Titolo: Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Barcenas (10/2017)
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A tutti compagni ribelli

Scrivo a tutti quelli che costruiscono i propri sentieri di autonomia, per ricordare che all’interno di queste mura noi cerchiamo di separare il nostro tempo vitale dal macchinario, creando momenti di lucidità in un mondo soffocante... Ed è così che in questi anni ci sono state proposte di resistenza, lotte isolate in zone dimenticate, grida di ribellione perdute in oscurità, momenti collettivi di organizzazione informale nella vita quotidiana in regime aperto, cioè tra i detenuti in generale, dove quasi tre anni fa è nata l’idea di creare uno spazio differente dove i detenuti griderebbero che ne abbiamo abbastanza di tutto questo annientamento; sappiamo che il sistema carcerario è progettato per sottomettere i nostri corpi e le nostre menti alla struttura di commercio ed è per questo non li chiederemo di cambiarla, sappiamo che il denaro rappresenta il linguaggio dei potenti ed è per questo che non abbiamo nessuna richiesta, adesso vogliamo auto-organizzare le nostre vite dentro queste mura, poiché sappiamo che i loro programmi di riabilitazione sociale cercano di creare esseri umani sottomessi, pentiti e colpevoli, ed è quindi per questo che accettano lavoro schiavile in mano ai secondini.

Così è nata l’idea di fondare una biblioteca alternativa nell’auditorium del Penitenziario Nord. Ma che questo progetto di autonomia cresca e possa funzionare abbiamo bisogno del vostro sostegno e della vostra solidarietà, perché in carcere siamo repressi più efficacemente, e perciò questo è un’appello a tutti quelli consapevoli che siamo in guerra, abbiamo bisogno di voi, solo con voi possiamo raggiungere la forza per affrontare la logica marcia del sistema.

Non lasciateci soli a costruire un altro spazio per l’autonomia, la nostra lotta non è meno importante, anche noi siamo schiavi, figli di guerra, siamo poveri, chiamati criminali e per questo emarginati, ma assieme a voi dimostreremo che siamo capaci di vivere la libertà qui ed ora, anche stando dietro mura di pietra...

Per questo chiediamo sostegno per mantenere questo progetto, la biblioteca autonoma nel Penitenziario Nord.

Con amore e forza per tutti.

Fernando Bárcenas.



Per esprimere solidarietà:

Reclusorio Preventivo Varonil Norte: Calle Jaime Nuno no. 155, Colonia Guadalupe Chalma, Cuautepec Barrio Bajo, C.P. 07210, Ciudad de México

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