Grecia
Berlino [Germania]: Attacco incendiario contro stazione di polizia [it]
Un regalo di Natale per gli sbirri
In ricordo di Alexis, assassinato dagli sbirri otto anni fa ad Atene, abbiamo fatto una visita agli amici degli assassini, vicino ad Alexanderplatz, lasciando 10 litri di benzina davanti all’entrata come regalo.
La solidarietà di questa azione va anche ai nostri detenuti rinchiusi in carcere a causa dell’espropriazione di una banca, e in attesa di essere condannati dai carnefici.
Saluti solidali anche a Tuna, Balu, Cem e Ali.
Abbiamo notato con gioia che l’altra notte a Lipsia altre persone hanno deciso di attaccare lo Stato e i suoi servi.
Istituzioni di governo! Ci vediamo ad Amburgo!
Per la libertà!
Berlin [Njemačka]: Napad požarom na policijsku stanicu
Božićni poklon za pandure
U sjećanje na Alexisa, kojeg su panduri ubili u Ateni prije osam godina, posjetili smo prijatelje ubojica, pokraj Alexanderplatza i ostavili 10 litara benzina na ulazu kao poklon.
Solidarnost ovog djela odnosi se i na naše zatvorenike koji sjede u zatvoru zbog eksproprijacije banke, u očekivanju da ih krvnici osude.
Još solidarnih pozdrava Tuni, Balu, Cemu i Aliju.
S radošću smo primjetili da su prošle noći u Leipzigu neke osobe odlučile priječi u napad protiv države i njenih lakeja.
Institucije vlade! Vidimo se u Hamburgu!
Za slobodu!
In ricordo di Alexis, assassinato dagli sbirri otto anni fa ad Atene, abbiamo fatto una visita agli amici degli assassini, vicino ad Alexanderplatz, lasciando 10 litri di benzina davanti all’entrata come regalo.
La solidarietà di questa azione va anche ai nostri detenuti rinchiusi in carcere a causa dell’espropriazione di una banca, e in attesa di essere condannati dai carnefici.
Saluti solidali anche a Tuna, Balu, Cem e Ali.
Abbiamo notato con gioia che l’altra notte a Lipsia altre persone hanno deciso di attaccare lo Stato e i suoi servi.
Istituzioni di governo! Ci vediamo ad Amburgo!
Per la libertà!
Berlin [Njemačka]: Napad požarom na policijsku stanicu
Božićni poklon za pandure
U sjećanje na Alexisa, kojeg su panduri ubili u Ateni prije osam godina, posjetili smo prijatelje ubojica, pokraj Alexanderplatza i ostavili 10 litara benzina na ulazu kao poklon.
Solidarnost ovog djela odnosi se i na naše zatvorenike koji sjede u zatvoru zbog eksproprijacije banke, u očekivanju da ih krvnici osude.
Još solidarnih pozdrava Tuni, Balu, Cemu i Aliju.
S radošću smo primjetili da su prošle noći u Leipzigu neke osobe odlučile priječi u napad protiv države i njenih lakeja.
Institucije vlade! Vidimo se u Hamburgu!
Za slobodu!
12 dic 2016 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: Sugli scontri del 17 Novembre al Politecnico [it]
Ci assumiamo la responsabilità per la partecipazione negli scontri del 17 novembre 2016 al Politecnico di Atene. Siamo compiaciuti del risultato, e dei sei sbirri in ospedale. Siamo contenti di essere stati parte attiva di un atto anarchico insurrezionale, che ha mostrato una forza sufficiente per le misure e possibilità che può offrire.
Non siamo stati parte dello scontro per “celebrare l’anniversario” del 17 Novembre. Non siamo stati parte dello scontro per fare delle circoscrizioni sociali. Non siamo stati parte dello scontro nella speranza di arrecare qualche serio danno alla proprietà. E nemmeno siamo stati parte dello scontro per dimostrare che il cosiddetto ambiente anarchico possiede una dinamica compatta e una presenza combattiva, creando l’illusione di una massa “che irrompe” e “semina caos” negli incontri prestabiliti con notevoli forze operative.
CONTRO L’INDOLENZA
Siamo stati parte dello scontro per creare momenti di attacco e di dimestichezza con la violenza anarchica immediata, per testare i nostri riflessi e coesistere con delle individualità che apprezziamo al livello teorico e pratico, e infine per sfuggire all’inazione e all’inerzia. Siamo stati parte di un momento insurrezionale, con qualche effetto elementare (in termini di costi materiali per i portatori del potere).
CONTRO LA DEMOCRAZIA E LE SUE FIESTE
Siamo stati parte dello scontro come una farsa sacrilega contro il pellegrinaggio, le marce celebrative, il revival dei “Bei tempi che furono” nei bar, lo spirito democratico conciliante del “popolo in lotta”, la santificazione e la simbolizzazione delle lotte – con lo scopo di giustificare l’obbedienza alla nostra inclinazione al quieto vivere e alla sicurezza – elevandole a qualcosa di irraggiungibile che solo nel futuro può accadere nuovamente, e ovviamente agli altri. Abbiamo affrontato gli sbirri della democrazia combattendo la democrazia stessa e
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Non siamo stati parte dello scontro per “celebrare l’anniversario” del 17 Novembre. Non siamo stati parte dello scontro per fare delle circoscrizioni sociali. Non siamo stati parte dello scontro nella speranza di arrecare qualche serio danno alla proprietà. E nemmeno siamo stati parte dello scontro per dimostrare che il cosiddetto ambiente anarchico possiede una dinamica compatta e una presenza combattiva, creando l’illusione di una massa “che irrompe” e “semina caos” negli incontri prestabiliti con notevoli forze operative.
CONTRO L’INDOLENZA
Siamo stati parte dello scontro per creare momenti di attacco e di dimestichezza con la violenza anarchica immediata, per testare i nostri riflessi e coesistere con delle individualità che apprezziamo al livello teorico e pratico, e infine per sfuggire all’inazione e all’inerzia. Siamo stati parte di un momento insurrezionale, con qualche effetto elementare (in termini di costi materiali per i portatori del potere).
CONTRO LA DEMOCRAZIA E LE SUE FIESTE
Siamo stati parte dello scontro come una farsa sacrilega contro il pellegrinaggio, le marce celebrative, il revival dei “Bei tempi che furono” nei bar, lo spirito democratico conciliante del “popolo in lotta”, la santificazione e la simbolizzazione delle lotte – con lo scopo di giustificare l’obbedienza alla nostra inclinazione al quieto vivere e alla sicurezza – elevandole a qualcosa di irraggiungibile che solo nel futuro può accadere nuovamente, e ovviamente agli altri. Abbiamo affrontato gli sbirri della democrazia combattendo la democrazia stessa e
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1 dic 2016 Leggi il testo completo...
Grecia: Prima udienza del processo d’appello contro l’anarco-comunista Tassos Theofilou (11/2016) [it]
La Corte d’Appello Penale si è riunita oggi per il processo contro l’anarco-comunista Tassos Theofilou. Il compagno è stato scortato in aula da membri di polizia antiterrorismo, con indosso i passamontagna e fucili spianati durante tutta l’udienza. Nonostante il tentativo di alimentare un clima di terrorismo, come in questo così anche in altri processi contro gli anarchici, comunque più visibile è stata la presenza di persone solidali. Da questa espressione di solidarietà e supporto a Theofilou il giudice ha tratto il suo commento sull’aula affollata.
Subito all’inizio del processo gli avvocati del compagno, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, hanno presentato le obiezioni sull’inaccettabile contro-appello del p.m. (in base al quale le assoluzioni del primo processo sono state invalidate, il che significa che il processo d’appello adesso diventerà una ripetizione del processo di primo grado), come anche sul fatto che questa corte non ha la giurisdizione sul processo, e hanno condannato l’articolo 187 (antiterrorismo) come anticostituzionale, creato solo per danneggiare l’ambiente anarchico. Le obiezioni degli avvocati sono state respinte dalla corte, che ha fissato la prossima udienza per il 20 dicembre 2016.
Invitiamo tutte le persone attive nel movimento di sostenere Tassos Theofilou e dimostrare che questa lotta fa parte di una lotta più ampia, contro le manipolazioni dei media, contro la polizia, il potere giudiziario e contro ogni aspetto di repressione e sfruttamento.
Guerra allo Stato e al Capitale
Per anarco-comunismo
Iniziativa dell’Assemblea di Solidarietà con Tassos Theofilou
Grčka: Prvo ročište žalbenog suda protiv anarho-komunista Thassosa Theofiloua (11.2016.)
Kriminalni žalbeni sud se sastao danas za suđenje anarho-komunistu Tassosu Theofilou. Drug je u sudnicu dopraćen članovima iz antiterorističke policije, koji su nosili fantomke i tokom čitavog suđenja držali visoko oružje. No, unatoč pokušaju stvaranja ozračja terorizma, kao na ovom tako i na drugim suđenjima protiv anarhista, ipak je upečatljivija bila prisutnost solidarnih osoba. Iz ovog izraza solidarnosti i podrške Theofilou, glavni sudac je iznio svoju opasku o ispunjenosti sudnice.
Odmah na početku suđenja advokati druga, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, iznijeli su prigovore o neprihvatljivosti
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Subito all’inizio del processo gli avvocati del compagno, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, hanno presentato le obiezioni sull’inaccettabile contro-appello del p.m. (in base al quale le assoluzioni del primo processo sono state invalidate, il che significa che il processo d’appello adesso diventerà una ripetizione del processo di primo grado), come anche sul fatto che questa corte non ha la giurisdizione sul processo, e hanno condannato l’articolo 187 (antiterrorismo) come anticostituzionale, creato solo per danneggiare l’ambiente anarchico. Le obiezioni degli avvocati sono state respinte dalla corte, che ha fissato la prossima udienza per il 20 dicembre 2016.
Invitiamo tutte le persone attive nel movimento di sostenere Tassos Theofilou e dimostrare che questa lotta fa parte di una lotta più ampia, contro le manipolazioni dei media, contro la polizia, il potere giudiziario e contro ogni aspetto di repressione e sfruttamento.
Guerra allo Stato e al Capitale
Per anarco-comunismo
Iniziativa dell’Assemblea di Solidarietà con Tassos Theofilou
Grčka: Prvo ročište žalbenog suda protiv anarho-komunista Thassosa Theofiloua (11.2016.)
Kriminalni žalbeni sud se sastao danas za suđenje anarho-komunistu Tassosu Theofilou. Drug je u sudnicu dopraćen članovima iz antiterorističke policije, koji su nosili fantomke i tokom čitavog suđenja držali visoko oružje. No, unatoč pokušaju stvaranja ozračja terorizma, kao na ovom tako i na drugim suđenjima protiv anarhista, ipak je upečatljivija bila prisutnost solidarnih osoba. Iz ovog izraza solidarnosti i podrške Theofilou, glavni sudac je iznio svoju opasku o ispunjenosti sudnice.
Odmah na početku suđenja advokati druga, K. Papadakis, A. Paparrousou e S. Phytrakis, iznijeli su prigovore o neprihvatljivosti
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23 nov 2016 Leggi il testo completo...
CCF
Progetto Nemesi [Una proposta aperta]
[it]
22/11/2016
“Chi parla di guerra, deve avere un piano...”
L’autorità più insidiosa è quella che porta la promessa di partecipazione. Per questo abbiamo fatto il passaggio dalla monarchia alla democrazia, ma non alla libertà. “Sicurezza” è una parola cara alla democrazia. Più sentiamo parlare di “sicurezza”, più le nostre vite e le libertà regrediscono. E peggio di tutto, il potere contemporaneo e la democrazia hanno raggiunto il compromesso e la sottomissione della società quasi volontariamente. La democrazia funziona come una fabbrica trasparente che produce relazioni sociali. Le persone si sottomettono all’ideologia governativa, agli standard dominanti e al comportamento disciplinato, convinte che quello che vivono oggi (la tirannia economica, estorsioni di schiavitù salariale, la dittatura dello spettacolo, la sorveglianza tecnologica) sia l’inevitabile naturale l’ordine mondiale.
Ma anche in un’autorità pervasiva, i capi, i funzionari, i dirigenti e i proprietari esisteranno sempre. Oggi, la visibilità delle persone al potere è particolarmente chiara. Politici, uomini d’affari, armatori, editori, giornalisti, giudici e agenti di polizia sono le persone che rappresentano l’autorità. Il Progetto Nemesi mira ad attaccare queste persone. Il Progetto Nemesi è il nostro turno per fare la mossa temibile nel cortile del nemico.
Invece di attaccare i simboli impersonali di giustizia, noi pensiamo che è molto importante trasferire le nostre ostilità nell’ambiente personale del nemico, nelle loro case, uffici, ritrovi e veicoli. Noi sappiamo che per l’autorità “nessuno è insostituibile”, ma sappiamo anche che un colpo personale ad uno di loro instillerà la paura in 100 altri. Creiamo un retaggio di paura per la loro specie e per chiunque diventi il loro sostituto. E’ il nostro minimo contrappeso per bilanciare il terrore controllato dal nemico. Per bilanciare il terrore che causano i capi ammazzando i propri lavoratori, gli sbirri che sparano accidentalmente, i giudici che condannano a migliaia di anni di carcere, i giornalisti con le loro menzogne, i politici con le loro leggi e i loro ordini. In tutti questi casi il nemico ha un nome e un indirizzo. Attaccandoli dimostriamo che le persone che detengono il potere non sono invincibili. E nello stesso tempo, invece di confinare l’insurrezione anarchica a incidenti di conflitti occasionali con gli sbirri, possiamo trasformare la rivoluzione in una componente permanente delle nostre vite quotidiane scoprendo coloro che si nascondono dietro ordini e decisioni che governano le nostre vite, studiando i loro spostamenti e i loro percorsi, e organizzando le nostre personali cellule d’attacco che risponderanno alle sfide dell’autorità. Non anticipiamo un cortocircuito sociale che ci porterebbe ad una mobilitazione di massa, siamo noi che diventiamo gli acceleratori della storia attraverso le nostre azioni, creando il dilemma “con l’autorità o con la libertà”. Siamo noi che creiamo spazi e periodi in cui la storia viene scritta con le nostre mani, invece di semplicemente succedere. La guerriglia urbana anarchica è un modo di guardare la vita dritto negli occhi, per formare un autentico collettivo “noi”. E’ la costruzione di un processo anarchico di liberazione col coraggio, coerenza e determinazione. Le nostre azioni non si valutano solo in relazione al colpo inflitto al nemico, ma anche alla possibilità di cambiare le nostre vite.
Il Progetto Nemesi è una proposta internazionale di creare una lista con nomi di persone al potere, per poterle attaccare là dove si sentono sicure, ai margini... nelle loro case. L’esplosione della bomba in casa della procuratrice distrettuale G. Tsatani era il primo attacco, il primo atto del Progetto Nemesi. Condividiamo questo piano con tutte le cellule FAI-FRI e con tutti gli anarchici di prassi al mondo, desiderando iniziare un dialogo sulla diffusione della lotta anarchica. E noi sappiamo che il dialogo migliore per valutare un azione non può essere altro che una nuova azione...
Attraverso il Progetto Nemesi salutiamo tutti i nostri compagni detenuti nelle celle della democrazia di tutto il mondo, che non sono più al nostro fianco. E’ specialmente dedicato ai membri delle CCF, Olga Economidou, George Polydoros, GerasimosTsakalos, Christos Tsakalos, alla nostra compagna Angeliki Spyropoulou, e ai compagni italiani della FAI, Alfredo Cospito e Nicola Gai...
A tutti coloro che non hanno seppellito l’ascia di guerra...
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI
Torneremo presto.
Zavjera Vatrenih Ćelija – Projekt Nemeza [Otvoreni prijedlog]
“Tko govori o ratu, mora imati plan”
Najpodmuklija vlast je ona koja nosi obećanje uključivanja. Zato smo prešli s monarhije na demokraciju, ali ne i u slobodu. “Sigurnost” je omiljena riječ demokracije. Što više slušamo o “sigurnosti”, to više naš život i sloboda nazaduju. A najgore od svega, današnja moć i demokracija su dostigle kompromis i pokoravanje društva gotovo dobrovoljno. Demokracija funkcionira kao jedna prozirna tvornica koja proizvodi društvene odnose. Osobe se pokoravaju ideologiji vlade, prevladavajućim standardima i discipliniranom ponašanju te smatraju da sve ono što danas proživljavaju (tiranija ekonomije, iznuđivanje nadničarskog ropstva, diktatura spektakla, tehnološki nadzor) je neizbježni prirodni svjetski poredak.
No, čak i u jednoj sve-prožimajućoj vlasti, šefovi, dužnosnici, rukovoditelji i vlasnici će uvijek postojati. Danas je vidljivost ljudi na moći sasvim jasna. Političari, poduzetnici, brodograditelji, izdavači, novinari, suci, policija su osobe koje posjeduju vlast. Cilj Projekta Nemeza je napad na te osobe. Projekt Nemeza je naš red za
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“Chi parla di guerra, deve avere un piano...”
L’autorità più insidiosa è quella che porta la promessa di partecipazione. Per questo abbiamo fatto il passaggio dalla monarchia alla democrazia, ma non alla libertà. “Sicurezza” è una parola cara alla democrazia. Più sentiamo parlare di “sicurezza”, più le nostre vite e le libertà regrediscono. E peggio di tutto, il potere contemporaneo e la democrazia hanno raggiunto il compromesso e la sottomissione della società quasi volontariamente. La democrazia funziona come una fabbrica trasparente che produce relazioni sociali. Le persone si sottomettono all’ideologia governativa, agli standard dominanti e al comportamento disciplinato, convinte che quello che vivono oggi (la tirannia economica, estorsioni di schiavitù salariale, la dittatura dello spettacolo, la sorveglianza tecnologica) sia l’inevitabile naturale l’ordine mondiale.
Ma anche in un’autorità pervasiva, i capi, i funzionari, i dirigenti e i proprietari esisteranno sempre. Oggi, la visibilità delle persone al potere è particolarmente chiara. Politici, uomini d’affari, armatori, editori, giornalisti, giudici e agenti di polizia sono le persone che rappresentano l’autorità. Il Progetto Nemesi mira ad attaccare queste persone. Il Progetto Nemesi è il nostro turno per fare la mossa temibile nel cortile del nemico.
Invece di attaccare i simboli impersonali di giustizia, noi pensiamo che è molto importante trasferire le nostre ostilità nell’ambiente personale del nemico, nelle loro case, uffici, ritrovi e veicoli. Noi sappiamo che per l’autorità “nessuno è insostituibile”, ma sappiamo anche che un colpo personale ad uno di loro instillerà la paura in 100 altri. Creiamo un retaggio di paura per la loro specie e per chiunque diventi il loro sostituto. E’ il nostro minimo contrappeso per bilanciare il terrore controllato dal nemico. Per bilanciare il terrore che causano i capi ammazzando i propri lavoratori, gli sbirri che sparano accidentalmente, i giudici che condannano a migliaia di anni di carcere, i giornalisti con le loro menzogne, i politici con le loro leggi e i loro ordini. In tutti questi casi il nemico ha un nome e un indirizzo. Attaccandoli dimostriamo che le persone che detengono il potere non sono invincibili. E nello stesso tempo, invece di confinare l’insurrezione anarchica a incidenti di conflitti occasionali con gli sbirri, possiamo trasformare la rivoluzione in una componente permanente delle nostre vite quotidiane scoprendo coloro che si nascondono dietro ordini e decisioni che governano le nostre vite, studiando i loro spostamenti e i loro percorsi, e organizzando le nostre personali cellule d’attacco che risponderanno alle sfide dell’autorità. Non anticipiamo un cortocircuito sociale che ci porterebbe ad una mobilitazione di massa, siamo noi che diventiamo gli acceleratori della storia attraverso le nostre azioni, creando il dilemma “con l’autorità o con la libertà”. Siamo noi che creiamo spazi e periodi in cui la storia viene scritta con le nostre mani, invece di semplicemente succedere. La guerriglia urbana anarchica è un modo di guardare la vita dritto negli occhi, per formare un autentico collettivo “noi”. E’ la costruzione di un processo anarchico di liberazione col coraggio, coerenza e determinazione. Le nostre azioni non si valutano solo in relazione al colpo inflitto al nemico, ma anche alla possibilità di cambiare le nostre vite.
Il Progetto Nemesi è una proposta internazionale di creare una lista con nomi di persone al potere, per poterle attaccare là dove si sentono sicure, ai margini... nelle loro case. L’esplosione della bomba in casa della procuratrice distrettuale G. Tsatani era il primo attacco, il primo atto del Progetto Nemesi. Condividiamo questo piano con tutte le cellule FAI-FRI e con tutti gli anarchici di prassi al mondo, desiderando iniziare un dialogo sulla diffusione della lotta anarchica. E noi sappiamo che il dialogo migliore per valutare un azione non può essere altro che una nuova azione...
Attraverso il Progetto Nemesi salutiamo tutti i nostri compagni detenuti nelle celle della democrazia di tutto il mondo, che non sono più al nostro fianco. E’ specialmente dedicato ai membri delle CCF, Olga Economidou, George Polydoros, GerasimosTsakalos, Christos Tsakalos, alla nostra compagna Angeliki Spyropoulou, e ai compagni italiani della FAI, Alfredo Cospito e Nicola Gai...
A tutti coloro che non hanno seppellito l’ascia di guerra...
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / FAI-FRI
Torneremo presto.
Zavjera Vatrenih Ćelija – Projekt Nemeza [Otvoreni prijedlog]
“Tko govori o ratu, mora imati plan”
Najpodmuklija vlast je ona koja nosi obećanje uključivanja. Zato smo prešli s monarhije na demokraciju, ali ne i u slobodu. “Sigurnost” je omiljena riječ demokracije. Što više slušamo o “sigurnosti”, to više naš život i sloboda nazaduju. A najgore od svega, današnja moć i demokracija su dostigle kompromis i pokoravanje društva gotovo dobrovoljno. Demokracija funkcionira kao jedna prozirna tvornica koja proizvodi društvene odnose. Osobe se pokoravaju ideologiji vlade, prevladavajućim standardima i discipliniranom ponašanju te smatraju da sve ono što danas proživljavaju (tiranija ekonomije, iznuđivanje nadničarskog ropstva, diktatura spektakla, tehnološki nadzor) je neizbježni prirodni svjetski poredak.
No, čak i u jednoj sve-prožimajućoj vlasti, šefovi, dužnosnici, rukovoditelji i vlasnici će uvijek postojati. Danas je vidljivost ljudi na moći sasvim jasna. Političari, poduzetnici, brodograditelji, izdavači, novinari, suci, policija su osobe koje posjeduju vlast. Cilj Projekta Nemeza je napad na te osobe. Projekt Nemeza je naš red za
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22 nov 2016 Leggi il testo completo...
Carcere di Koriydallos – Atene [Grecia]: CCF – Solidarietà: Una breccia nel tempo di prigionia (16/11/2016) [it]
Ci sono molti momenti in cui arriva l’amara consapevolezza della nostra impotenza di esprimerci come vorremmo, con la sua espressione ditirambica di un vincitore che stringe i nostri cuori. E ci ha sempre infastidito il fatto di dover limitare la nostra manifestazione di desideri, soprattutto di intrappolarli con semplice inchiostro in un pezzo di carta, trasformandoli in parole così spesso ripetute che il loro potere ha iniziato a scomparire sotto il peso di questa quasi tipica ripetibilità. Ma esistono anche alcune parole che a prescindere dal logoramento dovuto al continuo utilizzo continuano ad irradiare un bagliore, che ricevono dai compagni. Parole che donano forza, portano il sorriso sulle labbra, fanno una breccia nella solitudine detenuta. Parole come solidarietà.
Avremmo ovviamente preferito che queste parole fossero state accompagnate dalla forza vitale di un’azione, di un attacco, dall’intensità di un fuoco nella notte, dal suono di un’esplosione, dallo scivolare di un proiettile in una canna. Ma nonostante la grigia realtà di detenzione che ci depriva di simili scelte e opportunità, vogliamo almeno sperare che il calore delle nostre parole possa trasmettere un po’ di forza dei nostri sentimenti, che i nostri compagni detenuti all’estero sentano la forza della solidarietà che noi sentiamo per loro.
Così, stiamo scrivendo per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Cile, tenuti come ostaggi di giustizia, accusati per l’attacco incendiario ad un dipartimento di polizia investigativa nel novembre del 2014 – conosciuto anche come il caso PDI – il cui processo dovrebbe iniziare, dopo un altro rinvio, il 28 novembre. Maria, Natalia, Amaru e Felipe, i nostri pensieri sono con voi e vi auguriamo con tutto il nostro cuore di possedere la forza durante il vostro processo. Speriamo che i terribili giorni di detenzione molto presto saranno un passato sgradevole lasciato alle spalle.
Scriviamo anche per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Italia, arrestati e accusati nell’Operazione Scripta Manent, e soprattutto per il compagno e membro della FAI-Nucleo Olga, Alfredo, come anche per la compagna Anna, che hanno recentemente vinto la propria battaglia per porre fine alle condizioni di isolamento speciale imposte a loro. Una lotta in cui hanno utilizzato il proprio corpo come una barricata, dato che hanno rischiato le proprie vite nello sciopero della fame. Vogliamo con tutto il nostro cuore esprimere la nostra felicità per la loro vittoria, che può sembrare piccola a certe persone, ma per noi significa tutto dato che anche noi siamo passati attraverso scelte simili. Inoltre, vittorie come queste, anche se rappresentano dei piccoli punti sulla mappa di liberazione totale del detenuto, nello stesso tempo non cessano di essere “respiri di libertà” in un ambiente già soffocante.
Quindi, dalle nostre celle inviamo questo segnale di solidarietà, e contemporaneamente salutiamo tutti i compagni che resistono al tormento della prigionia in cui si trovano a causa della scelta che hanno fatto nella lotta contro il dominio. Sappiamo oggi dall’esperienza propria che quando la solidarietà è sincera e autentica, allora può fuggire da un foglio senz’anima, attraversare migliaia di chilometri, penetrando la recinzione e le sbarre, per portare calore nei cuori dei detenuti ricordandoli che non sono soli. Che qualcun altro, vicino o lontano, pensa a loro, si preoccupa per loro, percependo le azioni falsamente attribuite o le azioni che hanno fieramente rivendicato come parte della geografia complessiva di lotta anarchica contro l’autorità. Questo di per sé basta a riempire di forza un prigioniero politico, da donargli/le un sollievo mentale e a rafforzare la sua resistenza. Questo è l’unico modo in cui la solidarietà raggiunge il proprio scopo, cioè fare in un modo o nell’altro una breccia nel tempo di prigionia.
Membri della Conspirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/IRF
Michalis Nikolopoulos
Harris Chatzimichelakis
Damianos Bolano
George Nikolopoulos
Panagiotis Argyrou
Theofilos Mavropoulos
Avremmo ovviamente preferito che queste parole fossero state accompagnate dalla forza vitale di un’azione, di un attacco, dall’intensità di un fuoco nella notte, dal suono di un’esplosione, dallo scivolare di un proiettile in una canna. Ma nonostante la grigia realtà di detenzione che ci depriva di simili scelte e opportunità, vogliamo almeno sperare che il calore delle nostre parole possa trasmettere un po’ di forza dei nostri sentimenti, che i nostri compagni detenuti all’estero sentano la forza della solidarietà che noi sentiamo per loro.
Così, stiamo scrivendo per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Cile, tenuti come ostaggi di giustizia, accusati per l’attacco incendiario ad un dipartimento di polizia investigativa nel novembre del 2014 – conosciuto anche come il caso PDI – il cui processo dovrebbe iniziare, dopo un altro rinvio, il 28 novembre. Maria, Natalia, Amaru e Felipe, i nostri pensieri sono con voi e vi auguriamo con tutto il nostro cuore di possedere la forza durante il vostro processo. Speriamo che i terribili giorni di detenzione molto presto saranno un passato sgradevole lasciato alle spalle.
Scriviamo anche per i nostri fratelli e sorelle anarchiche in Italia, arrestati e accusati nell’Operazione Scripta Manent, e soprattutto per il compagno e membro della FAI-Nucleo Olga, Alfredo, come anche per la compagna Anna, che hanno recentemente vinto la propria battaglia per porre fine alle condizioni di isolamento speciale imposte a loro. Una lotta in cui hanno utilizzato il proprio corpo come una barricata, dato che hanno rischiato le proprie vite nello sciopero della fame. Vogliamo con tutto il nostro cuore esprimere la nostra felicità per la loro vittoria, che può sembrare piccola a certe persone, ma per noi significa tutto dato che anche noi siamo passati attraverso scelte simili. Inoltre, vittorie come queste, anche se rappresentano dei piccoli punti sulla mappa di liberazione totale del detenuto, nello stesso tempo non cessano di essere “respiri di libertà” in un ambiente già soffocante.
Quindi, dalle nostre celle inviamo questo segnale di solidarietà, e contemporaneamente salutiamo tutti i compagni che resistono al tormento della prigionia in cui si trovano a causa della scelta che hanno fatto nella lotta contro il dominio. Sappiamo oggi dall’esperienza propria che quando la solidarietà è sincera e autentica, allora può fuggire da un foglio senz’anima, attraversare migliaia di chilometri, penetrando la recinzione e le sbarre, per portare calore nei cuori dei detenuti ricordandoli che non sono soli. Che qualcun altro, vicino o lontano, pensa a loro, si preoccupa per loro, percependo le azioni falsamente attribuite o le azioni che hanno fieramente rivendicato come parte della geografia complessiva di lotta anarchica contro l’autorità. Questo di per sé basta a riempire di forza un prigioniero politico, da donargli/le un sollievo mentale e a rafforzare la sua resistenza. Questo è l’unico modo in cui la solidarietà raggiunge il proprio scopo, cioè fare in un modo o nell’altro una breccia nel tempo di prigionia.
Membri della Conspirazione delle Cellule di Fuoco – FAI/IRF
Michalis Nikolopoulos
Harris Chatzimichelakis
Damianos Bolano
George Nikolopoulos
Panagiotis Argyrou
Theofilos Mavropoulos
17 nov 2016 Leggi il testo completo...
Grecia: Alcune parole di solidarietà con gli anarchici accusati per le rapine in banca ad Aquisgrana-Germania (11/2016) [it]
Manifesto e volantino diffusi ad Atene e Patrasso
Questo processo, e quelli a venire, saranno una farsa. Perché già conosciamo, come da sempre, il giudizio dello Stato su tutti coloro che attivamente si oppongono ad esso e al tipo di società che difende con così tanto ardore. Saranno chiamati criminali, o se meglio si addice ai tempi, terroristi... Ma terroristi sono lo Stato e i suoi tribunali. Terrorizzando sempre di più le persone in una realtà che sta diventando una vera e propria dittatura del denaro e del controllo. Inventando continuamente nuove leggi, promuovendo più tecnologie, raccogliendo più strumenti per reprimere ognuno che consapevolmente si ribella alla miseria quotidiana o coloro che semplicemente non rappresentano nessun valore per il sistema. Sostenuti dall’indifferenza di molti, processano nei tribunali, seppellendo vive le persone, uccidono alle frontiere o per le strade delle città coloro che tengono alla propria dignità e decidono di non essere schiavi della routine quotidiana.
Siamo solidali con con gli anarchici che affrontano i processi in Germania, e con tutti quelli che scelgono il sentiero della libertà invece della sottomissione e della noia, impostici da questo esistente, dai suoi tribunali e dai suoi sbirri, dalle sue infrastrutture di controllo, dalla sua morale e dalle sue prospettive.
Trasformiamo questa solidarietà in pratica attaccando quello fa ripetere la storia sempre da capo. Dai politici, giudici e media che mantengono il carcere in cui oggi viviamo, agli architetti che stanno progettando le carceri di domani dietro le proprie scrivanie, ai laboratori di “progresso” tecnologico in cui si sta sviluppando il controllo che supera l’immaginazione per i decenni a venire...
Solidarietà / Libertà
Grčka: Nekoliko riječi solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu-Njemačka (11.2016.)
Plakat i letak šireni Atenom i Patrasom
Ovo suđenje, kao i nadolazeća, bit će farsa. Zato što već poznajemo, kao što smo i znali, sud države prema svima koji se aktivno protive njoj i vrsti društva koju ona tako gorljivo brani. Bit će nazvani kriminalcima, ili ako više odgovara vremenima, teroristima... Ali, teroristi su država i sudovi. Teroriziraju ljude sve više i više u jednoj stvarnosti koja postaje prava diktatura novca i kontrole. Neprekidno izmišljajući nove zakone, gurajući više tehnologije, sakupljajući više sredstava za gušenje svakoga tko se svjesno buni protiv svakodnevne bijede, ili svih onih koji jednostavno ne predstavljaju nikakvu vrijednost ovom sistemu. Podržani indiferencijom mnogih, progone na sudovima, pokopavaju žive osobe, ubijaju na granicama ili
...
Questo processo, e quelli a venire, saranno una farsa. Perché già conosciamo, come da sempre, il giudizio dello Stato su tutti coloro che attivamente si oppongono ad esso e al tipo di società che difende con così tanto ardore. Saranno chiamati criminali, o se meglio si addice ai tempi, terroristi... Ma terroristi sono lo Stato e i suoi tribunali. Terrorizzando sempre di più le persone in una realtà che sta diventando una vera e propria dittatura del denaro e del controllo. Inventando continuamente nuove leggi, promuovendo più tecnologie, raccogliendo più strumenti per reprimere ognuno che consapevolmente si ribella alla miseria quotidiana o coloro che semplicemente non rappresentano nessun valore per il sistema. Sostenuti dall’indifferenza di molti, processano nei tribunali, seppellendo vive le persone, uccidono alle frontiere o per le strade delle città coloro che tengono alla propria dignità e decidono di non essere schiavi della routine quotidiana.
Siamo solidali con con gli anarchici che affrontano i processi in Germania, e con tutti quelli che scelgono il sentiero della libertà invece della sottomissione e della noia, impostici da questo esistente, dai suoi tribunali e dai suoi sbirri, dalle sue infrastrutture di controllo, dalla sua morale e dalle sue prospettive.
Trasformiamo questa solidarietà in pratica attaccando quello fa ripetere la storia sempre da capo. Dai politici, giudici e media che mantengono il carcere in cui oggi viviamo, agli architetti che stanno progettando le carceri di domani dietro le proprie scrivanie, ai laboratori di “progresso” tecnologico in cui si sta sviluppando il controllo che supera l’immaginazione per i decenni a venire...
Solidarietà / Libertà
Grčka: Nekoliko riječi solidarnosti s anarhistima optuženima za pljačke banke u Aachenu-Njemačka (11.2016.)
Plakat i letak šireni Atenom i Patrasom
Ovo suđenje, kao i nadolazeća, bit će farsa. Zato što već poznajemo, kao što smo i znali, sud države prema svima koji se aktivno protive njoj i vrsti društva koju ona tako gorljivo brani. Bit će nazvani kriminalcima, ili ako više odgovara vremenima, teroristima... Ali, teroristi su država i sudovi. Teroriziraju ljude sve više i više u jednoj stvarnosti koja postaje prava diktatura novca i kontrole. Neprekidno izmišljajući nove zakone, gurajući više tehnologije, sakupljajući više sredstava za gušenje svakoga tko se svjesno buni protiv svakodnevne bijede, ili svih onih koji jednostavno ne predstavljaju nikakvu vrijednost ovom sistemu. Podržani indiferencijom mnogih, progone na sudovima, pokopavaju žive osobe, ubijaju na granicama ili
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15 nov 2016 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: Rivendicazione per la partecipazione negli scontri (19/10/2016) [it]
Nella notte di mercoledì 19 ottobre abbiamo preso parte, con molti altri gruppi e individui, agli scontri di strada intorno al Politecnico in Exarchia, durati diverse ore con continui lanci di molotov, pietre e petardi contro le unità di polizia antisommossa.
Gli scontri di strada, in ogni loro forma, fanno parte dell’attacco anarchico multiforme contro il Potere e la normalità imposta. A causa delle loro caratteristiche si tratta di uno dei modi più efficaci per manifestare il conflitto tra l’anarchia e il mondo del Potere. Per questo motivo sosteniamo la diffusione di questa e altre forme di lotta che mirano alla destabilizzazione e all’espansione del caos, fino al collasso dell’esistente.
Ma non vogliamo limitarci ad un odio di routine contro gli sbirri; assieme all’attacco contro gli sbirri promuoviamo la pratica di attacco contro le strutture e simboli di dominio, da quelli più ovvi, come le banche e i ministeri, fino a quegli elementi urbani che servono al normale funzionamento della metropoli: segnaletica stradale, semafori, telecamere, fermate degli autobus... come anche le rappresentazioni, i simboli e gli idoli del Potere nella forma di icone, monumenti, statue...
Contemporaneamente le barricate e gli attacchi ai mezzi di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana... senza passeggeri dentro) sono forme di interruzione del normale flusso di persone e merci, e sabotaggio contro le aziende pubbliche e private che gestiscono questo flusso.
Tutti questi simboli e strutture rappresentano o assistono il funzionamento della civiltà autoritaria che noi vogliamo distruggere, quindi per noi costituiranno sempre delle mete.
Per noi la violenza anarchica non è un sacrificio o un obbligo rivoluzionario; noi, invece, la demistifichiamo, la trasformiamo nella banalità, la utilizziamo in un modo ludico, rendendola raggiungibile a tutti, senza professionismi o restrizioni.
Nessun atto di ribellione è inutile!
Disordini ovunque!
Forza ai detenuti e ai perseguiti!
- Alcuni ragazzi incappucciati
Atena [Grčka]: Izjava o preuzimanju odgovornosti za sudjelovanje u uličnim sukobima (19.10.2016.)
U srijedu noć 19. oktobra učestvovali smo, uz mnoge druge grupe i pojedince, u uličnim sukobima oko Politehničke škole u Egzarhiji, koji su potrajali nekoliko sati uz neprestane napade molotovljevima, kamenjem i petardama na policijske interventne jedinice. Ulični sukobi, u svim njihovim oblicima su dio raznovrsnog anarhističkog napada na Moć i nametnutu normalnost.
Zbog svojih obilježja radi se o jednom od najučinkovitijih načina za izražavanje sukoba između anarhije i svijeta Moći. Zato podržavamo širenje ovog i drugih oblika borbe koja cilja na destabilizaciju i širenje kaosa
...
Gli scontri di strada, in ogni loro forma, fanno parte dell’attacco anarchico multiforme contro il Potere e la normalità imposta. A causa delle loro caratteristiche si tratta di uno dei modi più efficaci per manifestare il conflitto tra l’anarchia e il mondo del Potere. Per questo motivo sosteniamo la diffusione di questa e altre forme di lotta che mirano alla destabilizzazione e all’espansione del caos, fino al collasso dell’esistente.
Ma non vogliamo limitarci ad un odio di routine contro gli sbirri; assieme all’attacco contro gli sbirri promuoviamo la pratica di attacco contro le strutture e simboli di dominio, da quelli più ovvi, come le banche e i ministeri, fino a quegli elementi urbani che servono al normale funzionamento della metropoli: segnaletica stradale, semafori, telecamere, fermate degli autobus... come anche le rappresentazioni, i simboli e gli idoli del Potere nella forma di icone, monumenti, statue...
Contemporaneamente le barricate e gli attacchi ai mezzi di trasporto pubblico (autobus, filobus, metropolitana... senza passeggeri dentro) sono forme di interruzione del normale flusso di persone e merci, e sabotaggio contro le aziende pubbliche e private che gestiscono questo flusso.
Tutti questi simboli e strutture rappresentano o assistono il funzionamento della civiltà autoritaria che noi vogliamo distruggere, quindi per noi costituiranno sempre delle mete.
Per noi la violenza anarchica non è un sacrificio o un obbligo rivoluzionario; noi, invece, la demistifichiamo, la trasformiamo nella banalità, la utilizziamo in un modo ludico, rendendola raggiungibile a tutti, senza professionismi o restrizioni.
Nessun atto di ribellione è inutile!
Disordini ovunque!
Forza ai detenuti e ai perseguiti!
- Alcuni ragazzi incappucciati
Atena [Grčka]: Izjava o preuzimanju odgovornosti za sudjelovanje u uličnim sukobima (19.10.2016.)
U srijedu noć 19. oktobra učestvovali smo, uz mnoge druge grupe i pojedince, u uličnim sukobima oko Politehničke škole u Egzarhiji, koji su potrajali nekoliko sati uz neprestane napade molotovljevima, kamenjem i petardama na policijske interventne jedinice. Ulični sukobi, u svim njihovim oblicima su dio raznovrsnog anarhističkog napada na Moć i nametnutu normalnost.
Zbog svojih obilježja radi se o jednom od najučinkovitijih načina za izražavanje sukoba između anarhije i svijeta Moći. Zato podržavamo širenje ovog i drugih oblika borbe koja cilja na destabilizaciju i širenje kaosa
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1 nov 2016 Leggi il testo completo...
Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: “Per Alfredo e Anna – Finché non ci incontriamo” – Cospirazione delle Cellule di Fuoco (25/10/2016) [it]
In Italia il compagno Alfredo Cospito, dal 3 ottobre, e la compagna Anna Beniamino, dal 10 ottobre, stanno conducendo lo sciopero della fame contro l’isolamento imposto a loro e agli altri anarchici detenuti per gli attacchi della FAI (Operazione “Scripta Manent”).
Sappiamo che la lotta contro l’autorità è impari... Ma nonostante questo, abbiamo scelto la guerra per la libertà, invece della pace dalla paura.
Perché sappiamo che ci sono persone “libere” più incarcerate dei detenuti, e persone viventi più morte dei nostri compagni caduti nella battaglia per la libertà.
Perché per ogni battaglia che perdiamo, una nuova ne inizia.
“Perché se io non mi brucio, se tu non ti bruci, come farà l’oscurità a diventare luce...”
Per noi la solidarietà non è semplicemente “toccante”, ma un modo di vita, di diventare persone con un sogno a nostra misura.
Sosteniamo i nostri compagni Alfredo e Anna con tutto il nostro cuore e la nostra mente, finché i nostri sogni si incontrano...
FORZA E SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI IN SCIOPERO DELLA FAME
ALFREDO COSPITO E ANNA BENIAMINO
MAI PENTITI
MAI SCONFITTI
CCF/FAI – Cellula di Guerriglia Urbana
George Polydoros
Olga Economidou
Gerasimos Tsakalos
Christos Tsakalos
Carcere di Korydallos
Zatvor Korydallos - Atena [Grčka]: "Za Alfreda i Annu - Do susreta" - Zavjera Vatrenih Ćelija (25.10.2016.)U Italiji drug Alfredo Cospito, od 3.10., i drugarica Anna Beniamino, od 10.10., vode štrajk glađ protiv izolacije koja je nametnuta njima i drugim zatvorenim anarhistima zbog napada FAI (Operacija "Scripta Manent").
Znamo da je borba protiv autoriteta nejednaka... No, unatoč tome odabrali smo rat za slobodu, umjesto mira zbog straha.
Zato što znamo da postoje "slobodne" osobe koje su više okovane od zatvorenika, i žive osobe koje su više mrtve od
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Sappiamo che la lotta contro l’autorità è impari... Ma nonostante questo, abbiamo scelto la guerra per la libertà, invece della pace dalla paura.
Perché sappiamo che ci sono persone “libere” più incarcerate dei detenuti, e persone viventi più morte dei nostri compagni caduti nella battaglia per la libertà.
Perché per ogni battaglia che perdiamo, una nuova ne inizia.
“Perché se io non mi brucio, se tu non ti bruci, come farà l’oscurità a diventare luce...”
Per noi la solidarietà non è semplicemente “toccante”, ma un modo di vita, di diventare persone con un sogno a nostra misura.
Sosteniamo i nostri compagni Alfredo e Anna con tutto il nostro cuore e la nostra mente, finché i nostri sogni si incontrano...
FORZA E SOLIDARIETA’ AI COMPAGNI IN SCIOPERO DELLA FAME
ALFREDO COSPITO E ANNA BENIAMINO
MAI PENTITI
MAI SCONFITTI
CCF/FAI – Cellula di Guerriglia Urbana
George Polydoros
Olga Economidou
Gerasimos Tsakalos
Christos Tsakalos
Carcere di Korydallos
Zatvor Korydallos - Atena [Grčka]: "Za Alfreda i Annu - Do susreta" - Zavjera Vatrenih Ćelija (25.10.2016.)U Italiji drug Alfredo Cospito, od 3.10., i drugarica Anna Beniamino, od 10.10., vode štrajk glađ protiv izolacije koja je nametnuta njima i drugim zatvorenim anarhistima zbog napada FAI (Operacija "Scripta Manent").
Znamo da je borba protiv autoriteta nejednaka... No, unatoč tome odabrali smo rat za slobodu, umjesto mira zbog straha.
Zato što znamo da postoje "slobodne" osobe koje su više okovane od zatvorenika, i žive osobe koje su više mrtve od
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25 ott 2016 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: Sullo sciopero della fame di Alfredo Cospito e Anna Beniamino nelle carceri italiane (10/2016) [it]
Non analizzeremo niente e non esporremo delle sterili e squallidi fanfare. La nostra solidarietà con i compagni detenuti in Italia è un dato di fatto. In ogni caso, il complesso delle relazioni ascendenti ci è completamente avverso e siamo in guerra con tutte le sue espressioni, specialmente con le sue forme armate (repressione, correzione). Dall’autorità e dal suo gregge ci aspettiamo il peggio, e non possiamo affrontarli in un modo tattico differente se vogliamo causare anche il minimo serio danno. Dalla nostra posizione noi percepiamo lo sciopero della fame, eccetto come strumento di resistenza contro la repressione, anche come strumento di ricatto e sfruttamento della maschera umanitaria che gli Stati cercano di mostrare sul palcoscenico culturale europeo, e con tale (strumento) speriamo di ottenere effetto e causa per far retrocedere il nemico.
Forza ai nostri fratelli/sorelle
Non lasciamo i nostri compagni detenuti nelle mani della repressione
Attaccare proprio qui, proprio adesso ogni espressione del meccanismo autoritario.
Come mimino gesto di solidarietà con Alfredo ed Anna abbiamo appeso uno striscione con scritto:
“Alfredo, Anna, FORZA!
Nello sciopero della fame dentro le celle, contro l’isolamento
e la repressione che lo Stato impone NULLA E’ FINITO! LA GUERRA STA DIVAMPANDO”
Uroboros
Atena [Grčka]: O štrajku glađu Alfreda Cospita i Anne Beniamino u talijanskim zatvorima (10.2016.)
Nećemo ništa analizirati i nećemo iznositi sterilne i turobne fanfare. Naša solidarnost s našim zatvorenim drugovima je činjenica. U svakom slučaju, skup uzlaznih odnosa nam je sasvim stran i u ratu smo sa svim njegovim izrazima, nadasve s njegovim oružanim oblicima (represija, korekcija). Od autoriteta i njegovog krda očekujemo najgore, i ne možemo se prema njima postaviti na drugačiji taktički način ako želimo prouzročiti i najmanju ozbiljnu štetu. S našeg stajališta, smatramo
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Forza ai nostri fratelli/sorelle
Non lasciamo i nostri compagni detenuti nelle mani della repressione
Attaccare proprio qui, proprio adesso ogni espressione del meccanismo autoritario.
Come mimino gesto di solidarietà con Alfredo ed Anna abbiamo appeso uno striscione con scritto:
“Alfredo, Anna, FORZA!
Nello sciopero della fame dentro le celle, contro l’isolamento
e la repressione che lo Stato impone NULLA E’ FINITO! LA GUERRA STA DIVAMPANDO”
Uroboros
Atena [Grčka]: O štrajku glađu Alfreda Cospita i Anne Beniamino u talijanskim zatvorima (10.2016.)
Nećemo ništa analizirati i nećemo iznositi sterilne i turobne fanfare. Naša solidarnost s našim zatvorenim drugovima je činjenica. U svakom slučaju, skup uzlaznih odnosa nam je sasvim stran i u ratu smo sa svim njegovim izrazima, nadasve s njegovim oružanim oblicima (represija, korekcija). Od autoriteta i njegovog krda očekujemo najgore, i ne možemo se prema njima postaviti na drugačiji taktički način ako želimo prouzročiti i najmanju ozbiljnu štetu. S našeg stajališta, smatramo
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24 ott 2016 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: CCF – Attacco bomba contro la casa della P.M. Tsatani (10/2016) [it]
PROGETTO NEMESI
ATTO PRIMO
Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco alla casa della P.M. Tsatani Georgia nella via Hippocrates in centro città, accanto alla stazione di polizia di Exarchia.
Sapevamo che la Tsatani era scortata dalla polizia e che costituiva una meta sorvegliata, ma questo non ha rappresentato un ostacolo per il nostro attacco. Abbiamo scelto un atto simbolico mirante solo ai danni materiali, ma nel futuro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco non si limiterà a questo...
La scelta è caduta su questa particolare P.M. per due motivi principali.
Il primo motivo è rappresentato dal fatto che la G. Tsatani è membro di circoli para-giudiziari impegnati a far “scomparire” i fascicoli dei casi che toccano gli interessi della mafia affaristica e politica (considerando il profitto, ovviamente). Lei rappresenta l’avanguardia giudiziale dei suoi capi.
L’apice della sua sporca carriera è il caso di Vgenopoulos, che la Tsatani ha messo agli atti, aiutandolo a salvarsi da una condanna sicura. La tangente che ha ricevuto dall’imprenditore Vgenopoulos ha gonfiato ancora di più il suo invisibile conto para-giudiziario. Sono queste nascoste nobili sponsorizzazioni d’affari che costruiscono le case lussuose dei giudici in cambio della loro “giustizia”.
Un altro esempio di stile della P.M. Tsatani, attentamente tenuto nascosto dai media, è il caso di Meimarakis. E’ stata lei a prendere il fascicolo del caso sugli armamenti e sulle tangenti dell’allora ministro della Difesa Nazionale, Vangelis Meimarakis, e a “dimenticarsi” di spedirlo al Parlamento, per proteggerlo. In compenso per questo accordo la figlia e il marito della Tsatani sono diventati candidati parlamentari della N.D. [Nea Demokratia, partito di destra, n.d.t.] sotto la presidenza di Meimarakis. La Tsatani era coinvolta anche nel caso dei Vatopedi, confermando ancora una volta il cartello mafioso di Chiesa-Giustizia, come in molti casi conosciuti sui quali “lavorava” per nascondere le loro attività e proteggere gli interessi dell’autorità.
Il secondo motivo per cui abbiamo scelto di colpire la P.M. Tsatani è la sua partecipazione nel sequestro giudiziario dei famigliari dei nostri compagni.
E’ stata lei a giudicare come inaccettabile una delle richieste di cauzione di Evi Statiri, moglie di Gerasimos Tsakalos, membro delle CCF. Contribuendo in questo modo anche alla campagna giudiziaria anti-guerriglia e e ad uno dei ricatti più immorali contro i rivoluzionari anarchici.
La furia vendicativa dei magistrati contro le famiglie dei nostri compagni è una scelta che dovranno pagare a caro prezzo, tutti i magistrati coinvolti e i loro famigliari.
Possediamo memoria e soprattutto pazienza, persistenza e coerenza...
Dedichiamo questa azione ai membri detenuti delle CCF, Gerasimo Tsakalos, Christos Tsakalos, George Polydoros e Olga Economidou.
Inviamo la nostra solidarietà alla compagna anarchica Angeliki Spyropoulou, a tutti i detenuti politici impenitenti che si trovano nelle celle della Democrazia Greca, e ai compagni italiani, Alfredo Cospito, Nicola Gai e agli anarchici accusati in Italia per la FAI nell’operazione “scripta manent”.
Presto seguirà il proclama completo come anche la nostra proposta per il progetto “Nemesi”.
Torneremo...
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / F.A.I.
(nota del sito Antisocial Evolution: pubblichiamo questo comunicato per nostra scelta e non per dovere. Non condividiamo le percezioni comuni e il contesto teorico, ma condividiamo abbastanza referenze assiologiche comuni. Consideriamo i P.M. e i giudici nostri nemici non perché quello che loro chiamano “giustizia” è ingiusto, che fa esattamente quello per cosa è stata fatta, ma perché rappresentano la forma più alta di moralità istituzionalizzata, il sommo campo di depersonalizzazione che protegge la società. Perché rappresentano i dei sulla sfera terrestre. Per questi motivi sosteniamo pienamente questa azione e la promessa di attacco ad oggetti animati.)
Atena [Grčka]: Bombaški napad na dom javni tužiteljice Tsatani (10.2016.)
PROJEK NEMEZA
ČIN PRVI
Preuzimamo odgovornost za napad na dom javni tužiteljice Tsatani Georgije u ulici Hippocrates u središtu grada, pokraj policijske stanice u Egzarhiji.
Znali smo da Tsatani ima policijsku pratnju i da je meta pod nadzorom, ali to nije predstavljalo prepreku za naš napad. Odabrali smo simbolični čin usmjeren samo na materijalnu štetu, ali u budućnosti se Zavjera Vatrenih Ćelija neće ograničiti samo na to...
Odabrali smo baš ovu javnu tužiteljicu iz dva glavna razloga.
Prvi razlog proizlazi iz činjenice da je G. Tsatani dio para-pravosudnih sredina koje se bave “nestankom” spisa slučajeva koji se tiču interesa poslovne i političke mafije (uzimajući u obzir profit, naravno). Ona predstavlja pravosudnu gardu svojih šefova. Vrhunac njene prljave karijere je slučaj Vgenopoulos, kojeg je Tsatani arhivirala, pomažući da izbjegne sigurnu kaznu. Mito koji joj je poduzetnik Vgenopoulos dao još je više napuhao njen nevidljiv para-pravosudni račun. Takvim sakrivenim plemenitim poslovnim sponzorstvima grade se luksuzne kuće sudaca u zamjenu za “pravdu”.
Još jedan primjer stila tužiteljice Tsatani, pažljivo sakriven od medija, je slučaj Meimarakisa. Upravo je ona uzela spis slučaja o naoružanju i o mitu tadašnjeg ministra Nacionalne Obrane, Vangelisa Meimarakisa, i “zaboravila” ga poslati parlamentu, kako bi ga zaštitila. U zauzvrat, za taj dogovor, njena kći i muž postali parlamentarni kandidati N.D. [Nea Demokratia, stranka desnice, nap.prev.] pod
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ATTO PRIMO
Ci assumiamo la responsabilità per l’attacco alla casa della P.M. Tsatani Georgia nella via Hippocrates in centro città, accanto alla stazione di polizia di Exarchia.
Sapevamo che la Tsatani era scortata dalla polizia e che costituiva una meta sorvegliata, ma questo non ha rappresentato un ostacolo per il nostro attacco. Abbiamo scelto un atto simbolico mirante solo ai danni materiali, ma nel futuro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco non si limiterà a questo...
La scelta è caduta su questa particolare P.M. per due motivi principali.
Il primo motivo è rappresentato dal fatto che la G. Tsatani è membro di circoli para-giudiziari impegnati a far “scomparire” i fascicoli dei casi che toccano gli interessi della mafia affaristica e politica (considerando il profitto, ovviamente). Lei rappresenta l’avanguardia giudiziale dei suoi capi.
L’apice della sua sporca carriera è il caso di Vgenopoulos, che la Tsatani ha messo agli atti, aiutandolo a salvarsi da una condanna sicura. La tangente che ha ricevuto dall’imprenditore Vgenopoulos ha gonfiato ancora di più il suo invisibile conto para-giudiziario. Sono queste nascoste nobili sponsorizzazioni d’affari che costruiscono le case lussuose dei giudici in cambio della loro “giustizia”.
Un altro esempio di stile della P.M. Tsatani, attentamente tenuto nascosto dai media, è il caso di Meimarakis. E’ stata lei a prendere il fascicolo del caso sugli armamenti e sulle tangenti dell’allora ministro della Difesa Nazionale, Vangelis Meimarakis, e a “dimenticarsi” di spedirlo al Parlamento, per proteggerlo. In compenso per questo accordo la figlia e il marito della Tsatani sono diventati candidati parlamentari della N.D. [Nea Demokratia, partito di destra, n.d.t.] sotto la presidenza di Meimarakis. La Tsatani era coinvolta anche nel caso dei Vatopedi, confermando ancora una volta il cartello mafioso di Chiesa-Giustizia, come in molti casi conosciuti sui quali “lavorava” per nascondere le loro attività e proteggere gli interessi dell’autorità.
Il secondo motivo per cui abbiamo scelto di colpire la P.M. Tsatani è la sua partecipazione nel sequestro giudiziario dei famigliari dei nostri compagni.
E’ stata lei a giudicare come inaccettabile una delle richieste di cauzione di Evi Statiri, moglie di Gerasimos Tsakalos, membro delle CCF. Contribuendo in questo modo anche alla campagna giudiziaria anti-guerriglia e e ad uno dei ricatti più immorali contro i rivoluzionari anarchici.
La furia vendicativa dei magistrati contro le famiglie dei nostri compagni è una scelta che dovranno pagare a caro prezzo, tutti i magistrati coinvolti e i loro famigliari.
Possediamo memoria e soprattutto pazienza, persistenza e coerenza...
Dedichiamo questa azione ai membri detenuti delle CCF, Gerasimo Tsakalos, Christos Tsakalos, George Polydoros e Olga Economidou.
Inviamo la nostra solidarietà alla compagna anarchica Angeliki Spyropoulou, a tutti i detenuti politici impenitenti che si trovano nelle celle della Democrazia Greca, e ai compagni italiani, Alfredo Cospito, Nicola Gai e agli anarchici accusati in Italia per la FAI nell’operazione “scripta manent”.
Presto seguirà il proclama completo come anche la nostra proposta per il progetto “Nemesi”.
Torneremo...
Cospirazione delle Cellule di Fuoco / F.A.I.
(nota del sito Antisocial Evolution: pubblichiamo questo comunicato per nostra scelta e non per dovere. Non condividiamo le percezioni comuni e il contesto teorico, ma condividiamo abbastanza referenze assiologiche comuni. Consideriamo i P.M. e i giudici nostri nemici non perché quello che loro chiamano “giustizia” è ingiusto, che fa esattamente quello per cosa è stata fatta, ma perché rappresentano la forma più alta di moralità istituzionalizzata, il sommo campo di depersonalizzazione che protegge la società. Perché rappresentano i dei sulla sfera terrestre. Per questi motivi sosteniamo pienamente questa azione e la promessa di attacco ad oggetti animati.)
Atena [Grčka]: Bombaški napad na dom javni tužiteljice Tsatani (10.2016.)
PROJEK NEMEZA
ČIN PRVI
Preuzimamo odgovornost za napad na dom javni tužiteljice Tsatani Georgije u ulici Hippocrates u središtu grada, pokraj policijske stanice u Egzarhiji.
Znali smo da Tsatani ima policijsku pratnju i da je meta pod nadzorom, ali to nije predstavljalo prepreku za naš napad. Odabrali smo simbolični čin usmjeren samo na materijalnu štetu, ali u budućnosti se Zavjera Vatrenih Ćelija neće ograničiti samo na to...
Odabrali smo baš ovu javnu tužiteljicu iz dva glavna razloga.
Prvi razlog proizlazi iz činjenice da je G. Tsatani dio para-pravosudnih sredina koje se bave “nestankom” spisa slučajeva koji se tiču interesa poslovne i političke mafije (uzimajući u obzir profit, naravno). Ona predstavlja pravosudnu gardu svojih šefova. Vrhunac njene prljave karijere je slučaj Vgenopoulos, kojeg je Tsatani arhivirala, pomažući da izbjegne sigurnu kaznu. Mito koji joj je poduzetnik Vgenopoulos dao još je više napuhao njen nevidljiv para-pravosudni račun. Takvim sakrivenim plemenitim poslovnim sponzorstvima grade se luksuzne kuće sudaca u zamjenu za “pravdu”.
Još jedan primjer stila tužiteljice Tsatani, pažljivo sakriven od medija, je slučaj Meimarakisa. Upravo je ona uzela spis slučaja o naoružanju i o mitu tadašnjeg ministra Nacionalne Obrane, Vangelisa Meimarakisa, i “zaboravila” ga poslati parlamentu, kako bi ga zaštitila. U zauzvrat, za taj dogovor, njena kći i muž postali parlamentarni kandidati N.D. [Nea Demokratia, stranka desnice, nap.prev.] pod
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16 ott 2016 Leggi il testo completo...
Grecia: Trace of Fire – Manifesto solidale con gli anarchici arrestati in Italia (10/2016) [it]
tracesoffire.espivblogs.net
https://anarhija.info/library/g-t-grecia-trace-of-fire-manifesto-solidale-con-gl-2.jpg
Duh anarhije ne može biti ulovljen...
Snage svima koji ne spuštaju glavu
Solidarnost znači napad
Naprijed FAI-FRI
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https://anarhija.info/library/g-t-grecia-trace-of-fire-manifesto-solidale-con-gl-2.jpg
Duh anarhije ne može biti ulovljen...
Snage svima koji ne spuštaju glavu
Solidarnost znači napad
Naprijed FAI-FRI
...
10 ott 2016 Leggi il testo completo...
Atena [Grčka]: Zapaljena vozila gradskog vijeća Zografoua (02.09.2016.) [hr]
Sistem kontrole koji se obnavlja silom, od one vidljivije (vojska, policija, zatvor...), do onih podmuklijih i interioriziranih, kao što su prihvaćanje i reproduciranje autoritarnih uloga i vrijednosti. Svakidašnja represija koja nam ne dozvoljava da nadiđemo određene granice, prisiljavajući nas na strah i na ono što nam moral nameće. Podižući zidove i rešetke oko naših strasti. To svakodnevno proživljavamo. No, neumorna strast za slobodom vodi nas ka uznemirivanju, barem na tren, bolesne normalnosti, odabiruću sukob u jednom od njegovih brojnih oblika.
Približavamo se osobama na način da ih podržavamo i da ih želimo u svakodnevnom životu, umjesto da trčimo za potrebama i ovisnostima. Na taj način gradimo iskrene odnose, i nismo ništa više i ništa manje od onog što kažemo. Otvaramo putove bez predodređeno smjera i slobodno biramo drugove za svaku fazu borbe i za svaki put, kroz individualnu, ali i kolektivnu evoluciju.
Tako, naspram moći odabiremo divlje ostvarenje naših želja. Ponekad dijelimo neka zadovoljstva, ali većina naših želja i očekivanja proizlazi iz nas samih, i zato se izlažemo riziku da ih ostvarimo.
U zoru 02.09. napali smo gradsko vijeće Zografoua, zapalivši sva vozila na parkiralištu. Ne da bi izmijenili način na kojim se upravlja stvarima, zato što ne ulazimo u dijalog s njima. Divlje izražavamo odbojnost prema tom i svim drugim oblicima moći. Divlje izražavamo ljubav prema slobodi i prema onima koji su svaki put naši drugovi.
Snage svim drugovima u zatvoru i u ilegali.
Za širenje sukoba protiv postojećeg.
Za anarhiju!
Približavamo se osobama na način da ih podržavamo i da ih želimo u svakodnevnom životu, umjesto da trčimo za potrebama i ovisnostima. Na taj način gradimo iskrene odnose, i nismo ništa više i ništa manje od onog što kažemo. Otvaramo putove bez predodređeno smjera i slobodno biramo drugove za svaku fazu borbe i za svaki put, kroz individualnu, ali i kolektivnu evoluciju.
Tako, naspram moći odabiremo divlje ostvarenje naših želja. Ponekad dijelimo neka zadovoljstva, ali većina naših želja i očekivanja proizlazi iz nas samih, i zato se izlažemo riziku da ih ostvarimo.
U zoru 02.09. napali smo gradsko vijeće Zografoua, zapalivši sva vozila na parkiralištu. Ne da bi izmijenili način na kojim se upravlja stvarima, zato što ne ulazimo u dijalog s njima. Divlje izražavamo odbojnost prema tom i svim drugim oblicima moći. Divlje izražavamo ljubav prema slobodi i prema onima koji su svaki put naši drugovi.
Snage svim drugovima u zatvoru i u ilegali.
Za širenje sukoba protiv postojećeg.
Za anarhiju!
6 ott 2016 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: Gesto solidale per 6 anarchici arrestati in Italia e Lukáš Borl in Repubblica Ceca (10/2016) [it]
Come gesto di solidarietà con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca abbiamo appeso uno striscione ad Atene, con scritto:
Attacco armato fino alla totale distruzione dell’autorità.
Per tutti i fratelli anarchici arrestati, per i nostri momenti rubati.
Solidarietà e complicità con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca.
Unione degli individui anarchici Uroborus
Atena [Grčka]: Solidarna gesta s 6 anarhista uhapšenih u Italiji i s Lukašom Borlom u Češkoj (10/2016)
Kao gestu solidarnosti s nedavno uhapšenih drugovima u Italiji i Češkoj objesili smo trasparent u Ateni, s natpisom:
Oružani napad sve do potpunog uništenja autoriteta.
Za svu uhapšenu anarhističku braću, za naše
...
Attacco armato fino alla totale distruzione dell’autorità.
Per tutti i fratelli anarchici arrestati, per i nostri momenti rubati.
Solidarietà e complicità con i compagni recentemente arrestati in Italia e nella Repubblica Ceca.
Unione degli individui anarchici Uroborus
Atena [Grčka]: Solidarna gesta s 6 anarhista uhapšenih u Italiji i s Lukašom Borlom u Češkoj (10/2016)
Kao gestu solidarnosti s nedavno uhapšenih drugovima u Italiji i Češkoj objesili smo trasparent u Ateni, s natpisom:
Oružani napad sve do potpunog uništenja autoriteta.
Za svu uhapšenu anarhističku braću, za naše
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3 ott 2016 Leggi il testo completo...
Atene [Grecia]: Dal processo d’appello agli anarchici Giannis Naxakis e Grigoris Sarafoudis (27/09/2016) [it]
Durante l’udienza del 27 settembre sono stati interrogati i testimoni d’accusa che hanno riconosciuto il compagno. Non hanno riconosciuto la voce dell’anarchico G. Sarafoudis, né le sue caratteristiche. Quello che hanno testimoniato non si differenziava molto da quello che hanno detto durante il primo processo.
Al primo processo sono stati condannati a 16 anni ognuno.
I compagni G. Sarafoudis e G. Naxakis sono stati arrestati il 30 aprile 2013 sul territorio di Nea Filadelfia, assieme ad allora i compagni ricercati A. Dalios e F. Harisis.
Grigoris è stato condannato ad ulteriori 8 anni anche per la rapina di una banca a Filota.
La prossima udienza si svolgerà 11/10 e testimonierà il capo delle forze antiterroristiche.
Solidarietà effettiva ai nostri compagni.
Forza!
Act for freedom now!
Atena [Grčka]: Sa žalbenog suđenja anarhistima Giannisu Naxakisu i Grigorisu Sarafoudisu (27.09.2016.)
Tokom ročišta 27.09., ispitani su svjedoci tužiteljstva koji su prepoznali druga. Nisu prepoznali glas anarhista G. Sarafoudisa, niti njegova obilježja. Ono što su posvjedočili nije se mnogo razlikovalo od onog što su rekli na prvom suđenju.
Na prvom suđenju osuđeni su na 16 godina svaki.
Drugovi G. Sarafoudis i G. Naxakis uhapšeni su
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Al primo processo sono stati condannati a 16 anni ognuno.
I compagni G. Sarafoudis e G. Naxakis sono stati arrestati il 30 aprile 2013 sul territorio di Nea Filadelfia, assieme ad allora i compagni ricercati A. Dalios e F. Harisis.
Grigoris è stato condannato ad ulteriori 8 anni anche per la rapina di una banca a Filota.
La prossima udienza si svolgerà 11/10 e testimonierà il capo delle forze antiterroristiche.
Solidarietà effettiva ai nostri compagni.
Forza!
Act for freedom now!
Atena [Grčka]: Sa žalbenog suđenja anarhistima Giannisu Naxakisu i Grigorisu Sarafoudisu (27.09.2016.)
Tokom ročišta 27.09., ispitani su svjedoci tužiteljstva koji su prepoznali druga. Nisu prepoznali glas anarhista G. Sarafoudisa, niti njegova obilježja. Ono što su posvjedočili nije se mnogo razlikovalo od onog što su rekli na prvom suđenju.
Na prvom suđenju osuđeni su na 16 godina svaki.
Drugovi G. Sarafoudis i G. Naxakis uhapšeni su
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3 ott 2016 Leggi il testo completo...
Zatvor Ferrara [Italija]: Solidarni tekst anarhističkog zatvorenika Alfreda Cospita s anarhističkim zatvorenicima iz grupe urbane gerile Zavjera Vatrenih Ćelija (30.08.206.) [hr]
30. augusta Alfredo je nanio štetu staklima koja razdvajaju prostor za posjete na odjelu visokog nadzora zatvora u Ferrari, u znak solidarnosti sa zatvorenicima iz ZVĆ, nedavno osuđenima na više od sto godina zatvora zbog pokušaja bijega.
Danas 30. augusta, nakon skoro četiri godine od mojeg hapšenja, želio sam proslaviti godišnjicu tako što sam si poklonio uništenje stakala prostorije za posjete. To je djelo moj doprinos revolucionarnoj solidarnosti s mojom braćom i mojom sestrom iz ZVĆ-FAI-FRI, osuđenih na još jednom suđenju na po 110 godina svaki zbog jednog neuspješnog pokušaja bijega. Anarhistički zatvorenik nije zastavica, niti treba oko njega izgraditi spomenik, ponekad je dio našeg srca, ponekad nije... no ipak nastavlja se boriti, živjeti... Nije se potrebno sjećati njega, potrebno ga je, ako želite, osvetiti, osloboditi, ali na koncu konca on može to i sam učiniti zato što njegova narav ne pripada nikakvom stadu...
Živjela Fai-Fri
Dug život ZVĆ
Danas 30. augusta, nakon skoro četiri godine od mojeg hapšenja, želio sam proslaviti godišnjicu tako što sam si poklonio uništenje stakala prostorije za posjete. To je djelo moj doprinos revolucionarnoj solidarnosti s mojom braćom i mojom sestrom iz ZVĆ-FAI-FRI, osuđenih na još jednom suđenju na po 110 godina svaki zbog jednog neuspješnog pokušaja bijega. Anarhistički zatvorenik nije zastavica, niti treba oko njega izgraditi spomenik, ponekad je dio našeg srca, ponekad nije... no ipak nastavlja se boriti, živjeti... Nije se potrebno sjećati njega, potrebno ga je, ako želite, osvetiti, osloboditi, ali na koncu konca on može to i sam učiniti zato što njegova narav ne pripada nikakvom stadu...
Živjela Fai-Fri
Dug život ZVĆ
6 set 2016 Leggi il testo completo...
Anarhistička grupa urbane gerile „Zavjera Vatrenih Ćelija” [Grčka]
„Sacco i Vanzetti – Putovanje kroz vrijeme”
Tekst za anarhistički skvot Biblioteka Kaos (Brazil) [hr]
Tekst nekoliko zatvorenih članova Zavjere Vatrenih Ćelija u Ateni, Grčka, napisan povodom jednog događanja u skvotiranom anarhističkom centru Biblioteka Kaos u Brazilu.
Svim drugovima, svoj anarhističkoj braći i sestrama koji su prisutni na ovom događaju organiziranom od strane anarhističke biblioteke Kaos. Neka se naše misli probiju i putuju do Brazila kako bi poslali ovih nekoliko riječi u nadi da ćete možda barem malo osjetiti naše prisustvo među vama.
Kao odgovor na predmet događanja tokom Međunarodnog Tjedna Solidarnosti s Anarhističkim Zatvorenicima i o slučaju Nicole Sacca i Bartolomea Vanzettija željeli bi dati naš osobni i povijesni doprinos. Zavjera Vatrenih Ćelija bila je od samog početka anarhistička grupa direktne akcije koja je težila razvoju anarhističke agresivne prisutnosti u Grčkoj. Zato ZVĆ nije oklijevala često kritizirati ono što je smatrala da sprječava širenje te intenzifikacije. No, kada se na kraju represija pojavila na našem pragu u potpunosti smo shvatili da nećemo odustati od naših kriterija, od obrane našeg identiteta, naših političkih gledišta i naše esencije. Inače bi bili ušli u potpuni sukob s našim prethodnim kritikama protiv drugih. Zato, sedam godina otkdao nas je represija pogodila i dalje anarhističko dostojanstvo držimo u prvom planu, barem kako ga mi poimamo. Odbili smo da se obeščastimo na ikoji način te odlučili da obranimo ono što smo vjerovali da treba braniti, a još i dalje plaćamo cijenu našeg beskompromisnog stava.
Vračajući se u prošlost, u vremena kada su dva druga, anarhisti od prakse formirani u plamenu pobune, Nicola Sacco i Bartolomeo Vanzetti uhapšena pod optužbom za oružanu eksproprijaciju i ubojstvo, suočavamo se sa izazovima koji nisu nipošto novi. Činjenica koja proizlazi iz obilnih dokaza je da su obojica, Sacco i Vanzetti, sudjelovali u neformalnim militantnim mrežama anarhističkog afiniteta, koje su sve bile povezane s publikacijama kao što su bile anarhističke novine „Cronaca Sovversiva”, čije su publikacije i sami pripomagali i koja je podržavala potrebu za propagandom djelom. Poznato je i da su te neformalne militantne mreže bile odgovorne za niz napada koji su potresli SAD od 1914. nadalje te da su bili financirani oružanim
...
Svim drugovima, svoj anarhističkoj braći i sestrama koji su prisutni na ovom događaju organiziranom od strane anarhističke biblioteke Kaos. Neka se naše misli probiju i putuju do Brazila kako bi poslali ovih nekoliko riječi u nadi da ćete možda barem malo osjetiti naše prisustvo među vama.
Kao odgovor na predmet događanja tokom Međunarodnog Tjedna Solidarnosti s Anarhističkim Zatvorenicima i o slučaju Nicole Sacca i Bartolomea Vanzettija željeli bi dati naš osobni i povijesni doprinos. Zavjera Vatrenih Ćelija bila je od samog početka anarhistička grupa direktne akcije koja je težila razvoju anarhističke agresivne prisutnosti u Grčkoj. Zato ZVĆ nije oklijevala često kritizirati ono što je smatrala da sprječava širenje te intenzifikacije. No, kada se na kraju represija pojavila na našem pragu u potpunosti smo shvatili da nećemo odustati od naših kriterija, od obrane našeg identiteta, naših političkih gledišta i naše esencije. Inače bi bili ušli u potpuni sukob s našim prethodnim kritikama protiv drugih. Zato, sedam godina otkdao nas je represija pogodila i dalje anarhističko dostojanstvo držimo u prvom planu, barem kako ga mi poimamo. Odbili smo da se obeščastimo na ikoji način te odlučili da obranimo ono što smo vjerovali da treba braniti, a još i dalje plaćamo cijenu našeg beskompromisnog stava.
Vračajući se u prošlost, u vremena kada su dva druga, anarhisti od prakse formirani u plamenu pobune, Nicola Sacco i Bartolomeo Vanzetti uhapšena pod optužbom za oružanu eksproprijaciju i ubojstvo, suočavamo se sa izazovima koji nisu nipošto novi. Činjenica koja proizlazi iz obilnih dokaza je da su obojica, Sacco i Vanzetti, sudjelovali u neformalnim militantnim mrežama anarhističkog afiniteta, koje su sve bile povezane s publikacijama kao što su bile anarhističke novine „Cronaca Sovversiva”, čije su publikacije i sami pripomagali i koja je podržavala potrebu za propagandom djelom. Poznato je i da su te neformalne militantne mreže bile odgovorne za niz napada koji su potresli SAD od 1914. nadalje te da su bili financirani oružanim
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6 set 2016 Leggi il testo completo...
Karditsa [Grčka]: Sabotirani bankomati (02.09.2016.) [hr]
„Sloboda anarhistima diljem planeta”
Prije par dana ispisali smo slogane u središtu Karditse i blokirali bankomate kao odgovor na međunarodni poziv za tjedan solidarnosti s anarhističkim zatvorenicima.
Ne zaboravljamo naše zatvorene sestre i braću diljem svijeta!
Neka nijedan anarhistički zatvorenik ne ostane sam!
Strast za slobodom je jača od svih zatvora!
Snage drugovima u bijegu!
Anarhisti
(2. septembar 2016.)
Prije par dana ispisali smo slogane u središtu Karditse i blokirali bankomate kao odgovor na međunarodni poziv za tjedan solidarnosti s anarhističkim zatvorenicima.
Ne zaboravljamo naše zatvorene sestre i braću diljem svijeta!
Neka nijedan anarhistički zatvorenik ne ostane sam!
Strast za slobodom je jača od svih zatvora!
Snage drugovima u bijegu!
Anarhisti
(2. septembar 2016.)
6 set 2016 Leggi il testo completo...
Radiofragmata
Preventivna represija anarhističkih riječi i djela [Grčka]
[hr]
Već godinama različite državne agencije za represiju vode istrage pod jedinim kriterijem: osumnjičenikov politički stav. A to je stav anarhista, nadasve onih koji pretvaraju svoje ideje u djela, koji naoružavaju svoje želje i napadaju autoritet države. Zato je svaka istraga povezana s mogućim kaznenim progonom drugova, po zakonima njihove „demokracije”. Policijski progon koji započinje tekstovima i širi se na sva moguća polja djelovanja nije ništa novo za anarhističke sredine.
Naprotiv, postoji zabilježena prošlost o takvim progonima u zemljama kao što su Italija, Čile itd., gdje postoji snažno anarhističko prisustvo koje promiče neposredno djelovanje i interveniranje. Zajednički cilj današnje međunarodne policije je sprječavanje anarhističke propagande, anarhističkog djelovanja i širenje naših ideja. Iz tog razloga u mnogim slučajevima čak ni ne oklijevaju pri skidanju ulaštene maske „demokracije” koja navodno dozvoljava „slobodu govora i mišljenja”. Zato se svaka iluzija koju netko možda još gaji, urušava. Sada su stvari jasne:
„anarhističko djelo ili riječ je ili protuzakonito ili ne postoji!”
Novi oblik represije se danas vrši nad brojnim našim zatvorenicima koji su protuzakonito lišeni slobode pod optužbom utemeljenom na njihovom političkom identitetu i zato što su preuzeli odgovornost kako za svoja djela tako i za svoju organizaciju. Sigurni smo da će se u budućnosti navedena strategija preventivne represije, progona s maksimalnim kaznama, ubrzanim suđenjima, kao i pokušaj izoliranja i ušutkivanja, primjenjivati svugdje, ili će barem to pokušati: osim naše zatvorenike, pokušat će napasti anarhistička svratišta i samoorganizirane prostore koji štite i promiču anarhističke vrijednosti. Uz nedavna suđenja radi se o generalnoj probi nove doktrine koju država želi sprovesti. Novi val represije je u biti samo ažuriranje prethodne represije koja uspostavlja preventivnu represiju nad subverzivnim riječima naših zatvorenika.
Izrada i širenje praktičnih priručnika za djelovanje ili tekstova koji promiču anarhističku urbanu gerilu bit će tretirani kao „terorističko djelovanje”, riskirajući godine zatvora. Državna moć pokušava zato procijeniti
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Naprotiv, postoji zabilježena prošlost o takvim progonima u zemljama kao što su Italija, Čile itd., gdje postoji snažno anarhističko prisustvo koje promiče neposredno djelovanje i interveniranje. Zajednički cilj današnje međunarodne policije je sprječavanje anarhističke propagande, anarhističkog djelovanja i širenje naših ideja. Iz tog razloga u mnogim slučajevima čak ni ne oklijevaju pri skidanju ulaštene maske „demokracije” koja navodno dozvoljava „slobodu govora i mišljenja”. Zato se svaka iluzija koju netko možda još gaji, urušava. Sada su stvari jasne:
„anarhističko djelo ili riječ je ili protuzakonito ili ne postoji!”
Novi oblik represije se danas vrši nad brojnim našim zatvorenicima koji su protuzakonito lišeni slobode pod optužbom utemeljenom na njihovom političkom identitetu i zato što su preuzeli odgovornost kako za svoja djela tako i za svoju organizaciju. Sigurni smo da će se u budućnosti navedena strategija preventivne represije, progona s maksimalnim kaznama, ubrzanim suđenjima, kao i pokušaj izoliranja i ušutkivanja, primjenjivati svugdje, ili će barem to pokušati: osim naše zatvorenike, pokušat će napasti anarhistička svratišta i samoorganizirane prostore koji štite i promiču anarhističke vrijednosti. Uz nedavna suđenja radi se o generalnoj probi nove doktrine koju država želi sprovesti. Novi val represije je u biti samo ažuriranje prethodne represije koja uspostavlja preventivnu represiju nad subverzivnim riječima naših zatvorenika.
Izrada i širenje praktičnih priručnika za djelovanje ili tekstova koji promiču anarhističku urbanu gerilu bit će tretirani kao „terorističko djelovanje”, riskirajući godine zatvora. Državna moć pokušava zato procijeniti
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1 set 2016 Leggi il testo completo...
Zatvor Ferrara [Italija]: Anarhistički zatvorenik Alfredo Cospito vandalizirao prostoriju u znak solidarnosti s anarhistički zatvorenicima iz Zavjere Vatrenih Ćelija u Grčkoj (30.08.016.) [hr]
Alfredo Cospito, u znak solidarnosti s anarhističkim drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija, nanio je danas štetu prostoriji za posjete na odjelu Visoke sigurnosti, AS2, u Ferrari, tako što je slomio staklo između dijela za posjete i zatvorskih stražara.
Ne znamo da li je odveden u izolaciju ili je vraćen na odjel.
Uslijedit će vijesti.
Ne znamo da li je odveden u izolaciju ili je vraćen na odjel.
Uslijedit će vijesti.
1 set 2016 Leggi il testo completo...
Berlin [Njemačka]: Naše krhotine protiv njihove represije (15.08.2016.) [hr]
To je početak našeg tjedna. I tako bi trebao započeti svaki dan profitera i odgovornih za zatvorski sistem...
Jutros, 15. augusta, posjetili smo Televizijski servis Jürgen Krüger i Björn Eggertov ured SPD-a (socijal-demokratska stranka) u Oranienstraße, u Kreuzbergu, te razbili njihove prozore.
Televizijski servis Krüger već trideset godina ima monopol nad provjerom elektronskih aparata berlinskih zatvorenika. Nijedan radio uređaj ne može proći bez njihove kontrole. To bi trebalo spriječiti ulazak zabranjene robe i izmijenjenih uređaja. Zatvorenike taj servise košta brdo para.
Navedeno poduzeće zarađuje direktno na nadzoru zatvoreniku. Osim toga, Krüger je u više navrata nanio štetu radio i TV uređajima zatvorenika. A k tome, Krüger tehnički iskorištava zaplijenjene mobitele pružajući hakirane podatke vlastima. To je poduzeće već nekoliko puta napadnuto, ali to ih nije spriječilo da nastavi crpiti korist iz represije nad zatvorenicima...
Odmah do Krügera nalazi se ured Björn Eggerta (SPD), koji se sakriva u ograncima AWO-a [Institut za radničku skrb, nap.prev.]. U Berlinu AWO vodi nekoliko prihvatilišta za izbjeglice, na primjer nedavno zatvoren kamp u Spandau. AWO igra veliku ulogu u biznisu deportacije. Njihova takozvana „podrška za povratak” je samo druga riječ za deportaciju.
SPD je trenutno u predizbornoj kampanji. Sve stranke na sve načine pokušavaju nadmašiti jedna drugu svojim antisocijalnim politikama i pričama o identitetu. Ne trebamo naglasiti
...
Jutros, 15. augusta, posjetili smo Televizijski servis Jürgen Krüger i Björn Eggertov ured SPD-a (socijal-demokratska stranka) u Oranienstraße, u Kreuzbergu, te razbili njihove prozore.
Televizijski servis Krüger već trideset godina ima monopol nad provjerom elektronskih aparata berlinskih zatvorenika. Nijedan radio uređaj ne može proći bez njihove kontrole. To bi trebalo spriječiti ulazak zabranjene robe i izmijenjenih uređaja. Zatvorenike taj servise košta brdo para.
Navedeno poduzeće zarađuje direktno na nadzoru zatvoreniku. Osim toga, Krüger je u više navrata nanio štetu radio i TV uređajima zatvorenika. A k tome, Krüger tehnički iskorištava zaplijenjene mobitele pružajući hakirane podatke vlastima. To je poduzeće već nekoliko puta napadnuto, ali to ih nije spriječilo da nastavi crpiti korist iz represije nad zatvorenicima...
Odmah do Krügera nalazi se ured Björn Eggerta (SPD), koji se sakriva u ograncima AWO-a [Institut za radničku skrb, nap.prev.]. U Berlinu AWO vodi nekoliko prihvatilišta za izbjeglice, na primjer nedavno zatvoren kamp u Spandau. AWO igra veliku ulogu u biznisu deportacije. Njihova takozvana „podrška za povratak” je samo druga riječ za deportaciju.
SPD je trenutno u predizbornoj kampanji. Sve stranke na sve načine pokušavaju nadmašiti jedna drugu svojim antisocijalnim politikama i pričama o identitetu. Ne trebamo naglasiti
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1 set 2016 Leggi il testo completo...
Christos Tsakalos
Kronika sa suđenja za „250 kaznenih djela”
[hr]
*** Posthumna presuda
Kada se nešto okonča obično nas zanima samo opći pregled.
Kalkuliramo korist i štetu.
Rijetko pogledamo unazad da bi razmislili o smjeru koji je doveo do krajnjeg ishoda. A još rjeđe gledamo ispred da bi promatrali novi obzor koji se rađa, kada danas postaje jučer...
Dva suđenja protiv Zavjere Vatrenih Ćelija okončala su se prije dva tjedna. Jedan je, u vezi 250 djela organizacije, trajao više manje 3 godine, dok je drugi, u vezi pokušaja bijega, trajao 5 dramatičnih mjeseci u neprekidnom ozračju tenzije s predsjedavajućom sutkinjom.
Svako od nas, tko je preuzeo političku odgovornost za ZVĆ i stao u obranu organizacije i njenih djela, osuđen je na 21–28 godina zatvora na prvom suđenju, a na 115 svako od nas na drugom...
Prvi zaključak je da suci vjeruju u zagrobni život, budući da jedan životni vijek nije dovoljan da se te kazne odsluže.
Drugi zaključak je da odabir urbane gerile i oružanog revolucionarnog djelovanja
...
Kada se nešto okonča obično nas zanima samo opći pregled.
Kalkuliramo korist i štetu.
Rijetko pogledamo unazad da bi razmislili o smjeru koji je doveo do krajnjeg ishoda. A još rjeđe gledamo ispred da bi promatrali novi obzor koji se rađa, kada danas postaje jučer...
Dva suđenja protiv Zavjere Vatrenih Ćelija okončala su se prije dva tjedna. Jedan je, u vezi 250 djela organizacije, trajao više manje 3 godine, dok je drugi, u vezi pokušaja bijega, trajao 5 dramatičnih mjeseci u neprekidnom ozračju tenzije s predsjedavajućom sutkinjom.
Svako od nas, tko je preuzeo političku odgovornost za ZVĆ i stao u obranu organizacije i njenih djela, osuđen je na 21–28 godina zatvora na prvom suđenju, a na 115 svako od nas na drugom...
Prvi zaključak je da suci vjeruju u zagrobni život, budući da jedan životni vijek nije dovoljan da se te kazne odsluže.
Drugi zaključak je da odabir urbane gerile i oružanog revolucionarnog djelovanja
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22 ago 2016 Leggi il testo completo...
Grčka: Mario Seisidis i Kostas Sakkas – Prva izjava nakon hapšenja (08.2016.) [hr]
4. augusta, zbog nasumične policijske kontrole kraj Sparte, okončao se put slobode.
Dva različita puta su došla do kraja, dok su dva različita započela, no ipak imaju jedan zajednički cilj. Slobodu. Sloboda koja nam nije data i nije zajamčena čak ni na tren. Naprotiv, svako se od nas, na vlastiti način i s vlastitim obilježjima, vrlo oštro borio za nešto što se podrazumijeva.
Borili smo se za svaki slobodni pogled u nebo, za svako slobodno rukovanje, svaki slobodni zagrljaj, svaki slobodni udisaj.
Potvrdili smo ono što nam svaki kazneni mehanizam oduzima, naše jedine oružje naša beskrajna želja za slobodom, ali i hrabrost koju izvlačimo iz pomisli da se borimo i za one koji više nisu s nama.
S druge strane, nasuprot slobodi i samog života, susreli smo se s uniformiranim državnim ubojicama, poslušnim psima, lakejima buržoazije i njenog kapitala. S onima koji nisu oklijevali da nam pucaju u leđa, koji su nas mučili jer smo instinktivno poduzeli najočitije, pokušali pobjeći iz njihovih ruku. No, i da su meci pogodili metu bili bi ubili nas, ali ne naše ideje. Zato što, vrlo jednostavno, ustrajnost slobode ostaje nedodirnuta kroz sva vremena unatoč svim sojevima tužitelja i njihovog oružja. Zato što se naši vidici neće nikada prilagoditi šupljim glavama vlasti. I na taj način, čak i ako ubiju nas neće nikada izbrisati viziju revolucije, koja će i dalje
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Dva različita puta su došla do kraja, dok su dva različita započela, no ipak imaju jedan zajednički cilj. Slobodu. Sloboda koja nam nije data i nije zajamčena čak ni na tren. Naprotiv, svako se od nas, na vlastiti način i s vlastitim obilježjima, vrlo oštro borio za nešto što se podrazumijeva.
Borili smo se za svaki slobodni pogled u nebo, za svako slobodno rukovanje, svaki slobodni zagrljaj, svaki slobodni udisaj.
Potvrdili smo ono što nam svaki kazneni mehanizam oduzima, naše jedine oružje naša beskrajna želja za slobodom, ali i hrabrost koju izvlačimo iz pomisli da se borimo i za one koji više nisu s nama.
S druge strane, nasuprot slobodi i samog života, susreli smo se s uniformiranim državnim ubojicama, poslušnim psima, lakejima buržoazije i njenog kapitala. S onima koji nisu oklijevali da nam pucaju u leđa, koji su nas mučili jer smo instinktivno poduzeli najočitije, pokušali pobjeći iz njihovih ruku. No, i da su meci pogodili metu bili bi ubili nas, ali ne naše ideje. Zato što, vrlo jednostavno, ustrajnost slobode ostaje nedodirnuta kroz sva vremena unatoč svim sojevima tužitelja i njihovog oružja. Zato što se naši vidici neće nikada prilagoditi šupljim glavama vlasti. I na taj način, čak i ako ubiju nas neće nikada izbrisati viziju revolucije, koja će i dalje
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19 ago 2016 Leggi il testo completo...
Panagiotis Argyrou
Moj Put kroz Anarhiju
Izjava na suđenju za pokušaj bijega iz zatvora [hr]
Pogled unazad...
Samo nam je jednom dan život, kao jedna jedina šansa. Nikada više neće postojati, barem u ovom samostalnom obliku. A što mi činimo umjesto da živimo? Što činimo? Vučemo ga od mjesta do mjesta, ubijajući ga...” – Hronis Missios
Sudovi imaju vlastitu mjernu jedinicu za mjeriti život i slobodu; mjernu jedinicu koja upotrebljava oblike i algoritme pravnog jezika da bi izrazili što je pravedno a što nepravedno, što je dobro a što loše, što je normalno a što propada. I u tom procesu gdje se životi i slobode stavljaju na vagu zakona ponekad imaš priliku da pogledaš unazad; da se osjetiš krivim ili ne. Radi se o važnom trenutku, jer štogod kažeš može oko tebe nasipati samo još više cementa, može povećati broj trenutaka u kojima se vrata otvaraju i zatvaraju, možda ti može još više naviknuti uho na zvuk okretanja ključa u bravi, toliko da ti se učini kako si oduvijek slušao taj zvuk, da nije postojalo ni jutra ni večeri kada nisi čuo taj zvuk u neko predodređeno vrijeme.
Dakle, tu smo... Već pet i po godina slušam taj ključ. Pet i po godina moje oči se sudaraju sa zidovima. Pet i po godina s dvije zatvorske kazne (37 i 19 godina) i još jedna nadolazeća. A sada, na ovom suđenju, još jedna. Ovo će biti peto suđenje u nizu gdje ja čekam „da vidim što će mi se desiti” ili „da se moj smijeh pretvori u plač”. I ponovno je došao trenutak da postavim zrcalo ispred prošlosti i mojih odabira te pogledam unazad. Zato, gledam...
Gledam i vidim se kako odrastam u razdobljima kazneno ravnodušnih miroljubivih čudovišta. Gledam i sjećam se kako su mi od djetinjstva govorili da se ne petljam u stvari koje ne razumijem. Sjećam se kako su me pokušavali naučiti da je pogrešno brinuti se oko stvari o kojima se, izgleda, nitko ne brine. Sjećam se, kao mali učenik, humanitarnog bombardiranja Kosova i raznih dobrotvornih udruga koje su dolazile u škole kako bi nas uvjerili da život jednog siročeta u Jugoslaviji vrijedi koliko jedan Unicefov rokovnik. Sjećam se noći u mojoj dnevnoj sobi gdje gledam grobare TV-emisija koji tako indiferentno broje ubijene kao da izvlače brojeve lota. Sjećam se humanitarne mode usvajanja djece takozvanog „trećeg svijeta”, koji su patili i umirali žedni i gladni negdje toliko daleko da nas ne uznemire.
Sjećam se ulica ispunjenih izbjeglicama ratnih invalida i drugih ljudi kojima su bacali novčiće kao da pljuju na njih. Sjećam se ulične djece, vozača koji su psovali imigrante dok su ovi skakutali kroz prometnu gužvu da bi oprali vjetrobrane i to... „vrati se u svoju vlastitu zemlju”. Sjećam se beskućnika na uglovima trgovačkih centara, ispred ili pokraj blještavih izloga ispunjenih beskorisnim proizvodima koje su izradili maloljetnici u tvornicama zemalja Trećeg Svijeta kako bi svaki građanin Zapada mogao uživati u njima, i prolaznika koji su ravnodušno prolazili, možda malo uznemireni njihovom prisutnošću koja je remetila tu estetiku.
Sjećam se imigranata uličnih prodavača koji su nosili svoju robu u plahtama i policajaca koji su ih ganjali, tukli i vukli ih za vrat, odvlačeći ih na ulicu pred prolaznike, koje je izgleda samo smetalo da se to odvijalo baš usred njihovog prolaza.
Sjećam se ulaska u pubertet u zoru milenija. Kada su svi slavili i radovali se samo zato jer je bila 2000., i kada je izašlo novo izdanje računalskog softwarea. Sjećam se kako većinu mojih kolega iz razreda nije zanimalo ništa osim novog izdanja neke poznate markirane odjeće, cipela, mobitela i video-igrica. Čitava jedna generacija koja je potrošila interese svoje adolescencije na skupocjeno smeće i osjećala se sretno zato što joj je pružena šansa da potroši novac na to smeće. Čitava jedna generacija koja se naučila zabavljati gledajući glupe reality-show, kao Big Brother, u kojima se ljudsko dostojanstvo dobrovoljno briše za malo reklame i nešto novaca za nagradu, dok istovremeno na Srednjom Istoku padaju čelik i smrt u ime rata protiv
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Samo nam je jednom dan život, kao jedna jedina šansa. Nikada više neće postojati, barem u ovom samostalnom obliku. A što mi činimo umjesto da živimo? Što činimo? Vučemo ga od mjesta do mjesta, ubijajući ga...” – Hronis Missios
Sudovi imaju vlastitu mjernu jedinicu za mjeriti život i slobodu; mjernu jedinicu koja upotrebljava oblike i algoritme pravnog jezika da bi izrazili što je pravedno a što nepravedno, što je dobro a što loše, što je normalno a što propada. I u tom procesu gdje se životi i slobode stavljaju na vagu zakona ponekad imaš priliku da pogledaš unazad; da se osjetiš krivim ili ne. Radi se o važnom trenutku, jer štogod kažeš može oko tebe nasipati samo još više cementa, može povećati broj trenutaka u kojima se vrata otvaraju i zatvaraju, možda ti može još više naviknuti uho na zvuk okretanja ključa u bravi, toliko da ti se učini kako si oduvijek slušao taj zvuk, da nije postojalo ni jutra ni večeri kada nisi čuo taj zvuk u neko predodređeno vrijeme.
Dakle, tu smo... Već pet i po godina slušam taj ključ. Pet i po godina moje oči se sudaraju sa zidovima. Pet i po godina s dvije zatvorske kazne (37 i 19 godina) i još jedna nadolazeća. A sada, na ovom suđenju, još jedna. Ovo će biti peto suđenje u nizu gdje ja čekam „da vidim što će mi se desiti” ili „da se moj smijeh pretvori u plač”. I ponovno je došao trenutak da postavim zrcalo ispred prošlosti i mojih odabira te pogledam unazad. Zato, gledam...
Gledam i vidim se kako odrastam u razdobljima kazneno ravnodušnih miroljubivih čudovišta. Gledam i sjećam se kako su mi od djetinjstva govorili da se ne petljam u stvari koje ne razumijem. Sjećam se kako su me pokušavali naučiti da je pogrešno brinuti se oko stvari o kojima se, izgleda, nitko ne brine. Sjećam se, kao mali učenik, humanitarnog bombardiranja Kosova i raznih dobrotvornih udruga koje su dolazile u škole kako bi nas uvjerili da život jednog siročeta u Jugoslaviji vrijedi koliko jedan Unicefov rokovnik. Sjećam se noći u mojoj dnevnoj sobi gdje gledam grobare TV-emisija koji tako indiferentno broje ubijene kao da izvlače brojeve lota. Sjećam se humanitarne mode usvajanja djece takozvanog „trećeg svijeta”, koji su patili i umirali žedni i gladni negdje toliko daleko da nas ne uznemire.
Sjećam se ulica ispunjenih izbjeglicama ratnih invalida i drugih ljudi kojima su bacali novčiće kao da pljuju na njih. Sjećam se ulične djece, vozača koji su psovali imigrante dok su ovi skakutali kroz prometnu gužvu da bi oprali vjetrobrane i to... „vrati se u svoju vlastitu zemlju”. Sjećam se beskućnika na uglovima trgovačkih centara, ispred ili pokraj blještavih izloga ispunjenih beskorisnim proizvodima koje su izradili maloljetnici u tvornicama zemalja Trećeg Svijeta kako bi svaki građanin Zapada mogao uživati u njima, i prolaznika koji su ravnodušno prolazili, možda malo uznemireni njihovom prisutnošću koja je remetila tu estetiku.
Sjećam se imigranata uličnih prodavača koji su nosili svoju robu u plahtama i policajaca koji su ih ganjali, tukli i vukli ih za vrat, odvlačeći ih na ulicu pred prolaznike, koje je izgleda samo smetalo da se to odvijalo baš usred njihovog prolaza.
Sjećam se ulaska u pubertet u zoru milenija. Kada su svi slavili i radovali se samo zato jer je bila 2000., i kada je izašlo novo izdanje računalskog softwarea. Sjećam se kako većinu mojih kolega iz razreda nije zanimalo ništa osim novog izdanja neke poznate markirane odjeće, cipela, mobitela i video-igrica. Čitava jedna generacija koja je potrošila interese svoje adolescencije na skupocjeno smeće i osjećala se sretno zato što joj je pružena šansa da potroši novac na to smeće. Čitava jedna generacija koja se naučila zabavljati gledajući glupe reality-show, kao Big Brother, u kojima se ljudsko dostojanstvo dobrovoljno briše za malo reklame i nešto novaca za nagradu, dok istovremeno na Srednjom Istoku padaju čelik i smrt u ime rata protiv
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11 ago 2016 Leggi il testo completo...
Zatvor Koridallos – Atena [Grčka]: Solidarni tekst anarhista s 4. odjela s uhapšenim anarhistima K. Sakkasom i M. Seisidisom (05.08.2016.) [hr]
Još dva hapšenja.
Još jednom se tuga i ponos izmjenjuju kroz sate.
Još dva druga u rukama policije nakon oružanog sukoba.
Još dva anarhista u zatvoru, u očekivanju brojnih godina zatvora, koji se sada nalaze u status quo, zaglavljeni u represivnim okvirima zakonskih i korekcijskih pravila.
No, tuga ne može potopiti ponos prema dvojci drugova koji su odabrali da ne budu lovina apetitima smeća specijalnih tužitelja, da prevaziđu svoj strah i nastave sami definirati svoja kretanja. Naravno, time ne mislimo da je izbor ilegale i života u tajnosti jedini snažan ili dostojan izbor osoba koje se bore protiv autoriteta. Međutim, takav izbor definitivno oduzima vlastima dio kontrole koju (želi misliti) nameće. I upravo su tu sliku svemoćne države napali Marios Seisidis i njegovi drugovi, kada je država po prvi puta raspisala novčanu nagradu za njihovo hapšenje, dokazujući na taj način svoj nesposobnost, i strah od trojice anarhista u ilegali.
Mi nismo samo naši izbori, nego i način na koji
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Još jednom se tuga i ponos izmjenjuju kroz sate.
Još dva druga u rukama policije nakon oružanog sukoba.
Još dva anarhista u zatvoru, u očekivanju brojnih godina zatvora, koji se sada nalaze u status quo, zaglavljeni u represivnim okvirima zakonskih i korekcijskih pravila.
No, tuga ne može potopiti ponos prema dvojci drugova koji su odabrali da ne budu lovina apetitima smeća specijalnih tužitelja, da prevaziđu svoj strah i nastave sami definirati svoja kretanja. Naravno, time ne mislimo da je izbor ilegale i života u tajnosti jedini snažan ili dostojan izbor osoba koje se bore protiv autoriteta. Međutim, takav izbor definitivno oduzima vlastima dio kontrole koju (želi misliti) nameće. I upravo su tu sliku svemoćne države napali Marios Seisidis i njegovi drugovi, kada je država po prvi puta raspisala novčanu nagradu za njihovo hapšenje, dokazujući na taj način svoj nesposobnost, i strah od trojice anarhista u ilegali.
Mi nismo samo naši izbori, nego i način na koji
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10 ago 2016 Leggi il testo completo...
Atena [Grčka]: Vandalizirane crkve (02.08.2016.) [hr]
U ranim satima utorka 02.08.2016. bacili smo boju na crkvu Sv. Vasilija u ulici Bouboulinas, u Egzarhiji, te na crkvu ZoodohouPigis u ulici Akadimias. Počinili smo to djelo zbog deložacije tri skvota u Solunu te zbog rušenja Orfanotrofia po naredbi Antimosa (mitropolita Soluna), kada su 74 osobe uhapšene. Filantropska ljevičarska vlada pokušava napasti samoorganizirane strukture solidarnosti kako bi poslala imigrante u koncentracione logore, hot spots, to je predloženo riješenje vlade SYIRIZE-ANEL popraćeno brutalnom represijom, nedostatkom lijekova i smrću (SOFTEX).
Nas nazivate vandalima?
Onda što su Antimos i državni psi koji su srušili Orfanotrofio?
Trebali bi znati da ostajemo solidarni sa svakim borcem za slobodu i samoorganizaciju.
UVIJEK ĆEMO BITI PROTIV DRŽAVE I CRKVE
DOLJE RUKE SA SKVOTOVA
ZAPALIMO KONCENTRACIONE LOGORE
Anarhistička grupa „Crni Plamen”
Nas nazivate vandalima?
Onda što su Antimos i državni psi koji su srušili Orfanotrofio?
Trebali bi znati da ostajemo solidarni sa svakim borcem za slobodu i samoorganizaciju.
UVIJEK ĆEMO BITI PROTIV DRŽAVE I CRKVE
DOLJE RUKE SA SKVOTOVA
ZAPALIMO KONCENTRACIONE LOGORE
Anarhistička grupa „Crni Plamen”
10 ago 2016 Leggi il testo completo...
Rivendicazioni/Claims
Prigionieri anarchici/Anarchist prisoners
Riflessioni/Reflections
Pubblicazioni/Publications
325
Act for freedom now
Ad Nihilo
Agitasi
Anarchist Black Cross - Greece
Anarchist Libraries
Anarchist Worldwide
Anarhistička Biblioteka Makedonija
Anarquia.info
Attaque
Černorudá Příručka [Czech]
Chronik
Congegno Individualista – L'incendiario
ContraMadriz
Contra Toda Nocividad
Croce Nera Anarchica
Dark Matter Publlications
Des oreilles et des yeux
Edizioni Anarchismo - Archivio digitale
Edizioni Monte Bove
Elephant Editions
Inferno Urbano
Informazione Anarchica
Insuscettibile di Ravvedimento
Kairos - Journal anarchiste
Kronika odporu [Czech]
La Rebelión de las Palabras
Lukáš Borl // archiv
Network of Revolucionary Cells (SRB)
Parole al vento
Person(s) Unknown Publications
Propagación Anárquica
Publicación Refractario
RAAP
Sans Attendre Demain
Tormentas de Fogo
Traces of Fire
Untorelli Press
Warzone Distro