Titolo: Contro ogni potere e i suoi molteplici mondi – Per la ricostituzione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) Messico
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Una risposta pubblica al vomitevole manifesto anarco-populista

“Dobbiamo ricordare le nostre esperienze passate, non per imitarle ma per andare oltre.” – Compagni detenuti di CCF-Grecia

Certe volte è meglio lasciare passare del tempo per analizzare i fatti. Sono passati 20 giorni da quando gli anarco-sinistroidi del Messico hanno pubblicato il loro “manifesto” di appoggio al El Peje [neo-eletto presidente del Messico, ndt], ispirati dalla presunta “opportunità” per gli anarco-comunisti “che la sinistra superi il progetto morenista”, elencando una lista di “30 personalità impegnate nella sovranità popolare” scelte per formare la coordinazione nazionale di un “Fronte Popolare di classe”.

Speravamo di leggere o sentire, da diverse posizioni libertarie, qualche critica a questo testo, ma il tempo è trascorso e il silenzio complice ha accompagnato il manifesto.

I firmatari del testo, sotto pseudonimo “Alcuni Libertari Organizzati”, invitano spudoratamente a costituire un Potere Popolare dal basso e di sinistra attraverso le elezioni, per poi instaurare il “Comunismo libertario sotto il naso dell’Impero”.

Certamente, sono pochi i gruppi “libertari” che pubblicamente sostengono un discorso anarco-populista talmente vomitevole e una difesa così cinica dei principi neo-piattaformisti e la sua formula poter-populista.

Tuttavia, non c’è una singola pubblicazione dell’“anarchismo organizzato” in Messico che non faccia riferimento alla fatica del “Popolo” e alla sua difesa, allo stesso modo in cui si propongono “dal basso e verso la sinistra” con una gioia singolare. Perciò, non ci sorprende che questo discorso opportunista abbia tra i promotori e difensori dei sedicenti “anarchici”.

Apparentemente la loro proposta non ha ottenuto un impatto notevole tra gli altri gruppi anarco-sinistroidi, o forse hanno deciso di rimanere “ai margini” finché le “cose si sistemano”, per così evitare “passi falsi”. Ma ci sono chiare le loro mire.

Questo “manifesto” dovrebbe essere il secondo testo degli anarco-populisti, e nuovamente tornano a pubblicare una diagnosi errata, dando per morti gli informali e gli “insurrezionalisti inoperanti” in Messico.

Siamo molto orgogliosi di darvi la brutta notizia, che la tendenza informale anarchica in Messico gode di ottima salute e che le vostre conclusioni erronee non riflettono la realtà. Il fatto che alcuni gruppi di affinità anarchica abbiano deciso di dissolversi o di smettere di rivendicare le proprie azioni non significa “la morte” dell’informalità in Messico, né “la ritirata” dalla guerra anarchica. E questo ne è la prova: annunciamo la ricostituzione della Cospirazione delle Cellule di Fuoco (CCF) Messico.

Siamo stati ispirati da un dibattito internazionale sulle alternative organizzative e sul dilemma delle rivendicazioni, in risposta alla discussione tra il compagno Cospito e i compagni detenuti delle CCF-Grecia, come dal contributo al nuovo illegalismo dai compagni Pombo Da Silva, Rodriguez e Argyrou.

Siamo pienamente d’accordo con Cospito che la creazione di un “movimento anarchico autonomo” o di un “polo anarchico autonomo per organizzare la guerriglia urbana anarchica” o di una “Federazione Anarchica Internazionale” rappresenta un passo indietro nello sviluppo di un nuovo illegalismo e della tendenza informale. Un ritorno al passato, all’epoca di schemi, che ci espone al rischio di tornare nuovamente ad una classica organizzazione specifica di sintesi, uno strumento antiquato, uno scalpello arrugginito. Concordiamo con Cospito sul fatto che formare un’organizzazione strutturata attraverso la creazione di assemblee condurrebbe inevitabilmente alla creazione di organi specifici, distorcendo così il senso dell’informalità, che ci siamo proposti.

Ecco perché in questa seconda generazione delle CCF non ci presentiamo né come un gruppo di affinità, né come una nuova coordinazione di cellule sul territorio messicano (come sono stati i compagni che ci hanno preceduto), né come una federazione, ma bensì come un’arma, un metodo di prassi, un pseudonimo in base al quale agire, anche per quei compagni totalmente alieni a qualsiasi organizzazione o coordinazione, un mezzo che possa essere utilizzato da qualunque anarchico o gruppo di affinità che aspira alla distruzione qui ed adesso.

Questo riemergere della proposta si limita ad essere un invito a tutti gli informali, individualisti, anarco-nichilisti, nuovi insurrezionalisti ad intensificare la guerra anarchica contro ogni autorità, da questo onnicomprensivo slogan.
Rivendichiamo tutte le nostre azioni sotto questa crescente Cospirazione, creando così nuovi sentieri di conflittualità permanente, separata dall’uniformità, dall’ideologia e dalla pestilenziale politica.

A differenza degli anarco-sinistroidi, noi non invitiamo a votare, ma all’astensionismo insurrezionale cosciente. Il vostro circo elettorale del cazzo non ci riguarda, consideriamo tutti i candidati in lizza delle merde uguali (forse uno più populista dell’altro), però anche se facessimo qualche differenza non ci facciamo incantare dal canto delle sirene. Non ci interessano le vostre riforme, le vostre trasformazioni né le vostre rivoluzioni per un mondo migliore.

Lottiamo contro il sistema di dominio, contro ogni autorità, contro ogni potere, anche se si chiama popolare. Lottiamo per la distruzione qui ed adesso, lottiamo per la liberazione totale. Chi c’è c’è, la nostra guerra continua,

Per la tendenza anarchica informale!
Per l’Internazionale Nera
Per l’Anarchia!

Cospirazione delle Cellule di Fuoco-Messico (senza cognomi).

20-06-18