Italia: Aggiornamento ed indirizzi degli anarchici prigionieri per l’operazione repressiva “Prometeo” [it]

Martedì 21 maggio 2019 sono stati arrestati Natascia, Beppe e Robert nel contesto di una operazione repressiva chiamata “Prometeo” ed eseguita dai carabinieri del ROS. Sono state eseguite anche alcune perquisizioni. L’accusa principale è di “attentato con finalità di terrorismo o di eversione”, poiché ritenuti responsabili dell’invio di tre pacchi-bomba arrivati nel giugno 2017 ai p. m. Rinaudo (pubblico ministero in molti processi contro il movimento antagonista e gli anarchici) e Sparagna (pubblico ministero nel processo per l’operazione “Scripta Manent”) e a Santi Consolo, all’epoca direttore del DAP (“Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”) di Roma. Non sono stati accusati di alcun reato “associativo” (come gli art. 270 o 270bis, c. p.). Una compagna è stata arrestata in Francia e verrà probabilmente trasferita in Italia a breve.

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Bruxelles [Belgio]: Assolti 12 anarchici (28/05/2019) [it]

Martedì 28 maggio è stato emesso il verdetto per il processo contro 12 anarchici a Bruxelles.

Ricordiamo che erano accusati di “associazione a delinquere” e di una serie di altri “reati” avvenuti nel contesto di lotte condotte su basi anarchiche.

Durante il processo, nell’ultimo mese, il p.m. aveva chiesto che gli accusati vengano condannati al lavoro o a varie pene detentive. La difesa invece ha chiesto l’assoluzione a causa dell’inammissibilità del giudizio.

Il tribunale ha infine dichiarato l’inammissibilità del giudizio, perciò sono stati assolti! Solo una persona, che non era inclusa nella csd. associazione a delinquere, è stata dichiarata colpevole di aggressione ad uno sbirro, ma nessuna sentenza è stata emessa per questo.

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Montreal [Canada]: Sabotato studio di progettazione del carcere (14/04/2019) [it]

Nella notte del 14 aprile abbiamo fatto una visita alla sede di Lemay in St. Henri per dare un contributo alla lotta contro la costruzione del nuovo previsto carcere per migranti, che dovrebbe essere aperto nel 2021 a Laval, QC.

Lemay è il maggior studio di architettura coinvolto nella progettazione del carcere. Abbiamo chiuso le entrate dell’edificio inserendo della colla in tutte le serrature, distruggendo i sensori elettronici che permettono l’accesso allo stabile mediante il tesserino, e serrando le maniglie assieme con un lucchetto ad arco su varie entrate. I cancelli del garage sono stati bloccati da una combinazione di strisce chiodate e fumogeni, che sono stati sistemati per attivarsi all’apertura delle porte. Supponiamo che i dipendenti e i clienti dell’azienda hanno avuto difficoltà per entrare nell’edificio il giorno dopo, e speriamo che continueranno a sentire gli effetti dell’escalation delle azioni contro di loro e altri coinvolti in questo progetto.

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Italy: Declaration of Silvia and Anna on the beginning of the hunger strike in L’Aquila prison [en]

On the morning of May 29, 2019, in the court of Turin was held the first hearing in the trial against some anarchists for the occupation of Corso Giulio 45 (Turin). One of the defendants is Silvia, arrested on 7 February in the context of the “Scintilla” repressive operation and the eviction of the Asilo Occupato in Turin. The comrade via videoconference (which prevents her from being present at the hearings) read a text written by her and Anna announcing the beginning of a hunger strike against the conditions and restrictions imposed in the AS2 section of the prison of L’Aquila (prison conditions comparable to those of detention under the 41bis regime, present right in the prison where they are locked up). We remind that the anarchist comrade Anna Beniamino is imprisoned since 6 September 2016 for the “Scripta manent” operation, for which on 24 April was issued the sentence in the trial of first instance. She was sentenced to 17 years and four other comrades sentenced between 5 and 20 years of prison.
Revolutionary solidarity with the comrades on hunger strike and with all the imprisoned anarchists!

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Italia: Dichiarazione di Silvia e Anna sull’inizio dello sciopero della fame nel carcere de L’Aquila [it]

Nella mattina del 29 maggio 2019 si è svolta presso il tribunale di Torino la prima udienza del processo contro alcuni anarchici per l’occupazione di corso Giulio 45 (Torino). Una delle imputate è Silvia, arrestata il 7 febbraio nel contesto dell’operazione repressiva “Scintilla” e dello sgombero dell’Asilo Occupato di Torino. La compagna, tramite la videoconferenza (che le impedisce di essere presente alle udienze), ha letto un testo scritto da lei ed Anna in cui annunciano l’inizio di uno sciopero della fame contro le condizioni e le restrizioni imposte nella sezione AS2 del carcere de L’Aquila (condizioni carcerarie equiparabili a quelle della detenzione in regime di 41bis, presente proprio nel carcere dove sono rinchiuse). Ricordiamo che la compagna anarchica Anna Beniamino è prigioniera dal 6 settembre 2016 per l’operazione “Scripta manent”, per cui il 24 aprile è stata emessa la sentenza nel processo di primo grado. E’ stata condannata a 17 anni e altri quattro compagni a pene tra i 5 e i 20 anni di carcere.
Solidarietà rivoluzionaria con le compagne in sciopero della fame e con tutti gli anarchici prigionieri!

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Italy: “Renata” operation — Stecco transferred to the prison of Ferrara [en]

We inform that anarchist comrade Luca Dolce, known as Stecco, was transferred from the prison of Tolmezzo (in the province of Udine) to the prison of Ferrara, precisely in the AS2 section (“High Surveillance 2”) where are imprisoned the anarchist comrades recently sentenced in the first instance trial for the “Scripta manent” operation. Stecco has been in prison since February 19, 2019, arrested along with seven other anarchists in the context of the repressive operation called “Renata”.

On May 9, five anarchists imprisoned for this repressive operation were transferred to house arrest: Agnese (who had recently been transferred to the new AS2 section in the prison of L’Aquila), Giulio, Roberto (who were detained in Tolmezzo), Andrea and Nicola (who were detained in Ferrara). Only comrade Luca Dolce (known as “Stecco”) remained in prison due to other final sentences. While another comrade, Sasha, who was also arrested on 19 February and immediately placed under house arrest, had this last “precautionary measure” transformed into an obligation to stay and return home from 9.00 pm to 7.00 am.

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Italia: Operazione “Renata” – Stecco trasferito nel carcere di Ferrara [it]

Informiamo che il compagno anarchico Luca Dolce detto Stecco è stato trasferito dal carcere di Tolmezzo (in provincia di Udine) al carcere di Ferrara, precisamente nella sezione AS2 dove sono prigionieri i compagni anarchici recentemente condannati nel processo di primo grado per l’operazione “Scripta manent”. Stecco è in carcere dal 19 febbraio 2019, arrestato assieme ad altri sette anarchici nel contesto dell’operazione repressiva denominata “Renata”.

Il 9 maggio sono stati trasferiti agli arresti domiciliari cinque anarchici prigionieri per questa operazione repressiva: Agnese (che da poco era stata trasferita nella sezione AS2 carcere de L’Aquila), Giulio, Roberto (che erano detenuti a Tolmezzo), Andrea e Nicola (che erano detenuti a Ferrara). E’ rimasto in carcere, a causa di altre condanne definitive, solo il compagno Luca Dolce (detto “Stecco”). Mentre un’altra compagna, Sasha, anch’essa arrestata il 19 febbraio e posta fin da subito agli arresti domiciliari, ha avuto quest’ultima “misura cautelare” trasformata in obbligo di dimora e rientro a casa dalle ore 21.00 alle 7.00 del mattino.

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Berlino [Germania]: Incendiato veicolo di una ditta di sicurezza (10/05/2019) [it]

La nostra teoria: Comunicazione attraverso la pratica. Attacco 2

Le battaglie contro i siti Amazon o Google: giustamente gli attacchi si svolgono con una certa regolarità contro l’infrastruttura dell’”attacco tecnologico” che è oggetto di quasi quotidiana discussione. La critica è spesso diretta contro una sorveglianza sempre più completa della vita quotidiana, che spesso sembra impedirci di poter diventare ancora più resistenti.

Per contrastare questo fenomeno, l’azione notturna diventa ogni volta un po’ più elaborata, misteriosa o anche tecnicamente sofisticata. Nei comunicati è scritto per l´ennesima volta perché è legittimo attaccare x, y, z o perché un evento a è stato seguito dall’azione b, come abbiamo fatto nella prima parte di questa serie. Sembrerebbe logico. Solo che è raramente appropriato, poiché è difficile commentare gli orrori di questo mondo sotto forma di azioni.

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Argentina: Prigioniera anarchica Anahí Salcedo finalmente riceve cure mediche (04/2019) [it]

Tre mesi dopo il suo trasferimento dall’Ospedale Fernández al carcere di Ezeiza, la compagna Anahí è stata sottoposta agli esami clinici, sedute di fisioterapia e alle visite generali, alcune in carcere e altre in ospedali differenti, con trasferimenti segreti e unità speciali di sbirri per i “terroristi”. Anche se sappiamo che il terrorista è lo Stato.

Ma non grazie al trattamento umano del Servizio Penitenziario Federale o alla volontà del giudice Ercolini o ai Tribunali 1 e 2 di Lomas de Zamora, che l’hanno torturata per tutto il tempo, negandole i trasferimenti clinici, respingendo da un tribunale all’altro la sua richiesta (una richiesta che è stata presentata collettivamente, che non richiedeva le cure mediche solo per Anahì, ma anche per le altre prigioniere, a causa della precaria assistenza medica nella sezione in cui è detenuta) nell’esercizio delle loro funzioni, essenziale per questo sistema di tortura.

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Zurigo [Svizzera]: Prolungata custodia cautelare al compagno detenuto [it]

All’inizio maggio è stata prolungata di altri tre mesi la custodia cautelare compagno arrestato il 29 gennaio 2019. A parte questo, la sua situazione rimane invariata. Si trova ancora detenuto nel carcere di Zurigo e la giustizia continua a giustificare la sua custodia cautelare fino alla chiusura delle indagini con il “rischio di fuga” e “complicità”.

La posta per il compagno può essere ancora inviata tramite la biblioteca anarchica “Fermento”. In una lettera aperta il compagno aveva scritto ciò che più lo interessa: “Avrei davvero piacere di ricevere notizie e analisi sugli accadimenti in tutto il mondo, pubblicazioni anarchiche (in buste appropriate) e naturalmente lettere di amici e compagni. Capisco il tedesco, il francese, l’italiano, l’inglese e un po’ lo spagnolo e il turco. Ovviamente, i miei accusatori partecipano anch’essi alla lettura di ciò che mi viene inviato.

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Italia: Operazione Prometeo – Comunicato da Modena [it]

La mattina del 21/5/2019 è partita l’operazione Prometeo dei ROS che ha permesso al pubblico ministero Piero Basilone e al pool antiterrorismo Alberto Nobili di arrestare 2 compagni ed 1 compagna anarchici. Robert è stato arrestato a Modena, Beppe a Ferrara, Natascia a Bordeaux. Le accuse per tutti e 3 sono “attentato con finalità di terrorismo” ed i fatti contestati sono l’invio di 3 pacchi esplosivi a Roberto Maria Sparagna e Antonio Rinaudo, pubblici ministeri torinesi impegnati da anni nella repressione degli anarchici, e Santi Consolo, ex direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, responsabile di rendere le carceri italiane dei veri e propri luoghi di tortura.

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Italia: Incendio al carcere, Boba arrestato (22/05/2019) [it]

Nella notte di ieri sera, mercoledì 22 maggio, dopo le ore 23:00 la polizia ha bussato alla porta di Boba, Mitzi e Victor con il pretesto di notificare un avviso orale alla compagna. Una volta dentro però, oltre alle carte per lei hanno sfilato dalle borse anche un mandato di arresto per Boba.

L’episodio sotto inchiesta risale alle prime iniziative messe in campo dopo l’operazione Scintilla, in particolare al saluto nel pratone delle Vallette avvenuto al termine della manifestazione antifascista contro la commemorazione annuale delle foibe. In quell’occasione aveva preso fuoco la pasticceria del carcere. L’accusa è di incendio (art.423), la cui pena prevista va da tre a sette anni, con l’aggravante (art.425) di aver commesso il fatto su “edifici pubblici […], destinati a uso di abitazione […], su ammassi di materiale combustibile o esplodente”. Inoltre gli viene contestato il reato di accensioni pericolose (art.703) per aver usato, secondo l’accusa, un razzo nautico, che tuttavia prevede un pena pecuniaria o l’arresto fino a massimo un anno.

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Francia: Incendio di materiali e riflessioni contro quelli/e che li utilizzano [it]

Ci ricordiamo ancora di essere passati/e per tutte le assemblee, per le strade furiose, i blocchi, le piazze occupate. Ci ricordiamo di esserci buttati/e a capofitto nei manifesti, nei volantini, nei giornali. Eravamo candidi/e, nelle parole e negli incontri, avidi/e ed impazienti di dare battaglia a questo mondo che ci ha visti/e nascere e che ci fa crepare ogni giorno un po’ di più. Nutriti/e a morale di classe, eravamo andati/e all’incontro dei lavoratori e delle lavoratrici. Non erano forse ontologicamente nostri/e alleati/e? Sognavamo di Haymarket Square [piazza di Chicago in cui, il 1 maggio 1886, un presidio per chiedere le 8 ore di lavoro è finito con una sommossa – quattro anarchici vennero impiccati e uno si suicidò per evitare la forca. L’episodio è all’origine della festività del Primo maggio; NdT], mentre per la maggior parte di loro era questione di potere d’acquisto e di una buona pensione. Noi si voleva incendiare, loro volevano lavorare meglio. Eravamo troppo restii/e al lavoro per non stufarci, al contatto con gli/le sfruttati/e.

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Brescia [Italia]: Arrestato Juan (22/05/2019) [it]

Aggiornamento dal carcere di Canton Mombello (BS) (24/05/2018): Oggi il compagno in stato di fermo è stato trasferito a Canton Mombello e messo in cella di isolamento come Juan. Al compagno viene imputato l’aggravante di “Favoreggiamento alla sottrazione dell’esecuzione della pena”. L’avvocato ha potuto incontrare i compagni e li ha trovati forti e determinati. Attendiamo la sentenza del giudice che dovrebbe arrivare domani e di vedere presto i compagni liberi. Liber* tutt* – Liber* subito. Seguiranno aggiornamenti.

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Roma [italia]: Incendiati cavi elettrici di una linea ferroviaria [it]

C’era una volta un treno che portava all’aeroporto tante persone, partivano per le vacanze o per lavoro.

Il treno passava accanto ad un lager dove erano imprigionate persone senza i giusti documenti. Queste persone spesso venivano portate con la forza in quello stesso aeroporto per essere deportate.

Così una notte umida di primavera una stella decise di cadere vicino a quei binari per ricordare a qualche umanx che quel luogo dove il treno ogni giorno portava i desideri dei più ricchi era anche quello degli incubi di chi era natx nella parte sbagliata del mondo.

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Saint-Jean-Bonnefonds (Loira) [Francia]: Fuoco a Eurovia [it]

Testo rielaborato da un articolo della stampa di regime (“Le Progrès”, martedì 14 maggio 2019).


Il fuoco è scoppiato all’interno della compagnia Eurovia [una società appartenente al famigerato gruppo Vinci] a Saint-Jean-Bonnefonds nella notte compresa tra lunedì e martedì intorno alle 2.45 del mattino. Diversi vigili del fuoco delle caserme dell’agglomerato di Saint Etienne convergevano al chemin de Littes. Quando arrivarono, quattro camion, due escavatori e diversi veicoli commerciali nel parcheggio della compagnia erano già stati distrutti dalle fiamme. I soccorritori hanno dovuto dispiegare tre manichette antincendio per impedire che l’incendio si diffondesse nell’edificio amministrativo.

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Atene [Grecia]: Attacco contro la stazione di polizia di Kaisariani (14 maggio 2019) [it]

Orchestrando le melodie della distruzione

Il 14 maggio non era una serata normale per i poliziotti della stazione di polizia di Kaisariani [ad Atene]. Poco prima delle 4.00, mentre la città dormiva nell’oscurità e gli sbirri dormivano nella loro pigrizia, li svegliavamo con la melodia assordante del fuoco che perfettamente accompagnava le loro urla acute. Lo spettacolo è stato completato da suoni di esplosioni e dalle urla di alcuni sfortunati poliziotti che hanno preso fuoco e sono finiti in ospedale.

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Bamberg [Germania]: Attacco incendiario contro Massak Logistics (12 maggio 2019) [it]

Secondo la propria propaganda, la compagnia Massak Logistics Gmbh è una azienda leader quando si tratta di fare profitti dai bisogni delle persone. Werner Massak, che ha rilasciato delle interviste in quanto esperto di questi bisogni, ha fondato l’azienda nel 1993. Una azienda che non nasconde il fatto che è specialista nell’estrarre denaro dai prigionieri delle carceri.

Beni di uso quotidiano (cibo, tabacco, ecc.) sono consegnati da Massak Logistics a prezzi gonfiati a coloro che si trovano dietro le mura delle carceri. Poiché non esiste competizione per tali fornitori in prigione, l’azienda Massak può esercitare la propria tirannia in questo sistema. I loro clienti, i prigionieri, sono deprivati dell’opportunità di decidere per se stessi quali beni comprare e a quale prezzo.

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Italy: Three comrades were arrested – “Prometeo” repressive operation (21/05/2019) [it]

We learn of the arrest of anarchists comrades Natascia, Beppe and Robert, which took place on 21 May, 2019, and was carried out by the ROS of carabinieri as part of a repressive operation called “Prometeo” (“Prometheus”). Some searches have also been carried out. The regime’s media report that the main accusation is of “attack with the purpose of terrorism or subversion”, as they are considered responsible for sending three bomb packages arrived in June 2017 to the p. m. Rinaudo and Sparagna (the latter is the public prosecutor in the trial for the “Scripta manent” operation) and to Santi Consolo, at the time director of the DAP (“Department of Penitentiary Administration”) in Rome.

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Italia: Arrestati tre compagni – operazione “Prometeo” (21/05/2019) [it]

Apprendiamo dell’arresto dei compagni anarchici Natascia, Beppe e Robert, avvenuto il 21 maggio ed eseguito dai carabinieri del ROS nell’ambito di una operazione repressiva chiamata “Prometeo”. Sono state eseguite anche alcune perquisizioni. I media di regime riferiscono che l’accusa principale è di “attentato con finalità di terrorismo o di eversione”, poiché ritenuti responsabili dell’invio di tre pacchi-bomba arrivati nel giugno 2017 ai p.m. Rinaudo e Sparagna (quest’ultimo è il pubblico ministero nel processo per l’operazione “Scripta manent”) e a Santi Consolo, all’epoca direttore del DAP (“Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”) di Roma.

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