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Il 24 aprile la corte d’assise di Torino ha emesso la sentenza di primo grado per il processo Scripta Manent.
Alfredo è stato condannato a 20 anni, riconosciuto responsabile di possesso e trasporto di esplosivo in relazione all’ordigno al Parco Ducale ai RIS di Parma del 2005 (assolto dal reato di attentato perché “reato impossibile” in quanto l’interruttore dell’ordigno era spento), del plico esplosivo inviato all’allora sindaco di Bologna Cofferati nel 2005 (condannato per l’attentato più possesso e trasporto di esplosivo), degli attacchi con ordigni multipli alla scuola allievi carabinieri di Fossano nel 2006 e nel quartiere Crocetta a Torino nel 2007 (reato di strage aggravata dal fatto che l’obiettivo sarebbero state le forze dell’ordine; caduta l’aggravante della motivazione politica), dell’invio di plichi esplosivi all’allora sindaco di Torino, Chiamparino, al direttore del giornale Torino Cronaca, Giuseppe Fossati, e al COEMA edilità nel 2006. E’ inoltre indicato come promotore della FAI, riconosciuta come associazione sovversiva con finalità di terrorismo. E’ caduta l’aggravante della transnazionalità.
Anna è stata condannata a 17 anni per gli ordigni alla Crocetta e Fossano e per i plichi esplosivi del 2006, oltre che per associazione sovversiva con finalità di terrorismo come promotrice della FAI.
Nicola è stato condannato a 9 anni per associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
Marco e Sandro sono stati condannati a 5 anni per partecipazione ad associazione sovversiva con finalità di terrorismo.
Assolti tutti gli altri imputati. Tutti i condannati rimangono in carcere, mentre viene scarcerato Danilo e Valentina esce dai domiciliari.

La corte ha 90 giorni di tempo dal 24 aprile per scrivere le motivazioni della sentenza.