Santiago [Cile]: Attaccata chiesa dei mormoni (01/01/2017) [it]

Nella notte del 1 gennaio abbiamo attaccato una chiesa mormone con vernice, olio e potente pirotecnica come gesto di solidarietà con i perseguiti e i detenuti della Guerra Sociale in Cile, e in memoria con il guerriero anarchico Sebastián Oversluij.
Inviamo la nostra forza al compagno che a testa alta, urlando e sputando, non si è piegato davanti alle vessazioni giornalistiche, poliziesche e giudiziarie nel caso del saccheggio della Chiesa di Gratitudine Nazionale.

Circolo Vandalico Sebastian Oversluij

Si riferisce ai cinque giovani compagni arrestati nell’agosto 2016 per l’attacco alla Chiesa di Gratitudine Nazionale il 19 giugno 2016, che rappresentò il culmine degli scontri con la polizia durante una protesta studentesca a Santiago; uno dei compagni arrestati sputò e urlò alla feccia giornalistica che filmava il suo arresto [n.d.t. in ingl.].


Santiago [Čile]: Napadnuta mormonska crkva (01.01.2017.)
U noći 1. januara napali smo jednu mormonsku crkvu bojom, uljem i snažnom pirotehnikom, kao znak solidarnosti sa zatvorenicima i progonjenima Društvenog Rata u Čileu, i u znak sjećanja na anarhističkog ratnika Sebastiana Oversluija.
Šaljemo našu snagu drugu koji visoko uzdignute glave, vičući i pljujući, nije pokleknuo pred policijskim, novinarskim i sudskim šikaniranjem u slučaju haračenja ckrve Nacionalne Zahvalnosti.

Kružok Vandala Sebastian Oversluij

Odnosi se na petoricu mladih anarhista uhapšenih u augustu 2016. zbog napada na crkvu Nacionalne Zahvalnosti 19. juna 2016., koji je predstavio vrhunac uličnih sukoba s policijom tokom jednog studentskog prosvjeda u Santiagu; jedan od uhapšenih drugova pljunuo je i urlikao na novinarsko smeće koje je snimalo njegovo hapšenje.

Messico: Incendiata stazione di servizio (01/2017) [it]

Ieri abbiamo attaccato un distributore nel viale Canl Prados a Tultitlán, Stato del Messico, con bombe incendiarie e molotov, provocando un incendio delle pompe di carburante, che non potevamo smettere di apprezzare o calcolare i danni.
Nostri motivi? Vendetta per i nostri compagni arrestati dalle forze dello Stato durante la protesta contro il “mega gasolinazo” [aumento di 20% ordinato dallo Stato, n.d.t.] che affama la nostra gente per beneficiare i ricchi e i potenti. Ma questo non era il nostro unico motivo, vogliamo anche condannare e attaccare il progresso, lo sviluppo e la totalità del progetto civilizzatore che calpesta e distrugge la madre terra.
FINCHE’ TUTTI I MURI DI TUTTE LE CARCERI NON SARANNO DISTRUTTI!
INCENDIAMO QUELLO CHE DEVE ESSERE INCENDIATO!
IN DIFESA DI MADRE TERRA CON TUTTI I MEZZI NECESSARI!

Cordialmente: “Punky Mauri” Cellula d’Azione Informale – FAI/IRF


Meksiko: Zapaljena benzinska postaja (01.2017.)
Jučer smo napali jednu benzinsku postaju u aleji Canl Prados u Tultitlánu, Država Meksiko, zapaljivim bombama i molotovima, te prouzročili požar na pumpama goriva, kojem se nismo mogli prestati diviti ili izračunati nanijetu štetu.
Naši razlozi? Osveta za naše drugove koje su uhapsile državne snage na prosvjedu protiv “mega gasolinazo” [državna odredba o povećanju cijena goriva za 20%, nap.prev.], koja iscrpljuje naš narod da bi bogati i moćnici imali koristi. Ali to nije bio naš jedini razlog, želimo također osuditi i napasti napredak, razvoj i sav projekt civilizacije koji gazi i uništava majku zemlju.
SVE DOK SVI ZIDOVI ZATVORA NE BUDU UNIŠTENI!
SPALIMO ŠTO TREBA BITI SPALJENO!
ZAŠTITIMO MAJKU ZEMLJU SVIM RASPOLOŽIVIM SREDSTVIMA!

Srdačno: “Punky Mauri” Ćelija Neformalne Akcije – FAI/IRF

Čile: Anarhist Ignacio Muñoz osuđen na 3 godine i jedan dan zatvora [hr]

U augustu 2015. uhapšen je Ignacio Muñoz pod optužbom da je prenosio eksplozivnu napravu sastavljenu od aparata za gašenje požara ispunjenog barutom kojem je dodan fitilj za aktivaciju, te letke solidarnosti sa zatvorenicima slučaja PDI.
Nakon što je zaustavljen na bicikli, kraj općine Lo Prado, drug je zadržan u pritvoru zatvora Santiago 1 pod pogubnim zakonom o kontroli oružja.
I sada ga je, nakon suđenja, sud osudio na tri godine i jedan dan zatvora, zbog izmjena navedenog zakona po kojem osuđeni moraju izdržavati kaznu u zatvoru.
Protiv njihovih presuda: Ni zakon o kontroli oružja ni antiteroristički zakon
Za oslobođenje drugova u zatvorima


Cile: Ignazio Muñoz condannato a 3 anni e un giorno
Nell’agosto dell’anno 2015 viene arrestato il compagno Ignacio Muñoz, accusato di trasportare un ordigno esplosivo composto da polvere nera compressa all’interno di un estintore attivato da una miccia, insieme a volantini in solidarietà per i prigionieri del caso PDI.
Dopo essere stato fermato in bicicletta, nei pressi del comune di Lo Prado il compagno è in prigione preventiva sotto la nefasta legge del controllo sulle armi nel carcere di Santiago1.
È ora, dopo aver affrontato il processo, il tribunale lo condanna a 3 anni ed un giorno di prigione effettiva. Ciò è dovuto alle modifiche della suddetta legge per la quale gli accusati devono espiare una pena effettiva.
Contro le loro sentenze: Né legge di controllo sulle armi né legge antiterrorismo.
Per la liberazione dei compagni in prigione.

[tradotto da RadioAzione]

Prison of Latina [Italy]: The Censorship confiscated the texts by anarchist comrade Anna Beniamino (03/01/2016) [en]

The anarchist comrade Anna [arrested in Op. “Scripta Manent] write us that for the first time her outgoing mail has been blocked.
It’s about two texts for the 4th issue of publishing project “Croce Nera Anarchica” [Anarchist Black Cross magazine].
The texts concerned has been sent to me and to comrade Alfredo Cospito.

The Plague Upon You!

Omar Nioi/C.N.A.



Zatvor Latina [Italija]: Anarhističkoj drugarici Anni Beniamino cenzura zaplijenila tekstove (03.01.2017.)
Anarhistička drugarica Anna [uhapšena u Op. “Scripta Manent”] piše nam da joj je po prvi put blokirana izlazna pošta.
Radi se o dva tekta za 4. broj izdavačkog projekta “Croce Nera Anarchica” [časopis Anarhističkog Crnog Križa].
Navedeni tekstovi poslani su kako meni tako i drugu Alfredu Cospitu.

Neka vas kuga pogodi!

Omar Nioi/C.N.A.

Bruxelles [Belgio]: Attacco solidale con l'anarchico Damien, in custodia cautelare a Fleury (12/2016) [it]

E bam!

attacco di solidarietà con il compagno Damien

bruxelles la glaciale:
la scorsa notte mentre passeggiavo innocentemente con la sciarpa fino agliocchi e con il rompivetro in tasca ho incontrato questa vettura di guardie giurate che stazionava solitaria. dopo aver mostrato il dito medio alla telecamera sopra di me, ho spaccato i vetri della macchina.
troppe guardie, troppi sbirri, troppi secondini.
un piccolo pensiero per te quando si spacca Damien

HIT and RUN

P.S. dato che mi ero già scaldato, sulla via di ritorno ho sfondato dei pannelli pubblicitari in vetro che se la tiravano un po’ troppo (del tipo ricchezza di Natale, sapete).

distruzione dedicata a tutti/e quelli/e che non aspettano


Bruxelles [Belgija]: Solidarni napad s Damienom, u pritvoru u Fleuryju (12.2016)

I bum!

solidarni napad s drugom Damienom

bruxelles ledena:
prošle noći, dok sam nedužno šetao pokriveno šalom do očiju i razbijačem stakla u džepu, sreo sam to vozilo zaštitara koje je usamljeno stajalo. nakon što sam pokazao srednji prst telekameri iznad mene, razbio sam stakla automobila.
previše zaštitara, previše pandura, previše stražara.
mali znak pažnje za tebe kada se razbija Damien

HIT and RUN

P.S. pošto sam se već bio zagrijao, dok sam se vraćao razbio sam staklene reklamne panele koji su se previše folirali (tipa božićne raskoši, znate već).

uništenje posvećeno svima koji ne čekaju

Bruxelles [Belgio]: Bruciate macchine dei collaborazionisti in segno di solidarietà (31/12/2016) [it]

La nostra visione della festa

piccoli piaceri quotidiani

Ecco: è festa.
Si beve, si fuma, ci si sfonda per dimenticare che quest’anno somiglierà a tutti gli altri. O sarà ancora peggio.
La nostra idea della festa era un po’ diversa.
Stufi della falsa intensità dei soliti apputamenti del movimento, benpensanti e alcolici, abbiamo deciso di andare fare festa come piace a noi.
Esageriamo rapidamente. Dobbiamo ammettere che non sappiamo trattenerci.
Falsh di un istante, riapro gli occhi e respiro forte sotto il mio passamontagna, mi sforzo di inspirare col naso ed espirare con la bocca. Sono totalmente nell’attimo presente e null’altro sembra avere importanza.
Gestire il proprio stress. Verifico per la quattordicesima volta di avere l’accendino. Un lampeggiante passa poco lontano, contatto fisico con gli amici. Come una voglia di battersi contro tutta questa rassegnazione.
Dai, si va, a testa bassa. Nella mia testa ci sono dei canti di delinquente che risuonano.
Si posa della diavolina sotto le ruote, si guarda bene tutt’intorno, si accende, si corre, brucia già bene, non si ride ancora, troppa tensione.
Più tardi, ci si distende un po’, si ride, ci si accarezza. Veloci. Furtivi. Sono momenti rubati.
Momenti di vita. Certo che bruciamo della macchine. E a dirvela tutta, nonsolo a San Silvestro.
Certo che lo facciamo senza rivendicazione.
Certo che abbiamo l’indecenza di essere ancora vivi.
Sono cose che ripetiamo senza sosta, ma non aspettiamo nulla.
Non crediamo che andrà meglio e che la gente si rivolterà, o che possiamo rivoluzionare questa società.
Non abbiamo tempo di distribuire dei volantini del cazzo, dei manifesti, di persuadere, di invitare, di convincere, di arruolarsi, di sedurre.
Abbiamo l’impazienza avvitata al corpo e rifiutiamo questo gioco.
Noi troviamo la nostra libertà nell’attacco, non nell’attesa di futuri migliori o di ipotetiche condizioni riunite o di prospettive e progettualità insurezzionali.
In una totale assenza di freni, abbiamo incendiato una macchina di guardie giurate, una appartenente alla ditta Vinci [grande impresa francese di lavori pubblici, che costruisce, fra altre porcherie, prigioni; NdT] e una della società Bam (e bam! suona come un invito, no?), costruttori di prigioni in Belgio.
Oltre la gioia che ci ha procurato, volevamo mandare un piccolo messaggio ai compa incarcerati/e.
Sia ai compa dell’internazionale nera, agli impazienti, agi arrabbiati, a quelli/e che non aspettano che scoppi il casino per lanciarsi, a tutti/e quelli/e che cospirano, che al compagno Damien, arrestato di recente per devastazione (viva il van, viva il van, viva il vandalismo).
Ci rivediamo presto.

Scandalosamente vostri
Delle teste bruciate

[tradotto in italiano da guerresociale]


Bruxelles [Belgio]: Zapaljena vozila kolaboracionista u znak solidarnosti (31.12.2016)
Naše pojam zabave
mali svakodnevni užitci
Evo: zabava je.
Pije se, puši, ubijamo se da bi zaboravili kako će i ova godina naličiti svakoj drugoj. Ili će pak biti još gore.
Naš pojam zabave je nešto drugačiji.
Umorni od lažnog intenziteta uobičajenih druženja pokreta, dobronamjernih i alkoholnih, odlučili smo da se zabavimo onako kako se nama sviđa.
Brzo pretjerujemo. Moramo priznati da se ne znamo ustezati.
Bljesak trenutka, ponovno otvaram oči i snažno dišem ispod fantomke, trudim se da udišem kroz nos i izdišem na usta. Potpuno sam u sadašnjem trenutku i čini se da ništa drugo nije bitno.
Upravljati vlastitim stresom. Po četrnaesti put provjeravam da li imam upaljač. U blizini prolazi patrolno vozilo, fizički kontakt s prijateljima. Kao želja za borbom protiv sve ove rezignacije.
Daj, idemo, spuštene glave. U mojoj glavi odjekuju pjesme razbojnika.
Stavljamo kocke za potpalu ispod kotača, dobro se osvrnemo oko sebe, zapalimo, trčimo, dobro gori, još se
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Chiamata di solidarietà con gli anarchici detenuti in Germania per rapina in banca [it]

I compagni anarchici accusati di aver partecipato all’esproprio di una banca ad Aquisgrana nel novembre 2014 sono ancora detenuti in Germania, nell’attesa del processo che inizierà il 23 gennaio 2017. La compagna olandese, anche lei sotto processo per l’esproprio di una banca sullo stesso territorio, è per adesso in libertà, anche se il P.M. ha fatto l’appello contro la sentenza di proscioglimento.
Come Solidaritat Rebel vogliamo che sentano la solidarietà attraversare le frontiere, le sbarre e i muri, e inviarli tutta la nostra forza e complicità!
Vogliamo smascherare e segnalare i tre importanti protagonisti responsabili del sequestro dei nostri compagni.

1) Gli accusatori: la Pax Bank e i suoi partner
Le succursali che sono state oggetto di espropriazioni appartengono alla Pax Bank e alla Aachener Bank [di Aquisgrana, n.d.t.]. La Pax Bank è un’istituzione legata, da quando è stata fondata dai sacerdoti a Colonia durante la Prima guerra mondiale, alla Chiesa cattolica e recentemente coinvolta anche nel traffico d’armi. Mentre predicano l’umiltà, l’etica e la moralità, si riempono le tasche vendendo armi alle guerre per le quali dopo chiedono preghiere. Un’altra prova dell’indissolubile alleanza tra Chiesa e Capitale.

2) I complici e i servi dello Stato: la collaborazione tra gli Stati e le loro forze dell’ordine
L’Ufficio federale della polizia criminale e dall’Agenzia di polizia criminale regionale (LKA) di Germania hanno richiesto alle polizie di altri Stati di raccogliere le informazioni: ad esempio, sono stati i Mossos d’Esquadra [polizia regionale catalana, n.d.t.] a raccogliere i dati necessari per identificare e localizzare i nostri amici. Inoltre, è stata l’Europol ad emettere il mandato d’arresto che si è concluso con l’estradizione dei nostri nemici (da Bulgaria e Barcellona) in carceri tedesche. Le frontiere, ancora una volta, valgono solo per i poveri, i ribelli, gli immigrati...; mai per i ricchi, le forze repressive o per il capitale.

3) Le tecnologie di controllo sociale e di repressione: nuove (e non così nuove) tecniche
Una delle prove fondamentali dell’accusa finora sono stati i campioni del DNA raccolti dai Mossos d’Esquadra all’insaputa degli accusati. Un’altra prova importante sono le analisi biometriche estratte dalle immagini registrate da telecamere di sorveglianza delle banche e dei dintorni: forme della testa e della mandibola, modo di camminare ecc. Tutte queste informazioni sono state estratte da registrazioni accumulate giorno dopo giorno quando passavamo per le nostre vie videosorvegliate.

Senza dimenticare il nostro rifiuto e il nostro disprezzo verso le carceri come centri di punizione per i dissidenti, vogliamo esprimere il nostro odio verso i media di comunicazione come generatori di una realtà in collaborazione con il Potere. Potere personificato in partiti politici, banche, mass media, Chiesa e in altri alleati dello Stato e del Capitale. Continuare la lotta è il miglior modo per non permetterli di schiacciare le nostre idee e le nostre pratiche ribelli, nonostante e contro i loro attacchi repressivi.
Non ci interessano i loro giochi di colpevole o innocente. Non sono vittime, sono combattenti, e nei giorni come il prossimo 23 gennaio, quando inizia il processo, noi ci riaffermiamo ancora una volta, rifiutando le loro categorie e forgiando i legami di solidarietà e ribellione. Perciò, vi invitiamo tutti a solidarizzare con loro sabato 21 gennaio sulle strade della vostra città, abitato o quartiere, per dare visibilità al caso dei nostri compagni detenuti.
Manterremo il blog aggiornato con le informazione che raccoglieremo sui nemici dei nostri compagni, che sono anche i nostri.
GLI ANARCHICI DETENUTI IN GERMANIA NON SONO SOLI.
LI VOGLIAMO LIBERI.
LI VOGLIAMO VICINI.


Poziv na solidarnost s anarhistima zatvorenima u Njemačkoj zbog pljačke banke
Drugovi anarhisti optuženi za sudjelovanje u eksproprijaciji podružnice jedne banke u Aachenu, novembra 2014., još se i dalje nalaze u njemačkim zatvorima, u očekivanju suđenja, koje će započeti 23. januara 2017. Drugarica iz Nizozemske, kojoj je također suđeno za eksproprijaciju podružnice jedne banke na istom području, trenutno je slobodna, mada je tužilaštvo uložilo žalbu na sudsku odluku razrješavanja optužbi.
Kao Solidaritat Rebel želimo da osjete kako solidarnost prolazi preko granica, kroz rešetke i zidove, i da im pošaljemo našu snagu i suučesništvo.
Želimo razmaskirati i prikazati tri važna protagonista otmice naših drugova.

1) Tužitelji: Pax Bank i njeni partneri
Podružnice banaka u kojima su izvršene eksproprijacije pripadaju institucijama Pax Banke i Aachener Banke. Pax Bank je banka povezana, otkad su je svećenici osnovali u Koelnu tokom Prvog svjetskog rata, s Katoličkom Crkvom, a nedavno upletena i u trgovinu oružjem. Dok propovjedaju poniznost, etiku i moral, pune svoje džepove prodajući oružje u ratovima za koje kasnije traže molitve. Još jedan dokaz neraskidivog savezništva između Crkve i Kapitala.

2) Suučesnici i lakeji države: suradnja između država i njihovih snaga reda
Federalna kriminalna policija i Ured lokalne kriminalne policije (LKA) iz Njemačke izdale su zahtjev za
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Messico: Testo di Fernando Barcenas per C.N.A. Marsiglia (01/12/2016) [it]

Dal Carcere Nord di Città del Messico, 1 dicembre 2016

Nelle carceri di Città del Messico l’isolamento viene utilizzato come una misura disciplinare di massa per estorcere ed estirpare dai detenuti ogni singolo centesimo.
“All’interno” di queste città con più di 50.000 detenuti maschi e femmine, il capitalismo è quello che è, non è camuffato, non porta la maschera democratica. E oggi annuncia la sua legge elementare in modo chiaro: noi, gli emarginati, saremo sterminati. Ma non prima di offrire anche l’ultima goccia del nostro lavoro da schiavi, il nostro mal pagato sudore amaro, amaro perché sappiamo che è contro la nostra volontà.
Nel frattempo dettano le condizioni di partecipazione nel loro scambio: “Entra nel furgone o ti abbatte.” Chiedono cinicamente che molti codardi entrino nelle file della mafia perché sanno che non avranno il coraggio di abbandonare le proprie comodità.
Però, il carcere non è sempre stato così...
La valanga di droghe che si rovescia su di esso lo ha trasformato in un’immensa casa di pazzi, dove i bisogni dei detenuti vengono soddisfatti per meglio derubarli, spingendoli in una vita di automi agli ordini del commercio...
Per questo motivo è così importante non smettere di immaginare ed essere sensibili. Nonostante loro cercano di trasformarci in macchine da guerra.
Adesso rimangono solo azione e solidarietà, sapendo che il carcere non è nient’altro che la società in cui viviamo.
In guerra fino alla liberazione totale.

Fernando Barcenas

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (01/01/2017) [en]

Dates set for the hearings of appeal in Court of Cassation against the order of Court of Liberty [provincial appeals court] that confirmed the pre-trial detentions ordered by the judge for preliminary investigations.
Daniele (not under investigation in operation “Scripta Manent” but arrested following the search carried out for it): January 13th, 2017.
Instead, for Marco Bisesti, Anna Beniamino, Alessandro Mercogliano, Valentina Speziale and Danilo Cremonese: 21st February, 2017.


Italija: Vijesti o Operaciji “Scripta Manent” (01.01.2017.)
Određeni datumi žalbenih ročišta na Kasacijskom sudu protiv odluke Suda Slobode [područni žalbeni sud] koji je potvrdio pritvor određen odlukom istražnog suca.
Daniele (nije pod istragom u operaciji “Scripta Manent”, već je uhapšen uslijed pretraga izvedenih zbog iste): 13. januar 2017.
Marco Bisesti, Anna Beniamino, Alessandro Mercogliano, Valentina Speziale and Danilo Cremonese: 21. februar 2017.

Salonicco [Grecia]: Incendiata chiesa in solidarietà con Monica e Francisco (08/12/2016) [it]

Nelle prime ore dell’8 dicembre 2016 abbiamo deciso di attaccare la chiesa del profeta Elia nella via Olympiados a Salonicco, incendiando la porta d’entrata e gli interni. Questo era un atto di solidarietà con i detenuti anarchici Monica Caballero e Francisco Solar, accusati di attacco esplosivo contro la basilica del Pilar di Saragozza avvenuto il 2 ottobre 2013. In realtà, durante questo periodo la Chiesa cattolica in Spagna fu colpita da una serie di attacchi a causa del suo desiderio di limitare l’accesso all’aborto.
Ogni religione è nostra nemica. Essa sostiene lo status quo, pacifica la società con norme che più tardi diventano leggi. Fonda il suo potere sulla speranza dei fedeli in una futura vita nell’aldilà, soffocando ogni desiderio di ribellione nel presente, qui ed adesso. Giustifica la guerra basata su differenze culturali, che la religione stessa ha creato.
Questo è anche il ruolo della Chiesa nell’odierna realtà greca, e altrove. Il suo onnipotente ruolo politico viene esercitato attraverso la retorica fascista, patriottica e xenofoba, sempre assieme e in diretto rapporto con politici, giudici, sbirri e giornalisti.
Allo stesso tempo, è ben risaputo che la Chiesa costantemente cerca di espandere la sua egemonia economica e le sue incommensurabili ricchezze, che giacciono sul possesso di enormi terre, edifici ecc. Con il fine di ottenere profitto attraverso le speculazioni allestisce una facciata caritatevole che non ha nulla a che fare con la realtà.
Infine, ha una notevole influenza sociale e culturale, essendo un pilastro del sistema patriarcale. Promuove (sia di dentro che all’esterno) l’eteronormatività, l’omofobia e la cultura di stupro nel suo complesso. La sua posizione sulle donne, sulla sessualità o sull’aborto indica la sua linea su molte altre questioni.
Solidarietà con gli anarchici detenuti nelle carceri!

Anarchici


Solun [Grčka]: Zapaljena crkva u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom (08.12.2016.)
U prvim jutarnjim satima 8. decembra 2016. odlučili smo napasti crkvu proroka Ilije u ulici Olympiados u Solunu, te zapalili ulazna vrata i unutrašnjost. Bio je to čin solidarnosti s Monicom Caballerom i Franciscom Solarom, optuženima za eksplozivni napad na baziliku Pilar u Saragozi 02.10.2013. U biti, tokom tog perioda katolička Crkva u Španjolskoj bila je meta niza napada zbog svoje volje da ograniči pristup abortusu.
Svaka religija je naš neprijatelj. Ona podržava status quo, pomiruje društvo pravilima koja kasnije postaju zakoni. Temelji svoju moć na nadi vjernika u budući zagrobni život, guši svaku želju za pobunom u današnjici, sada i ovdje. Opravdava rat zasnovan na kulturološkim razlikama koje sama religija stvara.
To je i uloga Crkve u današnjem grčkom društvu, i šire. Svoju svemoćnu političku ulogu vrši kroz fašističku, patriotsku i ksenofobnu retoriku, uvijek zajedno i u neposrednim odnosima s političarima, sucima, pandurima i novinarima.
A istovremeno, sasvim je dobro poznato da Crkva nastoji stalno proširiti svoju ekonomsku hegemoniju i svoja neizmjerna bogatstva, koja počivaju na vlasništvu nad ogromnim zemljištima, zgradama itd. Kako bi se dočepala profita kroz spekulaciju gradi fasadu dobrotvorstva koja nema veze s realnošću.
Na koncu, posjeduje značajni društveni i kulturni utjecaj, pošto predstavlja jedan od pilastara patrijarhalnog sistema. Potiče (kako unutra tako izvana) heteronormativu, homofobiju i kulturu silovanja općenito. Njen stav o ženama, seksualnosti ili abortusu ukazuje na njenu poziciju prema brojnim drugim pitanjima.
Solidarni s anarhistima zatvorenima u zatvorima!

Anarhisti

Parigi [Francia]: Fanculo la giustizia. Rifiutata la scarcerazione di Damien (28/12/2016) [it]

Oggi, mercoledì 28 dicembre si è svolta l’udienza per la scarcerazione di Damien, detenuto dall’8 dicembre nel carcere di Fleury con l’accusa di aver attivamente partecipato alla manifestazione gioiosa, notturna e selvaggia del 14 aprile 2016.
Il compagno appariva contento di vedere che qualcuno era venuto per sostenerlo. Va notato che molti dei presenti hanno ricevuto l’informazione quello stesso giorno, mentre gli altri, nel caso migliore, il giorno precedente.
In sostanza, la sua domanda è stata, senza grandi sorprese, respinta e quindi rimane a Fleury, almeno fino al processo, il 19 gennaio.
I pochi minuti di parola che gli sono stati concessi, hanno permesso a Damien di ricordare la morte di un detenuto a Fleury, avvenuta due settimane fa per motivi di salute, mentre il suo compagno di cella continuava per ore a battere sulla porta, ma era troppo tardi quando la persona aveva finalmente ricevuto l’assistenza medica.
Dal canto suo, ha rimarcato che odia la legge, gridando “fanculo la giustizia” alla fine dell’udienza. Nell’aula si sono levate alcune grida, “libertà”, “solidarietà”, prima di uscire con la rabbia nel cuore.
Solidarietà attiva con Damien
Abbasso lo Stato, la giustizia e i loro sostenitori!
Libertà per tutti!

i presenti all’udienza

per scrivere:
Damien Camélio
n° d’écrou 432888
MAH de Fleury-Mérogis (Bâtiment D5)
7, avenue des Peupliers
91705 – Sainte-Génevieve-des-Bois



Pariz [Francuska]: Odjebi pravdu. Damienu odbijeno otpuštanje iz zatvora (28.12.2016.)
Danas, u srijedu 28. decembra, održalo se ročište za otpuštanje Damiena, zatvorenog od 8. decembra u Fleuryju, pod optužbom za aktivno sudjelovanje na radosnom, noćnom i divljem prosvjedu 14. aprila 2016.
Drug je izgledao zadovoljan što vidi nekoga tko ga je dođao podržati. Treba napomenuti da
...

Parigi [Francia]: Invece di accendere le candeline... (26/12/2016) [it]

Saluti Damien,

Abbiamo saputo della tua incarcerazione e ci siamo incazzati.
Siamo andati nei pressi di Passy di mattina presto del 26, giorno del tuo compleanno.
Abbiamo pensato che per festeggiare, invece di accendere le candeline sarebbe stato meglio incendiare una Jaguar. Ne abbiamo trovato una nella via Francisque Sarcey, così adesso c’è un borghese che va a piedi.
Un piccolo frammento di guerra sociale davanti alle porte dei ricchi, un piccolo segno di solidarietà per te e per tutti gli altri detenuti ribelli.
Libertà per tutti!
Fuoco a questo mondo!

alcuni di coloro che cospirano nell’oscurità


Pariz [Francuska]: Umjesto paljenja svjeća... (26.12.2016.)
Pozdravi Damien,
Doznali smo da su te zatvorili i jebeno smo se razbjesnili.
Otišli smo do Passyja rano ujutro 26., na dan tvog rođendana.
Pomislili smo da bi za slavlje umjesto paljenja svjeća bilo mnogo bolje zapaliti jedan Jaguar. I našli smo jedan u ulici Francisque Sarcey, i tako sada jedan buržujac mora ići pješke.
Mali dio društvenog rata pred vratima bogatih, mali znak solidarnosti za tebe i sve druge buntovne zatvorenike.
Sloboda za sve!
Zapalimo osvaj svijet!

neki od onih koji kuju zavjeru u sjeni

La Paz [Bolivia]: Manifesto contro la devastazione e scritte per i compagni in Italia (12/2016) [it]

I muri della città sono uno degli spazi per gridar anarchia. Così, mentre il consumo vive le sue feste più importanti... quando le persone comprano fino all’esaurimento, dimenticandosi addirittura la carenza d’acqua... abbiamo deciso di invadere i muri della città. Quei muri che parlano solo di governo e del suo “lavoro”, dei partiti e della propaganda alienante. Muri che sembrano aver perso la loro ribellione.
Nello stesso tempo vogliamo mandare un abbraccio, anche se deve attraversare i muri, ai compagni in Italia repressi nell’operazione Scripta Manent.
Mandiamo anche u saluto di complicità a tutti coloro che non smettono di agire! L’anarchia splende di più con voi!
Forza compagni!
Alcuni incorreggibili

TESTO DEL MANIFESTO:
La civiltà (di destra o di sinistra) è la continuazione della colonizzazione. Inondano le terre per dare luce alle loro città, estraggono gas per alimentare macchine ed edifici mentre uccidono la terra, propongono otto ore di schiavitù sotto il pretesto di sviluppo. Contaminatori di acque liberi e cristalline. Incendiari di boschi misteriosi. Assassini di uccelli e di tutto ciò che canta. Stupratori e distruttori di luoghi selvaggi. Nemici della vita e della bellezza. Davanti al tanto genocidio non possiamo rimanere inermi.
La nostra sete di acqua e anche la sete di rabbia!
Sopravvivi solo con la ribellione!
Per la terra, per l’acqua, per coloro che lottano!
ATTACCA, BRUCIA E COSPIRA CONTRO LO STATO CIVILIZZATORE!

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La Paz [Bolivija]: Plakat protiv devastacije i grafiti za drugove u Italiji (29.12.2016.)
Zidovi grada su jedan od prostora za urlikanje anarhije. Tako, dok potrošnja proživljava svoje najvažnije blagdane... kada osobe kupuju do iznemoglosti, zaboravljajući čak nedostatak vode... odlučili smo da zauzmemo zidove grada. Te zidove koji govore samo o vladi i njenom “radu”, o strankama i o otuđujućujoj propagandi. Zidovi koji izgledaju kao da su izgubili svoj bunt.
Istovremeno želimo

Porto Alegre [Brasile]: Sulla protesta contro la PEC 241/55 (25/11 & 13/12/2016) [it]

Ci vogliono svegli alle prime ore del giorno per lavorare ogni giorno, e possibilmente tutta la vita fino agli ultimi anni delle nostre forze... Per cosa? Già lo sappiamo, e non lo accetteremo.
La distruzione della terra e del tutto il vivente, e la loro trasformazione in denaro è legge. L’insieme di leggi, che formano la costituzione, la bibbia dello Stato, della democrazia, sono un ammasso di accordi e di imposizioni dei politici, proprietari, dei ricchi, capitalisti e dei falsi critici. Tutto quello che proviene da esse è nocivo alla libertà. Il parlamento è menzognero e da esso emergerà sempre la volontà di mettere il giogo alla collettività umana che vive sul territorio controllato dallo Stato brasiliano. Nello scontro a fuoco che il governo mantiene contro la popolazione, il nuovo progetto di emendamento costituzionale PEC 241/55 rappresenta un mortaio. E’ la più cruda espressione di potere: noi comandiamo, voi obbedite, lavorate! Ed è c’è da attendersi altro ancora, il nuovo governo rimane un nemico come tutti i suoi predecessori, ha solo aggiornato il suo attacco rapace contro la popolazione e le terre, contro tutto.
Quando siamo arrivati noi la guerra era già stata dichiarata, abbiamo semplicemente rifiutato l’obbedienza e il placido comportamento cittadino. Noi non ci orientiamo in base ai valori dettati dalla scuola, dalla propaganda televisiva, dalla Chiesa, dal partito e dalle aziende... non ci interessa la bella immagine di questa società malata e suicida.
Bella immagine? Fiumi contaminati da fango tossico e da tutti i rifiuti urbano-industriali, loro sponde e burroni trasformati in cemento, scavi fino all’esaurimento delle miniere trasformate in discariche, terre dei popoli originari sistematicamente saccheggiate, spianate, agroindustria, massiccio avvelenamento con pesticidi, centrali idroelettriche, industrie di cemento, vite trasformate in fosse comuni per uno “sviluppo sostenibile”.
Non esiste modo per sostenere questo tipo di vita, e noi non lo sosteremo. Voi dite che esageriamo con la violenza sulle strade durante le proteste, ma vi chiediamo: noi? Armati di desiderio, pietre, petardi, molotov a di tutto ciò che la strada ci può offrire, cosa possiamo fare noi? O le leggi che garantiscono questo disastro, la loro banda di assassini armati, le loro scavatrici, i blindati, i notiziari, i loro aerei irroratori e i loro giudici?
Noi valorizziamo il momento di
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Francia: “Di nuovo al gabbio … “ – Lettera di Damien dalla prigione di Fleury-Meregis (14/12/2016) [it]

Vi scrivo da Fleury dove sono incarcerato in detenzione preventiva. I capi di imputazione secondo una loro abitudine si assommano e sono denudati di qualsiasi fantasia, io preferisco che i compagni e le compagne abbiano una visione giusta e realistica dei fatti che mi sono contestati, propongo quindi la rilettura di un resoconto di quella bella notte di primavera di rivolta scritta dai o dalle amanti del disordine: “resoconto del 14 aprile: cercando di contenere in maniera eccessiva la rabbia questa finisce per esplodere bene e come si deve.”
Non ho alcuna intenzione di lamentarmi, non vi racconterò nei dettagli il mio arresto identico a tutti quelli che hanno luogo qui come altrove in tutto il mondo.
Mi sembra tuttavia necessario esprimermi su alcuni punti precisi.
Al momento della perquisizione gli sbirri hanno trovato del materiale di propaganda anarchica, nella fattispecie giornali, opuscoli, manifesti, volantini e qualche testo in corso di traduzione. Ho rifiutato di firmare i fogli della perquisizione così come quello della mia detenzione preventiva.
Una volta trasferito a Parigi nel 19esimo arrondissement il mio avvocato non era raggiungibile.
Ho rifiutato di essere rappresentato da un altro avvocato e quindi sono stato interrogato senza la presenza di avvocato. Ho fatto questa scelta perché la mia dichiarazione alla sbirraglia si basa su una sola riga: “non sono né innocente né colpevole, sono anarchico, non ho niente altro da aggiungere”.
A causa della mia mancata dichiarazione non posso sapere, attualmente, cosa ci sia nel mio dossier di istruzione.
I tirapiedi del potere mi hanno solo notificato che hanno 8 prelievi di DNA che corrispondono al mio profilo genetico ed io so, per averlo visto, che il dossier d’istruzione è un mattone di 6 o 7 cm di spessore.
Aspetto che il mio avvocato possa avervi accesso e che venga anche a farmi visita per aver maggiori informazioni. A prescindere da ciò che avverrà ho già
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Tolosa [Francia]: Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici (12/2016) [it]

La nostra etica anarchica è caotica, instabile, in movimento, portandoci più dubbi che certezze, eppure è essa che guida la nostra mano quando accendiamo un dispositivo incendiario davanti alle vostre porte. E allora sogniamo di vedervi bruciare dentro. Moschea, tempio, chiesa o sinagoga, non facciamo alcuna differenza. Come non facciamo differenze tra il prete e lo sbirro. Uno agisce tramite la manipolazione e l’indottrinamento, l’altro a colpi di manganello. Ma il risultato è medesimo.

Lo scorso mese abbiamo attaccato due chiese a Tolosa...

Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici, siano essi radicali, tolleranti, pro-laici o la Sinistra ben pensante anti-islamofoba.
Può essere che vi unisca la ricerca di una causa a cui essere devoti, perché l’inquietudine di una vita fatta di avventure e di incognite coniugata al presente vi è insopportabile. Può essere che voi veramente pensate di combattere il razzismo accogliendo tra le vostre file le peggior carogne reazionarie, ma non vi crediamo così sciocchi. Voi condividete con le persone pie un amore per il senso di colpa.
Perché loro continuano a mantenere e a legittimare la morale religiosa.
Perché sono loro gli artefici di strutture che ci opprimono. Per noi la religione è uno strumento di pacificazione che promuove la docilità e il sacrificio, nella speranza di un’ipotetica salvezza, e della repressione che vuole sottomettere gli individui alle loro norme di famiglia ed eteropatriarcali.
Perché noi vogliamo vivere secondo le nostre scelte, secondo i nostri desideri, avendo come unico limite la nostra etica. Non saremo mai veramente liberi finché esisteranno i dogmi.
Perché vogliamo vivere la vita a pieni polmoni, senza attendere, con passione e determinazione. Ci batteremo contro tutti gli ostacoli che si ergeranno sul nostro cammino.
Perché in certi paesi la religione e lo Stato cercano di schiacciare le rivolte e imporre un ordine economico e sociale con violenza.
Perché la morale giudeo-cristiana, cittadina e umanitaria continua a rappresentare un freno a nostri desideri di distruggere tutto.
Perché anche se in francia non bruciano più le persone sui roghi, la caccia alle streghe è tuttora ben presente, e sempre reazionaria.
Perché gli inquisitori della manif pour tous [organizzazione omofoba, n.d.t.] e i fasci nelle sottane vogliono impossessarsi degli spazi in cui viviamo, allora noi attacchiamo i loro luoghi di culto.
Perché le religioni servono sempre a giustificare il fascismo, il patriottismo e l’unità nazionale, allora noi vogliamo esprimere la nostra volontà di ribellione.
A tutti coloro che lottano per la libertà e contro le religioni in tutto il mondo.
A Monica e a Francisco, in quelle notti eravate nei nostri pensieri.
Né per il bene né per il male, con l’amore e senza pietà.

Ps: Piccolo gioco, sostituisci la religione con la rivoluzione, vedrai che funziona bene anche così.


Toulouse [Francuska]: Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji (12.2016.)
Naša anarhistička etika je kaotična, nestabilna, u pokretu, donosi nam više sumnji nego izvjesnosti, no unatoč tome upravo ona vodi našu ruku kada trebamo zapaliti zapaljivu napravu pred vašim vratima. I tada sanjamo da vas vidimo kado gorite unutra. Džamije, hramovi, crkve ili sinagoge, mi ne pravimo razlike. Kao što ne pravimo razlike između popa i pandura. Jedan koristi manipulaciju i indoktrinaciju, a drugi udarce pendreka. No, ishod je isti.
Prošli mjesec napali smo dvije crkve u Toulouseu.
Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji, bili oni radikali, tolerantni, pro-laici, dobronamjerni ljevičari anti-islamofobi.
Možda se udružujete u potrazi za jednim smislom kojem ćete biti odani, pošto su vam tjeskobe života sastavljenog od avantura i nepoznatog u sadašnjosti nepodnošljive. Možda vi zaista mislite da se borite protiv rasizma prihvačajući
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Atene [Grecia]: Incendiati 3 filobus in centro-città (19/12/2016) [it]

Nella notte di lunedì 19 dicembre 2016, un gruppo di compagni ha deciso di scaldare un po’ l’inverno cittadino dando fuoco all’apatia e alla pace sociale.
Con solo 5 litri di materiale infiammabile e disprezzo infinito verso tutto il Potere siamo scesi in via Patission, fermato i filobus di passaggio, e dopo aver fatto scendere tutti i passeggeri e i conducenti abbiamo incendiato i mezzi.
Tre filobus bruciati, uno per ogni custodia cautelare imposta agli arrestati durante gli scontri del 6 dicembre 2016 ad Atene.
Forza al detenuto anarchico (membro CCF) Panagiotis Argirou, recentemente condannato dallo Stato ad altri 7 anni di carcere, questa volta per tentato incendio di un autobus nel 2009.
Fuoco alle macchine e alla civiltà!


Atena [Grčka]: Zapaljena 3 trolejbusa u središtu grada (19.12.2016.)
U ponedjeljak noć 19. decembra 2016. jedna grupa drugova odlučila je da malo zagrije gradsku zimu zapalivši društveni mir i apatiju.
Uz samo 5 litara zapaljivog materijala i beskrajni prezir prema čitavoj Moći sišli smo u ulicu Patission, zaustavili trolejbuse u prolazu i, nakon što smo natjerali putnike i šofere da siđu zapalili prijevoz.
Tri zapaljena trolejbusa, po jedan za svaki pritvor koji je nametnut uhapšenima u noći sukoba 6. decembra 2016. u Ateni.
Snage anarhističkom zatvoreniku (članu ZVĆ) Panagiotisu Argirou, kojeg je nedavno Država osudila na dodatnih 7 godina zatvora, ovaj put za pokušaj paljenja autobusa 2009.
Zapalimo strojeve i civilizaciju!

Italy: Update on Operation “Scripta Manent” (23/12/2016) [en]

The anarchist comrade Alessandro Mercogliano informed us by letter that upon his arrival in Ferrara prison, November 19th, he refused to gave his fingerprints and to took pictures of him. A few days later the prison authorities reported him with a penalty of 15 days to be served in solitary confinement.

MERCOGLIANO ALESSANDRO: Via Arginone, 327 – 44122 Ferrara — Italy


Italija: Vijesti o Operaciji “Scripta Manent” (23.12.2016.)
Anarhistički drug Alessandro Mercogliano nas putem pisma informira da je dolaskom u zatvor u Ferrari, 19. novembra, odbio dati svoje otiske i fotografirati se. Nekoliko dana kasnije zatvorska uprava ga je prijavila kaznom od 15 dana za odslužiti u izolaciji.

Atene [Grecia]: Distrutto bancomat della Banca del Pireo (16/12/2016) [it]

Nella sera di venerdì 16 dicembre, poco prima delle 20:00, abbiamo deciso di visitare una succursale della Banca del Pireo situata sulla piazza Canningos. Dopo aver distrutto con un martello lo schermo del bancomat e i vetri adiacenti, abbiamo versato della benzina sullo sportello automatico e gli abbiamo dato fuoco. Prima di andarcene abbiamo anche buttato na molotov sull’ex Ministero del commercio, di fronte alla banca.
Questa azione è dedicata alla memoria dell’anarchico nichilista Sebastian Oversluij, assassinato da una guardia di sicurezza mentre cercava di espropriare una succursale del BancoEstado a Santiago, Cile, 11 dicembre 2013.
E’ anche un atto di complicità in solidarietà con l’anarchica Tamara Sol Farias Vergara, detenuta nelle galere cilene per aver vendicato la perdita di Sebastian aprendo fuoco contro un’altra guardia privata di sicurezza della stessa banca, il 21 gennaio 2014.
RICORDIAMOCI I COMPAGNI CADUTI E DETENUTI, E COMBATTIAMO PER LORO!
COORDINAZIONE INFORMALE E ATTACCO CON TUTTI I MEZZI!


Atena [Grčka]: Uništen bankomat Pirejske Banke (16.12.2016.)
U petak navečer 16. decembra, nešto prije 20:00 sati, odlučili smo posjetiti podružnicu Pirejske Banke na trgu Canningos. Nakon što smo čekićem razbili ekran bankomata i obližnje prozore, izlili smo benzin na aparat i zapalili ga. Prije nego što smo otišli, bacili smo i jedna molotov na bivše Ministarstvo gospodarstva naspram banke.
Ovo je djelo posvećeno sjećanju na anarho-nihilista Sebastiana Oversluija, kojeg je ubio zaštitar dok je pokušavao izvršiti eksproprijaciju jedne podružnice banke Estado u Santiagu, Čile, 11. decembra 2013.
To je i čin suučesništva u znak solidarnosti s anarhisticom Tamarom Sol Farias Vergarom, koja je zatočena u čileanskim tamnicama zato što je osvetila gubitak Sebastiana pucajući na drugog privatnog zaštitara iste banke, 21. januara 2014.
SJEĆAJMO SE PALIH I ZATVORENIH DRUGOVA, I BORIMO SE ZA NJIH!
NEFORMALNA KOORDINACIJA I NAPADA SVIM SREDSTVIMA!

Germania: Rilasciate le tre anarchiche arrestate nella Foresta di Hambach (21/12/2016) [it]

Nel pomeriggio di mercoledì 21 dicembre 2016 le tre detentue della foresta di Hambach sono state rilasciate.
Hodel e Siao sono state arrestate tre settimane fa con l’accusa di ave provocato un attacco esplosivo e di aver tentato di ferire gravemente degli agenti, e sono state detenute nel carcere di Ossendorf per motivi del pericolo di fuga [sono entrambe di nazionalità spagnola, n.d.t. in francese].
Oggi, l’accusa ha deciso di ritirare il mandato d’arresto incondizionato contro le due compagne. Sembra che non ci siano prove sufficienti contro di loro. Le due sono state immediatamente rilasciate, e accolte calorosamente dalle persone davanti al carcere.
Maya invece doveva presentarsi oggi alle 14.00 a Düren per il riesame di validità della sua detenzione. Lei ha continuato a rifiutarsi di fornire le proprie generalità, ma ha detto la sua età.
Di conseguenza, il tribunale l’ha riqualificata come una persona di giovane età ed ha sospeso la sua detenzione, con l’obbligo di presentarsi dagli sbirri tutte le settimane, fino al processo.
Dopo la sua apparizione a Düren anche lei è stata rilasciata.
Finché tutti non saranno liberi, non lo sarà nessuno!


Njemačka: Otpuštene tri anarhistice uhapšene u Šumi Hambach (21.12.2016.)
U srijedu popodne 21. decembra 2016. tri zatvorenice iz šume Hambach otpuštene su iz zatvora.
Prije tri tjedna Hodei i Siao uhapšene su pod optužbom za izazivanje eksplozije i pokušaj nanošenja teških rana policajcima, te su zadržane u zatvoru Ossendorf zbog opasnosti bijega [obije su španjolske nacionalnosti, nap.prev. na fr.].
Danas je tužilaštvo odlučilo povući bezuvjetni nalog za hapšenje protiv dvije drugarice. Izgleda da nemaju dovoljno dokaza protiv njih. Dvije su odmah otpuštene iz zatvora, gdje su ih ispred toplo dočekale osobe.
Maja se danas u 14 sati pojavila u Dürenu zbog preispitivanja valjanosti njenog zadržavanja u zatvoru. Ona je i dalje nastavila odbijati da iznese svoj identitet, ali
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