Torino [Italia]: Fogli di via in seguito all’ultima udienza del processo Scripta Manent
CONTINUA LO STILLICIDIO DI MISURE
CONTINUA A CRESCERE LA DETERMINAZIONE
Ancora un foglio di via da Torino consegnato per una delle numerose azioni di solidarietà con chi lotta e con chi viene colpito dalla repressione.
Questo provvedimento si riferisce in particolare alla presenza in aula bunker dell’11 febbraio scorso, in solidarietà con gli imputati del processo Scripta Manent, ma, si inscrive in tutto questo mese di lotta dopo gli arresti a Torino e a Trento e dopo lo sgombero dell’Asilo.
Quel giorno le 62 persone in aula, in una pausa della requisitoria del Pubblico Ministero Sparagna, hanno letto un comunicato che diceva:
“Non siamo imputati, ma questa è la nostra storia, è il nostro percorso rivoluzionario, e proprio a questo percorso appartengono gli anarchici oggi sotto processo. Siamo tutti coinvolti e i boia dello Stato non possono definire, né comprendere le nostre idee e le nostre vite. Solidarietà ai prigionieri anarchici e rivoluzionari.”
Lo stesso verbale che notifica il foglio di via dice che poi le stesse persone intonavano per circa 20 minuti cori a sostegno dei compagni arrestati nell’ambito dell’indagine Scripta Manent, a sostegno degli arrestati a Torino di 4 giorni prima e contro lo sgombero dell’Asilo e cori oltraggiosi nei confronti del Pubblico Ministero. Poi l’aula è stata sgomberata dalla Celere (alla faccia della celerità, dopo 20 minuti!). Il verbale continua dicendo che c’è stato oltraggio ad un magistrato in udienza, interruzione di pubblico ufficio, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e resistenza a Pubblico Ufficiale; e quindi tutto ciò ha costituito motivo di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.
Dice inoltre che viene emesso il foglio di via perché gli atteggiamenti tenuti sono riconducibili al modus operandi dell’aggregazione di appartenenza (gli anarchici) e anche la persona a cui l’hanno appiopato rientra nelle categorie contemplate (sempre gli anarchici! Che fini segugi!) e che nel Comune di Torino non svolge alcuna stabile attività lavorativa, non ha residenza o altri interessi rilevanti (ma fatevi i cazzi vostri!) e quindi, in sostanza, se torna a Torino è solo per reiterare i reati!
E dice infine che sussistono particolari esigenze di celerità nel far divieto di tornare a Torino, posto che sono ben note le rivendicazioni da parte dei predetti militanti anarchici, attuate con imprevedibili mobilitazioni di protesta!!!
Vi abbiamo detto cosa dice la Questura. Quello che diciamo noi è che hanno ragione! Torneremo! Continueremo ad essere imprevedibili, continueremo a turbare l’ordine e la millantata normalità, mai smetteremo di essere solidali e di fare fattiva e veemente resistenza agli attacchi della repressione! Continueremo a farlo a Torino e ovunque!
Per avere idea di quanti fogli di via siano arrivati e per coordinarsi per eventuali iniziative future, chiediamo a chi l’ha ricevuto di scrivere all’indirizzo: restrizioni@anche.no