTO ANARCHICO COMPAGNO DAVIDE DELOGU:

Presoni e Brucoli, 25 Aprile 2017

MINE NON VAGANTI (...FORSE...)
Siamo Anarchici in galera, chi da anni, chi da meno, e combattiamo quotidianamente la guerra contro la dominazione, faccia a faccia col nemico, dentro le loro gabbie. Conviviamo il rifiuto e il disprezzo, scontrandoci con l’autorità carceraria e il suo disciplinamento sbarrocratico ogni giorno.
Siamo perciò mine che non vagano (per ora...), le cui deflagrazioni, come i fatti recenti e passati insegnano, creano scompiglio, danni materiali e la frantumazione della logica carceraria (che in quanto anarchici è già stata demolita!). Trasmettendo certamente importanti stimoli vitali d’azione all’interno di una complessa palude desolante, per viversi la propria anarchia, qui, ora, subito!
Nel mio continuare a viverla come
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Italy: Anarchist journal “Vetriolo” — Solidarity with imprisoned anarchist comrade Alfredo Cospito on hunger strike (05/05/2017) [en]

On May 3th, the anarchist Alfredo Cospito — prisoner in high security regime AS2 of Ferrara prison for the kneecapping of Adinolfi, CEO of Ansaldo Nucleare, and recently recipient of another arrest warrant for the operation “scripta manent” — started a ten-days hunger strike against the censorship that blocks most of his incoming and outgoing correspondence. Alfredo is asking comrades to send lot of books, magazines, letters to support his hunger strike and break the isolation dictated by prison censorship.
The prosecutor Sparagna from Turin is imposing the censor against the comrades imprisoned for operation “scripta manent”. In the last few months the censorship has become more stringent, and a lot of correspondence is systematically censored and blocked; books, magazines and any kind of stuff sent him almost never reach the destination. The censor struck also a text that Alfredo sent us in December, to be published in “Vetriolo”. In the same way an Anna’s text, for another publication, was seized in January. At the same time, not one single copy of our journal reached Alfredo and other prisoners: seized by guards, or frequently simply disappeared.
It is clear that if isolation against comrades becomes more intense and so pressing is also, and above all, because of the censorship and the blocking of correspondence. It is clear that the power can not tolerate that comrades contribute to the discussion between rebellious and enemies of authority. The miserable work of spying and the censorship are systematically intensified because the power presumes and imagines that it can annihilates and silences the anarchists in its prisons.
It is necessary therefore make a brief analysis of this odious tool of
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Italy: “For a Dangerous June” (05/05/2017) [en]

A text that sums up the ideas expressed during the meetings ‘With our heads held high’

State repression is the most important part of the system of dominion and one of its most disgraceful expressions; it doesn’t surprise us that those who are struck most are historically those who don’t let themselves be recuperated by the system of power, i.e. anarchist, revolutionary and rebel individualities.
The latter respond to the physical, psychological, moral, social and economic repression unleashed by all the components of democratic power and to the brutal indiscriminate violence of its armed hands and the judiciary. This they do with direct action aimed at those responsible for repression, with the creative and liberating destruction of the places of dominion and the sabotage of its infrastructures, so as to put an end, or at least hamper, the causes of exploitation and oppression by human beings on other human beings, the earth and animals.
In the view of total liberation, to passively watch the reproduction of dominion means to be accomplices, so there are those who continue to hold their heads high and rebel.
As a consequence power puts all its strategies into action, and the trials and proceedings against comrades for actions, episodes of conflictuality and writings still continue. Next month there will be the cassation trial concerning so-called operation Shadow, where a number of comrades are accused, among other things, of instigation to commit a crime following the publication of the paper KNO3.
These judicial proceedings are an expression of the war that the authorities are waging on the bond between thought and action, which is the foundation of anarchism’s dangerousness. Beyond individual and specific struggles, this police operation aims at striking the cardinal concepts of antiauthoritarian ideas and methods such as direct action, refusal of delegating and solidarity.
Starting from these reflexions, during the meetings that developed after the arrests of operation Scripta Manent, rather than dwell on the strategies of repression, we felt it necessary to not reduce solidarity to the technical support of those who are in prison, but to widen the spectrum of our analysis.
In this respect, we discussed how solidarity is
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Bagnolet [Francia] : Fuoco solidale (30/04/2017) [it]

Ieri sera, domenica 30 aprile, rue de la capsulerie a Bagnolet [prima periferia di Parigi, NdT]

Abbiamo incendiato un furgoncino di Vinci, costruttore e gestore di prigioni, autostrade, CIE e altri aeroporti. Un furgoncino della Sodexo (gestisce le mense in molte prigioni), una macchina della Engie (la cui filiale Gepsa è un partner privilegiato nella gestione delle prigioni) e una della JCDecaux (che, in più di imporci delle pubblicità ad ogni angolo di strada, sfrutta i prigionieri facendo loro riparare le Velib’ [biciclette in libero servizio dell’agglomerazione parigina; NdT]) ci hanno fatto l’occhiolino, ma in mancanza di diavolina abbiamo bucato loro le gomme, sempre nelle strade di Bagnolet. Ritorneremo, meglio attrezzati...

Un cucù solidale ai/le compagni/e in prigione a causa dell’incendio della macchina degli sbirri il 18 maggio scorso (presto sarà un anno!) e a Damien, accusato di aver attaccato un concessionario Jaguar, un ufficio di collocamento, un supermercato Franprix e una Camera di commercio e dell’industria durarante la manifestazione spontanea distruttrice del 14 aprile.

Né Le Pen, né Macron, né patria, né padroni, né mariti né genitori, rivoluzione!

(tradotto da guerresociale)

Besançon [Francia] : Bancomat sfasciati in solidarietà (29-30/04/2017) [it]

I bancomati di due banche (LCL, Crédit Agricole) sono stati spaccati con un martello, in due quartieri diversi (Chaprais e Fontaine Ecu). Lo schermo di un bancomat della Caisse d’Epargne nel settore di Charpais, è stato ricoperto di vernice.

Forza e solidarietà con i/le compagni/e accusati/e di rapina in banca a Aachen in Germania.

(tradotto da guerresociale)

Prison of Latina [Italy] – A letter from anarchist comrade Anna Beniamino [en]

SCRIPTA MANENT

The prosecution in Turin have decided to put an entire anarchist tendency on trial: anti-organisation Anarchism. This isn’t a sensationalist and defensive overstatement, it’s what Turin’s investigating judge, Anna Ricci, enacted with the arrest warrants issued in July 2016, and enforced in September, probably to avoid disrupting the summer holidays of some pubic official.
The inquisitors’ choice is clear from the ridiculous framework that appeared in the arrest warrant papers, a product of the deleterious encounter between the mind of some cop and the rushed reading of a wikipedia summary. The framework gives shape to a repressive-Manichean vision of a ‘social anarchy’, a good and harmless one, and an (anti-social and anti-classist) ‘individual anarchy’, violent and palatable to repression, whose method is the ‘anti-organization model’.
By making the necessary distinctions, this framework aims to define a specific camp, to create a cage, so that from a generic ‘insurrectionism’, (a sub-product of the anti-organization model), always violent and liable to punishment to varying degrees, sub-species can be pulled out to form different strands of the investigation[1] for Italian cops: ‘classic insurrectionism’, ‘social insurrectionism’, ‘eco insurrectionism’ and the ‘informal anarchist federation’.
That different tensions and tendencies exist within Anarchism is a fact, but it’s also true that this type of rigid categorisation is an inherent feature of the mindset and requirements of the inquisitors, who are set on delineating a specific area in order to make their manoeuvres as best they can: it is within this space that the following operation lies.
Historically, solidarity with revolutionary prisoners has been a focal point of interest for anarchists and a way to come together and build a rebellious sensibility: revolutionary solidarity not solidarity with revolutionaries.
Devised by Turin’s Digos and prosecutors back in 2012, in the wake of 20 years of recurring and failed repressive attempts, operation Scripta Manent led to the arrest of
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Basilea [Svizzera]: Incendiato bancomat (04/2017) [it]

Durante la settimana di azione per gli anarchici che attualmente affrontano il processo, accusati di rapina in banca ad Aquisgrana, un altro bancomat è stato incendiato a Basilea.

Merda di giustizia
Merda di denaro

Patrasso [Grecia]: Attaccati bancomat, uffici del DAP e del PatrasEvents (03/2017) [it]

La ben costruita favola che spinge a migliaia di consumatori sottomessi nell’indifferenza e nell’illusione, nelle nostre menti corrisponde al mostro di estetica dominante, all’assalto di ipocrisia e di cultura di sottomissione.
Alcuni giorni di mania consumista bastano a sostituire la misera vita quotidiana con l’illusione di libertà istantanea che accompagna lo svago standardizzato.
Tutta questa massa eterogenea, di classi differenti, che si “diverte con spirito” al carnevale, entrando ed uscendo da ogni sorta di negozi con musica orecchiabile, consumando ettolitri di alcool per arrivare allo “stile” necessario, non sono altro che utili idioti su cui spalle viene costruita l’industria dello svago vuoto. Padroni grandi e piccoli, fronti di studenti universitari, spacciatori, buttafuori, ci guadagnano tutti a proprio modo costruendo una scena adatta a tutti: tendenze e alternative, alla moda e non, giovani e persone di famiglia, studenti di ogni tipo, patrioti, ultrà. Tutti con una cosa in comune. L’errare della loro miseria mascherata e dello stordimento.
Da parte nostra, abbiamo colto l’opportunità dell’anonimato generalizzato offerto dal mascheramento di massa per compiere i nostri attacchi contro le banche e gli uffici di DAP [partito di destra, ndt.], e dopo il carnevale abbiamo attaccato gli uffici del PatrasEvents.
Nello specifico:
Nelle prime ore di venerdì 3/3 abbiamo attaccato gli uffici del sito di “notizie” PatrasEvents, distruggendo tutta la facciata in via Al. Ipsilantou, qualche metro dalla questura.
Questo sito specifico detiene una posizione speciale tra la spazzatura dei media locali. Nel nucleo delle sue “notizie” possiamo trovare glamour e promozione di tutte queste personalità che completano la scena mondana, e rappresentano i ruoli-modelli di moda e comportamento per la cultura di massa. Sulle pagine di PatrasEvents possiamo chiaramente vedere questo rapporto di influenza dello spettacolo sulle masse, attraverso la descrizione dei suoi momenti “baccanali” in questi locali di merda. Falsi sorrisi, orrenda mascolinità palestrata, il vuoto coperto con il trucco... Uniformità illustrata sulle foto scattate dai spacciatori di miseria, donando un po’ di popolarità alla vanità di ognuno. E se la foto non è buona, o se qualcuno non è abbastanza glamour, allora arriva, per fortuna, Photoshop. In questo modo, accanto agli articoli che spiegano cosa fa ogni persona, sfilano le foto per ogni consumatore anonimo. Dietro a questo schifo li troviamo tutti uniti, editori di siti, padroni di locali e buttafuori, affari pubblicitari e di promozione, e soldi.
Però, quello che troviamo principalmente ripugnante è il modo di dar senso all’interazione umana, la configurazione di un mondo di uniformità totale, di cultura di massa, dove la dignità e l’autonomia vengono vendute, dove le persone vengono comprate e vendute per delle false e mutue relazioni di consumo, dipendendo dal proprio involucro. Più compatibile è l’involucro con il ruolo-modello che cerca di eguagliare, più alto è il suo valore.
Speriamo che il nostro attacco abbia disturbato almeno un po’ il lavoro febbrile del sito, nel momento quando
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Rennes [Francia]: Contro tutte le religioni ed il patriarcato, solidarietà (04/2017) [it]

abbiamo attaccato due chiese a colpi di martello.
sputiamo sulla loro visione della famiglia, della coppia e della sessualità.
attacchiamo anche in solidarietà con Kara ed il compagno incarcerato e Fléury per la macchina [di polizia; NdT] incendiata e che ha sempre rifiutato di collaborare con gli sbirri e la giustizia.
solidarietà rabbiosa anche con quelli/e accusati/e della rapina di Aachen.

coraggio!

dei nottambuli

(tradotto da guerresociale)

Amburgo [Germania]: Attaccata la Postbank (18/04/2017) [it]

Nella notte di 18 aprile alcuni sconosciuti hanno distrutto tutti i vetri della Postbank in via Volksdorfer ad Amburgo.
“CONTRO LA BANCA CONTRO LO STATO! SOLIDARIETÀ (A)” è stato scritto sul muro.
Questo è stato eseguito in relazione alla settimana di solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana.