Cile: Il compagno Juan Flores è stato condannato a 23 anni (15/03/2018) [it]

Il 15 marzo 2018, la sesta Corte Penale Orale ha nuovamente deciso sulla vita delle persone. Pervasi dalla presunta superiorità morale e dal codice penale in vigore, hanno svolto i calcoli matematici per decidere il tempo in cui gli individui devono rimanere sequestrati nelle carceri.

Intorno a mezzogiorno il tribunale ha emesso la sentenza contro il compagno Juan Flores per i seguenti crimini:
- attacco alla stazione della metropolitana di Los Dominicos (azione intrapresa il 13 luglio 2014): secondo la legge sul controllo degli armamenti + 6 reati di lesioni lievi + danno – è stato condannato a 8 anni di carcere.
- attacco a Subcentro (azione effettuata l’8 settembre 2014, dove la polizia è stata avvertita minuti prima della detonazione): ai sensi della legge antiterrorismo è stato condannato a 15 anni.

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Cile: “Caso Bombas II” – Juan Flores, primo compagno condannato per legge antiterrorismo; Nataly ed Enrique prosciolti (21/12/2017) [it]

Ieri i giudici, autodefinisti rappresentanti del potere, del bene sulla terra, e protetti da leggi e codici penali, hanno colpito con le loro sentenze coloro che hanno sfidato l’ordine stabilito. E’ così che le ghigliottine si abbassano, così le scariche elettriche vengono rilasciate e i cappi si stringono attorno agli irriducibili dopo i grandi processi inquisitori.

Oggi i tribunali di giustizia vogliono schiacciare con gli anni i compagni in carcere, per distruggere con l’apparente pulizia e in modo asettico le vite di coloro che sollevano la propria testa contro questo ordine.

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Chile: Verdict of “Case bombs II” – Juan Flores, first comrade condemned by the antiterrorist law, Nataly and Enrique absolved (21/12/2018) [it]

Yesterday the judges self-defined themselves as representatives of power, of goodness in the world and guarded by laws and penal codes, attacked with their sentences those who defied the established order. Just as the guillotines were lowered, the electric discharges were unleashed, the forces squeezed on irreducible loops after great inquisitorial processes.

Today the courts of justice intend to smash in years the comrades in prison, to destroy with apparent cleanliness and in an unpleasant way the lives of those who raise their heads against this order.

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Cile: “Caso Bombas 2” – 21 dicembre, il verdetto [it]

Solidarietà assoluta con i compagni Nataly, Juan, Enrique e con tutti i prigionieri rivoluzionari.
Abbasso l’indifferenza!
La solidarietà non è una parola vuota, è l’azione per spezzare le catene!

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Il tribunale ha fissato per giovedì 21 dicembre 2017, alle ore 09:00, la lettura del verdetto contro i compagni Juan, Nataly ed Enrique nel cosiddetto “Caso Bombas II”.
Sempre sull’attenti: Solidarietà con Juan, Nataly ed Enrique!!!


publicacionrefractario.wordpress.com / turbanegra.blackblogs.org


Santiago [Chile]: Rally outside court and date of verdict against compas (21/12/2017) [it]

Absolute solidarity with the compas Nataly, Juan, Enrique and all the revolutionary prisoners.
Down with indifference!
Solidarity is not an empty word, it is the actions to break the chains!

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The court set for Thursday, December 21, 2017 at 9:00 am, reading the verdict against the companheirxs Juan, Nataly and Enrique in the so-called “Case Bombs II”.
Always attentive: Solidarity with Juan, Nataly and Enrique!!!

publicacionrefractario.wordpress.com / turbanegra.blackblogs.org


Cile: Aggiornamento sui compagni Nataly, Enrique e Juan [it]

Lunedì 11 dicembre è iniziato il processo di “replicas” del caso Bombas 2, che consiste nel discutere i più “solidi” argomenti dell’accusa contro i compagni, dove saranno messe a confronto le accuse e le rispettive difese.

E’ previsto che il processo duri la settimana tra l’11 fino e il 15 dicembre.

Una volta finiti i scossoni, i giudici hanno un massimo di 48 ore (giornate lavorative) per esporre il verdetto finale: di dichiarare colpevole o innocente (in termini di potere).

Viene lanciata una chiamata di fare attenzione alla data del verdetto, che dovrebbe essere tra lunedì, 18 dicembre, e martedì, 19 dicembre

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Santiago [Cile]: Sabotaggio linea 4A della metropolitana (20/11/2017) [it]

All’alba di lunedì 20 novembre, le linee ferroviarie della linea 4A della metropolitana di Santiago, all’altezza della stazione della metropolitana La Granja, sono state sabotate. Non potevamo permettere che le cose seguissero il loro normale corso il giorno dopo la loro festività elettorale democratica. E non è sufficiente per noi semplicemente far appello a non votare, abbiamo deciso di posizionarci contro lo Stato e le sue logiche di controllo e dominio sulle nostre vite. Siamo contro lo stato una delle più alte espressioni dell’esercizio dell’autorità che tortura e reprime; siamo contro la loro democrazia con le illusioni di cambiamento sociale offerte ai potenti e assunte dai cittadini.

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Cile: Parole dei prigionieri anarchici Enrique Guzman, Nataly Casanova e Juan Flores (11/2017) [it]

Queste parole nascono e volano dalle celle del carcere di San Miguel, dell’unità speciale di alta sicurezza e dell’Ex Penitenciaria, per salutare quella complicità che ci esprimono i compagni che organizzano e danno vita al Convegno di Tatuaggi e Arte Corporale Solidarietà A Fior di Pelle...

Con queste parole nate dentro queste centri di tortura vogliamo salutare in maniera fraterna e complice coloro che con creatività ribelle e subordinata organizzano e partecipano a questa iniziativa anti-carceraria... Iniziativa solidale con chi sente quotidianamente il sapore amore del carcere, la rabbia, l’impotenza e l’indignazione per non poter materializzare la guerra perché circondati da sbarre, telecamere e guardie...

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Cile: Verso la fine del processo contro i prigionieri anarchici Enrique Guzman, Nataly Casanova e Juan Flores (11/2017) [it]

Si prevede che il maxi-processo iniziato in base alla legge antiterrorismo per gli attacchi contro il Subcentro, il metro Los Dominicos e i due commissariati di Santiago si concluderà nelle ultime due settimane di novembre.

Il cosiddetto Caso Bombas 2, iniziato ormai da più di due anni fa contro i compagni Enrique Guzman, Nataly Casanova e Juan Flores, dopo circa 7 mesi di processo in base alla legge antiterrorismo si sta finalmente concludendo in questi giorni. Dopo le argomentazioni di chiusura è previsto il verdetto, quando la corte orale e penale deciderà l’innocenza o la colpevolezza secondo i delitti, per poi – in caso di essere proclamati colpevoli – pronuncierà la sentenza.

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Cile: Aggiornamento sul processo contro i prigionieri anarchici Nataly, Juan ed Enrique (07/2017) [it]

Il processo contro i compagni è iniziato il 24 marzo. Ci si aspettava che il processo sarebbe stato lungo ed estenuante, come lo è stato, dato che l’accusa aveva annunciato la presenza di 186 testimoni, 87 esperti, 231 documenti e 648 prove.
Come precedentemente riportato all’inizio del processo, le accuse e le condanne chieste dall’accusa sono le seguenti:

- Enrique Guzman: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro; questa accusa è stata formulata secondo la legge anti-terrorismo, e l’accusa sta chiedendo 10 anni di carcere.
- Nataly Casanova: accusata di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos, e di possessione di materiale per la preparazione di esplosivi; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo 20 anni di carcere.
- Juan Flores: accusato di fabbricazione dell’ordigno esplosivo utilizzato alla stazione di polizia N°1 di Santiago Centro, di collocazione dell’ordigno esplosivo nel vagone della metro alla fermata di Los Dominicos e di collocamento dell’ordigno esplosivo al Subcentro; le accuse sono state formulate secondo la legge anti-terrorismo e l’accusa sta chiedendo carcere a vita.

Attualmente i compagni stanno
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Cile: Progetto Nemesi – Attacco esplosivo-incendiario contro la Confederazione nazionale dei proprietari di camion (25/07/2017) [it]

Progetto Nemesi ATTO V
Nella notte di 25 luglio abbiamo attaccato con un ordigno esplosivo/incendiario l’edificio appartenente alla Confederazione Nazionale dei Proprietari di Camion, situato in via Almirante Barroso nel centro di Santiago.
La Confederazione Nazionale dei Proprietari di Camion del Cile rappresenta un anello strutturale nella catena di dominio e sfruttamento, svolgendo una parte attiva nel trasporto merci e nel saccheggio ambientale sul territorio cileno e in Wallmapu. Sono uno dei maggiori beneficiari del progetto IIRSA, che tra suoi obiettivi include anche il “miglioramento” delle infrastrutture stradali per trasporto merci nei paesi del Sud latinoamericano, e in prima linea nella collaborazione con lo Stato cileno nel tentativo di intensificare la repressione e il numero degli sbirri nel territorio Mapuche, e di fermare, senza successo, l’incendio dei camion, parte della sovversione autonoma Mapuche nella difesa del proprio territorio ancestrale.
Il nostro dispositivo ha funzionato perfettamente, danneggiando l’entrata dell’edificio. Anche se non è stato riportato dalla stampa, loro sanno che un attacco ha colpito l’entrata del loro covo, mentre noi sappiamo che la pericolosità dell’attacco anarchico non può essere misurata né dalla copertura mediatica né dai flash della stampa.
Speriamo che
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Atene [Grecia]: Attacco esplosivo delle CCF-FAI/FRI (15/03/2017) [it]

Rivendicazione dell’attacco alla libreria di Adonis Georgiades, politico del partito Nuova Democrazia

Il 15 marzo abbiamo collocato e detonato un ordigno esplosivo ad orologeria nella libreria di Adonis Georgiades, nel viale Kifissias, 263.
Adonis Georgiadis è ben conosciuto a tutti... una pittoresca, satura e nello stesso tempo ridicola figura politica, che attraverso gli anni si muove negli ambienti di (estrema) destra, secondo i proprio interessi. Adesso, come deputato di Nuova Democrazia (il principale partito di destra), non perde l’opportunità di propagare le idee neoliberali, sia in parlamento che in qualche trasmissione televisiva, essendo un fanatico della televisione come personaggio TV. Quando non vende le sue assurdità nazionaliste (come i libri di Kostas Plevris – figura nazional-socialista), “regala” 65 milioni di euro alle compagnie farmaceutiche che fanno affari con vite umane. Nello specifico, Georgiades, come ministro della Salute nel 2014, cambiò i prezzi delle medicine in favore delle industrie farmaceutiche, favorendo particolarmente la compagnia Novartis. Congiunto al fatto che il nome di sua moglie appare sulla lista di Lagarde, è dimostrato che il libraio TV non si limita solo a vendere libri.
La sua retorica converge sempre con le idee del partito a cui appartiene, e spesso ruota intorno alla questione della repressione degli anarchici. Incoraggia e apre la strada all’intesificazione di misure repressive in tutti i campi, dai diffusi disordini combattivi insurrezionali di strada fino ad una maggiore militarizzazione delle minacce indirizzate ai nostri compagni detenuti (reintroduzione di celle di alta sicurezza – Tipo C, privare i detenuti dei loro permessi ecc.). Questa feccia sa – come lo sappiamo anche noi – che gli anarchici d’azione sono suoi nemici. Lui sa, come ha detto, di temere coloro che furiosamente combattono per la libertà e dignità, coloro che distruggono, con fuoco come alleato, tutto ciò che lui rappresenta. Lui sa che gli anarchici d’azione non scendono a patti con la propria coscienza, non concludono la pace con il cosiddetto governo di sinistra di SYRIZA, come inizialmente fece una parte dell’ambiente anti-autoritario. Noi invece continuiamo per il sentiero di
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Cile: In Marzo e tutto l’anno – memoria, solidarietà e agitazione anarchica contro il potere [it]

Marzo è un mese particolarmente pieno di ricorrenze, che ci invitano con intensità particolare a riprenderci le strade e diffondere l’agitazione anarchica, con memoria e solidarietà come mezzi insurrezionali di azione.
Tra queste ricorrenze c’è anche la csd. “Giornata delle Donne” (8 marzo), una giornata come tante altre assimilata dal riformismo e dal mercato, offrendoci la possibilità di diffondere idee anti-patriarcali e collegarle alle critiche anti-statali e anti-autoritarie, sottolineando le nostre differenze con il femminismo social-democratico, di Sinistra e/o autoritario.
Un altro evento importante che ricorre in marzo è il “Massacro di Pampa Irigoin” (conosciuto anche come il Massacro di Puerto Montt), che ricorda il 9 marzo 1969, quando sotto il governo di Edurado Frei Montalva, su ordine del ministro degli Interni, Edmundo Pérez Zujovic, gli agenti di polizia assassinarono nove contadini che avevano illegalmente occupato un pezzo di terra per viverci assieme alle proprie famiglie, fuori dalla città. Per vendicare l’accaduto, Pérez Zujovic è stato ucciso nel giugno del 1971 dai membri del gruppo armato di Sinistra, Vanguardia Organizada del Pueblo (VOP).
Sempre in questo mese, il 10 marzo segna il sesto anniversario dell’assassinio del compagno Lambros Foundas, ucciso in Grecia durante una sparatoria con la polizia, dopo il tentativo
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Carceri cilene: Parole di solidarietà dei compagni prigionieri con le anarchiche detenute Tamara Sol, Tato e Claudia (01/2017) [it]

Nota: Il seguente testo dei compagni detenuti Fabián Durán, Enrique Guzmán, Nicolás Rojas e Joaquín García è stato scritto come risposta all’attacco vigliacco dei secondini contro le compagne detenute, Tamara Sol, Tato e Claudia, avvenuto 11 e 12 gennaio. Come risposta a questi attacchi brutali e codardi, gli amici e i famigliari delle compagne si sono velocemente mobilitati, organizzando una protesta davanti al carcere il 13 gennaio. Durante la protesta sono stati esposti striscioni davanti al carcere, urlati slogan e fatte le scritte sui muri del carcere. La polizia antisommossa ha attacco i manifestanti con gli idranti e arrestato 5 compagni. Anche se la protesta è stata repressa, ha comunque inviato un chiaro messaggio alle autorità carcerarie, che agli attacchi contro i compagni rivoluzionari detenuti si risponderà immediatamente.

Dai moduli della sezione di massima sicurezza salutiamo ognuna della compagne sequestrate dallo Stato, le quali giorno dopo giorno, con dignità e orgoglio, affrontano la realtà carceraria nelle sue forme ed espressioni.
Alcuni giorni fa abbiamo saputo, in forma più o meno parziale, del attacco codardo dei secondini contro le compagne Tamara Sol, Tato e Claudia. Siamo pienamente coscienti quanto questi atti siano diventati ripetitivi, sia come punizione, isolamento o come un eterno pacchetto, ma la ripetizione ostacola la normalizzazione, e questo dona più forza a noi e alle nostre convinzioni. Ogni giorno diventiamo sempre più impazienti di vendicarci della società carceraria e di coloro che la difendono.
Conosciamo le motivazioni personali di molti secondini, e la verità è che non ci preoccupano, perché sappiamo cosa provano verso i prigionieri politici, mentre noi sappiamo che ogni attacco codardo è causato dai loro tentativi frustrati di sconfiggerci, quindi loro per noi non rappresentano altro che dei motivi per sentirci fieri.
Salutiamo ognuna delle compagne e i loro famigliari che con la propria solidarietà e con l’atteggiamento intransigente si sono radunati davanti al carcere in sostegno delle compagne.
Concludiamo queste parole inviando tanto amore e forza alle compagne.
Seguiamo le loro decisioni e non esiteremo ad unirci a qualunque azione ritenuta necessaria.
Fabián Durán – Enrique Guzmán – Nicolás Rojas – Joaquín García

Nota di anarhija.info: Negli ultimi giorni di gennaio 2017 il compagno Nicolás Rojas, accusato di attacco molotov contro la porta della chiesa di San Francesco avvenuto nell’ottobre 2015, ha ottenuto gli arresti domiciliari, dopo aver trascorso tutto questo tempo in custodia cautelare. Per la liberazione dei prigonieri della lotta di strada! Né Dio Né Padroni!


Čileanski zatvori: Riječi solidarnosti s Tamarom Sol, Tatom i Claudijom (01.2017.)
Napomena: Slijedeći tekst zatvorenih drugova Fabián Durána, Enrique Guzmána, Nicolás Rojasa i Joaquín Garcíe napisan je kao odgovor na kukavički napad zatvorskih stražara na zatvorene drugarice, Tamaru Sol, Tato i Claudiju, koji se odvio 11. i 12. januara. Kao odgovor na te brutalne i kukavičke napade prijatelji i članovi obitelji drugarica su se brzo mobilizirali, organizirajući prosvjed ispred zatvora 13. januara. Tokom prosvjeda izloženi su trasparenti ispred zatvora, uzvikivani su slogani i ispisane parole na zidovima zatvora. Intervnentna policija napala je prosvjednike šmrkovima i uhapsila 5 drugova. Mada je prosvjed ugušen, ipak je poslao jasnu poruku zatvorskim vlastima da će se odmah odgovoriti na napade protiv
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Cile: Breve riassunto e aggiornamenti sui compagni in prigione – 2016 [it]

Terminato l’anno 2016, facciamo un resoconto di quali sono gli aggiornamenti attuali dei processi contro i compagni rivoluzionari in prigione.
È a volte il ritmo frenetico della controinformazione, con aggiornamenti costanti o la ripetizione di notizie quello che ci fa perdere la capacità analitica e critica che in quanto ribelli ed antiautoritari ci dovrebbe caratterizzare. Nella nostra continuità della controinformazione, cerchiamo di fare un breve un riassunto sulla realtà dei processi giudiziari contro i nostri prigionieri rivoluzionari.
Felici per la liberazione di Gabriel, Marco Camenish (in semi libertà) e di Albert Woodfox.
Con la memoria salda per i compagni caduti nella lotta, ricordiamo che la prigione, come neppure gendarmi ed amministratori della società carceraria, non hanno tempi morti, vacanze, né pause… come neppure la nostra di rivolta e di liberazione. – Refractario 2016

I compagni Francisco Solar e Mónica Caballero, detenuti in Spagna dal novembre 2013 e accusati dell’attentato esplosivo contro la Basilica del Pilar, da allora affrontano un duro regime penitenziario di isolamento; hanno finalmente affrontato il processo a marzo il 2016 dove sono stati condannati a 12 anni di prigione. Ad ottobre hanno ottenuto una diminuzione sostanziale della pena, a 4 anni e mezzo con la possibilità di essere estradati in Cile.

Hans Niemeyer, arrestato il 30 novembre 2011 e condannato a 5 anni + 300 giorni per l’attacco esplosivo contro la banca BCI, è ancora detenuto nella Cárcel de Alta Seguridad con degli impedimenti burocratici di gendarmeria per accedere a benefici nel carcere.

Kevin Garrido e Joaquin Cortez detenuti dal novembre 2015 e imputati per diversi attacchi esplosivi. Entrambe sono accusati per la legge di possesso delle armi. Joaquin accusato dell’attentato contro il 12simo commissariato di San Miguel e di porto illegale d’arma per essere stato catturato dopo mesi di clandestinità per l’evasione dagli arresti domiciliari in possesso di un’arma. Kevin da parte sua è accusato di possesso di arma bianca e polvere nera e per gli attacchi contro la scuola di gendarmeria e contro chilectra (ottobre 2015) . Le indagini contro i compagni sono ancora aperte.
La situazione carceraria:
Kevin Garrido: detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1
Joaquín Cortez: Prigioniero nella sezione di massima sicurezza

Tamara Sol Farias Vergara, arrestata a gennaio del 2014 accusata per aver sparato ad una guardia di sicurezza del Banco Estado in vendetta per la morte dell’anarchico Sebastian Oversluij sta scontando una pena di 7 anni per tentato omicidio. Tamara è detenuta attualmente nella sezione speciale di alta sicurezza della prigione di San Joaquin.

Caso bombas II
I compagni Juan Flores, Enrique Guzman e Nataly Casanova sono accusati dall’attentato alle metropolitane e diversi commissariati durante l’anno 2014; azioni rivendicate dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cile e dalla Cospirazione Internazionale per la Vendetta, i compagni continuano ad essere in prigione preventiva.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria, il pubblico ministero ha chiesto che i compagni vengano processati in base alla legge antiterrorismo che prevede pene dai 10 anni all’ergastolo. Le indagini sono ancora aperte e quindi ancora non si conosce una data per l’udienza preliminare. La situazione carceraria dei compagni è:
Enrique Guzmán: E’ detenuto nella sezione di massima sicurezza
Juan Flores: Prigioniero nel modulo C della Ex Penitenciaria.
Nataly Casanova: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica nella prigione di San Miguel.

Caso PDI
Alla fine del 2014 la brigata antiomicidi del PDI è attaccata da incappucciati con bombe incendiarie. Per questo motivo Victor Amaru Zuñiga, Felipe Roman, Manuel Espinoza, Maria Paz Vera e Natalia Alvarado sono arrestati e processati.
Dopo la fine delle indagini e aver affrontato l’udienza preliminare, si trovano sotto processo dal 28 novembre il 2016; il pubblico ministero ha chiesto circa 20 anni ciascuno.
La situazione carceraria dei compagni è:
Victor Amaru Zuñiga Felipe Roman e Manuel Espinoza: Prigionieri nei vari moduli della càrcel/empresa Santiago 1
Maria Paz Vera: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica della prigione di San Miguel.
Natalia Alvarado: Agli arresti domiciliari totali

Caso Security
Dopo essere stati condannati nel 2014 per gli assalti a banche e la morte di uno sbirro, i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega e Freddy Fuentevilla stanno scontando la pena nella Carcèl de Alta Seguridad.
Marcelo Villarroel: Condannato a 14 anni + 40 anni (condanna precedente).
Freddy Fuentevilla: Condannato a 15 anni di prigione, durante il 2016 con una riforma alla legge riesce a ridurre a 14 anni e 4 mesi la pena.
Juan Aliste Vega: Condannato a 42 anni di prigione.

Condanne
Il compagno Ignacio Muñoz, è accusato di aver portato un ordigno esplosivo nell’agosto del 2015 nel comune di Lo Prado con volantini in solidarietà con i prigionieri del caso PDI. È stato condannato a 3 anni ed un giorno per la legge sul possesso d’armi. Attualmente è detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1.
Natalia Collado (Tato) e Javier Pino sono stati condannati a 3 anni ed un giorno per l’attacco incendiario contro un autobus della Transantiago ad aprile il 2015. Tato è detenuta nella prigione di San Joaquin nella sezione speciale di alta sicurezza, mentre Javier Pino nel carcere di Colina II

Lotta di strada
Il compagnoNicolás Rojas, accusato per l’attacco incendiario contro la chiesa di San Francisco ad ottobre del 2015 continua ad essere detenuto nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Fabián Duran detenuto ed accusato di porto di bottiglie molotov durante l’11 settembre il 2015 rimane ancora prigioniero nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.

Per la distruzione del carcere, dei carcerieri e della società che li sostiene!
Per la liberazione dei compagni rivoluzionari detenuti!

(tradotto da RadioAzione)



Čile: Kratki rezime i vijesti o drugovima u zatvoru – 2016.
Na kraju 2016. napravili smo rezime o trenutnoj situaciji revolucionarnih drugova u zatvoru i o suđenjima.
Ponekad baš zbog ubrzanog ritma kontrainformacije, s neprekidnim ažuriranjima ili ponavljanjem vijesti, gubimo analitičku i kritičku sposobnost, koja bi nas kao pobunjenika i antiautoritarne trebala karakterizirati. U našem kontinuitetu kontrainformacije pokušat ćemo napraviti jedan rezime pravosudnih postupaka protiv naših revolucionarnih zatvorenika.
Sretni zbog oslobođenja Gabriela, Marca Camenischa (na polu-slobodi) i Alberta Woodfoxa.
S čvrstim sjećanjem na drugove pale u borbi, podsjećamo da zatvor, kao ni žandari i upravitelji zatvorskog društva, ne poznaju stanke, praznike ni odmor... kao ni naša pobuna i borba za oslobođenjem. – Refractario 2016

Drugovi Francisco Solar i Monica Caballero, u zatvoru u Španjolskoj od novembra 2013., okrivljeni za eksplozivni napad na katedralu Pilar, nalaze se od tada u
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Čile: Dvije godine od početka procedura protiv anarhista Juana, Nataly i Enriquea [hr]

Dvije godine od otmice drugova za „Slučaj Bombas 2” podsjećamo na događaje u vezi ovog slučaja.
U zoru 18. septembra devet prokletih policajaca karabinjera brutalno su upali u dom Nataly Casanova, koji je dijelila s Juanom Floresom i Guillermom Duranom. Nataly, vidjevši pandure s uperenim puškama, dala se u bijeg po krovovima obližnjih kuća, ali uzaludno pošto ju je policija uspjela uhvatiti u jednoj kući kvarta.
Troje drugova uhapsila je policija, traživši imena i adrese, pošto ih nisu znali, kako bi pretresli domove njihovih članova obitelji, zaplijeniviši telefone, kompjutere, SIM kartice i bilo kakvu odjeću crne boje, odnosno sve što bi moglo poslužiti da ih okrive.
Natalyin dom je dijelomično uništen, dok su pak njene osnovne osobne stvari potpuno uništene.
Unatoč činjenici da je istragu vodilo tužiteljstvo Juga, drugovi su odvedeni na policijsku stanicu Ñuñoa, specijalizirane u montažama, gdje su podvrgnuti nasilnom uzimanju uzorka krvi.
Idućeg je jutra započela gozba buržujske štampe, demonizirajući živote troje drugova. Pritvor drugova produžen je na pet dana, sve do utorka 23. septembra, kako bi dali dovoljno vremena za izgradnju optužnica.
Drugovi su optuženi za iduće napade:
- teroristički napad na policijsku stanicu broj 39 općine El Bosque, 11.08.2014. Ta je optužba kasnije odbačena.
- teroristički napad na vagon podzemne željeznice na stanici Los Dominicos, 14.07.2014.
- i najznačajnija optužba, eksplozija na stanici Sub-Centro Escuela Militar, 08.09.2014. (par mjeseci kasnije pojavilo se 25 žrtvi tvrdeći da su zadobile niz ozlijeda, između kojih sluha, kosti prsta ruke i otvorene prijelome; tužiteljstvo ih je bilo uvjerilo da će im biti isplaćena ošteta na kraju suđenja). Kako bi povećali zločine i godine zatvora Juanu Floresu tužiteljstvo se dalo u potragu za žrtvama, a nekoliko privatnih advokata podnijelo je tužbu protiv drugova. Tužiteljstvo i javni tužitelj radije ciljaju na šok-strategiju publike nego da iznesu inkriminirajuće dokaze.
- posjedovanje baruta najvjerojatnije zakopanog u dvorištu kuće.
U utorak 24. septembtra, nakon četiri sata
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Cile: Due anni dall’inizio dei procedimenti contro gli anarchici Juan, Nataly ed Enrique [it]

A due anni dal sequestro dei compagni per il “Caso Bombas 2” ricordiamo gli eventi accaduti durante questo caso.

All’alba del 18 settembre nove poliziotti bastardi dei carabinieri brutalmente invadono l’abitazione di Nataly Casanova, che lei condivideva con Juan Flores e Guillermo Duran. Nataly, vedendo gli sbirri con i fucili puntati, fugge sopra i tetti delle abitazioni vicine, ma in vano perché la polizia riesce a catturarla in una casa del quartiere.
I tre compagni furono arrestati dalla polizia, chiedendo nomi e indirizzi, dato che non li conoscevano, con lo scopo di perquisire le case dei loro famigliari, sequestrando telefoni, computer, schede SIM e qualsiasi capo d’abbigliamento di color nero, cioè tutto quello che poteva essere utilizzato per incriminarli.
La casa di Nataly fu parzialmente distrutta durante la perquisizione, e invece i suoi averi basilari furono completamente distrutti.
Nonostante il fatto che l’inchiesta era condotta dalla procura del sud, i compagni vennero portati alla stazione di polizia di Ñuñoa, specialisti nei montaggi, dove furono sottoposti ad un prelievo di sangue forzato. La mattina seguente iniziò il banchetto dei media borghesi, demonizzando le vite dei tre compagni. La detenzione preventiva dei compagni fu prolungata di cinque giorni, fino a martedì 23 settembre, per concedere tempo sufficiente per montare le accuse.

I compagni sono stati accusati di seguenti attacchi:
— attacco terrorista contro la stazione di polizia numero 39 nel comune di El Bosque, avvenuto 11 agosto 2014. Questo capo d’accusa è stato rigettato successivamente.
- attacco terrorista contro un vagone della metropolitana nella stazione Los Dominicos, avvenuto 14 luglio 2014.
- e l’imputazione più emblematica, l’esplosione alla stazione Sub-Centro Escuela Militar, avvenuta 8 settembre 2014 (alcuni mesi dopo sono apparse 25 vittime sostenendo di aver subito una serie di lesioni, tra cui danni all’udito, perdita di un osso del dito e fratture aperte; l’accusa li aveva convinti che sarebbero stati risarciti al termine del processo). Per aumentare i reati e gli anni di carcere a Juan Flores la procura ha cercato le vittime dell’attacco, e degli avvocati privati avevano sporto denunce contro i compagni. La procura e il PM preferiscono puntare su una strategia-shock del pubblico, piuttosto che mostrare delle prove incriminanti.
- possessione della polvere da sparo presumibilmente sepolta nel cortile di casa.

Martedì 24 settembre, dopo 4 ore di fantasie, viene ordinata la detenzione preventiva per Juan e Nataly, e gli arresti domiciliari notturni per Guillermo, trasformati
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Čile: Produžena istraga u vezi slučaja „Bombas 2” (08.2016.) [hr]

Zadnjih dana augusta sud je prihvatio zahtjev obrane drugova Juana Floresa, Nataly Casanove i Enriquea Guzmana koja je zatražila da se ponovno otvori istraga o optužbama po antiterorističkom zakonu protiv drugova. Namjera obrane je dobiti pristup video-zapisima za koje policija tvrdi da su ključni dokaz u njihovoj istrazi, a koje ni tužiteljstvo ni policija ne žele predati.
Period istrage produžen je na daljnjih 30 dana.
Tužiteljstvo je, vjerno svojem nepoštenju, izjavilo: „Ured tužiteljstva radio je vrlo ozbiljno i detaljno. Dokaz u istražnom spisu nalazi se u rukama svih sudionika od samog početka.

Solidarnost s Juanom, Nataly i Enriqueom!

Čile: Juna, Nataly i Enrique uoči suđenja za „Slučaj Bombas 2” [hr]

Napokon, nakon skoro dvije godine, tužiteljstvo je zatvorilo istragu i poslalo anarhističke drugove Juana, Enriquea i Nataly na suđenje, optužujući ih po antiterorističkom zakonu za eksplozivne napade na stanice podzemne željeznice i policijske postaje tokom 2014.
Tužiteljstvo traži 10 godina zatvora za Enriquea Guzmana, kojeg smatra suučesnikom u jednom napadu na policijsku stanicu.
Nataly Casanova se smatra odgovornom za posjedovanje baruta u vlastitom domu (tokom pretresa 18. septembra 2014.) i za sudjelovanje u napadu na podzemni vlak na stanici Los Dominicos.
Tužiteljstvo traži doživotni zatvor za Juana Floresa, optuženog za sudjelovanje u napadu na podzemni vlak na stanici Los Dominicas, u napadu na policijsku stanicu i u napadu na stanicu podzemne željeznice Subcentro at Escuela Militar.
Ubrzo će sud odrediti datum za pripremu suđenja, kada će biti iznijeti dokazi koji će se koristiti na suđenju.
Čak i ako narede da budu kažnjeni u paklu, ideje oslobođenja ne mogu zauvijek ostati zaključane.

Čile: Anarhistički zatvorenik Juan Flores optužen za pokušaj bijega (13.08.2016.) [hr]

13. augusta drug Juan Flores premješten je, tokom jedne operacije zatvorskih stražara, iz Santiago Zatvora 1 u Zatvor Visoke Sigurnosti (CAS), zajedno s Enriqueom Guzmanom. Oba druga su okrivljenici na takozvanom „Slučaju Bombas 2”.
Razlog iznenadnog premještaja je navodno otkrivanje „plana bijega” nakon što je u Juanovoj ćeliji pronađen crtež koji prikazuje napad na zatvor.
Advokati druga poduzeli su mjere te je Juan ponovno vraćen u Santiago 1. Drug Enrique ostat će na odjelu maksimalne sigurnosti CAS-a.
Strah zatvorskih stražara odaje njihovu nespretnu bespomoć pri suočavanju s nepopustljivim uvjerenjima.

Čile: Završena istraga protiv Nataly, Juana i Enriquea [hr]

Nakon gotovo dvije godine pritvora Juana Floresa, Nataly Casanove i Enrique Guzmana, tužiteljstvo je odlučilo zatvoriti istragu o ovom slučaju, približavajući se na taj način suđenju.
U teatru moderne inkvizicije, nakon završetka istrage, tužiteljstvo ima 10 dana vremena da podignu „optužnicu”, u kojoj će biti iznijeti detalji dokaza i bit će zatražene kazne koje zahtjevaju.
Drugovi su osumnjičeni za atentat iz 2014. u Subcentru, metro-stanicu popova i pandura.

ČILE: ENRIQUE GUZMAN PONOVNO U ZATVORU [hr]

5. juna 2015. drugovi Nataly Casanova, Juan Flores i Guillermo Duran prekinuli su svoj štrajk glađu, koji su vodili od aprila 13-/14., smatrajući da je većina njihovih zahtjeva zadovoljena.
No, danas doznajemo da je njihov drug i prijatelj Enrique Guzman vraćen nazad u zatvor.
Ujutro 10. juna sud San Miguela odlučio je u korist tužitelja Orellane, koji je povukao potpuni kućni pritvor i zatražio da Enrique bude ponovno poslan u istražni zatvor. Kada smo primili vijest drug se još nalazio kod kuće čekajući da sud naloži pandurima i Istražnoj policiji (PDI) da ga potraže i odvedu nazad u zatvor.
Izvor: InterArma

ČILE: VIJESTI O ANARHISTIMA U ŠTRAJKU GLAĐU [hr]


U petak 15. maja anarhistički drugovi Juan Flores, Nataly Casanova i Guillermo Duran nalaze se u 32. danu štrajka glađu, tražeći:
- otpuštanje druga Enriquea Guzmana
- neposredni premještaj drugarice Nataly Casanova iz izolacije na odjel/toranj gdje će joj biti dozvoljeno više konatakata/odnosa s drugim zatvorenicama i više sati u dvorištu
- prekid šikaniranja bliskih osoba
- prekid šikaniranja i disciplinskih mjera protiv Juana i Nataly
- ukidanje optužbi na temelju DNK
Drug Enrique Guzman prekinuo je štrajk glađu u drugom tjednu zbog fizičkih problema.
Sudsko vijeće je odbilo da udovolji zahtjevima drugova.
Dok osobe bliske drugovima pokušavaju pravnim putem zadovoljiti zahtjeve drugova, solidarni drugovi izvan zatvora izvršili su zapaljive napade i prosvjede na ulicama i ispred zatvora u kojima se drugovi zatvoreni.
Zdravstveno stanje drugova nije baš dobro. Na primjer, Juan je na početku štrajka glađu ima 61kg a prije deset dana 54kg, Guillermo je započeo štrajk glađu 14. aprila s (oko) 91kg, a 9. maja je težio 83kg, a drugarica Nataly je pala ispod 50kg.
Prenosimo nekoliko riječi drugova Juana, Enriquea i Guillerma:

ČILE: NAPADNUT URED KOMUNISTIČKE OMLADINE [hr]

Ujutro 3. maja razveselili smo Komunističku omladinu preoblikujući fasadu njihovog ureda u San Pablu, 9059, Pudahuel, sa bojom i nekoliko razbijenih stakala.
Ova govna su naširoko tražila suradnju s demokracijom, pregovarajući sa moći i njenim policijskim aparatom, posvečujući se prijetnjama putem štampe, kroz svoje pravne zahtjeve, protiv anarhista zbog sukoba iz prošle godine, i čini se da su neki zaboravili što se desilo, ali što se nas tiče ništa se nije izmijenilo, a ovaj napad je vjerni odraz, no ići ćemo i dalje...
Preuzeli smo odgovornost za ovaj napad letcima u znak solidarnosti s drugovima Juanom Floresom, Nataly Casanovom i Guillermom Duranom (u štrajku glađu već 20 dana) i s Enriqueom Guzmanom, koji su se uvijek izjašnjavali protiv svakog oblika moći i autoriteta.
Nema vremena ni za izvinjenja ni za pauzu.
Napadačka solidarnost sa zatvorenicima u štrajku glađu.
...

ČILE: BROŠURA O DRUGOVIMA U ŠTRAJKU GLAĐU [ENGLESKI] [hr]


NA SVAKU AGRESIJU ODGOVOR

DOWNLOAD PDF: NO AGRESSION WITHOUT RESPONSE
Uhapšeni 18. septembra 2014., drugovi Juan Flores, Nataly Casanova i Guillermo Duran optuženi su za sudjelovanje u bombaškim napadima koji su se odvili 13. jula, za koji je odgovornost preuzela Međunarodna Zavjera Osvete, i 8. septembra 2014., za koji je odgovornost preuzela Zavjera Vatrenih Ćelija (Čile).
Odbacuju optužbe ali izjavljuju se anarhistima.
6. aprila 2015. uhapšen je Enrique Guzman, solidarni drug i prijatelj koji je posjećivao drugove u zatvoru.
14. aprila 2015. četvero drugova je započelo štrajk glađu tražeći:
- otpuštanje druga Enrique Guzmana
- neposredno otpuštanje drugarice Nataly Casanove iz izolacije i premještaj na odjel/toranj gdje će joj biti omogućeni kontakti/odnosi s drugim zatvorenicima i više vremena u dvorištu
- prestanak šikaniranja njihove bliske sredine
- okončanje napada i disciplinskih mjera protiv Juana i Nataly
- okončanje optužbi utemeljenih na DNK
Brošura sadrži tekstove drugova, o šikaniranju njih i njihove bliske sredine. Također, uvrstili smo i poziv solidarnosti koji smo objavili uz druge solidarne grupe.
Većinu tekstova su na engleski preveli drugovi iz Act for Freedom!
SOLIDARNOST-SUUČESNIŠTVO-DJELOVANJE PROTIV MOĆI
Sin Banderas Ni Fronteras, (Ni Zastave Ni Granice), nukleus antiautoritarnog nemira

Čile / sinbanderas.nifronteras(at)riseup.net
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