Polonia: Chiamata di solidarietà con i 3 di Varsavia (31/05/2017) [it]

Cari Amici,
abbiamo aspettato più di un anno il processo contro i 3 di Varsavia. Oggi, lanciamo questa chiamata alle azioni di solidarietà, in occasione della prima udienza del processo, 31 maggio 2017.
In questa data abbiamo pianificato anche una protesta, “SIAMO TUTTI TERRORISTI”, davanti al tribunale di Varsavia (indirizzo: Marszałkowska, 82).
Il governo polacco segue il trend internazionale che vede ovunque la minaccia terrorista. Non c’è miglior ragione della figura del nemico per alimentare l’economia di guerra, rafforzare gli strumenti di controllo e preparare il terreno all’autocrazia. Sia la minaccia esterna – migranti (inclusi bambini pronti a commettere atti di terrore), che la minaccia interna nella forma di terrorismo locale, sono ormai comunemente utilizzati in intera EU per spaventare la popolazione e ridurla all’obbedienza.
Come negli altri paesi dell’UE, gli attacchi terroristici hanno rappresentato la giustificazione per l’introdurre nuove norme di sicurezza, che garantiscono agli Stati maggiori poteri, mentre pesantemente limitano quelli delle persone. Anche le autorità polacche vogliono sfruttare la loro occasione per assicurarsi la posizione nella cavalcata sull’onda antiterrorismo europea. Sulla scia della nuova legge antiterrorismo in Polonia, i media ufficiali hanno subito iniziato a trasmettere l’ondata di falsi alarmi bomba avvenuti in tutta la Polonia, fino ad ottenere quello che aspettavano. Nella notte del 23 [maggio 2016, ndt], tre anarchici sono stati catturati su un parcheggio di polizia mentre cercavano di incendiare una macchina degli sbirri.
... Per le autorità e i loro media, l’arresto

ITS (Individualità Tendenti al Selvaggio): Rivendicazione e critica a confronto [it]

Non c’è nulla di anarchico nell’eco-fascismo: una condanna delle ITS

Testo tratto dal sito statunitense It’s Going Down:

“Quando l’orrore bussa alla tua porta è difficile nascondersi. Tutto quello che puoi fare è respirare, raccogliere la forza e affrontarlo... Ho sentito la notizia sulla donna trovata nella Città Universitaria. Subito mi è salita la rabbia, protestando la criminalizzazione della vittima. La mattina dopo mi sono svegliato con l’orrore e la sofferenza, perché si trattava di una mia famigliare.” – Dichiarazione della famiglia di Lesvy Rivera alla società messicana

” Per questo motivo rivendichiamo anche l’omicidio di un altro essere umano nella Città Universitaria il giorno 3 maggio... Molto è emerso dopo avere trovato, questo maledetto essere senza vita in un telefono pubblico “che se soffriva di alcolismo, che non era studente, che se questo che se quello”... Che importa? È solo uno della massa in più, è solo un maledetto umano che meritava la morte.” – 29a Dichiarazione delle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS)

Certe cose non dovrebbero neanche aver bisogno di essere dette, ma succede troppo frequentemente in questo disastro del mondo che quello che dovrebbe essere più ovvio spesso viene assimilato alle esigenze politiche, ideologiche, economiche, emotive o di internet. L’intenzione di questo scritto è condannare i recenti atti eco-estremisti in Messico e coloro che gli hanno accolti all’estero.
Questa critica non aspira ad alterare la natura degli Individualisti Tendenti al Selvaggio (ITS), delle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS), di Reazione Selvaggia (RS), del Gruppo Indiscriminato Tendente al Selvaggio (GITS), della Mafia Eco-Estremista o di qualunque nome si daranno domani. Come ogni altro tiranno deluso, sociopatico, questi individui si sono dichiarati al di sopra di ogni disapprovazione, critica, ragione o responsabilità. Si sono nominati giudici, giuria ed esecutori; guardiani e tutori della Verità utilizzando un passato idealizzato per giustificare le proprie azioni. Come autoritari assoluti, hanno costruito una cornice teorica che, nonostante la sua continua mutevolezza e incoerenza, in un modo o nell’altro sempre finisce con giustificare il motivo per cui devono tenere il coltello sulla gola dell’intera umanità. In breve, pensano e agiscono come lo Stato.
C’è stata un discussione sulle ITS su un podcast del sito di It’s Going Down, lo scorso dicembre. Per chi non lo sapesse, le ITS e la loro prole di acronimi affiliati sono apparsi pubblicamente nel 2011 come un raggruppamento anti-civilizzazione che fa esplodere le cose e cerca di uccidere persone che non gli piacciono, innanzitutto gli scienziati ricercatori universitari. Nei primi comunicati parlavano in favore dell’anarchismo e della rivoluzione. Nel corso di un paio di anni e di vari raggruppamenti e scissioni, hanno poi adottato una ferma posizione di rifiuto e di reazione. Hanno ripudiato l’anarchismo, la rivoluzione, la Sinistra o qualunque altra cosa connessa al sociale o all’umano. Hanno fieramente adottato il manto dell’eco-estremismo, proclamando il loro disgusto verso i cari John Zerzan o Ted Kaczynski, in precedenza lodati.
Prevedibilmente, attraverso il loro crescente isolamento e reattività, le ITS si sono trasformate in semplici assassini. (O almeno gli piace pensare di esserlo). “L’essere umano merita l’estinzione” e “Noi stessi ci poniamo contro l’essere umano, senza che i nostri atti abbiano a che fare con l’uso della civilizzazione “ è adesso il loro credo. Come tali, in Messico, le ITS sostengono di essere usciti a caccia di boscaioli, ma non avendone trovati decisero di imboscarsi, sparando e uccidendo una coppia in escursione, il 30 aprile, perché “Vogliamo solo che rimanga chiaro che, nessun essere umano sarà tranquillo nella natura”. Suggeriscono che gli essere umani dovrebbero, invece, rimanere nelle città, ma poi rivendicano il feminicidio di Lesly Rivera del 3 maggio, all’Università Nazionale Autonoma del Messico, dichiarando: “Neanche nelle loro maledette città saranno in salvo”. Il fenomeno delle ITS, iniziato in
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Genova — Valbisagno [Italy]: Mobile phone mast sabotaged in solidarity with imprisoned anarchist comrade Alfredo Cospito on hunger strike (12/05/2017) [en]

Mobile phone mast sabotaged in solidarity with prisoner Alfredo Cospito on hunger strike against the censorship imposed on those arrested in op. Scripta Manent. Break the isolation

UK: Three new publications on the anarchist armed struggle against power by Untorelli Press (04/2017) [en]

Untorelli Press presents three new publications on the anarchist armed struggle against power.

- A Few Words of “Freedom”: An Interview with Alfredo Cospito by Conspiracy of Cells of Fire – Imprisoned Members Cell

Beyond Right & Wrong by Conspiracy of Cells of Fire

Let’s Become Dangerous: For the Diffusion of the Black International by Conspiracy of Cells of Fire

These publications are a continuation of our Anarchist Guerrilla Series, dedicated to Darko Mathers, nihilist-anarchist of Dark Matter Publications, who passed away in 2014. For more texts against civil anarchism and for combative anarchy, visit darkmatter.noblogs.org

Italy: “For a Dangerous June” (05/05/2017) [en]

A text that sums up the ideas expressed during the meetings ‘With our heads held high’

State repression is the most important part of the system of dominion and one of its most disgraceful expressions; it doesn’t surprise us that those who are struck most are historically those who don’t let themselves be recuperated by the system of power, i.e. anarchist, revolutionary and rebel individualities.
The latter respond to the physical, psychological, moral, social and economic repression unleashed by all the components of democratic power and to the brutal indiscriminate violence of its armed hands and the judiciary. This they do with direct action aimed at those responsible for repression, with the creative and liberating destruction of the places of dominion and the sabotage of its infrastructures, so as to put an end, or at least hamper, the causes of exploitation and oppression by human beings on other human beings, the earth and animals.
In the view of total liberation, to passively watch the reproduction of dominion means to be accomplices, so there are those who continue to hold their heads high and rebel.
As a consequence power puts all its strategies into action, and the trials and proceedings against comrades for actions, episodes of conflictuality and writings still continue. Next month there will be the cassation trial concerning so-called operation Shadow, where a number of comrades are accused, among other things, of instigation to commit a crime following the publication of the paper KNO3.
These judicial proceedings are an expression of the war that the authorities are waging on the bond between thought and action, which is the foundation of anarchism’s dangerousness. Beyond individual and specific struggles, this police operation aims at striking the cardinal concepts of antiauthoritarian ideas and methods such as direct action, refusal of delegating and solidarity.
Starting from these reflexions, during the meetings that developed after the arrests of operation Scripta Manent, rather than dwell on the strategies of repression, we felt it necessary to not reduce solidarity to the technical support of those who are in prison, but to widen the spectrum of our analysis.
In this respect, we discussed how solidarity is
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Bagnolet [Francia] : Fuoco solidale (30/04/2017) [it]

Ieri sera, domenica 30 aprile, rue de la capsulerie a Bagnolet [prima periferia di Parigi, NdT]

Abbiamo incendiato un furgoncino di Vinci, costruttore e gestore di prigioni, autostrade, CIE e altri aeroporti. Un furgoncino della Sodexo (gestisce le mense in molte prigioni), una macchina della Engie (la cui filiale Gepsa è un partner privilegiato nella gestione delle prigioni) e una della JCDecaux (che, in più di imporci delle pubblicità ad ogni angolo di strada, sfrutta i prigionieri facendo loro riparare le Velib’ [biciclette in libero servizio dell’agglomerazione parigina; NdT]) ci hanno fatto l’occhiolino, ma in mancanza di diavolina abbiamo bucato loro le gomme, sempre nelle strade di Bagnolet. Ritorneremo, meglio attrezzati...

Un cucù solidale ai/le compagni/e in prigione a causa dell’incendio della macchina degli sbirri il 18 maggio scorso (presto sarà un anno!) e a Damien, accusato di aver attaccato un concessionario Jaguar, un ufficio di collocamento, un supermercato Franprix e una Camera di commercio e dell’industria durarante la manifestazione spontanea distruttrice del 14 aprile.

Né Le Pen, né Macron, né patria, né padroni, né mariti né genitori, rivoluzione!

(tradotto da guerresociale)

Besançon [Francia] : Bancomat sfasciati in solidarietà (29-30/04/2017) [it]

I bancomati di due banche (LCL, Crédit Agricole) sono stati spaccati con un martello, in due quartieri diversi (Chaprais e Fontaine Ecu). Lo schermo di un bancomat della Caisse d’Epargne nel settore di Charpais, è stato ricoperto di vernice.

Forza e solidarietà con i/le compagni/e accusati/e di rapina in banca a Aachen in Germania.

(tradotto da guerresociale)

Patrasso [Grecia]: Attaccati bancomat, uffici del DAP e del PatrasEvents (03/2017) [it]

La ben costruita favola che spinge a migliaia di consumatori sottomessi nell’indifferenza e nell’illusione, nelle nostre menti corrisponde al mostro di estetica dominante, all’assalto di ipocrisia e di cultura di sottomissione.
Alcuni giorni di mania consumista bastano a sostituire la misera vita quotidiana con l’illusione di libertà istantanea che accompagna lo svago standardizzato.
Tutta questa massa eterogenea, di classi differenti, che si “diverte con spirito” al carnevale, entrando ed uscendo da ogni sorta di negozi con musica orecchiabile, consumando ettolitri di alcool per arrivare allo “stile” necessario, non sono altro che utili idioti su cui spalle viene costruita l’industria dello svago vuoto. Padroni grandi e piccoli, fronti di studenti universitari, spacciatori, buttafuori, ci guadagnano tutti a proprio modo costruendo una scena adatta a tutti: tendenze e alternative, alla moda e non, giovani e persone di famiglia, studenti di ogni tipo, patrioti, ultrà. Tutti con una cosa in comune. L’errare della loro miseria mascherata e dello stordimento.
Da parte nostra, abbiamo colto l’opportunità dell’anonimato generalizzato offerto dal mascheramento di massa per compiere i nostri attacchi contro le banche e gli uffici di DAP [partito di destra, ndt.], e dopo il carnevale abbiamo attaccato gli uffici del PatrasEvents.
Nello specifico:
Nelle prime ore di venerdì 3/3 abbiamo attaccato gli uffici del sito di “notizie” PatrasEvents, distruggendo tutta la facciata in via Al. Ipsilantou, qualche metro dalla questura.
Questo sito specifico detiene una posizione speciale tra la spazzatura dei media locali. Nel nucleo delle sue “notizie” possiamo trovare glamour e promozione di tutte queste personalità che completano la scena mondana, e rappresentano i ruoli-modelli di moda e comportamento per la cultura di massa. Sulle pagine di PatrasEvents possiamo chiaramente vedere questo rapporto di influenza dello spettacolo sulle masse, attraverso la descrizione dei suoi momenti “baccanali” in questi locali di merda. Falsi sorrisi, orrenda mascolinità palestrata, il vuoto coperto con il trucco... Uniformità illustrata sulle foto scattate dai spacciatori di miseria, donando un po’ di popolarità alla vanità di ognuno. E se la foto non è buona, o se qualcuno non è abbastanza glamour, allora arriva, per fortuna, Photoshop. In questo modo, accanto agli articoli che spiegano cosa fa ogni persona, sfilano le foto per ogni consumatore anonimo. Dietro a questo schifo li troviamo tutti uniti, editori di siti, padroni di locali e buttafuori, affari pubblicitari e di promozione, e soldi.
Però, quello che troviamo principalmente ripugnante è il modo di dar senso all’interazione umana, la configurazione di un mondo di uniformità totale, di cultura di massa, dove la dignità e l’autonomia vengono vendute, dove le persone vengono comprate e vendute per delle false e mutue relazioni di consumo, dipendendo dal proprio involucro. Più compatibile è l’involucro con il ruolo-modello che cerca di eguagliare, più alto è il suo valore.
Speriamo che il nostro attacco abbia disturbato almeno un po’ il lavoro febbrile del sito, nel momento quando
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Amburgo [Germania]: Attaccata la Postbank (18/04/2017) [it]

Nella notte di 18 aprile alcuni sconosciuti hanno distrutto tutti i vetri della Postbank in via Volksdorfer ad Amburgo.
“CONTRO LA BANCA CONTRO LO STATO! SOLIDARIETÀ (A)” è stato scritto sul muro.
Questo è stato eseguito in relazione alla settimana di solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana.

Bruxelles [Belgio]: Perché? Perché no? (23/04/2017) [it]

“E’ il ballo degli anar
che inzozzan qua e là
i furgoni delle guardie
poi accendon la benzina”
(sur ritmo del Ballo del qua qua – liberamente tradotto)

Domenica 23 aprile 2017

Anderlecht [quartiere popolare di Bruxelles; NdT], la notte. C’é del vapore di respirazione che esce dal passamontagna. Tagli un buco per topi in una rete, non una a caso. Quella che protegge un parcheggio schifoso sul quale sono parcheggiati 4 furgoni della polizia. Apri la tua tanica, puzza forte. Glu glu, sulle ruote dietro. Ti chini e accendi. Il tempo di apprezzare la vista dei furgoni presi dalle fiamme, e riparti. Il cuore che batte più veloce. Sudi alle ascelle, ma nella testa prendi il volo.
Lo hai fatto perché é vietato. Lo hai fatto perché fa paura. Lo hai fatto perché fa pure ridere. Lo hai fatto perché non hai voglia di restare seduto a guardare sfilare tutta quella merda. Lo hai fatto perché potevi farlo. Lo hai fatto perché “non serve a niente”. Ma lo hai fatto perché vuoi scegliere la tua vita. E nella tua testa non ci sono più reti né furgoni. Nella tua testa ci sono solo incendi e sorrisi.

In solidarietà con i/le compagni/e accusati/e di rapina a Aachen.
E, per forza, hai anche un pensiero infiammato per Krèm e Kara, accusati/e dell’incendio di una macchina di sbirri, a Parigi nel 2016. E un bacio per Damien.

Viva il fuoco.
Viva i folli.

cappuccio e tenerezza

(tradotto da guerresociale)

Città del Messico: Attacco bomba contro una banca (20/04/2017) [it]

Rispondendo alla chiamata internazionale per azioni di solidarietà con i compagni accusati di rapina ad Aquisgrana, Germania, abbiamo collocato un ordigno esplosivo, contente poco più di un chilo di polvere nera, nella succursale della Citibanamex, situata in Eje 10, alle 2:30 di 20 aprile.
Abbiamo ripetuto l’azione eseguita un paio di mesi fa dai compagni della Cellula Incendiaria Gatti Neri e Streghe Cattive. Dopo aver visto che hanno ristrutturato la succursale dopo l’attacco dei compagni, abbiamo deciso di aiutarli a decorarla.
C’è bisogno di spiegare perché abbiamo attaccato una banca? Queste merde lasciano le persone senza tetto, finanziano le industrie militari, industrie che distruggono l’ambiente, che sfruttano, incatenano con debiti e false promesse...
Sono terroristi, utilizzano la paura con avvisi di pagamento, debiti, minacciano con sfratti o di lasciarti con niente. E ancora si permettono di dire che siamo noi i criminali, senz’anima, assassini...
Alla polizia: buon lavoro nella difesa degli interessi dei vostri padroni, continuate pure...
Ai banchieri: Adesso sono le vostre banche, presto saranno le vostre case.

Ai compagni insurrezionali, specialmente agli accusati di Aquisgrana: inviamo saluti e un abbraccio, noi continuiamo a opporci, continuiamo a disturbare.

Nessuna vile ritirata
Fuoco e dinamite contro lo sfruttatore assassino!

Cellula Incendiaria Alcuni Ma Pazzi FAI-FRI

Bristol [UK]: Vandalizzata la casa di un’informatrice e la polizia (18/04/2017) [it]

18 aprile: abbiamo pensato a lungo che “Julie”, un’informatrice di polizia di Yatton, presso Bristol, dovrebbe ricevere una visita, ricordandola che non dimentichiamo, che non perdoniamo. Badger era rimasto, su suo invito, a casa sua quando era in fuga. Badger è ricercato per aver distrutto l’ufficio del quotidiano Bristol Post nel 2011, e per l’incendio di un trasmettitore. Come minimo gesto di solidarietà con l’anarchico ricercato Badger, le abbiamo lasciato la scritta “infame”, e sabotato la sua macchina. Speriamo abbia un incidente e rimanga paralizzata. Julie vive in via Barberry Farm 3, assieme al suo partner e figlio. Una vecchia slavata attivista pacifista, diventata una disgustosa traditrice che ha abusato della fiducia riposta in lei. Julie ha pensato che poteva proteggersi dall’attenzione della polizia fornendo informazioni, ma ha scoperto che i maiali volevano di più. Così ha fornito informazioni anche su altre persone che venivano in casa sua a trovare Badger, e la polizia si è assicurata di mandare la scientifica a prelevare il DNA. Infame, sarai ricordata come un’altra reazionaria che merita di vivere nello squallore. Speriamo che il tumore dentro il tuo corpo ti ammazzi e trasformi i tuoi ultimi giorni in più infelici che ci siano. E che muori sapendo che sei odiata. Altri attivisti (che però non abbiamo dimenticato) hanno protetto questa infame nel periodo della sua attività di informatrice, impedendo ai ricercati di sapere che Julie aveva tradito Badger e suoi amici. Milioni di vostre patetiche vite da attivisti non valgono un cazzo paragonate all’indomabile spirito di Badger.
Non molto lontano dalla casa di Julie c’è Davis Lane, Clevedon, dove si trova la polizia a cavallo con l’ippodromo, e vicino a questo un centro operativo di polizia speciale. Abbiamo bucato le gomme di quattro veicoli per trasporto di cavalli, e lasciato la scritta “A terra, AH AH!”. Alla faccia della sicurezza!

Rimani libero, Badger – Fanculo la Polizia
Solidarietà ai detenuti anarchici e quelli in fuga.

Vandali eco-anarchici – FAI/FRI

Liegi [Belgio]: Bello come un commissariato che brucia (18/04/2017) [it]

La felicità sta nelle cose semplici

Non siamo dei soldati.
Siamo dei criminali.
Non abbiamo una patria, nessuna causa superiore, alcun ordine da ricevere da nessun altro che noi stessi.

Pero’ combattiamo.
Per ritrovare le nostre vite, cercare le nostre libertà.

Combattiamo la miseria delle nostre esistenze, l’oppressione delle morali e le sbarre che ci rinchiudono.

Nella notte del 18 aprile abbiamo incendiato un commissariato a Liegi (Belgio), è stato completamente distrutto, devastato dalle fiamme.

Dedichiamo questo attacco alle compagne di Aachen accusate in un caso di rapina.
Determinazione e coraggio!

Pensiamo anche al compagno di Montreuil e a Damien, sempre rinchiusi a Fleury.
Tenete duro!

Una dedica a tutti/e quelli/e che cospirano.
Con gioia, Amore e Violenza.
Sempre in guerra.

“hai un accendino?” e soci

(tradotto da guerresociale)

Besançon [Francia]: Azioni coordinate contro il circo elettorale (03/04/2017) [it]

Per noi che tendiamo verso la rivolta e la libertà totale, è inconcepibile che questo periodo (pre-)elettorale, utilizzato dallo Stato per legittimare i fondamenti di questa società e rafforzare la propria autorità, possa svolgersi senza problemi: i diversi candidati ed i loro partiti, chiamati a decidere delle nostre vite, che siano “piccoli” o “grandi”, restano dei nemici della libertà e dell’emancipazione individuale. Che siano borghesi (banchieri, viventi di rendite immobiliari, padroni...) o “del popolo” (professori od operai), rappresentano tutti un limite per i nostri desideri di una vita libera dall’autorità e dallo sfruttamento.
Lunedi’ 3 aprile, inizio delle ostilità: davanti ad ogni ufficio elettorale vengono installati i pannelli per i manifesti. Dato che i diversi pariti non potevano utilizzarli prima dell’inizio della settimana successiva, abbiamo colto l’occasione durante la settimana in corso per incollarvi diversi manifesti anti-elettorali, sia nel centro della città che in quartieri periferici come Palente e Orchamps. Questi attacchinaggi sono continuati nei giorni successivi, ricoprendo i manifesti di tutti i partiti senza eccezioni. Tra l’altro, i muri hanno preso la parola per esprimere il loro rifiuto delle elezioni e di tutti quei pagliacci che vi si presentano: sulle rive del fiume Doubs, dal ponte Battant, si poteva leggere “Non votata mai”. Altri slogan, come “Elezioni, trappola per idioti”, “Abbasso tutti i poteri”, “Abbasso il circo elettorale”, “Il voto è la rassegnazione, viva l’insurrezione”, “Le elezioni passano, lo sfruttamento resta”, “Il voto è la sottomissione”, “Gli eletti a fuoco, le urne in mezzo”, “Votare è legittimare le nostre catene”, “Né sinistra, né destra, nitroglicerina (A)”, o ancora “Abbasso tutti i capi – Fuoco alle urne”, sono stati tracciati un po’ dappertutto durante il lungo weekend di Pasqua. Fuori dal centro, la propaganda di numerosi pannelli è stata sabotata strappando i manifesti e con delle scritte: delle (A) e dei “All Elus [eletti] Are Bastards”, “Né Dio, né presidente”, “I padroni non si eleggono, si eliminano”...
Al campus universitario di La Bouloie, un’esposizione intitolata “Elysée-moi” [gioco di parole fra il nome di Elysée Reclus e la frase “Elisez-mi”, “eleggetemi”; NdT] è cominciata il 10 aprile alla Biblioteca Universitaria Proudhon. Pur pretendendo ridicolizzare i politici chiamati a governarci, questa esposizione resta comunque un invito a tutti affinché assolvano il proprio dovere di cittadini, cioè
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Bruxelles [Belgio]: Solidarietà nella sommossa (17/04/2017) [it]

Incendio solidale con la rapina di Aachen

Ieri sera [lunedi 17 aprile, NdT] a Bruxelles abbiamo incendiato un camion della BAM (ditta che costruisce delle prigioni).
Delle fiamme solidali per le compagne accusate di rapina a Aachen.

Solidarietà nella sommossa.

(tradotto da guerresociale)

Brema [Germania]: Attacco incendiario contro il Centro per l’impiego (18/04/2017) [it]

18/04/2017: Per coloro che devono regolarmente presentarsi al Centro per l’impiego la domanda non è perché abbiamo attaccato, ma piuttosto: Perché solo adesso? La primavera e gli imminenti disordini contro il G20 ad Amburgo ci hanno motivati.
Vorremo dare una breve spiegazione a coloro che non sono familiari con l’esperienza del Centro per l’impiego:
Il Centro per l’impiego è un luogo di umiliazione, isolamento e vergogna. Qui vengono gestite la povertà e la miseria di questa società. Inutile dire che tutti coloro che si recano in questo luogo vengono incolpati per la propria miseria. La quota di ALG II [sussidio di disoccupazione, n.d.t.] viene mantenuta giusto al livello di sopravvivenza, e spesso anche sotto. Sempre più persone vengono spinte verso il settore del mercato di lavoro a basso costo. Forzate a contratti di lavoro temporaneo, spinte nel lavoro autonomo, trasformate in lavoratori a giornata. In sostanza, il guadagno è quasi identico alla disoccupazione. Nella coda di sfruttati, l’ufficio è fastidioso e spinge ovunque sia possibile. Appuntamenti a scadenze brevi con i responsabili del caso, assurde offerte di mediazione, costrizione a rispondere agli annunci di lavoro, ecc. ecc. Le inadempienze vengono punite con sanzioni.
Quelli che non possono essere direttamente piazzati sul mercato di lavoro saranno ricompensati con
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Atene [Grecia]: Attaccate casa e macchina del direttore dell’azienda di trasporto pubblico [it]

“Il simpatico sig. Tasos” è stato per anni con il movimento. Con il “da basso”. Con le assemblee popolari. Con il movimento “Non pagherò”.
Il sig. Tasos è un combattente. Il sig. Tasos è con SYRIZA.
I nostri occhi hanno visto abbastanza in questi due anni. Abbiamo visto i membri del PASOK [partito socialdemocratico, n.d.t.] ri-battezzarsi in forma SYRIZA e riprendere l’amministrazione dal punto dove l’avevano lasciata. Niente di cui stupirsi.
Seguendo questa tendenza, l’intera casta del “simpatico sig. Tasos” ha saltato sul carro del vincitore. Ammaliata dalla poltrona dirigente. Diventando il personale politico dell’attacco più sfrenato che il governo più spudorato dell’ultimo decennio ha messo in scena. Un attacco contro la classe di coloro che, giorno dopo giorno sempre di più, non hanno più nulla da perdere.
Tasos Tastanis detiene un ruolo primario in questi affari (come direttore dell’azienda di trasporto pubblico). Perché anche spostarsi all’interno della metropoli deve essere sotto controllo totale. Perché le telecamere devono essere installate anche fuori dai vagoni della metro, ed è la T.T. che le installa. Perché devono fare rapporto su ogni nostro movimento con le tessere elettroniche e e gli ingressi controllati, e la T.T. è quella che organizza tutto. Perché tutte le persone che si rifiutano di pagare il trasporto, o per necessità o per scelta, devono essere represse, sotto il generale trasferimento di lavoro salariato e consumismo. La T.T. è quella che sguinzaglia l’unità mista di sbirri e controllori di biglietti, multando e maltrattando i passeggeri.
Il nostro personale “perché” è che dobbiamo opporre
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Salonicco [Grecia]: Incendiato parcheggio della compagnia di telecomunicazioni (07/03/2017) [it]

Martedì 7/3

I giorni quando i nostri compagni caddero in mani nemiche, torturati, isolati.
I giorni quando i rivoluzionari sanguinarono e diedero la propria vita per la libertà, sono fortemente impressi nella nostra memoria.
I nostri giorni imprimeranno ferite profonde al corpo di potere.
I contenitori di benzina sul parcheggio dell’OTE, all’alba di martedì, in via K. Karamanlis a Salonicco, sono dedicati come:
- Un minimo omaggio al membro rivoluzionario di L.R., Lambros Foundas
- Un minimo atto di solidarietà con gli anarchici sotto processo per il caso di espropriazione a Velvento.

Formazione Anarchica di Contrattacco

Amburgo [Germania]: Incendiata macchina della ditta di sicurezza [it]

Dato che disprezziamo ogni tipo di autorità, la scorsa notte abbiamo incendiato una macchina appartenente alla ditta di sicurezza “Securitas”. Le condizioni in cui ci troviamo ci fanno capire giorno dopo giorno che politici, giudici e magistrati, le autorità, gli insegnanti di merda, controllori, e anche gli sbirri con i loro cagnolini dei servizi di sicurezza, ci sovrastano e controllano le nostre vite. Questa situazione è completamente inaccettabile. Noi siamo capaci di badare a noi stessi, e capiamo che sono loro ad ostacolare una vita emancipata. Perché loro esistono per proteggere la libertà dei padroni. Non la libertà di essere liberi dal dominio.
La nostra forma di libertà, che consiste in solidarietà e rispetto del nostro ambiente, all’infuori del pensiero capitalista, sarebbe la loro rovina. Un mondo anarchico rappresenterebbe la perdita del loro potere e la morte del loro mondo. Tra qualche mese si svolgerà il vertice delle autorità ad Amburgo. C’è tanto da fare.
Abbiate cura di voi. Ci vediamo per le strade.

Fuoco al potere dominante, Fuoco a G20 e al suo sistema.

Carcere di Fleury-Mérogis [Francia]: L’aggiornamento sulla situazione dell’anarchico Damien (05/04/2017) [it]

Il compagno anarchico Damien, detenuto a Fleury-Mérogis, ci informa che gli sono state notificate due indagini interne. Una relativa a dei manifesti anti-elettorali (“Non andremo a votare” e “Per farla finita con l’illusione della democrazia”, vedi qui) affissi sul muro del cortile carcerario, e l’altra riguardante un sabotaggio effettuato su una catena di produzione nelle officine del carcere (dove, attraverso i fornitori come Iccub, vengano confezionati i prodotti di varie marche come Hachette, Bourjois Parfums, Yves Rocher, Post-it...). Altri tre detenuti sono stati accusati di questo sabotaggio.
In solidarietà con loro sono apparse delle scritte sui muri del cortile carcerario: “Fuoco alle carceri” e “Secondino suicidato mezzo perdonato”.
Il compagno e gli altri presunti sabotatori sono al momento in attesa di eventuali procedimenti penali.
Il compagno ci fa anche sapere che i manifesti hanno suscitato un grande interesse tra i detenuti, che condividono l’approccio sovversivo.
Già da parecchio tempo la posta a Damien arriva con grande ritardo. Le lettere gli arrivano a ondate, tutte assieme, con minimo tre settimane dopo essere state inviate. Allo stesso modo, le lettere da lui scritte subiscono settimane di ritardo. Quindi, nessun
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Bristol [UK]: Sabotato ripetitore Vodafone (09/03/2017) [it]

Ripetitore Vodafone sabotato il 9 marzo a Bristol.

Circa tre settimane fa un ripetitore della Vodafone è stato sabotato con a Barton Hill, Bristol. Questo attacco contro il sempre più invasivo ramo dell’infrastruttura capitalista è stato ispirato dalle recenti simili azioni in Italia. In tutta l’Europa la Vodafone ha “fieramente” firmato un’ampia varietà di contratti a lungo termine con un numero di differenti forze di polizia.
Questo ripetitore, sulla strada di Regina Anna, è/era situato davanti all’edificio di Kenneth Steele, notevole unità anticrimine della polizia di Bristol, vicino alla stazione dei treni Temple Meads a Bristol. Quindi, non è stata colpita solo la compagnia, ma anche l’onore degli sbirri e la loro facciata di controllo. Un “caloroso” saluto a loro.
Oltre a ciò, è stata sabotata anche una macchina G4S solo una settimana fa, a St. George, Bristol.
G4S è una massiccia azienda globale di sicurezza privata, che gestisce un numero di carceri private, incluse le prigioni giovanili e centri di migrazione. Dove uno

Besancon [Francia]: Sabotato veicolo della ditta di sicurezza (01/04/2017) [it]

Non scherziamo mai quando si tratta dei collaboratori della macchina di espulsioni.
Besançon, 1° aprile 2017. Bucati quattro pneumatici di un veicolo della SECURITAS (Verisure). Ditta che fornisce sicurezza ai ricchi e ai loro beni. Ma partecipa anche al rafforzamento dell’ordine statale e dei suoi confini: in molti paesi è responsabile di sicurezza nei centri di detenzione e di espulsioni degli immigrati ai quali viene respinta la richiesta d’asilo (come ad esempio in Svizzera).
Saluti ai compagni incarcerati a Fleury.

Madrid [Spagna]: Incendiato veicolo della ditta di sicurezza (27/03/2017) [it]

All’alba di lunedì scorso [27 marzo 2017, n.d.t. in francese] un veicolo è morto carbonizzato nel quartiere universitario della città di Madrid. Cinque litri di benzina sono stati più che sufficienti per porre fine alla sua vita. Poi, speriamo solamente che il calore abbia raggiunto i compagni sequestrati nelle carceri dello Stato tedesco per donar loro forza, e che molti altri veicoli delle forze repressive, sia pubbliche che private, seguano la stessa strada.
Disprezziamo questo esistente, come anche tutte le sue strutture e le persone che lo proteggono, e ci piacerebbe che questo attacco venga compreso come un piccolo riscaldamento e un avvertimento. Uno tra i numerosi altri attacchi che si sono verificati e si verificheranno in vista del G20 quest’estate ad Amburgo.

Cellula insorta per il collasso

Lipsia [Germania]: Attacco incendiario contro la gentrificazione (5/17-03-2017) [it]

Incendiati cantiere ed escavatrici

Nella notte tra il 4 e 5 marzo 2017 abbiamo bruciato due escavatrici riservate alla costruzione di un parcheggio sul luogo di un piccolo parco nella via Karl Heine. Nella notte tra il 16 e 17 marzo abbiamo provocato un incendio più grande in uno degli edifici in costruzione nel quartiere di Lindenauer Hafen.
Sentiamo spesso che la gentrificazione è un processo complesso sul quale possiamo influire poco. Noi non riteniamo questa una giustificazione per rimanere fuori di questo processo. Ad ogni modo, poco importa il motivo che ci spinge ad agire, visto che facciamo quello che ci provoca più piacere, cioè distruggere la proprietà di persone che fanno affari d’oro con la rivalorizzazione dei quartieri.
Il capitale si diverte assai con il mercato immobiliare di Lipsia, e la festa non sembra arrivare ancora alla fine. In futuro esiste anche
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Atene [Grecia]: Bruciate due moto di polizia (24/25-03-2017) [it]

L’odio parla di nuovo.

- Una moto di polizia in fiamme il 24 marzo, in via Palamidi, nella zona di Glyfada.
- Una moto di polizia in fiamme in via Vas. Amalias, nella zona di Brahami, il 25 marzo.

LAMBROS VIVE NELLE FIAMME