Titolo: Repubblica Ceca: Lukáš Borl — Tutto il potere all’immaginazione? (12/11/2017)
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Quando avvennero i massicci scioperi di operai e studenti nella Francia del ’68, uno degli slogan era “Tutto il potere all’immaginazione”. La polizia e i tribunali cechi adesso possiedono una loro interpretazione. Loro affermano la propria autorità promuovendo la propria immaginazione.

Quando la polizia voleva il mandato d’arresto contro di me, i loro motivi si basavano su dichiarazioni speculative e su una massa di stronzate a caso. Ovviamente, è bastato per ricevere il mandato. E’ addirittura spaventoso quanto potente la loro immaginazione può essere.

In certi documenti c’era scritto: “Lukáš B. non ha nessuna residenza fissa in Repubblica Ceca. In base alle indagini in corso è stato scoperto che nel periodo da ottobre 2015 fino a dicembre 2015 si stava spostando sul territorio di Slovacchia nei dintorni della città di Žilina. Poi, in aprile/maggio, si è spostato in Slovenia, nei dintorni della città di Lubiana. Da questi luoghi si è probabilmente spostato nei Paesi Bassi, accompagnato da (nome della persona). Poi, è stato scoperto che all’inizio dell’estate (giugno 2016) Lukáš Borl aveva preso parte ad un incontro segreto dei militanti, difensori dei diritti animali, del Fronte di Liberazione Animale (ALF), che è avvenuto in Francia, nei dintorni della città di Marsiglia, sotto il nome di RAT ATTACK. Da comunicazioni scoperte è chiaro che Lukáš B. pianifica viaggiare lungo le coste italiane, francesi fino alla frontiera con Belgio e Paesi Bassi, dove si presume abbia un lavoro – fotografo per una rivista sulle migrazioni. Segni speciali della persona ricercata: cappelli castani, barba, 8-10 dreadlock sulla testa, lunghi 15-20 cm.”

Che tipo di indagine può portare a scrivere una simile assurdità? In tutta questa costruzione c’è solo una verità – in quel periodo veramente non possedevo una residenza fissa in Repubblica Ceca. Che tipo di comunicazioni la polizia ha “scoperto”, se deducono delle affermazioni completamente false? Pare che tutte le indagini e le comunicazioni “scoperte” si siano svolte solo nelle teste degli agenti di polizia. Solo escogitazioni casuali, come possiamo chiamarle. Naturalmente, la polizia penserà ad un nome migliore per quello che fanno, solo per riconoscere che la loro autorità si appoggia sull’incapacità investigativa e di pensiero, niente affatto tattico.

Lukáš Borl