Parigi [Francia]: Un piccolo contributo al disordine (03/05/2018) [it]

Ci siamo davvero divertiti il 1° maggio, e perciò volevamo provare a prolungare questo slancio di rivolta con i nostri piccoli mezzi.

Secondo noi, questi momenti di rivolta collettiva non si contrappongono ad altre pratiche, come l’azione diretta in piccoli gruppi, ma bensì si completano a vicenda.

Così siamo andati in cerca di nuovo combustibile per la fiamma del nostro rifiuto di questo mondo.

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio, in via Haxo nel 19° [arrondissement, ndt.] è stato incendiato un furgone della Vinci (costruttori di prigioni) e una macchina con targa diplomatica.

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Les Lilas [Francia]: Solidarietà con a ZAD dal dipartimento 93 (13/04/2018) [it]

L’arroganza del potere che attacca la ZAD ci manda in bestia. Ne abbiamo abbastanza pure delle proteste simboliche.
Perciò, la notte dal 12 al 13 aprile abbiamo incendiato una macchina con la targa di un corpo diplomatico straniero, in rue de la Paix (a fianco del commissariato, hi hi hi), a Les Lilas [prima periferia di Parigi, nel dipartimento della Seine-Saint-Denis, n. 93, ritenuto il più “caldo” di Francia – anche se questo non è il caso di Les Lilas, comune abbastanza ricco; NdT.].

Siamo solidali con quelle e quelli che si battono sulla ZAD, almeno con quelli che non cercano di porvi le basi di un altro potere, forse immaginario, ma non meno detestabile.

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Madrid [Spagna]: Incendiato bancomat in solidarietà con la compagna anarchica condannata in Germania per l’esproprio di una banca (11/04/2018) [it]

Il 13 aprile si compie il secondo anno di detenzione della compagna anarchica Lisa, arrestata in un’operazione di polizia coordinata dai mossos d’esquadra [polizia catalana, ndt] e dalla polizia tedesca. La compagna da allora è stata detenuta in diverse prigioni spagnole e tedesche (dove si trova tuttora). Recentemente la compagna è stata condannata da un tribunale tedesco a 7 anni di carcere, accusata di aver espropriato una banca ad Aquisgrana (Germania).

Nella mattina dell’11 aprile è stato incendiato un bancomat di Bankia in vallekas (Madrid), in via Carlos Martín Álvarez, e sono state lasciate delle scritte di solidarietà con la compagna.

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Parigi [Francia]: La solidarietà è l’attacco (03/04/2018) [it]

Due persone condannate a mesi di carcere in seguito allo sgombero del bosco Lejuc [a Bure, dove degli oppositori ad un progetto di interramento di rifiuti nucleari sono stati cacciati dalla Gendarmerie il 22 febbraio; NdT]. Tre in custodia cautelare in questi ultimi giorni a Limoges e Ambert. Krème tuttora in carcere per la macchina degli sbirri bruciata nel maggio 2016.

Noi crediamo che la miglior risposta alla repressione, la più dignitosa, resta l’attacco. Invece della ritirata, paranoia, dalle prese di distanza, mettere bastoni tra le ruote del potere. Scegliere il luogo e il momento in piccoli gruppi approfittando del casino delle manifestazioni o del silenzio della notte.
Mai arrendersi.

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Montreuil [Francia]: Serata di sostegno per prigionieri anarchici italiani (06/04/2018) [it]

La migliore difesa è l’attacco!
Serata di sostegno per i prigionieri anarchici italiani

Venite a discutere, bere, mangiare, cantare, ballare per aiutare a pagare le spese di difesa per un compagno accusato di aver collocato un ordigno esplosivo davanti ad una libreria fascista legata a Casapound, il 31 dicembre 2016 a Firenze, e per i compagni accusati nel contesto dell’operazione Scripta Manent di diversi attacchi distruttivi contro le strutture e i rappresentanti del Potere avvenuti nell’ultimo decennio.

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Parigi [Francia]: Contro tutti i poteri (27/03/2018) [it]

Rue des Ternes, Parigi, notte del 27 marzo. Una macchina con targa diplomatica incendiata.

Ci opponiamo a tutti gli Stati e a tutti i nazionalismi, anche “oppressi”, perché saranno sempre pronti a diventare a loro volta degli oppressori. L’aggressione turca (e jihadista) contro Afrin è orribile, ma questo non ci farà marciare dietro le bandiere del nazionalismo curdo (anche sotto le insegne municipaliste-libertarie). Al nazionalismo, al collettivo, a tutti i partiti (anche immaginari, informali o classisti), noi opponiamo l’azione diretta individuale o in piccoli gruppi.

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Atene [Grecia]: Attaccato il tribunale di Evelpidon (24/03/2018) [it]

Una cellula della Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI-FRI), di nome Circolo di Guerra Urbana Asimmetrica, ha rivendicato un attacco esplosivo contro i tribunali di Evelpidon di Atene, avvenuto all'alba di sabato 24 marzo. La polizia e i media istituzionali hanno inizialmente cercato di mantenere celato l’attacco mantenendo un rigido silenzio sull’accaduto, ma adesso hanno ammesso la sua esistenza dopo la pubblicazione della rivendicazione sul sito di Indymedia Atene. La bomba è esplosa in una guardiola della polizia dietro il tribunale, causando danni minori e nessun ferito.

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[Spagna] Il contesto della solidarietà [it]

Il termine solidarietà fa riferimento ad un concetto molto ampio, che può essere applicato a diversi ambiti della vita e della lotta anarchica (i quali dovrebbero essere la stessa cosa, ma non sempre lo sono) e con diverse interpretazioni. Per restringere un po’ le analisi andremo qui a riferirci alla solidarietà in situazioni di repressione, nel contesto del regno di Spagna, cercando di esaminare diversi significati del termine e come vengono messi in pratica nella suddetta area geografica e politica.

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Genoa [Italy]: Righi telecommunications repeater up in flames (13/03/2018) [en]

We live in a world where being connected is essential if we want to keep up with the times and keep pace with the neurotic rhythm that modern society is offering us.
Human relationships have broken up behind displays, Apps.
Without WhatsApp you risk being excluded from your group of friends… seriously.
At work, in the family, as a couple, we all need to be constantly available: “send your precise position”, “send a selfie “, “listen to this voice message”.

Although we realize that “perhaps” we’re spending a lot of time at home, links are becoming more and more virtual and our first thought as soon as we get in after a day’s work is to turn on the pc, we don’t want to figure out for ourselves that something’s wrong, we’re lying to ourselves.
It’s a well-known fact that technology and its damsels have full control over our lives today, what needs to be analysed is why we’ve accepted it.

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Genova [Italia]: Incendiato ripetitore (13/03/2018) [it]

Viviamo in una realtà dove essere connessi è fondamentale se si vuole rimanere al passo coi tempi e vivere al ritmo, nevrastenico, che la società moderna ci offre.
Le relazioni umane si sono sfaldate dietro a dei display, a delle App.

Senza Whatsapp rischi di essere escluso dal tuo gruppo di amici... seriamente.

Al lavoro, in famiglia, nella coppia ci richiediamo a vicenda di essere sempre reperibili: “mandami la posizione di dove ti trovi”, “manda un selfie”, “ascolta questo messaggio vocale”.
Nonostante ci si renda conto che “forse” stiamo uscendo poco da casa, che i legami siano sempre più virtuali e che dopo una giornata di lavoro, il primo pensiero appena tornati a casa sia quello di accendere il pc, non vogliamo dedurre da soli che ci sia qualcosa che non va, mentendo a noi stessi.

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Cile: Solidarietà insurrezionale in vista dell’inizio processo contro Joaquin e Kevin [it]

Benché la solidarietà risulta sempre essere importante – sotto tutti gli aspetti – non possiamo condividere molte azioni che vengono sollevate in sostegno ai nostri affini, anche se sono sempre necessarie. Riteniamo che una parte importante di riconoscersi come rivoluzionari risiede nell’essere disposti – come lo sono – ad attaccare l’apparato statale e il capitale. In questo modo crediamo che la solidarietà deve trascendere le parole, forgiarsi nell’attacco e così trasformarsi in azione costante contro l’ordine. Perché il riconoscimento di affinità va accompagnato dalle complicità ed esperienze, che creano un legame indissolubile tra anonimi.” – Cospirazione Internazionale per la vendetta / Cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos

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Berlino [Germania]: Cellula “Minoranza Violenta”/FAI – Un messaggio ai nostri Compagni Sconosciuti nella giungla urbana della società carceraria (06/03/2018) [it]

L’incendio di veicoli delle compagnie di sicurezza a Berlino come un utile mezzo di comunicazione.

Citando altre rivendicazioni seguiamo la proposta di relazionarci per sviluppare sia una più ampia mobilizzazione di gruppi militanti in Europa, che per sviluppare la nostra base teorica.

Riconosciamo le parole e la solidarietà e le condividiamo, quando Rouvikonas scrive sull’attacco contro l’ambasciata di Arabia Saudita ad Atene, il 19/12/2017:

“Come anarchici sappiamo che l’unica risposta definitiva giace nella solidarietà internazionalista tra i popoli organizzati in lotta. Non ci facciamo illusioni che a questo punto la ancora nascente solidarietà possa rovesciare i piani dei dominatori globali. Nelle circostanze attuali ciò che può essere raggiunto sono le piccole battaglie, là dove è possibile, per sabotare il processo di guerra in corso. [Questo è necessario] per preservare la coscienza sociale, per essere capitalizzati in caso evitare l’inferno diventi inevitabile”.

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Rome [Italy]: Atennas and phone masts torched (12/02/2018) [en]

On the night of 12 February, in the vicinity of metro/bus station Ponte Mammolo in Rome, antennas and cell masts have been torched.

Against technological domination, let’s sabotage the alienation caused by smartphones, social networks e by everything that produces fictive social interactions and misery of human relations.

Solidarity to all anarchist prisoners locked up in jails.

A greeting to Cello, Greg and Ghespe


Roma [Italia]: A fuoco antenne e ripetitori (12/02/2018) [it]

La notte del 12 Febbraio, nei pressi della stazione metro/bus Ponte Mammolo a Roma, incendiate antenne e ripetitori telefonici.

Contro il dominio tecnologico, sabotiamo l’alienazione causata da smartphone, social network e tutto ciò che produce socialità fittizia e miseria dei rapporti umani.

Solidarietà a tutt* prigionier* anarchic* rinchius* nelle galere.

Un saluto a Cello, Greg e Ghespe

Grecia: Aggiornamenti sul prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou, in sciopero della fame e sete (28/02/2018) [it]

Il compagno Konstantinos Giagtzoglou è stato oggi trasferito in ospedale dopo un grave episodio di svenimento avvenuto mentre riposava nella sua cella. I funzionari del Ministero della Giustizia hanno informato l’avvocato del compagno che il consiglio chiamato a decidere se Ntinos otterrà o meno il trasferimento permanente in carcere di Korydallos, si riunirà venerdì, quattro giorni dopo il giorno promesso (che era lunedì). Ntinos sarà fino ad allora, venerdì, al 9° giorno dello sciopero della fame e al 5° della sete.

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Bra$ile: Iniziativa di solidarietà, contro l’operazione “Érebo” (04/03/2018) [it]

Domenica, 04/03, alle ore 16, ci sarà un dibattito in solidarietà con gli anarchici colpiti dalla repressione nella regione meridionale del territorio dominato dallo Stato spagnolo.

L’incontro si svolgerà nel “centro di cultura sociale” nel centro di São Paulo.

Durante la nostra conversazione, ci sarà la lettura di contro-informazioni e lo scambio di idee simili.

Perciò, abbiamo preparato un opuscolo con alcuni testi su quessto tema. Il materiale è disponibile in libera distribuzione in portoghese, spagnolo, inglese e italiano.

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Bra$il: Meeting in solidarity, against operation “Érebo” (04/03/2018) [en]

On Sunday (04/03), at 4:00 p.m., there will be a talk in solidarity with the anarchists persecuted in the southern region of the territory dominated by the Brazilian state.

The meeting will take place in the “center of social culture”, in São Paulo downtown.

During our conversation, there will be reading of counter-informatives and exchange of similar ideas.

For this, we prepared a booklet with some of the texts written on this subject. The material is available in Portuguese, Spanish, English and Italian for free distribution.

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Grecia: Aggiornamenti su prigioniero anarchico Konstantinos Giagtzoglou in sciopero della fame e sete (26/02/2018) [it]

Il compagno Konstantinos Giagtzoglou si trova adesso al 5° giorno dello sciopero della fame e al 2° giorno dello sciopero della sete. Oggi è stato portato in infermeria del carcere dopo essersi sentito molto male. Il suo peso attuale è di 55 chili (all’inizio pesava 61 kg). Nonostante le loro promesse, fino ad oggi (lunedì) non sono giunte notizie dal Ministero della Giustizia riguardo alla sua richiesta di trasferimento definitivo nel carcere di Korydallos.

Per quanto riguarda le azioni di solidarietà, alcune decine di anarchici hanno occupato l’edificio centrale dell’Università Nazionale di Atene, situata nel pieno centro della città.

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Grecia: Azioni di solidarietà con il prigioniero anarchico Konstantinos ‘Dinos’ Giagtzoglou in sciopero della fame e sete [it]

Atene: Intervento davanti al Ministero della Giustizia
Oggi, sabato 24/2, c’è stato un intervento davanti al Ministero della Giustizia di circa 80 compagni in occasione del trasferimento violento del compagno Dinos Giagtzoglou e della ribellione che ne è seguita in carcere di Korydallos.
E’ stato appeso uno striscione [in solidarietà con lo sciopero della fame e della sete di Dino]. L’intervento è durato circa un’ora e mezzo. Quando ce ne siamo andati, la MAT (polizia antisommossa) ha eseguito un inutile attacco e inseguimento per le vie di Mar Rosso e Panormos.
Nel contesto di una chiara scelta fatta dall’amministrazione politica del governo di Sinistra di eseguire l’attacco, la polizia ha proceduto a intervenire con cinque arresti, di cui quattro sono diventati arresti con accuse infondate (disturbo di ordine pubblico e tentate lesioni gravi alla polizia, oltraggio della polizia, detenzione di armi, rifiuto di impronte digitali).
Immediata soddisfazione della richiesta di K. Giagtzoglou per il trasferimento al carcere di Korydallos!
Fine della persecuzione dei quattro arrestati dopo l’intervento davanti al Ministero della Giustizia!
Invitiamo alla manifestazione domani, 25/02, nel 16°edificio di tribunale militare, alle ore 11, dove i compagni appariranno davanti al P.M.
Anarchici / Compagni

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Italia: Aggiornamento sul processo d’appello contro il compagno anarchico Carlo da Genova (07/02/2018) [it]

Il compagno anarchico Carlo di Marco da Genova ci fa sapere che oggi, 7 febbraio, si è svolto il processo d’appello per apologia. Il P.M. ha chiesto 3 anni e 2 mesi. La sentenza sarà emmessa il 26 febbraio.

Ricordiamo che il compagno Carlo il 28 aprile 2015 ha subito una perquisizione effettuata dai R.O.S. indagato per “pubblica istigazione a commettere atti di terrorismo nonché pubblica apologia di un delitto di terrorismo, segnatamente istigazione a compiere azioni dirette (ossia atti violenti con finalità di terrorismo) nonché apologia del delitto di lesioni aggravate dalla finalità di terrorismo consumato in danno di Roberto Adinolfi in data 7 maggio 2012, e rivendicata in data 11 maggio 2012 dal Nucleo Olga/FAI-FRI”, in relazione al testo “A chi non si dissocia” (pubblicato sul sito informa-azione.info, e firmato col proprio nome) come risposta ai “Puntini sulle i”, ovvero alle dissociazioni che alcuni genovesi presero nei confronti di compagni Alfredo e Nicola, che attaccarono Adinolfi.

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Brasile: Mesi di agitazione anti-autoritaria per l’attacco anarchico contro l’Operazione Érebo [it]

Solidarietà non sottomessa a tutti gli anarchici perseguitati nella regione meridionale del territorio dominato dallo Stato bra$iliano.

Lanciamo una chiamata per azione estensiva nei mesi di febbraio e marzo in risposta all’“operazione érebo”.

Nel 2017 la polizia civile di Porto Alegre ha dato inizio alla cosiddetta “operazione érebo”, perseguitando gli anarchici e gli spazi libertari. A noi è chiaro che lo Stato vuole schiacciare tutti coloro che trasformano le proprie idee in una minaccia reale.

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Francia: Bruciato veicolo del corpo diplomatico (22/01/2018) [it]

Lunedì sera, passeggiando tra i quartieri dei ricchi, cercavamo un modo per rovinare il loro sonno.

Non vogliamo saggiamente attendere un’ipotetica rivoluzione che verrà non si sa bene quando e non si sa bene come, come se dovesse piovere dal cielo. Una rivoluzione che probabilmente non arriverà se ci limitiamo ad attenderla saggiamente. Abbiamo pensato di reagire adesso, di distruggere un po’ di ciò che piano piano distrugge le nostre vite, limita i nostri desideri.

Immersi in questi pensieri, ci siamo imbattuti in una grossa BMW di un corpo diplomatico, all’inizio di via Cardinet.

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Besançon [Francia]: Attacchi contro gli ingranaggi della tecnologia di sorveglianza e di lavoro (30/12/2017) [it]

Questo mondo ci nausea. Ci addomestica per il lavoro, sacralizza la merce e il consumo di massa, mentre milioni di persone fanno fatica a spostarsi, rimanere o morire. Alcuni non si rassegnano a questo stato di cose e cercano bene o male di sopravvivere occupando edifici abbandonati e rubacchiando nei negozi. Questo mondo di sfruttamento e di oppressione è visibile a tutte le persone che lo subiscono e/o sono disposte a vederlo per quello che è, in particolare all’approssimarsi delle feste di fine anno quando questo dominio dei ricchi viene esibito forse ancora di più.

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Parigi [Francia]: Fuoco a tutti gli Stati e ai loro lacchè (28/12/2017) [it]

Nella notte tra 27 e 28 dicembre abbiamo incendiato una macchina del corpo diplomatico, in via Laugier a Parigi 17 [arrondissement, ndt].
Poco importa a quale Stato appartiene, tutti ostacolano la libertà e li odiamo tutti.

Nei quartieri ricchi della capitale abbiamo trovato macchine di servizi diplomatici stranieri ad ogni angolo della strada. Si riconoscono dalle targhe verdi con numeri e lettere arancioni.
Basta un po’ di determinazione e di diavolina...

Solidarietà con i compagni/e sotto processo in italia per l’operazione scripta manent.
Solidarietà con Lisa, imprigionata in germania, accusata di aver rapinato una banca, e con Konstantinos arrestato ad Atene il 28 ottobre, accusato di diversi attacchi esplosivi.
Solidarietà con Krème, sempre in carcere per la macchina di sbirri bruciata in quai de valmy.

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Roma [Italia]: Bruciate 6 auto ENI (01/12/2017) [it]

Roma 1° Dicembre.

Bruciate 6 auto enjoy del car sharing Eni-Trenitalia per il coinvolgimento di Eni in Libia.
Colpiamo ENI ovunque.

Solidarietà ax arrestatx ed imputatx per Scripta manent, Firenze, I/le compax colpitx dalla repressione per le macchine degli sbirri incendiate in Francia e Polonia, ax imputax del Brennero ed a tuttx coloro che non si piegano a questo marcio esistente, Un saluto a Krem in isolamento.