Polonia: Arrestati due anarchici per le proteste contro EEC nel 2015 (19/10/2018) [it]

Polonia, Katowice, 2015, AntyKongres: i compagni anarchici abitanti in Polonia organizzarono un Anti-congresso, una protesta contro il Congresso economico europeo (EEC) svoltosi a Katowice, Polonia. Gli anarchici organizzarono manifestazioni, conferenze e alla sera decisero di occupare un edificio abbandonato in segno di protesta contro il capitalismo e le decisioni economiche prese sopra di noi da politici e borghesi, e contro le politiche abitative in Polonia. La polizia ha cercato di entrare e sgomberare, e mettere a tacere le voci di dissenso, impedendo di ostacolare gli incontri all’EEC. I nostri compagni si sono difesi in modo coraggioso e impavido lanciando petardi [piccoli esplosivi] e bottiglie, ma al mattino l’unità antiterrorismo è riuscita ad entrare utilizzando granate stordenti, per poi arrestare 21 anarchici.

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Roma [Italia]: Bruciate 6 auto ENI (01/12/2017) [it]

Roma 1° Dicembre.

Bruciate 6 auto enjoy del car sharing Eni-Trenitalia per il coinvolgimento di Eni in Libia.
Colpiamo ENI ovunque.

Solidarietà ax arrestatx ed imputatx per Scripta manent, Firenze, I/le compax colpitx dalla repressione per le macchine degli sbirri incendiate in Francia e Polonia, ax imputax del Brennero ed a tuttx coloro che non si piegano a questo marcio esistente, Un saluto a Krem in isolamento.

Polonia: Sentenza e l’appello nel caso dei Tre di Varsavia (04/12/2017) [it]

Tre mesi di carcere, 12 mesi di lavoro socialmente utile e 2.269 zloty di pagamento, di cui 300 zl di multa e 1969 zl di spese processuali [in totale €540, ndt]- questo è stato il verdetto contro i 3 di Varsavia, sentito al secondo processo del 19 luglio 2017. Dato che i 3 avevano già fatto 4 mesi di carcere, cioè fino alla fine delle indagini, questa parte della sentenza è già stata scontata.

Tuttavia, in settembre hanno ricevuto le motivazione scritte della sentenza, in cui invece di 1 anno di lavoro socialmente utile, ci sono ben 2 anni. Di fronte a questo misterioso cambiamento (la maggior parte di persone presente in aula ha sentito 12, non 24 mesi di lavoro socialmente utile) è stata il presentato ricorso contro la sentenza.

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Polonia: Il processo contro i Tre di Varsavia (31/05/2017) [it]

Nei mesi precedenti sono accadute molte cose importanti nel caso dei Tre di Varsavia, che vorremmo condividere con i nostri sostenitori che non parlano il polacco. La maggior parte del materiale siamo riusciti a tradurre appena adesso, e ci scusiamo per questo lungo silenzio. Qui troverete un aggiornamento sul caso da febbraio alla fine di maggio 2017. Qui invece potete leggere la cronologia aggiornata degli eventi.

La prima udienza del processo contro i Tre di Varsavia, 31 maggio

Sono state confermate le accuse contro i nostri compagni (che adesso sono: distruzione di proprietà), ma non si sono dichiarati colpevoli, dato che non considerano l’azione che hanno fatto come qualcosa di cui essere “colpevoli”. Hanno anche ritirato le testimonianze che hanno fornito mentre si trovavano in custodia cautelare nel luglio del 2016. Hanno fornito nuove testimonianze che sono più ridotte di quelle precedenti. Due di loro hanno dato anche una descrizione dettagliata di torture subite dopo gli arresti.
I tre hanno scelto una strategia comune per il processo, in cui parleranno solo di motivazioni politiche delle loro azioni, e le rivendicheranno. Hanno
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Polonia: Chiamata di solidarietà con i 3 di Varsavia (31/05/2017) [it]

Cari Amici,
abbiamo aspettato più di un anno il processo contro i 3 di Varsavia. Oggi, lanciamo questa chiamata alle azioni di solidarietà, in occasione della prima udienza del processo, 31 maggio 2017.
In questa data abbiamo pianificato anche una protesta, “SIAMO TUTTI TERRORISTI”, davanti al tribunale di Varsavia (indirizzo: Marszałkowska, 82).
Il governo polacco segue il trend internazionale che vede ovunque la minaccia terrorista. Non c’è miglior ragione della figura del nemico per alimentare l’economia di guerra, rafforzare gli strumenti di controllo e preparare il terreno all’autocrazia. Sia la minaccia esterna – migranti (inclusi bambini pronti a commettere atti di terrore), che la minaccia interna nella forma di terrorismo locale, sono ormai comunemente utilizzati in intera EU per spaventare la popolazione e ridurla all’obbedienza.
Come negli altri paesi dell’UE, gli attacchi terroristici hanno rappresentato la giustificazione per l’introdurre nuove norme di sicurezza, che garantiscono agli Stati maggiori poteri, mentre pesantemente limitano quelli delle persone. Anche le autorità polacche vogliono sfruttare la loro occasione per assicurarsi la posizione nella cavalcata sull’onda antiterrorismo europea. Sulla scia della nuova legge antiterrorismo in Polonia, i media ufficiali hanno subito iniziato a trasmettere l’ondata di falsi alarmi bomba avvenuti in tutta la Polonia, fino ad ottenere quello che aspettavano. Nella notte del 23 [maggio 2016, ndt], tre anarchici sono stati catturati su un parcheggio di polizia mentre cercavano di incendiare una macchina degli sbirri.
... Per le autorità e i loro media, l’arresto

Polonia: Lettere dei 2 anarchici arrestati a Varsavia (05/11/2016) [it]

#1
Sulla solidarietà, o Grazie!

Nella cella “N” (di massima sicurezza) non c’è molto contatto con l’esterno. E’ facile farsi trasportare dalla paranoia e dalle delusioni. Puoi accendere la radio, con i programmi scelti dall’amministrazione. Ma, per noi che agiamo per motivi politici, i programmi su eska o vox non sono proprio piacevoli, e nel mio caso eska solamente intensificava lo stato di depressione. Non so se è appropriato iniziare con una nota spiritosa, ma quando sono uscito dal carcere era come tornare da un altro pianeta. Dove rimani bloccato non si sa per quanto, in mezzo ad un ambiente e a dei fenomeni sui quali non hai nessun controllo.
In un tale isolamento, come la cella “N”, uno può contare solo sulla fiducia e speranza. E’ un tormento per chi cerca di vedere il mondo in maniera razionale. Questi termini non appartengono al mondo scientifico. La fiducia e la speranza non richiedono un pensiero critico, al contrario, sono ostili ad esso. Colui che ha fiducia, non dubita. La fiducia può giustificare tutto, ogni crimine, ogni falsità. Ma ci sono situazioni quando ti rimane solo la fiducia. Per me era la fiducia nella solidarietà. La tenevo stretta per combattere un senso di solitudine disperata.

Ci sarà tempo per discutere di tutti gli eventi in maniera più approfondita. Infatti, la situazione non riguarda (al contrario di quanto in molti suppongono) solo noi tre e il tentativo di incendiare una o due macchine di polizia. La sorveglianza effettuata dalla polizia e dai servizi segreti si estende su una scala molto più larga, come minimo sul territorio nazionale, e non è da escludere neanche la collaborazione con i servizi degli altri paesi. Questo è la prima cosa che vorrei farvi notare. La repressione spesso non ha bisogno di toccarci direttamente, può colpire le persone a noi care. Al momento, sembra che non abbiamo altro modo eccetto la solidarietà per costruire strutture capaci di dare una risposta rapida ed effettiva alle rappresaglie in
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Polonia: “Free the Warsaw Three” – foglio in lingua italiana sugli anarchici arrestati a Varsavia (10/2016) [it]


Download PDF: Free The Warsaw Three

23 maggio 2016
03:30 Varsavia, distretto di Włochy : la polizia arresta tre anarchici. Sono accusati di possesso di esplosivi e tentativo di usarli per incendiare un veicolo di polizia.

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24 maggio 2016
Varsavia, Ufficio del Procuratore: il primo interrogatorio degli arrestati nell’ufficio del procuratore distrettuale. Segni di torture sono visibili sui loro corpi. L’avvocato è sul luogo, ma gli è negata la possibilità di una conversazione privata con gli arrestati.

25 maggio 2016
Varsavia, Corte Distrettuale: durante la sessione alla corte del distretto, il Procuratore decide di tenere gli arrestati in prigione preventiva per tre mesi.

[...]

14 giugno 2016
Varsavia, il primo interrogatorio dopo il cambio di procuratore. Da ora, il Procuratore Nazionale – Dipartimento per il crimine organizzato e la corruzione si sta occupando del caso.

[...]

18 agosto 2016
Il tribunale decide di tenere i 3 arrestati in prigione per altri 3 mesi. Tutti restano in celle individuali e trattati come “i più pericolosi criminali”.

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19 settembre 2016
Tutti e tre gli anarchici sono rilasciti! Si trovano agli arresti domiciliari, non sono autorizzati a incontrarsi tra loro o con i testimoni. Devono recarsi tutti i giorni a firmare alla stazione di polizia ed è loro proibito recarsi fuori dal paese. La data del processo è ancora sconosciuta.

Varsavia [Polonia]: Appello urgente per il sostegno ai 3 anarchici detenuti (14/09/206) [it]

Aggiornamento del 21/09: Siamo felici di annunciare che il primo dei tre detenuti è stato liberato! Gli altri due saranno liberati al principio della prossima settimana. Insieme siamo riusciti a raccogliere tutta la cauzione (60.000 PLN, 13.800 Euro) in tempo! La maggior parte del denaro è stato prestato e lo dovremo restituire, il che vuol dire che continuiamo a raccogliere fondi per restituire il credito e per future spese degli avvocati. Un grande ringraziamento va a ogni persona o gruppo che ha supportato i detenuti, facendo possibile la loro liberazione. Avete ancora una volta confermato che la meravigliosa potenza della solidarietà può migliorare veramente la situazione dei detenuti. La liberazione dei 3 anarchici dimostra quanto sono importanti le campagne di solidarietà. Però non dobbiamo dimenticare che, anche se sono fuori dalla prigione, non è finita qui. L’investigazione contro i nostri compagni continua. Fino a che non finisca il processo, staranno sottoposti a un regime di massima vigilanza da parte della polizia. Le condizioni della liberazione sotto cauzione sono molto rigorose – gli accusati non possono comunicare fra di loro o con i testimoni del processo, devono firmare tutti i giorni della settimana e non possono andarsene da casa o viaggiare. In questa nuova situazione, di particolare importanza sono le norme di comportamento sicuro, che abbiamo menzionato anteriormente – non spettegolare, speculare o ripetere informazioni non verificate sulla loro vicenda. Ancora una volta, un ringraziamento va rivolto a tutte le persone che hanno supportato la campagna di solidarietà! Questa mobilizzazione e la solidarietà meritano una grande ammirazione. Ogni piccolo aiuto è di inestimabile importanza. La solidarietà porta alla libertà! (informa-azione.info)

I 3 di Varsavia sono stati arrestati in maggio e da allora si trovano rinchiusi nel carcere di alta sorveglianza. I loro contatti con l’esterno sono estremamente limitati e rischiano pesanti condanne secondo le nuove leggi antiterrorismo e antianarchiche. Sono ancora in attesa del processo.
Oggi, durante l’udienza che ha esaminato l’appello contro la detenzione prolungata dei 3 anarchici, il tribunale ha deciso di rilasciarli su cauzione. La somma stabilita è di 20 mila PLN (4600 euro) per ognuno. Se il denaro sarà trasferito nell’arco di una settimana (7 giorni da oggi 14/9, fino al 21 settembre) gli arrestati saranno rilasciati e tenuti sotto sorveglianza.
60 mila PLN (13800) euro è una fortuna per le famiglie e gli amici degli arrestati. Raccogliere questi fondi in solo una settimana sembra poco probabile. Se puoi – esprimi il tuo sostegno, o finanziario o inoltrando questo appello per la raccolta fondi. Ogni euro è passo avanti per tirarli fuori.
Il rilascio per questi anarchici arrestati significherebbe la fine delle torture quotidiane inflitte dopo più di 3 mesi nell’isolamento. Non possiamo farci sfuggire dalle mani questa opportunità!

Per il sostegno:
Account Holder: VpKK e.V.
IBAN: DE 4085 0205 0000 0361 5700
BIC: BFSWDE33DRE
Bank für Sozialwirtschaft
Note: Donation ABC Warsaw \ ACK Warszawa IMPORTANTE: Non dimenticare la nota „Donazione ABC Varsavia” o „ACK Warszawa”. Senza questo nessuno saprà che la tua donazione è destinata proprio ai tre anarchici di Varsavia.
Maggiori informazioni su: www.wawa3.noblogs.org


Ažurirano 21.09.: S radošću objavljujemo da je prvi od trojice zatvorenika oslobođen! Ostala dvojica bit će oslobođeni početkom idućeg tjedna. Zajedno smo uspjeli sakupiti čitavu kauciju (60.000 PLN, 13.800 Euro) na vrijeme! Veći dio novca je posuđen i morat ćemo ga vratiti, što znači da ga nastavljamo sakupljati kako bi vratili i za buduće troškove advokata. Veliko hvala svakoj osobi ili grupi koja je podržala zatvorenike i za sve što je učinila za njihovo oslobođenje. Još ste jednom potvrdili da predivna snaga solidarnosti može zaista poboljšati situaciju zatvorenika. Oslobođenje 3 anarhista dokazuje koliko su bitne kampanje solidarnosti. No, ne smijemo zaboraviti da mada su izašli iz zatvora, stvar se ne završava ovdje. Istraga koja se vodi protiv naših drugova se nastavlja. Sve do okončanja procesa bit će podvrgnuti režimu maksimalnog policijskog nadzora. Uvjeti otpuštanja uz kauciju su vrlo strogi – optuženii ne smiju komunicirati međusobno ili sa svjedocima procesa, moraju svakodnevno se javljati na policiju i ne mogu napustiti dom ili putovati. U ovoj novoj situaciji veoma su bitna pravila sigurnog ponašanja, koje smo prije naveli – ne ogovarati, špekulirati ili ponavljati neprovjerene informacije o njihovoj priči. Još jednom upućujemo
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