Titolo: Madrid [Spagna]: Attaccati uffici di agenzie immobiliari (17/04/2018)
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Nella notte del 17 aprile sono stati distrutti con martello i vetri di due agenzie immobiliari nel quartiere di Tetuán. Sulle facciate sono state lasciate messaggi “Speculatori” e “Le case sono di chi le abita” con una A cerchiata.

La stigmatizzazione e il baccano mediatico erano solo la prima parte e un precedente perfetto per riempire il quartiere di polizia. L’annuncio dell’imminente installazione di videosorveglianza nella zona di Alvarado sembra essere un modo perfetto per rafforzare le vessazioni della polizia, in aumento da più di un anno.

Con un quartiere stigmatizzato e svalutato le agenzie immobiliari, i promotori e i costruttori si stanno sfregando le mani. Da un po’ di tempo vengono erette a decine di nuove gru nelle vie adiacenti, e di mattina sentiamo i macchinari e l’impatto di un’industria che si riempie le tasche con la distruzione del nostro quartiere. Vogliono costruire, vogliono fare affari con le nostre case; poi arrivano gli sfratti e gli sgomberi.

A decine di nuovi blocchi dove ammassare le persone, con la loro distribuzione spaziale alienante, isolante. Lo spazio comune muore in favore dell’ammasso delle nostre vite. Appaiono nuove facciate pulite, luccicanti, e ovviamente a buon prezzo (per loro). Appaiono con loro MiAlcampo, KFC, Decathlon, Rodilla e probabilmente qualche banca in più di adesso.

Il livello del quartiere aumenta, perde la sua storia, la sua forma, i suoi vicini. Viene annunciato un nuovo quartiere, pulito, soddisfacente, controllabile, moderno, lussuoso, proficuo... Un quartiere in cui noi non ci entriamo. Un quartiere comodo e perfetto per il capitalismo e il controllo sociale.

Difendiamo la nostra vita, il nostro spazio, la nostra libertà. Per ogni espulsione, per ogni nuova gru che annuncia la speculazione, per ogni telecamera e per ogni pattuglia che mira a garantire che la miseria avanzi in tutta sicurezza... Agiamo.

Per l’anarchia.