Italia: Appello alla solidarietà diffusa contro l’isolamento punitivo di Davide (07/2017) [it]

Il 18 Luglio si è svolta un’udienza per un reclamo presso il Tribunale di Sorveglianza di Cagliari fatto da Davide contro le condizioni cui è sottoposto al carcere di Augusta.
Attraverso la descrizione riportata nel reclamo abbiamo scoperto che Davide, già sottoposto al regime 14 bis, sta subendo una pesantissima tortura: è stato “condannato” a sei mesi di isolamento punitivo.
Un isolamento totale, in una cella sotterranea, liscia, senza tv e radio, senza socialità e senza mai vedere il sole. A questo si aggiunge l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza. Le uniche persone che incontra sono il suo avvocato e le guardie.
Purtroppo scopriamo solo
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Messico: Prigioniero anarchico Fernando Bárcenas in isolamento (07/2017) [it]

Fernando è un compagno anarchico, detenuto dal 2013 nel Carcere Nord a Città del Messico, e fin dalla detenzione sempre attivo in vari progetti. La maggior parte del tempo della sua prigionia l’ha trascorso in isolamento. Dall’ultimo sciopero della fame a cui ha partecipato con altri tre compagni (Miguel Peralta, Abraham Cortés e Luis Fernando Sotelo) come parte di una lotta partita da varie prigioni in settembre 2016, Fernando Barcenas è stato trasferito nell’unità di isolamento dello stesso carcere, dove è stato detenuto per più di nove mesi come punizione per il suo comportamento ribelle, e per essere un compagno che continua a sostenere la lotta per la liberazione totale con proposte e azioni.
L’area in cui Fernando è detenuto è piena di costanti conflitti e tensioni di isolamento, e nel suo caso ancora peggio dato che non perdono un’occasione per maltrattarlo. Tutto questo ha causato problemi di salute al nostro compagno, mettendo ad un rischio sempre crescente la sua salute emotiva e fisica. La situazione è peggiorata nelle ultime settimane, ed è per questo che inviamo un appello urgente e diffuso per
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Germania: [Dopo G20 ad Amburgo] Chiamata di solidarietà [it]

Nel periodo di caccia ai manifestanti anti-G20, aperta da sbirri, media e dall’“opinione pubblica” (incluse le richieste di una legge linciaggio circolanti su internet), è essenziale ricordare coloro che sono stati feriti durante le proteste contro il summit G20 ad Amburgo, e decine di quelli ancora indagati e detenuti dallo Stato tedesco.
Senza considerare una larga parte di società che, assieme alle autorità pubbliche e i loro media, non solo accetta lo Stato di polizia a cui abbiamo assistito ad Amburgo, ma lo vuole anche vedere rafforzato.
Occorre ora che gruppi e individui organizzino iniziative solidali e raccolta fondi, ed esprimano ogni tipo di sostegno ai detenuti, es. scrivendo lettere appena gli indirizzi saranno conosciuti.
Agiamo in solidarietà con tutti quelli colpiti dalla
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Belgio: Anarchici indagati per terrorismo [it]

Alla fine del 2008, nel periodo di ostilità diffuse, scatenate dalle rivolte in Grecia dopo l’assassinio di Alexis da parte della polizia, la Procura Federale di Belgio ha lanciato un’inchiesta contro gli anarchici e gli antiautoritari. Nel 2010, in base ad una lista di azioni attribuite dalla polizia al “movimento anarchico”, e mentre la lotta contro la nuova prigione di tipo chiuso a Steenokkerzel si sviluppava, la magistrata Isabelle Panou fu assegnata al caso, classificato come anti-terrorista. In maggio, e nuovamente in settembre 2013, sono state effettuate una decina di perquisizioni nel contesto di questa indagine, sia di case che della biblioteca anarchica “Acrata” a Bruxelles. E’ solo in questo momento che l’esistenza di un’indagine anti-terrorista diventa visibile per la prima volta. L’indagine era condotta da sezione anti-terrorismo della polizia federale, con il supporto della Sicurezza Nazionale, dei Servizi Segreti Generali e della sicurezza militare, nei periodi differenti, come anche con il sostegno dei servizi anti-terrorismo di altri paesi europei. L’indagine è stata chiusa nel 2014, e oggi vede 12 anarchici e antiautoritari davanti ad un processo.
Dopo un’udienza sulla legalità di specifiche tecniche investigative utilizzate nel corso di quest’indagine (pedinamenti, intercettazioni telefoniche, microspie in casa, perquisizioni segrete, video-sorveglianza installata davanti e dentro le case), nell’ottobre del 2015 il caso fu mandato alla Camera di Consiglio per l’udienza preliminare. La prima udienza di questa
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Repubblica Ceca: Nuove accuse – Operazione “Fenix 2” (12/06/2017) [it]

Era alquanto chiaro che il rilascio di Lukáš Borl dal carcere non significava la fine di un’altra continua operazione Fenix. Precisamente, Fenix 2 (il caso di Lukáš Borl). Una delle accuse contro Lukáš era istituzione, supporto e diffusione di un movimento indirizzato a sopprimere diritti umani e le libertà. Ma la polizia difficilmente sarebbe riuscita a dimostrare l’esistenza di un gruppo, con una persona sola. Anche per terrorismo c’è bisogno di minimo tre persone, lo sa ogni pivello all’accademia di polizia. E i membri delle unità di polizia non si contano come parte di un gruppo! E così è nata l’idea geniale, ed era chiaro che almeno il secondo episodio di Fenix necessitava di una reputazione migliore. Dopo il giudice “imparziale” di Fenix 1 (il caso-trappola in cui cinque anarchici sono accusati di aver preparato un “attacco terrorista” contro un treno di materiale militare), che per 13 anni ha lavorato per ÚOOZ (la stessa unità che prima si era infiltrata nel gruppo e poi eseguito gli arresti), che vorrebbe sparare ai rifugiati, che odia i Rom e molto probabilmente anche le donne, e dopo le imbarazzanti scuse del ministro dell’ingiustizia a Igor dopo che è stato dichiarato “innocente” dalla corte suprema due settimane fa (che non significa molto, dato che rischia ancora la procedura di deportazione), i poliziotti sembrerebbero dei completi perdenti se continuassero ad affermare che Borl sostiene un movimento di cui fa parte solo lui.
Così, la polizia ha cambiato marcia, e ha ideato un piano. In Fenix 2 sono state aggiunte altre 4 persone. 9 giugno la polizia ha avviato un altro procedimento, contro 3 anarchici e un ambientalista radicale, tutti accusati di 16 reati in totale. Queste 68 pagine di accuse suonano quasi come una stupida barzelletta se consideriamo che le accuse si basano su chi ha potuto scrivere cosa su internet anni fa, che tipo di letteratura avevano in casa o cosa chi pensa. Ma purtroppo, sappiamo che
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Polonia: Il processo contro i Tre di Varsavia (31/05/2017) [it]

Nei mesi precedenti sono accadute molte cose importanti nel caso dei Tre di Varsavia, che vorremmo condividere con i nostri sostenitori che non parlano il polacco. La maggior parte del materiale siamo riusciti a tradurre appena adesso, e ci scusiamo per questo lungo silenzio. Qui troverete un aggiornamento sul caso da febbraio alla fine di maggio 2017. Qui invece potete leggere la cronologia aggiornata degli eventi.

La prima udienza del processo contro i Tre di Varsavia, 31 maggio

Sono state confermate le accuse contro i nostri compagni (che adesso sono: distruzione di proprietà), ma non si sono dichiarati colpevoli, dato che non considerano l’azione che hanno fatto come qualcosa di cui essere “colpevoli”. Hanno anche ritirato le testimonianze che hanno fornito mentre si trovavano in custodia cautelare nel luglio del 2016. Hanno fornito nuove testimonianze che sono più ridotte di quelle precedenti. Due di loro hanno dato anche una descrizione dettagliata di torture subite dopo gli arresti.
I tre hanno scelto una strategia comune per il processo, in cui parleranno solo di motivazioni politiche delle loro azioni, e le rivendicheranno. Hanno
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Francia: Lettera di Damien dalla prigione di Fleury-Mérogis (18/05/2017) [it]

Siamo al 18 maggio, data della mia liberazione condizionale, ma sono sempre dentro, e ci resterò.
Il magistrato di sorveglianza, Catherine Ardaillon, sindacalista di sinistra, militante al tribunale di Evry e alla prigione di Fleury-Mérogis per la generalizzazione delle pene alternative, ha infatti decretato che, comunque, per dei casi come il mio, per fortuna che ci sono le prigioni e che quindi non se ne parla di una pena alternativa per me.
A differenza dell’ultima pena che ho scontato [per tre attacchi incendiari/esplosivi avvenuti nel sud della Francia fra fine 2013 e inizio 2014, rivendicati come GADI (Groupe d’action directe international – Gruppo d’azione diretta internazionale); NdT] , non sono sottoposto alla legislazione antiterrorista, ma nei fatti questa mi viene applicata.
Ecco perché la domanda di uscita per un giorno, per poter andare a un colloquio di lavoro (cosa che, a priori, non può essere rifiutata a fine pena), che ho dato alla mia consigliera del Servizio penitenziario d’inserzione e di prova, la signora Jean-Baptiste, si è miracolosamente trasformato in una semplice domanda di “permesso per mantenere i legami familiari”, in modo che potesse essere rigettata dal Magistrato di sorveglianza Catherine Ardaillon.
Da qualche settimana, mi toccano numerose perquisizioni, perquise della cella, perquise della persona, etc. Non hanno trovato nulla fino a che un informatore (che mi era per forza molto vicino, per dare un’informazione così precisa) ha detto loro dove nascondevo le mie carte telefoniche SIM. Qualche giorno fa hanno quindi trovato 3 SIM nascoste all’interno di un pacchetto di cartine per tabacco nuovo. Le SIM erano intercalate fra le cartine al fondo del pacchetto. Durante la mia perquisizione, la guardia ha avuto un riflesso che ha tradito il fatto che hanno un informatore: subito prima della perquisa, quando svuotavo le tasche prima di svestirmi, ha immediatamente preso i miei due pacchetti di cartine per metterli da parte, mentre sembrava disinteressarsi del resto. Sapevo che ero fritto e, infatti, alla fine della perquisa, mi ha detto : “e là non c’è nulla?” poi ha tirato fuori tutte le cartine una ad una fino a trovare le SIM.
I giorni successivi, alcuni detenuti con cui sono in contatto hanno subito delle perquise dello stesso tipo.
Ieri sera, il 17 maggio, un gruppo d’intervento degli ERIS ha fatto irruzione nella mia cella intorno alle 20. Per quelli/e che non conoscono gli ERIS, sono dei gruppi di intervento [dell’Amministrazione penitenziaria; NdT] che hanno seguito la stessa formazione dei GIGN, del GIPNe del RAID [forze speciali della Gendarmerie, il primo, e della polizia, gli altri due; NdT], super-allenati e super-equipaggiati con diverse protezioni simili a quelle dei CRS [la Celere francese; NdT], giubbotti antiproiettile, scudi antiproiettile e passamontagna sotto il caso per non essere riconosciuti, guanti rinforzati, proteggi-tibia, etc. Sono di solito armati di manganello e flasball, con il quale tirano a distanza ravvicinata, evidentemente, visto che una cella non misura più di 9 m².
Bon, quindi ci hanno presi e buttati nel corridoio, messi faccia al muro con le mani sulla testa, poi messo le manette. Siamo poi stati tirati, il mio codetenuto ed io, ognuno in una diversa stanza di perquisizioni. Per la continuazione, conosciamo la musica: perquisizione integrale ben dura, con la particolarità, questa volta, che uno di loro
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Italy- Anarchist prisoner Davide Delogu’s communique concerning his escape attempt (01/05/2017) [en]

FIRST OF MAY ATTACK FOR SELF-LIBERATION FROM THE PRISON OF BRUCOLI – AUGUSTA

The goal: To escape
The result: Escape unsuccessful (which isn’t a failure!)
The reason: The very strong bastard wind!
The project: To redeem myself, widening my subversive gaze of revenge and launch a campaign of acts of self-liberation.

Hunted in each tiny movement, with all the maniacal consequences of control that this implies in everyday life in prison where I spend 21 hours a day in a cell, I waited for the last search on 30th May before acting, and I also made a fool of the jailers during their beating of the bars that day. I spend the hours in the exercise yard between theoretical and practical elaboration, which led me to devise a perfect escape plan, given that limits in the mechanism of control and its sophisticated complexity can be detected, faults that can be traced in all jails, revealing their hidden weaknesses.
In spite of the subjugation they would like to impose on the infallibility they build from totalitarianism and the perfectioning of the prison system, the fact is that there are always spaces for action. A space in the prison that I occupied and liberated from the moment the action began.

That day there was a strong wind and the choice of 1st May had been dictated by a real tactical calculation, due to the significant shortage of staff following which the guard in charge of monitoring the cameras in the yard was also in charge of opening and closing the entrance to the yard.
Then we made it coincide with this day of struggle, and let’s reinvigorate the daily habit of anarchist direct actions, which unfortunately are at a very low ebb… so eluding the guard’s visual control in the yard, I climb on to the roof like a monkey ready for anything, and run like lightening the length of the building until I arrive at a point from where I jump down 4 metres, then I go towards the window of the cell where I was held to
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Italy: Update on the 2nd part of Op. “Scripta Manent” (06/06/2017) [en]

FIRE... TO MAKE

On 2 June 2017, the DIGOS [politica police], by order of the Turin Prosecutor’s Office puppet, Roberto M. Sparagna, has launched the notifications against me and against six other anarchist comrades of mine, concerning a new inquiry.
Shortly, it’s about the closing of investigations of a further inquiry parallel to the one named “Scripta Manent”, focusing its attentions on anarchist web-sites RadioAzione, Anarhija.info and Croce Nera Anarchica.

Regarding Croce Nera Anarchica, the paper journal is also targeted, its printing and its distribution, some of its particular texts, and who organized its presentations in Italy.
The charges are for everyone: 270bis (subversive association with purposes of terrorism) in conjunction with the anarchist comrades under investigation in the first part of the OP. Scripta Manent for the same things, and 414 of penal code (criminal solicitation, always with purposes of terrorism), clandestine press, translations of texts, preparation, incitement, defending of criminal acts, conception and spreading through the web-sites and journals of ideological “insurrectionist-armed struggle” propaganda, money rising to support the imprisoned comrades. Furthermore, two of us are charged under the article 280 (attack with purposes of terrorism) for the attack against the courthouse of Civitavecchia, on 12 January 2016 signed by “Pyrotechnical committee for an extraordinary year F.A.I.-F.R.I.”.
In addition, on June 5th, during the preliminary hearing for OP. “Scripta Manent”, the miserable Sparagna has requested that the two lines of inquiry be merged, producing
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Italy: About the investigations against RadioAzione, Anarhija.info and Croce Nera Anarchica [en]

Yesterday, June 2nd, the DIGOS [political police] knocked on the doors of my house and of six other comrades’ to notify us of the closure of preliminary inquiries for a further investigation by the Public prosecutor of Turin and the prosecutor Roberto Sparagna [in charge of Scripta Manent], parallel to the investigation called “Scripta manent”, focusing on the anarchist web-sites of counter-information RadioAzione, Anarhija.info and Croce Nera Anarchica.

Concerning Croce Nera Anarchica, the paper journal is also targeted, as well as its distribution and who organized the presentation of the same journal in Italy.
The articles in question are: 270bis (subversive association with the purposes of terrorism) and 414 (criminal solicitation). A further article, 280 (attack with the purposes of terrorism), is referring to two of the comrades.
Translation of texts, predisposition, solicitation, defending of criminal acts, conception and dissemination through the web-sites and journals of ideological “insurrectionist-armed struggle” propaganda, money raising to support the imprisoned comrades, and the attack against a substation of Enel [manufacturer and distributor of electricity and gas] in Civitavecchia, January 12th, 2016, signed by “Pyrotechnical committee for an extraordinary year F.A.I.-F.R.I.”.
This is the human misery produced by
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Italy: Scripta Manent — 7 other anarchists charged for subversive association (02/06/2017) [en]

On Friday morning, June 2nd, the DIGOS [political police] notified the closing of investigations for crimes 270bis (subversive association) and 414 (criminal solicitation) to 7 anarchist, 4 of them are editors of Croce Nera Anarchica and other 2 of RadioAzione and Anarhija.info websites, with “aggravating” for terrorist purposes. For 2 of them is added the article 280 (attack with terrorist purpose), regarding an explosive attack signed by FAI/FRI against the courthouse of Civitavecchia.
The notification was not combined with a search and those involved were not arrested.
It seems, from the documents, that these wave of charges, made by the same prosecutor Roberto Maria Sparagna, are an extension of operation Scripta Manent, for which will be held the preliminary hearing at Monday, June 5th.
Updates will follow.

Italia: Sulle indagini contro RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica (02/06/2017) [it]

Ieri, 2 giugno 2017, la digos ha bussato alla porta di casa mia e altri sei compagni per notificarci la chiusura delle indagini per un ulteriore inchiesta da parte della Procura di Torino e il pm Roberto Sparagna, parallela a quella denominata “Scripta manent”, e che focalizza la sua attenzione sui siti anarchici di controinformazione RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica.

Per quanto riguarda Croce Nera Anarchica viene preso di mira anche il giornale cartaceo, la sua distribuzione e chi ha organizzato le presentazioni dello stesso giornale in Italia.
Gli articoli contestati sono il 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), 414 c.p. (istigazione a delinquere). A due compagni viene contestato anche l’articolo 280 (attentato con finalità di terrorismo).
Traduzioni dei testi, predisposizione, istigazione, apologia, ideazione e divulgazione sempre attraverso siti e giornali di materiale di propaganda ideologica “insurrezionalista-lottarmatista”, raccolta di denaro per sostenere i compagni detenuti e l’attacco ad una cabina dell’Enel a Civitavecchia il12 gennaio 2016 a firma “Comitato pirotecnico per un anno straordinario F.A.I.-F.R.I.”.
Questa la miseria umana prodotta dal lurido magistrato della Procura di Torino Roberto Sparagna.

Le intenzioni sono ben chiare: fare di tutto per isolare ulteriormente i compagni anarchici detenuti per l’operazione “Scripta Manent”.
Ma il becchino di turno può mettersi anche l’anima in pace perché mai ci sarà un passo indietro!
La controinformazione sui siti e sui giornali continuerà ad essere aggiornata, come lo stesso continueremo a raccogliere denaro per sostenere i compagni detenuti nei vostri lager di merda, e soprattutto non uno solo di quei compagni di cui ci avete privato la presenza fisica quotidiana rimarrà isolato.
Infine, fino all’ultimo mio respiro su questo pianeta di merda, mi auspico che ci saranno
10, 100, 1000 azioni dirette!

Somma Gioacchino (RadioAzione)

Italy – Call for a solidarity presence at the preliminary hearing for operation “Scripta Manent” (05/06/2017) [en]

FOR ANARCHY ALWAYS

A preliminary hearing for the trial in operation “Scripta Manent” will be held on 5th June 2017 in Turin; the hearing is to decide on various charges, including ‘creation and participation in a subversive association’, several explosive attacks on carabinieri, politicians, journalists and companies involved in the construction of prisons and migrants’ detention centres – all claimed by the Informal Anarchist Federation , as well as instigation to commit a crime and attempting to defend criminal acts following pieces published in Croce Nera Anarchica. There are 15 people on trial, 7 of whom are locked up in AS2 sections in the prisons of Ferrara, Alessandria and Rebibbia. The imprisoned comrades are subjected to constant harassment and further restrictions in the communication between one another and with the outside. In spite of this, they are continuing the struggle against the system of domination and keeping up conflictuality through acts of revolt and contributions to the debate between anarchists and the enemy in authority.

In particular:
-In January 2015, 7 anarchists held in the AS2 unit of Ferrara, following noisy protests and strong confrontations with the guards, were given 15 days’ solitary confinement each in turn.
-In August 2016 anarchist Alfredo Cospito smashed the partition glass between the visiting room and the guards’ room in solidarity with the imprisoned members of the Conspiracy of the Cells of Fire; for this reason he’s soon to get 15 days’ solitary confinement.
-In the days following operation “Scripta Manent”, anarchists Anna Beniamino and Alfredo Cospito went on hunger strike to put an end to isolation and the prohibition for those arrested to see each other.
-In September and October 2016, anarchist Marco Bisesti refused to be subjected to a tuberculosis test on his arrival in the prison, following which he spent a long time in the basement of the Rebibbia prison.
-In November 2016, anarchist Alessandro Mercogliano refused to comply with the identification procedure (photos and fingerprinting) in the prison of Ferrara; he’s just finished serving 15 days in solitary confinement.
-In December 2016, anarchist Marco Bisesti damaged the windows of the screws’ office in the AS2 unit of Ferrara, where he’s being held. Not satisfied, as soon as he was in the cell he destroyed the opaque panels installed on the air vents. He too got 7 days in solitary confinement.
-From 3rd to 13th May 2017, anarchist Alfredo Cospito was on hunger strike against censorship, which had become more pressing after the end of the investigation; as a result, practically all incoming and outgoing letters are blocked

Similarly, other comrades held hostages by the State are paying for
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Prison of Ferrara [Italy]: Solitary confinement for the anarchist comrade Alessandro Mercogliano (23/05/2017) [en]

We learn that Sandrone [arrested in op. “Scripta Manent”], as a consequences of his refusal to submit to the rituals of identification (photograph and fingerprint) on his arrival in the section AS2 [high security] of Ferrara prison, he was submitted to 15 days of solitary confinement, over the last weeks. At the present time, he is again in the section with other comrades.

C.N.A. [A.B.C.]

Prison of Ferrara [Italy]: Words of anarchist comrade Alfredo Cospito for the Sardinian anarchist Davide Delogu (23/05/2017) [en]

Due to the continuous blocking of incoming and outgoing correspondence and consequently given an unsent text of solidarity, the anarchist comrade Alfredo Cospito lets us know that he expresses unconditional solidarity to the Sardinian anarchist comrade Davide Delogu, that he supports his choices of struggle, as well as the communique written by him.

Besançon [Francia]: Di fronte alla repressione, non abbassiamo la testa! [it]

Due persone sono state arrestate dalla polizia in borghese, dopo la dispersione della manifestazione antielettorale del 7 maggio, sera del secondo turno delle presidenziali. Sono accusati di aver fatto delle scritte sulle vetrine di alcune banche. Due giorni dopo, durante il blocco di una scuola superiore, tocca ad una giovane studente di quell’istituto di farsi portare via, per aver resistito accanitamente contro i porci antisommossa che le sono saltati addosso in gran numero per arrestarla. Ci ha fatto piacere sapere che si era liberata delle manette ed aveva cercato di scappare. Senza riuscirci, purtroppo, ma, come si dice, la bellezza è nel gesto e nell’intenzione!
Quindi, tutto cio’ ci ha fatto incazzare e dato abbastanza rabbia per azzannare i pneumatici del dominio: due camion di JCDecaux [grande impresa di pubblicità e mobilio urbano; NdT] ne hanno fatto le spese. Davanti al liceo Pasteur, per due sere di fila sono apparse delle scritte : “Solidaiertà con Louna – ACAB – Nessuna ambizione in questo mondo a parte quella di distruggerlo ! (A)” “EN M(A)RGE” [gioco di parole fra “En marche” – in marcia, nome del “movimento” del neopresidente E. Macron e “Marge”, margine; NdT]. Sulla chiesa Saint-Joseph, delle scritte sono venute a decorare quelle mura grige: “Né pastori né greggi” e “Abbasso la carità – Viva la solidarietà”.

Tutti e tre passeranno a processo mercoledì 31 maggio. Nell’attesa, facciamo un gran casino!

(tradotto da guerresociale)

Italy: About the struggle of comrade Davide Delogu, Sardinian anarchist prisoner of the Italian State [en]

A few days ago we published on the website of Croce Nera Anarchica news about the attempted prison escape carried out by Sardinian anarchist comrade Davide Delogu, which ended with the machine-guns of the guards pointed to his face. We learned about this news from the phone call that Davide is making weekly with his family.
Davide informs us that he is in total isolation from May 1st and, that the article 14bis will be re-applied against him (six months of constant isolation with censorship imposed on his entire correspondence).
This escape attempt — Davide explains in a personal letter to me, with a document attached — is a Direct Action, part of the campaign for self-liberation, which he decided to launch with the act of May 1st.
Unconditional support to all anarchist comrades who, without regards, fight with dignity.
Support to the hunger strike of imprisoned anarchist comrade Alfredo Cospito.
Support to the anarchist revolutionary choices of Sardinian anarchist comrade Davide Delogu.
Complicity and affinity with anarchist comrades, editors of the anarchist journal Vetriolo, who expressed their solidarity to Alfredo Cospito a few days ago.
Sempri pro s’anarchia! Sempri Ainnantis! [in Sardinian: Always for anarchy! Always Forward]

Omar Nioi, Sardinian anarchist, editor of C.N.A. [Anarchist Black Cross]
May 12th, 2017


COMMUNIQUE OF IMPRISONED ANARCHIST COMRADE DAVIDE DELOGU:

Prison and Brucoli [district of Augusta, Sardinia], April 25th 2017
Loose Cannon (... Maybe...)
We are anarchists in prison, some for years, some less, and we daily fight the war against domination, face-to-face with the enemy, inside their cages. We share the refusal and the disdain, clashing with the prison authority and its bareaucratic [play on words with bars and bureaucratic] discipline every day.
Therefore, we are cannons that are not loose (for now...), whose explosions, as the recent and the past acts teach, create disruption, material damage and the shattering of prison logic (that, as anarchist, has already been destroyed!). Sending certainly a vital stimulus of action inside a complex desolate swamp, to live your own anarchy, right here, right now, immediately!
Continuing to live like a cannon that is not loose (... maybe...) , I open with the acts a campaign (for those who want to accept it, otherwise I will do it alone, like I always did) of self-liberation, that will
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Italia: Sulla lotta del compagno Davide Delogu, anarchico sardo prigioniero dell’Italia Stato [it]

É di pochi giorni fa la notizia da noi pubblicata sul sito di Croce Nera Anarchica, del tentativo di evasione messo in atto dal compagno anarchico sardo Davide Delogu, conclusosi con i mitra delle guardie puntati sulla sua faccia. Abbiamo appreso la notizia dalla telefonata che Davide svolge settimanalmente con la sua famiglia.
Davide ci comunica che si trova in isolamento totale dal primo maggio, e che gli verrà applicato nuovamente il 14bis (sei mesi di isolamento costante con l’applicazione della censura su tutta la corrispondenza).
Questo tentativo di evasione, spiega Davide in una lettera personale nei miei confronti a cui ha allegato anche un documento, è una Azione Diretta parte della campagna per l’autoliberazione che ha deciso di lanciare con i fatti il primo maggio.
Supporto incondizionato a tutti i compagni anarchici e le compagne anarchiche, che senza riguardo, si battono dignitosamente.
Supporto allo sciopero della fame del compagno anarchico prigioniero Alfredo Cospito.
Supporto alle scelte anarchiche rivoluzionarie del compagno anarchico sardo Davide Delogu.
Complicità e affinità con i compagni anarchici della redazione del giornale anarchico Vetriolo, che pochi giorni addietro si sono espressi in solidarietà ad Alfredo Cospito.
Sempri pro s’anarkia! Sempri Ainnantis!

Omar Nioi anarchico sardo – r. di C.N.A.
12/05/2017


COMUNICATO DEL DENUTO ANARCHICO COMPAGNO DAVIDE DELOGU:

Presoni e Brucoli, 25 Aprile 2017

MINE NON VAGANTI (...FORSE...)
Siamo Anarchici in galera, chi da anni, chi da meno, e combattiamo quotidianamente la guerra contro la dominazione, faccia a faccia col nemico, dentro le loro gabbie. Conviviamo il rifiuto e il disprezzo, scontrandoci con l’autorità carceraria e il suo disciplinamento sbarrocratico ogni giorno.
Siamo perciò mine che non vagano (per ora...), le cui deflagrazioni, come i fatti recenti e passati insegnano, creano scompiglio, danni materiali e la frantumazione della logica carceraria (che in quanto anarchici è già stata demolita!). Trasmettendo certamente importanti stimoli vitali d’azione all’interno di una complessa palude desolante, per viversi la propria anarchia, qui, ora, subito!
Nel mio continuare a viverla come
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Italy: Anarchist journal “Vetriolo” — Solidarity with imprisoned anarchist comrade Alfredo Cospito on hunger strike (05/05/2017) [en]

On May 3th, the anarchist Alfredo Cospito — prisoner in high security regime AS2 of Ferrara prison for the kneecapping of Adinolfi, CEO of Ansaldo Nucleare, and recently recipient of another arrest warrant for the operation “scripta manent” — started a ten-days hunger strike against the censorship that blocks most of his incoming and outgoing correspondence. Alfredo is asking comrades to send lot of books, magazines, letters to support his hunger strike and break the isolation dictated by prison censorship.
The prosecutor Sparagna from Turin is imposing the censor against the comrades imprisoned for operation “scripta manent”. In the last few months the censorship has become more stringent, and a lot of correspondence is systematically censored and blocked; books, magazines and any kind of stuff sent him almost never reach the destination. The censor struck also a text that Alfredo sent us in December, to be published in “Vetriolo”. In the same way an Anna’s text, for another publication, was seized in January. At the same time, not one single copy of our journal reached Alfredo and other prisoners: seized by guards, or frequently simply disappeared.
It is clear that if isolation against comrades becomes more intense and so pressing is also, and above all, because of the censorship and the blocking of correspondence. It is clear that the power can not tolerate that comrades contribute to the discussion between rebellious and enemies of authority. The miserable work of spying and the censorship are systematically intensified because the power presumes and imagines that it can annihilates and silences the anarchists in its prisons.
It is necessary therefore make a brief analysis of this odious tool of
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Prison of Ferrara [Italy]: Anarchist comrade Alfredo Cospito on 3rd day of hunger strike — “Break The Isolation!” (05/05/2017) [en]

From a letter received yesterday, May 4th 2017, we learn that the hunger strike carried on from May 3rd, which will go on for 10 days, following the heavy censorship, is a result of an extended period and of continual block of most incoming and outgoing letters, books, news etc. sent him by so many comrades.
Especially, he writes, the letters sent him from one of us, editors of C.N.A. [Anarchist Black Cross], have all been blocked, 7 out of 7, in the last month.
In this letter of just few lines it is highlighted that the censorship has already been extended for another three months more than a month ago, but it started to hammering heavier than usual after the investigation has been closed.
From what he says, also in this letter, in Rebibbia [prison in Rome] is even worse.

He concludes the letter with a shout: “BREAK THE ISOLATION!”

Prison of Ferrara [Italy]: Anarchist comrade Alfredo Cospito on hunger strike (03/05/2017) [en]

Today anarchist prisoner Alfredo Cospito begins a ten-days hunger strike against the censorship imposed to him by prosecutor Sparagna [in charge of op. “Scripta Manent”], which blocks almost the whole incoming and outgoing correspondence.

Alfredo asks all comrades outside to send books, magazines, letters and printed materials in general, in protest and in support of his strike.

Prison of Latina [Italy] – A letter from anarchist comrade Anna Beniamino [en]

SCRIPTA MANENT

The prosecution in Turin have decided to put an entire anarchist tendency on trial: anti-organisation Anarchism. This isn’t a sensationalist and defensive overstatement, it’s what Turin’s investigating judge, Anna Ricci, enacted with the arrest warrants issued in July 2016, and enforced in September, probably to avoid disrupting the summer holidays of some pubic official.
The inquisitors’ choice is clear from the ridiculous framework that appeared in the arrest warrant papers, a product of the deleterious encounter between the mind of some cop and the rushed reading of a wikipedia summary. The framework gives shape to a repressive-Manichean vision of a ‘social anarchy’, a good and harmless one, and an (anti-social and anti-classist) ‘individual anarchy’, violent and palatable to repression, whose method is the ‘anti-organization model’.
By making the necessary distinctions, this framework aims to define a specific camp, to create a cage, so that from a generic ‘insurrectionism’, (a sub-product of the anti-organization model), always violent and liable to punishment to varying degrees, sub-species can be pulled out to form different strands of the investigation[1] for Italian cops: ‘classic insurrectionism’, ‘social insurrectionism’, ‘eco insurrectionism’ and the ‘informal anarchist federation’.
That different tensions and tendencies exist within Anarchism is a fact, but it’s also true that this type of rigid categorisation is an inherent feature of the mindset and requirements of the inquisitors, who are set on delineating a specific area in order to make their manoeuvres as best they can: it is within this space that the following operation lies.
Historically, solidarity with revolutionary prisoners has been a focal point of interest for anarchists and a way to come together and build a rebellious sensibility: revolutionary solidarity not solidarity with revolutionaries.
Devised by Turin’s Digos and prosecutors back in 2012, in the wake of 20 years of recurring and failed repressive attempts, operation Scripta Manent led to the arrest of
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Carcere di Fleury-Mérogis [Francia]: L’aggiornamento sulla situazione dell’anarchico Damien (05/04/2017) [it]

Il compagno anarchico Damien, detenuto a Fleury-Mérogis, ci informa che gli sono state notificate due indagini interne. Una relativa a dei manifesti anti-elettorali (“Non andremo a votare” e “Per farla finita con l’illusione della democrazia”, vedi qui) affissi sul muro del cortile carcerario, e l’altra riguardante un sabotaggio effettuato su una catena di produzione nelle officine del carcere (dove, attraverso i fornitori come Iccub, vengano confezionati i prodotti di varie marche come Hachette, Bourjois Parfums, Yves Rocher, Post-it...). Altri tre detenuti sono stati accusati di questo sabotaggio.
In solidarietà con loro sono apparse delle scritte sui muri del cortile carcerario: “Fuoco alle carceri” e “Secondino suicidato mezzo perdonato”.
Il compagno e gli altri presunti sabotatori sono al momento in attesa di eventuali procedimenti penali.
Il compagno ci fa anche sapere che i manifesti hanno suscitato un grande interesse tra i detenuti, che condividono l’approccio sovversivo.
Già da parecchio tempo la posta a Damien arriva con grande ritardo. Le lettere gli arrivano a ondate, tutte assieme, con minimo tre settimane dopo essere state inviate. Allo stesso modo, le lettere da lui scritte subiscono settimane di ritardo. Quindi, nessun
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Ferrara Prison [Italy]: Update on censorship / Anarchist comrade Nicola Gai in isolation (31/03/2017) [en]

We learn from the correspondence with anarchist comrades in the AS2 [high security] of Ferrara prison, that with the renewal of censorship [March 6th] for another three months, the grip on their correspondence started again, and many letters are seized.
In addition, they tell us that comrade Nicola Gai could be in isolation. We are waiting to get all the facts, as soon as the prison visits will be done.

Grecia: Inizio del processo per le manifestazioni del 12 febbraio 2012 [it]

Le proteste del 12 febbraio 2012, il giorno del voto per il secondo memorandum di schiavizzazione e di annientamento, sono state le proteste più massicce e dinamiche degli anni recenti. Persone coordinate e dinamiche di Atene e del Pireo sulle strade. Durante le proteste gli sbirri presero numerosi manifestanti, in conclsuione 79 arresti, di cui 4 – incluso il compagno anarchico Vaggelis Kailoglou – furono trattenuti per sei mesi in custodia cautelare, fino all’agosto 2012.
L’arresto di Vaggelis è stato uno dei 79 (di un totale di 170 persone fermate) effettuati quella notte. Però, tutto il peso è ricaduto su lui e gli altri tre, accusati di reati. Vaggelis K. e gli altri tre arrestati domenica 12/2/2012 sono stati tenuti nelle pesanti condizioni al G.A.D.A. (comando di polizia) fino a giovedì 16/2, quando sono stati mandati davanti al magistrato.
Improvvisamente nuove accuse vennero aggiunte al caso, causando la loro detenzione cautelare. Non, naturalmente, a causa di prove pesanti, ma piuttosto di ordini dall’alto e per dare un esempio. Sono stati usati come capri espiatori per la violenta escalation della protesta di domenica 12/2.
Durante il periodo di detenzione si verificò una grande ondata di solidarietà con i quattro.
Cinque anni più tardi, il processo contro i 4 accusati inizia mercoledì 29/3/2017 alle ore 9.00, al tribunale di secondo grado.
Se i giudici decideranno che il processo deve essere rinviato e trasferito all’alta corte in una data successiva, è ancora da decidere.