Titolo: Mosca [Russia]: Solidarietà con gli anarchici imprigionati in Italia, Germania e Grecia (03/09/2017)
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Gli anarchici di Mosca hanno esposto uno striscione sulla recinzione dell’ambasciata italiana. Con questo vogliamo esprimere la nostra solidarietà con i compagni accusati in Italia: Marina Porcu, Micol Marino, Pierloreto Fallanca, Giovanni Ghezzi, Roberto Cropo, Salvatore Vespertino, Sandro Carovac, Nicola Almerigogna.

Sono accusati di esplosione ad un negozio nazi, gestito dai fascisti di “CasaPound”. Il 1° gennaio 2017 è stata lasciata una bomba all’entrata. Per volontà di destino, essa è esplosa all’arrivo della polizia e come risultato un guardiano italiano “dell’ordine” è rimasto senza una mano e un’occhio. Al caso è stato anche aggiunto il lancio di molotov, nel 2016, contro una caserma di carabinieri.

Il coraggio di compagni italiani è un grande esempio per gli anarchici di tutto il mondo. Non bastano iniziative di solidarietà con i compagni detenuti. Che le loro azioni dirette ci ispirino! Il desiderio di libertà è più forte delle mura carcerarie.

Gli anarchici di Mosca ricordano anche i prigionieri di Amburgo. A seguito degli scontri all’inizio giugno provocati dall’attacco di polizia contro una manifestazione pacifica anti-vertice G20, circa un cinquantina di persone si trova ancora in carcere. Rischiano più di dieci anni di prigione. Per ricordare il caso, gli anarchici hanno lasciato dei volantini nella zona del centro culturale Istituto Goethe, all’ambasciata tedesca di Mosca. Il compito del Centro è la diffusione di cultura e lingua tedesca in Russia, quindi li abbiamo aiutati a diffondere le informazioni sugli avvenimenti in Germania.

Gli anarchici di Mosca hanno fatto visita anche all’ambasciata greca, in ricordo dei prigionieri anarchici in Grecia. Sulla recinzione dell’ambasciata è stato appeso uno striscione con scritto “Libertà per gli anarchici greci”.

Attualmente, in Grecia ci sono a decine di anarchici detenuti in base a varie accuse. Sono accusati di lotta armata contro lo Stato, espropriazioni di banche o semplicemente d crimini politici. Ma questa repressione terribile, dove a dozzine di anarchici vengono condannati a pene incredibili che superano i 25 anni, non può fermare la resistenza anarchica in Grecia, una delle più intense nel mondo, e questo è un esempio per tutti noi – nessuna repressione ci può schiacciare, la resistenza deve continuare qualunque cosa il governo faccia per sopprimerci.