Santiago [Cile]: Sabotaggio dell’autostrada (02/2017) [it]

In Sud America e Cile, l’IIRSA (Iniziativa per l’integrazione delle infrastrutture regionali sudamericane) sta avanzando, e noi come individualità in guerra con la civilizzazione e il potere non staremo a braccia incrociate.
Nella città di Santiago uno dei suoi punti di intervento è la mega-struttura di cemento “Acceso Sur”, che dà inizio all’autostrada che facilita il trasporto delle merci dal centro fino al sud del paese. Questa costruzione interviene violentemente sui paesaggi quotidiani della popolazione circostante.
Nella settimana di agitazione contro l’IIRSA abbiamo illuminato la notte con fuoco insorto incendiando il quadro elettrico di questa disgustosa autostrada, dimostrando che il potere e i suoi mega-progetti rimangono vulnerabili.
Noi materializziamo l’odio che sotto il cemento delle strade e dietro i muri delle prigioni continua ad opporre resistenza al potere statale e attaccarlo. Per questo salutiamo Nataly Casanova, Juan Flores, Enrique Guzmán, i compagni del “Caso PDI”, le compagne Tato e Sol, i compagni del “Caso Security”, Mónica, Francisco, il compagno Joaquín García e tutti i compagni nelle carceri in Grecia, Spagna, Italia e nel mondo.
Né capitalismo verde né Stati ecologici.
Per la moltiplicazione degli atti di autonomia e di attacco diretto contro il potere e i suoi progetti che distruggono la Terra e cercano di dominare le nostre vite.

Sabotatori del quotidiano per l’anarchia.


Santiago [Čile]: Sabotiran autoput (02/2017)
U Južnoj Americi i Čileu, IIRSA (Inicijativa za integraciju regionalne infrastrukture Južne Amerike) napreduje, a mi kao pojedinci u ratu s civilizacijom i moći ne možemo sjediti skrštenih ruku.
U Santiagu jednu od njenih točaka intervencije predstavlja mega-struktura od
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Spagna: Attesa l’espulsione e rilascio dei prigionieri anarchici Mónica Caballero e Francisco Solar (02/2017) [it]

Secondo la stampa ufficiale spagnola e cilena, l’Audiencia Nacional (Corte Nazionale) di Spagna ha deciso, il 30 gennaio, di commutare il resto della sentenza di Mónica e Francisco in espulsione. Si suppone che gli avvocati dei compagni si sono appellati all’articolo 89 del Codice penale spagnolo, che permette ai cittadini stranieri condannati che stanno servendo più di un anno di carcere di sostituire la condanna con l’espulsione dallo Stato spagnolo. La sentenza iniziale di 12 anni è stata ridotta in appello, lo scorso dicembre, a 4 anni e 6 mesi, ciò significa che i compagni fino ad oggi hanno scontato più di un terzo della loro sentenza.
Si prevede che dopo il procedimenti burocratici della polizia, i compagni saranno scortati dalla polizia spagnola in Cile, dove saranno consegnati alla polizia cilena, per essere poi rilasciati, di nuovo in strada.
Ulteriori notizie appena disponibili.


Španjolska: Očekuje se udaljavanje iz zemlje i oslobođenje anarhističkih zatvorenika Monike Caballero i Francisca Solara (02.2017.)
Po riječima španjolske i čileanske službene štampe, Audienca Nacionale (Nacionalni Sud) Španjolske je odlučio, 30. januara, da zamjeni ostatak kazne Monike i Franciska udaljavanjem iz zemlje. Pretpostavlja se da su se advokati drugova pozvali na članak 89 španjolskog Kaznenog zankona, koji dozvoljava stranim građanima na odsluživanju kazne duže od godinu dana, da se ista zamijeni udaljavanjem iz španjolske države. Drugovima je izvorna kazna od 12 godina smanjena putem žalbe na 4 godine i 6 mjeseci, prethodnog decembra, što znači da su do sada odslužili više od trećine kazne.
Očekuje se da će nakon budućih policijskih procedura drugovi odletjeti sa španjolskom policijom u Čile, gdje će ih predati čilanskoj policiji, da bi bili otpušteni, ponovno na ulice.
Više vijesti čim budu dostupne.

Cile: Caso Bombas II – 24/03/2017 inizio del processo contro gli anarchici Juan, Nataly ed Enrique [it]

Dopo anni di indagini e arresti per agli attacchi alle stazioni di polizia e all’infrastruttura Santiago Metro nel 2014, la nauseante procura del Sud ha deciso di fissare la data per iniziare il processo secondo la legge antiterrorismo.
L’accusa avrà 186 testimoni, 87 esperti, 231 documento e 648 prove da presentare sull’altare dell’inquisizione democratica dal 24 marzo 2017, quando inizierà il processo contro i compagni.
Come gli altri mega-processi, è previsto che anche questi duri alcuni mesi.
C’è un bisogno urgente di costruire una solidarietà rivoluzionaria per affrontare la macchina giudiziaria che sta cercando di divorare le vite di Juan, Nataly ed Enrique.


Čile: Slučaj Bombas II – 24.03.2017. početak suđenja protiv anarhista Juana, Nataly i Enriquea
Nakon godina istrage i hapšenja za napade na policijske stanice i na infrastrukturu Santiago Metro 2014., odvratno južno tužilaštvo odlučio je odrediti datum početka suđenja po antiterorističkom zakonu.
Optužba će imati 186 svjedoka, 87 stručnjaka i 648 dokaza da iznese na oltar demokratske inkvizicije od 24. marta 2017., kada će započeti suđenje protiv drugova.
Kao i druga mega-suđenja, očekuje se da će i ovo trajati nekoliko mjeseci.
Nužno je odmah izgraditi revolucionarnu solidarnost da bi se suprotstavili pravosudnom aparatu koji pokušava progutati živote Juana, Nataly i Enrique.

Carceri cilene: Parole di solidarietà dei compagni prigionieri con le anarchiche detenute Tamara Sol, Tato e Claudia (01/2017) [it]

Nota: Il seguente testo dei compagni detenuti Fabián Durán, Enrique Guzmán, Nicolás Rojas e Joaquín García è stato scritto come risposta all’attacco vigliacco dei secondini contro le compagne detenute, Tamara Sol, Tato e Claudia, avvenuto 11 e 12 gennaio. Come risposta a questi attacchi brutali e codardi, gli amici e i famigliari delle compagne si sono velocemente mobilitati, organizzando una protesta davanti al carcere il 13 gennaio. Durante la protesta sono stati esposti striscioni davanti al carcere, urlati slogan e fatte le scritte sui muri del carcere. La polizia antisommossa ha attacco i manifestanti con gli idranti e arrestato 5 compagni. Anche se la protesta è stata repressa, ha comunque inviato un chiaro messaggio alle autorità carcerarie, che agli attacchi contro i compagni rivoluzionari detenuti si risponderà immediatamente.

Dai moduli della sezione di massima sicurezza salutiamo ognuna della compagne sequestrate dallo Stato, le quali giorno dopo giorno, con dignità e orgoglio, affrontano la realtà carceraria nelle sue forme ed espressioni.
Alcuni giorni fa abbiamo saputo, in forma più o meno parziale, del attacco codardo dei secondini contro le compagne Tamara Sol, Tato e Claudia. Siamo pienamente coscienti quanto questi atti siano diventati ripetitivi, sia come punizione, isolamento o come un eterno pacchetto, ma la ripetizione ostacola la normalizzazione, e questo dona più forza a noi e alle nostre convinzioni. Ogni giorno diventiamo sempre più impazienti di vendicarci della società carceraria e di coloro che la difendono.
Conosciamo le motivazioni personali di molti secondini, e la verità è che non ci preoccupano, perché sappiamo cosa provano verso i prigionieri politici, mentre noi sappiamo che ogni attacco codardo è causato dai loro tentativi frustrati di sconfiggerci, quindi loro per noi non rappresentano altro che dei motivi per sentirci fieri.
Salutiamo ognuna delle compagne e i loro famigliari che con la propria solidarietà e con l’atteggiamento intransigente si sono radunati davanti al carcere in sostegno delle compagne.
Concludiamo queste parole inviando tanto amore e forza alle compagne.
Seguiamo le loro decisioni e non esiteremo ad unirci a qualunque azione ritenuta necessaria.
Fabián Durán – Enrique Guzmán – Nicolás Rojas – Joaquín García

Nota di anarhija.info: Negli ultimi giorni di gennaio 2017 il compagno Nicolás Rojas, accusato di attacco molotov contro la porta della chiesa di San Francesco avvenuto nell’ottobre 2015, ha ottenuto gli arresti domiciliari, dopo aver trascorso tutto questo tempo in custodia cautelare. Per la liberazione dei prigonieri della lotta di strada! Né Dio Né Padroni!


Čileanski zatvori: Riječi solidarnosti s Tamarom Sol, Tatom i Claudijom (01.2017.)
Napomena: Slijedeći tekst zatvorenih drugova Fabián Durána, Enrique Guzmána, Nicolás Rojasa i Joaquín Garcíe napisan je kao odgovor na kukavički napad zatvorskih stražara na zatvorene drugarice, Tamaru Sol, Tato i Claudiju, koji se odvio 11. i 12. januara. Kao odgovor na te brutalne i kukavičke napade prijatelji i članovi obitelji drugarica su se brzo mobilizirali, organizirajući prosvjed ispred zatvora 13. januara. Tokom prosvjeda izloženi su trasparenti ispred zatvora, uzvikivani su slogani i ispisane parole na zidovima zatvora. Intervnentna policija napala je prosvjednike šmrkovima i uhapsila 5 drugova. Mada je prosvjed ugušen, ipak je poslao jasnu poruku zatvorskim vlastima da će se odmah odgovoriti na napade protiv
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Cile: Ultima ora – Emesso il verdetto contro i compagni per il Caso PDI (31/01/2017) [it]

Oggi 31 gennaio del 2017 la nauseabonda autorità ha emesso mediante il terzo tribunale orale nella sezione penale il verdetto contro i 5 compagni accusati dell’attacco incendiario al covo degli inquisitori nel novembre 2014.
Con la morale e legalità borghese al suo favore, i giudici hanno deciso così sulle vite dei compagni:

Natalia Alvarado: Assolta da tutte le accuse
Maria Paz Vera: Assolta da tutte le accuse
Manuel Espinoza: Colpevole del reato di incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.
Víctor Zuñiga (Amaru): Colpevole del reato di incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.
Felipe Roman: Colpevole del reato di incendio in luogo abitato. Assolto dal reato di trasporto di ordigno incendiario e tentato omicidio.

Il persecutore del caso ha calcolato le pene contro i compagni condannati sperando di ottenere 15 anni di carcere contro ognuno.
L’udienza della sentenza, dove verranno emesse la quantità di anni di prigione, si realizzerà il 24 di febbraio 2017.
Ricordiamo che dopo questa udienza esiste la possibilità che entrambe le parti, difesa/accusa, possono fare ricorso alla sentenza.

Con l’allegria che le compagne Maria Paz e Natalia ritornano ad essere libere: Solidarietà insorta ed incendiaria con Manuel, Amaru e Felipe!
Nulla in cui sperare né credere nei tribunali, la sua giustizia, i suoi giudici ed il mondo che li perpetua!

(traduzione: Io,me e me stesso)


Čile: Donešena odluka protiv drugova u Slučaju PDI (31.01.2017.)
Danas, 31. januara 2017., odvratna vlast donijela putem trećeg usmenog suda kaznenog odjela odluku protiv petero drugova optuženih za napad požarom na gnijezdo inkvizitora u novembru 2014.
Uz moral i buržoasku opravdanost na svojoj strani, suci su ovako odlučili o životima drugova:
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Cile: Trasferita l’anarchica detenuta Tamara Sol (01/2017) [it]

Dopo la punizione imposta alla compagna Sola per aver aggredito una miserabile guardia carceraria, la gendarmeria la mette in isolamento.
In seguito ad un malore la compagna viene portata all’ospedale e dopo, nonostante fosse ancora sotto gli effetti delle medicine, la gendarmeria la trasporta inaspettatamente nella prigione di Valparaiso.
Arrivata al Valparaiso viene portata nel Modulo B col resto della popolazione penale.
Secondo amici e familiari la compagna sta bene e si è ripresa dalla punizione, le botte e il sorprendente trasferimento.
Nessun rispetto con le carceriere!

(tradotto da RadioAzione)


Čile: Kazneni premještaj zatvorene anarhistice Tamare Sol (01.2017.)
Nakon što je drugarici Sol nametnuta kazna zbog napada na jednu bijednu zatvorsku stražarku, žandarmerija ju je stavila u izolaciju.
Nakon što joj je pozlilo, drugarica je odvedena u bolnicu, nakon čega ju je, bez obzira što se još nalazila pod lijekovima, žandarmerija neočekivano odvezla u zatvor Valparaiso.
Po dolasku u Valparaiso, smještena je na odjel B, uz ostale obične zatvorenike. Po riječim prijatelja i članova obitelji drugarici je dobro i oporavila se od kazne, batina i od neočekivanog premještaja.
Bez poštovanja prema tamničarkama!

Cile: Breve riassunto e aggiornamenti sui compagni in prigione – 2016 [it]

Terminato l’anno 2016, facciamo un resoconto di quali sono gli aggiornamenti attuali dei processi contro i compagni rivoluzionari in prigione.
È a volte il ritmo frenetico della controinformazione, con aggiornamenti costanti o la ripetizione di notizie quello che ci fa perdere la capacità analitica e critica che in quanto ribelli ed antiautoritari ci dovrebbe caratterizzare. Nella nostra continuità della controinformazione, cerchiamo di fare un breve un riassunto sulla realtà dei processi giudiziari contro i nostri prigionieri rivoluzionari.
Felici per la liberazione di Gabriel, Marco Camenish (in semi libertà) e di Albert Woodfox.
Con la memoria salda per i compagni caduti nella lotta, ricordiamo che la prigione, come neppure gendarmi ed amministratori della società carceraria, non hanno tempi morti, vacanze, né pause… come neppure la nostra di rivolta e di liberazione. – Refractario 2016

I compagni Francisco Solar e Mónica Caballero, detenuti in Spagna dal novembre 2013 e accusati dell’attentato esplosivo contro la Basilica del Pilar, da allora affrontano un duro regime penitenziario di isolamento; hanno finalmente affrontato il processo a marzo il 2016 dove sono stati condannati a 12 anni di prigione. Ad ottobre hanno ottenuto una diminuzione sostanziale della pena, a 4 anni e mezzo con la possibilità di essere estradati in Cile.

Hans Niemeyer, arrestato il 30 novembre 2011 e condannato a 5 anni + 300 giorni per l’attacco esplosivo contro la banca BCI, è ancora detenuto nella Cárcel de Alta Seguridad con degli impedimenti burocratici di gendarmeria per accedere a benefici nel carcere.

Kevin Garrido e Joaquin Cortez detenuti dal novembre 2015 e imputati per diversi attacchi esplosivi. Entrambe sono accusati per la legge di possesso delle armi. Joaquin accusato dell’attentato contro il 12simo commissariato di San Miguel e di porto illegale d’arma per essere stato catturato dopo mesi di clandestinità per l’evasione dagli arresti domiciliari in possesso di un’arma. Kevin da parte sua è accusato di possesso di arma bianca e polvere nera e per gli attacchi contro la scuola di gendarmeria e contro chilectra (ottobre 2015) . Le indagini contro i compagni sono ancora aperte.
La situazione carceraria:
Kevin Garrido: detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1
Joaquín Cortez: Prigioniero nella sezione di massima sicurezza

Tamara Sol Farias Vergara, arrestata a gennaio del 2014 accusata per aver sparato ad una guardia di sicurezza del Banco Estado in vendetta per la morte dell’anarchico Sebastian Oversluij sta scontando una pena di 7 anni per tentato omicidio. Tamara è detenuta attualmente nella sezione speciale di alta sicurezza della prigione di San Joaquin.

Caso bombas II
I compagni Juan Flores, Enrique Guzman e Nataly Casanova sono accusati dall’attentato alle metropolitane e diversi commissariati durante l’anno 2014; azioni rivendicate dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cile e dalla Cospirazione Internazionale per la Vendetta, i compagni continuano ad essere in prigione preventiva.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria, il pubblico ministero ha chiesto che i compagni vengano processati in base alla legge antiterrorismo che prevede pene dai 10 anni all’ergastolo. Le indagini sono ancora aperte e quindi ancora non si conosce una data per l’udienza preliminare. La situazione carceraria dei compagni è:
Enrique Guzmán: E’ detenuto nella sezione di massima sicurezza
Juan Flores: Prigioniero nel modulo C della Ex Penitenciaria.
Nataly Casanova: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica nella prigione di San Miguel.

Caso PDI
Alla fine del 2014 la brigata antiomicidi del PDI è attaccata da incappucciati con bombe incendiarie. Per questo motivo Victor Amaru Zuñiga, Felipe Roman, Manuel Espinoza, Maria Paz Vera e Natalia Alvarado sono arrestati e processati.
Dopo la fine delle indagini e aver affrontato l’udienza preliminare, si trovano sotto processo dal 28 novembre il 2016; il pubblico ministero ha chiesto circa 20 anni ciascuno.
La situazione carceraria dei compagni è:
Victor Amaru Zuñiga Felipe Roman e Manuel Espinoza: Prigionieri nei vari moduli della càrcel/empresa Santiago 1
Maria Paz Vera: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica della prigione di San Miguel.
Natalia Alvarado: Agli arresti domiciliari totali

Caso Security
Dopo essere stati condannati nel 2014 per gli assalti a banche e la morte di uno sbirro, i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega e Freddy Fuentevilla stanno scontando la pena nella Carcèl de Alta Seguridad.
Marcelo Villarroel: Condannato a 14 anni + 40 anni (condanna precedente).
Freddy Fuentevilla: Condannato a 15 anni di prigione, durante il 2016 con una riforma alla legge riesce a ridurre a 14 anni e 4 mesi la pena.
Juan Aliste Vega: Condannato a 42 anni di prigione.

Condanne
Il compagno Ignacio Muñoz, è accusato di aver portato un ordigno esplosivo nell’agosto del 2015 nel comune di Lo Prado con volantini in solidarietà con i prigionieri del caso PDI. È stato condannato a 3 anni ed un giorno per la legge sul possesso d’armi. Attualmente è detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1.
Natalia Collado (Tato) e Javier Pino sono stati condannati a 3 anni ed un giorno per l’attacco incendiario contro un autobus della Transantiago ad aprile il 2015. Tato è detenuta nella prigione di San Joaquin nella sezione speciale di alta sicurezza, mentre Javier Pino nel carcere di Colina II

Lotta di strada
Il compagnoNicolás Rojas, accusato per l’attacco incendiario contro la chiesa di San Francisco ad ottobre del 2015 continua ad essere detenuto nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Fabián Duran detenuto ed accusato di porto di bottiglie molotov durante l’11 settembre il 2015 rimane ancora prigioniero nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.

Per la distruzione del carcere, dei carcerieri e della società che li sostiene!
Per la liberazione dei compagni rivoluzionari detenuti!

(tradotto da RadioAzione)



Čile: Kratki rezime i vijesti o drugovima u zatvoru – 2016.
Na kraju 2016. napravili smo rezime o trenutnoj situaciji revolucionarnih drugova u zatvoru i o suđenjima.
Ponekad baš zbog ubrzanog ritma kontrainformacije, s neprekidnim ažuriranjima ili ponavljanjem vijesti, gubimo analitičku i kritičku sposobnost, koja bi nas kao pobunjenika i antiautoritarne trebala karakterizirati. U našem kontinuitetu kontrainformacije pokušat ćemo napraviti jedan rezime pravosudnih postupaka protiv naših revolucionarnih zatvorenika.
Sretni zbog oslobođenja Gabriela, Marca Camenischa (na polu-slobodi) i Alberta Woodfoxa.
S čvrstim sjećanjem na drugove pale u borbi, podsjećamo da zatvor, kao ni žandari i upravitelji zatvorskog društva, ne poznaju stanke, praznike ni odmor... kao ni naša pobuna i borba za oslobođenjem. – Refractario 2016

Drugovi Francisco Solar i Monica Caballero, u zatvoru u Španjolskoj od novembra 2013., okrivljeni za eksplozivni napad na katedralu Pilar, nalaze se od tada u
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Santiago [Cile]: Attaccata chiesa dei mormoni (01/01/2017) [it]

Nella notte del 1 gennaio abbiamo attaccato una chiesa mormone con vernice, olio e potente pirotecnica come gesto di solidarietà con i perseguiti e i detenuti della Guerra Sociale in Cile, e in memoria con il guerriero anarchico Sebastián Oversluij.
Inviamo la nostra forza al compagno che a testa alta, urlando e sputando, non si è piegato davanti alle vessazioni giornalistiche, poliziesche e giudiziarie nel caso del saccheggio della Chiesa di Gratitudine Nazionale.

Circolo Vandalico Sebastian Oversluij

Si riferisce ai cinque giovani compagni arrestati nell’agosto 2016 per l’attacco alla Chiesa di Gratitudine Nazionale il 19 giugno 2016, che rappresentò il culmine degli scontri con la polizia durante una protesta studentesca a Santiago; uno dei compagni arrestati sputò e urlò alla feccia giornalistica che filmava il suo arresto [n.d.t. in ingl.].


Santiago [Čile]: Napadnuta mormonska crkva (01.01.2017.)
U noći 1. januara napali smo jednu mormonsku crkvu bojom, uljem i snažnom pirotehnikom, kao znak solidarnosti sa zatvorenicima i progonjenima Društvenog Rata u Čileu, i u znak sjećanja na anarhističkog ratnika Sebastiana Oversluija.
Šaljemo našu snagu drugu koji visoko uzdignute glave, vičući i pljujući, nije pokleknuo pred policijskim, novinarskim i sudskim šikaniranjem u slučaju haračenja ckrve Nacionalne Zahvalnosti.

Kružok Vandala Sebastian Oversluij

Odnosi se na petoricu mladih anarhista uhapšenih u augustu 2016. zbog napada na crkvu Nacionalne Zahvalnosti 19. juna 2016., koji je predstavio vrhunac uličnih sukoba s policijom tokom jednog studentskog prosvjeda u Santiagu; jedan od uhapšenih drugova pljunuo je i urlikao na novinarsko smeće koje je snimalo njegovo hapšenje.

Čile: Anarhist Ignacio Muñoz osuđen na 3 godine i jedan dan zatvora [hr]

U augustu 2015. uhapšen je Ignacio Muñoz pod optužbom da je prenosio eksplozivnu napravu sastavljenu od aparata za gašenje požara ispunjenog barutom kojem je dodan fitilj za aktivaciju, te letke solidarnosti sa zatvorenicima slučaja PDI.
Nakon što je zaustavljen na bicikli, kraj općine Lo Prado, drug je zadržan u pritvoru zatvora Santiago 1 pod pogubnim zakonom o kontroli oružja.
I sada ga je, nakon suđenja, sud osudio na tri godine i jedan dan zatvora, zbog izmjena navedenog zakona po kojem osuđeni moraju izdržavati kaznu u zatvoru.
Protiv njihovih presuda: Ni zakon o kontroli oružja ni antiteroristički zakon
Za oslobođenje drugova u zatvorima


Cile: Ignazio Muñoz condannato a 3 anni e un giorno
Nell’agosto dell’anno 2015 viene arrestato il compagno Ignacio Muñoz, accusato di trasportare un ordigno esplosivo composto da polvere nera compressa all’interno di un estintore attivato da una miccia, insieme a volantini in solidarietà per i prigionieri del caso PDI.
Dopo essere stato fermato in bicicletta, nei pressi del comune di Lo Prado il compagno è in prigione preventiva sotto la nefasta legge del controllo sulle armi nel carcere di Santiago1.
È ora, dopo aver affrontato il processo, il tribunale lo condanna a 3 anni ed un giorno di prigione effettiva. Ciò è dovuto alle modifiche della suddetta legge per la quale gli accusati devono espiare una pena effettiva.
Contro le loro sentenze: Né legge di controllo sulle armi né legge antiterrorismo.
Per la liberazione dei compagni in prigione.

[tradotto da RadioAzione]

Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: CCF – La reminiscenza dell’Anarchia (20/12/2016) [it]

[Testo in occasione dell’iniziativa in memoria di Sebastian Oversluij, svoltasi in uno squat anarchico in Cile]

La persona non è veramente persa finché l’oblio non l’avvolge nelle sue braccia.
Sono ormai trascorsi tre anni da quando il compagno Sebastian Oversluij non cammina più per in sentieri in cerca di selvaggia bellezza dell’azione anarchica. Sono ormai trascorsi tre anni da quando alcuni dei nostri fratelli e sorelle là in Cile sentono la sua assenza, mentre il loro cuore si contrae. Tre anni da quando i proiettili di un’infame guardia di sicurezza del “Banco Estado” presero la sua vita, estinguendo la fiamma dello spirito anarchico che bruciava dentro di lui.
Ma noi, da parte nostra, come anche molti altri, non permetteremo che il nostro compagno scompaia nelle nebbie dell’oblio. Noi ammiriamo il nostro fratello, come ammiriamo la sua scelta di passare all’azione, attaccando una banca – un tempio di denaro, svuotando il portafoglio del nemico, espropriando il minimo che possiamo ottenere in confronto a quello che l’autorità espropria dalle nostre vite. La rapina in banca eseguita da un anarchico porta sempre dentro di sé il seme del rifiuto. Il rifiuto di sottomettersi ad un mondo in cui vieni vincolato a vendere la propria anima alle spietate leggi del libero mercato, per poi vivere per lavorare, e lavorare per consumare e consumare per riempire i tuoi vuoti esistenziali con mucchi di oggetti inutili.
Sappiamo che ci troviamo molto lontano e che le nostre parole devono attraversare un intero oceano per raggiungervi. Ma, speriamo che riuscirete a sentire l’affinità che tutti sentiamo con coloro che scoprono i modi per mantenere i nostri fratelli vicini a noi nelle iniziative, discussioni, nelle nostre menti, ma soprattutto nella continua diffusione della costante rivolta anarchica.

Membri della Cospirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/FRI
Mihalis Nikolopoulos
Giorgos Nikolopoulos
Haris Hatzimihelakis
Theofilos Mavropoulos
Panagiotis Argirou
Damiano Bolano


Zatvor Koridalos – Atena [Grčka]: ZVĆ – Anarhija posjeduje uspomene (20.12.2016.)

[Tekst povodom susreta u sjećanje na Sebastiana Oversluija održanog u jednom anarhističkom skvotu u Čileu]

Osoba ne može biti nikada zaista izgubljena sve dok je zaborav ne prigrli.
Prošle su već tri godine otkad drug Sebastian Oversluij ne kroči više putevima traganja za divljom ljepotom anarhističkog djela. Prošle su već tri godine otkad neki od naše braća i sestara tamo u Čileu osjećaju njegovu odsutnost, uz stezanje srca. Tri godine otkad su meci jednog doušnika-zaštitara banke Estado oduzeli njegov život, gašeći plamen anarhističkog duha koji je gorio unutar njega.
Ali mi, s naše strane, kao i mnogi drugi, ne želimo dozvoliti da naš drug nestane u magli zaborava. Mi poštujemo našeg brata baš kao što poštujemo njegov izbor da prijeđe na djela, napadom na banku – hram novca, prazneći novčanik neprijatelja, eksproprijacijom minimalnog što možemo postići u odnosu na eksproprijaciju koju vlast vrši nad našim životima. Pljačka banke koju počini anarhist uvijek nosi u sebi sjeme odbijanja. Odbijanje pokoravanja jednom svijetu u kojem si ograničen da prodaješ svoju dušu okrutnim zakonima slobodnog tržišta, kako bi mogao živjeti da radiš i raditi da bi trošio i trošio kako bi popunio egzistencijalne pukotine hrpom beskorisnih predmeta.
Znamo da se nalazimo vrlo
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Santiago [Cile]: Barricate di fuoco – Sebastián Oversluij Seguel presente! [it]

Ci riappropriamo del tempo, cioè lo recuperiamo, lo rubiamo. Solamente in questo modo possiamo unirci ad altre individualità per far sorgere un coordinamento operativo, con lo scopo di mettere in questione e colpire l’ordine costituito. Convinti di questo, abbiamo invaso con barricate diverse vie e viali di Santiao, agendo contro l’ordine costituito con il quale i potenti ci vogliono dominare.
Questa azione di propaganda che abbiamo realizzato per le vie della città era carica di memoria vendicativa, dato che ormai sono trascorsi sei anni di assoluta impunità da quando lo Stato cileno aveva massacrato 81 detenuti. Infatti, era l’alba del 8 dicembre 2010, nella sezione nord e sud del quarto piano della Torre 5, del carcere di San Miguel, quando la macchina statale svelò la sua vera faccia, e questa volta senza dissimulare o occultare la tortura e la morte, che tragicamente invase i corpi inceneriti di 81 persone.
Come anarchici/antiautoritari non leggiamo tra le righe di questi fatti, come qualcosa di accidentale, la nostra posizione è chiara, e dalle strade abbiamo fatto una esplicita chiamata al conflitto aperto contro tutti quelli che fanno parte delle strutture carcerarie, indipendentemente dal loro livello di responsabilità.
Il miglior atto di memoria è tener sempre presente la loro morte e pianificare la nostra vendetta contro lo Stato, le sue istituzioni e i suoi complici funzionari – in questo caso la sinistra istituzione della Gendarmeria.
Consolidando la memoria illegalista, ci ricordiamo del compagno Sebastian Oversluij caduto in combattimento durante l’espropriazione di una banca statale a Pudahuel. Tre anni dopo la sua morte riaffermiamo e rivendichiamo la sua azione come una delle molte pratiche che
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Carcere di Koriydallos – Atene [Grecia]: CCF – Solidarietà: Una breccia nel tempo di prigionia (16/11/2016) [it]

Ci sono molti momenti in cui arriva l’amara consapevolezza della nostra impotenza di esprimerci come vorremmo, con la sua espressione ditirambica di un vincitore che stringe i nostri cuori. E ci ha sempre infastidito il fatto di dover limitare la nostra manifestazione di desideri, soprattutto di intrappolarli con semplice inchiostro in un pezzo di carta, trasformandoli in parole così spesso ripetute che il loro potere ha iniziato a scomparire sotto il peso di questa quasi tipica ripetibilità. Ma esistono anche alcune parole che a prescindere dal logoramento dovuto al continuo utilizzo continuano ad irradiare un bagliore, che ricevono dai compagni. Parole che donano forza, portano il sorriso sulle labbra, fanno una breccia nella solitudine detenuta. Parole come solidarietà.
Avremmo ovviamente preferito che queste parole fossero state accompagnate dalla forza vitale di un’azione, di un attacco, dall’intensità di un fuoco nella notte, dal suono di un’esplosione, dallo scivolare di un proiettile in una canna. Ma nonostante la grigia realtà di detenzione che ci depriva di simili scelte e opportunità, vogliamo almeno sperare che il calore delle nostre parole possa trasmettere un po’ di forza dei nostri sentimenti, che i nostri compagni detenuti all’estero sentano la forza della solidarietà che noi sentiamo per loro.
Così, stiamo scrivendo per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Cile, tenuti come ostaggi di giustizia, accusati per l’attacco incendiario ad un dipartimento di polizia investigativa nel novembre del 2014 – conosciuto anche come il caso PDI – il cui processo dovrebbe iniziare, dopo un altro rinvio, il 28 novembre. Maria, Natalia, Amaru e Felipe, i nostri pensieri sono con voi e vi auguriamo con tutto il nostro cuore di possedere la forza durante il vostro processo. Speriamo che i terribili giorni di detenzione molto presto saranno un passato sgradevole lasciato alle spalle.
Scriviamo anche per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Italia, arrestati e accusati nell’Operazione Scripta Manent, e soprattutto per il compagno e membro della FAI-Nucleo Olga, Alfredo, come anche per la compagna Anna, che hanno recentemente vinto la propria battaglia per porre fine alle condizioni di isolamento speciale imposte a loro. Una lotta in cui hanno utilizzato il proprio corpo come una barricata, dato che hanno rischiato le proprie vite nello sciopero della fame. Vogliamo con tutto il nostro cuore esprimere la nostra felicità per la loro vittoria, che può sembrare piccola a certe persone, ma per noi significa tutto dato che anche noi siamo passati attraverso scelte simili. Inoltre, vittorie come queste, anche se rappresentano dei piccoli punti sulla mappa di liberazione totale del detenuto, nello stesso tempo non cessano di essere “respiri di libertà” in un ambiente già soffocante.
Quindi, dalle nostre celle inviamo questo segnale di solidarietà, e contemporaneamente salutiamo tutti i compagni che resistono al tormento della prigionia in cui si trovano a causa della scelta che hanno fatto nella lotta contro il dominio. Sappiamo oggi dall’esperienza propria che quando la solidarietà è sincera e autentica, allora può fuggire da un foglio senz’anima, attraversare migliaia di chilometri, penetrando la recinzione e le sbarre, per portare calore nei cuori dei detenuti ricordandoli che non sono soli. Che qualcun altro, vicino o lontano, pensa a loro, si preoccupa per loro, percependo le azioni falsamente attribuite o le azioni che hanno fieramente rivendicato come parte della geografia complessiva di lotta anarchica contro l’autorità. Questo di per sé basta a riempire di forza un prigioniero politico, da donargli/le un sollievo mentale e a rafforzare la sua resistenza. Questo è l’unico modo in cui la solidarietà raggiunge il proprio scopo, cioè fare in un modo o nell’altro una breccia nel tempo di prigionia.

Membri della Conspirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/IRF
Michalis Nikolopoulos
Harris Chatzimichelakis
Damianos Bolano
George Nikolopoulos
Panagiotis Argyrou
Theofilos Mavropoulos

Santiago [Cile]: Attacco esplosivo contro il Banco Estado (23/10/2016) [it]

Notte del 23 ottobre, comune di Macul, Santiago. Sera della farsa elettorale.
Rivendichiamo il sabotaggio del Banco Estado.
Ci sono tantissimi motivi per l’incendio e per realizzare l’attacco anarchico contro i loro Templi del Denaro.
Con questa azione estendiamo il nostro impegno nella rivolta. Massima volontà per l’intensificazione del conflitto contro lo Stato Capitale, il Potere e tutta l’Autorità.
Inviamo saluti a tutti i compagni detenuti che affronteranno i processi nelle prossime settimane.
Ignacio Muñoz
Manuel, Amaru, Felipe, Maria Paz, Natalia
Juan, Enrique, Nataly
Complicità totale con tutti voi.

Brigadas Autónomas por el Incendio.


Santiago [Čile]: Eksplozivni napad na Državnu Banku (23.10.2016.)
Noć 23. oktobra, općina Macul, Santiago. Veče izborne farse.
Preuzimamo odgovornost za sabotažu Banke Estado.
Ima brdo razloga za požar i za realizaciju anarhističkog napada na njihove Hramove Novca.
Ovim djelom proširujemo našu
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Čile: Vijesti o „Slučaju PDI”. Natalia u kućnom pritvoru (21./24.10.2016.) [hr]

U petak 21. oktobra ujutro započelo je suđenje za takozvani „Slučaj PDI”.
Prijatelji, članovi obitelji i solidarni okupili su se pokraj sramotne palače pravde, u momentu pauze njenih aktivnosti, što ionako nije spriječilo početak inkvizicije protiv naših drugova, koja je zatim odgođena, ali nećemo ulaziti u detalje. Ta odgoda, za 10. novembar, samo produžava razdoblje ove nesigurne otmice koja traje već 15 mjeseci.
Baš zato i dalje pozivamo da umnožavate solidarna djela protiv udaraca koje policijska država želi nanijeti našim drugovima!
AMARU, FELIPE, M. PAZ, MANUEL & NATALIA NA ULICE!

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U prvim jutarnjim satima 24. oktobra naši su drugovi još jednom odvedeni u sramotnu palaču pravde, na novo ročište o razmatranju pritvora. Nataliji je istražni zatvor izmijenjen u kućni zatvor. Trenuci sreće ispunili su naša tijela, ali ne zaboravljamo da još nije kraj. Ne zaboravljamo da su ostali naši drugovi zatočeni već 15 mjeseci, od 2. jula 2015., u zatvoru San Miguel.
Uslijedit će vijesti.
Solidarnost i djela za zatvorenike društvenog rata!
Manuel, Felipe, M. Paz, Amaru i Natalia slobodni!

Ćelija Propagande Moica Morada

Santiago [Cile]: Barricate in solidarietà con i prigionieri di guerra (04/10/2016) [it]

Gli incappucciati hanno eretto le barricate davanti all’UMCE [università, n.d.t.] in solidarietà con i prigionieri di guerra e si sono scontrati con gli sbirri delle forze speciali di polizia.
E’ stato appeso uno striscione con scritto “Nulla è finito, tutto continua”, mentre tuonavano le grida “Per la continuazione della lotta contro le carceri, la solidarietà deve essere costante ed attiva!”.
Sono stati lasciati volantini in sostegno a Tamara Sol Farías Vegara, Andrés Aravena (Chico), Jean Gutiérrez (Legua) e ai compagni del “Caso PDI”.
La giornata si è conclusa senza detenzioni.

Il compagno Andres Aravena (Chico) è stato rilasciato dal carcere Santiago 1, dopo l’udienza del 09 agosto 2016 è stato trasferito dalla detenzione preventiva agli arresti domiciliari notturni.


Santiago [Čile]: Barikade solidarnost s ratnim zatvorenicima (04.10.2016.)
Zamaskirani su podigli barikade ispred UCME-a [univerzitet, nap.prev.] u znak solidarnosti s ratnim zatvorenicima te se sukobili s pandurima iz specijalnih policijskih snaga.
Obješen je jedan transparent s natpisom
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Čile: Dvije godine od početka procedura protiv anarhista Juana, Nataly i Enriquea [hr]

Dvije godine od otmice drugova za „Slučaj Bombas 2” podsjećamo na događaje u vezi ovog slučaja.
U zoru 18. septembra devet prokletih policajaca karabinjera brutalno su upali u dom Nataly Casanova, koji je dijelila s Juanom Floresom i Guillermom Duranom. Nataly, vidjevši pandure s uperenim puškama, dala se u bijeg po krovovima obližnjih kuća, ali uzaludno pošto ju je policija uspjela uhvatiti u jednoj kući kvarta.
Troje drugova uhapsila je policija, traživši imena i adrese, pošto ih nisu znali, kako bi pretresli domove njihovih članova obitelji, zaplijeniviši telefone, kompjutere, SIM kartice i bilo kakvu odjeću crne boje, odnosno sve što bi moglo poslužiti da ih okrive.
Natalyin dom je dijelomično uništen, dok su pak njene osnovne osobne stvari potpuno uništene.
Unatoč činjenici da je istragu vodilo tužiteljstvo Juga, drugovi su odvedeni na policijsku stanicu Ñuñoa, specijalizirane u montažama, gdje su podvrgnuti nasilnom uzimanju uzorka krvi.
Idućeg je jutra započela gozba buržujske štampe, demonizirajući živote troje drugova. Pritvor drugova produžen je na pet dana, sve do utorka 23. septembra, kako bi dali dovoljno vremena za izgradnju optužnica.
Drugovi su optuženi za iduće napade:
- teroristički napad na policijsku stanicu broj 39 općine El Bosque, 11.08.2014. Ta je optužba kasnije odbačena.
- teroristički napad na vagon podzemne željeznice na stanici Los Dominicos, 14.07.2014.
- i najznačajnija optužba, eksplozija na stanici Sub-Centro Escuela Militar, 08.09.2014. (par mjeseci kasnije pojavilo se 25 žrtvi tvrdeći da su zadobile niz ozlijeda, između kojih sluha, kosti prsta ruke i otvorene prijelome; tužiteljstvo ih je bilo uvjerilo da će im biti isplaćena ošteta na kraju suđenja). Kako bi povećali zločine i godine zatvora Juanu Floresu tužiteljstvo se dalo u potragu za žrtvama, a nekoliko privatnih advokata podnijelo je tužbu protiv drugova. Tužiteljstvo i javni tužitelj radije ciljaju na šok-strategiju publike nego da iznesu inkriminirajuće dokaze.
- posjedovanje baruta najvjerojatnije zakopanog u dvorištu kuće.
U utorak 24. septembtra, nakon četiri sata
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Santiago [Cile]: Gruppo Anarchico degli Eretici Antipatrioti-FAI/FRI attacca la chiesa dei carabinieri con bomba assordante (19/09/2016) [it]

Mobilizzando la nostra forza antiautoritaria in azioni concrete di ostilità verso il potere, abbiamo attaccato la Chiesa Evangelica dei Carabinieri del Cile (situata nel centro di Santiago) con una bomba sonora. Per la nostra azione abbiamo scelto la notte del 19 settembre, la giornata in ci lo Stato cileno e le masse cittadine celebrano la “Festa della Patria”, rendendo onore alle Forze Armate e dell’Ordine.
La nostra azione è un segno di ripudio dell’atmosfera festiva di nazionalismo e alienazione, promossa dallo Stato e volontariamente accettata dalla maggioranza sociale funzionale al potere.
Inviamo la nostra solidarietà al compagno Juan Flores e alla compagna Nataly Casanova, a due anni dal loro arresto accusati di aver collocato degli ordigni esplosivi. Salutiamo anche i compagni Juan Aliste, Marcel Villarroel, Freddy Fuentevilla e la compagna Natalia Collado.
Che la solidarietà si trasformi in incendi e in esplosioni per i compagni Monica Caballero e Francisco Solar, per i compagni detenuti della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e la compagna Aggeliki Spyropoulou in Grecia, per i compagni Nicola Gai, Alfredo Cospito e compagni recentemente arrestati in Italia per attacchi della Federazione Anarchica Informale (FAI).
Contro la Chiesa, la Patria, la repressione e contro tutte le forme di controllo sulle nostre vite.
Il nostro rumore assordante è un urlo di libertà.

Grupo anarquico de herejes anti-patriotas (FAI/FRI)


Santiago [Čile]: Anarhistička Grupa Antipatriotskih Heretičara – FAI/FRI zvučnom bombom napala crkvu karabinjera (19.09.2016.)
Pokrečući našu antiautoritarnu snagu u konkretnim neprijateljskim djelima protiv moći, napali smo zvučnom bombom Evanđelističku crkvu Karabinjera Čilea (smještenu u središtu Santiaga). Za naše djelovanje odabrali smo noć 19. septembra, dan kada čielanska država i masa građana slave “Dan Domovine” i odaju počast Oružanim Snagama i snagama Reda.
Naše djelo je znak odbijanja slavljeničkog ozračja nacionalizma i
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Čile: Produžena istraga u vezi slučaja „Bombas 2” (08.2016.) [hr]

Zadnjih dana augusta sud je prihvatio zahtjev obrane drugova Juana Floresa, Nataly Casanove i Enriquea Guzmana koja je zatražila da se ponovno otvori istraga o optužbama po antiterorističkom zakonu protiv drugova. Namjera obrane je dobiti pristup video-zapisima za koje policija tvrdi da su ključni dokaz u njihovoj istrazi, a koje ni tužiteljstvo ni policija ne žele predati.
Period istrage produžen je na daljnjih 30 dana.
Tužiteljstvo je, vjerno svojem nepoštenju, izjavilo: „Ured tužiteljstva radio je vrlo ozbiljno i detaljno. Dokaz u istražnom spisu nalazi se u rukama svih sudionika od samog početka.

Solidarnost s Juanom, Nataly i Enriqueom!

Radiofragmata
Preventivna represija anarhističkih riječi i djela [Grčka] [hr]

Već godinama različite državne agencije za represiju vode istrage pod jedinim kriterijem: osumnjičenikov politički stav. A to je stav anarhista, nadasve onih koji pretvaraju svoje ideje u djela, koji naoružavaju svoje želje i napadaju autoritet države. Zato je svaka istraga povezana s mogućim kaznenim progonom drugova, po zakonima njihove „demokracije”. Policijski progon koji započinje tekstovima i širi se na sva moguća polja djelovanja nije ništa novo za anarhističke sredine.
Naprotiv, postoji zabilježena prošlost o takvim progonima u zemljama kao što su Italija, Čile itd., gdje postoji snažno anarhističko prisustvo koje promiče neposredno djelovanje i interveniranje. Zajednički cilj današnje međunarodne policije je sprječavanje anarhističke propagande, anarhističkog djelovanja i širenje naših ideja. Iz tog razloga u mnogim slučajevima čak ni ne oklijevaju pri skidanju ulaštene maske „demokracije” koja navodno dozvoljava „slobodu govora i mišljenja”. Zato se svaka iluzija koju netko možda još gaji, urušava. Sada su stvari jasne:
„anarhističko djelo ili riječ je ili protuzakonito ili ne postoji!”
Novi oblik represije se danas vrši nad brojnim našim zatvorenicima koji su protuzakonito lišeni slobode pod optužbom utemeljenom na njihovom političkom identitetu i zato što su preuzeli odgovornost kako za svoja djela tako i za svoju organizaciju. Sigurni smo da će se u budućnosti navedena strategija preventivne represije, progona s maksimalnim kaznama, ubrzanim suđenjima, kao i pokušaj izoliranja i ušutkivanja, primjenjivati svugdje, ili će barem to pokušati: osim naše zatvorenike, pokušat će napasti anarhistička svratišta i samoorganizirane prostore koji štite i promiču anarhističke vrijednosti. Uz nedavna suđenja radi se o generalnoj probi nove doktrine koju država želi sprovesti. Novi val represije je u biti samo ažuriranje prethodne represije koja uspostavlja preventivnu represiju nad subverzivnim riječima naših zatvorenika.
Izrada i širenje praktičnih priručnika za djelovanje ili tekstova koji promiču anarhističku urbanu gerilu bit će tretirani kao „terorističko djelovanje”, riskirajući godine zatvora. Državna moć pokušava zato procijeniti
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Čile: Juna, Nataly i Enrique uoči suđenja za „Slučaj Bombas 2” [hr]

Napokon, nakon skoro dvije godine, tužiteljstvo je zatvorilo istragu i poslalo anarhističke drugove Juana, Enriquea i Nataly na suđenje, optužujući ih po antiterorističkom zakonu za eksplozivne napade na stanice podzemne željeznice i policijske postaje tokom 2014.
Tužiteljstvo traži 10 godina zatvora za Enriquea Guzmana, kojeg smatra suučesnikom u jednom napadu na policijsku stanicu.
Nataly Casanova se smatra odgovornom za posjedovanje baruta u vlastitom domu (tokom pretresa 18. septembra 2014.) i za sudjelovanje u napadu na podzemni vlak na stanici Los Dominicos.
Tužiteljstvo traži doživotni zatvor za Juana Floresa, optuženog za sudjelovanje u napadu na podzemni vlak na stanici Los Dominicas, u napadu na policijsku stanicu i u napadu na stanicu podzemne željeznice Subcentro at Escuela Militar.
Ubrzo će sud odrediti datum za pripremu suđenja, kada će biti iznijeti dokazi koji će se koristiti na suđenju.
Čak i ako narede da budu kažnjeni u paklu, ideje oslobođenja ne mogu zauvijek ostati zaključane.

Čile: Anarhistički zatvorenik Juan Flores optužen za pokušaj bijega (13.08.2016.) [hr]

13. augusta drug Juan Flores premješten je, tokom jedne operacije zatvorskih stražara, iz Santiago Zatvora 1 u Zatvor Visoke Sigurnosti (CAS), zajedno s Enriqueom Guzmanom. Oba druga su okrivljenici na takozvanom „Slučaju Bombas 2”.
Razlog iznenadnog premještaja je navodno otkrivanje „plana bijega” nakon što je u Juanovoj ćeliji pronađen crtež koji prikazuje napad na zatvor.
Advokati druga poduzeli su mjere te je Juan ponovno vraćen u Santiago 1. Drug Enrique ostat će na odjelu maksimalne sigurnosti CAS-a.
Strah zatvorskih stražara odaje njihovu nespretnu bespomoć pri suočavanju s nepopustljivim uvjerenjima.

Čile: Završena istraga protiv Nataly, Juana i Enriquea [hr]

Nakon gotovo dvije godine pritvora Juana Floresa, Nataly Casanove i Enrique Guzmana, tužiteljstvo je odlučilo zatvoriti istragu o ovom slučaju, približavajući se na taj način suđenju.
U teatru moderne inkvizicije, nakon završetka istrage, tužiteljstvo ima 10 dana vremena da podignu „optužnicu”, u kojoj će biti iznijeti detalji dokaza i bit će zatražene kazne koje zahtjevaju.
Drugovi su osumnjičeni za atentat iz 2014. u Subcentru, metro-stanicu popova i pandura.

Čile: Pismo anarhističkih zatvorenica Tamare Sol Vergara i Natalije Collado-Tato [hr]

Drugarice Tamara Sol i Natalia Collado poslale su slijedeću izjavu povodom idućih inicijativa: Antiautoritarni dan za drugarice Tamaru Sol, Nataliju i Nataly u Slobodarskoj biblioteci Manuel Rojas, nedjelja 17. jula; 1. Antiautoritarni literarni kafe u biblioteci Suga Kanno i Denjiro Kotoku, subota 30. jula:

Drugovima, srodnima i prisutnima. S iznenađenjem primile smo vijest o navedenoj inicijativi i pripisujemo joj veliku vrijednost, znajući da se radi o inicijativi rođenoj iz osoba koje ne poznajemo ili s kojima nemamo vezu, u kojima kao pojedincima ili kao grupi se pojavila želja da se okupe kao čin solidarnosti i srodnosti, koji pak s naše strane prihvaćamo uz ljubav i snagu koje nam prenosi i koja nam daje energije da se suočimo kako bi željele sa zatvorskim kontekstom.
Prošle su tri sedmice otkad smo se srele na odjelu za visoku sigurnost zatvora, gdje za razliku od drugih zatvorenika (na drugim odjelima) ne možemo izaći s odjela osim u lisicama i uz jednog stražara koji nas nadzire. Isto tako zabranjeno nam je učestvovati u zajedničkim aktivnostima, osim par dana igrati ženski nogomet.
Gore navedeno ističe strah institucija od nas slobodara, anarhista i osoba koje su u sukobu sa sistemom i
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Santiago [Čile]: O pljačkama i vandaliziranju nekoliko „obrazovnih ustanova” (07.2016.) [hr]

Mi smo dio onoga što štampa naziva vandalizam, mi smo dio onoga što građani nazivaju kriminal, mi smo pojedinci koji kroz mala djela pokušavaju narušiti ubojitu rutinu, za koje samosažaljevanje i milosrđe ustupaju mjesto opipljivoj realnosti koja pokazuje svoje najgore lice u svakodnevnici, onoj svakodnevnici koja urliče tražeći da bude uništena kako bi ostavila mjesta strastvenom zanosu autonomije i potpune slobode.
Pljačka i vandalizam postaju urođeni u kontekstu borbe pobunjenika, buntovnika i svakog tko je protiv sistema, nesumnjivo takvo spontano djelovanje, kao i organizirano, neće nikada izostati. Dok srednjoškolci i studenti mole državu da im poboljša obrazovanje, manjine željne pobune nastavljaju ometati vlasti
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Santiago [Čile]: Sukobi s policijom u znak solidarnosti s drugovima u zatvoru (11.07.2016.) [hr]

Ponedjeljak, 11. juli – Sukobi s policijom nakon anti-zatvorskog susreta na UAHC-u [Universidad Academia de Humanismo Cristiano, nap.prev. na talijanski] u znak solidarnosti s drugovima M. Paz, Manuelom, Felipeom, Natalijom i Amaruom, koji se već godinu dana nalaze u zatvoru pod optužbom za podmetanje požara u PDI, 2014.