[Cile] Sul rafforzamento dello Stato di Polizia. Alcune parole per scrollarsi di dosso il terrore antiterrorismo [it]

Negli ultimi giorni di marzo la nuova squadra di Sebastián Piñera [presidente del Cile, ndt.] è tornata alla carica con il suo zelo antiterroristico, come durante il precedente governo (2010-2014). Questa volta lo scenario indicato per realizzare le minacce repressive è l’intero Wallmapu.

Dopo il vertice repressivo con il ministro dell’Interno, Andrés Chadwick, il sottosegretario agli Interni, Rodrigo Ubilla, il procuratore generale, Jorge Abbott, il nuovo direttore generale dei Carabinieri, Hermes Soto, e il direttore della PDI [polizia investigativa, ndt], Héctor Espinosa, in quella che viene definita come regione di Araucanía, sono state annunciate le pronte modifiche nel marchingegno repressivo.

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Italia: Indirizzi dei prigionieri dell’operazione Panico [it]

Ricordiamo gli indirizzi dei prigionieri dell’operazione panico:

Giovanni Ghezzi e Salvatore Vespertino
N.C.P. Sollicciano, Via G. Minervini 2/R, 50142 Firenze (FI)

Pierloreto Fallanca (paska)
C.C. Castrogno, Contrada Ceppata 1, 64100 Teramo (TE)

Madrid [Spagna]: Attaccati uffici di agenzie immobiliari (17/04/2018) [it]

Nella notte del 17 aprile sono stati distrutti con martello i vetri di due agenzie immobiliari nel quartiere di Tetuán. Sulle facciate sono state lasciate messaggi “Speculatori” e “Le case sono di chi le abita” con una A cerchiata.

La stigmatizzazione e il baccano mediatico erano solo la prima parte e un precedente perfetto per riempire il quartiere di polizia. L’annuncio dell’imminente installazione di videosorveglianza nella zona di Alvarado sembra essere un modo perfetto per rafforzare le vessazioni della polizia, in aumento da più di un anno.

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Italia: Aggiornamenti su Scripta Manent n°2 – marzo 2018 [it]

Testo scritto da Anna e Marco circa l’andamento del processo in cui sono imputati per l’operazione Scripta Manent.


Nelle udienze di gennaio e febbraio sono continuati a scorrere i testimoni dell’accusa (in origine il PM Sparagna ne ha citati una settantina) principalmente digos torinesi, polizia, carabinieri, artificieri, testimoni, relatori della scientifica di Roma e del Ris di Parma, tutti in relazione ai reati specifici contestati. Inoltre sono stati chiamati a deporre alcuni redattori, od ex redattori, di Radio Blackout di Torino sul ricevimento di alcune rivendicazioni ed un occupante dell’Asilo in relazione ai rapporti di conoscenza e corrispondenza tenuta con gli imputati.

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Ambert [Francia]: Rilasciati due compagni arrestati nell’ultima ondata repressiva [it]

Dal 27 marzo, molteplici perquisizioni, arresti e incarcerazioni hanno colpito anarchici e affini in tutta la Francia (Ambert, Amiens, Limoges e Tolosa per il momento).

Una breve per annunciare la buona notizia nella nebbia ambientale. I due compagni di Ambert, incarcerati dal 28 marzo, sono stati rilasciati sotto sorveglianza giudiziaria a seguito del giudizio di appello sulla custodia. Devono firmare due volte alla settimana e non possono vedere e comunicare tra loro e con un certo numero di persone.

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Italia: Anche Giovanni finisce in carcere (19/04/2018) [it]

Oggi 19 aprile è giunta la risposta della Cassazione, riguardo all’istanza della difesa contro l’appello vinto dalla procura di Firenze lo scorso settembre, riguardo alla carcerazione per Giovanni e Pasca, e le misure restrittive per Nicola. Pasca era stato giudicato poche settimane fa (perchè al momento dell’arresto si trovava a Lecce, e quindi in un’altra competenza territoriale), per Giovanni e Nicola la cosa si è dilungata qualche settimana in più per questioni tecniche, che non hanno però cambiato il risultato.

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Nantes [Francia]: Delle scavatrici che si infiammano (15/04/2018) [it]

Nella notte fra domenica e lunedì, due scavatrici hanno cercato di mettere fine ai loro giorni, ecco il loro comunicato:

— disgustate di servire i progetti della metropoli di Nantes, di servire la sua vetrina con lo scopo di attirare gli imprenditori ed i giovani impiegati, cacciando i poveri e gli/le inadatti/e di questo mondo marcio
- rabbiose per il fatto che quasi tutte le capanne della ZAD siano state distrutte
- in sostegno alle persone che laggiù resistono senza compromessi allo Stato ed all’autorità sotto tutte le sue forme.

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Nantes [Francia]: Engie in cenere (14/04/2018) [it]

Azione diretta contro la metropoli, gli espulsori ed il suo capitalismo

Nella notte fra sabato 14 e domenica, a Nantes, sul boulevard Pasteur, nel quartiere Zola, ho incendiato un camion di Engie Axima. Engie Axima, fra altre nocività, partecipa all’imprigionamento ed alle espulsioni, collaborando alla gestione dei CIE. Visto il luogo in cui era parcheggiato il camion, doveva anche partecipare alla costruzione di una residenza di lusso, come ce ne sono molte che spuntano come funghi a Nantes.

Vaffanculo alla metropoli, al suo capitalismo ed ai suoi servi.

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Les Lilas [Francia]: Solidarietà con a ZAD dal dipartimento 93 (13/04/2018) [it]

L’arroganza del potere che attacca la ZAD ci manda in bestia. Ne abbiamo abbastanza pure delle proteste simboliche.
Perciò, la notte dal 12 al 13 aprile abbiamo incendiato una macchina con la targa di un corpo diplomatico straniero, in rue de la Paix (a fianco del commissariato, hi hi hi), a Les Lilas [prima periferia di Parigi, nel dipartimento della Seine-Saint-Denis, n. 93, ritenuto il più “caldo” di Francia – anche se questo non è il caso di Les Lilas, comune abbastanza ricco; NdT.].

Siamo solidali con quelle e quelli che si battono sulla ZAD, almeno con quelli che non cercano di porvi le basi di un altro potere, forse immaginario, ma non meno detestabile.

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Czech Republic: High court in Prague confirmed acquittance of all defendants on March 27th [en]

High court in Prague confirmed acquittance of all 5 anarchist defendants as result of appeal hearing on the 27th of March.

These are good news for sure and it also means that we overcame some part of “Fénix”, which meant something different to all of us: long months in prison, deprivation of anonymity or exhausting solidarity campaign, to put it shortly. Nevertheless, we shouldn’t make illusions about winning against repressions legally in courts, ever. Also High court’s decision doesn’t bring any kind of certainty for future, and already now we can see the top of other pile of police shit coming over horizon or even closer, a.k.a. Fénix 2, which literally is desperate attempt for revanche, an effort to get something against our comrades and restore a bit stinking idea of legitimacy of police and prisons, in czech context at least.

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Rep. Ceca: La corte suprema di Praga conferma l’assoluzione di tutti gli imputati (27/03/2018) [it]

La corte suprema di Praga ha confermato l’assoluzione di tutti i 5 anarchici imputati, come risultato dell’udienza d’appello svoltasi il 27 marzo.

Questo è sicuramente una buona notizia, e significa anche che abbiamo superato una parte di “Fenix”, che ha rappresentato qualcosa di differente per tutti noi: lunghi mesi in carcere, deprivazione dell’anonimato o l’estenuante campagna di solidarietà, per dirla in breve. Tuttavia, non dovremmo farci illusioni sulla vittoria contro la repressione in modo legale nei tribunali, mai. Inoltre, la decisione della corte suprema non comporta nessuna certezza per il futuro, e già adesso possiamo vedere la cima dell’altro mucchio di merda poliziesca che si profila sull’orizzonte, o anche più vicino, cioè Fenix 2, che letteralmente è un tentativo disperato di rivincita, uno sforzo di ottenere qualcosa contro i nostri compagni, e recuperare un po’ della fetida idea di legittimità della polizia e del carcere, perlomeno nel contesto ceco.

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Italy: Update Scripta Manent [en]

The anarchist comrade Anna Beniamino (arrested in September 2016 in the framework of operation Scripta Manent, currently detained in Rebibbia prison, Rome) has informed us (2 April 2018) that “the inevitable loudly comments”, made during the ongoing trial for the aforementioned operation, “earned” her and Marco Bisesti (detained since 09/2016, too, currently in Alessandria prison) a couple of disciplinary reports, commuted to a few days of solitary confinement.

Both comrades are laughing at “punishment”.

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Italia: Aggiornamento Scripta Manent [it]

La compagna anarchica Anna Beniamino (arrestata in settembre 2016 nel contesto dell’operazione Scripta Manent, attualmente detenuta in carcere di Rebibbia) ci fa sapere (2 aprile 2018) che gli “inevitabili commenti a voce alta” espressi durante il processo in corso per la suddetta operazione, “hanno fatto guadagnare” a lei e a Marco Bisesti (anche lui detenuto da 09/2016, attualmente in carcere di Alessandria) un paio di rapporti disciplinari, tramutati in qualche giorno di isolamento.

Entrambi i compagni se la ridono del “castigo”.

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Madrid [Spagna]: Incendiato bancomat in solidarietà con la compagna anarchica condannata in Germania per l’esproprio di una banca (11/04/2018) [it]

Il 13 aprile si compie il secondo anno di detenzione della compagna anarchica Lisa, arrestata in un’operazione di polizia coordinata dai mossos d’esquadra [polizia catalana, ndt] e dalla polizia tedesca. La compagna da allora è stata detenuta in diverse prigioni spagnole e tedesche (dove si trova tuttora). Recentemente la compagna è stata condannata da un tribunale tedesco a 7 anni di carcere, accusata di aver espropriato una banca ad Aquisgrana (Germania).

Nella mattina dell’11 aprile è stato incendiato un bancomat di Bankia in vallekas (Madrid), in via Carlos Martín Álvarez, e sono state lasciate delle scritte di solidarietà con la compagna.

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Barcellona [Spagna]: Attacco esplosivo contro concessionario Mercedes (01/04/2018) [it]

Nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile, a mezzanotte, abbiamo collocato un ordigno artigianale, composto da due bombole di gas con 100 grammi di polvere da sparo come detonatore, nel concessionario della Mercedes in via Augusta 238.
Non sentiamo il bisogno di giustificare un attacco al concessionario Mercedes nel quartiere elegante di Barcellona.

Nonostante l’isteria del controllo antiterrorismo, l’attacco è possibile. Con i mezzi che ognuno ha a propria disposizione, sapendo che ogni azione conta e che tutti noi siamo indispensabili.

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Parigi [Francia]: La solidarietà è l’attacco (03/04/2018) [it]

Due persone condannate a mesi di carcere in seguito allo sgombero del bosco Lejuc [a Bure, dove degli oppositori ad un progetto di interramento di rifiuti nucleari sono stati cacciati dalla Gendarmerie il 22 febbraio; NdT]. Tre in custodia cautelare in questi ultimi giorni a Limoges e Ambert. Krème tuttora in carcere per la macchina degli sbirri bruciata nel maggio 2016.

Noi crediamo che la miglior risposta alla repressione, la più dignitosa, resta l’attacco. Invece della ritirata, paranoia, dalle prese di distanza, mettere bastoni tra le ruote del potere. Scegliere il luogo e il momento in piccoli gruppi approfittando del casino delle manifestazioni o del silenzio della notte.
Mai arrendersi.

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[Messico] Ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità Più che una difesa di una prefazione scomoda [it]

“Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire.” – George Orwell

“Chi sapeva obbedire saprà comandare” – Motto della campagna elettorale dell’ex presidente Díaz Ordaz.

“Il sonno della ragione genera mostri” – Aldous Huxley

Ho deciso di scrivere pubblicamente le seguenti righe (dopo alcuni commenti su differenti forum anarchici non pubblici) sulla prefazione “La irradiación pornográfica del neozapatismo” di Gustavo Rodríguez, all’edizione castigliana del libro Detrás de la máscara: más allá de los pasamontañas del sureste mexicano di Charles Reeve, Sylvie Deneuve e Marc Geoffroy, dell’editore e distributore “Pensiamento Ilícito”.

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Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: Testo dell’anarchico Nikos Romanos sul caso dei “terroristi individuali” (27/03/2018) [it]

Ieri si sono conclusi i nostri casi penali con la decisione dello Stato di condannarci ad anni di carcere come “terroristi individuali” con elementi e accuse che rappresenterebbero un caso di routine in un processo formale di ordinario diritto penale.

La sentenza di ieri rappresenta il punto cruciale per i processi politici e per le nuove correlazioni modellate sulla mappa di repressione penale contro il movimento anarchico.

Hanno rivendicato l’arma legale dello Stato, lo strumento del “terrorismo individuale”, che non è altro che la criminalizzazione dell’identità politica anarchica, prova sufficiente per condannare i combattenti in base alla legge antiterrorismo (187A). Così, se un compagno è stato irrevocabilmente prosciolto dall’accusa di partecipazione in un’organizzazione, come noi, la sua identità politica può rappresentare il mezzo per essere condannato sotto la 187A, come è stato detto molte volte dal p.m. Apostolaki – “sono anarchici, perciò i loro atti sono terroristi”, “non hanno cambiato le loro posizioni, quindi le loro azioni posso essere caratterizzate in modo differente”. Nello stesso tempo, è stato creato un nuovo campo aggiornato per espandere la 187A, dove un’azione anarchica che va oltre i limiti della legittimità civica sarà descritta come “terrorismo individuale”, aumentando la lunghezza delle condanne e il tempo trascorso in carcere.

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Montreuil [Francia]: Serata di sostegno per prigionieri anarchici italiani (06/04/2018) [it]

La migliore difesa è l’attacco!
Serata di sostegno per i prigionieri anarchici italiani

Venite a discutere, bere, mangiare, cantare, ballare per aiutare a pagare le spese di difesa per un compagno accusato di aver collocato un ordigno esplosivo davanti ad una libreria fascista legata a Casapound, il 31 dicembre 2016 a Firenze, e per i compagni accusati nel contesto dell’operazione Scripta Manent di diversi attacchi distruttivi contro le strutture e i rappresentanti del Potere avvenuti nell’ultimo decennio.

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Francia : Due ondate di perquisizioni e tre carcerazioni preventive (27-28/03/2018) [it]

Tolosa: Non ci lasceremo buttare fuori[1]

Resoconto parziale di due perquisizioni a Tolosa e di una visita non desiderata nella città della porcellana [Limoges; NdT].

6 del mattino del 27 marzo 2018, i gendarmi sbarcano in due case di Tolosa. Ci sono diverse unità: fra l’altro, le sezioni di ricerca [che esercitano la funzione di polizia giudiziaria, agendo quindi su ordine di una Procura; NdT.] di Tolosa e Limoges, con i relativi PSIG (plotoni di sorveglianza e d’intervento della Gendarmeria [un po’ i “duri” di quella branca della sbirraglia; NdT.]). Durante questa lunga mattinata, vengono presi del materiale informatico, dei taccuini, del denaro, dei telefoni, ma anche delle mutande e delle federe di cuscino, per i rilievi del DNA. Soprattutto, due persone vengono portate via. Dopo un breve passaggio alla gendarmeria di Balma [città della periferia di Tolosa, quest’ultima essendo invece in “zona polizia”; NdT], partenza per Limoges, dove le persone sono presentate alla giudice istruttore. Questa notifica loro che il loro arresto è prolungato fino al giorno dopo. Ogni persona verrà trattenuta in una caserma diversa, a qualche chilometro da Limoges. Nel frattempo, a Limoges, una terza persona subisce pressappoco lo stesso trattamento.

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