Buenos Aires [Argentina]: “Cellula Luddista” incendia una macchina di polizia (21/09/2016) [it]
Il silenzio vuol dire disinteresse e assenza, dinanzi una società che nel suo complesso sembra ignorare tutte le cose importanti della vita su questo pianeta. Disinteresse di sapere che tutto ciò che utilizziamo possiede una fine.
E l’assenza di critica e di reazione verso la situazione attuale.
Fornire migliori valori di vita attraverso gli esempi pratici dell’azione diretta. In conflitto con la normalità imposta, del trasporto meccanizzato, sulle ramificate vie in asfalto.
All’una del 21 settembre 2016 abbiamo attaccato con un ordigno incendiario una macchina della nuova stazione di polizia, situata in Fray J. Sarmiento e Laprida, Vicente López, Buenos Aires.
La distruzione è un messaggio comprensibile di negazione del creato dagli esseri umani.
Fuoco e polvere da sparo per combattere il triste letargo di immobilità e silenzio.
Cellula Luddista
Buenos Aires [Argentina]: “Ludistička Ćelija” zapalila policijsko vozilo (21.09.2016.)
Tišina je nemar i odsutnost, naspram jednog društva koje u svojoj cjelini kao da ignorira sve bitne stvari života na ovom planetu.
Nemar prema znanju da sve što koristimo posjeduje rok.
I nedostatak kritike te reakcije na trenutnu situaciju.
Pružiti bolje vrijednosti života kroz praktične primjere direktne akcije. U sukobu s nametnutom realnosti, mehaniziranog prijevoza, na razvijenim putevima asfalta.
21. septembra 2016., u jedan sat, napali smo zapaljivom napravom patrolno vozilo
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E l’assenza di critica e di reazione verso la situazione attuale.
Fornire migliori valori di vita attraverso gli esempi pratici dell’azione diretta. In conflitto con la normalità imposta, del trasporto meccanizzato, sulle ramificate vie in asfalto.
All’una del 21 settembre 2016 abbiamo attaccato con un ordigno incendiario una macchina della nuova stazione di polizia, situata in Fray J. Sarmiento e Laprida, Vicente López, Buenos Aires.
La distruzione è un messaggio comprensibile di negazione del creato dagli esseri umani.
Fuoco e polvere da sparo per combattere il triste letargo di immobilità e silenzio.
Cellula Luddista
Buenos Aires [Argentina]: “Ludistička Ćelija” zapalila policijsko vozilo (21.09.2016.)
Tišina je nemar i odsutnost, naspram jednog društva koje u svojoj cjelini kao da ignorira sve bitne stvari života na ovom planetu.
Nemar prema znanju da sve što koristimo posjeduje rok.
I nedostatak kritike te reakcije na trenutnu situaciju.
Pružiti bolje vrijednosti života kroz praktične primjere direktne akcije. U sukobu s nametnutom realnosti, mehaniziranog prijevoza, na razvijenim putevima asfalta.
21. septembra 2016., u jedan sat, napali smo zapaljivom napravom patrolno vozilo
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29 set 2016 Leggi il testo completo...
Cile: Due anni dall’inizio dei procedimenti contro gli anarchici Juan, Nataly ed Enrique [it]
A due anni dal sequestro dei compagni per il “Caso Bombas 2” ricordiamo gli eventi accaduti durante questo caso.
All’alba del 18 settembre nove poliziotti bastardi dei carabinieri brutalmente invadono l’abitazione di Nataly Casanova, che lei condivideva con Juan Flores e Guillermo Duran. Nataly, vedendo gli sbirri con i fucili puntati, fugge sopra i tetti delle abitazioni vicine, ma in vano perché la polizia riesce a catturarla in una casa del quartiere.
I tre compagni furono arrestati dalla polizia, chiedendo nomi e indirizzi, dato che non li conoscevano, con lo scopo di perquisire le case dei loro famigliari, sequestrando telefoni, computer, schede SIM e qualsiasi capo d’abbigliamento di color nero, cioè tutto quello che poteva essere utilizzato per incriminarli.
La casa di Nataly fu parzialmente distrutta durante la perquisizione, e invece i suoi averi basilari furono completamente distrutti.
Nonostante il fatto che l’inchiesta era condotta dalla procura del sud, i compagni vennero portati alla stazione di polizia di Ñuñoa, specialisti nei montaggi, dove furono sottoposti ad un prelievo di sangue forzato. La mattina seguente iniziò il banchetto dei media borghesi, demonizzando le vite dei tre compagni. La detenzione preventiva dei compagni fu prolungata di cinque giorni, fino a martedì 23 settembre, per concedere tempo sufficiente per montare le accuse.
I compagni sono stati accusati di seguenti attacchi:
— attacco terrorista contro la stazione di polizia numero 39 nel comune di El Bosque, avvenuto 11 agosto 2014. Questo capo d’accusa è stato rigettato successivamente.
- attacco terrorista contro un vagone della metropolitana nella stazione Los Dominicos, avvenuto 14 luglio 2014.
- e l’imputazione più emblematica, l’esplosione alla stazione Sub-Centro Escuela Militar, avvenuta 8 settembre 2014 (alcuni mesi dopo sono apparse 25 vittime sostenendo di aver subito una serie di lesioni, tra cui danni all’udito, perdita di un osso del dito e fratture aperte; l’accusa li aveva convinti che sarebbero stati risarciti al termine del processo). Per aumentare i reati e gli anni di carcere a Juan Flores la procura ha cercato le vittime dell’attacco, e degli avvocati privati avevano sporto denunce contro i compagni. La procura e il PM preferiscono puntare su una strategia-shock del pubblico, piuttosto che mostrare delle prove incriminanti.
- possessione della polvere da sparo presumibilmente sepolta nel cortile di casa.
Martedì 24 settembre, dopo 4 ore di fantasie, viene ordinata la detenzione preventiva per Juan e Nataly, e gli arresti domiciliari notturni per Guillermo, trasformati
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All’alba del 18 settembre nove poliziotti bastardi dei carabinieri brutalmente invadono l’abitazione di Nataly Casanova, che lei condivideva con Juan Flores e Guillermo Duran. Nataly, vedendo gli sbirri con i fucili puntati, fugge sopra i tetti delle abitazioni vicine, ma in vano perché la polizia riesce a catturarla in una casa del quartiere.
I tre compagni furono arrestati dalla polizia, chiedendo nomi e indirizzi, dato che non li conoscevano, con lo scopo di perquisire le case dei loro famigliari, sequestrando telefoni, computer, schede SIM e qualsiasi capo d’abbigliamento di color nero, cioè tutto quello che poteva essere utilizzato per incriminarli.
La casa di Nataly fu parzialmente distrutta durante la perquisizione, e invece i suoi averi basilari furono completamente distrutti.
Nonostante il fatto che l’inchiesta era condotta dalla procura del sud, i compagni vennero portati alla stazione di polizia di Ñuñoa, specialisti nei montaggi, dove furono sottoposti ad un prelievo di sangue forzato. La mattina seguente iniziò il banchetto dei media borghesi, demonizzando le vite dei tre compagni. La detenzione preventiva dei compagni fu prolungata di cinque giorni, fino a martedì 23 settembre, per concedere tempo sufficiente per montare le accuse.
I compagni sono stati accusati di seguenti attacchi:
— attacco terrorista contro la stazione di polizia numero 39 nel comune di El Bosque, avvenuto 11 agosto 2014. Questo capo d’accusa è stato rigettato successivamente.
- attacco terrorista contro un vagone della metropolitana nella stazione Los Dominicos, avvenuto 14 luglio 2014.
- e l’imputazione più emblematica, l’esplosione alla stazione Sub-Centro Escuela Militar, avvenuta 8 settembre 2014 (alcuni mesi dopo sono apparse 25 vittime sostenendo di aver subito una serie di lesioni, tra cui danni all’udito, perdita di un osso del dito e fratture aperte; l’accusa li aveva convinti che sarebbero stati risarciti al termine del processo). Per aumentare i reati e gli anni di carcere a Juan Flores la procura ha cercato le vittime dell’attacco, e degli avvocati privati avevano sporto denunce contro i compagni. La procura e il PM preferiscono puntare su una strategia-shock del pubblico, piuttosto che mostrare delle prove incriminanti.
- possessione della polvere da sparo presumibilmente sepolta nel cortile di casa.
Martedì 24 settembre, dopo 4 ore di fantasie, viene ordinata la detenzione preventiva per Juan e Nataly, e gli arresti domiciliari notturni per Guillermo, trasformati
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27 set 2016 Leggi il testo completo...
Italija: Vijesti o anarhističkim zatvorenicima Anni Beniamino i Alfredu Cospitu (27.09.2016.) [hr]
Ovo su vijesti koje saznajemo izravno od zatvorenih drugova Anne Beniamino i Alfreda Cospita:
Što se tiče Anne, informira nas da se nalazi u izolaciji, zabranjen joj je susret s drugim zatvorenicama, a pošta joj je podvrgnuta kontroli i cenzuri. Pošta joj, kaže drugarica, stiže prilično brzo.
Alfredo, pak, koji se još nalazi u izolaciji, ne samo zbog svog solidarnog djela sa ZVĆ, o kojem se unutrašnji sud zatvora nije još izjasnio, nego i zbog nove istrage „Scripta Manent”. K tome, informira nas da pošto se nalazi u izolaciji ne posjeduje ništa u ćeliji, kao što su adrese, niti od drugova uhapšenih tokom „Scripta Manent”.
Pozivam drugove da šalju što više vijesti, novina i poštanskih markica kako bi prekinuli izolaciju koju trenutno domovinske tamnice fizički nameću.
Što se tiče Anne, informira nas da se nalazi u izolaciji, zabranjen joj je susret s drugim zatvorenicama, a pošta joj je podvrgnuta kontroli i cenzuri. Pošta joj, kaže drugarica, stiže prilično brzo.
Alfredo, pak, koji se još nalazi u izolaciji, ne samo zbog svog solidarnog djela sa ZVĆ, o kojem se unutrašnji sud zatvora nije još izjasnio, nego i zbog nove istrage „Scripta Manent”. K tome, informira nas da pošto se nalazi u izolaciji ne posjeduje ništa u ćeliji, kao što su adrese, niti od drugova uhapšenih tokom „Scripta Manent”.
Pozivam drugove da šalju što više vijesti, novina i poštanskih markica kako bi prekinuli izolaciju koju trenutno domovinske tamnice fizički nameću.
27 set 2016 Leggi il testo completo...
Edinburgh [Škotska]: “Sokol Kaosa” — Sabotaža građevinskih strojeva i palež [hr]
Unutar neprekidno rastuće modernizacije u već neobuzdano razvijenoj urbanizaciji osjećam kako se moja individualnost guši. Gradska sredina je u mojim očima zatvor pod otvorenim nebom. Unutar nje ljudska bića samo postoje, kao kućni ljubimci boga zvanog Zakon, koji odvaja njihove živote od bilo kojeg oblika života i okoliša. A oni koji se ne žele odvojiti u biti ipak odvajaju sami sebe, zato što se vide kao regulatori “divljeg” života. Želje su već odavno kanalizirane u potrošačku bolest koja se odnosi na sve, od materijalnih stvari do misaone sfere, gdje su se otrovi dugih godina kapitalizma utemeljeli u kombinaciji s nemoći negacije društvenih uloga i svake kulture-zatvora, potomaka civilizacije. “Slobodan” život je “ljepota” izbora u gradskoj sredini koja utjelovljuje najviši stupanj masifikacije ideologema civilizacije. Upravo su se tu sva prava pretvorila u grobnicu života. No ipak, moje želje traže afirmaciju života kroz eksperimentiranje destruktivne dekonstrukcije teorije i djela.
Zato sam se prije zore 19.07.2016. uputio prema gradilištu s namjerom da sabotiram i uništim vlasništvo. Nema veze kojeg poduzeća, meni su ionako sva ista, kotači civilizacije i njenih procedura. Nakon što sam prerezao ogradu rasjekao sam veliku hrpu kablova dvaju bagera, a stakla jedne dizalice obojio u crno. Nihilistički simboli su također iscrtani na strojevima. Simboli koji označavaju proceduru, ne reifikaciju. Namjeravao sam nastaviti s uništenjem, no zbog razloga što sam najvjerojatnije primjećen iz kuće sa suprotne strane odlučio sam odustati. Mada i dalje ideje ostaju da se realiziraju. 12.08.2016. zapalio sam skupocjeni sportski automobil koristeći vrlo jednostavnu metodu postavljanja zapaljivih kocka za potpalu na vrh gume ispod spremnika goriva. Ovo je djelo izraz mizantropskih osjećaja, općenito ali i specifično prema onima koji koriste proizvode civilizacije kroz društvenu logiku spektakla. Za ljepotu vatre u mraku noći. Protiv društva samog i reprodukcije pravila adaptacije. Društvo je nadasve skup ideoloških sistema, čak u međusobnom sukobu, a zatim nadzor i psihosomatska represija koja se rađa iz prvih, a individualnost uvijek ostaje zatvorenica. Zato, napadi na društvo ne bi
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Zato sam se prije zore 19.07.2016. uputio prema gradilištu s namjerom da sabotiram i uništim vlasništvo. Nema veze kojeg poduzeća, meni su ionako sva ista, kotači civilizacije i njenih procedura. Nakon što sam prerezao ogradu rasjekao sam veliku hrpu kablova dvaju bagera, a stakla jedne dizalice obojio u crno. Nihilistički simboli su također iscrtani na strojevima. Simboli koji označavaju proceduru, ne reifikaciju. Namjeravao sam nastaviti s uništenjem, no zbog razloga što sam najvjerojatnije primjećen iz kuće sa suprotne strane odlučio sam odustati. Mada i dalje ideje ostaju da se realiziraju. 12.08.2016. zapalio sam skupocjeni sportski automobil koristeći vrlo jednostavnu metodu postavljanja zapaljivih kocka za potpalu na vrh gume ispod spremnika goriva. Ovo je djelo izraz mizantropskih osjećaja, općenito ali i specifično prema onima koji koriste proizvode civilizacije kroz društvenu logiku spektakla. Za ljepotu vatre u mraku noći. Protiv društva samog i reprodukcije pravila adaptacije. Društvo je nadasve skup ideoloških sistema, čak u međusobnom sukobu, a zatim nadzor i psihosomatska represija koja se rađa iz prvih, a individualnost uvijek ostaje zatvorenica. Zato, napadi na društvo ne bi
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27 set 2016 Leggi il testo completo...
Valsavignone – Toscana [Italia]: Bruciati due ripetitori della Wind/Ericson in solidarietà con i compagni arrestati (13/09/2016) [it]
Ma che caldo fa!
Il 13 settembre, in località Valsavignone, abbiamo burciato due antenne ripetitrici della Wind/Ericsson.
Una risposta minima alla recente incarcerazione dei/lle nostri/e compagni/e Anna, Vale, Alfredo, Nicola, Danilo, Daniele, Divo, Marco e Sandro.
Che ogni colpo inferto dal nemico sia un ritorno di fiamma inflitto al nemico: il suo volto è ovunque... beh, noi anche!
Che le nostre quotidianità, con o senza repressione, siano (anche) distruttive!
Che la solidarietà, una volta di più quando la repressione colpisce, sia (anche) attacco!!
Giuriam giuriam vendette, o Libertà o morte!
Valsavignone – Toskana [Italija]: Zapaljene dvije antene mobilne telefonije u znak solidarnosti s uhapšenim drugovima (13.09.2016.)
Kako je vruće!
13. septembra, na području Valsavignonea, zapalili smo dvije antene mobilne telefonije Wind/Ericsson.
Minimalni odgovor na nedavno hapšenje naših drugova/arica, Anne, Vale, Alfreda, Nicola, Danila, Danielea, Diva, Marca i Sandra.
Neka svaki udarac koji
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Il 13 settembre, in località Valsavignone, abbiamo burciato due antenne ripetitrici della Wind/Ericsson.
Una risposta minima alla recente incarcerazione dei/lle nostri/e compagni/e Anna, Vale, Alfredo, Nicola, Danilo, Daniele, Divo, Marco e Sandro.
Che ogni colpo inferto dal nemico sia un ritorno di fiamma inflitto al nemico: il suo volto è ovunque... beh, noi anche!
Che le nostre quotidianità, con o senza repressione, siano (anche) distruttive!
Che la solidarietà, una volta di più quando la repressione colpisce, sia (anche) attacco!!
Giuriam giuriam vendette, o Libertà o morte!
Valsavignone – Toskana [Italija]: Zapaljene dvije antene mobilne telefonije u znak solidarnosti s uhapšenim drugovima (13.09.2016.)
Kako je vruće!
13. septembra, na području Valsavignonea, zapalili smo dvije antene mobilne telefonije Wind/Ericsson.
Minimalni odgovor na nedavno hapšenje naših drugova/arica, Anne, Vale, Alfreda, Nicola, Danila, Danielea, Diva, Marca i Sandra.
Neka svaki udarac koji
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26 set 2016 Leggi il testo completo...
Tolosa [Francia]: Lettera al mio consulente del Centro per l’impiego (19/09/2016) [it]
Nella notte tra il 18 e 19 settembre è stato incendiato il quadro elettrico del centro per l’impiego di Purpan. Il posto è rimasto chiuso per tre giorni.
Buongiorno,
Lei aveva preso un appuntamento con me per lunedì 19 settembre. Siccome non avevo altri giorni liberi all’infuori, purtroppo, di questa data, ho preso la decisione d’incendiare durante la notte il vostro quadro elettrico.
Devo confessare una cosa: io odio il lavoro, quasi quanto odio la legge.
Spero che durante questi tre giorni di chiusura del Centro d’impiego di Purpan La consentano di comprendere meglio le mie intenzioni, approffittando dei piaceri della disoccupazione (tecnica) retribuita.
Voglia gradire i miei saluti più incandescenti.
Toulouse [Francuska]: Pismo mojem savjetniku Zavoda za zapošljavanje (19.09.2016.)
U noći između 18. i 19. septembra zapaljena je električni ormarić zavoda za zapošljavanje u Purpanu. Zavod je ostao zatvoren tri dana.
Dobar dan,
Vi ste mi zakazali sastank za ponedjeljak 19. septembra. Budući da nažalost nisam imao drugih slobodnih dana izvan ovog datuma, odlučio sam da zapalim tokom noći vaš električni ormarić.
Moram priznati jednu stvar: ja mrzim posao, skoro koliko
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Buongiorno,
Lei aveva preso un appuntamento con me per lunedì 19 settembre. Siccome non avevo altri giorni liberi all’infuori, purtroppo, di questa data, ho preso la decisione d’incendiare durante la notte il vostro quadro elettrico.
Devo confessare una cosa: io odio il lavoro, quasi quanto odio la legge.
Spero che durante questi tre giorni di chiusura del Centro d’impiego di Purpan La consentano di comprendere meglio le mie intenzioni, approffittando dei piaceri della disoccupazione (tecnica) retribuita.
Voglia gradire i miei saluti più incandescenti.
Toulouse [Francuska]: Pismo mojem savjetniku Zavoda za zapošljavanje (19.09.2016.)
U noći između 18. i 19. septembra zapaljena je električni ormarić zavoda za zapošljavanje u Purpanu. Zavod je ostao zatvoren tri dana.
Dobar dan,
Vi ste mi zakazali sastank za ponedjeljak 19. septembra. Budući da nažalost nisam imao drugih slobodnih dana izvan ovog datuma, odlučio sam da zapalim tokom noći vaš električni ormarić.
Moram priznati jednu stvar: ja mrzim posao, skoro koliko
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26 set 2016 Leggi il testo completo...
Act For Freedom Now – Manifesto di solidarietà con gli arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” [it]
Gli attacchi insurrezionalisti e la solidarietà internazionale continuano nei cuori e nelle azioni dei ribelli di tutto il mondo. La repressione non porterà ad altro che alla loro diffusione. L’attacco dello Stato solamente alimenterà l’insurrezione.
Inviamo la nostra solidarietà infuocata ai
compagni anarchici arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” in Italia, ad Alessandro, Marco, Danilo, Valentina, Anna, Alfredo, Nicola e Daniele.
Individualità di act for freedom now!
https://anarhija.info/library/a-f-act-for-freedom-now-manifesto-di-solidarieta-c-1.jpg
Inviamo la nostra solidarietà infuocata ai
compagni anarchici arrestati nell’Operazione “Scripta Manent” in Italia, ad Alessandro, Marco, Danilo, Valentina, Anna, Alfredo, Nicola e Daniele.
Individualità di act for freedom now!
https://anarhija.info/library/a-f-act-for-freedom-now-manifesto-di-solidarieta-c-1.jpg
25 set 2016 Leggi il testo completo...
Tolosa [Francia]: Incendiato un veicolo della SPIE, azienda costruttrice di carceri (21/09/2016) [it]
Solidarietà è l’attacco.
Un veicolo della SPIE è stato incendiato nella notte tra il 20 e 21 settembre.
Questa azienda costruisce le prigioni.
Solidarietà con coloro che lottano, fuori e dentro le carceri.
Toulouse [Francuska]: Zapaljeno vozilo poduzeća za izgradnju zatvora (21.09.2016.)
Solidarnost je napad.
Jedno vozilo SPIE zapaljeno je u noći između 20. i 21. septembra.
To poduzeće
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Un veicolo della SPIE è stato incendiato nella notte tra il 20 e 21 settembre.
Questa azienda costruisce le prigioni.
Solidarietà con coloro che lottano, fuori e dentro le carceri.
Toulouse [Francuska]: Zapaljeno vozilo poduzeća za izgradnju zatvora (21.09.2016.)
Solidarnost je napad.
Jedno vozilo SPIE zapaljeno je u noći između 20. i 21. septembra.
To poduzeće
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25 set 2016 Leggi il testo completo...
Edinburgo [Scozia]: “Falco del Caos” – Sabotaggio dei macchinari da costruzione e attacco incendiario (19-07/21-08-2016) [it]
All’interno dell’incessante crescita della modernizzazione in un dilagante sviluppo urbano sento la mia identità soffocare. Nei miei occhi l’ambiente urbano è carcere a cielo aperto. Al suo interno gli umani semplicemente esistono, come animali domestici di un dio chiamato Legge, che separa le loro esistenze da ogni altra forma di vita e ambiente. E quelli che non si separano comunque si separano da sé stessi, perché si considerano dei regolatori della vita “selvaggia”. I desideri sono ormai da tempo stati canalizzati nella malattia del consumismo assetato di tutto, dalle cose materiali alla sfera del pensiero, dove i veleni dei numerosi anni di capitalismo si sono instaurati assieme all’impotenza di negare i ruoli sociali e ogni cultura-prigione, la progenie della civiltà. “La vita libera” è la “beltà” di scelte nell’ambiente urbano, che incarna le somme caratteristiche di massificazione degli ideologemi della civiltà. Ed è proprio qui dove tutti i diritti sono stati trasformati nel sepolcro di vita. Eppure i miei desideri cercano l’affermazione della vita attraverso sperimentazioni di decostruzione distruttiva della teoria e dell’azione.
Per questo motivo, un po’ prima dell’alba del 19/07/2016, mi sono diretto verso un cantiere con l’intenzione di sabotare e distruggere la proprietà. Per me tutte le aziende sono uguali, ruote della civiltà e delle sue procedure. Dopo aver tagliato la recinzione, ho spezzato una grande quantità di cavi dei due escavatori e dipinto di nero i finestrini della gru. Sono stati lasciati anche dei simboli nichilisti sui macchinari. Simboli che indicano una procedura, non una reificazione. C’era l’intento di più distruzioni, ma a causa del motivo che probabilmente sono stato visto da una casa di fronte, ho scelto di lasciar perdere. Anche se le idee restano ancora da realizzare.
Il 12 agosto 2016 ho dato fuoco ad una costosa auto sportiva utilizzando un metodo semplicissimo, collocando delle tavolette accendifuoco sulla ruota sotto il serbatoio. Questa azione è l’espressione di sentimenti misantropi in generale, ma anche nello specifico, verso coloro che utilizzano i prodotti della società attraverso la logica sociale dello spettacolo. Per la bellezza delle fiamme nel buio della notte. Contro la società stessa e la riproduzione di norme per l’adattamento. La società è innanzitutto un complesso
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Per questo motivo, un po’ prima dell’alba del 19/07/2016, mi sono diretto verso un cantiere con l’intenzione di sabotare e distruggere la proprietà. Per me tutte le aziende sono uguali, ruote della civiltà e delle sue procedure. Dopo aver tagliato la recinzione, ho spezzato una grande quantità di cavi dei due escavatori e dipinto di nero i finestrini della gru. Sono stati lasciati anche dei simboli nichilisti sui macchinari. Simboli che indicano una procedura, non una reificazione. C’era l’intento di più distruzioni, ma a causa del motivo che probabilmente sono stato visto da una casa di fronte, ho scelto di lasciar perdere. Anche se le idee restano ancora da realizzare.
Il 12 agosto 2016 ho dato fuoco ad una costosa auto sportiva utilizzando un metodo semplicissimo, collocando delle tavolette accendifuoco sulla ruota sotto il serbatoio. Questa azione è l’espressione di sentimenti misantropi in generale, ma anche nello specifico, verso coloro che utilizzano i prodotti della società attraverso la logica sociale dello spettacolo. Per la bellezza delle fiamme nel buio della notte. Contro la società stessa e la riproduzione di norme per l’adattamento. La società è innanzitutto un complesso
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22 set 2016 Leggi il testo completo...
Santiago [Cile]: Gruppo Anarchico degli Eretici Antipatrioti-FAI/FRI attacca la chiesa dei carabinieri con bomba assordante (19/09/2016) [it]
Mobilizzando la nostra forza antiautoritaria in azioni concrete di ostilità verso il potere, abbiamo attaccato la Chiesa Evangelica dei Carabinieri del Cile (situata nel centro di Santiago) con una bomba sonora. Per la nostra azione abbiamo scelto la notte del 19 settembre, la giornata in ci lo Stato cileno e le masse cittadine celebrano la “Festa della Patria”, rendendo onore alle Forze Armate e dell’Ordine.
La nostra azione è un segno di ripudio dell’atmosfera festiva di nazionalismo e alienazione, promossa dallo Stato e volontariamente accettata dalla maggioranza sociale funzionale al potere.
Inviamo la nostra solidarietà al compagno Juan Flores e alla compagna Nataly Casanova, a due anni dal loro arresto accusati di aver collocato degli ordigni esplosivi. Salutiamo anche i compagni Juan Aliste, Marcel Villarroel, Freddy Fuentevilla e la compagna Natalia Collado.
Che la solidarietà si trasformi in incendi e in esplosioni per i compagni Monica Caballero e Francisco Solar, per i compagni detenuti della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e la compagna Aggeliki Spyropoulou in Grecia, per i compagni Nicola Gai, Alfredo Cospito e compagni recentemente arrestati in Italia per attacchi della Federazione Anarchica Informale (FAI).
Contro la Chiesa, la Patria, la repressione e contro tutte le forme di controllo sulle nostre vite.
Il nostro rumore assordante è un urlo di libertà.
Grupo anarquico de herejes anti-patriotas (FAI/FRI)
Santiago [Čile]: Anarhistička Grupa Antipatriotskih Heretičara – FAI/FRI zvučnom bombom napala crkvu karabinjera (19.09.2016.)
Pokrečući našu antiautoritarnu snagu u konkretnim neprijateljskim djelima protiv moći, napali smo zvučnom bombom Evanđelističku crkvu Karabinjera Čilea (smještenu u središtu Santiaga). Za naše djelovanje odabrali smo noć 19. septembra, dan kada čielanska država i masa građana slave “Dan Domovine” i odaju počast Oružanim Snagama i snagama Reda.
Naše djelo je znak odbijanja slavljeničkog ozračja nacionalizma i
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La nostra azione è un segno di ripudio dell’atmosfera festiva di nazionalismo e alienazione, promossa dallo Stato e volontariamente accettata dalla maggioranza sociale funzionale al potere.
Inviamo la nostra solidarietà al compagno Juan Flores e alla compagna Nataly Casanova, a due anni dal loro arresto accusati di aver collocato degli ordigni esplosivi. Salutiamo anche i compagni Juan Aliste, Marcel Villarroel, Freddy Fuentevilla e la compagna Natalia Collado.
Che la solidarietà si trasformi in incendi e in esplosioni per i compagni Monica Caballero e Francisco Solar, per i compagni detenuti della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e la compagna Aggeliki Spyropoulou in Grecia, per i compagni Nicola Gai, Alfredo Cospito e compagni recentemente arrestati in Italia per attacchi della Federazione Anarchica Informale (FAI).
Contro la Chiesa, la Patria, la repressione e contro tutte le forme di controllo sulle nostre vite.
Il nostro rumore assordante è un urlo di libertà.
Grupo anarquico de herejes anti-patriotas (FAI/FRI)
Santiago [Čile]: Anarhistička Grupa Antipatriotskih Heretičara – FAI/FRI zvučnom bombom napala crkvu karabinjera (19.09.2016.)
Pokrečući našu antiautoritarnu snagu u konkretnim neprijateljskim djelima protiv moći, napali smo zvučnom bombom Evanđelističku crkvu Karabinjera Čilea (smještenu u središtu Santiaga). Za naše djelovanje odabrali smo noć 19. septembra, dan kada čielanska država i masa građana slave “Dan Domovine” i odaju počast Oružanim Snagama i snagama Reda.
Naše djelo je znak odbijanja slavljeničkog ozračja nacionalizma i
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22 set 2016 Leggi il testo completo...
Ecatepec [Messico] – Sabotaggio esplosivo-incendiario dei veicoli di polizia (13/09/2016) [it]
“Le tigri della collera sono più sagge dei cavalli dell’istruzione” W. Blake
All’alba del 13 settembre, alle ore 3:30, due ordigni esplosivo-incendiari sono stati collocati su due veicoli di polizia nella stazione di polizia del quartiere Rio de Luz ad Ecatepec de Morelos, nello Stato del Messico. Bla, bla, bla, perché lo stai leggendo se già lo sai?
Noi pensiamo che lo spettacolo del presunto “movimento anarchico in Messico” è troppo focalizzato sull’estetica, sul mettersi in posa, sul narcisismo e la simulazione, e che ben poco si dedica ad assumere un ruolo nella guerra materiale contro tutto l’esistente, molto rumore e poca azione, sappiamo che esistono modi completamente differenti per comprendere la realtà e che non esiste autorità morale per giudicarli, ma nonostante questo abbiamo un paio di cose da dire:
1. – La solenne formalità e il carattere messianico di molti discorsi “anarchici” possono provocare solo delle risate, dato che apparentamene si vantano della loro grande dedizione alla “causa”, però con poca voglia di rischiare le comodità quotidiane, che si traduce in azioni mediocri che solamente lusingano l’ego, acquistando protagonismo senza infliggere un colpo incisivo al sistema.
2. – Secondo noi la violenza può e dovrebbe essere demistificata e diventare usuale, messa a disposizione di ogni individualità, senza trasformarsi nel professionismo o nell’eroismo rivoluzionario. Noi non ci identifichiamo con la figura del guerrigliero urbano, del vendicatore anonimo ecc.
3. – Utopia e rivoluzione ci interessano ben poco. Vogliamo vendetta. Non abbiamo né un programma né un’ideologia, abbiamo solo fegato, le nostre delusioni, desideri egoistici, capricci, ire ecc.
4. – Non vogliamo contribuire alla mediocrità pensando che un semplice sabotaggio può rappresentare un duro colpo per la macchina colossale che ci uccide quotidianamente. Sappiamo che le perdite causate sono minime in confronto all’infinità di vite annientate da questa merdosa normalità in cui viviamo.
5. – Ancor meno ci interessano le energie sprecate per gli eventi, spettacoli, feste e stupidità che solamente rafforzano gli ego patetici dei partecipanti ed alleviano la colpa ai loro organizzatori. Sappiamo che molte di queste iniziative vengono fatte in buona fede con lo scopo di raccogliere fondi per questo o quel progetto, per i compagni detenuti ecc. Però, il fatto di indirizzare tutte le energie su questi argomenti, simulando ed alludendo ad una guerra fittizia contro il sistema, lasciando tutto alla teoria, alle parole, chiacchiere, canzoni e feste, ci fa girare le ovaie/coglioni. La nostra vendetta non è per “essere felici”, la nostra vendetta è materiale e relativamente immediata, non c’è nessuna speranza in tempi migliori o “più favorevoli”.
6. – Al diavolo le masse.
7. – Vogliamo incoraggiare la banda ad armarsi e a divertirsi eseguendo attacchi propri nelle loro vite quotidiane, nei loro quartieri, scuole, ovunque. Deridiamo le formalità e le solennità che solo rafforzano un ego fraudolento, ma senza causare nessun danno. Sono quindi innocui.
8. – Allora, velocemente, volevamo solo ridere per un po’, senza tanto battersi il petto “insurrezionale”, senza molta moralità e solennità libertaria, abbiamo realizzato una beffa non importante, uguale alla presunta insurrezione/guerra che i sinistroidi, rossi, anarcoidi e altri ribelli sostengono di condurre.
9. – Non c’è altro motivo all’infuori di adesso, “abbiamo” solo l’immediato.
10. – Per espandere il caos, continuare il pazzo vandalismo, più azzione e meno pararsi il culo.
Animo delinquenza!
P.S.: IHIH-OHOH
Celula Chichi
Ecatepec [Meksiko] – Eksplozivno-zapaljiva sabotaža policijskih vozila (13.09.2016.)
“Tigrovi bijesa mudriji su od konja pouke” W. Blake
U zoru 13. septembra, u 3:30, postavili smo dvije eksplozivno-zapaljive naprave u dva policijska vozila u policijskoj stanici četvrti Rio de Luz u Ecatepec de Morelosu, Meksička Država. Bla, bla, bla, zašto čitaš ako već znaš?
Mi mislimo da je spektakl navodnog “anarhističkog pokreta u Meksiku” previše usmjeren na estetiku, pozerstvo, narcizizam i simulaciju, i da se nedovoljno trudi preuzeti ulogu u materijalnom ratu protiv svega postojećeg, mnogo buke a malo djela, znamo da postoje sasvim različiti načini shvaćanja realnosti i da ne postoji moralni autoritet koji bi ih ocjenjivao, ali unatoč tome postoji nekoliko stvari koje bi željeli reći:
1. – Uzvišena formalnost i mesijanski karakter brojnih “anarhističkih” diskursa mogu izazvati samo smijeh, pošto se navodno hvališu svojom velikom posvečenošću “ideji”, ali nevoljni da izlože riziku svakodnevne komoditete, što se prevodi u osrednje djelovanje koje samo glanca ego, dobivajući na protagonizmu bez da nanesu značajan udarac sistemu.
2. – Po nama se nasilje
...
All’alba del 13 settembre, alle ore 3:30, due ordigni esplosivo-incendiari sono stati collocati su due veicoli di polizia nella stazione di polizia del quartiere Rio de Luz ad Ecatepec de Morelos, nello Stato del Messico. Bla, bla, bla, perché lo stai leggendo se già lo sai?
Noi pensiamo che lo spettacolo del presunto “movimento anarchico in Messico” è troppo focalizzato sull’estetica, sul mettersi in posa, sul narcisismo e la simulazione, e che ben poco si dedica ad assumere un ruolo nella guerra materiale contro tutto l’esistente, molto rumore e poca azione, sappiamo che esistono modi completamente differenti per comprendere la realtà e che non esiste autorità morale per giudicarli, ma nonostante questo abbiamo un paio di cose da dire:
1. – La solenne formalità e il carattere messianico di molti discorsi “anarchici” possono provocare solo delle risate, dato che apparentamene si vantano della loro grande dedizione alla “causa”, però con poca voglia di rischiare le comodità quotidiane, che si traduce in azioni mediocri che solamente lusingano l’ego, acquistando protagonismo senza infliggere un colpo incisivo al sistema.
2. – Secondo noi la violenza può e dovrebbe essere demistificata e diventare usuale, messa a disposizione di ogni individualità, senza trasformarsi nel professionismo o nell’eroismo rivoluzionario. Noi non ci identifichiamo con la figura del guerrigliero urbano, del vendicatore anonimo ecc.
3. – Utopia e rivoluzione ci interessano ben poco. Vogliamo vendetta. Non abbiamo né un programma né un’ideologia, abbiamo solo fegato, le nostre delusioni, desideri egoistici, capricci, ire ecc.
4. – Non vogliamo contribuire alla mediocrità pensando che un semplice sabotaggio può rappresentare un duro colpo per la macchina colossale che ci uccide quotidianamente. Sappiamo che le perdite causate sono minime in confronto all’infinità di vite annientate da questa merdosa normalità in cui viviamo.
5. – Ancor meno ci interessano le energie sprecate per gli eventi, spettacoli, feste e stupidità che solamente rafforzano gli ego patetici dei partecipanti ed alleviano la colpa ai loro organizzatori. Sappiamo che molte di queste iniziative vengono fatte in buona fede con lo scopo di raccogliere fondi per questo o quel progetto, per i compagni detenuti ecc. Però, il fatto di indirizzare tutte le energie su questi argomenti, simulando ed alludendo ad una guerra fittizia contro il sistema, lasciando tutto alla teoria, alle parole, chiacchiere, canzoni e feste, ci fa girare le ovaie/coglioni. La nostra vendetta non è per “essere felici”, la nostra vendetta è materiale e relativamente immediata, non c’è nessuna speranza in tempi migliori o “più favorevoli”.
6. – Al diavolo le masse.
7. – Vogliamo incoraggiare la banda ad armarsi e a divertirsi eseguendo attacchi propri nelle loro vite quotidiane, nei loro quartieri, scuole, ovunque. Deridiamo le formalità e le solennità che solo rafforzano un ego fraudolento, ma senza causare nessun danno. Sono quindi innocui.
8. – Allora, velocemente, volevamo solo ridere per un po’, senza tanto battersi il petto “insurrezionale”, senza molta moralità e solennità libertaria, abbiamo realizzato una beffa non importante, uguale alla presunta insurrezione/guerra che i sinistroidi, rossi, anarcoidi e altri ribelli sostengono di condurre.
9. – Non c’è altro motivo all’infuori di adesso, “abbiamo” solo l’immediato.
10. – Per espandere il caos, continuare il pazzo vandalismo, più azzione e meno pararsi il culo.
Animo delinquenza!
P.S.: IHIH-OHOH
Celula Chichi
Ecatepec [Meksiko] – Eksplozivno-zapaljiva sabotaža policijskih vozila (13.09.2016.)
“Tigrovi bijesa mudriji su od konja pouke” W. Blake
U zoru 13. septembra, u 3:30, postavili smo dvije eksplozivno-zapaljive naprave u dva policijska vozila u policijskoj stanici četvrti Rio de Luz u Ecatepec de Morelosu, Meksička Država. Bla, bla, bla, zašto čitaš ako već znaš?
Mi mislimo da je spektakl navodnog “anarhističkog pokreta u Meksiku” previše usmjeren na estetiku, pozerstvo, narcizizam i simulaciju, i da se nedovoljno trudi preuzeti ulogu u materijalnom ratu protiv svega postojećeg, mnogo buke a malo djela, znamo da postoje sasvim različiti načini shvaćanja realnosti i da ne postoji moralni autoritet koji bi ih ocjenjivao, ali unatoč tome postoji nekoliko stvari koje bi željeli reći:
1. – Uzvišena formalnost i mesijanski karakter brojnih “anarhističkih” diskursa mogu izazvati samo smijeh, pošto se navodno hvališu svojom velikom posvečenošću “ideji”, ali nevoljni da izlože riziku svakodnevne komoditete, što se prevodi u osrednje djelovanje koje samo glanca ego, dobivajući na protagonizmu bez da nanesu značajan udarac sistemu.
2. – Po nama se nasilje
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21 set 2016 Leggi il testo completo...
Besançon [Francia]: Spaccati i vetri della CCI in segno di solidarietà (20/09/2016) [it]
La solidarietà è l’attacco!
Nella notte tra il 19 e il 20 settembre è stata attaccata la camera del commercio e dell’industria.
Più di un dozzina di vetri sono stati spaccati e delle iscrizioni sono state tracciate con la bomboletta di color rosso sulla facciata. Una di esse diceva “Né capitale né Stato”.
La repressione che si è scatenata in tutta la Francia contro i rivoltosi nella giornata del 15 settembre ci ha chiaramente spinto ad agire.
Questo attacco è un segno di solidarietà con tutti/e i/le ribelli del movimento contro la legge sul lavoro.
Né legge né lavoro!
Besançon [Francuska]: Razbijena stakla CCI u znak solidarnosti (20.09.2016.)
Solidarnost je napad!
U noći između 19. i 20. septembra napadnuta je gospodarsko-industrijska komora.
Brojna stakla su razbijena i slogani su ispisani crvenom bojom po fasadi. Jedan od njih kaže “Ni kapital ni državu”.
Represija koja je 15. septembra bijesnila diljem Francuske protiv pobunjenika očigledno nas je potaknula na djelovanje.
Ovaj je napad znak solidarnosti sa
...
Nella notte tra il 19 e il 20 settembre è stata attaccata la camera del commercio e dell’industria.
Più di un dozzina di vetri sono stati spaccati e delle iscrizioni sono state tracciate con la bomboletta di color rosso sulla facciata. Una di esse diceva “Né capitale né Stato”.
La repressione che si è scatenata in tutta la Francia contro i rivoltosi nella giornata del 15 settembre ci ha chiaramente spinto ad agire.
Questo attacco è un segno di solidarietà con tutti/e i/le ribelli del movimento contro la legge sul lavoro.
Né legge né lavoro!
Besançon [Francuska]: Razbijena stakla CCI u znak solidarnosti (20.09.2016.)
Solidarnost je napad!
U noći između 19. i 20. septembra napadnuta je gospodarsko-industrijska komora.
Brojna stakla su razbijena i slogani su ispisani crvenom bojom po fasadi. Jedan od njih kaže “Ni kapital ni državu”.
Represija koja je 15. septembra bijesnila diljem Francuske protiv pobunjenika očigledno nas je potaknula na djelovanje.
Ovaj je napad znak solidarnosti sa
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21 set 2016 Leggi il testo completo...
Genova [Italija]: Tekst anarhističkog druga Carla [hr]
Pozdrav
Nicoli, Alfredu, Anni, Danieleu, Marchettu, Sandroneu, Danilu i Valentini
Solidarnost koju izražavam uhapšenima je bezuvjetna.
Uhapsili su moju braću i moje sestre, i zato moje srce plače.
Nećete nikada biti sami!!!
Dragi/e drugovi/arice, uz vas sam!!!
Nekoliko riječi da bih objasnio situaciju o procesu na kojem sam optužen za poticanje na počinjanje terorističkih djela
Pišem ovih par redaka da bih objasnio situaciju naspram jedne procedure u kojoj sam optužen za pisanje jednog teksta (Tko se ne distancira...), koji je oštro napao one koji su se distancirali od Djela (za koje su kasnije odgovornost preuzeli Alfredo i Nicola) koje je dovelo do ranjavanja Adinolfija [izvršnog direktora nuklearnog poduzeća, nap.prev.].
Nakon brojnih odgoda i brojnih poziva drugarima/cama da prisustvuju ročištu (kao što se mnogi sjećaju), 28. septembra održat će se taj fantomski proces.
Očito je da se ti pozivi nisu dopali javnom tužitelju ili sucu, vjerojatno obojici, te su tako odlučili da ga obave iza zatvorenih vrata, budući da je po skraćenom postupku mogu to učiniti.
Izostaje stoga prisustvo drugova/arica, i nadasve izostaje moje prisustvo koje ne bi više imalo nikakvog smisla.
Zato mi je žao što neću imati šansu da vidim brojne osobe koje su mi iskazale podršku, ali razloga da se vidimo ima, pogotovo nakon posljednjih hapšenja.
Slobodarski zagrljaj svima koji su mi iskazali svoju solidarnost.
Carlo iz Genove
Nicoli, Alfredu, Anni, Danieleu, Marchettu, Sandroneu, Danilu i Valentini
Solidarnost koju izražavam uhapšenima je bezuvjetna.
Uhapsili su moju braću i moje sestre, i zato moje srce plače.
Nećete nikada biti sami!!!
Dragi/e drugovi/arice, uz vas sam!!!
Nekoliko riječi da bih objasnio situaciju o procesu na kojem sam optužen za poticanje na počinjanje terorističkih djela
Pišem ovih par redaka da bih objasnio situaciju naspram jedne procedure u kojoj sam optužen za pisanje jednog teksta (Tko se ne distancira...), koji je oštro napao one koji su se distancirali od Djela (za koje su kasnije odgovornost preuzeli Alfredo i Nicola) koje je dovelo do ranjavanja Adinolfija [izvršnog direktora nuklearnog poduzeća, nap.prev.].
Nakon brojnih odgoda i brojnih poziva drugarima/cama da prisustvuju ročištu (kao što se mnogi sjećaju), 28. septembra održat će se taj fantomski proces.
Očito je da se ti pozivi nisu dopali javnom tužitelju ili sucu, vjerojatno obojici, te su tako odlučili da ga obave iza zatvorenih vrata, budući da je po skraćenom postupku mogu to učiniti.
Izostaje stoga prisustvo drugova/arica, i nadasve izostaje moje prisustvo koje ne bi više imalo nikakvog smisla.
Zato mi je žao što neću imati šansu da vidim brojne osobe koje su mi iskazale podršku, ali razloga da se vidimo ima, pogotovo nakon posljednjih hapšenja.
Slobodarski zagrljaj svima koji su mi iskazali svoju solidarnost.
Carlo iz Genove
21 set 2016 Leggi il testo completo...
Croce Nera Anarchica
Naprijed... ovdje smo
[hr]
*** Licem u lice s neprijateljem
U zoru 6. septembra pokrenuta je operacija „Scripta Manent”.
32 anarhistička druga, u raznim talijanskim gradovima, probudila je D.I.G.O.S [politička policija, nap.prev.] i pandurija s nalogom za pretres. Od njih 32, 15 su pod istragom, a za 7 njih, Marca, Sandronea, Valentinu, Alfreda, Nicolu, Annu i Danila izdani su nalozi za hapšenje, da bi zatim bilo izvršeno još jedno hapšenje (izvan okvira te istrage), Danielea, urednika C.N.A. [Anarhističkog Crnog Križa, nap.prev.] kao ishod pretresa (pronađeno je par baterija i jedan priručnika za električara).
Naručitelj navedene represivne operacije je, želimo ponoviti, javni tužitelj torinskog tužiteljstva, Roberto Maria Sparagna.
Optužbe protiv naših drugova smrde na stari papir, izvučen iz prašnjavih ladica, ništa novo pod suncem, a i nemaštoviti dokazi istražitelja, koji ne znajući za što da se uhvate kako bi opravdali svoje bijedno postojanje sabiru stare istrage, ista imena i već poznate novine/teorije.
Istraga se temelji na napadima za koje je odgovornost preuzela NEFORMALNA ANARHISTIČKA ORGANIZACIJA između 2003. i 2007.
Točnije, napadi uključeni u ovu istragu za koje su osumnjičeni, odnose na pisma-bombe poslane u maju 2005. direktoru CPT-a [sabirni centar za migrante, nap.prev.] u Modeni, kasarni prometne policije u torinskoj četvrti San Salvario i načelniku policije grada Lecce, za koje je odgovornost preuzela FAI/Narodnaja Volja, na eksplozivnu napravu u kasarni RIS-a [forenzičarska jedinica karabinjera, nap.prev.] u Parmi 24.10.2005., za koju je odgovornost preuzela FAI/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare) [obrtnička zadruga požar i slično, po potrebi spektakularna, nap.prev.], na naprave u kasarni kadeta karabinjera u Fossanu, 02.06.2006., za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda) [anonimna i strašna pobuna, nap.prev.], na pakete-bombe poslane u Torinu jula 2006. poduzeću Coema Edilità (uključenom u obnovu sabirnih centara za migrante), gradonačelniku Sergiu Chiamparinu i direktoru dnevnih novina „Torino Cronaca”, za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda), na naprave postavljene u torinskoj četvrti Crocetta, 07.03.2016. za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT; osim i na druga djela odnose se i na ranjavanje izvršnog direktora poduzeća Ansaldo Nucleare, R. Adinolfija, 07.05.2012., za koje su dva anarhistička druga, Alfredo i Nicola, već osuđeni i za koje su javno preuzeli odgovornost.
Ukratko, vraća se ustaljeno kazneno djelo udruživanja po članku 270bis [udruživanje u svrhu terorizma ili rušenja demokratskog poretka, nap.prev.] , plus po različitim 280bis [teroristička djela, nap.prev.] i jednom 285 [atentat na sigurnost države, nap.prev.].
S pravne razine toliko, u očekivanju
...
U zoru 6. septembra pokrenuta je operacija „Scripta Manent”.
32 anarhistička druga, u raznim talijanskim gradovima, probudila je D.I.G.O.S [politička policija, nap.prev.] i pandurija s nalogom za pretres. Od njih 32, 15 su pod istragom, a za 7 njih, Marca, Sandronea, Valentinu, Alfreda, Nicolu, Annu i Danila izdani su nalozi za hapšenje, da bi zatim bilo izvršeno još jedno hapšenje (izvan okvira te istrage), Danielea, urednika C.N.A. [Anarhističkog Crnog Križa, nap.prev.] kao ishod pretresa (pronađeno je par baterija i jedan priručnika za električara).
Naručitelj navedene represivne operacije je, želimo ponoviti, javni tužitelj torinskog tužiteljstva, Roberto Maria Sparagna.
Optužbe protiv naših drugova smrde na stari papir, izvučen iz prašnjavih ladica, ništa novo pod suncem, a i nemaštoviti dokazi istražitelja, koji ne znajući za što da se uhvate kako bi opravdali svoje bijedno postojanje sabiru stare istrage, ista imena i već poznate novine/teorije.
Istraga se temelji na napadima za koje je odgovornost preuzela NEFORMALNA ANARHISTIČKA ORGANIZACIJA između 2003. i 2007.
Točnije, napadi uključeni u ovu istragu za koje su osumnjičeni, odnose na pisma-bombe poslane u maju 2005. direktoru CPT-a [sabirni centar za migrante, nap.prev.] u Modeni, kasarni prometne policije u torinskoj četvrti San Salvario i načelniku policije grada Lecce, za koje je odgovornost preuzela FAI/Narodnaja Volja, na eksplozivnu napravu u kasarni RIS-a [forenzičarska jedinica karabinjera, nap.prev.] u Parmi 24.10.2005., za koju je odgovornost preuzela FAI/Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare) [obrtnička zadruga požar i slično, po potrebi spektakularna, nap.prev.], na naprave u kasarni kadeta karabinjera u Fossanu, 02.06.2006., za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda) [anonimna i strašna pobuna, nap.prev.], na pakete-bombe poslane u Torinu jula 2006. poduzeću Coema Edilità (uključenom u obnovu sabirnih centara za migrante), gradonačelniku Sergiu Chiamparinu i direktoru dnevnih novina „Torino Cronaca”, za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda), na naprave postavljene u torinskoj četvrti Crocetta, 07.03.2016. za koje je odgovornost preuzela FAI/RAT; osim i na druga djela odnose se i na ranjavanje izvršnog direktora poduzeća Ansaldo Nucleare, R. Adinolfija, 07.05.2012., za koje su dva anarhistička druga, Alfredo i Nicola, već osuđeni i za koje su javno preuzeli odgovornost.
Ukratko, vraća se ustaljeno kazneno djelo udruživanja po članku 270bis [udruživanje u svrhu terorizma ili rušenja demokratskog poretka, nap.prev.] , plus po različitim 280bis [teroristička djela, nap.prev.] i jednom 285 [atentat na sigurnost države, nap.prev.].
S pravne razine toliko, u očekivanju
...
21 set 2016 Leggi il testo completo...
Regina Coeli Prison – Rome [Italy]: Daniele’s communique (20-09-2016) [en]
„Between these four increasingly narrow walls
I cultivate my hatred towards the system.”
If you are anarchist accept the idea, if you have not done so already, that you could end up in prison sooner or later, and there are different paths that can lead you in.
If you are anarchist, in the first place, you have to be careful what you keep in house: the common things, more or less usual, in the cops’ expertise become components of devices or explosives; a story we have seen recently, by the way, in Bologna too, with a comrade ended up in AS of Ferrara prison. Even books, pamphlets and texts, the so-called „paper documents”, become evidences of affiliation with the terrorist organizations.
And then, there are the classic crimes of association, usually the 270bis, that allow the cops to put you in prison without even bothering to provide „concrete” elements.
Basically, the paths are many, but the reason is only one: be irreducibly aligned against the power.
If I’m saying this things it is certainly not to complain about the unfairness of the democratic justice, but to point out how easily an anarchist be incarcerated, despite of his prudence. The awareness of this risk should not frighten us, just help us to be ready.
So, „Scripta Manent” comes, certainly, as no surprise, it is a repressive attack on which the only one doubt was about „when”, but not for sure „if”. An attack of democratic regime against those who, inside it, still refuses to submit to the values and to the morality of dominion, placing himself not in a conciliatory perspective of dialogue and compromise, but in the open conflict with the power. „The State is not thinkable without lordship and servitude. For the State it is indispensable that nobody have an own will; if one had, the State would have to exclude this one; if all had, they would do away with the State.”
After all, if you end up in prison or not, it is a part of the anarchist path anyway. Because it is a spectre that hangs over your head, because it took friends or the loved ones, or just because it is the foundation of this society we hate („repression is civilization”).
But the constant threat of prison is not enough to suffocate the rage we feel in front of thousands of killed and tortured animals every day, in front of entire ecosystems wiped out by the voracity of technological society, in front of million of individuals forced to alienation in their workplaces or in the infamous prisons or in the concentration camps for migrants, in front of people killed by hunger and wars.
And how could you bow your head resigned in front of the continuous interference of the State in our lives?
This society in which, like in a shopping mall, everything has its price, everything can be bought and sold, if you have money to do it, this society based on profit at any cost will have always an extreme enemy, who is not willing to trade his life and his dignity at any price. The money is the only engine of this system of death and misery. The State legitimate the money, the police protect it, the newspapers give voice to its lies. The anarchists refuse it and attack it.
Solidarity with the arrested, suspected and searched in the operation „Scripta Manent”.
Solidarity with those who in this world pay the price for opposing this system of domination.
With those who under a grey sky choose to provoke storm.
For a world build on the ruins of this.
”Charges on charges, sentences on sentences,
but what matters is the moment of capitulation.”
Daniele
Whatthefuck
(translated by anarhija.info)
20 set 2016 Leggi il testo completo...
Pariz [Francuska]: Scripta manent, volens nolens! (08.09.2016.) [hr]
Neki su navikli, možda zbog ponosa i nešto ustaljenosti, neki zbog ismijavanja, da kažu „nisu ni jedan posto a ipak postoje...”, po dobro poznatom napjevu jednog klovna. Na odjelu AS [visoke sigurnosti, nap.prev.] zatvora u Ferrari ima ih sto posto, i postoje od krvi i mesa, anarhisti... Talijanska država je stručnjakinja na tom polju, iz operacije u operaciju, od Marini do Ardire, prolazeći kroz Thor, Mangiafuoco i Cervantes, uz neku kozmetičku i poetsku varijantu pokreću jednu za drugom: veliki represivni „uspjesi” Digosa [politička policija, nap.prev.] i ROS-a [antiteroristička jedinica karabinjera, nap.prev.] protiv anarhista. No, današnji specijalitet je poetičniji no ikada. Operacija „Scripta Manent” (zapisano ostaje) obuhvatila je čitav talijanski teritorij u jutro 6. septembra 2016. po nalogu torinskog tužiteljstva, uz hapšenja i tridesetak pretresa u vezi napada za koje je odgovornost preuzela FAI [Neformalna Anarhistička Federacija, nap.prev.]. Trenutno se uhapšeni nalaze raspršeni po različitim zatvorima diljem Italije, ali možda će ubrzo muškarci biti prebačeni na odjel AS2 zatvora u Ferrari, a žene u Rebibbiju [Rim].
Mogli bi se pomiriti s ovim stanjem stvari: pri svakom koraku talijanska država ažurira svoje arhive, šikanira, zatvara, fantazira o scenarijima koji su sličniji holivudskim špijunskim filmovima, kako po komičnim metodama tako i po scenarijima zavjere (organizacije strukturirane kao poduzeća ili pra-države, s hijerarhijama, složenim financiranjem i drugim glupostima svojstvenim istražnim sucima), nego bilo kojoj sredini antagonističkog i antiorganizacionog anarhističkog pokreta.
Međutim, na koncu nas sve to i ne iznenađuje, ali niti ne umanjuje bijes koji osjetimo u želucu kada doznamo da su još jednom vrijedni drugovi, borci, ponekad prijatelji, postali predmet pažnje ili zatvorenici talijanske demokracije. Uvijek istim refrenom, uvijek istim uobičajenim medijskim vonjom, lica naših drugova otisnuta u novinama uz jezovite naslove i legende, video zapisi objavljeni za tisuće poštenih građana koji se osjećaju sigurnijima dok gledaju te zle „teroriste” koje je probudila Digos, s lisicama na rukama, pokraj kreveta, no ponosni unatoč pokušajima zastrašivanja i poniženja. Društveni mir neće noćas bolje spavati zato što neće moći nikada zaustaviti sve pobunjenike, uvijek će netko ostati vani da bi nastavio borbu dostojanstveno i hrabro, da bi napao materijalizam odnosa i dominacije, prekinuo svakodnevnicu, prenio svoja iskustva i nadasve iskustva zatvorenika, analize, teorije i prakse.
Čvrste misli drugovima zatvorenima na odjelu AS2 u Ferrari. Uvjereni smo da ako se putovi budu sreli, Nicola i Alfredo će otkriti drugove slične sebi, ispunjene odlučnošću da stražarima prepriječe oduzimanje dostojanstva.
U zemlji koja se posljednjih godina hvališe smanjenjem broja zatvorenika, što je istina ako se usporedi s rekordnim brojem zatvorenika koji se ponavlja svako ljeto već desetljećima u francuskim zatvorima, anarhiste, njih, neće nikada zaobići represija države, kakve god bile političke okolnosti vladara.
Zato, nećemo ni mi zaobići državu i njene labirinte bez ispaljenog metka: zapalimo sve zatvore, sloboda za sve!
“Scripta manent”? Volens nolens!
Nekoliko solidarnih anarhista iz Pariza,
8. septembar 2016.
Mogli bi se pomiriti s ovim stanjem stvari: pri svakom koraku talijanska država ažurira svoje arhive, šikanira, zatvara, fantazira o scenarijima koji su sličniji holivudskim špijunskim filmovima, kako po komičnim metodama tako i po scenarijima zavjere (organizacije strukturirane kao poduzeća ili pra-države, s hijerarhijama, složenim financiranjem i drugim glupostima svojstvenim istražnim sucima), nego bilo kojoj sredini antagonističkog i antiorganizacionog anarhističkog pokreta.
Međutim, na koncu nas sve to i ne iznenađuje, ali niti ne umanjuje bijes koji osjetimo u želucu kada doznamo da su još jednom vrijedni drugovi, borci, ponekad prijatelji, postali predmet pažnje ili zatvorenici talijanske demokracije. Uvijek istim refrenom, uvijek istim uobičajenim medijskim vonjom, lica naših drugova otisnuta u novinama uz jezovite naslove i legende, video zapisi objavljeni za tisuće poštenih građana koji se osjećaju sigurnijima dok gledaju te zle „teroriste” koje je probudila Digos, s lisicama na rukama, pokraj kreveta, no ponosni unatoč pokušajima zastrašivanja i poniženja. Društveni mir neće noćas bolje spavati zato što neće moći nikada zaustaviti sve pobunjenike, uvijek će netko ostati vani da bi nastavio borbu dostojanstveno i hrabro, da bi napao materijalizam odnosa i dominacije, prekinuo svakodnevnicu, prenio svoja iskustva i nadasve iskustva zatvorenika, analize, teorije i prakse.
Čvrste misli drugovima zatvorenima na odjelu AS2 u Ferrari. Uvjereni smo da ako se putovi budu sreli, Nicola i Alfredo će otkriti drugove slične sebi, ispunjene odlučnošću da stražarima prepriječe oduzimanje dostojanstva.
U zemlji koja se posljednjih godina hvališe smanjenjem broja zatvorenika, što je istina ako se usporedi s rekordnim brojem zatvorenika koji se ponavlja svako ljeto već desetljećima u francuskim zatvorima, anarhiste, njih, neće nikada zaobići represija države, kakve god bile političke okolnosti vladara.
Zato, nećemo ni mi zaobići državu i njene labirinte bez ispaljenog metka: zapalimo sve zatvore, sloboda za sve!
“Scripta manent”? Volens nolens!
Nekoliko solidarnih anarhista iz Pariza,
8. septembar 2016.
20 set 2016 Leggi il testo completo...
Antisocial Evolution
Nuovo sito anarco- nichilista
[it]
antisocialevolution.blackblogs.org
Introduzione al progetto Evoluzione Antisociale
Iniziando con l’introduzione a questo blog deve essere detto che non ci sarà alcuna mercificazione spettacolarizzata dei suoi contenuti in modo da renderli dei prodotti che si adottano e giustificano la sua esistenza. L’esistenza di questo blog si regge sui valori delle persone e non delle ideologie. All’interno dell’alienazione capitalista di mercificazione delle personalità e delle idee il discorso anarchico che vuole decostruire tutti i sistemi deve misurare le parole per non cadere nella trappola di offrire solo un altro prodotto della civiltà. Immergendoci nei più profondi pozzi del nostro essere accendiamo lampi caotici che cercano di affermare la vita davanti al controllo, davanti alle macchine della fogna tecnologica e alla comunicazione compromessa di Internet, e sfidare e profanare le astrazioni della Legge. Pensiamo che esistono molte posizioni individuali sull’anarchia e percezioni generalizzate che non sono state comunicate perché manca una certa cultura, prodotto della civiltà. Ma questo è esattamente ciò che vogliamo distruggere. Gli standard con i quali l’alienazione sfida il pensiero personale e rende l’agire impossibile, si deve mettere il piede su certi fondamenti per svelarli. Per andare aldilà di uno uso reificato del linguaggio, per distruggere e creare mediante un contenuto personale, annientando tutte le astrazioni della sistematizzazione civilizzata, le quali non sono altro che prodotti della dominazione sociale, e quindi cercare di scatenare la pluralità del caos. La cosa più importante da dire è che questo sperimento non è qui per “illuminare” qualcuno su come e perché si “dovrebbe” agire. Ci sono stati molti idealisti nel pensiero anarchico, e ognuno in cerca di speranze o di qualcosa a cui aggrapparsi per infrangere il proprio vuoto esistenziale li può leggere. Ci sono anche molti manichei che puzzano di senso del dovere per coloro che amano il senso di appartenenza. Questo sperimento non appartiene a nessuna tendenza fittizia né tenterà imperativamente di erigerne una, con il pericolo di creare un prodotto per i consumatori sterilizzati di un’epoca della massima depersonalizzazione. Cercherà invece di creare legami egoistici che non possiedono modelli di ruolo o un esito noto, legami tra gli ego individuali volontariamente lontani da immaginari legami-ruoli, che si creano all’interno di un contesto di resistenza che reagisce alla società. Questo non significa che coloro che scrivono queste righe sono una “élite” o qualche specie di specialisti in tuttologia, al contrario, provengono da qualcuno che vuole più sperimentazione nella teoria e nella pratica con liberazione totale come strumento delle persone, e mai come persone al servizio di cause idealistiche che acquisiscono la forma del significato universale. Quindi, non siamo dei proseliti dell’ideologema della “distruzione dell’esistente”, pilastro del nichilismo ideologico politico che si è sviluppato come un’inevitabile reazione alla fallita gestione degli esattamente stessi valori sacri, utilizzando un costrutto chiamato Anarchia a mo’ di castello al quale anarchico come ruolo deve dedicarsi secondo i bisogni di “questo”. Quando il tuo contenuto unico viene schiacciato sotto le forme di un sapere esplicito, tu inevitabilmente divieni ideologia.
Siamo contrari alla moralità e vediamo nell’ideologia un ostacolo fondamentale per la realizzazione dell’unicità della persona, ed entrambe consideriamo pilastri fondamentali per l’istituzionalizzazione del controllo, dei ruoli della società e dei sistemi che rafforzano e perpetuano la civiltà. Percepiamo la moralità come un sistema di valori santificati che esigono conformità, secondo un’immagine ideologica che ognuno ha costruito all’interno della propria mente e che indica la “strada giusta”. Non tutte le forme di moralità sono estremamente condannabili, mentre certe altre lo sono. La moralità può provenire da ognuno, non è connessa ad alcun -ismo, in realtà non ha a che fare con i termini. E’ sempre connessa al modo di pensare, ma soprattutto al luogo d’origine del modo di pensare e alla maniera in cui esso si rivela. Innanzitutto, se non abbiamo dei reali valori personali provenienti dalla nostra esperienza personale di vita, ma delle idee reificate come lo sono i valori, non importa se implichino universalità o meno, allora automaticamente parliamo della moralità. Ogni idea, costrutto della mente, elevata ad un livello più reale di colui che la valorizza è una coscienza ideologica, e questo non è la coscienza di una persona ma un’Idea con un contenuto predefinito, che di conseguenza porterà alla moralità perché questa idea non è mai stata vista come una scelta, bensì come una verità. Come la “strada giusta”, e certe volte come “l’unica strada”. Ed è qui che la politica si insedia. Ma noi non apparteniamo a nessuna ideologia politica. Noi apparteniamo a noi stessi. L’ideologema l’Anarchia contro l’Autorità crea solamente una nuova autorità sopra
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Introduzione al progetto Evoluzione Antisociale
Iniziando con l’introduzione a questo blog deve essere detto che non ci sarà alcuna mercificazione spettacolarizzata dei suoi contenuti in modo da renderli dei prodotti che si adottano e giustificano la sua esistenza. L’esistenza di questo blog si regge sui valori delle persone e non delle ideologie. All’interno dell’alienazione capitalista di mercificazione delle personalità e delle idee il discorso anarchico che vuole decostruire tutti i sistemi deve misurare le parole per non cadere nella trappola di offrire solo un altro prodotto della civiltà. Immergendoci nei più profondi pozzi del nostro essere accendiamo lampi caotici che cercano di affermare la vita davanti al controllo, davanti alle macchine della fogna tecnologica e alla comunicazione compromessa di Internet, e sfidare e profanare le astrazioni della Legge. Pensiamo che esistono molte posizioni individuali sull’anarchia e percezioni generalizzate che non sono state comunicate perché manca una certa cultura, prodotto della civiltà. Ma questo è esattamente ciò che vogliamo distruggere. Gli standard con i quali l’alienazione sfida il pensiero personale e rende l’agire impossibile, si deve mettere il piede su certi fondamenti per svelarli. Per andare aldilà di uno uso reificato del linguaggio, per distruggere e creare mediante un contenuto personale, annientando tutte le astrazioni della sistematizzazione civilizzata, le quali non sono altro che prodotti della dominazione sociale, e quindi cercare di scatenare la pluralità del caos. La cosa più importante da dire è che questo sperimento non è qui per “illuminare” qualcuno su come e perché si “dovrebbe” agire. Ci sono stati molti idealisti nel pensiero anarchico, e ognuno in cerca di speranze o di qualcosa a cui aggrapparsi per infrangere il proprio vuoto esistenziale li può leggere. Ci sono anche molti manichei che puzzano di senso del dovere per coloro che amano il senso di appartenenza. Questo sperimento non appartiene a nessuna tendenza fittizia né tenterà imperativamente di erigerne una, con il pericolo di creare un prodotto per i consumatori sterilizzati di un’epoca della massima depersonalizzazione. Cercherà invece di creare legami egoistici che non possiedono modelli di ruolo o un esito noto, legami tra gli ego individuali volontariamente lontani da immaginari legami-ruoli, che si creano all’interno di un contesto di resistenza che reagisce alla società. Questo non significa che coloro che scrivono queste righe sono una “élite” o qualche specie di specialisti in tuttologia, al contrario, provengono da qualcuno che vuole più sperimentazione nella teoria e nella pratica con liberazione totale come strumento delle persone, e mai come persone al servizio di cause idealistiche che acquisiscono la forma del significato universale. Quindi, non siamo dei proseliti dell’ideologema della “distruzione dell’esistente”, pilastro del nichilismo ideologico politico che si è sviluppato come un’inevitabile reazione alla fallita gestione degli esattamente stessi valori sacri, utilizzando un costrutto chiamato Anarchia a mo’ di castello al quale anarchico come ruolo deve dedicarsi secondo i bisogni di “questo”. Quando il tuo contenuto unico viene schiacciato sotto le forme di un sapere esplicito, tu inevitabilmente divieni ideologia.
Siamo contrari alla moralità e vediamo nell’ideologia un ostacolo fondamentale per la realizzazione dell’unicità della persona, ed entrambe consideriamo pilastri fondamentali per l’istituzionalizzazione del controllo, dei ruoli della società e dei sistemi che rafforzano e perpetuano la civiltà. Percepiamo la moralità come un sistema di valori santificati che esigono conformità, secondo un’immagine ideologica che ognuno ha costruito all’interno della propria mente e che indica la “strada giusta”. Non tutte le forme di moralità sono estremamente condannabili, mentre certe altre lo sono. La moralità può provenire da ognuno, non è connessa ad alcun -ismo, in realtà non ha a che fare con i termini. E’ sempre connessa al modo di pensare, ma soprattutto al luogo d’origine del modo di pensare e alla maniera in cui esso si rivela. Innanzitutto, se non abbiamo dei reali valori personali provenienti dalla nostra esperienza personale di vita, ma delle idee reificate come lo sono i valori, non importa se implichino universalità o meno, allora automaticamente parliamo della moralità. Ogni idea, costrutto della mente, elevata ad un livello più reale di colui che la valorizza è una coscienza ideologica, e questo non è la coscienza di una persona ma un’Idea con un contenuto predefinito, che di conseguenza porterà alla moralità perché questa idea non è mai stata vista come una scelta, bensì come una verità. Come la “strada giusta”, e certe volte come “l’unica strada”. Ed è qui che la politica si insedia. Ma noi non apparteniamo a nessuna ideologia politica. Noi apparteniamo a noi stessi. L’ideologema l’Anarchia contro l’Autorità crea solamente una nuova autorità sopra
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
Antisocial Evolution — new anarcho-nihilist website [en]
antisocialevolution.blackblogs.org
Starting with the introduction to this blog it has to be said that there will be no spectacularized commodification of its contents so as to make them products for adoption and justify its existence. Its existence stands on values of persons and not of ideologies. Inside the capitalist alienation of commodification of personalities and ideas the anarchist speech that intends to deconstruct all systems needs to be carefully used in its expression as not to fall into the trap of offering yet another product of civilisation. By diving into the deepest pits of our own being we unfold chaotic flashes which seek to affirm life against control, the machines of the technological sewer and the compromised communication of the internet as well as to defy and desecrate the abstractions of the Law. We believe there are many individual positions on anarchy and generally perceptions that are not being communicated because of the lack of a certain culture, a product of civilization. But this is exactly what we want to destroy. The standards that make alienation defying personal thinking and acting to be impossible but instead it has to step on certain foundations to unfold. To go beyond a reified use of language, to destroy and create with personal content annihilating all abstractions of civilised systematization which are products of societal domination and thus seek to unchain the plurality of chaos. Most important is to say that this experimentation is not here to ”enlighten” anyone about how they ”should” act and why. There have been many idealists in anarchist thinking of which whoever wants to buy hope or something to grasp on for the breach of their existential void can read. There are also many manicheans who reek of a sense of duty for those who like a sense of belonging. This experiment belongs to no fictional tendency nor will it try imperatively to raise one with the danger of creating a product for the sterilized consumers of the epoch of utmost depersonalization but instead it will aim at creating egoistic bonds which don’t have role models or a known outcome, between individual egos voluntarily away from the imaginary bonds-roles that are created within reactive to society contexts of resistance. This doesn’t mean that the ones who write these lines are an ”elite” or some kind of specialists in anything, on the contrary this comes from someones who want to experiment more in theory and practise with total liberation as a tool of the persons and never the persons in the service of idealistic causes that acquire the form of universal significance. Therefore we are not advocates of the ideologeme of the ”destruction of the existent”, the pillar of political ideological nihilism that raised itself as an unavoidable reaction to the failed management of the exact same sacred values, using a construct named Anarchy as a castle to which the anarchist as a role has given himself according to ”its” needs. When your unique content is crushed under forms of explicit knowledge ideology becomes you unavoidably.
We are against morality and we see ideology as a basic obstacle for realizing ones uniqueness, as well as both of them as basic pillars for the institutionalization of control, roles of society and systems that strengthen and perpetuate civilisation. We see morality as systems of sanctified values that demand compliance, according to the ideological image that anyone has constructed inside their minds and show the ”right path”. Not all forms of morality are extremely condemning whereas some others are. It can come from anyone, it is not connected to certain -isms, in fact it has nothing to do with terms. It is always connected to the way of thinking but most importantly to where the way of thinking originates from and how it unfolds. First of all if we don’t have real personal values coming from how we experience life but reified ideas as values, whether they imply universality or not doesn’t matter, we automatically speak of morality. Any idea, construct of the mind which is uplifted as more real than the one who values it, is an ideological conscience and this is not the conscience of the person but of an Idea with a predefined content, which consequently will bring morality because this idea was never seen as a choice, but as a truth. As the ”right path” and sometimes the ”only path”. There is where politics enthrones itself. We do not belong to any political ideologies. We belong to ourselves. The ideologeme of Anarchy vs Authority creates only new authority over the self, a ”temporary” internalized authority until it ”permanently” destroys ”all authority”. The minds of idealists create new constructs and new roles, but anarchy for us is not this, we see reality in the physical existence as constituted by unique beings who massify themselves when consumed by ideology and moralistic causes, who most of all demand soldiers and sacrifice for the Idea. This is the major problem for everyone. Reification. By using a certain word, a certain role, which contains ”essence” in itself, the ”common cause” is created and then the person, the self sacrifices his own cause on the altar of abstractions. We see all ideologies as chains, whether it takes the name of Anarchy or something from its very nature ideological as Democracy for instance. Even nihilism, everything can become an ideology, we might share common perceptions with some whereas with others nothing, but we will never become part of any of them. Our desire is not to meet and collaborate with Humans or any other construct out of the numerous out there but insurrected persons creating anarchy free of social residues which is mental and corporeal and will never become ”perfect”. This blog has no relation to the scattered promiscuous solidarity which is a characteristic of a plethora of anarchist political circles, as it is against politics and humanistic nature imperatives of Principles for the realization of imaginary revolutionary alienations and movements. We don’t see ourselves through any human belonging and we perceive the authentic relations as
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Starting with the introduction to this blog it has to be said that there will be no spectacularized commodification of its contents so as to make them products for adoption and justify its existence. Its existence stands on values of persons and not of ideologies. Inside the capitalist alienation of commodification of personalities and ideas the anarchist speech that intends to deconstruct all systems needs to be carefully used in its expression as not to fall into the trap of offering yet another product of civilisation. By diving into the deepest pits of our own being we unfold chaotic flashes which seek to affirm life against control, the machines of the technological sewer and the compromised communication of the internet as well as to defy and desecrate the abstractions of the Law. We believe there are many individual positions on anarchy and generally perceptions that are not being communicated because of the lack of a certain culture, a product of civilization. But this is exactly what we want to destroy. The standards that make alienation defying personal thinking and acting to be impossible but instead it has to step on certain foundations to unfold. To go beyond a reified use of language, to destroy and create with personal content annihilating all abstractions of civilised systematization which are products of societal domination and thus seek to unchain the plurality of chaos. Most important is to say that this experimentation is not here to ”enlighten” anyone about how they ”should” act and why. There have been many idealists in anarchist thinking of which whoever wants to buy hope or something to grasp on for the breach of their existential void can read. There are also many manicheans who reek of a sense of duty for those who like a sense of belonging. This experiment belongs to no fictional tendency nor will it try imperatively to raise one with the danger of creating a product for the sterilized consumers of the epoch of utmost depersonalization but instead it will aim at creating egoistic bonds which don’t have role models or a known outcome, between individual egos voluntarily away from the imaginary bonds-roles that are created within reactive to society contexts of resistance. This doesn’t mean that the ones who write these lines are an ”elite” or some kind of specialists in anything, on the contrary this comes from someones who want to experiment more in theory and practise with total liberation as a tool of the persons and never the persons in the service of idealistic causes that acquire the form of universal significance. Therefore we are not advocates of the ideologeme of the ”destruction of the existent”, the pillar of political ideological nihilism that raised itself as an unavoidable reaction to the failed management of the exact same sacred values, using a construct named Anarchy as a castle to which the anarchist as a role has given himself according to ”its” needs. When your unique content is crushed under forms of explicit knowledge ideology becomes you unavoidably.
We are against morality and we see ideology as a basic obstacle for realizing ones uniqueness, as well as both of them as basic pillars for the institutionalization of control, roles of society and systems that strengthen and perpetuate civilisation. We see morality as systems of sanctified values that demand compliance, according to the ideological image that anyone has constructed inside their minds and show the ”right path”. Not all forms of morality are extremely condemning whereas some others are. It can come from anyone, it is not connected to certain -isms, in fact it has nothing to do with terms. It is always connected to the way of thinking but most importantly to where the way of thinking originates from and how it unfolds. First of all if we don’t have real personal values coming from how we experience life but reified ideas as values, whether they imply universality or not doesn’t matter, we automatically speak of morality. Any idea, construct of the mind which is uplifted as more real than the one who values it, is an ideological conscience and this is not the conscience of the person but of an Idea with a predefined content, which consequently will bring morality because this idea was never seen as a choice, but as a truth. As the ”right path” and sometimes the ”only path”. There is where politics enthrones itself. We do not belong to any political ideologies. We belong to ourselves. The ideologeme of Anarchy vs Authority creates only new authority over the self, a ”temporary” internalized authority until it ”permanently” destroys ”all authority”. The minds of idealists create new constructs and new roles, but anarchy for us is not this, we see reality in the physical existence as constituted by unique beings who massify themselves when consumed by ideology and moralistic causes, who most of all demand soldiers and sacrifice for the Idea. This is the major problem for everyone. Reification. By using a certain word, a certain role, which contains ”essence” in itself, the ”common cause” is created and then the person, the self sacrifices his own cause on the altar of abstractions. We see all ideologies as chains, whether it takes the name of Anarchy or something from its very nature ideological as Democracy for instance. Even nihilism, everything can become an ideology, we might share common perceptions with some whereas with others nothing, but we will never become part of any of them. Our desire is not to meet and collaborate with Humans or any other construct out of the numerous out there but insurrected persons creating anarchy free of social residues which is mental and corporeal and will never become ”perfect”. This blog has no relation to the scattered promiscuous solidarity which is a characteristic of a plethora of anarchist political circles, as it is against politics and humanistic nature imperatives of Principles for the realization of imaginary revolutionary alienations and movements. We don’t see ourselves through any human belonging and we perceive the authentic relations as
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
Tolosa [Francia]: Sabotaggio di solidarietà con gli anarchici coinvolti nell’operazione “Scripta Manent” (12/09/2016) [it]
Ad un veicolo di Eiffage, uno di Bouygues [aziende costruttrici di carceri], 2 di Orange [azienda di telecomunicazioni] e ad una macchina privata sono state tagliate le gomme durante il fine settimana.
Queste aziende sono attivamente coinvolte nella costruzioni delle carceri, nello sfruttamento dei detenuti o assistono gli sbirri.
Pensiamo ai nostri compagni coinvolti nella presente operazione repressiva in Italia.
Baci
Toulouse [Francuska]: Solidarna sabotaža s anarhistima pogođenim represivnom operacijom “Scripta Manent” u Italiji (12.09.2016.)
Jednom vozilu poduzeća Eiffage, jednom Bouygues [poduzeća koja grade zatvore], dvoma Orangea [poduzeće za telekomunikacije] i jednom privatnom automobilu prerezali smo gume tokom vikenda. Ova su poduzeća aktivno uključena u izgradnju zatvora, izrabljivanje zatvorenika ili su pomoćnici pandura.
Mislimo na naše drugove pogođene sadašnjom
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Queste aziende sono attivamente coinvolte nella costruzioni delle carceri, nello sfruttamento dei detenuti o assistono gli sbirri.
Pensiamo ai nostri compagni coinvolti nella presente operazione repressiva in Italia.
Baci
Toulouse [Francuska]: Solidarna sabotaža s anarhistima pogođenim represivnom operacijom “Scripta Manent” u Italiji (12.09.2016.)
Jednom vozilu poduzeća Eiffage, jednom Bouygues [poduzeća koja grade zatvore], dvoma Orangea [poduzeće za telekomunikacije] i jednom privatnom automobilu prerezali smo gume tokom vikenda. Ova su poduzeća aktivno uključena u izgradnju zatvora, izrabljivanje zatvorenika ili su pomoćnici pandura.
Mislimo na naše drugove pogođene sadašnjom
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
Montreuil [Francia]: La solidarietà è l’azione diretta (06/09/2016) [it]
Nelle prime ore della mattina di 6 settembre abbiamo dato fuoco a 5 autolib [servizio di auto elettriche a noleggio automatico] a nella via Beausse e nella via Sergent Godefroy a Montreuil.
Queste macchine sono il segno dell’imborghesimento della città. I loro cosiddetti veicoli “puliti” non sono che un altro passo in avanti verso lo sfruttamento della natura e degli umani, come l’energia nucleare.
Un mondo che noi combattiamo.
Solidarietà con i detenuti a seguito del movimento contro la Legge sul lavoro e il suo mondo, almeno con coloro che hanno mantenuto la testa alta di fronte alla repressione. Lo solidarietà non si dovrebbe limitare alle dichiarazioni. Non si esprime solo attraverso il sostegno legale, nelle assemblee utilizzate come trampolino di lancio politico per gli specialisti della “difesa”. La solidarietà è l’azione diretta.
Libertà per tutti e tutte!
La piccola fiammiferaia e le sue compagne
Montreuil [Francuska]: Solidarnost je direktna akcija (06.09.2016.)
Rano ujutro 6. septembra zapalili smo 5 autoliba [električni automobili za naizmjenično automatsko iznajmljivanje], u ulici Victor Beausse i u ulici Sergent Godefroy u Montreuilu.
Ona su znak džentrifikacije grada. Ta navodno “čista” vozila su samo još jedan korak dalje u izrabljivanju prirode i čovjeka, kao što je nuklearna energija.
Svijet protiv kojeg se mi borimo.
Solidarnost sa zatvorenicima uslijed pokreta protiv zakona o Radu i
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Queste macchine sono il segno dell’imborghesimento della città. I loro cosiddetti veicoli “puliti” non sono che un altro passo in avanti verso lo sfruttamento della natura e degli umani, come l’energia nucleare.
Un mondo che noi combattiamo.
Solidarietà con i detenuti a seguito del movimento contro la Legge sul lavoro e il suo mondo, almeno con coloro che hanno mantenuto la testa alta di fronte alla repressione. Lo solidarietà non si dovrebbe limitare alle dichiarazioni. Non si esprime solo attraverso il sostegno legale, nelle assemblee utilizzate come trampolino di lancio politico per gli specialisti della “difesa”. La solidarietà è l’azione diretta.
Libertà per tutti e tutte!
La piccola fiammiferaia e le sue compagne
Montreuil [Francuska]: Solidarnost je direktna akcija (06.09.2016.)
Rano ujutro 6. septembra zapalili smo 5 autoliba [električni automobili za naizmjenično automatsko iznajmljivanje], u ulici Victor Beausse i u ulici Sergent Godefroy u Montreuilu.
Ona su znak džentrifikacije grada. Ta navodno “čista” vozila su samo još jedan korak dalje u izrabljivanju prirode i čovjeka, kao što je nuklearna energija.
Svijet protiv kojeg se mi borimo.
Solidarnost sa zatvorenicima uslijed pokreta protiv zakona o Radu i
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
Amsterdam [Paesi Bassi]: Approvata l’estradizione in Germania dell’anarchica accusata di rapina in banca (15/09/206) [it]
Il tribunale di Amsterdam ha deciso oggi, 15 settembre 2016, di soddisfare la richiesta dello Stato tedesco per estradare la nostra compagna che affronterà il processo ad Aachen (Aquisgrana), accusata di rapina in banca.
Il verdetto è stato pronunciato intorno alle 12:30 ed è stata immediatamente portata via.
Il tribunale era pieno di amici e compagni in solidarietà e sostegno con la compagna che affronta la repressione.
Solidarietà nella lotta
solidariteit.noblogs.org
Amsterdam [Nizozemska]: Odobreno izručenje anarhistice optužene za pljačku banke u Njemačkoj (15.09.2016.)
Sud u Amsterdamu je danas 15.09.2016. odlučio da udovolji zahtjevu njemačke države o izručenju naše drugarice kojoj će biti suđeno u Aachenu, optuženoj za pljačku banke.
Odluka je donešena oko 12:30 i smjesata je odvedena.
Sud je bio ispunjen prijateljima i drugovima u solidarnosti i podršci drugarici suočenoj s
...
Il verdetto è stato pronunciato intorno alle 12:30 ed è stata immediatamente portata via.
Il tribunale era pieno di amici e compagni in solidarietà e sostegno con la compagna che affronta la repressione.
Solidarietà nella lotta
solidariteit.noblogs.org
Amsterdam [Nizozemska]: Odobreno izručenje anarhistice optužene za pljačku banke u Njemačkoj (15.09.2016.)
Sud u Amsterdamu je danas 15.09.2016. odlučio da udovolji zahtjevu njemačke države o izručenju naše drugarice kojoj će biti suđeno u Aachenu, optuženoj za pljačku banke.
Odluka je donešena oko 12:30 i smjesata je odvedena.
Sud je bio ispunjen prijateljima i drugovima u solidarnosti i podršci drugarici suočenoj s
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
Repubblica Ceca: Arrestato l’anarchico latitante Lukáš Borl (04/09/2016) [it]
Domenica 4 settembre la polizia ha catturato il nostro compagno Lukáš Borl. Lukáš è un anarchico che per quasi un anno ha vissuto nella latitanza a causa di un’intensa sorveglianza precedente. Lunedì 5 settembre il tribunale ha ordinato la custodia preventiva. La PM Naďa Voláková ha commentato così il caso per l’agenzia stampa ceca: “Confermo la cattura di un uomo accusato di aver fondato, sostenuto e promosso un movimento finalizzato a sopprimere i diritti umani e le libertà, accusato di ricatto e atti illeciti dannosi...”
Non conosciamo ancora le accuse specifiche. Continueremo a fornire aggiornamenti. Potete esprimere il vostro sostegno inviando lettere o attraverso delle manifestazioni spontanee.
Lukáš si trova nel carcere preventivo di Litomerice. Questo l’indirizzo:
Lukáš Borl 1.3.1982
Vazební věznice Litoměřice
Veitova 1
412 81 Litoměřice
Češka: Uhapšen anarhist bjegunac Lukáš Borl (04.09.2016.)
U nedjelju 4. septembra policija je uhapsila našeg druga Lukáša Borla. Lukáš Borl je anarhist koji je oko godinu dana živio u ilegali zbog prethodnog intenzivnog nadzora. U ponedjeljak 5. septembra sud je donio odluku o preventivnom zatvaranju. Državna tužiteljica, Nadija Volakova, komentirala je na ovaj način slučaj za češku novinsku agenciju: “Potvrđujem hapšenje čovjeka optuženog za osnivanje, podršku i promicanje pokreta namijenjenog gušenju ljudskih prava i sloboda, za ucjenu i nanošenje djela kaznene štete...”
Još ne znamo točno za što je Lukaš
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Non conosciamo ancora le accuse specifiche. Continueremo a fornire aggiornamenti. Potete esprimere il vostro sostegno inviando lettere o attraverso delle manifestazioni spontanee.
Lukáš si trova nel carcere preventivo di Litomerice. Questo l’indirizzo:
Lukáš Borl 1.3.1982
Vazební věznice Litoměřice
Veitova 1
412 81 Litoměřice
Češka: Uhapšen anarhist bjegunac Lukáš Borl (04.09.2016.)
U nedjelju 4. septembra policija je uhapsila našeg druga Lukáša Borla. Lukáš Borl je anarhist koji je oko godinu dana živio u ilegali zbog prethodnog intenzivnog nadzora. U ponedjeljak 5. septembra sud je donio odluku o preventivnom zatvaranju. Državna tužiteljica, Nadija Volakova, komentirala je na ovaj način slučaj za češku novinsku agenciju: “Potvrđujem hapšenje čovjeka optuženog za osnivanje, podršku i promicanje pokreta namijenjenog gušenju ljudskih prava i sloboda, za ucjenu i nanošenje djela kaznene štete...”
Još ne znamo točno za što je Lukaš
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
Varsavia [Polonia]: Appello urgente per il sostegno ai 3 anarchici detenuti (14/09/206) [it]
Aggiornamento del 21/09: Siamo felici di annunciare che il primo dei tre detenuti è stato liberato! Gli altri due saranno liberati al principio della prossima settimana. Insieme siamo riusciti a raccogliere tutta la cauzione (60.000 PLN, 13.800 Euro) in tempo! La maggior parte del denaro è stato prestato e lo dovremo restituire, il che vuol dire che continuiamo a raccogliere fondi per restituire il credito e per future spese degli avvocati. Un grande ringraziamento va a ogni persona o gruppo che ha supportato i detenuti, facendo possibile la loro liberazione. Avete ancora una volta confermato che la meravigliosa potenza della solidarietà può migliorare veramente la situazione dei detenuti. La liberazione dei 3 anarchici dimostra quanto sono importanti le campagne di solidarietà. Però non dobbiamo dimenticare che, anche se sono fuori dalla prigione, non è finita qui. L’investigazione contro i nostri compagni continua. Fino a che non finisca il processo, staranno sottoposti a un regime di massima vigilanza da parte della polizia. Le condizioni della liberazione sotto cauzione sono molto rigorose – gli accusati non possono comunicare fra di loro o con i testimoni del processo, devono firmare tutti i giorni della settimana e non possono andarsene da casa o viaggiare. In questa nuova situazione, di particolare importanza sono le norme di comportamento sicuro, che abbiamo menzionato anteriormente – non spettegolare, speculare o ripetere informazioni non verificate sulla loro vicenda. Ancora una volta, un ringraziamento va rivolto a tutte le persone che hanno supportato la campagna di solidarietà! Questa mobilizzazione e la solidarietà meritano una grande ammirazione. Ogni piccolo aiuto è di inestimabile importanza. La solidarietà porta alla libertà! (informa-azione.info)
I 3 di Varsavia sono stati arrestati in maggio e da allora si trovano rinchiusi nel carcere di alta sorveglianza. I loro contatti con l’esterno sono estremamente limitati e rischiano pesanti condanne secondo le nuove leggi antiterrorismo e antianarchiche. Sono ancora in attesa del processo.
Oggi, durante l’udienza che ha esaminato l’appello contro la detenzione prolungata dei 3 anarchici, il tribunale ha deciso di rilasciarli su cauzione. La somma stabilita è di 20 mila PLN (4600 euro) per ognuno. Se il denaro sarà trasferito nell’arco di una settimana (7 giorni da oggi 14/9, fino al 21 settembre) gli arrestati saranno rilasciati e tenuti sotto sorveglianza.
60 mila PLN (13800) euro è una fortuna per le famiglie e gli amici degli arrestati. Raccogliere questi fondi in solo una settimana sembra poco probabile. Se puoi – esprimi il tuo sostegno, o finanziario o inoltrando questo appello per la raccolta fondi. Ogni euro è passo avanti per tirarli fuori.
Il rilascio per questi anarchici arrestati significherebbe la fine delle torture quotidiane inflitte dopo più di 3 mesi nell’isolamento. Non possiamo farci sfuggire dalle mani questa opportunità!
Per il sostegno:
Account Holder: VpKK e.V.
IBAN: DE 4085 0205 0000 0361 5700
BIC: BFSWDE33DRE
Bank für Sozialwirtschaft
Note: Donation ABC Warsaw \ ACK Warszawa IMPORTANTE: Non dimenticare la nota „Donazione ABC Varsavia” o „ACK Warszawa”. Senza questo nessuno saprà che la tua donazione è destinata proprio ai tre anarchici di Varsavia.
Maggiori informazioni su: www.wawa3.noblogs.org
Ažurirano 21.09.: S radošću objavljujemo da je prvi od trojice zatvorenika oslobođen! Ostala dvojica bit će oslobođeni početkom idućeg tjedna. Zajedno smo uspjeli sakupiti čitavu kauciju (60.000 PLN, 13.800 Euro) na vrijeme! Veći dio novca je posuđen i morat ćemo ga vratiti, što znači da ga nastavljamo sakupljati kako bi vratili i za buduće troškove advokata. Veliko hvala svakoj osobi ili grupi koja je podržala zatvorenike i za sve što je učinila za njihovo oslobođenje. Još ste jednom potvrdili da predivna snaga solidarnosti može zaista poboljšati situaciju zatvorenika. Oslobođenje 3 anarhista dokazuje koliko su bitne kampanje solidarnosti. No, ne smijemo zaboraviti da mada su izašli iz zatvora, stvar se ne završava ovdje. Istraga koja se vodi protiv naših drugova se nastavlja. Sve do okončanja procesa bit će podvrgnuti režimu maksimalnog policijskog nadzora. Uvjeti otpuštanja uz kauciju su vrlo strogi – optuženii ne smiju komunicirati međusobno ili sa svjedocima procesa, moraju svakodnevno se javljati na policiju i ne mogu napustiti dom ili putovati. U ovoj novoj situaciji veoma su bitna pravila sigurnog ponašanja, koje smo prije naveli – ne ogovarati, špekulirati ili ponavljati neprovjerene informacije o njihovoj priči. Još jednom upućujemo
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I 3 di Varsavia sono stati arrestati in maggio e da allora si trovano rinchiusi nel carcere di alta sorveglianza. I loro contatti con l’esterno sono estremamente limitati e rischiano pesanti condanne secondo le nuove leggi antiterrorismo e antianarchiche. Sono ancora in attesa del processo.
Oggi, durante l’udienza che ha esaminato l’appello contro la detenzione prolungata dei 3 anarchici, il tribunale ha deciso di rilasciarli su cauzione. La somma stabilita è di 20 mila PLN (4600 euro) per ognuno. Se il denaro sarà trasferito nell’arco di una settimana (7 giorni da oggi 14/9, fino al 21 settembre) gli arrestati saranno rilasciati e tenuti sotto sorveglianza.
60 mila PLN (13800) euro è una fortuna per le famiglie e gli amici degli arrestati. Raccogliere questi fondi in solo una settimana sembra poco probabile. Se puoi – esprimi il tuo sostegno, o finanziario o inoltrando questo appello per la raccolta fondi. Ogni euro è passo avanti per tirarli fuori.
Il rilascio per questi anarchici arrestati significherebbe la fine delle torture quotidiane inflitte dopo più di 3 mesi nell’isolamento. Non possiamo farci sfuggire dalle mani questa opportunità!
Per il sostegno:
Account Holder: VpKK e.V.
IBAN: DE 4085 0205 0000 0361 5700
BIC: BFSWDE33DRE
Bank für Sozialwirtschaft
Note: Donation ABC Warsaw \ ACK Warszawa IMPORTANTE: Non dimenticare la nota „Donazione ABC Varsavia” o „ACK Warszawa”. Senza questo nessuno saprà che la tua donazione è destinata proprio ai tre anarchici di Varsavia.
Maggiori informazioni su: www.wawa3.noblogs.org
Ažurirano 21.09.: S radošću objavljujemo da je prvi od trojice zatvorenika oslobođen! Ostala dvojica bit će oslobođeni početkom idućeg tjedna. Zajedno smo uspjeli sakupiti čitavu kauciju (60.000 PLN, 13.800 Euro) na vrijeme! Veći dio novca je posuđen i morat ćemo ga vratiti, što znači da ga nastavljamo sakupljati kako bi vratili i za buduće troškove advokata. Veliko hvala svakoj osobi ili grupi koja je podržala zatvorenike i za sve što je učinila za njihovo oslobođenje. Još ste jednom potvrdili da predivna snaga solidarnosti može zaista poboljšati situaciju zatvorenika. Oslobođenje 3 anarhista dokazuje koliko su bitne kampanje solidarnosti. No, ne smijemo zaboraviti da mada su izašli iz zatvora, stvar se ne završava ovdje. Istraga koja se vodi protiv naših drugova se nastavlja. Sve do okončanja procesa bit će podvrgnuti režimu maksimalnog policijskog nadzora. Uvjeti otpuštanja uz kauciju su vrlo strogi – optuženii ne smiju komunicirati međusobno ili sa svjedocima procesa, moraju svakodnevno se javljati na policiju i ne mogu napustiti dom ili putovati. U ovoj novoj situaciji veoma su bitna pravila sigurnog ponašanja, koje smo prije naveli – ne ogovarati, špekulirati ili ponavljati neprovjerene informacije o njihovoj priči. Još jednom upućujemo
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19 set 2016 Leggi il testo completo...
RadioAzione[Italia]
It Comes As No Surprise
Operation "Scripta Manent" [en]
As I had already written in a statement a few days ago about the operation "Scripta Manent" ["written words remain"], 32 comrades across the Italy were awakened by the dogs in uniforms at dawn of September 6.
The result of this new operation, ordered by Turin Prosecutor's Office trough its inquisitor Roberto M. Sparagna, is 7 arrested and 15 under investigation.
The eight comrade, editor of Croce Nera [Anarchist Black Cross], Daniele was arrested following the search when are found the batteries and a handbook for electrician.
Apart from Alfredo and Nicola, already in Ferrara's prison for the wounding of Roberto Adinolfi, the other arrested comrades are Alessandro, Marco, Danilo, Valentina and Anna.
The articles 270bis [association for purposes of terrorism], 280 bis [attacks for terrorist or subversive purposes] and 285 [threatening to commit a terrorist crime] are the sum of the alleged offences which started as far back as 2003 and are related to a series of attacks signed by "FAI-Federazione Anarchica Informale", through the cells "“Narodnaja Volja”, “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)” [Fire and Similar Craftwork Cooperative, occasionally spectacular], “FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda)” [Anonymous and Terrible Revolt], and the cell "Olga". The comrades Alfredo and Nicola have assumed the responsibility for their participation in this cell and for the wounding of Adinolfi.
So, another investigation of Informal Anarchist Organization, another attempt to fishing in troubled waters just to ensure the salary which is going to fatten another Savonarola and his family in period between the investigation and the trial.
Am I surprised by just another operation?
Not at all!
If I swim in the ocean voluntary, I know very well that I will meet the sharks sooner or later.
But, these sharks can be sure they can't scare me in my accrossing...
I WILL NOT RETREAT!
Prosecutions, searches, investigations, prisons and trials don't touch me at all. On the contrary, the more I feel you on my back the more I feel the rage...
They will never make me take a step back, and they will never make me change my mind that, from the moment I came into this world against my will, I will do my best to live better in it...
They will never make me change my idea that the direct action is the only weapon to destroy this miserable and opulent existent.
Therefore, I am not a "poor comrade" who has suffered harassment from cops and a judge, because since I realized that I madly love my ideas, I took everything into consideration, with no exceptions.
A small example can be this temporarily reopening of the RadioAzione website which I shut down more than a year ago, and now it will try to update the comrades exclusively on this operation, publishing communiques, solidarity acts and updates on arrested comrades.
It will not be published anything else, and the reasons are the same which led me to shut down the web site in August 2015.
I hope that the non-Italian comrades won't hold it against me, I have many doubts even today about things that I don't know well and I didn't knew well in the past.
It is not a coincidence that I will update only on operation "Scripta Manent".
In this operation are involved the very few comrades, brothers and sisters, the ones I always felt very close in these last twenty years, and with someone of them even more.
Alessandro, Marco, Danilo, Valentina, Anna, Alfredo, Nicola, and Daniele too, will be everyday on my mind until the day I will see them out of the concentration camp of the State.
They will walk with me, in my thoughts, outside the prison walls, bars and special sections.
They will walk with me, in my thoughts, along the dark path which lead to anarchy.
In the end, the national press are reaffirming the same role of inquisitors and jackals, following very carefully a series of anarchist websites to transcript on their toilet paper excerpts of our reflections, accompanying them with their Lombroso-reminiscence analyses.
Especially the center-left press, like good little ships and the voice of the master, in order to hide the fact that the money for the earthquake, and for the previous one, will never be allocated (it will be used for restructuring the bank of the minister Boschi's father), it splash the anarchists and their solidarity communiques across the front page, hoping for comments of idiotic and conservative zombie mass who lives in the suburbs of the net.
But, don't worry, because in our thoughts are also you, journo hacks and jackals.
As every empire that should be destroyed, it begins with destroying the army to reach the kings and the queens.
If the "written words remains", be sure that despite the arrests and searches our ideas will survive too, until the day we will see them realized... but in that world will not be place for you.
For anarchy, for direct action.
Me, myself and I
Naples, 11 Semptember 2016
(translated by anarhija.info)
The result of this new operation, ordered by Turin Prosecutor's Office trough its inquisitor Roberto M. Sparagna, is 7 arrested and 15 under investigation.
The eight comrade, editor of Croce Nera [Anarchist Black Cross], Daniele was arrested following the search when are found the batteries and a handbook for electrician.
Apart from Alfredo and Nicola, already in Ferrara's prison for the wounding of Roberto Adinolfi, the other arrested comrades are Alessandro, Marco, Danilo, Valentina and Anna.
The articles 270bis [association for purposes of terrorism], 280 bis [attacks for terrorist or subversive purposes] and 285 [threatening to commit a terrorist crime] are the sum of the alleged offences which started as far back as 2003 and are related to a series of attacks signed by "FAI-Federazione Anarchica Informale", through the cells "“Narodnaja Volja”, “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)” [Fire and Similar Craftwork Cooperative, occasionally spectacular], “FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda)” [Anonymous and Terrible Revolt], and the cell "Olga". The comrades Alfredo and Nicola have assumed the responsibility for their participation in this cell and for the wounding of Adinolfi.
So, another investigation of Informal Anarchist Organization, another attempt to fishing in troubled waters just to ensure the salary which is going to fatten another Savonarola and his family in period between the investigation and the trial.
Am I surprised by just another operation?
Not at all!
If I swim in the ocean voluntary, I know very well that I will meet the sharks sooner or later.
But, these sharks can be sure they can't scare me in my accrossing...
I WILL NOT RETREAT!
Prosecutions, searches, investigations, prisons and trials don't touch me at all. On the contrary, the more I feel you on my back the more I feel the rage...
They will never make me take a step back, and they will never make me change my mind that, from the moment I came into this world against my will, I will do my best to live better in it...
They will never make me change my idea that the direct action is the only weapon to destroy this miserable and opulent existent.
Therefore, I am not a "poor comrade" who has suffered harassment from cops and a judge, because since I realized that I madly love my ideas, I took everything into consideration, with no exceptions.
A small example can be this temporarily reopening of the RadioAzione website which I shut down more than a year ago, and now it will try to update the comrades exclusively on this operation, publishing communiques, solidarity acts and updates on arrested comrades.
It will not be published anything else, and the reasons are the same which led me to shut down the web site in August 2015.
I hope that the non-Italian comrades won't hold it against me, I have many doubts even today about things that I don't know well and I didn't knew well in the past.
It is not a coincidence that I will update only on operation "Scripta Manent".
In this operation are involved the very few comrades, brothers and sisters, the ones I always felt very close in these last twenty years, and with someone of them even more.
Alessandro, Marco, Danilo, Valentina, Anna, Alfredo, Nicola, and Daniele too, will be everyday on my mind until the day I will see them out of the concentration camp of the State.
They will walk with me, in my thoughts, outside the prison walls, bars and special sections.
They will walk with me, in my thoughts, along the dark path which lead to anarchy.
In the end, the national press are reaffirming the same role of inquisitors and jackals, following very carefully a series of anarchist websites to transcript on their toilet paper excerpts of our reflections, accompanying them with their Lombroso-reminiscence analyses.
Especially the center-left press, like good little ships and the voice of the master, in order to hide the fact that the money for the earthquake, and for the previous one, will never be allocated (it will be used for restructuring the bank of the minister Boschi's father), it splash the anarchists and their solidarity communiques across the front page, hoping for comments of idiotic and conservative zombie mass who lives in the suburbs of the net.
But, don't worry, because in our thoughts are also you, journo hacks and jackals.
As every empire that should be destroyed, it begins with destroying the army to reach the kings and the queens.
If the "written words remains", be sure that despite the arrests and searches our ideas will survive too, until the day we will see them realized... but in that world will not be place for you.
For anarchy, for direct action.
Me, myself and I
Naples, 11 Semptember 2016
(translated by anarhija.info)
12 set 2016 Leggi il testo completo...
RadioAzione[Italia]
Niente di cui stupirsi
Operazione „Scripta Manent” [hr]
Come avevo già scritto, in un comunicato di qualche giorno fa circa l’operazione “Scripta Manent”(“Gli scritti restano”), la mattina del 6 settembre 32 compagni in tutta Italia veniamo svegliati all’alba dai cani in divisa.
Risultato di questa nuova operazione, ordinata dalla Procura di Torino tramite il suo inquisitore Roberto M. Sparagna, è di 15 indagati e 7 arresti. Un ottavo compagno e redattore di Croce Nera Anarchica, Daniele, viene arrestato in seguito alla perquisizione in cui gli vengono ritrovate delle batterie ed un manuale da elettricista.
Oltre ad Alfredo e Nicola, già in carcere a Ferrara per il ferimento di Roberto Adinolfi, vengono arrestati i compagni Alessandro, Marco, Danilo Valentina e Anna.
Gli articoli 270 bis, 280 bis e 285 sono la somma dei fatti contestati che partono dal lontano 2003 e riguardanti tutti una serie di attacchi firmati “Federazione Anarchica Informale” attraverso le cellule “Narodnaja Volja”, “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)”, “FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda)”, e la cellula “Olga” per cui è stata rivendicata l’appartenenza, insieme al ferimento di Roberto Adinolfi, dai compagni Alfredo e Nicola.
Quindi l’ennesima inchiesta sulla Federazione Anarchica Informale, l’ennesimo tentativo di andare a pescare nel torbido pur di assicurarsi uno stipendio, che tra periodo di indagine e processo, faccia ingrassare il Savonarola di turno e la sua famiglia.
Sono meravigliato per questa ennesima operazione?
Nemmeno lontanamente!
Se volontariamente nuoto nell’oceano, so benissimo che prima o poi incontrerò gli squali.
Ma stiano sicuri i pescecani che questo non mi intimorirà nella traversata…
NON BATTERO’ RITIRATA!
Persecuzioni, perquisizioni, indagini, galere e tribunali non mi scalfiscono nemmeno di striscio, anzi più vi sento addosso e più mi sale la carogna…
Non mi faranno mai fare un passo indietro, e non mi faranno mai cambiare idea che dal momento che sono stato messo al mondo, contro la mia volontà, farò di tutto per starci meglio…
Non mi faranno mai cambiare idea che l’azione diretta è l’unica arma per distruggere questo squallido e opulento esistente.
Quindi non sono un “povero compagno”che ha subito le angherie della sbirraglia e di un magistrato, perché dal momento che ho capito di amare follemente le mie idee ho messo
...
Risultato di questa nuova operazione, ordinata dalla Procura di Torino tramite il suo inquisitore Roberto M. Sparagna, è di 15 indagati e 7 arresti. Un ottavo compagno e redattore di Croce Nera Anarchica, Daniele, viene arrestato in seguito alla perquisizione in cui gli vengono ritrovate delle batterie ed un manuale da elettricista.
Oltre ad Alfredo e Nicola, già in carcere a Ferrara per il ferimento di Roberto Adinolfi, vengono arrestati i compagni Alessandro, Marco, Danilo Valentina e Anna.
Gli articoli 270 bis, 280 bis e 285 sono la somma dei fatti contestati che partono dal lontano 2003 e riguardanti tutti una serie di attacchi firmati “Federazione Anarchica Informale” attraverso le cellule “Narodnaja Volja”, “Cooperativa Artigiana Fuoco e Affini (occasionalmente spettacolare)”, “FAI/RAT (Rivolta Anonima e Tremenda)”, e la cellula “Olga” per cui è stata rivendicata l’appartenenza, insieme al ferimento di Roberto Adinolfi, dai compagni Alfredo e Nicola.
Quindi l’ennesima inchiesta sulla Federazione Anarchica Informale, l’ennesimo tentativo di andare a pescare nel torbido pur di assicurarsi uno stipendio, che tra periodo di indagine e processo, faccia ingrassare il Savonarola di turno e la sua famiglia.
Sono meravigliato per questa ennesima operazione?
Nemmeno lontanamente!
Se volontariamente nuoto nell’oceano, so benissimo che prima o poi incontrerò gli squali.
Ma stiano sicuri i pescecani che questo non mi intimorirà nella traversata…
NON BATTERO’ RITIRATA!
Persecuzioni, perquisizioni, indagini, galere e tribunali non mi scalfiscono nemmeno di striscio, anzi più vi sento addosso e più mi sale la carogna…
Non mi faranno mai fare un passo indietro, e non mi faranno mai cambiare idea che dal momento che sono stato messo al mondo, contro la mia volontà, farò di tutto per starci meglio…
Non mi faranno mai cambiare idea che l’azione diretta è l’unica arma per distruggere questo squallido e opulento esistente.
Quindi non sono un “povero compagno”che ha subito le angherie della sbirraglia e di un magistrato, perché dal momento che ho capito di amare follemente le mie idee ho messo
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12 set 2016 Leggi il testo completo...
Rivendicazioni/Claims
Prigionieri anarchici/Anarchist prisoners
Riflessioni/Reflections
Pubblicazioni/Publications
325
Act for freedom now
Ad Nihilo
Agitasi
Anarchist Black Cross - Greece
Anarchist Libraries
Anarchist Worldwide
Anarhistička Biblioteka Makedonija
Anarquia.info
Attaque
Černorudá Příručka [Czech]
Chronik
Congegno Individualista – L'incendiario
ContraMadriz
Contra Toda Nocividad
Croce Nera Anarchica
Dark Matter Publlications
Des oreilles et des yeux
Edizioni Anarchismo - Archivio digitale
Edizioni Monte Bove
Elephant Editions
Inferno Urbano
Informazione Anarchica
Insuscettibile di Ravvedimento
Kairos - Journal anarchiste
Kronika odporu [Czech]
La Rebelión de las Palabras
Lukáš Borl // archiv
Network of Revolucionary Cells (SRB)
Parole al vento
Person(s) Unknown Publications
Propagación Anárquica
Publicación Refractario
RAAP
Sans Attendre Demain
Tormentas de Fogo
Traces of Fire
Untorelli Press
Warzone Distro