Cile: Rilasciato Freddy Fuentevilla [it]

Nota di refractario: Con allegria apprendiamo del rilascio di compagno Freddy. Da qui un forte e caldo abbraccio, dopo le minacce di morte di Bernales, i penitenziari in Argentina, le prigioni cilene, i processi e le loro farse fino ad oggi, il tempo è pieno di esperienze nella costruzione di sentieri di negazione. Oggi nuovi sentieri si aprono e si riprendono quelli vecchi, oggi con i piedi nuovamente per le strade! Senza mai dimenticare le battaglie di Juan e Marcelo, sul piano medico e giuridico militare, rispettivamente, ricordiamo alcune parole di Freddy durante il processo contro di lui:

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Messico: Rilasciato l’anarchico Fernando Bárcenas [it]


Una ventina di compagni libertari si è recata presso il carcere preventivo maschile del nord (ReNo) per attendere il rilascio di Fernando Bárcenas, dopo quattro anni e sei mesi di detenzione; accusato di aver incendiato un albero natalizio della Coca Cola durante una manifestazione contro il rincaro dei trasporti (metro).

Il rilascio di Ferdinando è avvenuto dopo essere stata notificato (oggi pomeriggio) al tribunale l’annullamento del suo processo e che il suo fascicolo sarebbe stato cancellato.

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Rep. Ceca: La corte suprema di Praga conferma l’assoluzione di tutti gli imputati (27/03/2018) [it]

La corte suprema di Praga ha confermato l’assoluzione di tutti i 5 anarchici imputati, come risultato dell’udienza d’appello svoltasi il 27 marzo.

Questo è sicuramente una buona notizia, e significa anche che abbiamo superato una parte di “Fenix”, che ha rappresentato qualcosa di differente per tutti noi: lunghi mesi in carcere, deprivazione dell’anonimato o l’estenuante campagna di solidarietà, per dirla in breve. Tuttavia, non dovremmo farci illusioni sulla vittoria contro la repressione in modo legale nei tribunali, mai. Inoltre, la decisione della corte suprema non comporta nessuna certezza per il futuro, e già adesso possiamo vedere la cima dell’altro mucchio di merda poliziesca che si profila sull’orizzonte, o anche più vicino, cioè Fenix 2, che letteralmente è un tentativo disperato di rivincita, uno sforzo di ottenere qualcosa contro i nostri compagni, e recuperare un po’ della fetida idea di legittimità della polizia e del carcere, perlomeno nel contesto ceco.

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Francia: Caso della macchina di sbirri incendiata in Quai de Valmy – Kara libera! (14/11/2017) [it]


Questa mattina, 14 novembre 2017, Kara, incarcerata dal 26 maggio 2016 e condannata a 2 anni di carcere e 2 sospesi nel caso del Quai de Valmy ha lasciato la prigione di Fleury-Merogis.

Non è stato fatto appello dalle sentenze pronunciate l’11 ottobre nel caso del vettura degli sbirri bruciata il 18 maggio 2016. Queste ultime sono dunque definitive. Solo la persona giudicata in sua assenza potrebbe ancora “opporsi” se arrestata. Questo nuovo processo non potrebbe modificare le pene pronunciate per gli altri 8 imputati

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Germania / Italia: Scarcerato Riccardo, anarchico imprigionato per i giorni di rivolta contro il G20 ad Amburgo (05/10/2017) [it]

Riccardo, compagno anarchico arrestato e imprigionato dal 7 luglio 2017 per i giorni di rivolta contro il G20 ad Amburgo, è stato scarcerato oggi (5 ottobre) in seguito alla sentenza che lo ha condannato ad 1 anno e 9 mesi con il beneficio della sospensione condizionale della pena.

Solidarietà ai ribelli del G20!

Libertà per tutti e tutte!!


Italia: Aggiornamento sugli arresti di Torino (18/08/2017) [it]

Da poche ore si è conclusa l’udienza davanti al tribunale del riesame per Kam, Fran, Antonio, Beppe e Lorenzo. In quella sede si è discussa l’imputazione che ha fatto catalpultare tra quattro mura i cinque compagni e messo al bando dalla città Monica e Michela, per valutare se modificare le misure affibiate loro in attesa del processo.
Nonostante l’udienza fosse a porte chiuse si è venuto a sapere che all’interno dell’aula si è incontrato un vasto assortimento di sbirraglia: i poliziotti in borghese del commissariato di Porta Palazzo, la Digos, i secondini, le guardie del corpo di Padalino e Rinaudo e un banco di carabinieri. Sono giunti a sottolineare con la loro presenza la potenza che detengono all’interno di un’aula tribunalizia. Una potenza traslitterata nelle carte giudiziarie e nella ricostruzione della storia di quella sera, come le storie di tante altre sere, giorni o momenti, vissute negli anfratti di qualche commissariato o lungo le strade durante un controllo. Il prima, il dopo, la causa e l’effetto sono mescolati per creare un racconto che renda di più sulle carte, nella valutazione del reato e nella misura della condanna.
Niente di cui stupirsi, alla violenza del controllo sbirresco in strada consegue quella della lingua di legno delle carte tribunalizie e della reclusione e della limitazione della libertà. Non ci dilungheremo nel mettere in ordine logico e
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Messico: Scarcerato l’anarchico Abraham Cortés (07/2017) [it]

Questo pomeriggio abbiamo ricevuto una chiamata telefonica dal compagno Abraham Cortés, in cui ci informa che dopo più di tre anni di carcere è finalmente uscito, dopo che gli è stata concessa la scarcerazione anticipata.
Ci fa molto piacere a condividere questa notizia, dato che Abraham è stato un detenuto ribelle durante tutto il periodo trascorso in carcere, un compagno che ha sempre mantenuto una posizione combattiva di fronte all’imprigionamento.
Ma ci sono ancora compagni che rimangono dietro le mura carcerarie... la lotta continua finché tutti non saranno liberi.

Croce Nera Anarchica – Messico

Francia: Buona notizia – Damien Camelio uscito di galera il 29 giugno [it]

Damien Camelio, detenuto a Fleury-Mérogis dai primi di dicembre 2016, per diverse degradazioni commesse durante una manifestazione spontanea il 14 aprile 2016, durante il movimento contro la Loi Travaille! [gioco di parle fra Loi Travail, «Legge laroro», e Loi Travaille! «Legge lavora!», NdT] è uscito di galera il 29 giugno scorso.
Era stato condannato il 19 gennaio 2017 a dieci mesi di prigione con detenzione immediata, una pena maggiore di quella richiesta dalla Procura (restando quindi a Fleury, dove si trovava dal suo arresto dell’8 dicembre) e a 14000 euro di rimborso danni per le parti civili.

Libertà per tutte e tutti,
Fuoco alle prigioni!

(tradotto da guerresociale)


Atene [Grecia]: Anarco-comunista Tasos Theophilou libero (07/07/2017) [it]

Il 7 luglio, dopo 5 anni di carcere, il verdetto della corte è stato “non colpevole”!

Repubblica Ceca: Rilasciato l’anarchico Lukaš Borl (04/2017) [it]


Lukaš B., anarchico in custodia cautelare da settembre 2016, oggi è stato rilasciato su cauzione. Questo significa che attenderà il processo fuori dalle mura carcerarie. È la prima volta dall’inizio dell’operazione Fenix che nessun anarchico in cosiddetta Repubblica Ceca si trova in prigione.

Cile: Mónica Caballero Francisco Solar finalmente liberi! (08/03/2017) [it]

Santiago: Gli anarchici cileni Mónica Caballero e Francisco Solar sono arrivati questa mattina all’Aeroporto Internazionale di Santiago, dopo esser stati espulsi dalla custodia spagnola e deportati indietro al loro paese natale.
Mónica e Francisco sono stati accusati, secondo la legge spagnola anti-terrorismo, di aver collocato una bomba nella Basilica del Pilar a Saragozza, il 2 ottobre 2013, e arrestati un mese dopo l’incidente. La procura spagnola all’inizio chiedeva 44 anni di carcere, ma hanno invece ricevuto 12 anni ciascuno nel 2014. La difesa ha portato il caso di Mónica e Francisco alla Corte Suprema spagnola, dove la sentenza è stata ulteriormente ridotta a 4 anni e mezzo in dicembre, essendo caduta una delle accuse iniziali. In quel periodo la Corte Suprema spagnola aveva riconosciuto che l’intento della bomba era di causare danni strutturali ad un simbolo religioso, e perciò furono accusati di perdite e danni.
Come ultimo ricorso la difesa aveva presentato una richiesta in base alla legge del codice penale spagnolo n° 89, la quale dichiara che gli stranieri possono essere deportati nel loro paese d’origine dopo aver scontato un anno in carcere. La richiesta è stata venne accetta dalla corte con il risultato di espulsione di Mónica e Francisco indietro nel Cile, dove sarebbero stati rimessi in libertà, se non
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Germania: Rilasciate le tre anarchiche arrestate nella Foresta di Hambach (21/12/2016) [it]

Nel pomeriggio di mercoledì 21 dicembre 2016 le tre detentue della foresta di Hambach sono state rilasciate.
Hodel e Siao sono state arrestate tre settimane fa con l’accusa di ave provocato un attacco esplosivo e di aver tentato di ferire gravemente degli agenti, e sono state detenute nel carcere di Ossendorf per motivi del pericolo di fuga [sono entrambe di nazionalità spagnola, n.d.t. in francese].
Oggi, l’accusa ha deciso di ritirare il mandato d’arresto incondizionato contro le due compagne. Sembra che non ci siano prove sufficienti contro di loro. Le due sono state immediatamente rilasciate, e accolte calorosamente dalle persone davanti al carcere.
Maya invece doveva presentarsi oggi alle 14.00 a Düren per il riesame di validità della sua detenzione. Lei ha continuato a rifiutarsi di fornire le proprie generalità, ma ha detto la sua età.
Di conseguenza, il tribunale l’ha riqualificata come una persona di giovane età ed ha sospeso la sua detenzione, con l’obbligo di presentarsi dagli sbirri tutte le settimane, fino al processo.
Dopo la sua apparizione a Düren anche lei è stata rilasciata.
Finché tutti non saranno liberi, non lo sarà nessuno!


Njemačka: Otpuštene tri anarhistice uhapšene u Šumi Hambach (21.12.2016.)
U srijedu popodne 21. decembra 2016. tri zatvorenice iz šume Hambach otpuštene su iz zatvora.
Prije tri tjedna Hodei i Siao uhapšene su pod optužbom za izazivanje eksplozije i pokušaj nanošenja teških rana policajcima, te su zadržane u zatvoru Ossendorf zbog opasnosti bijega [obije su španjolske nacionalnosti, nap.prev. na fr.].
Danas je tužilaštvo odlučilo povući bezuvjetni nalog za hapšenje protiv dvije drugarice. Izgleda da nemaju dovoljno dokaza protiv njih. Dvije su odmah otpuštene iz zatvora, gdje su ih ispred toplo dočekale osobe.
Maja se danas u 14 sati pojavila u Dürenu zbog preispitivanja valjanosti njenog zadržavanja u zatvoru. Ona je i dalje nastavila odbijati da iznese svoj identitet, ali
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Basilea [Svizzera]: Liberato l’ultimo detenuto della manifestazione di 24 giugno (14/12/2016) [it]

Ieri, mercoledì 14 dicembre 2016, l’ultimo detenuto del 24 giugno è stato rilasciato a Basilea. Il rischio di fuga non era più giustificabile per motivi della sentenza pendente.
Dopo quasi sei mesi di detenzione preventiva, d’ora in poi dovrà affronta il divieto di entrare in territorio svizzero per un periodo di quattro anni. Il divieto è valido da oggi e la sua violazione è punibile con pena detentiva. Questa misura dimostra molto chiaramente come le autorità repressive stanno prendendo sul serio questa faccenda e come sarebbe illusorio credere che il peggio è ormai dietro di noi.
Durante il processo, che potrebbe svolgersi in estate o addirittura in autunno 2017, è probabile che l’accusa richieda pene detentive per alcune delle venti persone accusate.
Fino ad oggi, in questo caso un minore è già stato condannato dal tribunale minorile a dieci giorni di carcere, e un anno di libertà vigilata. Ha fatto ricorso alla sentenza.
Nulla è finito! Esprimiamo la nostra solidarietà in futuro e il sostegno alle persone accusate!


Basel [Švicarska]: Oslobođen i posljednji zatvorenik prosvjeda 24. juna (14.12.2016.)
Danas, u srijedu 14. decembra 2016., i posljednji zatvorenik 24. juna oslobođen je u Baselu. Rizik bijega nije više bio opravdan zbog kazne u tijeku.
Nakon više od šest mjeseci u kućnom pritvoru, sada će se morati suočiti sa zabranom ulaska na švicarski teritorij u trajanju od četiri godine. Zabrana je na snazi od danas i njeno kršenje je kažnjivo zatvorom. Navedena mjera vrlo jasno dokazuje kako represivne vlasti uzimaju ovu stvar ozbiljno i kako ne smijemo pasti u zabludu da je najgore već iza nas.
Moguće je da tokom suđenja, koje će se vjerojatno održati na ljeto ili možda čak na jesen 2017., tužilaštvo zatraži zatvorske kazne za neke od dvadeset optuženih osoba.
Do danas je u tom slučaju jedan maloljetnik već osuđen na sudu za maloljetnike na deset dana zatvora, popraćenih godinom dana uvjetne. Uložio je žalbu na presudu.
Ništa nije gotovo! Izrazimo solidarnost u buduće i podržimo optužene osobe!

Aquisgrana [Germania]: Assolta l’anarchica di Amsterdam accusata di rapina in banca (08/12/2016) [it]

La compagna di Amsterdam, accusata di rapina in banca ad Aquisgrana accaduta nel 2013, è stata assolta l’8 dicembre.
Più di sessanta persone erano presenti in aula per esprimere il proprio sostegno. Il giudice ha rifiutato le indicazioni approssimative esposte dall’accusa, che miravano a provare la presenza in banca della compagna quella mattina di più di tre anni fa.
Però, l’accusa ha già annunciato il ricorso al tribunale di riesame. Questo significa che un giudice adesso riesaminerà tutto il processo per vedere se ci sono stati degli errori procedurali o delle incoerenze nella decisione dei giudici. In caso questo tribunale trovasse degli errori, il processo dovrà essere ripetuto al tribunale di Aquisgrana, ma da un giudice diverso. Se invece il ricorso fallisce, le accuse e le procedure giuridiche saranno chiuse.
Comunque, ci sono ancora due compagni in detenzione preventiva, accusati di una rapina accaduta nel 2014. Il processo inizierà alla fine di gennaio.
Inviamo forza e coraggio ai compagni detenuti, che possano sentire la nostra solidarietà attraverso i muri di cemento e le sbarre di ferro.


Aachen [Njemačka]: Anarhistica iz Amsterdama optužena za pljačku banke odriješena optužbi (08.12.2016.)
Sud je drugaricu iz Amsterdama, optuženu za pljačku banke u Aachenu 2013., odriješio optužbi.
Više od šezdeset osoba bilo je prisutno u sudnici kako bi izrazile svoju podršku. Sudac je odbio neodređene primjedbe tužilaštva koje su željele dokazati prisustvo drugarice u banci toga jutra prije tri godine.
No, tužilaštvo je već najavilo žalbu
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