All’alba del 7 dicembre abbiamo collocato e attivato un ordigno incendiario su uno dei molti bankomat nella putrida città di Tijuana.
L’ordigno era composto da 250 grammi di polvere nera e 250 di Salaz [nitrato di potassio e zucchero, n.d.t.], il pacchetto è stato attaccato ad una tanica di 8 litri di benzina e ad una miccia fatta in casa per l’attivazione.
La violenza si attacca con violenza, attacchiamo l’oppressore che ci istruisce fin dall’infanzia, ammazzando la nostra libertà.
La lotta e le idee anarchiche una volta radicate sono come semi che crescono, e non si torna mai più allo stato primario, perciò non ci fermeranno, compagni, qui ed ora il nostro cuore è nero e questo non cambierà mai, continueremo ad intraprendere azioni di notte, all’alba, in qualsiasi giorno, questo non è l’inizio, e tanto meno la fine.
La nostra arma più potente sono le idee accompagnate da azioni, che riaffermano ogni parola pronunciata, ogni pensiero.
La nostra posizione in confronto all’articolo pubblicato dalla rivista “indipendente” e “alternativa”, Contralínea, ci chiarisce ancora di più che sono sempre devoti a partecipare ai giochi di Stato, identificando gli anarchici d’azione e molti altri progetti significativi. Ma, ci dimostra anche che ad alcuni anarco-moralisti ed anarco-attori piace essere sotto i riflettori dello Stato e dei media, concedendo interviste. A noi, però, non interessa questa specie di anarchici di “professione” e “solidali”. Noi sappiamo che sono dei rossi travestiti di nero, mentre certi altri vestono la tonaca con la morale cristiane nella mente. Per questo, ripetiamo che non sono né nostri compagni né complici, sono attori che vendono democrazia sociale.
Solidarietà d’azione con i compagni anarchici del Cile: Natalia Collado, Javier Pino, Freddy, Marcelo and Juan.
Solidarietà con Fernando Bárcenas, rimasto fermo nelle sue idee, non cercando sostegno nelle leggi.
Solidarietà con i compagni sequestrati nell’operazione Scripta Manent.
Fuoco e Dinamite alle carceri con i secondini dentro
Pietre, bombe, coltelli e scritti contro l’autorità
Morte alle piattaforme
Notti di sovversione e fuoco con i nostri complici; forza ai compagni fuggitivi
Celula Incendiaria “Lobxs Negrxs”- FAI/FRI
Celula Incendiaria “Mario Buda”- FAI/FRI
Meksiko: Izjava o preuzimanju odgovornosti zapaljivih ćelija “Crni Vukovi” i “Mario Buda” – FAI/FRI (07.12.2016.)
U zoru 7. decembra postavili smo i aktivirali jednu zapaljivu napravu na jedan od mnogih bankomata u ovom trulom gradu Tijuani.
Naprava je bila sastavljena od 250 grama baruta i 250 Salaza [nitrata i šećera, nap.prev.], paket je priljepljen na taniku od 8 litara benzina i fitilj kućne izrade za aktivaciju.
Nasilje se napada nasiljem, napadnimo ugnjetavača koji nas odgaja od djetinjstva, ubijajući našu slobodu.
Anarhistička borbe i ideje kada se jednom zasade, kao sjeme rastu i nema više povratka na izvorno stanja, zato neće nas zaustaviti, drugovi, sada i ovdje naše srce je crno i ništa se neće izmijeniti. Nastavit ćemo djelovati noću, u zoru, bilo kojeg dana, to nije početak, a još manje kraj.
Naše najmoćnije oružje su naše ideje popraćene djelima koja potvrđuju sve što kažemo, što mislimo.
Naš stav prema jednom članku objavljenom u “neovisnom” i “alternativnom” časopisu Contralinea samo nam naglašava
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