45 Modi per sabotare la scuola [it]

Buon giorno ragazzi. La scuola è un killer lento e subdolo. Uccide la mente, soffoca ogni capacità di pensare e di agire. Se ne sei colpito, una cosa che puoi fare è contrattaccare. Questo scritto non è per quelli che non sono sicuri se la scuola è una cosa giusta o sbagliata. La scuola insegna obbedienza e sottomissione. Dopo Kossiga che consiglia agli studenti di scrivere “autonomia” e “movimento” con le lettere iniziali in minuscolo, Nonno Sandro che prende le difese “di questi bravi giovini”, i vari giornali che sbavano sul fatto che questi studenti non sono come quelli del ’68 mano nella mano per la Celebrazione della stabilità (il trionfo della restaurazione? La fine degli anni di piombo? Il perdono al signor Prodigo? Un fantomatico “dissenso istituzionale”? Siamo o non siamo nell’era del “We are the world, we are the children”?) non resta che dichiarare il proprio disprezzo per “i ragazzi del’85” e per tutti i loro sostenitori (NON esclusi gli anarchici). Il vostro patetico diritto alo studio tenetevelo tutto, noi stiamo dall’altra parte della barricata, assieme a Franti. Distruggi la tua scuola!

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Italia: Aggiornamenti sulla repressione – il metodo udinese [it]

A Udine da un mese a questa parte la repressione sta assumendo nuove forme, tanto da costituire, per quanto ci risulta e almeno a livello locale, un precedente inedito.

Le persone che presentano notifiche alla questura o ai vigili finiscono per ritrovarsi nomi, cognomi, fotografie, e pure gli indirizzi sistematicamente pubblicati su internet dall’addetto stampa del comune (ufficialmente un giornalista), voluto al suo posto dal sindaco fascio-leghista Fontanini insediato a maggio. Questo infatti, vicino ai fasci e ai nazi locali, dalla fine di novembre ha già pubblicato in quattro occasioni i dati personali di attivist* e militanti sia sul suo profilo facebook che sul suo blog, tra le altre cose noto per essere fra i primi a livello nazionale quale fabbricatore e diffusore di fake-news (Il Perbenista).

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Santiago [Cile]: Incendiato camion per un Dicembre Nero (28/12/2018) [it]

Dicembre Nero significa memoria e azione e, come ogni iniziativa di attacco diretto, prende vita e continuità quando c’è la volontà di passare dalle parole ai fatti, per rompere con la normalità della routine sociale capitalista e con la comodità della vita quotidiana.

Sempre pronti all’azione, ci liberiamo dalla febbre consumista e dai modelli di comportamento imposti dall’ordine sociale e dalle sue tradizioni di fine anno, e così, con pianificazione, arguzia e determinate precauzioni l’attacco anarchico non si arresta.

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Madrid [Spagna]: Azione contro la ricerca sugli animali geneticamente modificati (27/11/2018) [it]

Lo scorso martedì 27 novembre, giorno prima dell’inizio del corso “introduzione alla ricerca sugli animali geneticamente modificati” che si svolge presso l’ordine nazionale dei medici veterinari, è stata sigillata la porta dell’edificio, buttata della vernice sulla facciata e per terra, e incollati manifesti contro la ricerca genetica.

Lo Stato ormai da parecchi anni sta incrementando questo tipo di corsi e ricerche dove vengono torturati animali con l’obiettivo di applicare tali risultati alla vita umana, per poter controllare in questo modo tutti gli aspetti della nostra vita e dell’ambiente.

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Italia: Attaccato Istituto Italiano di Tecnologia (24/12/2018) [it]

Alle prime ore del 24 Dicembre abbiamo attaccato l’Istituto italiano di tecnologia (Iit).
La vigilanza H24 alla receptions e la sicurezza privata in macchina non sono stati un buon deterrente; eravamo decisi ad attaccarvi e lo abbiamo fatto!

La Iit è il fiore all’occhiello dello stato italiano è una fondazione per lo sviluppo tecnologico e delle politiche nazionali a favore della scienza e della tecnologia. Lavora al potenziamento dei mercati e delle politiche di saccheggio e devastazione ogni giorno commesse dal capitale e dai governi.

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Italia: “Operazione Panico” – Udienza del 20 dicembre [it]

Oggi c’è stata un’udienza per l’Operazione Panico. L’unico imputato presente in aula era Paska, poco il pubblico. Ieri sera gli è stato notificato il 14 bis, per tre mesi, ed è venuto in aula per parlarne col suo avvocato. Ha chiesto a un avvocato di dirci di non preoccuparci se non siamo venuti, era impossibile comunicarci con tempi così stretti che sarebbe stato presente.
Insieme al suo avvocato, ha deciso di non chiedere la revoca del 14 bis, la sua situazione detentiva ora consiste nello stare in sezione, ma in cella singola, di non avere il fornello a gas né la TV in cella. E’ stata presentata istanza per i domiciliari presso sua madre, a Martinsicuro, motivata dal tempo già trascorso in carcere e dal fatto che già è stato scarcerato e poi re-incarcerato, e quindi non si capisce perché permangano delle esigenze cautelari. I giudici si riservano di rispondere dopo il parere dei PM, presumibilmente intorno al 27/28 di dicembre dovrebbero dare una risposta.
Rispetto alla questione ammissibilità delle intercettazioni ambientali, i giudici si riservano di pronunciarsi più avanti, quindi per ora nulla di fatto.

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E’ uscito il libro “Guerra alla natura. Riflessioni sugli ultimi sviluppi delle manipolazioni genetiche in campo agricolo e zootecnico” (Ed. Monte Bove) [it]

E’ disponibile il libro “Guerra alla natura. Riflessioni sugli ultimi sviluppi delle manipolazioni genetiche in campo agricolo e zootecnico”

Edizioni Monte Bove – dicembre 2018
172 pagine.
Prezzo di copertina: 5 euro – Da 5 copie 4 euro

Contatto per richiedere copie: edizionimontebove[at]riseup.net
Contatto per presentazioni: guerra-alla-natura[at]riseup.net


Con questo libro ci piacerebbe riportare l’attenzione sul tema delle biotecnologie, e in particolare sugli sviluppi che queste hanno attraversato negli ultimi anni, nel silenzio quasi generalizzato.Sembrano lontani i tempi delle contestazioni agli OGM, eppure questi non sono affatto scomparsi dalla scena e continuano ad essere prodotti e sperimentati nei laboratori di ricerca, con tecniche sempre più sofisticate e foriere di nuovi scenari inquietanti.

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Manifesto di solidarietà con l’anarchico Dinos Yagtzoglou [it]

SOLIDARIETÀ A DINOS YAGTZOGLOU
ACCUSATO DI ATTACCO CON PACCO-BOMBA CONTRO IL TECNOCRATE LOUKAS PAPADIMOS

Atene, Grecia, 25/5/17: Nel primo giorno del vertice NATO in Belgio, mentre veniva portato a casa alle 6:30 di pomeriggio, l’ex primo ministro della Grecia, Loukas Papadimos, è stato gravemente ferito in un efficace attacco ad alto impatto con lettera-bomba, per il quale è accusato il compagno anarchico Konstantinos (Dinos) Yagtzoglou.

L’attacco non è mai stato rivendicato.

Loukas Papadimos è oggi un illustre economista, ex governatore della Banca di Grecia ed ex vicepresidente della Banca Centrale Europea. Anche i due agenti di sicurezza, in funzione di autisti e guardie del corpo di Papadimos, sono stati feriti nell’esplosione.

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Parigi [Francia]: Attacco per un dicembre nero (11/12/2018) [it]

“Voi aspettate la Rivoluzione! E sia! La mia è da molto tempo incominciata! Quando sarete pronti – Dio che lunghissima attesa! – non proverò disgusto a percorrere un tratto di cammino insieme con voi!
Ma quando vi fermerete io continuerò la mia marcia folle e trionfale verso la grande e sublime conquista del Nulla! Ogni Società che voi costruirete avrà i suoi margini e sui margini di ogni Società si aggireranno i vagabondi eroici e scapigliati, dai pensieri vergini e selvaggi che solo sanno vivere preparando sempre nuove e formidabili esplosioni ribelli! Io sarò fra quelli!”
Delle belle parole – non devono restare solo delle parole.

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Francia: L’ultimo prigioniero del caso Quai Valmy uscirà presto, sotto condizione [it]

La domanda di libertà condizionale dell’ultima persona in prigione per il caso di Quai de Valmy è stata definitivamente rigettata dalla Camera d’applicazione delle pene, giurisdizione d’appello del Giudice d’applicazione delle pene (JAP).

Rimarrà rinchiuso nella prigione di Meaux fino a quando uscirà con i crediti di riduzione pena[1]; la data prevista è fine gennaio.

Ciononostante, entra nella categoria delle persone toccate dalla legge scritta del 2014 da Taubira [ministra guardasigilli socialista; NdT] (art. 71-2 del Codice penale), che permette di applicare, per il periodo di riduzione della pena, un certo numero di condizioni da rispettare, perché in caso contrario si rischia di tornare direttamente dentro. In poche parole, una specie di controllo giudiziario a posteriori, dopo che è già stata scontata la pena detentiva, e che, colla scusa della reinserzione, costituisce una pena supplementare.

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Processo contro alcuni anarchici in Belgio: stabilita la data [it]

Fra il 2008 e il 2014, lo Stato belga ha portato avanti una grossa inchiesta sulle lotte multiformi – ma sempre al di fuori dei sentieri battuti – che se la prendevano con i CIE, le frontiere, le prigioni e questo mondo fondato sull’autorità e lo sfruttamento. Nella sua linea di mira: la biblioteca anarchica Acrata, delle pubblicazioni anarchiche ed antiautoritarie (Hors Service, La Cavale e Tout doit partir), decine di volantini e manifesti, un buon centinaio di azioni, di attacchi e di sabotaggi… insomma, la lotta contro il potere nelle sue diverse espressioni.

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Italia: Operazione Panico – Aggiornamenti prossime udienze (13/12/2018) [it]

Giovedì 13 dicembre l’udienza è stata rinviata, come preannunciato, per malattia di uno dei giudici. E’ stato reso noto, inoltre, che il perito incaricato delle trascrizioni delle intercettazioni ha perso un mese di tempo, perché non si trovavano i file audio (…). Quindi la data di consegna delle trascrizioni slitterà probabilmente di un mese, dal 10 gennaio a metà febbraio. E’ possibile che anche in base a ciò siano state calendarizzate le prossime udienze per l’Operazione Panico:

  • 20 dicembre: conclusione testi accusa per i fatti del Melograno e del 25 aprile

  • 14 febbraio ore 10:30: episodi relativi alla prima sede del Bargello, assalto e bomba carta (gennaio/febbraio 2016)

  • 21 febbraio ore 9: (forse) inizio del botto di Capodanno

  • 28 febbraio ore 9: (forse) perizie DNA

  • 7 marzo ore 12

  • 12 marzo ore 11

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Sardegna [Italia]: Respinti i domiciliari per Paolo [it]

E’ stata respinta la richiesta di Paolo di sostituzione di misura cautelare, quindi del passaggio dal carcere agli arresti domiciliari.

Ricordiamo che Paolo è stato arrestato ormai più di un anno fa, il 31 ottobre 2017, per una rapina a mano armata in un ufficio postale di Cagliari, e per questo è stato condannato in primo grado a 6 anni.

Le motivazioni del non accoglimento della richiesta sono di natura prettamente di merito, cioè viene fatto rilevare come “i fatti per cui si procede siano particolarmente gravi e denotano la freddezza degli autori della rapina e la loro spregiudicatezza in relazione alle circostanze e modalità del fatto”, inoltre “relativamente al tempo trascorso… è un tempo assolutamente ancora adeguato alla gravità dei reati commessi ed alla misura della severa pena comminata…”, pertanto “non sussiste alcun motivo per revocare la custodia cautelare in atto, mentre sussistono ottimi motivi per mantenerla in atto”.

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Pure i “Gialli” sono diventati amici nostri? [it]

Nel pieno del movimento dei “Gilet gialli”, queste ultime due settimane hanno visto accadere degli scontri a Parigi e non solo, come pure diversi atti di sabotaggio. Da allora, un certo numero di anarchici si sono posti la domanda se intervenire o meno in questo movimento, allo stesso modo in cui intervengono da sempre in diversi movimenti sociali. Tuttavia, anche se solitamente questo tipo d’intervento sembra ovvio, ci sembra degno di nota il fatto che questo non sia completamente il caso e che ci sia dibattito a proposito. Come un segno che qualcosa qui stona.

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Foix [Francia]: A volte, di notte (06/12/2018) [it]

ACAB

Dopo Grenoble, Crest, Limoges, Paris, Besançon… Foix.
Nella notte del 6 dicembre, tre siti di ENEDIS [branca di Electricité de France che è proprietaria e gestisce la reta di distribuzione elettrica, ndt] sono stati dati a fuoco.

In solitudine, ascoltiamo la notte, ammantati come essa, soprabiti neri dietro gli occhi che scintillano.
La sua oscurità ci avvolge fino al luogo del reato.
Un accendino in tasca.
Bottiglie di benzina in spalla.
Dei corpi pronti per il gioco del caos.

Il gioco dura qualche centinaio di secondi nel corso dei quali ci godiamo l’attacco contro questo mondo.
Compiuti i misfatti, ci affrettiamo di tornare nelle braccia delle notte.
Ci concediamo uno sguardo indietro.
E ridiamo in silenzio.

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Atene [Grecia]: Attacco molotov contro la stazione di polizia antisommossa (02/12/2018) [it]

In questi giorni le unità delle forze repressive reprimono nuovamente lo scoppio collettivo di rabbia e la necessità di conflitti violenti. Nei loro uffici, negli autobus antisommossa e nei bar hanno alimentato l’idea di poter prendere gli insorti per poterli umiliare, torturare e imprigionarli. In questi stessi giorni gli abbiamo attaccati nella loro sede. Per prenderli di sorpresa, per svelare i loro punti deboli e le loro carenze davanti al perenne desiderio di distruggerli. Gli stessi sbirri che orgogliosi pattugliano la città, convinti della propria illimitata abilità di terrorizzare la popolazione, sono stati costretti a fuggire pieni di paura nella notte di 2 dicembre, davanti alla propria stazione.

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Dublino [Irlanda]: Sabotaggio di alcune banche e bancomat (12/2018) [it]

Nel corso di una notte di dicembre, a Dublino, sono stati effettuati degli atti di vandalismo contro alcune banche e bancomat. A 3 banche sono state incollate le serrature, 2 banche sono state imbrattate con la scritta “Case per tutti” e 3 bancomat sono stati sigillati con la colla. Questi atti sono stati svolti in concomitanza con la lotta per l’abitare condotta in tutto il paese.

Queste azioni sono state solo dei piccoli gesti di sfida e di ribellione contro questa società carceraria, per sovvertire lo spettacolo capitalista, anche se solo per poche ore. Azioni come queste espongono i punti vulnerabili del capitalismo.

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Italia: Il prigioniero anarchico Paska interrompe lo sciopero della fame [it]

Notizie da Paska, ha interrotto lo sciopero della fame la settimana scorsa [24/11/2018], senza ottenere il trasferimento. Ancora non si sa se gli verra’ dato il 14bis come preannunciato.

L’udienza del 13 dicembre saltera’, a quanto pare, per malattia del giudice.

A breve nuovi aggiornamenti!

Atene [Grecia]: Rivendicazione per l’attacco del 4 dicembre contro la polizia ad Exarcheia [it]

La sera del 4 dicembre, abbiamo sferrato il nostro attacco contro un posto di blocco della polizia in via Voulgaroktonou, ad Exarcheia. Ci siamo presentati con bastoni e molotov, e quando ci hanno visto hanno immediatamente iniziato a farsi prendere dal panico e correre gridando aiuto. Abbiamo colpito la paura nei loro cuori e nelle loro menti, il fuoco ha inghiottito due poliziotti e almeno una macchina della polizia è stata bruciata. Li abbiamo cacciati e ci siamo assicurati che quella fosse una notte da ricordare. Abbiamo anche rubato alcune delle loro attrezzature (mazze, scudi, elmi). Quando siamo arrivati le cose sono cambiate rapidamente e una tranquilla strada di periferia, con un posto di blocco, si è trasformata in un campo di battaglia, un luogo di vittoria. Anche loro sanguinano e noi li abbiamo fatti sanguinare.

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Atene [Grecia]: Rivendicazione attacchi a Ilisia e Kolonaki [it]

Nel momento in cui ti rendi conto che gli scarti della società, le persone che si sono suicidate e quelle che sono state uccise sono le figure più vive e vibranti di questo mondo, è anche il momento in cui realizzi quale sia il significato dei suoi valori e la violenza strutturale insita in essi. Siamo stati distrutti innumerevoli volte dalla freddezza negli occhi delle persone che ci circondavano, siamo stati annullati lentamente e brutalmente mentre sentivamo la morte addosso ogni giorno. Dai tempi morti del lavoro salariato, privati di ogni sostentamento dall’automazione della produzione, dal gelido sguardo senza passione verso il dolore, dalla miserabile sopravvivenza, dalla nostra trasformazione in quantum informativi per la moderna biotecnologia, dalla depressione psicologica e dalla tristezza che blocca completamente le finestre del piacere, del gioco, dell’interazione sociale. E’ stato creato un intero complesso autoritario, che riproduce la morte, che riproduce l’autorità dell’economia, dello stato, del patriarcato, della nazione, che riproduce i valori della sottomissione, dell’auto-clausura, dell’elevazione sociale, della produzione di normatività e stigmi.

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Italia: Aggiornamenti processo “Scripta Manent” [it]

Nel corso dell’ udienza del 14 novembre è stato notificato per l’ennesima volta il calendario udienze, dopo che l’addetta del Tribunale alle trascrizioni delle intercettazioni ha chiesto ulteriore tempo, ottenendo 60 giorni di proroga e venendo nominata pure una seconda perita.

Il PM ha riferito che la P.G. (polizia giudiziaria) aveva dimenticato di consegnare un cd audio e durante l’udienza ha provato a chiedere proroga della custodia cautelare, ma per ora è stato fissato un calendario che rientrerebbe all’interno dei tempi di custodia cautelare… che scadrebbe a fine febbraio (calcolando le 30/35 udienze avvenute, da metà gennaio la scadenza slitta al 18 febbraio più qualche giorno a seconda delle udienze tenute a gennaio). Nell’udienza del 14 ha relazionato il perito DNA del Tribunale, nominato dopo la relazione di Capra (perito DNA della difesa), che aveva contestato su diversi punti l’attendibilità della vecchia perizia.

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Cancún [Messico]: Attaccata la Legislatura di Stato (01/12/2018) [it]

01/12/2018: In risposta alla chiamata di agitazione contro il G20 abbiamo collocato un ordigno esplosivo davanti all’edificio della XV Legislatura dello Stato di Quintana Roo, situata a Cancún, per dimostrare che la solidarietà non è solamente una parafrasi di slogan. Con questo aderiamo anche all’azione iniziata da compagni detenuti in Argentina, diventati un prodotto dello spettacolo mediatico a quale ci vogliono abituare, sapendo che il loro disgustoso paradiso turistico non ci impedirà di lanciarci nell’azione.

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Barcelona [Spagna]: Solidarietà incendiaria (30/11/2018) [it]

Nella notte del 30 novembre, alle ore 2.00, mentre il quartiere di Sant Andreu (Barcelona) era in festa e le pattuglie giravano, un bancomat della Deutsche Bank è stato allegramente bruciato.
Una scritta, “prigionieri di guerra”.
Un’azione individuale.
Conseguenza coerente al mio orientamento anarchico.
Che le fiamme illuminino, anche solo con un semplice sorriso, le notti dei miei compagni.
Ai prigionieri di guerra della penisola iberica. Avanti, compagni!
Agli italiani perseguitati per le operazioni panico e scripta manent.
A Paska, compagno in sciopero della fame dal 5 novembre. Forza compagno!
Ad Anahi, in coma per un attacco in argentina. Resisti, compagna!
A Hugo e Marcos, ribelli e vendicatori. Avanti!
A Juan Aliste. Irriducibile!
Ai guerriglieri greci e cileni.
A Lisa, ti attendo con un sorriso complice.
A tutti gli individui coerenti e conseguenti. Continuiamo a lottare!
Ai compas di Madrid.
Che brucino a migliaia di bancomat!

Cile: Manifesto di solidarietà con il prigioniero Joaquín García [it]

SOLIDARIETÀ COMBATTIVA E INSURREZIONALE

Il compagno antiautoritaio Joaquín García si trova detenuto da novembre 2015, accusato di attentato esplosivo contro un covo di sbirri. Dopo essergli stati imposti gli arresti domiciliari, il compagno decise di fuggire, ma verrà ripreso con l’addosso una pistola, e quindi nuovamente rinchiuso. Infine i tribunali decisero di condannarlo per questi fatti a 13 anni di carcere.

DIMENTICARE I NOSTRI PRIGIONIERI VUOL DIRE DIMENTICARE LA GUERRA STESSA
NULLA È FINITO!!! JOAQUIN GARCIA IN STRADA

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Parigi [Francia]: La benzina aumenta? Useremo della diavolina (27/11/2018) [it]

A quanto pare quest’autunno è di moda il giallo fluorescente. A quanto pare si accompagna abbastanza bene con il blu-bianco-rosso. A quanto pare bisogna assolutamente esserci, partecipare, contribuire, perché c’è gente in piazza, senza organizzazioni, e ci sono danneggiamenti. A quanto pare se non ci si va si resta per forza davanti a internet.

Noi ce ne sbattiamo.

Le barricate sugli Champs Elysées non nascondono la confusione. I danni non possono rimpiazzare le idee antiautoritarie. Eravamoin piazza nel 2016, ci saremo di nuovo, ma non per difendere il vecchio mondo e le sue auto. E pensiamo che esistono un sacco di altre possibilità, basta cercarle.

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