Bagnolet (Seine-Saint-Denis) [Francia]: Incendio solidale (09/2017) [it]

Questa notte è stato incendiato un veicolo della Orange [compagnia di telecomunicazioni, ndt.] sul parcheggio delle Poste in via Sadi Carnot a Bagnolet. Macchine, cavi e fibra ottica bruciano benissimo... non è poi così difficile!
Un saluto agli incendiari di trasmettitori, a tutti a coloro che si mettono in gioco. Morte alla rassegnazione, morte alla politica!
Un pensiero solidale a Kara e Krème – e per gli anarchici italiani colpiti dalla repressione per il caso di Firenze e Scripta Manent.
Fuoco e fiamme contro questo mondo!

Orbeil (Puy-de-Dôme) [Francia]: L’estate, barbecue di ripetitori (22/08/2017) [it]

Quando arrivi sulla cima del pendio, c’è l’Orsa maggiore dritto sopra la tua testa. E poi, in basso, vedi le luci di Issoire, che fanno la guerra alle stelle del cielo. E soprattutto, soprattutto, accanto a te c’è il ripetitore che ti ricorda che non sei venuto/a per recitare delle poesie. Accendi il fuoco…
Nelle prime ore del 22 agosto, abbiamo appiccato il fuoco, lassù sulla collina. A Moidias, due ripetitori che servono la rete telefonica da Issore a Brioude, oltre che la diffusione di numerose frequenze radio, sono bruciati. Non potendo spegnere le luci della città, abbiamo almeno staccato gli smartphone.
Perché questo mondo è troppo stretto, perché esso mira alla normalizzazione, al controllo, alla sterilizzazione e alla digitalizzazione di ogni individualità. Perché avevamo voglia di offrirci un respiro, di sentirci vivi/e piuttosto che di soffocare. È vero che questo desiderio di distruzione avrebbe potuto saziarsi con l‘attacco di un locale della Croce Rossa, di un allevamento o di un CPT. Attacchiamo per non essere più un/a architetto/a in più delle strutture del potere. Attaccare per il piacere immediato e non per degli ipotetici futuri radiosi.
Come hanno già sottolineato altre rivendicazioni, la tecnologia – che ci tiene al laccio e colonizza i nostri immaginari – è uno dei pilastri di questa civilizzazione. Se siamo d’accordo con questa constatazione, non ci soddisfiamo di una semplice condivisione di idee. Abbiamo allora cercato dei punti sensibili sui quali agire. Bruciando dei ripetitori, non miriamo soltanto ad infliggere il massimo danno ai promotori di protesi tecnologiche. È una maniera di comunicare, di interagire, di civilizzarsi quella che vogliamo sabotare. Per fare uscire dal seminato la routine degli
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Svizzera: Sabotata azienda OGM “Agroscope” (05/2017) [it]

Una notte siamo entrati ne vigneto sperimentale di Agroscope a Gudo (comune di Bellinzona) e tagliato quasi tutte le piante sul campo, distruggendo anni di ricerche. Questa azione di sabotaggio è stata fatta perché Agroscope è un’istituzione che promuove gli OGM in Svizzera. Agroscope è la proprietaria di un sito protetto a Reckenholz (Zurigo), dove vengono crescono geneticamente modificate patate, mele, grano (ecc.). Ma hanno anche uffici e campi che possono essere attaccati, dove non si coltivano le piante OGM.
Attacca Agroscope e coloro che traggono profitto dalla distruzione del pianeta!

Per la terra,
Gufi notturni

Bar-le-Duc [Francia]: Molta rabbia e qualche fiamma a Enedis (17/08/2017) [it]

A Bar-le-Duc, nella notte fra il 16 e il 17 agosto abiamo bruciato diverse macchine sul parcheggio della ditta ENEDIS [branca di Electricité de France che è proprietaria e gestisce la reta di distribuzione elettrica; NdT]. In particolare per il legame che questa ditta ha con il progetto CIGEO [progetto di una mega-discarica nucleare sottoterra, in un piccolo paesino dell’Esta della Francia, Bure; NdT], dato che l’interramento delle scorie radioattive a Bure è una tappa necessaria per una produzione sempre maggiore di energia nuceare. Ma anche per tutta la merda che essa rappresenta, come i contatori elettrici Linky, i tagli dell’elettricità contro quelli e quelle che non possono pagare le bollette, la corsa al profitto etc.
In questi ultimi mesi, sono stati rivendicati diversi attacchi contro ENEDIS, ci hanno fatto piacere e abbiamo voluto farvi eco, il nostro è
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Saint-Laurent-Sous-Coiron (Ardèche) [Francia]: Comunicazione nemica andata in fumo (07/2017) [it]

Attacco incendiario contro un pilone di telecomunicazioni
Nelle vicinanze del Colle dell’Escrinet, punto culminante della via che assicura il collegamento tra Privas e Aubenas; un ripetitore, un gruppo di edifici d’ispirazione militare, una recinzione di 30 passi per 30, dei marchi ben conosciuti, Bouygues, SFR, Free, Orange.
Ed è qui che abbiamo deciso di attaccare, qui dove si concentrano le tecnologie necessarie alla copertura di migliaia di case per telefonia fissa e mobile, TV e radio. Qui dove possiamo provocare una sincope temporanea nel frenetico flusso di informazioni e telecomunicazioni.
La decerebrazione catodica, l’abbrutimento radiofonico o l’alienazione profonda causata dai telefoni, per noi è insopportabile. Non faremo qui una critica argomentata dei media, perché i danni evidenti che essi fanno obbligano piuttosto gli imbecilli a difenderli che noi a condannarli. Non ci culliamo nell’illusione di smantellare le aziende colpevoli di avvelenamento di coscienze, né nella speranza di attivare un risveglio di queste coscienze. Se certe persone si rallegrano di questa breve tregua dall’inferno comunicazionale, tanto meglio, le altre, che si fottano. Che continuino a pagare i loro abbonamenti, a comprare nuovi schermi, a mettere i tablet nelle mani dei bambini. Noi non lottiamo contro di loro, al contrario, loro fanno parte del problema.
Partendo dal fatto che la tecnostruttura che ci incatena è onnipresente, possiamo sabotarla ovunque, in ogni momento. Lanciandoci temerariamente all’assalto delle
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Bagnolet – Seine-Saint-Denis [Francia]: Incendiato veicolo della Enedis (02/07/2017) [it]

Vogliamo inviare un caloroso abbraccio agli incendiari di Grenoble, di Crest e altri. I vostri atti e le vostre parole ci hanno motivato a dar vita al nostro odio verso qusto mondo (molto più che, ad esempio, i dibattiti intellettuali o certe dichiarazioni farcite di retorica e di citazioni svuotate dal proprio significato, che si potevano leggere recentemente).
Siamo consapevoli che i contatori Linky [contatore elettrico “intelligente” e connesso in permanenza, che permette al fornitore di conoscere in tempo reale il consumo elettrico di un abbonato, n.d.t.] rappresentano solo un piccolo problema all’interno di una società che rende dipendenti dalla tecnologia e dalla costatne fornitura di energia (nucleare o rinnovabile, poco importa).
Nella notte di 2 luglio, nella via Pierre e Marie Curie (genitori del nucleare francese) a Bagnolet, è stato incendiato un veicolo della Scopelec, azienda associata a Enedis [maggiore gestore di rete elettrica, n.d.t.] nell’installazione dei contatori Linky.
Passion, rage e briquets. Viva l’anarchia!

UK: Carcere di Channel Islands per primo utilizza i “disgregatori” per creare “scudo” anti-drone [it]

Il carcere delle Isole del Canale è il primo al mondo ad utilizzare un nuovo sistema tecnologico repressivo, disegnato per fermare il volo dei droni sopra i muri di cinta, che buttano il contrabbando in carcere.
Il dispositivo crea uno scudo di 600 m attorno e sopra la prigione, che rileverà e devierà gli apparecchi a controllo remoto. Esso utilizza una serie di “disgregatori”, cioè sensori che disturbano il computer del drone, bloccando le sue frequenze e protocolli di controllo. Lo schermo dell’operatore si oscura e il drone viene respinto al punto di provenienza.
Il nuovo sistema, chiamato Sky Fence [recinto del cielo, ndt], è stato installato nel carcere di Les Nicolles sull’isola di Guernsey, dove saranno collocati circa 20 “disgregatori”, sia lungo il muro che nel suo interno. Il carcere delle Isole del Canale inizialmente voleva istallare un sistema di rilevamento droni, ma ha fatto un passo avanti installando una tecnologia che blocca i droni in volo.
Sky Fence è stato creato dalle
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Piégros-La Clastre – Drôme [Francia]: Il vostro mondo è la nostra area di giochi (06/2017) [it]

attacco incendiario di un ripetitore, giugno pericoloso

Non ci sentiamo bene da nessuna parte.
Non ci sentiamo bene da nessuna parte perché aggrediti dovunque.
Aggrediti perché quello che non è ancora cementificato è accuratamente depositato, etichettato o messo in riga e dovrebbe ancora farci sorridere.
Aggrediti perché tutto quello che ci circonda tende a diventare un prodotto; misurabile, adattabile, consumabile, vendibile.
Aggrediti perché con i nostri gesti di ogni giorno noi sosteniamo questo modo di vita, che sia per facilità o contro la nostra volontà.
Aggrediti perché ci vendono questo sistema che scorre portando con sé ogni vita, incollandoci sopra un adesivo verde eco-compatibile. Costruiscono delle città e dei missili nucleari, ma ci raccomandano a ogni piè sospinto che bisogna assolutamente usare delle lampadine a basso consumo.
Aggrediti perché vorrebbero farci credere che la normalità è essere azionari della propria miseria.
Assistiamo ad un disastro in cui il regno del superficiale ci annega sotto una marea di informazioni ed un orizzonte plastificato.
A proposito di informazioni: i ripetitori che spuntano un po’ dappertutto sono dei punti nevralgici e vulnerabili, perché sono dei punti di concentrazione dei flussi e perché basta qualche litro di benzina per danneggiarli gravemente.
Ecco perché, dopo una passeggiata notturna nella foresta, ce la siamo presa con un ripetitore di Piégros-La Clastre [nella Drôme, sud-est della Francia; NdT]. Dopo aver tagliato la griglia della recinzione e forzato il locale tecnico, abbiamo incendiato tutto quello che abbiamo potuto. La tristezza e l’aggressione si sono allora trasformate in gioia e in sorrisi complici. Questo mondo ci disgusta, non aspettiamo più nulla da lui.
Non vogliamo salvarne alcunché.
Vogliamo solo giocarci per
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Crest – Drôme [Francia]: A proposito di dialogo, solidarietà e attacco (06/2017) [it]

Come individualisti, è difficile parlare di solidarietà, perché non vogliamo esprimerla ad un gruppo, ma a delle individualità, che sentiamo sufficientemente vicini per voler stabilire un dialogo.
Ci sentiamo solidali con coloro che attraverso i propri atti e discorsi ci trasmettono una volontà di combattere qui ed ora il potere in tutte le sue forme.
Per noi il modo più sincero di sostenere degli individui in rivolta è di rivoltarci noi stessi e attaccare. Il fatto che delle persone che si considerano come potenziali complici, si trasmettono della forza, può permettere che siano la nostra etica e le nostre passioni a guidare le nostre azioni, e non invece la paura e la rassegnazione derivanti dalla repressione.
Attraverso l’attacco, vogliamo rompere l’isolamento ed esprimere la nostra rabbia e le nostre tristezze. Nei momenti in cui non si contano più le prese di distanza, noi riaffermiamo posizioni offensive e irrecuperabili.
Noi pensiamo che se vogliamo affilare la pratica e la critica, potrebbe allora essere interessante condividerle, confrontarsi con altri. Non ci interessa l’idea di produrre idee etichettate come “anarchiche”, che tutti possono accettare e adattare al proprio discorso o contesto locale. Ci piace il dissenso e il conflitto che ci permettono di prendere posizione. Siamo tanto disgustati dall’apatia onnipresente, quanto profondamente toccati dalla bellezza di coloro che si rivoltano senza attendere né le condizioni oggettive, né il terreno sociale favorevole, né il momento strategico. Le nostre scelte non saranno mai opportune, perché sempre altrove. Non abbiamo nessuno da convincere, né da aspettare, abbiamo soltanto un migliaio di piani, il desiderio di incontrare altri complici nell’impazienza e l’irrefrenabile bisogno di entrare in azione.
L’attacco può acquisire molte forme, e per noi il dominio interpersonale deve essere attaccato nella stessa misura come questo esistente che ci soffoca. Non vogliamo fare preferenze. Rifiutiamo questa logica e vogliamo rendere visibile ogni aspetto della nostra insubordinazione. In sostegno, quindi, di coloro che si mettono in gioco dinanzi alla repressione, con i loro
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Grenoble [Francia]: Incendio alla Enedis (30/09/2017) [it]

Nella notte fra il 29 e il 30 maggio 2017, una dozzina di veicoli sono stati presi di mira.

Le imprese più mortifere si rivestono strategicamente di nuovi drappi. Suez [gigante dell’energia, in particolare del gas; NdT] diventa Engie, Vinci [gigante delle costruzioni e dei servizi associati; NdT] diventa Indigo, ERDF [la filiale di EDF – Eléctricité de France – che possiede la rete elettrica francese; NdT] diventa Enedis. Questo gusto per l’apparenza inganna soltanto i più accecati. In un mondo in cui la comunicazione falsifica tutto, esibiamo in maniera veritiera i responsabili del disastro organizzato. ERDF lavora all’elettrificazione costante dei nostri territori. ERDF si dispiega fra ogni sito di produzione e ogni luogo di consumo. Sono questa rete, questo groviglio di cavi che lega gli esseri umani alle dighe, alle pale eoliche, ai pannelli fotovoltaici, alle centrali nucleari. EDF, l’alter-ego di ERDF, amministra le dosi, la burocrazia energetica controlla. Non ci attarderemo sulle distinzioni insignificanti che altri amano fare fra i diversi metodi industriali di produzione di energia elettrica. Noi li condanniamo tutti.
Questa notte abbiamo distrutto del materiale di ERDF, ci spieghiamo. Se avevamo della diavolina in tasca, qualche litro di miscela infiammabile, n’accendino e le nostre determinazioni, è perché il sabotaggio diventa per noi un’evidenza, contro uno dei mille volti dell’infrastruttura capitalista.
Alla funzione vitale di questa impresa nella gestione dei flussi. Alla devastazione degli ambienti dove corrono oramai le linee elettriche ad altissima tensione. Alla nostra elevata dipendenza dall’industria elettrica. Si aggiunge oggi questo piccolo oggetto altamente nefasto, il Linky [un contatore elettrico “intelligente” e connesso in permanenza, che permette
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Rennes [Francia]: Noi festeggiamo gli anniversari a modo nostro (18/05/2017) [it]

18 maggio 2016, Parigi. Una macchina blu-bianco-rossa viene bruciata.
18 maggio 2017, Rennes. Una utilitaria blu di Enedis [maggior azienda distributrice di energia elettrica, ndt.] viene incendiata.
Abbiamo pensato che è meglio della candelina.

Era 18 maggio maggio 2017 e abbiamo pensato a Kara e Krem, detenuti a Fleury, rispettivamente da 26 maggio 2016 e da 2 febbraio 2017, per l’incendio di una macchina degli sbirri in quai de Valmy.

Cercavamo qualcosa per fare un falò nel nuovo quartiere merdoso di Courouze, che hanno cementato in tutte le direzioni, Vinci, Eiffage e compagnia.
Alla fine abbiamo trovato una vettura blu (perché quelle blu-bianco-rosso girano di notte per le strade).
E l’abbiamo incendiata con piacere!

Abbiamo pensato anche alla persona sospettata dagli sbirri di aver gettato un fumogeno, e che ancora stanno cercando. ¡Huye, hombre, huye!

Piromani nottambuli

Salonicco [Grecia]: Incendiato parcheggio della compagnia di telecomunicazioni (07/03/2017) [it]

Martedì 7/3

I giorni quando i nostri compagni caddero in mani nemiche, torturati, isolati.
I giorni quando i rivoluzionari sanguinarono e diedero la propria vita per la libertà, sono fortemente impressi nella nostra memoria.
I nostri giorni imprimeranno ferite profonde al corpo di potere.
I contenitori di benzina sul parcheggio dell’OTE, all’alba di martedì, in via K. Karamanlis a Salonicco, sono dedicati come:
- Un minimo omaggio al membro rivoluzionario di L.R., Lambros Foundas
- Un minimo atto di solidarietà con gli anarchici sotto processo per il caso di espropriazione a Velvento.

Formazione Anarchica di Contrattacco

Bristol [UK]: Sabotato ripetitore Vodafone (09/03/2017) [it]

Ripetitore Vodafone sabotato il 9 marzo a Bristol.

Circa tre settimane fa un ripetitore della Vodafone è stato sabotato con a Barton Hill, Bristol. Questo attacco contro il sempre più invasivo ramo dell’infrastruttura capitalista è stato ispirato dalle recenti simili azioni in Italia. In tutta l’Europa la Vodafone ha “fieramente” firmato un’ampia varietà di contratti a lungo termine con un numero di differenti forze di polizia.
Questo ripetitore, sulla strada di Regina Anna, è/era situato davanti all’edificio di Kenneth Steele, notevole unità anticrimine della polizia di Bristol, vicino alla stazione dei treni Temple Meads a Bristol. Quindi, non è stata colpita solo la compagnia, ma anche l’onore degli sbirri e la loro facciata di controllo. Un “caloroso” saluto a loro.
Oltre a ciò, è stata sabotata anche una macchina G4S solo una settimana fa, a St. George, Bristol.
G4S è una massiccia azienda globale di sicurezza privata, che gestisce un numero di carceri private, incluse le prigioni giovanili e centri di migrazione. Dove uno

Pantin [Francia]: Incendiato veicolo dell’azienda di telecomunicazioni “Orange” (02/2017) [it]

All’inizio di questa settimana, in via Chevreuil a Pantin, è stato incendiato un veicolo dell’azienda Orange, uno di quelli utilizzati per l’installazione di fibra ottica (con i finestrini posteriori opachi perché non ci sono posti, ma materiale elettrico).
La fibra ottica è una tecnologica che sta conquistando tutti gli spazi, fa parte del sistema nervoso del Capitale e dello Stato che permette una crescita esponenziale del controllo, e a colonizzare il nostro immaginario e ad alienarci.
(inoltre, la Orange è una di quelle aziende che sfrutta il lavoro dei detenuti)
Un occhio attento incrocerà questi installatori un po’ ovunque. Loro stanno tessendo la loro tela, attacchiamoli.


PANTIN [FRANCUSKA]: ZAPALJENO VOZILO PODUZEĆA ZA TELEKOMUNIKACIJE “ORANGE” (02.2017.)
Početkom ovog tjedna, u ulici Chevreuil u Pantinu, zapaljeno je vozilo poduzeća Orange, jedno od onih koji se koriste za instaliranje optičkih kablova (sa zamračenim stražnjim staklima pošto nema sjedišta, nego samo električni materijal).
Optički kablovi su tehnologija koja osvaja sve prostote, oni su dio nervnog sistema Kapitala i Države koji omogućavaju eksponentnu rast kontrole i kolonizaciju naše mašte te otuđenje.
(k tome, Orange pripada onim poduzećim koji izrabljuju rad zatvorenika)
Pažljivo oko susrest će te instalatore skoro svugdje. Oni pletu svoju mreže, napadnimo ih.

Rennes [Francia] : Contro la delazione e le tecnologie che favoriscono le solidarietà offensive (30/01/2017) [it]

Nella notte fra domenica e lunedì [29 e 30 gennaio; NdT], abbiamo attaccato un’agenzia della Posta spaccandone i vetri ed il bancomat.
Un martello, un percorso discreto, qualche amico ed un po’ di determinazione sono gli ingredienti essenziali per rompere la monotonia e rendere più piacevoli le nostre serate.
C’è sempre una buona ragione per prendersela con la Posta. Che sia per la sua collaborazione con l’espulsione delle persone sans papiers o che sia, più di recente, per i nuovi servizi che prodiga ai Comuni, al fine di identificare i piccoli reati e le degradazioni (discarica selvaggia, scritte sui muri, degradazioni del mobilio urbano...). Attraverso i loro smartphones direttamente connessi alle polizie municipali e ai servizi dei Comuni, i/le postini/e possono rilevare e denunciare tali “infrazioni ed inciviltà”. Dietro la volontà di fare della città un posto sempre più ascettico, vi è anche un modo per rendere gli atti di delazione sempre più accettabili e di fare di ciascuno un possibile sbirro. Una volta ancora, gli smartphones non sono soltanto un semplice oggetto di abbruttimento, ma sono, evidentemente, dei nuovi mezzi di controllo, che sia in manifestazione, nelle procedure giudiziarie o nella vita sociale o sentimentale (geolocalizzazione, social-media).
Che siano blu, gialli [il colore delle divise dei postini francesi; NdT], vicini vigilanti [forma di cittadini-delatori in contatto diretto e costante con la polizia, che si diffonde sempre più in Francia; NdT] o semplici cittadini che cercano di rendersi utili partecipando alle logiche securitarie, sono tutti/e dei/le secondini/e in questa città-prigione.
Morte alle guardie, con o senza uniforme.
Morte alla società tecnologica.
Evviva il vandalismo!
Per Damien, incarcerato l’8 dicembre a Parigi (10 mesi di gabbia e 14000 euro di danni per dei danneggiamenti avvenuti durante la manifestazione spontanea del 14 aprile) e per tutti/e quelli/e che non hanno più voglia di aspettare.
Abbiamo tutti/ un bersaglio a nostra portata...

dei/le casseurs cronici/he

(tradotto da guerresociale)


Rennes [Francuska]: Protiv cinkanja i tehnologija koje potiču neprijateljsku solidarnost (30.01.2017.)
U noći između nedjelje i ponedjeljka [29. i 30. januara, nap.prev. na tal.] napali smo poštanski ured razbijajući stakla i bankomat. Jedan čekić, jedan diskretan put, par prijatelja i malo odlučnosti su osnovni sastojci u razbijanju monotonije i stvaranju zanimljivijih noći.
Uvijek postoji neki dobar razlog za napasti Poštu. Kako zbog njene suradnje u izbacivanju osoba san papiers ili zbog, nedavnih, novih usluga kojima ospkrbljuje Općine da bi se identificirali prekršaji i nanošenje šteta (divlja odlagališta otpada, grafiti, uništavanje uličnog namještaja...). Putem smarthponea direktno povezanih s općinskom policijom i Općinom, poštari mogu utvrditi i prijaviti takve "prekršaje i vandalizme". Iza namjere da pretvore grad u sve sterilnije mjesto, stoji i način da činovi cinkanja postanu sve prihvatljiviji i da
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Solidarietà con gli anarchici colpiti dalla repressione ad Aquisgrana – Germania [manifesto] [it]

I due compagni di Barcellona sono stati arrestati in occasioni differenti, nella primavera del 2016, per essere poi estradiati e messi in custodia cautelare. La procura di Aquisgrana li accusa di aver commesso una rapina nella Pax Bank di Aquisgrana. Il processo contro di loro inizierà il 23 gennaio 2017, e si svolgerà attraverso un periodo di 5 mesi.
Un’altra compagna, di Amsterdam, ha affrontato il processo per un’altra rapina, svoltasi in luglio 2013 nella banca di Aquisgrana. Nel dicembre è stata prosciolta. Da allora lo Stato ha fatto ricorso.
Se questi compagni sono mai entrati in queste banche come dei clienti insoliti o meno, non ci interessa, perché non abbiamo nulla da rimproverare a chiunque scelga di entrare in banca armato. La nostra solidarietà sta nelle lotte e nelle idee di queste individualità, che nonostante la repressione non hanno compromesso la propria dignità o l’etica, la propria libertà o il disprezzo per tutte le autorità.
La polizia scientifica dice di aver trovato tracce del DNA intorno alla banche, su oggetti mobili, che sembra siano compattibili con il DNA degli anarchici accusati. Questa prova è stata presentata come un indizio imparziale e infallibile della loro presenza in quelle giornate specifiche in quelle istituzioni finanziarie. Però, noi lasciamo ai tribunali e agli avvocati la discussione sulle fallacie tecniche di questo metodo investigativo, questo crescente archivio internazionale, ottenuto con tutti i mezzi necessari, diventato un problema che riguarda tutti. Queste prove scientifiche presentate come una verità assoluta sono di fatti un altro esempio di scienza al servizio di controllo sociale e dello Stato. Questa “neutralità” razionale nel nome della neutralizzazione di persone ribelli e indesiderate è in conformità usuale con i valori democratici: nel nome della sicurezza sta cercando di trasformarci tutti in partecipanti volontari della codificazione delle nostre vite.
Come in quasi tutti casi giuridici questa prova tecnologica corrisponde al profilo criminale di ogni persona che lo Stato considera indesiderata e improduttiva (dal punto di vista sociale, economico, etnico o etico). Queste caratteristiche vengono amplificate dai media ufficiali, che aiutano a legittimare la repressione. Complici nella costruzione di queste figure “pericolose” e nella creazione del consenso per rimuoverle dalla società “civile”.
Sta in coloro che non accettano e che non sono accettati da questo mondo, a combattere e organizzarsi contro lo sfruttamento, l’alienazione e la sterilizzazione della nostra immaginazione, per autodeterminazione. Sta ad ognuno di noi attaccare queste logiche basate sull’accumulazione e l’autorità, sulla schiavitù salariale e sottomissione, sulle guerre tra i poveri e guerre tra gli Stati, sulla distruzione industriale e colonizzazione tecnologica.
Combattere per una vita dignitosa, autonoma e libera.
Finché tutti saremo liberi...
Per la rivolta!


Solidarnost s anarhistima pod represijom u Aachenu – Njemačka (plakat)
Dvoje drugova iz Barcelone uhapšeno je u dva različita slučaja, u proljeće 2016., da bi poslije bili izručeni i zatvoreni u istražni zatvor. Tužilaštvo iz Aachena ih optužuje da su počinili pljačku u Pax Banci u Aachenu. Suđenje protiv njih započet će 23. januara 2017. i trajat će oko pet mjeseci.
Još jednoj drugarici, iz Amsterdama, suđeno je za jednu drugu pljačku, koja se odvila u julu 2013. u aachenskoj banci. U decembru je odriješena. Od tada je država uložila žalbu.
Da li su ti drugovi ikada ušli u te banke kao neuobičajeni klijeniti ili nisu, ne zanima nas, zato što nemamo što da prigovorimo bilo kome tko odabere da uđe u banku naoružan. Naša solidarnost leži u borbama i idejama tih pojedinaca, koji unatoč represiji nisu doveli u pitanje vlastito dostojanstvo ili prezir prema svim autoritetima.
Forenzičari kažu da su pronašli tragove DNK oko banaka, na pokretnim predmetima, koji izgleda odgovaraju uzorcima DNK optuženih anarhista. Taj je dokaz predstavljen kao neosporiv i
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Foresta di Hambach [Germania]: Attacco incendiario contro la multinazionale dell’energia RWE (25/11/2016) [it]

Nelle tarde ore del 25/11/2016 abbiamo eseguito un attacco incendiario coordianto contro la multinazionale tedesca dell’energie RWE, nelle prossimità della miniera a cielo aperto di lignite a Hambach. Abbiamo rimandato questa rivendicazione fino ad oggi (11/01/2017) per motivi strategici.
Dopo aver perlustrato la zona ci siamo divisi e abbiamo dato fuoco a sei stazioni di pompaggio, a due trasformatori elettrici, ad un escavatore e ad una sottostazione elettrica.
Le stazioni di pompaggio sono i punti chiave della infrastruttura mineraria, perché utilizzate per abbassare il livello freatico e per prevenire l’allagamento della miniera. Di solito si presentano come una sezione di tubo esposto con un quadro elettrico, circondati da una struttura di recinzione. Abbiamo aperto il quadro elettrico con un piede di porco e collocato un semplice ordigno incendiario a tempo e un fascio di camere d’aria di bici per assicurarci che il fuoco prenda bene.
Gli ordigni incendiari erano composti da una candela legata ad un cubetto di accendifuoco con un forte elastico. Le candele bruciando lentamente innescavano gli accendifuoco una volta che noi eravamo ormai al sicuro, lontano dalla zona. Dopo aver distrutto un finestrino per poter accedere, abbiamo utilizzato gli stessi ordigni per bruciare la cabina di un escavatore.
Per i trasformatori e la sottostazione abbiamo bruciato dei pneumatici imbottiti di stracci inzuppati di benzina. Li abbiamo collocati sotto i cablaggi esposti della sottostazione e all’interno dei trasformatori. In pochi minuti queste mete erano avvolte dalle fiamme, e dopo che ci siamo allontanati la sottostazione è esplosa, mandando scintille elettriche e fiamme purpuree dieci metri in alto nel cielo notturno. Nonostante questo abbia causato anche un blackout nel raggio di due chilometri, la feccia dei media locali non ha menzionato da nessuna parte, riducendo il tutto all’incendio dei soli due trasformatori.
Dato che la mega-macchina tecno-industriale ogni giorno stritola, distruggendo e inquinando tutto ciò che è ancora bellissimo e selvaggio su questo mondo, sentiamo che azioni come queste rappresentino una misura necessaria per rimanere mentalmente sani e per ricordarci che siamo ancora vivi in mezzo a tutta questa distruzione e miseria della società moderna.
Dopotutto, l’unico modo in cui poter godersi il paesaggio industriale è strisciando in mezzo alle ortiche e l’erba alta, trovando un buon punto panoramico da cui osservare i pilastri di fumo nero innalzarsi dal macchinario rovente e dall’infrastruttura della civiltà.

Vogliamo inviare un segnale di complicità agli anarchici detenuti accusati di rapine in banca ad Aquisgrana, e al prigioniero di guerra cileno Kevin Garrido, detenuto per gli attacchi esplosivi nella città di Santiago.

Per la moltiplicazione degli attacchi contro la RWE!
Per l’anarchia e la natura selvaggia!
Morte alla civiltà!

- Delinquenti nella Notte


Šuma Hambach [Njemačka]: Napad požarom na energetsku multinacionalku RWE (25.11.2016.)
U kasnim satima 25.11.2016. izveli smo koordinirani napad požarom na njemačku multinacionalnu energetsku kompaniju RWE u blizini otvorenog rudnika lignita u Hambachu. Odgodili smo ovu izjavu o preuzimanju odgovornosti do danas (11.01.2017.) iz strateških razloga.
Nakon što smo izvidili područje, razišli smo se i zapalili šest crpnih stanica, dva električna trasformatora, jedan rovokopač i jednu trafostanicu.
Crpne stanice su ključne točke infrastrukture rudnika, pošto se koriste za
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Foresta di Hambach [Germania]: Attacco incendiario contro la miniera di lignite della RWE (05/01/2017) [it]

Nella notte del 5 gennaio sono andato a trovare la miniera a cielo aperta di lignite in Hambach, vicino ad Aquisgrana [Aachen]. Il mio obiettivo era distruggere i binari della ferrovia con una carica di termite, che avevo rubato ad un’altra impresa industriale.
La termite brucia intorno a 2.500 gradi, mentre il ferro dei binari si scioglie intorno ai 1.500 gradi, quindi la termite provoca un sacco di danni quando viene incendiata correttamente.
Avevo scelto il luogo dovre avrebbe fatto maggior danno, la parte dove il treno può cambiare binario, essendo questa la più particolare e avrebbero dovuto farne una nuova. Quando sono arrivato là ho preparato tutto dopo aver controllato la meta e la mia via di fuga. Avevo messo la termite in 2 vasi da fiori con il buco sul fondo, per portare la miscela incandescente al punto giusto. Il composto facilmente prende fuoco con delle stelline pirotecniche, che si trovano ovunque nel periodo di capodanno, ma per essere sicuro che tutto funzioni a dovere ne ho messe una ventina in ogni punto. Ho posizionato gli ordigni e ho iniziato ad accenderli. Proprio nel momento quando accendevo il secondo ho visto i fanali di un treno arrivare verso di me. Avevo un sacco di tempo per fare un po’ di spazio tra mee la miscela incandescente, per poi guardare il treno arrivare su uno dei vasi. I binari e la ruota anteriore erano coperti da termite in fiamme, facendo un rumore ripetitivo di ruote che colpiscono il punto danneggiato.
Dopo un l’ultimo sguardo a questo spettacolo ho portato il mio culo lontano da lì.

Saluti,
Piromane contro la RWE

[RWE: compagnia elettrica tedesca, che distribuisce anche gas e acqua, presente sia in vari paesi europei che in Nord America, n.d.t.]



Šuma Hambach [Njemačka]: Napad požarom na rudnik lignita poduzeća RWE (05.01.2017.)
U noći 5. januara posjetio sam otvoreni rudnik lignita u Hambachu, pokraj Aachena. Moj je cilj bio uništiti željezničku prugu termitom koji sam bio ukrao jednoj drugoj industrijskoj kompaniji.
Termit dostiže temperaturu do oko 2.500 stupnjeva celzijusa, dok se željezo pruge topi na oko 1.500 stupnjava, tako da termit uzrokuje veliku štetu kada je valjano zapaljen.
Izabrao sam mjesto gdje bi moglo najviše štete nanijeti, dio gdje vlak može prijeći na drugu tračnicu, pošto je taj dio poseban i trebat će zato napraviti novi. Kada sam stigao tamo sve sam namjestio nakon što sam provjerio metu i moj put bijega. Termit sam stavio u dvije vaze za cvijeće s rupom na dnu, kako bih doveo užarenu smjesu na pravo mjesto. Nju je lako zapaliti prskalicama koje se lako mogu svugdje nabaviti oko Nove Godine, ali da budem siguran kako će sve funkcionirati stavio sam ih oko dvadeset na svako mjesto. Postavio sam naprave i zapalio ih, i baš u trenutku kada sam palio drugu vidio sam svjetla vlaka koja dolaze prema meni. Imao sam brdo vremena da dobijem na prostoru između mene i užarene smjese, te da gledam vlak kako vozi u jednu od vaza. Pruge i prednji kotač bili su pokriveni gorućim termitom, stvarajući ponavljajući zvuk kotača koji udaraju oštećeno mjesto.
Nakon posljednja pogleda na taj spektakl odnio sam moje dupe daleko.

Pozdravi,
Piroman protiv RWE

Foresta di Hambach [Germania]: Sabotaggi nella miniera di lignite della RWE (01/01/2017) [it]

Questa notte di capodanno mentre tutti stavano celebrando, noi abbiamo fatto una nostra festa speciale, visitando la miniera a cielo aperto di Hambach, facendo dei bei fuochi d’artificio per la RWE e rompendo alcuni vetri per un felice terrore nuovo.
Dopo aver gironzolato lungo i binari ferroviari che trasportano la lignite dalla miniera alla vicina centrale elettrica, abbiamo incontrato due centraline e una massa di cavi, e quindi pensato che erano delle mete perfettamente adatte alle nostre perfide intenzioni.
Abbiamo aperto le centraline con uno scalpello largo e collocato dentro 10 centimetri di camera d’aria imbottita con stracci imbevuti di benzina, e poi spalmato del gel infiammabile nell’interno delle centraline per assicurarci che tutto avrebbe bruciato a dovere.
Pensavamo che la festa era finita, ma sulla via di ritorno abbiamo visto delle luci accoglienti in un container uso ufficio dentro un campo recintato. Vicino al container erano parcheggiati due escavatori in un urgente bisogno di manutenzione. Dopo aver controllato rompendo i vetri se il container era vuoto, abbiamo tagliato la recinzione e immediatamente migliorato l’aria condizionata degli escavatori rompendone i vetri. Poi abbiamo anche tagliato tutto il sistema idraulico, aggiunto alcune buchi in più nei radiatori, versato un po’ di terra mista a vetro spezzato nei serbatoi e utilizzando un tronchese tagliato le valvole delle gomme.
Duecento metri più avanti ci siamo imbattuti in un bulldozer, servendogli lo stesso trattamento e svuotando nel serbatoio l’estintore trovato in cabina.
Secondo le notizie della stampa tutto questo ha causato un danno di “decine di migliaia” di euro, trasformandolo nella nostra più costosa festa di capodanno.
Vogliamo inviare i nostri ringraziamenti a tutte le persone che ci hanno fornito un’ottima copertura sonora sprecando enormi quantità di esplosivo, terrorizzando gli animali selvatici in un stupido rituale capitalista.

- Festa dei Meccanici Criminali

[RWE: compagnia elettrica tedesca, che distribuisce anche gas e acqua, presente sia in vari paesi europei che in Nord America, n.d.t.]



Šuma Hambach [Njemačka]: Sabotaže u rudniku lignita poduzeća RWE (01.01.2017.)
Ove nogodišnje noći, dok su svi slavili, priredili smo vlastitu posebnu proslavu, posjetom otvorenom rudniku lignita u Hambachu, priređujući zgodan vatromet za RWE te razbijajući nešto stakla za sretnu novu strahotu.
Nakon lutanja duž tračnica koje prenose lignit iz rudnika u obližnju termocentralu, susreli smo dvije kutije signalizacije i hrpu kablova, te pomislili kako savršeno odgovaraju metama naših zločestih namjera.
Otvorili smo kutije širokim dlijetom i stavili unutra 10 cm dugačke zračnice ispunjene krpama namoćenim u benzin, te zatim premazali unutrašnjost zapaljivim gelom kako bi zajamčili da

Germania: Aggiornamento sul processo contro l’anarchica di Amsterdam accusata di rapina in banca (01/12/2016) [it]

Aggiornamento del 05/12/2016: Il verdetto al processo contro la compagna di Amsterdam, che si è svolto nel mese precedente, sarà pronunciato giovedì 8 dicembre, alle ore 11:30, nel Justizzenzentrum [palazzo di giustizia] di Aquisgrana, Adalbertsteinweg 92. Oggi, 5 dicembre, la corte ha ascoltato le argomentazioni di richieste della difesa e dell’accusa, che ha chiesto per “rapina in banca a mano armata, illegittima privazione della libertà personale e possesso illegale di armi”, 6 anni e mezzo. Venite ad esprimere il sostegno in aula o la solidarietà per le strade.

Oggi, 1/12, è stato l’ultimo giorno per presentare le prove a favore e contro la compagna di Amsterdam accusata dalla procura di Aquisgrana (Aachen) di rapina banca, svoltasi in luglio 2013 nella stessa città.
Ciò significa che alla prossima udienza (5/12) sia la difesa che l’accusa argomenteranno le proprie richieste, segnando la fine del processo. Oggi il giudice ha detto che il verdetto potrebbe essere pronunciato già lunedì 5 dicembre, ma ha anche menzionato la possibilità che i due giudici e i due giurati potrebbero necessitare di più tempo per deliberare, e quindi il verdetto sis sposterebbe a giovedì 8 dicembre. Per entrambe le udienze l’inizio è stato fissato alle ore 9:30, quindi ognuno che vuole essere presente si ricordi che la coda e i controlli extra potrebbero richiedere fino a 45 minuti. (Siate là massimo alle 8:45!!)
Dall’ultimo aggiornamento un altro carosello di esperti e agenti di polizia ha orgogliosamente svolto la propria diligente collaborazione con questo ripugnante circo giudiziario.
Lunedì 28, mattina presto, abbiamo avuto il piacere di ascoltare una sbirra scrupolosa che ha seguito il caso fin dall’inizio, prelevando la compagna in Bulgaria nel luglio 2015, e presenziando a tutte le visite che la compagna ha avuto in carcere. Durante le indagini questa sbirra ha interrogato i secondini chiedendo loro se la compagna in realtà parlava il tedesco. Questi hanno risposto affermativamente, ma affermando chiaramente che parlava con forte accento olandese e con frequenti errori grammaticali. Cercando di farsi passare come esperta linguistica, la sbirra ha vergognosamente suggerito che la nostra compagna in realtà stava recitando un ruolo in cui tutto il tempo fingeva di non conoscere il tedesco alla perfezione. Se l’affermazione della sbirra fosse vera, coinciderebbe con l’affermazione di uno dei due dipendenti della banca, che la donna mascherata parlava un buon tedesco.
Dopo di questo è arrivato l’esperto di DNA, che in realtà poteva solamente dichiarare di essere sicuro che il DNA appartiene alla compagna, ma che non può in nessun modo determinare quando, come o perché questa traccia è apparsa sulla pistola.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, il giudice ha preso in considerazione e letto a voce una lettera che l’accusa ha presentato come il testo della compagna. Questa lettera “With midnight in one’s heart” [Con mezzanotte nel cuore] apparve per la prima volta nella rivista anarchica Avalanche del dicembre 2015. La lettera è stata pubblicata anonima.
L’accusa ha presentato un altro documento inviato dai loro amici di Catalogna, i Mossos d’esquadra, che parla delle loro indagini antiterroristiche contro gli anarchici di Barcellona legati ai GAC (Gruppi anarchici coordinati). Il punto principiale di questo documento era l’allusione che i Mossos dovevano trovare un modo per spiegare come l’organizzazione da loro costruita si finanziava. Un tentativo ansioso di costruire un movente, il quale addirittura il giudice ha commentato con il “non possiamo verificare nulla di tutto ciò.”
Giovedì, 1/12, la corte ha concesso (molto) tempo ad una professoressa di un istituto di biologia forense. Questa professoressa di controllo e viscidume appare in tribunale circa 110 volte all’anno per dare la sua preziosa opinione se una data immagine di telecamera è compatibile e paragonabile con i lineamenti dell’individuo sospettato. Questa professoressa di perversione della vita, dopo aver trasformato il corpo umano in un algoritmo biometrico lo passa attraverso un calcolo matematico, per classificarlo su una scala da 0 a 4 di verosimiglianza. Tuttavia, in questo caso, dato la cattiva qualità dell’immagine di telecamera e il buon mascheramento dei clienti mattinieri, non ha potuto dire molto. Così, dopo aver scrutato le piccole sezioni del corpo più o meno visibili delle immagini, è arrivata all’inestimabile esperta conclusione che non ci sono somiglianze distintive tra le immagini della telecamera in banca e la compagna.
Nel pomeriggio la corte ha esaminato alcune insignificanti transazioni bancarie, realizzate nell’estate del 2013.
Dall’altra parte ci ha fatto piacere vedere che il tribunale era già impegnato in decorazioni natalizie. Nel corso delle ultime settimane alcuni piccoli elfi della notte hanno decorato con dei graziosi colori verde e rosso la facciata del palazzo...

solidarietà e rabbia


Njemačka: Vijesti sa suđenja protiv anarhistice iz Amsterdama optužene za pljačku banke (01.12.2016)
Vijesti 05.12.2016.: Presuda suđenja protiv drugarice iz Amsterdama, koje se odvilo protekli mjesec, bit će izrečena u četvrtak 8. decembra, u 11:30, u Justizzenzentrum [palača pravde] u Aachenu, Adalbertsteinweg 92. Danas, 5. decembra, sud je slušao argumentacije zahtjeva obrane i tužilaštva, koje je zatražilo za “oružanu pljačku banke, protuzakonito oduzimanje osobne slobode i protuzakonito posjedovanje oružja” šest i po godina. Dođite izraziti podršku u sudnici ili solidarnost na ulicama.

Danas, 1.12., bio je zadnji dan suđenja za podnošenje dokaza u korist i protiv drugarice iz Amsterdama, koju je tužilaštvo iz Aachena optužilo za pljačku počinjenu jula 2013. u istom gradu.
To znači da će na idućem ročištu (05.12.) i obrana i optužba argumentirati svoje zahtjeve te time označiti kraj suđenja. Danas je sudac rekao da će presuda biti donijeta možda već 5. decembra, ali je i naveo mogućnost da će dvojici sudaca i dvojici porotnika trebati nešto više vremena za raspravu, te bi presuda bila donijeta u četvrtak 8. Početak oba ročišta je zakazan za 9:30, zato svakoga tko želi biti prisutan podsjećamo da red i izvanredne kontrole
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Germania: Vandalizzata la sede di Google a Monaco (07/11/2016) [it]

Nella notte tra il 6 e il 7 di novembre abbiamo attaccato la sede di Google a Monaco con lacca rossa e bitume.
(Informazione è potere, chi la possiede è potente.) I più grandi affari di Google stanno nell’utilizzo capitalista dell’informazione, che lo rende una delle più potenti aziende al mondo.
Registrando le query di ricerca e scansionando tutte le mail inviate via Gmail, già dopo pochi mesi si possono generare informazioni precise sul nostro comportamento, e anche predirlo. L’indebolimento delle capacità umane è uno degli obiettivi business di Google – dipendere dai suoi servizi.
Come in ogni azienda capitalista, la ricchezza di Google si basa sullo sfruttamento dei propri lavoratori. Ma Google è di più: il suo modello d’affari è mappare il mondo. Non si tratta solo della mappatura cartografica della terra, ma di una completa collezione dei comportamenti umani. I dati di Google oggi sono già in commercio: per le analisi di mercato, per le pubblicità su misura del cliente, manipolazioni ecc. E tutto questo rappresenta solo il primo passo. L’analisi di questi dati ha per scopo prevedere in un modo sempre maggiore il comportamento umano in tutti i campi della vita. Google sa con chi comunichiamo e vuole sapere cosa diciamo e cosa pensiamo.
Questo sapere e milioni di programmi interni aziendali di ricerca, come Google Brain, possono infine rendere possibile la creazione dell’intelligenza artificiale. Gli strateghi di Google stanno sviluppando scenari in cui le persone potrebbero essere sostituite dall’intelligenza artificiale tra qualche decennio. Quello che arriva come una promessa di vita senza lavoro e sfruttamento, in realtà significa, nelle condizioni capitaliste, che una gran parte dell’umanità non sarà più necessaria.
Non è un caso che la Singularity University si trova proprio vicino alla sede di Google nella Silicon Valley. Essendo un’università di élite, essa forma dirigenti da tutto il mondo nei campi della IA, robotica, nanotecnologia, bioinformatica, medicina e tecnologia di rete, ed è uno dei principali rappresentanti del movimento transumanista. Oltre alla leadership di Facebook, persone come Ray Kurzweil e Larry Pager (co-fondatore di Google) hanno parlato alla sua cerimonia di apertura. Lo scopo dello transumanesimo è la fusione dell’umano e della tecnologia. Secondo le loro affermazioni, il cervello umano sarà completamente mappato fino al 2030, creando la possibilità di immortalarsi in una vita post-biologica (un backup che esisterà nei sistemi informatici). I transumanisti sono convinti che la via uscita dal mondo che loro hanno definitivamente distrutto, sta nella transizione dall’umano alla macchina. I loro principali giocatori sono composti da una destra ultra-neo-liberale, il cui punto di partenza si trova nel centro di produzione della Silicon Valley.
L’idea base del pensiero efficace su corpi fallibili che diventano vecchi e malati ha già avuto un impatto concreto sui dipendenti del settore IT con l’introduzione del congelamento degli ovociti per ridurre l’infertilità nelle donne.
Assieme ai primi attacchi di successo all’autobus di Google a San Francisco, che portò grandi incertezze a Google, l’introduzione dei Google Glasses è stata già rinviata a data indefinita. Questi successi possono essere collegati sabotando Google a tutti i livelli possibili!
Smascherare e attaccare il bellissimo mondo nuovo di Google!
Per una vita al di là del controllo, potere e sfruttamento!


Njemačka: Vandalizirano sjedište Googlea u Muenchenu (07.11.2016.)
U noći između 06.11. i 07.11.2016. napali smo sjedište Googlea u Muenchenu crvenim lakom i katranom.
(Informacija je moć, tko nju posjeduje moćan je). Glavni biznis Googlea je kapitalističko korištenje informacija, što ih čini jednom od najmoćnijih korporacija na svijetu. Pohranjivanjem upita pretraga i skeniranjem svih e-mailove poslane Gmailom, već nakon par mjeseci moguće je generirati točne informacije o našem ponašanju i predvidjeti ga. Onesposobljavanje ljudskih vještina jedno je od glavnih poslovnih ciljeva Googlea – ovisnost o njegovim uslugama.
Kao svaka druga kapitalistička kompanija i Googleovo bogatstvo temelji se na izrabljivanju zaposlenika. No, Google je nešto više: njegov poslovni model je pokušaj mapiranja svijeta. Ne radi se samo o kartografskom snimanju zemlje, nego o sakupljanju svih ljudskih ponašanja. Googleove informacije danas su već na tržištu: za
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Valsavignone – Toscana [Italia]: Bruciati due ripetitori della Wind/Ericson in solidarietà con i compagni arrestati (13/09/2016) [it]

Ma che caldo fa!

Il 13 settembre, in località Valsavignone, abbiamo burciato due antenne ripetitrici della Wind/Ericsson.
Una risposta minima alla recente incarcerazione dei/lle nostri/e compagni/e Anna, Vale, Alfredo, Nicola, Danilo, Daniele, Divo, Marco e Sandro.
Che ogni colpo inferto dal nemico sia un ritorno di fiamma inflitto al nemico: il suo volto è ovunque... beh, noi anche!
Che le nostre quotidianità, con o senza repressione, siano (anche) distruttive!
Che la solidarietà, una volta di più quando la repressione colpisce, sia (anche) attacco!!
Giuriam giuriam vendette, o Libertà o morte!


Valsavignone – Toskana [Italija]: Zapaljene dvije antene mobilne telefonije u znak solidarnosti s uhapšenim drugovima (13.09.2016.)
Kako je vruće!
13. septembra, na području Valsavignonea, zapalili smo dvije antene mobilne telefonije Wind/Ericsson.
Minimalni odgovor na nedavno hapšenje naših drugova/arica, Anne, Vale, Alfreda, Nicola, Danila, Danielea, Diva, Marca i Sandra.
Neka svaki udarac koji
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