Oggi, 23 gennaio 2017, si è svolta la prima udienza del processo contro i nostri compagni anarchici accusati di aver rapinato una succursale della Pax Bank nel novembre del 2014, ad Aquisgrana.
Nell’aula erano presenti il rappresentante della Procura, il giudice, gli imputati con i rispettivi avvocati, una “giuria popolare” (che non porta decisioni), i giornalisti, ai quali non era permesso di filmare all’interno dell’aula, in accordo con la richiesta degli avvocati di difesa (anche se le loro telecamere stavano registrando fuori dall’aula), e il pubblico composto da famgliari, amici e compagni degli imputati, che avevano occupato i 30-40 posti a disposizione.
Dopo le formalità procedurali e dopo che il P.M. ha letto le accuse (rapina a mano armata e porto illegale di armi), uno degli avvocati di difesa ha chiesto il rinvio del processo di tre settimane per il fatto di non aver avuto accesso ad una parte del fascicolo d’indagine, dato che l’accusa non l’ha ancora messo a disposizione. Gli avvocati hanno sostenuto che questo ostacola loro capacità di offrire una completa e imparziale difesa ai loro clienti.
Dopo aver sentito le argomentazioni sia della difesa che dell’accusa, il giudice ha ordinato al pubblico di abbandonare l’aula per deliberare in privato con entrambe le parti, per respingere dopo la richiesta di rinvio. Tra i propri argomenti l’accusa ha sostenuto che questi documenti non sono rilevanti per il processo. Solo alla fine ha ammesso l’esistenza di un’altra parte del fascicolo legato all’indagine in corso, che comunque non avrebbero svelato.
Addirittura il giudice ha ammesso di non aver visto gran parte dei documenti che la difesa ha richiesto, ma ha continuato rimarcando che questo è usuale in molti processi. Tuttavia, gli avvocati hanno insistito sul fatto che dovrebbero essere la difesa e non l’accusa a decidere se questi documenti sono rilevanti o meno.
Infine, il giudice ha respinto il rinvio di tre settimane, però ha sospeso l’udienza fino a giovedì 26 gennaio, per concedere tempo alla difesa di leggere la parte del fascicolo d’indagine, a cui è stato garantito l’accesso (ma non a tutto).
La prossima udienza si svolgerà il 9 febbraio, e in principio il programma di questa data ha già incluso l’esposizione di alcuni testimoni, compreso un agente di polizia dello Stato spagnolo.
Numerosi sostenitori da diversi paesi erano presenti per esmprimere il proprio supporto durante le 4 ore ore e mezza dell’udienza. I nostri compagni hanno ricevuto il nostro calore nella fredda Germania, mentre uno scambio di sguardi e di gesti complici ha continuato a ripetersi tutta la mattinata, trasmettendo forza e dimostrando ancora una volta che di fronte alla repressione e alla detenzione la solidarietà tra coloro in lotta sfida i muri e le frontiere.
Aachen [Njemačka]: Prvi dan suđenja za pljačku banke (23.01.2017.)
Danas 23.01.2017. održano je prvo ročište suđenja protiv naših anarhističkih drugova optuženih za pljačku podružnice Pax Banke u Aachenu, novembra 2014.
U sudnici su bili prisutni predstavnik tužilaštva, sudac, okrivljenici sa svojim advokatima, “narodna porota” (koja ne donosi odluke), novinari, kojima nije bilo dozvoljeno snimanje unutar sudnice, u dogovoru sa zahtjevom advokata obrane (mada su njihove telekamere bile upaljene izvan sudnice), i publika sastavljena od članova obitelji, prijatelja i drugova okrivljenika, koji su zaposjeli 30-40 mjesta na raspolaganju.
Nakon proceduralnih formalnosti i nakon što je tužitelj pročitao optužnicu (oružana pljačka i ilegalno posjedovanje oružja), jedan od advokata obrane zatražio je odgodu suđenja na tri tjedna zato što nije imao pristup jednom dijelu dokumenata istrage, pošto ih tužilaštvo nije stavilo na raspolaganje. Advokati su naglasili da to onemogućava potpunu i nepristranu obranu njihovih
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