Grecia: Prima udienza del processo d’appello contro l’anarco-comunista Tassos Theofilou (11/2016) [it]

La Corte d’Appello Penale si è riunita oggi per il processo contro l’anarco-comunista Tassos Theofilou. Il compagno è stato scortato in aula da membri di polizia antiterrorismo, con indosso i passamontagna e fucili spianati durante tutta l’udienza. Nonostante il tentativo di alimentare un clima di terrorismo, come in questo così anche in altri processi contro gli anarchici, comunque più visibile è stata la presenza di persone solidali. Da questa espressione di solidarietà e supporto a Theofilou il giudice ha tratto il suo commento sull’aula affollata.
Subito all’inizio del processo gli avvocati del compagno, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, hanno presentato le obiezioni sull’inaccettabile contro-appello del p.m. (in base al quale le assoluzioni del primo processo sono state invalidate, il che significa che il processo d’appello adesso diventerà una ripetizione del processo di primo grado), come anche sul fatto che questa corte non ha la giurisdizione sul processo, e hanno condannato l’articolo 187 (antiterrorismo) come anticostituzionale, creato solo per danneggiare l’ambiente anarchico. Le obiezioni degli avvocati sono state respinte dalla corte, che ha fissato la prossima udienza per il 20 dicembre 2016.
Invitiamo tutte le persone attive nel movimento di sostenere Tassos Theofilou e dimostrare che questa lotta fa parte di una lotta più ampia, contro le manipolazioni dei media, contro la polizia, il potere giudiziario e contro ogni aspetto di repressione e sfruttamento.
Guerra allo Stato e al Capitale
Per anarco-comunismo

Iniziativa dell’Assemblea di Solidarietà con Tassos Theofilou


Grčka: Prvo ročište žalbenog suda protiv anarho-komunista Thassosa Theofiloua (11.2016.)
Kriminalni žalbeni sud se sastao danas za suđenje anarho-komunistu Tassosu Theofilou. Drug je u sudnicu dopraćen članovima iz antiterorističke policije, koji su nosili fantomke i tokom čitavog suđenja držali visoko oružje. No, unatoč pokušaju stvaranja ozračja terorizma, kao na ovom tako i na drugim suđenjima protiv anarhista, ipak je upečatljivija bila prisutnost solidarnih osoba. Iz ovog izraza solidarnosti i podrške Theofilou, glavni sudac je iznio svoju opasku o ispunjenosti sudnice.
Odmah na početku suđenja advokati druga, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, iznijeli su prigovore o neprihvatljivosti
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Italy: Direct Actions in solidarity with anarchists arrested in Operation “Scripta Manent” (11/2016) [en]

Trento: In the night between 7th and 8th, 9 cars of Italian postal service were torched. Stop deportation. For the arrested in Scripta Manent. Ignis Ardens.

Bologna: In a night of boredom in Bologna, a supermarket was sanctioned and its invasive eyes were blinded. Immediately after this act, the flames of a roadblock broke the city quietness, screaming our complicity whit those hit by repression. You can act everywhere and in every moment. No one has to give us the green light, or impose the how on us.
Tired of those who imprison us.
Tired of those who are watching and spying us.
As reply fire and action!
Solidarity for the arrested in scripta manent and for everyone behind bars.

Some skeevygenic timewasters


Italija: Direktne akcije solidarnosti s anarhistima uhapšenima u operaciji “Scripta Manent” (11.2016.)
Trento
: U noći između 7. i 8., spaljeno je 9 vozila Talijanske pošte. Prekinimo deportacije. Za uhapšene u Scripta Manent. Ignis Ardens.

Bologona: U jednoj noći bolonjske dosade, jedan supermarket je kažnjen, a njegove invazivne oči osljepljene. Odmah nakon toga, plamen jedne blokovne točke prekinuo je gradski mir, urličući naše suučesništvo s onima koje je pogodila represija. Možeš djelovati svugdje i u svakom trenutku. Nitko nam ne treba dati zeleno svjetlo, ili nametnuti nam kako.
Umorni od onih koji nas zatvaraju.
Umorni od onih koji nas gledaju i nadgledaju.
Kao odgovor vatra i djelo!
Solidarnost za uhapšene u scripta manent i za svakoga u zatvoru.

Nekoliko odvratnogeničnih zgubidana

CCF
Progetto Nemesi [Una proposta aperta] [it]

22/11/2016

“Chi parla di guerra, deve avere un piano...”

L’autorità più insidiosa è quella che porta la promessa di partecipazione. Per questo abbiamo fatto il passaggio dalla monarchia alla democrazia, ma non alla libertà. “Sicurezza” è una parola cara alla democrazia. Più sentiamo parlare di “sicurezza”, più le nostre vite e le libertà regrediscono. E peggio di tutto, il potere contemporaneo e la democrazia hanno raggiunto il compromesso e la sottomissione della società quasi volontariamente. La democrazia funziona come una fabbrica trasparente che produce relazioni sociali. Le persone si sottomettono all’ideologia governativa, agli standard dominanti e al comportamento disciplinato, convinte che quello che vivono oggi (la tirannia economica, estorsioni di schiavitù salariale, la dittatura dello spettacolo, la sorveglianza tecnologica) sia l’inevitabile naturale l’ordine mondiale.
Ma anche in un’autorità pervasiva, i capi, i funzionari, i dirigenti e i proprietari esisteranno sempre. Oggi, la visibilità delle persone al potere è particolarmente chiara. Politici, uomini d’affari, armatori, editori, giornalisti, giudici e agenti di polizia sono le persone che rappresentano l’autorità. Il Progetto Nemesi mira ad attaccare queste persone. Il Progetto Nemesi è il nostro turno per fare la mossa temibile nel cortile del nemico.
Invece di attaccare i simboli impersonali di giustizia, noi pensiamo che è molto importante trasferire le nostre ostilità nell’ambiente personale del nemico, nelle loro case, uffici, ritrovi e veicoli. Noi sappiamo che per l’autorità “nessuno è insostituibile”, ma sappiamo anche che un colpo personale ad uno di loro instillerà la paura in 100 altri. Creiamo un retaggio di paura per la loro specie e per chiunque diventi il loro sostituto. E’ il nostro minimo contrappeso per bilanciare il terrore controllato dal nemico. Per bilanciare il terrore che causano i capi ammazzando i propri lavoratori, gli sbirri che sparano accidentalmente, i giudici che condannano a migliaia di anni di carcere, i giornalisti con le loro menzogne, i politici con le loro leggi e i loro ordini. In tutti questi casi il nemico ha un nome e un indirizzo. Attaccandoli dimostriamo che le persone che detengono il potere non sono invincibili. E nello stesso tempo, invece di confinare l’insurrezione anarchica a incidenti di conflitti occasionali con gli sbirri, possiamo trasformare la rivoluzione in una componente permanente delle nostre vite quotidiane scoprendo coloro che si nascondono dietro ordini e decisioni che governano le nostre vite, studiando i loro spostamenti e i loro percorsi, e organizzando le nostre personali cellule d’attacco che risponderanno alle sfide dell’autorità. Non anticipiamo un cortocircuito sociale che ci porterebbe ad una mobilitazione di massa, siamo noi che diventiamo gli acceleratori della storia attraverso le nostre azioni, creando il dilemma “con l’autorità o con la libertà”. Siamo noi che creiamo spazi e periodi in cui la storia viene scritta con le nostre mani, invece di semplicemente succedere. La guerriglia urbana anarchica è un modo di guardare la vita dritto negli occhi, per formare un autentico collettivo “noi”. E’ la costruzione di un processo anarchico di liberazione col coraggio, coerenza e determinazione. Le nostre azioni non si valutano solo in relazione al colpo inflitto al nemico, ma anche alla possibilità di cambiare le nostre vite.
Il Progetto Nemesi è una proposta internazionale di creare una lista con nomi di persone al potere, per poterle attaccare là dove si sentono sicure, ai margini... nelle loro case. L’esplosione della bomba in casa della procuratrice distrettuale G. Tsatani era il primo attacco, il primo atto del Progetto Nemesi. Condividiamo questo piano con tutte le cellule FAI-FRI e con tutti gli anarchici di prassi al mondo, desiderando iniziare un dialogo sulla diffusione della lotta anarchica. E noi sappiamo che il dialogo migliore per valutare un azione non può essere altro che una nuova azione...
Attraverso il Progetto Nemesi salutiamo tutti i nostri compagni detenuti nelle celle della democrazia di tutto il mondo, che non sono più al nostro fianco. E’ specialmente dedicato ai membri delle CCF, Olga Economidou, George Polydoros, GerasimosTsakalos, Christos Tsakalos, alla nostra compagna Angeliki Spyropoulou, e ai compagni italiani della FAI, Alfredo Cospito e Nicola Gai...
A tutti coloro che non hanno seppellito l’ascia di guerra...

Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI

Torneremo presto.


Zavjera Vatrenih Ćelija – Projekt Nemeza [Otvoreni prijedlog]
“Tko govori o ratu, mora imati plan”
Najpodmuklija vlast je ona koja nosi obećanje uključivanja. Zato smo prešli s monarhije na demokraciju, ali ne i u slobodu. “Sigurnost” je omiljena riječ demokracije. Što više slušamo o “sigurnosti”, to više naš život i sloboda nazaduju. A najgore od svega, današnja moć i demokracija su dostigle kompromis i pokoravanje društva gotovo dobrovoljno. Demokracija funkcionira kao jedna prozirna tvornica koja proizvodi društvene odnose. Osobe se pokoravaju ideologiji vlade, prevladavajućim standardima i discipliniranom ponašanju te smatraju da sve ono što danas proživljavaju (tiranija ekonomije, iznuđivanje nadničarskog ropstva, diktatura spektakla, tehnološki nadzor) je neizbježni prirodni svjetski poredak.
No, čak i u jednoj sve-prožimajućoj vlasti, šefovi, dužnosnici, rukovoditelji i vlasnici će uvijek postojati. Danas je vidljivost ljudi na moći sasvim jasna. Političari, poduzetnici, brodograditelji, izdavači, novinari, suci, policija su osobe koje posjeduju vlast. Cilj Projekta Nemeza je napad na te osobe. Projekt Nemeza je naš red za
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Tolosa [Francia]: Incendio di solidarietà (20/11/2016) [it]

A Tolosa, nella notte tra il 19 e il 20 di novembre, un furgone della eiffage [azienda costruttrice di carceri] è stato distrutto dalle fiamme.
Quando la repressione prende di mira gli anarchici, dalle accuse per le rapine ad aquisgrana fino all’operazione “scripta manent” in italia, la solidarietà è la nostra arma.
Vi inviamo un po’ di calore.


Toulouse [Francuska]: Požar solidarnosti (20.11.2016.)
U Toulouseu, u noći između 19. i 20. novembra, jedno kombi eiffagea [poduzeće koje gradi zatvore] uništio je plamen.
Kada represija nanišani anarhiste, od optužbi za pljačke u aachenu do operacije “scripta manent” u italiji, solidarnost je naše oružje.
Šaljemo vam malo topline.

South Shields – Tyneside [UK]: Incendio anarchico di un veicolo comunale (09/11/2016) [it]

Un anonimo (anarchico) incendia un veicolo comunale nella Pine Avenue, South Shields (Tyneside) nelle prime ore di mercoledì 9 novembre 2016. I media non hanno parlato di questo incendio.
L’incendio di questo veicolo è un attacco diretto contro il consiglio, le autorità locali e i consiglieri, per provocare disordine e danno economico. Una persona media di classe operaia in Regno Unito ogni mese sta diventando più povera, con sempre più difficoltà a sopravvivere, mentre nel frattempo il riccastri dei consiglieri si arricchiscono ancora di più, con i parcheggi a pagamento, multe sui rifiuti, come lasciare il cassonetto fuori nel momento sbagliato, e con altre simili infrazioni.


South Shields – Tyneside [UK]: Anarhistički palež općinskog vozila (09.11.2016.)
Jedna anonimna osoba (anarhist) zapalila je općinsko vozilo u Pine Avenue, South Shields (Tyneside) u prvim satima srijede 9. novembra 2016. Mediji nisu pokrili ovu nezgodu.
Požar ovog vozila je direktni napad na vijeće, lokalne vlasti i vjećnike, kako bi se izazvao nered i šteta. Jedna obična osoba iz radničke klase u Ujedinjenom Kraljevstvu svaki mjesec postaje sve siromašnija, i postaje joj sve teže preživljavati, dok se u međuvremenu bogatuni iz općinskog vijeća sve više bogate, s parkirnim kartama, kaznama za bacanje smeća, kao iznošenje kante u pogrešno vrijeme, i sličnim prekršajima.

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (21/11/2016) [en]

The transfer of comrades, arrested in operation “Scripta Manent”, from one prison to another is continuing. Yet another transfer, the comrade Alessandro Mercogliano was transferred from prison of Alessandria to prison of Ferrara, always in AS2 [high security wing], where are already held the kidnapped comrades Nicola Gai and Alfredo Cospito.
So, the sleepless and paranoiac nights of miserable prosecutor Roberto Sparagna are continuing, in order to get some clues, since he does not have even a half, he enjoys torturing the comrades with “prohibition to meet each other” (I would remind that Sandro and Marco in Alessandria, as well as Danilo and Daniele in Terni could never meet each other) and with continuous transfers.
Beyond any logic of “innocent” or “guilty”, I express my complete solidarity and my unconditional complicity to Sandrone and to every comrade arrested in operation “Scripta Manent”.

RadioAzione, 21 November 2016

Updated addresses:
BISESTI MARCO: Casa Circondariale San Michele – Strada Casale, 50/A – 15121 Alessandria (AL)
MERCOGLIANO ALESSANDRO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
BENIAMINO ANNA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
CREMONESE DANILO EMILIANO: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR
SPEZIALE VALENTINA: Via Aspromonte, 100 – 04100 – Latina LT
ALFREDO COSPITO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
NICOLA GAI: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara
DANIELE: Str. delle Campore, 32 – 05100 Terni TR


Italija: Novi premještaj u okviru operacije “Scripta Manent” (21.11.2016.)
Nastavaljaju se neprekidni premještaji iz jednog zatvora u drugi, drugova uhapšenih u operaciji “Scripta Manent”. Još jedan novi premještaj, ovaj put je drug Alessandra Mercogliano iz zatvora u Alessandriji premješten u Ferraru, na AS2, gdje se već nalaze zatočeni drugovi Nicola Gai i Alfredo Cospito.
Nastavljaju se tako
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Genoa [Italy]: “Update on trial against me for the crime 414 of C.C.” — Communique of anarchist comrade Carlo (17/11/2016) [en]

As expected, they sentenced me to 14 months in prison for text I wrote immediately after the dissociation of some ambiguous figures.
I am charged with “apology of crime”, while the aggravation for terrorism and recidivism was not taken into account, as well as the aggravation for publishing the text on Internet (although the prosecutor Manotti had requested it), since the Renzi decree [prime minister], which increased the crime, was introduced after my publication.
Therefore, the will to prosecute comrades who write texts continues, if the inquisitors consider them disturbing.
The result of this whole story is that two comrades are in prison for the Action carried out against Adinolfi, that I been sentenced because I have defended this Action, and those figures who have written the dissociation, they still hang out at the occupied spaces.
ALWAYS FORWARD!
SOLIDARITY WITH ANARCHIST PRISONERS!

Carlo


Genova [Italija]: Vijesti o suđenju protiv mene za kazneno djelo 414 k.z.
Kao očekivano, osudili su me na 14 mjeseci zatvora za tekst koji sam napisao odmah nakon što su se neki sumnjivi likovi distancirali.
Okrivljen sam za “veličanje zločina”, dok je otežavajuća okolnost terorizam i recidive odbačena, kao i otežavajuća okolnost objavljivanja na itnernetu pošto je Renzijev dekret [premijer], koji pooštrava kazneno djelo, uveden nakon moje objave.
Stoga, volja za progonom drugova koji pišu tekstove se nastavlja, ako
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Carcere di Koriydallos – Atene [Grecia]: CCF – Solidarietà: Una breccia nel tempo di prigionia (16/11/2016) [it]

Ci sono molti momenti in cui arriva l’amara consapevolezza della nostra impotenza di esprimerci come vorremmo, con la sua espressione ditirambica di un vincitore che stringe i nostri cuori. E ci ha sempre infastidito il fatto di dover limitare la nostra manifestazione di desideri, soprattutto di intrappolarli con semplice inchiostro in un pezzo di carta, trasformandoli in parole così spesso ripetute che il loro potere ha iniziato a scomparire sotto il peso di questa quasi tipica ripetibilità. Ma esistono anche alcune parole che a prescindere dal logoramento dovuto al continuo utilizzo continuano ad irradiare un bagliore, che ricevono dai compagni. Parole che donano forza, portano il sorriso sulle labbra, fanno una breccia nella solitudine detenuta. Parole come solidarietà.
Avremmo ovviamente preferito che queste parole fossero state accompagnate dalla forza vitale di un’azione, di un attacco, dall’intensità di un fuoco nella notte, dal suono di un’esplosione, dallo scivolare di un proiettile in una canna. Ma nonostante la grigia realtà di detenzione che ci depriva di simili scelte e opportunità, vogliamo almeno sperare che il calore delle nostre parole possa trasmettere un po’ di forza dei nostri sentimenti, che i nostri compagni detenuti all’estero sentano la forza della solidarietà che noi sentiamo per loro.
Così, stiamo scrivendo per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Cile, tenuti come ostaggi di giustizia, accusati per l’attacco incendiario ad un dipartimento di polizia investigativa nel novembre del 2014 – conosciuto anche come il caso PDI – il cui processo dovrebbe iniziare, dopo un altro rinvio, il 28 novembre. Maria, Natalia, Amaru e Felipe, i nostri pensieri sono con voi e vi auguriamo con tutto il nostro cuore di possedere la forza durante il vostro processo. Speriamo che i terribili giorni di detenzione molto presto saranno un passato sgradevole lasciato alle spalle.
Scriviamo anche per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Italia, arrestati e accusati nell’Operazione Scripta Manent, e soprattutto per il compagno e membro della FAI-Nucleo Olga, Alfredo, come anche per la compagna Anna, che hanno recentemente vinto la propria battaglia per porre fine alle condizioni di isolamento speciale imposte a loro. Una lotta in cui hanno utilizzato il proprio corpo come una barricata, dato che hanno rischiato le proprie vite nello sciopero della fame. Vogliamo con tutto il nostro cuore esprimere la nostra felicità per la loro vittoria, che può sembrare piccola a certe persone, ma per noi significa tutto dato che anche noi siamo passati attraverso scelte simili. Inoltre, vittorie come queste, anche se rappresentano dei piccoli punti sulla mappa di liberazione totale del detenuto, nello stesso tempo non cessano di essere “respiri di libertà” in un ambiente già soffocante.
Quindi, dalle nostre celle inviamo questo segnale di solidarietà, e contemporaneamente salutiamo tutti i compagni che resistono al tormento della prigionia in cui si trovano a causa della scelta che hanno fatto nella lotta contro il dominio. Sappiamo oggi dall’esperienza propria che quando la solidarietà è sincera e autentica, allora può fuggire da un foglio senz’anima, attraversare migliaia di chilometri, penetrando la recinzione e le sbarre, per portare calore nei cuori dei detenuti ricordandoli che non sono soli. Che qualcun altro, vicino o lontano, pensa a loro, si preoccupa per loro, percependo le azioni falsamente attribuite o le azioni che hanno fieramente rivendicato come parte della geografia complessiva di lotta anarchica contro l’autorità. Questo di per sé basta a riempire di forza un prigioniero politico, da donargli/le un sollievo mentale e a rafforzare la sua resistenza. Questo è l’unico modo in cui la solidarietà raggiunge il proprio scopo, cioè fare in un modo o nell’altro una breccia nel tempo di prigionia.

Membri della Conspirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/IRF
Michalis Nikolopoulos
Harris Chatzimichelakis
Damianos Bolano
George Nikolopoulos
Panagiotis Argyrou
Theofilos Mavropoulos

Genoa [Italy]: Sentence against the anarchist comrade Carlo (16/11/2016) [en]

The anarchist comrade from Genoa informed us that the judgment against him was given this morning. The comrade was sentenced to 14 months (but he is in liberty) on charge of “apology of crime”, while the aggravation for terrorism and recidivism was dropped.
A text by the accused comrades will follow soon.
Bearing in mind that the comrade was accused for an public answer, on an anarchist website, to the text “Puntini sulle i”; and bearing in mind also the law designed by Renzi government [prime minister] which they want use to charge with terrorism even those who write on blogs and sites, there can be just one answer: Fuck you!
At least as RadioAzione I must say that more you are trying to repress us, the higher the level of tones will be... not one step back!
With rage in the body and with blood in the eyes...
Solidarity and complicity with Carlo!

RadioAzione


Genova [Italija]: Izrečena presuda protiv anarhističkog druga Carla (16.11.2016.)
Anarhistički drug iz Genove, Carlo, javlja nam da je jutros pročitana presuda protiv njega. Drug je optužen na 14 mjeseci, ali nalazi se na slobodi, okrivljen za “veličanje”, dok su optužba za terorizam i otežavajuća okolnost ponavljanja kriminalnog djela odbačeni.
Ubrzo će uslijediti tekst optuženog druga.
Podsjećamo da je drug okrivljen za javni odgovor, na anarhističkom web-siteu, na tekst “I puntini sulle i”, a podsjećamo i zakon izašao iz Renzijeve vlade po kojem se žele za terorizam optužiti i osobe koje pištu na sajtovima i blogovima. Na sve to može postojati samo
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RadioAzione[Italia]
Direct Action! The Chatter Is To Zero Reflections #13 [en]

It is typical to hear the usual whimpers from the first moments after an attack of repression carried out by the State and by those who protect it, such as the magistrates that accuse, investigate and arrest those who could be “harmful” to health of the State itself.
It is always the same old song, singed, stopped and singed again.
There are those who feel the need to distance themselves immediately from those hit by repression, and usually this attitude belongs to those people that magistrates probably do not even know (or as the saying goes “nobody gives a shit about them ...”) because their greatest effort is the punctual dissociation. Like any other “citizen” loyal to the State, this scum who calls itself “anarchist” believes the newspapers, the prosecutors and the cops who build frameworks, create scenarios and indicate the perpetrators of “evil”, and this scum immediately feels the “need” to point out what “anarchy” means, adding some dots on the letters “i”. However, there are also those who have the same attitude but they do not even bother to write something, to have a sleazy and dirty way out in every moment, through the slanders behind the back, tittle-tattle.
There are those who write some lines of tears recalling witch hunts and fabrications, there are those who write in solidarity and complicity tone and then disappear two seconds after sending “telegram of condolences”, there are those who use strong terms… and then?
“Solidarity” does not mean “condolences”, as we always say it is not a written word.
Solidarity means, when you open your eyes in the morning and think that in your everyday life you miss something, you miss a piece, you miss some friends, brothers and sisters, and above all comrades. And you miss them, not because they are far away, but because an asshole without a job decides overnight to be on “the State payroll” and locks up them in the next-generation camps.
Solidarity means to think about imprisoned comrades every day and to get them what they need, supports, letters, stamps, benefit events for economic support in prison and for defense costs, to break the isolation that the walls of reinforced concrete, bars, armored and guard dogs are trying to impose on them every single day.
Solidarity means this and much more...
Disappear after sending a telegram, write few lines just to clear a bad conscience and then disappear, these are acts of Christian charity; it is like say a prayer for the sick person or put some coins in the collection basket.
These words of mine are not directed to any movement (which does not move), any group or “sect”, but to every individual who
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Germania: Vandalizzata la sede di Google a Monaco (07/11/2016) [it]

Nella notte tra il 6 e il 7 di novembre abbiamo attaccato la sede di Google a Monaco con lacca rossa e bitume.
(Informazione è potere, chi la possiede è potente.) I più grandi affari di Google stanno nell’utilizzo capitalista dell’informazione, che lo rende una delle più potenti aziende al mondo.
Registrando le query di ricerca e scansionando tutte le mail inviate via Gmail, già dopo pochi mesi si possono generare informazioni precise sul nostro comportamento, e anche predirlo. L’indebolimento delle capacità umane è uno degli obiettivi business di Google – dipendere dai suoi servizi.
Come in ogni azienda capitalista, la ricchezza di Google si basa sullo sfruttamento dei propri lavoratori. Ma Google è di più: il suo modello d’affari è mappare il mondo. Non si tratta solo della mappatura cartografica della terra, ma di una completa collezione dei comportamenti umani. I dati di Google oggi sono già in commercio: per le analisi di mercato, per le pubblicità su misura del cliente, manipolazioni ecc. E tutto questo rappresenta solo il primo passo. L’analisi di questi dati ha per scopo prevedere in un modo sempre maggiore il comportamento umano in tutti i campi della vita. Google sa con chi comunichiamo e vuole sapere cosa diciamo e cosa pensiamo.
Questo sapere e milioni di programmi interni aziendali di ricerca, come Google Brain, possono infine rendere possibile la creazione dell’intelligenza artificiale. Gli strateghi di Google stanno sviluppando scenari in cui le persone potrebbero essere sostituite dall’intelligenza artificiale tra qualche decennio. Quello che arriva come una promessa di vita senza lavoro e sfruttamento, in realtà significa, nelle condizioni capitaliste, che una gran parte dell’umanità non sarà più necessaria.
Non è un caso che la Singularity University si trova proprio vicino alla sede di Google nella Silicon Valley. Essendo un’università di élite, essa forma dirigenti da tutto il mondo nei campi della IA, robotica, nanotecnologia, bioinformatica, medicina e tecnologia di rete, ed è uno dei principali rappresentanti del movimento transumanista. Oltre alla leadership di Facebook, persone come Ray Kurzweil e Larry Pager (co-fondatore di Google) hanno parlato alla sua cerimonia di apertura. Lo scopo dello transumanesimo è la fusione dell’umano e della tecnologia. Secondo le loro affermazioni, il cervello umano sarà completamente mappato fino al 2030, creando la possibilità di immortalarsi in una vita post-biologica (un backup che esisterà nei sistemi informatici). I transumanisti sono convinti che la via uscita dal mondo che loro hanno definitivamente distrutto, sta nella transizione dall’umano alla macchina. I loro principali giocatori sono composti da una destra ultra-neo-liberale, il cui punto di partenza si trova nel centro di produzione della Silicon Valley.
L’idea base del pensiero efficace su corpi fallibili che diventano vecchi e malati ha già avuto un impatto concreto sui dipendenti del settore IT con l’introduzione del congelamento degli ovociti per ridurre l’infertilità nelle donne.
Assieme ai primi attacchi di successo all’autobus di Google a San Francisco, che portò grandi incertezze a Google, l’introduzione dei Google Glasses è stata già rinviata a data indefinita. Questi successi possono essere collegati sabotando Google a tutti i livelli possibili!
Smascherare e attaccare il bellissimo mondo nuovo di Google!
Per una vita al di là del controllo, potere e sfruttamento!


Njemačka: Vandalizirano sjedište Googlea u Muenchenu (07.11.2016.)
U noći između 06.11. i 07.11.2016. napali smo sjedište Googlea u Muenchenu crvenim lakom i katranom.
(Informacija je moć, tko nju posjeduje moćan je). Glavni biznis Googlea je kapitalističko korištenje informacija, što ih čini jednom od najmoćnijih korporacija na svijetu. Pohranjivanjem upita pretraga i skeniranjem svih e-mailove poslane Gmailom, već nakon par mjeseci moguće je generirati točne informacije o našem ponašanju i predvidjeti ga. Onesposobljavanje ljudskih vještina jedno je od glavnih poslovnih ciljeva Googlea – ovisnost o njegovim uslugama.
Kao svaka druga kapitalistička kompanija i Googleovo bogatstvo temelji se na izrabljivanju zaposlenika. No, Google je nešto više: njegov poslovni model je pokušaj mapiranja svijeta. Ne radi se samo o kartografskom snimanju zemlje, nego o sakupljanju svih ljudskih ponašanja. Googleove informacije danas su već na tržištu: za
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Grecia: Alcune parole di solidarietà con gli anarchici accusati per le rapine in banca ad Aquisgrana-Germania (11/2016) [it]

Manifesto e volantino diffusi ad Atene e Patrasso

Questo processo, e quelli a venire, saranno una farsa. Perché già conosciamo, come da sempre, il giudizio dello Stato su tutti coloro che attivamente si oppongono ad esso e al tipo di società che difende con così tanto ardore. Saranno chiamati criminali, o se meglio si addice ai tempi, terroristi... Ma terroristi sono lo Stato e i suoi tribunali. Terrorizzando sempre di più le persone in una realtà che sta diventando una vera e propria dittatura del denaro e del controllo. Inventando continuamente nuove leggi, promuovendo più tecnologie, raccogliendo più strumenti per reprimere ognuno che consapevolmente si ribella alla miseria quotidiana o coloro che semplicemente non rappresentano nessun valore per il sistema. Sostenuti dall’indifferenza di molti, processano nei tribunali, seppellendo vive le persone, uccidono alle frontiere o per le strade delle città coloro che tengono alla propria dignità e decidono di non essere schiavi della routine quotidiana.
Siamo solidali con con gli anarchici che affrontano i processi in Germania, e con tutti quelli che scelgono il sentiero della libertà invece della sottomissione e della noia, impostici da questo esistente, dai suoi tribunali e dai suoi sbirri, dalle sue infrastrutture di controllo, dalla sua morale e dalle sue prospettive.
Trasformiamo questa solidarietà in pratica attaccando quello fa ripetere la storia sempre da capo. Dai politici, giudici e media che mantengono il carcere in cui oggi viviamo, agli architetti che stanno progettando le carceri di domani dietro le proprie scrivanie, ai laboratori di “progresso” tecnologico in cui si sta sviluppando il controllo che supera l’immaginazione per i decenni a venire...
Solidarietà / Libertà


Grčka: Nekoliko riječi solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu-Njemačka (11.2016.)
Plakat i letak šireni Atenom i Patrasom

Ovo suđenje, kao i nadolazeća, bit će farsa. Zato što već poznajemo, kao što smo i znali, sud države prema svima koji se aktivno protive njoj i vrsti društva koju ona tako gorljivo brani. Bit će nazvani kriminalcima, ili ako više odgovara vremenima, teroristima... Ali, teroristi su država i sudovi. Teroriziraju ljude sve više i više u jednoj stvarnosti koja postaje prava diktatura novca i kontrole. Neprekidno izmišljajući nove zakone, gurajući više tehnologije, sakupljajući više sredstava za gušenje svakoga tko se svjesno buni protiv svakodnevne bijede, ili svih onih koji jednostavno ne predstavljaju nikakvu vrijednost ovom sistemu. Podržani indiferencijom mnogih, progone na sudovima, pokopavaju žive osobe, ubijaju na granicama ili
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Campania [Italy]: Three BTS burned in solidarity with the anarchist prisoners Op. Scripta Manent (10/2016) [en]


“Fire to the technological domination. Campania, three base transceiver stations burned in the course of October, in solidarity with the arrested in operation scripta manent and with all the anarchist prisoners around the world.”


Campania [Italija]: Zapaljena tri BTS-a u znak soldiarnosti s anarhističkim zatvorenicima Op. Scripta Manent (10.2016.)
“Požar tehnološkoj dominaciji. Campania, tokom mjeseca oktobra zapaljene tri bazne stanice u znak solidarnosti s uhapšenima u operaciji scripta manent i sa svim anarhističkim zatvorenicima diljem svijeta.”

How to Burn Cars [en]

The cars of the wealthy classes, the corporations and the state are the fuel of our urban barricades and the flame of our international solidarity.
Using simple, easy to reproduce methods we cause chaos, in an act of social war against the capitalist system and consumer culture.
Class insurrection against the prison society.

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“Hands Off!” — Solidarity-zine for anarchists accused of bank robberies in Aachen-Germany (11/2016) [en]

from the introduction:

These pages shine a light on three anarchists presently sequestered in the dungeons of the neo dark ages as a result of the collusion between money lenders, science laboratories, judges and their henchmen.
It all began a few years ago. Two branches of dedicated speculators in genocide, worldwide slavery and domestic misery – Aachener Bank and Pax Bank, bank of the Vatican, – were relieved of a fraction of their spoils when employees obeyed the requests of some clients arms in hand. No shots fired, a couple of news items, examples of one of the few ways for the excluded to deal with banks: put one’s life on the line and take back some of what has been stolen from us all, in anticipation of destroying the bank itself and the exploitation that goes with it. If this elementary activity has changed little over the centuries, the retaliatory instruments available to such institutions through their eager defenders have extended to the laboratories of high technology (which they finance), opening up a new repressive era for those who do not accept the logic of misery and waiting.
If once the bosses’ hounds would sniff around for ‘clues’, they now claim to extract them from inside our very bodies, to which end they have invented a whole series of tricks, some of which are denounced in the pages that follow, after turning to their cyber colleagues and the now ubiquitous practice of DNA matching. As a result, three anarchists from various European countries have been targeted, accused, imprisoned and
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Parigi [Francia]: “La rabbia tra i denti ed il sorriso sulle labbra.” (11/2016) [it]

Volantino distribuito durante il “weekend di solidarietà con i prigionieri di guerra sociale”

“Anche quando le masse subiscono i governi, vegetando nella santa e vergognosa pace della propria rassegnazione, l’individuo anarchico si erge contro la società, perché tra lui ed essa la guerra è eterna e non conosce tregua, e quando nella svolta della storia incrocia la folla in rivolta, lui issa la sua bandiera nera e, con loro, lancia la sua dinamite. L’individualista anarchico nella Rivoluzione Sociale si rivela non un demagogo, ma un elemento demolitore, non un apostolo, ma una forza viva, attiva, distruttrice...” Renzo Novatore 1919

Nella mattina del 6 settembre 2016, sull’ordine di un P.M., i cani della DIGOS di Torino hanno fatto irruzione in una trentina di case degli anarchici in varie città italiane, con il mandato d’arresto per 7 di loro. Due si trovavano già in carcere per l’attacco al dirigente della Ansaldo Nucleare, una tra le aziende principali nell’industria nucleare in Italia. Un ottavo compagno è stato arrestato in seguito alla scoperta di materiale elettrico durante la perquisizione della casa. Questa operazione, soprannominata “Scripa Manent”, non è che l’ennesima manovra di polizia contro gli anarchici in Italia dopo l’operazione Marini negli anni Novanta. Custodie cautelari, perquisizioni, pedinamenti, microspie nelle macchine e negli appartamenti e l’intercettazioni ambientali sono gli strumenti impiegati dallo Stato nelle sue operazioni anti-anarchiche. Gli accusati sono stati rinchiusi nelle diverse carceri sparse sul territorio nazionale e sottoposti al regime d’isolamento, con la censura sulla corrispondenza e il divieto d’incontro. Agli inizi dell’ottobre Alfredo Cospito e Anna Beniamino diedero inizio allo sciopero della fame in protesta contro la condizione d’isolamento, che si concluse il 22 ottobre in seguito alla soddisfazione della loro richiesta, cioè la fine dell’isolamento.
Questi compagni sono accusati di aver formato “un’associazione sovversiva con finalità di terrorismo”, la quale avrebbe eseguito diversi attacchi o tentativi di attacco, sia con armi che con esplosivi, contro gli sbirri, le caserme, i dirigenti e le strutture aziendali (un’azienda nucleare, un giornale, una società immobiliare coinvolta nella ristrutturazione di un CIE), contro uomini di Stato e un direttore di un centro di reclusione per immigrati clandestini. Questi attacchi sono avvenuti tra il 2005 e il 2012 e sono stati tutti rivendicati dalla sigla anarchica di gruppi aderenti al progetto Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI-FRI).
Accusati di aver restituito al potere un po’ della sua violenza quotidiana, esercitata costantemente su milioni di persone, che garantisce l’esistenza di un ordine basato sull’autorità e sullo sfruttamento. La violenza delle frontiere, dell’avvelenamento della terra, del lavoro, della guerra e del terrore, dei controlli di polizia, del totalitarismo tecnologico e mediatico, di tutte le forme di detenzione e di dominio. La stessa violenza che si accanisce contro chi osa alzare la testa e ribellarsi, individualmente o collettivamente, sfidando la legge e l’ordine sociale.
Innocente e colpevole sono criteri che lasciamo volentieri agli sciacalli dello Stato. Noi condividiamo con gli anarchici arrestati l’amore per la libertà e l’odio verso il potere. Condividiamo con loro l’idea che una rivolta violenta e distruttiva è necessaria di fronte alla violenza quotidiana del potere. Condividiamo con loro la convinzione che è possibile agire qui ed ora contro i responsabili dell’oppressione. Senza compromessi e senza cercare a tutti i costi il consenso delle masse cittadine.
Solidarietà con Anna, Marco, Sandro, Alfredo, Danilo, Valentina, Nicola e Daniele!


Pariz [Franucska]: “S bijesom između zuba i s osmijehom na licu” (11.2016.)
Letak povodom “vikenda solidarnost sa zatvorenicima društvenog rata”.
“Čak i kada mase trpe vlade, vegetirajući u svetom i sramotnom miru svoje rezignacije, anarhistički pojedinac uzdiže se protiv društva, zato što između potonjeg i njega rat je vječan e ne poznaje primirja, i kada ga se u preokretu prošlosti sretne s pobunjenom masom on uzdiže svoju crnu zastavu e, s njom, baca svoj dinamit. Anarhistički pojedinac u Društvenoj revoluciji ne postaje demagog, nego razarajući element, ne postaje apostol, nego jedna živa, aktivna, uništavajuća sila...” – Renzo Novatore 1919
U jutro 6. septembra 2016., po nalogu jednog tužitelja, psi DIGOSA (talijanska politička policija) upala je u domove tridesetak anarhista u različitim gradovima zemlje, s nalogom za hapšenje sedmorice njih. Dvojica su se već nalazila u zatvoru zbog napada na direktora Ansaldo Nucleare, jednog od najznačajnijih poduzeća u nuklearnoj industriji Italije. Jedan osmi drug uhapšen je zato što su tokom pretresa njegovog stana otkriveni električni materijali. Navedena operacija, nazvana “Scripta Manent”, je još jedan policijski potez u nizu protiv anarhista
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Italy: Direct actions in solidarity with the imprisoned comrades (01/07-11-2016) [en]

Pisa: “November 7, 2016 — Cell tower torched near Pisa in solidarity with the arrested in op. scripta manent and with all prisoners.”

Genoa: “VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, IGNIS ARDENS. Genoa 01/11. 2 postbank ATMs and 1 bank ATM torched. The State imprisons, Mistral Air deports, Unicredit finances Erdogan. The Post and the banks will continue to be attacked. Solidarity with Alfredo, Nicola, Sandro, Marco, Anna, Valentina, Danilo, Daniele and Divine.”


Italija: Djela solidarnosti s uhapšenim drugovima (01./07.112016.)
Pisa:
“7. novembar 2016. — Zapaljena antena mobilne telefonije pokraj Pise u znak solidarnosti s uhapšenim u op. scripta manent i sa svim zatvorenicima.”
Genova: “VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, IGNIS ARDENS. Genova, 01.11. Zapaljena 2 postamata i 1 bankomat. Država zatvara, Mistral Air deportira, Unicredit financira Erdogana. Pošte i banke će i dalje biti napadane. Solidarnost s Alfredom, Nicolom, Sandrom, Marcom, Annom, Valentinom, Danilom, Danieleom i Divineom.”

Italija: Operacija „Scripta Manent” – Vijesti 10.11.2016 [hr]

Iz pisama koje smo dobili jučer 9. oktobra neki nam anarhistički drugovi javljaju da im pošta dolazi i izlazi prilično učestalo, ali ipak su nekima zadržana pisma, brošure s vijestima i štampa, uključujući i pošiljke nekih urednika AnarhističkogCrnogKriža. Pozivamo da im nastavite nastavite učestalo slati vijesti, publikacije i štampu.

RadioAzione[Italia]
Azione diretta! Le chiacchere stanno a zero Riflessioni #13 [it]

Già dai primi minuti dopo un’attacco repressivo da parte dello Stato e chi in tutela di esso, come la magistratura, denuncia, indaga e arresta chi potrebbe essere una probabile “nocività” per la salute dello Stato stesso, è usuale sentire i soliti piagnistei.
Sempre la solita minestra riscaldata, congelata, scongelata e riscaldata di nuovo.
C’è chi sente il bisogno di prendere subito le distanze da chi è stato colpito dalla repressione, e di solito lo fanno quelle persone che la magistratura forse non conosce nemmeno (o volgarmente detto “non se li incula nemmeno di striscio…”) perché il massimo in cui si spendono è la puntuale dissociazione. Come un qualunque “cittadino” fedele allo Stato questa feccia che si definisce “anarchica” crede ai giornali, ai pm e agli sbirri che disegnano schemini, creano scenari e indicano gli autori del “male”, sente immediatamente la “necessità” di precisare cosa vuol dire “anarchia” aggiungendo qualche puntino sulle “i”. C’è anche, però, chi ha lo stesso atteggiamento e non si spende nemmeno a scrivere, per avere sempre una squallida e lurida via di fuga, ma lo fa attraverso la calunnia alle spalle, l’inciucio.
C’è chi butta giù righe di lacrime evocando la caccia alle streghe e alle montature, c’è chi scrive con toni solidali e complici per poi scomparire due secondi dopo aver inviato il “telegramma di cordoglio”, c’è chi utilizza termini forti… e poi?
“Solidarietà” non significa “cordoglio”, come si dice da sempre non è una parola scritta.
Solidarietà è aprire gli occhi al mattino e pensare che nella tua vita quotidiana
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Francia – Germania: Azioni di solidarietà con gli anarchici accusati di rapina ad Aquisgrana (4-7/11/2016) [it]

Berlino: Attaccati vari bancomat a Berlino nelle notti tra il 4 e il 7 novembre.
Come piccolo segno della nostra solidarietà abbiamo reso inutilizzabile vari bancomat nelle diverse notti in alcuni quartieri di Berlino.
Con questo vogliamo inviare molta forza e saluti calorosi alla compagna accusata di aver partecipato ad una rapina in banca ad Aquisgrana.
Per noi l’espropriazione della banca e la distruzione dei soldi sono simili e presentano una buona maniera per attaccare il potere repressivo.
Solidarietà, rabbia e anarchia!

Tolosa: Nella notte tra il 3 e il 4 novembre tre veicoli parcheggiati nel parcheggio dell’azienda Eiffage, costruttrice di carceri, sono stati distrutti dalle fiamme.
Inviamo tutta la nostra solidarietà ai compagni accusati di rapina ad Aquisgrana.
Questo ci ha riscaldato.


Francuska – Njemačka: Djela solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke u Aachenu (04.-07.11.2016.)
Berlin: Napadnuto nekoliko bankomata u Berlinu u noćima između 4. i 7. novembra.
Kao mali znak naše solidarnosti uništili smo nekoliko bankomata kroz par noći u različitim berlinksim kvartovima.
Ovime želimo poslati mnogo snage i toplih pozdrava drugarici optuženoj za sudjelovanje u jednoj pljački banke u Aachenu.
Za nas su eksproprijacija banke i uništenje novca slični, i predstavljaju dobar način napada na represivnu moć.
Solidarnost, bijes i anarhija!

Toulouse: U noći između 3. i 4. novembra tri vozila parkirana na parkingu tvrtke Eiffage, graditeljice zatvora, uništena su vatrom.
Šaljemo svu našu solidarnost drugovima drugaricama optuženima za pljačke u Aachenu.
To nas je ugrijalo

Dresda [Germania]: La guerra inizia qui (03/11/2016) [it]

Come riporta la stampa, giovedì 3 novembre è stato bruciato un veicolo commerciale. E siamo stati noi a farlo!
Purtroppo, l’articolo e il rapporto di polizia non rivelano di quale veicolo si tratta, e ci troviamo quindi costretti a spiegare l’incendio. Non abbiamo bruciato una macchina “normale”, ma un veicolo della “Thyssenkrupp” (un’industria delle armi).
Contro i profittatori della guerra e la Germania!
In luglio ad Amburgo, per attaccare il G20!


Dresden [Njemačka]: Rat počinje ovdje (03.11.2016.)
Kao što navodi štampa, u četvrtak 3. novembra zapaljeno je jedno poslovno vozilo. A to smo učinili mi!
Nažalost, članak i policijski izvještaj ne otkrivaju o kojem se vozilu radi te smo zato primorani objasniti palež. Nismo zapalili “obični” auto, nego vozilo “Thyssenkruppa” (vojna industrija).
Protiv profitera rata i Njemačke!
U julu u Hamburg, napasti G20!

Germania: Vandalizzate banche in solidarietà con gli anarchici accusati per le rapine (10/2016) [it]

Dresda: In solidarietà con gli anarchici arrestati abbiamo attaccato ieri notte [tra 18 e 19 ottobre] la Deutsche Bank in via Königsbrücker a Dresda. Un estintore riempito di vernice nera è stato gettato dentro l’edificio e la porta d’ingresso è stata danneggiata con un martello. I due anarchici sono accusati di aver rapinato più banche ad Aquisgrana [Aachen] tra il 2013 e il 2014. Sono stati identificati utilizzando campioni del DNA che gli sbirri di più paesi europei hanno raccolto segretamente.
Noi non lasciamo i nostri amici da soli e inviamo loro saluti di solidarietà. Per più rapine in banca! Viva l’anarchia!

Per più informazioni: solidariteit.noblogs.org

Monaco: Nella notte del 27 ottobre in piazza Max Weber a Monaco a tre istituzioni bancarie sono stati spaccati i vetri e imbrattati con la vernice, in solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca, e adesso in attesa del processo ad Aquisgrana.
Nello specifico, secondo la stampa, le tre banche prese di mira sarebbero la Hypovereinsbank, la Targobank e la Deutsche Bank. Una bottiglia di pittura ha colpito una di esse. Alle ore 2:38 è scattato l’alarme in una delle banche.
Uno striscione di solidarietà è stato appeso alla fine di ottobre sul ponte di Monaco: “Solidarietà con gli anarchici accusati di rapina in banca ad Aquisgrana! Non ce ne fregga un cazzo delle vostre categorie di colpevoli e innocenti”.


Njemačka: Vandalizirane banke u znak solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke u Aachenu (10.2016.)
Dresden: U znak solidarnosti s uhapšenim anarhistima napali smo sinoć [između 18. i 19. oktobra] Deutsche Bank u ulici Königsbrücker u Dresdenu. Jedan antipožarni aparat ispunjenom crnom bojom bačen je u prostorije, dok su ulazna vrata razbijena maljem. Dvoje anarhista je optuženo za pljačku više banaka
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Basilea [Svizzera]: Aggiornamento sulla repressione a fine ottobre [it]

Breve riassunto: 24 giugno si è svolta a Basilea una manifestazione selvaggia. Quattordici persone sono state arrestate per presunta partecipazione, mentre sette persone sono state prese in custodia. Qualche settimana più tardi un’altra persone viene incarcerata. Tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno tutti vengono rilasciati – a condizione di presentarsi alla stazione di polizia una volta alla settimana.
Ma degli otto di Basilea ancora una persona si trova in carcere, anche se sono trascorsi più dei quattro mesi imposti. Qualche settimana fa il detenuto è stato trasferito dal carcere di “Liestal” alla prigione di “Waaghof” a Basilea. Dopo quattro settimane ha potuto appena la scorsa settimana ricevere la prima visita.
Invece del rilascio, come previsto da regolamento, al detenuto sono state notificate altre otto settimane di detenzione, dall’inizio della settimana scorsa. Si ha l’impressione che il magistrato incaricato del caso sta cercando di mantenerlo in carcere fino all’inizio di un eventuale processo. Questo potrebbe avvenire probabilmente anche quest’anno. Perché al P.M. sta diventando sempre più difficile giustificare i prolungamenti della detenzione.
E’ completamente chiaro che questo deve fare da esempio per dimostrare che le forme d’azione della lotta sono severamente punite dalla legge. Ma questo è qui infine secondario.
E nonostante tutto: non lasciamo i detenuti da soli – La nostra solidarietà contro la loro repressione!


Basel [Švicarska]: Vijesti o represiji s kraja oktobra
Kratak sažetak: 24. juna u Baselu se održao divlji prosvjed. Četrnaest osoba je uhapšeno zbog navodnog učestovanja u istom, dok je sedam osoba zadržano u zatvoru. Nekoliko tjedana kasnije još je jedna osoba zatvorena. Između kraja ljeta i početka jeseni svi su otpušteni – uz uvjet da se jednom tjedno javljaju u policijsku stanicu. Ali osmorice iz Basela još se jedna osoba nalazi u zatvoru, mada su protekla više
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Anarhija.info
Aut Aut [en]

When I translated and published the pamphlet Individuality and the anarchist group, signed by one of the CCF cells, Guerilla Urbana Cell, I added in a note that I didn’t do it because I agree with the content, but to make public how much this project, in my opinion, has turned away from its original form of tension to propose (or re-propose) an anarchist individualism which, in some ways, can be found in the pages of a different insurrectionist theory, but in this case approaching or even in some points leading to formal ideas, that is the formal organization.
Similar proposals (informal platform, structured and specific organization) have already been criticized, both in the writing of comrade Alfredo Cospito addressed to the Greek comrades and in the text of some comrades who made up the CARI-PGG, and recently in the last reflection, about the mentioned text, by the comrade of RadioAzione.
This following is just a collection of random thoughts which crossed my mind when I was translating the text, random pieces that do not compose a figurative mosaic, but a personal abstract image open to interpretation, because I do not possess the truth to be transmitted, certainly not to be commodify.
This pamphlet discusses various issues and many of them, from my point of view, erode the concept of individualism itself (both on theoretical and practical level). And those (at least, the authors of the text) who embraced the idea of ​​F.A.I., propagating the nihilistic version of anarchy, are now proposing to distort it, trying to redirect it in forms (structures) that are more appropriate, I dare say , to “communist insurrectionalism” than an anarchist one, perhaps more similar to the groups like 17N; trying to structuring the informal anarchy in platforms, fixed organizations, clusters, groups, sub-groups, test-groups etc. The text is an attempt to launch a proposal completely antithetical to F.A.I., but keeping the same adjective “informal”. Not because someone holds the “copyright” onto it, but because it eclipses everything informal and individualistic in this project. From my personal experience, if I think that a project does not meet my needs, I will be free create another one, without trying to convince others to adapt to my needs. In contrary, it would mean, for me, play politics.
I don’t want with these words, for the sake of anarchy, impose my ideas to someone. I just think it might be better for one who plans such a structured and fixed organization to give it, perhaps, more appropriate name. “Informal”, in document of F.A.I. in Italian language (”Open letter to the anarchist and anti-authoritarian movement”): “Furthermore, whoever takes part into the informal organization is a militant only when preparing and carrying out an action. The organization, therefore, does not affect the entire life and projects of the comrades (...) “. Then, if in some other language this concept has different meanings there were maybe some misunderstanding.
In this pamphlet individualism is corroded on several points, just to name a few, criticizing even the robberies done by anarchists for purely personal purposes, and not for the great cause. How selfish these anarchists are, those who satisfy their egos realizing their desires, simultaneously
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Atene [Grecia]: Rivendicazione per la partecipazione negli scontri (19/10/2016) [it]

Nella notte di mercoledì 19 ottobre abbiamo preso parte, con molti altri gruppi e individui, agli scontri di strada intorno al Politecnico in Exarchia, durati diverse ore con continui lanci di molotov, pietre e petardi contro le unità di polizia antisommossa.
Gli scontri di strada, in ogni loro forma, fanno parte dell’attacco anarchico multiforme contro il Potere e la normalità imposta. A causa delle loro caratteristiche si tratta di uno dei modi più efficaci per manifestare il conflitto tra l’anarchia e il mondo del Potere. Per questo motivo sosteniamo la diffusione di questa e altre forme di lotta che mirano alla destabilizzazione e all’espansione del caos, fino al collasso dell’esistente.
Ma non vogliamo limitarci ad un odio di routine contro gli sbirri; assieme all’attacco contro gli sbirri promuoviamo la pratica di attacco contro le strutture e simboli di dominio, da quelli più ovvi, come le banche e i ministeri, fino a quegli elementi urbani che servono al normale funzionamento della metropoli: segnaletica stradale, semafori, telecamere, fermate degli autobus... come anche le rappresentazioni, i simboli e gli idoli del Potere nella forma di icone, monumenti, statue...
Contemporaneamente le barricate e gli attacchi ai mezzi di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana... senza passeggeri dentro) sono forme di interruzione del normale flusso di persone e merci, e sabotaggio contro le aziende pubbliche e private che gestiscono questo flusso.
Tutti questi simboli e strutture rappresentano o assistono il funzionamento della civiltà autoritaria che noi vogliamo distruggere, quindi per noi costituiranno sempre delle mete.
Per noi la violenza anarchica non è un sacrificio o un obbligo rivoluzionario; noi, invece, la demistifichiamo, la trasformiamo nella banalità, la utilizziamo in un modo ludico, rendendola raggiungibile a tutti, senza professionismi o restrizioni.
Nessun atto di ribellione è inutile!
Disordini ovunque!
Forza ai detenuti e ai perseguiti!

- Alcuni ragazzi incappucciati


Atena [Grčka]: Izjava o preuzimanju odgovornosti za sudjelovanje u uličnim sukobima (19.10.2016.)
U srijedu noć 19. oktobra učestvovali smo, uz mnoge druge grupe i pojedince, u uličnim sukobima oko Politehničke škole u Egzarhiji, koji su potrajali nekoliko sati uz neprestane napade molotovljevima, kamenjem i petardama na policijske interventne jedinice. Ulični sukobi, u svim njihovim oblicima su dio raznovrsnog anarhističkog napada na Moć i nametnutu normalnost.
Zbog svojih obilježja radi se o jednom od najučinkovitijih načina za izražavanje sukoba između anarhije i svijeta Moći. Zato podržavamo širenje ovog i drugih oblika borbe koja cilja na destabilizaciju i širenje kaosa
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