Messico: Attacco esplosivo contro concessionaria General Motors (02/11/2018) [it]

lo sterile agglomerato di individualità nelle lotte che sono già di per sé obsolete e il discorso pacifista che ha optato per conquistare diversi gruppi (di sinistra) ci disgustano e ci obbligano a riaffermarci nella nostra posizione contro questa megamacchina, sempre cercando di lasciare le parole e iniziare l’attacco, diretto contro quelli che sostengono e difendono questo stato attuale delle cose, non ci soffermeremo a riflettere se questo o quello ha maggior peso sul danno alla natura, dato che tutti questi fanno parte di un unico insieme la cui stessa esistenza è nociva alla terra.

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Messico: Giornata di Agitazione e Propaganda (10/11/2018) [it]

Giorno: 10/11/2018 – 15:00 to 23:00

Città: Città del Messico

Luogo: Foro El Mundano

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Giornata di Agitazione e Propaganda

Ci saranno vari interventi di riflessione, discussione e critica sull’anarchismo attuale, come anche diverse attività in materia di agitazione.

Ci sarà un chiccherata informativa con i compagni della Croce Nera Anarchica di Roma.

All’inizitiva avremo musica dal vivo e un piccolo mercatino per difondere materiale anarchico, come pure i prodotti autogestiti. Se volete partecipare al mercatino inivateci le proposte prima del 1° novembre, dato che il numero è limitato a causa delle caratteristiche di spazio.

Contro ogni potere e i suoi molteplici mondi – Per la ricostituzione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) Messico [it]

Una risposta pubblica al vomitevole manifesto anarco-populista

“Dobbiamo ricordare le nostre esperienze passate, non per imitarle ma per andare oltre.” – Compagni detenuti di CCF-Grecia

Certe volte è meglio lasciare passare del tempo per analizzare i fatti. Sono passati 20 giorni da quando gli anarco-sinistroidi del Messico hanno pubblicato il loro “manifesto” di appoggio al El Peje [neo-eletto presidente del Messico, ndt], ispirati dalla presunta “opportunità” per gli anarco-comunisti “che la sinistra superi il progetto morenista”, elencando una lista di “30 personalità impegnate nella sovranità popolare” scelte per formare la coordinazione nazionale di un “Fronte Popolare di classe”.

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Messico: Abbasso la Legge sulla sicurezza interna [it]

In lotta permanente contro lo Stato e il suo controllo: Abbasso la legge sulla sicurezza interna!

L’approvazione della Legge sulla sicurezza interna (LSI) in Messico rappresenta un sintomo del bisogno di capitalismo globale di rinnovare le sue riserve di potere e di espansione del suo progresso economico, a vantaggio della società di classe e della sua visione antropocentrica del mondo. In merito alla repressione di espressioni contrarie ai suoi interessi o non favorevoli al dominio globale, accompagnata da espropriazioni e sequestro di terre, venti e acque, da sfruttamento di “risorse energetiche” e di corpi umani e animali, lo Stato sta generando le modifiche di leggi importanti per raggiungere i propri obiettivi. Anche se la LSI è un’espressione latente a livello giuridico di progresso tecnologico industriale mediante il totalitarismo e la militarizzazione del paese o di sua attività solidificata contro le resistenze, perché di fatto l’esercito è stato inviato in missione sociale o nello specifico quasi sempre nei momenti di tensione politica ed economica in Messico, esempi storici in cui emerge questa pratica abbondano:

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Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo contro una banca (22/05/2018) [it]

CHE LA MEMORIA STORICA SEPPELLISCA COLORO CHE CONDANNANO IL SENTIERO DELL’ATTACCO CONTRO L’AUTORITA’!

Dopo vari mesi spesi a selezionare i bersagli, abbiamo deciso di iniziare ad attaccare ogni singola miserabile figura e simbolo che rappresentano l’autorità, e quale momento migliore di ricordare il compagno insorto Mauricio Morales, morto 9 anni fa, in guerra che da sempre è stata dichiarata da tutti gli individui che con i propri atti d’amore e violenza rifiutano di accettare il condizionamento imposto da qualunque tipo di dominio, e in cospirazione informale che offre campo libero ai loro più puri desideri di agitazione e guerra – non chiedendo né diritti né giustizia, ma cercando la liberazione totale.

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Messico: Invito del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas in occasione dell’inaugurazione della biblioteca Xosé Tarrío González [it]

Lettera aperta ai compagni detenuti nel carcere esterno.

Inviamo un saluto fraterno a tutti quelli sono rimasti attenti in questi ultimi anni alle battaglie che si sono svolte non solo all’interno delle prigioni fisiche, ma soprattutto in questa grande prigione a cielo aperto che molti chiamano società...

Perché qui, dentro le mura, anche noi prendiamo parte in questa guerra, una guerra che non vorremmo, ma che ci è stata imposta dalla condizione sociale a cui apparteniamo.

A tale proposito, sono qui per trasmettervi queste parole... perché, come molti di voi, anche noi ci opponiamo a questo gigantesco macchinario che vuole depersonalizzarci, cancellare i nostri sogni e desideri più profondi per trasformare questo mondo in un carcere di massima sicurezza...

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[Messico] Ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità Più che una difesa di una prefazione scomoda [it]

“Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire.” – George Orwell

“Chi sapeva obbedire saprà comandare” – Motto della campagna elettorale dell’ex presidente Díaz Ordaz.

“Il sonno della ragione genera mostri” – Aldous Huxley

Ho deciso di scrivere pubblicamente le seguenti righe (dopo alcuni commenti su differenti forum anarchici non pubblici) sulla prefazione “La irradiación pornográfica del neozapatismo” di Gustavo Rodríguez, all’edizione castigliana del libro Detrás de la máscara: más allá de los pasamontañas del sureste mexicano di Charles Reeve, Sylvie Deneuve e Marc Geoffroy, dell’editore e distributore “Pensiamento Ilícito”.

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Aggiornamento sulla situazione in Messico [it]

Aggiorniamo con 2 post audio [in spagnolo] sulla situazione in Messico, il primo è il numero 17 di “Ya Puso la Puerka Radio”, e il secondo un intervista sulla repressione dell’anarchismo e sulla questione delle carceri in Messico.

Ya Puso la Puerka Radio No. 17

La represión contra el movimiento anarquista y el sistema carcelario en México

Lettera aperta del compagno anarchico Mario López “Tripa” – “Delazioni a catena... Ovvio, nella Città del Messico!” (10/02/2018) [it]

[Nel 2012, dopo un’esplosione dovuta ad un malfunzionamento nell’ordigno esplosivo con il quale intendeva attaccare la sede del Partito per la Rivoluzione Democratica (PRD), nella quale rimase gravemente ferito, fu catturato dalla polizia e detenuto per circa sei mesi nel Carcere Sud di Xochimilco.]

“Quello che intralcia il nostro cammino, lo distruggeremo”

Innanzitutto, un immenso e caloroso saluto.

Poco più di cinque anni e mezzo fa è esplosa accidentalmente una di due bombe che stavo trasportando, fortunatamente la meno potente. Era quella destinata agli uffici del partito politico PRD l’altra era per una delle sedi del PRI [Partito Rivoluzionario Istituzionale, ntd.], in quel momento non mi fregava un cazzo di quale partito politico si trattava, se fosse esistito Morena [Movimento di Rigenerazione Nazionale, ndt.] avrei ugualmente attaccato la sua sede). Era la notte del 26 giugno 2012, proprio il giorno dopo il mio compleanno. Il miglior regalo che avrei potuto ricevere è stato l’incidente, mi dissero gli sbirri dei servizi investigativi che mi sorvegliavano in ospedale.

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La natura idealizzata [it]

propagacionanarquica.noblogs.org


Esiste una tendenza idealista, romantica e superflua, che si sta diffondendo sempre di più, di una presunta esistenza della natura immacolata, paradisiaca e verginale, mai toccata dall’essere umano e che deve essere preservata per non entrare in contatto con la nostra specie. Esistono molti, ma molti problemi, e riflessioni molto poco profonde su questa posizione di una natura vergine e immacolata.

Innanzitutto, dobbiamo renderci conto del contesto in cui viviamo attualmente: nell’Antropocene, nel quale L’ESSERE UMANO INDUSTRIALE ha provocato i maggiori cambiamenti geologici nel corso di 300 secoli, il cambiamento climatico ha cambiato radicalmente tutti gli ecosistemi del mondo. Cioè, l’essere umano industriale, con l’inquinamento delle acque, della terra e dell’aria, ha cambiato radicalmente in modo negativo tutti i biomi del pianeta, cioè, in tutto il mondo non esiste una natura immacolata – intatta -, tutti gli ecosistemi sono stati alterati dal cambiamento climatico.

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Cancún [Messico]: Attacco esplosivo contro il municipio (29/01/2018) [it]

Non siamo disposti ad accettare alcun tipo di governo o di dominio.

Poco dopo le elezioni e senza assumere atteggiamenti di Sinistra, abbiamo voluto lasciare la nostra opinione sui loro partiti politici davanti alla loro porta. Non accettiamo più il ruolo di osservatori di questo circo, dove i governatori sono solo marionette di quelli che detengono il potere reale, qualunque sia il loro partito non è nient’altro che un illusione per farli credere di avere una scelta, quando in realtà ognuno lavora per lo stesso padrone, ammazzando esseri umani, distruggendo la natura, prendendo il controllo sulle nostre vite e su tutto attorno ad esse.

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Messico: Propagación Anárquica – Nuovo progetto di diffusione anarchica [it]

propagacionanarquica.noblogs.org

Propagación anárquica” è uno strumento di contro-informazione che cerca di focalizzarsi su differenti lotte e resistenze anarchiche – o là dove è presente una partecipazione anarchica e/o di ribelli affini – che sono in rottura con lo Stato e i suoi meccanismi di mediazione, cooptazione, pacificazione e di recupero sul territorio dominato dallo Stato messicano (essenzialmente), poiché notiamo una necessità di generare analisi, pratiche e critiche in base alla realtà attuale, che collegano i sovversivi della regione, impegnati in pratiche e progetti concreti, ma in cerca anche di legami internazionali, siccome il domino è globale anche la lotta anti-autoritaria e la solidarietà devono essere tali.

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Città del Messico [Messico]: Attacco esplosivo contro l’accademia militare (02/11/2017) [it]

Nella notte di 2 novembre in Messico, abbiamo deciso di agire contro l’entrata 1 dell’Accademia Militare Eroica con un ordigno esplosivo artigianale per dar inizio ad una campagna di sabotaggio creativo contro tutti i livelli dello Stato per esigere il rilascio di prigionieri anarchici in Messico e tutto il mondo, e per invitare individualità e collettivi a partecipare al prossimo Novembre Nero.

Per la caduta di tutti i regimi!

Per la liberazione di animali umani e non-umani!

Per l’incendio di tutti i livelli di Stato-Capitale!

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Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Barcenas (10/2017) [it]

A tutti compagni ribelli

Scrivo a tutti quelli che costruiscono i propri sentieri di autonomia, per ricordare che all’interno di queste mura noi cerchiamo di separare il nostro tempo vitale dal macchinario, creando momenti di lucidità in un mondo soffocante... Ed è così che in questi anni ci sono state proposte di resistenza, lotte isolate in zone dimenticate, grida di ribellione perdute in oscurità, momenti collettivi di organizzazione informale nella vita quotidiana in regime aperto, cioè tra i detenuti in generale, dove quasi tre anni fa è nata l’idea di creare uno spazio differente dove i detenuti griderebbero che ne abbiamo abbastanza di tutto questo annientamento; sappiamo che il sistema carcerario è progettato per sottomettere i nostri corpi e le nostre menti alla struttura di commercio ed è per questo non li chiederemo di cambiarla, sappiamo che il denaro rappresenta il linguaggio dei potenti ed è per questo che non abbiamo nessuna richiesta, adesso vogliamo auto-organizzare le nostre vite dentro queste mura, poiché sappiamo che i loro programmi di riabilitazione sociale cercano di creare esseri umani sottomessi, pentiti e colpevoli, ed è quindi per questo che accettano lavoro schiavile in mano ai secondini.

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Messico: Due lettere del detenuto anarchico Fernando Bárcenas (31/08/2017) [it]

31/Agosto/2017
Ai compagni ribelli e a coloro che non capiscono il mondo che li circonda.
Ancora una volta mi ritrovo a scrivere in questo spazio di riflessione che mi permette a conoscermi un po’ di più e a comprendere che nonostante tutto sono libero.
E’ vero che per molti mesi mi ero imposto il silenzio, dato che il mio umore cambia come tutto nella vita, e ogni tanto mi piace la solitudine...
Però adesso che sento il bisogno di scrivere lo voglio fare soprattutto per due cose: primo per ribadire la mia posizione di guerra quotidiana, dato che certe volte alcune persone fanno finta di essersi scordate che viviamo in guerra. Secondo per chiarire alcune cose e questioni su come noi “dentro” percepiamo la solidarietà dei compagni “fuori”.
Comunque, per quelli che non conoscono molto questa questione, sarò breve e spigherò che sono prigioniero da 13 dicembre per aver osato attaccare e mettere in questione il modo di vita che ci viene imposto. Per questo la posizone
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ITS o la retorica di decomposizione Dichiarazione congiunta di gruppi insurrezionali del territorio messicano [it]

Dal sito web La Rebellion de las Palabras una critica indirizzata al coro merdoso definitosi “Mafia Eco-Estremista” – dell’ambiente di gruppuscoli eco-fascisti e di nichilismo di destra degli Individualisti Tendenti al Selvaggio (ITS), scritta da gruppi anarco-insurrezionalisti, CCF-Messico e altri anonimi del territorio di Stato messicano:

(Dichiarazione congiunta)

“La Tigre, nel suo passo indomito, accumula memorie e tracce di sentieri percorsi, per riaffermarli ostinatamente; libertà illimitata che non assicura cibo, ma che a priori omette ogni possibilità di degenerare in gregge o nell’approvazione di pascolo. Indomabile e irriducibile essa affronta i nemici più tenaci. Per far ciò essa impugna i suoi istinti, sfruttando il vantaggio della sua portentosa vista notturna, il suo olfatto prodigioso e infine il suo udito finemente sintonizzato. Nel suo attacco immediato: essa sfigura, squarcia, uccide e muore, per rinascere indomabile e feroce. Nulla sfugge a questo divenire, esposta ai cacciatori più audaci e ai domatori più tenaci, veterinari e circhi, taverne e altari, costumi e leggi, sistemi di pensieri e istituzioni politiche. Tutto viene scosso, lacerato o eliminato in questo movimento, di cui solo l’immaginazione può discernere un principio, ma nulla e nessuno può decifrare i suoi obiettivi e il suo fine. (...) L’anarchismo, concepito non come una realizzazione inevitabile, ma come una tensione permanente incarnata in una aperta configurazione di pensiero e azione, è anche una tigre, indomabile e feroce, affetto da cima a fondo da questo entrare capriccioso nella libertà.” – Gustavo Rodríguez
“Qualunque cosa che uno possa ritenere elementi negativi nella cosiddetta “area” è anche sua responsabilità contribuire alla loro eliminazione. Burocrazia, egemonia, gerarchie informali, intrighi, false amicizie e “compagni” che pugnalano alla schiena saranno lì finché esisteranno gli anarchici, perché sono elementi umani delle nostre contraddizioni che entrano costantemente in conflitto gli uni con gli altri. Tutte queste patologie sono dovute ad atteggiamenti che non appartengono ad una singola tendenza anarchica ma sono presenti in tutte, e che se non sono affrontate per quello che sono, ce le ritroveremo davanti ancora ed ancora.”Cospirazione delle Cellule di Fuoco / Cellula di Violenza Metropolitana

Ai compagni nella regione messicana e nel mondo, agli incendiari e ai refrattari del pianeta, agli internazionalisti dediti ad una nuova coordinazione di informalità anarchica:
Esattamente cinque e sette mesi addietro firmammo una “dichiarazione congiunta” a richiesta di un compagno verso quale nutriamo grande affetto e rispetto. Questa testo era intitolato Seconda dichiarazione congiunta di anarchici insurrezionali e gruppi eco-anarchici. Si trattava di uno scritto indubbiamente necessario dato il contesto in cui fu scritto, e questo lo abbiamo messo in
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Messico: Scarcerato l’anarchico Abraham Cortés (07/2017) [it]

Questo pomeriggio abbiamo ricevuto una chiamata telefonica dal compagno Abraham Cortés, in cui ci informa che dopo più di tre anni di carcere è finalmente uscito, dopo che gli è stata concessa la scarcerazione anticipata.
Ci fa molto piacere a condividere questa notizia, dato che Abraham è stato un detenuto ribelle durante tutto il periodo trascorso in carcere, un compagno che ha sempre mantenuto una posizione combattiva di fronte all’imprigionamento.
Ma ci sono ancora compagni che rimangono dietro le mura carcerarie... la lotta continua finché tutti non saranno liberi.

Croce Nera Anarchica – Messico

Messico: Prigioniero anarchico Fernando Barcenas uscito dall’isolamento (26/07/2017) [it]

Secondo gli ultimi aggiornamenti di Croce Nera Anarchica – Messico, il 26 luglio Fernando è stato trasferito tra i detenuti comuni grazie alle pressioni e alla mobilitazione di individualità e collettivi solidali. Riportiamo un’altra lettera pubblica di Fernando, datata 25 luglio.

Cari amici,
vi scrivo per informavi un po’ sulla mia situazione attuale. Sono stato portato all’Unità di Massima Sicurezza (MMS), dove adesso sto aspettando la rivalutazione del Concilio Tecnico Interdisciplinare per determinare dove sarò trasferito. Prima mi hanno messo in questa unità sostenendo che era per la mia sicurezza, anche se in realtà era per la sicurezza dell’istituzione.
Ringrazio per tutti i gesti di solidarietà da parte dei compagni, che si sono attivati per porre fine all’isolamento impostomi per non aver accettato che i miei sogni di libertà vengano sottomessi e per aver continuato con i progetti che ancora oggi rimangono attivi, come la biblioteca alternativa che i compagni continuano a sviluppare nell’auditorio dei detenuti comuni, e come “El Canero”, il foglio di attività anti-carceraria. Il foglio è stato scoperto dai secondini durante il controllo delle mie cose. Vale la pena menzionare che dopo essere stato portato al MMS, sono stato avvertito dai secondini che potrebbero uccidermi per quello che dico e che dovrei smetterla di pubblicare il foglio, che già da tempo non piace al personale di sicurezza. E’ anche importante menzionare che la richiesta di
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Messico: Aggiornamento sulla situazione del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas (20/07/2017) [it]

Dopo che sono stato rinchiuso nella mia cella nella Zona 7 di C.O.C. (Centro di Osservazione e Classificazione), mercoledì 19 luglio 2017 sono stato all’udienza del Concilio Tecnico Interdisciplinare. Questo ha deciso che non posso tornare tra i detenuti comuni a causa del conflitto avvenuto la scorsa settimana, per il quale sono stato portato all’Unità di Massima Sicurezza (M.M.S.), dove mi trovo attualmente segregato nell’Area Esagonale per motivi di sicurezza.
Inoltre, quando i secondini stavano perquisendo le mie cose all’entrata del M.M.S., hanno trovato fogli contenti miei testi e lettere personali, che includevano anche la stesura generale del foglio “El Canero” [foglio con testi scritti da detenuti, fondato da Fernando, ndt. in inglese]. Dopo aver confiscato questo, hanno iniziato a comportarsi in modo violento, controllando la mia corrispondenza personale, concludendo con una minaccia diretta a me, dicendo, “Possono ucciderti per quello che dici” e “Finiscila una buona volta con il tuo foglio”, facendo mi capire che scrivendo ed esprimendo le mie idee ho violato le sicurezza dell’istituzione, e che perciò
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Messico: Prigioniero anarchico Fernando Bárcenas in isolamento (07/2017) [it]

Fernando è un compagno anarchico, detenuto dal 2013 nel Carcere Nord a Città del Messico, e fin dalla detenzione sempre attivo in vari progetti. La maggior parte del tempo della sua prigionia l’ha trascorso in isolamento. Dall’ultimo sciopero della fame a cui ha partecipato con altri tre compagni (Miguel Peralta, Abraham Cortés e Luis Fernando Sotelo) come parte di una lotta partita da varie prigioni in settembre 2016, Fernando Barcenas è stato trasferito nell’unità di isolamento dello stesso carcere, dove è stato detenuto per più di nove mesi come punizione per il suo comportamento ribelle, e per essere un compagno che continua a sostenere la lotta per la liberazione totale con proposte e azioni.
L’area in cui Fernando è detenuto è piena di costanti conflitti e tensioni di isolamento, e nel suo caso ancora peggio dato che non perdono un’occasione per maltrattarlo. Tutto questo ha causato problemi di salute al nostro compagno, mettendo ad un rischio sempre crescente la sua salute emotiva e fisica. La situazione è peggiorata nelle ultime settimane, ed è per questo che inviamo un appello urgente e diffuso per
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Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo contro un bancomat (07/2017) [it]

Ci rifiutiamo a lasciare che la tranquillità domini, abbiamo deciso di rompere la pace sociale, abbiamo scelto un confronto.
Non attenderemo l’unità, ma provocheremo conflitti e restituiremo i colpi, siamo ogni giorno sul piede di guerra, mai più saremo schiavi.
Esplosioni più potenti e più dirette continueranno, questo stanotte era solo un test, affileremo meglio i nostri coltelli.
Rivendichiamo il collocamento di un ordigno esplosivo nel bancomat Banorte, situato nel centro della marcia capitale di Oaxaca.
Con noi non si negozia.
Non chiederemo mai giustizia, noi cerchiamo vendetta!!
Complicità con quelli in clandestinità che mostrano i propri artigli e ululano.
Saluti ai compagni che lottano nelle gabbie!

Viva l’anarchia!!!

Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo-incendiario contro un concessionario (22/05/201/) [it]

Oaxaca Ingovernabile: 8 anni dopo la morte di Punky Mauri l’attacco continua. Collocazione di ordigni esplosivo-incendiari in una concessionaria di auto di lusso.
I nostri morti sono fertilizzante e seme nero di conflitto, nutrendo l’attualità della rivolta, valorizzando ogni gesto nello scontro contro l’autorità. Per espandere e propagare la forza di tali lotte e idee è indispensabile alimentare il nostro presente, per non dimenticare e per promuovere la pratica di insurrezione permanente.
Dominazione, come ideologia e pratica di potere che devasta la vita in tutte le sue sfere. La miseria del quotidiano non ci lascia indifferenti. Anche se la rassegnazione rappresenta una via d’uscita per molti, e la passività il loro rifugio più sicuro, ogni atto di rifiuto, di ostilità, di disobbedienza alla realtà imposta ci dimostra che ci sono ancora persone vive.
La nostra attività di ogni giorno, il nostro modo di rapportarsi tra di noi, la nostre passioni e i nostri ragionamenti emanano da ognuno di noi, dalle nostre individualità. Anche se ci dedichiamo alla costruzione di piaceri condivisi, la responsabilità delle nostre azioni appartiene ad ogni individuo.
Collettivamente o individualmente noi continueremo...

ITS (Individualità Tendenti al Selvaggio): Rivendicazione e critica a confronto [it]

Non c’è nulla di anarchico nell’eco-fascismo: una condanna delle ITS

Testo tratto dal sito statunitense It’s Going Down:

“Quando l’orrore bussa alla tua porta è difficile nascondersi. Tutto quello che puoi fare è respirare, raccogliere la forza e affrontarlo... Ho sentito la notizia sulla donna trovata nella Città Universitaria. Subito mi è salita la rabbia, protestando la criminalizzazione della vittima. La mattina dopo mi sono svegliato con l’orrore e la sofferenza, perché si trattava di una mia famigliare.” – Dichiarazione della famiglia di Lesvy Rivera alla società messicana

” Per questo motivo rivendichiamo anche l’omicidio di un altro essere umano nella Città Universitaria il giorno 3 maggio... Molto è emerso dopo avere trovato, questo maledetto essere senza vita in un telefono pubblico “che se soffriva di alcolismo, che non era studente, che se questo che se quello”... Che importa? È solo uno della massa in più, è solo un maledetto umano che meritava la morte.” – 29a Dichiarazione delle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS)

Certe cose non dovrebbero neanche aver bisogno di essere dette, ma succede troppo frequentemente in questo disastro del mondo che quello che dovrebbe essere più ovvio spesso viene assimilato alle esigenze politiche, ideologiche, economiche, emotive o di internet. L’intenzione di questo scritto è condannare i recenti atti eco-estremisti in Messico e coloro che gli hanno accolti all’estero.
Questa critica non aspira ad alterare la natura degli Individualisti Tendenti al Selvaggio (ITS), delle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS), di Reazione Selvaggia (RS), del Gruppo Indiscriminato Tendente al Selvaggio (GITS), della Mafia Eco-Estremista o di qualunque nome si daranno domani. Come ogni altro tiranno deluso, sociopatico, questi individui si sono dichiarati al di sopra di ogni disapprovazione, critica, ragione o responsabilità. Si sono nominati giudici, giuria ed esecutori; guardiani e tutori della Verità utilizzando un passato idealizzato per giustificare le proprie azioni. Come autoritari assoluti, hanno costruito una cornice teorica che, nonostante la sua continua mutevolezza e incoerenza, in un modo o nell’altro sempre finisce con giustificare il motivo per cui devono tenere il coltello sulla gola dell’intera umanità. In breve, pensano e agiscono come lo Stato.
C’è stata un discussione sulle ITS su un podcast del sito di It’s Going Down, lo scorso dicembre. Per chi non lo sapesse, le ITS e la loro prole di acronimi affiliati sono apparsi pubblicamente nel 2011 come un raggruppamento anti-civilizzazione che fa esplodere le cose e cerca di uccidere persone che non gli piacciono, innanzitutto gli scienziati ricercatori universitari. Nei primi comunicati parlavano in favore dell’anarchismo e della rivoluzione. Nel corso di un paio di anni e di vari raggruppamenti e scissioni, hanno poi adottato una ferma posizione di rifiuto e di reazione. Hanno ripudiato l’anarchismo, la rivoluzione, la Sinistra o qualunque altra cosa connessa al sociale o all’umano. Hanno fieramente adottato il manto dell’eco-estremismo, proclamando il loro disgusto verso i cari John Zerzan o Ted Kaczynski, in precedenza lodati.
Prevedibilmente, attraverso il loro crescente isolamento e reattività, le ITS si sono trasformate in semplici assassini. (O almeno gli piace pensare di esserlo). “L’essere umano merita l’estinzione” e “Noi stessi ci poniamo contro l’essere umano, senza che i nostri atti abbiano a che fare con l’uso della civilizzazione “ è adesso il loro credo. Come tali, in Messico, le ITS sostengono di essere usciti a caccia di boscaioli, ma non avendone trovati decisero di imboscarsi, sparando e uccidendo una coppia in escursione, il 30 aprile, perché “Vogliamo solo che rimanga chiaro che, nessun essere umano sarà tranquillo nella natura”. Suggeriscono che gli essere umani dovrebbero, invece, rimanere nelle città, ma poi rivendicano il feminicidio di Lesly Rivera del 3 maggio, all’Università Nazionale Autonoma del Messico, dichiarando: “Neanche nelle loro maledette città saranno in salvo”. Il fenomeno delle ITS, iniziato in
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Città del Messico: Attacco bomba contro una banca (20/04/2017) [it]

Rispondendo alla chiamata internazionale per azioni di solidarietà con i compagni accusati di rapina ad Aquisgrana, Germania, abbiamo collocato un ordigno esplosivo, contente poco più di un chilo di polvere nera, nella succursale della Citibanamex, situata in Eje 10, alle 2:30 di 20 aprile.
Abbiamo ripetuto l’azione eseguita un paio di mesi fa dai compagni della Cellula Incendiaria Gatti Neri e Streghe Cattive. Dopo aver visto che hanno ristrutturato la succursale dopo l’attacco dei compagni, abbiamo deciso di aiutarli a decorarla.
C’è bisogno di spiegare perché abbiamo attaccato una banca? Queste merde lasciano le persone senza tetto, finanziano le industrie militari, industrie che distruggono l’ambiente, che sfruttano, incatenano con debiti e false promesse...
Sono terroristi, utilizzano la paura con avvisi di pagamento, debiti, minacciano con sfratti o di lasciarti con niente. E ancora si permettono di dire che siamo noi i criminali, senz’anima, assassini...
Alla polizia: buon lavoro nella difesa degli interessi dei vostri padroni, continuate pure...
Ai banchieri: Adesso sono le vostre banche, presto saranno le vostre case.

Ai compagni insurrezionali, specialmente agli accusati di Aquisgrana: inviamo saluti e un abbraccio, noi continuiamo a opporci, continuiamo a disturbare.

Nessuna vile ritirata
Fuoco e dinamite contro lo sfruttatore assassino!

Cellula Incendiaria Alcuni Ma Pazzi FAI-FRI

Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas sul trasferimento carcerario (02/2017) [it]

Ancora una volta l’istituzione carceraria cerca di scoraggiare e smorzare le mie convinzioni ribelli, organizzando il mio trasferimento al Centro per l’Esecuzione di Sanzioni Penali. Questo viene effettuato in accordo con il 43° Tribunale penale, che ha inviato la decisione, ordinando il mio allontanamento dal Carcere Nord, dopo essere stato condannato. L’amministrazione precedente, con il direttore Rafael Oñate Farfán al commando, aveva numerosi motivi, dato che i loro interessi erano minacciati da continue agitazioni e proteste nel carcere, ma comunque sapevano che nel luogo in cui mi stavano mandando avrei trovato costanti conflitti e violazioni di regole, perché in qualunque luogo mi trasferiscono ci sarà sempre un tentativo di insurrezione.
Questo si è verificato nella zona 3 del modulo di entrata, e nelle zone 7 e 5 di “segregazione e sicurezza istituzionale” del modulo C.O.C [centro di osservazione e classificazione, ndt.].
Ogni volta quando mi ribellavo cercavano di raggirarmi, tentando di farmi credere che erano miei amici, finché non ho fatto capire le mie posizioni davanti alla situazione, e aggredire le guardie diventò una necessità per poter sopravvivere qui dentro, una necessità costante per evidenziare la ribellione consapevole dentro queste mura.
Così, dopo due anni di segregazione negli spazi di Sicurezza Istituzionale mi presentano una punizione camuffata da “privilegio”: il mio trasferimento al