Italia: Il prigioniero anarchico Paska interrompe lo sciopero della fame [it]

Notizie da Paska, ha interrotto lo sciopero della fame la settimana scorsa [24/11/2018], senza ottenere il trasferimento. Ancora non si sa se gli verra’ dato il 14bis come preannunciato.

L’udienza del 13 dicembre saltera’, a quanto pare, per malattia del giudice.

A breve nuovi aggiornamenti!

Trento [Italia]: Iniziativa per Paska, Ghespe e Giovanni (25/11/2018) [it]

Interrotto festival del cinema “Tutti nello stesso piatto” in supporto a Paska in sciopero della fame a Trento

Domenica 25 novembre a Trento una trentina di compagni e compagne hanno interrotto la premiazione del festival “Tutti nello stesso piatto”. Questa manifestazione era a loro dire il modo per sollevare la questione dei “diritti umani” tramite film e documentari. L’ipocrita Provincia di Trento, che si vanta di essere un territorio accogliente e democratico quando invece finanzia imprese militari, ricerche belliche e progetti repressivi di ogni sorta, cerca con iniziative di questo genere di farsi una facciata pulita e “solidale”. Tra i promotori dell’iniziativa c’era anche Elsa – The European Law Student’s Association – ente che spesso a Trento organizza nelle università eventi nei quali si possono trovare militari e uomini in divisa, oltre che magistrati e giudici. Durante l’interruzione i compagni hanno distribuito volantini e fatto interventi per Paska in sciopero della fame e in solidarietà a Giovanni e Ghespe.

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Italia: Aggiornamento sul sciopero della fame di Paska e appello alla solidarietà (10/11/2018) [it]

Aggiornamenti su Paska del 10\11\18:
Paska ci ha fatto sapere che è stato spostato in isolamento e che ci rimarrà per 15 giorni, a regime chiuso, ha solo mezz’ora d’aria, il resto del tempo lo passa da solo in cella, per gli spostamenti ha sempre una scorta di 2-3 guardie e i colloqui li fa in separata sede, a porta aperta e con il piantone delle guardie sulla porta. Ha segni evidenti in faccia del pestaggio subito prima dell’udienza dell’8\11, cosa che ha provato a dichiarare in aula ma che gli è stato impedito di fare dal giudice che ha perentoriamente ordinato che venisse portato fuori dalle guardie. Ha provato a farsi refertare le botte (ha preso duri colpi sia in testa che sulla schiena) ma il medico non ha refertato proprio nulla, per questo intende chiedere il divieto di incontro con i medici e gli infermieri.
Nonostante ciò Paska tiene duro e porta avanti le sue lotte a testa alta.
Rilanciamo l’invito al presidio sotto il carcere di La Spezia il 18\11\18 alle 15:00.
PASKA LIBERO E SPORTIVO.

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Italia: Resoconto dell’udienza dell’8 novembre per “l’operazione Panico” [it]

Giovedì 8 novembre c’è stata la terza udienza per l’Operazione Panico. Come si sia svolta, non si sa e alla fine non ci interessa più di tanto. I fatti si commentano da soli.

In aula erano presenti Giova, Ghespe e Paska, qualuno degli imputati, e un pubblico di compagni. Non appena è iniziata l’udienza, Paska ha chiesto la parola, tramite il suo avvocato, per leggere una dichiarazione. E’ arrivato in aula con i segni delle botte prese nel carcere di La Spezia la mattina stessa, prima della traduzione a Firenze. Ha iniziato a leggere la sua dichiarazione, che cominciava narrando il pestaggio da parte dei secondini, ma il giudice ha ordinato subito che gli venisse spento il microfono, blaterando che ciò che stava dicendo non era pertinente al processo, che quella non era la sede competente per denunciare quei fatti e cazzate simili. Paska, nonostante ciò, ha continuato a leggere alzando la voce, ma è stato strattonato via dalle infami guardie, che hanno tentato di strappargli di mano i fogli, rinchiudendolo nei sotterranei del tribunale. I compagni presenti e gli imputati si sono alzati protestando rumorosamente, e per tutta risposta il giudice ha espulso il pubblico dall’aula. A quel punto, anche gli imputati sono usciti per confrontarsi con gli altri, mentre l’avvocato di Paska ha chiesto che fosse riammesso in aula, anche nella gabbia se necessario, e ha ricordato che il suo assistito è da qualche giorno in sciopero della fame per protestare contro le condizioni detentive e per chiedere il trasferimento ad un altro carcere. Al giudice, ovviamente, gliene importava ben poco, e ha disposto che Paska rimanesse chiuso nelle celle sotterranee. Gli imputati sono rientrati in aula per leggere una breve dichiarazione, affermando che anche il giudice è complice dei maltrattamenti che sta subendo Paska in carcere, ribadendo la solidarietà ai tre compagni prigionieri e la volontà di non continuare ad assistere all’udienza. Il giudice ha provato a interrompere quasi subito, parlando sopra al compagno che stava leggendo la dichiarazione, al che gli imputati sono usciti dall’aula definitivamente. Sappiamo che subito dopo anche Giova e Ghespe hanno chiesto di essere portati via, e la cosa ha forse provocato nel giudice un ripensamento, perché ha fatto richiamare Paska per chiedergli se volesse tornare in aula. Il compagno ha assentito, e così pure Giova e Ghespe. I compagni imputati invece sono rimasti all’esterno del tribunale, dove alcuni hanno improvvisato un breve presidio nei pressi del cancello d’ingresso, per poi riunirsi con gli altri nell’attesa di salutare i compagni al termine dell’udienza. Questo però non è stato possibile, perché i tre, a fine processo, sono stati caricati in fretta e furia nei furgoni cellulari che hanno fatto un pezzo di strada in contromano per non passare davanti ai compagni, ma si sa, la miseria umana dei secondini non ha confini.

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La Spezia [Italia]: Paska in sciopero della fame (05/11/2018) [it]

Paska in risposta alla condizioni detentive e alle provocazioni delle guardie ha iniziato uno sciopero della fame da lunedì 5 novembre.

Il 18 novembre ci sarà un presidio sotto il carcere di La Spezia

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Provocazioni delle guardie nei confronti di Paska

Il processo riguardo la denominata “operazione Panico” a Firenze, per la quale tre nostri compagni sono detenuti (e tante/i altre/i imputate/i) prosegue, ed è arrivato alla sua terza udienza.

I giorni immediatamente precedenti alla prima udienza, Paska, detenuto nel carcere di Teramo, viene trasferito al carcere di La spezia: durante la traduzione le guardie gli “smarriscono” effetti personali e gli negano ogni informazione sulla sua destinazione e sulla durata della permanenza nella nuova prigione.

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Italia: NUOVO IBAN per cassa di solidarietà Operazione Panico [it]

Comunichiamo il nuovo IBAN per versamenti sul conto a sostegno delle spese (legali e per i prigionieri) dell’ Operazione Panico.
La Carta è sempre la stessa, n. 5333171039986134 intestata a Youssra Ramadan, agenzia Poste Italiane.

IBAN:IT71Q3608105138290113490114
BIC/SWIFT (per transazioni internazionali): PPAYITR1XXX

The IBAN and BIC codes to send money to support legal costs & prisoners of the Operation Panico have changed. These are the new ones.

Voilà les nouveaux Iban et Bic pour le soutien des frais de justice et des prisonniers pour l’Operation Panico.

Parigi [Francia]: Nemici di questo mondo (12/10/2018) [it]

Pensiamo che l’azione diretta sia anche un mezzo per uscire dai vicoli ciechi della palude del “giro”, dei suoi luoghi comuni accettati in maniera acritica, dei suoi slogan combattivi che restano spesso parole in aria.

Soli, associati per una notte o per la vita – secondo la sensibilità di ciascuno.a – lasciamoci dietro i dogmi e scegliamo il caos della vita.
Per i difensori di questo mondo noi siamo dei malfattori. Siamo semplicemente suoi nemci e ne siamo fiere.
La notte fra giovedì 11 e il 12 ottobre, rue d’Hautpoul (Parigi 19) abbiamo bruciato un furgoncino di Vinci (costruttore di prigioni) e una macchina della SNCF [la Trenitalia francese; NdT] (che fa la caccia ai poveri ed ai sans-papiers).

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Italia: Resoconto della giornata del 9 ottobre, prima udienza del processo per l’operazione “Panico” [it]

Ieri, martedì 9 ottobre, si è tenuta la prima udienza (rinviata dal 12 luglio) del processo per l’operazione “Panico”. Un folto pubblico di compagni e compagne ha accolto calorosamente l’ingresso in aula dei 3 compagni prigionieri presenti all’udienza, provocando la stizza crescente del presidente del collegio giudicante. I tre hanno risposto ai saluti sorridendo e salutando, mentre le guardie infami li strattonavano verso il loro posto, in prima fila; non sono stati messi nelle gabbie, bensì a fianco dei difensori, divisi dagli altri coimputati da un muro compatto di secondini. Mossa che comunque non ha impedito lo scambio di sguardi, baci, e segnali d’affetto tra noi e loro. L’udienza s’è svolta secondo noioso copione: c’è stata nuovamente la discussione sull’ammissibilità delle parti civili, i giudici si son ritirati per deliberare, per poi rientrare e proclamare il fatto che, anche a processo riunito, tutte le parti civili (già citate per l’udienza preliminare) sono ammissibili. Successivamente c’è stato un breve dibattito in merito all’ordine temporale con cui disporre le perizie sulle intercettazioni rispetto alle testimonianze (se prima, dopo o durante), e la richiesta delle prove da parte di accusa e difesa. L’udienza è terminata con la calendarizzazione delle successive quattro udienze:

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Italia: Op. Panico – Paska trasferito a La Spezia, sarà in aula a Firenze martedì 9 ottobre [it]

Giovedì 4 ottobre Paska ha fatto sapere che è stato trasferito al carcere di La Spezia, sta bene e martedì 9 sarà presente in tribunale a Firenze.

Per scrivergli:
Pierloreto Fallanca, piazza Falcone e Borsellino n. 1, 19125 La Spezia.

Manda un saluto caloroso a tuttx!

Ovviamente non sono mancate provocazioni dai secondini: questa volta le guardie sostengono di aver smarritto il duo borsone durante il trasferimento.

Italia: Inizio processo “Operazione Panico” (09/10/2018) [it]

Martedì 9 ottobre inizia il processo dell’”operazione Panico” a Firenze.
Saranno presenti Ghespe, Pasca e Giovanni, e ci sarà una presenza solidale al tribunale.
Alle ore 16 presidio sotto al cercare di Sollicciano.

Italia: La prima udienza del processo per l’operazione Panico rinviata al 9 ottobre (12/07/2018) [it]

Il 12 luglio ha avuto luogo quella che sarebbe dovuta essere la prima udienza del processo per l’operazione Panico.

In aula erano presenti sia Ghespe che Giova, un nutrito pubblico di compagni e compagne, ed una parte delle persone imputate. Il poco che è stato detto non ci è risultato granché comprensibile, d’altronde il loro è un linguaggio che non ci appartiene, ma grosso modo si potrebbe riassumere così:

Tre delle persone imputate non erano state raggiunte dalla notifica; la riunificazione del processo era stata accettata, ma una settimana di tempo non era stata sufficiente per sbrigare la relativa burocrazia; tra i giudici in commissione era presente un giudice onorario, che secondo una legge recente non può più essere competente per casi di tale gravità, ed è quindi stato assegnato un nuovo collegio di giudici. Per questi motivi, non molto graditi ai PM, che evidentemente speravano in un avvio rapido del processo, l’udienza è stata rinviata al 9 ottobre.

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Italia: Dichiarazione pubblica di Paska [it]

Oggi, 4 luglio, c’è stata la prima udienza per Ghespe. E’ durata molto poco, perché i giudici hanno accolto la richiesta di riunificazione del processo, quindi hanno semplicemente rinviato l’udienza al 12 luglio, data in cui era stata fissata la prima udienza per tutti gli altri. I secondini di scorta hanno fatto il possibile per impedire le comunicazioni tra noi e lui, precludendogli col loro corpo la vista dei numerosi compagni e compagne presenti in aula. In ogni caso non può non aver sentito i saluti, il calore e le urla di libertà che gli sono state dedicate.
Rinnoviamo la chiamata per la presenza in aula del 12 luglio per salutare Giova, e molto probabilmente anche Ghespe sarà presente, a questo punto.
Grazie a tutt* coloro che sono venut* da praticamente ovunque, nord, sud ed estero, la vostra forza e il vostro sostegno hanno un valore incalcolabile.
Di seguito la dichiarazione pubblica di Paska, detenuto nel carcere di Castrogno (Teramo), appena pervenuta:

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Italia: Lunga vita ai ribelli – Manifesto delle presenze in aula per Ghespe [it]

Italia, anni 10 del ventunesimo secolo. Nel pieno del delirio securitario fatto di telecamere, polizia ed esercito ovunque, si organizza e si arma l’odio razzista e fascista. Mentre il ributtante “uomo della ruspa” conquista il Ministero degli Interni con la complicità del qualunquismo pentastellato, i fascisti di Casapound, Forza Nuova e altre formazioni moltiplicano la loro presenza sul territorio con nuove sedi, librerie, adunate e ronde contro i più poveri. Mentre le aggressioni fasciste ormai non si contano più, l’odio che fomentano ha già aperto il fuoco. E’ successo a Macerata, Firenze, Rosarno, Napoli, Milano.

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Italia: 4 luglio – Presenza in aula per salutare Ghespe [it]

Il 4 luglio 2018 si terrà la prima udienza del processo a Ghespe. Lui ha deciso di esserci, e sarebbe molto felice di vedere le facce di amici e compagni in aula, dopo 11 mesi di carcerazione.

Chiamiamo una presenza in aula per la mattina il 4 luglio al Palazzo di Giustizia di Firenze (zona Novoli), entriamo nell’orrido templio della loro giustizia per fargli sentire il nostro affetto e la nostra solidarietà.

A seguire aperitivo e banchetto informativo in piazza S.Spirito alle 18.

A breve maggiori dettagli e manifesto!

Italia: Udienza preliminare per Ghespe (15/05/2018) [it]

L’udienza preliminare di Ghespe (che, ricordiamo, è stato stralciato dalla c.d. Operazione Panico, e sta venendo processato parallelamente) è stata il 15 maggio al Tribunale di Firenze, a porte chiuse. Il GUP Bagnai ha deciso di non modificare in alcun modo i capi d’imputazione, poiché sussistono a suo avviso i gravi indizi di colpevolezza, e perciò rimangono invariabilmente: tentato omicidio, fabbricazione, trasporto e detenzione di ordigni micidiali ed esplodenti e danneggiamento. La prima udienza del processo è stata fissata il 4 luglio 2018, e sarà a porte aperte.

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Italia: Indirizzi dei prigionieri dell’operazione Panico [it]

Ricordiamo gli indirizzi dei prigionieri dell’operazione panico:

Giovanni Ghezzi e Salvatore Vespertino
N.C.P. Sollicciano, Via G. Minervini 2/R, 50142 Firenze (FI)

Pierloreto Fallanca (paska)
C.C. Castrogno, Contrada Ceppata 1, 64100 Teramo (TE)

Italia: Anche Giovanni finisce in carcere (19/04/2018) [it]

Oggi 19 aprile è giunta la risposta della Cassazione, riguardo all’istanza della difesa contro l’appello vinto dalla procura di Firenze lo scorso settembre, riguardo alla carcerazione per Giovanni e Pasca, e le misure restrittive per Nicola. Pasca era stato giudicato poche settimane fa (perchè al momento dell’arresto si trovava a Lecce, e quindi in un’altra competenza territoriale), per Giovanni e Nicola la cosa si è dilungata qualche settimana in più per questioni tecniche, che non hanno però cambiato il risultato.

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Italia: Aggiornamenti sull’Operazione Panico (11/03/2018) [it]

Il 9 gennaio, dopo circa 2 anni dall’apertura, è stata notificata la chiusura delle indagini dell’Operazione Panico e così abbiamo avuto accesso a quasi tutte le carte dell’inchiesta. Dopo aver fatto visionare ad un perito di genetica la relazione della Scientifica in merito ai reperti, al prelievo dei campioni di dna ed alle relative analisi, abbiamo dunque valutato la possibilità di presentare un’istanza di scarcerazione per Ghespe al Gip. Quest’ultimo, infatti, sin dal momento della convalida degli arresti di agosto, aveva messo in discussione l’impianto accusatorio di quella che, ai nostri occhi, appariva niente meno che una rappresaglia portata avanti dalla questura e dagli immancabili Ros. Pertanto, come scelta meramente tecnica, abbiamo deciso di richiedere degli interrogatori per rallentare l’iter processuale ed il passaggio delle carte dal Gip al Gup. Questa mossa, piuttosto insolita, è stata interpretata dalle pagine dei giornali come una forma di paura da parte nostra di fronte alla gravità delle accuse e la possibilità che qualcuno parlasse stimolava l’appetito di Pm e Digos. I giornalisti, in tutta la loro miseria ed abituati all’arte diffamatoria, in seguito hanno riportato che ciò sarebbe pure avvenuto. Per la loro tristezza, invece, ci siamo tutti avvalsi della facoltà di non rispondere, rilasciando singolarmente delle dichiarazioni spontanee, come già avvenuto a febbraio (2017) in occasione degli interrogatori di garanzia, riguardo all’accusa collettiva di associazione a delinquere ed alla squallida suddivisione gerarchica e di ruoli tra le compagne e i compagni a Firenze. Purtroppo però, lo stesso giorno, siamo venuti a conoscenza della mossa da parte della procura di stralciare Ghespe dall’associazione a delinquere e di procedere separatamente per lui riguardo ai fatti di Capodanno, accelerando così i tempi in modo da aver già assegnato un Gup al suo caso. L’intento, piuttosto chiaro, sembra quello di voler giungere ad una condanna senza perder tempo rispetto ad altre questioni.

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Italia: Online nuovo sito degli Anarchici fiorentini [it]

panicoanarchico.noblogs.org

Nonostante non siamo mai stati veementi sostenitori (nonchè utilizzatori) dei nuovi media, che si sono prepotentemente e arrogantemente imposti nelle vite di noi tutti, abbiamo deciso di aprire questo blog per dare un po’ di visibilità in più, seppur virtuale, alla situazione repressiva che perdura a Firenze contro gli anarchici ormai da più di un anno (ed in particolar modo, alla carcerazione del nostro compagno Ghespe): nella sezione “aggiornamenti repressione” troverete via via i comunicati, volantini, testi e quant’altro è uscito ed uscirà a proposito della situazione fiorentina. Questa sezione è quella strutturata classicamente a blog, con i posts cronologici. I commenti sono disabilitati: tanti spazi web sono diventi un pubblico immondezzaio a forza di commenti di agguerriti parolieri moderni. Crediamo che ci siano luoghi (magari fisici) molto migliori di questo per avere un confronto ed un dibattito.

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Roma [Italia]: Bruciate 6 auto ENI (01/12/2017) [it]

Roma 1° Dicembre.

Bruciate 6 auto enjoy del car sharing Eni-Trenitalia per il coinvolgimento di Eni in Libia.
Colpiamo ENI ovunque.

Solidarietà ax arrestatx ed imputatx per Scripta manent, Firenze, I/le compax colpitx dalla repressione per le macchine degli sbirri incendiate in Francia e Polonia, ax imputax del Brennero ed a tuttx coloro che non si piegano a questo marcio esistente, Un saluto a Krem in isolamento.

Grenoble [Francia]: Incendi solidali (27/10/2017) [it]

Nella notte tra 26 e 27 ottobre abbiamo incendiato tre veicoli nella via Jean Perrot a Grenoble, cioè un veicolo della SPIE (azienda che si ingrassa costruendo carceri), una macchina di una ditta di sicurezza privata, e un veicolo della Schindler. Abbiamo anche cercato di incendiare una Jaguar ma, per ragioni oscure, sembra che ne sia uscita solo con qualche traccia sulla carrozzeria e con le gomme fuse.

Con questo gesto vogliamo inviare la nostra solidarietà a Ghespe e Paska, oggi detenuti in Italia a seguito dell’ondata di arresti nell’agosto scorso, ai due incarcerati per la storia della sbirro-mobile bruciata. Ci rallegriamo anche dei recenti attacchi contro gli sbirri a Limoges, a Clermont e a Isère, ed esprimiamo il nostro sostegno agli incendiari tuttora anonimi.

Salonicco [Grecia]: Attaccato il consolato italiano per Paska e Ghespe (20/10/2017) [it]

Per l’azione contro gli stati, il capitale e i meccanismi di autorità: per eliminare le distanze con gli insorti attorno al mondo, per rompere l’isolamento dei compagni imprigionati.

Il 3 di agosto, lo stato italiano esegue 8 arresti di compagni accusandoli del coinvolgimento in 2 diversi episodi (6 a Firenze, uno a Roma e uno a Lecce). Val la pena ricordare che per poter eseguire 2 di questi arresti, gli sbirri hanno sgomberato la Riottosa Squat di Firenze. Nello specifico, 5 sono accusati di aver piazzato una bomba fuori da una libreria fascista a Firenze, che esplodendo ha ferito gravemente uno sbirro, mentre altri tre di un attacco con le molotov a una caserma dei carabinieri della stessa città. Nei giorni successivi, 6 di loro vengono rilasciati per insufficienza di prove. Per quanto riguarda i compagni che sono ancora in carcere, Pierloreto Fallanca è accusato di essere membro di una associazione a delinquere, Salvatore Vespertino per il tentato omicidio dello sbirro, con una traccia biologica di DNA come unica prova.

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Firenze [Italia]: Tutti vedono la violenza del fiume in piena, ma non quella degli argini che lo costringono (10/2017) [it]

Sono tempi duri se sei nato sulla sponda sbagliata di questo “migliore dei mondi possibili”. Le catene ci vengono strette sempre più forte intorno al collo, e ora se ne accorgono anche coloro i quali fin’ora ci hanno detto che esageravamo. Alzano muri, dispiegano polizie nelle strade, sgomberano gli spazi che facciamo rivivere dopo che lo stato li lascia all’abbandono per anni. Arrestano chiunque metta in discussione un ordine imposto in cui nessuno di noi si riconosce più. Ci vogliono spazzare via, è evidente.

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Italy: Two communiques from imprisoned anarchist Salvatore Vespertino – Ghespe [it]

Here are two communiques by Ghespe, written with a month between them

I was arrested along with 7 other people in the umpteenth Digos [General Investigations and Special Operations Division] and ROS [Special Operations Group of Carabinieri], operation. Imagination never fails that scum (wish their health also failed them) and anyone who even just glanced at the newspapers knows very well how they went crazy this time too. But it must be said that although the papers read like a thriller (pretty third rate), they mention 3 events that have little to do with the imagination: the Molotov that flew over the Carabinieri barracks in Rovezzano in April, the ‘device’ that exploded at the casapound bookshop ‘il bargello’, where a specialized police bomb disposal expert lost an eye and a hand, and the fact that all those arrested are anarchists. Up until now Paska and I are the only ones to be held in jail.

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Grecia [Atene]: Solidarietà con il compagno anarchico Salvatore Vespertino [it]

Il governo italiano sta perseguitando i nostri compagni a Bologna, minacciandoli con sgomberi e condanne. Hanno già sgomberato Làbas e Crash, dimostrando le loro intenzioni selvagge. A Roma hanno chiuso un centro occupato per i rifugiati, lasciando ottocento persone senza casa... Hanno anche invaso gli spazi occupati, prendendo in ostaggio due dei nostri compagni italiani. Non accetteremo questo atteggiamento, e prenderemo di mira le istituzioni capitaliste che collaborano con lo Stato italiano, per accrescere la consapevolezza sulla sua natura violenta e repressiva, come con l’azione diretta per gli incidenti in Italia. Invitiamo tutti i compagni ad unirsi a noi, con azioni dirette o con altri mezzi, nella lotta contro i nemici di una società libera.
Lo scopo della Camera di Commercio greco-italiana (GICC) è di promuovere i prodotti e le aziende greche in Italia. Suona molto bene :-) Ma guardate, questi sono alcuni degli squali che stanno dietro:
Ioannis TSAMICHAS, ex dirigente della Siemens, nazionalista, sostenitore di Tsipras e propugnatore del terrorismo economico