Titolo: ITS o la retorica di decomposizione
Sottotitolo: Dichiarazione congiunta di gruppi insurrezionali del territorio messicano
Origine: 325.nostate.net
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Dal sito web La Rebellion de las Palabras una critica indirizzata al coro merdoso definitosi “Mafia Eco-Estremista” – dell’ambiente di gruppuscoli eco-fascisti e di nichilismo di destra degli Individualisti Tendenti al Selvaggio (ITS), scritta da gruppi anarco-insurrezionalisti, CCF-Messico e altri anonimi del territorio di Stato messicano:

(Dichiarazione congiunta)

“La Tigre, nel suo passo indomito, accumula memorie e tracce di sentieri percorsi, per riaffermarli ostinatamente; libertà illimitata che non assicura cibo, ma che a priori omette ogni possibilità di degenerare in gregge o nell’approvazione di pascolo. Indomabile e irriducibile essa affronta i nemici più tenaci. Per far ciò essa impugna i suoi istinti, sfruttando il vantaggio della sua portentosa vista notturna, il suo olfatto prodigioso e infine il suo udito finemente sintonizzato. Nel suo attacco immediato: essa sfigura, squarcia, uccide e muore, per rinascere indomabile e feroce. Nulla sfugge a questo divenire, esposta ai cacciatori più audaci e ai domatori più tenaci, veterinari e circhi, taverne e altari, costumi e leggi, sistemi di pensieri e istituzioni politiche. Tutto viene scosso, lacerato o eliminato in questo movimento, di cui solo l’immaginazione può discernere un principio, ma nulla e nessuno può decifrare i suoi obiettivi e il suo fine. (...) L’anarchismo, concepito non come una realizzazione inevitabile, ma come una tensione permanente incarnata in una aperta configurazione di pensiero e azione, è anche una tigre, indomabile e feroce, affetto da cima a fondo da questo entrare capriccioso nella libertà.” – Gustavo Rodríguez

“Qualunque cosa che uno possa ritenere elementi negativi nella cosiddetta “area” è anche sua responsabilità contribuire alla loro eliminazione. Burocrazia, egemonia, gerarchie informali, intrighi, false amicizie e “compagni” che pugnalano alla schiena saranno lì finché esisteranno gli anarchici, perché sono elementi umani delle nostre contraddizioni che entrano costantemente in conflitto gli uni con gli altri. Tutte queste patologie sono dovute ad atteggiamenti che non appartengono ad una singola tendenza anarchica ma sono presenti in tutte, e che se non sono affrontate per quello che sono, ce le ritroveremo davanti ancora ed ancora.” – Cospirazione delle Cellule di Fuoco / Cellula di Violenza Metropolitana

Ai compagni nella regione messicana e nel mondo, agli incendiari e ai refrattari del pianeta, agli internazionalisti dediti ad una nuova coordinazione di informalità anarchica:

Esattamente cinque e sette mesi addietro firmammo una “dichiarazione congiunta” a richiesta di un compagno verso quale nutriamo grande affetto e rispetto. Questa testo era intitolato Seconda dichiarazione congiunta di anarchici insurrezionali e gruppi eco-anarchici. Si trattava di uno scritto indubbiamente necessario dato il contesto in cui fu scritto, e questo lo abbiamo messo in chiaro fin dalla prima riga:

“Il coordinamento della lotta refrattaria si concretizza e si diffonde in tutto il mondo. Il fuoco e l’esplosione anarchica lasciano il segno e destano la coscienza libertaria. Da Santiago del Cile a Messico D.F. si illumina la notte anarchica con benzina e polvere nera in solidarietà con i nostri compagni sequestrati. Montevideo, Lima e Portland si sommano all’incendio anarchico. In Grecia, Germania, Italia ed Argentina si ode il sonoro ruggito della dinamite. Il fuoco si propaga dalla Russia all’Indonesia. La condanna degli Stati è unanime, indipendentemente dal colore ideologico dei governi di turno. Le carceri del mondo mantengono come ostaggi i nostri fratelli e sorelle di lotta. Con questo panorama e di fronte all’estensione della lotta anarchica erano da attendersi gli attacchi e le calunnie da parte degli opportunisti, di quelli che sono alla sinistra del Capitale. Sinistrorsi liberali e pestilenziali bolscevichi sigillano con un bacio con la lingua le loro schifose alleanze alla ricerca del Potere e noi anarchici nuovamente minacciamo di sfasciare la festa, per questo siamo additati come il “nemico pubblico numero uno” e per questo si affannano ad aggredirci. Per questi fini non hanno il minimo scrupolo nello svolgere i compiti dello Stato e si offrono come poliziotti volontari. In fin dei conti essi non lottano per distruggere il sistema di dominazione, bensì per “trasformarlo”.”

In quell’occasione abbiamo alzato la voce all’unisono contro la feccia opportunista di “Saboteamos.info”, “News of the Rebellion” e Carolina Saldaña, in difesa delle Individualità Tendenti al Selvaggio (ITS). Abbiamo affrontato la verbosità di Sinistra che cercava di presentare, attraverso i propri comunicati e documentari per “indagine giornalistica”, i portatori della nuova insurrezione anarchica e dell’anarchismo anti-civilizzatore come “agenti di governo” e “distrazione per il popolo per intimidire e definire l’espressione anti-sistema” (sic.).

Allora abbiamo fatto capire pubblicamente ed energicamente che:

“Con i compagni delle ITS possiamo avere differenze teoriche e le discutiamo (polemizzando sempre in maniera fraterna, in un costante tentativo di aggiornamento delle idee e per la costruzione di una critica unitaria sintonizzata alla realtà della lotta anarchica), ma non abbiamo mai dissentito dai metodi utilizzati, intendendo la violenza antiautoritaria e la propaganda col fatto come delle pratiche valide in accordo con i nostri principi etici.”

Nonostante le ITS fossero uno dei pochi gruppi con i quali non avevamo direttamente coordinato la realizzazione di azioni congiunte, eravamo solidali con loro, nello stesso modo in cui alcuni compagni dei nostri gruppi di affinità procuravano, quando richiesto, risorse monetarie per risolvere delle loro difficoltà specifiche. Questo è stata (e lo è ancora) la base di coordinazione pratica tra il nuovo insurrezionalismo anarchico ed eco-anarchismo. Concependo la solidarietà come una pratica inseparabile della nostra attività anarchica. La solidarietà diretta cementifica le affinità e consolida i legami, perciò essa una parte fondamentale dell’attacco per la liberazione totale.

La nostra opinione su tutta questa merda di Sinistra/populista (leggi “Saboteamos.info”, “News of the Rebellione” e altri merdosi satelliti) non solo non è cambiata, ma al contrario, si è riaffermata e inasprita con il passare degli anni. Però, oggi è indispensabile lasciare un documento scritto anche sulle nostre posizioni contro il delirante declino degli Individualisti Tendenti al Selvaggio (Reazione Selvaggia o Gruppo Indiscriminato Tendente al Selvaggio, o Mafia Eco-Estremista, o qualunque modo si facciano chiamare oggi questi eco-fascisti idioti assetati di pubblicità nei mezzi di alienazione di massa).

Come il nostro membro greco affine della Cellula di Violenza Metropolitana della Cospirazione di Cellule di Fuoco precisa: “Qualunque cosa che uno possa ritenere elementi negativi nella cosiddetta “area” è anche sua responsabilità contribuire alla loro eliminazione”.

Come i nostri compagni greci sottolineano in Variabili Caotiche:

“Burocrazia, egemonia, gerarchie informali, intrighi, false amicizie e “compagni” che pugnalano alla schiena saranno lì finché esisteranno gli anarchici, perché sono elementi umani delle nostre contraddizioni che entrano costantemente in conflitto gli uni con gli altri. Tutte queste patologie sono dovute ad atteggiamenti che non appartengono ad una singola tendenza anarchica ma sono presenti in tutte, e che se non sono affrontate per quello che sono, ce le ritroveremo davanti ancora ed ancora.”

E questo è il caso di questi elementi disastrosi. Risultato assiomatico di questa miserabile società che dicono vogliono distruggere. Solo nelle più profonde viscere di questa decomposizione può una simile natura decadente manifestarsi. E’ proprio nelle fogne di questa società dove queste patologie si nutrono e la più delirante retorica fascistoide prende forma. E’ qui che queste deformazioni si sono formate, mentre le irrefrenabili manie di protagonismo gli hanno gettati sotto i riflettori. Le loro radici non sono altro che il nauseante letame della disfunzione sociale. Dopo un’infanzia triste e un’adolescenza frustrata, tormentati dai maltrattamenti fin dalla culla e traumatizzati dalle proprie famiglie, iniziano a canalizzare le loro frustrazioni e tutto l’auto-disprezzo accumulato, per progettarli senza mediazioni etiche. Questo sono le Individualità Tendenti al Selvaggio. Il loro discorso misogino e le loro azioni autoritarie ne sono il risultato.

Affermare che gli Individualisti Tendenti al Selvaggio hanno intrapreso “un particolare sentiero proprio, lontano da originali approcci eco-anarchici, mantenendo la distanza da etichette, senza rinunciare con ciò a una certa aria di familiarità”, come compagno Gustavo Rodriguez dichiarò nel suo libro “Qué se ilumine la noche!” (2013), sembra oggi, in retrospettiva, una monumentale follia. Ovvio, l’assenza di qualità divinatorie non sminuisce l’ampio lavoro teorico o la pratica coerente del compagno, però noi pensiamo che è giunto il momento di fare alcune considerazioni: le ITS hanno intrapreso una direzione totalmente opposta ai principi fondamentali dell’Anarchia, allontanandosi dall’etica di libertà e dalla critica radicale del potere; rinunciando non solo “all’aria familiare”, ma a tutto ciò che ci esalta come anarchici. Le ITS hanno assunto un autoritarismo convulsivo che, oltre la loro congenita mitomania e i loro ridicoli e incomprensibili comunicati in cui rivendicano altrui omicidi e femminicidi, rivela la loro decadenza proto-fascista.

Tuttavia, una tale deduzione non è l’unica che gira nei nostri “spazi”. Le chiacchiere codarde e i mormorii volgari degli anarco-legalisti (anarco-federati, anarco-zapatisti, anarco-pacifisti e altre tribù tendenti alla finzione, all’immobilità, all’organizzazione fittizia, e alla graduale evoluzione delle specie) indicano a voce agitata di assegnare tutta questa follia all’informalità anarchica, affrettandosi di sentenziare la fine di questo trend. Contestano l’ascesa e lo sviluppo della tendenza anarchica informale insistendo sulla presunta “scomparsa di gruppi di affinità” e sul loro “disfacimento”, e sulla “definitiva disarticolazione provocata da dissidi interni e dispute interpersonali”, le quali hanno (secondo la loro visione limitata e carente di riflessioni) inesorabilmente spinto all’evaporazione di gruppi e verso la fine della guerra anarchica.

La loro miopia cronica non li permette di visualizzare oltre il proprio naso. Molti dei gruppi di affinità impegnati nell’azione anarchica si sono auto-dissolti e/o re-iniziato sotto un altro nome, o senza riferimenti ad alcun appellativo. Molti di loro ex membri hanno preferito a riaffermare il proprio individualismo e hanno assunto la scaltrezza dei lupi solitari. Altri gruppi hanno definitivamente abbandonato gli acronimi, le rivendicazioni inutili e la propaganda firmata, senza rinunciare al fuoco e alla dinamite, all’espropriazione, sabotaggi, esecuzioni e alle puntuali rappresaglie contro i personaggi del sistema di dominio.

Dopo quasi cinque anni di esistenza, nel novembre 2013, le Cellule Autonome di Rivoluzione Immediata – Práxides G. Guerrero (CARI-PGG) si sono dissolte come gruppo; la Cellula Insurrezionale Mariano Sánchez Añón, dopo una lunga discussione nel dicembre 2013, ha deciso di continuare la propria attività in totale anonimato; nel gennaio del 2014 l’Azione Anarchica Anonima (AAA) anche si dissolse in Mexicali. Similmente, nel gennaio dello stesso anno, CCF-Messico chiudono come tale gruppo. Che però in nessun modo vuol dire permanente immobilità dei loro ex-membri, e ancora meno la fine della guerra anarchica contro ogni autorità.

Offuscati nell’organizzazione ossessiva, gli anarco-legalisti non comprendono (e mai comprenderanno) le proposte e la metodologia dell’informalità anarchica. Discussioni, “dispute interpersonali” e anche i “conflitti interni” sono parte intrinseca di sviluppo naturale dell’informalità, lontano da essere un’incapacità paralizzante, essi rappresentano una fonte infinita di proliferazione per i gruppi di affinità e una meravigliosa motivazione per l’estensione della guerra anarchica.

I gruppi di affinità non sono dei club, non si basano sul rapporto affettivo dei propri membri, non sono creati da relazioni romantiche. Un gruppo di affinità si basa su sapere reciproco, sull’approfondimento di teoria e pratica, sulla comune sperimentazione, sulla convivenza quotidiana. Si consolida tra cinque o quindici persone al massimo. Quando comincia a crescere emergono difficoltà ed è ora per creare un nuovo gruppo.

Dall’altra parte, l’organizzazione informale, come dice la parola stessa è innanzitutto INFORMALE. Perciò è per forza effimera e non si consolida mai come una vera ORGANIZZAZIONE. Si articola solo con l’intenzione di raggiungere obiettivi specifici, concentrando differenti gruppi di affinità che da soli non avrebbero coordinato un attacco contundente o una diretta campagna di solidarietà. Una volta raggiunti i propri obiettivi, l’organizzazione informale si dissolve di per sé per ri-articolarsi nuovamente quando necessario.

In apparenza questa metodologia, certamente pratica e coerente con i nostri principi, è incomprensibile agli ammanti di organizzazione fittizia. Per quanto riguarda il declino della tendenza anarchica informale e la presunta “scomparsa di gruppi di affinità” basta dare un’occhiata ai portali di diffusione anarchica per confermare la comparsa in tutta la regione messicana di una nuova generazione di gruppi informali, che hanno aderito all’azione anarchica, dando continuità e lunga vita alla tendenza. Giusto per menzionare un paio di esempi, vale la pena sottolineare il conflitto anti-sistema dei compagni del Comando Femminista Informale di Azione Anti-Autoritaria[1] e del Gruppo Autonomo di Sabotaggio Salvador Olmos García. Indubbiamente, abbiamo molto da riflettere sulla metodologia e sull’obiettivo della guerra anarchica. Occorre scambiare idee e pratiche, e arricchire la prassi dirigendo i nostri passi verso la peculiarità della guerra contro il dominio del XXI secolo. E, ovviamente, ci piacerebbe avere una nuova discussione, dispute interpersonali e anche conflitti, ma siamo sicuri che questi apparenti “ostacoli” amplieranno il sentiero e rafforzeranno la indomita lotta refrattaria. Come il compagno Gustavo ci ricorda: “L’anarchismo, concepito non come una realizzazione inevitabile, ma come una tensione permanente incarnata in una aperta configurazione del pensiero e azione, è anche una tigre, indomabile e feroce, affetto da cima a fondo da questo entrare capriccioso nella libertà”. Che nulla sfugga ai nostri artigli sicuri.

Solidarietà con compagni imprigionati per le espropriazioni in Germania!

Solidarietà con i compagni Mónica Caballero e Francisco Solar!

Solidarietà con i compagni della Cospirazione delle Cellule di Fuoco

Solidarietà con tutti i nostri fratelli e sorelle imprigionati in Messico, Cile e in tutto il mondo!

Per la distruzione di tutto ciò che ci domina!

Per l’Internazionale Nera!

Per l’Anarchia!

Vivendo sul piede di guerra!


Ex membri di Azione Anarchica Anonima

Ex membri di CCF[Messico]

Ex membri di Cellula Insurrezionale Mariano Sánchez Añón

Individualità anarchiche e lupi solitari

Messico, Pianeta Terra, 12 luglio 2017


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[1] Le rivendicazioni di questo gruppo (Informal Feminist Command of Anti-Authoritarian Action) non sono mai state pubblicate su anarhija.info perché l’autrice del sito è avversa tanto al femminismo quanto al commando.