Anarhija.info – 01/09/2019 [it]

Grazie a tutti i compagni che hanno mantenuto vivo questo sito.

Thanks to all the comrades who having kept alive this site.

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M
Risposta ai commenti contro le immagini di anarhija.info [it]

Ho avuto il dubbio onore di leggere questi, chiamiamoli così, commenti.

Mi lascia perplesso che tali immagini, che chiaramente ricoprono una funzione puramente cosmetica e che non mi disturbano minimamente, anzi, in genere le trovo carine e di buon gusto, debbano essere bandite, mentre una mail offensiva contro una compagna che ormai da anni porta avanti questo progetto sia una cosa perfettamente legittima.

Che vuole questa gente e, soprattutto, chi è? Non ci perderei il sonno.

Pare che ci siano persone in giro che non sanno bene come impiegare il proprio tempo e alle quali il concetto di estetica è assolutamente alieno. Suvvia.

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Horror Vacui [it]

Ci sono anarchici che rincorrono le rivolte su altri continenti, ovunque si girano i riflettori dei media. Ci sono anarchici che parlano della “fortezza Europa” e non sanno neanche quali Stati europei fanno parte dell’UE. Ci sono anarchici che lottano contro le frontiere e non sanno neanche dove si estende la frontiera Schengen. Ci sono anarchici che, da “buon uomo bianco”, vedono negli extracomunitari “scuretti” dei possibili compagni, e non notano neanche gli extracomunitari europei. Ci sono anarchici che parlano di internazionalismo e non sanno neanche (o non frega loro un cazzo) cosa succede sul proprio continente. Ci sono anarchici che solidarizzano con tutti i prigionieri (o tutti i prigionieri politici), come se il carcere fosse veramente un luogo di correzione che automaticamente trasforma l’uomo in un essere migliore (compagno/anarchico). Ci sono anarchici che considerano gli antifa propri compagni, come se i movimenti/partiti di Sinistra/estrema Sinistra fossero un male minore in un illusorio fronte rivoluzionario. Ci sono anarchici che si calano nel ruolo di vittima, solo perché donna, gay, trans ecc., come se non basta essere un “semplice” essere umano per trovarsi oppressi dal Potere, come se questo concetto fosse
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Radiofragmata
Grecia: Dichiarazione per la Settimana internazionale di Solidarietà con i prigionieri anarchici (23/08/2017) [it]

Sulla settimana internazionale di solidarietà per i detenuti anarchici, 23-30 agostoRadiofragmata

Ormai da anni le varie agenzie statali di repressione ordinano nuove indagini basate sul solo criterio delle posizioni politiche dei sospetti. E questo sono le posizioni degli anarchici, soprattutto quelli che trasformano le proprie idee in azioni, quelli che armano i propri desideri e attaccano l’autorità statale. Perciò, ogni indagine è legata ad un possibile procedimento giudiziario contro i compagni, secondo le leggi della loro “democrazia”. Il procedimento di polizia che inizia con i testi per poi estendersi a tutte le possibili azioni, non un fatto nuovo negli ambienti anarchici. Al contrario, come dimostra il passato ci sono già stati simili procedimenti in paesi come Italia, Cile ecc, là dove esiste una forte presenza dei compagni, che promuovono l’azione diretta e l’intervento.
L’obiettivo comune dell’odierna polizia internazionale è la prevenzione della propaganda anarchica, dell’azione diretta e della diffusione di idee. Per questo motivo, in molti casi nemmeno esitano a lasciar da parte l’affinata maschera di “democrazia” che in teoria consente “libertà di parola e idee”. E così, ogni illusione che qualcuno magari poteva ancora serbare viene disciolta. Le cose diventano chiare: “l’azione anarchica o la parola è o illegale o assolutamente nulla!”. La nuova forma di repressione viene attualmente esercitata contro molti dei nostri detenuti che si trovano in carcere con accuse basate sulla loro identità politica e avendo rivendicato politicamente le proprie azioni e le proprie organizzazioni. E’ indubbio che nel futuro questa strategia di repressione preventiva, di processi con massimo della pena, e rapidi, come gli sforzi di isolare e mettere a tacere saranno implementati ovunque, o almeno ci sarà il tentativo – oltre i nostri detenuti essa cercherà di raggiungere gli spazi anarchici e i luoghi auto-organizzati che difendono e diffondono i valori anarchici.
Assieme con le pesanti, devastanti sentenze contro i
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Aggiornamento sull’inchiesta “Scripta Manent” e alcune riflessioni... (03/07/2017) [it]

Nei giorni 11-17-18-19 e 20 luglio si terrà l’udienza preliminare per quanto riguarda l’inchiesta “Scripta Manent”. Ricordo che dal 3 giugno scorso ai compagni già arrestati e indagati sono stati aggiunti altri 5 cinque compagni di Croce Nera Anarchica, il sottoscritto per RadioAzione, e la compagna che curava RadioAzione [Croazia] che nell’udienza del 26 giugno è stata stralciata. Dando uno sguardo agli atti, siamo venuti a conoscenza del fatto che dal 2012 era stata aperta un’indagine da parte della Procura di Napoli su di me, un vecchio compagno imputato anche nell’inchiesta Marini e altri compagni del Lazio per quanto riguarda la Federazione Anarchica Informale.
Per cinque anni abbiamo subito un controllo totale che ha portato ad aggiungere altri compagni nell’inchiesta, tra cui la compagna croata di RadioAzione.
Key logger installato nel computer, intercettazioni telefoniche e pedinamenti anche lunghi 600 km... della serie: “Se ho dimenticato dove ho messo qualcosa posso chiederlo all’Agente Elena (nome che hanno dato al Key logger)”.
Dopo cinque anni di controllo fittizio, il 10 gennaio scorso, la Procura di Napoli aveva richiesto l’arresto per me, la compagna di RadioAzione Croazia e due compagni greci (di cui uno già imprigionato per le C.C.F.).
Da quel momento in poi è passato tutto nelle mani della
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Atene [Grecia]: Solidarietà con gli indagati nell’operazione “Scripta Manent” (19/06/2017) [it]

Come minimo segno di complicità e solidarietà abbiamo esposto uno striscione al Politecnico in via Patision [una delle principali vie della città] nella notte di 19 giugno.

I compagni in Italia, nello specifico 7 compagni, di Croce Nera Anarchica, RadioAzione e Anarhija.info, con la nuova operazione iniziata il 2/6/17, sono accusati di art. 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), in concorso con i compagni anarchici indagati nel primo troncone dell’Op. Scripta Manent per gli stessi fatti, e di 414 c.p. (istigazione a delinquere, sempre con finalità di terrorismo). Questo è la continuazione della prima operazione “Scripta Manent”, organizzata dal bastardo Roberto Maria Sparagna, con l’obiettivo di reprimere i compagni che diffondono le parole e mantengono viva la fiamma della
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Italia: Sulle indagini contro RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica (02/06/2017) [it]

Ieri, 2 giugno 2017, la digos ha bussato alla porta di casa mia e altri sei compagni per notificarci la chiusura delle indagini per un ulteriore inchiesta da parte della Procura di Torino e il pm Roberto Sparagna, parallela a quella denominata “Scripta manent”, e che focalizza la sua attenzione sui siti anarchici di controinformazione RadioAzione, Anarhjia.info e Croce Nera Anarchica.

Per quanto riguarda Croce Nera Anarchica viene preso di mira anche il giornale cartaceo, la sua distribuzione e chi ha organizzato le presentazioni dello stesso giornale in Italia.
Gli articoli contestati sono il 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo), 414 c.p. (istigazione a delinquere). A due compagni viene contestato anche l’articolo 280 (attentato con finalità di terrorismo).
Traduzioni dei testi, predisposizione, istigazione, apologia, ideazione e divulgazione sempre attraverso siti e giornali di materiale di propaganda ideologica “insurrezionalista-lottarmatista”, raccolta di denaro per sostenere i compagni detenuti e l’attacco ad una cabina dell’Enel a Civitavecchia il12 gennaio 2016 a firma “Comitato pirotecnico per un anno straordinario F.A.I.-F.R.I.”.
Questa la miseria umana prodotta dal lurido magistrato della Procura di Torino Roberto Sparagna.

Le intenzioni sono ben chiare: fare di tutto per isolare ulteriormente i compagni anarchici detenuti per l’operazione “Scripta Manent”.
Ma il becchino di turno può mettersi anche l’anima in pace perché mai ci sarà un passo indietro!
La controinformazione sui siti e sui giornali continuerà ad essere aggiornata, come lo stesso continueremo a raccogliere denaro per sostenere i compagni detenuti nei vostri lager di merda, e soprattutto non uno solo di quei compagni di cui ci avete privato la presenza fisica quotidiana rimarrà isolato.
Infine, fino all’ultimo mio respiro su questo pianeta di merda, mi auspico che ci saranno
10, 100, 1000 azioni dirette!

Somma Gioacchino (RadioAzione)