Monica Caballero - Francisco Solar
Spagna: Aggiornamento sulle ultime operazione repressive contro gli anarchici [it]
Operazione Piñata – Per noi anche, nulla è finito: tutto continua
[Lunedì 30 marzo 2015, la polizia anti-terrorismo lancia 17 perquisizioni e arresta 15 compagni a Madrid, Palencia, Granada e Barcellona nel corso di un’operazione denominata Piñata. Durante le perquisizioni altre 24 persone vengo tratte brevemente in arresto per aver opposto resistenza (in particolare negli squat). Accusati di essere responsabili o membri di “Gruppi anarchici coordinati” (GAC), cioè di “associazione terrorista” a carattere “anarchico-insurrezionalista”, 15 compagni si trovarono indagati (10 a Madrid, 3 a Barcellona e 2 a Palencia), di cui cinque in custodia cautelare in Soto del Real. I primi dieci vengono poi rilasciati sotto controllo giudiziario (ritiro del passaporto, divieto di lasciare il territorio e firma ogni 15 giorni), e gli altri cinque trasferiti il 18 maggio in prigioni differenti lontano da Madrid. In diversi periodi, fino al 20 giugno 2015, sono stati tutti rilasciati sotto controllo giudiziario. Nello stesso periodo, altre due operazioni “anti-terrorismo” di polizia colpirono il movimento anarchico spagnolo: nel dicembre 2014 e poi nell’ottobre 2015, le operazioni Pandora 1 e 2 tentarono di incriminare le GAC (Gruppi Anarchici Coordinati) come ramo locale della FAI/FRI. Queste procedure alla fine furono archiviate senza seguito nel giugno 2016, cosa che ovviamente non si riferiva all’operazione Piñata, la cui istruttoria viene prorogata per ulteriori 18 mesi, mentre gli indagati non hanno ancora avuto accesso agli atti...]
La camera Nº 6 dell’Audiencia Nacional ha respinto il ricorso presentato dalla difesa del caso Piñata, e ha deciso di mantenere la proroga di 18 mesi (massimo) di istruttoria.
Il ricorso inviato più di un mese fa ha sottolineato che l’Audiencia Nacional aveva privato gli accusati di difesa, dato che il tribunale avrebbe dovuto attendere la risposta alla richiesta degli accusati, che chiedevano l’accesso agli atti per motivi differenti. Prima ancora di aver inviato
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[Lunedì 30 marzo 2015, la polizia anti-terrorismo lancia 17 perquisizioni e arresta 15 compagni a Madrid, Palencia, Granada e Barcellona nel corso di un’operazione denominata Piñata. Durante le perquisizioni altre 24 persone vengo tratte brevemente in arresto per aver opposto resistenza (in particolare negli squat). Accusati di essere responsabili o membri di “Gruppi anarchici coordinati” (GAC), cioè di “associazione terrorista” a carattere “anarchico-insurrezionalista”, 15 compagni si trovarono indagati (10 a Madrid, 3 a Barcellona e 2 a Palencia), di cui cinque in custodia cautelare in Soto del Real. I primi dieci vengono poi rilasciati sotto controllo giudiziario (ritiro del passaporto, divieto di lasciare il territorio e firma ogni 15 giorni), e gli altri cinque trasferiti il 18 maggio in prigioni differenti lontano da Madrid. In diversi periodi, fino al 20 giugno 2015, sono stati tutti rilasciati sotto controllo giudiziario. Nello stesso periodo, altre due operazioni “anti-terrorismo” di polizia colpirono il movimento anarchico spagnolo: nel dicembre 2014 e poi nell’ottobre 2015, le operazioni Pandora 1 e 2 tentarono di incriminare le GAC (Gruppi Anarchici Coordinati) come ramo locale della FAI/FRI. Queste procedure alla fine furono archiviate senza seguito nel giugno 2016, cosa che ovviamente non si riferiva all’operazione Piñata, la cui istruttoria viene prorogata per ulteriori 18 mesi, mentre gli indagati non hanno ancora avuto accesso agli atti...]
La camera Nº 6 dell’Audiencia Nacional ha respinto il ricorso presentato dalla difesa del caso Piñata, e ha deciso di mantenere la proroga di 18 mesi (massimo) di istruttoria.
Il ricorso inviato più di un mese fa ha sottolineato che l’Audiencia Nacional aveva privato gli accusati di difesa, dato che il tribunale avrebbe dovuto attendere la risposta alla richiesta degli accusati, che chiedevano l’accesso agli atti per motivi differenti. Prima ancora di aver inviato
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26 lug 2017 Leggi il testo completo...
“ Affinità e Solidarietà contro il vittimismo e l’autorità” – Comunicato degli anarchici Mónica Cabellero e Francisco Solar (02/02/2017) [it]
Queste parole arrivano con ritardo a causa di restrizioni sulle comunicazioni nei centri di sterminio spagnoli. 7 marzo 2017 Mónica e Francisco sono stati finalmente rilasciati, in Cile, dove sono stati accolti da un grande spettacolo dei media e da minacce repressive. Oggi, finalmente, sono tornati in strada con la propria dignità intatta.
Nella lotta per rompere con il sistema cerchiamo e creiamo forme di relazioni che sono l’incontrario di imposizione e autorità. Forme che ci fanno sentire confortevoli, per poterle sviluppare autonomamente nelle nostre proposte e nei nostri atti di confronto quotidiano. Con questo sensazione comprendiamo che l’affinità rappresenta la maniera più adatta alle relazioni anarchiche, e che non si tratta di un prodotto di slogan vuoti ripetuti fino a nausea, ma del risultato di pratiche e visioni condivise, che hanno aiutato a generare legami duraturi di fratellanza e di compagni, che oltrepassano i semplici legami di amicizia.
La fiducia e l’interesse che provengono dal sentire e dal sapere che si condividono idee di ribellione permanente rappresentano la sostanza e la forza dell’affinità, che aiuta a costruire e sviluppare le pratiche anti-autoritarie. Queste idee, invece, sono inseparabili dalla nostra scelta di vita, l’opzione che rafforza ciò che pensiamo e riafferma ciò che facciamo. E’ attraverso queste relazioni che cresciamo individualmente e possediamo l’innegabile possibilità di agire senza vincoli, che impediscono lo sviluppo di atteggiamenti burocratici e autoritari, eliminando la concentrazione di potere.
Le critiche indirizzate a queste posizioni hanno rimarcato che con questa forma è impossibile influenzare la “realtà sociale”, e che questo trasforma l’anarchismo in un ghetto. La nostra risposta è che noi non concepiamo l’anarchismo come un partito politico che utilizza tutte le proprie strategie per incrementare i numeri per poter raggiungere l’egemonia. Noi pensiamo che i mezzi devono essere coerenti con i fini, altrimenti sarebbe contraddittorio pretendere la liberazione totale. Per noi, l’anarchismo è soprattutto una tensione dove l’iniziativa individuale gioca un ruolo centrale, e non una realizzazione.
Dato che questa esperienza di detenzione si sta avvicinando alla fine, possiamo dire che abbiamo vissuto la nascita, il consolidamento e il rafforzamento dei rapporti di affinità. I nostri compagni hanno dato un significato alla parola “solidarietà”, riempiendoci di forza e orgoglio. Superando molte difficoltà, siamo stati capaci di
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Nella lotta per rompere con il sistema cerchiamo e creiamo forme di relazioni che sono l’incontrario di imposizione e autorità. Forme che ci fanno sentire confortevoli, per poterle sviluppare autonomamente nelle nostre proposte e nei nostri atti di confronto quotidiano. Con questo sensazione comprendiamo che l’affinità rappresenta la maniera più adatta alle relazioni anarchiche, e che non si tratta di un prodotto di slogan vuoti ripetuti fino a nausea, ma del risultato di pratiche e visioni condivise, che hanno aiutato a generare legami duraturi di fratellanza e di compagni, che oltrepassano i semplici legami di amicizia.
La fiducia e l’interesse che provengono dal sentire e dal sapere che si condividono idee di ribellione permanente rappresentano la sostanza e la forza dell’affinità, che aiuta a costruire e sviluppare le pratiche anti-autoritarie. Queste idee, invece, sono inseparabili dalla nostra scelta di vita, l’opzione che rafforza ciò che pensiamo e riafferma ciò che facciamo. E’ attraverso queste relazioni che cresciamo individualmente e possediamo l’innegabile possibilità di agire senza vincoli, che impediscono lo sviluppo di atteggiamenti burocratici e autoritari, eliminando la concentrazione di potere.
Le critiche indirizzate a queste posizioni hanno rimarcato che con questa forma è impossibile influenzare la “realtà sociale”, e che questo trasforma l’anarchismo in un ghetto. La nostra risposta è che noi non concepiamo l’anarchismo come un partito politico che utilizza tutte le proprie strategie per incrementare i numeri per poter raggiungere l’egemonia. Noi pensiamo che i mezzi devono essere coerenti con i fini, altrimenti sarebbe contraddittorio pretendere la liberazione totale. Per noi, l’anarchismo è soprattutto una tensione dove l’iniziativa individuale gioca un ruolo centrale, e non una realizzazione.
Dato che questa esperienza di detenzione si sta avvicinando alla fine, possiamo dire che abbiamo vissuto la nascita, il consolidamento e il rafforzamento dei rapporti di affinità. I nostri compagni hanno dato un significato alla parola “solidarietà”, riempiendoci di forza e orgoglio. Superando molte difficoltà, siamo stati capaci di
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13 mar 2017 Leggi il testo completo...
Cile: Mónica Caballero Francisco Solar finalmente liberi! (08/03/2017) [it]
Santiago: Gli anarchici cileni Mónica Caballero e Francisco Solar sono arrivati questa mattina all’Aeroporto Internazionale di Santiago, dopo esser stati espulsi dalla custodia spagnola e deportati indietro al loro paese natale.
Mónica e Francisco sono stati accusati, secondo la legge spagnola anti-terrorismo, di aver collocato una bomba nella Basilica del Pilar a Saragozza, il 2 ottobre 2013, e arrestati un mese dopo l’incidente. La procura spagnola all’inizio chiedeva 44 anni di carcere, ma hanno invece ricevuto 12 anni ciascuno nel 2014. La difesa ha portato il caso di Mónica e Francisco alla Corte Suprema spagnola, dove la sentenza è stata ulteriormente ridotta a 4 anni e mezzo in dicembre, essendo caduta una delle accuse iniziali. In quel periodo la Corte Suprema spagnola aveva riconosciuto che l’intento della bomba era di causare danni strutturali ad un simbolo religioso, e perciò furono accusati di perdite e danni.
Come ultimo ricorso la difesa aveva presentato una richiesta in base alla legge del codice penale spagnolo n° 89, la quale dichiara che gli stranieri possono essere deportati nel loro paese d’origine dopo aver scontato un anno in carcere. La richiesta è stata venne accetta dalla corte con il risultato di espulsione di Mónica e Francisco indietro nel Cile, dove sarebbero stati rimessi in libertà, se non
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Mónica e Francisco sono stati accusati, secondo la legge spagnola anti-terrorismo, di aver collocato una bomba nella Basilica del Pilar a Saragozza, il 2 ottobre 2013, e arrestati un mese dopo l’incidente. La procura spagnola all’inizio chiedeva 44 anni di carcere, ma hanno invece ricevuto 12 anni ciascuno nel 2014. La difesa ha portato il caso di Mónica e Francisco alla Corte Suprema spagnola, dove la sentenza è stata ulteriormente ridotta a 4 anni e mezzo in dicembre, essendo caduta una delle accuse iniziali. In quel periodo la Corte Suprema spagnola aveva riconosciuto che l’intento della bomba era di causare danni strutturali ad un simbolo religioso, e perciò furono accusati di perdite e danni.
Come ultimo ricorso la difesa aveva presentato una richiesta in base alla legge del codice penale spagnolo n° 89, la quale dichiara che gli stranieri possono essere deportati nel loro paese d’origine dopo aver scontato un anno in carcere. La richiesta è stata venne accetta dalla corte con il risultato di espulsione di Mónica e Francisco indietro nel Cile, dove sarebbero stati rimessi in libertà, se non
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8 mar 2017 Leggi il testo completo...
Spagna: Attesa l’espulsione e rilascio dei prigionieri anarchici Mónica Caballero e Francisco Solar (02/2017) [it]
Secondo la stampa ufficiale spagnola e cilena, l’Audiencia Nacional (Corte Nazionale) di Spagna ha deciso, il 30 gennaio, di commutare il resto della sentenza di Mónica e Francisco in espulsione. Si suppone che gli avvocati dei compagni si sono appellati all’articolo 89 del Codice penale spagnolo, che permette ai cittadini stranieri condannati che stanno servendo più di un anno di carcere di sostituire la condanna con l’espulsione dallo Stato spagnolo. La sentenza iniziale di 12 anni è stata ridotta in appello, lo scorso dicembre, a 4 anni e 6 mesi, ciò significa che i compagni fino ad oggi hanno scontato più di un terzo della loro sentenza.
Si prevede che dopo il procedimenti burocratici della polizia, i compagni saranno scortati dalla polizia spagnola in Cile, dove saranno consegnati alla polizia cilena, per essere poi rilasciati, di nuovo in strada.
Ulteriori notizie appena disponibili.
Španjolska: Očekuje se udaljavanje iz zemlje i oslobođenje anarhističkih zatvorenika Monike Caballero i Francisca Solara (02.2017.)
Po riječima španjolske i čileanske službene štampe, Audienca Nacionale (Nacionalni Sud) Španjolske je odlučio, 30. januara, da zamjeni ostatak kazne Monike i Franciska udaljavanjem iz zemlje. Pretpostavlja se da su se advokati drugova pozvali na članak 89 španjolskog Kaznenog zankona, koji dozvoljava stranim građanima na odsluživanju kazne duže od godinu dana, da se ista zamijeni udaljavanjem iz španjolske države. Drugovima je izvorna kazna od 12 godina smanjena putem žalbe na 4 godine i 6 mjeseci, prethodnog decembra, što znači da su do sada odslužili više od trećine kazne.
Očekuje se da će nakon budućih policijskih procedura drugovi odletjeti sa španjolskom policijom u Čile, gdje će ih predati čilanskoj policiji, da bi bili otpušteni, ponovno na ulice.
Više vijesti čim budu dostupne.
Si prevede che dopo il procedimenti burocratici della polizia, i compagni saranno scortati dalla polizia spagnola in Cile, dove saranno consegnati alla polizia cilena, per essere poi rilasciati, di nuovo in strada.
Ulteriori notizie appena disponibili.
Španjolska: Očekuje se udaljavanje iz zemlje i oslobođenje anarhističkih zatvorenika Monike Caballero i Francisca Solara (02.2017.)
Po riječima španjolske i čileanske službene štampe, Audienca Nacionale (Nacionalni Sud) Španjolske je odlučio, 30. januara, da zamjeni ostatak kazne Monike i Franciska udaljavanjem iz zemlje. Pretpostavlja se da su se advokati drugova pozvali na članak 89 španjolskog Kaznenog zankona, koji dozvoljava stranim građanima na odsluživanju kazne duže od godinu dana, da se ista zamijeni udaljavanjem iz španjolske države. Drugovima je izvorna kazna od 12 godina smanjena putem žalbe na 4 godine i 6 mjeseci, prethodnog decembra, što znači da su do sada odslužili više od trećine kazne.
Očekuje se da će nakon budućih policijskih procedura drugovi odletjeti sa španjolskom policijom u Čile, gdje će ih predati čilanskoj policiji, da bi bili otpušteni, ponovno na ulice.
Više vijesti čim budu dostupne.
20 feb 2017 Leggi il testo completo...
Cile: Breve riassunto e aggiornamenti sui compagni in prigione – 2016 [it]
Terminato l’anno 2016, facciamo un resoconto di quali sono gli aggiornamenti attuali dei processi contro i compagni rivoluzionari in prigione.
È a volte il ritmo frenetico della controinformazione, con aggiornamenti costanti o la ripetizione di notizie quello che ci fa perdere la capacità analitica e critica che in quanto ribelli ed antiautoritari ci dovrebbe caratterizzare. Nella nostra continuità della controinformazione, cerchiamo di fare un breve un riassunto sulla realtà dei processi giudiziari contro i nostri prigionieri rivoluzionari.
Felici per la liberazione di Gabriel, Marco Camenish (in semi libertà) e di Albert Woodfox.
Con la memoria salda per i compagni caduti nella lotta, ricordiamo che la prigione, come neppure gendarmi ed amministratori della società carceraria, non hanno tempi morti, vacanze, né pause… come neppure la nostra di rivolta e di liberazione. – Refractario 2016
I compagni Francisco Solar e Mónica Caballero, detenuti in Spagna dal novembre 2013 e accusati dell’attentato esplosivo contro la Basilica del Pilar, da allora affrontano un duro regime penitenziario di isolamento; hanno finalmente affrontato il processo a marzo il 2016 dove sono stati condannati a 12 anni di prigione. Ad ottobre hanno ottenuto una diminuzione sostanziale della pena, a 4 anni e mezzo con la possibilità di essere estradati in Cile.
Hans Niemeyer, arrestato il 30 novembre 2011 e condannato a 5 anni + 300 giorni per l’attacco esplosivo contro la banca BCI, è ancora detenuto nella Cárcel de Alta Seguridad con degli impedimenti burocratici di gendarmeria per accedere a benefici nel carcere.
Kevin Garrido e Joaquin Cortez detenuti dal novembre 2015 e imputati per diversi attacchi esplosivi. Entrambe sono accusati per la legge di possesso delle armi. Joaquin accusato dell’attentato contro il 12simo commissariato di San Miguel e di porto illegale d’arma per essere stato catturato dopo mesi di clandestinità per l’evasione dagli arresti domiciliari in possesso di un’arma. Kevin da parte sua è accusato di possesso di arma bianca e polvere nera e per gli attacchi contro la scuola di gendarmeria e contro chilectra (ottobre 2015) . Le indagini contro i compagni sono ancora aperte.
La situazione carceraria:
Kevin Garrido: detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1
Joaquín Cortez: Prigioniero nella sezione di massima sicurezza
Tamara Sol Farias Vergara, arrestata a gennaio del 2014 accusata per aver sparato ad una guardia di sicurezza del Banco Estado in vendetta per la morte dell’anarchico Sebastian Oversluij sta scontando una pena di 7 anni per tentato omicidio. Tamara è detenuta attualmente nella sezione speciale di alta sicurezza della prigione di San Joaquin.
Caso bombas II
I compagni Juan Flores, Enrique Guzman e Nataly Casanova sono accusati dall’attentato alle metropolitane e diversi commissariati durante l’anno 2014; azioni rivendicate dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cile e dalla Cospirazione Internazionale per la Vendetta, i compagni continuano ad essere in prigione preventiva.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria, il pubblico ministero ha chiesto che i compagni vengano processati in base alla legge antiterrorismo che prevede pene dai 10 anni all’ergastolo. Le indagini sono ancora aperte e quindi ancora non si conosce una data per l’udienza preliminare. La situazione carceraria dei compagni è:
Enrique Guzmán: E’ detenuto nella sezione di massima sicurezza
Juan Flores: Prigioniero nel modulo C della Ex Penitenciaria.
Nataly Casanova: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica nella prigione di San Miguel.
Caso PDI
Alla fine del 2014 la brigata antiomicidi del PDI è attaccata da incappucciati con bombe incendiarie. Per questo motivo Victor Amaru Zuñiga, Felipe Roman, Manuel Espinoza, Maria Paz Vera e Natalia Alvarado sono arrestati e processati.
Dopo la fine delle indagini e aver affrontato l’udienza preliminare, si trovano sotto processo dal 28 novembre il 2016; il pubblico ministero ha chiesto circa 20 anni ciascuno.
La situazione carceraria dei compagni è:
Victor Amaru Zuñiga Felipe Roman e Manuel Espinoza: Prigionieri nei vari moduli della càrcel/empresa Santiago 1
Maria Paz Vera: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica della prigione di San Miguel.
Natalia Alvarado: Agli arresti domiciliari totali
Caso Security
Dopo essere stati condannati nel 2014 per gli assalti a banche e la morte di uno sbirro, i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega e Freddy Fuentevilla stanno scontando la pena nella Carcèl de Alta Seguridad.
Marcelo Villarroel: Condannato a 14 anni + 40 anni (condanna precedente).
Freddy Fuentevilla: Condannato a 15 anni di prigione, durante il 2016 con una riforma alla legge riesce a ridurre a 14 anni e 4 mesi la pena.
Juan Aliste Vega: Condannato a 42 anni di prigione.
Condanne
Il compagno Ignacio Muñoz, è accusato di aver portato un ordigno esplosivo nell’agosto del 2015 nel comune di Lo Prado con volantini in solidarietà con i prigionieri del caso PDI. È stato condannato a 3 anni ed un giorno per la legge sul possesso d’armi. Attualmente è detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1.
Natalia Collado (Tato) e Javier Pino sono stati condannati a 3 anni ed un giorno per l’attacco incendiario contro un autobus della Transantiago ad aprile il 2015. Tato è detenuta nella prigione di San Joaquin nella sezione speciale di alta sicurezza, mentre Javier Pino nel carcere di Colina II
Lotta di strada
Il compagnoNicolás Rojas, accusato per l’attacco incendiario contro la chiesa di San Francisco ad ottobre del 2015 continua ad essere detenuto nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Fabián Duran detenuto ed accusato di porto di bottiglie molotov durante l’11 settembre il 2015 rimane ancora prigioniero nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Per la distruzione del carcere, dei carcerieri e della società che li sostiene!
Per la liberazione dei compagni rivoluzionari detenuti!
(tradotto da RadioAzione)
Čile: Kratki rezime i vijesti o drugovima u zatvoru – 2016.
Na kraju 2016. napravili smo rezime o trenutnoj situaciji revolucionarnih drugova u zatvoru i o suđenjima.
Ponekad baš zbog ubrzanog ritma kontrainformacije, s neprekidnim ažuriranjima ili ponavljanjem vijesti, gubimo analitičku i kritičku sposobnost, koja bi nas kao pobunjenika i antiautoritarne trebala karakterizirati. U našem kontinuitetu kontrainformacije pokušat ćemo napraviti jedan rezime pravosudnih postupaka protiv naših revolucionarnih zatvorenika.
Sretni zbog oslobođenja Gabriela, Marca Camenischa (na polu-slobodi) i Alberta Woodfoxa.
S čvrstim sjećanjem na drugove pale u borbi, podsjećamo da zatvor, kao ni žandari i upravitelji zatvorskog društva, ne poznaju stanke, praznike ni odmor... kao ni naša pobuna i borba za oslobođenjem. – Refractario 2016
Drugovi Francisco Solar i Monica Caballero, u zatvoru u Španjolskoj od novembra 2013., okrivljeni za eksplozivni napad na katedralu Pilar, nalaze se od tada u
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È a volte il ritmo frenetico della controinformazione, con aggiornamenti costanti o la ripetizione di notizie quello che ci fa perdere la capacità analitica e critica che in quanto ribelli ed antiautoritari ci dovrebbe caratterizzare. Nella nostra continuità della controinformazione, cerchiamo di fare un breve un riassunto sulla realtà dei processi giudiziari contro i nostri prigionieri rivoluzionari.
Felici per la liberazione di Gabriel, Marco Camenish (in semi libertà) e di Albert Woodfox.
Con la memoria salda per i compagni caduti nella lotta, ricordiamo che la prigione, come neppure gendarmi ed amministratori della società carceraria, non hanno tempi morti, vacanze, né pause… come neppure la nostra di rivolta e di liberazione. – Refractario 2016
I compagni Francisco Solar e Mónica Caballero, detenuti in Spagna dal novembre 2013 e accusati dell’attentato esplosivo contro la Basilica del Pilar, da allora affrontano un duro regime penitenziario di isolamento; hanno finalmente affrontato il processo a marzo il 2016 dove sono stati condannati a 12 anni di prigione. Ad ottobre hanno ottenuto una diminuzione sostanziale della pena, a 4 anni e mezzo con la possibilità di essere estradati in Cile.
Hans Niemeyer, arrestato il 30 novembre 2011 e condannato a 5 anni + 300 giorni per l’attacco esplosivo contro la banca BCI, è ancora detenuto nella Cárcel de Alta Seguridad con degli impedimenti burocratici di gendarmeria per accedere a benefici nel carcere.
Kevin Garrido e Joaquin Cortez detenuti dal novembre 2015 e imputati per diversi attacchi esplosivi. Entrambe sono accusati per la legge di possesso delle armi. Joaquin accusato dell’attentato contro il 12simo commissariato di San Miguel e di porto illegale d’arma per essere stato catturato dopo mesi di clandestinità per l’evasione dagli arresti domiciliari in possesso di un’arma. Kevin da parte sua è accusato di possesso di arma bianca e polvere nera e per gli attacchi contro la scuola di gendarmeria e contro chilectra (ottobre 2015) . Le indagini contro i compagni sono ancora aperte.
La situazione carceraria:
Kevin Garrido: detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1
Joaquín Cortez: Prigioniero nella sezione di massima sicurezza
Tamara Sol Farias Vergara, arrestata a gennaio del 2014 accusata per aver sparato ad una guardia di sicurezza del Banco Estado in vendetta per la morte dell’anarchico Sebastian Oversluij sta scontando una pena di 7 anni per tentato omicidio. Tamara è detenuta attualmente nella sezione speciale di alta sicurezza della prigione di San Joaquin.
Caso bombas II
I compagni Juan Flores, Enrique Guzman e Nataly Casanova sono accusati dall’attentato alle metropolitane e diversi commissariati durante l’anno 2014; azioni rivendicate dalla Cospirazione delle Cellule di Fuoco – Cile e dalla Cospirazione Internazionale per la Vendetta, i compagni continuano ad essere in prigione preventiva.
Per quanto riguarda la parte giudiziaria, il pubblico ministero ha chiesto che i compagni vengano processati in base alla legge antiterrorismo che prevede pene dai 10 anni all’ergastolo. Le indagini sono ancora aperte e quindi ancora non si conosce una data per l’udienza preliminare. La situazione carceraria dei compagni è:
Enrique Guzmán: E’ detenuto nella sezione di massima sicurezza
Juan Flores: Prigioniero nel modulo C della Ex Penitenciaria.
Nataly Casanova: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica nella prigione di San Miguel.
Caso PDI
Alla fine del 2014 la brigata antiomicidi del PDI è attaccata da incappucciati con bombe incendiarie. Per questo motivo Victor Amaru Zuñiga, Felipe Roman, Manuel Espinoza, Maria Paz Vera e Natalia Alvarado sono arrestati e processati.
Dopo la fine delle indagini e aver affrontato l’udienza preliminare, si trovano sotto processo dal 28 novembre il 2016; il pubblico ministero ha chiesto circa 20 anni ciascuno.
La situazione carceraria dei compagni è:
Victor Amaru Zuñiga Felipe Roman e Manuel Espinoza: Prigionieri nei vari moduli della càrcel/empresa Santiago 1
Maria Paz Vera: Prigioniera nel modulo di connotazione pubblica della prigione di San Miguel.
Natalia Alvarado: Agli arresti domiciliari totali
Caso Security
Dopo essere stati condannati nel 2014 per gli assalti a banche e la morte di uno sbirro, i compagni Marcelo Villarroel, Juan Aliste Vega e Freddy Fuentevilla stanno scontando la pena nella Carcèl de Alta Seguridad.
Marcelo Villarroel: Condannato a 14 anni + 40 anni (condanna precedente).
Freddy Fuentevilla: Condannato a 15 anni di prigione, durante il 2016 con una riforma alla legge riesce a ridurre a 14 anni e 4 mesi la pena.
Juan Aliste Vega: Condannato a 42 anni di prigione.
Condanne
Il compagno Ignacio Muñoz, è accusato di aver portato un ordigno esplosivo nell’agosto del 2015 nel comune di Lo Prado con volantini in solidarietà con i prigionieri del caso PDI. È stato condannato a 3 anni ed un giorno per la legge sul possesso d’armi. Attualmente è detenuto nella càrcel/empresa Santiago 1.
Natalia Collado (Tato) e Javier Pino sono stati condannati a 3 anni ed un giorno per l’attacco incendiario contro un autobus della Transantiago ad aprile il 2015. Tato è detenuta nella prigione di San Joaquin nella sezione speciale di alta sicurezza, mentre Javier Pino nel carcere di Colina II
Lotta di strada
Il compagnoNicolás Rojas, accusato per l’attacco incendiario contro la chiesa di San Francisco ad ottobre del 2015 continua ad essere detenuto nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Fabián Duran detenuto ed accusato di porto di bottiglie molotov durante l’11 settembre il 2015 rimane ancora prigioniero nella sezione di massima sicurezza, con le indagini ancora in corso.
Per la distruzione del carcere, dei carcerieri e della società che li sostiene!
Per la liberazione dei compagni rivoluzionari detenuti!
(tradotto da RadioAzione)
Čile: Kratki rezime i vijesti o drugovima u zatvoru – 2016.
Na kraju 2016. napravili smo rezime o trenutnoj situaciji revolucionarnih drugova u zatvoru i o suđenjima.
Ponekad baš zbog ubrzanog ritma kontrainformacije, s neprekidnim ažuriranjima ili ponavljanjem vijesti, gubimo analitičku i kritičku sposobnost, koja bi nas kao pobunjenika i antiautoritarne trebala karakterizirati. U našem kontinuitetu kontrainformacije pokušat ćemo napraviti jedan rezime pravosudnih postupaka protiv naših revolucionarnih zatvorenika.
Sretni zbog oslobođenja Gabriela, Marca Camenischa (na polu-slobodi) i Alberta Woodfoxa.
S čvrstim sjećanjem na drugove pale u borbi, podsjećamo da zatvor, kao ni žandari i upravitelji zatvorskog društva, ne poznaju stanke, praznike ni odmor... kao ni naša pobuna i borba za oslobođenjem. – Refractario 2016
Drugovi Francisco Solar i Monica Caballero, u zatvoru u Španjolskoj od novembra 2013., okrivljeni za eksplozivni napad na katedralu Pilar, nalaze se od tada u
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11 gen 2017 Leggi il testo completo...
Salonicco [Grecia]: Incendiata chiesa in solidarietà con Monica e Francisco (08/12/2016) [it]
Nelle prime ore dell’8 dicembre 2016 abbiamo deciso di attaccare la chiesa del profeta Elia nella via Olympiados a Salonicco, incendiando la porta d’entrata e gli interni. Questo era un atto di solidarietà con i detenuti anarchici Monica Caballero e Francisco Solar, accusati di attacco esplosivo contro la basilica del Pilar di Saragozza avvenuto il 2 ottobre 2013. In realtà, durante questo periodo la Chiesa cattolica in Spagna fu colpita da una serie di attacchi a causa del suo desiderio di limitare l’accesso all’aborto.
Ogni religione è nostra nemica. Essa sostiene lo status quo, pacifica la società con norme che più tardi diventano leggi. Fonda il suo potere sulla speranza dei fedeli in una futura vita nell’aldilà, soffocando ogni desiderio di ribellione nel presente, qui ed adesso. Giustifica la guerra basata su differenze culturali, che la religione stessa ha creato.
Questo è anche il ruolo della Chiesa nell’odierna realtà greca, e altrove. Il suo onnipotente ruolo politico viene esercitato attraverso la retorica fascista, patriottica e xenofoba, sempre assieme e in diretto rapporto con politici, giudici, sbirri e giornalisti.
Allo stesso tempo, è ben risaputo che la Chiesa costantemente cerca di espandere la sua egemonia economica e le sue incommensurabili ricchezze, che giacciono sul possesso di enormi terre, edifici ecc. Con il fine di ottenere profitto attraverso le speculazioni allestisce una facciata caritatevole che non ha nulla a che fare con la realtà.
Infine, ha una notevole influenza sociale e culturale, essendo un pilastro del sistema patriarcale. Promuove (sia di dentro che all’esterno) l’eteronormatività, l’omofobia e la cultura di stupro nel suo complesso. La sua posizione sulle donne, sulla sessualità o sull’aborto indica la sua linea su molte altre questioni.
Solidarietà con gli anarchici detenuti nelle carceri!
Anarchici
Solun [Grčka]: Zapaljena crkva u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom (08.12.2016.)
U prvim jutarnjim satima 8. decembra 2016. odlučili smo napasti crkvu proroka Ilije u ulici Olympiados u Solunu, te zapalili ulazna vrata i unutrašnjost. Bio je to čin solidarnosti s Monicom Caballerom i Franciscom Solarom, optuženima za eksplozivni napad na baziliku Pilar u Saragozi 02.10.2013. U biti, tokom tog perioda katolička Crkva u Španjolskoj bila je meta niza napada zbog svoje volje da ograniči pristup abortusu.
Svaka religija je naš neprijatelj. Ona podržava status quo, pomiruje društvo pravilima koja kasnije postaju zakoni. Temelji svoju moć na nadi vjernika u budući zagrobni život, guši svaku želju za pobunom u današnjici, sada i ovdje. Opravdava rat zasnovan na kulturološkim razlikama koje sama religija stvara.
To je i uloga Crkve u današnjem grčkom društvu, i šire. Svoju svemoćnu političku ulogu vrši kroz fašističku, patriotsku i ksenofobnu retoriku, uvijek zajedno i u neposrednim odnosima s političarima, sucima, pandurima i novinarima.
A istovremeno, sasvim je dobro poznato da Crkva nastoji stalno proširiti svoju ekonomsku hegemoniju i svoja neizmjerna bogatstva, koja počivaju na vlasništvu nad ogromnim zemljištima, zgradama itd. Kako bi se dočepala profita kroz spekulaciju gradi fasadu dobrotvorstva koja nema veze s realnošću.
Na koncu, posjeduje značajni društveni i kulturni utjecaj, pošto predstavlja jedan od pilastara patrijarhalnog sistema. Potiče (kako unutra tako izvana) heteronormativu, homofobiju i kulturu silovanja općenito. Njen stav o ženama, seksualnosti ili abortusu ukazuje na njenu poziciju prema brojnim drugim pitanjima.
Solidarni s anarhistima zatvorenima u zatvorima!
Anarhisti
Ogni religione è nostra nemica. Essa sostiene lo status quo, pacifica la società con norme che più tardi diventano leggi. Fonda il suo potere sulla speranza dei fedeli in una futura vita nell’aldilà, soffocando ogni desiderio di ribellione nel presente, qui ed adesso. Giustifica la guerra basata su differenze culturali, che la religione stessa ha creato.
Questo è anche il ruolo della Chiesa nell’odierna realtà greca, e altrove. Il suo onnipotente ruolo politico viene esercitato attraverso la retorica fascista, patriottica e xenofoba, sempre assieme e in diretto rapporto con politici, giudici, sbirri e giornalisti.
Allo stesso tempo, è ben risaputo che la Chiesa costantemente cerca di espandere la sua egemonia economica e le sue incommensurabili ricchezze, che giacciono sul possesso di enormi terre, edifici ecc. Con il fine di ottenere profitto attraverso le speculazioni allestisce una facciata caritatevole che non ha nulla a che fare con la realtà.
Infine, ha una notevole influenza sociale e culturale, essendo un pilastro del sistema patriarcale. Promuove (sia di dentro che all’esterno) l’eteronormatività, l’omofobia e la cultura di stupro nel suo complesso. La sua posizione sulle donne, sulla sessualità o sull’aborto indica la sua linea su molte altre questioni.
Solidarietà con gli anarchici detenuti nelle carceri!
Anarchici
Solun [Grčka]: Zapaljena crkva u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom (08.12.2016.)
U prvim jutarnjim satima 8. decembra 2016. odlučili smo napasti crkvu proroka Ilije u ulici Olympiados u Solunu, te zapalili ulazna vrata i unutrašnjost. Bio je to čin solidarnosti s Monicom Caballerom i Franciscom Solarom, optuženima za eksplozivni napad na baziliku Pilar u Saragozi 02.10.2013. U biti, tokom tog perioda katolička Crkva u Španjolskoj bila je meta niza napada zbog svoje volje da ograniči pristup abortusu.
Svaka religija je naš neprijatelj. Ona podržava status quo, pomiruje društvo pravilima koja kasnije postaju zakoni. Temelji svoju moć na nadi vjernika u budući zagrobni život, guši svaku želju za pobunom u današnjici, sada i ovdje. Opravdava rat zasnovan na kulturološkim razlikama koje sama religija stvara.
To je i uloga Crkve u današnjem grčkom društvu, i šire. Svoju svemoćnu političku ulogu vrši kroz fašističku, patriotsku i ksenofobnu retoriku, uvijek zajedno i u neposrednim odnosima s političarima, sucima, pandurima i novinarima.
A istovremeno, sasvim je dobro poznato da Crkva nastoji stalno proširiti svoju ekonomsku hegemoniju i svoja neizmjerna bogatstva, koja počivaju na vlasništvu nad ogromnim zemljištima, zgradama itd. Kako bi se dočepala profita kroz spekulaciju gradi fasadu dobrotvorstva koja nema veze s realnošću.
Na koncu, posjeduje značajni društveni i kulturni utjecaj, pošto predstavlja jedan od pilastara patrijarhalnog sistema. Potiče (kako unutra tako izvana) heteronormativu, homofobiju i kulturu silovanja općenito. Njen stav o ženama, seksualnosti ili abortusu ukazuje na njenu poziciju prema brojnim drugim pitanjima.
Solidarni s anarhistima zatvorenima u zatvorima!
Anarhisti
30 dic 2016 Leggi il testo completo...
Tolosa [Francia]: Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici (12/2016) [it]
La nostra etica anarchica è caotica, instabile, in movimento, portandoci più dubbi che certezze, eppure è essa che guida la nostra mano quando accendiamo un dispositivo incendiario davanti alle vostre porte. E allora sogniamo di vedervi bruciare dentro. Moschea, tempio, chiesa o sinagoga, non facciamo alcuna differenza. Come non facciamo differenze tra il prete e lo sbirro. Uno agisce tramite la manipolazione e l’indottrinamento, l’altro a colpi di manganello. Ma il risultato è medesimo.
Lo scorso mese abbiamo attaccato due chiese a Tolosa...
Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici, siano essi radicali, tolleranti, pro-laici o la Sinistra ben pensante anti-islamofoba.
Può essere che vi unisca la ricerca di una causa a cui essere devoti, perché l’inquietudine di una vita fatta di avventure e di incognite coniugata al presente vi è insopportabile. Può essere che voi veramente pensate di combattere il razzismo accogliendo tra le vostre file le peggior carogne reazionarie, ma non vi crediamo così sciocchi. Voi condividete con le persone pie un amore per il senso di colpa.
Perché loro continuano a mantenere e a legittimare la morale religiosa.
Perché sono loro gli artefici di strutture che ci opprimono. Per noi la religione è uno strumento di pacificazione che promuove la docilità e il sacrificio, nella speranza di un’ipotetica salvezza, e della repressione che vuole sottomettere gli individui alle loro norme di famiglia ed eteropatriarcali.
Perché noi vogliamo vivere secondo le nostre scelte, secondo i nostri desideri, avendo come unico limite la nostra etica. Non saremo mai veramente liberi finché esisteranno i dogmi.
Perché vogliamo vivere la vita a pieni polmoni, senza attendere, con passione e determinazione. Ci batteremo contro tutti gli ostacoli che si ergeranno sul nostro cammino.
Perché in certi paesi la religione e lo Stato cercano di schiacciare le rivolte e imporre un ordine economico e sociale con violenza.
Perché la morale giudeo-cristiana, cittadina e umanitaria continua a rappresentare un freno a nostri desideri di distruggere tutto.
Perché anche se in francia non bruciano più le persone sui roghi, la caccia alle streghe è tuttora ben presente, e sempre reazionaria.
Perché gli inquisitori della manif pour tous [organizzazione omofoba, n.d.t.] e i fasci nelle sottane vogliono impossessarsi degli spazi in cui viviamo, allora noi attacchiamo i loro luoghi di culto.
Perché le religioni servono sempre a giustificare il fascismo, il patriottismo e l’unità nazionale, allora noi vogliamo esprimere la nostra volontà di ribellione.
A tutti coloro che lottano per la libertà e contro le religioni in tutto il mondo.
A Monica e a Francisco, in quelle notti eravate nei nostri pensieri.
Né per il bene né per il male, con l’amore e senza pietà.
Ps: Piccolo gioco, sostituisci la religione con la rivoluzione, vedrai che funziona bene anche così.
Toulouse [Francuska]: Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji (12.2016.)
Naša anarhistička etika je kaotična, nestabilna, u pokretu, donosi nam više sumnji nego izvjesnosti, no unatoč tome upravo ona vodi našu ruku kada trebamo zapaliti zapaljivu napravu pred vašim vratima. I tada sanjamo da vas vidimo kado gorite unutra. Džamije, hramovi, crkve ili sinagoge, mi ne pravimo razlike. Kao što ne pravimo razlike između popa i pandura. Jedan koristi manipulaciju i indoktrinaciju, a drugi udarce pendreka. No, ishod je isti.
Prošli mjesec napali smo dvije crkve u Toulouseu.
Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji, bili oni radikali, tolerantni, pro-laici, dobronamjerni ljevičari anti-islamofobi.
Možda se udružujete u potrazi za jednim smislom kojem ćete biti odani, pošto su vam tjeskobe života sastavljenog od avantura i nepoznatog u sadašnjosti nepodnošljive. Možda vi zaista mislite da se borite protiv rasizma prihvačajući
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Lo scorso mese abbiamo attaccato due chiese a Tolosa...
Le religioni, i loro difensori e i loro falsi critici saranno sempre nostri nemici, siano essi radicali, tolleranti, pro-laici o la Sinistra ben pensante anti-islamofoba.
Può essere che vi unisca la ricerca di una causa a cui essere devoti, perché l’inquietudine di una vita fatta di avventure e di incognite coniugata al presente vi è insopportabile. Può essere che voi veramente pensate di combattere il razzismo accogliendo tra le vostre file le peggior carogne reazionarie, ma non vi crediamo così sciocchi. Voi condividete con le persone pie un amore per il senso di colpa.
Perché loro continuano a mantenere e a legittimare la morale religiosa.
Perché sono loro gli artefici di strutture che ci opprimono. Per noi la religione è uno strumento di pacificazione che promuove la docilità e il sacrificio, nella speranza di un’ipotetica salvezza, e della repressione che vuole sottomettere gli individui alle loro norme di famiglia ed eteropatriarcali.
Perché noi vogliamo vivere secondo le nostre scelte, secondo i nostri desideri, avendo come unico limite la nostra etica. Non saremo mai veramente liberi finché esisteranno i dogmi.
Perché vogliamo vivere la vita a pieni polmoni, senza attendere, con passione e determinazione. Ci batteremo contro tutti gli ostacoli che si ergeranno sul nostro cammino.
Perché in certi paesi la religione e lo Stato cercano di schiacciare le rivolte e imporre un ordine economico e sociale con violenza.
Perché la morale giudeo-cristiana, cittadina e umanitaria continua a rappresentare un freno a nostri desideri di distruggere tutto.
Perché anche se in francia non bruciano più le persone sui roghi, la caccia alle streghe è tuttora ben presente, e sempre reazionaria.
Perché gli inquisitori della manif pour tous [organizzazione omofoba, n.d.t.] e i fasci nelle sottane vogliono impossessarsi degli spazi in cui viviamo, allora noi attacchiamo i loro luoghi di culto.
Perché le religioni servono sempre a giustificare il fascismo, il patriottismo e l’unità nazionale, allora noi vogliamo esprimere la nostra volontà di ribellione.
A tutti coloro che lottano per la libertà e contro le religioni in tutto il mondo.
A Monica e a Francisco, in quelle notti eravate nei nostri pensieri.
Né per il bene né per il male, con l’amore e senza pietà.
Ps: Piccolo gioco, sostituisci la religione con la rivoluzione, vedrai che funziona bene anche così.
Toulouse [Francuska]: Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji (12.2016.)
Naša anarhistička etika je kaotična, nestabilna, u pokretu, donosi nam više sumnji nego izvjesnosti, no unatoč tome upravo ona vodi našu ruku kada trebamo zapaliti zapaljivu napravu pred vašim vratima. I tada sanjamo da vas vidimo kado gorite unutra. Džamije, hramovi, crkve ili sinagoge, mi ne pravimo razlike. Kao što ne pravimo razlike između popa i pandura. Jedan koristi manipulaciju i indoktrinaciju, a drugi udarce pendreka. No, ishod je isti.
Prošli mjesec napali smo dvije crkve u Toulouseu.
Religije, njihovi zaštitnici i njihovi lažni kritičari uvijek će biti naši neprijatelji, bili oni radikali, tolerantni, pro-laici, dobronamjerni ljevičari anti-islamofobi.
Možda se udružujete u potrazi za jednim smislom kojem ćete biti odani, pošto su vam tjeskobe života sastavljenog od avantura i nepoznatog u sadašnjosti nepodnošljive. Možda vi zaista mislite da se borite protiv rasizma prihvačajući
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27 dic 2016 Leggi il testo completo...
Spagna: Corte Suprema reduce la sentenza contro gli anarchici Monica Caballero e Francisco Solar (16/12/2016) [it]
Il 16 dicembre la Corte Suprema ha ridotto la sentenza ai compagni Monica Caballero e Francisco Solar, accusati di aver collocato una bomba nella basilica-cattedrale Nostra Signora del Pilar a Saragozza nell’ottobre 2013, riducendo a 4 anni e 6 mesi la sentenza iniziale di 12 anni emessa dalla Corte Nazionale.
Questa decisione fu portata dopo che il ricorso presentato dalla difesa del compagno Francisco Solar è stato parzialmente accolto. Il ricorso sosteneva che i compagni non dovevano essere condannati per i crimini di danni terroristici e lesioni, dato che erano risultato di due azioni differenti, come è successo inizialmente alla Corte Nazionale. Inoltre, la difesa ha sottolineato che i compagni hanno fatto attenzione quando hanno collocato un piccolo artefatto per attaccare il simbolo religioso del potere stabilito, e che non avevano intenzione di causare lesioni a nessuna persona. Per rafforzare questa difesa è stato precisato che nel momento dell’attacco la basilica era chiusa al pubblico, e che in più l’ordigno non conteneva schegge e avevano anche avvisato prima di detonare l’ordigno.
Oltre la riduzione della sentenza, la corte ha anche abbassato i costi da 182.601 a 143.317 euro, per i danni causati alla basilica, dato che non c’erano prove per dimostrare che le parti danneggiate erano di valore storico o culturale.
La Corte Nazionale ha preso in considerazione anche il fatto che entrambi i compagni hanno agito “in maniera autonoma”, dato che non facevano parte né dell’organizzazione informale FAI/FRI né della piattaforma Gruppi Anarchici Coordinati (GAC).
Davanti a questa notizia non possiamo contenere la nostra immensa gioia per questa nuova situazione dei nostri compagni, anche se potrebbero affrontare degli altri scenari, come l’espulsione essendo degli “stranieri”, dato che la sentenza è inferiore a 6 anni. Ma, per adesso preferiamo aspettare la prossima mossa dei nostri nemici, prima di vederli nuovamente sulle strade.
MORTE ALLO STATO E LUNGA VITA ALL’ANARCHIA
Španjolska: Vrhovni Sud smanjio presudu protiv anarhista Monike Caballero i Francisca Solara (16.12.2016.)
16. decembra Vrhovni Sud je smanjio kaznu drugovima Moniki Caballero i Franciscu Solaru, okrivljenima za postavljanje bombe u katedralu-baziliku Naša Gospa od Pilara u Zaragozi oktobra 2013., spuštajući 12 godina zatvora koje je izrekao Nacionalni Sud na 4 godine i 6 mjeseci.
Ta je odluka donijeta nakon što je djelomično prihvaćena žalba obrane druga Francisca Solara, koja je zatražila da ne mogu biti osuđeni za kaznena djela terorističke štete i ranjavanja pošto su bila rezultat dvaju različitih djela, kao što je to početno bio odredio Nacionalni Sud. K tome, obrana je naglasila da su se drugovi pobrinuli kada su postavili malu napravu kućne radinosti za napad na vjerski simbol uspostavljene moći, i da nisu imali namjere nanijeti rane nijednoj osobi. Kako bi osnažili obranu, primjetili su da je u vrijeme napada bazilika bila zatvorena za javnost, i da k tome naprava nije sadržavala šrapnele te da su upozorili prije
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Questa decisione fu portata dopo che il ricorso presentato dalla difesa del compagno Francisco Solar è stato parzialmente accolto. Il ricorso sosteneva che i compagni non dovevano essere condannati per i crimini di danni terroristici e lesioni, dato che erano risultato di due azioni differenti, come è successo inizialmente alla Corte Nazionale. Inoltre, la difesa ha sottolineato che i compagni hanno fatto attenzione quando hanno collocato un piccolo artefatto per attaccare il simbolo religioso del potere stabilito, e che non avevano intenzione di causare lesioni a nessuna persona. Per rafforzare questa difesa è stato precisato che nel momento dell’attacco la basilica era chiusa al pubblico, e che in più l’ordigno non conteneva schegge e avevano anche avvisato prima di detonare l’ordigno.
Oltre la riduzione della sentenza, la corte ha anche abbassato i costi da 182.601 a 143.317 euro, per i danni causati alla basilica, dato che non c’erano prove per dimostrare che le parti danneggiate erano di valore storico o culturale.
La Corte Nazionale ha preso in considerazione anche il fatto che entrambi i compagni hanno agito “in maniera autonoma”, dato che non facevano parte né dell’organizzazione informale FAI/FRI né della piattaforma Gruppi Anarchici Coordinati (GAC).
Davanti a questa notizia non possiamo contenere la nostra immensa gioia per questa nuova situazione dei nostri compagni, anche se potrebbero affrontare degli altri scenari, come l’espulsione essendo degli “stranieri”, dato che la sentenza è inferiore a 6 anni. Ma, per adesso preferiamo aspettare la prossima mossa dei nostri nemici, prima di vederli nuovamente sulle strade.
MORTE ALLO STATO E LUNGA VITA ALL’ANARCHIA
Španjolska: Vrhovni Sud smanjio presudu protiv anarhista Monike Caballero i Francisca Solara (16.12.2016.)
16. decembra Vrhovni Sud je smanjio kaznu drugovima Moniki Caballero i Franciscu Solaru, okrivljenima za postavljanje bombe u katedralu-baziliku Naša Gospa od Pilara u Zaragozi oktobra 2013., spuštajući 12 godina zatvora koje je izrekao Nacionalni Sud na 4 godine i 6 mjeseci.
Ta je odluka donijeta nakon što je djelomično prihvaćena žalba obrane druga Francisca Solara, koja je zatražila da ne mogu biti osuđeni za kaznena djela terorističke štete i ranjavanja pošto su bila rezultat dvaju različitih djela, kao što je to početno bio odredio Nacionalni Sud. K tome, obrana je naglasila da su se drugovi pobrinuli kada su postavili malu napravu kućne radinosti za napad na vjerski simbol uspostavljene moći, i da nisu imali namjere nanijeti rane nijednoj osobi. Kako bi osnažili obranu, primjetili su da je u vrijeme napada bazilika bila zatvorena za javnost, i da k tome naprava nije sadržavala šrapnele te da su upozorili prije
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19 dic 2016 Leggi il testo completo...
Santiago [Cile]: Gruppo Anarchico degli Eretici Antipatrioti-FAI/FRI attacca la chiesa dei carabinieri con bomba assordante (19/09/2016) [it]
Mobilizzando la nostra forza antiautoritaria in azioni concrete di ostilità verso il potere, abbiamo attaccato la Chiesa Evangelica dei Carabinieri del Cile (situata nel centro di Santiago) con una bomba sonora. Per la nostra azione abbiamo scelto la notte del 19 settembre, la giornata in ci lo Stato cileno e le masse cittadine celebrano la “Festa della Patria”, rendendo onore alle Forze Armate e dell’Ordine.
La nostra azione è un segno di ripudio dell’atmosfera festiva di nazionalismo e alienazione, promossa dallo Stato e volontariamente accettata dalla maggioranza sociale funzionale al potere.
Inviamo la nostra solidarietà al compagno Juan Flores e alla compagna Nataly Casanova, a due anni dal loro arresto accusati di aver collocato degli ordigni esplosivi. Salutiamo anche i compagni Juan Aliste, Marcel Villarroel, Freddy Fuentevilla e la compagna Natalia Collado.
Che la solidarietà si trasformi in incendi e in esplosioni per i compagni Monica Caballero e Francisco Solar, per i compagni detenuti della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e la compagna Aggeliki Spyropoulou in Grecia, per i compagni Nicola Gai, Alfredo Cospito e compagni recentemente arrestati in Italia per attacchi della Federazione Anarchica Informale (FAI).
Contro la Chiesa, la Patria, la repressione e contro tutte le forme di controllo sulle nostre vite.
Il nostro rumore assordante è un urlo di libertà.
Grupo anarquico de herejes anti-patriotas (FAI/FRI)
Santiago [Čile]: Anarhistička Grupa Antipatriotskih Heretičara – FAI/FRI zvučnom bombom napala crkvu karabinjera (19.09.2016.)
Pokrečući našu antiautoritarnu snagu u konkretnim neprijateljskim djelima protiv moći, napali smo zvučnom bombom Evanđelističku crkvu Karabinjera Čilea (smještenu u središtu Santiaga). Za naše djelovanje odabrali smo noć 19. septembra, dan kada čielanska država i masa građana slave “Dan Domovine” i odaju počast Oružanim Snagama i snagama Reda.
Naše djelo je znak odbijanja slavljeničkog ozračja nacionalizma i
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La nostra azione è un segno di ripudio dell’atmosfera festiva di nazionalismo e alienazione, promossa dallo Stato e volontariamente accettata dalla maggioranza sociale funzionale al potere.
Inviamo la nostra solidarietà al compagno Juan Flores e alla compagna Nataly Casanova, a due anni dal loro arresto accusati di aver collocato degli ordigni esplosivi. Salutiamo anche i compagni Juan Aliste, Marcel Villarroel, Freddy Fuentevilla e la compagna Natalia Collado.
Che la solidarietà si trasformi in incendi e in esplosioni per i compagni Monica Caballero e Francisco Solar, per i compagni detenuti della Cospirazione delle Cellule di Fuoco e la compagna Aggeliki Spyropoulou in Grecia, per i compagni Nicola Gai, Alfredo Cospito e compagni recentemente arrestati in Italia per attacchi della Federazione Anarchica Informale (FAI).
Contro la Chiesa, la Patria, la repressione e contro tutte le forme di controllo sulle nostre vite.
Il nostro rumore assordante è un urlo di libertà.
Grupo anarquico de herejes anti-patriotas (FAI/FRI)
Santiago [Čile]: Anarhistička Grupa Antipatriotskih Heretičara – FAI/FRI zvučnom bombom napala crkvu karabinjera (19.09.2016.)
Pokrečući našu antiautoritarnu snagu u konkretnim neprijateljskim djelima protiv moći, napali smo zvučnom bombom Evanđelističku crkvu Karabinjera Čilea (smještenu u središtu Santiaga). Za naše djelovanje odabrali smo noć 19. septembra, dan kada čielanska država i masa građana slave “Dan Domovine” i odaju počast Oružanim Snagama i snagama Reda.
Naše djelo je znak odbijanja slavljeničkog ozračja nacionalizma i
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22 set 2016 Leggi il testo completo...
GRČKA: PISMO ANARHISTIČKOG ZATVORENIKA NIKOSA ROMANOSA POVODOM MEĐUNARODNOG DANA SOLIDARNOSTI S DUGOGODIŠNJIM ANARHISTIČKIM ZATVORENICIMA - 11.06. [hr]
Mnogo je stvari rečeno o vrijednosti solidarnosti, i sve ima svoju važnost zato što pridonosi nastojanju davanja značenja smislu koji predstavlja životni sastojak naših planova i djelovanja. Pokušat ću iznijeti na moj vlastiti način egzistencijalni aspekt solidarnosti, naravno kroz moje vlastito iskustvo.
Solidarnost znači najprije emocije. Predivne, divlje, ali nadasve iskrene emocije. Emocije koje predstavljaju vodeću snagu za rast anarhističkih dinamika, koje su oslobađajuće, kada se u gradu čuju i osjete uzvikivanje parola, gradnja barikada i bacanje zapaljivih boca koje padaju na lakeje vlasti. Solidarnost ne znači identificiranje, nego suučesništvo sa svakim koji odabere urezati oslobađajuće putove na karti anarhističkog ustanka. To je odnos i unutar tog odnosa razvila su se iskustva i stvorile zajedničke želje za uništenje ovog svijeta, ne u nekoj neodređenoj budućnosti, nego najprije u nama samima, a zatim i onog oko nas. Uništenje degeneriranih odnosa koje ovaj svijet stvara, u svojim slikama, simbolima, službenicima i lojalnim lakejima.
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Solidarnost znači najprije emocije. Predivne, divlje, ali nadasve iskrene emocije. Emocije koje predstavljaju vodeću snagu za rast anarhističkih dinamika, koje su oslobađajuće, kada se u gradu čuju i osjete uzvikivanje parola, gradnja barikada i bacanje zapaljivih boca koje padaju na lakeje vlasti. Solidarnost ne znači identificiranje, nego suučesništvo sa svakim koji odabere urezati oslobađajuće putove na karti anarhističkog ustanka. To je odnos i unutar tog odnosa razvila su se iskustva i stvorile zajedničke želje za uništenje ovog svijeta, ne u nekoj neodređenoj budućnosti, nego najprije u nama samima, a zatim i onog oko nas. Uništenje degeneriranih odnosa koje ovaj svijet stvara, u svojim slikama, simbolima, službenicima i lojalnim lakejima.
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12 giu 2016 Leggi il testo completo...
Francisco Solar
Ništa nije gotovo
O potrebi prihvaćanja naših izbora [hr]
„Anarhistički zatvorenici nisu sami” i „ako dirnu jednog od nas, dirnuli su sve nas” su parole koje su još jednom zaživjele u svakidašnjom anarhističkom djelovanju prije, tokom i nakon suđenja protiv nas. Uzvici prezira prema vlastima koji prodiru kroz policijsku kontrolu i zidove do onih kojima se sudi očito dovode do bijesa suce i pravosudne službenike, kao što je bilo vidljivo na njihovim licima, i kao što su izmamili osmijehe na naša. Prisustvo u sudnici nama dragih poznatih i nepoznatih osoba ispunilo nas je ponosom i radošću, sprečavajući da nas zaplaše optužbe i zahtjevi tužitelja.
Ne mogu nas zaustaviti. Djela solidarnosti i negacije postojećeg koja su se proširila različitim zemljama su još jedan dokaz činjenice da smo svugdje, da za nas granice ne postoje i da je solidarnost neodvojiva od naših djela. Drugovi koji su odabrali i nastavljaju odabirati sukob, koristeći priliku u nastojanju da realiziraju svoje živote, odražavaju svoje želje, instinkte i strasti, kao i da dokrajče moć u svim svojim oblicima i svugdje, koji se ne zadovoljavaju praznim i samodopadnim riječima ustraju i izlažu se kroz djela aktivne solidarnosti: moja ljubav i poštovanje svima njima. Njihov prezir i hrabrost daju mi ogromnu snagu. Pokušavajući učiniti ono što se kaže i u ono što se vjeruje, pretvarajući riječi i ideje u djela, započinje se vraćati kontrola nad vlastitim životom. Prestajemo biti gledatelji i postajemo protagonisti u želji da preuzmemo uzde naših života odlučujući autonomno o prioritetima, ritmu, vremenu i projektima. Preuzimajući inicijativu postavljamo se napadački, bez da čekamo da se stvari dogode ili pozive pokreta koji nemaju nikakve veze s nama koji se odlučujemo na našu vlastitu borbu. Imamo bogatu povijest, snažne ideje i mnogo mašte da se nastavimo obnavljati. Kada nam to postane način života, prihvatimo i zatvor i posljedice našeg izbora sukoba.
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Ne mogu nas zaustaviti. Djela solidarnosti i negacije postojećeg koja su se proširila različitim zemljama su još jedan dokaz činjenice da smo svugdje, da za nas granice ne postoje i da je solidarnost neodvojiva od naših djela. Drugovi koji su odabrali i nastavljaju odabirati sukob, koristeći priliku u nastojanju da realiziraju svoje živote, odražavaju svoje želje, instinkte i strasti, kao i da dokrajče moć u svim svojim oblicima i svugdje, koji se ne zadovoljavaju praznim i samodopadnim riječima ustraju i izlažu se kroz djela aktivne solidarnosti: moja ljubav i poštovanje svima njima. Njihov prezir i hrabrost daju mi ogromnu snagu. Pokušavajući učiniti ono što se kaže i u ono što se vjeruje, pretvarajući riječi i ideje u djela, započinje se vraćati kontrola nad vlastitim životom. Prestajemo biti gledatelji i postajemo protagonisti u želji da preuzmemo uzde naših života odlučujući autonomno o prioritetima, ritmu, vremenu i projektima. Preuzimajući inicijativu postavljamo se napadački, bez da čekamo da se stvari dogode ili pozive pokreta koji nemaju nikakve veze s nama koji se odlučujemo na našu vlastitu borbu. Imamo bogatu povijest, snažne ideje i mnogo mašte da se nastavimo obnavljati. Kada nam to postane način života, prihvatimo i zatvor i posljedice našeg izbora sukoba.
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12 giu 2016 Leggi il testo completo...
OAXACA [MEKSIKO]: ZAPALJENA PODRUŽNICA BANKE BANAMEX (23.05.2016.) [hr]
U noći između 22. i 23. maja, uz saučesništvo punog mjeseca, odlučili smo prijeći u napad. U gradu ispunjenim policijom i vojnicima još jednom smo se sjedinili s mrakom koji nas čini nevidljivima, obavija u anonimninost i tajnitovitost. Zapalili smo jednu podružnicu Banamexa zapaljenim automobilskim gumama, koje smo polili benzinom. Osvijetlili smo tamu i nanijeli udarac u trenu, u kojem smo uživali i zbog kojeg smo se barem na par sekundi osjećali slobodni, oslobađajući vatru koja je malo po malo progutala čitavu podružnicu i njezine bankomate. Čak smo i snimili to djelo kako bi čitav svijet vidio da su neka vrlo lako izvediva i kako bi nadahnuli i druge da krenu u djelovanje tamo gdje s nalaze.
Ne može se poreći, mi smo svugdje. Smatramo banke i njihove upravitelje izravno odgovornima za bijedu i nejednakost u društvu. Banke su hramovi iz kojih "bog" novac izlazi i ulazi, u kojima se upravlja bijedom, u kojima je taj bog iznad svakog oblika života. Napadi će se nastaviti usmjereni na svaku instituciju moći i njene strojeve. No, odmah naglašavamo da nas ne zanima fizički spas onih koje smatramo neprijateljima i suučesnicima rata u koji smo uvučeni, nećemo se ustručavati da napadnemo zatvorske stražare, policajce, vojnike, suce, bankare, manipulatore medija, političare itd., ako budemo imali mogućnosti.
Neće nas zaustaviti terorizam države. Naspram militarizacije i represije vlade odgovorit ćemo silom.
Odabiremo napad, neka se osjete ranjivim robovi i stražari poretka. Požar se širi.
Ovim se djelom sjećamo i svih palih drugova i zatvorenika. U sjećanje na Mauricia Moralesa, Sebastaiana Oversluija i na drugove zatvorene u tamnicama države. Za Fernanda Barcenasa, Tamaru Sol Vergaru, Moniku Caballero i Francisca Solara. Borbena solidarnost s drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija.
SMRT DRŽAVI!!
SMRT VLASTIMA!!
NEKA ŽIVI ANARHIJA!!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
P.S. ha ha ha
...
Ne može se poreći, mi smo svugdje. Smatramo banke i njihove upravitelje izravno odgovornima za bijedu i nejednakost u društvu. Banke su hramovi iz kojih "bog" novac izlazi i ulazi, u kojima se upravlja bijedom, u kojima je taj bog iznad svakog oblika života. Napadi će se nastaviti usmjereni na svaku instituciju moći i njene strojeve. No, odmah naglašavamo da nas ne zanima fizički spas onih koje smatramo neprijateljima i suučesnicima rata u koji smo uvučeni, nećemo se ustručavati da napadnemo zatvorske stražare, policajce, vojnike, suce, bankare, manipulatore medija, političare itd., ako budemo imali mogućnosti.
Neće nas zaustaviti terorizam države. Naspram militarizacije i represije vlade odgovorit ćemo silom.
Odabiremo napad, neka se osjete ranjivim robovi i stražari poretka. Požar se širi.
Ovim se djelom sjećamo i svih palih drugova i zatvorenika. U sjećanje na Mauricia Moralesa, Sebastaiana Oversluija i na drugove zatvorene u tamnicama države. Za Fernanda Barcenasa, Tamaru Sol Vergaru, Moniku Caballero i Francisca Solara. Borbena solidarnost s drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija.
SMRT DRŽAVI!!
SMRT VLASTIMA!!
NEKA ŽIVI ANARHIJA!!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
P.S. ha ha ha
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6 giu 2016 Leggi il testo completo...
ŠPANJOLSKA: ANARHISTICA MONICA CABALLERO VRAĆENA U ZATVOR VILLABONA NAKON PRESUDE (05.2016.) [hr]
Nakon presude drugarica Monica Caballero dugo je ostala u izolaciji na privremenoj lokaciji; početkom maja vraćena je u zatvor Villabona u Asturiji, gdje je već bila i gdje može vidjeti Francisca.
Adresa drugova:
Mónica Caballero Sepúlveda
Francisco Solar Dominguez
C.P Villabona - Finca Tabladiello s/n
33422 Villabona Llanera, Asturias - Spain
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ
Adresa drugova:
Mónica Caballero Sepúlveda
Francisco Solar Dominguez
C.P Villabona - Finca Tabladiello s/n
33422 Villabona Llanera, Asturias - Spain
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ
30 mag 2016 Leggi il testo completo...
TOULOUSE [FRANCUSKA]: NAPADOM MOLOTOVOM NA POLICIJSKU STANICU (26.04.2015.) [hr]
"Dosta nam je"
U utorak noć 26. aprila napali smo policijsku stanicu molotovljevim koktelima.
Nećemo vam više lagati.
Dosta nam je.
Umorni smo od slušanja da će "sutra biti bolje".
Umorni smo od građanskih pokreta.
Umorni smo od spektakla drugačijeg mišljenja, gdje se strah uvlači u stomak a rezignacija u glavu.
Umorni smo da gledamo na internetu "mjesta gdje se sukob podijelio" ili od masturbacije ispred snimaka sukoba na youtubeu.
Umorni smo od prevaljivanja 600 km da bi učestvovali u jednoj divljoj povorci.
Izgleda da je to postao novi sport. Ili još gore. Novo zanimanje.
Profesionalni pobunjenici društvenih pokreta.
Baš zgodno za životopis jednog aktivista.
Umorni smo bacanja par boca ili od izvrtanja kontejnera nasred ulice, i od policijskih suzavaca, da bi to kasnije nazivali pobjedom.
Umorni smo da izigravamo sretne osobe kada se u biti ništa ne dešava.
Umorni smo da hinimo slogu.
Umorni smo da hinimo kako nas uopće nešto briga o zakonu El-Khomri [zakon o reformi rada, kojeg je uvela Hollandeova vlada, a protiv njega ustali brojni sindikati, nap.prev. na talijanski].
Nismo čekali indignadose 2.0 da provedemo koju besanu noć.
Baš moramo to reći.
Nestrpljivi smo.
Ne shvaćamo zašto bi trebali planirati sastanak s Moći da bi se sukobili s njom, dok nas okružuje sve više uniformi i pacifista-pandura.
Učinili smo to iz zadovoljstva.
Učinili smo to da bi označili jedan rascjep.
Zato što smo sretni i bijesni istodobno.
Ne želimo više biti tamo gdje nas čekaju.
Želimo poslati jedan dvostruki borbeni zagrljaj.
Prvi Moniki i Francisku u Španjolskoj.
Drugi drugovima u Bruxellesu koji još proživljavaju represiju zbog terorizma.
Naša solidarnost je napad, naš zločin sloboda.
Do skora
...
U utorak noć 26. aprila napali smo policijsku stanicu molotovljevim koktelima.
Nećemo vam više lagati.
Dosta nam je.
Umorni smo od slušanja da će "sutra biti bolje".
Umorni smo od građanskih pokreta.
Umorni smo od spektakla drugačijeg mišljenja, gdje se strah uvlači u stomak a rezignacija u glavu.
Umorni smo da gledamo na internetu "mjesta gdje se sukob podijelio" ili od masturbacije ispred snimaka sukoba na youtubeu.
Umorni smo od prevaljivanja 600 km da bi učestvovali u jednoj divljoj povorci.
Izgleda da je to postao novi sport. Ili još gore. Novo zanimanje.
Profesionalni pobunjenici društvenih pokreta.
Baš zgodno za životopis jednog aktivista.
Umorni smo bacanja par boca ili od izvrtanja kontejnera nasred ulice, i od policijskih suzavaca, da bi to kasnije nazivali pobjedom.
Umorni smo da izigravamo sretne osobe kada se u biti ništa ne dešava.
Umorni smo da hinimo slogu.
Umorni smo da hinimo kako nas uopće nešto briga o zakonu El-Khomri [zakon o reformi rada, kojeg je uvela Hollandeova vlada, a protiv njega ustali brojni sindikati, nap.prev. na talijanski].
Nismo čekali indignadose 2.0 da provedemo koju besanu noć.
Baš moramo to reći.
Nestrpljivi smo.
Ne shvaćamo zašto bi trebali planirati sastanak s Moći da bi se sukobili s njom, dok nas okružuje sve više uniformi i pacifista-pandura.
Učinili smo to iz zadovoljstva.
Učinili smo to da bi označili jedan rascjep.
Zato što smo sretni i bijesni istodobno.
Ne želimo više biti tamo gdje nas čekaju.
Želimo poslati jedan dvostruki borbeni zagrljaj.
Prvi Moniki i Francisku u Španjolskoj.
Drugi drugovima u Bruxellesu koji još proživljavaju represiju zbog terorizma.
Naša solidarnost je napad, naš zločin sloboda.
Do skora
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16 mag 2016 Leggi il testo completo...
ČILE: IZJAVA O PREUZIMANJU ODGOVORNOSTI ZA PODMETANJE POŽARA U DOM ZATVORSKIH STRAŽARA (27.04.2016.) [hr]
Sve po planu. Sigurno, mirno i brzim korakom približili smo se mjestu odabranom za napad. Napali smo nakon ponoći, u srijedu 27. aprila 2016. zapaljivom bombom iz kućne radinosti, sastavljene od kanistra benzina i petsto grama polistirola, uz što smo dodali i dvije boce butana/propana kako bi nanijeli više štete glavnom ulazu Doma Umirovljenih Žandara [nap.prev. na talijanski: Žandarmerija je čileanska zatvorska policija], u ulici Jose Toribio Medina 72.
Napadamo zato što smatramo da je neposredan i destruktivan napad na lakeje moći uvijek nužan i hitan. Uvjeti su uvijek pravi, iako nisu pogodni. Ne marimo za čekanja i mjere u trenutku djelovanja, one nisu dio borbenog arsenala.
Rad navedene institucije nije naivan, ne radi se izrabljivanim osobama koje se žele afirmirati nad drugima. Radi se o bijednom brlogu osoba žednih moći, zaljubljenih u položaj i uniformu, koja im dodjeljuje imunitet. Predstavljaju najniži i najomraženiji dio Društvenog Poretka, servilnog čuvara, krvnika i javnog neprijatelja Slobode, koji ne shvaća ni lanac čiji je on sam dio, ali je sposoban zatvarati ljudske živote i osjetiti se zbog toga superioran i častan. Zatvorski stražar voli svoj posao, identificira se s njim i zato zaslužuje sav naš nasilni prezir. Uvijek neprijatelji, kakav god bio njihov položaj.
Neće pronaći mir u svojim zatvorima, uredima ili umirovljeničkim klubovima.. ne zaboravljamo... nikada nećemo zaboraviti.
Pozdravljamo intenzivnim plamenom zavjere sve koji ne posustaju premda su zatvoreni, Nataly, Tato, Monicu, Francisca, Juana i sve druge zatvorenike moći.
Prihvaćamo uspješno iskustvo zatvorskih borbi drugova Juana, Marcela i Freddyja. Anarhistička djela, tako često ocrnjena kao sektaška, u krajnjoj analizi, su jedina koja nadilaze ideološko polje i usuđuju se izaći na ulicu.
Naše djelo, sa srcem u grlu, je obasjano osmijehom Mauricia Moralesa, druga koji je ostavio dubok trag u svima nama. Ovdje je, u našoj suučesničkoj krvi.
...
Napadamo zato što smatramo da je neposredan i destruktivan napad na lakeje moći uvijek nužan i hitan. Uvjeti su uvijek pravi, iako nisu pogodni. Ne marimo za čekanja i mjere u trenutku djelovanja, one nisu dio borbenog arsenala.
Rad navedene institucije nije naivan, ne radi se izrabljivanim osobama koje se žele afirmirati nad drugima. Radi se o bijednom brlogu osoba žednih moći, zaljubljenih u položaj i uniformu, koja im dodjeljuje imunitet. Predstavljaju najniži i najomraženiji dio Društvenog Poretka, servilnog čuvara, krvnika i javnog neprijatelja Slobode, koji ne shvaća ni lanac čiji je on sam dio, ali je sposoban zatvarati ljudske živote i osjetiti se zbog toga superioran i častan. Zatvorski stražar voli svoj posao, identificira se s njim i zato zaslužuje sav naš nasilni prezir. Uvijek neprijatelji, kakav god bio njihov položaj.
Neće pronaći mir u svojim zatvorima, uredima ili umirovljeničkim klubovima.. ne zaboravljamo... nikada nećemo zaboraviti.
Pozdravljamo intenzivnim plamenom zavjere sve koji ne posustaju premda su zatvoreni, Nataly, Tato, Monicu, Francisca, Juana i sve druge zatvorenike moći.
Prihvaćamo uspješno iskustvo zatvorskih borbi drugova Juana, Marcela i Freddyja. Anarhistička djela, tako često ocrnjena kao sektaška, u krajnjoj analizi, su jedina koja nadilaze ideološko polje i usuđuju se izaći na ulicu.
Naše djelo, sa srcem u grlu, je obasjano osmijehom Mauricia Moralesa, druga koji je ostavio dubok trag u svima nama. Ovdje je, u našoj suučesničkoj krvi.
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16 mag 2016 Leggi il testo completo...
OAXACA [MEKSIKO]: PODMETNUTA EKSPLOZIVNA NAPRAVA U PROSTORE CORTV (23.04.2016.) [hr]
U ranim satima 23. aprila postavili smo eksplozivnu napravu ručne izrade u prostore CORTV Oaxaca, medijskog/manipulativnog TV-kanala u službi države.
Uzimajući u obzir val represije protiv anti-autoritarnih koji se posebno usredotočio na anarhistički pokret, poduzeli smo navedenu akciju kao poziv na širenje napada protiv onih koje smatramo našim neprijateljima.
Prepoznajemo različita lica onih koji nas osuđuju na život bijede i ugnjetavanja, i njihovih suradnika.
Ovaj put je to bio medij masovne komunikacije, poznat kao sredstvo moći nad društvenim otuđenjem i neophodan dio represivnog okvira različitih nedavnih operacija protiv anarhističkog pokreta, postižući ulogu kriminaliziranja naših drugova i njihove borbe.
Naš cilj je slomiti društveni mir, zaoštravajući konflikt te šireći pobunu.
Solidarni smo s našim zatvorenim i palim drugovima, u ovom ratu, te im šaljemo bratske zagrljaje, te želimo da osjete vatru i akciju.
Za Fernanda Barcenasa, Monicu Caballero, Francisca Solara i sve anarhističke i anti-autoritarne zatvorenike.
SMRT DRŽAVI!
DUG ŽIVOT ANARHIJI!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
...
Uzimajući u obzir val represije protiv anti-autoritarnih koji se posebno usredotočio na anarhistički pokret, poduzeli smo navedenu akciju kao poziv na širenje napada protiv onih koje smatramo našim neprijateljima.
Prepoznajemo različita lica onih koji nas osuđuju na život bijede i ugnjetavanja, i njihovih suradnika.
Ovaj put je to bio medij masovne komunikacije, poznat kao sredstvo moći nad društvenim otuđenjem i neophodan dio represivnog okvira različitih nedavnih operacija protiv anarhističkog pokreta, postižući ulogu kriminaliziranja naših drugova i njihove borbe.
Naš cilj je slomiti društveni mir, zaoštravajući konflikt te šireći pobunu.
Solidarni smo s našim zatvorenim i palim drugovima, u ovom ratu, te im šaljemo bratske zagrljaje, te želimo da osjete vatru i akciju.
Za Fernanda Barcenasa, Monicu Caballero, Francisca Solara i sve anarhističke i anti-autoritarne zatvorenike.
SMRT DRŽAVI!
DUG ŽIVOT ANARHIJI!
Neformalni Anarhistički Pojedinci
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15 mag 2016 Leggi il testo completo...
ŠPANJOLSKA: ANARHISTI MONICA I FRANCISCO OSUĐENI NA 12 GODINA ZATVORA (30.03.2016.) [hr]
Danas 30. marta Visoki sud je obavijestio advokate drugova da su anarhisti Monica Caballero i Francisco Solar osuđeni na 5 godina zatvora zbog nanošenja "povreda", plus 7 godina zatvora zbog "štete u svrhu terorizma", sveukupno 12 godina pojedino. Razriješeni su optužbe za "pripadanje terorističkoj organizaciji i zavjeru" protiv samostana u Montserratu.
Naspram presude protiv naših drugova imamo zadatak da proširimo borbu i solidarnost, štiteći naše veze i naše ideje, odbijajući da će njihov svijet biti sveden na četiri zida koja će ih zaključavati.
Snage našim zatvorenim drugovima, uvijek prisutni u našim borbama i u našem svakidašnjem životu.
Ne postoji "unutra" niti postoji "vani", postoje samo neprijatelji države i autoriteta.
Smrt državi i dug život anarhiji!
...
Naspram presude protiv naših drugova imamo zadatak da proširimo borbu i solidarnost, štiteći naše veze i naše ideje, odbijajući da će njihov svijet biti sveden na četiri zida koja će ih zaključavati.
Snage našim zatvorenim drugovima, uvijek prisutni u našim borbama i u našem svakidašnjem životu.
Ne postoji "unutra" niti postoji "vani", postoje samo neprijatelji države i autoriteta.
Smrt državi i dug život anarhiji!
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10 apr 2016 Leggi il testo completo...
ATENA [GRČKA]: ZAPALJENE DVIJE CRKVE U ZNAK SOLIDARNOSTI S MONICOM I FRANCISCOM [hr]
Smatramo da nije potreban nikakav posebni razlog za destruktivno djelovanje koje manifestira mržnju i bijes protiv jednog od najstarijih mehanizama represije koje je ljudsko krdo stvorilo, da bi i on postao još jedno jamstvo sigurnosti i stabilnosti. K tome, kako bi mogla stoljeća represije, kazni, krivice, nemilosti i nametanja biti ukorena i dobro analizirana u jednoj jedinoj izjavi o preuzimanju odgovornosti? Trebali bi nam brojni tomovi knjiga da izložimo samo i najmanji dio dokaza te degeneracije života koja se zove religija, koja je uvijek promovirala slabost, rezignaciju, teror, izumiranje i izobličavanje, besramno sramočeći kroz vlastiti paradoks život i njegove pobornike, šireći svukud klicu krivice, protiv budućosti, i doprinoseći stvaranju amputiranih vjernika koji su voljni kleknuti pred svakim propovjednikom istine i štovati bič grijeha.
Kroz ovih nekoliko riječi svatko može shvatiti religijski doprinos u uspostavi autoritarnih društava i masovnog života koji se razvija duž kolosijeka svakidanšnjeg života nesigurnih osoba, odvojenih od vlastitih želja i strasti, osuđenih da nose teret svetog ideala, koji je uveden božanskim primjerom neporecive logike, koja u nastavku predstavlja maternicu današnje znanstvene doktrine... Osim toga, bitan doprinos svake religije u stvaranju oholosti i apatije jednostavno ne može ostati u sjeni, pošto božanstvena tvar koja proizlazi iz religioznih osoba kao jednosmjerna ulica može rasti samo uz dodijeljivanje i zastupanje.
Zato je napad na vjerske strukture sastavni dio sveopćeg rata koji vodimo protiv postojećeg sistema. Rata s posljedicama s kojima su se drugovi, na različitim mjestima i periodima, suočavali i još suočavaju... Neki od tih drugova su Monica Caballero i Francisco Solar, osuđeni zbog bombaškog napada na katedralu El Pilar u Zaragozi. Želeći izraziti naše suučesništvo sa zatvorenim drugovima razbili smo prozore i podmetnuli požar u dvije crkve:
- manastira Svih svetaca u Kallitheji
...
Kroz ovih nekoliko riječi svatko može shvatiti religijski doprinos u uspostavi autoritarnih društava i masovnog života koji se razvija duž kolosijeka svakidanšnjeg života nesigurnih osoba, odvojenih od vlastitih želja i strasti, osuđenih da nose teret svetog ideala, koji je uveden božanskim primjerom neporecive logike, koja u nastavku predstavlja maternicu današnje znanstvene doktrine... Osim toga, bitan doprinos svake religije u stvaranju oholosti i apatije jednostavno ne može ostati u sjeni, pošto božanstvena tvar koja proizlazi iz religioznih osoba kao jednosmjerna ulica može rasti samo uz dodijeljivanje i zastupanje.
Zato je napad na vjerske strukture sastavni dio sveopćeg rata koji vodimo protiv postojećeg sistema. Rata s posljedicama s kojima su se drugovi, na različitim mjestima i periodima, suočavali i još suočavaju... Neki od tih drugova su Monica Caballero i Francisco Solar, osuđeni zbog bombaškog napada na katedralu El Pilar u Zaragozi. Želeći izraziti naše suučesništvo sa zatvorenim drugovima razbili smo prozore i podmetnuli požar u dvije crkve:
- manastira Svih svetaca u Kallitheji
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10 apr 2016 Leggi il testo completo...
BRUXELLES [BELGIJA]: ZAPALJENA VOZILA, PROTIV MILITARIZACIJE I U ZNAK SOLIDARNOSTI S MONICOM I FRANCISCOM (30.03.2016.) [hr]
u srijedu navečer 30.03.2016. zapaljena su dva vozila ispred zidova zatvora Saint Gilles: jedan veliki auto u vlasništvu euro-parlamentaraca i jedan luksuzni auto u vlasništvu jednog službenika NATO-a.
Protiv militarizacije Bruxellesa, za slobodu.
Solidarnost s anarhistima Monicom i Franciscom.
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ
Protiv militarizacije Bruxellesa, za slobodu.
Solidarnost s anarhistima Monicom i Franciscom.
Izvor: talijanski Anarhistički Crni Križ
10 apr 2016 Leggi il testo completo...
FINSKA: ZAPALJENA DVA VOZILA ZAŠTITARSKE TVRTKE SECURITAS (29.03.2016.) [hr]
Preuzimamo odgovornost za napad požarom, 29. marta. Zapalili smo dva vozila zaštitarske tvrtke "Securitas". Ovim napadom želimo iznijeti na svijetlo suradnju između "Securitasa" i poduzeća za nuklearnu energiju "Fennovoima", koje je poznato po uništenju okoliša.
1. aprila "Securitas" će preuzeti nadgledanje gradilišta u Hanhikivenniemi, gdje bi trebala biti izgrađena nuklearna elektrana.
Ovim požarom zaželjeli smo dobrodošlicu Fennovoimi!
Želimo poslati našu solidarnost Monici i Franciscu.
I svim zatvorenicima svijeta!
Izvor: Act For Freedom Now!
1. aprila "Securitas" će preuzeti nadgledanje gradilišta u Hanhikivenniemi, gdje bi trebala biti izgrađena nuklearna elektrana.
Ovim požarom zaželjeli smo dobrodošlicu Fennovoimi!
Želimo poslati našu solidarnost Monici i Franciscu.
I svim zatvorenicima svijeta!
Izvor: Act For Freedom Now!
10 apr 2016 Leggi il testo completo...
ASTURIJA: SOLIDARNI NAPAD S ANARHISTIČKIM ZATVORENICIMA MONICOM I FRANCISCOM (11.03.2016.) [hr]
11. marta prerezali smo žice linije Avilés / Xixón u oba smjera. Žice su prerezane kod grada Villabona, gdje su uhapšeni naši drugovi Monica i Francisco, što je izazvalo pad napona na liniji i prekinulo željeznički prijevoz te dovelo do velikih kašnjenja i ekonomskih gubitaka. Cilj djela je slanje toplog revolucionarnog zagrljaja našim drugovima uoči suđenja/farse koje organizira španjolska država.
Ispisano je i nekoliko solidarnih slogana na dvjema oznakama zatvora - koje označavaju mjesto zatočeništva.
Ljubav prema slobodi i mržnja prema onima koji je oduzimaju.
Nekoliko anarhističkih pojedinaca
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Ispisano je i nekoliko solidarnih slogana na dvjema oznakama zatvora - koje označavaju mjesto zatočeništva.
Ljubav prema slobodi i mržnja prema onima koji je oduzimaju.
Nekoliko anarhističkih pojedinaca
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10 apr 2016 Leggi il testo completo...
MONTREUIL [FRANCUSKA]: NAPAD NA ARHITEKTA REPRESIJE (09.03.2016.) [hr]
U noći između 8. i 9. marta 2016., koristeći odbačeno smeće i zapaljive proizvode, zapalili smo pročelje ureda arhitekta u Archiju, ulica Voltaire 5, u središtu Montreuila-sous-Boisa.
Na svom web-siteu Archi 5 se razmeće svojim postignućima, prošlim i budućim, među kojima se, među običnim zgradama, ističu i ovi jezivi projekti:
Zatvor u Bourge en Bressu, u Draguignanu, u Mont de Marsanu, u Rennesu, u Conde-sur-Sartheu i Vendinu, ured pravosudne policije u Cergy-Potoiseu, policijska stanica u Clichy-sous-Boisu, Viši sud u Chartresu, centar za imigrante francuske Polinezije na Tahitima.
Posvećujemo ovo djelo svima koji se bore za slobodu i protiv autoriteta, nadasve anarhistima Monici Caballero i Franciscu Solaru, koji u kandžama španjolske države, riskirajući teške presude, nisu nikada porekli ni riječ svojih ideja i svoje biti.
Zapalimo zatvore.
Zapalimo njihove graditelje.
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Na svom web-siteu Archi 5 se razmeće svojim postignućima, prošlim i budućim, među kojima se, među običnim zgradama, ističu i ovi jezivi projekti:
Zatvor u Bourge en Bressu, u Draguignanu, u Mont de Marsanu, u Rennesu, u Conde-sur-Sartheu i Vendinu, ured pravosudne policije u Cergy-Potoiseu, policijska stanica u Clichy-sous-Boisu, Viši sud u Chartresu, centar za imigrante francuske Polinezije na Tahitima.
Posvećujemo ovo djelo svima koji se bore za slobodu i protiv autoriteta, nadasve anarhistima Monici Caballero i Franciscu Solaru, koji u kandžama španjolske države, riskirajući teške presude, nisu nikada porekli ni riječ svojih ideja i svoje biti.
Zapalimo zatvore.
Zapalimo njihove graditelje.
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10 apr 2016 Leggi il testo completo...
SANTIAGO [ČILE]: FAI-FRI DETONIRALA ZVUČNU BOMBU ISPRED UREDA PODUZEĆA ZA UPRAVLJANJE AUTOPUTOM "VESPUCIO SUR" (12.03.2016.) [hr]
"Tiha, instinktivna koordinacija solidarnosti ne prouzrokuje samo velike neprilike normalnom životu na različitim stranama svijeta, nego i jača naše veze, naglašava da ne postoje granice i da nam nisu potrebne vođe ili vertikalne strukture kako bi napali nekoliko rešetaka istog kaveza" - Riječi drugova iz Brazila u izjavi za preuzimanje odgovornosti za podmetanja požara u znak solidarnosti s Monicom Caballerom i Franciscom Solarom
Rano u subotu 12. marta detonirali smo zvučnu bombu ispred ureda za upravljanje autocestom, "Vespucio Sur", u središtu Santiaga. Odlučili smo da naša meta bude jasna i da izvršimo napad u trenutku kada nema prolaznika, zato što smatramo nepoželjnim raniti osobe koje nemaju nikakve veze s metama naših napada.
Smatramo da borba protiv civilizacije se ne treba razlikovati, ili odvajati, od borbe protiv svih oblika autoriteta. Utvrdili smo da poduzeće za upravljanje autocestom predstavlja važne arterije koje stvaraju mrežu dominacije, olakšavajući napredak civilizaciji, dok sebe obogaćuju kroz nametanje urbanizma koji služi interesima moći.
Kako sadašnjost tako i prošlost dokazuju da su se zameci iz kojih se rađa autoritet razvili u zajednicama koje su postojale prije civilizacije, a manifestirali su se u grupama koje su ostale izvan civilizacije. Zato je naša borba u srži ANTI-AUTORITARNA. Zato osjećamo potrebu da se distanciramo od samozvanih "eko-ekstremnih tendencija" koje promiču indiskriminirani napad, oprečan ideji "protiv svih autoriteta". Takve ideje nisu ni "evolucija" ni "radikalnije", nego su u biti suprotnost. Nismo zainteresirani za virtualne polemike s njima, preferiramo dijalog s našim drugovima putem djela.
Naši drugovi su oni koji se postavljaju, životom i djelima, kao neprijatelji svih oblika dominacije, i sprovode u djelo svoju solidarnost s drugovima, koji ostaju dostojanstveni i borbeni čak unutar kaveza moći.
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15 mar 2016 Leggi il testo completo...
PORTO ALEGRE [BRAZIL]: ZAPALJENA PODRUŽNICA BANKE SANTANDER U ZNAK SOLIDARNOSTI S MONICOM, FRANCISCOM I ZVĆ (09.03.2016.) [hr]
U noći 9. marta postavili smo zapaljivi napravu u podružnicu banke Santander u ulici Ramiro Barcelos. Naš povod za urotu, a zatim za napad bila je solidarnost i suučesništvo s anarhistima iza rešetaka, koji unatoč brojnim danima u zatočeništvu još i dalje hodaju visoko uzidgnute glave, ponosni na svoje ideje i uvjerenja.
Kao odgovor na poziv solidarnosti s drugovima Monicom Caballerom i Franciscom Solarom organizirali smo se tako da naša želja za izražavanjem solidarnosti postane vatra koja će stići do drugova, suočenih sa suđenjem pod optužbom za terorizam, a posebice za napad na baziliku Pilar u Barceloni, za što je zatraženo 44 godine zatvora.
Ima mnogo razloga i motiva za napasti banku Santander. Na primjer, osim što predstavlja španjolsku državu (koja je otela naše drugove), na ovom su području rukovodili novcem Augustusa Pinocheta, slijedeći vojnu diktaturu u Čileu. Na koncu, te su činjenice samo detalji koji osnažuju naš bijes...
Svaka bankarska institucija koja pokušava sakriti svoje genocidne namjere "kulturnim projektima" ili nekim drugim pseudo-humanim pojmovima predstavlja sistem koji samo nadahnjuje naše gađenje.
Podružnice banke Santander ovih su dana već dva puta napadnute, u Santiagu, Čile, i u Buenos Airesu. Oba napada počinjena su u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom. Ta tiha, instinktivna koordinacija solidarnosti ne samo da prouzrokuje velike neprilike normalnom životu na različitim stranama svijeta, nego i jača naše veze te naglašava da granice ne postoje i da nam nisu potrebne vođe ili vertikalne strukture kako bi napali nekoliko rešetaka istog kaveza.
Ovim solidarnim djelom za Monicu i Francisca, šaljemo istovremeno i pozdrave drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija i njihovim obiteljima, koji su suočeni s još jednim suđenjem. Njihova snaga nas nadahnjuje da svaki dan nastavimo tražiti vatru koja će obasjati tamu.
Srušimo zatvorske zidove.
Zapaljiva solidarnost s Monicom i Franciscom
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Kao odgovor na poziv solidarnosti s drugovima Monicom Caballerom i Franciscom Solarom organizirali smo se tako da naša želja za izražavanjem solidarnosti postane vatra koja će stići do drugova, suočenih sa suđenjem pod optužbom za terorizam, a posebice za napad na baziliku Pilar u Barceloni, za što je zatraženo 44 godine zatvora.
Ima mnogo razloga i motiva za napasti banku Santander. Na primjer, osim što predstavlja španjolsku državu (koja je otela naše drugove), na ovom su području rukovodili novcem Augustusa Pinocheta, slijedeći vojnu diktaturu u Čileu. Na koncu, te su činjenice samo detalji koji osnažuju naš bijes...
Svaka bankarska institucija koja pokušava sakriti svoje genocidne namjere "kulturnim projektima" ili nekim drugim pseudo-humanim pojmovima predstavlja sistem koji samo nadahnjuje naše gađenje.
Podružnice banke Santander ovih su dana već dva puta napadnute, u Santiagu, Čile, i u Buenos Airesu. Oba napada počinjena su u znak solidarnosti s Monicom i Franciscom. Ta tiha, instinktivna koordinacija solidarnosti ne samo da prouzrokuje velike neprilike normalnom životu na različitim stranama svijeta, nego i jača naše veze te naglašava da granice ne postoje i da nam nisu potrebne vođe ili vertikalne strukture kako bi napali nekoliko rešetaka istog kaveza.
Ovim solidarnim djelom za Monicu i Francisca, šaljemo istovremeno i pozdrave drugovima iz Zavjere Vatrenih Ćelija i njihovim obiteljima, koji su suočeni s još jednim suđenjem. Njihova snaga nas nadahnjuje da svaki dan nastavimo tražiti vatru koja će obasjati tamu.
Srušimo zatvorske zidove.
Zapaljiva solidarnost s Monicom i Franciscom
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15 mar 2016 Leggi il testo completo...
BUENOS AIRES [ARGENTINA]: KOORDINIRANA SABOTAŽA BANKOMATA U ZNAK SOLIDARNOSTI S MONICOM I FRANCISCOM (07.03.2016.) [hr]
U ponedjeljak 7. marta, između 2 i 4 popodne, na dan suđenja koje namjerava pokopati živote (tužiteljstvo traži 44 godine) anarhističkih drugova Monice Caballera i Francisca Solara, koji se nalaze u istražnom zatvoru već više od dvije godine, sabotirali smo nekoliko bankomata banke Santander (izvorno španjolske) čekićem, bojom i zvučnim bombama u slijedećim podružnicama:
Calle 13-32 La Plata
Boedo 805
Moreno 2300 Capital
Ostavili smo osvetniče letke za naše drugove.
S ovom gestom solidarnosti stajemo uz sve koji se suočavaju s moćnicima i njihovim svijetom.
Sloboda za Monicu i Francisco!
Ljubavi i ohrabrenja... dug život sabotaži!
Izvor: 325
Calle 13-32 La Plata
Boedo 805
Moreno 2300 Capital
Ostavili smo osvetniče letke za naše drugove.
S ovom gestom solidarnosti stajemo uz sve koji se suočavaju s moćnicima i njihovim svijetom.
Sloboda za Monicu i Francisco!
Ljubavi i ohrabrenja... dug život sabotaži!
Izvor: 325
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Prigionieri anarchici/Anarchist prisoners
Riflessioni/Reflections
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325
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Network of Revolucionary Cells (SRB)
Parole al vento
Person(s) Unknown Publications
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Publicación Refractario
RAAP
Sans Attendre Demain
Tormentas de Fogo
Traces of Fire
Untorelli Press
Warzone Distro