Montreuil [Francia]: Fuoco a Enedys (26/03/2018) [it]

Società nuclearizzata, scorie radioattive nell’aria, nell’acqua e nella terra. Società di controllo, microspie intelligenti nelle case, tutto connesso, misurato, sorvegliato.

Voglia di rivolta, voglia di distruzione, voglia di libertà. Nella notte tra il 25 e il 26 marzo abbiamo incendiato un veicolo della Enedis [gestore della rete di ditribuzione elettrica francese, filiale di Électricité de France, n.d.t.] per linky [contatore elettrico “intelligente” e connesso in permanenza, che permette al fornitore di conoscere in tempo reale il consumo elettrico di un abbonato, n.d.t.] , in rue de Paris, a Montreuil.

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Parigi [Francia]: Contro tutti i poteri (27/03/2018) [it]

Rue des Ternes, Parigi, notte del 27 marzo. Una macchina con targa diplomatica incendiata.

Ci opponiamo a tutti gli Stati e a tutti i nazionalismi, anche “oppressi”, perché saranno sempre pronti a diventare a loro volta degli oppressori. L’aggressione turca (e jihadista) contro Afrin è orribile, ma questo non ci farà marciare dietro le bandiere del nazionalismo curdo (anche sotto le insegne municipaliste-libertarie). Al nazionalismo, al collettivo, a tutti i partiti (anche immaginari, informali o classisti), noi opponiamo l’azione diretta individuale o in piccoli gruppi.

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[Francia] Il mio anarchismo [it]

“Individui innanzitutto. Le definizioni, quando non sono gabbie, sono come dei sassi lanciati nell’acqua: creano cerchi sempre più ampi, ma nessuno di questi riesce a contenere completamente la nostra individualità. Coscienti di questo, le parole non ci fanno paura. Perché siamo anarchici?“ – Adesso, n°19, 2004

L’anarchismo è un’attitudine individuale di fronte alla vita, non una teoria sociale, né un’ideologia politica o un’identità. In ogni caso è così che la vedo io e quello che segue non è quindi altro che una visione personale, una descrizione del mio anarchismo.

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Italia: Pasca trasferito al carcere di Castrogno Teramo [it]

Pasca è stato portato nel carcere di Castrogno.

L’indirizzo è:

Pierloreto Fallanca
Località Castrogno
Strada Rotabile
64100 Teramo (TE)

Atene [Grecia]: Attaccato il tribunale di Evelpidon (24/03/2018) [it]

Una cellula della Federazione Anarchica Informale / Fronte Rivoluzionario Internazionale (FAI-FRI), di nome Circolo di Guerra Urbana Asimmetrica, ha rivendicato un attacco esplosivo contro i tribunali di Evelpidon di Atene, avvenuto all'alba di sabato 24 marzo. La polizia e i media istituzionali hanno inizialmente cercato di mantenere celato l’attacco mantenendo un rigido silenzio sull’accaduto, ma adesso hanno ammesso la sua esistenza dopo la pubblicazione della rivendicazione sul sito di Indymedia Atene. La bomba è esplosa in una guardiola della polizia dietro il tribunale, causando danni minori e nessun ferito.

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Atene [Grecia]: “Sei un anarchico, perciò sei un terrorista” [it]

29 novembre 2017 al tribunale del carcere di Korydallos è iniziato il processo di secondo grado (d’appello) contro i compagni Argyris Dalios, Giannis Michailides, Dimitris Politis, Nikos Romanos e Gerasimos Tsakalos (membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco). Le accuse erano: espropriazione di una banca e di un ufficio postale, possesso di proiettili, contraffazione, attacchi incendiari, mentre inizialmente (al processo di primo grado) i compagni erano accusati di partecipazione nell’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco, accusa soggetta alla legge antiterrorismo 187A.

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Aggiornamento sulla situazione in Messico [it]

Aggiorniamo con 2 post audio [in spagnolo] sulla situazione in Messico, il primo è il numero 17 di “Ya Puso la Puerka Radio”, e il secondo un intervista sulla repressione dell’anarchismo e sulla questione delle carceri in Messico.

Ya Puso la Puerka Radio No. 17

La represión contra el movimiento anarquista y el sistema carcelario en México

Monaco [Germania]: Immobilizzato qualche collaborazionista del sistema carcerario (03/2018) [it]

È facile attaccare.

Qualche giorno fa abbiamo attraversato le vie arrabbiati. Una sciarpa sul viso, un coltello in tasca. Un veicolo della SECURITAS, ffsss, ffsss, ffsss. Ancora un veicolo della vigilanza, ffsss, ffsss, ffsss. Due veicoli della SPIE, coinvolta nella costruzione delle carceri in Francia: ffsss, ffsss, ffsss. Un veicolo della TELEKOM, che produce e sviluppa tecnologia di sorveglianza per il carcere: stessa cosa, gomme bucate. I veicoli di queste aziende si trovano in ogni città, in ogni quartiere. È facile attaccare. Questo è per tutti quelli che lottano contro il sistema carcerario. Forza e saluti!

Rebibbia prison — Rome [Italy]: “Right you are… if you think you are” — Text by anarchist comrade Anna Beniamino (01/2018) [en]

Reflections and updates on a trial

There’s not much to be said about an episode of repression, after all it’s the simple cyclical occurrence of action and reaction – or even on how repression plays dirty – another well-known fact. At most these are just a few notes on the development of techniques and strategies.

This I’ll try to do. More than a year after the arrests, with the trial already underway, a crack has opened in the censuring bell jar and the court papers been disclosed in all their misery after the short report on the last issue of “Croce Nera” and the latest developments on the closure of investigations and the preliminary hearing.

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Italia: Stampato il libro “Anarchici di Bialystok 1903-1908” [it]

E’ uscita la prima edizione del libro “Anarchici di Bialystok 1903-1908”, edizioni Bandiera Nera.

“Questo libretto viene finalmente dato alle stampe dopo alterne vicende. Una prima traduzione era stata fatta nel 2013 dai compagni reclusi della sezione di alta sorveglianza prima ad Alessandria, poi a Ferrara, in attesa del processo per il ferimento Adinolfi. La traduzione è stata poi rivista e ampliata fuori dalle mura del carcere; ci troviamo ora a curare la revisione finale, dopo ulteriori episodi repressivi, tra gli AS2 di Ferrara, Alessandria, Roma, con l’appoggio esterno di alcuni compagni della biblioteca anarchica Sabot. Piccola dimostrazione che anche i tempi morti imposti da clausura e censura non riescono a fermare pensiero e volontà.” – Estate 2017, Roma, Alessandria, Ferrara.

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Italia: Nascono le edizioni Monte Bove – Prime due pubblicazioni [it]

Le Edizioni Monte Bove sono un tentativo di autoproduzione editoriale collettiva, portato avanti da alcune individualità libertarie. Assediati dall’ignoranza generalizzata, siamo sempre più convinti che non possa esistere per gli anarchici alcuna dicotomia tra la teoria e la prassi, ma che l’una sia necessaria all’altra, e viceversa.

Contro ogni padrone, anche delle idee, amiamo la libera divulgazione culturale, aborriamo l’idea di proprietà privata intellettuale, e pertanto tutto il materiale pubblicato dalle Edizioni Monte Bove sarà libero dal copyright. Chiunque potrà copiare, tradurre, fotocopiare, fotografare, postare su internet, citando o meno la fonte, tutto il materiale che viene pubblicato dalle Edizioni.

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[Francia] Contro la prigione, dall’esterno Alcuni spunti per allargare i nostri campi d’azione [it]

Una semplice constatazione

Finché esisterà la detenzione, le persone detenute si ribelleranno. Le ribellioni all’interno di differenti tipi di carcere (prigioni, centri di detenzione, carceri minorili, manicomi) hanno avuto e hanno forme diverse: tentativi d’evasione, rivolte (a volte con distruzione della struttura), violenza contro i secondini... Queste ribellioni, anche se lasciano sempre intravedere come causa il desiderio di libertà, sono spesso accompagnate da richieste riguardanti un miglioramento delle condizioni detentive, e non la pura e semplice fine del carcere. La condizione detentiva in cui queste forme di ribellione si manifestano è già di per sé estremamente difficile, e nella maggior parte dei casi la stessa ostacola la speranza di raggiungere la libertà. Questo può in alcuni casi spiegare il “realismo” riformista della maggior parte di rivendicazioni provenienti dall’interno delle carceri.

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UK: Negazine no. 1 / 2017 – A new journal published by anarchists [it]

When reading the following pages it would be well to put everything that we already know about technology aside. Indeed, what knowledge or hypothesis passed off as certainty makes up the scientific aspect of technology? Not much.

Negazine is not an easy read. On the contrary, reading it requires a certain level of effort and the will to put oneself on the line. And it couldn’t be otherwise, given the subjects it goes into. Negazine offers neither certain answers nor slogans to write on the next wall.

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Francia: Uscito n°3 di “Kairos” – giornale anarchico in lingua francese (03/2018) [it]

DOWNLOAD PDF: Kairos – Journal anarchiste

“Nel greco antico kairos indica l’idea del momento opportuno da cogliere, quella occasione favorevole, dell’attimo propizio che consente la riuscita di un’azione in mezzo ai rischi del mondo e alle incertezze di circostanze esterne. Per questo è necessario passare alla pratica, imparare a cogliere questo kairos, da una parte cercando di riconoscerlo senza nascondersi dietro il facile pretesto delle circostanze, e dall’altra preparandosi ad agire in modo da non lasciarsi scappare questa opportunità.

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Cile: Il compagno Juan Flores è stato condannato a 23 anni (15/03/2018) [it]

Il 15 marzo 2018, la sesta Corte Penale Orale ha nuovamente deciso sulla vita delle persone. Pervasi dalla presunta superiorità morale e dal codice penale in vigore, hanno svolto i calcoli matematici per decidere il tempo in cui gli individui devono rimanere sequestrati nelle carceri.

Intorno a mezzogiorno il tribunale ha emesso la sentenza contro il compagno Juan Flores per i seguenti crimini:
- attacco alla stazione della metropolitana di Los Dominicos (azione intrapresa il 13 luglio 2014): secondo la legge sul controllo degli armamenti + 6 reati di lesioni lievi + danno – è stato condannato a 8 anni di carcere.
- attacco a Subcentro (azione effettuata l’8 settembre 2014, dove la polizia è stata avvertita minuti prima della detonazione): ai sensi della legge antiterrorismo è stato condannato a 15 anni.

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[Spagna] Il contesto della solidarietà [it]

Il termine solidarietà fa riferimento ad un concetto molto ampio, che può essere applicato a diversi ambiti della vita e della lotta anarchica (i quali dovrebbero essere la stessa cosa, ma non sempre lo sono) e con diverse interpretazioni. Per restringere un po’ le analisi andremo qui a riferirci alla solidarietà in situazioni di repressione, nel contesto del regno di Spagna, cercando di esaminare diversi significati del termine e come vengono messi in pratica nella suddetta area geografica e politica.

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Spagna: Nuova pubblicazione anarchica “Infamia” (03/2018) [it]

Nuova pubblicazione anarchica di Madrid. Grautita.
Potete scaricarla cliccando qui.
Riportiamo qui l’editoriale.
Per ordini e altri contatti scrivere a: publicacioninfamia@autistici.org


Nell’epoca dell’antica Roma l’infamia significava la riduzione dell’onore del cittadino. Si veniva colpiti per aver commesso un atto vergognoso o vile, a seguito del quale il censore discreditava la persona inserendola nella categoria di infame. In questo modo la persona colpita non poteva accedere alle cariche pubbliche, né votare alle elezioni, e questo limitava le sue facoltà sociali e giuridiche.

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Genoa [Italy]: Righi telecommunications repeater up in flames (13/03/2018) [en]

We live in a world where being connected is essential if we want to keep up with the times and keep pace with the neurotic rhythm that modern society is offering us.
Human relationships have broken up behind displays, Apps.
Without WhatsApp you risk being excluded from your group of friends… seriously.
At work, in the family, as a couple, we all need to be constantly available: “send your precise position”, “send a selfie “, “listen to this voice message”.

Although we realize that “perhaps” we’re spending a lot of time at home, links are becoming more and more virtual and our first thought as soon as we get in after a day’s work is to turn on the pc, we don’t want to figure out for ourselves that something’s wrong, we’re lying to ourselves.
It’s a well-known fact that technology and its damsels have full control over our lives today, what needs to be analysed is why we’ve accepted it.

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Genova [Italia]: Incendiato ripetitore (13/03/2018) [it]

Viviamo in una realtà dove essere connessi è fondamentale se si vuole rimanere al passo coi tempi e vivere al ritmo, nevrastenico, che la società moderna ci offre.
Le relazioni umane si sono sfaldate dietro a dei display, a delle App.

Senza Whatsapp rischi di essere escluso dal tuo gruppo di amici... seriamente.

Al lavoro, in famiglia, nella coppia ci richiediamo a vicenda di essere sempre reperibili: “mandami la posizione di dove ti trovi”, “manda un selfie”, “ascolta questo messaggio vocale”.
Nonostante ci si renda conto che “forse” stiamo uscendo poco da casa, che i legami siano sempre più virtuali e che dopo una giornata di lavoro, il primo pensiero appena tornati a casa sia quello di accendere il pc, non vogliamo dedurre da soli che ci sia qualcosa che non va, mentendo a noi stessi.

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Francia: Affaire Quai de Valmy – Aggiornamenti su Krem (03/2018) [it]

Notizie sul trasferimento di una delle persone condannate per aver preso parte all’incendio della macchina della polizia quai di Valmy a maggio 2016.

Essendo stato condannato a più di 2 anni, fu trasferito, coi ceppi ai piedi, dalla prigione di Fleury-Mérogis al centro di detenzione di Meaux, carcere in “gestione delegata” GEPSA, filiale di Engie. Se molti prigionieri aspettano mesi o anni per il loro inserimento in CD, sperando in condizioni di detenzione meno dure, per lui è stato veloce.

Data la volontà dell’Autorità Penitenziaria di intimidire detenuti e persone solidali, non crediamo che questo sia un favore:

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Italia: Aggiornamenti sull’Operazione Panico (11/03/2018) [it]

Il 9 gennaio, dopo circa 2 anni dall’apertura, è stata notificata la chiusura delle indagini dell’Operazione Panico e così abbiamo avuto accesso a quasi tutte le carte dell’inchiesta. Dopo aver fatto visionare ad un perito di genetica la relazione della Scientifica in merito ai reperti, al prelievo dei campioni di dna ed alle relative analisi, abbiamo dunque valutato la possibilità di presentare un’istanza di scarcerazione per Ghespe al Gip. Quest’ultimo, infatti, sin dal momento della convalida degli arresti di agosto, aveva messo in discussione l’impianto accusatorio di quella che, ai nostri occhi, appariva niente meno che una rappresaglia portata avanti dalla questura e dagli immancabili Ros. Pertanto, come scelta meramente tecnica, abbiamo deciso di richiedere degli interrogatori per rallentare l’iter processuale ed il passaggio delle carte dal Gip al Gup. Questa mossa, piuttosto insolita, è stata interpretata dalle pagine dei giornali come una forma di paura da parte nostra di fronte alla gravità delle accuse e la possibilità che qualcuno parlasse stimolava l’appetito di Pm e Digos. I giornalisti, in tutta la loro miseria ed abituati all’arte diffamatoria, in seguito hanno riportato che ciò sarebbe pure avvenuto. Per la loro tristezza, invece, ci siamo tutti avvalsi della facoltà di non rispondere, rilasciando singolarmente delle dichiarazioni spontanee, come già avvenuto a febbraio (2017) in occasione degli interrogatori di garanzia, riguardo all’accusa collettiva di associazione a delinquere ed alla squallida suddivisione gerarchica e di ruoli tra le compagne e i compagni a Firenze. Purtroppo però, lo stesso giorno, siamo venuti a conoscenza della mossa da parte della procura di stralciare Ghespe dall’associazione a delinquere e di procedere separatamente per lui riguardo ai fatti di Capodanno, accelerando così i tempi in modo da aver già assegnato un Gup al suo caso. L’intento, piuttosto chiaro, sembra quello di voler giungere ad una condanna senza perder tempo rispetto ad altre questioni.

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Italia: Online nuovo sito degli Anarchici fiorentini [it]

panicoanarchico.noblogs.org

Nonostante non siamo mai stati veementi sostenitori (nonchè utilizzatori) dei nuovi media, che si sono prepotentemente e arrogantemente imposti nelle vite di noi tutti, abbiamo deciso di aprire questo blog per dare un po’ di visibilità in più, seppur virtuale, alla situazione repressiva che perdura a Firenze contro gli anarchici ormai da più di un anno (ed in particolar modo, alla carcerazione del nostro compagno Ghespe): nella sezione “aggiornamenti repressione” troverete via via i comunicati, volantini, testi e quant’altro è uscito ed uscirà a proposito della situazione fiorentina. Questa sezione è quella strutturata classicamente a blog, con i posts cronologici. I commenti sono disabilitati: tanti spazi web sono diventi un pubblico immondezzaio a forza di commenti di agguerriti parolieri moderni. Crediamo che ci siano luoghi (magari fisici) molto migliori di questo per avere un confronto ed un dibattito.

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Cile: Fissata la data della sentenza contro l’anarchico Juan Flores (15/03/2018) [it]

Il 15 marzo l’inquisizione giudiziaria deciderà a quanti anni condannerà il compagno Juan Flores.

Ricordiamo che Juan è accusato in base alla legge sul controllo delle armi per l’attacco alla stazione metro Los Dominicos, e in base alla legge antiterrorismo per l’attacco esplosivo al centro commerciale Sub-Centro.

Durante lo stesso processo giudiziario i compagni Nataly ed Enrique sono stati prosciolti da tutte le accuse.

Abbasso la legge antiterrorismo!
Abbasso lo Stato di polizia!

[Italia] Il fascista, l’antifascista e il robot. Quasi una barzelletta [it]

“L’antifascismo sarà il peggior prodotto del fascismo” – Amedeo Bordiga

“Giornate di dolore,
momenti di passione,
ti scrivo cara mamma,
domani ce’è l’azione”
- Dai monti di Sarzana, canto partigiano anarchico

Se questa volta scendiamo anche noi nell’agone delle insulse interpretazioni dei risultati di quell’evento miserrimo che sono le elezioni è perché, ci sembra, questa volta dalla natura dello spettacolo del teatrino della politica si possano fare delle riflessioni sui gusti di quegli spettatori che ancora si ostinano a partecipare, e quindi, in parte, sulla realtà che sta dietro la fiction.

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Cile: Solidarietà insurrezionale in vista dell’inizio processo contro Joaquin e Kevin [it]

Benché la solidarietà risulta sempre essere importante – sotto tutti gli aspetti – non possiamo condividere molte azioni che vengono sollevate in sostegno ai nostri affini, anche se sono sempre necessarie. Riteniamo che una parte importante di riconoscersi come rivoluzionari risiede nell’essere disposti – come lo sono – ad attaccare l’apparato statale e il capitale. In questo modo crediamo che la solidarietà deve trascendere le parole, forgiarsi nell’attacco e così trasformarsi in azione costante contro l’ordine. Perché il riconoscimento di affinità va accompagnato dalle complicità ed esperienze, che creano un legame indissolubile tra anonimi.” – Cospirazione Internazionale per la vendetta / Cellula deflagrante Gerasimos Tsakalos

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