Grecia: Azioni di solidarietà con il prigioniero anarchico Spyros Christodoulou in sciopero della fame (02/2019) [it]

Nota di anarhija.info: Spyros Christodoulou[1], dopo il suo arresto il 29 maggio 2015, si ritrova rinchiuso nelle carceri dello Stato greco. Attualmente è detenuto nelle celle di Larisa e sta portando avanti uno sciopero della fame da 14 gennaio, esigendo il cumulo delle pene inflitte durante gli anni, per poter sapere la data del suo rilascio. La giustizia delegata dal p.m. Drakos non gli riconosce i diritti e cerca di seppellirlo vivo tra i muri, respingendo le richieste presentate fino ad adesso.

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Firenze [Italia]: Presidio di solidarietà (23/03/2019) [it]

SENZA TREGUA PER L’ANARCHIA

A MARZO VERRA’ PRONUNCIATA LA SENTENZA CONTRO * NOSTR* COMPAGN* INQUISIT* PER L’OPERAZIONE PANICO.
DISERTIAMO IL TRIBUNALE!

SABATO 23 MARZO
PRESIDIO IN SOLIDARIETA’ A TUTT* * PRIGIONIER* ANARCHIC*

ORE 16 FIRENZE


a breve uscirà il testo di chiamata e informazioni più precise

Madrid [Spagna]: Aggiornamento su Lisa [it]

Dopo il suo trasferimento dal carcere di Willich [in Germania] a quello di Madrid, Lisa era stata messa in isolamento [regime FIES]. In una recente lettera ci dice che è passata al regime di detenzione ordinario e che le restrizioni sulla posta sono state revocate [può scrivere solo due lettere a settimana]. Sta bene e rimane forte.

Per scriverle:
Lisa Dorfer
C.P. Madrid V
Módulo 13
Carretera M609, km 3,5
28971 Soto del Real (Spagna)

Italy: Arrests and searches following a repressive operation against the anarchists in Trentino (19/02/2019) [en]

During the night and the morning of Tuesday, February 19, 2019, seven anarchists were arrested in various places in Trentino (Italy): Agnese, Giulio, Nico, Poza, Rupert, Sasha, Stecco. One person (Sasha) was placed under house arrest while all the others were imprisoned in various prisons. The main accusations are “subversive association for the purpose of terrorism and subversion of the democratic order” (article 270bis of the penal code) and “terrorist attack” (article 280 of the penal code), with reference to some direct actions that took place in Trentino during the last few years. Other offenses of which they are accused are: “interruption of public service”, “damage”, “sabotage of telematic devices”, “fire” and “transport of exploding material”. At the same time 50 searches were carried out, with about 150 policemen and carabinieri mobilized in the repressive operation (which was given the name “operation Renata”, apparently a name taken from the nickname given to a car used by some comrades). The investigations were conducted by Digos (state police) and ROS (carabinieri). On the same day of the arrests, a press conference took place in Rome, organized by anti-terrorism. It is clear the attempt to hit the anarchist presence in Trentino, pigeonholing and describing the relations between anarchist comrades within a phantom “subversive association” (with leaders, gregari, cashiers, responsible, “covi”, etc.), an accusation trying to distribute as many years as possible in prison.

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Italia: Arresti e perquisizioni a seguito di una operazione repressiva contro gli anarchici in Trentino (19/02/2019) [it]

Durante la notte e la mattina di martedì 19 febbraio 2019 in varie località del Trentino sono stati arrestati sette anarchici: Agnese, Giulio, Nico, Poza, Rupert, Sasha, Stecco. Ad una persona sono stati imposti gli arresti domiciliari, mentre tutti gli altri sono stati imprigionati in varie carceri. Le accuse principali sono “associazione sovversiva con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico” (articolo 270bis del codice penale) e di “attentato con finalità di terrorismo” (articolo 280 del codice penale), in riferimento ad alcune azioni dirette avvenute in Trentino nel corso degli ultimi anni. Altri reati di cui sono accusati sono: “interruzione di pubblico servizio”, “danneggiamento”, “sabotaggio di apparecchi telematici”, “incendio” e “trasporto di materiale esplodente”. Contestualmente sono avvenute 50 perquisizioni, con circa 150 poliziotti e carabinieri mobilitati nell’operazione repressiva (cui è stato dato il nome di “operazione Renata”, a quanto pare un nome tratto dal nomignolo dato ad una automobile utilizzata da dei compagni). Le indagini sono state condotte da Digos (polizia di Stato) e ROS (carabinieri). Nella stessa giornata degli arresti è avvenuta una conferenza stampa, a Roma, a cura dell’antiterrorismo. E’ chiaro il tentativo di colpire la presenza anarchica in Trentino, incasellando e descrivendo i rapporti tra compagni anarchici entro una fantomatica “associazione sovversiva” (con leader, gregari, cassiere, responsabili, “covi”, ecc.), un’accusa volta a cercare di distribuire il maggior numero di anni di carcere possibile.

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Italia: Dissociat*, infam* eppur frocie! A proposito di violenza e anormalità dentro il corteo contro lo sgombero dell’Asilo e gli arresti [it]

È l’alba del 7 febbraio a Torino, quando Chiara Appendino e la sua giunta pentastellata si assumono la responsabilità politica di sgomberare militarmente l’Asilo, occupato da 24 anni. Sei compagn* arrestat* con l’accusa di Associazione sovversiva per la lotta contro i Cpr (Centri di permanenza per il rimpatrio de* migrant*). Chiara Appendino e la sua giunta: gli stessi che da anni portano avanti una profumata opera di ”lavaggio rosa” dichiarandosi amici di una supposta Identità lgbtq*ia+, per legittimare quella guerra ai poveri chiamata riqualificazione delle periferie. Con questa strategia di governo, a Torino come altrove, il Comune elargisce diritti ai “cittadini gay” per ripulirsi l’immagine ed oscurare la propria violenza contro poveri, reietti e fuorilegge. Riconoscimento in cambio di supporto politico, assimilazione in cambio di silenzio: a Torino la Normalità Gay – quella bianchissima, borghese, sposata, satolla di soldi, documenti e diritti – ripulisce l’immagine di sfratti, sgomberi, deportazioni e arresti a 5 stelle. Privi di qualunque carica sovversiva, corpi un tempo considerati “anormali” sono oggi complici attivi dei padroni di questa città.

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Russia: Chiamata di solidarietà – Un’altra ondata di arresti e torture contro gli anarchici [it]

Il 1° febbraio 2019, gli agenti del Servizio Federale di Sicurezza, l’organo di sicurezza dello Stato russo erede del KGB[1], hanno arrestato una decina di persone nell’ultima ondata della loro campagna repressiva condotta contro gli anarchici di tutto il paese.

Dopo una brutale tortura durante le seguenti 24 ore con lo scopo di costringerli ad auto-incolparsi, hanno rilasciato 11 di loro. L’ultima persona, Azat Miftakhov, attualmente scomparso (all’interno del sistema giudiziario), mentre il FSB aveva continuato a torturarlo, negandogli la visita dell’avvocato.

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Cile: Trasferito il compagno Joaquín García [it]

Il compagno anarchico Joaquín García, condannato a 13 anni di carcere per aver collocato un ordigno esplosivo contro un commissariato e per porto d’arma da fuoco, si trovava detenuto nella Sezione di Massima Sicurezza del Carcere di Alta Sicurezza, un modulo di isolamento e castigo.

Solo adesso, a condanna definitiva, il compagno ha potuto essere trasferito alla sezione di “Alta Sicurezza” del CAS.

Solidarietà insurrezionale e attiva al compagno Joaquín García!


Italia: Operazione Panico – Aggiornamento udienze [it]

Durante l’udienza del 31 gennaio, pare che il giudice abbia ricevuto le prime 300 pagine di trascrizioni di intercettazioni e, non avendovi trovato nulla di interessante, abbia fissato un’udienza supplementare il 7 febbraio, chiedendo che PM e avvocati operassero una nuova selezione delle intercettazioni da trascrivere, questa volta più “calzante”.

Ieri s’è dunque tenuta questa breve udienza, a cui era presente Paska. Successivamente è stato “parcheggiato” per la notte a Sollicciano, dove è stato accolto da un piccolo saluto serale, che si spera abbia sentito, come si spera abbiano sentito anche Ghespe e Giova. In mattinata dovrebbe essere stato tradotto al tribunale di Teramo per l’udienza di oggi 8 febbraio.

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Svizzera: Tre mesi di detenzione preventiva per il compagno arrestato a Zurigo [it]

Aggiornamento: sono stati imposti 3 mesi di detenzione preventiva al compagno arrestato a Zurigo il 29 gennaio.

Tre mesi di detenzione preventiva sono stati imposti al nostro compagno, con la seguente spiegazione: rischio di fuga e pericolo di collusione. Ora è nella prigione distrettuale di Zurigo BGZ. Il pericolo di fuga viene impiegato come argomento perché, tra le altre cose, un altro compagno è ancora in fuga accusato dell’azione incendiaria contro la stazione radio di Waidberg (Zurigo).

L’imposizione di tre mesi di detenzione preventiva è la massima applicazione restrittiva, e ogni tre mesi tale tipologia di detenzione deve essere riconfermata per legge da un giudice di custodia. Per i compagni che non hanno familiarità con il regime di detenzione cautelare in vista del processo presente in Svizzera: in questo Stato è prassi comune che la detenzione preventiva abbia una durata piuttosto lunga, a volte persino anni. È possibile che vogliano tenere in carcere il nostro compagno fino ad un eventuale processo.

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Francia: L’ultimo detenuto del caso del Quai de Valmy è uscito ! [it]

Ieri, sabato 26 gennaio, l’ultima parsona detenuta per l’incendio della macchina della polizia di Quai de Valmy [Parigi; NdT] nel maggio 2016 è uscita dalla casa circondariale di Meaux.

Dopo quasi due anni di prigione [il compagno era stato arrestato il 7 febbraio 2017; NdT] ha potuto ritrovare i suoi amici, ma deve sempre rendere dei conti alla Giustizia.

I numerosi messaggi di solidarietà dimostrano che la repressione non frena la rivolta contro questo mondo d’autorità!

Finché ci saranno giudici, sbirri e secondini…

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Italia: Presenza in aula in solidarietà agli imputati Scripta Manent – 11 febbraio [it]

11 FEBBRAIO 2019 ORE 9.00
PRESENZA SOLIDALE IN AULA PROCESSO “SCRIPTA MANENT”

La prima parte del processo per l’operazione “Scripta Manent”, che da più di due anni vede sette tra compagni e compagne rinchiusi in carcerazione preventiva, giungerà alla conclusione nei primi mesi del 2019, con la sentenza di primo grado.

L’inchiesta fa riferimento ad una serie di attacchi a firma FAI e FAI/FRI avvenuti fra il 2003 ed il 2012 contro le forze armate (questori, caserme dei carabinieri ed allievi carabinieri, RIS), uomini di stato (sindaci, ministro degli interni), giornalisti, ditte coinvolte nella ristrutturazione dei CIE ed un direttore di un centro di reclusione per migranti. Rientra nell’inchiesta anche il ferimento dell’ing. Adinolfi, AD di Ansaldo Nucleare, già passato in giudicato e rivendicato come Nucleo Olga FAI/FRI da Nicola e Alfredo già in carcere dal 2012.

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Rompere l’isolamento attraverso l’attacco contro questo mondo Solidarietà con Lisa, anarchica imprigionata per una rapina in banca [it]

Il 21 dicembre 2018, la prigioniera anarchica Lisa stata trasferita alla prigione “Soto del Real” di Madrid. Era detenuta da trentadue mesi nella prigione di Colonia e in quella di Willich (a 60 km da Colonia).

Insieme a due altri/e compagni/e (che sono ormai fuori e scagionati/e), è accusata di rapina in banca a Aachen (Acquisgrana, in Germania): l’8 luglio 2013 una agenzia della Aachener Bank riceve una visita mattutina non attesa. I rapinatori si fanno aprire la cassaforte e ripartono con una bella somma di denaro. Poi, il 19 novembre 2014, la Pax Bank, banca del Vaticano, viene espropriata a sua volta. I rapinatori si fanno aprire la cassaforte, mettono le mani su qualche centinaia di migliaia di euro. È per quest’ultimo esproprio armato che la nostra compagna Lisa viene perseguitata e tenuta fra quattro mura a Madrid.

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Bielorussia: Anarchico arrestato e scomparso a Minsk [it]

Siamo stati informati che oggi, attorno le 10 di mattina, un anarchico di 22 anni, Evgenij Chulitsky, è stato arrestato a Minsk. Delle persone, in abiti civili, hanno perquisito la sua casa, confiscando telefoni e un computer portatile. Luogo di detenzione sconosciuto. Potrebbe trovarsi nel ROVD [dipartimento distrettuale degli affari interni, ndt] o nel GUBOPiK [direzione generale per la lotta contro la criminalità organizzata e corruzione, ndt] di Zavodskoy.

Secondo a quanto riferito, è accusato in base all’articolo 341 del codice penale della Repubblica di Bielorussia: “Violazione e distruzione di proprietà” (secondo altre fonti: articolo 317 del codice penale di Bielorussia).

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Italia: Nuova carta di solidarietà Scripta Manent [it]

Comunichiamo il cambio del numero di carta postepay cui inviare soldi a sostegno dei compagni indagati per l’operazione Scripta Manent:
5333 1710 7777 2446

Chi preferisse effettuare un bonifico può contattarci all’indirizzo mail cassamanent@tutanota.com e riceverà le coordinate IBAN e l’intestazione della carta.

Cogliamo l’occasione per chiedere uno sforzo ai compagni dal momento che stiamo per affrontare le ultime fasi del processo e che andranno affrontate altre spese legali.

Carcere di La Spezia [Italia]: Aggiornamenti da Paska [it]

“Confermo quanto detto, ma voglio un medico adeguato per quello che mi è successo. Quando sono sucito dalla cella, è vero ho spinto l’agente che era presente sul piano. Poi sceso all’ingresso ho spinto l’altro agente che mi aspettava e che faceva parte della scorta. Dichiaro però, che subito dopo, sono stato aggredito da più di dieci agenti, con schiaffi e pugni; mi hanno buttato a terra e ho ricevuto pugni e schiaffi, calci in testa, sulla schiena, sull’addome, su gamba sinistra e destra e sulla mano sinistra. E quando mi sono alzato ho ricevuto degli schiaffi fino a quando mi hanno ammanettato. Durante il tempo del pestaggio sono stato offeso e minacciato pesantemente”. Visto quanto emerge dagli atti, e soprattutto viste le certificazioni sanitarie DA CUI NON RISULTA QUANTO DICHIARATO DAL DETENUTO, tenuto conto della gravità dell’episodio, il collegio applica la sanzione di giorni 15 di esclusione dalle attività in comune.

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Libertà per Lisa, libertà per tutti [it]

Il 13 aprile 2016 i Mossos d’Esquadra, in collaborazione con la polizia tedesca, perquisirono tre abitazioni a Barcellona, che portò all’arresto di due compagne accusate di espropriazione di una succursale della Pax Bank (proprietà del vaticano) ad Aquisgrana, Germania. Al processo una di loro fu assolta, mentre Lisa fu condannata a 7 anni di carcere, una compagna attiva nelle lotte anarchiche, femministe e antirazziste di Barcellona.

Dopo essere stata detenuta per due anni e mezzo nelle prigioni dello Stato spagnolo e tedesco, lo scorso 21 dicembre è stata nuovamente estradiata in Soto del Real, dove dall’allora si trova reclusa nella cella 21 ore al giorno, con tre ore di aria, completamente sola. Però, oggi ci troviamo qui per accorciare le distanze e rompere con questo isolamento che vuole indottrinare, punire e cancellare.

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Santiago [Cile]: Comunicato di Juan Flores [it]

“Io tendo alla mia meta: vedo la mia strada; salterò oltre i dubitosi e i tardi. E così possa il mio cammino essere anche la mia distruzione” – Friedrich Nietzsche

Silenziosi, pacifisti, sensati e conformisti, ci vogliono così!!! Spettatori della propria violenza e miseria, ci indottrinano mediante i loro media di “comunicazione”, volendo convertirci in una massa vacua e senza idee. Il capitalismo è una peste che infetta tutto sul suo cammino, indipendentemente dal luogo dell’incubazione, e la sua violenza si percepisce innegabilmente, il suo braccio armato reprime e assassina apertamente e i cittadini si indignano, e più si indignano più innocenti si sentono...

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Italia: Brevi dal presidio di capodanno [it]

La notte di capodanno, come l’anno scorso, c’è stato un presidio sotto il carcere di Sollicciano. Nonostante il gelo, particolarmente pungente in quella zona orrenda, la notte è stata riscaldata e rischiarata dal calore e la presa bene dei numerosi compagni venuti per l’occasione. Oltre al rumore e ai fuochi d’artificio, per un paio d’ore alcuni compagni rappers ci han regalato uno splendido concerto. Non sembrava esserci molta risposta da dentro, ma da una chiamata di stamattina abbiamo saputo che ci hanno sentito forte e chiaro e che è stato emozionante; le guardie avevano preventivamente chiuso tutte le celle con le porte blindate, quindi non potevamo sentire le urla che provenivano da dentro. E’ solo un piccolo gesto, ma siamo contenti di aver portato un po’ di vicinanza nella notte in cui il senso d’isolamento dentro si fa più opprimente, mentre il resto del mondo, fuori, festeggia non si sa bene cosa.

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Italia: “Operazione Panico” – Udienza del 20 dicembre [it]

Oggi c’è stata un’udienza per l’Operazione Panico. L’unico imputato presente in aula era Paska, poco il pubblico. Ieri sera gli è stato notificato il 14 bis, per tre mesi, ed è venuto in aula per parlarne col suo avvocato. Ha chiesto a un avvocato di dirci di non preoccuparci se non siamo venuti, era impossibile comunicarci con tempi così stretti che sarebbe stato presente.
Insieme al suo avvocato, ha deciso di non chiedere la revoca del 14 bis, la sua situazione detentiva ora consiste nello stare in sezione, ma in cella singola, di non avere il fornello a gas né la TV in cella. E’ stata presentata istanza per i domiciliari presso sua madre, a Martinsicuro, motivata dal tempo già trascorso in carcere e dal fatto che già è stato scarcerato e poi re-incarcerato, e quindi non si capisce perché permangano delle esigenze cautelari. I giudici si riservano di rispondere dopo il parere dei PM, presumibilmente intorno al 27/28 di dicembre dovrebbero dare una risposta.
Rispetto alla questione ammissibilità delle intercettazioni ambientali, i giudici si riservano di pronunciarsi più avanti, quindi per ora nulla di fatto.

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Germania/Spagna: La compagna anarchica Lisa trasferita nel carcere di Soto del Real (21/12/2018) [it]

Venerdì 21 dicembre la companga è stata trasferita a Madrid, precisamente nel carcere di Soto del Real.

Per quanto ne sappiamo, per adesso non ci sono misure restrittive sull’entrata e sull’uscista della posta, perciò sarebbe carino che le scrivessero tutti.

Questo il nuovo indirizzo [n.d.t. in francese: possiamo scriverle oltre che in spagnolo, anche in tedesco e in italiano]

Lisa Dorfer
Módulo 15
Centro Penitenciario Madrid V
Carretera M609 km.3,5
28791 Soto del Real
Madrid
Spagna


Lunedì 31 dicembre alle ore 10:30 presidio sotto il carcere di WAD-RAS [carcere femminile di Barcellona, ndt]

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Manifesto di solidarietà con l’anarchico Dinos Yagtzoglou [it]

SOLIDARIETÀ A DINOS YAGTZOGLOU
ACCUSATO DI ATTACCO CON PACCO-BOMBA CONTRO IL TECNOCRATE LOUKAS PAPADIMOS

Atene, Grecia, 25/5/17: Nel primo giorno del vertice NATO in Belgio, mentre veniva portato a casa alle 6:30 di pomeriggio, l’ex primo ministro della Grecia, Loukas Papadimos, è stato gravemente ferito in un efficace attacco ad alto impatto con lettera-bomba, per il quale è accusato il compagno anarchico Konstantinos (Dinos) Yagtzoglou.

L’attacco non è mai stato rivendicato.

Loukas Papadimos è oggi un illustre economista, ex governatore della Banca di Grecia ed ex vicepresidente della Banca Centrale Europea. Anche i due agenti di sicurezza, in funzione di autisti e guardie del corpo di Papadimos, sono stati feriti nell’esplosione.

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Francia: L’ultimo prigioniero del caso Quai Valmy uscirà presto, sotto condizione [it]

La domanda di libertà condizionale dell’ultima persona in prigione per il caso di Quai de Valmy è stata definitivamente rigettata dalla Camera d’applicazione delle pene, giurisdizione d’appello del Giudice d’applicazione delle pene (JAP).

Rimarrà rinchiuso nella prigione di Meaux fino a quando uscirà con i crediti di riduzione pena[1]; la data prevista è fine gennaio.

Ciononostante, entra nella categoria delle persone toccate dalla legge scritta del 2014 da Taubira [ministra guardasigilli socialista; NdT] (art. 71-2 del Codice penale), che permette di applicare, per il periodo di riduzione della pena, un certo numero di condizioni da rispettare, perché in caso contrario si rischia di tornare direttamente dentro. In poche parole, una specie di controllo giudiziario a posteriori, dopo che è già stata scontata la pena detentiva, e che, colla scusa della reinserzione, costituisce una pena supplementare.

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Italia: Operazione Panico – Aggiornamenti prossime udienze (13/12/2018) [it]

Giovedì 13 dicembre l’udienza è stata rinviata, come preannunciato, per malattia di uno dei giudici. E’ stato reso noto, inoltre, che il perito incaricato delle trascrizioni delle intercettazioni ha perso un mese di tempo, perché non si trovavano i file audio (…). Quindi la data di consegna delle trascrizioni slitterà probabilmente di un mese, dal 10 gennaio a metà febbraio. E’ possibile che anche in base a ciò siano state calendarizzate le prossime udienze per l’Operazione Panico:

  • 20 dicembre: conclusione testi accusa per i fatti del Melograno e del 25 aprile

  • 14 febbraio ore 10:30: episodi relativi alla prima sede del Bargello, assalto e bomba carta (gennaio/febbraio 2016)

  • 21 febbraio ore 9: (forse) inizio del botto di Capodanno

  • 28 febbraio ore 9: (forse) perizie DNA

  • 7 marzo ore 12

  • 12 marzo ore 11

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Sardegna [Italia]: Respinti i domiciliari per Paolo [it]

E’ stata respinta la richiesta di Paolo di sostituzione di misura cautelare, quindi del passaggio dal carcere agli arresti domiciliari.

Ricordiamo che Paolo è stato arrestato ormai più di un anno fa, il 31 ottobre 2017, per una rapina a mano armata in un ufficio postale di Cagliari, e per questo è stato condannato in primo grado a 6 anni.

Le motivazioni del non accoglimento della richiesta sono di natura prettamente di merito, cioè viene fatto rilevare come “i fatti per cui si procede siano particolarmente gravi e denotano la freddezza degli autori della rapina e la loro spregiudicatezza in relazione alle circostanze e modalità del fatto”, inoltre “relativamente al tempo trascorso… è un tempo assolutamente ancora adeguato alla gravità dei reati commessi ed alla misura della severa pena comminata…”, pertanto “non sussiste alcun motivo per revocare la custodia cautelare in atto, mentre sussistono ottimi motivi per mantenerla in atto”.

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