Roma [Italia]: Cellula Santiago Maldonado/FAI-FRI rivendica l’attacco esplosivo contro caserma dei carabineri (07/12/2017) [it]

In tempi di pace sociale e di attendismo non c’è migliore risposta che l’azione. Uno stimolo, una continuità e uno scossone per svegliare chi dorme.

Agire di propria iniziativa rompe l’attendismo e l’immobilità e incendia coloro a cui ribolle il sangue.

La prassi anarchica dell’attacco deve essere lo stimolo base dell’anarchia, altrimenti è un morto che cammina. Un agire necessario a renderci vivi nei modi che riteniamo opportuni, fuori da ogni programma, struttura gerarchica e verticistica. Una tante pratiche rivoluzionarie sono parte dell’anarchismo nelle sue viscere.

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Cile: Parole di Juan e Nataly prima della conclusione del processo per il csd. “Caso Bombas 2” [it]

Un nuovo avvicinamento agli individui in conflitto permanente con il potere e ai compagni solidali ovunque nel mondo.

A più di 3 anni della nostra prigionia e a più di 8 mesi del processo per il cosiddetto “caso bombas”.


Il tempo trascorso in carcere rimarca in ogni momento il significato della vita che abbiamo scelto in maniera consapevole, perché sentiamo il bisogno di combattere questa realtà di sterminio e devastazione con le sue relazioni di potere e sottomissione, per vivere veramente, ci stiamo avvicinando inevitabilmente ad una fine...

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Germania: Fuorilegge! – Manifesto di solidarietà con la violenza rivoluzionaria [it]

Fuorilegge!

Se accettiamo il fatto che ogni atto di violenza è uguale, allora consentiamo di ridurre il nostro dissenso a ciò che lo Stato e l’ordine dominante considerano accettabile. Siamo pacificati.

Ma rimanere passivi di fronte all’odierna miseria sociale lascerà delle cicatrici più profonde degli errori che inevitabilmente faremo scegliendo l’attacco.

Solidarietà e complicità con i delinquenti, i saccheggiatori e i ribelli della rivolta-G20 di Amburgo!

Libertà per tutti i prigionieri!

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Polonia: Sentenza e l’appello nel caso dei Tre di Varsavia (04/12/2017) [it]

Tre mesi di carcere, 12 mesi di lavoro socialmente utile e 2.269 zloty di pagamento, di cui 300 zl di multa e 1969 zl di spese processuali [in totale €540, ndt]- questo è stato il verdetto contro i 3 di Varsavia, sentito al secondo processo del 19 luglio 2017. Dato che i 3 avevano già fatto 4 mesi di carcere, cioè fino alla fine delle indagini, questa parte della sentenza è già stata scontata.

Tuttavia, in settembre hanno ricevuto le motivazione scritte della sentenza, in cui invece di 1 anno di lavoro socialmente utile, ci sono ben 2 anni. Di fronte a questo misterioso cambiamento (la maggior parte di persone presente in aula ha sentito 12, non 24 mesi di lavoro socialmente utile) è stata il presentato ricorso contro la sentenza.

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Poland: The sentence and appeal in wawa3 case (04/12/2017) [en]

Three months of jail, 12 months of social works and 2 269 zloty of fee (300 zl of fine and 1969 zl of trial costs) [€540] – that was the verdict each of the warsaw 3 heard during second trial on the 19th of July 2017. Since the three already spent 4 months in jail while waiting for the investigation to finish, this part of the sentence is seen as already done.

However in September they were given written reasons for the judgment, where instead of 1 year of social works there were 2 years. Faced with this misterious change (most of the people present in court clearly heard 12 and not 24 months as the amount of time for social works), an appeal against the judgment was made.

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Repressions in so-called Czech republic. Timeline A2 poster [en]

Police repressions and surveilance targeting against anti-authoritarian and subversive movements had always been present. In past years we experienced them of an unprecedented scale of Czech context and history, including entrapment, terrorist charges, large media demonization, attempts of dividing the movement, spreading paranoia, imprisonment and long exhausting court hearings. „Operation Fénix“, as police name for the entrapment operation that had taken place, is relavant to other similar crackdowns in European and north American context. Especially because of divide-and-rule tactic that status quo has in the very heart of its meanings and goals. We hope to have this to understand our experience better to know what to expect in the place where you live and organize.

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Zurigo [Svizzera]: Perquisizione della biblioteca anarchica Fermento (30/11/2017) [it]

Giovedì, 30 novembre 2017, verso le ore 16, circa una dozzina di agenti in uniforme e in borghese della polizia cantonale di Zurigo ha fatto irruzione negli spazi della biblioteca anarchica Fermento, situata in via Joseph 102, con un mandato di perquisizione. Il reato contestato: “istigazione pubblica a commettere crimini e atti di violenza”.

Come abbiamo appena saputo, tre agenti di servizio investigativo criminale della polizia cantonale di Zurigo avevano già fatto irruzione negli spazi dieci giorni fa. Avevano già notificato il loro arrivo per il medesimo motivo: dalla vetrina della biblioteca si possono vedere appelli a commettere crimini e delitti contro aziende e persone, che sembrano essere direttamente collegati a recenti incidenti contro il cantiere del centro di polizia e di giustizia, e il cantiere del carcere di “Bässlergut” a Basilea.

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Brasile: Operazione Érebo – Continua la caccia agli anarchici di Porto Alegre (30/11/2017) [it]

Oggi, 30 novembre 2017, gli anarchici sono stati nuovamente attaccati dall’Operazione Érebo. Le loro case sono state invase, oggetti sottratti e distrutto tutto ciò che si trovava per strada. Al momento non sappiamo se ci sono state perquisizioni anche in altre case. La comunicazione è precaria dato che non conosciamo il livello dell’intervento di polizia. E questo volta i media non hanno trasmesso nulla.

Anche se sembra che la tempesta si sia calmata, senza arresti o informazioni sull’operazione, siamo sicuri che stanno cercando noi. A differenza delle perquisizioni, sembra che l’Operazione Érebo si muova lenta, ma sicura.

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Chiamata al Dicembre Nero [it]

Con l’anarchico Sebastian Oversluij nei ricordi, a quattro anni dalla sua morte in lotta in Cile, durante il tentativo di espropriazione di una banca nel dicembre 2013.

Con cuori ricolmi, ricordando il compagno anarchico Alexandros Grigoropoulos, a sette dal suo omicidio in Exarchia, Grecia, dai proiettili della polizia nell’anno 2008.

Per un Dicembre Nero!

Mentre il totalitarismo democratico e civilizzato avanza, espandendo i suo meccanismi di controllo e sorveglianza, devastando territori naturali, attaccando spazi liberati e dando la caccia agli insorti in tutto il mondo, imponendo punizioni e lunghe condanne di carcere contro i nemici del dominio.

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