Grecia: Compagno Nikos Romanos libero dopo sei anni di carcere (11/07/2019) [it]

Nikos Romanos è stato rilasciato oggi, 11/7/19, dal carcere di Korydallos, dopo aver scontato la pena imposta.

Il compagno era stato arrestato nel febbraio del 2013, assieme ad altri tre compagni, per una doppia rapina armata, al Banco Agricolo e alle Poste Elleniche, a Kozani.


Grecia: Usare le idee come prove – Il laboratorio della repressione dello Stato greco Intervista al prigioniero anarchico Nikos Romanos [it]

Dopo diversi tentativi falliti in tutta Europa per incastrare gli anarchici e gli altri anti-autoritari con accuse di cospirazione e terrorismo, lo stato greco è in prima linea nello sviluppo di nuove strategie legali per attaccare i movimenti sociali. L’articolo 187A del codice penale greco esiste dal 2004, ma l’anno scorso i funzionari greci l’hanno usato in modo nuovo contro Nikos Romanos e altri prigionieri anarchici, condannandoli e sentenziandoli a molti anni di reclusione sulla base di una nuova interpretazione dell’articolo. Indipendentemente dal fatto che questi verdetti siano rovesciati nelle corti superiori, i processi indicano un importante spostamento strategico nel monitoraggio di movimenti sociali in Grecia. Offrono un importante segnale di avvertimento sulle nuove forme che la repressione può assumere in tutto il mondo mentre il conflitto sociale si intensifica.

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“Rendirse Jamás” Recopilación de declaraciones y cartas de anarquistas prisionerxs de la guerra social [it]

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Contenuto:
- Dichiarazione di Alfredo Cospito
- Scritto di Lisa, anarchica detenuta per rapina ad Aquisgrana
- Dichiarazione di Nikos Romanos. Detenuto anarchico
- Dichiarazione politica di Panagiotis Argyrou al processo per tentativo di fuga delle CCF
- Discorso davanti al giudice per i fatti del 29-M
- Lettera di Cedar sulle accuse di cospirazione, il carcere di Baton e la solidarietà

Alcune parole d’introduzione...
Questa raccolta che tieni tra le tue mani nasce nella Settimana di Solidarietà Internazionale con gli Anarchici Detenuti. Abbiamo deciso di raccogliere le dichiarazioni dei compagni di fronte ai giudici che pretendevano di imporre punizioni, o lettere di riflessione dentro questi muri. Le loro parole affilate tagliano con determinazione, mantenendo la fermezza davanti la forza morale della legge e dei suoi lacchè. Questo punto di non ritorno che caratterizza gli anarchici, dove cedere significa smettere di vivere, si trasmette non solo con le azioni per le quali sono stati incarcerati fisicamente, ma anche attraverso la loro attitudine comabattiva contro le persone che esercitano il potere sui loro corpi in quei momenti.

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Carcere di Korydallos – Atene [Grecia]: Testo dell’anarchico Nikos Romanos sul caso dei “terroristi individuali” (27/03/2018) [it]

Ieri si sono conclusi i nostri casi penali con la decisione dello Stato di condannarci ad anni di carcere come “terroristi individuali” con elementi e accuse che rappresenterebbero un caso di routine in un processo formale di ordinario diritto penale.

La sentenza di ieri rappresenta il punto cruciale per i processi politici e per le nuove correlazioni modellate sulla mappa di repressione penale contro il movimento anarchico.

Hanno rivendicato l’arma legale dello Stato, lo strumento del “terrorismo individuale”, che non è altro che la criminalizzazione dell’identità politica anarchica, prova sufficiente per condannare i combattenti in base alla legge antiterrorismo (187A). Così, se un compagno è stato irrevocabilmente prosciolto dall’accusa di partecipazione in un’organizzazione, come noi, la sua identità politica può rappresentare il mezzo per essere condannato sotto la 187A, come è stato detto molte volte dal p.m. Apostolaki – “sono anarchici, perciò i loro atti sono terroristi”, “non hanno cambiato le loro posizioni, quindi le loro azioni posso essere caratterizzate in modo differente”. Nello stesso tempo, è stato creato un nuovo campo aggiornato per espandere la 187A, dove un’azione anarchica che va oltre i limiti della legittimità civica sarà descritta come “terrorismo individuale”, aumentando la lunghezza delle condanne e il tempo trascorso in carcere.

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Atene [Grecia]: “Sei un anarchico, perciò sei un terrorista” [it]

29 novembre 2017 al tribunale del carcere di Korydallos è iniziato il processo di secondo grado (d’appello) contro i compagni Argyris Dalios, Giannis Michailides, Dimitris Politis, Nikos Romanos e Gerasimos Tsakalos (membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco). Le accuse erano: espropriazione di una banca e di un ufficio postale, possesso di proiettili, contraffazione, attacchi incendiari, mentre inizialmente (al processo di primo grado) i compagni erano accusati di partecipazione nell’organizzazione rivoluzionaria Cospirazione delle Cellule di Fuoco, accusa soggetta alla legge antiterrorismo 187A.

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Grecia: Comunicato dell’Assemblea di Solidarietà per il prigioniero anarchico Konstantinos Yigtzoglou (11/2017) [it]

Nella mattina di 28 ottobre 2017, il compagno Konstantinos ‘Dinos’ Yigtzoglou è stato arrestato dalla polizia anti-terrorismo. L’ordine d’arresto, emanato dal P.M. Speciale E. Nikopoulos, si basava su accuse di appartenenza ad una organizzazione terroristica e di tentato omicidio per l’attacco con lettera-bomba contro l’ex premier Papadimos. Le accuse si basano su un misto di materiale genetico che sarebbe stato raccolto e archiviato da oggetti a seguito di scontri con le forze dell’ordine durante una manifestazione nel 2011, nella quale il compagno fu arrestato. Questo misto, che sarebbe connesso all’attacco esplosivo, sarebbe stato trovato dalla polizia nei resti della lettera-bomba, assieme al DNA di Papadimos. Le accuse contro il compagno, combinate con il materiale che sarebbe stato trovato nel suo possesso durante l’arresto, hanno portato al procedimento penale in base alla “anti-terrorismo” (187A).

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