Greece: Update on anarchist hunger striker Ntinos Giagtzoglou (25/02/2018) [en]

Today, 24/02, early in the morning, a group of police special forces (EKAM) entered Korydallos prison and abducted comrade Konstantinos Giagtzoglou (who is on hunger strike since 21/02 demanding his permanent transfer in Korydallos prison, located in Athens) in order to transfer him to Larisa prison. Th comrade fought back which resulted in him being injured by the pigs. He wasn’t allowed to take any of his stuff, not even his medicine.
As an immediate response, the rest of the prisoners rose up and captured all prison wings, demanding a meeting with a representative of the Justice Department. They demand the immediate return of Konstantinos in Korydallos prison.
As a result of the massive mobilization in Korydallos, Malandrino and Chania prisons, a representative of the Justice Department has met with representatives of the prisoners in Korydallos prison (the whole prison was occupied by the prisoners for 5 hours) and has promised them that there will be a new council in session in Monday to examine our comrade’s demand. The prisoners ended the occupation warning him that they will take action again if the comrade’s demand is not met.
Ntinos is now in Larisa prison and announced that he will escalate his hunger strike to thirst strike starting from Sunday, 25/02/2018. He has also published a letter about his struggle.
The comrade’s letter:

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Grecia: Aggiornamenti sul prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou in sciopero della fame (24/02/2018) [it]

Oggi, 24/02, di prima mattina un gruppo di forze speciali della polizia (EKAM) è entrato nel carcere di Korydallos sequestrando il compagno Konstantinos Giagtzoglou (in sciopero della fame da 21/02, esigendo il trasferimento permanente nel carcere di Korydallos, situato ad Atene), per trasferirlo nel carcere di Larissa. Il compagno ha opposto resistenza, ed è perciò stato ferito dai maiali. Non gli è stato permesso di prendere alcuna delle sue cose, neanche le medicine.

Come risposta immediata il resto dei detenuti si è ribellato occupando tutte le sezioni del carcere, esigendo un’incontro il rappresentante del Ministero della Giustizia, per chiedere l’immediato ritorno di Konstantinos nel carcere di Korydallos.

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Greece: Updates on anarchist prisoner-hunger striker Konstantinos Giagtzoglou (24/02/2018) [en]

Today, 24/02, early in the morning, a group of police special forces (EKAM) entered Korydallos prison and abducted comrade Konstantinos Giagtzoglou (who is on hunger strike since 21/02 demanding his permanent transfer in Korydallos prison, located in Athens) in order to transfer him to Larisa prison. Th comrade fought back which resulted in him being injured by the pigs. He wasn’t allowed to take any of his stuff, not even his medicine.

As an immediate response, the rest of the prisoners rose up and captured all prison wings, demanding a meeting with a representative of the Justice Department. They demand the immediate return of Konstantinos in Korydallos prison.

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Brasile: Solidarietà con gli anarchici colpiti dall'"Operazione Érebo" [it]

Alcune parole di solidarietà con gli anarchici colpiti dall'operazione "Erebo" a Porto Alegre (RS), da qualche luogo nel territorio controllato dallo Stato brasiliano e capitalismo globale.

Quasi quattro mesi fa un'operazione di polizia con a capo il commissario Jardin ha portato alla perquisizione di abitazioni e spazi collettivi nella città di Porto Alegre. Diverse persone e spazi sono diventati bersaglio di questa operazione, e alcuni libri pubblicati dalla biblioteca anarchica Kaos sono stati usati come prova per accusare i compagni.

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Besançon [Francia]: Una lama sotto il giubbotto e la rabbia dentro (22/02/2018) [it]

“Passeggiavo per le stradine, alla ricerca dei grossi venduti che ogni giorno si arricchiscono sulla pelle dei/le detenuti/e”

Questa piccola strofa di canzone popolare l’ho canticchiata ritornando dalla mia passeggiata, contento/a del sabotaggio di qualche meccanismo della reclusione. Un mucchio di imprese finanziano, concepiscono e costruiscono le strutture della repressione, che si tratti di prigioni o di CIE, oppure dei nuovoi locali del Ministero dell’Interno.

Al mattino del 22 febbraio, alcuni veicoli di imprese sono rimasti fermi, dopo aver avuto i pneumatici bucati. Fra questi c’erano:

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Spagna: Uscito il 2° numero di “Puañalada al nacionalismo” (02/2018) [it]

E’ ora disponibile la seconda parte di questa raccolta di testi anarchici contro il nazionalismo. Nel secondo numero potete trovare i seguenti testi:

- Cartas contra el patriotismo de los burgueses

- Patriotismo, una amenaza para la libertad

- Perplejidades intempestivas

- Ningún Estado nos hará libres

- Comunicado anarquista para los que apoyan al Congreso Nacional Indígena

- Destruye las barreras

Qui potete scaricare il PDF. Per ordini (2 euro a copia, 1,5 per distributori) o inviare proposte di testo per numeri futuri scrivere al seguente indirizzo: grupotension@inventati.org

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Grecia: Il prigioniero anarchico Konstantinos Yiagtzoglou in sciopero della fame (21/02/2018) [it]

Ieri, 21.02.18, il prigioniero anarchico Konstantinos Yiagtzoglou ha iniziato uno sciopero della fame per chiedere il suo trasferimento dal carcere di Larissa alla prigione di Korydallos a seguito del rigetto della sua richiesta da parte del Comitato Centrale per i Trasferimenti. Attualmente si trova nella prigione di Korydallos, dove è stato portato ieri per un processo in corso.
Un testo del compagno uscirà nei prossimi giorni.

Lanciamo un’assemblea aperta di emergenza per pianificare le azioni di solidarietà con lo sciopero della fame del compagno e condividere informazioni sul caso giovedì, 22 febbraio alle 19:00 al Politecnico (edificio Gini).

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Willich [Germania]: La compagna Lisa è stata trasferita (20/02/2018) [it]

Martedí 20 febbraio è stata tarsferita la compagna Lisa dalla carcere di Colonia a quella per condanne definitive di Willich. Ricordiamo che la compagna dovrá scontare sette anni e mezzo di carcere perché ritenuta colpevole di una rapina ad un banca di Aachen. A breve dovrebbe essere estraditata in spagna dove ha chiesto di stare, piú vicina alle sue persone care e compagne.

Per scriverle al nuovo indirizzo: Lisa Dorfer – JVA Willich II – Gartenstrasse 2 – 47877 Willich – Germany

Grenoble [Francia]: defoncia [it]

Centro-città, nella notte del 19 febbario; alcune silouhettes nere ed un’agenzia immobiliare si incotrano in modo fracassante. Per le prime si tratta di una breve avventura, per la seconda la fine di una lunga vetrina [“devanture”, che rima con “aventure”, vuol dire facciata/vetrina; NdT]. Una scritta su un muro, il marciapiede coperto di pezzi di vetro, torna la calma nella notte.

Ci siamo chiesti, una sera, cosa volevano salvare di questa vita, c’è stato tutto su un pezzettino di carta. Malgrado le poche cose che ci avevamo annotato, sapevamo bene non avevamo la possibilità di impedirgli di finire. Senza speranza, ci siamo detti che valeva piuttosto la pena di attaccare tutto quello che non figurava su quel foglietto.

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Lettera aperta del compagno anarchico Mario López “Tripa” – “Delazioni a catena... Ovvio, nella Città del Messico!” (10/02/2018) [it]

[Nel 2012, dopo un’esplosione dovuta ad un malfunzionamento nell’ordigno esplosivo con il quale intendeva attaccare la sede del Partito per la Rivoluzione Democratica (PRD), nella quale rimase gravemente ferito, fu catturato dalla polizia e detenuto per circa sei mesi nel Carcere Sud di Xochimilco.]

“Quello che intralcia il nostro cammino, lo distruggeremo”

Innanzitutto, un immenso e caloroso saluto.

Poco più di cinque anni e mezzo fa è esplosa accidentalmente una di due bombe che stavo trasportando, fortunatamente la meno potente. Era quella destinata agli uffici del partito politico PRD l’altra era per una delle sedi del PRI [Partito Rivoluzionario Istituzionale, ntd.], in quel momento non mi fregava un cazzo di quale partito politico si trattava, se fosse esistito Morena [Movimento di Rigenerazione Nazionale, ndt.] avrei ugualmente attaccato la sua sede). Era la notte del 26 giugno 2012, proprio il giorno dopo il mio compleanno. Il miglior regalo che avrei potuto ricevere è stato l’incidente, mi dissero gli sbirri dei servizi investigativi che mi sorvegliavano in ospedale.

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Lo sviluppo di un intento per giustificare l’ingiustificabile [it]

“Dato che il numero sta dalla parte di governati, l’unica opzione dei governanti per continuare ad esserlo è l’opinione.” – James Madison

Lo Stato, intrinsecamente, viene istituito per esercitare il potere, e per esercitare il potere (perché il potere si esercita e, come la Storia continua a dimostrare, possiede la propria logica) è obbligato a mantenere l’ordine, e così lo Stato diventa il garante dell’ordine; l’ordine imposto dal potere, l’ordine necessario per far esistere il potere. Esistono modi differenti per mantenere l’ordine, ma i più efficaci sono quelli basati sul bastone e la carota. Secondo questa filosofia, affinché la persona governata si comporti bene, cioè si pieghi ai disegni del potere e mantenga l’ordine, le si deve promettere qualcosa (di materiale, solitamente) che naturalmente mai o difficilmente raggiungerà, e quando si comporta male la si deve punire. Ma nelle forme più sofisticate dell’esercizio di potere (e occorre nuovamente ricordare che il potere viene esercitato soprattutto e in maniera più elaborata ed efficace attraverso l’istituzione di uno Stato), cioè negli autoproclamati Stati di diritto, nelle democrazie, ma anche in molte dittature, non solo l’ordine viene mantenuto con il bastone (e la sua carota), ma viene giustificato anche il bastone contro il disobbediente. Questo avviene perché in queste forme un po’ più sofisticate lo Stato si presenta come un semplice arbitro e garante di convivenza perché, come dice Madison uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, i governanti davanti ai governati presentano in definitiva solo la propria opinione. Per questo motivo lo Stato cercherà sempre di giustificare in qualche modo le sue punizioni, come il padre benevolo che picchia i propri figli per il loro bene, per condurli sulla retta via, come quando chi punisce soffre più dei puniti per aver dovuto ricorrere a tali estreme misure. Si può dire inequivocabilmente che fino ad oggi (e questo può essere seguito dal passato più recente fino ai giorni nostri) il bastone più pesante posseduto dallo Stato, la frusta più valida e letale è la legge antiterrorismo. Però, da dove proviene questa legge?

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La natura idealizzata [it]

propagacionanarquica.noblogs.org


Esiste una tendenza idealista, romantica e superflua, che si sta diffondendo sempre di più, di una presunta esistenza della natura immacolata, paradisiaca e verginale, mai toccata dall’essere umano e che deve essere preservata per non entrare in contatto con la nostra specie. Esistono molti, ma molti problemi, e riflessioni molto poco profonde su questa posizione di una natura vergine e immacolata.

Innanzitutto, dobbiamo renderci conto del contesto in cui viviamo attualmente: nell’Antropocene, nel quale L’ESSERE UMANO INDUSTRIALE ha provocato i maggiori cambiamenti geologici nel corso di 300 secoli, il cambiamento climatico ha cambiato radicalmente tutti gli ecosistemi del mondo. Cioè, l’essere umano industriale, con l’inquinamento delle acque, della terra e dell’aria, ha cambiato radicalmente in modo negativo tutti i biomi del pianeta, cioè, in tutto il mondo non esiste una natura immacolata – intatta -, tutti gli ecosistemi sono stati alterati dal cambiamento climatico.

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Berlino [Germania]: Attaccato edificio di Polizia Federale (02/02/2018) [it]

Nella notte di 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato il nuovo ufficio della Polizia Federale in via Schöneberger Ufer. Pietre e bottiglie riempite di vernice hanno colpito l’entrata in vetro e alcune finestre del nuovo gioiellino di Maizière[1], il “Direktion 11” in via Schöneberger, l’ex edificio Bombardier[2], inaugurato all’inizio dell’agosto 2017.

Secondo il “Tagesspiegel”[3], la nuova Direzione della Polizia Federale funge da edificio amministrativo di GSG9[4], della Squadra di Aviazione sempre della Polizia Federale, dell’Unità di Protezione all’Estero e della Protezione Speciale di Traffico Aereo, come anche dell’unità speciale di Indagine e Sostegno. La sede delle unità speciali si trova in una zona caserme a Spandau [distretto di Berlino, ndt], tra le vie Schmidt-Kobelsdorgf e Seekt.

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Italia: Aggiornamento sul processo d’appello contro il compagno anarchico Carlo da Genova (07/02/2018) [it]

Il compagno anarchico Carlo di Marco da Genova ci fa sapere che oggi, 7 febbraio, si è svolto il processo d’appello per apologia. Il P.M. ha chiesto 3 anni e 2 mesi. La sentenza sarà emmessa il 26 febbraio.

Ricordiamo che il compagno Carlo il 28 aprile 2015 ha subito una perquisizione effettuata dai R.O.S. indagato per “pubblica istigazione a commettere atti di terrorismo nonché pubblica apologia di un delitto di terrorismo, segnatamente istigazione a compiere azioni dirette (ossia atti violenti con finalità di terrorismo) nonché apologia del delitto di lesioni aggravate dalla finalità di terrorismo consumato in danno di Roberto Adinolfi in data 7 maggio 2012, e rivendicata in data 11 maggio 2012 dal Nucleo Olga/FAI-FRI”, in relazione al testo “A chi non si dissocia” (pubblicato sul sito informa-azione.info, e firmato col proprio nome) come risposta ai “Puntini sulle i”, ovvero alle dissociazioni che alcuni genovesi presero nei confronti di compagni Alfredo e Nicola, che attaccarono Adinolfi.

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Horror Vacui [en]

There are anarchists who run after uprisings on other continents wherever the spotlights of the media fall. There are anarchists who talk about “fortress Europe” and they don’t even know which States are part of the EU. There are anarchists who struggle against the borders and they don’t even know where the Schengen frontier runs. There are anarchists who, like “good white men”, see in the “dark-skinned” non-EU people potential comrades, and they don’t even notice that there are European non-EU people. There are anarchists who talk about internationalism and they don’t even know (or don’t give a fuck) what happens on their own continent. There are anarchists who express solidarity with all prisoners (or all political prisoners), as if the prison is really a correctional facility that automatically turns a human being into a better person (or a comrade/anarchist). There are anarchists who think of antifa as their comrades, as if the left-wing/extreme-left movements/parties are the lesser evil in an illusory revolutionary front. There are anarchists who get into the role of victims, just because they are a woman, gay, trans etc.., as if it is not enough to be “simply” a human being to be oppressed by the Power (as if this notion is
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Horror Vacui [it]

Ci sono anarchici che rincorrono le rivolte su altri continenti, ovunque si girano i riflettori dei media. Ci sono anarchici che parlano della “fortezza Europa” e non sanno neanche quali Stati europei fanno parte dell’UE. Ci sono anarchici che lottano contro le frontiere e non sanno neanche dove si estende la frontiera Schengen. Ci sono anarchici che, da “buon uomo bianco”, vedono negli extracomunitari “scuretti” dei possibili compagni, e non notano neanche gli extracomunitari europei. Ci sono anarchici che parlano di internazionalismo e non sanno neanche (o non frega loro un cazzo) cosa succede sul proprio continente. Ci sono anarchici che solidarizzano con tutti i prigionieri (o tutti i prigionieri politici), come se il carcere fosse veramente un luogo di correzione che automaticamente trasforma l’uomo in un essere migliore (compagno/anarchico). Ci sono anarchici che considerano gli antifa propri compagni, come se i movimenti/partiti di Sinistra/estrema Sinistra fossero un male minore in un illusorio fronte rivoluzionario. Ci sono anarchici che si calano nel ruolo di vittima, solo perché donna, gay, trans ecc., come se non basta essere un “semplice” essere umano per trovarsi oppressi dal Potere, come se questo concetto fosse
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Spagna: Sull’archiviazione dell’Operazione Piñata [it]

Come immaginiamo lo sapete già, recentemente è stato archiviato il processo aperto contro i compagni colpiti dallo Stato in operazione Piñata. Dalle pagine del nostro sito cerchiamo di pubblicare testi di analisi basati su ottiche anarchiche che contestualizzano come, in che modo e in quale contesto sociale, politico, economico... ecc. avvengono questi attacchi contro gli ambienti anarchici. In questa maniera cerchiamo di salvare le riflessioni dall’oblio e, di conseguenza, di dare spazio ad analisi di processi repressivi fuori da logiche vittimiste. Questo il
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Cancún [Messico]: Attacco esplosivo contro il municipio (29/01/2018) [it]

Non siamo disposti ad accettare alcun tipo di governo o di dominio.

Poco dopo le elezioni e senza assumere atteggiamenti di Sinistra, abbiamo voluto lasciare la nostra opinione sui loro partiti politici davanti alla loro porta. Non accettiamo più il ruolo di osservatori di questo circo, dove i governatori sono solo marionette di quelli che detengono il potere reale, qualunque sia il loro partito non è nient’altro che un illusione per farli credere di avere una scelta, quando in realtà ognuno lavora per lo stesso padrone, ammazzando esseri umani, distruggendo la natura, prendendo il controllo sulle nostre vite e su tutto attorno ad esse.

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Santiago [Cile]: Rivendicazione di attacchi coordinati contro chiese cattoliche (12/01/2018) [it]

All’alba del 12 gennaio, nella notte di luna incappucciata, abbiamo deciso di attaccare una delle istituzioni più ripugnanti e assassine della Storia, un’istituzione che ha in base ad alcune storie gettato milioni di persone nella miseria e immerso le loro mani nella passività... rivendichiamo gli attacchi contro 5 templi cattolici nei settori di Quinta Normal, Villa Portales, Stazione Centrale, Peñalolen e Recoleta. Due dei dispositivi non hanno raggiunto il proprio obiettivo materiale, ma sono riusciti a sollevare un gran clamore mediatico. In merito a queste azioni coordinate dichiariamo:

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Brasile: Mesi di agitazione anti-autoritaria per l’attacco anarchico contro l’Operazione Érebo [it]

Solidarietà non sottomessa a tutti gli anarchici perseguitati nella regione meridionale del territorio dominato dallo Stato bra$iliano.

Lanciamo una chiamata per azione estensiva nei mesi di febbraio e marzo in risposta all’“operazione érebo”.

Nel 2017 la polizia civile di Porto Alegre ha dato inizio alla cosiddetta “operazione érebo”, perseguitando gli anarchici e gli spazi libertari. A noi è chiaro che lo Stato vuole schiacciare tutti coloro che trasformano le proprie idee in una minaccia reale.

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