Spagna: Sull’arresto di due anarchici, il 29 ottobre a Madrid
Lunedì scorso, 29 ottobre, la Brigada de Información si è recata in casa di due anarchici a Madrid per arrestarli. Sono accusati di reato di danneggiamento, causatio dall’incendio di un bancomat della Bankia nel quartiere di Vallekas, durante la settimana di azione per la riccorrenza della detenzione di compagna Lisa, che attualmente si trova prigioniera dello Stato tedesco, condannata a 7 anni, per rapina in banca.
Non è la prima né l’ultima volta che lo Stato reprime qualsiasi traccia di azione diretta anarchica. E’ da un po’ di tempo che lo Stato sta potenziando il suo apparato repressivo, ne sono la prova la proliferazione di videosorveglianza (come in questo caso), il prelievo del DNA, il coordinamento con gli altri corpi di polizia a livello europeo (come nel caso di Lisa o dei perseguitati di G20, con l’ultimo episodio nello Stato spagnolo lo scorso 10 ottobre, con perquisizioni dei compagni a Palencia e a Madrid).
Queste detenzioni, in modo in cui sono state effettuate, suppongono un cambio di strategia repressiva lontano dalla spettacolarizzazione mediatica di precedenti operazioni di polizia contro gli ambienti anarchici (Pandora, Piñata, Pandora II, Ice). L’obiettivo è lo stesso, però: ricercare l’intimidazione e la paura, e la conseguente paralisi della lotta.
Di fronte a questa strategia, come anarchici, dobbiamo mantenerci forti e continuare la lotta, e non perdere quegli strumenti che fanno di anarchismo un movimento pericoloso per lo Stato e tutte le sue forme e mezzi di dominio. Se lo Stato reprime quando si vede attaccato, dovrebbe essere colpito più duramente, l’obiettivo è continuare la lotta ed estendere la solidarietà a tutti i punti del territorio. Se ieri è bruciata una banca, domani ne bruceranno cento.
Non ci interessa “l’innocenza” o “la colpevolezza” dei compagni, si tratta di categorie dell’apparato di giustizia, che come anarchici non riconosciamo.
Solidarietà con Lisa, con i colpiti per il G20, per Scripta Manent e con altri compagni in tutto il mondo che si trovano sequestrati dallo Stato.
Nella nostra memoria rivoluzionaria vivono Santiago Maldonado e il compagno Zhlobitsky Mikhail, morto il 31 ottobre in un attacco-bomba contro il FSB (erede del KGB).
NON RIUSCIRANNO MAI A FRENARE IL DESIDERIO DI LIBERTÀ
LISA LIBERA
FUOCO ALLE BANCHE
MORTE ALLO STATO E VIVA L’ANARCHIA
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Solidarietà con gli anarchici detenuti
Il 29 ottobre a Madrid due compagni anarchici sono stati accusasi di “danneggiamenti”
Il giorno 30 compariranno davanti al giudice
Vogliamo rendere visibile la solidarietà con quelli che sono detenuti per qualsiasi pretesto legale e democratico
Per farli vedere che non sono soli
Martedì 30/10/2018
A partire dalle ore 12:00 al tribunale di P.za Castilla
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