Italia: Processo Scripta Manent – Presenza solidale in aula 14/06 [it]

Chiunque dimentica i prigionieri della guerra sociale,
ha dimenticato la guerra stessa!
(Parigi, 2016)

Lo Stato colpisce e continuerà a colpire gli anarchici e i rivoluzionari fintanto che questi saranno degni del loro nome.

Il processo Scripta Manent, cominciato nel giugno del 2017, riguarda 40 anni della storia del movimento anarchico, di cui siamo parte, e sta proseguendo con un ritmo serrato.

Il cardine del teorema accusatorio di questa inchiesta si basa sulla differenziazione fra anarchici “buoni” e “cattivi” e su una interpretazione strumentale, da parte dell’apparato repressivo, del dibattito interno al movimento anarchico.

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Madrid [Spagna]: Operazione repressiva europea a partire dai disordini durante il G20 di Amburgo [it]

Nota di ContraMadriz: in attesa di più informazioni, riportiamo l’articolo seguente dalla stampa borghese. In questo si dice che si tratta di un’operazione diretta dalla polizia tedesca in Francia, Italia, Svizzera e Spagna, con il coordinamento delle forze poliziesche locali. In Spagna si è saputo di tre perquisizioni, due a Carabanchel e un’altra in Calle Bravo Murillo (Madrid). L’obiettivo è quello di arrestare persone implicate durante le proteste contro il G20 ad Amburgo, identificate in immagini e fotografie. Non dimentichiamo che la polizia tedesca aveva creato una pagina web con foto di attivisti durante gli scontri e le proteste.

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Italia: Processo Scripta Manent – Presenza in aula rinviata [it]

L’udienza del processo Scripta Manent del giorno 31/05 è stata annullata.

Quindi la presenza solidale in aula prevista per quel giorno verrà spostata ad un’altra data che verrà comunicata al più presto.


Solidarietà agli/le arrestati/e ed inquisiti/e nell’operazione Scripta Manent!


Italy: Declaration of “Scripta Manent” accused at the hearing of May 31st [en]

In view of the presence in solidarity at the court on 31 March, we are writing these few lines to reaffirm a few fundamental concepts regarding this trial and the court carrying it out. First of all, we reaffirm our closeness to the arrested comrades: for us they are brothers and the pride with which they are confronting this little theatre makes us proud.

We also reaffirm our attachment, stronger than ever, to the anarchist ideal and our hatred of this society that thrives on death and exploitation. We are anarchists, it is normal for the State to attack us, we do not expect anything else from you and this is why your repression does not surprise us except for its clumsiness and scares us even less. In fact, after a year and a half you find us with the same positions of attack on this system. We are accused of terrorism, but we continue to point the finger at the State and its laws that you administer which legitimize the exploitation, exclusion and death of millions of people throughout the world every day, to protect the interests of those who profit from all this. It is you who are under accusation: the dead in the wars in the Middle East and Africa, those who drown while fleeing poverty, the increasingly fierce exploitation of labour, the plundering of resources and the destruction of ecosystems, living conditions more and more like survival and the ever deeper interference in our lives by the State. The law would like to treat the dissent that all this generates with jail, branding it as a crime, but it takes a lot more to shut us up.

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Italy: Op.Scripta Manent – Solidarity Presence in the Court (31/05/2018) [en]

Anyone who forgets prisoners of social war, has forgotten the war itself! (Paris, 2016)

The state strikes and will continue to strike anarchists and revolutionaries as long as these are worthy of their name.

The Scripta Manent trial, begun in June 2017, concerns 40 years of the history of the anarchist movement, of which we are a part, and is continuing at a fast pace.

The cornerstone of the accusatory theorem of this inquest is based on the differentiation between “good” and “bad” anarchists and an instrumental interpretation, by the repressive apparatus, of the debate within in the anarchist movement.

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Francia: Uscito n°4 di “Kairos” – giornale anarchico in lingua francese (05/2018) [it]

DOWNLOAD PDF: Kairos – Journal anarchiste

Annunciamo l’uscita del nuovo numero di Kairos per questo mese di maggio 2018. Eccezionalmente, si tratta di un quattro-pagine su lotte attuali alle università, nel bosco di Notre-Dame des Landes e su rivolte parigine del 1° maggio.

Buona lettura e non esitate a inviarci i vostri commenti, suggerimenti per i testi ecc.

Sommario:
Et si tout le monde détestait la domestication ? Récit sur les occupations de facs: p.1-2
ZAD partout, État nulle partChronologie des actions de solidarité: p.2-3
Rien n’est fini – Souvenirs d’un 1er mai parisien: p.4
Comme un amer goût de déjà-vu: p.4

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Italia: Udienza preliminare per Ghespe (15/05/2018) [it]

L’udienza preliminare di Ghespe (che, ricordiamo, è stato stralciato dalla c.d. Operazione Panico, e sta venendo processato parallelamente) è stata il 15 maggio al Tribunale di Firenze, a porte chiuse. Il GUP Bagnai ha deciso di non modificare in alcun modo i capi d’imputazione, poiché sussistono a suo avviso i gravi indizi di colpevolezza, e perciò rimangono invariabilmente: tentato omicidio, fabbricazione, trasporto e detenzione di ordigni micidiali ed esplodenti e danneggiamento. La prima udienza del processo è stata fissata il 4 luglio 2018, e sarà a porte aperte.

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Italia: Dichiarazione Imputati “Scripta Manent” per la presenza del 31 Maggio [it]

In vista della presenza solidale in aula il 31 Maggio scriviamo queste poche righe per riaffermare pochi ma fondamentali concetti di base riguardo a questo processo ed al tribunale che lo celebra. Ribadiamo innanzitutto la nostra vicinanza ai compagni agli arresti: per noi sono dei fratelli e ci riempie di orgoglio la fierezza con la quale stanno affrontando questo teatrino.

Riaffermiamo anche il nostro attaccamento, più saldo che mai, all’ideale anarchico e il nostro odio nei confronti di questa società che prospera sulla morte e lo sfruttamento. Siamo anarchici, è normale che lo Stato ci attacchi, da voi non ci aspettiamo altro ed è per questo che la vostra repressione non ci sorprende se non per la sua goffaggine e tanto meno ci spaventa. A distanza di un anno e mezzo infatti ci ritrovate fermi sulle stesse posizioni di attacco a questo sistema. Siamo accusati di terrorismo, ma continuiamo a puntare il dito contro lo Stato e le sue leggi che voi amministrate e che ogni giorno legittimano lo sfruttamento, l’esclusione e la morte di milioni di persone nel mondo, proteggendo gli interessi di chi da tutto questo trae profitto. Siete voi sotto accusa: i morti nelle guerre in Medio Oriente e in Africa, quelli che annegano sfuggendo alla miseria, lo sfruttamento sempre più feroce del lavoro, la predazione delle risorse e la distruzione degli ecosistemi, le condizioni di vita sempre più simili alla sopravvivenza e l’ingerenza sempre più profonda nelle nostre vite da parte dello Stato. La legge vorrebbe curare il dissenso che tutto questo genera con la galera, bollandolo come reato, ma ci vuole ben altro per metterci a tacere.

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Italia: Op.Scripta Manent – Presenza solidale in aula (31/05/2018) [it]

Chiunque dimentica i prigionieri della guerra sociale,
ha dimenticato la guerra stessa!
(Parigi, 2016)

Lo Stato colpisce e continuerà a colpire gli anarchici e i rivoluzionari fintanto che questi saranno degni del loro nome.

Il processo Scripta Manent, cominciato nel giugno del 2017, riguarda 40 anni della storia del movimento anarchico, di cui siamo parte, e sta proseguendo con un ritmo serrato.

Il cardine del teorema accusatorio di questa inchiesta si basa sulla differenziazione fra anarchici “buoni” e “cattivi” e su una interpretazione strumentale, da parte dell’apparato repressivo, del dibattito interno al movimento anarchico.

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Italia: E’ uscito il libro “I Giustizieri – Propaganda col fatto e attentati anarchici di fine Ottocento” (Ed. Monte Bove) [it]

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E’ uscito il libro di Gino Vatteroni, “I Giustizieri, propaganda col fatto e attentati anarchici di fine Ottocento” (ed.Monte Bove)

Da Giovanni Passannante a Gaetano Bresci, vent’anni di vendetta, individuale e di classe. Non solo una raccolta cronologica ed enciclopedica degli attentati anarchici alla vita dei tiranni che hanno terrorizzato i governi di fine Ottocento, ma anche un necessario approfondimento sul contesto economico, sociale e politico dell’Italia post unitaria, con uno sguardo anche sul novantaquattro francese. Una guerra a mano armata dichiarata da una minoranza di sfruttati allo Stato liberale. Quello stesso Stato che non si faceva scrupoli a torturare, incarcerare, confinare, cannoneggiare e soprattutto difendere una società nella quale milioni di contadini vivevano in una condizione spesso al di sotto della sussistenza e nelle metropoli gli operai venivano letteralmente consumati dalla nascente macchina capitalista. Ben prima del fascismo, la tanto osannata Unità d’Italia viene fondata sul sangue della gran parte delle popolazioni. Lo sfruttamento, fino alla morte, la repressione crudele, non sono esclusivo appannaggio di uno Stato totalitario o di una fase eccezionale della vita politica, bensì sono elementi fondativi di questo dannato Paese e di ogni forma di governo. Vorremmo che questo libro non rimanesse negli scaffali a prendere polvere, un feticcio da collezionare nel pantheon dello storico di professione o di diletto. Vorremmo che questo libro non rimanesse lettera morta. Che le gesta di questi indomiti compagni illuminino ancora, col loro esempio, la strada di chi non si rassegna allo stato di cose presenti.

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Montevideo [Uruguay]: Attacco incendiario contro una chiesa cattolica (22/04/2018) [it]

Nelle prime ore di domenica 22 aprile (2018) è stato realizzato un attacco incendiario contro una chiesa cattolica situata all’angolo di via San Juan, nel quartiere Arroyo Seco.

Tre bottiglie molotov e un paio di bombe di vernice hanno colpito la facciata.

Dinanzi alla pace sociale di questa democrazia borghese scegliamo di nuovo il vertiginoso sentiero di attacco contro il prestabilito.

La Chiesa è un simbolo esplicito di un addestramento e dominio che si mantiene in vita nella società attuale.

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Madrid [Spagna]: Distrutto veicolo di un’agenzia immobiliare (07/05/2018) [it]

All’alba del 7 maggio è stata distrutta una macchina dell’agenzia immobiliare “Don Piso” nel quartiere di Vallekas. Vallekas, come tanti altri quartieri di Madrid, subisce le conseguenze dei processi di gentrificazione che lo Stato e il capitalismo attuano nelle grandi città. La speculazione capitalista trasforma i quartieri in grandi centri commerciali pacificati, completamente sommersi dal controllo sociale, dove la logica di consumo e sfruttamento rimane l’unica forma possibile di rapporto. I responsabili possiedono nome e cognome: partiti politici, amministrazione comunale, giornalisti, aziende, sbirri, banche, agenzie immobiliari... tante teste di una stessa idra.

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Bellecombe-en-Bauges (Savoia): Bagliori d’incendi [it]

Attacco incendiario di una cava della Vicat

La città avanza, la foresta diminuisce. E noi, in mezzo, ci sentiamo spesso molto vulnerabili, incapaci di arginare alcunché. Il cemento che trasuda da tutti i pori di questa società ci priva di vita, di sensazioni, di sostanze. Le foreste gestite in maniera eco-responsabile somigliano a delle fosse comuni. L’angoscia nelle viscere, i pugni che si stringono, un velo di durezza che ricopre gli occhi. E la difficoltà a parlarne, dato che le parole non possono che sfiorare la profondità della tristezza e della collera che sentiamo.

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Grenoble [Francia]: Affascinante e miserabile (16/04/2018) [it]

Nella notte di lunedì 16 aprile, 3 agenzie immobiliari, un Apple store e gli uffici di un’azienda del settore dell’edilizia e dei lavori pubblici sono stati vandalizzati nel centro della città di Grenoble.

Distruzione e devastazione hanno sempre rappresentato sia l’obiettivo che i mezzi, per individui ribelli, per vivere la propria negazione del mondo. Da piccoli atti a grandi attacchi, gesti sparsi, affascinanti e miserabili, concretizzano una vera conflittualità contro tutti i poteri.

Recentemente in questa città varie sedi di enti di alloggi popolari sono state rovinate. Inevitabilmente, i dirigenti di queste istituzioni e della città hanno predicato, piagnucolando, a proposito della loro funzione sociale in favore dei poveri. I pennivendoli del luogo, virtuali e cartacei, hanno ovviamente trasmesso questa spudorata ipocrisia. Irritati dalla loro sfacciataggine, questa notte impugniamo i nostri martelli, uscendo per devastare degli uffici, come eco a questi attacchi contro gli enti di alloggi popolari.

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Parigi [Francia]: Un piccolo contributo al disordine (03/05/2018) [it]

Ci siamo davvero divertiti il 1° maggio, e perciò volevamo provare a prolungare questo slancio di rivolta con i nostri piccoli mezzi.

Secondo noi, questi momenti di rivolta collettiva non si contrappongono ad altre pratiche, come l’azione diretta in piccoli gruppi, ma bensì si completano a vicenda.

Così siamo andati in cerca di nuovo combustibile per la fiamma del nostro rifiuto di questo mondo.

Nella notte tra il 2 e il 3 maggio, in via Haxo nel 19° [arrondissement, ndt.] è stato incendiato un furgone della Vinci (costruttori di prigioni) e una macchina con targa diplomatica.

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Atene [Grecia]: Quante volte una persona deve essere riprocessata? [it]

Tante quante serve all’unità “antiterrorismo” di dichiararla colpevole.

Il 27 marzo 2018, il vice procuratore della Corte suprema e l’ex p.m. in carica dell’unità “antiterrorismo” hanno presentato ricorso dinanzi alla Corte suprema contro l’assoluzione da parte dei cinque membri (del dipartimento A) del Tribunale penale di appello di Atene, che hanno dichiarato innocente il nostro compagno.

L’11 maggio, il dipartimento E della Corte suprema esaminerà questo ricorso. Se sarà accolto, Tasos Theofilou tornerà in carcere con accuse iniziali (che possono portare addirittura all’ergastolo) in attesa della conclusione del processo al Tribunale d’appello, un’altra volta, con un diverso gruppo di giudici.

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Cile: Compagna Tato (Natalia Collado) nuovamente in strada! [it]

Nell’aprile del 2015 la compagna Tato è stata arrestata, assieme con Javier Pino, dopo essere stata identificata a seguito della collocazione di un dispositivo incendiario su un autobus di trasporto pubblico, quasi vuoto.

Dopo gli arresti, la compagna è stata infine condannata nell’aprile del 2016 a 3 anni e un giorno, per poi rivendicare la sua azione incendiaria.

Durante questi 3 anni Tato è rimasta detenuta nel carcere di San Miguel e nella prigione di San Joaquin. A causa del suo atteggiamento refrattario e di uno scontro con i secondini, è stata nuovamente condannata ad un paio di mesi di prigione per aver aggredito una in uniforme.

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Italy: Updates on Scripta Manent No. 2 – March 2018 [en]

Text written by Anna and Marco about the progress of the trial in which they are defendants for the Scripta Manent operation.


At the hearings of January and February the witnesses for the accusation (originally the PM Sparagna mentioned there would be about seventy) have continued to be heard, mainly Turin Digos [political police], police, carabinieri, bomb disposal experts, witnesses, the forensic departments of Rome and of the Ris [carabinieri forensic unit] of Parma, all in relation to the specific crimes alleged. Also some editors or former editors of Radio Blackout of Turin have been called to testify on the receiving of some claims, and an occupant of the Asilo [squat in Turin] in relation to knowing and corresponding with the defendants.

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Messico: Invito del prigioniero anarchico Fernando Bárcenas in occasione dell’inaugurazione della biblioteca Xosé Tarrío González [it]

Lettera aperta ai compagni detenuti nel carcere esterno.

Inviamo un saluto fraterno a tutti quelli sono rimasti attenti in questi ultimi anni alle battaglie che si sono svolte non solo all’interno delle prigioni fisiche, ma soprattutto in questa grande prigione a cielo aperto che molti chiamano società...

Perché qui, dentro le mura, anche noi prendiamo parte in questa guerra, una guerra che non vorremmo, ma che ci è stata imposta dalla condizione sociale a cui apparteniamo.

A tale proposito, sono qui per trasmettervi queste parole... perché, come molti di voi, anche noi ci opponiamo a questo gigantesco macchinario che vuole depersonalizzarci, cancellare i nostri sogni e desideri più profondi per trasformare questo mondo in un carcere di massima sicurezza...

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