Rivendicazione dell’attacco alla libreria di Adonis Georgiades, politico del partito Nuova Democrazia
Il 15 marzo abbiamo collocato e detonato un ordigno esplosivo ad orologeria nella libreria di Adonis Georgiades, nel viale Kifissias, 263.
Adonis Georgiadis è ben conosciuto a tutti... una pittoresca, satura e nello stesso tempo ridicola figura politica, che attraverso gli anni si muove negli ambienti di (estrema) destra, secondo i proprio interessi. Adesso, come deputato di Nuova Democrazia (il principale partito di destra), non perde l’opportunità di propagare le idee neoliberali, sia in parlamento che in qualche trasmissione televisiva, essendo un fanatico della televisione come personaggio TV. Quando non vende le sue assurdità nazionaliste (come i libri di Kostas Plevris – figura nazional-socialista), “regala” 65 milioni di euro alle compagnie farmaceutiche che fanno affari con vite umane. Nello specifico, Georgiades, come ministro della Salute nel 2014, cambiò i prezzi delle medicine in favore delle industrie farmaceutiche, favorendo particolarmente la compagnia Novartis. Congiunto al fatto che il nome di sua moglie appare sulla lista di Lagarde, è dimostrato che il libraio TV non si limita solo a vendere libri.
La sua retorica converge sempre con le idee del partito a cui appartiene, e spesso ruota intorno alla questione della repressione degli anarchici. Incoraggia e apre la strada all’intesificazione di misure repressive in tutti i campi, dai diffusi disordini combattivi insurrezionali di strada fino ad una maggiore militarizzazione delle minacce indirizzate ai nostri compagni detenuti (reintroduzione di celle di alta sicurezza – Tipo C, privare i detenuti dei loro permessi ecc.). Questa feccia sa – come lo sappiamo anche noi – che gli anarchici d’azione sono suoi nemici. Lui sa, come ha detto, di temere coloro che furiosamente combattono per la libertà e dignità, coloro che distruggono, con fuoco come alleato, tutto ciò che lui rappresenta. Lui sa che gli anarchici d’azione non scendono a patti con la propria coscienza, non concludono la pace con il cosiddetto governo di sinistra di SYRIZA, come inizialmente fece una parte dell’ambiente anti-autoritario. Noi invece continuiamo per il sentiero di
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