Grenoble [Francia]: Affascinante e miserabile (16/04/2018) [it]

Nella notte di lunedì 16 aprile, 3 agenzie immobiliari, un Apple store e gli uffici di un’azienda del settore dell’edilizia e dei lavori pubblici sono stati vandalizzati nel centro della città di Grenoble.

Distruzione e devastazione hanno sempre rappresentato sia l’obiettivo che i mezzi, per individui ribelli, per vivere la propria negazione del mondo. Da piccoli atti a grandi attacchi, gesti sparsi, affascinanti e miserabili, concretizzano una vera conflittualità contro tutti i poteri.

Recentemente in questa città varie sedi di enti di alloggi popolari sono state rovinate. Inevitabilmente, i dirigenti di queste istituzioni e della città hanno predicato, piagnucolando, a proposito della loro funzione sociale in favore dei poveri. I pennivendoli del luogo, virtuali e cartacei, hanno ovviamente trasmesso questa spudorata ipocrisia. Irritati dalla loro sfacciataggine, questa notte impugniamo i nostri martelli, uscendo per devastare degli uffici, come eco a questi attacchi contro gli enti di alloggi popolari.

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Parigi [Francia]: Un piccolo contributo al disordine (03/05/2018) [it]

Ci siamo davvero divertiti il 1° maggio, e perciò volevamo provare a prolungare questo slancio di rivolta con i nostri piccoli mezzi.

Secondo noi, questi momenti di rivolta collettiva non si contrappongono ad altre pratiche, come l’azione diretta in piccoli gruppi, ma bensì si completano a vicenda.

Così siamo andati in cerca di nuovo combustibile per la fiamma del nostro rifiuto di questo mondo.

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio, in via Haxo nel 19° [arrondissement, ndt.] è stato incendiato un furgone della Vinci (costruttori di prigioni) e una macchina con targa diplomatica.

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Madrid [Spagna]: Attaccati uffici di agenzie immobiliari (17/04/2018) [it]

Nella notte del 17 aprile sono stati distrutti con martello i vetri di due agenzie immobiliari nel quartiere di Tetuán. Sulle facciate sono state lasciate messaggi “Speculatori” e “Le case sono di chi le abita” con una A cerchiata.

La stigmatizzazione e il baccano mediatico erano solo la prima parte e un precedente perfetto per riempire il quartiere di polizia. L’annuncio dell’imminente installazione di videosorveglianza nella zona di Alvarado sembra essere un modo perfetto per rafforzare le vessazioni della polizia, in aumento da più di un anno.

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Nantes [Francia]: Delle scavatrici che si infiammano (15/04/2018) [it]

Nella notte fra domenica e lunedì, due scavatrici hanno cercato di mettere fine ai loro giorni, ecco il loro comunicato:

— disgustate di servire i progetti della metropoli di Nantes, di servire la sua vetrina con lo scopo di attirare gli imprenditori ed i giovani impiegati, cacciando i poveri e gli/le inadatti/e di questo mondo marcio
- rabbiose per il fatto che quasi tutte le capanne della ZAD siano state distrutte
- in sostegno alle persone che laggiù resistono senza compromessi allo Stato ed all’autorità sotto tutte le sue forme.

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Nantes [Francia]: Engie in cenere (14/04/2018) [it]

Azione diretta contro la metropoli, gli espulsori ed il suo capitalismo

Nella notte fra sabato 14 e domenica, a Nantes, sul boulevard Pasteur, nel quartiere Zola, ho incendiato un camion di Engie Axima. Engie Axima, fra altre nocività, partecipa all’imprigionamento ed alle espulsioni, collaborando alla gestione dei CIE. Visto il luogo in cui era parcheggiato il camion, doveva anche partecipare alla costruzione di una residenza di lusso, come ce ne sono molte che spuntano come funghi a Nantes.

Vaffanculo alla metropoli, al suo capitalismo ed ai suoi servi.

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Les Lilas [Francia]: Solidarietà con a ZAD dal dipartimento 93 (13/04/2018) [it]

L’arroganza del potere che attacca la ZAD ci manda in bestia. Ne abbiamo abbastanza pure delle proteste simboliche.
Perciò, la notte dal 12 al 13 aprile abbiamo incendiato una macchina con la targa di un corpo diplomatico straniero, in rue de la Paix (a fianco del commissariato, hi hi hi), a Les Lilas [prima periferia di Parigi, nel dipartimento della Seine-Saint-Denis, n. 93, ritenuto il più “caldo” di Francia – anche se questo non è il caso di Les Lilas, comune abbastanza ricco; NdT.].

Siamo solidali con quelle e quelli che si battono sulla ZAD, almeno con quelli che non cercano di porvi le basi di un altro potere, forse immaginario, ma non meno detestabile.

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Madrid [Spagna]: Incendiato bancomat in solidarietà con la compagna anarchica condannata in Germania per l’esproprio di una banca (11/04/2018) [it]

Il 13 aprile si compie il secondo anno di detenzione della compagna anarchica Lisa, arrestata in un’operazione di polizia coordinata dai mossos d’esquadra [polizia catalana, ndt] e dalla polizia tedesca. La compagna da allora è stata detenuta in diverse prigioni spagnole e tedesche (dove si trova tuttora). Recentemente la compagna è stata condannata da un tribunale tedesco a 7 anni di carcere, accusata di aver espropriato una banca ad Aquisgrana (Germania).

Nella mattina dell’11 aprile è stato incendiato un bancomat di Bankia in vallekas (Madrid), in via Carlos Martín Álvarez, e sono state lasciate delle scritte di solidarietà con la compagna.

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Barcellona [Spagna]: Attacco esplosivo contro concessionario Mercedes (01/04/2018) [it]

Nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile, a mezzanotte, abbiamo collocato un ordigno artigianale, composto da due bombole di gas con 100 grammi di polvere da sparo come detonatore, nel concessionario della Mercedes in via Augusta 238.
Non sentiamo il bisogno di giustificare un attacco al concessionario Mercedes nel quartiere elegante di Barcellona.

Nonostante l’isteria del controllo antiterrorismo, l’attacco è possibile. Con i mezzi che ognuno ha a propria disposizione, sapendo che ogni azione conta e che tutti noi siamo indispensabili.

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Parigi [Francia]: La solidarietà è l’attacco (03/04/2018) [it]

Due persone condannate a mesi di carcere in seguito allo sgombero del bosco Lejuc [a Bure, dove degli oppositori ad un progetto di interramento di rifiuti nucleari sono stati cacciati dalla Gendarmerie il 22 febbraio; NdT]. Tre in custodia cautelare in questi ultimi giorni a Limoges e Ambert. Krème tuttora in carcere per la macchina degli sbirri bruciata nel maggio 2016.

Noi crediamo che la miglior risposta alla repressione, la più dignitosa, resta l’attacco. Invece della ritirata, paranoia, dalle prese di distanza, mettere bastoni tra le ruote del potere. Scegliere il luogo e il momento in piccoli gruppi approfittando del casino delle manifestazioni o del silenzio della notte.
Mai arrendersi.

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Montreuil [Francia]: Fuoco a Enedys (26/03/2018) [it]

Società nuclearizzata, scorie radioattive nell’aria, nell’acqua e nella terra. Società di controllo, microspie intelligenti nelle case, tutto connesso, misurato, sorvegliato.

Voglia di rivolta, voglia di distruzione, voglia di libertà. Nella notte tra il 25 e il 26 marzo abbiamo incendiato un veicolo della Enedis [gestore della rete di ditribuzione elettrica francese, filiale di Électricité de France, n.d.t.] per linky [contatore elettrico “intelligente” e connesso in permanenza, che permette al fornitore di conoscere in tempo reale il consumo elettrico di un abbonato, n.d.t.] , in rue de Paris, a Montreuil.

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Parigi [Francia]: Contro tutti i poteri (27/03/2018) [it]

Rue des Ternes, Parigi, notte del 27 marzo. Una macchina con targa diplomatica incendiata.

Ci opponiamo a tutti gli Stati e a tutti i nazionalismi, anche “oppressi”, perché saranno sempre pronti a diventare a loro volta degli oppressori. L’aggressione turca (e jihadista) contro Afrin è orribile, ma questo non ci farà marciare dietro le bandiere del nazionalismo curdo (anche sotto le insegne municipaliste-libertarie). Al nazionalismo, al collettivo, a tutti i partiti (anche immaginari, informali o classisti), noi opponiamo l’azione diretta individuale o in piccoli gruppi.

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Atene [Grecia]: Attaccato il tribunale di Evelpidon (24/03/2018) [it]

Una cellula della Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI-FRI), di nome Circolo di Guerra Urbana Asimmetrica, ha rivendicato un attacco esplosivo contro i tribunali di Evelpidon di Atene, avvenuto all'alba di sabato 24 marzo. La polizia e i media istituzionali hanno inizialmente cercato di mantenere celato l’attacco mantenendo un rigido silenzio sull’accaduto, ma adesso hanno ammesso la sua esistenza dopo la pubblicazione della rivendicazione sul sito di Indymedia Atene. La bomba è esplosa in una guardiola della polizia dietro il tribunale, causando danni minori e nessun ferito.

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Monaco [Germania]: Immobilizzato qualche collaborazionista del sistema carcerario (03/2018) [it]

È facile attaccare.

Qualche giorno fa abbiamo attraversato le vie arrabbiati. Una sciarpa sul viso, un coltello in tasca. Un veicolo della SECURITAS, ffsss, ffsss, ffsss. Ancora un veicolo della vigilanza, ffsss, ffsss, ffsss. Due veicoli della SPIE, coinvolta nella costruzione delle carceri in Francia: ffsss, ffsss, ffsss. Un veicolo della TELEKOM, che produce e sviluppa tecnologia di sorveglianza per il carcere: stessa cosa, gomme bucate. I veicoli di queste aziende si trovano in ogni città, in ogni quartiere. È facile attaccare. Questo è per tutti quelli che lottano contro il sistema carcerario. Forza e saluti!

Genoa [Italy]: Righi telecommunications repeater up in flames (13/03/2018) [en]

We live in a world where being connected is essential if we want to keep up with the times and keep pace with the neurotic rhythm that modern society is offering us.
Human relationships have broken up behind displays, Apps.
Without WhatsApp you risk being excluded from your group of friends… seriously.
At work, in the family, as a couple, we all need to be constantly available: “send your precise position”, “send a selfie “, “listen to this voice message”.

Although we realize that “perhaps” we’re spending a lot of time at home, links are becoming more and more virtual and our first thought as soon as we get in after a day’s work is to turn on the pc, we don’t want to figure out for ourselves that something’s wrong, we’re lying to ourselves.
It’s a well-known fact that technology and its damsels have full control over our lives today, what needs to be analysed is why we’ve accepted it.

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Genova [Italia]: Incendiato ripetitore (13/03/2018) [it]

Viviamo in una realtà dove essere connessi è fondamentale se si vuole rimanere al passo coi tempi e vivere al ritmo, nevrastenico, che la società moderna ci offre.
Le relazioni umane si sono sfaldate dietro a dei display, a delle App.

Senza Whatsapp rischi di essere escluso dal tuo gruppo di amici... seriamente.

Al lavoro, in famiglia, nella coppia ci richiediamo a vicenda di essere sempre reperibili: “mandami la posizione di dove ti trovi”, “manda un selfie”, “ascolta questo messaggio vocale”.
Nonostante ci si renda conto che “forse” stiamo uscendo poco da casa, che i legami siano sempre più virtuali e che dopo una giornata di lavoro, il primo pensiero appena tornati a casa sia quello di accendere il pc, non vogliamo dedurre da soli che ci sia qualcosa che non va, mentendo a noi stessi.

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Berlino [Germania]: Cellula “Minoranza Violenta”/FAI – Un messaggio ai nostri Compagni Sconosciuti nella giungla urbana della società carceraria (06/03/2018) [it]

L’incendio di veicoli delle compagnie di sicurezza a Berlino come un utile mezzo di comunicazione.

Citando altre rivendicazioni seguiamo la proposta di relazionarci per sviluppare sia una più ampia mobilizzazione di gruppi militanti in Europa, che per sviluppare la nostra base teorica.

Riconosciamo le parole e la solidarietà e le condividiamo, quando Rouvikonas scrive sull’attacco contro l’ambasciata di Arabia Saudita ad Atene, il 19/12/2017:

“Come anarchici sappiamo che l’unica risposta definitiva giace nella solidarietà internazionalista tra i popoli organizzati in lotta. Non ci facciamo illusioni che a questo punto la ancora nascente solidarietà possa rovesciare i piani dei dominatori globali. Nelle circostanze attuali ciò che può essere raggiunto sono le piccole battaglie, là dove è possibile, per sabotare il processo di guerra in corso. [Questo è necessario] per preservare la coscienza sociale, per essere capitalizzati in caso evitare l’inferno diventi inevitabile”.

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Besançon [Francia] : Attacco di una filiale di Enedis (01/03/2018) [it]

notte tra il 28 febbraio e il 1 marzo. Besançon.

sede Enedis [gestore della rete di ditribuzione elettrica francese, filiale di Électricité de France; N.d.T], all’angolo del viale Gaulard e della via Bersot: spaccati numerosi vetri, muri e facciate imbrattati con vernice. lasciata la scritta: “SEPPELLIAMO I NUCLEOCRATI”.

solidarietà significa non limitarsi agli eventi festivi e a qualche discorso infiammato. Riprendiamo l’abitudine all’attacco e al sabotaggio, come nell’ autunno 2012 nella campagna vicino a Nantes con l’operazione Cesar [grossa operazione della Gendarmeria, che voleva svuotare la ZAD di Notre-Dame-des-Landes dei suoi occupanti; la resistenza sul posto ed una grossa ondata di solidarità conflittuale in tutta la Francia, rivolta soprattutto contro il Partito Socialista allora al governo e l’impresa Vinci, incaricata della costruzione dell’aeroporto, ne ha fatto una dura sconfitta per il governo; NdT] .

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Madrid [Spagna]: Attaccata un’agenzia immobiliare nel quartiere di Vallekas (28/02/2018) [it]

La scorsa notte, tra il 27 e il 28 febbraio, sono state spaccati a colpi di martello i vetri di un’agenzia immobiliare in via Monte Igueldo. E’ stato lasciato un messaggio scritto con vernice, che diceva “guerra alla speculazione capitalista”.

Questa azione s’inserisce nell’attuale contesto dell’intento di trasformazione urbana del quartiere di Vallekas da parte del capitalismo e Stato. Videosorveglianza, speculazione immobiliare, controlli di polizia, razzismo, persecuzioni di occupazioni... è tutto quello che sta dietro la campagna mediatica contro i “narcotrafficanti”, utilizzati come cavallo di Troia per legittimare i cambiamenti nel quartiere che il mercato e lo Stato considerano opportuni.

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Rome [Italy]: Atennas and phone masts torched (12/02/2018) [en]

On the night of 12 February, in the vicinity of metro/bus station Ponte Mammolo in Rome, antennas and cell masts have been torched.

Against technological domination, let’s sabotage the alienation caused by smartphones, social networks e by everything that produces fictive social interactions and misery of human relations.

Solidarity to all anarchist prisoners locked up in jails.

A greeting to Cello, Greg and Ghespe


Roma [Italia]: A fuoco antenne e ripetitori (12/02/2018) [it]

La notte del 12 Febbraio, nei pressi della stazione metro/bus Ponte Mammolo a Roma, incendiate antenne e ripetitori telefonici.

Contro il dominio tecnologico, sabotiamo l’alienazione causata da smartphone, social network e tutto ciò che produce socialità fittizia e miseria dei rapporti umani.

Solidarietà a tutt* prigionier* anarchic* rinchius* nelle galere.

Un saluto a Cello, Greg e Ghespe

Grecia: Aggiornamenti sul prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou, in sciopero della fame e sete (28/02/2018) [it]

Il compagno Konstantinos Giagtzoglou è stato oggi trasferito in ospedale dopo un grave episodio di svenimento avvenuto mentre riposava nella sua cella. I funzionari del Ministero della Giustizia hanno informato l’avvocato del compagno che il consiglio chiamato a decidere se Ntinos otterrà o meno il trasferimento permanente in carcere di Korydallos, si riunirà venerdì, quattro giorni dopo il giorno promesso (che era lunedì). Ntinos sarà fino ad allora, venerdì, al 9° giorno dello sciopero della fame e al 5° della sete.

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Grecia: Azioni di solidarietà con il prigioniero anarchico Konstantinos ‘Dinos’ Giagtzoglou in sciopero della fame e sete [it]

Atene: Intervento davanti al Ministero della Giustizia
Oggi, sabato 24/2, c’è stato un intervento davanti al Ministero della Giustizia di circa 80 compagni in occasione del trasferimento violento del compagno Dinos Giagtzoglou e della ribellione che ne è seguita in carcere di Korydallos.
E’ stato appeso uno striscione [in solidarietà con lo sciopero della fame e della sete di Dino]. L’intervento è durato circa un’ora e mezzo. Quando ce ne siamo andati, la MAT (polizia antisommossa) ha eseguito un inutile attacco e inseguimento per le vie di Mar Rosso e Panormos.
Nel contesto di una chiara scelta fatta dall’amministrazione politica del governo di Sinistra di eseguire l’attacco, la polizia ha proceduto a intervenire con cinque arresti, di cui quattro sono diventati arresti con accuse infondate (disturbo di ordine pubblico e tentate lesioni gravi alla polizia, oltraggio della polizia, detenzione di armi, rifiuto di impronte digitali).
Immediata soddisfazione della richiesta di K. Giagtzoglou per il trasferimento al carcere di Korydallos!
Fine della persecuzione dei quattro arrestati dopo l’intervento davanti al Ministero della Giustizia!
Invitiamo alla manifestazione domani, 25/02, nel 16°edificio di tribunale militare, alle ore 11, dove i compagni appariranno davanti al P.M.
Anarchici / Compagni

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Besançon [Francia]: Una lama sotto il giubbotto e la rabbia dentro (22/02/2018) [it]

“Passeggiavo per le stradine, alla ricerca dei grossi venduti che ogni giorno si arricchiscono sulla pelle dei/le detenuti/e”

Questa piccola strofa di canzone popolare l’ho canticchiata ritornando dalla mia passeggiata, contento/a del sabotaggio di qualche meccanismo della reclusione. Un mucchio di imprese finanziano, concepiscono e costruiscono le strutture della repressione, che si tratti di prigioni o di CIE, oppure dei nuovoi locali del Ministero dell’Interno.

Al mattino del 22 febbraio, alcuni veicoli di imprese sono rimasti fermi, dopo aver avuto i pneumatici bucati. Fra questi c’erano:

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Grenoble [Francia]: defoncia [it]

Centro-città, nella notte del 19 febbario; alcune silouhettes nere ed un’agenzia immobiliare si incotrano in modo fracassante. Per le prime si tratta di una breve avventura, per la seconda la fine di una lunga vetrina [“devanture”, che rima con “aventure”, vuol dire facciata/vetrina; NdT]. Una scritta su un muro, il marciapiede coperto di pezzi di vetro, torna la calma nella notte.

Ci siamo chiesti, una sera, cosa volevano salvare di questa vita, c’è stato tutto su un pezzettino di carta. Malgrado le poche cose che ci avevamo annotato, sapevamo bene non avevamo la possibilità di impedirgli di finire. Senza speranza, ci siamo detti che valeva piuttosto la pena di attaccare tutto quello che non figurava su quel foglietto.

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Berlino [Germania]: Attaccato edificio di Polizia Federale (02/02/2018) [it]

Nella notte di 2 febbraio 2018 abbiamo attaccato il nuovo ufficio della Polizia Federale in via Schöneberger Ufer. Pietre e bottiglie riempite di vernice hanno colpito l’entrata in vetro e alcune finestre del nuovo gioiellino di Maizière[1], il “Direktion 11” in via Schöneberger, l’ex edificio Bombardier[2], inaugurato all’inizio dell’agosto 2017.

Secondo il “Tagesspiegel”[3], la nuova Direzione della Polizia Federale funge da edificio amministrativo di GSG9[4], della Squadra di Aviazione sempre della Polizia Federale, dell’Unità di Protezione all’Estero e della Protezione Speciale di Traffico Aereo, come anche dell’unità speciale di Indagine e Sostegno. La sede delle unità speciali si trova in una zona caserme a Spandau [distretto di Berlino, ndt], tra le vie Schmidt-Kobelsdorgf e Seekt.

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