Messico
Messico: Lettera del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas sul trasferimento carcerario (02/2017) [it]
Ancora una volta l’istituzione carceraria cerca di scoraggiare e smorzare le mie convinzioni ribelli, organizzando il mio trasferimento al Centro per l’Esecuzione di Sanzioni Penali. Questo viene effettuato in accordo con il 43° Tribunale penale, che ha inviato la decisione, ordinando il mio allontanamento dal Carcere Nord, dopo essere stato condannato. L’amministrazione precedente, con il direttore Rafael Oñate Farfán al commando, aveva numerosi motivi, dato che i loro interessi erano minacciati da continue agitazioni e proteste nel carcere, ma comunque sapevano che nel luogo in cui mi stavano mandando avrei trovato costanti conflitti e violazioni di regole, perché in qualunque luogo mi trasferiscono ci sarà sempre un tentativo di insurrezione.
Questo si è verificato nella zona 3 del modulo di entrata, e nelle zone 7 e 5 di “segregazione e sicurezza istituzionale” del modulo C.O.C [centro di osservazione e classificazione, ndt.].
Ogni volta quando mi ribellavo cercavano di raggirarmi, tentando di farmi credere che erano miei amici, finché non ho fatto capire le mie posizioni davanti alla situazione, e aggredire le guardie diventò una necessità per poter sopravvivere qui dentro, una necessità costante per evidenziare la ribellione consapevole dentro queste mura.
Così, dopo due anni di segregazione negli spazi di Sicurezza Istituzionale mi presentano una punizione camuffata da “privilegio”: il mio trasferimento al
Questo si è verificato nella zona 3 del modulo di entrata, e nelle zone 7 e 5 di “segregazione e sicurezza istituzionale” del modulo C.O.C [centro di osservazione e classificazione, ndt.].
Ogni volta quando mi ribellavo cercavano di raggirarmi, tentando di farmi credere che erano miei amici, finché non ho fatto capire le mie posizioni davanti alla situazione, e aggredire le guardie diventò una necessità per poter sopravvivere qui dentro, una necessità costante per evidenziare la ribellione consapevole dentro queste mura.
Così, dopo due anni di segregazione negli spazi di Sicurezza Istituzionale mi presentano una punizione camuffata da “privilegio”: il mio trasferimento al
14 mar 2017 Leggi il testo completo...
Città del Messico: Attacco esplosivo-incendiario in solidarietà con le prigioniere anarchiche ad Aquisgrana (02/02/2017) [it]
Motivi per lottare ne abbiamo tanti. Abbiamo preso in considerazione la necessità di agire direttamente contro il Capitale, e troviamo sempre più motivi per continuare la lotta. Alcune settimane fa, ad esempio, alcune compagne sono state accusate di rapina in banca ad Aquisgrana, Germania; e comprendendo l’iter burocratico della “giustizia legittima” della borghesia, sono state private della libertà. Non dobbiamo dimenticare, come è già stato menzionato in questi spazi di diffusione, che l’espropriazione è un’azione giusta, diretta e parte della storia di ogni movimento rivoluzionario. Sottolineando lo slogan: “Che crimine è espropriare o incendiare una banca in confronto a fondarla?”
La rabbia e l’ira ci hanno rafforzato. Non possiamo più permetterci il lusso di rimanere nella passività e nella comodità condizionata che ci imprigionano in una “realtà” imposta da un gruppo di assassini.
All’alba del 2 febbraio di quest’anno, abbiamo concentrato il nostro dissenso in un contenitore con 8 litri di materiale altamente infiammabile, combinato con materiale esplosivo ed un semplice detonatore. Lo abbiamo collocato proprio in mezzo tra i due bancomat della filiale CitiBanamex, situata sull’incrocio tra la Eje 10 e la Xocoyoacán, causando un danno totale ad entrambi i bancomat e ai loro soldi, adesso carbonizzati. La succursale, a quanto pare, è rimasta chiusa per alcune settimane.<brr>Citigroup è il maggior rappresentante del disgustoso imperialismo. Le banche, i santuari del Capitale. E noi, le conseguenze del suo sistema disgustoso. Ogni giorni più consapevoli e affini alla lotta per la libertà.
Per quanto ci concerne, noi rimaniamo solidali con le compagne imprigionate in Germania, e con i compagni Luis Fernando Sotelo e Fernando Bársenas.
Né colpevoli né innocenti!
Prigionieri di guerra, sulle strade!
Che brucino i muri delle carceri!
Contro lo Stato, il Capitale e tutte le forme di autorità.
Cellula Incendiaria Gatti Notturni & Streghe Cattive – F.A.I./F.R.I
Mexico City: Eksplozivno-zapaljivi napad u znak soldiarnosti s anarhističkim zatvorenicama u Aachenu (02.02.2017.)
Imamo mnogo razloga za borbu. Mi smo uzeli u obzir potrebu za izravnim djelovanjem protiv Kapitala, i neprestano nalazimo sve više razloga da nastavimo borbu. Prije nekoliko tjedana, na primjer, par je drugarica optuženo za pljačku banke u
La rabbia e l’ira ci hanno rafforzato. Non possiamo più permetterci il lusso di rimanere nella passività e nella comodità condizionata che ci imprigionano in una “realtà” imposta da un gruppo di assassini.
All’alba del 2 febbraio di quest’anno, abbiamo concentrato il nostro dissenso in un contenitore con 8 litri di materiale altamente infiammabile, combinato con materiale esplosivo ed un semplice detonatore. Lo abbiamo collocato proprio in mezzo tra i due bancomat della filiale CitiBanamex, situata sull’incrocio tra la Eje 10 e la Xocoyoacán, causando un danno totale ad entrambi i bancomat e ai loro soldi, adesso carbonizzati. La succursale, a quanto pare, è rimasta chiusa per alcune settimane.<brr>Citigroup è il maggior rappresentante del disgustoso imperialismo. Le banche, i santuari del Capitale. E noi, le conseguenze del suo sistema disgustoso. Ogni giorni più consapevoli e affini alla lotta per la libertà.
Per quanto ci concerne, noi rimaniamo solidali con le compagne imprigionate in Germania, e con i compagni Luis Fernando Sotelo e Fernando Bársenas.
Né colpevoli né innocenti!
Prigionieri di guerra, sulle strade!
Che brucino i muri delle carceri!
Contro lo Stato, il Capitale e tutte le forme di autorità.
Cellula Incendiaria Gatti Notturni & Streghe Cattive – F.A.I./F.R.I
Mexico City: Eksplozivno-zapaljivi napad u znak soldiarnosti s anarhističkim zatvorenicama u Aachenu (02.02.2017.)
Imamo mnogo razloga za borbu. Mi smo uzeli u obzir potrebu za izravnim djelovanjem protiv Kapitala, i neprestano nalazimo sve više razloga da nastavimo borbu. Prije nekoliko tjedana, na primjer, par je drugarica optuženo za pljačku banke u
13 feb 2017 Leggi il testo completo...
Riproducibilità, diffusione dell’attacco e l’organizzazione informale [it]
“Negación” #8, settembre 2016 [tradotto dal messicano e pubblicato in inglese da “Avalanche” #8, settembre 2016], “Riproducibilità, diffusione dell’attacco contro il potere e alcuni punti correlati”
“Avalanche” #9, dicembre 2016, “La riproducibilità dell’attacco e l’organizzazione informale”
“L’immagine mediatica del “terrorista” lavora assieme alla polizia per difendere la pace sociale. Il cittadino applaude o si impaurisce, ma rimane sempre un cittadino, cioè uno spettatore. “La lotta armata” si presenta come una forma superiore di scontro sociale. Colui che è militarmente più caratteristico – secondo l’effetto spettacolare delle azioni – rappresenta l’autentico partito armato. Lo Stato, da parte sua, ha tutto l’interesse di ridurre la minaccia rivoluzionaria ad alcune organizzazioni armate per trasformare la sovversione in una battaglia campale tra due eserciti. Quello che il dominio teme è la rivolta generalizzata e anonima [...]”
“Una cosa è che gli anarchici possiedono armi, l’altra, molto differente, è essere un gruppo armato. [...]”
11 marzo 2009, un video intitolato “19 secondi di guerra sociale” è stato caricato on-line da qualche anonimo. Nel video tre combattenti anonimi, a viso coperto, mostrano con quale semplicità ed efficacia è possibile attaccare coloro che distruggono le nostre vite. Per attaccare una banca in un paio di secondi, bastano due martelli, una bomboletta e determinazione. Forse al momento l’aspetto più rilevante del video era l’approvazione riscossa su YouTube, bastava vedere i commenti per farsi un’idea. Ma dal punto di vista odierno la cosa più rilevante era, secondo noi, l’ondata di sabotaggi effettuati nella capitale messicana (e sicuramente anche nelle altre regioni) dopo la diffusione di questo video. La diffusione del sabotaggio non era casuale, era dovuta alla semplicità con cui questo simbolo di dominio veniva attaccato, e alla facilità con cui certi mezzi possono essere ottenuti; questo significa: riproducibilità.
Per un lungo periodo la maggioranza dei sabotaggi, che informalmente e anonimamente – o alcuni rivendicati – inondarono la Città del Messico e altre regioni del paese, condivideva una caratteristica che andava oltre ogni rivendicazione. Questa caratteristica consisteva nel fatto che gli attacchi erano realizzati con mezzi facilmente riproducibili, quindi accessibili ad ogni compagno o ad ognuno che sente il bisogno di attaccare quello che ci opprime e ci sfrutta. Anche oggi molti attacchi vengono realizzati in questo modo, potenziando la loro diffusione.
In un progetto di lotta insurrezionale e informale che intende diffondersi a, diciamo, livello sociale, ma anche tra i compagni, un elemento necessario e indispensabile è la riproducibilità. Concretamente, riproducibilità significa che gli atti di sabotaggio vengono realizzati con mezzi (ordigni incendiari, armi esplosive o altri strumenti) che possono essere facilmente costruiti e utilizzati, quindi facilmente ottenibili per ognuno. L’intento, oltre a questo, è che il sabotaggio possa essere a disposizione di tutti, che ogni persona possa accedere all’attacco contro quello che la reprime, e che non deva andare in cerca di gruppi già formati (e talvolta spettacolari) per imparare a fare delle cose. La riproducibilità si riferisce all’individuo che trova i mezzi per agire, incontrando compagni affini con i quali condividerà il sapere, discutendo cose prima e dopo l’azione.
Quando parliamo di informalità non parliamo solo di un metodo organizzativo di lotta anarchica, ma parliamo anche di uno strumento con cui l’individuo acquisisce un’autonomia assoluta, e perciò non è obbligato ad assoggettarsi all’ideologia del gruppo – gruppi che spesso presentano tinte autoritarie, ma ben camuffate da “libertarie” o “autonome”, inseriti nella necessità di passare all’attacco, subentrando nei progetti anarchici o individuali, per poi dopo sommergerli in una logica di sottomissione ad un apparato centrale. Ma è precisamente attraverso la discussione, la riflessione e la critica che l’individuo incontra il bisogno di convergere con altre individualità uniche, o con
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“Avalanche” #9, dicembre 2016, “La riproducibilità dell’attacco e l’organizzazione informale”
“L’immagine mediatica del “terrorista” lavora assieme alla polizia per difendere la pace sociale. Il cittadino applaude o si impaurisce, ma rimane sempre un cittadino, cioè uno spettatore. “La lotta armata” si presenta come una forma superiore di scontro sociale. Colui che è militarmente più caratteristico – secondo l’effetto spettacolare delle azioni – rappresenta l’autentico partito armato. Lo Stato, da parte sua, ha tutto l’interesse di ridurre la minaccia rivoluzionaria ad alcune organizzazioni armate per trasformare la sovversione in una battaglia campale tra due eserciti. Quello che il dominio teme è la rivolta generalizzata e anonima [...]”
“Una cosa è che gli anarchici possiedono armi, l’altra, molto differente, è essere un gruppo armato. [...]”
11 marzo 2009, un video intitolato “19 secondi di guerra sociale” è stato caricato on-line da qualche anonimo. Nel video tre combattenti anonimi, a viso coperto, mostrano con quale semplicità ed efficacia è possibile attaccare coloro che distruggono le nostre vite. Per attaccare una banca in un paio di secondi, bastano due martelli, una bomboletta e determinazione. Forse al momento l’aspetto più rilevante del video era l’approvazione riscossa su YouTube, bastava vedere i commenti per farsi un’idea. Ma dal punto di vista odierno la cosa più rilevante era, secondo noi, l’ondata di sabotaggi effettuati nella capitale messicana (e sicuramente anche nelle altre regioni) dopo la diffusione di questo video. La diffusione del sabotaggio non era casuale, era dovuta alla semplicità con cui questo simbolo di dominio veniva attaccato, e alla facilità con cui certi mezzi possono essere ottenuti; questo significa: riproducibilità.
Per un lungo periodo la maggioranza dei sabotaggi, che informalmente e anonimamente – o alcuni rivendicati – inondarono la Città del Messico e altre regioni del paese, condivideva una caratteristica che andava oltre ogni rivendicazione. Questa caratteristica consisteva nel fatto che gli attacchi erano realizzati con mezzi facilmente riproducibili, quindi accessibili ad ogni compagno o ad ognuno che sente il bisogno di attaccare quello che ci opprime e ci sfrutta. Anche oggi molti attacchi vengono realizzati in questo modo, potenziando la loro diffusione.
In un progetto di lotta insurrezionale e informale che intende diffondersi a, diciamo, livello sociale, ma anche tra i compagni, un elemento necessario e indispensabile è la riproducibilità. Concretamente, riproducibilità significa che gli atti di sabotaggio vengono realizzati con mezzi (ordigni incendiari, armi esplosive o altri strumenti) che possono essere facilmente costruiti e utilizzati, quindi facilmente ottenibili per ognuno. L’intento, oltre a questo, è che il sabotaggio possa essere a disposizione di tutti, che ogni persona possa accedere all’attacco contro quello che la reprime, e che non deva andare in cerca di gruppi già formati (e talvolta spettacolari) per imparare a fare delle cose. La riproducibilità si riferisce all’individuo che trova i mezzi per agire, incontrando compagni affini con i quali condividerà il sapere, discutendo cose prima e dopo l’azione.
Quando parliamo di informalità non parliamo solo di un metodo organizzativo di lotta anarchica, ma parliamo anche di uno strumento con cui l’individuo acquisisce un’autonomia assoluta, e perciò non è obbligato ad assoggettarsi all’ideologia del gruppo – gruppi che spesso presentano tinte autoritarie, ma ben camuffate da “libertarie” o “autonome”, inseriti nella necessità di passare all’attacco, subentrando nei progetti anarchici o individuali, per poi dopo sommergerli in una logica di sottomissione ad un apparato centrale. Ma è precisamente attraverso la discussione, la riflessione e la critica che l’individuo incontra il bisogno di convergere con altre individualità uniche, o con
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5 gen 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Incendiata stazione di servizio (01/2017) [it]
Ieri abbiamo attaccato un distributore nel viale Canl Prados a Tultitlán, Stato del Messico, con bombe incendiarie e molotov, provocando un incendio delle pompe di carburante, che non potevamo smettere di apprezzare o calcolare i danni.
Nostri motivi? Vendetta per i nostri compagni arrestati dalle forze dello Stato durante la protesta contro il “mega gasolinazo” [aumento di 20% ordinato dallo Stato, n.d.t.] che affama la nostra gente per beneficiare i ricchi e i potenti. Ma questo non era il nostro unico motivo, vogliamo anche condannare e attaccare il progresso, lo sviluppo e la totalità del progetto civilizzatore che calpesta e distrugge la madre terra.
FINCHE’ TUTTI I MURI DI TUTTE LE CARCERI NON SARANNO DISTRUTTI!
INCENDIAMO QUELLO CHE DEVE ESSERE INCENDIATO!
IN DIFESA DI MADRE TERRA CON TUTTI I MEZZI NECESSARI!
Cordialmente: “Punky Mauri” Cellula d’Azione Informale – FAI/IRF
Meksiko: Zapaljena benzinska postaja (01.2017.)
Jučer smo napali jednu benzinsku postaju u aleji Canl Prados u Tultitlánu, Država Meksiko, zapaljivim bombama i molotovima, te prouzročili požar na pumpama goriva, kojem se nismo mogli prestati diviti ili izračunati nanijetu štetu.
Naši razlozi? Osveta za naše drugove koje su uhapsile državne snage na prosvjedu protiv “mega gasolinazo” [državna odredba o povećanju cijena goriva za 20%, nap.prev.], koja iscrpljuje naš narod da bi bogati i moćnici imali koristi. Ali to nije bio naš jedini razlog, želimo također osuditi i napasti napredak, razvoj i sav projekt civilizacije koji gazi i uništava majku zemlju.
SVE DOK SVI ZIDOVI ZATVORA NE BUDU UNIŠTENI!
SPALIMO ŠTO TREBA BITI SPALJENO!
ZAŠTITIMO MAJKU ZEMLJU SVIM RASPOLOŽIVIM SREDSTVIMA!
Srdačno: “Punky Mauri” Ćelija Neformalne Akcije – FAI/IRF
Nostri motivi? Vendetta per i nostri compagni arrestati dalle forze dello Stato durante la protesta contro il “mega gasolinazo” [aumento di 20% ordinato dallo Stato, n.d.t.] che affama la nostra gente per beneficiare i ricchi e i potenti. Ma questo non era il nostro unico motivo, vogliamo anche condannare e attaccare il progresso, lo sviluppo e la totalità del progetto civilizzatore che calpesta e distrugge la madre terra.
FINCHE’ TUTTI I MURI DI TUTTE LE CARCERI NON SARANNO DISTRUTTI!
INCENDIAMO QUELLO CHE DEVE ESSERE INCENDIATO!
IN DIFESA DI MADRE TERRA CON TUTTI I MEZZI NECESSARI!
Cordialmente: “Punky Mauri” Cellula d’Azione Informale – FAI/IRF
Meksiko: Zapaljena benzinska postaja (01.2017.)
Jučer smo napali jednu benzinsku postaju u aleji Canl Prados u Tultitlánu, Država Meksiko, zapaljivim bombama i molotovima, te prouzročili požar na pumpama goriva, kojem se nismo mogli prestati diviti ili izračunati nanijetu štetu.
Naši razlozi? Osveta za naše drugove koje su uhapsile državne snage na prosvjedu protiv “mega gasolinazo” [državna odredba o povećanju cijena goriva za 20%, nap.prev.], koja iscrpljuje naš narod da bi bogati i moćnici imali koristi. Ali to nije bio naš jedini razlog, želimo također osuditi i napasti napredak, razvoj i sav projekt civilizacije koji gazi i uništava majku zemlju.
SVE DOK SVI ZIDOVI ZATVORA NE BUDU UNIŠTENI!
SPALIMO ŠTO TREBA BITI SPALJENO!
ZAŠTITIMO MAJKU ZEMLJU SVIM RASPOLOŽIVIM SREDSTVIMA!
Srdačno: “Punky Mauri” Ćelija Neformalne Akcije – FAI/IRF
5 gen 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Testo di Fernando Barcenas per C.N.A. Marsiglia (01/12/2016) [it]
Dal Carcere Nord di Città del Messico, 1 dicembre 2016
Nelle carceri di Città del Messico l’isolamento viene utilizzato come una misura disciplinare di massa per estorcere ed estirpare dai detenuti ogni singolo centesimo.
“All’interno” di queste città con più di 50.000 detenuti maschi e femmine, il capitalismo è quello che è, non è camuffato, non porta la maschera democratica. E oggi annuncia la sua legge elementare in modo chiaro: noi, gli emarginati, saremo sterminati. Ma non prima di offrire anche l’ultima goccia del nostro lavoro da schiavi, il nostro mal pagato sudore amaro, amaro perché sappiamo che è contro la nostra volontà.
Nel frattempo dettano le condizioni di partecipazione nel loro scambio: “Entra nel furgone o ti abbatte.” Chiedono cinicamente che molti codardi entrino nelle file della mafia perché sanno che non avranno il coraggio di abbandonare le proprie comodità.
Però, il carcere non è sempre stato così...
La valanga di droghe che si rovescia su di esso lo ha trasformato in un’immensa casa di pazzi, dove i bisogni dei detenuti vengono soddisfatti per meglio derubarli, spingendoli in una vita di automi agli ordini del commercio...
Per questo motivo è così importante non smettere di immaginare ed essere sensibili. Nonostante loro cercano di trasformarci in macchine da guerra.
Adesso rimangono solo azione e solidarietà, sapendo che il carcere non è nient’altro che la società in cui viviamo.
In guerra fino alla liberazione totale.
Fernando Barcenas
Nelle carceri di Città del Messico l’isolamento viene utilizzato come una misura disciplinare di massa per estorcere ed estirpare dai detenuti ogni singolo centesimo.
“All’interno” di queste città con più di 50.000 detenuti maschi e femmine, il capitalismo è quello che è, non è camuffato, non porta la maschera democratica. E oggi annuncia la sua legge elementare in modo chiaro: noi, gli emarginati, saremo sterminati. Ma non prima di offrire anche l’ultima goccia del nostro lavoro da schiavi, il nostro mal pagato sudore amaro, amaro perché sappiamo che è contro la nostra volontà.
Nel frattempo dettano le condizioni di partecipazione nel loro scambio: “Entra nel furgone o ti abbatte.” Chiedono cinicamente che molti codardi entrino nelle file della mafia perché sanno che non avranno il coraggio di abbandonare le proprie comodità.
Però, il carcere non è sempre stato così...
La valanga di droghe che si rovescia su di esso lo ha trasformato in un’immensa casa di pazzi, dove i bisogni dei detenuti vengono soddisfatti per meglio derubarli, spingendoli in una vita di automi agli ordini del commercio...
Per questo motivo è così importante non smettere di immaginare ed essere sensibili. Nonostante loro cercano di trasformarci in macchine da guerra.
Adesso rimangono solo azione e solidarietà, sapendo che il carcere non è nient’altro che la società in cui viviamo.
In guerra fino alla liberazione totale.
Fernando Barcenas
2 gen 2017 Leggi il testo completo...
Messico: Rivendicazione delle cellule incendiarie “Lobxs Negrxs” e “Mario Buda” – FAI/FRI (07/12/2016) [it]
All’alba del 7 dicembre abbiamo collocato e attivato un ordigno incendiario su uno dei molti bankomat nella putrida città di Tijuana.
L’ordigno era composto da 250 grammi di polvere nera e 250 di Salaz [nitrato di potassio e zucchero, n.d.t.], il pacchetto è stato attaccato ad una tanica di 8 litri di benzina e ad una miccia fatta in casa per l’attivazione.
La violenza si attacca con violenza, attacchiamo l’oppressore che ci istruisce fin dall’infanzia, ammazzando la nostra libertà.
La lotta e le idee anarchiche una volta radicate sono come semi che crescono, e non si torna mai più allo stato primario, perciò non ci fermeranno, compagni, qui ed ora il nostro cuore è nero e questo non cambierà mai, continueremo ad intraprendere azioni di notte, all’alba, in qualsiasi giorno, questo non è l’inizio, e tanto meno la fine.
La nostra arma più potente sono le idee accompagnate da azioni, che riaffermano ogni parola pronunciata, ogni pensiero.
La nostra posizione in confronto all’articolo pubblicato dalla rivista “indipendente” e “alternativa”, Contralínea, ci chiarisce ancora di più che sono sempre devoti a partecipare ai giochi di Stato, identificando gli anarchici d’azione e molti altri progetti significativi. Ma, ci dimostra anche che ad alcuni anarco-moralisti ed anarco-attori piace essere sotto i riflettori dello Stato e dei media, concedendo interviste. A noi, però, non interessa questa specie di anarchici di “professione” e “solidali”. Noi sappiamo che sono dei rossi travestiti di nero, mentre certi altri vestono la tonaca con la morale cristiane nella mente. Per questo, ripetiamo che non sono né nostri compagni né complici, sono attori che vendono democrazia sociale.
Solidarietà d’azione con i compagni anarchici del Cile: Natalia Collado, Javier Pino, Freddy, Marcelo and Juan.
Solidarietà con Fernando Bárcenas, rimasto fermo nelle sue idee, non cercando sostegno nelle leggi.
Solidarietà con i compagni sequestrati nell’operazione Scripta Manent.
Fuoco e Dinamite alle carceri con i secondini dentro
Pietre, bombe, coltelli e scritti contro l’autorità
Morte alle piattaforme
Notti di sovversione e fuoco con i nostri complici; forza ai compagni fuggitivi
Celula Incendiaria “Lobxs Negrxs”- FAI/FRI
Celula Incendiaria “Mario Buda”- FAI/FRI
Meksiko: Izjava o preuzimanju odgovornosti zapaljivih ćelija “Crni Vukovi” i “Mario Buda” – FAI/FRI (07.12.2016.)
U zoru 7. decembra postavili smo i aktivirali jednu zapaljivu napravu na jedan od mnogih bankomata u ovom trulom gradu Tijuani.
Naprava je bila sastavljena od 250 grama baruta i 250 Salaza [nitrata i šećera, nap.prev.], paket je priljepljen na taniku od 8 litara benzina i fitilj kućne izrade za aktivaciju.
Nasilje se napada nasiljem, napadnimo ugnjetavača koji nas odgaja od djetinjstva, ubijajući našu slobodu.
Anarhistička borbe i ideje kada se jednom zasade, kao sjeme rastu i nema više povratka na izvorno stanja, zato neće nas zaustaviti, drugovi, sada i ovdje naše srce je crno i ništa se neće izmijeniti. Nastavit ćemo djelovati noću, u zoru, bilo kojeg dana, to nije početak, a još manje kraj.
Naše najmoćnije oružje su naše ideje popraćene djelima koja potvrđuju sve što kažemo, što mislimo.
Naš stav prema jednom članku objavljenom u “neovisnom” i “alternativnom” časopisu Contralinea samo nam naglašava
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L’ordigno era composto da 250 grammi di polvere nera e 250 di Salaz [nitrato di potassio e zucchero, n.d.t.], il pacchetto è stato attaccato ad una tanica di 8 litri di benzina e ad una miccia fatta in casa per l’attivazione.
La violenza si attacca con violenza, attacchiamo l’oppressore che ci istruisce fin dall’infanzia, ammazzando la nostra libertà.
La lotta e le idee anarchiche una volta radicate sono come semi che crescono, e non si torna mai più allo stato primario, perciò non ci fermeranno, compagni, qui ed ora il nostro cuore è nero e questo non cambierà mai, continueremo ad intraprendere azioni di notte, all’alba, in qualsiasi giorno, questo non è l’inizio, e tanto meno la fine.
La nostra arma più potente sono le idee accompagnate da azioni, che riaffermano ogni parola pronunciata, ogni pensiero.
La nostra posizione in confronto all’articolo pubblicato dalla rivista “indipendente” e “alternativa”, Contralínea, ci chiarisce ancora di più che sono sempre devoti a partecipare ai giochi di Stato, identificando gli anarchici d’azione e molti altri progetti significativi. Ma, ci dimostra anche che ad alcuni anarco-moralisti ed anarco-attori piace essere sotto i riflettori dello Stato e dei media, concedendo interviste. A noi, però, non interessa questa specie di anarchici di “professione” e “solidali”. Noi sappiamo che sono dei rossi travestiti di nero, mentre certi altri vestono la tonaca con la morale cristiane nella mente. Per questo, ripetiamo che non sono né nostri compagni né complici, sono attori che vendono democrazia sociale.
Solidarietà d’azione con i compagni anarchici del Cile: Natalia Collado, Javier Pino, Freddy, Marcelo and Juan.
Solidarietà con Fernando Bárcenas, rimasto fermo nelle sue idee, non cercando sostegno nelle leggi.
Solidarietà con i compagni sequestrati nell’operazione Scripta Manent.
Fuoco e Dinamite alle carceri con i secondini dentro
Pietre, bombe, coltelli e scritti contro l’autorità
Morte alle piattaforme
Notti di sovversione e fuoco con i nostri complici; forza ai compagni fuggitivi
Celula Incendiaria “Lobxs Negrxs”- FAI/FRI
Celula Incendiaria “Mario Buda”- FAI/FRI
Meksiko: Izjava o preuzimanju odgovornosti zapaljivih ćelija “Crni Vukovi” i “Mario Buda” – FAI/FRI (07.12.2016.)
U zoru 7. decembra postavili smo i aktivirali jednu zapaljivu napravu na jedan od mnogih bankomata u ovom trulom gradu Tijuani.
Naprava je bila sastavljena od 250 grama baruta i 250 Salaza [nitrata i šećera, nap.prev.], paket je priljepljen na taniku od 8 litara benzina i fitilj kućne izrade za aktivaciju.
Nasilje se napada nasiljem, napadnimo ugnjetavača koji nas odgaja od djetinjstva, ubijajući našu slobodu.
Anarhistička borbe i ideje kada se jednom zasade, kao sjeme rastu i nema više povratka na izvorno stanja, zato neće nas zaustaviti, drugovi, sada i ovdje naše srce je crno i ništa se neće izmijeniti. Nastavit ćemo djelovati noću, u zoru, bilo kojeg dana, to nije početak, a još manje kraj.
Naše najmoćnije oružje su naše ideje popraćene djelima koja potvrđuju sve što kažemo, što mislimo.
Naš stav prema jednom članku objavljenom u “neovisnom” i “alternativnom” časopisu Contralinea samo nam naglašava
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19 dic 2016 Leggi il testo completo...
Oaxaca [Messico]: Attacco esplosivo contro Banca Santander e PRODECON (11/12/2016) [it]
Il giorno 11 dicembre 2013 il compagno anarchico Sebastián Oversluij è stato assassinato da una guardia di sicurezza, mentre cercava di rapinare una banca in Cile.
Oggi abbiamo deciso di attaccare con ordigni esplosivi una succursale della Banca Santander e un ufficio di PRODECON* (del Ministero delle Finanze) ad Oaxaca.
Ricordando i tre anni da questo episodio non per trasformarlo in un martire né per vittimizzare la sua morte, ma nel nome di tutte le azioni illegali e clandestine che sorgono, sono sorte e sorgeranno in questa guerra.
Sottolineiamo che noi (BAIBF/Brigata di Azione Informale Bruno Filippi) non abbiamo nulla a che fare con gli pseudo-anarchici di sinistra che si trovano in balìa e difendono gli interessi delle organizzazioni sociali e sindacali, dato che noi abbiamo optato per affinità individuali antagoniste e informali, e per la distruzione totale di questa società carceraria e di tutte le sue strutture.
Ci assumiamo piena complicità con nostri compagni in fuga e con tutti coloro che cospirano e attaccano in clandestinità. Questa azione è anche un abbraccio fraterno a tutti i prigionieri detenuti nelle istituzioni di tutti gli Stati di merda.
Brigata di Azione Informale Bruno Filippi
*n.d.t. in inglese: Ufficio del Procuratore per la Difesa dei Contribuenti
Oaxaca [Meksiko]: Eksplozivni napad na Banku Santander i PRODECON
11. decembra 2013. anarhističkog druga Sebastiana Oversluija ubio je zaštitar, dok je pokušavao opljačkati podružnicu jedne banke u Čileu.
Danas smo odlučili napasti eksplozivnim napravama jednu podružnicu Banke Santander i jedan ured PRODECON-a (od Ministarstva financija) u Oaxaci.
U sjećanje na tri godine od tog događaja ne da bi ga pretvorili u mučenika ili njegovu smrt u žrtvu, nego u ime svih nezakonitih i tajnih djela koja se pojavljuju, pojavila se i pojavljivat će se u ovom ratu.
Naglašavamo da mi (BAIBF/Brigada Neformalne Akcije Bruno Filippi) nemamo veze s ljevičarskim pseudo-anarhistima koji
....
Oggi abbiamo deciso di attaccare con ordigni esplosivi una succursale della Banca Santander e un ufficio di PRODECON* (del Ministero delle Finanze) ad Oaxaca.
Ricordando i tre anni da questo episodio non per trasformarlo in un martire né per vittimizzare la sua morte, ma nel nome di tutte le azioni illegali e clandestine che sorgono, sono sorte e sorgeranno in questa guerra.
Sottolineiamo che noi (BAIBF/Brigata di Azione Informale Bruno Filippi) non abbiamo nulla a che fare con gli pseudo-anarchici di sinistra che si trovano in balìa e difendono gli interessi delle organizzazioni sociali e sindacali, dato che noi abbiamo optato per affinità individuali antagoniste e informali, e per la distruzione totale di questa società carceraria e di tutte le sue strutture.
Ci assumiamo piena complicità con nostri compagni in fuga e con tutti coloro che cospirano e attaccano in clandestinità. Questa azione è anche un abbraccio fraterno a tutti i prigionieri detenuti nelle istituzioni di tutti gli Stati di merda.
Brigata di Azione Informale Bruno Filippi
*n.d.t. in inglese: Ufficio del Procuratore per la Difesa dei Contribuenti
Oaxaca [Meksiko]: Eksplozivni napad na Banku Santander i PRODECON
11. decembra 2013. anarhističkog druga Sebastiana Oversluija ubio je zaštitar, dok je pokušavao opljačkati podružnicu jedne banke u Čileu.
Danas smo odlučili napasti eksplozivnim napravama jednu podružnicu Banke Santander i jedan ured PRODECON-a (od Ministarstva financija) u Oaxaci.
U sjećanje na tri godine od tog događaja ne da bi ga pretvorili u mučenika ili njegovu smrt u žrtvu, nego u ime svih nezakonitih i tajnih djela koja se pojavljuju, pojavila se i pojavljivat će se u ovom ratu.
Naglašavamo da mi (BAIBF/Brigada Neformalne Akcije Bruno Filippi) nemamo veze s ljevičarskim pseudo-anarhistima koji
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13 dic 2016 Leggi il testo completo...
Messico: Manifesto di solidarietà con gli anarchici arrestati nell’operazione Scripta Manent (10/2016) [it]
Solidarietà rivoluzionaria
con i compagni
anarchici arrestati
nell’operazione Scripta Manent
Distruggi quello che ti distrugge
Rispondere alla repressione significa passare
all’attacco, solo così possiamo
aiutare i nostri compagni detenuti
Revolucionarna solidarnost
s anarhističkim
drugovima uhapšenima
u operaciji Scripta Manent
Uništi ono
...
con i compagni
anarchici arrestati
nell’operazione Scripta Manent
Distruggi quello che ti distrugge
Rispondere alla repressione significa passare
all’attacco, solo così possiamo
aiutare i nostri compagni detenuti
Revolucionarna solidarnost
s anarhističkim
drugovima uhapšenima
u operaciji Scripta Manent
Uništi ono
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13 ott 2016 Leggi il testo completo...
Messico: Riflessioni dell’anarchico Fernando Bárcenas nel foglio anti-carcerario “El Canero” (06/2016) [it]
Fernando Bárcenas Castillo è un giovane anarchico, musicista e studente della Facoltà di Lettere Vallejo di Città del Messico. Ha vent’anni ed è arrestato il 13 dicembre 2012 durante una protesta contro l’aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana. Viene accusato di aver bruciato l’albero natalizio della Coca-Cola, e da allora si trova nel Carcere Nord in Messico. Nel dicembre 2014 è condannato a cinque anni e nove mesi per attacco all’ordine pubblico e per criminalità organizzata. Ha fatto appello e adesso sta aspettando la decisione. In carcere Fernando ha organizzato alcuni progetti informativi come riviste e il foglio anti-carcerario “El Canero”.
Riflessioni Fernando Bárcenas sul foglio “El Canero”, Carcere Nord, Città del Messico, giugno 2016
Il progetto “El Canero” nasce da ore di noia, da discussioni condivise e da riflessioni nelle celle d’isolamento in zona 3 nell’area d’ingresso, osservando la routine e comprendendo che dobbiamo sempre ricominciare; in questo modo è nato il bisogno di ridare qualche significato.
Qual era il significato della vera lotta contro il dominio e lo Stato?
Significa ancora qualcosa per continuare ciecamente a credere nelle mie idee?
La mia testa si era riempita di domande ed allora ho capito che avevo bisogno di trovare un modo per non soccombere all’angoscia e alla disperazione...
All’inizio ho cominciato a scrivere per iniziare un dialogo con me stesso, poi quando ho concepito il modo in cui materializzare la mia libertà interiore l’ho utilizzata come luogo di introspezione, partendo dal punto quando mi sono trovato con i miei carcerieri, le mie carceri soggettive, i miei comportamenti autoritari e remissivi, un luogo che ha acquistato significato solo ritrovando me stesso, e questo è di fatto diventato uno strumento per riconquistare fiducia nella mia individualità unica e libera.
Poi, sono arrivate le domande.
Ha senso scrivere a sé stessi?
Di cosa avevo bisogno per spezzare le sbarre dell’isolamento?
Le domande infinite mi hanno portato ad una ed unica risposta: “Scrivere!”
Se la libertà è indispensabile e apprezzata come la vita stessa, fino al punto che preferiamo sacrificare la nostra vita che sottometterla alla schiavitù e alle catene, allora perché non lottare per diffondere la libertà e renderla possibile agli altri, per provare la sensazione di libertà e di pienezza che ci dà, scorrendo attraverso il nostro corpo ogni volta che usciamo dai confini legali, dalle norme sociali, qui ed adesso?
Noi siamo i protagonisti della rivolta, e in ogni atto decisivo guardiamo a noi stessi come a degli esseri capaci di autodeterminazione, capaci di riprendersi le vite e di andare avanti in modo coerente verso la sperimentazione e la creazione di nuove forme di relazioni, senza trasformasi in istituzioni sociali strada facendo. Per questo motivo dobbiamo, sia fuori che dentro le mura del carcere materiale, riflettere e chiederci: siamo contenti di vivere sottomettendoci a tali condizioni? Vogliamo distruggere la realtà o la vogliamo solo trasformarla? Ma soprattutto dobbiamo sapere se abbiamo davvero fatto questa scelta, se è davvero nostra.
Fernando Bárcenas
Carcere Nord, Città del Messico
Meksiko: Razmatranja anarhističkog zatvorenika Fernanda Barcenasa u anti-zatvorskom listu “El Canero” (06.2016.)
Fernando Bárcenas Castillo je jedan mladi anarhist, glazbenik i student Filozofskog fakulteta Vallejo u Mexico Cityju. Ima dvadeset godina i uhapšen je 13.12.2012. tokom jednog prosvjeda protiv poskupljenja karte podzemne željeznice. Optužen je za paljenje božićnog drvca Coca-Cole i od tada se nalazi u Sjevernom zatvoru Meksika. U decembru 2014. osuđen je na pet godina i devet mjeseci pod optužbom za napad na javni red i za organizirani kriminal. Uložio je žalbu i sada čeka odluku. U zatvoru je Fernando
...
Riflessioni Fernando Bárcenas sul foglio “El Canero”, Carcere Nord, Città del Messico, giugno 2016
Il progetto “El Canero” nasce da ore di noia, da discussioni condivise e da riflessioni nelle celle d’isolamento in zona 3 nell’area d’ingresso, osservando la routine e comprendendo che dobbiamo sempre ricominciare; in questo modo è nato il bisogno di ridare qualche significato.
Qual era il significato della vera lotta contro il dominio e lo Stato?
Significa ancora qualcosa per continuare ciecamente a credere nelle mie idee?
La mia testa si era riempita di domande ed allora ho capito che avevo bisogno di trovare un modo per non soccombere all’angoscia e alla disperazione...
All’inizio ho cominciato a scrivere per iniziare un dialogo con me stesso, poi quando ho concepito il modo in cui materializzare la mia libertà interiore l’ho utilizzata come luogo di introspezione, partendo dal punto quando mi sono trovato con i miei carcerieri, le mie carceri soggettive, i miei comportamenti autoritari e remissivi, un luogo che ha acquistato significato solo ritrovando me stesso, e questo è di fatto diventato uno strumento per riconquistare fiducia nella mia individualità unica e libera.
Poi, sono arrivate le domande.
Ha senso scrivere a sé stessi?
Di cosa avevo bisogno per spezzare le sbarre dell’isolamento?
Le domande infinite mi hanno portato ad una ed unica risposta: “Scrivere!”
Se la libertà è indispensabile e apprezzata come la vita stessa, fino al punto che preferiamo sacrificare la nostra vita che sottometterla alla schiavitù e alle catene, allora perché non lottare per diffondere la libertà e renderla possibile agli altri, per provare la sensazione di libertà e di pienezza che ci dà, scorrendo attraverso il nostro corpo ogni volta che usciamo dai confini legali, dalle norme sociali, qui ed adesso?
Noi siamo i protagonisti della rivolta, e in ogni atto decisivo guardiamo a noi stessi come a degli esseri capaci di autodeterminazione, capaci di riprendersi le vite e di andare avanti in modo coerente verso la sperimentazione e la creazione di nuove forme di relazioni, senza trasformasi in istituzioni sociali strada facendo. Per questo motivo dobbiamo, sia fuori che dentro le mura del carcere materiale, riflettere e chiederci: siamo contenti di vivere sottomettendoci a tali condizioni? Vogliamo distruggere la realtà o la vogliamo solo trasformarla? Ma soprattutto dobbiamo sapere se abbiamo davvero fatto questa scelta, se è davvero nostra.
Fernando Bárcenas
Carcere Nord, Città del Messico
Meksiko: Razmatranja anarhističkog zatvorenika Fernanda Barcenasa u anti-zatvorskom listu “El Canero” (06.2016.)
Fernando Bárcenas Castillo je jedan mladi anarhist, glazbenik i student Filozofskog fakulteta Vallejo u Mexico Cityju. Ima dvadeset godina i uhapšen je 13.12.2012. tokom jednog prosvjeda protiv poskupljenja karte podzemne željeznice. Optužen je za paljenje božićnog drvca Coca-Cole i od tada se nalazi u Sjevernom zatvoru Meksika. U decembru 2014. osuđen je na pet godina i devet mjeseci pod optužbom za napad na javni red i za organizirani kriminal. Uložio je žalbu i sada čeka odluku. U zatvoru je Fernando
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11 ott 2016 Leggi il testo completo...
Ecatepec [Messico] – Sabotaggio esplosivo-incendiario dei veicoli di polizia (13/09/2016) [it]
“Le tigri della collera sono più sagge dei cavalli dell’istruzione” W. Blake
All’alba del 13 settembre, alle ore 3:30, due ordigni esplosivo-incendiari sono stati collocati su due veicoli di polizia nella stazione di polizia del quartiere Rio de Luz ad Ecatepec de Morelos, nello Stato del Messico. Bla, bla, bla, perché lo stai leggendo se già lo sai?
Noi pensiamo che lo spettacolo del presunto “movimento anarchico in Messico” è troppo focalizzato sull’estetica, sul mettersi in posa, sul narcisismo e la simulazione, e che ben poco si dedica ad assumere un ruolo nella guerra materiale contro tutto l’esistente, molto rumore e poca azione, sappiamo che esistono modi completamente differenti per comprendere la realtà e che non esiste autorità morale per giudicarli, ma nonostante questo abbiamo un paio di cose da dire:
1. – La solenne formalità e il carattere messianico di molti discorsi “anarchici” possono provocare solo delle risate, dato che apparentamene si vantano della loro grande dedizione alla “causa”, però con poca voglia di rischiare le comodità quotidiane, che si traduce in azioni mediocri che solamente lusingano l’ego, acquistando protagonismo senza infliggere un colpo incisivo al sistema.
2. – Secondo noi la violenza può e dovrebbe essere demistificata e diventare usuale, messa a disposizione di ogni individualità, senza trasformarsi nel professionismo o nell’eroismo rivoluzionario. Noi non ci identifichiamo con la figura del guerrigliero urbano, del vendicatore anonimo ecc.
3. – Utopia e rivoluzione ci interessano ben poco. Vogliamo vendetta. Non abbiamo né un programma né un’ideologia, abbiamo solo fegato, le nostre delusioni, desideri egoistici, capricci, ire ecc.
4. – Non vogliamo contribuire alla mediocrità pensando che un semplice sabotaggio può rappresentare un duro colpo per la macchina colossale che ci uccide quotidianamente. Sappiamo che le perdite causate sono minime in confronto all’infinità di vite annientate da questa merdosa normalità in cui viviamo.
5. – Ancor meno ci interessano le energie sprecate per gli eventi, spettacoli, feste e stupidità che solamente rafforzano gli ego patetici dei partecipanti ed alleviano la colpa ai loro organizzatori. Sappiamo che molte di queste iniziative vengono fatte in buona fede con lo scopo di raccogliere fondi per questo o quel progetto, per i compagni detenuti ecc. Però, il fatto di indirizzare tutte le energie su questi argomenti, simulando ed alludendo ad una guerra fittizia contro il sistema, lasciando tutto alla teoria, alle parole, chiacchiere, canzoni e feste, ci fa girare le ovaie/coglioni. La nostra vendetta non è per “essere felici”, la nostra vendetta è materiale e relativamente immediata, non c’è nessuna speranza in tempi migliori o “più favorevoli”.
6. – Al diavolo le masse.
7. – Vogliamo incoraggiare la banda ad armarsi e a divertirsi eseguendo attacchi propri nelle loro vite quotidiane, nei loro quartieri, scuole, ovunque. Deridiamo le formalità e le solennità che solo rafforzano un ego fraudolento, ma senza causare nessun danno. Sono quindi innocui.
8. – Allora, velocemente, volevamo solo ridere per un po’, senza tanto battersi il petto “insurrezionale”, senza molta moralità e solennità libertaria, abbiamo realizzato una beffa non importante, uguale alla presunta insurrezione/guerra che i sinistroidi, rossi, anarcoidi e altri ribelli sostengono di condurre.
9. – Non c’è altro motivo all’infuori di adesso, “abbiamo” solo l’immediato.
10. – Per espandere il caos, continuare il pazzo vandalismo, più azzione e meno pararsi il culo.
Animo delinquenza!
P.S.: IHIH-OHOH
Celula Chichi
Ecatepec [Meksiko] – Eksplozivno-zapaljiva sabotaža policijskih vozila (13.09.2016.)
“Tigrovi bijesa mudriji su od konja pouke” W. Blake
U zoru 13. septembra, u 3:30, postavili smo dvije eksplozivno-zapaljive naprave u dva policijska vozila u policijskoj stanici četvrti Rio de Luz u Ecatepec de Morelosu, Meksička Država. Bla, bla, bla, zašto čitaš ako već znaš?
Mi mislimo da je spektakl navodnog “anarhističkog pokreta u Meksiku” previše usmjeren na estetiku, pozerstvo, narcizizam i simulaciju, i da se nedovoljno trudi preuzeti ulogu u materijalnom ratu protiv svega postojećeg, mnogo buke a malo djela, znamo da postoje sasvim različiti načini shvaćanja realnosti i da ne postoji moralni autoritet koji bi ih ocjenjivao, ali unatoč tome postoji nekoliko stvari koje bi željeli reći:
1. – Uzvišena formalnost i mesijanski karakter brojnih “anarhističkih” diskursa mogu izazvati samo smijeh, pošto se navodno hvališu svojom velikom posvečenošću “ideji”, ali nevoljni da izlože riziku svakodnevne komoditete, što se prevodi u osrednje djelovanje koje samo glanca ego, dobivajući na protagonizmu bez da nanesu značajan udarac sistemu.
2. – Po nama se nasilje
...
All’alba del 13 settembre, alle ore 3:30, due ordigni esplosivo-incendiari sono stati collocati su due veicoli di polizia nella stazione di polizia del quartiere Rio de Luz ad Ecatepec de Morelos, nello Stato del Messico. Bla, bla, bla, perché lo stai leggendo se già lo sai?
Noi pensiamo che lo spettacolo del presunto “movimento anarchico in Messico” è troppo focalizzato sull’estetica, sul mettersi in posa, sul narcisismo e la simulazione, e che ben poco si dedica ad assumere un ruolo nella guerra materiale contro tutto l’esistente, molto rumore e poca azione, sappiamo che esistono modi completamente differenti per comprendere la realtà e che non esiste autorità morale per giudicarli, ma nonostante questo abbiamo un paio di cose da dire:
1. – La solenne formalità e il carattere messianico di molti discorsi “anarchici” possono provocare solo delle risate, dato che apparentamene si vantano della loro grande dedizione alla “causa”, però con poca voglia di rischiare le comodità quotidiane, che si traduce in azioni mediocri che solamente lusingano l’ego, acquistando protagonismo senza infliggere un colpo incisivo al sistema.
2. – Secondo noi la violenza può e dovrebbe essere demistificata e diventare usuale, messa a disposizione di ogni individualità, senza trasformarsi nel professionismo o nell’eroismo rivoluzionario. Noi non ci identifichiamo con la figura del guerrigliero urbano, del vendicatore anonimo ecc.
3. – Utopia e rivoluzione ci interessano ben poco. Vogliamo vendetta. Non abbiamo né un programma né un’ideologia, abbiamo solo fegato, le nostre delusioni, desideri egoistici, capricci, ire ecc.
4. – Non vogliamo contribuire alla mediocrità pensando che un semplice sabotaggio può rappresentare un duro colpo per la macchina colossale che ci uccide quotidianamente. Sappiamo che le perdite causate sono minime in confronto all’infinità di vite annientate da questa merdosa normalità in cui viviamo.
5. – Ancor meno ci interessano le energie sprecate per gli eventi, spettacoli, feste e stupidità che solamente rafforzano gli ego patetici dei partecipanti ed alleviano la colpa ai loro organizzatori. Sappiamo che molte di queste iniziative vengono fatte in buona fede con lo scopo di raccogliere fondi per questo o quel progetto, per i compagni detenuti ecc. Però, il fatto di indirizzare tutte le energie su questi argomenti, simulando ed alludendo ad una guerra fittizia contro il sistema, lasciando tutto alla teoria, alle parole, chiacchiere, canzoni e feste, ci fa girare le ovaie/coglioni. La nostra vendetta non è per “essere felici”, la nostra vendetta è materiale e relativamente immediata, non c’è nessuna speranza in tempi migliori o “più favorevoli”.
6. – Al diavolo le masse.
7. – Vogliamo incoraggiare la banda ad armarsi e a divertirsi eseguendo attacchi propri nelle loro vite quotidiane, nei loro quartieri, scuole, ovunque. Deridiamo le formalità e le solennità che solo rafforzano un ego fraudolento, ma senza causare nessun danno. Sono quindi innocui.
8. – Allora, velocemente, volevamo solo ridere per un po’, senza tanto battersi il petto “insurrezionale”, senza molta moralità e solennità libertaria, abbiamo realizzato una beffa non importante, uguale alla presunta insurrezione/guerra che i sinistroidi, rossi, anarcoidi e altri ribelli sostengono di condurre.
9. – Non c’è altro motivo all’infuori di adesso, “abbiamo” solo l’immediato.
10. – Per espandere il caos, continuare il pazzo vandalismo, più azzione e meno pararsi il culo.
Animo delinquenza!
P.S.: IHIH-OHOH
Celula Chichi
Ecatepec [Meksiko] – Eksplozivno-zapaljiva sabotaža policijskih vozila (13.09.2016.)
“Tigrovi bijesa mudriji su od konja pouke” W. Blake
U zoru 13. septembra, u 3:30, postavili smo dvije eksplozivno-zapaljive naprave u dva policijska vozila u policijskoj stanici četvrti Rio de Luz u Ecatepec de Morelosu, Meksička Država. Bla, bla, bla, zašto čitaš ako već znaš?
Mi mislimo da je spektakl navodnog “anarhističkog pokreta u Meksiku” previše usmjeren na estetiku, pozerstvo, narcizizam i simulaciju, i da se nedovoljno trudi preuzeti ulogu u materijalnom ratu protiv svega postojećeg, mnogo buke a malo djela, znamo da postoje sasvim različiti načini shvaćanja realnosti i da ne postoji moralni autoritet koji bi ih ocjenjivao, ali unatoč tome postoji nekoliko stvari koje bi željeli reći:
1. – Uzvišena formalnost i mesijanski karakter brojnih “anarhističkih” diskursa mogu izazvati samo smijeh, pošto se navodno hvališu svojom velikom posvečenošću “ideji”, ali nevoljni da izlože riziku svakodnevne komoditete, što se prevodi u osrednje djelovanje koje samo glanca ego, dobivajući na protagonizmu bez da nanesu značajan udarac sistemu.
2. – Po nama se nasilje
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21 set 2016 Leggi il testo completo...
Anarhistička grupa urbane gerile CARI-PGG [Meksiko]
O ustaničkom anarhizmu
[hr]
Ni laž ni fantazija! Nadasve anarhističko djelovanje protiv Države/Kapitala: Nekoliko riječi, pojašnjenja i stavova od nekoliko drugova koji su sastavljali CARI-PGG [Cellulas Autonomas de Revolucion Inmediata – Praxedis G. Guerrero, autonomne ćelije neposredne revolucije, nap. prev.]
„Ne imaše kraja, ne imaše i ne bješe ni pogreba. Sukob se nastavio dok se kritika razvijala. Žestoka kritika protiv sistema moći, ali nadasve protiv nas samih. Stvorismo nova razmatranja i nove perspektive rodiše se u nama, ali napad protiv moći se nastavi, i još traje...”
Ove riječi nisu upućene novinarima, bili oni državni ili alternativni. Da, novinari koji samo blate riječi revolucionara kako bi ih svrstali u „pravedne ili nepravedne razloge”, u „dobre ili loše razloge”. Niti su upućene ljevičarima koje smo, uz mnoge druge, otkad je započeo ovaj rat trebali podržavati i koji nas nisu nikada prestali glupo obilježavati kao „teroriste, ekstremne ljevičare, avanturiste, policajce, pretjerane itd.”
Ove riječi i ova razmatranja su upućena, i uvijek će biti, iskrenim drugovima, svima onima koji nisu dozvolili da ih dojmljiva propaganda zavara ili opčini; i onima koji žive u sukobu s autoritetom dan za danom, kako bi uništili svaku moć i dogmu, uključujući i farsu „moć narodu”. Farsa koja je u naše nesretne i tmurne dane uvukla u svoju mrežu brojne slobodarske pojedince i projekte, uvjerivši ih da su moć naroda i anarhija sinonimi, dok su u stvari ti pojmovi i borbe protuznačnice.
Ove riječi i ova razmatranja upućena su onima koji osobno žive sukob, oni koji pretvaraju anarhiju u djela i drugim drugovima koji će ih, po afinitetu prema praksi uništenja postojećeg, željeti čitati.
Ovo je samo jedan mali dio historije, ispričane za nas koji je živimo... kako ti je drugi ne bi mogli ispričati na svoj način.
1 – Što su bile CARI-PGG?
Autonomne Ćelije Neposredne Revolucije – Praxedis G. Guerrero, bili smo grupa anarhističkih pojedinaca koji su odlučili da posljednjih mjeseci 2008. zajedno prijeđu na djela s nekoliko požara, za koje nismo preuzeli odgovornost, bacanjem molotovljevih koktela na banke i podmetanjem zapaljavih naprava u policijska vozila.
...
„Ne imaše kraja, ne imaše i ne bješe ni pogreba. Sukob se nastavio dok se kritika razvijala. Žestoka kritika protiv sistema moći, ali nadasve protiv nas samih. Stvorismo nova razmatranja i nove perspektive rodiše se u nama, ali napad protiv moći se nastavi, i još traje...”
Ove riječi nisu upućene novinarima, bili oni državni ili alternativni. Da, novinari koji samo blate riječi revolucionara kako bi ih svrstali u „pravedne ili nepravedne razloge”, u „dobre ili loše razloge”. Niti su upućene ljevičarima koje smo, uz mnoge druge, otkad je započeo ovaj rat trebali podržavati i koji nas nisu nikada prestali glupo obilježavati kao „teroriste, ekstremne ljevičare, avanturiste, policajce, pretjerane itd.”
Ove riječi i ova razmatranja su upućena, i uvijek će biti, iskrenim drugovima, svima onima koji nisu dozvolili da ih dojmljiva propaganda zavara ili opčini; i onima koji žive u sukobu s autoritetom dan za danom, kako bi uništili svaku moć i dogmu, uključujući i farsu „moć narodu”. Farsa koja je u naše nesretne i tmurne dane uvukla u svoju mrežu brojne slobodarske pojedince i projekte, uvjerivši ih da su moć naroda i anarhija sinonimi, dok su u stvari ti pojmovi i borbe protuznačnice.
Ove riječi i ova razmatranja upućena su onima koji osobno žive sukob, oni koji pretvaraju anarhiju u djela i drugim drugovima koji će ih, po afinitetu prema praksi uništenja postojećeg, željeti čitati.
Ovo je samo jedan mali dio historije, ispričane za nas koji je živimo... kako ti je drugi ne bi mogli ispričati na svoj način.
1 – Što su bile CARI-PGG?
Autonomne Ćelije Neposredne Revolucije – Praxedis G. Guerrero, bili smo grupa anarhističkih pojedinaca koji su odlučili da posljednjih mjeseci 2008. zajedno prijeđu na djela s nekoliko požara, za koje nismo preuzeli odgovornost, bacanjem molotovljevih koktela na banke i podmetanjem zapaljavih naprava u policijska vozila.
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26 lug 2016 Leggi il testo completo...
Huajuapan de León – Država Oaxaca [Meksiko]: Anarho-pankeri izazvali neredi [hr]
Oko 50 anarho-pankera osvetilo je smrt svojeg prijatelja/druga Salvadora Olmosa Garcíje bijesnim haračenjem gradom. Požari na ulicama, 3 policijska „modula” spaljena, anarhistička zastava postavljena na nacionalnog heroja Benita Juareza, protiv čije se izgradnje ubijeni anarhist radio-aktivist mobilizirao zajedno uz druge stanovnike. Izgleda da su – po riječima članka – neki CNTE nastavnici, organizirani protiv neoliberalne reforme školstva, započeli dijalog s tom „omladinom” kako bi se „uspostavio red i mir”.
25 lug 2016 Leggi il testo completo...
Meksiko: Napad eksplozivom na sjedišta gospodarskih komora (03.07.2016.) [hr]
Posljednjih je sedmica društveni rat na meksičkom teritoriju dostigao nivo zaoštravanja sukoba, uronjenog u nepopravljivo proturječje između života i kapitala. U kontekstu sveopćeg sukoba potonji si otvara put, svim svojim terorističkim arsenalom, okupirajući područja i prirodne resurse, smišljajući mjere štednje, to jest napadom na naše živote, i unatoč teritorijalnim posebnostima u svojoj srži ocrtava strategiju države-kapitala na globalnoj razini. Epizode rastućeg konflikta na Južnom Pacifiku meksičkog teritorija, Michoacán, Guerrero, Chiapas, Oaxaca, potvrđuju mogućnost prekida društvenog mira i sveopće atrofije: barikade, prosvjedi, okupacije, sabotaže, eksproprijacije, odnosno neposredni napadi na slobodno kretanje robe. Potvrđujemo da navedene borbe ne pripadaju sindikatima, strankama ili nevladinim organizacijama, one su iskren i nužan izraz bijesa i prezira prema diktaturi Kapitala,
25 lug 2016 Leggi il testo completo...
CIUDAD NEZAHUALCOYOTL [MEKSIKO]: SABOTAŽA 13 GOVORNICA TELMEX-A (17.06.2016.) [hr]
Želimo izjaviti da smo uništili 13 telefonskih govornica kompanije Telmex. Telmex je kompanija koja gradi federalni zatvor u Meksiku. Carlos Slim je jedan od vlasnika i drugih kompanija koje sudjeluju u izgradnji "brzog vlaka Meksiko-Toluca, što uništava šume i vode. Sabotaža je počinjena u noći 17. juna u Cuidad Nezahualcoyotl, Meksiko.
Ova je sabotaža i znak solidarnosti s pobunjenim zatvorenicima u zatvoru Barrientos. I podrška drugovima bjeguncima u Meksiku: Chivu, Tripi i "Cobi". Te za druga Gustava R. i za uništenje zatvora.
Zapalimo kompanije koje grade zatvore!
Anarhisti
Izvor: 325
Ova je sabotaža i znak solidarnosti s pobunjenim zatvorenicima u zatvoru Barrientos. I podrška drugovima bjeguncima u Meksiku: Chivu, Tripi i "Cobi". Te za druga Gustava R. i za uništenje zatvora.
Zapalimo kompanije koje grade zatvore!
Anarhisti
Izvor: 325
21 giu 2016 Leggi il testo completo...
OAXACA [MEKSIKO]: ZAPALJENA PODRUŽNICA BANKE BANAMEX (23.05.2016.) [hr]
U noći između 22. i 23. maja, uz saučesništvo punog mjeseca, odlučili smo prijeći u napad. U gradu ispunjenim policijom i vojnicima još jednom smo se sjedinili s mrakom koji nas čini nevidljivima, obavija u anonimninost i tajnitovitost. Zapalili smo jednu podružnicu Banamexa zapaljenim automobilskim gumama, koje smo polili benzinom. Osvijetlili smo tamu i nanijeli udarac u trenu, u kojem smo uživali i zbog kojeg smo se barem na par sekundi osjećali slobodni, oslobađajući vatru koja je malo po malo progutala čitavu podružnicu i njezine bankomate. Čak smo i snimili to djelo kako bi čitav svijet vidio da su neka vrlo lako izvediva i kako bi nadahnuli i druge da krenu u djelovanje tamo gdje s nalaze.
Ne može se poreći, mi smo svugdje. Smatramo banke i njihove upravitelje izravno odgovornima za bijedu i nejednakost u društvu. Banke su hramovi iz kojih "bog" novac izlazi i ulazi, u kojima se upravlja bijedom, u kojima je taj bog iznad svakog oblika života. Napadi će se nastaviti usmjereni na svaku instituciju moći i njene strojeve. No, odmah naglašavamo da nas ne zanima fizički spas onih koje smatramo neprijateljima i suučesnicima rata u koji smo uvučeni, nećemo se ustručavati da napadnemo zatvorske stražare, policajce, vojnike, suce, bankare, manipulatore medija, političare itd., ako budemo imali mogućnosti.
Neće nas zaustaviti terorizam države. Naspram militarizacije i represije vlade odgovorit ćemo silom.
Odabiremo napad, neka se osjete ranjivim robovi i stražari poretka. Požar se širi.
Ovim se djelom sjećamo i svih palih drugova i zatvorenika. U sjećanje na Mauricia Moralesa, Sebastaiana Oversluija i na drugove zatvorene u tamnicama države. Za Fernanda Barcenasa, Tamaru Sol Vergaru, Moniku Caballero i Francisca Solara. Borbena solidarnost s drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija.
SMRT DRŽAVI!!
SMRT VLASTIMA!!
NEKA ŽIVI ANARHIJA!!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
P.S. ha ha ha
...
Ne može se poreći, mi smo svugdje. Smatramo banke i njihove upravitelje izravno odgovornima za bijedu i nejednakost u društvu. Banke su hramovi iz kojih "bog" novac izlazi i ulazi, u kojima se upravlja bijedom, u kojima je taj bog iznad svakog oblika života. Napadi će se nastaviti usmjereni na svaku instituciju moći i njene strojeve. No, odmah naglašavamo da nas ne zanima fizički spas onih koje smatramo neprijateljima i suučesnicima rata u koji smo uvučeni, nećemo se ustručavati da napadnemo zatvorske stražare, policajce, vojnike, suce, bankare, manipulatore medija, političare itd., ako budemo imali mogućnosti.
Neće nas zaustaviti terorizam države. Naspram militarizacije i represije vlade odgovorit ćemo silom.
Odabiremo napad, neka se osjete ranjivim robovi i stražari poretka. Požar se širi.
Ovim se djelom sjećamo i svih palih drugova i zatvorenika. U sjećanje na Mauricia Moralesa, Sebastaiana Oversluija i na drugove zatvorene u tamnicama države. Za Fernanda Barcenasa, Tamaru Sol Vergaru, Moniku Caballero i Francisca Solara. Borbena solidarnost s drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija.
SMRT DRŽAVI!!
SMRT VLASTIMA!!
NEKA ŽIVI ANARHIJA!!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
P.S. ha ha ha
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6 giu 2016 Leggi il testo completo...
CANCUN [MEKSIKO]: NAPAD U ZNAK SJEĆANJA NA POGINULOG ANARHISTA MAURICIA MORALESA [hr]
Odlučili smo napasti Nacionalni Institut za imigraciju kao znak sjećanja na druga Mauricia Moralesa, a nema boljeg načina od širenja sukoba i podsječajući da se napadi ne prekidaju ni smrću jednog druga ni zatvorom brojnih drugih koji su ostavili po strani dijalog i strah te su odlučili izravno i u potpunosti napasti sistem dominacije; preuzimamo odgovornost za ovaj napad, i kao oblik solidarnosti s drugovima Natalijom Collado i Javierom Pinom, koji iščekuju izricanje kazne.
ZATVOR NEĆE ZAUSTAVITI NAPADE
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ
ZATVOR NEĆE ZAUSTAVITI NAPADE
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ
30 mag 2016 Leggi il testo completo...
OAXACA [MEKSIKO]: PODMETNUTA EKSPLOZIVNA NAPRAVA U PROSTORE CORTV (23.04.2016.) [hr]
U ranim satima 23. aprila postavili smo eksplozivnu napravu ručne izrade u prostore CORTV Oaxaca, medijskog/manipulativnog TV-kanala u službi države.
Uzimajući u obzir val represije protiv anti-autoritarnih koji se posebno usredotočio na anarhistički pokret, poduzeli smo navedenu akciju kao poziv na širenje napada protiv onih koje smatramo našim neprijateljima.
Prepoznajemo različita lica onih koji nas osuđuju na život bijede i ugnjetavanja, i njihovih suradnika.
Ovaj put je to bio medij masovne komunikacije, poznat kao sredstvo moći nad društvenim otuđenjem i neophodan dio represivnog okvira različitih nedavnih operacija protiv anarhističkog pokreta, postižući ulogu kriminaliziranja naših drugova i njihove borbe.
Naš cilj je slomiti društveni mir, zaoštravajući konflikt te šireći pobunu.
Solidarni smo s našim zatvorenim i palim drugovima, u ovom ratu, te im šaljemo bratske zagrljaje, te želimo da osjete vatru i akciju.
Za Fernanda Barcenasa, Monicu Caballero, Francisca Solara i sve anarhističke i anti-autoritarne zatvorenike.
SMRT DRŽAVI!
DUG ŽIVOT ANARHIJI!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
...
Uzimajući u obzir val represije protiv anti-autoritarnih koji se posebno usredotočio na anarhistički pokret, poduzeli smo navedenu akciju kao poziv na širenje napada protiv onih koje smatramo našim neprijateljima.
Prepoznajemo različita lica onih koji nas osuđuju na život bijede i ugnjetavanja, i njihovih suradnika.
Ovaj put je to bio medij masovne komunikacije, poznat kao sredstvo moći nad društvenim otuđenjem i neophodan dio represivnog okvira različitih nedavnih operacija protiv anarhističkog pokreta, postižući ulogu kriminaliziranja naših drugova i njihove borbe.
Naš cilj je slomiti društveni mir, zaoštravajući konflikt te šireći pobunu.
Solidarni smo s našim zatvorenim i palim drugovima, u ovom ratu, te im šaljemo bratske zagrljaje, te želimo da osjete vatru i akciju.
Za Fernanda Barcenasa, Monicu Caballero, Francisca Solara i sve anarhističke i anti-autoritarne zatvorenike.
SMRT DRŽAVI!
DUG ŽIVOT ANARHIJI!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
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15 mag 2016 Leggi il testo completo...
MEXICO CITY [MEKSIKO]: SOLIDARNOST SA ZATVORENICIMA (31.01.2016.) [hr]
31. januara koordinirali smo dva djela solidarnosti s drugovima zatvorenicima; ne samo anarhističkim zatvorenicima nego i sa svim zatvorenicima demokracije ili koji bježe pred njenom represijom.
Izvjesili smo istovremeno dva transparenta s natpisima "SOLIDARNOST S ANARHISTIČKIM ZATVORENICIMA" I "ZAPALIMO ZATVORE I SVE SUCE", gdje su ostali izloženi na neodređeno vrijeme. U istom smo trenutku, na jugu, zapalili vozilo poduzeća TELMEX, u vlasništvu magnata Carlosa Slima.
Nismo se vratili na mjesto djela; ta djela proizlaze iz naših iskrenih i gorućih srca u suučesništvu sa svima koji su prihvatili frontalni sukob s državom i kapitalom.
SOLIDARNOST JE NAPAD
UNIŠTIMO ZATVORSKO DRUŠTVO
SVAKI JE DAN ŠANSA ZA POBUNU
Neki anarhisti
...
Izvjesili smo istovremeno dva transparenta s natpisima "SOLIDARNOST S ANARHISTIČKIM ZATVORENICIMA" I "ZAPALIMO ZATVORE I SVE SUCE", gdje su ostali izloženi na neodređeno vrijeme. U istom smo trenutku, na jugu, zapalili vozilo poduzeća TELMEX, u vlasništvu magnata Carlosa Slima.
Nismo se vratili na mjesto djela; ta djela proizlaze iz naših iskrenih i gorućih srca u suučesništvu sa svima koji su prihvatili frontalni sukob s državom i kapitalom.
SOLIDARNOST JE NAPAD
UNIŠTIMO ZATVORSKO DRUŠTVO
SVAKI JE DAN ŠANSA ZA POBUNU
Neki anarhisti
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29 feb 2016 Leggi il testo completo...
TIJUANA [MEKSIKO]: DIREKTNE AKCIJE (DECEMBAR 2015.) [hr]
Tijuana, 2. januar - ... jasno drugovi, trebamo slati državi i kapitalu cvijeće, pohvale, pjesme i volim te.
Da, trebamo je moliti da nam dozvoli malo slobode, da ne bude tako agresivna prema nama, da nas pusti da živimo sretni. Trebamo pregovarati o našim životima: što više budemo trgovali to će biti sretniji; oprostite, želio sam reći, to ćemo biti sretniji.
I ako to nije dovoljno, okrenut ćemo lijevo lice čekajući na njene nježne dodire, pošto nam je desna strana lica već otekla od udaraca.
No, jasno drugovi, učinili bi to kad ne bi bili mladi, i kad bi bili pripitomljeni!
Bez embarga, nećemo trgovati našim životima, niti ćemo pregovarati o našoj slobodi, živjet ćemo našu slobodu neodoljivo. Odgovorit ćemo našim bijesom, preuzet ćemo odgovornost za naša djela.
Od poziva na Crni Decembar počinjeno je više djela: kao oblik solidarnosti s našim drugovima zatočenim u zatvorima u Čileu, Grčkoj, Meksiku, Brazilu i u svijetu, ispisali smo grafite u kvartovima i u "urbaniziranim" zonama buržoaske klase.
Na istu su način podmetnuti požari u kvartu El Florido na simbole moći: prvi uspješan požar podmetnut je u prostor kapitala McDonalds; drugi, neuspješan, u vlasništvo psa države Kika Venga, koje se nalazi na brzoj i središnjoj cesti kamiona; treći danas u zoru, postavljanjem uspješne zapaljive naprave na bankomat.
Ovim djelima odgovaramo na poziv solidarnosti s našim zatočenim drugovima, a istovremeno to je naš odgovor na poziv drugova iz ove regije, Ustaničke Ćelije Kaosa.
Ne čekajmo praznike!
Ne čekajmo mase, u stadu sposobne samo da slijede!
Danas grafiti na ulici, sutra ćemo obasjati noć!
Danas obasjajte ulice, izađimo!
Sve do krajnjih posljedica!
Iz našeg kvarta pružamo otpor i djelujemo!
Sloboda za anarhističke zatvorenike u Čileu, Grčkoj, Meksiku, Brazilu i u svijetu!
Zapalimo njihova bogatstva!
Za jedan Decembar, jedan život i jednu borbu Crnu!
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Da, trebamo je moliti da nam dozvoli malo slobode, da ne bude tako agresivna prema nama, da nas pusti da živimo sretni. Trebamo pregovarati o našim životima: što više budemo trgovali to će biti sretniji; oprostite, želio sam reći, to ćemo biti sretniji.
I ako to nije dovoljno, okrenut ćemo lijevo lice čekajući na njene nježne dodire, pošto nam je desna strana lica već otekla od udaraca.
No, jasno drugovi, učinili bi to kad ne bi bili mladi, i kad bi bili pripitomljeni!
Bez embarga, nećemo trgovati našim životima, niti ćemo pregovarati o našoj slobodi, živjet ćemo našu slobodu neodoljivo. Odgovorit ćemo našim bijesom, preuzet ćemo odgovornost za naša djela.
Od poziva na Crni Decembar počinjeno je više djela: kao oblik solidarnosti s našim drugovima zatočenim u zatvorima u Čileu, Grčkoj, Meksiku, Brazilu i u svijetu, ispisali smo grafite u kvartovima i u "urbaniziranim" zonama buržoaske klase.
Na istu su način podmetnuti požari u kvartu El Florido na simbole moći: prvi uspješan požar podmetnut je u prostor kapitala McDonalds; drugi, neuspješan, u vlasništvo psa države Kika Venga, koje se nalazi na brzoj i središnjoj cesti kamiona; treći danas u zoru, postavljanjem uspješne zapaljive naprave na bankomat.
Ovim djelima odgovaramo na poziv solidarnosti s našim zatočenim drugovima, a istovremeno to je naš odgovor na poziv drugova iz ove regije, Ustaničke Ćelije Kaosa.
Ne čekajmo praznike!
Ne čekajmo mase, u stadu sposobne samo da slijede!
Danas grafiti na ulici, sutra ćemo obasjati noć!
Danas obasjajte ulice, izađimo!
Sve do krajnjih posljedica!
Iz našeg kvarta pružamo otpor i djelujemo!
Sloboda za anarhističke zatvorenike u Čileu, Grčkoj, Meksiku, Brazilu i u svijetu!
Zapalimo njihova bogatstva!
Za jedan Decembar, jedan život i jednu borbu Crnu!
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24 gen 2016 Leggi il testo completo...
TORREON [MEKSIKO]: SABOTIRANI BANKOMATI I NADZORNE VIDEOKAMERE [hr]
[...] U noći ponedjeljak 23. novembra 2015. sabotirali smo bojom 3 bankomata i jednu nadzornu videokameru banke Banamex. Osim toga, sabotirali smo bojom i jedan bankomat banke BanRegio. Vandalizirati njihovu svakidanju rutinu, iskazati naš prezir prema njihovom pravom bogu, bogu novcu. Pripremajući teren za Crni Decembar, kada bi se naše torbe s iznenađenjem mogle naći bilo gdje, kada bi naša vatra mogla biti detonirana u bilo kojem trenutku, kada bi svaki telefon mogao primit prijetnje, ponekad lažne, a ponekad ne.
"Tik tak tik tak", Crni Decembar se približava.
Sve dok njihova civilizacija ne bude dokrajčena.
Za naše mrtve i zatvorene.
Za anarhiju.
Za Crni Decembar
Antidruštveni pojedinci za pad civilizacije
...
"Tik tak tik tak", Crni Decembar se približava.
Sve dok njihova civilizacija ne bude dokrajčena.
Za naše mrtve i zatvorene.
Za anarhiju.
Za Crni Decembar
Antidruštveni pojedinci za pad civilizacije
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30 nov 2015 Leggi il testo completo...
VERACRUZ [MEKSIKO]: ZAPALJEN TOYOTA KONCESIONAR [hr]
"Zbog tehnološkog napretka civilizacije osjećamo potrebu da rat pokrenemo sada i ovdje, protiv svake dominacije i njenih krakova koji nas sputavaju."
U prvim jutarnjim satima u četvrtak 25. juna podmetnuli smo zapaljivu napravu ispred koncesionara Toyote, u aveniji Vallejo; izigrali smo njihove sisteme zaštite i izbjegli patrole sistema te nadzorne videokamere, kako bi im bilo jasno da je rat sada i ovdje - kako su videokamere, patrole, metci i sve mjere poduzete protiv naših djela beskorisne. Jer unatoč videokamerama na svakom uglu, unatoč njihovim lakejima na svakoj ulici, mi i dalje napadamo, povećavamo korake protiv dominacije.
Preuzimamo odgovornost za ovo djelo, u ime svih drugova koji su ubijeni, oteti, mučeni, zatvoreni, osuđeni u Meksiku i diljem svijeta, kako bi shvatili da će vam se svaki metak vratiti - i ako nas ubiju ili nas zatvore treba im biti sasvim jasno da će doživjeti istu sudbinu. Za svakog mrtvog druga ubit ćemo na tisuće njih. Kažu da se Crni Juni okončao 7. juna, no mi kažemo da se nije okončao 7. niti će se okončati neki drugi dan ili mjesec, ovo je poziv na nastavak rata na neprekidan način.
Protiv svake tehnologije, otrova koji ubija divlju prirodu!
Ne samo u junu, za neprekidni Crni Rat!
Zapalimo civilizaciju!
Pozdravljamo i drugove u bijegu, Felicity, Chiva i Tripu - iz ilegale rat se nastavlja! Šaljemo i topli zagrljaj štrajkašima glađu neformalne koordinacije zatvorenika, znamo da je moguće boriti se za zdravlje, slobodu i oslobođenje zatvorenika na svim geografskim područjima.
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21 ago 2015 Leggi il testo completo...
MEXICO CITY [MEKSIKO]: POLICIJSKO ŠIKANIRANJE ČLANOVA ANARHISTIČKOG CRNOG KRIŽA [hr]
U posljednjih nekoliko mjeseci prisustvovali smo eskalaciji represije slobodarskog i anarhističkog pokreta putem strategija korištenih U Mexico Cityju: brojne i uvijek iste, teške, optužbe, bez obzira na specifičnu situaciju, povodeći se za diktatom države.
Progoni i ukazivanje prstom u medijima su osnovni elementi njihovih namještaljki: navesti imena grupa, osoba ili prostora (postojali oni ili ne), stvoriti veze koje u stvari ne postoje, usporediti sve i svakoga s vertikalne točke gledišta, pokušati nas ugurati u shematično vodstvo. Naravno, to dokazuje duboko nepoznavanje i/ili prezir anarhističkih ideja, koje nemaju veze s tom vrstom hijerarhijske logike.
S druge pak strane imamo vladine pokušaje da pravno klasificira anarhizam ili "anarhističko ponašanje" kao terorizam, uz teške optužbe i uz parametre maksimalne sigurnosti, da bi kasnije odbacili optužbe zbog nedostatka dokaza - ali uvijek ostavljajući otvorenu prijetnju da se "istraga nastavlja". Apsurdne istrage, koje se arbitrarno odnose na grupe i pojedince koji egzistiraju na različitim područjima.
To ide paralelno s policijskim nadzorom i nadgledanjem određenih pojedinaca u pokušaju zastrašivanja, i kao provokacija određenih autonomnih prostora.
7 lug 2015 Leggi il testo completo...
MEKSIKO: ZA CRNI JUNI - IZJAVA O PREUZIMANJU ODGOVORNOSTI [hr]
Dobrodošli u naš pakao, u ono što mi nazivamo... CRNI JUNI!
Mi nastavljamo rat, DEMOKRACIJA NEĆE POBIJEDITI!
"Znaš, i ja isto plačem, korisno je da se riješiš pritiska. Ali smijeh bi mi učinio mnogo bolje. Vrlo te cijenim, željela bih te čvrsto zagrliti (...) Drugovi: u ovom trenutku bijes me drži. Uvijek sam mislila da je osoba odgovorna za ono što osoba učini, ali ovaj put su neke osobe krive i želim reći vrlo glasno tko su osobe koje su ubile Eduarda: država, suci, službenici, novinari, policija, zatvor, zakoni i čitavo to društvo robova koji prihvaćaju ovaj sistem." ("Ljubav i Anarhija; Neodložan život Soledad Rosa")
Neukroćenom bijesu i burnim srcima!
Čvrsto naprijed sve do kraja horizonta!
I
Stavili smo karte na stol i započeli stavljati naše uloge u našu igru, zbog logike života koja nam je nametnuta gledamo u tamu, zbog slomljenih srca i iscrpljenih grla mislimo da još nešto nedostaje, u našim mislima raste ustanički anarhistički projekt koji pita "kako ću krenuti u napad na realnom i određenom polju"?. Neprijateljska, drska, smiješna, neprekidna, opasna i neugodna slika za to mračno Trojstvo (država, kapital i crkva), koje i dalje funkcionira unatoč naporima da ga se uruši. Iznijeli smo to u našem prvom tekstu; razlozi, okolnosti, mjesta i nove perspektive koje se temelje na afinitetu, na autonomnoj i horizontalnoj koordinaciji, dodatak anarhističkoj ideji, ustanička strast uz zajednički projekt. No ipak, znamo da bombe, sabotaže i požari itd. nisu dovoljni da definitivno okončaju taj stroj smrti, potrebno je mnogo više, a između znati i činiti postoji velika razlika. Život je jedan kontinuum individualnih i zajedničkih gradnji, što dokazuje činjenica da se on zaista može izmijeniti, ali se te promjene vidljive na mikroskopskoj razini trebaju postaviti u jedno sveopće pitanje. Svako na temelju svojeg konteksta, svojih mogućnosti i gradeći različite ali koordinirane autonomije, jer nije cilj homogenizirati "ustaničku perspektivu", kao u klasičnim već izlizanim stavovima, mi želimo promjenu a ona započinje s pojedincem-zajednicom.
Radi se o: biti opasan zbog vlastitih ideja-djela (teorije-prakse). Bila to tenzija, raskid, izgledi s prijedlozima, stvarni napadi, od dizanja u zrak državne institucije do sađenja malene biljke, razgovora sa susjedom, organiziranjem u kolektiv, zato što negacija nije samo reći ne, nego odbiti, suprotstaviti se, uništiti i najvažniju stvar izgraditi na negaciji. Puni smo glupih upakiranih ideja, ne znamo kako točno se njih osloboditi, međutim, kroz analize, razmatranja i djela mi ulazimo na put da to učinimo. U tom naporu mi kujemo urotu s našim lažima i istinama, zato što još vjerujemo u stvaranje, zato što smatramo da pobuna i neprekidni sukob je put. Bez toga ništa, a s time sve!
Ne radi se o militantnosti, niti o pretvaranju anarhije u ideologiju, radi se o igri sa životom i njegovim oblicima, plešući na spasonosnom kaosu neprekidne pobune, skačući na ruševine dominantnog zdanja, smijući se svim srcem pobuni, plačući stvarajući radosti, zato što smo u igri, zato što otkrivamo, postajemo jači, umiremo i ponovno se rađamo. Svaki izum, svaka nova šansa može predstavljati jedno iskustvo za svaku osobu, bez upakiranih modela, stvarajući novo poglavlje u povijesti, gdje zvuk demokracije propada, dok se čuju anarhistički napadi na njene betonske zidove.
Imamo malo, ali planiramo da dobijemo sve!
II
Širenje borbe i njenih dinamika dokazuje da slobodarska pobuna nije pitanje prošlosti i da je moguće riješiti se ravnodušnosti, padova u kolotečinu i čekanja na Obećanu Zemlju, da je moguće to pretvoriti u najgori košmar vlasti, u radosni dinamit koji će dignuti u zrak državu i kapital baš sada i ovdje. Dug život sjaju natjecateljske vatre, radosti neukrotivog leta Molotovljevih koktela, užitku ustaničkih sablji na vjetru, slavljeničkom pucnju PVC bazuka. Ugodni radosni žamor kamenja koje pada na štitove i kacige stražara-lakeja države i kapitala. (Neformalna Anarhistička Koordinacija: Meksiko, Planet Zemlja, 16. novembar 2006.)
23 giu 2015 Leggi il testo completo...
MEXICO CITY [MEKSIKO]: NAPAD POŽAROM NA PODRUŽNICU BANAMEX BANKE [hr]
12. juna, nakon ponoći.
Uz pomoć vrlo jednostavnog oružja odlučili smo napasti podružnicu Banamex banke, na križanju avenije Sullivan s autuputem središta grada Circuito Interior, u srcu grada. Nalazili smo se baš naspram njihovog sistema nadzora: patrolna vozila jedno za drugim kontroliraju ulice, nadzorne video-kamere na svakom uglu, na svakom koraku... prolaznici živući mrtvaci koji se obraćaju policajcima pri svakom čudnom događaju.
Avenija Sullivan je jedno od tradicionalnih mjesta ulične prostitucije u Mexico Cityju, da ne zaboravimo, naravno, da se naša meta nalazi samo nekoliko ulica od sjedišta Višeg kaznenog suda pravde. Sve u svemu, mogli smo pomisliti da je u ovakvom dijelu grada nemoguće naići na neprijatelja licem u lice, no, uz nasilnu radost eksperimentiramo u sadašnjem trenutku slobodu koja se sukobljava s poretkom statusa quo.
Nakon napada policija je pokrenula jednu operaciju koja je samo dokazala njihov neuspjeh i glupost, pošto smo pobjegli kroz ulice, uz suučesništvo noći.
Napali smo banku kao što je Banamex, u srcu financijskog središta Moći, kako bi potaknuli nama srodne (grupe afiniteta, anarhističke pojedince), kako bi dokazali da kontrola ne predstavlja zapreku - i da sredstva za napad mogu biti i jeftina. Djela sabotaže mogu zaista postati jednostavna i mogu se lako reproducirati.
Što se nas tiče, mogu ispuniti svaki kutak telekamerama; mi ćemo ih napasti iz sjene noći. Prije ili poslije uništit će se ekrani svih njihovih hramova. Mi ne čekamo, mi živimo u sadašnjosti, a ovaj čin nije ni prvi ni posljednji u borbi koju smo odlučili pokrenuti protiv kapitala koji se nameće našim životima.
Naspram njihovih mjera nadzora, mi projiciramo naše mreže sigurnosti, suučesništva i pažnje.
SLOBODNI ILI MRTVI
Grupa sabotaže "Besani"
Mexico City, 2015.
PS. Banka je potpuno izgorila, šireći oblak crnog dima nad svakidašnjim životom grada.
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Uz pomoć vrlo jednostavnog oružja odlučili smo napasti podružnicu Banamex banke, na križanju avenije Sullivan s autuputem središta grada Circuito Interior, u srcu grada. Nalazili smo se baš naspram njihovog sistema nadzora: patrolna vozila jedno za drugim kontroliraju ulice, nadzorne video-kamere na svakom uglu, na svakom koraku... prolaznici živući mrtvaci koji se obraćaju policajcima pri svakom čudnom događaju.
Avenija Sullivan je jedno od tradicionalnih mjesta ulične prostitucije u Mexico Cityju, da ne zaboravimo, naravno, da se naša meta nalazi samo nekoliko ulica od sjedišta Višeg kaznenog suda pravde. Sve u svemu, mogli smo pomisliti da je u ovakvom dijelu grada nemoguće naići na neprijatelja licem u lice, no, uz nasilnu radost eksperimentiramo u sadašnjem trenutku slobodu koja se sukobljava s poretkom statusa quo.
Nakon napada policija je pokrenula jednu operaciju koja je samo dokazala njihov neuspjeh i glupost, pošto smo pobjegli kroz ulice, uz suučesništvo noći.
Napali smo banku kao što je Banamex, u srcu financijskog središta Moći, kako bi potaknuli nama srodne (grupe afiniteta, anarhističke pojedince), kako bi dokazali da kontrola ne predstavlja zapreku - i da sredstva za napad mogu biti i jeftina. Djela sabotaže mogu zaista postati jednostavna i mogu se lako reproducirati.
Što se nas tiče, mogu ispuniti svaki kutak telekamerama; mi ćemo ih napasti iz sjene noći. Prije ili poslije uništit će se ekrani svih njihovih hramova. Mi ne čekamo, mi živimo u sadašnjosti, a ovaj čin nije ni prvi ni posljednji u borbi koju smo odlučili pokrenuti protiv kapitala koji se nameće našim životima.
Naspram njihovih mjera nadzora, mi projiciramo naše mreže sigurnosti, suučesništva i pažnje.
SLOBODNI ILI MRTVI
Grupa sabotaže "Besani"
Mexico City, 2015.
PS. Banka je potpuno izgorila, šireći oblak crnog dima nad svakidašnjim životom grada.
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18 giu 2015 Leggi il testo completo...
MEKSIKO: PISMO DRUGA CARLOSA LOPEZA "CHIVE" - "S NEKOG KRAJA SVIJETA" [hr]
Drugovi, pišem ovih nekoliko redaka u namjeri da vas upoznam s mojom trenutnom životnom situacijom, koju sam, s vrlo posebne perspektive, odlučio sprovesti zbog niza situacija koje su se pojavile u nedavnom kontekstu individualne i/ili društvene borbe i represije ove potonje.
Postoji jedan dugi popis drugova i drugarica nad kojima su vršeni pritisci i istrage zbog anarhističkog djelovanja u posljednje vrijeme, u ovoj zemlji, posebice na središnjem i južnom području. Praćeni su kako bi promatrali njihova kretanja i osobe s kojima se organiziraju, šaljući odvratne jebene doušnike kako bi prikupili informacije, označavajući drugove strance kao osobe koje financiraju borbe i dugi niz "i tako dalje". Kao kada su me uhapsili i odveli u zatvor, uz moje srodne drugarice, Amelie i Fallon, isto su tako pokušali vezati brojne osobe iz slobodarske/anarhističke sredine za naš slučaj (5E), vršeći pretrese u nekoliko domova u potrazi za "dokazima" (bezuspješno), kako bi imali više argumenata za nanijeti težak udarac malenom akratskom svijetu.
Sve je to bilo dovelo do hapšenja druga "Tripe"* (i do progona drugih drugova koji su se morali udaljiti), ali na sreću u tom smo trenutku mogli se osloniti adekvatnu reakciju drugova iz GASPA-e** za njegovo neposredno oslobađanje, budući da su optužbe bile neosnovane. Odmah nakon toga (Tripa) je odlučio dati se u bijeg, no nije ni imao mnogo izbora pošto su ga, optužujući ga za prethodna "krivična djela", nastojali vezati za istrage o terorizmu, sabotažu i druge gluposti koje su nam željeli pripisati, te mu nije preostalo drugo osim da donese takvu odluku.
Zbog sličnih očitosti i posjedujući mogućnost da slobodno odaberem, odlučio sam da krenem putem bijega iz različitih razloga, prvenstveno zbog moje vlastite sigurnosti i sigurnosti drugih drugova, uzevši u obzir vrstu progona koji su uzeli maha. Neću biti ni prvi ni posljednji, u odabiru puta borbe koji je dio vraćanja mojeg života u moje ruke i dio nasilne, frontalne borbe, otpora protiv svakog autoriteta. Zato, ne treba biti mudrac da bi shvatili kako bih bio na nišanu istražitelja i javnih tužitelja, koji će me nastojati povezati/uplesti u svaki slučaj direktne akcije koji će stvoriti na polju borbe. U mojem slučaju, pošto sam izašao s mjerom ograničenja, tj. potpisa, jasno je da bi me držali na raspolaganju kako bi me mogli ponovno uhapsiti kada budu poželjeli. No, to je zadovoljstvo koje im ne želim pružiti, barem u granicama mojih mogućnosti.
Osim što nemam nikakve namjere da surađujem s jebenim pravosudnim teatrom, koji bi se bio odvio nakon mojeg otpuštanja, od prvog trenutka mojeg fizičkog oslobađanja odlučio sam da ne budem njihova lovina, da me drže pod nadzorom putem periodičnih posjeta mjestu gdje sam navodno trebao odlaziti ostaviti moj odvratni potpis čitavih godinu i po dana, i zato sam izabrao da se ne pojavim idućim dan (nakon otpuštanja) pred sucem, pokušavajući prekinuti ovo što smatram oblikom progona.
13 apr 2015 Leggi il testo completo...
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